

Ne parliamo con Stefano Zattara, Titolare di Sentimed Dottore in tecniche audioprotesiche
Ne parliamo con Stefano Zattara, Titolare di Sentimed Dottore in tecniche audioprotesiche
L’ipoacusia, una condizione caratterizzata dalla perdita dell’udito, e la demenza senile, un deterioramento delle capacità cognitive, sono due sfide complesse e interconnesse che spesso affliggono la popolazione anziana. Nel corso degli anni, numerosi studi hanno evidenziato un legame significativo tra queste due condizioni, aprendo la strada a una migliore comprensione delle loro interazioni e delle loro implicazioni per la salute mentale.
LA CORRELAZIONE STATISTICA
Uno dei fattori che emerge con chiarezza dagli studi è la forte correlazione statistica tra ipoacusia e demenza senile. Gli anziani che soffrono di ipoacusia presentano un rischio significativamente maggiore di sviluppare la demenza, inclusa l’Alzheimer. È stato scoperto che il rischio di demenza aumenta in modo graduale con l’aumentare della gravità dell’ipoacusia:
• Le persone con ipoacusia lieve (25 decibel) hanno quasi il doppio delle probabilità di sviluppare l’Alzheimer rispetto a quelle con udito normale
• Le persone con ipoacusia moderata hanno una probabilità tre volte maggiore di sviluppare l’Alzheimer
• Le persone con ipoacusia grave hanno una probabilità cinque volte maggiore di sviluppare l’Alzheimer
IL RUOLO DELLA STIMOLAZIONE UDITIVA
Una delle teorie principali riguarda il ruolo della stimolazione uditiva nel mantenimento delle funzioni cognitive. L’ipoacusia, soprattutto quando non trattata, può limitare la stimolazione uditiva che il cervello riceve. Questa mancanza di stimolazione potrebbe contribuire all’atrofia delle aree cerebrali coinvolte nell’elaborazione uditiva e cognitiva. Gli sforzi costanti per comprendere suoni e conversazioni possono mettere sotto pressione il cervello, contribuendo al deterioramento delle capacità cognitive e al rischio di demenza.
ISOLAMENTO SOCIALE E STRESS
L’ipoacusia non trattata può anche portare all’isolamento sociale, un fattore che può accentuare il rischio di demenza.
Le persone con difficoltà uditiva possono ritirarsi dal coinvolgimento sociale a causa delle sfide comunicative, il che può portare a una mancanza di stimolazione cognitiva. Questo concetto è stato confermato anche dal Consiglio nazionale sull’invecchiamento (NCOA) il quale, in uno studio fatto su 2.300 adulti con ipoacusia, ha riscontrato che le persone con perdita d’udito non trattata hanno problemi di isolamento, rifiuto sociale, irritabilità, rabbia, stress, depressione, declino cognitivo e danni alla memoria.
RUOLO DEL TRATTAMENTO PRECOCE
La buona notizia è che il trattamento tempestivo dell’ipoacusia può avere un impatto positivo sulla salute cognitiva. Gli apparecchi acustici possono contribuire a mantenere attiva la stimolazione uditiva e migliorare la qualità della comunicazione. Studi hanno dimostrato che l’uso di apparecchi acustici può contribuire a ritardare il declino cognitivo e migliorare la qualità della vita nei pazienti con ipoacusia. Inoltre, Uno studio dell’American Journal of Epidemiology, ha rilevato che gli apparecchi acustici hanno rallentato il tasso di declino della memoria e migliorato la qualità della vita dei pazienti ipoacusici affetti da Alzheimer. Una conferma del fatto che, anche pazienti con ridotte capacità cognitive, possono ottenere benefici dall’utilizzo di apparecchi acustici.
La correlazione tra ipoacusia e demenza senile è un campo di ricerca in continua evoluzione. Sebbene i dettagli esatti del meccanismo non siano ancora del tutto chiari, l’importanza di riconoscere e trattare l’ipoacusia non può essere sottovalutata. Per questo motivo, le persone dovrebbero essere incoraggiate a sottoporsi a controlli dell’udito regolari e a considerare interventi tempestivi come l’uso di apparecchi acustici.
Se non hai mai fatto un controllo dell’udito, o se non lo hai ripetuto di recente, puoi rivolgerti a Sentimed. Gratuitamente, ti verrà data la possibilità di capire il tuo grado di salute uditiva.
Lo Studio dr. Alberto Mariotto è uno ambulatorio specialistico, spazio dove un’equipe di professionisti dell’area psicologica, sanitaria e medica si occupa del benessere della persona, delle relazioni e della famiglia.
Lo Studio Dr. Alberto Mariotto è uno spazio in cui una rete di professionisti specializzati in neuropsicologia, psicoterapia e medicina lavora per aiutarti a raggiungere un benessere completo. A partire da novembre, lo studio si è ulteriormente ampliato, e la nostra équipe è ora composta dal doppio dei professionisti, offrendo un sostegno ancora più ampio e diversificato. Questo ci permette di rispondere in modo ancora più efficace alle esigenze di chi si rivolge a noi, garantendo un supporto sempre più specializzato. Inoltre, stiamo lavorando intensamente per ottenere l’accreditamento per il rilascio di diagnosi DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento). Ci stiamo impegnando molto in questo processo, e non vediamo l’ora di poter offrire questo nuovo servizio. Questo rappresenta un passo importante per ampliare ulteriormente la nostra capacità di supportare bambini e famiglie nel percorso educativo. Restate sintonizzati! Ogni giorno, le persone affrontano sfide che possono generare stress o preoccupazioni. Non è raro sentirsi sopraffatti dalle richieste della vita moderna. In questi momenti, il supporto di uno psicologo può fare la differenza, aiutandoti a ritrovare un equilibrio interiore. Lavorando con un professionista, puoi scoprire nuovi modi per gestire le difficoltà e affrontare il futuro con maggiore sicurezza. Come potrebbe cambiare la tua vita quando avrai raggiunto il tuo benessere psicologico? Immagina un futuro in cui affronti con serenità le sfide quotidiane, senza sentirti sopraffatto o esaurito. Un futuro in cui ti senti più forte, consapevole delle tue risorse interiori, e capace di gestire le relazioni in modo armonioso. Immagina, ad esempio, di notare che tuo figlio ha difficoltà a scuola, fa fatica a concentrarsi o ha problemi di apprendimento e/o comunicazione. Come genitore, può essere difficile sapere quale sia la strada migliore da intraprendere per aiutarlo. Un intervento precoce da par-
te di uno specialista può essere determinante per migliorare il benessere del bambino e aiutarlo a sviluppare le capacità necessarie per affrontare le sue difficoltà. Grazie al nostro team, che comprende psicologi e logopedisti specializzati, potrai ricevere un supporto adeguato ad affrontare e superare insieme a tuo figlio queste sfide.
Può capitare che le relazioni personali o familiari attraversino periodi difficili, e in quei momenti può essere difficile sapere come agire. Ritrovare la serenità nelle relazioni è spesso possibile grazie a un lavoro di riflessione e di miglioramento della comunicazione. Un percorso di terapia può rappresentare una risorsa preziosa in questo senso, aiutandoti a creare legami più solidi e appaganti.
Non è necessario aspettare che le difficoltà diventino insormontabili per cercare aiuto. Un cammino verso il benessere psicologico può iniziare in qualsiasi momento e portarti a sviluppare una maggiore capacità di affrontare le sfide quotidiane con equilibrio. Immagina come potrebbe cambiare la vita di tutti i giorni, e lascia che noi ti accompagniamo in questo percorso di verso questo nuovo modo di affrontare le sfide.
Il nostro team lavora continuamente per migliorare le proprie competenze attraverso la formazione e l’intervisione, creando un ambiente dinamico e orientato all’eccellenza. Ci impegniamo a fornire un supporto personalizzato, efficace e sempre aggiornato per aiutarti a raggiungere il tuo benessere interiore.
Se senti che è il momento di iniziare a prenderti cura del tuo benessere, il nostro studio può essere il luogo giusto per te. Siamo qui per offrirti un sostegno concreto e un ascolto attento.
Ne parliamo con la Dott.ssa
Tatiana Ruaro Pedagogista
Essere genitori oggi rappresenta una sfida complessa: spesso ci troviamo ad affrontare situazioni difficili con i nostri figli senza avere gli strumenti giusti per gestirle al meglio. Esiste però un approccio che può fare la differenza, ed è quello che abbiamo approfondito nel libro GenitoriOk. Come trasformare i tuoi figli in persone sicure, forti e gioiose, scritto insieme ai colleghi Carlo Matteo Callegaro e Arianna Montagni. Riprendendo la Comunicazione Nonviolenta di Rosenberg e il concetto di “aplomb genitoriale”, proponiamo strategie concrete per lavorare prima di tutto su se stessi, scoprendo come sia la chiave per migliorare davvero il clima relazionale in famiglia.
Il termine “aplomb” deriva dal francese “à plomb”, che significa letteralmente “a piombo”, come il filo a piombo che assicura la perfetta verticalità di un muro, sostituito oggi dalla livella a bolla. Applicato alla genitorialità, rappresenta quella capacità di rimanere stabili e centrati anche nei momenti più difficili. Tutti abbiamo ammirato l’aplomb di Jannik Sinner a Wimbledon: la sua calma imperturbabile, il controllo delle emozioni e la lucidità anche sotto pressione sono esattamente le qualità che intendo un genitore dovrebbe sviluppare. Un genitore in aplomb mantiene un tono pacato senza mai alzare la voce, gestisce le emozioni senza farsi sopraffare e affronta i conflitti con la stessa serenità e risolutezza che abbiamo visto sul campo da tennis. Queste qualità creano un ambiente familiare basato sulla comprensione reciproca e sul rispetto, in perfetta sintonia con i principi della comunicazione nonviolenta.
Nella mia esperienza, il momento più difficile per i genitori è rendersi conto che le soluzioni per migliorare il clima familiare, dipendono più dal lavoro su se stessi che dal cambiare i figli. Come adulti, strutturati nelle nostre abitudini e linguaggio, metterci in discussione richiede coraggio e umiltà.
Ho lavorato sulla gestione delle emozioni anche direttamente con ragazzi e bambini, osservando una differenza significativa: nell’adulto ho trovato maggiore resistenza al cambiamento. Bambini e ragazzi vivono una dimensione più pura e in via di strutturazione della loro personalità, che li rende più facilmente prdisposti a lavorare sul cambiamento, dove tuttavia sia già presente una disponibilità e una consapevolezza di base come punto di partenza. Questo ci conferma quanto sia importante agire precocemente e quanto il lavoro su se stessi degli adulti sia fondamentale per una vera trasformazione del clima familiare. Molti arrivano pensando di trovare strategie per “correggere” i comportamenti dei figli, ma scoprono che il vero lavoro inizia dall’osservare le proprie reazioni, il proprio modo di comunicare, le proprie aspettative. È un passaggio impegnativo ma liberatorio: quando un genitore accetta di essere il primo a cambiare, si apre un mondo di possibilità per tutta la famiglia. Non si tratta di colpevolizzarsi, ma di riconoscere che abbiamo il potere di influenzare positivamente le dinamiche familiari partendo da noi stessi. Questi principi di comunicazione consapevole e sviluppo dell’aplomb genitoriale sono al centro delle mie consulenze rivolte ai genitori, dove accompagno le famiglie in un percorso di crescita autentica e duratura.
Inquadra il QR code per iscriviti alla Newsletter per essere aggiornato sulle prossime iniziative gratuite come lo spazio di ascolto gratuito, attivo dal mese di Settembre presso il faberbox di Schio, rivolto a genitori e ragazzi.
Informazioni sull’autore Tatiana Ruaro Pedagogista, Pedagogista Clinico, Facilitatore in Mindfulness - l’intervento di Pedagogia Clinica non identifica una specifica fascia d’età, ma può essere rivolto a bambini e ragazzi, adulti e anziani, gruppi e organizzazioni. Se hai domande scrivi a: info@iocomerisorsa.it
Riceve a Schio su appuntamento in presenza e online - Cell. 346 21 95 783 https://www.iocomerisorsa.it
Ne parliamo con il Dott. Davide Brotza
Medico Chirurgo Specialista in Urologia
Urologo ed Andrologo
Sempre lei: e se la cistite non fosse solo un’infezione?
ricorrente cosa fare?
CISTITE RICORRENTE: COSA FARE?
Bruciore, urgenza di correre in bagno, dolore durante la minzione. Chi soffre di cistite ricorrente conosce fin troppo bene questi sintomi.
Spesso si tende ad archiviare il problema come una semplice infezione alle vie urinarie. Ma cosa succede quando gli episodi si ripetono, anche dopo le terapie antibiotiche? E soprattutto: siamo sicuri che la causa sia sempre batterica?
L’Urologo Davide Brotza, in forza a Poliambulatori San Gaetano di Thiene e Schio, risponde ad alcune domande su questa “fastidiosa” questione.
DOTTORE, QUALI SONO I SOGGETTI PIÙ COLPITI
DA CISTITE?
«Possiamo dire che le donne siano più soggette alla cistite rispetto agli uomini, con un rapporto che può arrivare fino a 4 a 1» spiega il medico «questo è dovuto principalmente a fattori anatomici: l’uretra femminile è più corta e più vicina all’ano rispetto a quella maschile, rendendo più facile per i batteri risalire e infettare la vescica. Inoltre, la menopausa e l’attività sessuale possono aumentare il rischio nelle donne. Negli uomini, la cistite è più comune dopo i 50 anni, spesso legata a problemi alla prostata che ostacolano il flusso urinario.»
QUALI POSSONO ESSERE LE CAUSE DELLA CISTITE?
«La medicina ha fatto passi avanti nella comprensione di questo disturbo così comune e ha scoperto che non sempre la cistite è provocata da un’infezione.» spiega il dottor Brotza «La cistite interstiziale, infatti, è una forma cronica, non infettiva, legata a un’infiammazione della parete vescicale.» Possono, inoltre, causare sintomi simili alla cistite batterica problemi posturali o muscolari, che creano tensioni pelviche, irritazioni per abitudini igieniche sbagliate o per utilizzo di prodotti aggressivi e squilibri ormonali, soprattutto in menopausa. Infine, causa della cistite può essere una disbiosi intestinale, poiché un intestino in disordine può alterare l’equilibrio dell’ambiente uro-genitale.
COSA FARE IN CASO DI CISTITE NON BATTERICA?
«In questi casi, l’antibiotico non è la soluzione» spiega l’Urologo «anzi, può peggiorare il quadro generale alterando il microbiota.»
Presso Poliambulatori San Gaetano si cerca di attuare un percorso personalizzato, basato su esami mirati, che consenta di risalire all’origine del disturbo e impostare finalmente un piano che non sia solo “tampone”.
«In caso ritenga che la cistite non abbia una causa (esclusivamente) batterica» ci chiarisce il dottor Brotza «affronto il problema in modo multidisciplinare, coinvolgendo anche colleghi di altre specialità, come ad esempio ginecologo, nutrizionista, fisioterapista del pavimento pelvico o psicologo, a seconda delle cause sospettate o individuate.»
BASTA CONVIVERCI: IL PRIMO PASSO È CAMBIARE PROSPETTIVA
Se anche tu soffri da tempo di cistiti ricorrenti e senti che le terapie standard non funzionano più, potrebbe esserci una spiegazione diversa.
Rivolgiti al giusto Specialista per trovare la causa e la corretta soluzione.
Per prenotare una Visita Urologica chiama la segreteria allo 0445372205 o invia un messaggio Whatsapp al 3274310025.
Thiene & Schio (VI) poliambulatorisangaetano.it 0445 37 22 05
*FONTE
Visita Ginecologica
• Ecografia
• Pap test e HPV test
• Applicazione IUD e contraccettivo sottocutaneo
• Tampone vaginale
Visita Ostetrica di gravidanza
• Ecografia in 3D e 4D
• Ecografia morfologica
• Screening preeclampsia
• Test DNA prenatale
• BITEST e translucenza nucale
Chirurgia Ginecologica
• Isteroscopia e polipectomia
• Sonoisterosalpingografia
• Labioplastica
• Marsupializzazione della cisti della Ghiandola di Bartolini
Ne parliamo con la Dott.ssa Giulia Cazzola e il Dott. Luca Cazzola
Le carie dentali sono tra le patologie più comuni al mondo, ma non per questo vanno sottovalutate. Se identificate nelle fasi iniziali, possono essere trattate facilmente con una semplice otturazione. Tuttavia, quando trascurate, le carie possono progredire fino a compromettere gravemente la struttura del dente, rendendo necessario un intervento più complesso PERCHÉ SI FORMA LA CARIE?
La carie è una lesione provocata dai batteri presenti nella placca dentale. Questi microrganismi si nutrono degli zuccheri introdotti con l’alimentazione e producono acidi che erodono progressivamente lo smalto dentale. Se non rimossa con una corretta igiene orale e controlli regolari, la placca si accumula e i danni si estendono in profondità.
Tra le cause principali delle carie troviamo:
• una scarsa o scorretta igiene orale,
• la mancanza dell’uso quotidiano del filo interdentale,
QUANDO L’OTTURAZIONE NON BASTA PIÙ
Se la carie è estesa e ha già raggiunto la polpa dentale, non è più sufficiente una semplice otturazione.
In questi casi si rende necessaria una cura canalare (o devitalizzazione), in cui viene rimosso il tessuto interno infetto e il dente viene poi ricostruito in modo più robusto.
A seconda del danno, potremo optare per:
• una ricostruzione in composito
• un intarsio
• una corona dentale
• un’alimentazione ricca di zuccheri e carboidrati raffinati,
• la riduzione della salivazione,
• la mancanza di controlli odontoiatrici regolari.
DIAGNOSI PRECOCE: L’IMPORTANZA DEI CONTROLLI
Spesso le carie non causano dolore nelle fasi iniziali. Per questo motivo è fondamentale effettuare visite odontoiatriche di controllo almeno due volte l’anno, durante le quali possiamo individuare anche le lesioni più piccole, spesso invisibili a occhio nudo, grazie a radiografie e strumenti diagnostici avanzati.
COME SI CURA UNA CARIE?
Il trattamento di una carie dipende sempre dalla sua estensione e dalla profondità del danno. Quando la carie viene individuata in fase iniziale, è possibile intervenire in modo conservativo, attraverso una otturazione. In questo caso, la parte di dente danneggiata viene rimossa e sostituita con un materiale da restauro, solitamente in composito, che ripristina la forma e la funzione originale del dente.
L’intarsio è una ricostruzione realizzata su misura, in laboratorio, solitamente in ceramica o composito, che viene poi cementata al dente. È più resistente e preciso rispetto a una semplice otturazione e viene utilizzato quando la cavità è troppo ampia per un’otturazione tradizionale, ma il dente è ancora sufficientemente stabile da non richiedere una corona.
Gli intarsi offrono:
• maggiore durata,
• estetica eccellente,
• adattamento perfetto ai margini,
• minore rischio di infiltrazioni nel tempo.
CONCLUSIONE
Ignorare una carie può sembrare una scelta innocua, ma può portare a interventi più invasivi, costosi e complessi. Il messaggio è semplice: prevenire è meglio che curare, e curare per tempo è meglio che devitalizzare.
Ne parliamo con Lia Rodeghiero responsabile per la raccolta fondi de I Bambini Delle Fate
viaggio che ha cambiato la vita a 5.000 famiglie
Tutto è iniziato con un viaggio. Franco Antonello, fondatore de I Bambini delle Fate, e suo figlio Andrea, autistico, sono saliti in sella a una moto e hanno attraversato gli Stati Uniti.
Poi è toccato al Brasile, al Sud America... al Marocco, all’India… Hanno percorso migliaia di chilometri, portandosi dietro solo uno zaino e il desiderio di dimostrare che l’autismo non è un limite. Quel viaggio, così personale, ha acceso una scintilla enorme: oggi è diventato un progetto nazionale che coinvolge oltre 100 associazioni in tutta Italia, tutte impegnate in percorsi di inclusione sociale, lavorativa e abitativa per persone con disabilità.
PERCHÉ VIAGGIARE È DIGNITÀ
Per molti di noi, viaggiare è un piacere.
Per questi ragazzi, è libertà. È crescita. È una porta sul mondo. Ma non è sempre facile.
Non tutte le strutture sono pronte ad accogliere chi ha esigenze speciali. Mancano persone formate, spazi adeguati, sensibilità. Di conseguenza, il viaggio… attende.
LA DIGNITÀ DI VIAGGIARE, QUI, NEL VICENTINO
Nella nostra bella provincia, ci sono due progetti sostenuti da “I Bambini delle Fate” che si occupano anche della dimensione del viaggio come strumento di autonomia:
– ENGIM a Thiene, con il progetto Easy Travel
– Contro l’Esclusione a Schio, con il progetto ATL (Agenzia del Tempo Libero).
Insieme, queste due realtà portano ogni anno decine di ragazzi a scoprire il mondo.
Non parliamo di semplici gite, ma di esperienze di vita che fanno crescere, superare paure, imparare.
I nostri compaesani vicentini hanno visitato nel tempo: Barcellona, Napoli, Londra, Bruxelles, Porto Viro… Muovendosi in treno, aereo, metro. Imparando a comprare i biglietti, a orientarsi, a chiedere aiuto, a stare in gruppo.
E così, un biglietto del treno può diventare molto più di un viaggio È la prima tappa verso la libertà.
FAI LA DIFFERENZA. SPORCATI LE MANI!
• Sei un imprenditore o libero professionista?
• Fissa un appuntamento di 10 minuti con me: ti racconterò come più di 200 imprenditori in provincia stanno già sostenendo questi sogni trasparenti.
• Vuoi lavorare nel sociale?
Chiamami! Ti parlerò di questo lavoro meraviglioso, umano, pieno di senso, di soddisfazioni.
Un lavoro che ogni giorno cambia la vita di tanti… e sì, cambierà anche la tua.
Buone vacanze da tutti noi!
Fata Lia , i ragazzi di ENGIM e Contro l’Esclusione.
Seguici sui nostri canali Fata Lia Rodeghiero Tel. 3465916210 Mail: rodeghiero.l@gmail.com @lia_lafata_ @ibambinidellefate_francoandrea www.ibambinidellefate.it Per le candidature https://ibambinidellefate.it/lavora-con-noi/ Scarica i Bilanci Sociali https://ibambinidellefate.it/chi-siamo/
Che sia al mare o in città, quando le temperature si alzano, sia per i bambini che per gli adulti, resistere all’afa estiva diventa molto impegnativo e infatti si cercano tutti i rimedi possibili per combattere il caldo intenso di questa stagione. Alcuni accorgimenti li conosciamo già, come seguire un’alimentazione sana e leggera, indossare indumenti freschi ed evitare il più possibile di uscire nelle ore più calde della giornata.
Ma anche la natura e le piante officinali ci vengono in aiuto, infatti esistono vari rimedi naturali per combattere il caldo.
Per esempio utilizzare integratori di sali minerali o bere un infuso di salvia aiuta a favorire la riduzione dell’eccessiva sudorazione, inoltre, se associati ad una corretta idratazione e alimentazione, possono essere dei validi alleati per aiutarci a sopportare l’afa estiva e combattere il caldo.
Per combattere il caldo bevi molta acqua
Può sembrare un consiglio banale ma bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, è fondamentale per mantenerci ben idratati.
Soprattutto quando siamo molto accaldati è importante bere acqua a piccoli sorsi e spesso, evitando quella ghiacciata o molto fredda da frigorifero e preferendo invece l’acqua a temperatura ambiente, in modo da scongiurare il rischio di una congestione.
È preferibile evitare le bevande industriali come tè e succhi di frutta zuccherati, che sono poveri di vitamine e minerali e tendono ad aumentare ulteriormente la sete.
Meglio invece prediligere centrifugati di frutta e/o verdura, acque aromatizzate con frutta ed erbe aromatiche o delle tisane dissetanti da preparare facilmente anche a casa.
In commercio esistono ad esempio delle tisane a freddo molto facili e veloci da preparare: basta lasciare per qualche minuto la bustina in infusione in acqua fredda per ottenere una bevanda fresca, dissetante e senza zuccheri aggiunti.
Fai il pieno di vitamine e minerali
La seconda cosa importante da fare per combattere il caldo estivo è quella di seguire una corretta alimentazione, evitando alimenti grassi o ricchi di zuccheri che potrebbero appesantire l’organismo.
Per combattere il caldo anche a tavola, meglio optare invece per cibi semplici e facili da digerire come frutta e verdura fresca che sono inoltre ricchissime di vitamine e sali minerali.
Durante i periodi più caldi infatti sudando molto perdiamo liquidi e sali minerali in quantità maggiori rispetto all’inverno, ecco perché è importante reintegrarli quotidianamente anche con l’alimentazione.
Regalati un pediluvio rinfrescante
A fine giornata anche ricorrere a un pediluvio rinfrescante e defaticante è un ottimo rimedio naturale per combattere il caldo, soprattutto quando abbiamo passato molte ore in piedi o indossando calzature poco confortevoli.
Uno dei modi migliori per trarre il maggior beneficio è quello di lasciare i piedi a bagno per una decina di minuti in una bacinella di acqua fredda in cui avremo precedentemente disciolto degli appositi sali rinfrescanti per pediluvi arricchiti con oli essenziali come Salvia, Rosmarino, Menta ed Eucalipto, dalle proprietà deodoranti e rinfrescanti.
Salvia: un’alleata per combattere caldo e sudore Chi soffre di vampate di calore o iper sudorazione può invece ricorrere alla Salvia.
Questa pianta è infatti dotata di proprietà antidiaforetiche, aiuta cioè sia a ridurre l’eccessiva sudorazione che le vampate dovute ai cambi ormonali ed è per questo che viene anche consigliata per combattere il caldo estivo. Si trova sotto forma di tintura madre, da assumere quindi per via interna, oppure si può preparare un infuso di salvia da bere utilizzando le sue foglie essiccate.
In questo caso basta lasciare in infusione un cucchiaio di foglie essiccate di Salvia in una tazza di acqua bollente per circa 10 minuti, filtrare e sorseggiarne 2 o 3 tazze tiepide o fredde nel corso della giornata.
Per aumentare i benefici ottenuti da questa pianta, quando le temperature sono molto alte e non sappiamo proprio come affrontare il caldo, possiamo associare alla tisana un bagno rinfrescante con qualche goccia di olio essenziale di Salvia o tamponare l’infuso di Salvia a freddo nelle zone del corpo che tendono a sudare di più.