Aut. Trib. Firenze del 09/02/1999 N. 4859 Dir. Resp M. Mazzoni – 7 2,00
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Gran finale del Ecco i quattro
Premier Cup Campioni 2012
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14 Ottobre 15 Ottobre 19 Ottobre 20 Ottobre 21 Ottobre 28 Ottobre 29 Ottobre 3 Novembre 4 Novembre
MUGELLO MUGELLO MUGELLO MUGELLO MUGELLO* MUGELLO MUGELLO MUGELLO MUGELLO
Hanno collaborato a questo numero: Claudia Baggiani, Filippo Chiarelli, Gianluca Rossi. Foto di copertina: Oliver Foto Agenzia. Fotografie: www.abmlab.com, Alberto Fini, Fotoeventi, Giampiero Mignani, Oliver Foto Agenzia, Enrico Viviani, Agenzia Photo Zac.
10 Novembre Sabato vembre Domenica 11 No MUGELLO* : Corsi di guida Promo School
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MUGELLO MUGELLO
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Gran Finale per il Premier Il calendario agonistico 2012 ha riservato al Premier National Cup un vero agosto di fuoco, e non solo per i riferimenti atmosferici che pur hanno fatto avvertire i loro effetti sulle temperature di questa estate, quanto per la cadenza degli ultimi due appuntamenti in pista destinati a definire in via ultimativa le classifiche delle quattro categorie del trofeo. Dopo l’appuntamento del 17 giugno al Mugello, è stata la volta della quarta prova a Misano, nel fine settimana del 5 agosto, e quindi della gara conclusiva del 26 agosto prevista nel teatro ormai congeniale dell’impianto di Scarperia. Grande pertanto l’impegno per tutti i partecipanti, che oltre a superare le problematiche consuete connesse a questo sport, hanno dovuto misurarsi anche con le difficoltà indotte da questo particolare periodo dell’anno. Considerazioni di ordine generale a parte, lo spettacolo della pista non ne ha franca-
Cup 2012
Giacomo Mariotti, vincitore del Premier Cup 2012 nella classe 600 Stock
Paolo Toccacieli, secondo classificato del Premier Cup 2012
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Podio Premier a Misano della 600 Stock
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Marco Ferroni, terzo classificato del Premier Cup 2012
mente risentito, e le gare che ne sono scaturite ben si inseriscono nella tradizione delle competizioni organizzate da Promo Racing e dal Moto Club Firenze, con l’appuntamento finale in terra toscana che ha goduto dei favori della sorte atmosferica, con le competizioni riservate al Premier Cup svolte tutte al pomeriggio quando le condizioni si sono di nuovo volte al tempo asciutto e soleggiato, dopo un inizio di giornata caratterizzata dalla pioggia e dal maltempo. Delle quattro classifiche generali, l’unica che si è presentata all’ultimo appuntamento con il vincitore già dichiarato è stata la 600 Stock. Tale risoluzione purtroppo non è scaturita esclusivamente dai risultati della pista, in quanto Giacomo Mariotti aveva in realtà 19 punti di vantaggio su Marco Ferroni alla vigilia, ma la sorte ha riservato al pilota marchigiano l’impossibilità di combat-
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tere fino all’ultimo a causa di un incidente stradale in cui è incorso fra le due gare di Misano e Mugello e che lo ha immobilizzato in modo imprescindibile per il fine settimana di gara. Un epilogo del genere, seppur spiacevole per chi l’ha dovuto subire e per tutti gli sportivi che seguono il trofeo, non toglie niente al vincitore finale della categoria, ovvero Giacomo Mariotti, coadiuvato dalla fida Kawasaki 600 Ninja e dal team di cui fa parte anche il padre Andrea. Il giovane pilota di Grosseto, dopo il terzo posto conquistato nel 2011, ha iniziato la stagione 2012 con grande determinazione e sicurezza, andando a vincere le due gare introduttive caratterizzate entrambi dalle condizioni bagnate, e controllando poi con autorevolezza le tre prove rima-
Fabio Larini, quarto nella classifica finale 2012
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Alessandro Simoneschi
Massimiliano Spedale
nenti, con altri due secondi posti al Mugello e Misano, con il quarto posto della prova conclusiva ottenuto a giochi ormai fatti. Ad onta di un numero di partecipanti alla classe certamente non elevato, la qualità e vivacità dei valori comunque espressi in pista è stato tutt’altro che disprezzabile, tanto che Mariotti può vantare rivali di sicuro valore che hanno ostacolato il suo cammino stagionale. Per primo ovviamente Paolo Toccacieli, con la Yamaha R6 del Team Friends Racing, al quale la gara che nelle previsioni doveva riservare le maggiori soddisfazioni, quella casalinga di Misano, si è tradotta nell’unico vero e proprio passo falso del suo campionato. Una ruota forata, evento abbastanza raro in pista, ha purtroppo
Podio 600 Stock al Mugello
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Alessio Sportoletti
decretato un ritiro che pesa sicuramente sul suo punteggio finale, in particolare nella consapevolezza delle due belle vittorie ottenute nella terza e quinta prova al Mugello. Al suo fianco Marco Ferroni, anche lui come il vincitore assoluto in sella alla Kawasaki 600 Ninja, che sconta l’assenza forzata dell’ultima prova, a fronte di un ottimo esordio a Magione, secondo, e soprattutto della bellissima vittoria nella gara di Misano, su quello che il pilota di Fermo sicuramente considera come il circuito di casa. Ad un soffio dalla triade di testa, sono 5 i punti di distacco, finisce Fabio Larini, in sella alla Yamaha R6 della Scuderia Larini Corse. Il pilota parmense, dopo un avvio di stagione più stentato con due none posizioni all’attivo, dalla terza prova in poi sembra aver ingranato la cosiddetta marcia giusta, andando a conquistare due terzi posti e un secondo nella prova conclusiva, chiudendo così in bellezza la stagione che lo vede per la prima volta partecipare al
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Iuri Vigilucci, vincitore del Premier Cup 2012 nella classe 600 Aperta
Premier Cup dopo le passate esperienze nel monomarca R Series Cup. La cinquina finale è così completata da Stefano Manieri, fermo a quota 38 punti a causa delle defezioni forzate nelle ultime due prove, vittima di un incidente in allenamento. Il pilota romano, sulla R6 messagli a disposizione dalla VS Racing Team, aveva ben iniziato con il terzo gradino del podio a Magione, seguito da due quinti posti, tanto da far pensare ad una posizione finale più importante nel caso di assenza degli impedimenti subiti. La sesta posizione è invece oggetto di un ex aequo, risolto, ovviamente in base ai principi del regolamento, a favore di Alessandro Simoneschi davanti a Kenny Stefan Paita. Il primo, giovanissimo pilota romano in sella alla Yamaha R6 del team Simoneschi Corse, proprio nel finale dimostra di aver maturato una buona capacità agonistica che lo ha portato ad ottimi risultati, con il
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quarto posto di Misano ed il terzo del Mugello. Pesa per lui il ritiro di Magione e l’assenza al Mugello di metà giugno, in concomitanza con l’esame di maturità, altra prova effettivamente importante per la sua carriera personale. Kenny Stefan Paita, con la Honda del Finon Club Racing Team, può invece recriminare per l’epilogo più che sfortunato del Mugello, con una caduta all’ultimo giro dell’ultima gara che gli ha sicuramente precluso l’entrata nella Top Five della categoria, dopo una stagione che possiamo definire se non esaltante, almeno regolare e comunque con valori in crescendo, finale escluso ovviamente. Altro punteggio di parità per la ottava e nona posizione fra Alessio Sportoletti, Yamaha BSC Corse, e Massimiliano Speciale, anch’egli sulla moto di Iwata e definita a favore di quest’ultimo solo in virtù della discriminante del miglior risultato nell’ultima gara.
William Marconi al secondo posto nel Premier Cup 2012 classe 600 Aperta
Fabrizio "Mescoy" Meschini, terzo classificato del Premier Cup 2012 classe 600 Aperta
Il sedicenne pilota riminese ha affrontato il Premier Cup in parallelo al CIV, con il dichiarato intento di fare esperienza in pista, e nonostante gli episodi sfortunati di Magione e Misano, caratterizzati da altrettanti ritiri, ha messo in mostra un potenziale degno di nota. Sfortuna anche per Sportoletti, che ha saltato le due gare centrali a causa di un infortunio, da cui si è comunque ben ripreso nelle due gare finali della stagione grazie ad un quinto ed un sesto posto. Per i rimanenti piloti si registrano invece presenze più saltuarie, con Andrea Lombardi, con la Yamaha del Secret Party Racing Team, decimo nella graduatoria finale a precedere Stefano Fontana, Yamaha del Team Boldrake, ed Enrico Maestri, dodicesimo con un’altra Yamaha R6, grazie ad un solo risultato utile a suo favore. Per una 600 Stock decisa in anticipo, possiamo per contro registrare una 600 Aperta decisa
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al fotofinish dell’ultima gara. Tale è stato infatti il destino di questa classe che ha forse vissuto quest’anno uno degli andamenti più incerti delle ultime stagioni, ad onta del fatto che a laurearsi campione è nuovamente il vincitore 2011, ovvero Iuri Vigilucci, sempre in sella alla fida R6 del VRT Vigi Racing Team, che bissa un successo su cui, a metà stagione, forse nemmeno lui avrebbe scommesso. L’inizio del confronto è stato tutto per Fabrizio Meschini, confermato sulla Honda 600 della SC Racing, che ha vinto d’autorità e senza incertezze le due prove iniziali di Magione e Mugello. Per lui i Tommaso Totti
Marconi Racing, sfrutta tutta la sua consueta regolarità e si presenta così alla vigilia della prova finale del Mugello con 6 punti di vantaggio su Meschini e 7 su Vigilucci. Decisamente entusiasmante quindi la sfida finale fra i tre contendenti, con la situazione per cui chi prevale in pista nell’ultima prova, almeno in caso di conquista delle prime tre posizioni, risulta anche il vincitore assoluto di tutta la stagione 2012. Finale reso ancor più interessante dall’andamento della gara, con il trio partito in testa sin dall’inizio, e quindi con Meschini e Vigilucci staccatisi a contendersi il risultato definitivo, che viene deciso solo sul rettilineo di arrivo, quando Meschini, uscito in testa dalla curva Bucine, viene risucchiato proprio sotto la bandiera a scacchi dal Umberto Falaschi (13) e Roberto Perlini (82)
problemi sono sorti nelle libere della terza prova al Mugello, allorquando una banale caduta con highside gli ha procurato una frattura della clavicola con conseguente assenza nella gara del week end. Il suo posto in testa alla classifica è stato così conquistato da Tommaso Totti, vincitore della terza prova e secondo e terzo nelle due precedenti. Il pilota riminese del team WRM ha però autonomamente definito il termine delle sue partecipazioni alle gare del trofeo a causa dell’impegno concomitante nel Manx GP dell’isola di Man, priorità già stabilita per le sue attività del 2012, tale che dopo la gara di Misano, vinta da Vigilucci seguito da William Marconi, proprio quest’ultimo balza in testa alla graduatoria provvisoria. Il pilota marchigiano, in sella alla Yamaha R6 curata dal suo stesso team
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Podio 600 Aperta del 5 agosto a Misano
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Mattia Roncoroni
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sponibile nella Top Five è appannaggio di Luca Bertoldo, sempre affezionato utilizzatore della Honda 600 curata dal team Gully Racing. Per il pilota piemontese valgono i risultati costantemente fra la quinta e sesta posizione e a nulla vale, sotto questo punto di vista, il rush finale intrapreso da Roberto Perlini, in sella alla Yamaha del RAM Racing Team, che dopo ben tre settimi posti consecutivi conquista nell’ulttimo appuntamento la sua migliore hit personale, con il quinto posto in terra toscana e con esso la sesta posizione assoluta dietro a Bertoldo. In quanto a colpo di reni nel finale di stagione, decisamente niente male anche quello messo in opera da Mattia Roncoroni, Yamaha MR Corse, in occasione della gara di Misano. Sul circuito romagnolo il pilota comasco è salito sul terzo gradino del podio, impreziosendo con tale risultato tutta la sua stagione 2012, e salutando in
diretto avversario, che vince per soli 59 millesimi di secondo. Vigilucci prevale pertanto per un ottimo finale di stagione con due vittorie consecutive, Marconi conquista il secondo gradino del podio assoluto, mentre Meschini recrimina per il secondo anno consecutivo contro la sorte incerta, dopo essersi visto scappare sul filo di lana anche il successo del 2011, ma senza lasciare dubbi sulla sua effettiva competitività e capacità agonistica. A Tommaso Totti rimane il quarto posto assoluto con due prove in meno, mentre l’ultima posizione di-
Marco Vieri (29), Samuele Cini (81) e Mattia Roncoroni (84)
Podio 600 Aperta al Mugello
questo modo anche la sua lunga militanza, sia agonistica in generale che nei trofei organizzati da Promo Racing, visto e considerato che era l’unico pilota in pista presente anche nell’ultima occasione precedente in cui il Premier Cup, allora Esso National Cup, era sceso sul circuito della Riviera, ovvero nell’ormai lontano 2003 e sempre nella classe 600 Aperta. Ad un solo punto di distacco un altro habitué del Premier Cup, Umberto Falaschi, che quest’anno deve fermarsi all’ottava posizione assoluta a causa di un più che travagliato inizio di stagione, con una caduta a Magione al secondo giro e un’assenza al Mugello per infortunio. L’unico alfiere Suzuki della classe con i tre risultati finali positivi precede così un regolarissimo Kevin Varini, con la seconda Honda 600 del team SC Racing. Il giovane pilota mo-
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Il campione del Premier Cup 2012, nella classe 1000 Stock, Andrea Romagnoli
denese ha mostrato una sicura crescita agonistica rispetto all’esordio su ruote alte dell’anno precedente, lasciando presagire buoni orizzonti per il suo futuro sportivo, almeno nell’ipotesi che il trend in miglioramento continui in termini costanti. Decima posizione assoluta per un pilota che, suo malgrado, può vantare quest’anno l’Oscar della sfortuna, cioè Luca Ismaele Zorzi. Il pilota veronese aveva ben iniziato la stagione, con un quarto e un secondo posto nei primi due appuntamenti. Purtroppo la terza prova lo ha visto sfortunato protagonista di una rovinosa caduta nel corso dell’ultimo giro mentre era in bagarre con la wild card Samuele Cini. Lasciando da parte le considerazione di merito sull’episodio, Zorzi non ha potuto riprendere a gareggiare per il resto del campionato a causa delle conseguenze fisiche subite, rinunciando ad una stagione che, almeno nelle premesse, poteva rivelarsi quella della completa maturazione anche dal punto di vista dei risultati. La lista dei protagonisti della 600 Aperta prosegue con Davide Longhi, undicesimo a 33 punti, in sella alla Kawasaki Ninja della scuderia CDS Racing. Per lui un’annata dai
Marco Pagani, secondo classificato nella classe 1000 Stock del Premier Cup 2012
Diego Rinaldi, terzo classificato nella classe 1000 Stock del Premier Cup 2012
risultati un po’ altalenanti, con la necessità di una verifica delle sue potenzialità forse più significativa una volta acquisita una cavalcatura più aggiornata di quella a sua disposizione. Alle sue spalle un’altra Kawasaki Ninja, quella di Marco Vieri curata dal team Reale Corse. Il pilota senese realizza un punteggio in netto crescendo, ma l’inizio di stagione si è rivelato alquanto faticoso e comunque tutto il cammino appare punteggiato da inconvenienti più o meno importanti, anche se la caparbietà e la capacità di pilota e team hanno avuto alla fine ragione della sfortuna incontrata. La compatta classifica 2012 della 600 Aperta vede quindi Massimo Raimondi, in sella alla terza Honda della SC Racing, precedere per la tredicesima posizione Alessio Tartaglia, Yamaha del team 4M
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Davide Raimondo
Racing, che precede a sua volta Maurizio Paoli, team GC Racing, e Matteo Zorzella, entrambi su Yamaha. Per una classe con una partecipazione assidua degli iscritti, rimane da ultimo soltanto Francesco Cimica, vincitore nel 2011 del Trofeo Amatori, che dopo il ritiro nella gara di casa di Magione, conquista un buon ottavo posto nella seconda prova, ma poi non prosegue il cammino del campionato. La classe 1000 Stock del Premier Cup 2012 aveva iniziato a Magione all’insegna di una rinucia di lusso, quella del vincitore 2011 Jonatan Gallina, dopo la rovinosa caduta delle prove libere del venerdì della gara di esordio. L’assenza di una figura di spicco come Gallina non ha comunque ridimensionato lo spirito della categoria, nella quale ha sin dall’inizio avuto risalto Andrea Romagnoli, sempre in sella alla performante BMW S 1000 RR curata dal team Gully Racing. Il pilota milanese ha conquistato con piglio sicuro la vittoria delle prime tre prove, mettendo così una seria ipoteca sull’aggiudicamento del titolo 2012. Principale avversario nella prima metà del cammino si è rivelato Roberto Festa, con la inedita Ducati Panigale messa in pista dal team Mezzoforte. Con due secondi posti nei primi due appuntamenti, il pilota piemontese sembrava il contendente più insidioso per Romagnoli, ma la caduta in prove libere del terzo appuntamento e, soprattutto, la
Alessandro Pallini
Podio a Misano della 1000 Stock
caduta alla partenza di Misano, gli hanno irrimediabilmente e sfortunatamente tarpato le ali, costringendolo alla fine ad un quinto posto assoluto con soli tre risultati utili. Chi ha raccolto il testimone di Festa è stato quindi Marco Pagani, anch’egli su BMW ma curata dal team CDS Racing. Il bresciano è arrivato alla stagione 2012 sulla scorta di un 2011 che lui stesso non ha nascosto di definire tutto da dimenticare, e con la voglia di trovare una verifica tangibile ai suoi progetti agonistici. Verifica che soprattutto nel finale di stagione non ha tardato ad arrivare, con due splendide vit-
torie, una a Misano, circuito fra l’altro da lui poco conosciuto e frequentato, e l’altra al Mugello, dove Pagani chiude un 2012 in crescendo, con un secondo posto assoluto che meglio rende conto delle potenzialità sue e di tutto il team CDS Racing che lo supporta da ormai diverse stagioni e lascia aperte le porte ad una pianificazione 2013 ancora di maggior respiro. Alle spalle dei due maggiori protagonisti di questa categoria, che fra l’atro si sono spartiti tutte le vittorie stagionali a disposizione, troviamo una coppia di contendenti
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appartenenti entrambi al team Gully Racing, scuderia di Guglielmo Tarizzo che segue, come detto, anche il vincitore Romagnoli. Per il terzo gradino del podio la spunta così Diego Rinaldi, al suo esordio nel Premier Cup dopo tante stagioni nel Trofeo Motoestate, la cui unica recriminazione è rappresentata, oltre che dal ritiro per caduta di Magione, dalla vittoria di Misano sfuggitagli all’ultima curva, quando sembrava avere in mano le redini della situazione. A parte questo singolo episodio, la sua stagione può essere considerata più che positiva, distaccando di 2 punti anche il compagno di team Davide Raimondo, quarto assoluto a quota 58. Anche per Raimondo il ritiro nella prima prova di Magione, evidentemente poco gradita a tutto il team, costituisce il passo falso stagionale, mentre grande è il risultato della prova centrale al Mugello, dove conquista il secondo posto contendendo in volata il successo al campione Romagnoli, suggellando in modo più che positivo la stagione di passaggio dalla 600 Stock alla categoria di massima cubatura.
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Paolo Blora
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Alessandro Coltelli
Filippo Chiarelli
Con Roberto Festa a concludere la Top Five della categoria, la sesta posizione assoluta va a Alessandro Pallini, giovane pilota umbro già messosi in evidenza nella medesima categoria del Premier Cup 2011. Dopo un ottimo terzo posto sul circuito amico di Magione, Alessandro non ha potuto mantenere il medesimo livello prestazionale sui circuiti più veloci come il Mugello, dove il gap velocistico della sua Honda si è fatto maggiorPodio 1000 Stock al Mugello mente sentire, oltre al ritiro di Misano che ha costituito un ulteriore handicap di punteggio. Tale risultato non gli impedisce comunque di precedere un avversario di grande esperienza e capacità come Marco Dall’Aglio, anch’egli in sella per questa stagione sulla Honda CBR 1000 personale. Il pilota parmigiano paga in modo preponderante, oltre
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alla mancata partenza per noie tecniche all’esordio di Magione, il medesimo differenziale di prestazione del suo mezzo meccanico su di un circuito come quello del Mugello. Fa fede a questo proposito il terzo gradino del podio di Misano, circuito di elezione per Dall’Aglio, mentre un capitolo a parte è da considerare la gara conclusiva, affrontata con una più performante BMW, ma conclusa con poco onore a causa di ben due cadute, una in prova ed una in gara, le cui origini, proviamo ad azzardare, potrebbero essere ricercate nella estrema voglia di recuperare dopo una stagione non all’altezza delle aspettative. Ottava piazza finale per Omar Rosola, che coglie un tale risultato grazie ad una buona costanza di rendimento, e che poteva raccogliere ancor migliore sorte senza il malaugurato ritiro dell’ultima prova al Mugello, e grazie invece ai due buoni sesti posti di Magione e Misano. Alle sue spalle finisce Paolo Blora, per questa stagione sceso dalla Open alla 1000 Stock in sella ad una nuova BMW 1000, e sul cui risultato pesano le mancate partenze consecutive del Mugello e
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Remo Castellarin, vincitore del Premier Cup 2012 nella classe Open
13 Andrea Di Vora, secondo classificato nella classe Open del Premier Cup 2012
Alessandro Filippini, terzo classificato per l'anno 2012 nella classe Open del Premier National Cup
Fabrizio Pellizon
di Misano, mentre più che buono è il finale con il quinto posto conclusivo del 26 agosto. La Top Ten viene conclusa da Christian Pratelli, all’esordio nel Premier Cup in sella alla Suzuki del team Falaschi Moto, per il quale spiccano i due settimi posti ottenuti a Magione e Misano, mentre dall’undice-
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sima posizione in poi troviamo piloti che, loro malgrado e per i motivi più disparati, hanno partecipato con minor assiduità alle gare in calendario. È così la volta di Alessandro Coltelli, undicesimo a 18 punti con la BMW del Pit Stop Pisa, incalzato da Paola Cazzola, con l’Aprilia RSV4
1000, che finisce a quota 16 con due soli risultati utili, e ancor più singolare la sorte di Cosimo Diviccaro, in sella alla BMW 1000, che raggiunge punteggio 13 grazie al solo quarto posto della seconda gara al Mugello. Maggior assiduità ma anche tante difficoltà tecniche per Luca Foti, con un’altra BMW del team CDS Racing, che nonostante tutto riesce a concludere bene la stagione con un buon ottavo posto nella prova conclusiva del Mugello. Un solo risultato utile al termine della stagione per Giorgio Di Chiara, settimo nella gara centrale del Mugello in sella alla BMW del team Elle Enne 109 Racing, mentre gode di un’alterna fortuna Roberto Iudica, che con l’unica Yamaha R1 della categoria soffre di ben tre ritiri a fronte di due conclusioni a punti, entrambi in gare presso l’autodromo del Mugello.
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Ultimo concorrente a punti Stefano Marras, con una Ducati del Team Mezzoforte, costretto a interrompere anzitempo la stagione a causa della rottura della moto durante le prove di Misano e rimasto con il solo decimo posto al Mugello come punteggio per la stagione 2012. L’edizione 2011 della classe Open del Premier Cup era stata dominata in modo netto e incontrovertibile da Andrea Di Vora, che si era aggiudicato ben quattro prove sulle cinque in calendario. Il 2012 ha invece assunto per la classe regina del Premier National Cup una fisionomia completamente differente, risultando in pista la categoria con le gare più combattute e annoverando alla conclusione dei giochi ben quattro vincitori differenti sulle cinque prove disputate. Campione 2012 si laurea con merito Remo Castellarin, in sella alla BMW S 1000 RR curata dal team Cast 16 Corse con cui ha partecipato Marco Tonini in questa stagione anche al Campionato ItaliaRoberto Luigi Rozza no Velocità. Il pilota romano ha inizialmente stentato a trovare le misure giuste nei confronti degli avversari comunque agguerriti, operazione resa difficile per lui dall’ambientazione bagnata dei primi due appuntamenti di Magione e Mugello. Come il tempo atmosferico ha volto al bello, parimenti si è dispiegata la
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stagione di Castellarin, che ha vinto la terza prova al Mugello e la quarta a Misano, mettendo così una seria ipoteca sul titolo, aiutato in questo anche dal ritiro di Di Vora a Misano. Quest’ultimo, in testa alla classifica generale fino alla terza prova con la BMW 1000 del team Delta Racing, ha faticato più del Podio a Misano previsto per trovare classe Open l’assetto giusto di moto e gomme in grado di permettergli prestazioni apicali, ma nella gara conclusiva di fine agosto al Mugello ha saputo dispiegare la consueta competitività, andando a conquistare l’unica sua vittoria della stagione secondo i termini già visti nell’annata precedente, ovvero con grande determinazione e combattività. Con Castellarin primo a 95 punti e Di Vora secondo a 77, la terza posizione si è risolta con un ex aequo a 64 punti, con Alessandro Filippini, BMW del team
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Mazzoli Corse, che la spunta su Fabrizio Pellizzon in virtù della vittoria di Magione, il tutto a confermare il grado di agonismo e il livello di valori in campo espressi da questa categoria nel 2012. Filippini aveva iniziato alla grande con il successo inaugurale della stagione, ma ha poi registrato due prove più opache nelle gare successive, rivalutate peraltro prontamente dal terzo posto di Misano. Situazione diametralmente opposta per Pellizzon in sella all’Aprilia RSV4 1000, che inizia con un ritiro e un ottavo posto la stagione, ma salendo notevolmente di tono dalla terza prova in poi, con due secondi posti al Mugello e Misano e un terzo nella finale del Mugello, dove poteva anche puntare alla vittoria senza una sbavatura nel giro conclusivo della gara. Per la quinta piazza assoluta un’altra Aprilia RSV4, quella di Marco Tonini, più che affezionato frequentatore del trofeo organizzato da Promo Racing. Il pilota trevigiano ha iniziato alla grande il campionato, grazie anche alla sua predilezione per la guida sul bagnato, andando a conquistare un’ottima piazza d’onore nel secondo appuntamento al Mugello. La difesa della posizione nelle ultime tre gare lo ha quindi portato a rientrare nella fatidica Top Five della categoria, ai danni del primo ducatista in classifica, ovvero Roberto Luigi Rozza. Il pilota lombardo ha sofferto, per sua stessa ammissione, del ritardato inizio della preparazione e messa a punto del mezzo meccanico durante il pre campionato, con la conseguenza di non essere riuscito ad esprimere pienamente tutto il potenziale suo e della moto nel proseguimento della stagione. Il miglior risultato giunge così con il quarto posto di Misano ed i 44 punti totali raccolti gli permettono di precedere Luigi Tondo, settimo a quota 40 in sella alla Yamaha R1 del Tiemme Racing Team. Per il pilota romagnolo ben tre quinti posti consecutivi, che lo pongono di un solo punto davanti alla coppia composta da Alessandro Valia, Ducati Panigale del Team Mezzoforte, e Letizia Marchetti, BMW del team Crazy Old Men. Il bolognese parte male a Magione a causa di un ritiro per una classica scivolata sul bagnato, ma soffre anche per
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l’altro ritiro rimediato a Misano, tanto che i tre rimanenti terzi posti gli valgono un ottavo posto in classifica assoluta che, se non disprezzabile a priori, forse non corrisponde alle aspettative sue personali e del team che lo supporta. In un certo senso recrimina anche Letizia Marchetti, nona per la discriminante dei migliori risultati, la cui miglior prestazione stagionale rimane la sesta piazza della gara centrale al Mugello. La pilotessa laziale, passata quest’anno dalla consueta Suzuki Letizia Marchetti alla nuova BMW, ha lottato come sempre strenuamente, con molta costanza e professionalità, ma evidentemente l’aumentato livello di competitività generale della categoria in questo 2012 ha prodotto tale risultato finale, in ogni caso più che onorevole a livello assoluto. A chiudere la Top Ten ci pensa così Giovanni Sessa, in sella ad una Yamaha R1. Il pilota campano ha profuso grande passione e capacità agonistica per tutta la stagione, andando sempre a punti, con la perla costituita dal quarto posto in occasione dell’esordio bagnato a Magione. Purtroppo la relativa competitività del mezzo tecnico a sua disposizione gli ha reso oltremodo difficile il cammino, ma le qualità dimostrate lasciano ottime considerazioni prospettiche al suo riguardo. L’undicesima piazza va all’indirizzo di Riccardo Chiarello, con la Ducati Superbike curata dal team TR Corse, grazie alla vittoria conseguita nella seconda prova al Mugello, che rimane l’unico punteggio a sua disposizione di tutto il campionato. Ad un solo punto di distacco è dodicesimo Francesco Sciacca, in sella ad una Suzuki GSX 1000, con un andamento del tutto opposto, vista la sua estrema regolarità che lo porta ad ottenere punti in tutte le cinque prove disputate, e che gli permette di precedere Alessandro Banfi, tredicesimo con la BMW 1000 del Team Red Rabbit. Il giovane pilota brianzolo coglie a Misano il suo miglior risultato stagionale, con un settimo posto che lo ripaga, seppur in parte, dei due ritiri subiti a Magione e al Mugello. È sempre un settimo posto la miglior realizzazione anche per l’esperto Armando Iannuzzo, con una Yamaha R1, che però
si ferma a quota 19 nella graduatoria complessiva, recriminando con la sorte per la sfortunata caduta nella gara finale del Mugello. Ad un solo punto di distacco troviamo quindi Fabio Migliorini, passato quest’anno su di una nuova BMW 1000 per la scuderia GC Racing, con il rimpianto per il ritiro di Misano destinato a sottrargli punti preziosi per il computo totale. Rimangono così gli ultimi tre piloti a punti, costituiti da Elia Maineri, con
la Ducati del team EM Race, che conta esclusivamente sulla terza prova del Mugello come unica partecipazione, Leonardo Fiorini, con la Yamaha R1 del Team Mezzoforte, che basa il suo punteggio su quanto raccolto nelle ultime due prove, e infine il veterano della categoria Franco Iandolo, vero “gentleman rider” sempre pronto a scendere in pista. In una annata dai contorni generali sostanzialmente critici per il settore del motociclismo agonistico, il Premier National Cup si conclude così con un bilancio che, almeno dal punto di vista sportivo, può definirsi più che positivo. Non possiamo nascondere che alcune difficoltà di ordine generale hanno comunque influito sullo svolgimento del trofeo, con manifestazioni che hanno fatto risentire le proprie problematiche anche sull’andamento delle classi Premier Cup, ma in ultima analisi le competizioni vissute dai protagonisti in pista e osservate ai bordi dagli spettatori hanno costituito sempre e comunque l’ottimo spettacolo di questo Premier National Cup 2012. Adesso un periodo di pausa prima della premiazione finale di tutti i protagonisti di questa edizione, che si terrà come consuetudine in occasione del Motor Bike Expo 2013, sabato 19 gennaio nei saloni di Verona Fiere. Gianluca Rossi
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Italia ed Europa... in salita! Il titolo potrebbe far pensare alla crisi che attanaglia il nostro paese e l’intera zona dell’euro, invece la salita, pur risentendo ovviamente della situazione generale, ha mantenuto anche in questa stagione un buon livello di partecipazione; sarà forse perché per correre in salita la passione ha il predominio su altri aspetti, sia perché probabilmente l’impegno economico, pur sempre in crescita, è ancora tollerabile. Piuttosto la crisi sembra poter diventare perniciosa a causa delle ridotte risorse delle Amministrazioni locali, quando rinunceranno, incolpando la mancanza di fondi, a sistemare opportunamente i tracciati di gara rovinati dal tempo e dal transito pesante per garantire i necessari standard di sicurezza, non solo alle moto in gara, ma anche al transito dell’utenza quotidiana dei residenti locali. Le prime avvisaglie di questo pericolo si sono viste quest’anno, con l’annullamento all’ultimo momento della Castione-Bazzano, che si è aggiunta alle rinunce delle varie gare non titolate che hanno tutte alzato bandiera bianca, riducendo così il CIVS a sei round dei sette previsti dal calendario. Al CIVS si è poi affiancata quest’anno la Euro Cup, che ha mosso i primi timidi passi, per la verità anche in maniera abbastanza esitante a nostro avviso, ma che potrebbe costituire un’ottima soluzione per invogliare i nostri specialisti della salita ad una attività internazionale non eccessivamente costosa e portare alle nostre gare anche i piloti stranieri, impinguando così
Stefano Nari (Triumph) si è nuovamente imposto nella Stock 600 dopo una stagione appassionante
le liste di partenza a tutto vantaggio di una migliore organizzazione. Piuttosto una delle cose che ci hanno lasciato perplessi è stato il mancato inserimento dei piloti stranieri presenti a Gorno nelle classifiche del CIVS; ricordiamo che il CIVS è Open, aperto cioè ai piloti stranieri, come testimonia la presenza in classifica di Paul-Cavadini, svizzeri di passaporto e di licenza, oppure quello dell’austriaco Frauenshuh a Frosinone lo scorso anno, quindi non comprendiamo il motivo per il quale gli stranieri presenti a Gorno per l’Euro Cup siano stati “ghettizzati” con una classifica a parte; fra l’altro l’inserimenti degli stranieri nel CIVS avrebbe provocato solo minimi spostamenti e solo nelle zone basse delle classifiche. Per i caschi tricolori ci sono da registrare le conferme di Cristian Olcese nella 250 e di Stefano Manici fra le Naked, autentici mattatori della loro categoria, alle quali deve essere associata anche la fantastica conferma di Stefano Nari nella 600 Stock che ha replicato il successo 2011 dopo una battaglia sportiva appassionante contro avversari di prima grandezza come Curinga e Lignite, battaglia che si è risolta solo all’ultima gara sulle Prealpi bergamasche e che ha aumentato ancor più la soddisfazione per il successo al pilota massese. Volti nuovi invece nelle altre classi. In 125 si è imposto Carmine Sullo, che ha piegato solo all’ultima manche la combattività di Enrico Tognocchi, costretto a Giuseppe Tarquini rinunciare al (Yamaha) ha strappato titolo per soli di forza il titolo 63 centesimi della 600 Open a Bonetti di secondo con una stagione senza errori dopo dodi-
ci manche che hanno visto i due contendenti pareggiare il conto dei successi parziali, quattro a quattro. Terzo alla fine Simone Bertoncini grazie ad una buona costanza di risultati, mentre Andrea Neri è stato costretto da esigenze di lavoro a rinunciare ad ogni speranza, solo quarto malgrado tre vittorie e tre secondi nelle tre gare a cui ha preso il via. Piuttosto c’è da registrare come l’ammissione delle 250/4t in questa classe stia penalizzando le ormai spremutissime ottavo di litro 2 tempi, con tre Kawasaki ZX-250 nei primi quattro posti e undici successi di manche sulle 12 disputate. Quinti e sesti a fine campionato Marco Lombardi e Luca Gaggini, sempre alle spalle dei primissimi ma mai in grado di inserirsi nella lotta per la vittoria con le loro Aprilia 125. Da segnalare l’unico successo in campionato per una 125 per il lucchese Tommaso Battistoni, vincitore nella manche d’apertura a Spoleto, dove ha ceduto a Neri il successo in gara -2 per appena 5 centesimi; purtroppo una brutta caduta nel tratto più veloce in gara-1 a Radicondoli ha tolto di scena il campione 2002-2003, così come la sfortuna ha torturato per tutto il campionato il campione in carica Marco Queirolo, escludendolo dai giochi per il titolo. Netto il dominio di Cristian Olcese nella 250, che vorremmo veder sfidare altri rivali in una classe più impegnativa. Il pilota ligure ha inflitto oltre 100 punti di distacco al bravo Guido Testoni, secondo nella classifica finale che ha preceduto nettamente i due Erba, troppo discontinui nelle loro partecipazioni, malgrado che Paolo Erba sia riuscito a conquistare la vittoria in ben tre occasioni. La 600 Stock è stata, dal punto di vista sportivo, la classe più spettacolare di tutto il campionato, con il confronto fra Stefano Nari, ben deciso a confermare come il successo 2011 non fosse stato un caso, e Francesco Curinga, bramoso di riconquistare il titolo sfuggitogli di mano l’anno scorso. Ai due sfidanti doveva poi essere aggiunto un Davide Lignite che, tornato in
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sella alla Yamaha, rincalzo, vivacizzando il campionato. Anche la Supermotard ha ribaltato le voleva mostrare a tutti come la scialprevisioni della vigilia quando il campione uscente Giuliano Covezzi ha optato per la ba stagione con la Yamaha; con la nuova moto Covezzi non Naked non avesse assolutamente scalha ritrovato quella superiorità che ne aveva fito quelle potenziacaratterizzato la stagione scorsa ed il camlità che ne hanno bio di moto a metà stagione ha portato ad fatto una delle stelle un netto miglioramento, ma non sufficiente a ritornare al vertice. Sul trono tricolore si del firmamento delè così issato Luca Gottardi dopo un anno la salita italiana. È stato proprio Lidi apprendistato ed un inizio di stagione gnite a dare la priche sembrava condannarlo ad un ruolo di ma zampata nella eterno secondo, ma che con due successi completi a Sillano e Gorno ha scavalcato gara inaugurale di proprio sul filo di lana Loris Pedriali. La Spoleto, per poi caEnrico Tognocchi (Kawasaki) salita decisiva di Gorno ha regalato a dere in gara-2 alla ha ceduto a Carmine Sullo solo all’ultimo metro; eccolo al via di Sillano indossare Gottardi non solo il successo in campioseconda chicane del la maglietta commemorativa dell’amico Simone Bertoncini tracciato umbro. A nato, ma anche la vittoria assoluta nella Spoleto si imponeva gara bergamasca, così Curinga, con Nari distaccato di soli 6 proprio sulle strade centesimi dal pilota ligure. Il campionato di casa di Bonetti. Gottardi, Pedriali continuava con una perfetta alternanza di e Covezzi hanno risultati fra Nari e Curinga, con il massese che metteva a segno la doppietta vittoriosa vivacizzato tutta la a Radicondoli e Frosinone, dove infliggeva stagione lasciando oltre un secondo in gara-1 al rivale, e con solo le briciole ai il rivale che rispondeva per le rime a Carrivali in una classe pasio, sulle strade di casa, ed a Sillano. Alche è generalmente la vigilia dell’ultima gara i due rivali erano la più affollata del vicinissimi in classifica, con il vantaggio a campionato. Il titolo dei sidecar, favore di Nari dovuto alla grande prova di carattere di Lignite a Radicondoli, due volte dopo la rinuncia di Ozimo-Zanarini secondo malgrado i postumi della caduta a Spoleto ed emotivamente provato dalla a difendere il titoscomparsa pochi giorni prima dell’amico lo, è emigrato per Davide Lignite impegnato a Landshaag; il pilota fiorentino Sacchetti in un incidente stradale. Solo 7 la Svizzera grazie dovrebbe aver conquistato l’Euro Cup 600 Stock punti separavano i due rivali alla vigilia all’equipaggio elvedella decisiva prova di Gorno, ma sulle tico di Robert Pauli strade bergamasche Nari era imprendibile sua attività per ambire a posizioni migliori e Giancarlo Cavadini, e dato il doppio e conquistava due nette vittorie, mentre Cu- di classifica. successo a Radicondoli del francesino di ringa aggravava la sua situazione di clas- La 600 Open ci ha regalato la grande Bologna Laurent Simon, i piloti italiani possifica sbagliando l’uscita della chicane in novità della stagione: vittoria di Giuseppe sono vantare un unico successo completo, gara-1, chiusa così al terzo posto dietro a Tarquini davanti a Stefano Bonetti. È vero quello a Sillano di Maurizio Dente e GiuNari e Lignite. Stefano Nari metteva quindi che la passione di Bonetti per il TT do- seppe Mignogna oltre a Giancarlo Cerrone la definitiva parola «fine» alla pratica tri- veva, prima o poi, costare cara al pilota e Roberto Ascierto in gara-1 a Frosinone. colore bissando la vittoria in gara-2. bergamasco, ma Tarquini è stato concen- Posto d’onore per “The Doctor” Gianluca Alle spalle del terzetto dei mattatori del tratissimo per tutta la stagione, senza mai Barbi, in coppia con Francesco Doratori campionato Claudio Gazzolo ha prece- compiere un passo falso, piazzando la che hanno scavalcato alla fine Cerroneduto “Aigor” Baroncini, ma se non avesse zampata vincente appena possibile e gio- Ascierto. limitato le sue presenze alle sole gare cando sapientemente in difesa nelle altre Penose le apparizioni degli scooter: nelle toscane probabilmente più in alto del no- occasioni ed il pilota di Montepulciano gare nelle quali sono stati presenti è semno posto conquistato troveremmo Davide merita ampiamente il risultato che lo collo- pre partito solo un pilota (si, proprio solo Martini, unico capace di salire sul podio ca al vertice della specialità, dimostrandosi uno!) ad esclusione di Sillano, vera enclave altrimenti monopolizzato dal poker di pi- il vero ed unico avversario di Bonetti. Alle della specialità, dove si sono presentati in loti al comando. Stefano Manici non ha spalle dei due grandi rivali Hannes Engl cinque. Per dovere di cronaca ricordiamo potuto festeggiare con il consueto en-plein ha gettato al vento la grande occasione il vincitore del Trofeo, Matteo Ridolfi, ma a la conquista dell’ennesimo titolo della sa- di agguantare la piazza d’onore con una questo punto non vediamo alcuna ragione lita, il quindicesimo fra Trofeo, Master e gara sottotono a Gorno, ma il forte pilota per mantenere in vita questi mezzi! Se CIVS, a causa di una caduta su strada che atesino si è comunque assicurato la terza proprio dobbiamo tenere in vita un’altra gli ha impedito di gareggiare a Gorno. posizione con una sequenza di risultati as- classe meglio sarebbe tentare la strada Alle spalle del parmense ancora una volta sai concreti. Stefano Zanoli, Nicola Sacco, delle moto elettriche che, penose a vedersi Franco Federigi, che ha preceduto Stefano Yuri Storniolo, Alfredo Bellini e Paolo Ros- in circuito per la limitata autonomia, nelle Roascio. A Gorno è stato Marco Monforti sini, anche se non sono mai stati in grado brevi distanze delle salite potrebbero aveFerrario a conquistare il suo primo succes- di lottare per la vittoria, hanno però dato re prestazioni interessanti, oltre a fornire so tricolore, che però ha troppo limitato la vita a sfide avvincenti per le posizioni di un’immagine promozionale dell’interesse
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Franco Federigi (Honda) non è più “l’eterno secondo” dopo la vittoria nell’Euro Cup 2012
federale verso le energie alternative nello sport motociclistico. Parlando invece dell’Euro Cup, che metteva in calendario la gara austriaca di Landshaag, nei pressi di Linz, e quella di Gorno abbiamo ipotizzato delle classifiche, ma per la verità non sappiamo se la UEM, quando le pubblicherà, adotterà i nostri stessi criteri. Mi spiego meglio: il R.P. della gara austriaca riporta le seguenti classi per l’Euro Cup: 125GP/Moto3, 250 cc Open, Superstock 600, Supersport/Moto2, Naked 650, Superstock 1000, Superbike, Supermoto e Sidecars fino a 1100 cc 4 tempi. Ebbene, alcune di queste classi non sono previste in Italia e non sono state incluse nel programma di Gorno, come la Superbike e la 1000 Stock, per cui il titolo dovrebbe essere assegnato con i soli risultati austriaci. Non solo, per la 125 sono previste moto 125GP e Moto3, ma in Italia esiste solo la 125 Open, e se le “nostre” 125 possono essere ricomprese nella categoria europea le moto “europee” non rientrano nella classe italiana, con l’aggravante che la FMI ha aperto la classe alle 250/4t, cosa che in Europa non è consentita, come ha scoperto il bravo Tognocchi costretto in Austria a gareggiare con le quarto di litro. In più le Supermoto, che in Italia gareggiano in classe unica, in Austria sono state suddivise (come ha previsto la UEM nel bollettino n.2 del 12 marzo) nelle due classi S1 e S2 mentre a Gorno è stata stilata una classifica unica. Quindi le nostre classifiche sono state stilate separando le 250/4t dalle 125 ed inserendole nella 250 Open, mentre per le Supermoto non conoscendo le macchine utilizzate dai piloti di Gorno abbiamo lasciato tutto alle future pubblicazioni dei risultati da parte UEM. Con tutti questi limiti che abbiamo confessato Davide Lignite dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) aver vinto la 600 Stock, Stefano Bonetti la Supersport, Franco Federigi Vairo Ribechini e Marco Casalini (Donaska Suzuki)
Moto
Spol. Rad. Carp. Frosin. Sillano Gorno Tot. 1 2 1 2 1 2 1 2 1 2 1 2 Punti
Classe 125 Open 1 SULLO Carmine Kawasaki 13 16 20 25 20 25 16 16 25 25 20 25 246 2 TOGNOCCHI Enrico Kawasaki 16 13 11 16 25 20 25 25 20 20 25 20 236 3 BERTONCINI Simone Aprilia 11 10 16 13 10 9 11 11 13 10 9 9 132 4 NERI Andrea Kawasaki 20 25 25 20 - - 20 20 - - - - 130 5 LOMBARDI Marco Aprilia 8 8 10 10 11 10 13 13 11 11 10 11 126 6. GAGGINI Luca (Aprilia) 117; 7. QUEIROLO Marco (Aprilia) 64; 8.SULLO Dionigi Mario (Kawasaki) 64; 9.BELLETTI Davide (Cagiva) 58; 10.GINESINI Marco (Aprilia) 47; 11.GUBBINI Giacomo (Derbi) 46; 12.BATTISTONI Tommaso (Aprilia) 45; 13. LORENZI Diego (Aprilia) 41; 14. LOMBARDI Daniele (Aprilia) 34; 15. FARALDO Francesco (Aprilia) 32; 16. VIGILUCCI Marco (Aprilia) 23; 17. MENICONI Lorenzo (Aprilia) 23; 18. SANTINI Pietro (Aprilia) 19; 19. SIRI Angelo (Aprilia) 17; 20. NOTO Cristian (Aprilia) 12; 21. LAURO Michael (TRT Honda) 6; 22. MUSETTI Gianni (Aprilia) 1. Classe 250 Open 1 OLCESE Cristian Aprilia 25 25 16 25 25 25 25 25 25 25 16 20 277 2 TESTONI Guido Aprilia 20 20 10 10 16 13 16 13 13 16 13 13 173 3 ERBA Roberto Aprilia - - 13 20 - - 20 20 20 20 20 16 149 4 ERBA Paolo Aprilia - - 25 13 - - - - 9 10 25 25 107 5 MUTTI Pierluigi Suzuki - - 11 11 - - 13 16 16 13 11 11 102 6. SPADONI Davide (Aprilia) 96; 7. RONZONI Giovanni (Honda) 75; 8. GHILARDUCCI Saverio (Aprilia) 63; 9. AIROLA Giacomo (Suzuki) 61; 10. ORNAGHI Lucio (Aprilia) 61; 11. BLEGGI Matteo (Aprilia) 58; 12. LANUTTI Fabrizio (Aprilia) 56; 13. TESTONI Angelo (Aprilia) 56; 14. BASSO Mario (Suzuki) 46; 15. LUGARINI Simone (Aprilia) 33; 16. LONGARETTI Maurizio (Aprilia) 32; 17. D’AMICO Diego (Aprilia) 27; 18. RONCO Andrea (Suzuki) 22; 19. MONTALTI Dario (Aprilia) 21; 20. MIRAGLIA Vincenzo (Aprilia) 9; 21. INNOCENTI Lorenzo (Aprilia) 6. Classe 600 Stock 1 NARI Stefano Triumph 20 20 25 25 20 20 25 25 20 20 25 25 270 2 CURINGA Francesco Suzuki 16 25 16 16 25 25 20 20 25 25 16 20 249 3 LIGNITE Davide Yamaha 25 rt 20 20 16 16 13 13 10 1 20 16 170 4 GAZZOLO Claudio Suzuki 13 16 13 13 13 13 16 16 16 11 13 rt 153 5 “AIGOR” (Baroncini Lelio) Kawasaki 10 13 10 10 9 7 9 9 9 9 10 13 118 6. ROCCHI Enrico (Yamaha) 104; 7. TUTINO Alessandro (Honda) 95; 8. SCIASCIA Massimo (Suzuki) 77; 9. ROVELLI Nicholas (Triumph) 53; 10. MARTINI Davide (Kawasaki) 51; 11. STEGER Michael (Yamaha) 42; 12. MENICONI Paolo (Suzuki) 26; 13. LOMBARDI Paolo Daniele (Suzuki/Kawasaki) 24; 14. VINCENZINI Nicola (Kawasaki) 22; 15. LATTAVO Giorgio (Yamaha) 21; 16. STOLLI Daniele (Honda) 17; 17. NEGRI Alessandro (Honda) 15; 18. TINTI Massimo (Ducati) 14; 19. COLOMBERA Marco (Triumph) 14; 20. TARSI Savio (Yamaha) 12; 21. SPERANZA Massimo (Honda) 12; 22. MATTIOLI Thomas (Honda) 11; 23. VIETINA Matteo (Yamaha) 10; 24. GHIGLIONE Matteo (Suzuki) 10; 25. PAVESI Alessandro (Suzuki) 4; 26. CELI Diego (Honda) 2. Classe 650 Naked 1 MANICI Stefano Triumph 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 - - 250 2 FEDERIGI Franco Honda 13 16 20 20 13 13 13 16 16 16 20 20 196 3 ROASCIO Stefano Triumph 16 20 10 10 20 20 20 dnf 13 13 16 16 174 4 MARCHELLI Riccardo Kawasaki 11 13 16 16 16 16 16 20 11 11 - - 146 5 MUSSO Ezio Suzuki 10 10 9 9 11 11 11 13 10 10 9 13 126 6. MONFORTI FERRARIO Marco (Yamaha) 112; 7. BERALDO Emanuele (Honda) 91; 8. LAZZARIN Luca (Suzuki) 82; 9. GIROTTO Gianluca (Suzuki) 81; 10. DUTTO Ezio (Suzuki) 56; 11. CARLETTO Alessandro Renzo (Honda) 43; 12. FONTANA Stefano (Honda) 31; 13. BLEGGI Matteo (Ducati) 28; 14. MUSSO Fabio (Suzuki) 27; 15. NATALI Federico (Suzuki) 26; 16. DI SARRA Mauro (Honda) 20; 17. CAGNA Claudio (Suzuki) 10; 18. BENDINELLI Riccardo (Aprilia) 7. Classe 600 Open 1 TARQUINI Giuseppe Yamaha 20 20 25 25 25 25 20 20 20 20 20 20 260 2 BONETTI Stefano Honda 25 25 - - - - 25 25 25 25 25 25 200 3 ENGL Hannes Suzuki 11 11 20 20 20 20 13 16 13 11 10 16 181 4 ZANOLI Stefano Kawasaki 9 10 13 13 16 16 16 13 16 16 16 13 167 5 SACCO Nicola Honda 13 9 9 9 10 10 11 11 9 10 8 8 117 6. STORNIOLO Yuri (Suzuki) 106; 7. DINI Alfredo (Suzuki) 72; 8. BELLINI Davide (Yamaha) 71; 9. GALLI Luca (Suzuki) 70; 10. ROSSINI Paolo (Suzuki) 69; 11. BARZAGHI Dario (Yamaha) 47; 12. CINTI Pierluigi (Yamaha) 41; 13. MESCHINI Fabrizio (Yamaha) 32; 14. CECCONI Dario (Honda) 28; 15. LAURO Michael (Suzuki) 21; 16. FRITTELLONI Francesco (Yamaha) 21; 17. FILIPPI Fabio (Honda) 20; 18. STORI Luca (Ducati) 18; 19. ENGL Hartmann (Suzuki) 17; 20. STEGER Michael (Yamaha) 16; 21. STEGER Martin (Kawasaki) 16; 22. LUMINARI Giacomo (Honda) 14; 23. STOLLI Daniele (Honda) 11; 24. NOLI Yuri (Kawasaki) 8; 25. BANDELLI Matteo (Yamaha) 6; 26. ALONZI Williams (Honda) 5.
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Spol. Rad. Carp. Frosin. Sillano Gorno Tot. 1 2 1 2 1 2 1 2 1 2 1 2 Punti
Classe Supermoto 1 GOTTARDI Luca Aprilia 20 20 20 20 20 20 20 20 25 25 25 25 260 2 PEDRIALI Loris Honda 25 25 25 25 25 25 16 16 16 16 20 20 254 3 COVEZZI Giuliano Yam/Apr 13 11 16 16 16 16 25 25 20 20 11 11 200 4 LIPPI Marco Aprilia 16 16 11 9 11 11 13 11 13 13 - - 124 5 ROVERSI Paolo Aprilia 11 10 9 11 9 9 11 13 6 7 9 8 113 6. BENTIVOGLIO Niccolò (Honda) 83; 7. CASONATO Roberto (KTM) 76; 8. SUFFREDINI Giancarlo (KTM) 71; 9. VOLPE Fabio (Honda) 66; 10. AVERAME Andrea (Aprilia) 58; 11. PIDER Elmar (Aprilia) 48; 12. FISCHER Alexander (Aprilia) 41; 13. TRIVELLA Luca (KTM) 32; 14. D’ANDREA Antonio (Honda) 27; 15. FERRARIO Ivles (Aprilia) 26; 16. CORONA Emanuele (Honda) 23; 17. RICCI Alfredo (TM) 22; 18. MARCHETTI Niccolò (Honda) 20; 19. NICOLETTA Massimiliano (Honda) 19; 20. MARSILI Marco (Aprilia) 18; 21. NOBERASCO Benedetto (Honda) 18; 22. RANDAZZO Simone (Aprilia) 13; 23. FERRERA Giuseppe (KTM) 13; 24. NICASTRO Paolo (KTM) 11; 25. SALVIONI Emanuele (Kawasaki) 10; 26. FADEL Aramis (Husaberg) 7; 27. DENTE Diego Antonio (Honda) 6; 28. STEFANI Nicola (Honda) 6; 29. GARULLI Massimiliano (Honda) 2; 30. CALAMITA Michael (Honda) 2; 31. BUZZETTI Fabio (Honda) 2. Sidecar 1 PAULI Robert CAVADINI Giancarlo LCR Suzuki 25 25 20 np 25 25 20 25 20 20 25 25 255 2 BARBI Gianluca DORATORI Francesco LCR Suzuki 20 16 9 20 20 16 16 16 16 16 20 20 205 3 CERRONE Giancarlo ASCIERTO Ernesto Suzuki 16 20 16 16 16 13 25 20 13 13 - - 168 4 REOLON Corrado MERLO Lorenzo Suzuki 13 13 11 13 11 20 13 13 11 11 16 16 161 5 RIBECHINI Vairo CASALINI Marco Donaska Suzuki 11 11 13 11 - - 11 10 9 9 13 13 111 6. DI BERTI Benito - PORRETTI Dino (DBR Yamaha) 77; 7. SIMON Laurent - SABOTTI Luigi (Ireson Honda 600) 74; 8. DENTE Maurizio - MIGNOGNA Giuseppe (LCR Suzuki) 50; 9. ZECCHI Mauro - ZECCHI Maurizio (Donaska Suzuki) 20; 10. CERIONI Roberto - BRAGAGNI Simone (Seymaz Kawasaki) 7.
Yuri Storniolo (Suzuki)
la Naked, Marco Queirolo la 125 (a parità di punti e piazzamenti prevale chi ha ottenuto dopo il risultato), Roberto Erba la 250 Open, con Giuliano Covezzi e Paolo Roversi, che potrebbero risultare, ad un esame attento, vincitori delle due classi Supermoto; si tratterebbe in pratica di un premio di consolazione a quanti sono rimasti delusi dal CIVS. Era inevitabile che alla prima edizione la Euro Cup presentasse dei problemi, ma almeno definire al meglio le classi in gara ci sembra il minimo che doveva essere fatto. Speriamo che l’edizione 2013 risolva tutte queste incertezze. Maurizio Mazzoni
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Missione compiuta
Ilario Dionisi si è riconfermato al vertice nazionale con la Honda del Team Improve
Manca ancora la gara conclusiva di Vallelunga per chiudere la pratica del CIV 2012, ma c’è qualcuno che ha già fatto i compiti, assicurandosi il casco tricolore con una gara d’anticipo. Fra questi Ilario Dionisi con la velocissima Honda fiorentina del Team Improve di Alessandro Michelozzi; il pilota laziale ha
Sopra: Lorenzo Dalla Porta festeggia al Mugello il suo primo successo tricolore
messo KO gli agguerritissimi rivali con una splendida doppietta nel duplice week-end di Misano ed ora aspetta la gara di casa per festeggiare il nuovo titolo che va ad aggiungersi a quello conquistato nella stagione scorsa. Se Ilario ci ha praticamente abituato ai successi tricolori un volto nuovo è quello di Lorenzo Dalla Porta. Il quindicenne ragazzi-
no di Migliana, alla sua prima esperienza, è balzato in vetta alla ottavo di litro nazionale con una stagione senza errori contro il favorito Moretti e la Mahindra ufficiale portando al titolo la Aprilia del Orioli Racing by 2B Corse. Il pilota del M.C. La Fortezza ha così mostrato la validità delle esperienze maturate con le minimoto sulla pista di famiglia, collezionando finora due vittorie ed è sempre salito sul podio, anche quando non era in condizioni fisiche perfette, conquistando di diritto un posto nel ristretto gruppo dei giovani talenti azzurri su cui il futuro del motociclismo italiano potrà poggiare le sue basi. M.M.
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Il 3 e 4 novembre la 200 Miglia del Mugello, una gara per tutti! Un po’ inaspettato ma decisamente entusiastico giunge da più parti l’interesse per la nuova edizione della 200 miglia del Mugello, quella che si sta avviando a rappresentare una classica di fine stagione per i piloti della velocità motociclistica italiana. La manifestazione di quest’anno non presenta vere e proprie novità, se non l’interessante possibilità, concessa in deroga dalla FMI per questa gara a carattere sperimentale, di partecipare all’evento non solo con le licenze velocità junior e senior, ma anche con la licenza Mini Old, riservata alle gare di velocità in salita. Oltre a questo registriamo un anticipo di data rispetto allo svolgimento dello scorso anno, infatti la manifestazione è prevista per il fine settimana del 3 e 4 novembre, per quello che rappresenta l’ultimo appuntamento agonistico presso l’Autodromo del Mugello per la stagione 2012. Per quanto riguarda il contenuto sportivo della gara non possiamo fare a meno di delineare la filosofia che ne ha animato l’organizzazione da ormai tre anni a questa parte, ovvero la necessità di corrispondere alla realizzazione di una gara di durata declinato in modo da ovviare alla mancanza di formazioni specializzate per tale disciplina, con squadre dotate di dispositivi logistici e mezzi meccanici adeguati alla necessità. Dal punto di vista della sicurezza, l’aspetto che presenta maggiori problematiche è quello del rifornimento in corsia box, al momento del cambio pilota, con attimi che possono rivelarsi concitati e la possibilità di provocare improvvisi quanto pericolosi incendi per la fuoriuscita di benzina. Il regolamento prevede così l’utilizzo di una motocicletta per ciascun concorrente del medesimo equipaggio, che potrà essere costituito da 2 o 3 piloti. Il fatto di utilizzare ciascuno la propria moto permette infatti la possibilità di
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effettuare tutte le operazioni di controllo e di rifornimento del mezzo meccanico in piena tranquillità all’interno del proprio box, una volta che il concorrente si sia fermato per lasciare al compagno di squadra l’onere di scendere in pista per continuare la gara. In virtù di una tale impostazione, le moto ammesse sono quelle da 600 e 1000 cc. normalmente utilizzate nei campionati e trofei nazionali, con una classifica assoluta indipendente dalla cubatura dei mezzi, più una classifica 600 per le moto 600 Stock e 600 Supersport, con l’ammissione aggiuntiva dei Ducati 848, e una classifica 1000 per le moto Superbike, Open e Stock 1000, ovviamente Ducati 1200 inclusi. In caso di equipaggio misto, con una moto 600 e una 1000, si concorrerà per la classifica di livello superiore, cioè la 1000. Per quanto concerne i costi, per ogni pilota l’iscrizione è di 350 euro, e comprende la partecipazione ad un turno di prove libere da 30 minuti del sabato mattina, due turni di prove ufficiali, una al sabato pomeriggio e l’altra la dome-
nica mattina, della durata di un’ora ciascuna, e naturalmente la gara, che si disputa sulla distanza di 62 giri dell’autodromo del Mugello, pari a 325,190 km., ovvero le fatidiche 200 miglia. Nell’iscrizione è inoltre compreso per ogni equipaggio una porzione di box, in modo tale che ogni squadra abbia una posizione di riferimento in pit-lane per l’effettuazione delle operazioni di cambio pilota. Sul sito web www.promoracing. it è già disponibile l’orario completo della manifestazione, unitamente al regolamento sportivo e tecnico della gara, nella sezione appositamente dedicata alla manifestazione. Le iscrizioni sono già aperte e come al solito è possibile chiamare il numero telefonico 055 480553 per tutte le informazioni relative alla manifestazione. G.L.R.
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Mugello Motor Fest, alle porte la terza
edizione
Dopo il successo delle prime due edizioni del Mugello Motor Fest, evento che ha visto come protagonista il mondo delle quattro ruote in tutte le sue specialità, si rinnova l’esperienza anche per il 2012. Il periodo è sempre lo stesso, il prossimo 10 e 11 novembre, libero da competizioni e da manifestazioni di altro genere in modo che si concentrino quanti più appassionati possibili fra le colline e i saliscendi dell’impianto toscano. Mugello Motor Fest si propone come una manifestazione del tutto nuova sia per l’Autodromo del Mugello e la Toscana, sia per l’intero panorama nazionale. Nonostante il periodo autunnale, sarà una due giorni davvero “calda” visti i numerosi appuntamenti; sono infatti in programma: prove libere in pista con sessioni dedicate alle vetture stradali con potenza superiore ai 300cv, sessioni per auto stradali con potenza inferiore ai 300cv e sessioni dedicate alle auto da competizione, esibizioni di drifting con i campioni del Drift Dream Team che quest’anno proporranno anche il tanto atteso taxi-drift, raduni monomarca e di club, ed una ricca area espositiva dove saranno presenti i principali marchi legati al mondo dell’automobilismo sportivo, a quello del tuning e delle special car. L’intento è quello di offrire al pubblico amante dei motori una moltitudine di opportunità e di attività per soddisfare la propria passione, in uno degli spazi più scenografici al mondo. Completeranno questa full immersion nel mondo delle quattro ruote, il 3° Tuning Contest, il concorso per il miglior tuning estetico organizzato dal Tuning Club Italia e le finali nazionali del Bass Wars, il campionato dedicato agli appassionati dell’audio ad alta fedeltà che si sfideranno a colpi di decibel emessi dagli impianti delle loro auto; lo scor-
so anno entrambe queste manifestazioni hanno raccolto numerose adesioni, e per questa edizione sono attesi partecipanti da tutta Italia e addirittura alcuni da oltre confine. Mugello Motor Fest - Car Edition è anche un’importante opportunità per le aziende del settore e non, per i team e i preparatori di mettersi in mostra, per sviluppare ed intrattenere rapporti e sinergie, in un contesto esclusivo e simbolo della passione per i motori. Programma e info su: www.mugellomotorfest.it
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La Promo School diventa federale Si è svolto all’Autodromo del Mugello dal 14 al 16 Settembre un corso del Settore Tecnico Federale per Istruttori di Guida Motociclistica (IGM), con il classico svolgimento teorico in aula seguito da uno pratico nell’ampio paddock dell’impianto toscano. Oltre 40 i partecipanti, suddivisi in due gruppi, che il professor Raffaele Prisco ha intrattenuto con lezioni sul comportamento generale dell’istruttore, con particolare attenzione al giusto atteggiamento da tenere a loro volta nei confronti degli allievi a cui si rivolgeranno nel corso della loro futura attività didattica, rivolta ad analizzare e indirizzare l’utilizzo appropriato della motocicletta. I gruppi si sono poi impegnati, in posizioni alternate, nel ruolo di istruttori e di allievi, evidenziando gli atteggiamenti tipici di chi deve imparare a condurre in sicurezza un mezzo complesso e articolato come la
motocicletta. Un gruppo di allievi ha affrontato anche un corso IGV per Istruttori di Guida Velocità, a cui hanno partecipato tutti i componenti della Promo School, che ha compreso anche una serie di giri di pista sotto la supervisione del tecnico federale Claudio Corsetti. L’idea di creare una Scuola Federale al Mugello si sta concretizzando, in modo da fornire un’importante e qualificata occasione di formazione motociclistica, teorica e pratica, a sempre più appassionati, che potranno girare in maggior sicurezza sugli autodromi italiani e sulle strade di tutti i giorni.
Cattini l'inossidabile
Chi conosce l’ambiente delle gare automobilistiche e motociclistiche italiane e internazionali, magari con una frequentazione che risale a qualche tempo fa, non può non conoscere Remo Cattini. Per lui le attribuzioni sono le più svariate e tutte di alto livello, nell’ambito del motorismo sportivo a due e quattro ruote.
Pilota automobilistico in gioventù, collaudatore e recordman della scuderia di Carlo Abarth, team manager di squadre di successo negli anni sessanta, e quindi l’inizio della carriera come Direttore di Gara, sempre condiviso fra auto e moto. La nascita del nuovo autodromo di Santamonica a Misano, di cui ne assume la
Nella foto di gruppo, da sinistra in piedi: Claudio Corsetti, Lorenzo Campani, Leonardo Lumini, Paolo Allegra, Raffaele Prisco, Mauro Zecchi, Stelvio Ferrara, Alessio Tizzanelli, Alessandro Berto, Matteo Rimondo, in basso: Marco Fratter, Anna Vannetti, Francesco Rafanelli, Alfonsino Aufiero
direzione nel 1973 e, l’anno successivo, la tenuta a battesimo come direttore di un nuovo impianto, l’Autodromo Internazionale del Mugello, destinato a diventare la struttura di eccellenza che è oggi. Adesso, alla soglia delle novanta primavere da festeggiare, per Remo Cattini non è terminata la stagione delle nuove esperienze e degli incarichi di responsabilità. In effetti mancava nel suo palmarès personale il ruolo di ufficiale di stato civile, ovvero colui che celebra un matrimonio in forma civile, officiando la cerimonia nel suo svolgimento di atto ufficiale. Ebbene anche questo obiettivo è stato raggiunto e superato brillantemente dall’inossidabile Remo Cattini, nell’occasione del matrimonio del Consigliere Federale della FMI Mauro Zecchi, convolato a nozze con la compagna Daniela Baroni. Martedì 7 agosto, nella sala consiliare del Comune di Scarperia, si è tenuto il rito in forma civile, con Remo Cattini a porre le fatidiche domande ai due nubendi e quindi a pronunciare la frase ineluttabile: “… io Remo Cattini, Ufficiale dello Stato Civile del Comune di Scarperia, alla presenza dei testimoni, che hanno udito, dichiaro in nome della legge che siete uniti in matrimonio".
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Minorenni in pista al Circuito del Mugello per lo stage federale
Il 18 agosto, in occasione di una giornata di prove libere organizzata da Promo Racing al Mugello, si è svolto uno stage di piloti minorenni. I giovani licenziati, che purtroppo riscontrano le maggiori difficoltà a praticare gli allenamenti in pista durante le normali prove libere sui vari autodromi italiani, hanno approfittato di tale possibilità per la preparazione in vista della Coppa Italia del 30 settembre al Mugello. Grande l’entusiasmo tra i partecipanti, ma anche grande l’attenzione nei vari briefing svolti dai due istruttori federali, Roberto Sassone e Doriano Romboni, che stanno seguendo da anni il percorso dei più promettenti pilotini sin dalle Minimoto. Il Settore Tecnico FMI ha elaborato un programma per dare un supporto importante alla crescita sportiva di questi giovani piloti ed i primi frutti sono sotto gli occhi di tutti nel mondiale della Moto3, dove la pattuglia italiana capitanata da Romano Fenati si sta mettendo in ottima luce. I giovani piloti, rimasti affascinati dal tracciato Mugellano, non hanno lesinato impegno ed entusiasmo, talvolta anche eccessivo, con qualche dritto di troppo in via di fuga, tanta era la voglia di mettersi in luce. M.Z.
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