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LA “LOVE ADDICTION” QUANDO L’AMORE DIVENTA UNA MALATTIA
from Brain. Febbraio 2023
by Brain
Caratteristiche
di Maria Stella Aloisi* e
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* Unità Funzionale Salute Mentale Adulti, Dipartimento di Psichiatria e Dipendenze, USL Nord-Ovest della Regione Toscana, Area Pisana ** Istituto di Scienze del Comportamento G. De Lisio
Per quanto la love addiction sia stata progressivamente riconosciuta quale problema di grande attualità e causa di significativa sofferenza per le persone che ne sono affette, non stupisce che vi sia stata, e vi sia tuttora, reticenza a parlare di amore in termini di patologia e di dipendenza. Eppure è una consolidata esperienza clinica che si possano delineare pattern disfunzionali di relazioni affettive, in cui le attenzioni e i comportamenti di cura nei confronti del partner sfuggono progressivamente al controllo e alla libertà di scelta della persona, portando alla progressiva riduzione dei propri spazi di indipendenza con numerose e svariate conseguenze negative. La mancanza di una definizione opera- zionale condivisa rende difficoltosa una stima precisa della diffusione della Love Addiction. Stando ad alcuni ricercatori la prevalenza di questo disturbo nella popolazione americana è compresa tra il 5 e il 10%. Ossessioni, sentimenti e dinamiche comportamentali tipiche della Love Addiction possono essere ritrovati in entrambi i sessi e anche gli uomini possono avere una storia di relazioni affettive e interpersonali problematiche. Questa patologia è considerata, comunque, un fenomeno, se non esclusivamente, quantomeno tipicamente femminile.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA LOVE ADDICTION Sul rapporto amore-dipendenza è possibile incontrare diverse scuole di pensiero che fanno riferimento a definizioni concettuali spesso contrastanti. Alcuni autori ritengono che l’amore romantico debba essere considerato sempre una love addiction: positiva, quando ricambiato, opportuno e non dannoso; negativa quando il sentimento è inappropriato, dannoso, non corrisposto e/o respinto.
Altre scuole identificano la love addiction come una possibilità operando una distinzione tra amore maturo e immaturo: il primo consente ad entrambi i partner di crescere, di incrementare l’autostima e il benessere; il secondo è caratterizzato da giochi di potere, pensieri e comportamenti possessivi, preoccupazioni ossessive sulla fedeltà del partner, attaccamenti morbosi. Solo l’amore immaturo può essere considerato una forma di dipendenza.
Nell’etimologia della parola ‘addiction’ non vi è alcun riferimento specifico all’utilizzo di sostanze e l’idea dell’esistenza di dipendenze anche in assenza di sostanze psicoattive non è, in realtà, così nuova. Eppure, il termine è stato per lo più assimilato al disturbo da uso di sostanze e spesso, confuso con quello di dependence. Nel 1945, Otto Fenichel ha introdotto il termine “amore-dipendenti” per indicare quella tipologia di persone che necessitano dell’amore nella stessa maniera in cui altri necessitano di droghe o alcol. A partire dagli anni ’70, grazie alla psicoterapeuta americana Robin Norwood ed alla pubblicazione del testo “Donne che amano troppo”, si è iniziato a riconoscere l’esistenza di questo problema ed a parlare di Love Addiction.
Alcuni autori ritengono che l’amore romantico debba essere considerato sempre una love addiction: positiva, quando ricambiato, opportuno e non dannoso; negativa quando il sentimento è inappropriato, dannoso, non corrisposto e/o respinto.

La Love Addiction è una condizione psicologica di assoluta dedizione all’altro, in cui emerge totale disinteresse per tutto ciò che non riguarda l’oggetto d’amore, le cui esigenze sono sempre anteposte alle proprie e verso cui si compiono sacrifici eccessivi. La relazione diventa il fulcro della propria esistenza, al punto da portare a trascurare e/o abbandonare tutte le occupazioni e gli interessi cui precedentemente si attribuiva valore. La mancanza di reciprocità – nei sentimenti, nei comportamenti e nei sacrifici - è un aspetto cardine della love addiction. Queste relazioni mancano di tutto ciò che rende sano un rapporto di coppia: vera intimità, reali sentimenti e possibilità di crescita, arricchi- mento e comprensione reciproche. Nel tentativo di giustificare a sé stessa questa relazione problematica, la persona con love addiction non può che sottostimare il costo della relazione stessa.
Sono state distinte tipologie diverse di love addiction. Tra le principali, troviamo la tipologia ossessiva, tipica di coloro che non riescono a lasciar andare il partner, neanche se questi è rifiutante, non amorevole, distante, dittatoriale, egocentrico, egoista e, a sua volta, dipendente da qualcosa al di fuori della relazione. Particolarmente comune il profilo co-dipendente, in cui il legame è esclusivamente mediato dalla condizione di bisogno. Altro caso è quello del dipendente dalla relazione che, per quanto non più innamorato del partner, è incapace di lasciarlo per un’estrema paura di rimanere solo. Vi sono poi forme di ambivalenza, dove si brama l’amore ma, allo stesso tempo si è terrorizzati dall’intimità. Si riconoscono in questo profilo diverse sottocategorie: le persone ossessionate da persone non disponibili (torchbearers), quelle che distruggono le relazioni non appena iniziano a diventare serie (saboteurs), coloro che reiterano il modello disponibile/non disponibile (seductive), quelli che dipendono da più partners ma che evitano l’impegno e legami profondi (romance). Un altro profilo tipico è rappresentato da uomini con un certo peso nel proprio ambiente di vita, molto affascinanti e seduttivi, ma che, nei fatti, restano freddi, distaccati e non vogliono essere coinvolti in relazioni sentimentali profonde. I soggetti affetti da love addiction tendono ad instaurare relazioni amorose con persone che, in qualche modo, soddisfano i loro ossessivi bisogni di cura e protezione, alimentando così circoli viziosi all’interno della coppia che conducono alla cronicizzazione del disturbo.
La donna con love addiction fatica ad acquisire consapevolezza della sua situazione. In alcuni casi, può essere delusa dal rapporto affettivo, riconoscerne le problematicità e lamentarsene in continuazione; può rendersi conto di aver compromesso la propria vita, di aver accettato disprezzo, tradimenti e violenze, di aver completamente lasciato andare tutto il resto, eppure, non è capace di interromperla, non contempla minimamente la separazione, riuscendo a vedere la solitudine unicamente come condizione priva di senso.
DALLE ORIGINI ALLE CONSEGUENZE DELLA LOVE ADDICTION
Le dipendenze sono fenomeni bio-psico-sociali estremamente complessi che necessitano di essere indagati in un’ottica multifattoriale. Determinanti genetiche, biochimiche, psicologiche e sociali si intrecciano dando origine a comportamenti che si caratterizzano per un uso distorto di una sostanza, di un oggetto o di un comportamento. L’alterazione di tre sistemi funzionali (motivazione-gratificazione, regolazione degli affetti e della inibizione comportamentale) conduce ad un processo comune tutte le dipendenze da sostanze o comportamentali. Diversi sistemi neurotrasmettitoriali, soprattutto dopaminergico e oppioide, interagiscono e regolano questi meccanismi. Aree cerebrali implicate nell’apprendimento e nella memoria (ippocampo), nella regolazione delle emozioni (amigdala) e nel controllo degli impulsi (aree cortico-frontali) giocano un ruolo particolarmente importante. Quando si è coinvolti in una relazione amorosa , si attivano molte vie della ricompensa: vie dopaminergiche associate a energia, concentrazione, motivazione, desiderio intenso. Tipiche reazioni biochimiche dell’innamoramento coinvolgono l’ossitocina, la vasopressina, la serotonina e le regioni cerebrali legate allo sviluppo di fiducia e alla creazione di piacere. Anche quando si è respinti si osservano fenomeni analoghi.
Tratti di personalità, fattori genetici o di altro tipo possono essere considerati fattori di rischio per la love addiction. Lo stile genitoriale e le dinamiche relazionali di cui facciamo esperienza durante l’infanzia influenzano in modo rilevante i rapporti interpersonali della vita adulta. In base alla teoria dell’Attaccamento di Bowlby, il tipo di legame iniziale che si instaura tra madre e bambino può essere considerato predittivo delle relazioni affettive che caratterizzeranno la nostra età adulta. In soggetti con attaccamento ansioso-ambivalente sono stata osservata una notevole propensione a idealizzare i partner e un approccio all’amore piuttosto problematico con preoccupazioni ossessive, dipendenza emotiva, idealizzazione e bisogno di attenzioni. Nei casi di mothering carente, segnati, da assenza di contatto fisico, verrebbero a mancare alla figlia quelle importanti componenti di sicurezza e approvazione e questo avrebbe conseguenze sulle relazioni sentimentali successivamente instaurate. Numerosi risultano, inoltre, i casi di pazienti affetti da sex e love addiction con un passato connotato da esperienze traumatiche.
La donna con love addiction fatica ad acquisire consapevolezza della sua situazione. In alcuni casi, può essere delusa dal rapporto affettivo, riconoscerne le problematicità e lamentarsene in continuazione.
Le persone che soffrono di love addiction affrontano numerosi eventi di vita negativi: questi avvenimenti possono essere alla base dell’insorgenza del disturbo o conseguenza dello stile di vita della persona dipendente. Anche le esperienze positive non sembrano riuscire a controbilanciare gli eventi negativi rappresentando solo fattori di stress per le persone con problemi di dipendenza.
Le persone che soffrono di love addiction affrontano numerosi eventi di vita negativi: questi avvenimenti possono essere alla base dell’insorgenza del disturbo o conseguenza dello stile di vita della persona dipendente. Anche le esperienze positive non sembrano riuscire a controbilanciare gli eventi negativi rappresentando solo fattori di stress per le persone con problemi di dipendenza.
La love addiction può portare a situazioni davvero pericolose, può intrappolare la persona in un ciclo di violenza, in una spirale di sofferenza tale da precludere altri legami affettivi e, in generale, la possibilità di preservare una progettualità di vita. Un fenomeno estremo associato è rappresentato dallo stalking. Un’altra forma estrema è rappresentata dalla Sindrome di Stoccolma, particolare condizione di love addiction che si può ritrovare in diversi tipi di rapporti (familiari, romantici, interpersonali) e che potrebbe fornire una cornice per spiegare casi di vio- lenza domestica che si perpetrano a lungo. Se la coercizione fisica non è una caratteristica imprescindibile della love addiction, il totale annientamento e la convinzione di non poter esistere se non in quella relazione lo sono. La gelosia è un’altra emozione che, da comune e funzionale, può trasformarsi in patologica e portare a tragiche conseguenze. La gelosia viene spesso chiamata in causa come spiegazione di tanti casi di femminicidio: l’uomo per la sua addiction sarebbe preda di una gelosia incontrollabile, di un raptus e della mancanza di un freno razionale.
Trattamento
Alcuni esponenti del settore suggeriscono di avvalersi, per il trattamento di questa patologia, delle stesse strategie utilizzate per il trattamento psicosociale della dipendenza da sostanze. In un’ottica di prevenzione primaria, sarebbe importante sviluppare metodologie di valutazione per intercettare le persone più a rischio e sviluppare quindi interventi mirati. In questo senso, si ritiene che campagne di informazione mirate potrebbero avere un impatto significativo e che, in questo, le istituzioni scolastiche e i mass media potrebbero avere un ruolo rilevante. Il passaggio successivo riguarda la richiesta di aiuto. “Che cosa posso fare o come posso cambiare per riavere il mio oggetto d’amore?” Spesso in chi soffre di love addiction, tutt’altro che raramente, vi è la ricerca di una risposta a questa domanda. A volte la richiesta di aiuto è immediatamente successiva alla fine della relazione, in altri casi molto più tardiva. In alcuni casi, l’aspettativa alla base della ricerca di aiuto è quella di trovare uno spazio in cui parlare del proprio partner. Indagare quali sono le motivazioni alla base della ricerca di aiuto è un altro passaggio fondamentale. Strumento basilare per agevolare le persone a riconoscere i problemi attuali e presumibilmente legati ad una persistenza del comportamento disadattivo, è il colloquio motivazionale. Obiettivo primario deve essere creare, e mantenere, la motivazione al cambiamento di quel comportamento disfunzionale.
Un aspetto tipico del decorso del disturbo da uso di sostanze sono le ricadute dopo un periodo più o meno lungo di interruzione dell’uso: anche nella love addiction è molto facile ricadere. Può darsi che il partner non si dimostri all’altezza di quanto l’altra persona si aspetta. Chi è affetto da love addiction può anche allontanarsi, per ritornare subito sui suoi passi a fronte di un minimo cenno di sofferenza o richiesta di attenzione dell’altro. Per cercare di contrastare questa possibilità, negli USA, sono sorte comunità terapeutiche per la love addiction dove grup- pi di auto-aiuto costituiti da persone con love e sex addiction, si sottopongono a programmi residenziali per modificare, molto gradualmente, le modalità relazionali dei pazienti e contrastare quello che appare essere un vero e proprio comportamento recidivante. Un approccio psicoterapeutico che ha trovato riscontri positivi nel trattamento della love addiction è la psicoterapia interpersonale. Solitamente, nelle sedute si riflette sulla relazione e sulle sue fragilità, sulla percezione delle cose e sugli errori che alimentano false percezioni. Parte del lavoro è centrato sull’autostima della persona, così da gettare le basi per una relazione sana e appagante. Infine, quando la love addiction concomita con un disturbo da uso di sostanze, il trattamento deve procedere parallelamente. Non è possibile, infatti, uscire dalla condizione di love addiction senza affrontare la dipendenza dalla sostanza.

Un profilo tipico è rappresentato da uomini con un certo peso nel proprio ambiente di vita, molto affascinanti e seduttivi, ma che, nei fatti, restano freddi, distaccati e non vogliono essere coinvolti in relazioni sentimentali profonde.