Clinica di Riabilitazione Toscana - Bilancio Sociale 2020

Capitolo 

BILANCIO SOCIALE 2020 /1

Il progetto di redazione è coordinato da un gruppo di lavoro formato dal Direttore Amministrativo Dott. Franco Paolucci dal Responsabile dell’ufficio di controllo interno Dott. Riccardo Panichi e dal Responsabile Scientifico Prof. Alberto Romolini per la Promo PA Fondazione Progetto editoriale e curatela:

BILANCIO SOCIALE 2020

Presentazione

Dott.ssa Augusta Albarosa Fuccini Presidente Laureata in Economia e Commercio svolge la professione di Dottore Commercialista, iscritto presso l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Arezzo, e Revisore Legale.

Ho sempre pensato che il Bilancio Sociale permettesse di rendere concrete ed evidenziare al mondo esterno le cose che una struttura economica spesso riesce con fatica a far emergere.

Collaborare alla stesura del Bilancio Sociale della Clinica di Riabilitazione Toscana ha confermato questa mia idea ed ha reso indomabile la mia necessità di utilizzare questo strumento per veicolare quante più informazioni fosse possibile.

Poi mi sono resa conto che anche questo lavoro deve far parte di un percorso. Un percorso che dura anni, decenni. E che l’entusiasmo nel voler spiegare tutto e presto si contraddice con la necessità di riflettere con pacatezza e con dati alla mano per avere un quadro approfondito e completo. Continuamente in evoluzione nel tempo.

Allora ho rivisto la mia impostazione ed ho condiviso l’idea di procedere con calma ma con convinzione al confronto con tutti i nostri interlocutori.

Posso allora sfruttare la possibilità che mi viene offerta per condividere le sensazioni che, con grande umiltà e voglia di capire, sono riuscita a percepire arrivando a questa esperienza.

Una esperienza, quella di Amministratore, che voglio subito dire, essere avvolgente e coinvolgete nello stesso tempo. Impregnata di entusiasmo ma anche di preoccupazione. Di indubbio valore sanitario, ma anche sociale ed umano. Insomma, un’esperienza che non lascia, neppure per un minuto, indifferenti.

Indifferenti alla grande generosità del personale, indifferenti alle preoccupazioni dei pazienti e dei loro familiari, indifferenti all’esigenza, costante, di essere

all’altezza del compito che mi è stato concesso.

Allora ho cercato di comprendere meglio alcune situazioni ed alcuni processi confrontandoli con le altre esperienze che sono riuscita a rintracciare nella bibliografia e più che altro tramite i racconti, l’esperienza ed il confronto con i professionisti che tutti i giorni portano avanti i Progetti riabilitativi nei pazienti ricoverati.

Mi sono resa conto che tante attività, tante azioni e tanti passi avanti fatti negli anni, siano talmente ormai consolidati nella cultura e nel comportamento quotidiano che con fatica si riesce a dare a loro l’adeguato peso e l’adeguata importanza.

Allora mi sono posta la domanda se posso essere utile a rendere tutto più chiaro. Tramite semplici considerazioni, semplici osservazioni fatte da chi, non si sarebbe mai aspettato un così alto livello di professionalità ed efficienza.

Ecco che allora voglio condividere una sorpresa. Una sorpresa positiva. Forse ormai troppo scontata nella prassi quotidiana dell’attività della CRT, tanto da renderla un tema marginale quando nell’illustrazione e nella identificazione delle caratteristiche della struttura stessa.

La filosofia che è stata applicata in questi ultimi anni e che ha reso il paziente il centro assoluto dell’attenzione.

L’anomalia e l’unicità dell’organizzazione dei reparti è tutta basata su questa priorità e, anche se a primo avviso sembrano semplici soluzioni tecniche, approfondendo si rivelano scelte strategiche con basi etiche e sanitarie stravolgenti, uniche e di forte impatto organizzativo. Una organizzazione che si confronta costantemente con il principio della sussidiarietà e della capacità di lavorare in gruppo.

I reparti di degenza della CRT accolgono al loro interno tutte le strutture riabilitative senza che il paziente debba “andare” alla ricerca del momento riabilitativo. Momento riabilitativo che viene garantito dalla presenza, in reparto, dei professionisti della

riabilitazione. Insieme a quelli che fanno assistenza.

Senza soluzione di continuità.

Costituendo un unicum organizzativo straordinario che ha, appunto, il paziente e le sue esigenze al centro dell’organizzazione.

Si riesce ad evitare quella movimentazione improduttiva dei pazienti tra due mondi spesso separati quali quello delle camere di degenza e quello dell’area delle palestre dedicate alla riabilitazione che in genere sono situate a livelli diversi ed in zone distanti. È il riabilitatore che entra in reparto e vive condividendolo in team con gli altri, nelle palestre interne, il percorso riabilitativo.

Non è mio compito valutare questa organizzazione dal punto di vista sanitario, ma lo può essere da un punto di vista umano e organizzativo. Ed è stata una scoperta straordinaria. Un indice concreto di quello che significa accogliere e mettere il paziente al centro dell’attenzione. Superando, non senza conflitti e attraverso un impegno costante, competenze e problemi organizzativi, attraverso un lavoro di equipe ed una collaborazione che viene costruita da tutti gli attori, compreso i familiari, giorno per giorno, finalizzandola al bene del paziente ed alla riuscita del percorso riabilitativo.

Il percorso intrapreso è, come ogni azione innovativa, paragonabile ad una corsa ad ostacoli continua, dove i temi vengono affrontati con costanza e perseveranza progredendo ogni giorno, sempre proteso al superamento delle resistenze, ma il beneficio per il paziente, da un punto di vista etico, è talmente alto che farò tutto quanto in mio potere per consolidare, se mai ce ne sarà bisogno, questa visione.

Prefazione

Ing. Antonio Boncompagni Direttore Generale Laureato in Ingegneria Meccanica e iscritto all’Ordine degli Ingegneri di Arezzo.

La fase di emergenza COVID ha evidenziato come la gestione della malattia non si limiti alla fase acuta, ma anche al periodo successivo alla negativizzazione del paziente. Infatti, l’ottanta per cento dei pazienti positivizzati, presenta, nel medio e lungo termine, parametri clinici alterati e sintomi particolari.

Principalmente di affaticamento, respiratori, cardiocircolatori, intestinali e neurologici. Molte volte con complicazioni dovute al senso di fatica, ai dolori muscolo-scheletrici e depressione che impattano sensibilmente sull’integrazione sociale, sul reinserimento lavorativo e sulla partecipazione ad una vita attiva.

La riabilitazione è la principale disciplina che può pertanto prendere in carico i pazienti nel dopo COVID. La CRT si è fin da subito attivata adeguando la propria struttura alle nuove esigenze anche se, l’alta attenzione che è stata necessariamente riservata alla fase acuta della malattia non ha lasciato, in realtà, molto spazio ad una riorganizzazione completa, che avrebbe sicuramente potuto essere ancora più tempestiva.

Che di riorganizzazione si deve parlare è fuori discussione.

Gli ultimi dati disponibili, estratti dall’”Annuario statistico del SSN 2018” edito dal Ministero della Salute evidenziano una palese asimmetria.

In Italia, i posti letto totali dedicati alla riabilitazione Ospedaliera attivi nel 2018, erano oltre 25.700 per circa 60 milioni di abitanti. Riproporzionati agli abitanti della AUSL Toscana SUD EST, dovrebbero essere attivi almeno nr. 362 posti letto.

Addirittura, applicando l’indice dei posti letto ospedalieri da dedicare ai post-acuti, pari allo 0,7

per mille, porterebbe a poco meno di 600 posti letto complessivi da destinare, nel territorio della Sud Est, ai post-acuti.

In realtà, nel territorio della Sud Est i Posti Letto Ospedalieri sono solo 113. È evidente che il tema della Riabilitazione è ampiamente sottovalutato. Solo per rientrare nella media nazionale occorrerebbero circa altri 250 posti letto ospedalieri. Mentre per dare una risposta in linea con gli indici ufficiali ne occorrerebbero addirittura oltre 480.

E’ ovvio che questa mancanza condiziona i risultati ottenibili anche se, in certe realtà, si cerca di superare questo gap attraverso una migliore organizzazione territoriale. Nel complesso è però possibile affermare che la risposta riabilitativa risulta inadeguata alle reali necessità e non svolge appieno quel ruolo che gli è stato assegnato di “Ponte tra Ospedale e Territorio”.

Necessità che, come sappiamo, sono incrementate notevolmente a causa del COVID. Con i suoi 60 posti letto, rimasti attivi anche durante il COVID, la CRT è risuscita a dare risposta al 70% del totale di risposte date da strutture situate nel territorio della AUSL TSE che però soddisfano complessivamente solo il 60% della richiesta.

Infatti, oltre il 40% delle risposte riabilitative ospedaliere verso pazienti residenti sono effettuate da strutture sanitarie situate fuori dal territorio della AUSL TSE. Con questi parametri è praticamente vanificato ogni tentativo di fare rete, organizzare percorsi, relazioni, follow up etc. etc.

In Italia, nel 2018 sono state erogate 8.250.000 giornate di degenza riabilitativa ospedaliera.

In proporzione, sempre e solo per rispettare la semplice media nazionale nella ASL TSE il fabbisogno sarebbe stato di oltre 115.000 giornate di degenza.

In pratica la risposta complessiva ai residenti della SUD EST è stata, nel corso del 2020, di circa 50.000 giornate di degenza ospedaliera. Inoltre, di queste,

solo poco più della metà sono state erogate da strutture sanitarie situate nel territorio della AUSL TSE. L’altra metà sono state fughe. Cioè i pazienti sono dovuti andare fuori dai confini della AUSL TSE per ricevere prestazioni riabilitative.

Ma all’appello mancano oltre 65.000 giornate di degenza.

Cioè molto più di quelle complessivamente erogate.

Il tutto a scapito dalla maggior durata dei ricoveri per acuti e/o da dimissioni probabilmente carenti di una approfondita valutazione della possibilità di offerta di chances riabilitative.

La realtà ci dice inoltre che, percentualmente, solo i pazienti con più comorbilità, più instabili, con più difficoltà di rientrare nel territorio vengono trasferiti dai reparti per acuti alla CRT, riservando ad altri percorsi i pazienti meno impegnativi. Ciò gratifica sicuramente i nostri sanitari, ma rende sempre più ardua l’attività riabilitativa sottovalutando la necessaria tempestività dei percorsi riabilitativi e spostarsi sempre più verso le cronicità (con tempi di degenza medi in incremento).

Nell’esporre il Bilancio Sociale 2020 agli stakeholders, confido che vi sia una presa di coscienza adeguata ad un supporto logistico e di rete idoneo a rafforzare le capacità di risposta che la CRT sarebbe in grado di dare a tutto vantaggio dei residenti della Toscana Sud Est. La mancanza di una adeguata strategia lascia ampi spazi vuoti nei percorsi clinici in qualche modo coperti da estemporanee quanto scoordinate soluzioni offerte senza una reale condivisone del loro governo clinico.

Sommario 1. Chi siamo: la carta d’identità della CRT...........................................................................11

1.1 La mission e l’assetto societario.......................................................................................................................................................................12 1.2 La pianificazione strategica 2021-2024........................................................................................................................................................15 1.3 La struttura organizzativa........................................................................................................................................................................................19 1.4 Le Risorse Umane e le Politiche del Personale....................................................................................................................................21 1.5 I nostri stakeholders...................................................................................................................................................................................................23

2. I risultati attraverso i numeri......................................................................................................25

2.1 La sintesi dei risultati dell’anno 2020............................................................................................................................................................26 2.2 Gli investimenti e le fonti di finanziamento.................................................................................................................................................29 2.3 Gli investimenti in tecnologie sanitarie..........................................................................................................................................................32 2.4 L’equilibrio economico-finanziario ed il valore creato.........................................................................................................................33 2.5 L’impatto dell’emergenza sanitaria sui numeri........................................................................................................................................35

3. Cosa facciamo: il valore dei servizi agli utenti...............................................................37 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 3.7

I servizi che offriamo...............................................................................................................................................................................................38 Le attività ed i servizi ospedalieri..............................................................................................................................................................40 Le attività extra-ospedaliere..............................................................................................................................................................................43 L’impatto dell’emergenza sanitaria................................................................................................................................................................45 Il servizio di neuropsicologia riabilitativa ed il Servizio di supporto alle famiglie...........................................46 La qualità dei servizi.................................................................................................................................................................................................48 Il rapporto con le associazioni di volontariato................................................................................................................................49

4. Il contributo alla gestione dell’emergenza sanitaria Covid-19......................................51 4.1 Il personale CRT nell’emergenza sanitaria..............................................................................................................................................52 4.2 Le azioni per la sicurezza del personale....................................................................................................................................................53 4.3 Le azioni per la cura e la sicurezza dei pazienti..................................................................................................................................54

5. La ricerca scientifica...................................................................................................................57

5.1 Il Centro di Ricerca in breve................................................................................................................................................................................58 5.2 Le Linee di ricerca e gli studi.................................................................................................................................................................................59 5.3 I principali progetti di ricerca.................................................................................................................................................................................61 5.4 Gli altri progetti di ricerca........................................................................................................................................................................................64 5.5 La produzione scientifica........................................................................................................................................................................................70 5.6 Il Centro di Ricerca nel dibattito scientifico nazionale ed internazionale........................................................................72 5.7 La Didattica e la Formazione...............................................................................................................................................................................72 5.8 La fondazione Gianfranco Salvini Onlus: un driver di conoscenza..............................................................................73

Conclusioni......................................................................................................................................74 Nota di metodo alla lettura......................................................................................................75

Capitolo 1

Chi siamo:

la carta d’identità della CRT In questo primo capitolo presentiamo la “carta d’identità” della Clinica di Riabilitazione Toscana con l’obiettivo di ricostruire brevemente gli elementi fondamentali dell’azienda. Ci proponiamo di raccontare il modello organizzativo che ci consente di erogare i nostri servizi. Inoltre, con il bilancio sociale intendiamo dialogare con i nostri stakeholder, ovvero con i soggetti portatori d’interesse a cui ci rivolgiamo siano essi gli utenti dei nostri servizi, le famiglie, i cittadini, la collettività, le aziende del servizio sanitario toscano e, per essere sintetici, tutto il territorio.

Di seguito l’indice del primo capitolo del bilancio sociale della CRT: 1.1 | La mission e l’assetto societario 1.2 | La pianificazione strategica 2021-2024 1.3 | La struttura organizzativa 1.4 | Le risorse umane e le politiche del personale 1.5 | I nostri stakeholders

Bilancio Sociale 2020

1.1 La mission e l’assetto societario La mission La CRT ha definito la propria mission ispirandosi in tutte le sue attività al principio dell’uguaglianza dei diritti degli utenti senza distinzione di genere, età, razza, fede religiosa, appartenenze politiche o ceto sociale e basa i propri comportamenti su criteri di obiettività, giustizia ed imparzialità.

In particolare, la CRT adotta i principi previsti dalla Direttiva del Consiglio dei Ministri del 27/01/94 aderendo alla Carta dei diritti e dei doveri dell’utente malato (pubblicata sulla G.U.31/05/95). La Clinica si impegna a garantire, nel dettaglio, il rispetto dei seguenti principi.

Appropriatezza delle cure. Le prestazioni sono erogate secondo i bisogni di salute espressi dalla singola persona, nel rispetto delle più accreditate indicazioni cliniche e finalizzate al conseguimento dei migliori risultati in termini di salute e benessere fisico, psicologico e sociale.

Eguaglianza e imparzialità. Ogni paziente che si rivolge alla Clinica riceve le cure mediche più consone ed appropriate senza discriminazione di età, sesso, razza, lingua, religione e opinioni politiche.

Partecipazione. La Clinica garantisce al paziente la partecipazione attraverso un’informazione corretta, chiara e completa, con la possibilità di esprimere la propria valutazione sulla qualità delle prestazioni ricevute e di inoltrare suggerimenti per il miglioramento del servizio.

12 \

Continuità. Gli operatori assicurano continuità e regolarità delle cure definite nel Progetto Riabilitativo Individuale.

Diritto di scelta. Il paziente ha il diritto di scegliere tra i diversi soggetti che erogano il medesimo servizio.

La CRT offre prestazioni di ricovero e cura, nonché ambulatoriali, accreditate convenzionate con il S.S.N. Efficacia ed efficienza. Ogni operatore lavora per la promozione della salute del paziente, in modo da produrre, con le proprie conoscenze tecnico-scientifiche, esiti validi per la salute dello stesso. Il raggiungimento di tale obiettivo non è disgiunto dalla salvaguardia delle risorse che devono essere utilizzate nel miglior modo possibile, senza sprechi o costi inutili.

La CRT lavora ogni giorno per recepire tali impegni e tradurli in azioni operative, facendo in modo che essi non rappresentino una mera enunciazione ma diventino il punto di riferimento delle attività di tutti gli operatori sanitari e non. La CRT declina quindi tali principi in azioni concrete ponendo particolare riferimento ad informazione, trasparenza, partecipazione e tutela dell’assistito e definendo gli standard degli obiettivi riabilitativi e le modalità oggettive di verifica.

Capitolo 1 Chi siamo: la carta d’identità della CRT

L’assetto societario La Clinica di Riabilitazione Toscana nasce da una Sperimentazione Gestionale ex art. 9 bis D.Lgs. 502/92 così come declinata all’interno della normativa regionale della Toscana attraverso le previsioni di cui alla LRT n. 40/2005.

Al momento in cui viene redatto il presente Biliancio Sociale, la Clinica di Riabilitazione Toscana SpA è una Società per azioni, a prevalente capitale pubblico, controllata al 59% dall’Azienda USL Toscana Sud Est e per le restanti azioni dall’ICS Maugeri (19%), dal Comune di Terranuova Bracciolini (17%) e dall’Azienda Universitaria Ospedaliera Senese (5%).

Fondazione S.Maugeri

19% Azienda USL

59%

Comune

17% AUOS

5%

Soggetti Pubblici Soggetti Privati

La nascita dell’attività risale al 1975, attraverso la riconversione di un Ospedale Sanatoriale che aveva in cura pazienti affetti da deficit psicomotorio seguiti dall’insorgenza del deficit fino al reinserimento domestico.

La costituzione della SpA, originariamente denominata «Centro Riabilitazione Terranuova Bracciolini», risale invece a un progetto del 1997, successivamente riproposto con deliberazione dell’Azienda USL 8 di Arezzo n. 1231 del 17 novembre 1998. Il «Centro di Riabilitazione Terranuova Bracciolini SpA», che fu formalmente costituito il 15 luglio 1999, ha compiuto l’anno scorso 20 anni di attività. Il Centro di Riabilitazione ha cominciato a operare concretamente il 1° gennaio 2000.

L’AUSL 8 e il Comune di Terranuova Bracciolini sono rimasti unici azionisti fino al 2002, allorché, a seguito di una procedura di evidenza pubblica, si è registrato l’ingresso di azionisti privati per apportare cultura tecnica e innovazione nel settore nonché di finanziare il conseguente ampliamento degli immobili e l’acquisto di attrezzature sempre con la prevalenza del capitale pubblico.

A completamento di questo processo vi è anche, il 27 dicembre 2016, la decisione dell’Assemblea degli azionisti di una modifica della ragione sociale della Società in Clinica di Riabilitazione Toscana SpA e l’adeguamento dello Statuto sociale alle previsioni del D.Lgs. 175/2016.

Il superamento della fase di accorpamento delle precedenti ASL ha segnato un ulteriore punto di svolta e ha portato la Clinica – sia per l’ampliamento del territorio di riferimento e la conseguente modifica dell’organizzazione territoriale sia per la presenza, al suo interno, dell’Azienda Ospedaliera Universitaria (titolare di nodi strategici e funzionali che stravolgevano l’impostazione pregressa) – a una nuova visione delle attività e dei servizi da offrire, articolandoli nel rapporto tra Area Vasta e territorio del Valdarno, a cui dare risposte in grado di soddisfare la reputazione che stava via via crescendo.

Il territorio di riferimento dell’Azienda, ove ha sede la CRT, ha una popolazione residente di circa 2,5 volte maggiore di quella precedente. Questo indurrebbe a presupporre, per l’attività dedicata alla riabilitazione, un fabbisogno corrispondente di due volte e mezzo più grande di quello soddisfatto con la precedente attività.

Nel 2016 è stata dunque completata la riorganizzazione aziendale che caratterizza ancora oggi le attività della Clinica, rendendo definitiva la separazione organizzativa e funzionale tra le attività aventi a riferimento l’Azienda USL Toscana SE e quelle aventi a riferimento il Distretto del Valdarno. / 13

Bilancio Sociale 2020

La CRT è integralmente inserita nella rete riabilitativa dell’Azienda USL Toscana Sud Est e rappresenta il polo di eccellenza per la riabilitazione. Presso la CRT è possibile attuare l’intero percorso clinico assistenziale di riabilitazione: • ricovero di alta specializzazione per Gravi Cerebrolesioni Acquisite (cod. 75); •

ricovero di riabilitazione ospedaliera per pazienti con patologia neurologica, ortopedica, Cardiologica (cod. 56);

•

ricovero di riabilitazione extraospedaliera residenziale e semiresidenziale (ex art.26);

•

trattamenti ambulatoriali (ex art. 26 e ex art. 25) e domiciliari (ex art. 26);

•

Speciali Unità di Accoglienza Permanente (SUAP).

I pazienti vengono seguiti per tutti gli aspetti clinici e riabilitativi dall’equipe multidisciplinare composta da medici specialisti, neuropsicologi e psicologi clinici, infermieri, fisioterapisti, logopedisti, terapisti occupazionali, oss, assistente sociale. Il personale della CRT, opera su più sedi i cui locali sono messi a disposizione dall’Azienda Sanitaria Toscana Sud Est, ad esclusione di quello di Terranuova Bracciolini, che è di proprietà della CRT stessa.

L’equipe riabilitativa provvede al coinvolgimento dei familiari in tutte le fasi della riabilitazione, durante la degenza ed è prevista una stretta collaborazione con i servizi del territorio per la programmazione della fase di rientro a domicilio con anche programmi specifici di addestramento al care giver.

Le attività erogate dalla Clinica sono accreditate dalla Regione Toscana.

Come anticipato, la Clinica articola la sua operatività su più sedi:

la sede principale ubicata nei locali dell’Ospedale Santa Maria alla Gruccia a Montevarchi, messi a disposizione dalla ex AUSL 8 – piazza del Volontariato n. 1;

la sede distaccata ubicata presso i locali del Distretto Socio Sanitario di San Giovanni Valdarno, messi a disposizione dalla ex AUSL 8 di Arezzo – via III Novembre 18; 14 \

la sede distaccata ubicata nell’immobile posto a Terranuova Bracciolini, adiacente alla nuova Casa della Salute – via Donizetti n.2;

Capitolo 1 Chi siamo: la carta d’identità della CRT

1.2 La pianificazione strategica 2021-2024

La Clinica di Riabilitazione Toscana S.p.A. (CRT S.p.A.) rappresenta una struttura sanitaria, equiparata alle aziende sanitarie pubbliche ai fini dei percorsi autorizzativi e di accreditamento, il cui azionista di maggioranza è l’Azienda USL Toscana Sud Est con una dotazione complessiva di 94 posti letto.

L’anno 2020 è stato caratterizzato da eventi rilevanti, e in parte irripetibili e connessi all’emergenza sanitaria, in chiave strategica e gestionale.

In particolare, il 14 ottobre è stato confermato l’accreditamento istituzionale fino al 2022 con la Regione Toscana attraverso il Decreto Dirigenziale n. 16212 avente ad oggetto: “L.R. 51/09 conferma accreditamento istituzionale Clinica di Riabilitazione Toscana S.p.A”. Inoltre, in data 31 dicembre 2020 è stato anche sottoscritto l’accordo Contrattuale tra l’Azienda USL Toscana Sud Est (TSE) e la Clinica di Riabilitazione Spa avente ad oggetto l’Acquisto di prestazioni di riabilitazione ospedaliera, di riabilitazione extra-ospedaliera (residenziale, semiresidenziale, ambulatoriale e domiciliare) e di medicina fisica e riabilitazione (atto repertorio n. 2315 del 7 gennaio 2021).

La presenza della Clinica all’interno della struttura Ospedaliera (Presidio P02 del Valdarno) la rende sicuramente esempio e modello gestionale di pregio in quanto rappresenta un valore aggiunto di indubbio valore. Gli spazi utilizzati, di carattere prettamente ospedaliero sono supportati da servizi ed utilità comuni con l’AUSL TSE e garantiti da collaborazioni strutturate e formalizzate. I pazienti ammessi alla Clinica provengono dai reparti per acuti, compresi quelli relativi al codice 75 ed al codice 56 provenienti dalle Terapie Intensive e dalla Neurochirugia. In questo contesto si segnala come rimanga in ogni caso / 15

Bilancio Sociale 2020

molto complessa la persistenza di una complicata procedura di accesso sottomessa alla validazione preventiva, tramite timbro e firma, da parte di un Medico Fisiatra Asl. Il ruolo della CRT nel Servizio Sanitario della Regione Toscana è ben definito e ha assunto nel tempo caratteristiche strutturate e funzionali alle esigenze della programmazione e delle reti cliniche di riferimento e ciò è stato anche confermato dalla delibera della RT n. 234 del 11/04/2011 che traccia gli ulteriori elementi di sviluppo del polo della riabilitazione in Valdarno.

Anche a seguito delle evidenze e della fase emergenziale del 2020 (emergenza COVID) la Clinica si pone l’obiettivo di affrontare un periodo di stabilità organizzativa idonea al consolidamento di tutti gli aspetti relativi alla qualità ed all’accreditamento attraverso l’implementazione di tutte quelle prassi o tecnologie idonee a far scaturire un miglioramento significativo sia nell’organizzazione sia nei risultati terapeutici e clinici.

Ciò garantirà l’interazione, in modo moderno e scientificamente avanzato, con tutti i centri di riferimento in un sistema a rete organizzato per ruoli e funzioni che permette la migliore allocazione delle risorse e la loro ottimizzazione dando concretezza ai criteri di efficienza ed efficacia propri della missione del CRT. La prospettiva strategica della Clinica riguarda anche l’organizzazione sanitaria dell’offerta di servizi riabilitativi. Pur avendo svolto con impegno assicurando una risposta adeguata verso l’intera area vasta, l’analisi dell’utilizzo dei vari setting da parte dei reparti per acuti riguardo i residenti nella AUSL TSE ha evidenziato la necessità di incremento della fase ospedaliera rispetto a quella extra-ospedaliera.

Ciò è confermato anche della sostenuta migrazione 16 \

Capitolo 1 Chi siamo: la carta d’identità della CRT

verso strutture riabilitative extra AUSL TSE da parte di un elevato numero di pazienti che non riescono, evidentemente, a trovare risposta nell’attuale organizzazione/offerta di setting riabilitativi. Si consideri che nel 2019 e nel 2020 oltre il 50% dei pazienti residenti nell’AUSL TSE, che hanno avuto una prestazione in riabilitazione ospedaliera (cod. 75 + cod.

56), hanno ricevuto prestazioni in strutture situate al di fuori del territorio di competenza. Traducendo questa percentuale in valori assoluti si tratta di oltre 1.000 pazienti.

Tutti gli spazi forniti dalla AUSL TSE presso l’immobile della Gruccia, ove sono situati i posti letto della CRT, sono di tipo ospedaliero e gli adeguamenti tecnologici implementati sono stati finalizzati all’innalzamento della qualità delle prestazioni ed a una sempre maggior appropriatezza ed efficacia. L’obiettivo raggiunto, di aver dotato tutti i posti letto presenti, di adeguato monitoraggio dei parametri vitali rende gli stessi, potenzialmente, in grado di erogare il setting con le più elevate caratteristiche sia tecnologiche e sia organizzative.

Da questo contesto scaturisce la possibilità, tenendo anche conto dell’imminente varo del nuovo decreto Ministeriale inerente ai requisiti di appropriatezza riabilitativa, di adeguare in prospettiva strategica i posti letto Ospedalieri (cod. 75 e cod. 56) dagli attuali 60 a 70 PL a fronte del ridimensionamento della dotazione dei Posti Letto nei setting Extra-Ospedalieri.

Questa scelta strategica in termini di organizzazione sanitaria dei posti letto si inserisce in un contesto futuro post-emergenza Covid-19 che sta cambiando e cambierà il settore della riabilitazione. Infatti, i pazienti colpiti dall’infezione da Covid-19 devono essere prima identificati, poi trattati e successivamente supportati per tornare alla vita precedente alla malattia. La riabilitazione rappresenta in questa ultima fase

uno dei temi posto sul tavolo dall’emergenza Coronavirus e che per il momento è scarsamente affrontato. Superata la fase emergenziale si pone quindi il problema di offrire servizi riabilitativi ad un grandissimo numero di persone che hanno affrontato un ricovero in terapia intensiva e che necessitano di servizi riabilitativi specifici per un lento e graduale recupero. Questa situazione che dovrà essere affrontata nei mesi a venire potrà generare un impatto significativo sulle attività svolte dalla Clinica e costituire uno degli elementi da considerare nel futuro percorso strategico aziendale.

La realizzazione dei percorsi strategici per i prossimi anni (2021-2024) sarà, infine, influenzata da alcuni fattori critici di quali: • la continuità di accreditamento con il Servizio

Sanitario della Regione Toscana; • la realizzazione del nuovo assetto

organizzativo sanitario; • l’evoluzione dell’emergenza Covid-19 e la

continuità dell’erogazione delle prestazioni

sanitarie che consenta di contenere la

riduzione di fatturato dovuta alla riduzione

delle prestazioni nelle fase emergenziale; • la copertura di almeno 50% da parte del

Servizio Sanitario Regionale dell’incremento

degli oneri del personale in seguito al nuovo

contratto collettivo; • la costanza dei costi di locazione passiva dei locali; • la possibilità di mantenere iscritto in bilancio

anche per il 2021 il Fondo COVID. Nel futuro prossimo, l’anno 2021, la Clinica CRT continuerà a svolgere le proprie tradizionali attività seguendo le strategie operative individuate nel Budget 2021 approvato dall’assemblea sociale il 24 novembre 2020, il quale rappresenta il punto fermo regolatore delle linee di azione nella gestione auspicando che / 17

Bilancio Sociale 2020

il decremento del fatturato sia limitato ad un arco temporale limitato e che, con adeguate azioni di riorganizzazione possa essere contenuto e gestito in termini di equilibrio tra costi e ricavi.

Il Piano Investimenti, relativo al periodo 2021-2025, rappresenta un obiettivo concreto e realizzabile anche se ambizioso e sfidante e ancor più considerato necessario al fine di riuscire a consolidare questa flessibilità gestionale dell’azienda.

Per quanto riguarda gli investimenti nel patrimonio edilizio al fine della sua riqualificazione per un migliore servizio all’utenza, durante il 2020 sono stati realizzati i lavori di ampliamento del parcheggio a Terranuova Bracciolini.

Il 2020 è stato inoltre caratterizzato dall’espletamento del Concorso di Idee riguardo la possibilità di ampliamento dell’immobile di Terranuova Bracciolini per la realizzazione di due nuove palestre. E’ stata un’azione propedeutica, che ha visto la partecipazione di ben 29 gruppi di progettazione con l’elaborazione di altrettanti progetti che hanno posto le basi di fattibilità dell’eventuale investimento per l’ampliamento dei servizi erogabili a Terranuova Bracciolini.

Il perdurare della fase di emergenza ha interrotto l’analisi e di fatto ha indotto ad accantonare, per ora, il progetto per riprenderlo in un momento più idoneo in una prospettiva di sviluppo strategico futuro.

Questa progettualità dovrà inoltre tenere conto della provvisoria sospensione delle attività nel presidio di Bucine che potrebbe assumere anche un aspetto definitivo.

18 \

Capitolo 1 Chi siamo: la carta d’identità della CRT

1.3 La struttura organizzativa PRESIDENTE Dott.ssa Augusta Albarosa Fuccini

VICEPRESIDENTE Dott.ssa Monica Bettoni

CONSIGLIERI Prof. Mario Giovanni Melazzini

Dott. Valtere Giovannini

Prof. Antonio Davide Barretta

COLLEGIO SINDACALE Sandra Verdi Presidente del Collegio Sindacale

Paolo Billi Membro Effettivo Collegio

Bruno Dei Membro Effettivo Collegio

SOCIETÀ DI REVISIONE CROWE BOMPANI S.R.L.

DIRETTORE GENERALE Ing. Antonio Boncompagni

DIRETTORE AMMINISTRATIVO Dott. Franco Paolucci

DIRETTORE SANITARIO Dott. Ettore Migali

DIRETTORE HR Dott.ssa Beatrice Calabassi

ORGANISMO DI VIGILANZA Avv. Lorenzo Crocini

RESPONSABILE CONTROLLO INTERNO Dott. Riccardo Panichi

DIRETTORE SCIENTIFICO Dott. Mauro Mancuso

VICEDIRETTORE SANITARIO E DIRETTORE CLINICO Dott. Cristiano Scarselli

RESPONSABILE SANITARIO UFFICIO QUALITÀ E ACCREDITAMENTO Dott.ssa Stefania Canova RESPONSABILE INFERMIERISTICO Dott.ssa Marta Tofani

RESPONSABILE CLINICO Dott. Cristiano Scarselli

RESPONSABILE SERIVIZI TECNICI DI SUPPORTO Dott.ssa Silvia Gabrielli

RESPONSABILE RIABILITAZIONE Dott.ssa Elena Aldinucci

RESPONSABILE RICERCA Dott.ssa Laura Abbruzzese

/ 19

Bilancio Sociale 2020

Organigramma Organo Amministrativo Datore di lavoro

Direzione Scientifica

Direzione Generale

Servizi tecnici di supporto

Gabinetto e Comunicazione

Supporto alle famiglie

Attività ambulatoriale Riabilitazione

Sede Operativa SAN GIOVANNI VALDARNO

Sede Operativa TERRANUOVA BRACCIOLINI

Sede Operativa MONTEVARCHI Attività SSN Attività Privata 20 \

Qualita’, Accreditamento, Servizio di Prevenzione e Protezione, Ufficio tecnico, Gestione dei sistemi informatici, Formazione del personale, Privacy, DPO, Manutenzione

Direzione Clinica

Direzione Amministrativa

Direzione HR

Rischio clinico

Direzione Sanitaria

Psicologia e Neuropsicologia

Attività ambulatorio medico

Area Riabilitazione

Area Infermieristica

Attività extraospedaliera

RIABILITAZIONE EXTRA-OSPEDALIERA RESIDENZIALE (EX ART. 26)

Attività ospedaliera

RIABILITAZIONE EXTRA-OSPEDALIERA SEMIRESIDENZIALE (EX ART. 26)

Speciali Unità di Accoglienza Permanente (SUAP)

RIABILITAZIONE OSPEDALIERA GRAVI CEREBROLESIONI (COD.75)

RIABILITAZIONE OSPEDALIERA (COD.56)

Capitolo 1 Chi siamo: la carta d’identità della CRT

1.4 Le Risorse Umane e le Politiche del Personale

L’impatto dovuto all’emergenza è stato sicuramente rilevante sull’andamento delle attività ed in modo particolare sull’attività del personale.

Il 2020 è stato un anno drammatico e straordinario, come straordinaria è stata la capacità del Personale e dei Professionisti che hanno contribuito a far superare alla Clinica difficoltà che talvolta sono sembrate addirittura insuperabili.

In questo periodo si sono realizzati eventi irripetibili come l’abbandono del posto di lavoro da parte di ben 38 soggetti, l’attivazione di misure straordinarie per il sostegno al lavoro come la Cassa Integrazione (FIS), la difficoltà del sistema ad assorbire i pazienti positivi al COVID che ha costretto la Clinica, come più volte ricordato, alla necessità di attrezzare un reparto interno dedicato, che nel periodo della seconda ondata della pandemia è durato ben 22 giorni consecutivi.

Questi eventi di portata eccezionale avrebbero potuto compromettere le capacità di dare risposte riabilitative ai pazienti ricoverati ma la struttura interna è riuscita a reagire in maniera pronta ed immediata.

L’uscita dalla CRT del personale dedicato all’assistenza è stata infatti concentrata in un lasso di tempo molto breve rispetto ai normali tempi di uscita ed è conseguente a percorsi di reclutamento nel settore pubblico iniziati alcuni anni prima. Questo evento è avvenuto in un anno di emergenza sanitaria cui si somma l’impossibilità di programmare il reclutamento del personale uscito repentinamente, la necessità di procedere in tempi rapidi al nuovo reclutamento ed il successivo addestramento ai fini di una tempestiva operatività del nuovo personale a cui sono state efficacemente garantiti i necessari programmi di

inserimento e di affiancamento.

L’attività di degenza, nonostante queste problematiche difficilmente superabili, non è stata interrotta neppure per un giorno. Basti pensare alle conseguenze qualora il turn-over del personale fosse stato gestito senza il coinvolgimento emotivo dovuto alla necessità di reagire a quello che è apparso come un abbandono improprio e comunque eticamente censurabile del servizio. I nostri Reparti riabilitativi forse sarebbero ancora oggi privi di copertura assistenziale e nell’impossibilità di dare risposte ai pazienti.

Oggi possiamo dire che l’organizzazione è tornata, nella sostanza, a regime, senza aver subito interruzioni o riduzione del livello qualitativo dei servizi riabilitativi.

Nel corso del 2020 la Clinica ha ricorso all’attivazione di misure straordinarie per il sostegno al lavoro come la Cassa Integrazione (FIS). Questo strumento ha supportato le politiche occupazionali dell’azienda che si è trovata nella singolare situazione di avere esubero di personale nelle professioni riabilitative (per effetto principale dovuto all’interruzione delle attività ambulatoriali ed al diverso comportamento assunto dai pazienti nel periodo emergenziale riguardo l’accesso alle prestazioni) e in carenza di personale in campo assistenziale per effetto delle repentine di un numero estremamente elevato di lavoratori.

Pur nel contesto dell’emergenza sanitaria, l’utilizzo della FIS, strumento messo a disposizione dal legislatore, è stato molto contenuto poiché, in seguito / 21

Bilancio Sociale 2020

ad un accordo sindacale, sono state prima utilizzate le ferie ed i permessi retribuiti. Questa soluzione ha comportato che al 31 dicembre 2020 siano state solo 2.250 ore di cassa integrazione straordinaria che hanno riguardato solo 13 dei 57 lavoratori oggetto di programmazione. Questo principalmente grazie alla capacità organizzativa dei Responsabili a cui deve andare il ringraziamento dell’Azienda.

In relazione alle politiche del personale, l’esercizio 2020 è stato sicuramente caratterizzato anche dalla conclusione delle trattative riguardanti il rinnovo dei contratti del personale. Infatti, sia l’AIOP (Associazione Italiana Ospedalità Privata) e sia l’ARIS (Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari) che sono i sottoscrittori, da parte dei datori di lavoro, dei contratti collettivi di lavoro applicati, anche se con modalità e tempistiche differenziate, hanno dato corso al rinnovo dei vari contratti (Comparto, Medio e Dirigenza).

A seguito dell’applicazione, anche se con gradualità, dei nuovi contratti si è proceduto all’utilizzo integrale del fondo “rinnovo ccnl personale” per l’importo di €. 192.500,00 (euro centonovanta duemila cinquecento/00) a suo tempo accantonato.

L’efficacia del nuovo contratto è avvenuta dal 1 luglio 2020. L’impatto economico per il solo Comparto è sicuramente rilevante e per il 2020, ammonta, sulla base della modulistica condivisa con le associazioni datoriali pari ad €. 335.995,76. Per gli anni successivi l’importo dovrebbe assestarsi intorno a euro 420.000,00 su base annua. Al 31 Dicembre 2020 è infine in fase preparatoria la procedura finalizzata alla copertura del 50% degli oneri derivanti dagli incrementi contrattuali per il personale dipendente del comparto delle strutture private ospedaliere accreditate convenzionate con il SSR. 22 \

La Clinica del 2020 ha ottenuto l’asseverazione Asse.

Co. valida per due anni e relativa alla conformità nei rapporti di lavori. Asse.Co nasce nel 2012 e rappresenta un rating di legalità con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di principi etici aziendali in attuazione alla legge di conversione del dl n. 29/2012.

Si tratta di un sistema di valutazione che l’Agcm Autorità garante della concorrenza e del mercato - utilizza per valutare l’affidabilità etica e legale delle imprese che, se rispettose dei requisiti in materia di diritto e qualità, possono accedere a finanziamenti pubblici e bancari.

Le aziende asseverate Asse.Co. oltre ad evidenziare il rispetto dei principi etici e di legalità nella gestione aziendale, possono beneficiare della riduzione della possibilità di avere un’ispezione e della certezza circa la regolarità della posizione aziendale qualora l’azienda rientri fra quelle scelte a campione. L’asseverazione è rilasciata da un consulente del lavoro.

Capitolo 1 Chi siamo: la carta d’identità della CRT

1.5 I nostri stakeholders

Gli stakeholders, o soggetti portatori d’interesse, sono tutti coloro a cui l’attività della CRT è rivolta e con i quali, attraverso questo documento, intendiamo mantenere un dialogo finalizzato alla collaborazione.

L’obiettivo è quindi di migliorare insieme i servizi offerti dalla CRT. Proponiamo qui di seguito una mappa dei nostri stakeholder.

I FORNITORI DI BENI E SERVIZI

I SOCI

LE FAMIGLIE

LE ASSOCIAZIONI

IL PERSONALE

e il terzo settore

LE ISTITUZIONI DELLA RICERCA SCIENTIFICA

sanitario e non sanitario

CRT LE AZIENDE SANITARIE DELLA REGIONE TOSCANA

(Fondazioni e Università)

LA REGIONE TOSCANA e gli enti Locali

I PAZIENTI

e gli utenti dei servizi

L’AZIENDA TOSCANA SUD-EST

LE ISTITUZIONI DEL TERRITORIO

L’Ospedale Santa Maria alla Gruccia e le altre aziende sanitarie del territorio nazionale

/ 23

Capitolo 2

I risultati attraverso i numeri Come nelle precedenti edizioni, in questo secondo capitolo intendiamo mostrare la dimensione economica, patrimoniale e finanziaria della gestione.

Vogliamo subito osservare come la possibilità di offrire servizi sanitari secondo le tecniche più avanzate, con soddisfazione dei pazienti e delle famiglie nell’ambito di un modello di offerta sanitaria di eccellenza, deve essere sempre sostenuto da una gestione equilibrata delle risorse a disposizione dell’azienda. In altre parole, riteniamo che non possano esistere servizi sanitari di qualità che non siano supportati da un equilibrio economico, finanziario e patrimoniale: nella sanità qualità dei servizi ed equilibrio nella gestione delle risorse devono pertanto procedere quindi di pari passo.

Sulla base di questa considerazione in questa edizione del bilancio sociale vogliamo, prima, rendicontare i risultati raggiunti nel 2020 e, poi, presentare il percorso strategico delineato per i futuri anni, a partire dal 2021. L’analisi del percorso strategico rappresenta la novità di quest’anno nella considerazione che non possano esistere buoni risultati che non derivino da una profonda riflessione manageriale capace di proiettare l’attività aziendale nel futuro.

Di seguito l’indice del secondo capitolo del bilancio sociale della CRT: 2.1 | La sintesi dei risultati dell’anno 2020 2.2 | Gli investimenti e le fonti di finanziamento 2.3 | Gli investimenti in tecnologie sanitarie 2.4 | L’equilibrio economico-finanziario ed il valore creato 2.5 | L’impatto dell’emergenza sanitaria sui numeri

Bilancio Sociale 2020

2.1 La sintesi dei risultati dell’anno 2020

In questo paragrafo presenteremo una sintesi dei risultati come emergenti dal bilancio d’esercizio della CRT distinguendoli tra i costi ed i ricavi della gestione, da un lato, ed investimenti e fonti di finanziamento, dall’altro.

I costi e ricavi della gestione L’analisi dei costi e dei ricavi della gestione permette di analizzare quanto in un anno è stato realizzato dalla CRT mostrando un risultato sintetico espresso in numeri. Il 2020 evidenzia un utile di esercizio pari ad € 67.225 confermando la capacità della Clinica di creare valore già evidenziata negli esercizi precedenti. L’utile segna una contrazione di circa la metà rispetto all’anno precedente che deve essere però valutata alla luce dell’eccezionalità dell’anno corrente caratterizzato dall’emergenza sanitaria che ha necessariamente determinato una riduzione delle attività e delle prestazioni erogate. Nonostante la contrazione del Valore della Produzione, la Clinica è riuscita comunque a mantenere un positivo

26 \

equilibrio gestionale raggiungendo un risultato finale positivo nel Conto Economico. In questo contesto emergenziale, l’area dei costi della produzione e del personale restano in linea con gli anni precedenti contribuendo al raggiungimento di saldi positivi di Valore aggiunto, MOL e Risultato prima delle imposte.

Nonostante l’emergenza sanitaria, la Clinica è quindi riuscita a mantenere l’equilibrio economico raggiunto nell’ultimo quinquennio di attività a testimonianza della capacità dell’azienda di creare valore con l’erogazione di prestazione sanitarie di qualità, con la ricerca della soddisfazione dell’utenza, della trasparenza e della stabilizzazione della struttura organizzativa

Capitolo 2 I risultati attraverso i numeri

Tavola 1 – Il Conto Economico Riclassificato 2018

2019

2020

€

% ricavi

€

% ricavi

€

% ricavi

Valore della produzione operativa

12.005.391

104,2%

12.005.694

105,3%

10.370.567

106,1%

Costi della produzione

(4.137.925)

35,9%

(4.510.946)

39,6%

(4.198.834)

42,9%

VALORE AGGIUNTO

7.867.466

68,3%

7.494.748

65,7%

6.171.733

63,1%

(-) Costi del personale

(6.183.031)

53,7%

(5.602.146)

49,1%

(5.551.168)

56,8%

MARGINE OPERATIVO LORDO (MOL)

1.684.435

14,6%

1.892.602

16,6%

620.565

6,3%

(-) Ammortamenti

(378.272)

3,3%

(418.867)

3,7%

(406.987)

4,2%

(-) Accantonamenti e svalutazioni

(735.546)

6,4%

(830.632)

7,3%

(48.878)

0,5%

RISULTATO OPERATIVO (EBIT)

570.617

5,0%

643.103

5,6%

164.700

1,7%

(+/-) Saldo gestione finanziaria

(13.837)

-0,1%

(13.276)

-0,1%

(7.847)

-0,1%

RISULTATO CORRENTE

556.780

4,8%

629.827

5,5%

156.853

1,6%

0

0,0%

0

0,0%

0

0,0%

RISULTATO PRIMA IMPOSTE

556.780

4,8%

629.827

5,5%

156.853

1,6%

(-) Imposte sul reddito

(257.733)

2,2%

(489.159)

4,3%

(89.628)

0,9%

RISULTATO NETTO

299.047

2,6%

140.668

1,2%

67.225

0,7%

Saldo altri ricavi e costi non operativi

Più in dettaglio, nel 2020, il fatturato si è ridotto rispetto all’anno precedente, attestandosi ad € 9.776.135 ed il valore della produzione (-14% circa), che rappresenta il totale delle prestazioni erogate, ha mostrato una flessione complice l’emergenza sanitaria in corso.

I costi della produzione (€ 4.198.834) e i costi del personale (€ 5.551.168) evidenziano poi una riduzione rispetto all’esercizio precedente che ha contributo a sostenere un Valore Aggiunto in flessione ma comunque positivo. Tutti gli ulteriori saldi di bilanci (MOL, EBIT, Risultato Corrente e Risultato Prima delle Imposte) mostrano una tendenza similare con una significativa riduzione del risultato finale

mantenendo comunque un saldo positivo della gestione che ha consentito alla Clinica di mantenere un equilibrio economico durante questo difficile anno appena trascorso.

Un altro modo di analizzare i risultati della gestione è quello di calcolare dei quozienti, degli indici, capaci di offrire una misura ancor più sintetica della gestione della Clinica. A questo proposito si riportano nella Tavola 3 i principali indici relativi all’analisi di redditività.

/ 27

Bilancio Sociale 2020

L’analisi per indici di redditività Gli indicatori di redditività evidenziano, in linea con quanto discusso in precedenza, valori positivi della gestione ma in netta contrazione rispetto all’esercizio precedente. Tale situazione deve essere letta alla luce della situazione emergenziale che si è determinata nell’esercizio appena concluso, esprimendo comunque un apprezzamento per come tali valori evidenzino il mantenimento di un equilibrio gestionale.

Il ROE (Return on Equity), che esprime la redditività complessiva dei mezzi propri investiti nell’azienda e fornisce un indicatore di confronto con investimenti alternativi, nell’anno 2020 è pari al 1.6%. L’indice ha subito una contrazione rispetto agli esercizi precedenti dovuta principalmente alla riduzione dell’utile per effetto della crisi pandemica. La presenza comunque di MOL, EBIT ed EBITDA positivi evidenziano come detto il permanere dell’equilibrio gestionale ed il risultato è da ritenersi soddisfacente alla luce dell’eccezionalità dell’anno appena concluso.

Risultato Netto / Patrimonio Netto 7,9%

7,7% 3,5%

2017

2018

2019

1,6% 2020

Nel 2019 il ROI (Return on Investment), che esprime il rendimento della gestione tipica dell’azienda, è pari a 1,2% ed è dato da un valore totale delle attività confrontate con il Risultato Operativo (EBIT). L’indice fa segnare una evidente contrazione rispetto al quadriennio precedente; questo indice, utilizzando 28 \

come denominatore l’EBIT prima delle imposte rispetto all’utile come nel ROE, restituisce comunque un valore ancora positivo della redditività degli investimenti che può essere apprezzato alla luce della gestione emergenziale del 2020.

Risultato Operativo / Totale Attivo 4,8%

2017

4,1%

4,8%

2018

2019

1,2% 2020

Infine, nel 2020 il ROS (Return on Sales), che esprime la capacità di cessione di servizi dell’azienda, è pari all’1,7%, confronta i ricavi ed il Risultato Operativo (EBIT). Il ROS evidenzia che la gestione caratteristica della CRT è in grado allo stesso tempo di: •

•

generare risorse in grado di coprire i costi dei fattori produttivi utilizzati; garantire un margine di reddito da destinare eventualmente alla copertura delle altre aree gestionali e alla remunerazione del capitale proprio.

Per l’indice valgono le stesse considerazioni appena espresse e la riduzione è dovuta principalmente alla contrazione dell’area dei ricavi in questo ultimo anno a differenza di quanto accaduto negli esercizi precedenti in cui l’indice appariva sostanzialmente stabile.

Risultato Netto / Patrimonio Netto 5,4%

5,0%

2017

2018

5,6% 1,7% 2019

2020

Capitolo 2 I risultati attraverso i numeri

2.2 Gli investimenti e le fonti di finanziamento

Un altro modo di guardare alla gestione è analizzare gli investimenti e le fonti di finanziamento dell’azienda o, in altre parole, soffermarci sul capitale. Mentre la creazione di valore offre una visione dinamica della gestione, il capitale permette una lettura statica di quelli elementi che, in definitiva, offrono la possibilità alla CRT di creare reddito in ogni esercizio.

Un modo per guardare all’andamento patrimoniale è quello di leggere lo Stato Patrimoniale in base alla esigibilità dei suoi componenti (Tav. 4). Nel confronto con l’esercizio precedente, il 2020 mostra come gli investimenti della CRT appaiano stabili nel triennio sia nelle componenti attive a lungo termine che in quelle a breve (Attivo a Lungo e Attivo a Breve).

garanzia per la solidità aziendale.

Dal lato poi dell’indebitamento si evidenzia una crescita dell’indebitamento consolidato a lungo a termine di circa l’11% a fronte di una riduzione dei debiti correnti dello stesso importo (circa 10%). Inoltre, si evidenzia una riduzione, seppur contenuta, dei fondi rischi e del fondo tfr. In generale comunque la situazione dell’indebitamento appare comunque stabile come meglio evidenziato nella successiva analisi per indici.

Il Patrimonio Netto evidenzia invece un incremento, come nell’anno precedente, in termini di maggiore

Tavola 4 – Lo Stato Patrimoniale riclassificato secondo il criterio finanziario 2018 Immobilizzi materiali netti Immobilizzi immateriali netti

2019

2020

€

%

€

%

€

%

4.763.549

34,1%

4.661.882

35,1%

4.660.787

35,3%

314.272

2,3%

220.260

1,7%

195.343

1,5%

5.077.821

36,4%

4.882.142

36,8%

4.856.130

36,8%

338.683

2,4%

319.986

2,4%

259.845

2,0%

Liquidità differite

6.289.372

45,0%

6.202.977

46,7%

5.550.151

42,1%

Liquidità immediate

2.259.541

16,2%

1.878.490

14,1%

2.524.035

19,1%

Totale Attivo a breve

8.887.596

63,6%

8.401.453

63,3%

8.334.031

63,2%

TOTALE ATTIVO

13.965.417

100,0%

13.283.595

100,0%

13.190.161

100,0%

Patrimonio Netto

3.883.763

27,8%

4.024.428

30,3%

4.091.657

31,0%

Fondi per Rischi e Oneri

1.403.492

10,1%

1.561.707

11,8%

1.363.020

10,3%

Fondo TFR

2.028.582

14,5%

1.610.048

12,1%

1.519.385

11,5%

Totale Debiti a lungo

4.629.908

33,2%

3.675.471

27,7%

4.092.494

31,0%

Totale Debiti a lungo + PN

8.513.671

61,0%

7.699.899

58,0%

8.184.151

62,1%

Totale Debiti a breve

5.451.746

39,0%

5.583.696

42,0%

5.006.010

38,0%

13.965.417

100,0%

13.283.595

100,0%

13.190.161

100,0%

Totale Attivo a lungo Rimanenze

TOTALE PASSIVO

/ 29

Bilancio Sociale 2020

L’analisi per indici di solidità Come nel caso della redditività anche per il patrimonio è possibile determinare alcuni indici di analisi. Una prima famiglia di indici da considerare sono quelli di solidità .

L’indice di copertura delle immobilizzazioni esprime la capacità dei capitali apportati dai soci o dai terzi creditori di coprire le necessità di investimenti in immobilizzazioni. Nell’esercizio 2020 l’indice mostra una situazione soddisfacente dal punto di vista della solidità poiché le attività fisse risultano finanziate interamente da fonti durevoli. L’indice è in miglioramento rispetto all’anno precedente e si attesta su un valore pari a 1,69 recuperando il valore positivo dell’esercizio 2018.

Indici di Solidità | Copertura Immobilizzazioni Patrimonio Netto + Passività a lungo / Attivo Immobilizzato 1,46

2017

30 \

L’indice di indipendenza finanziaria evidenzia invece in quale parte l’attivo patrimoniale dell’azienda è stato finanziato con mezzi propri. Nel 2020 l’indice di Indipendenza Finanziaria è pari a 0,31, in linea con l’esercizio precedente. Il rapporto tra capitale proprio e capitale di terzi non è del tutto equilibrato ed espone l’azienda ad un potenziale rischio finanziario.

Indipendenza Finanziaria Patrimonio Netto / Totale Attivo

1,68

1,58

1,69

0,28

0,28

2018

2019

2020

2017

2018

0,30

2019

0,31

2020

Capitolo 2 I risultati attraverso i numeri

Gli indici di analisi della liquidità Il margine di tesoreria esprime la capacità dell’azienda di far fronte alle passività correnti con l’utilizzo delle disponibilità liquide e dei crediti a breve e rappresenta un indicatore della liquidità netta. In relazione al 2020 la Clinica si trova in una situazione di equilibrio finanziario consolidato nell’ultimo triennio e in netto miglioramento rispetto all’anno precedente vista anche la riduzione dell’indebitamento a breve termine.

Margine di Tesoreria (Attività a breve - Rimanenze) - Passività a breve 3.097.167 2.063.017

2.497.771

Il Margine di Struttura permette, invece, di verificare le modalità di finanziamento delle immobilizzazioni e valutare il grado di capitalizzazione rispetto alla dimensione aziendale. Per il 2020 il Capitale Fisso finanzia solo in parte le attività immobilizzate per cui la differenza è coperta anche tramite passività correnti. Da sottolineare come, rispetto all’anno precedente, il margine sia ulteriormente migliorato seguendo un andamento positivo ormai osservato costantemente nell’ultimo quinquennio.

Margine di Struttura Patrimonio Netto - Immobilizzazioni Nette 2017

2018

2019

2019

2020

-857.714

-764.473

3.068.176

-1.388.899 2017

2018

-1.194.058

2020

Il Capitale Circolante Netto, infine, indica il saldo tra le attività correnti e le passività correnti e quindi espressione della liquidità aziendale. Il valore per il 2020 è positivo come nell’ultimo triennio ed in miglioramento rispetto al confronto con l’anno precedente.

Capitale Circolante Netto Attività a breve - Passività a breve 3.435.850 2.817.757 2.271.693

2017

2018

2019

3.328.021

2020

/ 31

Bilancio Sociale 2020

2.3 Gli investimenti in tecnologie sanitarie

La Clinica ha realizzato nel corso del 2020 importanti investimenti in tecnologie sanitarie al fine di migliorare i servizi offerti.

Le aree principalmente interessate da importante azione sono state le seguenti: • • •

questa

i reparti di degenza; gli ambulatori; la ricerca

Per ciascuna area sono stati individuati specifici investimenti con propri programmi di sviluppo. La Clinica ha inoltre investito nelle tecnologie digitali a supporto dell’informatizzazione della Cartella Clinica.

Si tratta di un progetto, in stato di avanzamento, che si trova in una fase pre-applicativa, per le quali sono state compiute tutte le attività propedeutiche e tecnologiche nel corso del 2020 e che ha come obiettivo l’implementazione della Cartella già nel 2021 attraverso le prime attività formative.

Il progetto, sempre in avanzamento, è attualmente in una fase pre-applicativa ed ha come obiettivo l’implementazione della Cartella Clinica elettronica nel corso del corrente anno attraverso le prime attività formative. Innanzitutto, è stata creata una infrastruttura tecnologica informatica e telematica proprietaria con due diverse finalità: replicare la rete informatica AUSL già in uso, da un lato, offrire nuovi e diversi servizi oltre quelli previsti dalla rete AUSL, dall’altro. Per questi ultimi è stata creata la potenzialità di interazione tra le attrezzature sanitarie ed informatiche ed il personale al fine di assicurare migliori servizi. Questa azione propedeutica consente, in prospettiva, di utilizzare i flussi provenienti dai reparti per la realizzazione della Cartella Sanitaria CRT in formato elettronico.

Per raggiungere questo risultato sono state attivate linee in fibra ottica per ampliare la velocità 32 \

di comunicazione interna ed esterna attraverso l’integrazione e l’ampliamento della rete fisica con la realizzazione di Access Point. Questa soluzione ha permesso di dare continuità e completa copertura dell’accesso ai servizi. La progressiva evoluzione di impiego permetterà di completarne l’utilizzo nel corso del 2021.

Da un punto di vista tecnico, la soluzione ha comportato una ricollocazione ed una riconfigurazione dei Server e dei RACK della CRT costruendo un Centro Stella strategico per la fruibilità dell’infrastruttura in vista anche del suo sviluppo futuro e quale presupposto indispensabile per concretizzare il progetto relativo alla nuova Cartella Sanitaria elettronica. La rete è gestita da un sistema di sicurezza in continuo aggiornamento che consente di ottenere elevati standard di ridondanza e di protezione attiva e passiva dei dati sfruttando al massimo i livelli tecnologici per la configurazione progettata.

In parallelo sono state sviluppate tutte le procedure applicative idonee a connettere i flussi dati provenienti dalla strumentazione clinica nei reparti e dai servizi esterni (Monitor, Cardiologia, alimentazione pazienti, esami diagnostici etc.) in un unico data base gestito tramite la Cartella sanitaria elettronica.

Inoltre, è in corso di personalizzazione tutta la documentazione (scale e/o modulistica specifica) impiegato in campo riabilitativo con l’obiettivo di tracciare tutta l’operatività dei nostri reparti di riabilitazione andando oltre la standardizzazione propria dei programmi informatici utilizzati in sanità fino ad oggi.

Capitolo 2 I risultati attraverso i numeri

2.4 L’equilibrio economico-finanziario ed il valore creato La Clinica ha realizzato negli ultimi anni di gestione un modello di sanità di eccellenza orientato alla ricerca ed all’innovazione nel campo della riabilitazione, promuovendo attività di ricerca di eccellenza a livello nazionale ed internazionale.

Inoltre, la Clinica ha creato una cultura ed una identità aziendale propria orientata alla qualità dei servizi offerti che hanno consentito di dare risposta al bisogno di salute nel Valdarno, nella Regione Toscana e di attrarre pazienti da fuori Regione, alla formazione delle risorse umane ed alla ricerca scientifica nel campo della riabilitazione.

Questi risultati sono stati raggiunti anche attraverso la creazione e la difesa del valore dell’azienda, investimenti in tecnologie sanitarie avanzate ed in risorse umane. Come abbiamo visto fin qui l’attività della Clinica ed i risultati sono stati conseguiti nel quadro di un sostanziale equilibrio economico, patrimoniale e finanziario.

Nel corso dell’anno 2020 la Clinica ha inteso comprendere il valore creato fin qui dalla gestione in equilibrio cercando una espressione quantitativa che lo potesse esprimere in maniera sintetica. A tale fine, la Clinica ha attribuito un incarico di stima del valore intrinseco del complesso aziendale attraverso la determinazione del valore alle quote Societarie espresso a valori correnti o “fair value”.

Il metodo dei multipli di mercato individua il valore di mercato di un complesso aziendale a partire dai valori di mercato espressi da un campione di imprese quotate con attività similari mentre il metodo reddituale evidenzia la capacità dell’azienda di generare reddito in prospettiva futura.

Sulla base dei valori contabili al 31 dicembre 2019, la società in oggetto ha stimato un fair value (valore intrinseco) delle azioni della Clinica compreso tra un intervallo arrotondato di Euro 13,3 e 13,8 milioni.

Questa stima testimonia come la Clinica in questi anni abbia creato valore oltre a perseguire una gestione in equilibrio ed offrire servizi di qualità.

Tale valore non tiene peraltro conto di eventuali elementi intangibili che potrebbero amplificare il risultato raggiunto e che possono derivare dall’intesa attività di ricerca svolta dalla Clinica. Infine, il risultato è stato determinato al netto degli effetti prodotti dalla pandemia che dovranno essere valutati nei prossimi mesi.

L’incarico è stato affidato alla società di revisione Crowe Bompani Spa che ha individuato un intervallo di valori derivanti dall’applicazione dei metodi di stima del capitale economico ed, in modo particolare, del metodo dei multipli di mercato e del metodo reddituale. / 33

La storia dell’Azienda, che ha maturato ormai 20 anni di attività, capitalizza esperienza, competenza e reputazione legata ad una specifica conoscenza del proprio ambito di attività sostenuta da una capacità di ricerca scientifica e di messa a sistema dei risultati raggiunti.

Capitolo 2 I risultati attraverso i numeri

2.5 L’impatto dell’emergenza sanitaria sui numeri

A conclusione di questo capitolo che mostra i risultati economici e finanziari della Clinica è necessario proporre alcune considerazioni di sintesi sull’impatto che un fatto del tutto eccezionale e forse irripetibile come l’emergenza sanitaria ha avuto sulle dinamiche gestionali.

L’analisi che abbiamo appena mostrato evidenzia alcuni elementi fondamentali. In primis, l’emergenza sanitaria ha avuto necessariamente un riflesso in termini di redditività ma la Clinica ha saputo mantenere l’equilibrio economico che si era consolidato negli esercizi precedenti ottenendo risultati positivi in un momento difficile.

Inoltre, pur in momento emergenziale, la Clinica ha anche continuato a sviluppare la propria politica di investimento in tecnologie sanitarie realizzando importanti innovazioni e ponendo le basi per un ulteriore miglioramento della qualità dei servizi.

In sintesi, i numeri ci dicono che l’emergenza, quale evento eccezionale, è stata affrontata mantenendo il criterio di economicità della gestione e gettando le basi economiche e finanziarie per il mantenimento dell’equilibrio a valere nel tempo negli esercizi futuri.

/ 35

Capitolo 3

Cosa facciamo:

il valore dei servizi agli utenti In questo capitolo vogliamo comunicare le attività ed i servizi sanitari offerti offrendo, prima, un quadro generale della CRT e analizzando poi, più nel dettaglio, le attività svolte in ciascuna unità operativa dell’azienda. I servizi offerti sono suddivisi fra quelli ospedalieri, extra-ospedalieri. Ogni lettore potrà disporre di un quadro d’insieme ed approfondire le parti o i servizi che risultano di proprio interesse.

Di seguito l’indice del terzo capitolo del bilancio sociale della CRT: 3.1 | I servizi che offriamo 3.2 | Le attività ed i servizi ospedalieri 3.3 | Le attività extra-ospedaliere 3.4 | L’impatto dell’emergenza sanitaria 3.5 | Il servizio di neuropsicologia riabilitativa ed il Servizio di supporto alle famiglie 3.6 | La qualità dei servizi 3.7 | Il rapporto con le associazioni di volontariato

Bilancio Sociale 2020

3.1 I servizi che offriamo

La CRT è una struttura di riabilitazione interamente accreditata e dotata di 110 posti letto – per pazienti con disabilità conseguente a patologia neurologica, ortopedica e cardiologica – organizzata secondo il criterio dell’intensità di cura; i posti letto risultano accreditati presso il SSN attraverso la sottoscrizione del nuovo contratto di Servizio con la l’AUSL Toscana Sud Est avvenuta in data 31 dicembre 2020.

In particolare, la CRT garantisce percorsi di neuroriabilitazione post acuzie di alta specializzazione finalizzati al trattamento di disabilità motorie e cognitivo-comportamentali. Le terapie sono dirette a pazienti con esiti di cerebrolesioni acquisite di tipo non evolutivo (eventi cerebrovascolari, traumi cranioencefalici, anossie cerebrale, meningoencefaliti) e di tipo evolutivo degenerativo (Morbo di Parkinson) o infiammatorio. Sono inoltre codificati percorsi riabilitativi per disordini acuti e cronici del sistema osteoarticolare, cardiologico ed oncologico.

La CRT eroga prestazioni in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale pur essendo possibile l’accesso alle cure privatamente ed è inserita nella rete riabilitativa della USL Toscana Sud Est rappresentando il polo di eccellenza per la riabilitazione. La Clinica tratta circa 500 pazienti ogni anno in riabilitazione intensiva ospedaliera ed eroga circa 34.000 prestazioni di riabilitazione ambulatoriale.

L’attività è suddivisa in attività di tipo ospedaliero e in 38 \

attività extra-ospedaliera di riferimento territoriale.

L’attività ospedaliera comprende: • Ricovero di riabilitazione per gravi cerebrolesioni acquisite, cod. 75 (35 posti letto); • Ricovero di riabilitazione intensiva ospedaliera, cod. 56 (25 posti letto).

L’attività extra-ospedaliera invece è suddivisa in: • Ricovero in riabilitazione intensiva extraospedaliera (ex. art. 26 in regime di Degenza e DayHospital) (22 posti letto in regime residenziale e 28 posti in regime semi-residenziale); • Trattamenti riabilitativi ambulatoriali (ex. art. 26); • Trattamento riabilitativo ambulatoriale per l’età evolutiva (ex. art. 25 e ex. art. 26); • Trattamento ambulatoriale (ex. art. 25); • Trattamento riabilitativo domiciliare; • Servizio di neuropsicologia riabilitativa; • Speciali Unità di Accoglienza Permanente (SUAP) (12 posti letto).

Capitolo 3 Cosa facciamo: il valore dei servizi agli utenti

Oltre a queste attività sono in fase di individuazione gli spazi per l’attivazione, a seguito di formale richiesta da parte dell’AUSL Toscana Sud-Est, di 12 nuovi posti letto dedicati all’accoglienza di persone in stato vegetativo presso l’Ospedale della Gruccia in Montevarchi (SUAP-Speciale Unità di Accoglienza Permanente) e ulteriori 12 nuovi posti di attività extra-ospedaliera ambulatoriale e semiresidenziale presso l’ospedale della Misericordia di Grosseto.

Infine, lo sviluppo dell’attività ambulatoriale decentrata richiede l’individuazione di nuovi spazi necessari allo svolgimento dell’attività Ambulatoriale decentrata nella Valdambra (Bucine).

Da un punto di vista territoriale, la Clinica, anche nel 2020, ha operato su più sedi: • La sede principale ubicata nei locali dell’Ospedale Santa Maria alla Gruccia a Montevarchi messi a disposizione dalla ex USL 8 – Piazza del Volontariato n.1; • La sede distaccata ubicata presso locali del Distretto Socio Sanitario di San Giovanni Valdarno messi a disposizione dalla ex AUSL8 di Arezzo – Via III Novembre 18; • La sede distaccata ubicata nell’immobile posto a Terranuova Bracciolini adiacente alla nuova Casa della Salute – Via Donizetti n.2;

•

La sede distaccata ubicata presso i locali messi a disposizione del Comune di Bucine a tergo della Casa della Salute – Via San Salvatore.

L’attività svolta in tali locali è stata sospesa a metà dell’anno 2020 e cessata nel 2021.

Le attività svolte presso il Presidio di Montevarchi sono suddivise tra le attività Ospedaliere, Residenziali ed Ambulatoriali mentre nelle altre sedi si svolgono solo attività Ambulatoriali.

Con l’Azienda Ospedaliera Senese sta inoltre proseguendo la collaborazione per dare piena operatività al progetto sperimentale (progetto Hermes), finalizzato alla messa in rete della Clinica con i reparti di Rianimazione e di Terapia Intensiva presenti nel territorio della Azienda USL SUDEST Toscana al fine di una concreta trasparenza e ottimizzazione dei percorsi legati alla riabilitazione post acuta.

Le informazioni sulle prestazioni erogate, sulla degenza, sulla vita e regole di comportamento in reparto, sui servizi e attività ambulatoriali sono disponibili per gli utenti nella Carta dei Servizi Sanitari, recentemente aggiornata, che costituisce un utile strumento di conoscenza dei servizi della Clinica per gli utenti, i familiari e tutti gli stakeholder.

/ 39

Bilancio Sociale 2020

3.2 Le attività ed i servizi ospedalieri

Al fine di garantire il rispetto del principio di appropriatezza dei ricoveri ed al fine di offrire la massima tempestività nella presa in carico dei pazienti, le modalità di accesso alla Clinica risultano sempre differenziate a seconda della tipologia del percorso riabilitativo prescelto.

La CRT non effettua ricoveri d’urgenza ma eroga esclusivamente prestazioni sanitarie in regime di elezione. L’accesso ai ricoveri è normato secondo i principi di equità di ammissione alle cure riabilitative garantite da liste verificabili. I nominativi dei pazienti sono inseriti in liste distinte per regime di ricovero (cod.75-56). A parità di classe di priorità si utilizzano per la selezione criteri temporali quali: l’età del paziente (priorità per pazienti più giovani); la data di arrivo della richiesta di ricovero (hanno la precedenza le richieste meno recenti); il tempo di insorgenza della malattia (hanno la precedenza le insorgenze più recenti).

40 \

Informazioni utili ai fini di una migliore fruizione dei servizi sono puntualmente indicate nel portale web istituzionale www.crtspa.it e riguardano i documenti indispensabili per il ricovero, la richiesta della documentazione sanitaria, le modalità di contatto e prenotazione, la fruizione dei servizi durante il ricovero (le camere, i pasti, le visite, i beni personali utili durante il ricovero, le associazione di volontariato e di tutela operanti nella struttura, l’assistenza religiosa).

La CRT nel 2020 ha realizzato un’attività complessiva che vede un totale di ricoveri pari a 744.

Capitolo 3 Cosa facciamo: il valore dei servizi agli utenti

Unità di riabilitazione per gravi cerebrolesioni acquisite (Cod. 75) L’Unità di Riabilitazione per Gravi Cerebro-Lesioni Acquisite costituisce il polo di alta specialità riabilitativa deputato al trattamento dei pazienti affetti da Gravi Cerebro-Lesioni Acquisite derivanti da traumi, anossia cerebrale o patologie cerebrovascolari di diversa natura (ischemica o emorragica) che abbiano prodotto uno stato di Coma con Glasgow Coma Scale uguale o inferiore ad 8 nelle prime 24h.

I pazienti ammessi presentano risoluzione delle criticità cliniche che di norma vengono trattate nelle Unità di Terapia Intensiva ma hanno ancora condizioni di instabilità clinica che necessitano di assistenza medica e infermieristica nelle 24h secondo le linee di indirizzo regionali e il Decreto Regionale 599 del 2012.

I macro obiettivi di questa fase del ricovero sono: • miglioramento e stabilizzazione delle condizioni cliniche di base;

• • • • • •

monitoraggio dell’evoluzione dello stato di coscienza; facilitazione della ripresa del contatto con l’ambiente; prevenzione delle menomazioni secondarie e terziarie; recupero delle autonomie possibili (respiratoria, nutrizionale, eccetera); supporto, educazione e training ai familiari; pianificazione insieme alla famiglia di un corretto piano di dimissione.

In estrema sintesi, l’Unità in oggetto rappresenta il reparto deputato al trattamento dei casi più complessi in ambito di riabilitazione ospedaliera susseguenti a gravi trami acquisti dai pazienti. Per tale motivo rappresenta senza dubbio la struttura di eccellenza che caratterizza l’azione della CRT. Nell’Unità in oggetto sono presenti 35 posti letto.

I ricoveri negli ultimi sette anni sono rimasti sostanzialmente stabili. In particolare, i dati sono i seguenti: 2014

120 ricoveri

2015

145 ricoveri

2016

143 ricoveri

2017

140 ricoveri

2018 2019 2020 Le prestazioni cod. 75 hanno determinato un valore di ricavi nel 2020 pari ad € 5.680.890 con un incremento del 7% rispetto all’anno precedente.

137 ricoveri 130 ricoveri 117 ricoveri

Si tratta dell’unica attività che, complice l’emergenza Covid-19, ha comunque visto la stabilizzazione della propria crescita nel tempo. / 41

Bilancio Sociale 2020

Unità per la riabilitazione intensiva ospedaliera (Cod. 56) L’attività di riabilitazione intensiva ospedaliera è rivolta ai pazienti provenienti da reparti per acuti che presentano disabilità complesse suscettibili di modificazione, e che necessitano di assistenza medica specialistica riabilitativa ed infermieristica nelle 24h L’attività di riabilitazione intensiva erogata presso la CRT riguarda le seguenti discipline: •

Neurologia: rivolto a pazienti con lesioni acquisite del Sistema Nervoso Centrale o Periferico provenienti dai reparti per acuti regionali ed extra-regionali;

•

Ortopedia e traumatologia: rivolto a pazienti con patologie ortopediche traumatiche o degenerative trattate chirurgicamente in urgenza o in elezione, provenienti da reparti per acuti secondo la normativa regionale 677;

•

Cardiologia: rivolto a pazienti con patologie cardiache acute e croniche scompensate provenienti da reparti per acuti regionali ed extraregionali.

42 \

Nell’Unità in oggetto sono presenti 25 posti letto.

I ricoveri negli ultimi quattro anni sono stati: 2014 2015

465 ricoveri

2016 2017 2018 2019 2020

549 ricoveri

340 ricoveri 322 ricoveri 296 ricoveri 211 ricoveri

204 ricoveri

Le prestazioni cod. 56 hanno determinato un valore di ricavi nel 2020 pari ad € 1.599.869 con un decremento contenuto del 9% rispetto all’anno precedente.

Complessivamente, l’emergenza sanitaria ha visto una riduzione di tutte le altre tipologie di prestazione (ad eccezione del cod. 75 e delle consulenze) dovuto principalmente all’interruzione dei percorsi per acuti da parte dei reparti invianti dell’Ospedale.

In particolare, la CRT rappresenta un punto di riferimento per il territorio del Valdarno. Nel 2020 i pazienti residenti in quest’area sono stati pari a 56.

Capitolo 3 Cosa facciamo: il valore dei servizi agli utenti

3.3 Le attività extra-ospedaliere

Le attività extra-ospedaliere comprendono i servizi di riabilitazione intensiva offerti in regime di degenza, semi-degenza e day-hospital. A questi si aggiungono i servizi di riabilitazione svolti in ambulatorio. Di seguito presentiamo una breve sintesi di tutte le nostre attività extra-ospedaliere.

Ricovero in riabilitazione intensiva extra-ospedaliera (Ex. art 26 residenziale e semiresidenziale).

L’attività di riabilitazione intensiva extraospedaliera è infatti rivolta a pazienti di qualsiasi etiologia (neurologica, ortopedica) in fase successiva a quella ospedaliera, quando non è più necessaria assistenza medica e infermieristica nelle 24 ore.

In questa fase del percorso riabilitativo si prevede una ridotta intensità di cura clinica ma una elevata intensità di cura riabilitativa per cui è necessario il trattamento per più ore nella giornata.

L’Unità opera prestazioni in regime di degenza e di day hospital ed accoglie un totale di 50 posti letto (suddivisi in 22 ex. art. 26 e 28 ex. art. 26 SR).

Nell’anno 2020 sono state effettuate 145 degenze in regime residenziale e 278 in regime semiresidenziale.

I valori dei ricavi generati da tali attività evidenziano una riduzione significativa del volume di attività dovuta all’emergenza sanitaria che per lungo tempo ha reso impossibile l’accesso ai reparti da parte dei degenti. Le attività ex.art 26 in regime residenziale hanno mostrato un volume di ricavi pari ad € 316.147

mentre quelle in regime semiresidenziale un valore di € 437.947 con una riduzione rispettivamente del 71 e del 50%. Questi semplici dati testimoniano il risultato raggiunto dalla Clinica nel mantenimento di un equilibrio gestionale pur in questa difficile situazione.

Per quanto più propriamente attiene ai pazienti residenti nel Valdarno, il numero dei pazienti nell’anno sono stati pari a: • 145 per il regime residenziale; • 278 per il regime semi-residenziale.

Nelle precedenti edizioni del Bilancio Sociale avevamo evidenziato come il numero dei pazienti serviti residenti nel Valdarno fosse molto elevato a testimonianza del ruolo svolto dalla Clinica nel territorio. Pur mantenendo questa funzione, in questo anno di pandemia l’attività verso i cittadini Toscani ha avuto purtroppo un crollo sostanziale mentre si è mantenuta pressochè inalterata, rispetto al 2019, l’entità delle prestazioni a favore dei pazienti residenti extra- regione.

/ 43

Bilancio Sociale 2020

Riabilitazione ambulatoriale e domiciliare L’attività di riabilitazione estensiva ambulatoriale è rivolta a pazienti di qualsiasi etiologia (neurologica, ortopedica, cardiologica e pneumologica) in fase successiva a quella residenziale.

•

Trattamento riabilitativo ambulatoriale per adulti (ex.art.26), che ha erogato nell’anno 2020 ben 12.581 prestazioni a favore di 2.110 pazienti;

In questa fase del percorso riabilitativo si prevede una ridotta intensità di cura riabilitativa per cui non è più necessario il trattamento intensivo per più ore nella giornata.

•

Trattamento riabilitativo ambulatoriale per l’età evolutiva (ex. art. 25 ed ex. art. 26).

L’attività di riabilitazione per l’età evolutiva è rivolta ai pazienti in età pediatria presi in carico dall’equipe multidisciplinare dell’Unità Operativa Salute Mentale Infanzia Adolescenza (UFSMIA) dell’Azienda USL Toscana Sud Est e riguarda quadri patologici di varia natura, sia congenita sia acquisita dell’età perinatale. Il servizio, in particolare, nel 2020 ha erogato 8.861 prestazioni a favore dei pazienti.

I trattamenti di riabilitazione ambulatoriale sono offerti nel modo seguente: •

44 \

Trattamento ambulatoriale (Ex. art. 25).

Trattamento rivolto a pazienti affetti da postumi o esiti di patologie ortopediche-reumatologiche e neurologiche disabilitanti secondo quanto previsto nella normativa regionale 595. Il servizio, in particolare, nell’anno 2020 ha riguardato 1.413 pazienti, per un totale di 12.427 trattamenti e 1 visita fisiatrica;

Tutte queste attività hanno sofferto una riduzione a causa dell’emergenza sanitaria e della difficoltà di accesso da parte degli utenti che si è tradotta in una riduzione sia nel numero delle prestazioni che nel volume dei ricavi derivanti da queste attività.

Capitolo 3 Cosa facciamo: il valore dei servizi agli utenti

3.4 L’impatto dell’emergenza sanitaria

L’emergenza sanitaria ha necessariamente determinato un forte impatto sui servizi erogati dalla Clinica. Nella fase emergenziale, l’azienda ha infatti realizzato una strategia di risposta contingente avviando in tempi rapidi l’attività dedicata alla cura ed assistenza ospedaliera dei pazienti COVID presenti nei reparti della CRT. Le difficoltà del sistema sanitario nell’assorbire i pazienti positivi al COVID ha infatti costretto la Clinica, più volte, alla necessità di attrezzare un reparto interno dedicato, che nel periodo della seconda ondata della pandemia è durato ben 22 giorni consecutivi.

La risposta all’emergenza sanitaria ha avuto un forte impatto sull’assetto organizzativo e operativo dell’attività di degenza in particolar modo nel corso del secondo semestre 2020. L’impatto è stato dovuto in particolare alle modalità di gestione dei pazienti COVID che ha determinato un rilevante impegno di risorse assorbendo gran parte del personale a disposizione. Il distaccamento all’assistenza dei soli pazienti COVID ha infatti determinato un forzato disequilibrio assistenziale e riabilitativo a cui hanno sopperito la dedizione e lo sforzo straordinario del personale stesso che ha reagito con umanità e professionalità ineguagliabile.

L’impatto dell’emergenza sanitaria è stato rilevante anche per i caregiver dei pazienti che nei percorsi riabilitativi svolgono una parte attiva e coinvolta sia nella fase di degenza che in quelle successive.

Le limitazioni introdotte dalla normativa a seguito della emergenza COVID hanno fortemente limitato la possibilità di collaborazione ai Piani Riabilitativi individuali rendendo molto inoltre molto delicato lo stesso rapporto comunicativo.

A fronte delle complicazioni dovute alle azioni di prevenzione e sicurezza dei pazienti e del personale, è stato prontamente attivato il servizio di comunicazione assistita tramite Tablet e Cellulari che si è rivelato una scelta tempestiva ed è divenuto un supporto determinante nella gestione del rapporto tra il paziente ed il modo esterno.

Nello stesso tempo, l’impegno nella risposta all’emergenza sanitaria ha determinato la necessaria chiusura dei reparti extra-ospedalieri con un effetto di riduzione del volume di prestazioni sanitarie e di contrazione dei percorsi di riabilitazione.

/ 45

Bilancio Sociale 2020

3.5 Il servizio di neuropsicologia riabilitativa ed il Servizio di supporto alle famiglie Il Servizio di neuropsicologia riabilitativa nasce con l’intento di fornire un’attenzione ed una risposta efficace alla persona che presenta modificazioni cognitive e comportamentali a seguito di lesioni o disfunzioni cerebrali di diversa origine che abbiano determinato una riduzione più o meno severa della funzionalità e dell’adattamento all’ambiente.

Il Servizio di Neuropsicologia riabilitativa nasce con l’intento di fornire un’attenzione ed una risposta efficace alla persona che presenta modificazioni cognitive e comportamentali a seguito di lesioni o disfunzioni cerebrali di diversa origine che abbiano determinato una riduzione più o meno severa della funzionalità e dell’adattamento all’ambiente.

All’interno di un approccio multidisciplinare e interprofessionale sistematico che coinvolge varie figure professionali, il Servizio di Neuropsicologia riabilitativa riveste un ruolo strategico, qualificando percorsi terapeutici volti a fornire al paziente strategie

46 \

e meccanismi di compenso per il recupero del deficit acquisito nelle sue implicazioni cognitive e/o emotivo-comportamentali, oltre a favorire, quando possibile, la generalizzazione delle competenze negli ambiti della vita quotidiana della persona coinvolta.

Usufruiscono del Servizio i pazienti ricoverati presso la Clinica di Riabilitazione Toscana Spa in regime di degenza ordinaria (Cod.75; Cod.56; Cod.ex 26) e semiresidenziale, a seguito di lesioni cerebrali da: Ictus; Trauma cranio-encefalico e sindromi post anossiche; Sclerosi multipla; Patologie oncologiche; Encefalitii.

Capitolo 3 Cosa facciamo: il valore dei servizi agli utenti

Il Servizio di Neuropsicologia riabilitativa opera in due diverse aree: •

Area dei disturbi cognitivi. L’obiettivo è la diagnosi e riabilitazione dei danni residuali nelle competenze cognitive a seguito di lesioni cerebrali.

Esempi di intervento riguardano i disturbi di attenzione, della memoria, del linguaggio orale e scritto, dell’elaborazione dei numeri e del calcolo, della percezione e dell’identificazione degli oggetti, della rappresentazione del corpo, della programmazione motoria, delle funzioni esecutive;

•

Area disturbi comportamentali. L’obiettivo è la diagnosi e la riabilitazione delle alterazioni emotivo-comportamentali provocate da lesioni cerebrali sia localizzate che diffuse. Gli ambiti di intervento riguardano i comportamenti in difetto, quali apatia, inerzia, trascuratezza, perdita di autostima e fiducia in sè stessi, ritiro sociale, assenza di motivazione, depressione (di origine non psichiatrica), e quelli in eccesso, come disordini nel controllo degli impulsi, comportamenti oppositivi, impulsività, irritabilità, aggressività, disinibizione, confabulazioni e comportamenti sessuali inappropriati.

Il Servizio di supporto alle famiglie Il Servizio di supporto alle famiglie si rivolge alle persone ricoverate ed alle loro famiglie con l’obiettivo di fornire un aiuto nelle fasi della degenza per la conoscenza e la gestione delle problematiche che possono insorgere in questi momenti. Il servizio si integra con l’Agenzia per la Continuità Ospedale-Territorio (ACOT) per la promozione della domiciliazione o per l’individuazione di eventuali percorsi istituzionali sul territorio.

Considerando il crescente carattere multiculturale della società ed al fine di facilitare la comunicazione e il rapporto tra gli operatori sanitari e gli utenti stranieri di lingue e culture diverse, la Clinica rende disponibile il servizio di mediazione linguisticoculturale attivabile facendone richiesta al coordinatore infermieristico.

/ 47

Bilancio Sociale 2020

3.6 La qualità dei servizi

La ricerca della qualità rappresenta da sempre un obiettivo della CRT che già dal 2011 ha implementato il sistema di gestione per la qualità secondo i requisiti della normativa UNI ISO EN 9001:2015 certificato dall’ente Bureau Veritas.

La CRT risulta in possesso del certificato di accreditamento istituzionale con il Servizio Sanitario della Regione Toscana il cui rinnovo è stato rilasciato con decreto dirigenziale della Regione Toscana n. 616 del 23 gennaio 2018 e successivamente confermato con i decreti dirigenziali n. 7777 del 20 maggio 2015 e n.

16212 del 14 ottobre 2020. L’accreditamento è relativo ai processi di: •

Riabilitazione cardiologia,

•

Riabilitazione nelle discipline di neurologia, cardiologia, ortopedia e traumatologia, medicina fisica e riabilitazione, geriatria, malattie dell’apparato respiratorio, neurofisiopatologia, psicologia, psicoterapia, reumatologia e urologia;

•

nelle discipline ortopedia e

di neurologia, traumatologia;

Processo ambulatoriale nelle discipline di neurologia, cardiologia, ortopedia e traumatologia, medicina fisica e riabilitazione, geriatria, malattie dell’apparato respiratorio, neurofisiopatologia, psicologia, psicoterapia, reumatologia e urologia.

Come già ricordato, la Clinica eroga prestazioni sanitarie in ambito riabilitativo per conto del Servizio Sanitario Nazionale in virtù del contratto di servizio stipulato con la l’AUSLToscanaSudEstavvenutaindata31dicembre2020.

Infine, la CRT ha attivato una serie di convenzioni con istituzioni, assicurazioni e associazioni per l’erogazione delle prestazioni extraospedaliere che non sono coperte dal Servizio Sanitario Nazionale.

48 \

Nella considerazione che la riabilitazione è un tassello irrinunciabile nel percorso di un paziente, erogata in un rapporto diretto, la CRT si propone di offrire tali servizi al più basso costo possibile in un regime di equilibrio della gestione.

In particolare, i trattamenti ambulatoriali offerti in convenzione con soggetti e istituzione private sono fisiochinesi terapia ambulatoriale e domiciliare, kinesiotaping, massoterapia, linfodrenaggio, terapia strumentale antalgica (ultrasuoni, tens, elettrostimolazione, laser terapia, onde d’urto, tecar terapia e sistema super induttivo).

Capitolo 3 Cosa facciamo: il valore dei servizi agli utenti

3.7 Il rapporto con le associazioni di volontariato La CRT mantiene rapporti di collaborazione da molti anni con numerose associazioni di volontariato che rappresentano uno degli stakeholder di riferimento per l’Azienda.

In particolare, uno stakeholder con cui è nel tempo è stato costruito un consolidato rapporto di collaborazione è l’A.TRA.C.T.O. (Associazione Traumi Cranici Toscani).

sede legale è nell’Ospedale di “S.Maria alla Gruccia” in Montevarchi in cui è presente anche un sportello di accoglienza.

Si tratta di una associazione di volontariato Onlus iscritta all’albo Regionale che raccoglie soci in tutto il territorio regionale. La finalità dell’associazione è di aiutare, informare e sostenere le persone coinvolte in un trauma che spesso determina un repentino e difficile cambiamento nella vita del paziente. L’associazione si propone quindi di sostenere in questo difficile percorso il paziente e la famiglia, intervenendo laddove termina il supporto da parte del sistema sanitario e inizia un lungo e complesso percorso di riabilitazione e di reinserimento sociale.

L’associazione si avvale di un Comitato tecnicoscientifico, di un nutrito gruppo di volontari e della collaborazione di medici e operatori del settore. La

Sono organi dell’associazione la Presidente, Ivana Cannoni, la Vice-Presidente, la Segretaria, il Tesoriere, i Consiglieri, il Comitato Tecnico-Scientifico ed il Collegio Sindacale. La Presidente ricopre anche il ruolo di vicepresidente del Consiglio Direttivo della Federazione Nazionale Associazioni Trauma Cranico a testimonianza dell’impegno di A.TRA.C.T.O in iniziative nazionali ed internazionali.

In particolare, la Federazione Nazionale accoglie attualmente 22 associazioni ed è parte del Consiglio Direttivo della F.I.S.H. Toscana (Federazione Italiana Superamento Handicap).

L’attività dell’Associazione è anche rivolta alla realizzazione di specifici progetti, anche a carattere educativo e formativo, studi di carattere clinico sulle gravi cerebrolesioni e convegni, anche di rilievo nazionale.

Tra i progetti più innovativi si ricorda la collaborazione con la SIMFER (società scientifica) finalizzata a realizzare una mappatura dei Centri di Alta specializzazione che si occupano della neuroriabilitazione delle GCA (gravi cerebrolesioni acquisite) di origine traumatica e non (ictus, emorragie cerebrali, etc..).

Per maggiori approfondimenti si reinvia alla consultazione del sito web dell’associazione www.atracto.it. / 49

Capitolo 4

Il contributo alla gestione dell’emergenza sanitaria Covid-19 In questo capitolo vogliamo mostrare come, in un anno così difficile, la CRT abbia contribuito a fronteggiare l’emergenza sanitaria adottando rigorose ed efficienti politiche di sicurezza a tutela sia del personale che dei pazienti. I risultati sono stati raggiunti anche grazie all’impegno ed alla professionalità dimostrata dal personale e da tutta l’organizzazione della Clinica che è riuscita ad erogare in sicurezza i servizi e proseguire nelle attività di studio e ricerca.

Di seguito l’indice del quarto capitolo del bilancio sociale della CRT: 4.1 | Il personale CRT nell’emergenza sanitaria 4.2 | Le azioni per la sicurezza del personale 4.3 | Le azioni per la cura e la sicurezza dei pazienti

Bilancio Sociale 2020

4.1 Il personale CRT nell’emergenza sanitaria

L’esercizio 2020 è stato caratterizzato dalla pandemia COVID-19 che ha pienamente impegnato tutto le aziende ed il personale sanitario. Anche la Clinica è stata pienamente coinvolta ed ha dovuto modificare la propria organizzazione per affrontare le conseguenze della pandemia.

Il personale della Clinica si è con successo e rapidamente impegnato per affrontare l’emergenza sanitaria attrezzando un reparto interno dedicato ai pazienti COVID che, nel periodo della seconda ondata è stato aperto per 22 giorni consecutivi.

Tutto questo è avvenuto in un contesto di difficoltà ed improvviso turnover dell’organico conseguente all’abbandono improvviso ed eticamente censurabile del posto di lavoro da parte di ben 38 unità di personale dedicato all’assistenza. Tale evento, improvviso e non preventivato, ha trovato origine nell’assorbimento da parte del comparto pubblico di nuove unità di personale ed ha determinato la necessità di reclutare e formare in tempo rapidi e durante il periodo di emergenza sanitaria le nuove risorse umane.

La Clinica si è quindi trovata nell’esigenza di sopperire all’impossibilità di programmazione del reclutamento del personale uscito repentinamente e di procedere, nel rispetto delle procedure, a rendere tempestivamente operative le nuove unità a cui sono state efficacemente garantiti i necessari 52 \

programmi di inserimento e di affiancamento.

In questo drammatico contesto, l’attività di degenza non è stata interrotta neppure per un giorno grazie all’impegno, alla dedizione ed alla professionalità del personale della Clinica; tali doti, capacità e competenza erano insite nella struttura organizzativa e sono emerse in modo ancora più preponderante nel momento della difficoltà e dell’emergenza sanitaria.

Nei paragrafi successivi si riepilogano alcune delle azioni aventi valore specifico in relazione alla situazione di emergenza COVID-19.

Capitolo 4 Il contributo alla gestione dell’emergenza sanitaria Covid-19

4.2 Le azioni per la sicurezza del personale

Nel campo della sicurezza la Clinica ha prontamente predisposto, emanato e pubblicato il protocollo Aziendale di Regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro quale attuazione del protocollo nazionale sottoscritto dal Governo e dalla Organizzazioni Sindacali in data 14 marzo 2020 ed ha costantemente provveduto al suo aggiornamento.

Ai fini della protezione del personale dipendente è stata attivata, per tutto il 2020, una polizza assicurativa COVID-19 dedicata al personale Sanitario che copre numerosi aspetti dell’attività professionali quali l’indennità da Ricovero, l’indennità da Convalescenza ed il pacchetto di assistenza post-ricovero per gestire al meglio il recupero della salute e la gestione familiare in periodo di emergenza. L’obiettivo di questa scelta è stato la ricerca di una migliore tutela nei confronti del personale dipendente che dotasse lo stesso di maggior consapevolezza di appartenenza all’azienda ed al settore sanitario. Il buon funzionamento dei protocolli di sicurezza e la professionalità del personale hanno tuttavia reso non necessaria l’attivazione della copertura assicurativa sottoscritta per tutto l’anno 2020.

Nel contesto delle attività di prevenzione, monitoraggio e contenimento del rischio COVID-19 possiamo segnalare che, tramite proprio personale, nell’anno 2020 la CRT ha effettuato, sui propri dipendenti, 316 Test Sierologici e 477 Tamponi.

/ 53

Bilancio Sociale 2020

4.3 Le azioni per la cura e la sicurezza dei pazienti

L’impegno diretto della Clinica nel contrasto all’epidemia COVID-19 ha visto il suo punto più elevato nella realizzazione di un reparto dedicato che, durante la seconda ondata della malattia, è stato aperto per 22 giorni consecutivi.

La forzata attività dedicata alla cura ed assistenza ospedaliera dei pazienti COVID-19 presenti nei reparti della CRT ha impattato fortemente sull’assetto organizzativo e operativo dell’attività di degenza. Ciò in particolar modo nel corso del secondo semestre 2020, in quanto le modalità di gestione di questi pazienti, dal punto di vista dell’impegno delle risorse, si è rivelato assorbente di gran parte del personale a disposizione.

54 \

Inoltre, l’impegno per il contenimento dell’infezione da COVID-19 è stato realizzato anche attraverso la somministrazione di test ai degenti.

Rilevante è stata anche l’attività della Clinica per l’acquisto di materiale per Emergenza COVID (tra cui i dispositivi di sicurezza individuale) che ammonta nell’esercizio 2020 ad €. 427.759,24.

Capitolo 4 Il contributo alla gestione dell’emergenza sanitaria Covid-19

L’emergenza sanitaria ha avuto un forte impatto anche sui percorsi riabilitativi in cui i parenti ed i caregiver del paziente svolgono parte attiva e coinvolta sia nella fase di degenza e sia nella fase preordinata alla dimissione. Le limitazioni introdotte dalla normativa a seguito della emergenza COVID hanno fortemente limitato la possibilità di collaborazione dei familiari ai Piani Riabilitativi individuali rendendo molto delicato lo stesso rapporto comunicativo con i degenti e gli operatori sanitari.

A fronte delle complicazioni dovute alle azioni di prevenzione e sicurezza dei pazienti e del personale è stato perciò prontamente attivato e utilizzato costantemente rafforzando le funzioni interessate (Psicologi, neuropsicologi, Assistenti Sociali e Medici), il servizio di comunicazione assistita tramite Tablet e Cellulari. Questa scelta si è rivelata tempestiva ed è divenuta un supporto determinante nella gestione del rapporto tra il paziente ed il mondo esterno al fine del relativo coinvolgimento nella fase di degenza.

Infine, nel mese di gennaio 2021, sono stati attivati i primi percorsi relativi alla riabilitazione dedicata a pazienti provenienti dall’esperienza COVID al momento negativi al contagio. Sono stati infatti riorganizzati gli spazi e messi a punto gli strumenti tecnologici idonei a supportare il personale specializzato in questa attività.

/ 55

Capitolo 5

La ricerca scientifica Nelle pagine seguenti si riassumeranno i principali progetti di ricerca attivi nel Centro di Ricerca della CRT. In particolare, per ogni progetto di ricerca è presentata una scheda di sintesi che riassume il progetto, la durata, il gruppo di lavoro, i pazienti coinvolti ed i risultati attesi. Inoltre, visto il rilevante impegno della Clinica nella ricerca scientifica è proposto un quadro di sintesi di ulteriori progetti di ricerca che, per ragioni di spazio e non di importanza del tema trattato, sono messi in evidenza in forma sintetica.

Come risulta evidente dalla lettura della complessità e varietà delle linee di ricerca, il Centro si pone all’interno di una rete (network) scientifico con numerose collaborazioni attive a livello nazionale ed internazionale. La presenza di un network così vasto e variegato consente di inserire a pieno titolo il Centro come struttura di ricerca di eccellenza in Italia, in Europa e nel mondo.

Di seguito l’indice del sesto capitolo del Bilancio Sociale della CRT: 5.1 | Il Centro di Ricerca in breve 5.2 | Le Linee di ricerca e gli studi 5.3 I principali progetti di ricerca 5.4 | Gli altri progetti di ricerca 5.5 | La produzione scientifica 5.6 | Il Centro di Ricerca nel dibattito scientifico nazionale ed internazionale 5.7 | La Didattica e la Formazione 5.8 | La fondazione Gianfranco Salvini Onlus: un driver di conoscenza

Bilancio Sociale 2020

5.1 Il Centro di Ricerca in breve Il Centro di Ricerca della Clinica di Riabilitazione Toscana Spa nasce il 1 Gennaio 2018 con l’obiettivo di implementare un’attività di ricerca scientifica che consenta di produrre risultati applicabili alle attività assistenziali quotidianamente svolte all’interno della CRT. Per tale motivo i protocolli di studio mirano ad individuare nuovi trattamenti riabilitativi che siano focalizzati sulle specifiche difficoltà che un paziente può presentare in seguito ad un evento cerebrale ed a implementare nuove metodologie di diagnosi e cura.

In sintesi, la Missione del Centro di ricerca può essere riassunta nei punti seguenti: •

attivitàdiricercaneuroscientificatraslazionale, ovvero orientata all’applicazione dei risultati ottenutialmiglioramentodellacuradeipazienti;

•

utilizzo di metodologie innovative e tecniche avanzate di ricerca clinica nell’uomo avvalendosi anche di contributi multidisciplinari;

•

conduzione di studi scientifici in termini di efficacia ed efficienza delle prestazioni da attuare durante la sperimentazione e incremento della qualità dell’assistenza al malato attraverso l’individuazione di strategie innovative che conducano a sviluppare nuovi metodi diagnostici e terapie innovative ed efficaci;

•

produzione di avanzamenti sostanziali nelle neuroscienze e trasferimento dei risultati scientifici raggiunti alla pratica clinica attraverso la produzione di articoli scientifici su riviste internazionali.

58 \

Capitolo 6 La ricerca scientifica

5.2 Le Linee di ricerca e gli studi Attualmente nel Centro sono attive 14 linee di ricerca.

Le linee di ricerca mirano a sviluppare argomenti volti a migliorare le attività diagnostiche e terapeutiche della CRT. In questa edizione del Bilancio Sociale presenteremo solo i protocolli attivi al 31 Dicembre 2020.

RIABILITAZIONE INTENSIVA PRECOCE RIABILITAZIONE DI PRECISIONE DISTURBI DEL LINGUAGGIO NEGLECT

STIMOLAZIONI CEREBRALI NON INVASIVE

VALIDAZIONE DI NUOVI STRUMENTI DI VALUTAZIONE

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO E GCA

COMPETENZA DEGLUTITORIA ACTION OBSERVATION THERAPY DEVICE ELETTRONICI NELLA RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

“Riabilitazione Intensiva Precoce nel Danno Ischemico” RIPrenDI REhabilitation and POlymorphisms in Regione Toscana – Riabilitazione di precisione Taratura di una scala di valutazione della competenza comunicativa del caregiver del paziente afasico: ACCA-CHECK LIST Training di istruzione alla comunicazione tra caregiver e paziente afasico Riabilitazione multisensoriale del neglect Efficacia dell’Adattamento Prismatico e del training visuo-esplorativo nella riabilitazione del neglect Modulazione dell’eccitabilità corticospinale durante l’osservazione di azioni in pazienti con disturbo di coscienza Studio multicentrico sull’efficacia della stimolazione elettrica transcranica (tES) sul recupero motorio dopo ictus Effetti della stimolazione elettrica transcranica a corrente diretta (tDCS) sul recupero dell’aprassia ideomotoria degli arti superiori in pazienti con stroke in fase acuta Effetti della rTMS ad alta frequenza sull’emisfero dominante in pazienti con ictus in fase acuta che presentano negligenza spaziale unilaterale: uno studio pilota - TMS NSU Validazione italiana della New Lucerne ICF Based Multidisciplinary Observation Scale (LIMOS) nei pazienti neurologici e ortopedici Validità della New Lucerne ICF Based Multidisciplinary Observation Scale (LIMOS) nella rilevazione dell’outcome funzionale dei pazienti neurologici e ortopedici: uno studio di confronto con la FIM e la Barthel Index Dati normativi italiani per uno strumento di screening specifico per il neglect: il VR-DiSTRO Ristrutturazione delle proprietà psicometriche della batteria di screening OCS Disturbi del comportamento e gravi cerebro lesioni acquisite: consapevolezza del paziente e carico del caregiver The unidimensionality of the five Brain Injury Rehabilitation Trust Personality Questionnaires (BIRT-PQs) may be improved: preliminary evidence from Classical Psychometrics ’Less is more’: validation with Rasch analysis of five short-forms for the Brain Injury Rehabilitation Trust Personality Questionnaires (BIRT-PQs) Effetti della localizzazione lesionale sull’evoluzione della competenza deglutitoria in pazienti con stroke L’Action Observation Therapy: una terapia aggiuntiva per il recupero motorio dell’arto superiore nei soggetti con stroke ischemico acuto. Uno studio randomizzato controllato L’utilizzo in autonomia di device elettronici per la riabilitazione neuropsicologica

OUTCOME FUNZIONALE

• •

BIG DATA MANAGEMENT

•

GOVERNO DELLA DIFFUSIONE DELLE INFEZIONI

•

Governo della diffusione delle infezioni nel percorso del paziente con grave cerebrolesione acquisita

CASE REPORT

•

Profilo cognitivo nella meningite pneumococcica

Differenze di genere nel recupero della persona con ictus - RIABILIGENE Studio Multicentrico Nazionale COGNIREMO – Cognitive Impairment and Rehabilitation of Motor functions Raccolta dati Cod 56 e 75 derivanti dalla pratica clinica

/ 59

Bilancio Sociale 2020

Le collaborazioni Internazionali

Università di Oxford, UK Università di Manchester, UK Università di Umea, Svezia Università di Stoccolma, Svezia Ospedale di Lucerna, Svizzera

Nazionali

Scuola IMT Alti Studi Lucca – MOMILAB – MolecularMindLaboratory Azienda USL Toscana Nord Ovest Azienda USL Toscana Sud Est CERIN-Centro di Riabilitazione Neurocognitiva, Rovereto, Trento Università La Sapienza di Roma Istituto Auxologico Italiano, Milano Università di Verona Centro Cardinal Ferrari, Fontanellato, Parma Istituto Riabilitativo San Raffaele Giglio, Cefalù, Palermo Unità Riabilitativa Neurologica Auxilium Vitae, Volterra, Pisa Dipartimento di Riabilitazione, USL Toscana Nord Ovest, Viareggio, Lucca Dipartimento di Riabilitazione, Habilita, Zingonia, Bergamo Ospedale Universitario di Verona, Verona Università di Pisa USL Toscana Sud Est, Siena IRCSS Fondazione Santa Lucia, Roma Università di Ferrara IRCCS Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli, Brescia Ospedale S. Gerardo, Monza UO 3 Verona UO 4 Cuneo Centro di riabilitazione “E. Spalenza” Fondazione Don Gnocchi, Rovato Centro di riabilitazione Don Gnocchi, Sarzana Ospedale San Giorgio, Ferrara Istituto Clinico Quarenghi, San Pellegrino, Bergamo Centro Puzzle, Torino Istituto Santo Stefano, Potenza Picena, Ancona UGCA Salvatore Maugeri, Telese, Benevento Centro Polifunzionale Don Calabria, Verona Ospedale Papa Giovanni, Bergamo Casa di Cura del Policlinico, Milano Centro di Riabilitazione SS Trinità Viglietta, Cuneo Sant’Isidoro FERB Onlus Trescore Balneario, Bergamo Ospedali Riuniti, Ancona Università dell’Aquila Azienda Ospedaliera Universitaria di Catanzaro 60 \

Capitolo 6 La ricerca scientifica

5.3 I principali progetti di ricerca Progetto di Ricerca

RIABILITAZIONE INTENSIVA PRECOCE DEL DANNO ISCHEMICO - RIPrenDI

NEGLECT

NEGLECT

Titolo del Progetto

RIABILITAZIONE INTENSIVA PRECOCE DEL DANNO ISCHEMICO - RIPrenDI

Riabilitazione multisensoriale del neglect

Efficacia dell’Adattamento Prismatico e del training visuoesplorativo nella riabilitazione del neglect

Obiettivi

Valutare l’efficacia di un intervento riabilitativo precoce, confrontato con il trattamento convenzionale, in un gruppo di pazienti con ictus ischemico acuto sottoposti a fibrinolisi.

La Negligenza Spaziale Unilaterale (NSU) è una sindrome neuropsicologica caratterizzata dalla difficoltà, più o meno grave, dei pazienti con lesione cerebrale di riferire stimoli e, più in generale eventi, che hanno luogo nella parte dello spazio controlaterale alla lesione cerebrale emisferica.

L’obiettivo è verificare l’efficacia di un nuovo approccio di trattamento della NSU basato sull’integrazione multisensoriale.

Indagare la possibile differenza nell’efficacia dei due approcci riabilitativi che hanno raccolto le maggiori evidenze in letteratura: il training visuo-esplorativo e l’Adattamento Prismatico.

Partecipanti

Risultati

Clinica di Riabilitazione Toscana; UOC Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza, PO S. Maria La Gruccia Montevarchi Arezzo; PO San Donato UOC Neurologia Arezzo, Azienda USL Toscana Sud Est; PO Misericordia UOC Neurologia Grosseto, Azienda USL Toscana Sud Est; PO San Donato UOC Recupero e Rieducazione Funzionale, Azienda USL Toscana Sud Est

Nel presente studio ci attendiamo di osservare una più rapida e migliore ripresa funzionale del paziente colpito da ictus correlabile all’intervento riabilitativo precoce.

Tale risultato si riterrà conseguito se verrà rilevata significatività statistica (p<.05) alla scala di valutazione FIM elaborata con analisi di regressione lineare per determinare il valore predittivo della scala sul guadagno riabilitativo. Saranno inclusi all’interno del campione 20 pazienti che rispondono ai criteri di inclusione ed esclusione per ogni gruppo (sperimentale e controllo) per un totale di 40 pazienti che abbiano completato il protocollo di studio.

Nell’anno 2020 sono stati arruolati 14 pazienti del gruppo sperimentale.

Clinica di Riabilitazione Toscana; Istituto Auxologico Italiano, Milano.

I risultati hanno mostrato che la Stimolazione Multisensoriale rappresenta una nuova e promettente procedura di riabilitazione per il neglect. I benefici clinici del trattamento mediante Stimolazione Multisensoriale non sono stati influenzati dalla durata della malattia e della lesione e sono persistiti fino ad un mese dopo il trattamento. Sono stati reclutati complessivamente 20 pazienti portatori di lesione emisferica unilaterale destra ad eziologia cerebrovascolare o neoplastica, purché benigna. Nell’anno 2020 il lavoro è stato pubblicato sulla rivista Neuropsychological Rehabilitation

Clinica di Riabilitazione Toscana; Dipartimento di Neuroscienze della Biomedicina e del Movimento, Centro di ricerca Neuromotoria e di Riabilitazione Cognitiva, Università di Verona

Sono stati reclutati 30 pazienti con lesione ischemica dell’emisfero destro, documentata mediante TC o RM, con diagnosi di USN. Entrambi i trattamenti hanno migliorato le capacità visuo-esplorative del paziente, producendo risultati significativi sulla componente egocentrica del neglect. Il training visuo-esplorativo, tuttavia, ha prodotto un significativo miglioramento nelle misure ecologiche del neglect rispetto al training prismatico.

/ 61

Bilancio Sociale 2020

RIABILITAZIONE DI PRECISIONE

DISTURBI DEL LINGUAGGIO

62 \

REhabilitation and POlymorphisms in Regione Toscana – Riabilitazione di precisione - RE.PO.R.T.

Taratura di una scala di valutazione della competenza comunicativa del caregiver del paziente afasico: ACCA-CHECK LIST

Fornire evidenze circa il ruolo dei fattori ambientali e di talune varianti geniche nel determinare la plasticità cerebrale e, in ultima istanza, la capacità di recupero funzionale in seguito a danno cerebrale acquisito. Gli obiettivi nello specifico sono Valutare la correlazione tra varianti alleliche dei geni (BDNF e COMT) e riserva cognitiva; Valutare l’effetto esercitato dalle varianti alleliche dei geni (BDNF e COMT) e dalla riserva cognitiva sull’outcome del programma riabilitativo.

Sono obiettivi del progetto: strutturare uno strumento valutativo finalizzato alla misurazione della competenza del caregiver nella comunicazione con il proprio familiare con disturbo afasico; sviluppare un metodo strutturato (Training di Istruzione alla Comunicazione Tra Adulto Afasico e Caregiver – TIC-TAC) che consenta di formare il caregiver ad una migliore competenza comunicativa nei confronti del paziente afasico.

Clinica di Riabilitazione Toscana, Scuola IMT Alti Studi Lucca – MOMILAB –Molecular Mind Laboratory; Azienda Ospedaliera Senese; Università degli studi di Pisa

Saranno arruolati presso la CRT 120 soggetti affetti da ictus cerebrale in fase acuta. Nell’anno 2020 sono state effettuate riunioni organizzative per l’inizio dell’arruolamento della casistica. Ci si aspetta che la riserva cognitiva svolga un ruolo protettivo rispetto alle varianti sfavorevoli dei geni BDNF e COMT, determinando una maggiore plasticità cerebrale nei soggetti con alto livello di riserva.

Similmente, ci aspettiamo che il processo di recupero di pazienti con varianti alleliche favorevoli per gli stessi geni possa, sfruttando la loro innata elevata plasticità cerebrale, determinare un outcome riabilitativo positivo.

Globalmente, i risultati evidenzieranno come la riabilitazione di precisione, possa rappresentare un potente mezzo utile a massimizzare i benefici del programma riabilitativo, spostando il focus dell’intervento sempre più verso l’individuo e sulla profilazione delle sue caratteristiche innate e non.

Clinica di Riabilitazione Toscana; UOC Recupero e Rieducazione Funzionale, USL Toscana Nord Ovest; Servizio di Riabilitazione Funzionale, Azienda USL Toscana Sud Est; Unità Operativa Professionale Professioni della Riabilitazione, Azienda Ospedaliera Universitaria Senese; CERIN-Centro di Riabilitazione Neurocognitiva, Rovereto, Trento

Nell’anno 2020 è stato incluso all’interno del campione 1 caregiver di paziente con disturbo afasico.

La raccolta della casistica è stata chiusa a Giugno 2020 con relativa tabulazione dei dati e scrittura del lavoro. Ci si aspetta di sviluppare un metodo che consenta di formare efficacemente, previa verifica della idoneità fattoriale della scala alla rilevazione del costrutto oggetto di studio, un caregiver “competente”, ovvero informato sulle caratteristiche del disturbo e in possesso di specifici requisiti comunicativi che se utilizzati consapevolmente nell’interazione con il paziente afasico possano massimizzare la possibilità di raggiungere scambi comunicativi efficaci, che consentano l’espressione dei propri bisogni, la condivisione di interessi, il mantenimento del rapporto con l’alterità, fattori indispensabili alle possibilità di adattamento del soggetto ed al suo equilibrio bio-psico-sociale.

Capitolo 6 La ricerca scientifica

DISTURBI DEL LINGUAGGIO

ACTION OBSERVATION THERAPY (AOT)

Training di istruzione alla comunicazione tra caregiver e paziente afasico

L’Action Observation Therapy: una terapia aggiuntiva per il recupero motorio dell’arto superiore nei soggetti con stroke ischemico acuto. Uno studio randomizzato controllato.

Sviluppare un metodo strutturato (Training di Istruzione alla Comunicazione Tra Adulto Afasico e Caregiver – TIC-TAC) che consenta di formare il caregiver ad una migliore competenza comunicativa nei confronti del paziente afasico

Valutare il miglioramento della funzionalità dell’arto superiore in seguito al training basato sull’osservazione di azioni in soggetti con ictus rispetto al trattamento riabilitativo convenzionale

Clinica di Riabilitazione Toscana; UOC Recupero e Rieducazione Funzionale, USL Toscana Nord Ovest; Servizio di Riabilitazione Funzionale, Azienda USL Toscana Sud Est; Unità Operativa Professionale Professioni della Riabilitazione, Azienda Ospedaliera Universitaria Senese; CERIN-Centro di Riabilitazione Neurocognitiva, Rovereto, Trento

Nell’anno 2020 è stato incluso all’interno del campione 1 caregiver di paziente con disturbo afasico.

La raccolta della casistica è stata chiusa a Giugno 2020 con relativa tabulazione dei dati e scrittura del lavoro. Ci si aspetta di sviluppare un metodo che consenta di formare efficacemente, previa verifica della idoneità fattoriale della scala alla rilevazione del costrutto oggetto di studio, un caregiver “competente”, ovvero informato sulle caratteristiche del disturbo e in possesso di specifici requisiti comunicativi che se utilizzati consapevolmente nell’interazione con il paziente afasico possano massimizzare la possibilità di raggiungere scambi comunicativi efficaci, che consentano l’espressione dei propri bisogni, la condivisione di interessi, il mantenimento del rapporto con l’alterità, fattori indispensabili alle possibilità di adattamento del soggetto ed al suo equilibrio bio-psico-sociale.

Clinica di Riabilitazione Toscana; Ospedale Sant’Isidoro FERB Onlus Trescore Balneario, Bergamo

Sono stati arruolati 32 pazienti con primo episodio ischemico e randomizzati in due gruppi (16 nel Gruppo Sperimentale e 16 nel Gruppo di Controllo). L’AOT, quale terapia aggiuntiva, può contribuire ad incrementare il recupero motorio in pazienti con ictus in fase subacuta con compromissione motoria dell’arto superiore da moderata a grave.

Nell’anno 2020 i dati sono stati sottoposti ad analisi statistica che ha evidenziato un maggiore guadagno riabilitativo nel recupero della funzionalità motoria dell’arto superiore e nell’outcome funzionale nei pazienti sottoposti ad AOT + trattamento fisioterapico convenzionale (Gruppo Sperimentale), rispetto ai pazienti del Gruppo di Controllo. Il miglioramento rilevato, in associazione all’assenza di eventi avversi, conferma che l’uso del trattamento AOT può essere diffuso ad un’ampia popolazione di pazienti con ictus in fase subacuta.

/ 63

Bilancio Sociale 2020

5.4 Gli altri progetti di ricerca Progetto di Ricerca

Stimolazioni cerebrali non invasive

Stimolazioni cerebrali non invasive

64 \

Titolo del Progetto

La risonanza motoria nei pazienti con disturbo di coscienza valutata mediante Stimolazione Magnetica Transcranica

Studio multicentrico sull’efficacia della stimolazione elettrica transcranica (tES) sul recupero motorio dopo ictus

Obiettivi

Partecipanti

Risultati

Valutare l’effetto noto quale risonanza motoria (la facilitazione dell’output cortico-spinale durante l’osservazione di azioni; Fadiga et al., 1995) nei pazienti con disturbo di coscienza mediante l’applicazione della TMS.

Clinica di Riabilitazione Toscana, Montevarchi, Arezzo; Università di Ferrara

i risultati suggeriscono che la risonanza motoria è preservata in un sottogruppo di pazienti con disturbo di coscienza con alcune differenze tra stimoli di movimento biologico e non-biologico. Sia la risonanza motoria, sia la discriminazione del movimento biologico/nonbiologico correla con l’ampiezza della componente N20 dei potenziali evocati somatosensoriali in seguito alla stimolazione del nervo mediano (il marcatore temporale che segnala l’attivazione della corteccia somatosensoriale primaria). Nell’anno 2020 il lavoro è stato proposto al Journal of Clinical Medicine.

Valutare l’efficacia della stimolazione elettrica (tDCS) nel potenziare la riabilitazione motoria convenzionale nei pazienti con ictus durante tre settimane di trattamento.

Azienda USL Toscana Sud Est; Clinica Riabilitazione Toscana; ASL CN1 - P.O. di Fossano (Cuneo); Istituto di Riabilitazione Madre della Divina Provvidenza dei Passionisti Arezzo; Ospedale Maggiore Bologna; Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana; ASST Mantova - Presidio di Bozzolo; IRCCS Fondazione Don Carlo Gnocchi, Milano; AOUI Verona Policlinico GB Rossi; AUSL Piacenza; Università di Cagliari; AO Brotzu di Cagliari; IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova; Università degli studi di Genova; IRCCS Fondazione Santa Lucia Roma; Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS Università Cattolica Roma; Associazione La Nostra Famiglia IRCCS E. Medea Pieve di Soligo istituti Clinici Zucchi Carate B; Ospedale “Riuniti” di Foggia; ASL3 Genovese Arenzano; Centro di riabilitazione Aqua Salus Sellia marina (CZ)

Si attende un miglioramento significativo nel gruppo di pazienti sottoposti a stimolazione elettrica transcranica rispetto ai pazienti sottoposti a stimolazione sham nel recupero della funzionalità motoria dell’arto superiore.

Nell’anno 2020 sono state effettuate riunioni di condivisione del protocollo di studio e delle procedure necessarie all’arruolamento della casistica.

Capitolo 6 La ricerca scientifica

Stimolazioni cerebrali non invasive

Effetti della RTMS ad alta frequenza sull’emisfero dominante in pazienti con ictus in fase acuta che presentano negligenza spaziale unilaterale: uno studio pilota

Obiettivo primario: condurre uno studio pilota per valutare gli effetti immediati di una seduta di stimolazione ad alta frequenza mediante rTMS, applicata sull’area prefrontale dell’emisfero sinistro, sulle abilità visuo-spaziali in pazienti con ictus emisferico destro in fase acuta.

Obiettivo secondario: valutare se, e in che misura, fattori quali la gravità dell’ictus, l’estensione della lesione (volumetria) e la gravità del neglect influiscono sugli effetti della rTMS.

Clinica di Riabilitazione Toscana S.p.a; ùDipartimento NEUROFARBA, Sezione Psicologia, Università degli Studi di Firenze

Si attende un miglioramento delle abilità visuo-spaziali di pazienti con ictus emisferico destro in fase acuta in seguito alla seduta di stimolazione ad alta frequenza mediante rTMS, applicata sull’area prefrontale dell’emisfero sinistro.

Stimolazioni cerebrali non invasive

Effetti della stimolazione elettrica transcranica a corrente diretta (tDCS) sul recupero dell’aprassia ideomotoria degli arti superiori in pazienti con stroke in fase acuta

Verificare gli effetti della tDCS combinata al trattamento riabilitativo sul recupero della pianificazione dei movimenti dell’arto superiore confrontata con il solo trattamento riabilitativo.

Clinica di Riabilitazione Toscana S.p.a.; ICS Genova Nervi - Istituti Clinici Scientifici Maugeri S.p.a.

Si attende un miglior recupero della pianificazione dei movimenti dell’arto superiore nei pazienti sottoposti alla tDCS, applicata sulla corteccia parietale posteriore sinistra, rispetto ai pazienti che effettueranno la stimolazione sham.

Validazione di nuovi strumenti di valutazione

Validazione italiana della New Lucerne ICF Based Multidisciplinary Observation Scale (LIMOS) nei pazienti neurologici e ortopedici

Proporre una traduzione e validazione italiana della scala LIMOS in una popolazione di pazienti neurologici e ortopedici, evidenziandone le sue potenzialità a fini riabilitativi.

Clinica di Riabilitazione Toscana, Montevarchi, Arezzo

La scala LIMOS basata sull’ICF è un valido e attendibile strumento di osservazione multidisciplinare per i pazienti neurologici e ortopedici nel setting riabilitativo.

Validazione di nuovi strumenti di valutazione

Validità della New Lucerne ICF BasedMultidisciplinaryObservation Scale (LIMOS) nella rilevazione dell’outcome funzionale dei pazienti neurologici e ortopedici: uno studio di confronto con la FIM e la Barthel Index

Verificare la sensibilità e specificità della scala LIMOS nel rilevare l’outcome funzionale di pazienti neurologici o ortopedici confrontandola con la scala FIM e la scala Barthel.

Clinica di Riabilitazione Toscana, Montevarchi, Arezzo

Si attende una maggiore sensibilità e specificità della scala LIMOS nel rilevare i cambiamenti nell’outcome funzionale dei pazienti con stroke o con eziologia ortopedica rispetto alle due scale di valutazione maggiormente utilizzate nei setting riabilitativi: la scala FIM e il Barthel Index.

Dati normativi italiani per uno strumento di screening specifico per il neglect: il VR-DiSTRO

Raccogliere dati normativi in una popolazione di soggetti sani al fine di ottenere i punteggi di cut-off per i test computerizzati inclusi nella batteria. il progetto è parte di uno studio internazionale di taratura del VR-DiSTRO condotto in Italia, Svezia e Gran Bretagna

Clinica di Riabilitazione Toscana, Montevarchi, Arezzo; Università di Umea, Svezia; Università di Stoccolma, Svezia; Ospedale St Georges & Queen Mary, Londra, UK

Con questa ricerca si attende l’individuazione di cut-off che consentano un uso valido e attendibile della batteria computerizzata VR-DiSTRO nella valutazione e diagnosi della negligenza spaziale unilaterale.

Nell’anno 2020 sono stati reclutati 16 volontari sani.

Validazione di nuovi strumenti di valutazione

/ 65

Bilancio Sociale 2020

Disturbi del comportamento e gravi cerebro lesioni acquisite

Disturbi del comportamento e gravi cerebro lesioni acquisite

66 \

Disturbi del comportamento e gravi cerebro lesioni acquisite: consapevolezza del paziente e carico del caregiver

Revisione psicometrica della scala “Five Brain Injury Rehabilitation Trust Personality Questionnaires (BIRT-PQS)”

Valutazione dell’impatto delle alterazioni comportamentali sul benessere percepito dal paziente (SAT-P) e sul carico di assistenza percepito dal caregiver (CBI).

Clinica di Riabilitazione Toscana, Montevarchi, Arezzo; UFSMIA, Azienda USL Toscana Sud Est, Grosseto; Centro Cardinal Ferrari, Fontanellato, Parma; Istituto Clinico Quarenghi, San Pellegrino, Bergamo; Centro Puzzle, Torino; Istituto Santo Stefano, potenza Picena, Ancona; UGCA Salvatore Maugeri, Telese, Benevento; Centro Polifunzionale Don Clabria, Verona Ospedale Papa Giovanni Bergamo; Casa di Cura del Policlinico, Milano; IRCSS Fondazione Santa Lucia, Roma; Centro di Riabilitazione SS Trinità Viglietta, Cuneo

Il carico emotivo del caregiver è significativamente maggiore nel gruppo di pazienti meno consapevoli dei problemi legati a motivazione, cognizione sociale, disinibizione, impulsività. Il carico del caregiver correlato al tempo richiesto dall’assistenza è significativamente maggiore per i pazienti meno consapevoli dei problemi legati alla motivazione. Per i pazienti, una ridotta consapevolezza dei problemi legati alla “regolazione emotiva” si associa ad una maggiore soddisfazione relativamente a: sonno, alimentazione, tempo libero, funzionalità psicologica, funzionalità fisica; verosimilmente per una minore percezione delle proprie difficoltà. Nell’anno 2020 è stata effettuata l’analisi dei dati e la scrittura del lavoro.

Valutare la validità interna di costrutto della scala BIRT

Clinica di Riabilitazione Toscana, Montevarchi, Arezzo; UFSMIA, Azienda USL Toscana Sud Est, Grosseto; Centro Cardinal Ferrari, Fontanellato, Parma; Istituto Clinico Quarenghi, San Pellegrino, Bergamo; Centro Puzzle, Torino; Istituto Santo Stefano, Potenza Picena, Ancona; UGCA Salvatore Maugeri, Telese, Benevento; Centro Polifunzionale Don Calabria, Verona; Ospedale Papa Giovanni Bergamo; Casa di Cura del Policlinico, Milano; IRCSS Fondazione Santa Lucia, Roma; Centro di Riabilitazione SS Trinità Viglietta, Cuneo

I risultati hanno mostrato la mancanza di validità interna di costrutto del punteggio totale della scala BIRT. E’ pertanto auspicabile un’analisi più comprensiva della validità di costrutto mediante la Rasch analysis.

Capitolo 6 La ricerca scientifica

Disturbi del comportamento e gravi cerebro lesioni acquisite

Competenza Deglutitoria

Device elettronici nella riabilitazione neuropsicologica

Validazione della forma ridotta della scala Brain Injury Rehabilitation Trust Personality Questionnaires (BIRT-PQS) mediante Rasch Analysis

Utilizzare la Rasch Analysis per calibrare la forma ridotta della scala BIRT

Clinica di Riabilitazione Toscana, Montevarchi, Arezzo; UFSMIA, Azienda USL Toscana Sud Est, Grosseto; Centro Cardinal Ferrari, Fontanellato, Parma; Istituto Clinico Quarenghi, San Pellegrino, Bergamo; Centro Puzzle, Torino; Istituto Santo Stefano, Potenza Picena, Ancona; UGCA Salvatore Maugeri, Telese, Benevento; Centro Polifunzionale Don Calabria, Verona; Ospedale Papa Giovanni Bergamo; Casa di Cura del Policlinico, Milano; IRCSS Fondazione Santa Lucia, Roma; Centro di Riabilitazione SS Trinità Viglietta, Cuneo

Dopo estese modifiche, che hanno richiesto la riduzione del 48% del carico degli item, è stata ottenuta una forma ridotta che soddisfa i criteri della Rasch Analysis.

Effetti della localizzazione lesionale sull’evoluzione della competenza deglutitoria in pazienti con stroke

Indagare più specifiche correlazioni tra sede lesionale (secondo Bamford) e fase deglutitoria.

Clinica di Riabilitazione Toscana, Montevarchi, Arezzo

I risultati mostrano che c’è una correlazione tra le diverse aree cerebrali e specifici deficit deglutitori. Ciò offre la possibilità di incrementare la comprensione dei meccanismi di funzionamento della disfagia potenziando la differenziazione degli interventi riabilitativi in funzione dei distretti anatomici e funzionali coinvolti.

L’utilizzo in autonomia di device elettronici per la riabilitazione neuropsicologica

Valutare se l’utilizzo in piena autonomia, da parte del soggetto con esiti di ictus cerebrale, di uno strumento digitale (Neurotablet) possa aumentare l’efficacia di una riabilitazione cognitiva sulle funzioni attentive. Inoltre, obiettivo dello studio è verificare se il paziente riesce a generalizzare le competenze sviluppate durante il trattamento riabilitativo ad un contesto di vita quotidiana.

Clinica di Riabilitazione Toscana, Montevarchi, Arezzo, Centro di Ricerca in Riabilitazione Neuromotoria e Cognitiva, Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento (Università di Verona)

Dai risultati delle ricerca si attende un miglioramento significativamente maggiore delle capacità attentive nel gruppo di pazienti che ha utilizzato in autonomia il Neurotablet rispetto ai pazienti che ha eseguito in autonomia gli esercizi tradizionali con carta e matita.

/ 67

Bilancio Sociale 2020

Relazione tra compromissione cognitiva e outcome funzionale

68 \

Studio Multicentrico Nazionale COGNIREMO – Cognitive Impairment and Rehabilitation of Motor functions

Valutare come la compromissione di specifici domini cognitivi condizioni il recupero motorio e percorso alla dimissione in un campione di pazienti con ictus.

RRF Usl Toscana Sud Est; CRT - Clinica di Riabilitazione Toscana; Clinica di Neuroriabilitazione - AOU Ospedali Riuniti di Ancona; Fondazione Santa Lucia; Università degli Studi dell’Aquila; Azienda Ospedaliera Pisana; Ospedale San GiuseppePiancavallo-Verbania; SCRIN-Struttura Complessa Riabilitazione Intensiva Neuromotoria-Trevi; Dipartimento Medicina fisica e Riabilitativa Az. USL Toscana Centro; UOC Medicina Riabilitativa Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli; Ospedale Civile Sant’Agostino Estense Baggiovara (Modena); Ospedale San Gerardo ASST Monza; Istituti Clinici Scientifici Maugeri Spa; Università di Verona; Centro di Recupero e Riabilitazione Funzionale “Mons. L. Novarese”, Moncrivello (VC); USL 5 Friuli occidentale UOC riabilitazione Pordenone; San Giacomo Ospedale Privato Accreditato di Medicina Riabilitativa-Ponte dell’Olio – Piacenza; IRCCS Neuromed di Pozzilli-Isernia; UOC Medicina fisica e riabilitativa Az Policlinico Università di Bari; S.C. di Medicina Fisica e Riabilitazione OspedalieraOspedale Sestri Levante-GE; UOC Neurologia Ospedale S. Andrea, Roma; Dipartimento di Riabilitazione e Recupero Funzionale, Fondazione Poliambulanza-Brescia; Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione “Gervasutta – Udine; San Raffaele Pisana; Istituto Agazzi; UO Riabilitazione e recupero funzionale; “Villa Fulvia” di Roma; Istituto di Riabilitazione Santo Stefano Porto Potenza Picena (MC); UO Neuroriabilitazione Ospedale San Giovanni Battista – Roma; UOC RRF ULSS2 Marca Trevigiana - Ospedale di Treviso; UOC Medicina Fisica e Riabilitativa-USU-AOU Policlinico Bari; Casa di Cura Villa Maria Padova; UOC RRF Dipartimento di riabilitazione Territoriale Taranto; UOC medicina fisica e riabilitativa - Bologna

Si attende la rilevazione di uno specifico pattern di correlazione tra compromissione cognitiva e outcome funzionale favorevole o sfavorevole

Capitolo 6 La ricerca scientifica

Relazione tra compromissione cognitiva e outcome funzionale

Governo della Diffusione delle Infezioni

Case Report

Big Data Management

Valutare l’influenza della variabile di genere sul recupero funzionale in un campione di pazienti con ictus.

UOC RRF Usl Toscana Sud EstM; CRT - Clinica di Riabilitazione Toscana

Si prevede di trovare una correlazione significativa tra l’appartenenza di genere e l’outcome funzionale dei pazienti colpiti da ictus, a parità di comorbilità, sede lesionale e durata della degenza.

Governo della diffusione delle infezioni nel percorso del paziente con Grave Cerebrolesione Acquisita

Monitoraggio e gestione del rischio infettivo nel percorso di cura e riabilitativo della persona con Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA)

Azienda USL Toscana Sud-Est; Terapia Intensiva Neurochirurgica (Auletta Caterina); Azienda Ospedaliera Senese; CRTClinica di Riabilitazione Toscana; Azienda USL Toscana Sud Est-Distretto Colline dell’Albegna; Riabilitazione Funzionale Aldi Mai Manciano (Tripodi Rosmery)

Incremento dell’adesione alle buone pratiche e adesione alle iniziative formative.

Profilo cognitivo nella meningite pneumococcica

Descrivere il profilo cognitivocomportamentale e l’evoluzione temporale, di un raro caso di meningite batterica da pneumococco con coinvolgimento bilaterale dei lobi frontali la cui peculiarità è costituita dalla presenza di una grave sindrome disesecutiva nel contesto di conservazione delle capacità di immagazzinamento mnestico.

Clinica di Riabilitazione Toscana Spa

Nel 2020 lo studio ha visto la fase di scrittura del caso.

Big Data Management

Ideare un database in grado di raccogliere tutte le variabili misurabili (item) e misurate (stime) e classificarle in un formato che ne renda immediata la visualizzazione e l’analisi longitudinale (Progetto Riabilitativo Individuale) e trasversale (clusterizzazione dei pazienti per item e studio della correlazione tra variabili).

Clinica di Riabilitazione Toscana Spa

Nel 2020 sono stati inseriti i dati nel database e sono state effettuate riunioni di aggiornamento sullo stato di avanzamento.

Differenze di genere nel recupero della persona con ictus RIABILIGENE

/ 69

Bilancio Sociale 2020

5.5 La produzione scientifica Il lavoro svolto dal Centro di Ricerca della CRT ha prodotto numerosi articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali:

• Abbruzzese L., Damora A., Antonucci G., Zoccolotti P., Mancuso M. (2019). Effects of Prism Adaptation on Reference Systems for Extrapersonal Space in Neglect Patients. Brain Sciences, 9(11). Doi:10.3390/brainsci9110327

• Abbruzzese L., Magnani N., Robertson I.H., Mancuso M. (2019). Age and gender differences in emotion recognition. Frontiers in Psychology. Doi: 10.3389/ fpsyg.2019.02371

Anelli F, Avanzi S, Shahar A, Mancuso M, Frassinetti F. (2018). Effects of spatial attention on mental time travel in patients with neglect. Cortex. Doi:/doi. org/10.1016/j.cortex.2018.01.012

Anelli F, Avanzi S, Damora A, Mancuso M, Frassinetti F. (2018). Mental time travel and functional daily life activities in neglect patients: Recovery effects of rehabilitation by prism adaptation. Cortex. Doi: 10.1016/j.cortex.2018.12.003

Basagni B., De Tanti A, Damora A., Abbruzzese L., Varalta V., Antonucci G., Bickerton W.L., Mancuso M. (2017). The assessment of hemineglect syndrome with cancellation task: a comparison between the Bells Test and the Apple Test.

Neurological Sciences. Doi 10.1007/s10072-017-3139-7.

Basagni B., Luzzatti C., Navarrete E., Caputo M., Scrocco G., Damora A., Giunchi L., Gemignani P., Caiazzo A., Gambini M.G., Avesani R., Mancuso M., Trajano L., De Tanti A. (2017). VRT (Verbal reasoning test): a new test for assessment of verbal reasoning. Test realization and Italian normative data from a multicentric study.

Neurological sciences. Doi: 10.1007/s10072-017-2817-9

Mancuso M., Varalta V., Smania N., Zoccolotti P., Antonucci G. et al., (2016).

Italian normative data for a stroke specific cognitive screening tool: the Oxford Cognitive Screen (OCS). Neurological Sciences. Doi: 10.1007/s10072-016-2650-6.

70 \

Capitolo 6 La ricerca scientifica

Colucci M., Tofani M., Trioschi D., Guarino D., Berardi A., Galeoto G. (2019).

Reliability and validity of the Italian version of Quebec User Evaluation of Satisfaction with Assistive Technology 2.0 (QUEST-IT 2.0) with users of mobility assistive device. Disability and Rehabilitation: Assistive Technology. Doi:10.1080/1748 3107.2019.1668975

Mancuso M, Damora A, Abbruzzese L, Zoccolotti P. (2018). Prism adaptation improves ego-centric but not allocentric unilateral neglect: a case study. European Journal of Physical and Rehabilitation Medicine. Doi: 10.23736/S1973-9087.17.04603-2.

• Mancuso M, Abbruzzese L, Canova S, Landi G, Rossi S, Santarnecchi E. (2017), Transcranial Random Noise stimulation does not improve behavioral and neurophysiological measures in patients with vegetative-Unresponsive Wakefulness State (VS-UWS). Frontiers in Human Neurosciences. Doi: 10.3389/fnhum.2017.00524.

Mancuso M., Damora A., Abbruzzese L., Navarrete E., Basagni B., Galardi G., Caputo M., Bartalini B., Bartolo M., Zucchella C., Carboncini M.C., Zoccolotti P., Antonucci G., De Tanti A. (2019). A New Standardization of the Bells Test: An Italian Multi-Center Normative Study. Frontiers in Psychology. Doi: 10.3389/ fpsyg.2018.02745

Mancuso M, Demeyere N, Abbruzzese L, Damora A, Varalta V, Pirrotta F, Antonucci G, Matano A, Caputo M, Caruso MG, Pontiggia GT, Coccia M, Ciancarelli I, Zoccolotti P. (2018). Using the Oxford Cognitive Screen (OCS) to detect cognitive impairment in stroke patients: a comparison with the Mini-Mental State Examination. Frontiers in Neurology. Doi: 10.3389/fneur.2018.00101.

Mancuso M., Capitani D., Ferroni L., Caputo M., Bartalini B., Abbruzzese L., Pirrotta F., Rossi G., Pacini M., Spaccavento S., Asnicar M., Farinello C., Gemignani P., Cantagallo A. (2016). Efficacy of Prism in Neglect Treatment: A randomized Single Blind Study. International Journal of Physical Medicine & Rehabilitation. Doi: 10.4172/2329- 9096.1000355. / 71

Bilancio Sociale 2020

5.6 Il Centro di Ricerca nel dibattito scientifico nazionale ed internazionale Il Centro di Ricerca della CRT si pone in primo piano nel panorama scientifico nazionale ed internazionale attraverso la partecipazione a convegni, workshop e seminari di carattere scientifico.

In particolare, di seguito, si evidenziano quelli svolti più di recente.

•

Webinar: Giornate di studio SIMFER Sardegna 2020: Approccio riabilitativo alla persona con disordine acquisito delle funzioni cognitive, 27 Giugno 2020, “Dimensione del problema e approccio nella valutazione dell’ictus: valutazione clinica della persona con disordine cognitivo”, Dott. Mauro Mancuso

•

Corso online di FAD sincrona “Metodologie di elaborazione delle linee guida” realizzato da GIMBE, 6 Novembre, 2020

•

Il recupero della funzione post stroke: i professionisti della riabilitazione si confrontano, ASL Firenze, 24 Gennaio 2020.

•

“Fattori predittivi del recupero motorio e neurocognitivo”, Dott. Mauro Mancuso

•

“Problematiche neuropsicologiche”, Dott.ssa Laura Abbruzzese

•

48 Congresso Nazionale SIMFER, 3 Dicembre 2020, “Funzioni cognitive nel recupero motorio del paziente con ictus: primi risultati dello studio COGNIREMO” – Dott.

Mauro Mancuso

•

Forum Risk Management 15 Dicembre 2020 “Non di solo COVID 19: le infezioni in riabilitazione” – Dott. Mauro Mancuso

5.7 La Didattica e la Formazione Il Centro di Ricerca svolge anche un ruolo rilevante nella didattica e nella formazione.

Un particolare rilevo deve essere attribuito all’attivazione di due borse di studio della durata di quattro anni in collaborazione con l’Università

72 \

Bicocca di Milano, presso la Scuola di Specializzazione in Neuropsicologia, per la Dott.ssa Giulia Martinelli e la Dott.ssa Gessica Scrocco.

Capitolo 6 La ricerca scientifica

5.8 La fondazione Gianfranco Salvini Onlus: un driver di conoscenza La Fondazione Gianfranco Salvini Onlus persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale, senza scopo di lucro, e si pone l’obiettivo di promuovere, finanziare e condurre in ambito nazionale e internazionale attività di studio e ricerca scientifica, soprattutto in campo medico e farmaceutico, con particolare riferimento all’attività della clinica riabilitativa nell’ambito dell’intero percorso assistenziale del paziente, dal regime di degenza ospedaliera al reinserimento domiciliare.

La Fondazione è stata fondata dalla Clinica nel 2019 insieme soci fondatori Azienda USL Toscana Sud Est, Comune di Terranuova Bracciolini, Istituti Clinici Scientifici Maugeri, Azienda Ospedaliera Universitaria Senese. E’ stata dedicata al professor Gianfranco Salvini, considerato il padre della riabilitazione cognitiva. Nel 1977, egli costituì il primo reparto di riabilitazione in Italia unificando le attività del Consorzio Socio-Sanitario della Zona e dell’Ente ospedaliero del Valdarno aretino.

Fu tra i protagonisti dell’innovazione in questo settore, realizzando un percorso che portava i pazienti dagli ospedali di San Giovanni e Montevarchi fino alla struttura di riabilitazione a Terranuova e quindi al reinserimento al proprio domicilio.

Da un punto di vista organizzativo sono Organi della Fondazione il Consiglio di Amministrazione, il Presidente del Consiglio di Amministrazione; il Revisore Unico; l’Assemblea; la Fondazione si avvale inoltre di un Direttore Scientifico e di un Comitato Scientifico.

Nell’anno 2020 ha approvato il proprio Codice Etico che fonda la sua attività su principi etici generali di comportamento.

Nell’anno 2020 la Fondazione ha finanziato 4 progetti di ricerca sulla base di un bando pubblico finalizzato alla ricerca in ambito sanitario con particolare attenzione ai progetti finalizzati alla riabilitazione già determinati dal Ministero della salute.

I progetti finanziati, per un importo totale di euro 139.000. affronteranno i seguenti temi: Differenze di genere nel recupero della persona post ictus; Linee guida ministeriali per la riabilitazione delle funzioni cognitive della persona con afasia; Linee guida ministeriali per la riabilitazione delle funzioni cognitive della persona con neglet; E-POM: Evidence for Pediatric Outcome Measures. I soggetti proponenti risultati vincitori sono stati la Clinica di Riabilitazione Toscana, la Società Italiana di Neuropsicologia – SINP con due progetti ed il Dipartimento di Neuroscienze Umane dell’Università di Roma “La Sapienza”.

/ 73

Bilancio Sociale 2020

Conclusioni / Nota di metodo alla lettura

Conclusioni Il Bilancio Sociale 2020 prosegue l’esperienza di trasparenza e rendicontazione sociale dopo il primo triennio di sperimentazione sul campo. Il Bilancio Sociale è ormai un elemento pienamente inserito nel sistema di rendicontazione della Clinica e uno strumento di dialogo strutturale con gli stakeholder.

Nell’edizione 2017 la Clinica ha avviato un percorso di trasparenza con questa esperienza che rappresenta una buona prassi nel contesto sanitario.

Le edizioni successive, pur mantenendo una struttura comparabile del documento, hanno lasciato spazio all’approfondimento di tematiche specifiche quali la Ricerca scientifica nel 2018 ed il rapporto con il Territorio nel 2019. Proprio quest’ultima edizione ha evidenziato il valore sanitario, sociale ed economico dei servizi riabilitativi resi dalla Clinica nel Valdarno ed in tutto il territorio dell’AUSL Toscana Sud-est. Più in generale, in tutte le edizioni si è poi mostrato come la Clinica rappresenti ormai un consolidato polo riabilitativo di eccellenza non solo per il Valdarno ma per tutta la Regione Toscana.

L’edizione 2020 non poteva che avere come chiave di lettura la capacità della CRT di affrontare e superare le crisi pandemica che ci ha colpito in quest’ultimo anno. E’ motivo di orgoglio evidenziare, senza presunzione, come la Clinica sia stata capace di affrontare con positività ed energia un anno così difficili sia per l’emergenza sanitaria, che ha avuto inevitabilmente, un notevole impatto sui servizi sia per la riorganizzazione della struttura, dovuta all’improvviso abbandono del posto di lavoro di molte unità di personale che hanno richiesto un forzato ed immediato turnover. Nell’edizione 2020 del bilancio sociale è mostrato chiaramente come la CRT abbia brillantemente superato questa difficile prova ponendo le basi per lo sviluppo futuro e mantenendo l’elevata qualità dei servizi che l’hanno sempre contraddistinta in un contesto di equilibrio economico e finanziario della gestione.

Anche il 2020 avrà quindi la sua rappresentazione attraverso il Bilancio Sociale anche se la pandemia ancora in corso non permetterà di assegnare a questo importante documento una vera e piena funzione “fisica” di “collegamento” con i nostri Stakeholder dovendone limitare la diffusione tramite l’utilizzo della modalità informatica che, pur permettendo alla CRT di raggiungere molti più soggetti, riesce con molta più difficoltà ad essere strumento di discussione e confronto dei suoi contenuti.

Nonostante la “forzata” distanza fisica, il Bilancio Sociale resta comunque un momento fondamentale di trasparenza e condivisione con i nostri stakeholder dei risultati fin qui insieme raggiunti.

74 \

Nota di metodo alla lettura Il bilancio sociale della CRT è giunto quest’anno alla quarta edizione. La Clinica ha deciso di dare continuità ad un percorso di comunicazione, dialogo e trasparenza con i propri stakeholder mostrando i risultati prodotti e gli effetti della propria attività. La rendicontazione sociale, iniziata nel 2017, è infatti ormai consolidata e pienamente integrata nel sistema di rendicontazione aziendale. Attraverso il bilancio sociale, la CRT ha quindi inteso creare un percorso di coinvolgimento di tutti coloro che si interfacciano con l’attività della Clinica.

Come sappiamo, il bilancio sociale non è un documento obbligatorio ma rappresenta una scelta dell’azienda rivolta ad offrire una panoramica sempre più completa in merito ai valori e ad alle azioni dell’agire responsabile che sono alla base dell’attività quotidiana della CRT.

Riferimenti di Metodo Nella redazione del bilancio sociale si è fatto riferimento ai principali modelli in uso a livello nazionale ed internazionale. Essi rappresentano un punto di riferimento per garantire il rispetto dei principi di comprensibilità, chiarezza e accuratezza nella produzione e nella rendicontazione dei dati e delle informazioni. In particolare, il bilancio sociale della CRT si ispira ai principi ed al modello predisposto

dal Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale (GBS), ponendo particolare attenzione al documento di ricerca n. 9 denominato “La rendicontazione sociale per le aziende sanitarie”. Nello stesso tempo, nel redigere il bilancio sociale si è fatto riferimento al modello internazionale proposto dalla Global Reporting Initiative (GRI) al fine di collocare il percorso intrapreso nel solco della migliore prassi.

Periodicità, perimetro e processo di rendicontazione La periodicità ed il perimetro di rendicontazione coincidono con quelle dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020. In particolare, nel bilancio sociale, sono prese in esame tutte le attività che producono un impatto significativo in termini di sostenibilità (materiale) e che risultano di interesse per gli stakeholder.

Infine, per quanto riguarda le fonti da cui sono stati

attinti i dati, si è fatto riferimento a documenti interni all’ente, contabili ed extracontabili, ed a fonti esterne come documenti di studio redatti da altri enti pubblici o uffici regionali o nazionali di statistica.

Comune di

Terranova Bracciolini