Lo strano caso di dottor tenero

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Lo strano caso di Dottor Tenero e Mister TAI Le idee e le parole di tutti in un’unica storia. (Classi V, Aria e Acqua, della scuola di Padule, Bagno a Ripoli, Firenze) Un bel giorno di sole tutti erano tranquilli e felici quando, a un certo punto, un uomo incappucciato si diresse verso le porte della città della principessa Felicità e di re Doardo II. Le porte erano grosse ed imponenti, colorate come l’arcobaleno, l’aria era fresca come sa essere solo quella delle mattine d’estate. Le mura, alte quasi fino alle nuvole, erano tutte uguali, se per uguali si possono intendere le pietre colorate. C’era molta vegetazione intorno al castello: alberi giganteschi, fiori mastodontici, fili d’erba che ci potevi rimbalzare sopra. Una meraviglia! La tenerezza è tutto un mondo intorno a te, pensi una cosa e te la immagini. Il personaggio incappucciato era Dottor Tenero, o almeno così disse quando si presentò al castello. Era un tipo misterioso e riservato, parlava poco e sembrava guardare tutti con aria sospetta come se stesse nascondendo qualcosa. Vestiva di scuro e di notte sembrava facesse parte del buio, dal cappuccio si vedevano a malapena gli occhi. Aveva sbalzi di rabbia istantanei e improvvisi, era basso e grassottello ma, con la veste addosso sembrava in gran forma. Si presentò al castello come un grande mago inventore e re Doardo lo accolse con allegria, gli chiese di lavorare per lui e gli consegnò le chiavi di un laboratorio tutto suo. Fin qui tutto bene. Ma questa era solo l’apparenza… Il vento della tenerezza sa, guarda, vede tutto. Dottor Tenero non era ciò che diceva di essere: sotto identità nascosta, era tornato perché ancora follemente innamorato della Principessa Felicità! Era tornato con l’idea di provare ad inventare una polvere della tenerezza concentrata così da far intenerire la principessa e farla finalmente invaghire di lui. Dentro di sé pensava che questa fosse la volta buona: da molti anni la principessa aveva occhi solo per il principe Allegro e lo aveva fatto sentire invisibile. La tenerezza sa amare e lasciarsi amare. Il laboratorio del Dottor Tenero era piuttosto strano e disordinato. C’erano libri di magia, piante magiche e pozioni varie sparsi ovunque. Sugli scaffali oltre ai libri c’erano bottigliette di veleni innominabili, tane di pipistrelli, ragnatele con ragni spaventosi, un’incredibile collezione di bacchette magiche di ogni tipo e risultati di esperimenti falliti e abbandonati. La tenerezza è un ricordo che ancora si vive e non si scorda mai. Un giorno di pioggia e vento, dottor Tenero riuscì finalmente a realizzare la pozione che tanto aveva desiderato. Utilizzando le foglie della pianta di «coton-zucchero-filato» preparò la miscela: foglie scelte di coton-zucchero-filato tagliuzzate in modica quantità, briciole di buccia di banana, un calzino puzzolente, un filo di maglione ammuffito, una mela con il bruco dentro, ali di fata sminullina, pesche zuccherine messe a macerare per una settimana, tenere foglie di rosaspina e infine, ingrediente essenziale, un cuore di noce tritata. Il tutto sarebbe potuto sembrare schifoso, ma con coraggio dottor Tenero mescolò il tutto con un lungo mestolo. La miscela assunse un colorino azzurro-cielo, diventò profumatissima e all’improvviso...booooommm! Ci fu tantissimo fumo e poi tante bolle... morbide morbide! Dottor Tenero capì subito che l’esperimento era riuscito, aveva inventato la cosa cui teneva di più: la polvere concentrata di tenerezza era diventata una realtà! La tenerezza è una freccia d’amore Intanto nel salottino buono del palazzo reale, la principessa Felicità aveva invitato, come tutti i giorni, le sue amiche preferite per il thé delle 17 in punto. Felicità, Cuoregion e Amorfreddolina erano amiche chiaccherine e perfettine, come tutte le femmine. Se qualcuno entrava con le scarpe sporche o se il thè non era ben riscaldato o se era troppo bollente era una tragedia. Le tre amiche passavano tutto il tempo a spettegolare: - Ragazze, vorrei conoscere i bambini che mi stanno leggendo… caso mai esco dalla fiaba, mi trasferisco e vado a conoscerli!- Lo sapete che ieri mi sono innamorata?- Visto che orrore il nuovo colore verde dei capelli della cuoca?La tenerezza fa sognare, la tenerezza fa soffrire. Dottor Tenero, sperando che il suo piano avesse successo, a quell’ora correva verso la stanza della principessa deciso a mettere la polvere di tenerezza concentrata nella sua tazza del thé. Il castello era grande, pieno di colori vivaci, illuminato come sempre dal sole. D’un tratto urtò contro qualcosa di duro e di morbido insieme: gatto Stragatto sbucò da un angolo e gli tagliò la strada! Un gatto normale, direte voi? Nemmeno per sogno! Gatta Stragatto era il famoso agente TZ (ovvero Agente Tenerezza Zuccherosa) incaricato di sorvegliare la sicurezza di castello e principessa, nel caso fosse stata un po’ sbadata. Dottor Tenero aveva il sacchetto della polvere di tenerezza concentrata in mano, lo teneva ben stretto ma lo scaltro Agente TZ se ne accorse, gli si infilò tra le gambe e lo fece ruzzolare!!! Il sacchetto volò in alto, scese al rallentatore aprendosi in una nuvola di polvere azzurrina e… cadde tutto sulla testa del povero dottor Tenero! Per un lungo momento dottor Tenero rimase sdraiato privo di sensi, poi si riprese lentamente e si alzò: sul viso era stampato un sorriso grandioso. La tenerezza nessuno la può controllare.


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