di Roberto Schiesari Schiesari & Associati Economia, Finanza e Diritto di Impresa
CAMBIAMENTI DIROMPENTI Si dice che a terremoto avvenuto si scopre sempre qualche sismografo che l’aveva già previsto, così come dopo una crisi economica o cambiamenti di scenario competitivo c’è sempre un economista in grado di spiegare come sarebbe stato facile anticiparne gli effetti se solo si fossero applicate correttamente teorie e strumenti di analisi. In realtà, partendo dal presupposto che i momenti di discontinuità e di crisi o le fasi di crescita ed
Dall’impossibilità di evitarli alla necessità di gestirli
espansione sono fisiologici dei sistemi economico-sociali,
presentata dalla nostra capacità di visione e di definizione delle azioni strategiche. Ruolo fondamentale assume a tal fine l’esistenza di un processo di pianificazione non basato su uno schema rigido immutabile nel tempo, ma in grado di adattarsi ai cambiamenti, specialmente a quelli imprevisti, secondo un criterio di flessibilità. Svolgere un’attività di “direzione” di un’impresa moderna significa infatti decidere e guidare; è necessario fare in modo che l’intera organizzazione agisca in “concerto”
il vero aspetto critico è rappresentato dal timing: in altre parole “quando”
verso obiettivi certi e condivisi, possibilmente influenzando l’ambiente – sia
accadrà e “quanto” durerà.
quello interno sia quello esterno – tenendo conto che l’impresa è sempre più
Non esistono sistemi, processi o altri “antidoti” per evitare che la nostra
un’aggregazione complessa e magmatica di interessi e aspettative. L’attività
organizzazione venga coinvolta nella prossima difficile fase di congiuntura
di impresa è e non può che rimanere per definizione un’attività rischiosa;
negativa, ma esistono “armi” e strumenti affinché tale fase possa essere
tali rischi possono condizionare la redditività aziendale, la sua immagine sul
superata senza traumi irreversibili o che addirittura possa rappresentare
mercato o la qualità dei prodotti, che nei casi più critici possono pregiudicare
opportunità di creazione di nuovi vantaggi competitivi. La prima sfida è rap-
la sopravvivenza stessa dell’azienda. Non è possibile ridurre a zero tutti i
76 UP! Aprile 2018