Queste istituzioni 32

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21 significato alla gestione degli organi circoscrizionali. Le numerose deliberazioni di delega del Comune di Livorno 32 affidano ai consigli di circoscrizione rilevanti poteri ed una notevole autonomia di intervento in diversi settori. I consigli di circoscrizione si avvalgono normalmente degli organi di gestione sociale e possono inoltre utilizzare il contributo degli organi collegiali della scuola e delle varie forme di associazionismo. Anche in questo caso, tuttavia, la delega ai consigli circoscrizionali prevede una serie di compiti di natura burocratica (controllo del versamento di quote, verifica dei pagamenti, raccolta di domande, compilazione di graduatorie, ecc.) e indica le procedure formali da seguire. Anche qui valgono dunque le considerazioni fatte in riferimento alle deleghe dei Comuni di Firenze e Perugia sulla inutile e dannosa sovrapposizione di competenze tra organi circoscrizionali e uffici comunali. Le delibere-quadro approvate dal Comune di Torino nascono da un disegno più razionale e coerente. Agli organi del decentramento sono conferiti infatti poteri rilevanti in tutte le materie delegate. I compiti di natura burocratica sono invece assegnati ad uffici di settore, anche decentrati, con una netta distinzione tra le funzioni che sono delegate al consiglio cli circoscrizione, e che ne qualificano l'attività, e i compiti che competono ai « tecnici » di cui gli organi di decentramento si avvalgono . Nei regolamenti dei consigli di circoscrizione è in genere evidente l'esigenza che al decentramento si accompagni la riorganizzazione degli uffici comunali. La connessione tra i due obiettivi trova precisi riscontri testuali, laddove i regolamenti configurano il consiglio di ci'rcoscrizione come « organo » dell'amministrazione comunale (e dunque come sua articolazione interna) e stabiliscono che gli organi del decentramento siano dotati

del personale sufficiente a garantirne il i unzionamento. Nei regolamenti comunali è tuttavia notevole la sproporzione tra la parte relativa alle modalità di funzionamento ed ai poteri attribuiti agli organi di decentramento e la parte che si occupa del personale Un problema che invece non ha trovato soluzioni uniformi negli atti amministrativi emanati dai comuni è quello del rapporto tra consigli di circoscrizione e burocrazia comunale. Già abbiamo avuto modo di rilevare che la gestione del consiglio di circoscrizione ha caratteri ampiamente originali: per quanto abbia come presupposto una potestà di indirizzo politico e sia esercitata da organi centrali del comune, se non altro per il fatto che è quest'ultimo a dare gli indirizzi e gli orientamenti di carattere generale (di qui la configurazione del consiglio di circoscrizione come « organo »). Un altro elemento che differenzia l'attività dell'amministrazione comunale da quella del consiglio di circoscrizione è nella natura « politica » e non «tecnica » di quest'ultimo. La regolamentazione locale ha avuto ben presente, e risolto in modo a mio giudizio corretto, il problema del rapporto tra consiglio di circoscrizione e organi centrali del comune lasciando all'organo di decentramento una certa autonomia politica nell'ambito degli indirizzi generali dettati dal comune. Per quel che riguarda invece il rapporto tra gestione dei « tecnici » e attività degli organi di decentramento, le soluzioni destano in molti casi qualche perpiessità. Come già abbiamo visto, alcuni regolamenti riversano sui consigli di circoscrizione una grossa mole di adempirnenti di carattere burocratico; questa circostanza non solo ridimensiona le deleghe ma rende difficile distinguere il campo di competenza dei « tecnici» da quello dei consigli di circoscrizione, con il rischio di duplicazioni di strutture e di conflitti tra uffici. Tutto ciò appare anche


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