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movida sicura

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stribuzione sul territorio di una ricchezza quale è il volontariato. I tempi lo impongono e così mentre l’estate del 2020 sta finendo si compongono le squadre (ci sono anche medici e infermieri che hanno contribuito in maniera determinante e volontariamente) destinate ad un. lavoro massacrante, ma necessario, che inizia poco prima delle 20 e si protrae fino alle 4 del mattino. Un’esperienza indimenticabile descritta con

La movida sicura a settembre porta per due settimane a fine settembre dello scorso anno donne e uomini della Pubblica Assistenza, Croce Rossa e Misericordia in piazza del Campo. In tempo di covid è necessario ripensare all’organizzazione e alla redi-

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dovizia di particolari dai volontari. Per ricordare questo ulteriore impegno in piazza del Campo abbiamo voluto dare voce a due volontarie della Pubblica Assistenza: Daniela Salvadori e Tiziana Mensi. “Il primo fine settimana –ricorda Tiziana –il tempo ci volle bene. Credo di aver perso il conto di quanti sierologici abbiamo fatto. Si sono presentate intere famiglie. Comunque in tutti ho toccato con mano la paura. Nonostante i timori nessuno si è tirato indietro tanto che la fila si allunga di ora in ora e le attese, come è facile immaginare, si di latavano. Ma siamo un popolo diligente e scrupoloso”. “Il secondo fine settimana abbiamo lavorato sotto un diluvio universale tanto che alla fine abbiamo deciso di smontare il gazebo della nostra postazione e ci siamo rifugiati nell’entrone. Era freddissimo”. “Il freddo di quella sera non lo posso dimenticare –prosegue Daniela Salvadori –. A parte questo per me è stata davvero una bella esperienza. In fin dei conti siamo volontari e il nostro obiettivo è aiutare. Ho un ricordo piacevole di un ragazzino che si è presentato con i genitori. Una famiglia del nord in vacanza a Siena. Il bambino primo del buchino nel dito ha fatto tante domande su cosa fosse e a cosa servisse”. “Certo il covid –conclude Daniela –ha cambiato il mio essere volontaria perché mi ha costretto ad avere mille e più attenzioni rispetto al passato. Non abbiamo mai dimenticato che per proteggere gli altri dobbiamo proteggere noi stessi. Non è faticoso materialmente, bensì moralmente ma ne vale la pena”. n

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