CONCEPT E PERCORSO IDEATIVO
L’energia in Alto Adige è paesaggio In Südtirol ist Energie Landschaft. Un paesaggio dinamico, che si manifesta in primo luogo nell’elemento naturale che ha scolpito la morfologia dei luoghi e che ha sostenuto nel tempo la comunità umana nella sua evoluzione sociale, psichica e culturale; questo elemento è l’acqua Wasser L’energia dell’acqua assume, in questo specifico contesto, una dimensione fondativa grundlegende Dimension anche in termini di valori etici; l’acqua, infatti, è un bene comune che va tutelato, gestito e salvaguardato. Alperia è interprete attivo di questi valori, promuovendo strategie in grado di coniugare le risorse naturali e sociali dell’Alto Adige con una visione innovativa, efficiente e orientata all’evoluzione tecnologica e informatica technologische und informatische Evolution e finanche alla creatività propositiva konstruktive Kreativität espressa sia dalle realtà economiche che operano fattivamente nel tessuto rurale, produttivo e sociale del territorio, sia dal mondo scientifico e della ricerca. L’Architettura della nuova sede di Alperia, nella configurazione qui proposta, interpreta questi valori con un organismo resiliente, aperto e flessibile resilienten, offenen und flexiblen Organismus, in grado di accogliere e interagire attivamente con il singolo individuo e l’intera collettività e con la rete energetica: un edificio complesso e smart Le molteplici relazioni che contraddistinguono l’operatività quotidiana di Alperia e di Edyna sono altresì agevolate nel progetto da una diffusa permeabilità urbana diffuse urbane Verbreitung, che trova nello spazio focale della piazza centrale, sottesa ai volumi architettonici, il “luogo pubblico” “öffentlicher Raum” in cui celebrare l’acqua nella sua dimensione sorgiva, in quanto elemento simbolico, evocativo e precursore del “paesaggio dell’energia” “Landschaftsbild der Energie” e dell’identità di un territorio sempre più vocato alla sostenibilità forte, sia ambientale che sociale Soziale und ökonomische Nachhaltigkeit Si configura così, per la nuova sede di Alperia, il paradigma di un’“Architettura socialmente attiva nel paesaggio dell’Energia” “Sozial aktive Architektur in der Landschaft der Energie”
CONCETTO URBANISTICO
COERENZA PROGRAMMATICA. La proposta progettuale parte dal riconoscimento delle qualità morfologiche ed insediative dell’area di progetto in relazione alle indicazioni previste dal “Piano Strategico di Sviluppo Comunale”, che disegnano lo sviluppo futuro dell’area stessa e di quella limitrofa derivante da dismissione militare. L’asse ordinatore, che in ottica programmatica era previsto come elemento organizzatore del lotto, è stato confermato anche se defunzionalizzato e specializzato con vocazione ciclo-pedonale (carrabile per le emergenze) a costituire una piazza lineare ed elemento direttore del progetto. Tale scelta conferma la previsione di attraversamento e nel contempo ottimizza l’occupazione del lotto per garantire un corretto ed efficiente impianto distributivo ed un disegno dello spazio aperto armonizzato con il contesto. La viabilità di collegamento tra via Scuderie e la programmata riqualificazione urbana è assicurata dalla traslazione della nuova direttrice in posizione tangente all’area di progetto, sul bordo sud-orientale, con la realizzazione di un “boulevard” alberato dotato di percorso ciclo-pedonale connesso alla rete urbana.
RELAZIONI E PERMEABILITÀ. Le relazioni urbane sono interpretate in modo dinamico ed aperto, pur garantendo sicurezza e privacy per gli occupanti degli edifici: la piazza sopraelevata (+2.00m) collega, senza interruzioni, via Scuderie con l’ex area militare La stessa via Scuderie, in previsione di potenziamento dell’offerta di sosta per lo scambio intermodale con il sistema ferroviario, è individuata come principale sistema di relazione con l’area di progetto e su di essa si attestano gli accessi specializzati per i mezzi operativi e quelli ciclopedonali di tutti gli utenti diretti all’edificio.
CONFORMITÀ MORFOLOGICA CON IL TESSUTO EDILIZIO ESISTENTE. La struttura insediativa e geometrica dei volumi e degli spazi esterni è frutto di un’elevata attenzione alla compatibilità con le funzioni attualmente insediate e con quelle future. Il carico insediativo è stato interpretato in coerenza morfologica con il tessuto edilizio adiacente, senza privilegiare l’altezza e con attenzione particolare alle funzioni insediate: l’organismo edilizio si comprime nei confronti



del fronte residenziale a sud-est, sottraendogli pochissima visuale, mentre si estende maggiormente sul fronte coincidente con le funzioni commerciali e direzionali presenti a nord-ovest (Centro Maia)
QUALITÀ ARCHITETTONICA
VALORI CULTURALI E SIMBOLICI L’edificio ha una forte vocazione simbolica, capace di riassumere, in un linguaggio compositivo contemporaneo, elementi radicati nel territorio e valorizzare le risorse e il bene comune. L’acqua diviene elemento centrale, generatore della morfologia dell’edificio e fulcro dell’impianto architettonico, attraverso la realizzazione di una cascata in asse rispetto alla piazza lineare. Il continuo fluire dell’acqua rappresenta concettualmente il fluire dell’energia, che la realtà societaria di Alperia ed Edyna si impegna a produrre e distribuire alla comunità, con l’impiego di fonti rinnovabili e di tecnologie volte alla sostenibilità ambientale. La valorizzazione delle risorse ambientali e paesaggistiche si traduce nel legame tra l’edificio e il paesaggio circostante: la configurazione a portale, definita dai due corpi di fabbrica sormontati da un terzo corpo “a ponte” genera forte permeabilità e assicura eterogeneità nelle relazioni con il territorio, offrendo punti di vista verso le Alpi Retiche Orientali a est di Merano, con un inquadramento privilegiato vero il Picco Ivigna, simbolo del forte legame tra la realtà aziendale ed il territorio che la ospita.
ARCHITETTURA SMART. Il progetto del nuovo edificio mira ad assicurare elevata qualità e comfort degli ambienti lavorativi e di relazione, attraverso l’integrazione tra spazi di fruizione e tecnologie digitali, secondo un approccio progettuale smart. In quest’ottica l’edificio si fa macchina complessa in grado di gestire gli impianti in maniera integrata, fornendo risposte puntuali alle esigenze dell’utenza e mirando ad un’elevata efficienza energetica e prestazionale.
INDIPENDENZA OPERATIVA E SINERGIA. L’edificio è concepito come “insieme di edifici”, che connotano, con un’immagine chiara e riconoscibile, la natura articolata e sinergica della realtà societaria di Alperia ed Edyna. Quanto sopra si traduce nell’individuazione di due corpi distinti con accessi autonomi, chiaramente identificabili e riconoscibili, collegati da un volume trasversale, quale elemento di connessione simbolica e funzionale tra le due realtà aziendali.
CORPORATE ARCHITECTURE E WAYFINDING La qualità della nuova architettura smart si identifica ed è in grado di promuovere la qualità dei servizi e prodotti offerti da Alperia e dalle società correlate L’architettura assume una valenza simbolica declinata nell’espressione morfologica, materica e cromatica tale da fornire un motivo di riconoscibilità identitaria (corporate identity). L’organizzazione dello spazio costruito è in grado di aiutare, sostenere ed indirizzare i fruitori di questi luoghi, siano essi utenti esterni o dipendenti della struttura. Il wayfinding è quindi legato ad una semplicità di orientamento che riguarda sia gli artefatti esplicitamente comunicativi (segnaletica) sia una gestione dello spazio che è espressione dell’integrazione organica tra funzione e forma.
ACCESSIBILITÀ DIFFUSA ED INDISTINTA. Un organismo edilizio di elevata qualità deve assicurare in tutti i suoi spazi un’accessibilità piena per qualsiasi categoria di utenti siano essi persone normodotate o con ridotte capacità motorie o sensoriali
ASPETTI FUNZIONALI
DISTRIBUZIONE E FLESSIBILITÀ DELLE AREE FUNZIONALI. La nuova architettura è stata sviluppata in ottemperanza al quadro esigenziale esposto, al fine di verificare, anche in questo 1°grado concorsuale, una distribuzione funzionale coerente con il “programma planivolumetrico” presente tra la documentazione di gara. Il nuovo complesso edilizio si sviluppa su 6 livelli di cui 4 completamente fuori terra. Il rimodellamento morfologico dell’area ha permesso di prevedere un livello completamente interrato destinato a parcheggio ed uno ad esso superiore parzialmente interrato per ospitare le funzioni più operative di officina e magazzino di Edyna. Lo stesso livello ospita gli spogliatoi e ulteriori locali tecnici, oltre che spazi per formazione/convegni e un’area mensa. Quest’ultima potrà godere di illuminazione naturale e di una vista diretta sulla piazza ipogea e sulla cascata. Dalla quota della piazza lineare hanno sviluppo i due


distinti volumi destinati rispettivamente ad Alperia ed Edyna, i quali si sviluppano su tre livelli offrendo spazi destinati ad uffici la cui distribuzione e configurazione risponde alle differenti esigenze lavorative espresse dalle due realtà societarie. I due volumi, distinti e riconoscibili trovano un punto di contatto nel volume di collegamento che li sormonta trasversalmente, il quale ospita un’ulteriore quota di uffici e un’offerta di spazi comuni fruibili da entrambe le società ospitate: sale riunioni, area break e palestra attrezzata con vista aperta sul paesaggio circostante. La qualità della proposta funzionale confida in un’attenta organizzazione degli spazi in grado di individuare punti di connessione delle aree operative di Alperia ed Edyna al piano terzo (volume passante) e al piano seminterrato, nell’ottica di una “circolarità funzionale” che salda gli spazi comuni e li rende parte di una realtà unitaria. La configurazione distributiva degli spazi dell’organismo edilizio offre ampi margini di flessibilità, consentendo all’edificio di adattarsi alle esigenze gestionali e funzionali mutevoli dal breve al lungo periodo. Tale propensione alla trasformazione e all’elasticità nella sua gestione è assicurata da un progetto concepito secondo criteri finalizzati all’agevole modifica delle unità ambientali di base attraverso l’uso di materiali e soluzioni tecnologiche appropriate, tendenzialmente a secco, su una maglia strutturale ordinatrice e con uno vano tecnico di servizio distribuito in maniera uniforme.
SICUREZZA STATICA E SISMICA. L’edificio è previsto con schema a telai in calcestruzzo armato, con orizzontamenti in solette piene e i nuclei dei vani scala con funzione controventante sotto l’azione sismica. Il corpo trasversale in sommità è pensato a struttura metallica con travi reticolari di facciata, a N per la luce maggiore di 27m e tipo Vierendeel per la luce minore di 19m, tra cui è ordito un impalcato a sezione mista acciaio-cls. Qualora l’edificio dovesse rivestire una funzione “strategica” nell’ambito della distribuzione dell’energia in occasione di eventi calamitosi, sarà possibile dimensionare i vani scala per resistere a un’azione simica maggiore. Le superfici vetrate sono presidiate da passerelle metalliche in modo da consentire un’agevole e frequente pulizia per il mantenimento in efficienza dell’edificio. SICUREZZA ANTINCENDIO. Il progetto che contempla attività soggette a controllo di prevenzione incendi di cui al D.P.R. n.151/2011 (attività a uffici n.71 e autorimessa n.75) è pensato in conformità al D.M. 3 agosto 2015, noto come Codice di Prevenzione Incendi, che costituisce lo strumento più completo ed organico di progettazione tecnica antincendio, in quanto riassume le più recenti ed attuali esperienze in materia ed adotta in prevalenza misure di tipo prestazionale invece che prescrittive. Il complesso edilizio è concepito per offrire ad ogni livello luoghi sicuri per lo stazionamento in sicurezza delle persone su sedia a ruote e un elevato numero di uscite per consentire, in ogni condizione di potenziale pericolo, un’evacuazione corretta verso le aree di raccolta esterne al fabbricato.
ASPETTI INNOVATIVI, DI SOSTENIBILITÀ E DI EFFICIENZA ENERGETICA
Alla base dell’idea progettuale sta il concetto di edificio salubre, “intelligente”, confortevole e ad alta efficienza (nearly Zero Energy Building, nZEB), sviluppato attraverso un processo di progettazione integrata e multidisciplinare. Il progetto è conforme ai “Criteri ambientali minimi […] edifici pubblici” del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché alle versioni più avanzate dei protocolli internazionali di sostenibilità energetico-ambientale LEED® e WELL, anche grazie alla presenza nel team offerente di un professionista accreditato secondo questi sistemi di “rating” secondo la norma internazionale ISO/IEC 17024. L’utilizzo di superfici vetrate, opportunamente dimensionate, unito alla forma dell’edificio permette di avere una disposizione del layout interno tale che il collegamento visivo degli utenti con l’ambiente esterno sia ottimizzato; la distanza massima delle scrivanie dalla facciata è di 6 m, favorendo per le postazioni d’ufficio strategie naturali sia di illuminazione che di ventilazione. Anche le parti apribili in facciata sono state dimensionate in modo da consentire adeguate portate di ventilazione naturale per garantire i ricambi minimi igienici e per ridurre il carico di raffrescamento Particolare attenzione è stata rivolta al contenimento del fabbisogno di raffrescamento e dei suoi carichi di picco. Il rapporto superficie finestrata/opaca di ogni facciata è stato calibrato in


funzione dell’esposizione alla radiazione solare nel periodo estivo, per cui facciate più esposte alla radiazione solare diretta (fronte sud-ovest e nord-ovest) hanno una quota di superficie finestrata inferiore, garantendo comunque l’accesso alla luce naturale. La disposizione dei volumi favorisce il reciproco ombreggiamento permettendo la presenza di facciate vetrate verso la piazza centrale. Schermature solari specifiche (fisse/mobili) in funzione di esposizione solare e orientamento di ciascuna facciata, sfruttamento del potenziale di ventilazione naturale, raffrescamento gratuito notturno e utilizzo della massa termica, in facciata, a pavimento e in copertura (tetto verde), permettono di ottimizzare le prestazioni energetiche estive garantendo comfort termico e visivo all’interno. Le prestazioni energetiche in regime invernale sono garantite da adeguato isolamento termico e tenuta all’aria delle superfici opache e delle facciate vetrate. Nella facciata sud-est è stata creata una zona “buffer” con le seguenti funzioni: i) ottimizzare i guadagni solari nel periodo invernale, prevenendo situazioni di abbagliamento; ii) regolare i guadagni solari durante le mezze stagioni attraverso la ventilazione naturale e due serie di sistemi schermanti; iii) proteggere dal rumore della piazza sottostante, favorendo l’utilizzo della ventilazione naturale negli “open space”. La qualità della luce trasmessa attraverso le superfici vetrate è garantita da fattori di trasmissione visibile elevati (>0.4). Inoltre, le soluzioni tecnologiche ipotizzate per le schermature prevedono l’uso di sistemi di ri-direzionamento della luce naturale in punti strategici della facciata, per aumentare l’accesso di luce verso le parti interne dell’edificio, riducendo l’uso della luce artificiale. La gestione delle schermature mobili può essere lasciata all’utente e/o gestita automaticamente seguendo una logica di ottimizzazione del comfort interno. L’impianto di illuminazione artificiale è regolato in base alla quantità di luce naturale e al fabbisogno visivo degli occupanti. Sensori per la misura della quantità di luce naturale e la presenza di persone permettono di utilizzare la luce artificiale solo quando strettamente necessario, minimizzando i consumi elettrici. Gli occupanti possono inoltre gestire i livelli di illuminamento della propria area di lavoro a garanzia della massima flessibilità nel comfort personale. Anticipando la tendenza di edifici “smart ready” introdotta dalla direttiva europea 2018/844/UE, grazie ad un avanzato sistema di monitoraggio, controllo e automazione, l’edificio potrà adattarsi alle esigenze di comfort degli occupanti, ottimizzare il proprio funzionamento (manutenzione e sicurezza) e interagire con la rete energetica. Oltre ai consumi energetici e allo stato di funzionamento degli impianti, il sistema di gestione intelligente monitorerà le caratteristiche dell'ambiente interno (temperatura, umidità e qualità dell’aria, temperatura operativa, livello di illuminamento, rumore) che influiscono sulla salute, sul benessere e sulla produttività. Attraverso un’applicazione software installata direttamente sul proprio PC, il lavoratore sarà regolarmente informato sulle prestazioni dell’edificio e potrà comunicare con il facility manager, segnalando eventuali situazioni di discomfort. Particolare attenzione è stata posta anche nella progettazione delle aree esterne all’edificio, al fine di garantire una corretta gestione del microclima e opportuni livelli di comfort per gli utenti. La presenza di aree verdi offre luoghi di sosta e favorisce, assieme al tetto verde nella copertura dell’edificio, il controllo delle temperature, in particolare nei mesi estivi. L’ombreggiamento dei percorsi ciclo-pedonali e delle aree pubbliche di accesso agli edifici è garantito dalla presenza di alberature, mentre l’area di parcheggio è coperta da una pensilina fotovoltaica. L’utilizzo di colori chiari e materiali riflettenti sulle superfici esterne dell’edificio, consente di evitare il surriscaldamento estivo, riducendo il fenomeno “isola di calore”. La cascata d’acqua, posta all’ingresso dell’edificio, contribuisce infine al raffrescamento degli spazi di accesso (raffrescamento evaporativo). Il progetto degli impianti di energia rinnovabile è stato realizzato sulla base di una simulazione dinamica con frequenza oraria (o inferiore). Tale approccio permette di stimare le reali quantità di energia auto-consumata istantaneamente o scambiata con la rete. Attraverso algoritmi di ottimizzazione è possibile stabilire la corretta capacità dell'impianto fotovoltaico e dei dispositivi di accumulo elettrico, per massimizzare il valore attuale netto dell'investimento sugli impianti. La progettazione ha tenuto conto delle possibili sinergie con un impianto a ciclo combinato e soluzioni di mobilità sostenibile



