Preziosa Magazine 2.2023

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€ 15 £ 15 US$ 19 maggio 2023 € 10,00 Italy only Poste Italiane S.P.A. – Spedizione In Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N.46) ART. 1, comma 1 S/NA/11/2019
Ivana Ciabatti

La creatività e la passione sopravviveranno all’AI L’

intelligenza artificiale stravolgerà, come tante altre applicazioni informatiche, la nostra quotidianità, ed è evidente che, nei prossimi anni, il mondo subirà grandi cambiamenti. Ma sono certo che non sarà in grado di sostituire quelle caratteristiche che hanno scritto la nostra storia, la storia italiana

Artificial intelligence will, like so many other computer applications, disrupt our daily lives, and it is clear that, in the coming years, the world will undergo great changes. But I am certain that it will not be able to replace those features that have written our history, Italian history.

Dubito che il futuro potrà essere popolato da “artigiani digitali” perché la creatività, la sensibilità artistica e l’abilità tecnica necessarie a creare ‘capolavori’ sono frutto di studio, ma soprattutto di amore. L’AI sostituirà, sì, i processi produttivi ‘meccanici’ ma non potrà mai surrogare le emozioni investite e trasmesse, quelle che fanno di un gioiello di manifattura artigianale Valenzana o Torrese un oggetto unico, di un abito sartoriale la quintessenza della raffinatezza, di un accessorio fatto a mano l’espressione di un modus operandi inimitabile. E proprio il concetto di amore dovrà essere la chiave per preservare non anni ma millenni di tradizione, di fatto a mano, di buon gusto.

I doubt that the future can be populated by "digital artisans" because the creativity, artistic sensibility and technical skill needed to create 'masterpieces' are the result of study but above all of love. AI will, yes, replace 'mechanical' production processes but it can never replace the emotions invested and transmitted, those that make a Valencian or Torrese handcrafted piece of jewelry a unique object. And the very concept of love will have to be the key to preserving not years but millennia of tradition, of handmade, of good taste.

The jewelry industry will inevitably continue its process of evolution-now more than ever with great commitment to sustainability-but it will have to keep a firm focus on the past.

One example, from which to take a lesson, was the Ornamenta exhibition, held at the Goldsmith Center in Marcianise - in collaboration with the Archaeological Park of Pompeii - during the May Open fair. It was a testimony to beauty and contemporaneity that invested visitors with a torrent of sensations that robots can never replicate.

L’industria del gioiello inevitabilmente proseguirà il suo processo di evoluzione - oggi più che mai con grande impegno verso la sostenibilità - ma dovrà mantenere ben salda l’attenzione al passato.

Un esempio, da cui prendere insegnamento, è stata la mostra Ornamenta, realizzata al Centro Orafo di Marcianise - in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei - in occasione della fiera di maggio Open. Una testimonianza di bellezza e di contemporaneità che ha investito i visitatori con un torrente di sensazioni che i robot non potranno mai replicare.

editoriale
#intelligenzaartificiale #artigianato #passione

sommario

IN VETRINA

24I Gioielli del Sole

FOCUS ON THE JEWEL

52Alessi Domenico

STORIES

26Ivana Ciabatti: «Le banche centrali aumentano le riserve per proteggere i loro bilanci e le quotazioni aumentano»

30Nicola Ansuini, un lungo background ‘incastonato’ nella storia dell’azienda e della famiglia

EVENTS

38Artlinea: Fireworks 40 per celebrare il suo importante anniversario

40Fratelli Dinacci anche quest’anno al fianco del prestigioso Montecarlo Film Festival de la Comédie

42Arte, design e funzionalità. Una mostra dedicata a GianCarlo Montebello accende la luce sui gioelli d’artista

46Una corona per i Borbone

EDITORIAL

58Blingsis. Un blog con qualcosa in più del fashion

88In the drawer

NEW PROPOSAL

48Rajola

50J’OR Jewels

54Lebole Maison

54Leonardo18carati

54 Techmade

54Pada Gioie

56PittieSisi

67Aeffe Creazioni

SPECIALE ACCESSORI

70Yacht Club

71Into the Blue

72Occhi di gatto

74Bianco e oro

75Free Spirit

76Viaggio intorno al mondo

78Oriental touch

79Bianco vs nero

80Punti luce

82Sorbetto al limone

84Denimland

86Un jeans è per sempre

110Emotion Diamonds

111Hagerty

INDUSTRY

102HOMI Fashion&Jewels ritorna a settembre con una nuova edizione “always in progress”

104Occhialeria, chiude il 2022 con un export sempre più trainante

106Il Tarì: ad Open il Ministro Sangiuliano visita la mostra Ornamenta

108Ordine Nazionale dei Commercialisti, Gianni Lepre eletto presidente della Commissione Economia della cultura

WATCHES

98Assorologi: Il mercato segue il trend positivo già segnato nel 2022

100Sfumature di Blu

Orologi da vivere in leggerezza e praticità

BORSA DIAMANTI ITALIA

36 Magalini Franco. La cultura del gioiello importante

10940° World Diamond Congress, uniti a difesa del diamante naturale

anno XV maggio 2023 tiratura 25.000 copie Spedizione in abbonamento postale

preziosamagazine.com

COVER:

IVANA CIABATTI

hanno collaborato:

Martino Belmanto, Fiammetta Benetton, Silvia Bonfanti

Marilina Curci, Luigi Esposito, Alessia Grambone

Emma Onorato, Maria Rosaria Petito, Lucietta Vinciguerra

Reg. Tribunale di Napoli n. 77 del 01/10/2008 - iscrizione al ROC n. 31958 del 20 settembre 2018 edito da Loiralab srl Via Francesco Petrarca, 23 - 80122 Napoli

direttore responsabile Giovanni Micera direttore@preziosamagazine.com

responsabile commerciale Federica Longobardi longobardi@preziosamagazine.com

art director Luigi Esposito grafici@preziosamagazine.com

caporedattore Maria Rosaria Petito petito@preziosamagazine.com

Questa rivista è stampata su carta certificata FSC® a tutela dell’ambiente perchè le materie prime di legno provengono da fonti sostenibili, controllate e le foreste sono ben gestite.

redazione centrale Loiralab srl Via Francesco Petrarca, 23 - 80122 Napoli tel. +39 081 18223310 / +39 081 18223064 segreteria@preziosamagazine.com

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distribuzione AIE Srl - www.aie-mag.com

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invetrina

I GIOIELLI DEL SOLE

La Maison da oltre due decenni, affonda le proprie radici nella antica tradizione orafa napoletana, sintesi di tradizione e innovazione. Quello che infonde nelle sue creazioni è uno stile unico, interpretato da un team appassionato di artigiani, supportato dalla continua ricerca di qualità, eleganza e cura del design accompagnato dalla ricchezza delle gemme preziose e dalla nobiltà dei metalli.

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PREZIOSA MAGAZINE 24 2.2023

Ciabatti: «Le banche centrali aumentano le riserve per proteggere i loro bilanci e le quotazioni aumentano»

2022:

periodi storici come quello che stiamo vivendo, contraddistinto da cambiamenti epocali, l’incertezza regna ovunque» sottolinea Ivana Ciabatti «Dalla crisi economico-finanziaria ai problemi geopolitici, dalle nuove impercettibili guerre per le materie prime e le valute alla “dedollarizzazione”, passando per l’inflazione (ai suoi massimi dagli anni ’80), stiamo assistendo alla creazione di un nuovo ordine mondiale, caratterizzato da una serie di avvenimenti che hanno portato alla grande transizione, contribuendo a forti cambiamenti nella società, nella cultura, nella finanza. Il mondo è sempre più diviso in nuove e vecchie alleanze. Inoltre, dopo diversi anni dall’inizio della crisi, e dopo un immane sforzo pubblico fatto da governi e banche centrali, i debiti globali sono molto aumentati e hanno raggiunto il loro tetto massimo da oltre 150 anni (escludendo il periodo della Seconda guerra mondiale). Come se non bastasse, abbiamo assistito recentemente all’instabilità di alcune banche americane e svizzere. Lo scoppio della crisi del 2008, ha poi fatto sì che le banche centrali, da venditrici siano tornate a essere acquirenti di oro, per incrementare le loro riserve valutarie: nel 2022 hanno acquistato 1136 tonnellate (+152% rispetto al 2021), che rappresenta il massimo storico dal 1967. Le banche centrali aumentano le riserve per proteggere i loro bilanci in caso di eventuali crisi che potrebbero destabilizzare i governi o le stesse banche» chiarisce Ciabatti.

Alla luce di questo quadro generale di instabilità torna centrale il tema della reperibilità dell’oro.

«L’oro è un bene limitato sulla terra e secondo l’US Geological Survey si stima che ci siano ancora da estrarre circa 57.000 tonnellate oltre alle 209 mila già estratte (ovvero un cubo con i lati di 22 metri). Tuttavia, in futuro si potrebbero sviluppare nuovi modi per estrarlo e anche nuove tecnologie, oltre a nuove scoperte di giacimenti, come ho potuto verificare

recentemente da un mio viaggio, dove sono state fatte ricerche nelle profondità degli oceani. Oggi, comunque, questa estrazione è troppo costosa, dovremmo attendere le nuove tecnologie. Anche la nostra società, negli ultimi tempi, ha risentito della crisi della scarsità di alcuni metalli preziosi, con problematiche legate alla logistica e ritardi nelle consegne, e naturalmente anche per il nostro rigido processo di due diligence che fa sì che la selezione sia ferrea. L’oro è uno tra i metalli che scarseggia di più sulla terra e per questo è tra i più ricercati: è indistruttibile e una volta estratto può essere usato e riusato, è malleabile, non altera il suo colore. L’estrazione dell’oro è un’arte antica, il primo tentativo fu fatto circa seimila anni fa. Il suo impiego in gioielleria, nelle tecnologie e nei mercati finanziari crea una diversificazione della domanda di oro, e i vari impieghi contribuiscono a fornire supporto in diversi periodi dei cicli che interessano le materie prime e l’economia. Secondo lo studio di Metals Focus, di detta quantità, i gioielli rappresenterebbero il 46% circa (Cina e India circa il 75% della domanda globale), le riserve delle banche il 17%, lingotti e monete il 21%, e il resto si suddividerebbe tra ETF e partecipazioni di istituti finanziari.

L’oro si trova nei filoni minerari e nei depositi alluvionali e può essere recuperato anche come sottoprodotto di altre materie prime, come il rame e il piombo. La produzione mineraria incrementa di circa 3.500 tonnellate all’anno e rappresenta circa il 75% della fornitura annuale, mentre il 25% deriva da quello riciclato».

Quanto pesa il tema dell’oro sostenibile sulla filiera?

«È fondamentale. Quando ho iniziato a parlarne nel 2007 nessuno credeva nelle potenzialità di questo tema: sono orgogliosa di vedere che il mercato, con fatica e lentezza, si è però spostato nella direzione giusta. C’è ancora molta strada da fare. Purtroppo, capita spesso che meri interessi di marketing vengano nascosti da finto interesse al tema, ma sono fiduciosa che nei criteri ESG, tra i quali la G di Governance, gioca un ruolo fondamentale: se si ha una governance solida basata sulla sostenibilità allora il percorso può

Mercati internazionali e tensioni geopolitiche, indici di borsa e sostenibilità. Non è un periodo di certezze quello che stiamo attraversando e anche il metallo prezioso per eccellenza è immerso in una bolla fatta di dubbi e perplessità. Abbiamo chiesto a Ivana Ciabatti, Fondatrice e CEO di Italpreziosi, di aiutarci a dipanare la nebbia.

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«IN
la domanda globale di oro da investimento è salita a 1.107 tonnellate segnando un +10% rispetto al 2021
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iniziare. Ritengo che il tema della sostenibilità nella filiera vada considerato in maniera olistica, come possiamo vedere nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e i suoi 17 obiettivi. Nonostante le certificazioni, cerchiamo sempre di andare oltre, e offrire una leadership che possa dare coraggio ad altre aziende di muoversi allo stesso modo. Mi viene in mente la firma dello statement congiunto di OCSE e Women’s Rights and Mining nel 2019, o di Women’s Empowerment Principles nel 2020, dove ci siamo impegnati a quantificare il ruolo delle donne nella nostra filiera, valorizzare e supportare progetti che abbiamo questo focus. Nel 2023 abbiamo pubblicato il sito chainofinformation.italpreziosi.it, creato ad hoc per formare le nostre controparti sui temi di compliance, sostenibilità sociale e ambientale e soprattutto trasparenza. Tracciabilità e trasparenza sono infatti due aspetti che in una filiera sostenibile non possono mancare».

Che differenza c’è tra oro etico e oro sostenibile? Spesso vengono confusi e sovrapposti…

«Questo è un tema a noi caro: ad oggi non ci sono regolamentazioni chiare sull’utilizzo di questa terminologia e non di rado ne viene fatto un uso improprio. Molto spesso riceviamo richieste di chiarimento da parte di clienti che si sentono confusi di fronte a un uso sbagliato di queste due parole. Chiarisco che ogni materiale che entra in un’affinazione certificata

LBMA Good Delivery (GD) è sottoposto a un rigido controllo di compliance e a una valutazione sia dal lato sociale che ambientale. Come affinazione

LBMA GD, abbiamo certificazioni annuali che confermano e controllano che i nostri processi rispettino standard internazionali in merito. Andando oltre agli standard che seguiamo, abbiamo strategie sostenibili proattive, formiamo gli operatori della nostra filiera su sostenibilità e responsabilità, ed ecco che per noi tutto il materiale che vendiamo ha un valore sostenibile. Per noi parlare di “oro sostenibile” e “responsabile” significa indicare un materiale certificato da standard internazionali di settore riconosciuti, come ad esempio Good Delivery di LBMA o Chain of Custody di RJC.

Quando invece parliamo di oro etico, c’è molta confusione e in tanti lo identificano con un prodotto certificato che ha seguito un processo di segregazione dall’origine fino alla vendita finale. Esistono varie tipologie di oro “CoC”: mix, recycled e mined. Tuttavia, l’oro etico è altro. Si dovrebbe parlare di oro etico quando, acquistando questo materiale, valorizziamo l’investimento diretto fatto nei confronti del continuo miglioramento delle condizioni di vita di comunità locali e di metodi di estrazione più rispettosi dell’ambiente e della biodiversità del territorio. Nel 2008 ho portato avanti il primo progetto di catena di custodia in Honduras con Goldlake IP. Abbiamo investito direttamente nel supportare una piccola comunità di minatori attraverso l’investimento in macchinari che non utilizzavano prodotti chimici, ma solo acqua nell’estrazione, minimizzando così l’impatto sull’ambiente e garantendo ai lavoratori i migliori standard di sicurezza e di qualità di vita anche sul luogo di lavoro. Inoltre, attraverso la creazione di infrastrutture locali per la sanità (come una clinica a disposizione della popolazione residente), per l’istruzione e per altri interventi sul sociale abbiamo supportato la popolazione e acquistato l’oro da loro estratto a un prezzo più equo e trasparente e successivamente, a seguito dell’affinazione, venduto in maniera segregata a Cartier. Oggi collaboriamo con Nazioni Unite e OCSE a un progetto di multistakeholders, chiamato PlanetGold. Questo interessa oltre 20 Paesi nel mondo, dove comunità di minatori artigianali vengono supportati nell’eliminazione del mercurio dalla loro attività estrattiva. Inoltre, questi progetti prevedono un forte empowerment delle donne nelle comunità. L’etica rappresenta un modo di agire, un fare concreto nella realtà quotidiana, e mi rendo conto che etica sia una parola spesso usata a sproposito perché è molto più facile pronunciarla che metterla in pratica, soprattutto nel nostro settore. Ma si tratta di una crescita costante nel tempo che deve essere sia interiore sia esteriore».

Dunque, un tema molto caro a lei e alla sua azienda è quello della Sostenibilità, non solo ambientale ma

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discover chainofinformation.italpreziosi.it
Oro etico e oro sostenibile; ad oggi non ci sono regolamentazioni chiare sull’utilizzo di questa terminologia e non di rado ne viene fatto un uso improprio. Molto spesso riceviamo richieste di chiarimento da parte di clienti che si sentono confusi di fronte a un uso sbagliato di queste due parole.

anche sociale. Rappresenta, secondo lei, un valore globale che i consumatori ricercano e richiedono?

«Senza alcun dubbio si. Il tema ambientale è sicuramente cruciale: ne va della capacità delle generazioni future di poter usufruire delle risorse di cui avranno bisogno. Tuttavia, la sostenibilità sociale ha ugual rilevanza. Bisogna agire, concretamente, sia localmente che globalmente. Lavoriamo in un settore che ha filiere internazionali, quindi bisogna dare strumenti adeguati a tutti i nostri stakeholder per continuare a migliorare nella loro attività sia dal punto di vista ambientale che sociale. Con molta gioia vedo sempre più interesse da parte delle nuove generazioni a guardare a questi temi quando si arriva alla scelta di acquisto. In particolare, l’attenzione alla sostenibilità sociale e ambientale è una vera e propria tendenza di mercato: sempre più aziende ne sono consapevoli e sfruttano questa leva di marketing. Tengo però a sottolineare che le giovani generazioni non solo richiedono un coinvolgimento sociale da parte delle aziende da cui acquistano beni o servizi, ma sono anche perfettamente in grado di discernere i comportamenti aziendali genuini da quelli prettamente strumentali».

E poi le certificazioni: alcune le ha già citate ma, ascoltandola, emerge che siano l’unico modo per “dire la verita”. Quanto sono importanti, quando è complesso ottenerle, quali sono le più urgenti per il settore a suo avviso?

«Per noi, hanno un ruolo fondamentale. Le certificazioni rappresentano un riconoscimento del lavoro svolto nella filiera, di tracciabilità, di responsabilità e di sostenibilità, come anche un costante controllo e garanzia per le nostre controparti essendo svolti da auditor di terza parte. Le associazioni di settore rappresentano anche un importante tavolo di confronto per affrontare i temi cruciali che riguardano l’intera filiera dei metalli preziosi, dalla loro estrazione fino al loro impiego nei prodotti finiti. Nel nostro caso

siamo membri di organizzazioni importanti di settore, quali la London Bullion Market Association (LBMA), del Responsible Jewellery Concil (RJC), e da loro abbiamo ottenuto le relative certificazioni LBMA Good Delivery e RJC CoP e CoC. Da un anno sono stata anche eletta nuovamente nel Consiglio di Amministrazione di RJC. Contiamo inoltre altre membership importanti, come della Responsible Mineral Initiative (RMI), dell’International Precious Metals Institute (IPMI). Di recente siamo diventati la prima affinazione membro della Watch and Jewellery Initiative 2030, fondata da Kering e Cartier, una tavola rotonda dove leader nella sostenibilità nel settore della gioielleria lavorano insieme per creare strumenti tangibili e concreti per rendere la filiera ancor più sostenibile. Ottenere una certificazione richiede senza dubbio impegno e attenzione al dettaglio, ma se tracciabilità, etica, e sostenibilità costituiscono valori fondamentali per il proprio business, la complessità diventa minima».

Il percorso di sostenibilità di Italpreziosi ha portato già a numerosi riconoscimenti…

Fanno sempre piacere, anche se il cammino sarebbe lo stesso in ogni caso perché è un modo di fare che è parte del nostro DNA. Nell’ultimo anno, abbiamo avuto un premio da Capital (del gruppo Class Editori), il Sustainability award da Kon Group e Credit Suisse in partnership con Forbes, un riconoscimento da Il Sole 24Ore in collaborazione con Statista in quanto azienda leader della sostenibilità, e infine sono

stata inclusa nella lista WIM100 delle 100 donne più importanti al mondo nel settore minerario. Inoltre, siamo stati certificati da Bureau Veritas per la Gender Equality. Sono tutti attestati, inutile negarlo, che riceviamo con orgoglio e che ci danno ulteriore motivazione per proseguire nel nostro cammino.

Per chiudere le chiedo di tracciare un’overview relativa ai mercati e quindi anche al futuro

«I nuovi asset geopolitici, insieme all’enorme incertezza mondiale, continueranno a determinare una forte domanda globale di oro in futuro, perché l’oro è l’unico asset a non avere il rischio controparte, non è una promessa di pagamento, è una riserva di valore reale.

Nel 2022 c’è stata una massiccia distruzione di ricchezza, dove sono stati spazzati via oltre 30 trilioni di dollari in azioni e criptovalute e solo le quotazioni dell’oro sono salite. L’oro è considerato il bene rifugio per eccellenza perché, oltre ad essere usato nel settore industriale, è riserva delle banche centrali, è un prodotto da investimento ed è anche una valuta: è un’autentica forma di denaro reale, che esiste da millenni, è universale, ed è l’unica moneta a non essere carta e non stampabile a volontà. Tutte le crisi hanno confermato questa caratteristica e il suo ruolo di diversificazione e protezione del portafoglio di investimento. Il mondo si trova in una situazione precaria, con cambiamenti molto profondi nell’economia, nella società e nei rapporti tra le varie potenze. Molte sono le variabili che possono influenzare l’evoluzione economica, dalla politica delle varie banche centrali e se queste saranno in grado di contrastare l’inflazione senza causare una recessione. In questo scenario complesso, Italpreziosi, che è tra i leader a livello internazionale nella produzione e commercio di oro da investimento, ha visto negli ultimi tempi un incremento importante della domanda di oro da investimento in Italia e in altre parti del mondo, dettata dalla paura delle incertezze, in un’ottica di diversificazione e salvaguardia del proprio patrimonio. Di fatto, nel 2022, la domanda globale di oro da investimento è salita a 1107 tonnellate segnando un +10% rispetto al 2021. In Italia grazie alla legge 7/2000, che ha abolito il monopolio di stato sull’oro che vigeva dal 1945, tutti i privati possono acquistare, detenere e vendere oro da investimento, esente da iva. Per oro da investimento si intendono lingottino da 2, 5, 10, fino a 1000 grammi di peso, e le monete d’oro. L’oro è una materia senza tempo e per diversificare una piccola parte del proprio portafoglio, è sicuramente una scelta vincente: sia in tempi di crisi che di prosperità ha sempre resistito alla recessione economica e all’inflazione».

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Italpreziosi, che è tra i leader a livello internazionale nella produzione e commercio di oro da investimento, ha visto negli ultimi tempi un incremento importante della domanda di oro da investimento in Italia e in altre parti del mondo, dettata dalla paura delle varie incertezze

NICOLA ANSUINI un lungo background ‘incastonato’ nella storia dell’azienda e della famiglia

Ènella realtà delle cose che avvenimenti lontani e indipendenti possano entrare in connessione tra loro, anche che storie private e storie pubbliche si attraversino mutando il corso originario dei fatti. Taluni “Se non fosse andata così….”, certe sliding doors intese non come occasioni perse ma come risorse, hanno segnato l’inizio e assicurato la continuazione ad una realtà tutta italiana, quella della famiglia Ansuini. Con sintesi retrospettiva della parabola di oltre un secolo e mezzo di attività, intraprendenza e casualità hanno spianato il cammino al marchio - vedi Giovanni, il fondatore, che per il sostegno alla causa della Repubblica Romana si trova costretto a riparare a Parigi, ma l’‘esilio’ gli dà modo di apprendere dalla gioielleria francese e definire così un proprio stile, oppure, la prestigiosa missione della ricostruzione del tesoro della Madonna di Loreto (questa ad opera del nipote Gioacchino) che getta le basi per superare la depressione degli anni ’30.

A conti fatti facevano gioielli già sotto Garibaldi, Boccioni, Levi… Tanta roba!

Questo microcosmo di valori e di convinzioni è stato raccolto da Nicola, l’attuale discendenza. Mi riceve in abito blu navy e cravatta regimental,

un’eleganza coerente con il businessman, ma l’allegria a cui si accompagna lascia intuire l’uomo di famiglia che sa essere quando stacca dal lavoro. In questa realtà ci è nato - lui incarna la sesta generazione -, iniziando ad esserne parte attiva dal 2013, ad oggi dieci anni di formazione ininterrotta. Così diverso da chi lo ha preceduto, tuttavia come loro così deciso ad agganciarsi al passato per comunicare quei valori anche a un pubblico giovane, perché “una fetta della nostra clientela di ‘cultura’ è rappresentata dai millennials che, contrariamente a quanto si crede, riconoscono il valore dell’unicità e della qualità, soprattutto in un gioiello da anniversario”. Me ne parla mostrandomi piccoli capolavori - molti disegnati da papà Giuliano, una persona dalla naturale riservatezza, ora in altre faccende affaccendato nel proprio studioloper lui il lavoro è un compagno di vita e la bellezza una diversità, ragion per cui tante creazioni sono distanti dalle convenzioni.

Siamo in Corso Vittorio Emanuele II, nel rione Parione, non lontano da Piazza Navona e da Campo de’ Fiori, vertice del dinamismo artistico che la città è solita offrire. Qui tra i testimoni delle magnificenze di Roma c’è palazzo Massimo. Dal 1914 è sede della gioielleria Ansuini, un salotto dove non si vende

PREZIOSA MAGAZINE 30 stories 2.2023
di Maria Rosaria Petito
Con lui la tradizione è destinata al domani
Maria Rosaria Petito e Nicola Ansuini presso la boutique in Corso Vittorio Emanuele II, Palazzo Massimo Collezione Sidon anello artigianale in oro rosa con citrino e ametiste

ma si racconta, magari sorseggiando un te o una bibita, intanto che il via vai rimodella la capitale. In questa ‘comfort zone’ che tiene fuori i ritmi accelerati, mi incanta un servizio da caffé in argento, di stile inglese, trasfor- mato in porta piante. È stato privato della sua funzione ma non svuotato del valore primario sovrapponendo classico e moderno, un delizioso esempio di mescolanza che qui si respira insieme al profumo di legno antico, tra tavolini, poltroncine, punzone a secco per logare al momento i biglietti da visita, e teche disposte lungo le pareti ingombre di gioielli contemporanei e vintage. “Non trattiamo altri marchi. Da sempre disegniamo e realizziamo a mano ogni singolo gioiello utilizzando le pietre più belle, della migliore qualità - mi spiega -, l’artigianalità è il vero passaparola - e aggiunge -, anche quelli antichi sono di nostra produzione, li abbiamo recuperati per il piacere di tenerli perché li abbiamo caricati di un grande valore sentimentale che è parte di un passato che ci appartiene, ma li richiedono in tanti, evidentemente il buono non tramonta.”

Alza le mani, sorride. “Bisogna saper lasciare andare le cose”.

Ma in una vetrina c’è un pendente con un grande topazio fumé che ha un che di diverso dagli altri.

Lo prende con la manualità guidata dall’abitudine e dice:

“Non è una nostra creazione ma un gioiello del centro-sud America. Se, come è normale che sia, ogni oggetto ha il suo rovescio, in questo è il lato meno candidato ad esserlo, infatti, la pietra si porta a contatto con la pelle perché possa infondere energia.”

Per età ha le idee rivolte al futuro, e gli chiedo: quanta volontà e quali motivazioni servono per portare avanti un’azienda come la sua?

“Innanzitutto bisogna conoscerla, bene. Noi abbiamo impiegato sei vite, sei generazioni perché nulla, o quasi, sfuggisse di mano. Ognuna ha dato energia alla successiva migliorandola. Io ho imparato da mio padre come lui ha imparato dal suo. E così continuerà ad essere. La nostra forza è la famiglia, una famiglia in qualche modo allargata quando un artigiano è con te da 40 anni - si riferisce a Roberto - l’altro, Riccardo, è più giovane, ma anche lui è già deciso a mettere radici alla Ansuini. Da 160 anni siamo fedeli a questa visione di professionalità che è il nostro segno di individualità. Siamo appassionati del lavoro e questa passione viene percepita dai clienti, alcuni vengono apposta dall’America per acquistare i nostri gioielli, che mi piace definire ‘di nicchia’. Manco a dirlo, anche a migliaia di chilometri di distanza l’assistenza al cliente è impeccabile, indipendentemente dal valore dell’oggetto acquistato”.

Un’offerta urbi et orbi? Chiedo ironicamente.“Stando a Roma mi sembra una citazione appropriata” (sorride)

Dall’anello con diamante da 0.07 punti al gioiello popolato da pietre dai colori prepotenti e di grandi carature l’offerta è davvero variegata e, immagino, con livelli di prezzo disparatissimi. È così?

“Esatto. Non esiste una tipologia univoca di gioiello per cui dissimili sono i valori, ma molto competitivi perché la produzione totalmente interna ci consente di

PREZIOSA MAGAZINE 32 stories 2.2023
Da sempre disegniamo e realizziamo a mano ogni singolo gioiello utilizzando le pietre più belle, della migliore qualità

Una fetta della nostra clientela di ‘cultura’ è rappresentata dai millennials che, contrariamente a quanto si riconosconocrede, il valore dell’unicità e della qualità

PREZIOSA MAGAZINE 33 stories 2.2023

praticare costi contenuti per soddi-sfare le richieste di tutti, o quasi tutti”.

Noto che dall’inizio della nostra conversazione non si è sentito squillare alcun cellulare - tranne il mio sbadatamente lasciato con la suoneria attiva. Con un rapido volo pindarico mi porto nel mondo del web e chiedo, che rapporto ha con i social?

Ci riflette un attimo prima di rispondere. “C’è poco feeling. Sarei io il delegato ma sono poco avvezzo. Pubblico instagram stories che fidelizzano, certo, ma è Federica, la collaboratrice più giovane, che se ne è fatta carico. Lei si occupa di marketing e di comunicazione”.

La Ansuini ha eseguito lavori importanti per la Casa Reale, la nobiltà, il Vaticano… da meritarsi, nel 1913, la fama di “apprezzato fabbricante di gioielleria e argenteria”. Oggi, in qualche modo, conserva ancora questo tratto distintivo?

“Beh, sì, tra i nostri clienti abbiamo ancora alcuni blasonati, magari discendente di nostri vecchi clienti aristocratici. Fin dal principio l’ambizione è stata quella di essere un marchio di fiducia e i risultati dicono che è ancora così. Abbiamo raggiunto un giusto posizionamento proteggendo la nostra reputazionenel post pandemia è quasi raddoppiata la domanda - ma non ce lo facciamo bastare.”

Nicola Ansuini, a long background 'embedded' in company and family history

In more than a century and a half of business, resourcefulness and chance have paved the way for the brand.

Nicola is the current descendant. He was born into it, starting to be an active part of it since 2013. “A slice of our ‘culture’ clientele is represented by millennials who recognize the value of uniqueness and quality, especially in an anniversary piece of jewelry.” We are on Corso Vittorio Emanuele II. Among the magnificence of Rome is Palazzo Massimo, which has been home to Ansuini since 1914.

“We don’t deal with other brands. We have always designed and handcrafted each piece of jewelry using the best stones. Even the antique ones are of our own making, we recovered them for the pleasure of keeping them.” He has his sights set on the future, and I ask him, how much willpower does it take to carry on a business like his?

“You have to know it well. We have employed six generations. Our strength is family. For 160 years we have been passionate about the work, and customers feel it, some come on purpose from America.”

From the 0.07 point diamond ring to the jewelry with large carat stones, the offerings are varied. The prices are also disparate.

“Exactly. There is no unique type of jewelry so dissimilar are the values, but very competitive because the totally in house production allows us to practice low costs.”

What is your relationship with social media? “I post instagram stories that build loyalty, but it is Federica, the youngest collaborator, who has taken charge.”

Ansuini has done work for the Royal Household, the nobility, the Vatican...so much so that in 1913 he earned the distinction of being ”an esteemed maker of jewelry and silverware.” Does he still have this distinction today?

“Among our customers we have a few notables, perhaps descendants of old aristocratic customers.” There is also pride in his words when he sums up the brand in two adjectives, “Serious and desirable.”

C’è tanto entusiasmo e fierezza nelle sue parole che cadono precise scandendo il tempo vissuto in negozio. Poi, due soli aggettivi per riassume il marchio: “Serio e desiderabile”.

PREZIOSA MAGAZINE 34 new proposal 2.2023
discover Ansuini Roma

Magalini Francola cultura del gioiello importante

Per conquistare l’animo di una donna, “il gioiello deve essere importante”. Franco Magalini lo sostiene con la convinzione di chi sa a perfezione come funziona il comparto dei gioielli che contano, di chi ha acquisito sul campo le necessarie competenze per stare oggi alla guida di un’azienda d’altrettanta importanza come la sua, ben salda, accreditata anche sui mercati esteri oltre che in Italia, posizionata in piazza San Nicolò a Verona con invidiabile vista sull’Arena.

Esperto di pietre preziose, membro della Borsa Diamanti d’Italia e della World Federation of Diamond Bourses, socio dell’Istituto Gemmologico Italiano, fa gioielli di rango dal 1964 ospitati nelle più prestigiose fiere nazionali ed internazionali, affiancato dai figli Alessandro e Monica e da un team di collaboratori di provata esperienza.

Per chi, come Franco Magalini, si ritrova quotidianamente a dialogare in termini di creatività, di preziosità e di unicità, lavorare nel posto giusto è determinante.

La sua Verona è il posto giusto - “vivo circondato dalla bellezza e cerco di

PREZIOSA MAGAZINE 36 borsa diamanti italia 2.2023
discover Magalini Franco Magalini con i figli Alessandro e Monica
Lavora nella sua Verona crocevia della musica d’autore, con vista sull’Arena

trasfonderla nei miei gioielli” -, con la città ha uno scambio osmotico costante che gli suggerisce la traccia più opportuna per progettare nuove idee (disegna in prima persona i suoi manufatti, tutto ciò che gli viene proposto dai collaboratori deve sempre e comunque avere la sua approvazione) in cui convergono immancabili la storia, le atmosfere e la bellezza della Verona crocevia della musica d’autore.

Nelle sue creazioni emerge sempre un mix sorprendente di passato e di moderno, echi culturali ed artistici distanti si incontrano fluidamente in ogni sua creazione, che diviene ed è attuale, pulsante.

Ed eccoli i suoi gioielli “importanti”: che si tratti di collane, orecchini o anelli, c’è in ognuno il segno di una fatica concettuale imponente, nata dall’esigenza di fare di più e meglio finanche rispetto alla stessa gioielleria d’alta gamma. Diamanti purissimi competono con zaffiri, smeraldi, rubini e perle in architetture ricercate, alla portata di raffinate intenditrici (e di raffinati intenditori, una parte della produzione è riservata a lui).

Tante tappe e un punto d’approdo autorevole, oggi. Franco Magalini sostiene che agli esordi, per far conoscere la propria arte, sia stato necessario “battere i marciapiedi, come si dice qui a Verona, andando a bussare alle porte”. I risultati gli hanno dato ragione, e oggi sono in tanti a bussare alla sua porta.

Magalini Franco, the culture of important jewelry

To win a woman’s soul, “the jewelry must be important.” Franco Magalini backs this up with the conviction of one who knows to perfection how the jewelry sector that matters works, of one who has acquired in the field the necessary skills to stand today at the helm of a company as important as his own, well established, accredited even in foreign markets as well as in Italy, positioned in Piazza San Nicolò in Verona with an enviable view of the Arena.

An expert in precious stones, a member of the Diamond Exchange of Italy and the World Federation of Diamond Bourses, and a member of the Italian Gemmological Institute, he has been making rank jewelry since 1964 hosted at the most prestigious national and international fairs, joined by his children Alessandro and Monica and a team of experienced collaborators. For those who, like Franco Magalini, find themselves in daily dialogue in terms of creativity, preciousness and uniqueness, finding themselves working in the right place is crucial. His Verona is the right place -“I live surrounded by beauty and try to transfuse it into my jewelry” -, with the city he has a constant osmotic exchange that suggests the most appropriate track for him to design new ideas (he designs his artifacts himself, everything proposed to him by collaborators must always and in any case have his approval) in which the history, atmosphere and beauty of the Verona crossroads of art music converge unfailingly. A surprising mix of past and modern always emerges in his creations, distant cultural and artistic echoes meet fluidly in each of his creations, which becomes and is current, pulsating.

And here are her “important” jewelry pieces: whether necklaces, earrings or rings, there is in each one the sign of an impressive conceptual effort, born of the need to do more and better even than high-end jewelry itself. The purest diamonds compete with sapphires, emeralds, rubies and pearls in refined architectures, within the reach of refined connoisseurs (and refined connoisseurs, part of the production is reserved for him).

So many stages and an authoritative landing point today. Franco Magalini claims that in his early days, in order to make his art known, it was necessary to “beat the sidewalks, as we say here in Verona, by going knocking on doors.“ The results proved him right, and today there are many knocking on his door.

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Artlinea: Fireworks 40

per celebrare il suo importante anniversario

Quaranta, e li dimostra tutti se si fa riferimento all’impegno, alla ricerca, alla passione con cui si accompagna da sempre.

Quarant’anni che mettono in luce la personalità poliedrica di questa azienda in costante evoluzione

Quaranta lunghe primavere iniziate nel 1983, quando Doriano Martinelli la fondò.

Artlinea ha celebrato questo importante traguardo con la consapevolezza che è solo l’inizio di un cammino che si rafforza in ogni creazione, una per tutte Fireworks, la coronazione del concetto di brand E quale migliore interpretazione del successo se non i fuochi d’artificio, l’esplosione di festa di questa linea per un gioiello commemorativo? Ed ecco la nuova versione, per tecnica ed estetica, che con i 40 elementi, uno per ogni anno - impreziositi dalla presenza di diamanti - ripercorrere il carico di energia del marchio. Il gioiello è stato premiato nella categoria Luce

PREZIOSA MAGAZINE 38 events 2.2023
Il gioiello è stato premiato nella categoria Luce al concorso Premiere di OroArezzo 2023
discover Artlinea

al concorso Premiere di OroArezzo 2023, e sarà venduto in serie limitata a 40 pezzi

La sua fine jewelry è stata tra le attrazioni dell’evento che Artlinea ha organizzato per il suo anniversario a Piazza della Badia ad Arezzo, occasione di incontro con la sua community, di relazione con clienti ed amici, di esperienza e vera empatia puntando al contatto personale, sempre vincente anche in tempo digitale e motivo di grande soddisfazione.

Numerosissimi gli ospiti presenti che hanno potuto apprezzare alcuni tra gli esemplari della sua creatività esposti lungo il porticato della location scelta per l’evento. Oro, come segno distintivo del distretto aretino, con diamanti e pietre preziose, ma dal 2009 anche gioielli in argento per raggiungere altri target, senza dimenticare l’uomo a cui rivolge un design dedicato. Per la cura della lavorazione e la varietà di produzione Artlinea ha conquistato l’Italia, dove è distribuita in gioiellerie selezionate.

Artlinea: Fireworks 40 to celebrate its important new anniversary

Forty long springs began in 1983, when Doriano Martinelli founded it. Artlinea celebrated this important milestone with the knowledge that it is only the beginning of a journey that is strengthened in each creation, one for all Fireworks, the crowning achievement of the brand concept, a piece of jewelry that was awarded in the Luce category at the Premiere competition of OroArezzo 2023, and will be sold in a limited series of 40 pieces. Its fine jewelry was among the attractions of the event that Artlinea organized for its anniversary at Piazza della Badia in Arezzo, an opportunity to meet with its community, to relate with customers and friends, to experience and truly empathize by focusing on personal contact, always a winner even in digital time and a source of great satisfaction.

PREZIOSA MAGAZINE 39 events 2.2023
Il Fireworks 40 è la reinterpretazione di uno dei prodotti di maggior successo dell’azienda reinventato attraverso l’utilizzo di tecniche produttive avanzate e impreziosita da diamanti.

Fratelli Dinacci again this year alongside the prestigious Monte Carlo Film Festival de la Comédie / The company is the main sponsor of the event conceived and chaired by Ezio Greggio Jewelry, sports, entertainment, three seemingly different and distant universes. Dinacci, a historic Neapolitan company with projection throughout the country and beyond, a leader in semi-finished products and mountings for jewelry, precious metal assays and residual recovery, is at ease in all three spheres, sharing their beauty, competition and art. For years it has supported prestigious national competitive formations and likewise is the main sponsor of the exclusive Monte Carlo Film Festival de la Comédie, now in its 20th year. Held as always under the High Patronage of H.S.H.

Prince Albert II de Monaco and the Embassy of Italy, in collaboration with EFG Bank of Monaco, at the Awards Gala on the final evening of Saturday, April 29, Ezio Greggio, the event's creator and host, flanked by the glamorous Elenoire Casalegno, welcomed a parade of stars to the Grimaldi Forum, in the presence of Prince Albert II himself.

PREZIOSA MAGAZINE 40 events 2.2023
Elenoire Casalegno, a destra Flavio Dinacci owner della Fratelli Dinacci e Ezio Greggio presidente del Montecarlo Film Festival discover Fratelli Dinacci

Fratelli Dinacci anche quest’anno al fianco del prestigioso Montecarlo Film Festival de la Comédie

Gioielli, sport, spettacolo, tre universi apparentemente diversi e distanti. La Dinacci, storica azienda partenopea con proiezione sull’intero territorio nazionale ed anche oltre confine, leader in semilavorati e montature per gioielleria, saggi metalli preziosi e recupero residui, in tutti e tre gli ambiti ci sta a proprio agio, condividendone bellezza, competizione e arte. Da anni supporta prestigiose formazioni agonistiche nazionali e allo stesso modo è main sponsor dell’esclusivo Montecarlo Film Festival de la Comédie, giunto alla sua 20ª edizione. Svolto come sempre sotto l’Alto Patronato di S.A.S. Principe Albert II de Monaco e dell’Ambasciata d’Italia, in collaborazione con EFG Bank di Monaco, al Gala degli Awards della serata conclusiva di sabato 29 aprile Ezio Greggio, ideatore e conduttore dell’evento, affiancato dall’affascinante Elenoire Casalegno, ha accolto al Grimaldi Forum una parata di stelle, in presenza dello stesso Principe Alberto II.

Quest’anno il primo premio assoluto della manifestazione (in giuria Giancarlo Giannini, Richard Anconina, Neri Marcorè e Nathalie Poza) è stato assegnato al film argentino Empieza el baile, aggiudicatario anche di altri tre riconoscimenti come miglior regia a Marina Seresesky, miglior attore a Dario Grandinetti nonché premio del pubblico miglior regia ex-aequo anche al regista ucraino Antonio Lukich per Luxembourg, Luxembourg, e miglior attrice Anna Castillo per Historias para no contar diretto da Cesc Gay.

Sul palcoscenico del Grimaldi Forum

hanno sfilato nomi noti del piccolo e grande schermo, il Movie Legend Award quest’anno è andato al Maestro Costa-Gavras per i suoi 54 anni di carriera e con

uguale motivazione Mira Sorvino (Oscar per La dea dell’Amore di Woody Allen) ha ricevuto il MCFF Award. Ad Anna Foglietta, una delle attrici più amate ed apprezzate dal pubblico italiano, il premio “Attrice dell’anno”, mentre Federico Cesari, nuovo volto del cinema e della televisione, ha ricevuto il Next Generation Award. Uno speciale riconoscimento, il MCFF Career Award, è stato assegnato a Marco Giallini, pluripremiato attore vincitore di 3 Nastri d’Argento.

Tra personalità dello spettacolo come Barbara D’Urso, Elena Barolo, l’attore della “Casa di Carta” Mario de la Rosa e fuoriclasse del calibro di Alex del Piero, Ezio Greggio ha premiato anche il giovanissimo Victor Belmondo, nipote dell’indimenticato Jean Paul Belmondo, a conclusione di un appuntamento che anno dopo anno cresce in prestigio e internazionalità.

PREZIOSA MAGAZINE 41 events 2.2023
L’azienda è main sponsor della manifestazione ideata e presieduta da Ezio Greggio
Il palco del Montecarlo Film Festival, 24/29 aprile 2023

Arte, design e funzionalità. Una mostra dedicata a GianCarlo Montebello accende la luce sui gioelli d’artista

Alla BABS Art Gallery di Milano un percorso per “Le molte vite di una mente geniale”

fondamentale sviluppare una duplice preparazione per avere maggiore consapevolezza della fattibilità di insieme del progetto: la conoscenza dei materiali e l’approfondimento delle tecniche», erano queste le premesse alla base del lavoro di GianCarlo Montebello (1941-2020), innovatore, designer e creativo che, per tutta la vita ha contribuito a diffondere e ad accrescere il concetto di gioiello d’artista e la cui poliedrica attività è stata al centro di una recente esposizione in scena alla BABS Gallery di Milano.

L’evento ha focalizzato su due capitoli fondamentali del suo percorso artistico imprenditoriale, la GEM Montebello (1967-1978), un progetto realizzato insieme alla moglie Teresa Pomodoro, per “democratizzare” il gioiello d’artista superando il concetto di pezzo unico grazie alla realizzazione di edizioni limitate e, la B.O. Body Ornaments (successiva al ’78) che aveva per tema la realizzazione e produzione di suoi gioielli esclusivi.

Due impegni notevoli che hanno segnato il corso poliedrico della sua vita artistica e professionale e che favorì l’incontro con artisti di levatura internazionale come Arnaldo e Giò Pomodoro (di cui era cognato), Lucio Fontana, Gastone Novelli, Pietro Consagra, César, Niki de Saint Phalle e Man Ray, suo grande amico.

In mostra sono stati esposti alcuni esemplari di gioielli d’artisti (raccolte in collezioni private) la cui intera collezione fu trafugata nel 1978, evento che decretò la fine del progetto GEM.

Abbiamo chiesto alla curatrice Paola Stroppiana, attraverso quale percorso è riuscita a rimettere insieme un nucleo di quelle produzioni al cui tempo ottennero grande successo anche grazie al catalogo corredato dalle fotografie di Ugo Mulas, anch’esse in mostra.

L’esposizione racconta questi due capitoli della storia di Montebello pezzi di un’unica grande storia, fatta di sensibilità, coraggio e rinnovamento, in memoria di un protagonista indiscusso della fervida vita culturale e artigianale italiana. Proprio alla curatrice abbiamo chiesto di svelarci alcuni aneddoti.

Come siete riusciti a rimettere insieme il nucleo dei gioielli d’artista prodotti dalla GEM e oggi in collezioni private?

Dopo il furto del 1978, non è stato semplice riproporre un nucleo significativo, ma questa mostra si è avvalsa della collaborazione attiva e insostituibile delle figlie Carlotta e Beatrice e della moglie di GianCarlo, Teresa Pomodoro, oltre che della gallerista Barbara Lo Bianco e della sottoscritta; ci siamo tutti attivati per recuperare quanti più esemplari possibili da artisti, amici di famiglia (che non hanno esitato a prestare gioielli anche di uso quotidiano), collezionisti privati, galleristi, archivi privati come quello di Gastone Novelli e Pietro Consagra. Tutti i gioielli prodotti vennero realizzati con tecniche tradizionali dell’oreficeria perché Montebello credeva molto nel valore artigianale e questa dedizione favoriva, anche in piccole tirature, una “preziosità” che di fatto rendeva esclusivi gli oggetti. Oggi, ognuna di quelle creazioni, oltre ad un valore economico che cosa racchiude al suo interno?

Ognuna delle opere d’arte, perché di questo si tratta, racchiude tutto il senso della creatività dei singoli artisti mediata dalla straordinaria sensibilità di GianCarlo. Montebello, come un vero “direttore d’orchestra”, ha saputo mantenere un grande equilibrio tra il significato insito dell’opera rispettando l’identità dell’artista e salvaguardando la precisione del dato tecnico: il suo obbiettivo era quello di conferire al gioiello una perfetta esecuzione, una ricerca attenta dei materiali più idonei, e soprattutto rispettare il dato essenziale della vestibilità: oggetti realmente indossabili.

Il designer credeva molto nelle relazioni con gli artisti di cui fu anche amico. Ci può raccontare qualche aneddoto

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«È
di Luigi Esposito Pietro Consagra, maschera in oro bianco e rosso con sfere di turchese, indossata da Benedetta Barzini,1969 Foto Ugo Mulas © Eredi Ugo Mulas. Tutti i diritti GEM - Montebello, Milano.

legato a quelle invidiabili collaborazioni?

Certamente il rapporto più importante è stato quello con Man Ray, che GianCarlo ricorda più volte nei suoi scritti come amico, oltre che maestro. Si conoscono nella primavera del 1970 a Parigi; Montebello ricorda con particolare ammirazione il genio surrealista, che nel 1972 progetta un prototipo per un paio di occhiali da vista in argento dorato con una rete di piccoli fori praticati al posto delle lenti e che, grazie al contributo creativo di GianCarlo, non indossata, quella sorta di maschera è collocata in una scatola nera da parete, diventando di fatto un oggetto scultura afunzionale dal titolo anagrammato Optic- Topic, in pieno spirito dadaista. Optic-Topic è l’esempio più emblematico della viva collaborazione tra i due, una collaborazione che darà vita a molti altri gioielli come l’anello Trou, o i celebri orecchini Pendant Pendantif, indossati in un celebre scatto per la copertina di “The Observer Magazine” (1975) firmata proprio da Man Ray. Body Ornaments segnò un cambio di rotta dettato dal triste epilogo dell’avventura della GEM?

Il furto fu un evento traumatico, Montebello però, reagì con una profonda riflessione personale e un ripensamento della sua attività in termini propositivi: lasciò il ruolo di editore per realizzare gioielli di sua invenzione, una vera e propria “seconda vita”, con la nuova attività cui diede il nome B.O., Body Ornaments. In quei gioielli a cui ha lavorato sino alla sua scomparsa, ha saputo coniugare la sua personale creatività che guardava con attenzione alla “celebrazione del quotidiano”, con ornamenti pensati per essere indossati unendo estetica e funzionalità e, pur non essendo lui orafo, è stato in grado di trasferire con precisione rigorosa il suo pensiero ai molti artigiani che eseguivano i suoi ornamenti.

Montebello è venuto a mancare non molto tempo fa. Avrà certamente assistito ai cambiamenti tecnologici e, da visionario e curioso quale

Art, design and functionality. An exhibition dedicated to GianCarlo Montebello shines a light on artist's jewelry At the BABS Art Gallery in Milan, a journey through “The Many Lives of a Genius Mind”

era, come si stava approcciando alla multidisciplinarietà ed all’uso dei materiali più disparati?

La sua attenzione era altissima, così come la sua curiosità, e che queste sue attitudini ci sono restituite proprio dagli orafi e dai collaboratori più stretti che hanno lavorato gomito a gomito con lui in questi ultimi decenni.

Nell’ininterrotto percorso di GianCarlo tra arte e artigianato la qualità aveva un ruolo fondamentale: quanto attuali restano i suoi gioielli e soprattutto i suoi progetti?

I suoi progetti, proprio per la qualità esecutiva e il profondo ragionamento concettuale che stanno alla base, rimangono senza tempo e proiettati nel futuro: potenzialmente sono tutte collezioni “aperte”. Come lui stesso ha lasciato scritto “[…] Quasi tutti i miei progetti […] sono lavori in progress. Questa definizione ha origine dall'idea di infondere ai miei ornamenti il potenziale di trascendere la loro origine per diventare qualcosa di completamente nuovo. Entità in corso, per così dire, che sono ancora in grado di servire il mio altro scopo principale, che è celebrazione della nostra quotidianità”.

GianCarlo Montebello (1941-2020), a lifelong innovator, designer and creative who helped innovate, popularize and enhance the concept of artist's jewelry was the focus of a recent exhibition staged at BABS Gallery in Milan. The event focused on two fundamental chapters of his entrepreneurial artistic journey, the GEM Montebello (1967-1978), a project created together with his wife Teresa Pomodoro, to “democratize” artist’s jewelry by overcoming the concept of the unique piece through the creation of limited editions and, the B.O. Body Ornaments (after ‘78) that had as its theme the realization and production of his exclusive jewelry. The exhibition curated by Paola Stroppiana, recounts these two chapters of Montebello's history pieces of one great story, made of sensitivity, courage and renewal, in memory of an undisputed protagonist of Italy’s fervid cultural and artisan life. It was precisely the curator that we asked to reveal some anecdotes.

How did you manage to put the core of the artist's jewelry back together?

After the theft in 1978, it was not easy to re-present a significant nucleus, but this exhibition relied on the active and irreplaceable collaboration of GianCarlo’s daughters and wife, as well as gallery owner Barbara Lo Bianco and myself; we all worked to recover as many examples as possible from artists, family friends, private collectors, gallery owners and private archives.

All the jewelry produced was made using goldsmithing techniques because Montebello believed so much in the value of craftsmanship.

Each of the jewels encompasses the whole sense of creativity of the individual artists. Montebello, like a true “conductor of the orchestra,” was able to maintain a great balance between the inherent meaning of the work while respecting the identity of the artist and safeguarding the essential fact of wearability: these are in fact truly wearable objects.

Did Body Ornaments mark a change of course dictated by the sad ending of the GEM adventure?

The theft was a traumatic event, Montebello however, reacted by making jewelry of his own invention with the new business to which he gave the name B.O., Body Ornaments. Those jewels he worked on until his passing, are ornaments designed to be worn by combining aesthetics and functionality.

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Man Ray, maschera “Optic Topic”, 1974/78 argento dorato, ed. 100 cm 9,7 x 18 Collezione privata Man Ray, Polaroid, 1972 GianCarlo Montebello ritratto nello studio di Man Ray, Rue Ferou 2/bis, Parigi

UNA CORONA PER I BORBONE

Un accurato lavoro di equipe, duemila ore di lavoro ed un importante volume per una preziosa testimonianza che riprende vita grazie alla gemmologia investigativa di Luigi Esposito

Quello delle gemme è un mondo che affascina e lascia stupiti per quella bellezza intrinseca affidata alle cure del tempo, alla loro scoperta e alla rarità. Se poi quello studio gemmologico viene affiancato da indagini storiche il tutto diventa estremamente interessante portando a compimento un percorso che affonda le sue radici nella vita della pietra, successiva alla sua scoperta. Una prerogativa questa affidata alla gemmologia investigativa di Ciro Paolillo, docente alla Sapienza che, con l’aiuto di una strutturata equipe di esperti, ha ridato vita alla perduta corona di Carlo III di Borbone, le cui tracce si perdono alla fine del Settecento. Lo studioso, coadiuvato dalla giornalista Anna Maria Barbato Ricci, ha raccontato questa avventura - conclusasi con la riproduzione del prezioso gioiello - in un volume “L’enigma della corona. Carlo III di Borbone e i diamanti Farnese” nato attraverso una accurata ricerca di archivio e delle fonti iconografiche, tra cui il disegno* della stessa corona conservato nel Fondo Borbonico all’archivio di Stato di Napoli (diretto da Candida Carrino) da cui è partita la meticolosa opera di ricostruzione del manufatto che ha richiesto oltre duemila ore di lavoro.

Quel simbolo del potere - che secondo gli appunti redatti dal suo progettista pesava 536 grammi - è stato riprodotto pedissequamente, dall’intelaiatura all’incastonatura delle pietre (oltre 200, cubic zirconia facsimile dei diamanti) al cui centro protagonista era il grande “diamante viola Farnese” di 42 carati (nella “rinata corona” sostituito da un’ametista), mistero nel mistero della sparizione della corona. Spiega Paolillo infatti che «l’eccezionale pietra - presente nell’inventario

dei gioielli stilato nel 1731 per volontà di Elisabetta Farnese, madre di Carlo - non poteva essere del viola di cui si racconta perché, le miniere di Golconda, da cui certamente proviene, non avendo idrogeno non avrebbe potuto cristallizzare un diamante con quel colore, che si ritrovano invece solo in Sud Africa e in Australia»

Ma che fine ha fatto la corona?

Gli avvenimenti storici di nuovo arrivano in soccorso e in quei giorni turbolenti sfiancati dai moti rivoluzionari che dalla Francia si espansero anche nel Regno dei Borbone, Ferdinando IV con la famiglia il 23 dicembre del 1798 scappò da Napoli per dirigersi a Palermo e lo fece a bordo della flotta dell’ammiraglio inglese Horatio Nelson che dovette affrontare tre giorni di navigazione funestati da tempeste, in cui pare che una delle navi fosse affondata con a bordo il tesoro reale. Ma di questo evento non v’è traccia documentata… e quindi ritornando alla nostra corona Paolillo ipotizza la sua tesi: «potrebbe essere stata usata per finanziare il cardinal Ruffo a sostegno della rivolta contro i francesi, o altrimenti, potrebbe essere stata donata proprio a Nelson che trasse in salvo la famiglia reale e, la cui prova, potrebbe essere individuata in un documento del 1801 dove lo stesso ammiraglio dichiara di aver venduto, per appianare dei debiti, “tremila sterline di diamanti” … una cifra considerevole per l’epoca!! Infine, volendo percorrere anche un sentiero più romanticocontinua il professore - mentre i diamanti furono consegnati a Nelson la gemma più preziosa, il “viola farnese” probabilmente, fu regalato alla sua moglie morganatica Lucia Migliaccio…».

Quel diamante simbolo della genia reale di cui si sono perse le tracce, come ironicamente ha ricordato AnnaMaria Barbato Ricci, potrebbe essere oggi racchiuso ignaramente in un beautycase conservando tutto il fascino di quel colore di cui si narra e che potrebbe farlo apparire “semplicemente” come una

PREZIOSA MAGAZINE 46 events 2.2023
gemma di colore. * Seguendo la minuziosa descrizione del disegno si evince che, la corona aveva un peso complessivo di 19 once (538,46 grammi) di cui: 13 di oro (368,42 gr.); 5 once di diamanti (141,70 grammi per 708,50 carati); 1 oncia di argento (28,34 grammi)

What happened to the crown of Charles III? Ciro Paolillo, professor at the Sapienza University of Rome, with the help of a structured team of experts, revived the lost jewel of the Bourbons whose traces were lost in the late 18th century. Anecdotes and events made it possible, thanks to the help of investigative gemology, to reconstruct some of the steps that - probably - could deliver the solution to the enigma, the very one recounted in the volume produced by Paolillo with the support of journalist Anna Maria Barbato Ricci. The crown was reconstructed from a drawing kept in the State Archives of Naples and required more than two thousand hours of meticulous work, from the framing to the setting of the stones (more than 200, cubic zirconia facsimile of diamonds) at the center of which the protagonist was the large 42-carat "Farnese purple diamond" (in the "reborn crown" replaced by an amethyst), the protagonist of one of the mysteries hovering around the crown, perhaps - according to the author's thesis - dismembered in the late 18th century to pay for the escape of Ferdinand IV from Naples surrounded by the French army. Of course, the whole thing remains shrouded in mystery, while a beautiful and faithful reproduction of the jewel remains as a testament to much study and passion.

essentia

Rajola, collane sottili ed eleganti come piacciono a te

Essentia, un titolo colto, già da solo evoca le molte malie dell’omonima collezione voluta da Vincenzo e Mariella Rajola, quarta generazione alla direzione dell’azienda di famiglia. Se dalla nascita (1926) ad oggi il marchio non ha mai avuto momenti di stasi e, al contrario, è andato via via convincendo sempre di più, se attualmente è tra le aziende meglio in salute e tra le più rappresentative dell’etichetta Italia, una ragione c’è: Rajola è propositiva, temeraria, è diventata grande perchè mode e tendenze non la riguardano, le anticipa Ha saputo dare dignità ancora maggiore al prodotto per eccellenza della sua terra d’origine, il cammeo, proponendolo in progetti che fanno impazzire anche le generazioni più giovani. La sua modernità è spiazzante, la Collezione Essentia ne

è la sintesi. Appena lanciata, promette di diventare un must a partire da questa estate. È in oro 18kt e pietre preziose (rubini, zaffiri, smeraldi, oltre a coralli e perle), minimal, sobria, scicchissima su un décolleté da sfoggiare dove e quando si vuole, composta da sottili catene esuberanti e capricciose in tanti accostamenti tra pietre e varie lunghezze, anche abbinate a orecchini, da indossare singole o in multipli in versione over, contemporanee sì ma con un pizzico di classicità che non guasta affatto e che omaggia quella buona tradizione di famiglia a cui si sono formate le quattro discendenze Rajola. A proposito di malie, si punta tanto anche sul colore, quello radioso e inimitabile delle pietre, che va dal vivido cremisi dei rubini al blu impetuoso degli zaffiri, alle verdi iridescenze degli smeraldi, quasi sempre sommati per moltiplicarne l’effetto.

PREZIOSA MAGAZINE 48 new proposal 2.2023
da indossare singole o in multipli in versione over

Disponibile in 15 linee con oltre 500 referenze a catalogo, a Essentia va dato un posto di prima fila nelle gioiellerie che amano coccolare la propria clientela, principalmente adesso che la bella stagione si fa avanti e fioccano promesse di matrimonio, comunioni, nozze, insomma qualsiasi cerimonia da suggellare con un gioiello fatto di classe. Che va toccato, conosciuto, amato, scegliendolo fisicamente in negozio. On line nemmeno a parlarne. Vincenzo e Mariella Rajola, infatti, hanno intenzionalmente rinunciato all’e-commerce con la netta convinzione che un manufatto strutturato di nobili elementi naturali racchiuda emozioni difficilmente decifrabili attraverso un monitor, la narrazione di quanto è servito per la sua costruzione va fatta in presenza, e l’acquirente ne apprezzerà la ragione.

Rajola, necklaces as subtle and elegant as you like them

Essentia, an educated title, already alone evokes the many mysteries of the collection of the same name desired by Vincenzo and Mariella Rajola, the fourth generation at the helm of the family business.Its modernity is unsettling, newly launched, it promises to become a must-have starting this summer. It is in 18kt gold and precious stones (rubies, sapphires, emeralds, as well as corals and pearls), minimal, understated, swanky on a décolleté to show off wherever and whenever you want, composed of thin chains exuberant and whimsical in many combinations of stones and various lengths, also paired with earrings, to be worn single or in multiples in over versions. A great deal of emphasis is also placed on color, the radiant and inimitable color of stones, ranging from the vivid crimson of rubies to the impetuous blue of sapphires and the green iridescence of emeralds, almost always added together to multiply the effect. Available in 15 lines with more than 500 references in the catalog, Essentia should be given a front-row seat in jewelers who like to pamper their clientele, especially now that the summer season is coming on and wedding vows, communions, nuptials, in short, any ceremony to be sealed with a piece of jewelry made with class.

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discover Rajola

Non

J’OR conquistareJewels: il mercato con l’eleganza

una tendenza ma una nuova qualità stilistica

Attilio Gelpi e sua moglie Barbara, founder del marchio J’OR, hanno dato una veste nuova alla gioielleria raggiungendo un pubblico sempre più ampio. A rappresentarla sono i volumi di forme libere e di colori densi, palpabili, che spesso si vanno a sovrapporre perché il tratto sia potentissimo. Testimoniando l’inscindibile legame che lega arte e gioiello, alla J’OR - dove dal 1986 si opera secondo un’etica aziendale che mette al centro le persone - si immagina, si disegna, si crea cogliendo quello che non ti aspetti, governati da regole armoniche che assorbono dalla pittura, dalla scultura, e finanche dalla musica quando a sedurre è l’energia ritmica della composizione

J’OR Jewels: conquering the market with elegance

Not a trend but a new stylistic quality

Il suo è uno stile chic avveniristico che si evolve lontano dalla severità del classico, ma uguale rimane il rispetto della tradizione e dei saperi artigianali (il marchio è certificato dall’RJC, Responsible Jewellery Council)

Per i coniugi Gelpi, oggi insieme ai figli Filippo e Lorenzo (responsabile progettazione sviluppo prodotto e responsabile vendite), coinvolgere le emozioni è un’esigenza fondamentale perché il bello abbia un’anima, perché diventi narrazione, e lo fanno selezionando gemme sorprendenti: basti guardare l’extra-ordinarie rubellite e tanzanite incastonate negli anelli “Harem”, rispettivamente accostate a turchesi e madreperla, ed entrambe a vividi diamanti. E come in Natura nulla è mai uguale e mai scontato, ecco nei grandi anelli a fascia primeggiare non l’oro bensì il titanio dai colori spiazzanti. È una nuova qualità stilistica che ha a che fare con la classe.

The jewelry of Attilio Gelpi and his wife Barbara, founder of J’OR, has reached an ever-widening audience. At J’OR since 1986 they have operated according to a business ethic that puts people at the center, and in its futuristic chic style there remains respect for craftsmanship (the brand is certified by the RJC, Responsible Jewellery Council). Today, together with their sons Filippo and Lorenzo, they select amazing gems such as rubellite and tanzanite in the “Harem” rings, with turquoise, mother-ofpearl and diamonds. In the band rings, on the other hand, there is titanium in disorienting colors. Classy style.

discover Maison J’OR Anello Harem in oro rosa 18Kt con rubellite, diamanti naturali e turchese Anello Harem oro bianco 18kt, tanzanite cabochon, madreperla e diamanti naturali
PREZIOSA MAGAZINE 50 new proposal 2.2023
Anello a fascia in titanio, oro rosa 18kt e diamanti naturali

luxury chain

La tecnica di incastonatura a mano a microscopio consente di entrare nella catena, nella sua anima per lasciare ai diamanti la possibilità di esprimere tutta la loro forza e luce.

focus on the jewel

Dinasty Collection by Alessi Domenico

Un marchio di famiglia con la voglia di cambiare. Alessi Domenico, tra i maggiori player della gioielleria Made in Italy, vanta un proficuo dialogo con l’alta tecnologia, ma con la forza delle competenze artigianali acquisite sul campo da quattro generazioni. Proteggendo l’impagabile know how, fonde ideali estetici opposti, dalla collezione “Tempo” disegnata con un filo d’oro, al messaggio genderless della “A1”, fino alla grandeur della “Dinasty” (bracciali, collane, orecchini e anelli) per la quale diamanti purissimi si susseguono fitti, incastonati a mano a microscopio - per consentire ai diamanti di sprigionare tutta la potenza della luce - sull’oro 18 carati (bianco, giallo o rosa) conferendogli lo status di Fine Jewellery. Un gioiello radioso. Qualcosa di meraviglioso.

High technology, craft skills and opposing aesthetic ideals: the “Tempo” collection , the “A1” and the grandeur of the “Dinasty” (bracelets, necklaces, earrings and rings) with the purest diamonds set by hand under a microscope on 18 kt gold (white, yellow or pink), marvelous.

discover Dinasty Collection

PREZIOSA MAGAZINE 52 focus on the jewel 2.2023
Oro giallo 750‰ Le chiusure siglano ogni gioiello con il marchio della Maison Diamanti FG S1 Round cut VG high quality

Si chiama Dreamer il primo smartwatch della Techmade con doppio cinturino incluso nato per rispondere con stile ai capricci della moda. Il suo nome vuol dire sognatore perchè racchiude in se un’anima artistica tipica degli idealisti. Diverse sono le sue funzioni smart (chiamata, notifiche pedometro, frequenza cardiaca e saturimetro, calorie, giochi, distanza, cronometro, sleep monitor, sveglia, sport, wrist sense, music remote control, resoconto mestruale, assistenza vocale) tutte da scoprire! Un vero alleato per essere sempre un passo avanti con stile. Disponibile in diverse combinazioni di colori, il Dreamer della Techmade è espressione della chiara vocazione innovativa del marchio, concentrata a promuovere le più sofisticate tecnologie restando sempre alla moda. www.techmadeshop.eu

Leonardo

18carati:

Lebole Maison, nuove idee per la collezione Kimono

In Plexiglass, trasparente o nero

La ricerca stilistica del marchio ha decontestualizzato il plex per disegnare la nuova collezione Kimono. Da indumento tradizionale giapponese a gioiello iconico: gli orecchini, nelle versioni grande, piccola e mini. Gioca con le trasparenze o con l’intramontabile nero, e li abbina a perle o pietre naturali, anch’esse nere. Riprendendo la tipica asimmetria, a un lobo ripropone la sagoma del manichino orientale, all’altro un ideogramma che tradotto significa luce. www.lebolemaison.it

Sfiora i 60,00€ al grammo la quotazione dell’oro, inducendo tanti a rinunciare ad un sogno. Ma anche in un contesto di forte inflazione la soluzione c’è e si chiama “Light Shapes”. È la collezione di Leonardo 18 carati che, grazie alla lavorazione a taglio laser e al design tridimensionale, sa essere leggera e voluminosa. Pendenti, anelli, orecchini e bracciali nuovi, particolari e dal giusto rapporto qualità prezzo per incontrare le attuali esigenze di mercato.

www.leonardo18carati.com

PADAgioie, il classico tennis in un modello brevettato

L’ammagliatura a scomparsa lo rende unico

Il bracciale tennis, un gioiello a prova di tempo, immutato perché bello così com’è. Invece Paolo Esposito, appassionato e scrupoloso artigiano orafo, titolare di PADAgioie, gli ha aggiunto un valore importante perfezionandolo con una particolare ammagliatura a scomparsa, brevettata, che ne fa un modello unico, ben distinto da ogni altro tennis. Il risultato è un’indossabilità più confortevole e un’affinata performance estetica. padagioie@yahoo.it

PREZIOSA MAGAZINE 54 new proposal 2.2023
“Light Shapes”, gioielli leggeri dal design voluminoso Quando l’offerta incontra le esigenze del mercato
Techmade Dreamer. La moda chiama? Rispondi con stile.
La tecnologia incontra il glamour Leonardo18carati
Masion Lebole Pada Gioie Techmade

È nel design il segno distintivo di PittieSisi

PittieSisi its hallmark is in the design

The power of color to release joy

It has brought the concept of joy into jewelry and emphasizes it by putting color at the center of everything. PittieSisi expresses its vision of lightheartedness while keeping a high focus on design, its ally, and sets large quartz as flashes of light that alternate with those of metal - highly polished or satin-finished. In this representation of fiery vitality, his creations are inspired by the seasons: blue like ice, purple shades of tropical fruits or amber like warm summer sand.

IL PotErE dEL coLorE PEr LIbErArE LA GIoIA

Ha portato il concetto di gioia nel gioiello e ne dà il giusto risalto mettendo il colore al centro di tutto. PittieSisi esprime la propria visione di spensieratezza mantenendo alta l’attenzione al design, il suo alleato, e incastona grandi quarzi come lampi di luce che si alternano a quelli del metallo - lucidissimo o satinato. In questa rappresentazione di accesa vitalità le sue creazioni si ispirano alle stagioni: azzurro come ghiaccio, sfumature purple di frutti tropicali oppure ambrate come calda sabbia d’estate. La scommessa era quella di puntare all’euforia e ci è riuscito montando sugli anelli “Trilogy” esuberanti castoni per esuberanti cristalli, cristalli che invece ha messo a cascata negli orecchini o alternati alle catenine nelle lunghe collane. Il risultato sono sculture evocative che interpretano il desiderio di accompagnarsi all’allegria durante l’estate, e anche oltre. Lo stile “in grande spolvero” è il frutto di una attenta ricerca, accesa dall'immaginazione e dalla joie de vie, ambasciatrice di una bellezza che segue un unico credo, entusiasmare. Visione aziendale e non strategia.

PREZIOSA MAGAZINE 56 new proposal 2.2023
discover PittieSisi

Cierre Gioielli come la sua città, Napoli, unica e preziosa

Esaltare la bellezza in tutte le forme

oreficeria napoletana ha una storia antica e preziosa, ricca di creatività e di bellezza, il fondamento di capolavori che hanno incantato il mondo intero, così come la stessa città ammalia per vivacità e dinamicità, rinnovandosi ininterrottamente cogliendo ogni piccolo mutamento. Questo fermento incontenibile è la fonte di ispirazione delle collezioni Cierre che sanno interpretare i sentimenti celebrando la Bellezza Partenopea, un mix di valori culturali e sociali radicati nelle tradizioni di un territorio inimitabile - citando Aurelio De Laurentiis “Napoli sta vivendo un rinascimento, basta vedere cinema, serie tv e musica… Turisti stranieri e americani stanno tornando con grandi numeri, servirà un comitato per ricevere al meglio le persone che vengono da fuori, italiani di altre città compresi” Per il Times, invece, “nel 2023 Napoli ha una ritrovata identità culturale e una vitalità insuperabile rispetto a tante altre città”.

È l’anno del trionfo, la città mostra il suo massimo splendore, la vittoria calcistica le ha regalato l’opportunità di vivere una splendida stagione e di svelare il suo lato più genuino, più fantasioso. Carica di suggestioni, da sempre ha tanto di più da offrire da lasciare a bocca aperta tutto il pianeta: cucina eccellente, panorami mozzafiato, creatività senza pari e gioia contagiosa. Tra i suoi top l’oreficeria, fiore all’occhiello di uno stile imitato ad ogni latitudine. In sintesi, un continuum di arte e meraviglie che piace alla follia, e da cui prende idealmente inizio la storia della Cierre Gioielli, brand di alta caratura che con la sua città vive un rapporto di scambio e di amore e con essa condivide la stessa idea di eleganza.

Cierre like its city, Naples, unique and precious Neapolitan goldsmithing has a history rich in creativity and beauty, the foundation of masterpieces that have enchanted the world. This ferment is the inspiration behind Cierre's collections celebrating Partenopean Beauty. It is the year of triumph, the city shows its full splendor, the football victory has given it the opportunity to reveal its most genuine side: excellent cuisine, breathtaking views, creativity and contagious joy. Among its tops is goldsmithing. In short, a continuum of art and wonders from which the story of Cierre Gioielli ideally begins, a brand of high caliber that lives a relationship of exchange and love with its city and shares with it the same idea of elegance.

PREZIOSA MAGAZINE 57 new proposal 2.2023
discover Cierre Gioielli
L’

model: Agata Jankowiak @blingsiscom

photography & art direction: Katarzyna Jankowiak @kaiwoknaj

makeup & hair: Natalia Charlan @charlan_makeup

blingsis

un blog con qualcosa in più del fashion

Da studentessa con grande spirito di iniziativa - le fu offerto un ruolo nel dipartimento di pubbliche relazioni presso l’Accademia di Belle Arti di Poznań, ed ha anche seguito un corso postlaurea in PR per ampliare le competenze - a ideatrice di un blog professionale di gioielli in Polonia.

Perché? Perché Agata Jankowiak aveva voglia di cambiare radicalmente e, in accordo con la sorella Katarzyna, photografer talentuosa, ha messo su il blog Blingsis. Da allora un lavoro a tempo pieno per entrambe che hanno viaggiato dal Giappone all’India e fino all’Islanda, e partecipato alle più grandi fiere del mondo.

La coppia perfetta?

“Naturalmente abbiamo avuto i nostri alti e bassi, si sa, le sorelle a volte litigano, e condividere il lavoro non è sempre una passeggiata, per contro il successo ci ha accompagnate”.

Quindi #blingsis forever?

“Certo, ma non più insieme. Katarzyna ha preferito la carriera da fotografa, ma quando serve e quando può condivide con me i lavori più impegnativi. È un nuovo capitolo per entrambe, con più spazio per progetti diversi in modo indipendente, ma continuiamo a sostenerci a vicenda”. Quindi sei tu il fulcro ora. Che cosa pensi sia più importante nella collaborazione con un marchio?

“Fin dal primo giorno ho puntato sulla qualità: foto professionali, articoli coinvolgenti (ho seguito tutti i programmi di certificazione possibili, sono esperta di perle, del taglio dei diamanti…, e sono anche iscritta all’associazione dei periti gioiellieri in Polonia). Sapevo esattamente cosa stavo facendo e cosa volevo continuare a fare”.

È per questo che nonostante il blog fosse appena nato, un noto

Progetti ambiziosi e tante idee nel futuro dell’influencer

Agata Jankowiak

marchio polacco di gioielli si è rivolto a voi per un servizio fotografico a Londra?

“Credo che a colpirli sia stata la professionalità del blog, l’attenzione ai dettagli e ai contenuti. Ancora oggi, dopo 9 anni di attività, la mia dedizione e l’alto livello di qualità continuano a dare i loro frutti. Distinguersi o sparire!” Cosa c’è nella tua lista dei desideri da influencer?

“È una lista piuttosto lunga. Innanzitutto trasferirmi in un altro Paese e mi piacerebbe anche molto lavorare con marchi come Bulgari, Tiffany, Cartier. Ma il mio sogno più grande è portare il mondo della gioielleria in TV. Vorrei condurre un programma di viaggi, come quelli di Samantha Brown o Martyna Wojciechowska. Un’idea simile, ma rivolta ai gioielli, cioè, visitare Paesi e raccontare la loro storia e la loro cultura in fatto di gioielli.

Il mio volto è stato visto già su cartelloni pubblicitari e riviste, forse è arrivato il momento di una nuova sfida”.

Nello specifico cosa pensi della gioielleria italiana?

“Durante la fiera di Oroarezzo ho avuto la straordinaria opportunità di essere nella giuria del concorso Premiere. Che esperienza incredibile vedere quei meravigliosi lavori e avere voce in capitolo sull’esito del contest, soprattutto perché i progetti di 3 marchi della mia “top best list” hanno vinto: un anello di Moraglione 1922 con pietra centrale circondata da diamanti, il mio preferito, un bracciale molto trendy di Unoaerre che aggiungerei immediatamente alla mia collezione, e un affascinante anello di FA gioielli.

Sono in Italia tre volte all’anno per partecipare come giornalista alle fiere di Vicenzaoro e Oroarezzo, per me un tesoro di arte orafa, di creatività e di ispirazione, che non si esaurirà mai, e perché adoro l’Italia, la sua cucina, le sue città, il carattere degli italiani e il modo in cui indossano i gioielli nella loro quotidianità combinando pezzi d’argento a pezzi molto preziosi. La gioielleria italiana mi dà la carica, la amo”.

BLINGSIS, FASHION AND CULTURE IN ONE BLOG / WITH HER SISTER KATARZYNA, A TALENTED PHOTOGRAPHER, AGATA SET UP BLINGSIS. A FULL-TIME JOB The perfect couple? “We have our ups and downs, it's normal, but success has always accompanied us.” So #blingsis forever? “Sure, but Katarzyna would now like to focus more on her a career as a photographer, though she sometimes helps me with the more demanding jobs.” So you are the focus now. What is important? “From day one I focused on quality. I knew exactly what I was doing and what I wanted. Today, after 9 years in the business, the professionalism continues to pay off!” As an influencer, what’s on your wish list? “My biggest dream is to bring the jewelry world to TV. I would like to host a travel TV show aimed at jewelry enthusiasts, in which I would visit jewelry workshops around the world, tell the viewers more about the history and cultural aspects of the jewelry in different countries, and delve into gemstone sourcing practices, and sustainability. Perhaps the time has come for this new challenge.” The many jewelry fairs that I attend in Italy a treasure trove of inspiration, goldsmith artistry, and design creativity! For instance, at the recent Oroarezzo, where I was part of the Premiere jury, I saw some amazing designs like: a stunning ring from Moraglione 1922, a very trendy bracelet from Unoaerre, and a charming ring from Fagioielli valenza. I think Italian jewelry is a mix of excellent craftsmanship and creative designs, which people can easily incorporate into their everyday look.

PREZIOSA MAGAZINE 58 editorial 2.2023

Cameo Italiano (www.cameoitaliano.com) Collana e bracciale in argento 925 galvanica oro rosa, con cameo di conchiglia inciso a mano e topazio azzurro, collezione Sacred. Anelli in argento 925, con cameo di conchiglia sardonica inciso a mano, collezioni Romantica e Acropolis

Joidart (www.joidart.com)

distribuito da Aibijoux (www.aibijoux.com)

collezione Rall in ottone placcato oro 24 kt

disegnate da Sara Domènech

Kurshuni

(www.kurshuni.com) distribuito da Aibijoux (www.aibijoux.com) collezione Summer Glam (anelli Eternity e bracciale Love Luck) in argento placcato oro 18 kt con zirconi bianchi, rosa, green e paraiba Unoaerre (www.unoaerre.it) Collezione Korda, gioielli in argento della linea Fashion Jewellery con finish diamantato Govoni Gioielli (www.govonigioielli.it) collezione Enlace, in oro 18kt, con catene impreziosite da moschettoni ricoperti di diamanti

Roberto Giannotti (www.robertogiannotti.com)

Collezione Fancy Microlighting bracciale a doppia catena con fiore e paillettes charms in argento e zirconi policromatici, bracciale con cuore e paillettes charms in argento e zirconi policromatici Oxygène (www.oxygene.sm) filo perle Tahiti grey mm 10-12 (ct.346,00) filo perle Australia mm 11-13 (ct.422,50) Borsari Gioielli (www.borsarigioielli.com) collezione Perla Creazione in filato metallico colorato con perle d’acqua dolce e chiusura in argento 925

Achi crede che siano tutte uguale e che il colore sia l’unico dettaglio che le differenzia, Aeffe Creazioni racconta, attraverso la linea “Energy Jewels”, del potere immutato con cui le pietre hanno attraversato i secoli. Dietro l’armonia corale delle forme, estremamente moderne, c’è tanto di più, ci sono la forza dei minerali e le straordinarie proprietà che trasmettono, ed indossarle diventa un momento di piacere estetico e di benessere, un’esperienza diretta, senza eguali, come una sorta di abbraccio protettivo. I bracciali, ognuno declinato in maniera diversa, diventano una capsula del tempo, un micro mondo di vibrazioni energetiche, semplici in termini di bellezza, complessi in fatto di qualità benefiche: un perfetto dualismo tra materia e non ma-

Aeffe Creazioni

Energy Jewels un perfetto dualismo tra materia e non materia

teria. A spingere la domanda è la varietà di proposte, sempre più ricca per la voglia di scoprire, di conoscere, di approfondire radicata nella storia del marchio. Ed ecco dare spazio anche alla trasparenza di diverse varietà di quarzo che impregna di luce l’intera composizione. E nel centro, poi, una decorazione in acciaio che diventa complemento ideale del gioiello per appagare la vanità di lei e di lui.

Ancora nuovi modelli per una linea di tendenza

Energy Jewels, a perfect dualism between matter and non-matter. Aeffe Creazioni: yet more new models for a strong trend line

In the “Energy Jewels” line there are the strength of minerals and the extraordinary properties that stones transmit, and wearing them becomes a kind of protective embrace. Each bracelet is a micro world of energy vibrations. Driving the demand is the variety of proposals, which is increasingly rich because of the desire for discovery rooted in the brand. And here is also the transparency of quartz that imbues the composition with light and in the center a metal decoration to appease her and him vanity.

discover Aeffe Creazioni
PREZIOSA MAGAZINE 67 accessories 2.2023

speciale ac ces so ri

MADAME BASTIENNE

Pouch in tessuto a righe

Credits: Courtesy of Press Office

RENé CAOVILLA

Sandalo basso con strass

Credits: renecaovilla.com

YACHT CLUB

Cromatismi soft, elementi gioiello e righe marinière: i grandi classici d’ispirazione navy si arricchiscono di dettagli ricercati e vivaci cavalcando l’onda di pochette dal sapore sailor, sandali in corda profilati di cristalli, raffinati cappelli a tesa larga. Mentre ancore, nodi e catene dettano le coordinate a bijoux che sembrano arrivare dall’universo ameno di Popeye. Per fare rotta a vele spiegate verso lo stile.

Soft chromatics, jewel elements and mariniere stripes: the great navy-inspired classics are enriched with refined and lively details, riding the wave with full sails toward style.

di Marilina Curci

BEA BONGIASCA

Anello in oro giallo 9 kt

Credits: Courtesy of Press Office

ALESSI DOMENICO

Catena figaro zigrinata a 3 colori in lega naturale

Credits: alessidomenico.com

SHISEIDO

Stick multiprotettivo con SPF50+

Credits: shiseido.it

SERAPIAN

Tote bag in rafia e pelle

Credits: serapian.com

JW ANDERSON

Orecchini asimmetrici con ciondolo-logo

Credits: farfetch.com

MARzI

Cappello a tesa larga con dettagli gioiello

Credits: Courtesy of Press Office

PREZIOSA MAGAZINE 70 accessories 2.2023

BIOTHERM

Contorno occhi rigenerante con Life Plankton™

Credits: biotherm.it

MALONE SOULIERS

Pump in vernice, inserti in PVC e cinturino

Credits: Courtesy of Press Office

INTO THE BLUE

Profondo, misterioso, poetico. Un colore dalle mille gradazioni, che induce un desiderio di tranquillità.

O forse è solo voglia di vacanza? Le sfumature marine e sottomarine pervadono décolleté dalle superfici liquide, collane cangianti, capienti bag. Il fil bleu si snoda fino al beauty case, da cui affiorano fragranze inebrianti ed elisir di bellezza.

Deep, mysterious, poetic. A hue of many shades, inducing a desire for tranquility. Or maybe it’s just vacation craving?

(MC)

VILLA MILANO

Orecchini di conchiglie naturali, dettagli in oro e pietre

Credits: Courtesy of Press Office

PUBUMéSU

Ventaglio in tessuto

Credits: farfetch.com

LOUIS VUITTON

Profumo con note agrumate Afternoon Swim

Credits: it.louisvuitton.com

LANCEL

Maxi bag in pelle e tessuto

Credits: Courtesy of Press Office

MARIA PATRIzIA MARRA

Ciondolo in bronzo con pietre naturali

Credits: Courtesy of Press Office

SWAROVSKI

Collana tennis con cristalli

Credits: farfetch.com

PREZIOSA MAGAZINE 71 accessories 2.2023

SPEKTRE

Occhiali da sole con lenti a contrasto

Credits: spektre.com

LOEWE

Occhiali da sole con frontale 3D in nylon

Credits: loewe.com

OCCHI DI GATTO

Glamour, mai fuori moda e soprattutto in grado di incorniciare qualsiasi tipo di viso femminile. Non stupisce che a ideare i celebri occhiali a forma di occhi di gatto sia stata proprio una donna. Correvano gli anni '30 quando alla giovane artista statunitense Altina Schinasi venne in mente la maschera di arlecchino, con le fessure per gli occhi tagliate all’insù. Nacque la prima montatura “harlequin”, ribattezzata presto cat-eye. Un cult.

Cat-eyes never go out of fashion and are capable of framing any type of female face. In the 1930s, the first frames were born. Cult.

(MC)

DIOR

Occhiali da sole in metallo oro con perle

Credits: dior.com

JIMMY CHOO

Occhiali da sole con perle cabochon

Credits: row.jimmychoo.com

LINDA FARROW x THE ATTICO

Occhiali da sole con montatura trasparente

Credits: Courtesy of Press Office

ALExANDER MCQUEEN

Occhiali da sole oversize effetto tartarugato

Credits: farfetch.com

BULGARI

Occhiali da sole con montatura in metallo

Credits: bulgari.com

BALENCIAGA

Occhiali da sole in metallo oro e lenti scure

Credits: balenciaga.com

PREZIOSA MAGAZINE 72 accessories 2.2023

MOSCHINO Occhiali da sole con montatura in acetato e strass

Credits: moschino.com

PREZIOSA MAGAZINE 73 accessories 2.2023

TIFFANY & CO.

Pendenti in oro 18 kt collezione Elsa Peretti®

Credits: tiffany.it

MARNI

Cintura con fibbia dorata

Credits: farfetch.com

BIANCO E ORO

Divisa quotidiana. Quando il (non) colore più chic incontra il metallo prezioso per antonomasia, il dress code si fa abbagliante. A dettare il mood sono clutch dalle linee geometriche, borse a mano con trame a intreccio, sabot e zeppe immacolate. Che si accendono di luce grazie al tocco aureo di orecchini pendenti, choker e anelli cocoon, orologi dal gusto maschile.

Daily uniform. When the (un)chicest color meets the quintessential precious metal, the dress code becomes dazzling.

(MC)

ANITA KO

Choker sottile in oro giallo 18 kt

Credits: modaoperandi.com

BOTTEGA VENETA

Borsa shopping in pelle

Credits: luisaviaroma.com

JIMMY CHOO

Sandalo con zeppa e chiusura alla caviglia

Credits: farfetch.com

DSQUARED2

Clutch dal design geometrico

Credits: luisaviaroma.com

MARSèLL

Sabot rasoterra con fasce incrociate

Credits: farfetch.com

DANIEL WELLINGTON

Cinturino placcato oro e quadrante in madreperla

Credits: Courtesy of Press Office

PREZIOSA MAGAZINE 74 accessories 2.2023

CAROLINA HERRERA

Collana a catena rivestita in rafia

Credits: carolinaherrera.com

KATE CATE

Cintura in suede con fibbia gioiello

Credits: Courtesy of Press Office

FREE SPIRIT

Stampe giocose, volumi over e materiali naturali. Una ventata di leggerezza soffia sui must have di stagione, declinati secondo lo spirito dei leggendari '70s. Un susseguirsi di citazioni glam tra psichedelia e flower power incarnate da plateau in legno ed espadrillas a toni rainbow, bisacce in rafia, bandane e cinture dal sapore country. immancabili, nel guardaroba neo-hippy, i collier multifilo con pendenti e pietre. Per uno stile décontracté con un’unica regola: lasciar volare la fantasia.

Playful prints, over volumes and natural materials. Lightness for the must-have of the season, declined in the spirit of the legendary Seventies.

(MC)

ALANUI

Espadrillas multicolor con suola in iuta

Credits: mytheresa.com

JIMMY CHOO

Borsa a secchiello effetto crochet

Credits: Courtesy of Press Office

CULT GAIA

Sandalo con tacco scultura e plateau in legno

Credits: modaoperandi.com

BE8 JEWELS

Anello cuore multicolor, oro, diamanti e pietre

Credits: be8jewels.com

ETRO

Bandana stampata

Credits: luisaviaroma.com

NALì

Collana multifilo

Credits: Courtesy of Press Office

PREZIOSA MAGAZINE 75 accessories 2.2023

DIPTYQUE

Philosykos

Credits: diptyqueparis.com

16-19

La Habana

Credits: luisaviaroma.com

VIAGGIO INTORNO AL MONDO

I faraglioni di Capri, i campi di lavanda in Provenza, il vento del deserto, le suggestioni inebrianti della Polinesia. Viaggio olfattivo tra scie opulente e inediti bouquet.

The stacks of Capri, lavender fields in Provence, the desert wind, the intoxicating suggestions of Polynesia. Olfactory journey among opulent trails and unprecedented bouquets.

(MC)

SHISEIDO

Ginza

credits: shiseido.it

BYREDO

Bal d’Afrique

Credits: Courtesy of Press Office

MONTALE

Soleil de Capri

Credits: essenzaltro.it

CHLOé

Atelier des Fleurs Lavanda

Credits: chloe.com

GUCCI A Reason To Love

Credits: gucci.com

xERJOFF

Irisss

Credits: xerjoff.com

PREZIOSA MAGAZINE 76 accessories
2.2023
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

1. VISTA SULL’EGEO. Un’ode al fico selvatico che gremisce le pendici del Monte Pelio. Philosykos di Diptyque ne riunisce la freschezza verde delle foglie, il sapore latteo, la densità legnosa delle sue fronde // 2. ALMA DE CUBA. Le reminiscenze di un marinaio di Cuba prima della rivoluzione scandiscono la narrazione olfattiva di La Habana, l’eau de parfum di 19-69 dai sentori aromatici e seducenti a base di zafferano, incenso e oud // 3. LA MIA AFRICA. è un viaggio immaginario incentrato sulla bellezza dell’Africa, quello racchiuso nelle note di Bal d’Afrique, fragranza cult di Byredo con note di calendula, bergamotto e legno di cedro // 4. JAPAN DAYS. Il suo nome, Ginza, rimanda al quartiere più cosmopolita di Tokyo, storica sede di Shiseido. Il brand propone adesso l’iconica fragranza anche in versione intense, con note floreali, ambrate e legnose // 5. CAPRI REVOLUTION. Agrumi, pompelmo e kumquat circondati da fiori bianchi, muschio e spezie. Soleil de Capri di Montale è un’alchimia vivace che celebra l’isola azzurra in tutta la sua abbagliante bellezza // 6. BOUQUET PROVENzALE. Lavanda, herba mimosa, neroli e magnolia alba si fondono in Atelier des Fleurs Lavanda di Chloé, eau de parfum realizzato in collaborazione con il naso Quentin Bisch // 7. VERSO ORIENTE. Rosa damascena e un ricco accordo oud, peonia e cardamomo per A Reason To Love, l’ultima fragranza della linea The Alchemist's Garden di Gucci. Un connubio floreale e speziato, ammaliante come una notte in Oriente // 8. LONDON CALLING Fa parte della collezione xJ 17/17 Stone Label di xerjoff il profumo Irisss. Realizzato utilizzando uno degli ingredienti di profumeria più pregiati al mondo, il burro di iris, trae ispirazione dall'esposizione londinese del Natural History Museum // 9. TUFFO A TAHITI. Un’esplosione di fiori di Tiaré si sprigiona dalle note di cuore di Olympéa Solar di Paco Rabanne, un’eau de parfum frizzante e intensa che evoca il rumore delle onde e la natura incontaminata della Polinesia

PREZIOSA MAGAZINE 77 accessories 2.2023
Credits: notino.it 9.
PACO RABANNE Olympéa Solar

PEGGY TAUPE

Rossetto Rouge de Beauté Brillant n.204 Peggy Taupe

Gucci Beauty. Credits: farfetch.com

LE MOND BéRYL

Mule a punta in velluto

Credits: farfetch.com

ORIENTAL TOUCH

La moda rivolge lo sguardo verso Oriente per dar vita a uno stile che abbraccia l’etnico e accarezza le suggestioni di terre lontane. A tracciare le coordinate della tendenza sono bijoux-amuleto in oro e bronzo, sandali allacciati e borse con trame a intreccio, ma anche lipstick dalle nuance speziate e polveri impalpabili come la sabbia del deserto. Il culto dell’esotico si trasforma in esaltazione totale del dettaglio.

Fashion turns its gaze to the East to bring to life a style that embraces the ethnic and caresses suggestions of distant lands.

(MC)

BARBARA BIFFOLI

Mini creola in oro 9 kt

Credits: Courtesy of Press Office

MARIA PATRIzIA MARRA

Anello realizzato a mano in bronzo naturale

Credits: Courtesy of Press Office

ANASTASIA BEVERLY HILLS

Palette di ombretti formato viaggio Soft Glam II

Credits: sephora.it

VALENTINO GARAVANI

Sandalo con lacci e dettagli Rockstud color oro

Credits: farfetch.com

LAMILANESA

Borsa con manici bambù naturale, paglia, piume

Credits: Courtesy of Press Office

12PM

Collana con ciondolo intarsiato in ottone

Credits: Courtesy of Press Office

PREZIOSA MAGAZINE 78 accessories 2.2023

VIC MATIé Slingback con tacco kitten

Credits: Courtesy of Press Office

LANCEL

Tote bag con tracolla

Credits: Courtesy of Press Office

BIANCO VS NERO

Al bando i compromessi. A dettare tendenza è un rigore cromatico privo di sfumature. Bianco e nero diventano i protagonisti di un ossimoro stilistico in bilico costante tra irriverenza e austerità. Un gioco degli opposti che diventa il codice prevalente di un’estetica ultra contemporanea, dove geometrie affilate e pattern optical chic si mescolano in una danza ipnotica tra complicità e repulsione.

Compromises banished. Black and white protagonists of in the play of opposites that becomes the prevailing code of an ultra-contemporary aesthetic.

(MC)

FEDERICA TOSI

Cintura Obi

Credits: Courtesy of Press Office

CHANEL

Smalto protettivo a lunga tenuta Le Vernis n.101

Credits: chanel.com

SERGE LUTENS

Eau de Parfum pepe nero, noce moscata e cedro

Credits: sergelutens.eu

GAJA BANCHELLI

Belt bag in vitello martellato

Credits: Courtesy of Press Office

EDOARDO GALLORINI

Foulard in tweed 100% seta

Credits: edoardogallorini.com

MALONE SOULIERS

Mocassino con tomaia a contrasto

Credits: Courtesy of Press Office

PREZIOSA MAGAZINE 79 accessories 2.2023

CHANEL

Les Beiges Huile belle mine illuminatrice

Credits: chanel.com

VICTORIA BECKHAM

Lid Lustre variante Mirror

Credits: victoriabeckhambeauty.com

PUNTI LUCE

Ogni cosa è illuminata. Anche il make-up, che sfodera una preziosità abbagliante. La bella stagione investe su polveri a 24 carati, texture a effetto madreperla e fluidi sublimanti che catturano, riflettono e moltiplicano la luce sulla pelle. Per potenziare la radiosità dell’incarnato bastano pochi tocchi. E il look si fa splendente.

Everything is illuminated. Even make-up, which flaunts dazzling preciousness. The summer season invests in 24-carat powders, mother-of-pearl effect textures and sublimating fluids.

(MC)

SISLEY

Masque Exfoliant Enzymatique

Credits: sephora.it

YVES SAINT LAURENT

Touche éclat Illuminating Pen

Credits: yslbeauty.it

CLARINS

Skin Illusion n.101 Linen

Credits: clarins.it

GUCCI

Illuminateur de Beauté

Credits: gucci.com

LANCOME

Juicy Tubes n.01 Pure lancome.it

NARS

The Multiple Stick variante Copacabana

Credits: narscosmetics.it

PREZIOSA MAGAZINE 80 accessories 2.2023
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

DIOR

Forever Couture Luminizer iridescente

Credits: dior.com

1. GOLD EVERYWHERE. Si applica su viso e capelli come un olio secco e dona istantaneamente un effetto satinato e delicatamente iridescente // 2. ARGENTO VIVO. Finish modulabile per questo ombretto in polvere cremoso e morbido infuso per il 60% con cristalli e perle multidimensionali // 3. ICONA TIMELESS. Must-have per i make-up artist e per le beauty addicted, nasconde le occhiaie aggiungendo un tocco radioso al viso // 4. SOLUzIONE ExPRESS. Illuminante, agisce in un minuto esfoliando delicatamente la pelle // 5. SECONDA PELLE. Sublima e illumina l’incarnato senza appesantirlo // 6. LUCE LIQUIDA. Arricchito con perle ultra sottili e pigmenti perlescenti, questo illuminante liquido multiuso regala luce e idratazione immediata // 7. A TUTTO GLOW. Torna il gloss luminoso, idratante e dalla texture ultra leggera che ha spopolato negli anni ‘90 // 8. MULTITASKING. Può essere utilizzato come blush, illuminante o per il contouring questo stick multifunzione dall’originale formula in crema con finish in polvere // 9. POLVERE DI STELLE. Con pigmenti di origine naturale, questa polvere illuminante si fonde con la pelle assicurando al make-up una tenuta impeccabile da mattina a sera

PREZIOSA MAGAZINE 81 accessories 2.2023
9.

CHANEL

Clutch in pelle matelassé con tracolla a catena

Credits: chanel.com

PREZIOSA MAGAZINE 82 accessories 2.2023

VALENTINO GARAVANI

Mini bag con cristalli e dettagli con finitura platino

Credits: valentino.com

POMELLATO

Anello oro 18 kt con diamanti e quarzo lemon

Credits: pomellato.com

SORBETTO AL LIMONE

Puntare sulla tinta più energetica: il giallo. Esuberante e cool, con le sue sfumature intense e squillanti scandisce i contorni di pumps con plateau e mini bag al sentore d’agrumi, tracolline passepartout e sandali alla schiava, sabot rasoterra e bijoux dal jus eclettico.

A vitamin C boost is good (also) for your wardrobe. The secret? Go for the most energetic hue, yellow, exuberant and cool.

(MC)

SIMPLE RITUALS

Orecchini con charms in ceramica

Credits: Courtesy of Press Office

3INA

24H Cream Eyeshadow n.106

Credits: 3ina.com

MALONE SOULIERS

Pump in tweed con plateau e cristalli

Credits: Courtesy of Press Office

N°21

Sabot a fascia

Credits: numeroventuno.com

SHISEIDO

MicroLiner Ink n.6

Credits: shiseido.it

NALì

Collana a girocollo con perle colorate

Credits: Courtesy of Press Office

PREZIOSA MAGAZINE 83 accessories
2.2023

MIU MIU

Cappello da baseball con logo ricamato

Credits: farfetch.com

MARIA LUCA

Ballerina con cavigliera gioiello

Credits: Courtesy of Press Office

DENIMLAND

Non solo jeans. Il denim adesso si porta dalla testa ai piedi. Accessori inclusi. Borse, scarpe, cinture, ma anche baseball cap e fermagli per capelli: la tela di Genova offre il fianco a infinite sperimentazioni e rivisitazioni, senza tradire le sue origini. Declinata nei pesi, finissaggi e colori più variegati, resta fedele alla sua attitudine trasformista delineando un’estetica in cui formale e informale si mescolano senza soluzione di continuità.

Not just jeans. Denim is now worn from head to toe. Accessories included. Bags, shoes, belts, but also baseball caps and hair clips: the Genoa canvas offers the side to endless experimentation and reinterpretation, without betraying its origins

(MC)

ETRO

Cintura con ricamo

Credits: farfetch.com

BALENCIAGA

Portamonete con stampa denim

Credits: balenciaga.com

DIESEL

Slingback in denim effetto distressed

Credits: it.diesel.com

CALICANTO

Maxi bag con impunture a contrasto

Credits: Courtesy of Press Office

DOLCE & GABBANA

Sandalo platform in denim patchwork

Credits: dolcegabbana.com

NATASHA zINKO

Scrunchie con stampa denim

Credits: farfetch.com

PREZIOSA MAGAZINE 84 accessories 2.2023

ALExANDER MCQUEEN

Borsa a secchiello in denim e pelle

Credits: alexandermcqueen.com

PREZIOSA MAGAZINE 85 accessories 2.2023

un jeans è per sempre

alla ricerca del denim perfetto per le strade della capitale

Slim Fit, Skinny, Boyfriend, Mom, Modello Capri o Regular, chi più ne ha più ne metta. Il Denim torna ad impazzare tra i millennials e le fasce più alte d’età, senza distinzione di tinta, lunghezza o sfumatura. A raccontarcelo sono i turisti capitolini che sfoggiano tra le vie di Roma

Denim d’ogni tipo: dalla Salopette alla camicia di Jeans, dal noto Levi’s Strauss al double Denim multicolor.

John Richmond preannuncia il grande ritorno durante le settimane della Moda Milanese, riservando l’intera collezione ’23-’24 all’iconico Blue-jeans.

Parafrasando lo storico slogan di De Beers

è il caso di dire che “un jeans è per sempre” considerando che dal 1873 è uno dei capi intramontabili nel mondo del fashion: un giusto compromesso tra stile casual e ricercato, un espediente comodo e, soprattutto, accessibile a tutti.

È un capo senza tempo, più invecchia più si perfeziona, cambia aspetto, sembianze e si reinventa con il passare degli anni e delle tendenze. Da Balenciaga a Gucci, da Dior a Celine, le grandi griffe si vestono di Blue-Jeans, inaugurando la primavera estate con capi e accessori dediti all’inimitabile Denim. Giacchetti, borse, tacchi vertiginosi, top e accessori d’ogni tipo si vestono di Blu, raccontando una tendenza che non passerà mai di moda.

Slim Fit, Skinny, Boyfriend, Mom, Capri Model or Regular, you name it. Denim is going crazy again among millennials and upper age groups, regardless of hue, length or shade. Telling us about it are the Capitoline tourists who show off Denim of all kinds among the streets of Rome: from dungarees to Jeans shirts, from the well-known Levi’s Strauss to multicolor double Denim. Heralding the fashion giant’s big comeback will be John Richmond during Milan Fashion Weeks, reserving the entire ‘23-‘24 collection for the iconic Blue-jeans that has dressed entire generations. It is a timeless garment, the older it gets the more it is perfected, changing its appearance, likeness and reinventing itself as the years and trends go by.

PREZIOSA MAGAZINE 87 accessories 2.2023
foto e testo AlessiaGrambone

IN tHE drAwEr

ph. Udalrigo Massimo | concept. loiralab_adv

PREZIOSA MAGAZINE 88 2.2023
PREZIOSA MAGAZINE 89 accessories 2.2023
scarpe Jimmy Choo London / giacca Kocca jeans / borsa Studio Pollini / orologio Lotus Freedom Starlight Edition / occhiali Kador eyewear made in Italy / jeans Dondup
PREZIOSA MAGAZINE 90 accessories 2.2023
crop top Black Diamond New York / orologio Venezianico Redentore Ultraback / jeans zara / sunglasses RayBan bracciale Moi & Toi in titanio, oro 18k, cammei e diamanti verdi Florilège de Vie / sneakers Golden Goose Ballstar / borsa Louis Vuitton Paris
PREZIOSA MAGAZINE 91 accessories 2.2023
ballerine Salvatore Ferragamo / bandeau Chantecler / tailleur On est d’accord / sunglasses Novelli / parure Dorè Mignon Andrea Marazzini / pochette Etro
PREZIOSA MAGAZINE 92 accessories 2.2023
borsa handmade / occhiali Archive / jeans Levi Strauss & Co / parure Collezione Lorelie Sovrani / cintura Salvatore Ferragamo / camicia Tensione in / scarpe Ilian Fossà
PREZIOSA MAGAZINE 93 accessories 2.2023
cintura Torrente Paris / cappello Safari handmade / collana in argento Maria e Luisa Jewels / friulane Jossa / borsa Prada / tuta Dixie
accessories
borsa Givenchy / scarpe Bibi Lou / occhiali Courrèges / Body zara / collana Valzer spinello nero e corallo Rajola / gonna L’Atelier de la Mode
PREZIOSA MAGAZINE 95 accessories 2.2023
borsa Chanel / top N.0 numero / pantalone Twenty Easy / orecchini in titanio, oro 18k, cammei e diamanti verdi Florilège de Vie occhiali Lesca Luntier mod. Norma Jeanne M. col JO-4 / scarpe Pompili
PREZIOSA MAGAZINE 96 accessories 2.2023
top Vicolo / borsa LeNom / collana bijoux boutique Super Color metallo dorato e strass Ottaviani / bracciale collezione Stonehenge PittieSisi sandali made in Puglia / pantalone Motel
PREZIOSA MAGAZINE 97 accessories 2.2023
maglia King Louie / cintura Gianfranco Ferrè / clutch made in Florence / parure collezione Geocube Coeur de Lion / pantaloni Francesca Bassi / sandali Vincenzo Piccolo Marcello Borsetti. Presidente Assorologi, direttore commerciale Citizen Watch Italy S.p.A. e già vicepresidente dell’Associazione

ASSOROLOGI:

Il mercato

il trend positivo già segnato nel 2022

che 2022 ha vissuto il mercato orologiero in Italia? Quali sono i punti di forza e di debolezza del mercato italiano dell’orologeria in questo momento? Quale è il suo attuale stato di salute?

È stato un anno positivo che ha segnato il pieno recupero dei volumi totali rispetto alla pre-pandemia, il tutto nonostante un contesto internazionale piuttosto turbolento ed impegnativo a causa della guerra in Ucraina con il conseguente aumento del prezzo dell’energia che ha generato una forte inflazione ed un cambio di Governo.

Il punto di forza è l’orologio, un prodotto che ha una lunghissima storia e che nonostante ciò riesce ad avere ancora ottime performance dimostrando di avere valori intrinseci forti e consolidati.

Nel 2022 riesce ancora a capitalizzare e a farsi apprezzare. Uno dei segmenti che ha registrato i migliori risultati è stato quello legato alla tradizione, al prestigio, al lusso.

L’orologio ha ancora tanto da raccontare ed il consumatore vi trova ancora tante cose interessanti dentro. Il punto di debolezza del mercato resta il contesto generale di incertezza che incide in maniera decisa sui consumi, in particolare sugli orologi di fascia commerciali per i quali i consumatori sono portati a rimandare l’acquisto. La debolezza non è nel settore ma nel sistema. Attualmente mi sembra stia continuando il trend che ha caratterizzato il 2022, c’è vivacità ed interesse con il segmento del lusso che in questo momento traina il mercato. Timidamente dovrebbe anche tornare la voglia di comprare da parte di chi, nel 2022, complice la crisi internazionale, ha preferito rimandare l’acquisto.

spazio. C’è voglia di comunità, c’è voglia di relazione. L’acquisto online offre un servizio, informazione, comodità e velocità nella transazione ma è presso un punto di vendita fisico che il consumatore vive un’esperienza “completa” che lo fa sentire rassicurato e garantito.

Pensare all’e-commerce come ad un canale complementare e non concorrenziale al punto vendita fisico è possibile? Che azioni a supporto potrebbe mettere in campo Assorologi per andare in questa direzione?

L’orologio è un prodotto che ha una lunghissima storia e che nonostante ciò riesce ad avere ancora ottime dimostrandoperformance di avere valori intrinseci forti e consolidati.

Dopo tre anni, durante i quali, complice la crisi pandemica, si è avuto un aumento delle vendite online, si sta osservando da parte dei consumatori il desiderio di acquistare nuovamente in gioiellerie e orologerie. Possiamo affermare che ci troviamo di fronte ad una costante ripresa del canale fisico che andrà via via consolidandosi?

Il tema è complesso e non è possibile rispondere in maniera semplice. L’evidenza è che il mercato online si è consolidato mentre quello fisico sta riprendendo

L’e-commerce ed il canale fisico vivono in simbiosi; convivono ed uno non può prescindere dall’altro.

I due canali consentono di raggiungere e soddisfare clienti con aspettative e processi di acquisto diversi. Personalmente vedo l’e-commerce come un’opportunità dalla quale un bravo negoziante può trarre vantaggio. Quello che l’associazione ha fatto, fa e farà, è ricoprire un ruolo di informazione e divulgazione nei confronti del consumatore.

Di fronte ad un mercato complesso ad andamento variabile come quello orologiero, quali sono le strategie di distribuzione più adatte a controllare il mercato parallelo tutelando così la rete ufficiale di vendita? Quale è il ruolo di Assorologi?

Ogni azienda costruisce la propria distribuzione e la gestisce. Anche in questo caso, come associazione, possiamo fare informazione e cultura perché dietro a questi aspetti vi è sempre un elemento culturale. Continueremo con le ricerche per andare a scovare le nuove frontiere della contraffazione, come gli hidden links, informando le aziende affinché possano adottare le contromisure più opportune. Inoltre collaboriamo attivamente con le Istituzioni, le Forze dell’Ordine e con altre associazioni come, ad esempio, INDICAM e ConfCommercio.

Marcello Borsetti, president, Assorologi: “E-commerce and the physical channel live in symbiosis, but it is at a physical point of sale that the consumer has a ‘complete’ experience”

What 2022 has the watch market experienced in Italy? And what are the strengths and weaknesses of the current Italian market? 2022 for the watch was a positive year that marked the full recovery of total volumes compared to pre-pandemic and currently it seems to me that trend is continuing, there is vibrancy and interest.

After three years, during which there has been an increase in online sales, thanks to the pandemic crisis, can it be said that we are now facing a recovery of the physical channel? The issue is complex and cannot be answered simply. Online shopping offers a service, but it is at a physical point of sale that consumers have a "complete" experience that makes them feel reassured and guaranteed.

Thinking of e-commerce as a complementary channel, what supporting actions could Assorologi put in place to move in this direction? E-commerce and the physical channel live in symbiosis and make it possible to reach and satisfy customers with different expectations and purchasing processes. What the association has done, does and will do is to play a role of information and dissemination towards the consumer. In the face of a complex market, what is the role of Assorologi? As an association, we can do information and culture because there is always a cultural element behind these aspects.

PREZIOSA MAGAZINE 99 watches 2.2023
segue
Marcello Borsetti: «uno dei segmenti che ha registrato i migliori risultati è stato quello legato alla tradizione, al prestigio, al lusso»
di Silvia Bonfanti

Sfumature di Blu orologi da vivere in leggerezza e praticità

Quando le giornate si allungano regalandoci sempre più luce, si inizia a pensare alle tanto attese vacanze estive. Per qualche giorno, l’orologio servirà non ad arrivare puntuali ad un appuntamento di lavoro ma solo a ricordarci quando tornare dalla spiaggia per pranzo dopo una giornata di sole, quando rientrare in baita dopo una passeggiata in montagna oppure quando incontrarsi per un aperitivo in centro se si è optato per una pausa estiva in una città d’arte. Ciò che accomuna tutti è il desiderio di accantonare per un po’ la quotidiana frenesia per abbandonarsi a relax e divertimento. Per quest’estate, le nostre proposte di orologi hanno un costo accessibile in modo che, ovunque si deciderà di andare, non si avrà timore di indossarlo. L’orologio non serve solo a leggere l’ora ma, oltre a “vestire” il nostro polso, comunica qualcosa di noi. Per i più attenti alla sostenibilità segnaliamo il nuovo Pacific Beach del brand americano Nautica ed il Festina Solar Energy F20656/2. Il primo, un orologio al quarzo total blue ad evocare le acque profonde al largo delle spiagge di San Diego, presenta una cassa in ecoceramica abbinata ad un cinturino in fibra di grano che sfoggia una texture a rilievo a ricordare un intreccio caratteristico delle cime impiegate in navigazione. Il secondo, con cassa e bracciale in acciaio 316L, è provvisto di batteria ricaricabile ad energia solare; una cella solare integrata nell’orologio cattura la luce e la trasforma in energia che viene immagazzinata nella batteria ricaricabile.

Shades of Blue. Summer 2023: watches to be lived in lightness and practicality

As the days grow longer giving us more and more light, we start thinking about the long-awaited summer vacation. What everyone has in common is the desire to set aside the daily hustle and bustle for a while to indulge in relaxation and fun. For this summer, our watch proposals are affordable so that wherever you decide to go, you will not be afraid to wear it.

The watch is not just for telling time but for communicating something about us. There are proposals for those who are more concerned about sustainability, to the more fashionable and the sporty, and especially to those who like to experience the sea at 360 degrees. You are spoiled for choice.

Ai più modaioli e sportivi indichiamo il D1 Milano Polystreet Hot Aqua, ideale per chi ama i colori pop e lo Street Style, ed il Project Two di Adidas Originals versione “total white” con logo trifoglio presentato nel 1972 in occasione delle Olimpiadi. Il look vintage del Casio AQ-800EC-2AE, orologio analogico con display LCD e vetro colorato, non potrà invece che conquistare i nostalgici dei mitici Anni 80.

Infine, per chi ama vivere il mare a 360 gradi, presentiamo due diver, entrambi in acciaio 316L, automatici e garantiti impermeabili fino a 300 metri. Il Vertigo Hippocampus, con fondello serrato a vite ed inciso a riprodurre un cavalluccio marino, è dedicato agli amanti degli skin diver a due corone in voga negli Anni 60 mentre l’Ekwatch 1504, con lunetta girevole unidirezionale, dettagli in Superluminova BGW9 oltre a fondello e corona serrati a vite, s’ispira ad un’eclissi lunare del 1504 legata a Cristoforo Colombo pertanto adatto ai più avventurosi

PREZIOSA MAGAZINE 100 watches 2.2023
Costi accessibili, i colori del mare, brio e vestibilità per la nostra selezione di segnatempo per la più scanzonata delle stagioni
di Silvia Bonfanti
watches

7 PROPOSTE PER L’ESTATE

1. Dimensioni cassa: Ø 32,1 mm // Materiale cassa: resina // Movimento al quarzo // Resistenza all'acqua: 30 metri // Vetro: acrilico // Funzioni: secondo fuso orario, cronometro, allarme, calendario // Bracciale: acciaio inox

2. Dimensioni cassa: Ø 38 mm // Materiale cassa: resina // Movimento al quarzo // esistenza all’acqua: 50 metri // Cinturino: resina

3. Dimensioni cassa: Ø 40,5 mm // Materiale cassa: polycarbonato rivestimento Soft-Touch // Movimento al quarzo // Resistenza all'acqua: 50 metri // Vetro: minerale antiriflesso // Fondello: acciaio inox // Cinturino: polycarbonato rivestimento Soft-Touch

4. Dimensioni cassa: Ø 41,5 mm // Materiale cassa: acciaio 316L // Movimento al quarzo // Batteria ricaricabile ad energia solare // Resistenza all’acqua: 50 metri // Vetro minerale // Bracciale: acciaio 316L

5. Dimensioni cassa: Ø 40 mm // Materiale cassa: acciaio 316L // Movimento automatico // Resistenza all'acqua: 300 metri // Vetro zaffiro antiriflesso // Lunetta girevole unidirezionale 120 click // Fondello: in acciaio 316L serrato a vite ed inciso // Bracciale: acciaio 316L

6. Dimensioni cassa: Ø 39 mm // Materiale cassa: acciaio 316L // Movimento automatico // Resistenza all’acqua: 300 metri // Vetro zaffiro bombato antiriflesso lato interno // Ghiera interna bidirezionale // Fondello: in acciaio 316L serrato a vite ed inciso // Bracciale Mesh e Jubilee, cinturino in pelle e stile Tropic

7. Dimensioni cassa: Ø 41 mm // Materiale cassa: ecoceramica // Movimento al quarzo // Resistenza all’acqua: 100 metri // Fondello con 4 viti // Cinturino: fibra di grano

PREZIOSA MAGAZINE 101 watches 2.2023
1. CASIO VINTAGE EDGY COLLECTION AQ-800EC-2AEF € 59,90 2. ADIDAS ORIGINALS PROJECT TWO € 79,00 3. D1 MILANO POLYSTREET HOT AQUA € 160,00 4. FESTINA SOLAR ENERGY F20656/2 € 149,00 5. EKWATCH 1504 € 389,00 6. VERTIGO HIPPOCAMPUS BLUE € 620,00 7. NAUTICA PACIFIC BEACH € 139,00

HOMI Fashion&Jewels ritorna a settembre con una nuova edizione

Simona Greco:

L’obiettivo è teso ad interpretare e capire l’evoluzione dei comportamenti di consumo in termini di colori, materiali, texture.

dal 15 al 18 settembre i padiglioni di Fiera Milano torneranno ad ospitare HOMI Fashion & Jewels, la kermesse incubator di tendenze in fatto di bijoux e accessori.

Simona Greco, Direttore Manifestazioni Dirette di Fiera Milano racconta la prossima edizione, un trade union tra bijoux, accessorio, design e moda.

HOMI Fashion&Jewels, edizione di settembre: quali le conferme e novità più significative ?

Ritorna a settembre - con il suo format, originale e sempre in evoluzione, “always in progress” così come recita il payoff. Un’edizione che vedrà oltre 500 brand, il 35% dei quali provenienti dall’estero, che presentano le loro collezioni di accessori moda e gioielli della prossima stagione proponendo agli operatori in visita un’offerta ampia ed internazionale, in grado di soddisfare tutte le esigenze di acquisto, anche quelle più particolari e diversificate.

Per un percorso di vista sempre più chiaro, definito ed immediato, a settembre il layout sarà suddiviso in due macro aree, JEWELS e FASHION. La sezione JEWELS in particolare ospiterà i brand di gioielli e le loro collezioni che spaziano dal fine jewels al fashion jewels, interpretando le tendenze con gusto e personalità distintive e presentando, come novità della prossima edizione, la sezione dedicata al Contemporary Jewels. Uno spazio riservato ai gioielli contemporanei dove la contaminazione tra design e moda si esplicita anche attraverso l’impiego di materiali e tecniche di lavorazione innovative e rivoluzionarie.

L’area FASHION prevede una sezione Fashion Accessories con un focus sugli accessori che arricchiscono e completano gli outfit per uno stile a “tutto tondo”, mentre l’abbigliamento ready to wear sarà collocato nello spazio Fashion Apparel, con proposte e accostamenti originali.

HOMI Fashion&Jewels si sta qualificando sempre più come appuntamento capace di far convergere al suo interno i trend del futuro e porsi come anticipatore delle tendenze: quali saranno le vostre proposte?

Il tema dei trend è, tra le nostre proposte, quello più rilevante e impattante, perché l’analisi delle tendenze è un asset di importanza strategica per le scelte imprenditoriali e per risultare vincenti in un mercato competitivo e in evoluzione.

Un’attività che si concretizza con la realizzazione di due distinte aree: DESIGN DIRECTIONS, un percorso multimediale realizzato in collaborazione con il Poli.Design capace di anticipare le linee guida del prossimo biennio per il gioiello e l’accessorio moda, e VISIONAIRES, che accoglierà le proposte dei designer che meglio interpretano i season’s must-have, i trending colors con proposte innovative in termini di materiali, forme, stili e colori per valorizzarne ancora di più l’essenza creativa e portare in primo piano l’expertise dei creatori.

La vostra manifestazione è sempre più punto di riferimento nel panorama internazionale del settore. Che ruolo hanno gli accessori nel mondo della moda, oggi?

Gli accessori e i gioielli sono sempre più al centro dell’attenzione degli stilisti e delle aziende che operano nel segmento dell’abbigliamento. Sono parte integrante del fashion system globale. Con una particolarità: niente come l’accessorio moda è in grado di comunicare la nostra identità e ciò che ci rende unici.

La perfezione si trova nei dettagli, e non è un semplice modo di dire, perché sono quelli che spesso fanno la differenza aggiungendo sostanza alla forma; sanno come completare e perfezionare qualsiasi outfit.

Sempre di più, quindi, la nostra manifestazione si affianca e si integra al sistema moda, proprio perché la sua offerta rappresenta una realtà sempre più complementare e indispensabile al mondo dell’abito e sempre più centrale nella scelta del cliente finale, alla continua ricerca di personalizzazione e originalità.

A proposito di sinergia con il mondo del fashion, in passato è stata molto positiva la contemporaneità con altre mostre del settore. A settembre la ritroveremo?

Certo. Confermiamo la parziale contemporaneità - dal 17 al 20 settembre, sempre in Fieramilano - con MICAM Milano, Salone Internazionale della Calzatura, MIPEL Salone internazionale della pelletteria e dell’accessorio moda, TheOneMilano, Salone Internazionale dell’Outerwear e dell’Haute-à-porter . Un’opportunità importante perché amplia le occasioni di business per tutti gli operatori in visita.

Infine, gli eventi collaterali , i talk e le sfilate. Cosa ci sarà a settembre?

Ritroveremo momenti di confronto, con talk formativi e masterclass su argomenti attuali. E non mancheranno le attesissime fashion catwalk: vetrina d’eccezione per trovare nuove ispirazioni.

PREZIOSA MAGAZINE 102 industry 2.2023
“always in progress”
«HOMI F&J propone un’offerta ampia ed internazionale, in grado di soddisfare tutte le esigenze di acquisto, anche quelle più particolari e diversificate».

Occhialeria, chiude il 2022 con un export sempre più trainante

GiovanniVitaloni:

Un’Associazione nata a Milano nel 1954 e che conta circa 130 imprese associate e che raccoglie tutte le principali aziende italiane dell’occhialeria dell'intera filiera produttiva. Questa è Anfao. Quali obiettivi si pone? Il primo tra tutti è quello di creare una sinergia proficua tra le aziende associate e, in un clima di piena collaborazione, rappresentarne gli interessi presso le Istituzioni, sia a livello nazionale che internazionale, per esportare in tutto il mondo il concetto di Made in Italy. L’Associazione Italiana Fabbricanti Articoli Ottici supporta, promuove e tutela gli interessi dell’industria dell’occhialeria nel nostro Paese e nel mondo. Così l’intento a cui mira in ogni sua attività, punta alla crescita del settore a 360 gradi. A fare chiarezza sull’andamento dell'intero settore è Giovanni Vitaloni, presidente di Anfao.

Come si posiziona l’industria dell’occhialeria italiana in generale dal punto di vista economico?

“Il settore a livello nazionale conta oltre 18.000 occupati (escluse le forme interinali) per un valore della produzione di oltre 5 miliardi di euro. È leader a livello mondiale nel segmento di fascia alta. Esporta circa il 90% della sua produzione.

In particolare l’occhialeria italiana è: il primo produttore europeo di occhiali da sole e montature da vista; il primo esportatore di occhiali da sole e montature da vista in Europa; il secondo esportatore di occhiali da sole e montature da vista nel mondo; il primo produttore e primo esportatore di occhiali da sole e montature di fascia alta nel mondo”.

Come si è chiuso il bilancio nel 2022? In particolare quali sono i dati aggiornati del fatturato e dell’export in rapporto all’anno precedente (2021).

“Direi molto bene, l’Europa seguita dal Nord America si con-

ferma il principale mercato per l’occhialeria italiana.

Nel 2022 la quota di esportazioni verso i paesi europei è rimasta costante assorbendo circa il 50% di tutto l’export del settore con una crescita di circa il 20% sul 2021 con il +28,1% per gli occhiali da sole e il +6% per le montature.

In Francia il preconsuntivo dell’export del comparto sole-vista nel 2022 ha registrato un +18,1% sul 2021, in Germania complessivamente la crescita è stata del 24,5% rispetto al 2021, molto buono il preconsuntivo dell’export in Spagna con +31,8% in valore rispetto al 2021, mentre il risultato ottenuto dalle esportazioni italiane dell’occhialeria nel Regno Unito è stato quello meno brillante con un 4,8% di crescita.

In America la quota delle esportazioni dell’occhialeria italiana nel 2022 ha assorbito più del 36% dell’intero export del comparto.

L’aumento dell’export del sole-vista è stato del 23,2% rispetto al 2021.

Negli Stati Uniti da sempre primo mercato di riferimento per il settore, nel 2022 con una quota superiore al 30% l’export complessivo di montature e occhiali da sole ha registrato un +20,2% rispetto al 2021”.

Qual è il trend dei brand indipendenti rispetto a quelli più noti? Dove si vendono?… solo in negozi dedicati o anche in alcune boutique?

“Oggi i brand indipendenti sono ormai una realtà consolidata. Rappresentano la possibilità per l’ottico di differenziare il proprio punto vendita e di offrire al consumatore qualcosa di particolare.

In questa direzione sicuramente uno dei trend è quello di realizzare prodotti sostenibili. Ridurre l’impatto ambientale è ormai un driver imprescindibile, soprattutto per le nuove generazioni. Questo significa ricerca non solo dei materiali per realizzare l’occhiale vero e proprio ma anche attenzione ai processi produttivi e alle politiche di saving. Anche le nuances sono ispirate al mondo della natura. Un altro trend di questi brand è sicuramente quella della sperimentazione nelle forme, ma

PREZIOSA MAGAZINE 104 industry 2.2023
«L’Europa seguita dal Nord America si conferma il principale mercato per l’occhialeria italiana»
di Emma Onorato

anche nelle cromie e in alcuni dettagli che rendono questi occhiali originali ed esclusivi. Da sottolineare come le rivisitazioni spesso mirino anche alla funzionalità che quindi si accosta a un’estetica elaborata con edizioni uniche, limitate e sicuramente non convenzionali.

Il canale principale di vendita è appunto quell’ottico indipendente che è costantemente alla ricerca di prodotti all’avanguardia in grado di rispondere alle necessità di una clientela esigente”.

Cosa dice, invece, sul fenomeno della contraffazione? Ad oggi quali danni sta causando al settore?

Da questo punto di vista, Anfao è attiva nella tutela della produzione delle aziende italiane e nella salvaguardia del consumatore finale?

“La contraffazione nel nostro settore oltre ad avere conseguenze negative su tutto il sistema, è anche molto pericolosa perché l’occhiale non è un accessorio come gli altri: prima di tutto è un dispositivo medico

(occhiale da vista) o di protezione individuale (dai raggi UV, occhiale da sole).

La falsificazione comporta il rischio che non vengano rispettati tutti i requisiti tecnici essenziali ad assolvere a tali scopi, con la pesante conseguenza per l’utilizzatore di incorrere in patologie anche gravi come la maculopatia e la cataratta. Acquistare occhiali contraffatti è quindi un rischio tutt’altro che banale, in grado di mettere a repentaglio la salute delle persone oltre che una perdita economica, come indicato dall’OCSE, per tutti quei consumatori italiani che hanno sostenuto costi nella convinzione di acquistare un prodotto non contraffatto. Per questo motivo siamo sempre molto attivi in questo senso e chiediamo di non abbassare mai la guardia. Riteniamo che le istituzioni competenti debbano essere ancora più incisive nel controllo sul territorio contro i rivenditori abusivi, ricordando che l’unico canale di vendita che garantisce sicurezza, e quindi tutela la nostra salute, è quello ufficiale. Su questo tema siamo attivi al fianco di Confindustria Moda avendo fatto recentemente richiesta per un sistema

di controlli e vigilanza sul settore, a tutela delle produzioni industriali e dal rischio di contraffazione”

La formazione rientra tra gli obiettivi strategici di Anfao?

“Assolutamente, la formazione è uno dei principali asset strategici dell’Associazione, un importante strumento a disposizione delle imprese per consentire alle filiere del Made in Italy di continuare a svilupparsi nel prossimo futuro poiché il contesto globale in cui operiamo è sempre più competitivo e la trasformazione in atto sempre più rapida. Tra i partner operativi nei percorsi di formazione desidero ricordare Certottica e Confindustria Belluno e Dolomiti che tra i vari progetti hanno recentemente dato il via a ABLE, un nuovo Competence Hub per la Formazione Aziendale. La nostra Associazione da sempre sostiene iniziative in grado di dare un contributo concreto alla crescita del nostro settore”.

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industry
Giovanni Vitaloni, presidente Anfao

Il Tarì: ad Open il Ministro Sangiuliano visita la mostra Ornamenta

con dati positivi si chiude al Tarì una edizione molto speciale di Open, in cui cultura, incontri di affari e progetti di sviluppo hanno creato un mix di successo.

“Sempre più gli eventi fieristici rappresentano opportunità di confronto, crescita e nascita di opportunità di business, ma anche di relazione tra aziende e di apertura di nuove opportunità per il mercato. Il mix di eventi, cultura e business vissuti in questi giorni sono il segnale di un profondo rinnovamento del nostro lavoro, e di una grande opportunità per la crescita del settore” dichiara il Presidente del Tarì Vincenzo Giannotti

I numeri della manifestazione, che da molti anni viene certificata secondo i criteri di Accredia in conformità alla norma ISO25639, confermano oltre 15.000 presenze nei 4 giorni della manifestazione, con un dettaglio di 3.500 singoli punti vendita censiti per provenienza.

Fiore all’occhiello della manifestazione, la Mostra “Ornamenta: i gioielli della Campania da Pompei alla contemporaneità”, organizzata dal Tarì in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei, visitata domenica dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che ha avuto come guida di eccezione il Direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel

Nel corso della sua visita il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha espresso grande apprezzamento per l’iniziativa, volta a valorizzare, attraverso il mix di cultura e business, il grande patrimonio culturale e creativo dell’artigianato campano. Il Ministro è stato accompagnato dai consiglieri Luciano Schifone e Gianni Lepre,

dal presidente di Confindustria Campania

Luigi Traettino, dal Sindaco di Caserta

Carlo Marino, dal presidente del cda del Real Sito di Carditello Maurizio Maddaloni e dal deputato Gimmi Cangiano

Nel corso della visita, l’incontro con gli imprenditori del Tarì Gianni Carità, Domenico Nardelli e Flavio Dinacci.

“Il progetto sviluppato con il Tarì - ha spiegato Zuchtriegel - mira a condividere la conoscenza delle antiche tecniche orafe con chi opera in questo settore, affinché le nuove generazioni di orafi e orafe siano consapevoli della ricchezza culturale che questo territorio può esprimere grazie all’archeologia ancora oggi nei settori più variegati, dall’arte all’agricoltura e all’artigianato”.

In mostra, circa 100 reperti databili fra il I millennio a C. fino al I sec. d.C., costituiti principalmente da gioielli provenienti da Pompei e da altri siti del territorio vesuviano, che raccontano la tecnica e l’uso degli ornamenta, non solo espressione di bellezza, ma spesso anche di status sociale e segno di contatti e scambi con culture diverse.

Dalle analisi gemmologiche dei reperti di Pompei a un Comitato scientifico permanente di gemmologia investigativa al Tarì

Molti dei reperti in mostra a Ornamenta sono allo studio di un complesso progetto di analisi gemmologica, che mira per la prima volta, con le tecniche della gemmologia tradizionale e di quella investigativa, a portare in evidenza materiali, provenienze, e tecniche di lavorazione ancora poco indagate. Il progetto è stato presentato nel convegno inaugurale da Loredana Prosperi, direttrice dell’Istituto gemmologico Italiano, e dal Prof. Ciro Paolillo, docente dell’Università

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Business, cultura e formazione gli ingredienti messi in campo dal management di Marcianise
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Centro Orafo “Il Tarì” Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano con il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel in visita alla mostra Ornamenta

degli Studi la Sapienza esperto in gemmologia investigativa.

Dal percorso di analisi gemmologica intrapreso in questi mesi in collaborazione con il Parco archeologico di Pompei e in risposta alle sempre più sofisticate esigenze di servizi di analisi gemmologica per il sistema museale e orafo, nasce il nuovo progetto di costituzione di un Comitato scientifico permanente di gemmologia investigativa presso il Centro orafo di Marcianise.

Per i giovani un progetto di creatività ispirata al gioiello di Pompei

Il Progetto di collaborazione con il Tarì prevede, infine, l’impegno scientifico del Parco nella realizzazione di un interessante percorso formativo dedicato agli allievi della scuola orafa, che condurrà alla realizzazione di collezioni di gioielli contemporanei ispirati ai temi della classicità. Ai giovani talenti protagonisti di questa esperienza unica si apriranno poi le porte della Business Academy del Tarì: l’incubatore di idee e imprese giovani che accompagnerà per un anno i gio-

vani gioiellieri in un percorso di autoimprenditorialità firmato Tarì.

È nata Tarì Business Academy la rete di competenze per dare forza al talento delle idee

È ufficialmente on line da sabato 6 maggio la prima Call 4 Ideas della Tarì Business Academy, l’innovativo HUB del Tarì dedicato alla innovazione e alle opportunità per giovani talenti (la presentazione, in occasione dell’evento inaugurale di Open, bando e form su www.tari.it) L’ispirazione per questo vero avamposto delle competenze del futuro nasce dalla veloce evoluzione del mercato del lavoro, e dalla domanda crescente di nuove professionalità, in grado di supportare la forza delle aziende manufattu-

riere artigianali, punto di forza della economia del Paese e principalmente campana. Il Tarì si prepara quindi, a mettere in pista una poderosa iniezione di stimoli, idee, competenze e tecnologie, in grado di introdurre nuove sensibilità a più livelli alle Aziende del territorio, sul piano della organizzazione, della creatività, della comunicazione, della efficienza e, non ultimo, della sostenibilità. Una vera sfida, che però nasce da lontano, ovvero dalle prime esperienze del Tarì Industriale, orientato al design e alla prototipazione al servizio delle imprese, fin dal 1996.

Mentore del Progetto, fortemente voluto dal presidente Vincenzo Giannotti, il Prof. Giorgio Ventre, direttore scientifico Apple Developer Academy e promotore di un importante accordo con l’Università degli Studi di Napoli Federico II, con la quale a breve si apriranno su più fronti collaborazioni orientate a scambi di competenze, trasferimenti tecnologici e condivisione di progetti.

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il panel dell’inaugurazione dell’evento Tarì Open il Ministro Gennaro Sangiuliano e il presidente Vincenzo Giannotti con l’imprenditore Flavio Dinacci ed il consigliere del Ministro Gianni Lepre

Ordine Nazionale dei Commercialisti, Gianni Lepre eletto presidente della Commissione Economia della cultura

Un nuovo successo si aggiunge alla carriera di Gianni Lepre, recentemente nominato Presidente della Commissione Economia della cultura dell’Ordine Nazionale dei dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. Da sempre in prima linea nella promozione della filiera dell’artigianato d’eccellenza e impegnato nella valorizzazione di progetti per l’arte, il turismo e il made in Italy.

A new success has been added to the career of Gianni Lepre, who was recently appointed chairman of the Economics of Culture Commission of the National Order of Accountants and Bookkeepers. Always in the forefront of promoting the supply chain of excellent craftsmanship and committed to enhancing projects for art, tourism and made in Italy, Gianni Lepre is a well-known face in culture.

A journalist, writer and longtime economist with 50 years of activity in the field under his belt, Lepre will chair the Commission that deals with strategic categories for the territory and local economies such as Crafts, SMEs, Networks and Districts. "The delegation entrusted to me is essential for a Country System that bases everything on the value and concreteness of Made in Italy." Commented the newly elected, adding, "I thank President De Nuccio for the trust he has placed in me. The economy of culture is a serious and tangible thing, just see how our country has become the world capital of tourism thanks to its immense artistic and cultural heritage."

Giornalista, scrittore ed economista di lungo corso con all’attivo 50 anni di attività sul campo, Lepre presiederà la Commissione che si occupa di categorie strategiche per il territorio e le economie locali come Artigianato, Pmi, Reti e Distretti: «La delega che mi è stata affidata è imprescindibile per un Sistema Paese che basa tutto sul valore e sulla concretezza del Made in Italy». Ha commentato il neoeletto aggiungendo «Ringrazio il presidente De Nuccio per la fiducia che ha riposto nella mia persona. L’economia della cultura è una cosa seria e tangibile, basta vedere come il nostro Paese sia diventato capitale mondiale del turismo grazie all’immenso patrimonio artistico e culturale».

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Gianni Lepre Elbano De Nuccio

40° World Diamond Congress, uniti a difesa del diamante naturale

“cambiamento e innovazione nella nuova realtà del diamante” è stato lo slogan del 40° Congresso Mondiale del Diamante, tenuto dalla Federazione Mondiale delle Borse Diamanti a Ramat Gan, lo scorso marzo. Oltre a gran parte dei presidenti delle 27 borse affiliate alla Federazione e dei leader del settore, ha partecipato una folta delegazione dei Giovani Diamantaires

La Borsa Diamanti d’Italia è stata rappresentata dal presidente Luigi Cosma

interessati e stabilire partnership vantaggiose per tutti nel settore minerario”.

Il presidente della WFDB Yoram Dvash ha invece sottolineato che “oggi le condizioni stanno cambiando, il modo di fare business sta cambiando, il consumatore sta cambiando e la concorrenza sta cambiando. Dobbiamo studiare questi cambiamenti e adottare misure per adattarci. Se, in qualità di leader nell'industria globale dei diamanti, non ci adattiamo, l’industria rimarrà indietro”, ed ha invitato l'industria a trarre ispirazione dalle giovani generazioni, e i giovani commercianti di diamanti a partecipare alla formazione del futuro del settore.

40TH WORLD DIAMOND CONGRESS

UNITED IN DEFENSE OF THE NATURAL DIAMOND

“Change and innovation in the new diamond reality” the slogan of the 40th World Diamond Congress, held by the World Federation of Diamond Exchanges in Ramat Gan. In attendance were most of the presidents of the Federation’s 27 member bourses, industry leaders and a delegation from the Young Diamantaires. The Diamond Bourse of Italy was represented by President Luigi Cosma. The Democratic Republic of Congo, through the minister responsible for mining, proposed partnerships to the WDC and said that “the goal for the Dominican Republic of Congo, as the world’s fourth largest producer of rough diamonds, is to find interested investors and establish win-win partnerships in the mining sector.”

A quelle dei maggiori rappresentanti del WFDB, come il presidente Yoram Dvash, il vicepresidente Moshe Salem e l’ospite della settimana israeliana dei diamanti, Boaz Moldawsky, si è unita la relazione del ministro delle miniere della RDC, Antoinette N’samba Kalambayi, del copresidente di De Beers, Bruce Cleaver, del presidente del WDC, Edward Asscher, dell’amministratore delegato del Natural Diamond Council, David Kellie, dell’amministratore delegato di Sarine, David Block e del rappresentante del Ministro delle Miniere dello Zimbabwe, Elton Makumbe

WFDB President Yoram Dvash, on the other hand, emphasized that since everything is changing, “We need to study these changes and take steps to adapt. If, as leaders in the global diamond industry, we do not adapt, the industry will fall behind.” At a WFDB Executive Committee meeting, the presidents in attendance expressed reservations about GIA’s adoption of digital certificates while retailers and consumers expressed a desire to receive a printed certificate. GIA confirmed that it had “listened to customers, manufacturers, brokers, and retailers and their concerns about digital certificates on dossier diamonds and decided to give printed certification in addition to electronic certification.”

La Repubblica Democratica del Congo, attraverso il ministro responsabile delle miniere, ha proposto al WDC partnership interessanti affermando che “l’obiettivo per la Repubblica Domenicana del Congo, in quanto quarto produttore mondiale di diamanti grezzi, è trovare investitori

In una riunione del Comitato esecutivo WFDB, i presidenti presenti hanno espresso riserve sull’adozione dei certificati digitali da parte del GIA dovute alle preoccupazioni per la loro sicurezza, in contemporanea i rivenditori e i consumatori hanno espresso il desiderio di ricevere un certificato stampato. Tali riserve, che saranno presentate al GIA, sono state esposte al vicepresidente del GIA Tom Moses da un portavoce del Comitato Esecutivo WFDB. In seguito il GIA ha confermato di aver “ascoltato i clienti, i produttori, i broker, i rivenditori e le loro preoccupazioni in merito ai certificati digitali sui diamanti dossier e di avere deciso di dare la certificazione stampata oltre a quella elettronica”. Tra l’altro ha stabilito per i clienti che avessero ricevuto una copia digitale la possibilità di avere anche quella cartacea gratuitamente.

Molti dibattiti del Congresso si sono occupati dei diamanti accresciuti in laboratorio - che non costituisco una minaccia per il diamante naturale se vengono divulgati e differenziati in modo chiaro -, in alcuni mercati sono già notevolmente presenti come in quello americano dove rappresentano oltre il 20% del volume del mercato dei diamanti. Va anche detto che sono sempre meno costosi rispetto all’anno precedente ma molto redditizi per chi li vende.

pagina a cura di Borsa Diamanti Italia
PREZIOSA MAGAZINE 109 borsa diamanti italia 2.2023
Luigi Cosma I presidenti WFDB al 40° WDC, Tel-Aviv

mondo dei diamanti da sempre rappresenta un punto di riferimento per il mercato del lusso.

La domanda è sempre importante perché continua a rappresentare un’eccellenza sia in termini di valore economico sia in termini di valore emotivo. Un diamante resta ancora il simbolo della promessa eterna, di qualcosa che si può tramandare e che non finisce mai. Ma ci sono diamanti e diamanti, per ciascuno di essi vale la regola delle 4C (Cut, Color, Clarity, Carat) e dunque per ognuno quel carattere di esclusività che si porta dietro.

La selezione dei singoli diamanti, la qualità e soprattutto la loro reperibilità rappresentano gli elementi che fanno efficiente e solida la Emotion Diamond, l’azienda guidata da Sergio Sorrentino che vanta una lunga esperienza nel settore, al punto tale da averla proiettata sin da subito in una dimensione tecnologica estremamente avanzata.

Diamondsoline.it una piattaforma in continua evoluzione

Diamondsoline.it a constantly evolving platform

A technologically advanced project, signed Emotion Diamods for an international offer of the highest profile

The selection of individual diamonds, their quality and, above all, their availability represent the elements that make Emotion Diamond, the company led by Sergio Sorrentino, efficient and solid, to the point that it has projected it from the very beginning into an extremely advanced technological dimension.

Suffice it to recall that in 2016 a practical app for customers was created (among the first in the industry), which today has evolved into a digital platform (www.diamondsonline.it) through which every loyal customer has access to an almost unlimited offer with the possibility of satisfying every kind of need because the stones are immediately retrievable anywhere in the world thanks to a careful network that Sorrentino has woven by recruiting the most reliable personalities in the industry.

Not only that, the diamondsonline platform is different from others because it continues to evolve in a continuous and uninterrupted evolutionary process.

Basti solo ricordare che nel 2016 fu realizzata una pratica app per i clienti (tra le prime nel settore), che oggi si è evoluta in una piattaforma digitale (www.diamondsonline.it) attraverso la quale ogni cliente fidelizzato ha accesso ad un’offerta pressoché illimitata con la possibilità di soddisfare ogni tipo di esigenza perché le pietre sono immediatamente recuperabili in ogni parte del mondo grazie ad una accurata rete che Sorrentino ha tessuto reclutando le personalità più affidabili del settore.

Non solo, la piattaforma diamondsonline è differente dalle altre per il continuo ed ininterrotto processo evolutivo, dove di volta in volta, come in un perfetto gioco di incastri si aggregano le più moderne funzioni a favore di un acquisto pressoché perfetto.

Emotion Diamonds rappresenta oggi il risultato di oltre venti anni di impegni e di studi, in quella che oggi è una vera è propria factory internazionale del diamante.

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IL
Un progetto tecnologicamente avanzato, firmato Emotion Diamonds per un’offerta internazionale di altissimo profilo
discover Diamondsonline

Jewel Cloth

Pulisce e si prende cura di pietre preziose, diamanti, zaffiri, rubini, oro e platino. Consente di eseguire una manutenzione rapida e quotidiana dei gioielli preziosi senza rovinarli.

12 specifici prodotti per ogni esigenza

Hagerty per la cura dei gioielli anche in estate

Hagerty for jewelry care, even in summer

Igioielli si acquistano perché piacciono e se piacciono dobbiamo averne cura.

Innanzitutto riponiamoli in portagioie specifici dotati di divisori per evitare che possano graffiarsi. Ed ora che le vacanze sono prossime e sabbia, salsedine e sole possono far perdere la loro brillantezza? Nessun problema, Hagerty ha sviluppato 12 diversi prodotti specifici per la cura dei metalli preziosi e delle pietre, per pulire e proteggere senza danneggiare, tra questi:

To restore shine to jewelry, even when salt and sand ruin it, Hagerty has developed 12 different products to clean and protect precious metals and stones. Among them: Immersion bath (Clean) with a jar with a cleaning formula and basket in which to place items. Cloth (Cloth) made of 100% cotton with a dry formula to remove oxidation and dirt. Cleaning Pencil (Precious Stones Pencil) with a brush and gel to clean between the jaws and under the gems.

Bagno a immersione (Clean) fornito di barattolo contenente una formula di pulizia apposita e un cestello in cui posizionare gli oggetti preziosi. Basta tenere in immersione 2-3 minuti, risciacquare ed asciugare. Il risultato è eccellente.

Panno (Cloth) in cotone 100%, impregnato con una formula a secco che permette di lucidare delicatamente i gioielli rimuovendo ossidazione e sporco senza rischi.

Matita per la pulizia (Precious Stones Pencil) fornita di un piccolo pennello e di un gel. Perfetta per pulire gli angoli più remoti, ad esempio tra le griffe di un castone e sotto le gemme.

Precious Stones Pencil

Specificamente progettato per la pulizia accurata e profonda di gioielli e diamanti, zaffiri e rubini. Il gel contiene agenti lucidanti e detergenti specifici che ridonano lucentezza. Le setole morbide del pennello raggiungono le parti più nascoste delle pietre e della montatura.

Jewel Clean

Il bagno è dotato di un contenitore in cui sistemare i gioielli per una pulizia semplice. Gli agenti detergenti penetrano nello sporco e garantiscono una pulizia efficace. L’estrema solubilità della formula permette un risciacquo rapido in acqua e i gioielli ritornano puliti e brillanti. Il bagno ha effetti quasi istantanei e non lascia micro-graffi o segni sulle pietre preziose.

Hagerty
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