Olona e DIntorni N.5

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La recente uccisione di diversi operatori sanitari intenti ad effettuare le vaccinazioni antipolio alla popolazione pakistana ad opera di gruppi estremisti ostili alla presenza occidentale nella regione ha portato alla luce la storia di un programma straordinario che, lanciato dal Rotary International nel 1985, ha ispirato, almeno in parte, l’iniziativa mondiale di eradicazione della malattia che, a partire dal 1988, ha rappresentato uno dei fronti più impegnativi promossi dall’Assemblea Mondiale della Sanità e che, grazie ad un impegno congiunto, oggi appare sconfitta per il 99,00%. A partire da quell’anno il programma rotariano si è infatti sviluppato di concerto con le più qualificate organizzazioni internazionali (UNICEF – CDC americano – Organizzazione Mondiale della Sanità ) e ciò con l’obiettivo di continuare a spendersi nell’opera di eradicazione sino al giorno in cui il mondo intero non sarà dichiarato ufficialmente libero dal virus della poliomelite. In quest’ottica il Rotary ha fornito e continua a fornire non solo risorse umane e finanziarie ma, soprattutto, sostegno logistico e consulenza strategica ad un’ampia gamma di iniziative quali, ad esempio, le campagne di vaccinazione antipolio, le “giornate nazionali di immunizzazione” e le attività di sorveglianza e di monitoraggio virologico e ciò senza trascurare ovviamente l’organizzazione di campagne di informazione e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle autorità interessate I risultati la dicono lunga sull’esito di quest’impegno senza confini: ad oggi infatti due miliardi di bimbi sotto i cinque anni sono stati vaccinati, cinque milioni di persone che avrebbero rischiato la paralisi sono in grado di camminare normalmente e sono stati prevenuti 500.000 nuovi casi di polio ogni anno. Parlando di lotta alla polio e dell’apporto che il Rotary International ha fornito alla causa nel tempo non è possibile tralasciare di dire qualcosa sulla Rotary Foundation la cui storia - che è indissolubilmente legata a quella del Rotary International – nasce nel 1917 da un’idea dell’ arch. C.Klumph, suo sesto Presidente. Scopo principale dell’organizzazione - che, a partire dal 1983, è divenuta società senza fini di lucro – è quello di aiutare concretamente i rotariani a promuovere la comprensione, la buona volontà e la pace nel mondo attraverso il miglioramento della salute (I), il sostegno all’istruzione (II) e l’alleviamento della povertà (III).

Finanziata esclusivamente dai contributi volontari dei rotariani e degli amici del Rotary, la fondazione – che riceve la sua attuale denominazione nel Congresso internazionale del 1928 – è impegnata oggi su più fronti che possono essere riassunti nelle tre principali linee di indirizzo riguardanti i programmi culturali ed educativi (I), quelli relativi alle sovvenzioni umanitarie (II) e quelle, già menzionate, della PolioPlus (III). Sensibile a sostenere iniziative finalizzate alla costruzione di un mondo migliore dove la forbice esistente fra ricchi e poveri possa essere progressivamente ridotta, la fondazione dedica, innanzitutto, la propria attenzione alla formazione dei leader di domani attraverso l’articolazione dei propri programmi culturali ed educativi nella consapevolezza che ogni miglioramento di sul piano economico-sociale e dei comportamenti non possa prescindere da un’adeguata sensibilizzazione dell’individuo. In tal senso va letta l’istituzione, a far tempo dal 1947, delle borse di studio per gli ambasciatori, quella degli scambi di gruppi di studio finalizzati al sostegno delle spese riguardanti soggiorni in distretti lontani di professionisti non rotariani nonché quella riguardante le borse per la pace aventi come beneficiari un massimo di sessanta laureati intenzionati a frequentare annualmente corsi di master presso i sette centri rotariani si studi internazionali. Sulla stessa lunghezza d’onda si pone la linea di indirizzo riguardante le sovvenzioni umanitarie che si esprimono ora finanziando progetti di volontariato internazionali sponsorizzati da club e distretti rotariani (“Sovvenzioni Paritarie”), ora sostenendo e finanziando attività umanitarie o di volontariato destinate a progetti locali (“Sovvenzioni Distrettuali Semplificate”) ed infine inviando donazioni da destinare alle zone colpite da calamità naturali (“Aiuto alle Zone Disastrate”). Da queste sintetiche descrizioni e dalla specificità delle azioni richiamate emerge con chiarezza che il compito sostanziale della Rotary Foundation altro non sia che quello di aiutare un’umanità qualche volta assopita a volare alto verso un’ideale di giustizia un pochino più esteso e, soprattutto, di riuscire a donare ad ogni rotariano che lo desideri veramente la possibilità di essere vicino a tutti quelli che, pur essendo in maggioranza, hanno ancora bisogno dell’aiuto consapevole di una minoranza più fortunata.

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