Marzo ok

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FARMACIA

PROGETTO

D’AMORE

FARMAFIT

ABBONAMENTO: CITTÀ (ritiro in edicola) € 15,00 - CITTÀ (spedizione) € 25,00 - ITALIA (spedizione) € 60,00 - ESTERO (spedizione) € 90,00

Essere cristiano non è facile, ma è felice di Don Mario Pellegrino Leggendo un articolo brasiliano su Paolo VI, mi sono soffermato a riflettere su una frase pronunciata in occasione della Pasqua, dove rivolgendosi a chi soffre e sperimenta la fatica del vivere quotidiano, ricordava il messaggio centrale della resurrezione, come annuncio della gioia: “Il cristianesimo non è facile, ma è felice”. Questa frase mi ha fatto rievocare tre esperienze certamente non facili, dove noi cristiani siamo chiamati a testimoniare il Vangelo della gioia ed essere cristiani felici: la “Campagna della fraternità” della Chiesa brasiliana che quest'anno ha come tema: “Fraternità e superazione della violenza”; l'esperienza che vivo ogni mercoledì visitando il carcere di Pinheiro dove ci sono circa 380 prigionieri in una struttura per 200 persone;

Sabaritoo

Ora uato Contin

BISCEGLIE Via S. Andrea, 68 IL GIOCO È VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI

amministrazione autonoma dei monopoli di stato

Gioco Legale e Responsabile

l'esperienza vissuta con una famiglia dirigente di una comunità ecclesiale di base, dove la madre, molto sofferente e alle soglie della morte, è stata miracolata attraverso la preghiera costante di tutta la sua comunità. Ma cosa significa essere cristiani felici? Essere Vangelo della gioia, cristiani felici, significa per noi cristiani immergerci nell'esperienza di Gesù Cristo risorto e, penetrati nel suo mistero pasquale di amore siamo chiamati a farci prossimo, toccare con le nostre mani tante situazioni di morte, di ingiustizia o di soffrimento e aiutare tutte queste persone a sollevarsi (resurrezione appunto) da tutto ciò che impedisce loro una vita dignitosa ed in abbondanza. Si, perchè, attraverso la sua resurrezione, Gesù ci invita a sperimentare come l'amore di Dio è più forte del male e della stessa morte; come l'amore di Dio può trasformare la nostra vita, perchè l'amore sconfigge l'odio, la vita vince la morte, la luce scaccia le tenebre. E sempre immersi nel suo mistero di amore, sperimentiamo non solo un Gesù Cristo che, per amore a noi, ha svuotato sé stesso, ha assunto la forma di servo e si è umiliato fino alla morte, e alla morte di croce; ma anche un Gesù che con la sua morte e risurrezione ci indica la via della vita e della felicità: questa via è l'umiltà. Si, perchè solo chi si umilia incontra Dio e desidera imitare le opere da Lui realizzate. Così, mentre l'orgoglioso guarda dall'alto (della sua presunzione) in basso (delle miserie umane) e si distanzia, giustificandosi che non è suo il compito di inter-venire (nel senso proprio di “venire tra” le sofferenze e ingiustizie umane per sentirle sulla sua propria pelle); l'umile invece guarda “dal basso in alto”: dal basso delle sue incapacità, ma che con un cuore che si fa carico delle difficoltà di chi lo circonda, guarda verso l'alto, verso Dio che è l'Onnipotente in

misericordia, riuscendo così ad essere segno della presenza del Regno di Dio tra noi. Ci vuole umiltà, allora; perchè non si può vivere la Pasqua senza entrare nel suo mistero con cuore umile. Quante volte abbiamo bisogno che l'Amore ci dica: perché cercate tra i morti colui che è vivo? I problemi, le preoccupazioni di tutti i giorni tendono a farci chiudere in noi stessi, nella tristezza, nell'amarezza… dove incontriamo unicamente la morte. Ed ecco allora che l'angelo del Signore ci sussurra: “Non cercate lì Colui che è vivo!”. (continua a pagina 15)

PERIODICO INDIPENDENTE Fondatore Pietro Rana

Anno XLIV - N. 3 - Marzo 2018 - € 1,50


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CRONACA

Condanne, nuovi servizi, furti, incidenti, sequestri e malori

La cronaca di febbraio 2 febbraio Condanne A circa due anni dal tentato omicidio di un buttafuori di un locale della movida biscegliese avvenuto nell'agosto 2016, i biscegliesi Nicola De Vincenzo e Giosuè Caterino sono stati condannati rispettivamente a 9 anni e 4 mesi e 8 anni di carcere. Un altro imputato, Mauro Leuci, sempre biscegliese, è stato invece condannato a 14 anni di reclusione. Nessuna pena invece per Paolo De Gennaro, assolto dal gup del tribunale di Trani, Angela Schiralli, per non aver commesso alcun reato. Servizi alla “De Amicis” A partire da febbraio, ogni primo e terzo venerdì di ogni mese dalle ore 8.30 alle 12.30, è disponibile al pubblico lo sportello Dsa – Bes, organizzato dal I circolo didattico “Edmondo De Amicis” in collaborazione con Mauro di Pierro. Il servizio è rivolto a coloro che desiderano ricevere chiarimenti sui Disturbi dell'Apprendimento quali dislessia, disortografia, discalculia, disgrafia e disturbi del comportamento. L'istituzione dello sportello, inoltre, consente la segnalazione e l'individuazione precoce dei disturbi così da permettere un intervento rieducativo immediato ottenendo, così, risultati significativi. Per poter usufruire del servizio è necessario prenotarsi attraverso la segreteria scolastica presentandosi personalmente oppure contattando il numero 0803921001. 4 febbraio Incidente sulla Bisceglie – Trani Un morto e due feriti è il tragico finale di un incidente stradale accaduto alle 3 del mattino sulla strada che collega Bisceglie e Trani. Il movente è stato un durissimo scontro di una Ford Focus station wagon, a bordo della quale c'erano una donna e due uomini, contro uno spartitraffico situato nelle vicinanze della rotatoria di via Don Pancrazio Cucuzziello. Dopo lo scontro l'auto ha terminato la sua corsa infrangendosi contro uno albero. A perdere la vita è stato il 37enne andriese Nicola Castellano. Feriti invece gli altri due a bordo del veicolo: una donna, trasportata dal 118 di Bisceglie all'ospedale Bonomo di Andria, e il conducente, un 34enne, arrestato con l'accusa di omicidio stradale perché alla guida in stato di ebbrezza.

Marzo 2018

11 febbraio Ribaltamento Intorno alle ore 10, su via Sant'Andrea, in prossimità dell'incrocio per il Dolmen della Chianca, una Chevrolet Matiz si è ribalta terminando la propria corsa contro la recinzione di una villa. Nonostante il violento impatto, il conducente, un 20enne coratino, è riuscito autonomamente a portarsi fuori dall'auto. 13 febbraio Videosorveglianza Dopo le dichiarazioni del comandante della Polizia Locale, Michele Dell'Olio, sull'imminente installazione di nuove telecamere di videosorveglianza sul territorio di Bisceglie, i residenti della zona 167, rappresentati dal segretario del Sunia Bat Angelo Garofoli, hanno domandato allo stesso Comandante se sarà prevista l'installazione di nuovi dispositivi anche nel loro quartiere. Le motivazioni di questa richiesta affondano le radici nei numerosi furti di auto e negli appartamenti che da tempo affliggono i residenti della zona biscegliese. Inoltre, sempre a Dell'Olio, è stato esplicitamente richiesto un vigile per dirigere il traffico sulla rotatoria all'incrocio tra via Imbriani, via san Martino e via Dossena, nella fascia oraria che va dalle 7.45 alle 8.10, in coincidenza dell'apertura delle scuole di via Giuliani. 14 febbraio Tre donne investite In piazza san Francesco, nei pressi del comando della Polizia Locale, intorno alle ore 18.30, tre donne, di 76, 82 e 90 anni, vengono investite da un Doblò Multijet guidato da un uomo di 76 anni. Nessuna grave conseguenza per le tre signore: due sono state trasportate all'ospedale di Bisceglie per ulteriori accertamenti mentre la terza è stata direttamente soccorsa sul posto. 16 febbraio Maxi sequestro di hashish Ben 242 chili di hashish sequestrato in un capannone situato nella zone industriale di Barletta e tre uomini finiti in manette, tra cui due di Bisceglie. Si tratta di un'operazione antidroga condotta dalle Guardia di Finanza di Bari, corroborata da altre unità del settore, che ha porta-

to all'arresto di Girolamo Cuocci, detto il “molfettese”, 37enne di Bisceglie, Aldo Troisi, 45 anni di Bisceglie, e Vito Belviso, 42enne barese, tutti pregiudicati. L'operazione è avvenuta mentre i tre stavano caricando grossi involucri di nastro adesivo da imballaggio, contente all'interno hashish, su tre autovetture rubate. Alla vista dei militari, i tre hanno provato a fuggire ma sono stati immediatamente fermati sulla statale 16. Durante la perquisizione i finanziari hanno rinvenuto inoltre una somma di denaro, provento del traffico di sostante stupefacenti. 17 febbraio Malore in casa Intorno alle ore 16, in via Monte San Michele, i vigili del fuoco di Bari portano in salvo un 75enne biscegliese rimasto bloccato nella propria dimora a causa di un malore. Entrati nell'appartamento dal balcone, i vigili del fuoco hanno soccorso il 75enne, trasportato successivamente dall'equipe del 118 al pronto soccorso dell'ospedale locale. 20 febbraio Inseguimento Due 20enni, residenti del quartiere San Pio e di Palese, vengono arrestati in territorio barese dopo un inseguimento incominciato nel territorio di Bisceglie. Tutto parte dalla segnalazione del 112 di una Fiat 500 a Bisceglie rubata a Palese. Dopo alcune ricerche, l'auto viene rinvenuta in prossimità dello svincolo Molfetta Nord della statale 16 con a bordo tre uomini. Alla vista dei militari incomincia un lungo inseguimento terminato allo svincolo Bari Santo Spirito dove i tre abbandonando l'auto per fuggire a piedi nelle campagne circostanti. Al termine dell'inseguimento, due dei tre malviventi vengono catturati ed arrestati, il terzo invece riesce a fuggire. Nella Fiat 500 rubata le unità militari hanno rinvenuto alcuni attrezzi di effrazione e diverse lattine d'olio, oggetti sottratti da un garage di Bisceglie. Anziana in coma Intorno alle ore 11, un'anziana signora di 84 anni rimane bloccata nella sua abitazione di via Giulio Frisari a causa di un improvviso malore. Ad allertare le forze dell'ordine

è stato il figlio dell'84enne, insospettitosi dopo aver suonato più volte il campanello dell'abitazione della madre. Dopo l'arrivo dei soccorritori, la signora è stata trasportata in stato comatoso all'ospedale “Bonomo” di Andria. Purtroppo, il cuore della donna smette di battere il giorno dopo. 22 febbraio Stanziamenti per Sant'Adoeno Grazie al piano investimenti predisposto dal Mibact (Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo), 300 mila euro verranno stanziati per la chiesa di sant'Adoeno. Il piano in esame prevede fondi, nel complesso circa 598 milioni di euro, che verranno utilizzati per interventi in favore del patrimonio culturale italiano. Nello specifico si tratta di azioni per la riqualificazione delle periferie urbane e restauri di beni culturali. Ladri all'opera Scovare i ladri all'interno della propria azienda al momento della chiusura. E' il riassunto breve e coinciso della triste vicenda capitata ad un titolare di un'impresa ubicata nella zona artigianale est di Bisceglie. Mentre chiudeva l'attività, intorno alle ore 21, l'imprenditore ha notato il non funzionamento del sistema d'allarme. Entrato nuovamente nel capannone, il titolare ha scovato due malviventi muoversi nel buio con due torce elettriche. Prima dell'arrivo delle forze dell'ordine, allertate dal titolare, i ladri sono riusciti a fuggire senza però riuscire a portar via la refurtiva caricata su un camion aziendale. 23 febbraio Bancomat saccheggiato Nella notte fra il 23 e 24 febbraio, alcuni malviventi hanno portato via la cassaforte dello sportello automatico bancomat della Banca Apulia, quest'ultimo fatto saltare con la cosiddetta tecnica della “marmotta”, ovvero con l'utilizzo di piccole e potenti cariche esplosive introdotte nelle fessure bancomat. Nessuna notizia ancora del bottino portato via dai malviventi. Sul caso indagano i carabinieri di Bisceglie. 27 febbraio Crollo in largo Coppi


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CRONACA Tra le 12,30 e le 13 è avvenuto il crollo di un solaio in un edificio già lesionato e parzialmente crollato in largo Coppi, alle spalle di via S. Martino. Grazie all'intervento dei vigili

del fuoco e degli Oer, è stato portato in salvo un immigrato rimasto intrappolato fra le macerie. Secondo le prime ricostruzioni il forte vento e la neve avrebbero influito su quanto accaduto, anche

se saranno i rilievi delle autorità a stabilirlo. Lo stabile, conosciuto come Villa Lancellotti e risalente al 1700, è sottoposto a vincolo urbanistico, quindi non demolibile, per la pre-

senza di un frantoio ipogeo anticamente costruito sotto la palazzina in questione. Quanto alle condizioni del ferito, l'uomo non sarebbe in pericolo di vita. Claudio Ruggieri

Elezioni parlamentari

Tutti i risultati ISCRITTI E VOTANTI ALLA CAMERA E AL SENATO – CONFRONTO ELEZIONI 2013 E 2018 CAMERA

2013 2018 Maschi Femmine Totali Maschi Femmine Totali Iscritti 21.507 22.236 43.743 21.564 22.478 44.042 Votanti 15.419 14.768 30.187 15.405 14.917 30.322 Percentuali 71,69 66,41 69,01 71,44 66,36 68,85 SENATO

2013 2018 Maschi Femmine Totali Maschi Femmine Totali Iscritti 19.232 20.188 39.420 19.531 20.452 39.983 Votanti 13.870 13.316 27.186 14.064 13.479 27.543 Percentuali 72,12 65,96 68,96 72,01 65,91 68,89

A Bisceglie i votanti alla Camera sono stati 30.322 con una percentuale pari al 68,85%, in leggero calo rispetto a cinque anni fa. Anche al Senato si nota una lieve riduzione, poiché la quota dei votanti scende dal 68,96% al 68,89%. I risultati elettorali vedono prevalere il Movimento Cinque Stelle sia alla Camera che al Senato con poco più del 50%. Il secondo partito, in ordine di importanza, è Forza Italia, con il 16,68% alla Camera ed il 18,88% al Senato. Il terzo partito è il Pd con una quota pressoché simile in entrambe le camere (poco più del 13%). La Lega è al quarto posto con una percentuale intorno al 4,07% alla Camera e al 4,78% al Senato. Seguono, nella graduatoria, con una quota compresa fra il 2% ed il 3% Liberi e Uguali, Fratelli d'Italia e Lorenzin – Civica Popolare. Sono al di sotto del 2% tutte le altre liste. Tabelle e dati presentati sono tratti dal sito del Comune di Bisceglie. Antonio Rana

CAMERA DEI DEPUTATI Liste

Voti validi N. 13.364 4.440 3.657 1.082 704 612 583 476 420 365 364 284 110 105 40 10

Movimento Cinque Stelle Forza Italia - Berlusconi Presidente Partito Democratico Lega - Salvini Premier Liberi e Uguali con Pietro Grasso Giorgia Meloni - Fratelli d'Italia Lorenzin - Civica Popolare +Europa con Emma Bonino Potere al Popolo Noi con l'Italia Insieme - Italia Europa Il Popolo della Famiglia Casapound Italia Partito Comunista 10 Volte Meglio Partito Repubblicano Italiano - Ala

SENATO DELLA REPUBBLICA Liste

% 50,21 16,68 13,74 4,07 2,65 2,30 2,19 1,79 1,58 1,37 1,37 1,07 0,41 0,39 0,15 0,04

Voti validi N. % 12.510 50,15 4.711 18,88 3.314 13,28 1.192 4,78 589 2,36 579 2,32 369 1,48 351 1,41 284 1,14 283 1,13 257 1,03 176 0,71 122 0,49 91 0,36 82 0,33 19 0,08 18 0,07

Movimento Cinque Stelle Forza Italia - Berlusconi Presidente Partito Democratico Lega - Salvini Premier Liberi e Uguali con Pietro Grasso Giorgia Meloni - Fratelli d'Italia Potere al Popolo +Europa con Emma Bonino Lorenzin - Civica Popolare Noi con l'Italia Il Popolo della Famiglia Insieme - Italia Europa Forza Nuova - Italia agli Italiani Casapound Italia Partito Comunista Lista del Popolo per la Costituzione Partito Repubblicano Italiano - Ala

SENATO DELLA REPUBBLICA

CAMERA DEI DEPUTATI Lista

Candidato della coalizione

Movimento Cinque Stelle Centro destra (a) Centro sinistra (b) Liberi e Uguali Potere al Popolo Il Popolo della Famiglia Casapound Italia Partito Comunista 10 Volte Meglio Partito Repubblicano Italiano - Ala

Galizia Francesca Perrone Luigi Spina Francesco Carlo Bavaro Nicola detto Nico Racanati Teresa Quatela Nicola Francesco Galliani Alessandra Barletta Vito Martellino Martino Francia Vito

% 47,90 23,42 22,57 2,58 1,52 1,06 0,40 0,38 0,14 0,04

a) Centro destra = Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia, Noi con l'Italia b) Centro sinistra = Pd, Insieme, Lorenzin - Civica Popolare, +Europa

Voti validi Voti nominativi 13.981 6.836 6.587 754 445 308 117 110 41 11

617 337 1.507 50 25 24 7 5 1 1

Lista

Candidato della coalizione

%

Movimento Cinque Stelle Piarulli Angela Anna Bruna 50,01 Centro destra (a) Minuto Anna Carmela 26,61 Centro sinistra (b) Lezoche Loredana 17,12 Liberi e Uguali Trizio Filomena 2,38 Potere al Popolo Zanna Giuseppe detto Beppe 1,49 Il Popolo della Famiglia Lapenna Willy 1,00 Forza Nuova - Italia agli Italiani Striani Oronza Antonella 0,48 Casapound Italia Daiello Nicoletta 0,38 Partito Comunista Pellegrino Massimo 0,35 Lista del Popolo per la Costituzione Piarulli Tommaso 0,09 Partito Repubblicano Italiano - Ala Albergo Francesco 0,09 a) Centro destra = Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia, Noi con l'Italia b) Centro sinistra = Pd, Insieme, Lorenzin - Civica Popolare, +Europa

Marzo 2018

Voti validi Voti nominativi 13.172 7.010 4.509 627 393 264 126 101 91 23 23

662 245 384 38 24 7 4 10 9 4 5


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ATTUALITÀ I comuni più ricicloni della Bat

Bisceglie è quarta Quali sono i comuni più ricicloni della Bat? A quanto ammonta la percentuale di raccolta differenziata di ciascuna città? E Bisceglie che posto occupa nella graduatoria? Anche quest'anno torniamo a rispondere a queste semplici domande grazie all'edizione 2017 di Legambiente sui “Comuni ricicloni”, giunta quest'anno alla decima edizione. Basandosi sui dati estrapolati dall'ultimo report e quelli precedenti è così possibile descrivere come nell'arco degli ultimi cinque anni si è sviluppata, o meno, la percentuale di raccolta differenziata nei dieci comuni che compongono la sesta provincia. Va naturalmente precisato che tale dato risente delle dimensioni della città (numero abitanti), dell'appartenenza al proprio specifico ambito territoriale operativo e di altre variabili che compongono la percentuale complessiva. Di base, va sottolineato che il tasso di raccolta differenziata è calcolato come rapporto percentualizzato fra rac-

colta differenziata e totale di I COMUNI PIU’ RICICLONI DELLA SESTA PROVINCIA – DAL 2012 AL 2017 rifiuti solidi urbani prodotti. Graduatoria Per ogni altro approfondi2015 2016 2017 Anni / Comuni 2013 2014 2015 2016 2017(a) mento è possibile consultare il sito di Legambiente 1 1 1 Barletta 21,4 36,9 71,6 69,9 67,9 www.ricicloni.it . 3 3 2 Andria 67,2 66,2 65,0 65,5 65,3 Dai dati a disposizione è 2 2 3 Canosa di Puglia 69,7 68,8 70,8 67,0 64,0 possibile osservare che la regione Puglia vede più che 8 7 4 Bisceglie 16,8 24,0 27,1 29,7 61,3 raddoppiare la percentuale 7 6 5 Spinazzola 13,8 45,0 32,4 34,4 57,4 di raccolta differenziata 9 8 6 Trani 16,2 20,0 20,6 20,2 20,3 nell'arco dei sei anni in esa4 4 S. Ferdinando di Puglia 50,4 61,5 62,3 59,5 n.d. me, salendo dal 18% del 5 5 Trinitapoli 11,6 23,9 51,9 48,3 n.d. 2013 al 41,5% nel 2017, 10 9 Minervino Murge 13,0 10,8 8,2 7,9 n.d. dato riferito ai primi nove 6 Margherita di Savoia 46,0 41,4 35,0 n.d. n.d. mesi. Il dato è comunque inferiore alla media nazionaMedia Puglia 18,0 27,0 32,5 36,0 41,5 le (circa il 67%) il che dimostra che nella nostra regione a) Primi nove mesi la cultura della raccolta diffe- Fonte: elaborazione dati di fonte Legambiente – Comuni Ricicloni renziata non è diffusa a dovesuperare oltre il 60%. Seguono Spi- differenziata riguardano Bisceglie e re. nazzola e Trani. Non sono disponi- Spinazzola, comuni in cui si assiste Per quanto riguarda la sesta bili i dati di altri quattro comuni, fra i all'incremento più significativo nella provincia i comuni più ricicloni, defi- quali quelli di San Ferdinando di raccolta differenziata. Non è un nizione creata ad hoc da Legam- Puglia e Trinitapoli, che si pongono caso se Legambiente inserisce biente, sono nell'ordine Barletta, in posizione intermedia, se si consi- entrambe le città fra le new entry Canosa, Andria e Bisceglie, dove la derano i dati del 2016. della categoria Menzione Speciale percentuale di raccolta differenziaIn definitiva, fra il 2016 e il 2017 “Teniamoli d'occhio”. ta cresce in modo progressivo per le migliori performance di raccolta Antonio Rana

Raccolta differenziata

Ambiente 2.0 vs. Comune All'indomani di un probabile nuovo cambio di gestione per il servizio di raccolta rifiuti dopo la decisione da parte del Consiglio di Stato, il consorzio Ambiente 2.0, attraverso una nota, ha diffidato il comune di Bisceglie dal voler procedere all'adozione del provvedimento di aggiudicazione definitiva del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti nel comune di Bisceglie alla società Sangalli, società che, come decretato dal Consiglio di Stato, dovrebbe subentrare alla società lombarda.

“Durante una gara d'appalto coeva a quella indetta dal Comune di Bisceglie”, spiegano i legali di Ambiente 2.0, “il Consiglio di Stato esaminò la posizione della società Sangalli ritenendola carente del requisito di affidabilità poiché l'ex socio di maggioranza (90%) fu condannato dal Tribunale di Monza il 19 gennaio 2015 per reati tra cui corruzione, turbata libertà degli incanti e truffa”. “Inoltre”, prosegue Ambiente 2.0, “la sentenza del Tribunale di Monza ha stabilito nei confronti dei

Igiene urbana

Cambi di gestione Dopo la respinta da parte del Consiglio di stato al ricorso del consorzio Ambiente 2.0 contro la sentenza del Tar, a Bisceglie il cambio di gestione nel servizio di igiene urbana, in favore della ditta Sangalli, prende sempre più forma. La sentenza del Tar, nei confronti dell'ente lombardo, emessa nel 2017, accertò “l'insussistenza di alcuni requisiti formali in capo ad Ambiente 2.0” e decretò il diritto alla ditta Sangalli (terza classificata nella gara d'appalto dopo Camassambiente e Ambiente 2.0) a subentrare nella gestione del servizio di raccolta rifiuti e igiene urbana do Bisceglie. “In questo contesto di litigiosità tra aziende di igiene urbana”, ha detto il vicesindaco Vittorio Fata in

Marzo 2018

componenti del gruppo familiare Sangalli, nella loro qualità di amministratori e procuratori dell'impresa Sangalli, pene principali di natura detentiva per concorso in corruzione continuata”. Riassumendo il tutto, per l'ente milanese la società Sangalli non avrebbe i requisiti per poter detenere il servizio di raccolta e trasporto rifiuti urbani nel comune di Bisceglie. Inoltre, come evidenziato dagli stessi legali del consorzio milanese: “è pendente il ricorso in appello

Ringo

La sepoltura

merito alla vicenda, “Bisceglie è riuscita comunque ad avviare la raccolta differenziata porta a porta con percentuale costante intorno al 65 per cento”. “Rispetteremo le decisioni dell'organo di giustizia amministrativo garantendo soprattutto i livelli occupazionali”. Fata ha concluso dicendo: “si faccia in modo che le aziende, i lavoratori e soprattutto i cittadini non subiscano alcun pregiudizio da questi nuovi avvicendamenti”. Claudio Ruggieri

Il Biscegliese la voce del cittadino!

proposto dalla società Camassambiente dinanzi al Consiglio di Stato con udienza fissata il 5 Aprile 2018. In caso di accoglimento del ricorso, la società Camassambiente avrebbe la possibilità di richiedere l'affidamento del servizio e, in caso il servizio venisse affidato ad un altro soggetto, potrà procedere alla richiesta risarcitoria nei confronti del Comune per impossibilità di esecuzione in forma specifica del giudicato”. Claudio Ruggieri

Dopo la morte del cane Ringo avvenuta lo scorso 18 gennaio a causa di un investimento stradale, le ceneri dell'animale a quattro zampe sono state sepolte nella

villa comunale di Bisceglie, su autorizzazione dello stesso comune. I resti di Ringo sono stati collocati in una fossa sotto un albero d'ulivo, donato da un negozio di articolo di giardinaggio. Oltre all'alberello, al cane Ringo è stata dedicata anche una targhetta in legno con raffigurato il volto del cane. La riposizione delle ceneri di Ringo sono la prosecuzione della fiaccolata silenziosa della comunità biscegliese tenutasi lo scorso 26 gennaio, quest'ultima svoltasi proprio per sensibilizzare i cittadini a denunciare i reati perpetrati ai danni degli animali. Claudio Ruggieri


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ATTUALITÀ Avis

Attività di febbraio Il mese di febbraio è stato, per l'AVIS di Bisceglie, molto ricco di donazioni e questo anche perché ci sono state due importanti giornate dedicate a particolari gruppi di donatori. Nella mattinata dello scorso 3 febbraio le associazioni sportive "Bees Bisceglie Rugby" e " Asd Draghi Bat" hanno animato una raccolta tutta improntata allo sport e alla solidarietà. I giovani e aitanti del rugby hanno proteso le loro possenti braccia verso l'ago e le sacche riempite del loro sangue sono state, complessivamente, 21. Una bella giornata tra questi baldi ragazzi che amano la vita come lo sport e vogliono contribuire alla salute degli

altri con slancio solidale e con lealtà. L'11 febbraio c'è stata un'altra importante giornata di donazione. Una giornata sostenuta da alcune importantissime associazioni di categoria cittadine quali la Confcommercio, e le collegate: le associazioni “Mercati in Città” e “Bisceglie Viva”. Su espresso desiderio del direttore della Confcommercio Bari-Bat, Leo Carriera, una persona che fa dell'impegno civile una ragione essenziale di vita e sostiene moltissime iniziative culturali e di solidarietà in tutta la vasta zona di competenza, si sono affollati molti commercianti che si sono precipitati con grande entusiasmo

a donare. Antonio Abbascià, presidente di “Mercati in città” è stato tra i più mattinieri accompagnato dallo stesso Leo Carriera e dal responsabile sindacali del settore ambulanti, l'inossidabile Andrea Nazzarini. Sono stati mobilitati molti commercianti dai loro responsabili di categoria e tra questi da Nicola Papagni che è il presidente dell'associazione “Bisce-

glie Viva”. Una raccolta molto proficua che ha portato all'AVIS di Bisceglie ben 32 sacche. I tempi ristretti e la severità della dottoressa che presiedeva la raccolta non ha consentito che fossero 38 le donazioni quanti sono stati i donatori che si sono presentati a donare. Certo è stato un bellissimo segnale di amicizia, di solidarietà e di affetto per la nostra città per cui siamo grati ai nostri amici commercianti e al direttore della Confcommercio Leo Carriera. Contiamo in una prossima giornata con loro. Marco Fontana

Piscina comunale

Mancati pagamenti Ben 172mila euro. È la somma totale dei canoni di gestione non pagati dalla piscina comunale società Wellness Bisceglie srl e per cui il comune di Bisceglie ha avviato una procedura esecutiva affidando l'incarico legale all'avvocato comunale Andrea di Lorenzo. Già nel novembre 2015, il comune aveva accertato il mancato pagamento dei canoni concessori e per questo motivo aveva notificato alla Nicotel

Wellness Bisceglie srl un decreto ingiuntivo per il recupero della somma. Seguendo l'ordine cronologico della vicenda, nel gennaio 2017 la ditta oggetto del decreto si era opposta ma nell'ottobre dello stesso anno il giudice del Tribunale di Trani rigettò l'istanza di sospensione fissando una nuova udienza il 23 maggio 2018. Claudio Ruggieri

Biscegliesi in bici

In pochi sulle due ruote In merito all'ultimo editoriale di Antonio Rana sui vantaggi che possono riflettersi sull'economia di un Paese dalla diffusione della bicicletta, da ciclista abituale per 365 giorni all'anno, voglio spendere qualche parola sul livello di diffusione di questo mezzo di trasporto nella nostra città. Indubbiamente il numero dei ciclisti è aumentato progressivamente negli ultimi anni, soprattutto per merito di “Biciliae”, un'Associazione cittadina che dalla sua nascita (2010) ad oggi è riuscita a sensibilizzare i biscegliesi su una mobilità diversa, economica ed ecologica. Altrettanto hanno fatto numerosi titolari di esercizi commerciali che, installando rastrelliere dinanzi ai loro negozi, tentano di invogliare i loro clienti ad arrivare fin sotto l'esercizio senza alcun problema di parcheggio o timore di vedersi rubare la bici.

In verità questo fenomeno ultimamente ha dato origine a qualche polemica, sia per lo scarso uso delle rastrelliere, a dimostrazione che l'abitudine a raggiungere gli esercizi commerciali in bicicletta non ha ancora attecchito, sia perché più d'uno è convinto che l'iniziativa dei commercianti miri solo a evitare che l'ingresso nei negozi sia nascosto dalle auto parcheggiate. Ma, polemiche a parte, un dato è certo: a Bisceglie la bicicletta non è ancora vista come un mezzo per spostarsi abitualmente da un capo all'altro della città, ma come un attrezzo sportivo da usare nel tempo libero; che spiega il proliferare dei “ciclisti della domenica”.Al contrario di quanto accade nelle città del nord Europa e nel nord Italia, dove l'uso quotidiano della bicicletta è diffusissimo, al Sud questa sana abitudine non attecchisce ancora. Ed allora cerchiamo di capirne le cause.

Non condivido del tutto la giustificazione dell'assenza di piste ciclabili, per un semplice motivo: la logica è tipica del cane che si morde la coda. Non si realizzano piste ciclabili a causa del bassissimo numero di ciclisti giornalieri, ma i ciclisti mancano perché non ci sono piste ciclabili. E' chiaro che questa logica deve interrompersi, e sicuramente ciò può avvenire solo se la prima mossa è fatta dai ciclisti. Devono crescere ogni giorno in misura esponenziale, superare i timori dei pericoli del traffico, fino a che l'aumento del loro numero e il corrispondente diminuire delle auto in circolazione non convincerà gli amministratori cittadini a destinare gradualmente un lato della carreggiata alle piste ciclabili. Sono conquiste che richiedono tempo, soprattutto cambio di mentalità, e in questo processo di evoluzione e trasformazione delle pessime abitudini

attuali può giocare un ruolo determinante la scuola. Al riguardo condivido la proposta lanciata recentemente da Sergio Silvestris di regalare (o dare in comodato) ad ogni studente delle scuole medie superiori una bicicletta, purché sia usata quotidianamente per raggiungere la scuola. Col tempo, al termine del percorso scolastico, è facile che l'uso delle due ruote diventi un fatto normale anche per recarsi al lavoro. Nel frattempo, rivolgo un appello agli amministratori pubblici, ai commercianti e agli imprenditori: recatevi al vostro posto di lavoro ogni giorno in bicicletta e immaginate incentivi economici per i vostri dipendenti che seguiranno l'esempio. Sono certo che esempio ed incentivi potranno contribuire notevolmente alla diffusione e al successo della bicicletta. Pasquale Consiglio

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ATTUALITÀ L'Ospedale di Bisceglie

Terapia intensiva e anestesia Il reparto di terapia intensiva, ovvero più comunemente detta rianimazione, ha cominciato a funzionare nell'Ospedale di Bisceglie a partire dal 4 dicembre 2016. L'inaugurazione ufficiale di questa struttura, modernissima e all'avanguardia in Puglia, è avvenuta il 21 dicembre del 2016. Il reparto proveniva dall'Ospedale di Trani a seguito delle determinazioni del Piano Ospedaliero Regionale. A partire dal 1971 furono ivi acquistate le attrezzature del reparto che nacque nel nosocomio tranese in nome dell'avvocato Attilio Perrone Capano. Il professor Gennaro Giobbe, che proveniva dagli USA, fu il suo primo primario è inizio attività nel 1975. Validi medici diressero il reparto dopo il pensionamento di Giobbe quali Michele Parente, Giuseppe Faconda, fino al 2012, e Maria Antonietta Paccione. Si tratta quindi di un reparto con una lunga e onorevole storia, con una tradizione di eccellenza che lo ha reso famoso in tutta la Puglia e non solo. A Bisceglie, dopo il termine dell'attività a Trani a partire dal 17 novembre 2016, ha continuato un'azione all'altezza della sua fama e, nel breve periodo del 2016, ha ricoverato 14 pazienti per 112 giornate di degenza distribuite sui 6 posti letto in dotazione. Nel 2017 il reparto ha avuto 214 ricoveri con 1.543 giornate di degenza. Si tratta, per un reparto di terapia intensiva, di un notevole risultato. L'attività di questa struttura si articola in quattro ambiti principali: terapia intensiva, emergenza, terapia del dolore, accessi vascolari. L'unità operativa ha come missione l'assistenza al paziente critico, che richiede un elevato livello di cura in quanto affetto da una o più insufficienze d'organo acute, potenzialmente reversibili ma tali da comportare il pericolo di vita. La struttura tratta diverse tipologie di malattie e sindromi: insufficienza respiratoria acuta/ARDS o con riacutizzazione di BPCO, insufficienza cardiaca: pazienti sottoposti a rianimazione cardiopolmonare, pazienti in shock

c a r d i o g e n o ; s h o c k s e t t ico/insufficienza multiorgano sepsicorrelata, coma di varia origine, shock emorragico, intossicazioni acute. È attivo, inoltre, un ambulatorio per il posizionamento di cateteri venosi centrali necessari per terapie oncologiche e per alimentazioni parenterali in pazienti con patologie gastrointestinali. Nel 2017 sono stati posizionati circa 350 cateteri venosi centrali compresi quelli più attuali quali i PICC- PORT. II personale medico e infermieristico effettua

R a ff a e l e e M a r a L o r u s s o . G l i infermieri professionali sono coordinati dall'I.C. Marco Soldani. Questa unità operativa è inserita nella unità complessa di anestesia e rianimazione del P.O. Bisceglie, responsabile è Maria Antonietta Paccione; l'ambulatorio di terapia del dolore garantisce prestazioni ambulatoriali e in day service nei giorni di lunedì-mercoledì-venerdì dalle 9 alle 14 previa prenotazione al Cup. L'ambulatorio suddetto tratta condizioni morbose di diversa natura,

anche assistenza domiciliare (ADI) a pazienti tracheostomizzati in ventilazione meccanica e in alimentazione artificiale. La terapia intensiva è dotata di cinque posti letto ad elevata tecnologia, di un posto letto per l'isolamento di pazienti con infezioni gravi o immunodepressi e una stanza di pronto Soccorso. È presente, inoltre, una stanza di accoglienza per i familiari dei pazienti e la possibilità di avere quotidianamente notizie sulle condizioni cliniche del proprio congiunto. I medici specialisti che prestano la propria opera sono i dottori: Daniela Maiorano, Domenica Cariello, Giovanna Liso, Costantino Gernone, Giulio Mastropasqua, Ivan

sia benigna quali dolori sciatici e vertebrali, che dolori maligni, associati a sindrome neoplastica, e cronici, ossia dolori neuropatici da deafferentazione, quale ad esempio il dolore dei paraplegici. Il trattamento è sia farmacologico che invasivo e quest'ultimo include l'esecuzione di blocchi centrali e periferici, di pompe antalgiche e l'impiego di tecniche lesive. Da pochissimo tempo, viene eseguita una nuova tecnica strumentale: la radiofrequenza termica e la neuro modulazione (stp) indicata in particolari pazienti con sindrome dolorosa dopo una attenta valutazione clinica. L'ambulatorio è affidato a dirigenti medici dedicati alla terapia

del dolore e con la responsabilità di Daniela Maiorano. Nel 2017 sono state effettuate oltre 2.800 prestazioni. L'attività assistenziale non si ferma a tutto questo perché gestisce anche il blocco operatorio del Vittorio Emanuele II di Bisceglie che è una struttura di recentissima costruzione e si avvale di moderne tecnologie, distribuite in ampi spazi e garantisce alle professionalità che vi lavorano e all'utenza che vi afferisce standard di sicurezza e di igiene previste dalle severe normative e linee guida vigenti. È costituto da tre sale operatorie con i più moderni impianti di ventilazione e condizionamento a contaminazione controllata e dotate di sofisticati sistemi di illuminazione a led del campo operatorio, collegati ad impianti di videoripresa e videoriproduzione dell'atto chirurgico. Vi afferiscono le branche chirurgiche di: chirurgia generale con interventi in video laparoscopia, chirurgia ortopedica e traumatologia con interventi di protesizzazione di anca o ginocchio, ostetricia e ginecologia con interventi in videolaparoscopia. Si svolgono inoltre interventi di radiologia interventistica (termoablazioni di noduli tumorali epatici) e ultimamente anche interventi di terapia del dolore cronico con tecniche a radiofrequenza. Il blocco operatorio è parte integrante dell'unità operativa di anestesia e rianimazione, la cui responsabile è Maria Antonietta Paccione. I medici specialisti che prestano la propria opera sono: Antonio Del Curatolo, Maria Borgia, Antonia Leuci, Teodoro Tattoli, Alessandro Baccaro, Andrea Ricciardi, Rita Renna, Clara Cassano, Maria Luigia Lasorella. Gli infermieri professionali sono coordinati dall' I.C. Michele Dell'Olio. Si tratta di avere in mano la vita delle persone e tutti questi medici sono qualificati e di elevatissimo livello professionale. In ogni momento l'ospedale può disporre del meglio in tutti i settori che questi sanitari coprono con competenza, capacità e grande dedizione. Tommaso Fontana

Trofei

Lo scorso 30 gennaio, nella sede di Villa Torre Rossa, si è svolta la seconda edizione del Trofeo Dolmen d'oro, organizzato dal Team Culinary Dolmen e capeggiato da Carlo Papagni. Scopo della gustosa manifestazione è quello di esaltare il ruolo e le capacità gastronomiche degli

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Dolmen d'oro

chef e sous chef, queste ultime valutate, durante la kermesse, da una giuria di esperti. Allo chef Roberto Locantore è stato assegnato il premio per il miglior piatto di pesce azzurro, lo stesso è valso per lo chef Battarafarano e il suo piatto di carne. Miglior piatto

equilibrato a Gianvito Matarrese. Tra gli altri premiati ci sono gli chef Paolo Lotito e Stefano Torelli meritevoli per l'alto livello tecnico dimostrato in coppia e, infine, Carlo Lorusso e Salvatore De Leo premiati con il premio della critica. Presenti durante l'evento anche gli chef del

Team Culinary Dolmen, il vicesindaco Vittorio Fata, il presidente del Gal Ponte Lama Francesco Spina, l'assessore al turismo Rachele Barra, il consigliere comunale Enzo Di Pierro e Sandro Romano dell'Accademia Italiana Gastronomia. Claudio Ruggieri


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ATTUALITÀ Mons. D'Ascenzo e le Caritas

“Secondo la Tua Parola”

«Allora Maria disse: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la Tua Parola”» (Lc 1,38) Con queste parole pronunciate da Maria all'annuncio dell'angelo, riportate dall'evangelista Luca nel racconto della vocazione della Madre del Signore, penso si possa sintetizzare il motivo ispiratore del servizio episcopale di Mons. Leonardo D'Ascenzo, nuovo arcivescovo di Trani-BarlettaBisceglie. Alle 16:30 di domenica 4 febbraio u.s. il nostro nuovo pastore è stato accolto, in modo gioioso e affettuoso, dalla nostra comunità cittadina.

parrocchiali, gli operatori del progetto Recuperiamoci, gli Scouts AGESCI e il coro polifonico Jubilaeum, che hanno stabilito la loro sede presso alcuni locali del convento dei Cappuccini. L'Arcivescovo ha innanzitutto visitato la chiesa di san Michele Arcangelo, sostando in preghiera silenziosa davanti al Santissimo Sacramento, ha ammirato la bellezza della chiesa, riportata al suo antico splendore con i restauri del 2012 ed ha, inoltre, visitato i vari ambienti dell'ex convento. Le celle dei monaci con trenta posti letto per l'accoglienza dei migranti e di tutti coloro che hanno bisogno di una sistemazione

Ph. Sergio Losciale

Mons. D'Ascenzo ha voluto avviare il suo ministero episcopale dalla sede della Caritas cittadina, presso l'ex convento dei Cappuccini. Ad accoglierlo, insieme a me, vi erano il sindaco avv. Vittorio Fata, il responsabile della caritas cittadina dott. Sergio Ruggieri, una rappresentanza del clero cittadino e un numeroso gruppo di volontari impegnati presso le Caritas

momentanea e dignitosa, il refettorio, il servizio docce e gli ambienti destinati al centro di ascolto Caritas e alla distribuzione del cibo che giornalmente i volontari del progetto Recuperiamoci raccolgono dai vari esercizi commerciali per generi alimentari di immediato consumo. Mons. D'Ascenzo si è fermato, a conclusione della visita, presso il salone del convento per una

condivisione informale e serena con gli operatori Caritas e con alcune famiglie sostenute dall'attività dei volontari. Subito dopo, con l'auto di rappresentanza messa a disposizione dal Comune, scortata dalla Polizia Locale, Mons. D'Ascenzo ha raggiunto il “Teatro Garibaldi” per ricevere il saluto ufficiale del sindaco dott. Fata e della intera amministrazione comunale, delle forze dell'ordine e del direttore artistico del teatro. I bambini dell'Azione Cattolica cittadina, all'esterno del teatro, hanno rivolto al vescovo parole di benvenuto, in modo gioioso, attraverso i canti tipici dell'associazione e con un volo di palloncini bianchi recanti l'espressione: “Ti accogliamo con gioia!”. Prima del saluto di benvenuto del sindaco, è stato proiettato un video con una rassegna di immagini che ha raccontato la storia della nostra città, attraverso le bellezze paesaggistiche e i monumenti che la arricchiscono. Una sorta di elegante e piacevole “biglietto da visita”. L ' a v v o c a t o Vi t t o r i o F a t a , accogliendo l'arcivescovo, ha sottolineato la sua affabilità e disponibilità, notate già durante le parole di ringraziamento rivolte dal presule a conclusione della celebrazione di ordinazione episcopale a Velletri, lo scorso 14 gennaio, alla quale il sindaco ha partecipato insieme ad alcuni amministratori della città. L'avvocato Fata ha, altresì, sottolineato la proficua collaborazione che negli anni si è sempre realizzata tra l'amministrazione comunale e la realtà ecclesiale cittadina, in particolare circa l'attenzione ai poveri e all'accoglienza dei migranti. L'arcivescovo ha risposto ai saluti, ringraziando per l'affettuosa accoglienza e ribadendo la necessità di continuare a mantenere questa sinergia per il perseguimento dei valori della giustizia, del bene comune e della legalità. Mons. D'Ascenzo ha, quindi, raggiunto il monastero di San Luigi delle Sorelle Povere di Santa Chiara

per l'incontro col clero cittadino, con i religiosi e le religiose, i diaconi permanenti e il servizio liturgico per la celebrazione eucaristica. Dopo un momento di preghiera accompagnato dal canto delle monache di clausura, vi è stato un simpatico scambio di saluti e di piccoli aneddoti tra l'arcivescovo e la Madre Abbadessa suor Ludovica, fatti sui dolci “buonissimi” fatti arrivare in dono al nostro pastore, che evidentemente sono stati molto apprezzati. Si è subito composta la processione entroitale che al canto delle litanie ha raggiunto la nostra Basilica Concattedrale per la celebrazione eucaristica di inizio ministero episcopale di Mons. Leonardo D'Ascenzo presso la nostra città. Ad accogliere il vescovo e i sacerdoti c'era una cattedrale gremita di fedeli che hanno trovato posto in chiesa, in cripta e nel salone adiacente, con un servizio di maxi-schermo per seguire la celebrazione. Il sottoscritto, a nome della Chiesa biscegliese, ha rivolto un indirizzo di saluto al nuovo pastore, presentando in grandi linee, le caratteristiche della nostra città e della comunità ecclesiale cittadina, assicurando piena collaborazione e generoso impegno in questo momento così importante per la nostra Chiesa locale. Mons. D'Ascenzo ha ribadito, durante l'omelia, la scelta di guardare costantemente al Vangelo come al principio ispiratore del suo ministero episcopale, con una particolare predilezione per i poveri e per tutti colore che desiderano rispondere con generosità ed entusiasmo alla chiamata del Signore, secondo la vocazione e la scelta di vita di ciascuno. L'augurio conclusivo che ho rivolto all'arcivescovo, riprendendo il dono del pastorale che il presbiterio diocesano gli ha offerto, è attinto dalle parole della Sacra Scrittura dal libro del profeta Zaccaria, espressione di benedizione e di impegno a beneficio della nostra Chiesa Locale: «Io dunque mi misi a pascolare le pecore […] presi due bastoni: uno lo chiamai Benevolenza e l'altro Unione, e condussi al pascolo le pecore». (Zc 11,7) Sac. Francesco Lorusso

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ATTUALITÀ Eventi storici

L'anno giubilare

Lo scorso 15 febbraio, presso Palazzo Tupputi, si è tenuta la “Relazione sugli eventi liturgici e pastorali svoltisi nel corso del periodo giubilare, 10 maggio 2017 - 29 ottobre 2017”, in occasione del 1900° Anniversario del Martirio dei SS. Patroni (117-2017) e del 850° Anniversario del Ritrovamento Delle Reliquie (1167-2017). Alla conferenza hanno partecipato in qualità di relatori mons. Giuseppe Pavone, vicario generale diocesano, mons. Franco Lorusso, vicario episcopale in Bisceglie e Vittorio Fata, facente funzione sindaco di Bisceglie. Ha moderato l'incontro la giornalista Annamaria Natalicchio. Si è trattato di un intenso

riassunto dei principali avvenimenti che hanno caratterizzato la nostra città nel periodo compreso fra maggio e ottobre 2017 e hanno soprattutto visto protagonisti circa 8 mila confrateli ospiti di Bisceglie il 28 maggio per festeggiare questo particolare anniversario. Durante l'evento è stato proiettato un filmato per rivivere i momenti più importanti dell'anno giubilare, tra cui la presentazione dei lavori al chiesa di Sagina (10 maggio 2017), il X cammino delle confraternite pugliesi (28 maggio 2017) e il pellegrinaggio all'omonimia chiesetta (7 agosto 2017).Fata ha sottolineato la caratura

delle manifestazioni dello scorso anno fra le più riuscite in città e che ha riposizionato l'immagine di Bisceglie come una delle località più accoglienti della regione. Queste alcune sue parole: “Possiamo dire di essere stati i testimoni privilegiati di un evento che pochi di noi potranno rivivere, dal momento che si celebra ogni 50 anni. Restano nella mente le emozioni del Cammino della confraternite: la testa della processione era in via Giuliani e la coda in piazza Vittorio Emanuele II, a testimoniare una partecipazione massiccia e convinta. Mai Bisceglie aveva ospitando tanti fedeli in un solo giorno”. Lorusso e Pavone non hanno potuto non ricordare la figura di mons. Pichierri fra le principali figure che hanno dato lustro a questo straordinario evento, accanto alle autorità religiose e civili che hanno accompagnato il corteo dei tre Santi e, nel giorno del corteo partito dal casale di Sagina, il carro trainato dai buoi con le ossa dei patroni.

Pavone ha elogiato “la competenza e la partecipazione di tutti i convenuti”, Lorusso non ha nascosto un legittimo orgoglio per tutte le manifestazioni e l'apporto sinergico tra il comitato presieduto da Pavone, amministrazione comunale e le associazioni culturali che hanno contribuito al successo delle commemorazioni. Lorusso ha concluso affermando che “non possiamo fermarci a rievocare ma dobbiamo rivitalizzare il culto, continuando a coinvolgere le scuole e le giovani generazioni, affinché raccolgano l'eredità della storia, della fede, della tradizione. Oggi è quanto mai necessario guardare avanti e non fermarsi ai soli ricordi, per farlo bisogna cercare un collegamento con le altre religioni ed instaurare con esse un dialogo”. Antonio Rana

Un riconoscimento della Confcommercio a Carlo e Rita La Notte

Carlo e Rita La Notte, titolari della storica salumeria posta nella centrale Via Aldo Moro, hanno festeggiato, alla presenza di un folto gruppo di amici e affezionati clienti, il conferimento dell'onorificenza di Decano del Commercio per gli oltre 50 anni di attività dell'esercizio commerciale. Il direttore della Confcommercio Bari-BAT, Leo Carriera, oltre che elogiare i coniugi La Notte che hanno trascorso insieme, non solo la loro vita familiare, ma anche la loro vita lavorativa in un lasso di tempo così grande svolto sempre con particolare competenza, serietà e professionalità. Non capita spesso, ha detto Carriera, di conoscere una persona che si identifichi nel suo lavoro in maniera totale, con passione e perizia. Carlo La Notte è una di queste

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persone e lo testimonia il suo esercizio commerciale in Via A. Moro, cui egli ha dedicato tutto se stesso, con un'attività che dà ancora oggi prestigio al commercio biscegliese, prediligendo il valore del rapporto personale con la propria clientela che egli coltiva con grande umanità. Ad una persona così, ha concluso Leo Carriera, non si può non testimoniare stima ed affetto e noi oggi lo facciamo molto volentieri, avendolo avuto da sempre come socio fedele, magari schivo, ma sempre disponibile e, soprattutto, orgoglioso di appartenere alla grande famiglia di Confcommercio. Oltre alla rituale pergamena è stata consegnata loro una motivazione redatta dallo stesso Carriera con affettuosa cortesia. Un brindisi ha suggellato l'evento a

cui hanno preso parte anche altri responsabili della Confcommercio locale. Un gustoso buffet ha allietato il palato

degli intervenuti che hanno molto apprezzato le bontà della rinomata salumeria. Tommaso Fontana


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ATTUALITÀ Bisceglie alla BIT

Chi non c'era e chi c'è stato

Emilio Becheri, titolare della NMTC di Firenze, nello stand della Puglia Diciamola tutta. La Borsa Internazionale del Turismo non è più la fiera di una volta. Lasciatelo dire a chi, come il sottoscritto, l'ha frequentata per circa tre decenni nelle tre location in cui è stata ospite. Ovvero la Fiera di Milano, Rho-Fiera e in ultimo Fiera

Milano City. C'erano una volta i padiglioni delle catene alberghiere, dei Tour Operator, delle agenzie di viaggio e, last but not least, delle regioni, costellate dai vari comuni che si presentavano con le loro tipicità e bellezze locali. A sentire i principali operato-

sentanti dell'Associazione Regionale Pugliesi, che come tutti sanno è guidata da biscegliesi e salentini che il 12 febbraio hanno tenuto una conferenza sul fascino e le bellezze della nostra regione. Quasi “cacciando” i relatori del seminario che li precedeva e che stavano decantando, dati alla mano, il successo della Puglia nel contesto del turismo italiano. La conferma è arrivata il giorno dopo nel corso della conferenza di presentazione del XXI Rapporto sul Turismo Italiano, curato dalla NMTC di Firenze e promosso dal Cnr e dall'Iriss (Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo) con il patrocinio del Mibact. 860 pagine di dati e tabelle per saziare chiunque abbia voglia di formarsi ed informarsi sullo sviluppo turistico del Bel Paese.Se, dunque, c'è chi ha scritto di aver sentito la mancanza di Bisceglie o della BAT alla BIT, si può fare una ragione pensando che qualcuno c'era. Magari potevano contarci sulle dita di una mano, ma c'eravamo. Lavorando in silenzio. Antonio Rana

Colonnine di ricarica

La velostazione

Treno più bici “Realizzare una velostazione nei locali dell'ex scalo merci di proprietà della Rfi nella stazione ferroviaria di Bisceglie”. E' il progetto presentato dal comune di Bisceglie alla Regione per l'ottenimento di un finanziamento di 300 mila euro da destinare alla riqualificazione urbana e al potenziamento della mobilità sostenibile. Come riportato sul progetto, la volontà del Comune è quella di realizzare una velostazione nell'area dell'ex scalo merci della stazione ferroviaria e, una volta realizzata, collegarla all'attuale rete ciclabile cittadina. Sviscerando il progetto comunale emerge che verranno realizzati: un parcheggio custodito con lucchetto e marchiatura per le biciclette, un servizio di noleggio di biciclette e accessori correlati, una ciclofficina per riparazioni e servizio fai da te, uno sportello informativo personale per guidare l'utente e una piazza urbana nell'area anti-

ri con i quali ho avuto a che fare, c'è rimasto ben poco. Due piani destinati rispettivamente al mondo (il quarto), con sale conferenze annesse, e l'Italia, al terzo piano, dove nella galleria erano presenti alcuni gruppi alberghieri e dell'ospitalità. Ma veniamo al dunque.Il fatto è che i costi della fiera sono lievitati e gli spazi insufficienti. Dove e come essere presenti tutti insieme appassionatamente? Non è bastato passeggiare per singola regione, ricca della propria specificità, e accontentarsi degli itinerari proposti per le sue diverse località? Certo, in Puglia c'era Fasano e qualche amena località del Salento, ma meglio queste – che hanno fatto registrare il vero boom turistico nel 2017 – piuttosto che altre dove la vocazione turistica è un termine unto e bisunto. Ogni riferimento a Bisceglie è puramente voluto. Le potenzialità della nostra città sono enormi ma non riusciamo a rendercene conto e non riusciamo a proporle compiutamente.A parte ciò, comunque, i biscegliesi alla Bit c'erano: il sindaco facente funzione Vittorio Fata ed alcuni rappre-

stante la velostazione. Come già accennato, nel progetto è prevista anche la realizzazione di “uno spazio che si traduca in un luogo d'incontro e che consentirà agli utenti di prendersi cura autonomamente della propria bicicletta riciclando, inoltre, i vecchi mezzi”. Infine, come si legge sulla domanda presentata dal Comune alla Regione: “progetti di interesse saranno svolti con scuole secondarie per la realizzazione di reti di ciclofficine satelliti diffuse, che possano trovare in quella centrale presso la velostazione, punto di supporto cruciale, sia a livello di spazi laboratoriali che di personale adibito alla gestione di laboratori con gli studenti. In questo contesto, attività di sinergia potranno essere svolte con le associazioni del territorio che già affrontano tali tematiche, anche in collaborazione con giovani e scuole”. Claudio Ruggieri

Il Biscegliese la voce del cittadino!

Arriva la quarta

L'elettrico approda ufficialmente a Bisceglie e a sancirlo è l'inaugurazione della nuova colonnina di ricarica per auto elettriche situata nel parcheggio di Conca dei Monaci, avvenuta lo scorso 14 febbraio alla presenza del sindaco facente funzioni Vittorio Fata. A Bisceglie le colonnine di ricarica, oltre a quella inaugurata in via Libertà, sono disponibili anche in piazza Armando Diaz, via Padre Massimiliano Kolbe e in via Giuseppe Di Vittorio. La realizzazione si deve all'ente E-Distribuzione nell'ambito del progetto Puglia Active Network (Pan), co–finanziato dall'Unione Europea. L'importanza di importare l'elettrico a

Bisceglie è stata dichiarata, nel corso dell'inaugurazione, anche dalla project manager Francesca Tagliaferro: “Bisceglie è una città che ha subito negli ultimi anni una trasformazione che l'ha resa meta importante per il turismo e luogo di passaggio per moltissimo persone che si trovano a visitare la nostra regione”. L'installazione delle nuove postazioni, infatti, si inserisce nel progetto regionale che prevede il montaggio di circa 70 colonnine in Puglia nelle vicinanze di tangenziali e via di adduzione ai principali centri urbani della regione. Ogni postazione permetterà di ricaricare contemporaneamente due veicoli, inoltre ogni utente avrà a disposizione una card individuale che consentirà il riconoscimento e la ricarica in modo personalizzato. I costi, infine, verranno addebitati direttamente sulla bolletta a seconda dei piani tariffari stipulati con il venditore di energia. Claudio Ruggieri

Rotary Club Bisceglie

La Madonna del Soccorso Lo scorso 18 febbraio presso la Chiesa di Sant'Adoeno è stato presentato al pubblico il nuovo libro di Luca De Ceglia dal titolo “L'antico culto della Madonna del Soccorso a Bisceglie”. Il volume, promosso e sostenuto dal presidente del Rotary Club Bisceglie Pierpaolo Sinigaglia, è stato pubblicato grazie al sostegno del Gruppo di Aziende Socio Sanitarie dell'imprenditore Diego Rana.

Il volume ricostruisce, tramite un'indagine archivistica, la storia del culto della Madonna del Soccorso, venerata da secoli nell'Abbazia Curata di Sant'Adoeno, dove il sabato pomeriggio si riuniscono in preghiera le donne in stato di gravidanza. Si tratta di un altro importante contributo per lo studio della storia ecclesiastica non solo locale, che contiene la riproduzione anastatica di un “discorso”

scritto dal frate Domenico Antonio Fontanella e stampato a Lucca nel 1736 per devozione in onore della “Signora del Soccorso” di Bisceglie. L'iniziativa si inserisce nell'ambito delle attività di promozione culturale sempre sostenute dal Rotary di Bisceglie e si affianca anche ad un service con la raccolta fondi per l'acquisto di alcune scaffalature da destinare alla Biblioteca per l'Infanzia del III Circo-

lo didattico “San Giovanni Bosco”, che ha già registrato importanti donazioni di libri da parte di Maddalena Pisani e del bibliofilo Michele Musci. Nel corso della presentazione sono intervenuti Pierpaolo Sinigaglia, Presidente del Rotary Club Bisceglie, Don Paolo Bassi, Parroco di S. Adoeno, Luca De Ceglia, autore del libro e Margherita Pasquale, storica dell'arte. Antonio Rana

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ATTUALITÀ Gruppo RAP

GAL Ponte Lama

Progetti e proposte

Piano di azione

Numerosi sono i progetti proposti, mediante un comunicato stampa del 31 gennaio scorso, dal gruppo RAP. In particolar modo riguardano la zona Pantano – Ripalta che necessita da tempo di numerosi interventi di riqualificazione ambientale. Il gruppo RAP è stato presente, lo scorso 29 gennaio, a Palazzo Tupputi, all'incontro formativo promosso dal GAL Ponte Lama inerente il “Piano di Azione Locale 2014-2020” dove tra le varie “Azioni” di particolare rilevanza è stato presentato “l'Intervento 4.1” il cui obiettivo è quello di “riqualificare, tutelare e valorizzare le aree marino costiere” mediante lo stanziamento di circa 400000€ a favore dei comuni di Bisceglie, Trani e Molfetta.Questa rappresentata per tutti i soci del gruppo RAP un'occasione molto importante per lo sviluppo sostenibile delle Grotte di Ripalta, infatti come si legge dal comunicato stampa “ la zona Pantano-Ripalta rappresenta indubbiamente un target ideale di questo “Intervento”, in quanto è un prezioso ecosistema murgiano costie-

ro ad altissimo valore paesaggistico, ambientale e storicoarcheologico, sul quale l'Associazione Pro Natura chiederà di investire questi fondi, indispensabili per realizzare progetti che ambiscono ad un miglioramento generale di un sito di grande rilevanza, oggi abbandonato. Tali progetti dovranno essere destinati al ripristino dei luoghi ed anche ad un riutilizzo ecosostenibile degli stessi, affinché possano divenire vere e proprie attrazioni per quel flusso turistico ecocompatibile, oggi in forte espansione, e possano essere pienamente fruibili da tutti i cittadini”. Pertanto la proposta progettuale che è stata pianificata dal gruppo RAP presenta elevate potenzialità di aderenza alla realtà locale e rappresenta indubbiamente un'occasione per concretizzare sul territorio la mission del G.A.L. Ponte Lama cioè quella di “Promuovere e sviluppare il patrimonio e le risorse marino-costiero e rurale, migliorare il patrimonio ambientale e creare nuove opportunità occupazionali”. Mirko Salerno

È stato presentato, lo scorso 29 gennaio presso la Sala degli Specchi di Palazzo Tupputi, il Piano di Azione Locale del GAL Ponte Lama che ha mostrato tutte le nuove opportunità di finanziamento messe a disposizione del territorio di Bisceglie, Molfetta e Trani. L'incontro è stato aperto dal sindaco di Bisceglie, Vittorio Fata, accompagnato dai saluti del sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini e del sindaco di Trani, Amedeo Bottaro. Come si evince dal comunicato stampa di presentazione, l'obiettivo principale del GAL Ponte Lama è quello di “guidare la comunità locale nell'intraprendere un processo di sviluppo, sostenibile nel tempo e inclusivo delle realtà socio-economiche locali, con l'utilizzo innovativo delle risorse autentiche del territorio”. Il tutto “in continuità con il ruolo di agenzia di sviluppo territoriale già intrapreso dallo stesso GAL grazie all'assegnazione, ottenuta dalla Giunta comunale biscegliese, della gestione dell'impianto di distribuzione delle acque reflue, a

cui si aggiunge il protocollo sottoscritto con i Comuni di pertinenza GAL, che qualifica ulteriormente il ruolo di agenzia di sviluppo territoriale attribuito al Gruppo Locale Ponte Lama”. Ad aprire i lavori è stato l'intervento di Francesco Spina, presidente del GAL Ponte Lama, seguito dall'amministratore delegato Antonello Scarimbolo. Gianni Porcelli, direttore tecnico del GAL, ha descritto i bandi di finanziamento, approfondendo così gli aspetti più tecnici delle nuove opportunità a disposizione del territorio. Le conclusioni invece sono state affidate a Leonardo Di Gioia, assessore regionale alle risorse agroalimentari. A termine della presentazione sulle nuove opportunità di finanziamento, è stata inaugurata la nuova sede del GAL Ponte Lama presso la storica cornice di Palazzo Tupputi. Mirko Salerno

Abbonarsi in città a “Il Biscegliese” costa solo 15 euro (ritiro in edicola)

Al Liceo “L. da Vinci”

Progetto Uomo

Premiazioni

Giornata per la Vita

Lo scorso 8 febbraio il Liceo 'L. da Vinci' ha aperto le porte del suo auditorium/teatro per ospitare una manifestazione del club Lions di Bisceglie e premiare il ricercatore Nicola Amoroso, biscegliese, nonché

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ex alunno dell'Istituto superiore biscegliese, per la sua ricerca che vede la fisica applicata alla medicina. Una ricerca straordinaria finalizzata alla diagnosi precoce delle malattie neurodegenerative, quali l'Alzheimer e il Parkinson. Non è la prima volta che il liceo di Bisceglie, attraverso manifestazioni di alto respiro culturale, dimostra quanto sia utile per la conoscenza la sinergia tra scuola e territorio. Amoroso e tantissimi altri ex alunni del liceo, che si sono egregiamente distinti in ambito professionale, sono il risultato di un lavoro quotidiano faticoso, spesso poco noto e, ancor di più, poco stimato, di docenti seri e preparati che instancabilmente lavorano e non mancano di dimostrare la qualità di una scuola che, senza proclami e pretese, lavora da sempre per formare cittadini consapevoli e preparati. Sono intervenuti all'evento il dirigente scolastico Modugno, il facente funzione sindaco Vittorio Fata e numerosi studenti del liceo. Fabrizio Montinaro

“Dopo l'approvazione da parte del Parlamento Italiano della legge 194 sull'aborto di stato (22 maggio 1978), l'allora Chiesa Italiana, decise di indire, ogni prima domenica di febbraio, una giornata di riflessione che tenesse viva l'attenzione per il diritto alla vita dei bimbi concepiti. La finalità dell'iniziativa era quella di evitare una certa assuefazione, anche da parte dei cattolici, alla cultura e alla pratica dell'aborto, che i Padri del Concilio Vaticano II (non avvezzi al linguaggio contemporaneo del politicamente corretto) avevano definito senza mezzi termini “abominevole delitto”. (Gaudium et Spes - 51c)” Si è svolta domenica 4 febbraio la quarantesima Giornata Per La Vita presso la Chiesa di Sant'Adoeno, organizzata dal Comitato Progetto Uomo che, da 24 anni, opera in campo civile per una cultura rispettosa della vita umana sin dal concepimento e fino al suo termine naturale. Essi non si arrendono all'accettazione di que-

sta pratica omicida legalizzata dallo stato contro i bambini, prima concepiti e poi buttati fra i rifiuti ospedalieri. La Giornata Per La Vita è stata indetta dai vescovi italiani ed offre un momento di riflessione e preghiera. Non a caso è stata scelta la Chiesa di Sant'Adoeno poiché in essa è ancora molto vivo il culto della “Madonna del Perpetuo Soccorso – Madre della vita nascente”, grazie alla guida pastorale del parroco don Paolo Bassi. Tale culto secolare è praticato da molte partorienti biscegliesi che per sette sabati di seguito lì si recano per pregare la Madre di Dio, affinché il parto si risolva positivamente con la nascita del bambino. Mirko Salerno

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ATTUALITÀ Attività Physis

Anmi

Fra natura e arte

Attività di gennaio

Il 28 gennaio è trascorso in modo semplice fra natura, arte e socialità. La natura è quella meravigliosa della Murgia dei trulli, tra stretti sentieri di mirto e lentisco che portano a pianori ameni dominati da ulivi secolari. Sculture che il tempo ha modellato, dai tronchi contorti e dalle grandi chiome; beni preziosi, da tutelare. L'arte e la cultura sono quelle del centro storico di Monopoli, tra castello, cattedrale e storia. La socialità è quella di un gruppo composito, in cui il più piccolo ha 5 anni e la più grande quasi 80 e nel mezzo donne e uomini amanti della natura più due amici a quattro zampe, felici di correre liberi.Sono stati questi gli ingredienti della prima escursione del 2018 organizzata dall'Associazione Trekking Astrofili Physis Bisceglie, sotto le guide esperte del presidente Giuseppe Troilo e di Michele Papagni, accompagnatore escursionista. L' obiettivo, originale e creativo, è quello di godere del mondo

circostante nella sua complessità, dalla terra al cielo. È un turismo lento, quello che propongono, senza affanni e con tempi dilatati. Fermarsi ad assaggiare per la prima volta carrube dal sorprendente gusto dolce o imparare che quelle rocce sono i sedimenti della Tetide, un immenso mare dell'era paleozoica che separava l'Eurasia dall'Africa. Il programma di quest'anno è ricco, con itinerari graduati per difficoltà, che spaziano dalla bellissima Puglia all'Abruzzo, dal Molise alla Calabria e non disdegnano i percorsi classici, come quello sul Monte Rosa previsto in agosto. Completano il quadro le serate astronomiche al Casale di Pacciano, che l'associazione ha avuto in gestione dall'amministrazione comunale nella persona del sindaco. Sono previste serate per adulti e bambini per ammirare Saturno e l'eclissi totale di luna prevista per il 27 luglio, evento astronomico di punta del 2018. Giuseppe Troilo

Attività AVO

Tutti dal Papa

Gioia immensa ha riempito i cuori di tutti i volontari AVO d'Italia. Lo scorso 24 gennaio nella suggestiva Piazza San Pietro Papa Francesco ha celebrato l'udienza del mercoledì alla presenza di circa 7 mila volontari AVO provenienti da tutta Italia.

L'ultimo incontro risale al 1990 quando i volontari furono ricevuti in Vaticano da Papa Giovanni Paolo II. Forte è stata l'emozione che ha nuovamente scaldato i cuori di tutti. E' stato un momento unico, di profonda commozione nel ricordo di tante persone assistite, delle parole non dette, dei silenzi profondi di tanta gente sofferente; sono stati ricordati i tanti amici volontari defunti e il loro sorriso e il loro esempio di aiuto concreto. Una preghiera speciale è stata rivolta ad Erminio Longhini, fondatore dell'AVO scomparso nel 2016. Per esprimere concretamente la riconoscenza verso Papa Francesco per il suo grande impegno a sostegno dei malati e degli emarginati al Santo Padre è stata consegnata la tessera n.1 di Volontario AVO. Il 4 febbraio Avo Bisceglie Don Uva ha accolto il nuovo vescovo Mons. Leonardo D' Ascenzo. In questo clima di gioia i volontari Avo di Universo Salute opera Don Uva Bisceglie hanno colorato i pomeriggi degli ospiti, con CARNEVAL...AVO

Il 20 gennaio il gruppo Anmi (Associazione Nazionale dei Marinai d'Italia) di Bisceglie ha partecipato alla S. Messa presso la Cattedrale di Bisceglie in onore di S. Sebastiano, patrono dei vigili urbani. Erano presenti il sindaco Vittorio Fata, il comandante della Tenenza Carabinieri sotto tenente Vincenzo Caputo, il comandante della Polizia Municipale Michele Dell'Olio, autorità civili e le associazioni dei finanzieri e carabinieri nonché soci delle rispettive Assodarma.Il 23 gennaio è approdata a Bisceglie la storica Goletta Oloferne (Museo navigante) che è stata protagonista di film e campagne Wwf, varata nel 1944 e condotta dallo skipper Marco Tibitetti, con equipaggio formato da allievi dell'Istituto Nautico di Termoli.La Società di Salva-

mento, con la collaborazione del nostro Gruppo, ha organizzato visite a bordo e visite guidate al Museo Civico del Mare; nel corso delle stesse sono state tenute lezioni di biologia marina per gli alunni delle scuole da parte di Tania Minerva. Grande apprezzamento per Bisceglie e per la sua cultura marinara è stato espresso dall'equipaggio della Goletta, nel corso delle visite al monumento ai Marinai d'Italia ed al Museo Civico del Mare. Emanuele Di Luzio

Adisco Bisceglie

I perché di un encomio La sezione Territoriale Adisco, sorta a Bisceglie il 25 febbraio 2009, ad opera di 11 soci fondatori, è oggi, con i suoi oltre 80 soci, ben radicata nel territorio della città, ad opera dell'intensa attività messa in atto che le ha permesso di inserirsi ormai stabilmente nella maggior parte delle scuole, con il progetto "Educazione alla Donazione ed al Volontariato " rivolto alle scuole secondarie di 1° e 2° grado, e con il progetto "Conoscere Adisco" per le scuole elementari. È costante la sua presenza nei corsi prematrimoniali di tutte le parrocchie, nei corsi preparto del locale consultorio e di varie farmacie. Ed è in stretto contatto con il Centro di Raccolta di SCO del reparto di Ginecologia ed Ostetricia del nostro ospedale, per affiancarlo nelle varie necessità, ponendosi come intermediario con la Banca Cordonale.

Ha saputo anche inserirsi nel tessuto sociale e culturale della città con la collaborazione attiva nella preparazione di eventi con le altre associazioni. A sua cura anche l'intensa azione di proselitismo che l'ha resa promotrice di altre sezioni Adisco nella regione Puglia. L'encomio ricevuto dal Rotary Club Bisceglie, insieme all'attestato di merito ottenuto dal presidente Nazionale Adisco nel giugno 2017, non sono soltanto motivo di orgoglio per la considerazione rivolta ad Adisco sez. di Bisceglie, ma sono soprattutto stimolo a continuare con passione e determinazione a radicare nella società i valori fondanti di solidarietà che sono alla base dell'operare di Adisco e che dovrebbero appartenere a tutti per vivere in maniera etica e civile. Lella Di Reda Presidente Adisco sez. Bisceglie

danzando e regalando sorrisi a tutti. Il 13 febbraio ha avuto inizio il XIV corso di formazione, corso aperto a

tutti coloro che si ritagliano un po' di tempo da donare al prossimo. Adele Angarano

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ATTUALITÀ Roma Intangibile

Passaggio del tricolore

Lo scorso 15 febbraio, nella sede Soms “Roma Intangibile”, si è svolta la cerimonia del passaggio del tricolore, tradizionale evento societario che ha visto il neo presidente Pasquale D'Addato, eletto lo scorso 20 gennaio durante le elezioni per il rinnovo del consiglio di amministrazione, prendere in mano le redini del sodalizio al posto del presidente uscente Nicolantonio Logoluso. Ad accogliere il nuovo leader della società, oltre la comunità

biscegliese e i soci del sodalizio, anche personalità civili e militari: l'arcivescovo mons. Giovanni Ricchiuti, il presidente dell'ordine dei cavalieri d'Italia Cosimo Sciannameo, il rettore della chiesa di sant'Antonio don Antonio Antifora, il sindaco facente funzioni Vittorio Fata e alcuni componenti della sua giunta, diverse personalità dell'arma e il comico barese Nicola Pignataro. “Ringrazio tutti i presenti, i soci e coloro che hanno collaborato per

il bene della società in questi lunghi 10 anni” ha detto, commosso, l'ex presidente Logoluso. “In questi anni abbiamo affrontato molte sfide. Per questo ringrazio chi è rimasto al mio fianco e ha reso questo percorso gioioso”. “Il mio intento è quello di proseguire e portare a compimento gli obiettivi prefissati dalla società”, ha dichiarato, invece, il neo presidente D'Addato. “La priorità è battere sulla solidarietà e in particolar modo sul

mutuo soccorso, soprattutto verso le persone anziane e svantaggiate. Cercheremo poi di allargare i confini societari, progettando attività interessanti sia per i soci che per i cittadini”. “Inoltre”, ha concluso D'Addato, “la nostra è una società che si basa non sul personalismo ma sulla condivisione e il rispetto altrui, solo in questo modo si può rendere Roma Intangibile migliore”. Claudio Ruggieri

Il Biscegliese

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OPERA DON UVA

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Opera Don Uva

Città nella città Mentre i sindacati si agitano per il Tfr mancante, si fa il punto sulla situazione attuale dello stato della psichiatria nell'era post-Basaglia. Intanto preoccupano le minacce di licenziamento. Il Tfr scomparso Il 25 gennaio i rappresentanti sindacali dell'USB della sede di Bisceglie sollevano una richiesta in merito al TFR non ancora accreditato. Se lo scorso dicembre i dipendenti dell'ex Casa Divina Provvidenza si sono visti accreditare le ferie non godute, i ratei della tredicesima mensilità maturati fino al 30 settembre 2017, i premi di produzione relativi a luglio, agosto e settembre 2017, nulla si è saputo del trattamento di fine rapporto. Nell'ambito dello stato passivo dell'ente, approvato dal tribunale di Trani, il TFR dei lavoratori doveva essere liquidato in parte con risorse del fondo di garanzia dell'INPS ed in parte con risorse del fondo di tesoreria dell'ente stesso. Il segretario aziendale USB Luigi Lamarca spiega che “il 15 dicembre Cozzoli avrebbe dovuto presentare l'elenco dei nominativi dei 2.500 creditori della vecchia gestione. Tra questi tutti i 1.500 dipendenti, che hanno priorità sugli altri creditori. Avrebbe dovuto anche consegnare agli ex lavoratori, i moduli SR52 per l'inoltro della richiesta di TFR. Non sappiamo se l'elenco sia mai stato stilato, ma sappiamo per certo che i moduli non ci sono stati ancora consegnati. A chi dovremmo rivolgerci?”. Ad inizio febbraio giunge la risposta di Cozzoli. “Con riferimento alle problematiche relative alla liquidazione del Tfr in favore dei dipendenti della Casa della Divina Provvidenza - sorvolando ancora sulle sterili provocazioni rivoltemi dal Segretario Aziendale Usb e limitandomi ad adempiere correttamente all'incarico conferitomi - informo che eventuali ritardi (per la prima volta registrati da quando l'ente è stato ammesso alla procedura di amministrazione straordinaria) sono stati esclusivamente motivati da problemi tecnico/amministrativi conseguenti all'avvenuta cessione dei complessi aziendali della congregazione nonché all'immane lavoro, posto in essere dall'ufficio del personale, per garantire la corresponsione, nel corso del mese di dicembre, degli emolumenti stipendiali residui (ivi compresi i ratei di tredicesima maturati, le ferie non godute ed i premi di produzione). Detto ciò, assicuro che è in corso l'elaborazione dei modelli Sr52 necessari per attivare il fondo di garanzia Inps; la loro consegna avverrà già a partire dai prossimi 10 giorni rispettando un ordine rigidamente alfabetico. Inoltre, comunico che sto collaborando con l'Inps per rimuovere, in tempi brevissimi, quanto ostacola alla presentazione della dichiarazione di incapienza necessaria per sbloccare anche il fondo di tesoreria dello stesso Inps. Non mi sono mai sottratto, né mai lo farò, dal confronto diretto con le forze sindacali sulle problematiche dei lavoratori, senza tuttavia sottrarre del tempo al lavoro concreto svolto in favore di questi ultimi. Questi i fatti. Liberi gli altri di giocare con le parole”. La città nella città Il 4 febbraio nella sala convegni di Universo Salute – Opera don Uva viene organizzato un convegno dal titolo “La Città nella Città - Per una storia della Casa della Divina Provvidenza”. L'iniziativa, promossa dalla Regione Puglia Assessorato all'Industria turistica e culturale in collaborazione con l'Associazione Presìdi del Libro e il Circolo dei Lettori di Bisceglie presieduto da Rosa Leuci, mette in risalto le ragioni, la storia e le prospettive dell'Opera don Uva. Dopo i saluti del sindaco Vittorio Fata di Paolo Telesforo, il quale ammette durante la sua prolusione iniziale che “non è stato facile subentrare a Cozzoli”, seguono diversi interventi. A moderare l'incontro è Anna Maria Montinaro, presidente associazione Presidi del Libro, che spiega le ragioni della manifestazione, organizzata grazie al fatto che Bisceglie ha vinto un bando regionale per la creazione di una community library. Assunta De Santis, ricercatrice Circolo dei Lettori Bisceglie, spiega progetto e obiettivi per la realizzazione della biblioteca diffusa, con la creazione di un fondo archivistico grazie alla digitalizzazione di testi, documenti e fonti iconografiche in grado di garantirne la massima diffusione. Mons. Giovanni Ricchiuti, vescovo di Altamura-Gravina e presidente nazionale Pax Christi, enumera i ricordi autobiografici di don Pasquale Uva. Carlo Bruni, direttore artistico di SistemaGaribaldi, parla della ex Cdp in termini di affetto verso un luogo che ha significato tanto per la città di Bisceglie. Uliano Lucas, fotoreporter, presenta una serie di fotografie frutto di reportage nei principali istituti di cura psichiatrici d'Italia, Giuseppe Palomba, psichiatra, entra nello specifico e spiega il ruolo dello psichiatra nella società contempora-

nea e offre anche uno scenario di come funzionano, o dovrebbero funzionare, i centri di salute mentale nell'era post Basaglia. Gli 82 licenziamenti La notizia del probabile licenziamento di 82 addetti, quasi tutte donne, nelle Tre Fiammelle e L'Obiettivo, le due società che curano il settore pulizie presso Universo Salute fa entrare in fibrillazione i sindacati. In un comunicato dell'Usppi viene comunicato che le due aziende di pulizia hanno provveduto ad avviare la procedura di licenziamento dal prossimo 16 aprile. In seguito a tale decisione l'Usppi Puglia chiede “l'immediata convocazione da parte di Universo Salute – Opera Don Uva, al fine di sospendere con effetto immediato i provvedimenti di licenziamento. Sono pervenute al sindacato Usppi, note delle Società “Tre Fiammelle e Obiettivo” che, informa dei licenziamenti e chiede ai sindacati, urgente convocazione, per discutere sulla riduzione drastica dell'appalto Pulizie. La situazione sembra precipitata negli ultimi giorni, da quando Universo Salute ha prodotto istanza di revoca dei contratti nei confronti delle due società. Non possiamo considerare questi dipendenti 'lavoratori di serie B', non possiamo permettere che vengono ulteriormente persi posti di lavoro e altre 82 famiglie in mezzo alla strada. Si chiede pertanto al signor Prefetto della Bat, sensibilissimo alle problematiche del lavoro, di convocare con urgenza un incontro con i vertici del Don Uva, con gli amministratori delle Tre Fiammelle e L'Obiettivo e con le organizzazioni sindacali per trovare soluzioni alternative ai licenziamenti di 82 lavoratori". In risposta, l'ufficio legale della cooperativa Tre Fiammelle rende noto che i licenziamenti previsti sono solo un'ipotesi estrema e soltanto una procedura tecnica prevista dalla legge in attesa delle decisioni da parte della proprietà dell'Opera don Uva. Questo il testo integrale della nota. “Stante la revoca del contratto del servizio di pulizia delle sedi di Bisceglie e Potenza da parte dell'Universo Salute Opera don Uva a firma dell'amministratore delegato Paolo Telesforo, precedentemente sottoscritto con la Congregazione Ancelle Divina Provvidenza in amministrazione straordinaria -si legge nella nota - la Società “TRE FIAMMELLE” è di fatto obbligata ad avviare la procedura di cui alla Legge 223 del 1991 vista l'assenza di informazioni da parte della stazione appaltante relative alla società subentrante nell'appalto. Tanto però non sta a significare che la Società ha già effettuato i licenziamenti o deciso di licenziare. La procedura di legge viene avviata proprio per tentare di individuare soluzioni alternative ai licenziamenti coinvolgendo a tal proposito anche gli Organi Istituzionali. È anche probabile che la procedura possa essere revocata qualora la Universo Salute comunichi alla Scrivente la nuova azienda subentrante al servizio e pertanto si darà corso a quanto previsto dall'art. 4 del CCNL di categoria relativo al cambio di appalto. Si ribadisce che l'adozione del provvedimento di licenziamento è solo l'estrema ratio. Allo stato, è del tutto prematuro parlare di licenziamenti o strumentalizzare la notizia essendo il percorso appena iniziato e l'esperienza insegna che, in queste situazioni, spesso il consapevole impegno di tutti conduce a risultati oltremodo positivi”.Sulla questione interviene Gianni Casella con un comunicato in cui si augura che si arrivi presto ad un accordo al fine di scongiurare l'inevitabile. Questo il testo della nota del consigliere comunale. “La proprietà dell'ente Cdp è in procinto di licenziare ben ottantadue lavoratori delle ditte “Tre fiammelle” e “L'obiettivo”, imprese esterne subentrate nel settore pulizie di Universo Salute – Opera don Uva. Leggo con molta preoccupazione il comunicato dell'Usppi che, con una nota del proprio segretario regionale, Nicola Brescia, denuncia una procedura di licenziamento collettivo per 82 lavoratori esterni della Casa Divina Provvidenza, chiedendone la sospensione e l'apertura di una trattativa. Mi auguro che si arrivi presto ad un accordo al fine di scongiurare l'inevitabile e che la politica, che oggi va sbandierando in ogni dove facili strumentalizzazioni a tutela dei lavoratori e dei giovani, possa intervenire con serietà e non solo per fare campagna elettorale. Ai sindacati va il mio plauso per essere sempre attenti e vigili a tutela dei diritti dei lavoratori”. Dopo un'assemblea, i sindacati decidono di protestare con tre giorni di sciopero, l'8, il 13 ed il 20 marzo, annunciando lo sciopero della fame e l'incatenamento ai cancelli di tutte e tre le sedi dell'Opera don Uva. (Aggiornato al 6 marzo) Antonio Rana

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ATTUALITÀ I nuovi Templari

Premiazione

Una splendida giornata ha accompagnato la cerimonia di vestizione dei Cavalieri che si sono avviati dal tempio della meravigliosa dimora storica, un tempo dell'arcivescovo Pietro Consiglio ed ora appartenente ai suoi eredi, sino alla cappella di San Nicola. Qui ha avuto inizio lo scorso 17 febbraio il 55^ capitolo della Confraternita Internazionale dei Cavalieri Templari Cristiani Durante una suggestiva cerimonia celebrata dal Gran Priore Internazionale Massimo Maria Civale di San Bernardo, hanno ricevuto la vestizione i novizi provenienti dalle Commende di Bari, Bisceglie e Turi: Giovanni De Mola,

Domenico Borracci (Bari), Mauro Amoruso di Bisceglie Michele e Rocco Topputi (Turi). Inoltre i già Cavalieri della Repubblica Italiana Giacomo Gesmundo e Giampiero Ferrante,sono stati elevati a Cavalieri Templari di Gran Croce del Priorato della Regione Puglia dedicata al Santo Patrono San Bernardo di Chiaravalle. Presenti anche gli alti dignitari italiani e Dame di Gran Croce Al termine della cerimonia il Priore Regionale per la Puglia Pina Catino ha dato inizio alla Convention sul tema: “Agire i Diritti Umani” riflessioni sui testi della dichiarazione Universale nel 70^ Anniversario 1948/ 2018, nel decennio

ONU – UNESCO, Avvicinamento delle culture 2013/2022 camminare insieme verso una cultura della pace. È intervenuto il Cavaliere di Gran Croce della commenda di Bisceglie Vitoronzo Pastore. È seguito il conferimento del Premio Cuore D'Oro 2018 al Canonico Arciprete Don Francesco Di Liddo, per la sua disponibilità nell'aiutare il prossimo. Il suo premio è stato ritirato dal Presidente dell'Archeoclub locale Luigi Palmiotti. Premiato anche il neuropsichiatra Mauro Dell'Olio. Conferito il Premio Cuore D'Oro anche al Cav. maestro d'arte Giacomo Gesmun-

do. Lo scultore ha una particolare predilezione per la lavorazione artistica dell'argilla, cartapesta, legno e stoffa. Premiato anche Franco Natilla, funzionario Regione Puglia dal 1985 al 2016. Conferito del Premio Cuore D'Oro anche Tommaso Fontana. Il Premio Cuore d'Oro è stato conferito anche a Maria Pia Stella, investigatrice che cura in modo particolare la tutela dei minori e delle donne, nell'ambito della violenza e degli abusi, ad Angelo De Iure, Aleksander Gjurbavija Priore dell'Albania, Alfredo Pisanti, Giuseppe Ridente e Mario Daniele Piccioni. Antonella Salerno

Gruppo RAP

In ricordo di Giuseppe Galasso Come la vita di un albero non può prescindere dalle radici, allo stesso modo la salvaguardia dell'ambiente ha uno strettissimo legame con l'impegno “silenzioso” e costante di Giuseppe Galasso, storico, giornalista, politico e professore universitario scomparso lo scorso 12 febbraio all'età di 88 anni. "Sono sottoposti a vincolo paesaggistico: i territori costieri, i laghi, i fiumi e corsi d'acqua, le montagne, i ghiacciai, i boschi e foreste, le zone umide, i vulcani". È il cuore della Legge 431 / 85 che porta il suo nome, che ha contribuito, non poco, alla tutela di quel che resta del Belpaese. Si tratta di una Legge che, in realtà, non ha negato, ma vincolato: l'edificabilità e la

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modifica del territorio, infatti, non sono state vietate, ma vincolate da autorizzazioni più severe che hanno avuto come unico target quello di tutelare un patrimonio di cui l'uomo, spesso, non è capace di gestire. Ha rappresentato, infatti, una pietra miliare per la difesa del paesaggio, in quanto ha svecchiato la L. 1497 / 1939, tutelando i beni a prescindere da precedenti valutazioni di interesse paesaggistico e dalla loro ubicazione e, in un momento storico in cui l'Italia era ancora presa dalla schizofrenia da cementificazione selvaggia, iniziata 30 anni prima con il boom economico, mentre il Paese iniziava a muovere i primi timidi passi ambientalisti nell'opinione collettiva, che porteranno all'istituzione

del Ministero dell'Ambiente nel 1986. Seguirono i cosiddetti “Decreti Galassini” (D.M. del 1/8/1985, in allegato) che dichiararono “di notevole interesse pubblico” tre zone sul territorio di Bisceglie: la zona costiera a sud (meglio conosciuta come Zona Pantano Ripalta), Lama Santacroce e Lama Paterno. Grazie ai “Galassini” oggi queste aree sono sottoposte a vincolo di tutela dal Testo Unico in materia di Beni Culturali ed Ambientali. Le associazioni ambientaliste non possono che essere grate a Giuseppe Galasso, che con il suo prezioso operato ci ha consentito di poter godere le bellezze paesaggistiche. Purtroppo la campa-

gna elettorale si sta mostrando del tutto indifferente alle tematiche ambientali e per questo Pro Natura Bisceglie continuerà il suo impegno, oramai ventennale, per la salvaguardia di questi beni territoriali. Luca Di Tullio Licia Pasquale Mauro Sasso Gruppo Ripalta Area Protetta

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ATTUALITÀ L’editoriale

Essere cristiano non è facile, ma è felice (continua dalla prima pagina)

E le tre esperienze citate all'inizio della mia riflessione, come la nostra stessa fede, ci insegnano che per risorgere anche noi siamo chiamati a vivere una caratteristica dell'umiltà: siamo chiamati ad “inchinarci” davanti alle sofferenze dei fratelli. Gesù Cristo stesso, prima di risorgere “discese” agli inferi e lo stesso Vangelo ci annuncia che al mattino di Pasqua Pietro e Giovanni, quando corsero al sepolcro e lo trovarono aperto e vuoto, si avvicinarono e si “chinarono” per entrare nel sepolcro. Qui incontriamo, a mio modesto parere, il segreto della felicità e della gioia mistagogica di incontrarci con il Signore: per entrare nel mistero della resurrezione bisogna “chinarsi”, abbassarsi, per svuotarci di tutto il nostro orgoglio, egoismo, indifferenza...: solo chi si abbassa vive la risurrezione di Gesù e può seguirlo sulla sua strada. (…) Per questo motivo dobbiamo costruire una società di pace e di giustizia. (…) Ecco perché mi sembra opportuno fare nostre le parole di papa Francesco, affinchè possiamo essere messaggio vivo di gioia, di speranza e di pace in un mondo diviso dall'avidità di chi cerca facili guadagni, dilaniato dalla violenza del narcotraffico e dallo sfruttamento iniquo delle risorse natu-

rali: “Allora, ecco l'invito che rivolgo a tutti: accogliamo la grazia della risurrezione di Cristo!” (…) Si, perché la risurrezione ci parla di un Dio pieno di amore e tenerezza, che scende per incontrare i suoi figli, per fargli una proposta di vita nuova e invitarli a vivere in comunione con lui, l'umanità ed il creato. (…) Ecco, allora, la seconda esperienza che vorrei condividere con voi; quella che vivo nel mondo del carcere, e soprattutto il contatto con i cosidetti “prigionieri provvisori” che non avendo la possibiltà di pagarsi un avvocato, vivono nell'attesa di un “terzo giorno” che tarda ad arrivare per conoscere almeno se sono giudicati innocenti o colpevoli. Questa sofferente attesa mi spinge periodicamente a bussare alle porte del difensore pubblico, affinchè possa almeno recarsi in carcere per ascoltare questa gente e vedere di incontrare quanto prima una soluzione. (…) L'atteggiamento di Gesù nei confronti degli esclusi dalla società del suo tempo è un atteggiamento di vicinanza, di solidarietà, di accettazione. Gesù non si preoccupa di ciò che è politicamente o religiosamente corretto, o con l'indegnità della persona, o con il pericolo che pone per un certo ordine sociale: Egli vede in ogni persona solo un fratello che Dio ama e al

quale è necessario tendere mano e amore. Oggi noi, invece, abbiamo leggi (alcune scritte nei nostri codici legali civili o religiosi, altre che non sono scritte ma sono consacrate dalla moda e politicamente corrette) che stanno generando emarginazione e sofferenza. Come Gesù, non possiamo conformarci a queste norme ingiuste; non possiamo imitare i farisei che, installati comodamente sulle loro certezze e pregiudizi, perpetuavano, anche in nome di Dio, un sistema religioso che generava sofferenza, miseria e esclusione e non si lasciavano neanche mettere in discussione dalla novità di Dio. Il Vangelo ci suggerisce invece che l'incontro con Gesù deve trasformare la nostra vita a tal punto da non riuscire a trattenere la gioia per la novità che Cristo ha introdotto nella nostra esistenza e per questo, sentendo ardere i nostri cuori di amore per Lui, dobbiamo testimoniarlo e uscire dai nostri gusci di comodità e indifferenza. (…) Ed eccomi alla terza esperienza che voglio condividere: un'animatrice di Ceb's, dopo una terribile caduta, forse causata da un ictus, vegetava nel suo letto senza più riconoscere i suoi stessi parenti. I medici ormai avevano sentenziato che non si sarebbe più recuperata, ma la famiglia e l'intera comu-

nità ecclesiale di base era perseverante nelle sue preghiere elevate al Dio della misericordia. Quante volte ho visto la figlia con le lacrime agli occhi e nel cuore, inginocchiata davanti al letto della madre dove c'era un'immagine del Sacro Cuore di Gesù e della Vergine Maria, supplicando per la cura della madre. E la sua semplice ma genuina fede ha realizzato il miracolo. Di fronte a questo episodio stavo pensando come a volte siamo così stanchi, delusi, tristi, sentiamo il peso dei nostri peccati, che pensiamo di non farcela. Allora, ecco come suona forte l'invito della nostra fede: non chiudiamoci in noi stessi, non perdiamo la fiducia, non rassegniamoci mai, perchè non ci sono situazioni che Dio non possa cambiare, non c'è peccato che non possa perdonare se ci apriamo a Lui. Come ci ricorda don Tonino Bello: “Il Signore è Risorto proprio per dirvi che, di fronte a chi decide di "amare", non c'è morte che tenga, non c'è tomba che chiuda, non c'è macigno sepolcrale che non rotoli via”. L'annuncio gioioso della Pasqua ci offre la consolante certezza che l'abisso della morte è stato varcato e sono stati sconfitti il lutto, il lamento e l'affanno. Lasciamo che la nostra esistenza sia conquistata e trasformata dalla risurrezione! Don Mario Pellegrino

Corso di formazione per volontari

EPASS verso il Poliambulatorio Un sogno che sta diventando realtà. È questo il Poliambulatorio “Il buon Samaritano”, progetto nato e sviluppato dall'Epass di Bisceglie. Realtà impegnata da oltre 40 anni nell'erogazione di servizi alla persona in ambito psicologico, sociale, sanitario e culturale, l'Epass conta di consegnare presto alla città e ai cittadini un nuovo Poliambulatorio: una struttura guidata da un team di medici, infermieri, professionisti che a vario titolo hanno accettato di donare

tempo e competenze per il bene del prossimo. In vista del taglio del nastro, l'Epass ha organizzato un Corso di formazione per volontari con l'obiettivo di fornire ai partecipanti tutti gli strumenti per essere parte attiva e strutturale all'interno del Poliambulatorio 'Il buon Samaritano'. Non c'è ancora una data certa per l'apertura del Centro ma, fanno sapere dall'Epass, saranno presto forniti tutti i dettagli. Ad aprire gli incontri, lo scorso 26 febbraio, di 'Diamo vita alla vita',

questo il nome scelto per il percorso, l'arcivescovo S.E. mons Leonardo D'Ascenzo che nel giorno dell'inizio del suo ministero nella diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie disse: “Giorgio La Pira, il santo sindaco di Firenze, a questo proposito diceva che «Siamo tutti samaritani. Bisogna scendere, ogni giorno, da Gerusalemme a Gerico». L'evocazione della famosa parabola del Vangelo in cui Gesù porta ad esempio di vita il comportamento del buon samaritano che si prese cura di quel tale che era

stato derubato e malmenato dai briganti, è un invito a scendere/andare verso gli ultimi, chi sta nel bisogno, chi domanda il nostro aiuto”. Ed è questo che l'Epass vuole fare: “andare verso gli ultimi, verso chi sta nel bisogno e domanda il nostro aiuto”. Sede degli incontri, ad ingresso libero, è l'Auditorium don Pierino Arcieri, presso la sede Epass di piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa. Maggiori informazioni sul sito www.epassbisceglie.it. Donatello Lorusso

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BISCEGLIE SCONOSCIUTA

I culti preistorici della Dea Madre e del Sole convissero in terra biscegliese

Al crocevia delle prime religioni Una diversa stele protoantropomorfa femminile, parzialmente lavorata e protoiconica con fori naturali da erosione idrica aperti nella roccia calcarea, si trova distesa al suolo presso il bivio su Via San Mercuro per Carrara Saggina, circa 600 metri a nord-ovest della maggiore area insediativa neolitica della zona e 500 a nord del sito eneo di Saggina; si tratta di una "statua-menhir" divelta e dislocata che potrebbe risalire sia al periodo neolitico antico, data la vicinanza dell'insediamento coevo e in analogia con elementi confrontabili dell'area cultuale preistorica di Masseria Santa Croce, sia a epoca enea, in relazione con l'altro sito archeologico prossimo e recenziore, senza tuttavia escludere una considerazione plurimillenaria per lo stesso megalite da parte di popolazioni succedutesi nel territorio. La pietra colonnare di forma subparallelepipeda misura oltre un metro e mezzo di lunghezza, presentando sezioni trasversali squadrate con lati di larghezza inferiore al mezzo metro e spigoli smussati, tranne che nella parte estrema grezza e irregolare, in conglomerato di breccia calcarea, evidentemente destinata all'interramento per la collocazione eretta del monolite; su di una stessa superficie laterale si trovano a un estremo cinque fori subcircolari non passanti di formazione idrogeologica che suggeriscono i connotati di un volto umano, con due "occhi" affiancati, due ridotte "narici" distanziate e una "bocca" decentrata, mentre presso l'estremo opposto e in posizione centrale si apre un altro foro naturale isolato, rappresentativo del cavo vaginale; inoltre, la superficie litica tra "busto" e "pube" si presenta convessa ed eventualmente semilavorata richiamando un ventre gravido, attributo maternale ricorrente nell'iconografia cultuale preistorica. Altre due stele protoantropomorfe e aniconiche, in lastre calcaree lunghe ciascuna circa un metro e mezzo, si trovano divelte e accantonate separatamente in un oliveto 200 metri circa a sud dell'area cultuale preistorica di Via Stradelle, sita presso la dolina interrata del Casino Schinosa e distante un chilometro a nord-est di Masseria Santa Croce; i due monoliti presentano connotazioni distinte di formazione naturale:

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una plausibilmente femminile (acefala con simulacro circolare di cavo vaginale sul "corpo") e l'altra possibilmente maschile (con sagoma rappresentativa della "testa" e senza incavi nello spessore litico). Anche queste lastre superstiti lungo l'attuale "Stradella" campestre, ricalcante il tracciato di una pista neolitica come Via Ruvo, Via Vecchia Corato e Via San Mercuro (con le quali si incrocia), potrebbero essere ugualmente antiche, sebbene gli indicatori archeologici rilevati (da chi scrive) entro il perimetro dell'adiacente area cultuale all'aperto attestino una frequentazione del sito in epoca enea, coeva all'occupazione di un insediamento situato circa 300 metri a oriente, sul margine meridionale della dolina carsica allora non sotterrata (la maggiore in territorio biscegliese). L'area cultuale di Via Stradelle comprende un altare megalitico a vasca incavata e decentrata (probabile ara sacrificale per animali) e varie rocce calcaree affioranti semilavorate, con "coppelle" e "canalette" verosimilmente associate a rituali delle acque pluvie; si trova all'esterno del margine occidentale interrato della dolina e circa 500 metri a sud-ovest del sito insediativo preistorico di Punta Marasca, abitato sia in epoca neolitica antica che enea come risulta da specifici frammenti di ceramica vascolare in dispersione superficiale. Una coppia ulteriore di "statuemenhir" protoantropomorfe aniconiche, la minore di connotazione femminile e l'altra eventualmente maschile, si trovava verso la fine del secolo scorso in corrispondenza di un passo carrabile poderale sulla Strada Penta Palomba presso il bivio da Via Ruvo, con i due monoliti collocati in posizione eretta, sebbene probabilmente secondaria, su entrambi i lati del varco di accesso al fondo agricolo (fungendo da supporti per una catena con lucchetto che serviva da ostacolo al passaggio). La "stele femminile" consisteva in una lastra calcarea di sagoma subtriangolare alta circa un metro, con un foro naturale e centrale alla base, mentre l'altro monolite, alto circa un metro e mezzo fuori terra, presenta sagoma irregolare angolata e un elevato spessore della roccia calcarea stratificata. Attualmente rimane sul posto

Stele protoiconica "femminile" individuata nel 2013 in agro biscegliese presso i due maggiori siti insediativi preistorici di Contrada Saggina, neolitico ed eneo. soltanto la "pietrafitta" maggiore, essendo scomparsa quella di connotazione femminile da quando venne costruita una bassa muratura di recinzione ai lati del passo carrabile, di supporto a una cancellata metallica. Anche per questi monoliti resta incerta una datazione precisa, attribuibile genericamente tra epoca neolitica ed enea: infatti, il sito preistorico maggiormente vicino (tra Via Gavetino e il solco torrentizio Le Lame) si trova circa 400 metri a ovest dalla rilevata posizione delle due pietre cultuali e presenta tracce di un insediamento neolitico abitato sia in fase antica (presentando abbondante "ceramica impressa" di tipologia arcaica) che recente (con resti di sepoltura singola corredata da un vaso "stile Diana") e successivamente frequentato in epoca enea (rilevandosi sporadici frammenti vascolari in coeva "ceramica d'impasto" e resti contigui di elementi megalitici). Evidenti somiglianze formali e dimensionali si notano tra la "stele femminile" di Strada Penta Palomba e un'analoga "statua-stele" individuata verso la fine del secolo scorso nel territorio salentino di Giurdignano in Contrada Vicinanze: entrambe lastre calcaree naturalmente modellate in sagome vagamente antropomorfe con bordi sinuosi, caratterizzate da simulacri di "teste" con apice a profilo convesso e connotati sessuali identificabili negli incavi da erosio-

ne a bordi rotondeggianti, approssimativamente proporzionati e riconoscibili in posizione "anatomica" rispetto ai "corpi" delle pietre (quella salentina presentando inoltre un ridotto foro "ombelicale"). Anche la statua-stele femminile di Giurdignano-Vicinanze si trovava eretta presso un bivio campestre e accanto a una "pietrafitta" maggiore, di forma parallelepipeda allungata, alta circa tre metri e mezzo fuori terra con vertice a profilo frontale rotondeggiante; meno di 300 metri a oriente della coppia di pietre, lungo la stessa strada campestre che collega il sito della stele al centro abitato di Giurdignano, si trova un'altra "pietrafitta" parallelepipeda alta tre metri, mentre meno di un chilometro a sudovest sono presenti due grandi "dolmen" non sepolcrali (denominati "Stabile" e "Sferracavalli", il secondo accanto ai resti anonimi di un terzo) caratterizzati da scanalature scolpite sulle superfici superiori ad altezza di circa un metro dal suolo, quindi verosimilmente altari preistorici per il sacrificio di animali. Indipendentemente dalla presenza ravvicinata dei monumenti megalitici e da una ipotizzabile cronologia coerente, la statua-stele di GiurdignanoVicinanze era datata (dall'archeologa L. Leone del Centro Camuno di Studi Preistorici) tra epoca eneolitica ed enea, sebbene sia ormai scomparsa da anni come l'analoga stele femminile di Strada Penta Palomba.


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BISCEGLIE SCONOSCIUTA La prosecuzione in epoca eneolitica ed enea dei culti di tradizione plurimillenaria espressi dalle popolazioni preistoriche del territorio biscegliese, si riscontra presso un sito all'aperto attraversato da Strada Abbazia e databile tra 5.000 e 4.000 anni dal presente, che riuniva simboli di entrambe le principali concezioni religiose sviluppatesi precedentemente, femminilematernale e maschilesolare, insieme a supporti litici di pratiche rituali derivanti dal primordiale senso religioso naturalista-animista, supplementare o complementare alle personificazioni "divine" e in sintonia con il culto dei morti, degli antenati, degli animali sacri ("totem"), degli astri notturni (luna e stelle), della terra, delle acque (pluvie, sorgive, ipogee). Infatti, la frequentazione dell'area cultuale di Strada Abbazia, situata circa un chilometro a oriente di Lama Santa Croce e a distanza minore dalle posizioni di due distinti insediamenti enei (presso il rudere scomparso de "l'Abbazia" e nel fondo di Torre Scorrano), appare riferibile all'intervallo cronologico tra le fasi culturali eneolitica terminale ed enea iniziale piuttosto che a epoca neolitica, considerando anche i rari frammenti di ceramica vascolare "d'impasto" residuali nel sito sacro. L'area cultuale preistorica di Strada Abbazia presentava due differenti altari megalitici con grandi incavi scolpiti a perimetro quadrangolare (verosimilmente pietre sacrificali per animali) e rocce calcaree con "coppelle" naturali o semilavorate (presumibilmente funzionali a riti delle acque pluvie), comprendendo ulteriori elementi litici rappresentativi dei preesistenti culti maternale e solare: una piccola stele aniconica "femminile" in pietra calcarea non lavorata (alta circa mezzo metro) e due "dischi solari" in calcare locale con bordi parzialmente scolpiti (del diametro di circa un metro) simili ai monoliti discoidali del sito cultuale preistorico di Paleocastro presso Topolovgrad in Bulgaria meridionale (antica Tracia). Quasi tutti gli elementi litici dell'area cultuale di Strada Abbazia sono stati distrutti nell'estate 2006, con le rocce natu-

Stele aniconiche "femminili" scomparse entro il 2006. Da sinistra: Bisceglie, Strada Penta Palomba; Bisceglie, Strada Abbazia; Giurdignano, Contrada Vicinanze. rali del luogo, a causa di rovinosi "spietramenti" abusivi e incuria istituzionale, nonostante i ripetuti appelli di cittadini e studiosi in difesa di quello che era un patrimonio unico, irrimediabilmente perduto per ignoranza e trascuratezza. Scampava fortunosamente alle devastanti frantumazioni meccaniche soltanto uno degli altari megalitici, lungo oltre due metri e mezzo, scolpito a forma di "barca" o scafo navale, in giacitura con "prua" rivolta a oriente, eventuale allusione alla provenienza per via marittima del gruppo avventore alloctono che avrebbe introdotto nel territorio la prima tecnologia dei metalli e, contestualmente, un culto del fuoco (forgiante) o del Disco Solare (contemporaneo all'analogo egizio e mesopotamico). La persistenza di un culto solare legato al rituale funerario in epoca enea, tra 4000 e 3000 anni dal presente, viene indirettamente attestata dall'orientamento dei sepolcri megalitici "a galleria e tumulo" documentati presso insediamenti coevi nel territorio biscegliese e limitrofo: resti di almeno cinque grandi strutture tombali, con celle dolmeniche e corridoi d'accesso allineati verso punti di un tratto dell'orizzonte corrispondenti alla levata del Sole in giorni compresi tra gli equinozi d'autunno e di primavera, escludendo quindi le albe dei mesi estivi. Nel corso dei secoli, dall'avvento incontrastato o forzato nel bacino mediterraneo dei portatori protoindoeuropei di armi in bronzo e della concezione divina

maschile e guerriera o paternale, le forme di culto della Dea Madre passavano gradualmente in posizione secondaria e subordinata nell'ambito delle ideologie religiose tendenzialmente politeiste o monoteiste sviluppatesi tra le antiche popolazioni asiatiche occidentali, africane settentrionali ed europee; la figura divina femminile perdeva importanza anche in senso primigenio e creativo rispetto all'ideale del Dio preminente e prevalente nelle ormai complesse ed elaborate religioni sumera ed egizia, mentre scompariva del tutto nei monoteismi semiti in generale ed ebraico in particolare, quest'ultimo specialmente basato sull'idea di un Dio creatore e padrone onnipotente che, in cambio di devozione esclusiva con ripudio degli altri Dei e offerte in sacrificio di animali domestici da bruciare a migliaia ogni anno su appositi altari di pietra, aiuta il "popolo eletto" a impossessarsi della "terra promessa" e a sterminarne tutti gli abitanti, come raccontato nelle "sacre scritture" dell'Antico Testamento. Tuttavia, a differenza del primo Dio Sole e degli altri Dei solari smarriti o rimpiazzati nel tempo (come il Ra egizio, l'Utu sumero, lo Shamash assiro, l'Istanus ittita, il Melkart fenicio, l'Helios greco), l'originaria Dea Madre sarebbe sopravvissuta per gli ultimi tre millenni in molte religioni, siapure ridimensionata in figura divina comprimaria o trasformata in personificazioni e simbolismi innumerevoli: dalla Hator madre del Sole e delle

genti egizie alla Dea della Terra e madre creatrice di Sumeri, Assiri e Babilonesi, nota in luoghi e momenti diversi con i nomi di Ma, Ninkursag, Inanna, Baba, Ki, Nintu, Ninmak; dalla "Gran Dea" o Mahadevi degli Indiani preindoeuropei alle successive figure maternali Hindu come Lakshmi o Ma ("Madre"), Aditi (Madre cosmica), Fagan Mata ("Madre del Mondo"); dalla Gea o Madre Terra progenitrice di tutti gli Dei degli antichi Greci alla Tellus Mater o Magna Mater degli antichi Romani; dalla Dana danubiana poi Gran Madre di tutti gli Dei celtici nel Nord Europa alla Ye m a n y a " d a i g r a n d i s e n i " dell'Africa Occidentale, madre di molti Dei e di tutte le acque dolci del mondo a cominciare dal sacro fiume nigeriano Ogun (poi passata in America con le deportazioni schiaviste); fino alla recente trasposizione riadattata dal Cristianesimo nella figura della Vergine Maria "madre di Dio e del Figlio per opera dello Spirito Santo".Ovvero l'immagine della "Madonna", oggi dipinta anche in una vecchia edicola votiva su Via Santa Croce nella campagna di Bisceglie, soltanto tre passi davanti alla stessa pietra plurimillenaria, ma sconosciuta e indifesa come altre, che in questa antica parte del mondo rappresenta ancora "miracolosamente" la Grande Madre Terra, idea dimenticata di remoti antenati ma espressione di un pensiero fra tanti, concepiti prima della storia, alle origini delle vere e profonde radici europee. Alfredo Logoluso

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CULTURA Viaggio a Sagunto

Ricordi di libri di scuola In una delle mie librerie ci sono delle mensole su cui sono custoditi i libri scolastici, dalle elementari alle scuole medie, al ginnasio e al liceo. Ogni tanto mi piace rivederli, aprirne qualcuno e ritornare ragazzo. Sfoglio l'antologia “Al cominciar dell'erta” (scuola media), la grammatica greca o la sintassi latina. Conservo ancora il primo libro di latino (“Discere et audire”) con le declinazioni e le coniugazioni ed il voluminoso vocabolario Campanini e Carboni, il primo libro così grande nelle mani dei ragazzi della scuola media. E poi l'Eneide, l'Odissea e i Promessi Sposi, quel romanzo che non finiva mai, fonte di interrogazioni e di temi in classe. Naturalmente non manca la Divina Commedia, i tre volumi (del liceo) di storia di Pietro Silva e la Geografia di C. Colamonico. Ce n'è uno il cui titolo “Da Sagunto a Zama” con testi di Tito Livio, mi affascinava; significava, nella mia mente di ragazzo, Annibale, gli elefanti, le Alpi, il Trasimeno, Canne, Sagunto (Spagna), infine Zama (Africa) con la fine dei Cartaginesi, di Annibale e delle guerre puniche. Fra i libri scolastici ci sono anche i “diari” con gli orari delle lezioni e i nomi dei professori; c'è qualche materia nuova: la “cultura militare” (insegnante Bartolo Ventura, poi medico che sposò Teresa Albrizio e che veniva in classe in divisa di ufficiale) e poi “lavoro” (insegnante Di Lecce, falegnameria) le cui lezioni si tenevano presso la scuola nelle vicinanze del Museo Diocesano. Rileggo con nostalgia i nomi dei professori: Sollecito di Giovinazzo, sacerdote e preside, succeduto a Caputi, Cosmai (matematica), Todisco (lettere e poi preside), Lauro e Zingarelli (francese, unica lingua straniera al ginnasio), don Leonardo Quercia e don Mimì Baldini (religione). Alcuni non erano degli insegnanti, ma esercitavano un'altra professione come Giacomo Muscatella (disegno), geometra, e l'ingegner Bombini (matematica). Tutti sono di sesso maschile, solo una donna la signorina Fontana. Qualcuno non era di Bisceglie, oltre a Sollecito, Camporeale e Savino Di Corato (lettere), che veniva da Barletta. Erano annotati anche i libri che si prendevano in prestito dalla biblioteca (alla scuola media); io leggevo quasi sempre quelli di avventure e di esplorazioni. Non mancavano infine le pagine per le giustificazioni delle assenze; ne trovo molte con la solita frase “per indisposizione” o “per motivi di famiglia”. Tutti quei libri mi riportano sempre automaticamente ai giorni passati, ormai lontani, ma forse felici e spen-

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sierati e, senza sfogliarli, ricordo benissimo il loro contenuto. C'era uno che mi interessava particolarmente, anzi mi affascinava, cioè quello menzionato sulle guerre puniche, sui Romani e i Cartaginesi ed i nomi di due storiche località (Sagunto e Zama). Proprio ad una di queste città è legato un episodio di cui fui protagonista durante un viaggio in Spagna, che desidero raccontare. Percorrevo la strada da Valencia a Barcellona, dopo aver visitato l'Andalusia. Ad un tratto, a circa una ventina di chilometri da Valencia, apparve sulla destra un cartello con il nome riportato sul libro con le storie di Tito Livio: Sagunto. Sulle colline si scorgevano le sagome rossastre del “Castillo” che si stagliavano contro un cielo limpido della primavera avanzata. Quel nome era ora una realtà. Lassù c'erano i resti della cittadina fortificata amica di Roma, ma da Roma abbandonata, che Annibale nel 219 a.C. cinse d'assedio per otto mesi ed infine espugnò e distrusse. Quel nome mi ricordava la nota locuzione latina “Dum Romae consulitur Saguntum expugnatur” (Tito Livio, Hist. Libro XXI, cap. 7) che vuol dire “Mentre a Roma si discute, Sagunto (alleata di Roma) viene espugnata”. Il Senato romano perdeva tempo nel proporre e discutere se far guerra o no ai cartaginesi: ci si adagiava su dubbi e parole invece di prendere una pronta decisione e risolvere un problema urgente. Decisi in quel momento di vedere da vicino i resti di quella città, di toccare con mano quel che rimaneva di Sagunto incendiata e distrutta con i saguntini assediati per otto mesi, mentre i “patres” a Roma discutevano senza prendere una risoluzione sul da farsi. Gli aristocratici saguntini filoromani, non volendo giungere vivi nelle mani dei cartaginesi, s'immolavano nel fuoco, mentre i vincitori trucidavano tutti gli adulti che incontravano per le strade della città espugnata. Passarono mesi quando la resipiscenza e la vergogna per l'ignobile accaduto spinsero i Romani ai preparativi di guerra per combattere Annibale. Dovevo vedere Sagunto. Così a Barcellona salii su un autobus antiquato e un po' sgangherato e partii per Sagunto (la vicina città moderna si chiama Morviedo). L'autobus gremito corre con i finestrini abbassati da cui le tendine svolazzano all'interno sospinte dal vento caldo che porta odori di erbe disseccate, di frutta, di terre coltivate e di orti. Ad un tratto, sulla sinistra appaiono sulla cresta di una collina i resti dell'antica città: un groviglio di rosse mura ciclopiche, di torri, dirupi e con-

trafforti. Dal paese dove si ferma l'autobus, m'incammino di ciò che resta di Sagunto dopo quel tragico 219 a.C.; sono passati più di 2 mila anni! Restano lassù le rosse mura, massi enormi e pietre, ghiaia e sabbia. I Romani, dopo la fine dell'infelice città amica, la ricostruirono, ma poi le invasioni dei Vandali la distrussero ancora. Nel silenzio assoluto, raggiungo i resti del Teatro Romano; mi arrampico per sentieri ghiaiosi tra blocchi di pietra e vegetazione selvatica. Il sole è quasi estivo. Finalmente sono vicino alla cinta muraria, ai bastioni, alle torri crollate fra una terra arida, biancastra.I muri massicci sono lì immobili da secoli nella luce abbagliante e nell'aria infocata con giù le case del paese ed il mare in lontananza. Purtroppo tutto è sconvolto, distrutto, bruciato. Su queste pietre c'è la storia, qualche scritta, qualche merlo, poche tracce di romanità: è difficile immaginare l'antica cittadina amica di Roma. Certo gli odori della vegetazione e della terra sotto il cielo di cobalto sono gli stessi di allora. Guardo con un senso di vertigine i precipizi e i burroni chiazzati di verde. Ma dove sono i saguntini assediati mentre si dileguano le speranze d'aiuto dei Romani? Mi siedo su un grosso masso caduto chissà da dove ed osservo il paesaggio della città entrata nella storia insieme a Canne e a Zama. Il titolo del mio libro di latino è una realtà, ma è difficile cogliere l'atmosfera di quel lontano 219 a.C.: i fantasmi non parlano e né balenano luccichii di lance e di spade. Sembra essere in un altro mondo nel silenzio e nella solitudine sotto un sole implacabile e con le raffiche di vento che soffia dal mare e sibila fra gli sterpi disseccati. Unico segno di vita i neri corvi che svolazzano nell'azzurro sulle rosse rovine. È ora di risentire voci di viventi. Cerco un segno tangibile da portare con me: raccolgo un ciottolo scuro su cui scriverò Sagunto e che collocherò fra i tanti ricordi, fra quelli delle grandi città, di Dachau, di Hiroshima, delle Galapagos, del Gran Canyon, del Borneo, dell'India, del muro di Berlino e della muraglia cinese. Così, quel mio libro dal titolo “Da Sagunto a Zama” che sfogliavo nella grigia aula del ginnasio di Bisceglie, ha una sua storia. Certo allora non potevo immaginare che un giorno sarei salito al “Castillo” di Sagunto e che mi sarei seduto fra mura ciclopiche che sfidano i secoli sotto il sole ardente della Catalogna. Raffaele Marvulli

EDITRICE Associazione di volontariato

La Vedetta di Bisceglie Sede: Via IV Novembre, 2 - BISCEGLIE Presidente Tommaso Fontana Amministratore delegato Diego Rana Consiglio direttivo Andrea Dell'Olio, Cesare Muscatella, Giuseppe Ferrante, Rosario Mastrototaro, Piero Todisco (segretario), Antonio Losapio (addetto pubblicità: 338/5971791) Direttore onorario Pietro Rana Direttore responsabile Tommaso Fontana Antonio Rana (Coordinatore) Vincenzo Storelli (Consulente) Redazione Mario Camero, Domenico Laganara, Raffaele Marvulli, Fabrizio Montinaro, Luigi Palmiotti, Felice Pellegrini, Enzo Storelli, Gianfrancesco Todisco Sergio Todisco (caporedattore onorario)

Autori dei testi Adele Angarano, Pasquale Consiglio, Stefano Coratella, Carolina Di Bitetto, Emanuele Di Luzio, Lella Di Reda, Marco Fontana, Alessandro Gallo, Nicola Gallo, Alfredo Logoluso, Donatello Lorusso, mons. Franco Lorusso, Matteo Losapio, Carlo Papagni, don Mario Pellegrino, Arcangelo Rana, Claudio Ruggieri, Antonella Salerno, Mirko Salerno, Mauro Spina, Giuseppe Troilo, Gianluca Valente, Lucrezia Valente

*** 6 marzo Data di chiusura ***

Per abbonarsi è possibile concordare un appuntamento chiamando i numeri 0803957772 (sede) – 3332888795 (V. Storelli) La collaborazione è aperta a tutti. Articoli e foto, da consegnare in formato digitale con la firma dell'autore saranno vagliati dalla redazione e non verranno restituiti. Ove necessario, la redazione si riserva la facoltà di ridimensionare la lunghezza del testo. Le considerazioni di alcuni autori potranno non coincidere con la linea editoriale E-mail ilbiscegliese@alice.it

*** Epifanio Di Bitetto designer alla memoria Registr. Tribunale di Trani il 26.11.1974 al n. 139 *** DINO FOTOLEO - Via G. Bovio, 70 Stampa

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CULTURA E SOCIETÀ Calciatori di una volta

Nel ricordo di Alberto Corazza hanno caratterizzato la mia vita e quella di Alberto Corazza fin dalla nostra conoscenza avvenuta con il suo trasferimento, quale calciatore, dalla Tevere Roma all'A.S. Bisceglie nel 1961. Egli seppe subito accattivarsi la simpatia di tutti i compagni di squadra e, con la sua allegria ed espansività, riusciva tante volte a sollevare il morale di chi avesse qualche difficoltà. Tra me e lui si instaurò un immediato rapporto di fraterna amicizia, consolidata successivamente dall'opportuna circostanza della leva militare. Io sarei dovuto partire per il servizio militare il 1 Luglio 1961, ma grazie al fatto di essermi iscritto all'università, ebbi la possibilità di rinviare il tutto. Per fortuna però, l'anno successivo fu istituita a Roma la Compagnia Atleti per tutti calMauro Spina e Alberto Corazza ciatori di seria A-B-C del centro-Sud. Non posso sottrarmi al mio sentiFu l'occasione buona per assolveto bisogno di tornare indietro nel re il servizio militare godendo di tutti tempo per ricordare i bei momenti che privilegi riservati ai calciatori. Natu-

ralmente suggerii anche ad Alberto di approfittare della circostanza per espletare gli obblighi militari. Egli, romano di nascita, condivise il mio suggerimento e, grazie agli sforzi economici dell'A.S. Bisceglie per tutte le agevolazioni di cui avremmo goduto, il 1 Luglio 1962 partimmo per Orvieto dove per tutto il mese facemmo l'addestramento. Nel mese di agosto avemmo la licenza di un mese per consentirci di fare la preparazione per il campionato. A settembre con l'inizio del campionato ci stabilimmo a Roma nella nostra magnifica caserma della “Cecchignola” da dove ogni venerdì mattina ci recavamo all'aeroporto di Fiumicino per partire in aereo per Bari e poi raggiungere Bisceglie. Ho fatto questa lunga premessa per mettere in risalto un pezzo della nostra vita frenetica con partenze in aerei, treni e rientri di corsa in caserma per rispettare la mezzanotte del Lunedì. Alberto, quanti bei ricordi della tua Roma! Quel bel ristorante di via Merulana nei pressi della stazione Termini dove quasi ogni sera cenavamo; Villa Borghese, il Gianicolo, dove ascoltavamo la canzone “Venticello de Roma”, la Fontana di Trevi, ecc. Mi si

stringe il cuore al pensiero che non potremo più rievocare insieme tutta quella serie di avvenimenti! Ricordo ancora tutte quelle partitelle di allenamento con giocatori di serie “A” durante le quali mi dicevi: ”Mauro, come vedi anche noi potremmo giocare in seria A!” Parlarne ancora è una sofferenza! Mi conforta il fatto che nel corso della nostra vita tra noi ci sia stato sempre un rapporto di affetto fraterno. Questo sintetico excursus del nostro passato può sembrare banale di fronte alle solite disquisizioni di carattere culturale o politico; ma io lo considero molto più importante in quanto pone in risalto i valori e i principi della solidarietà e dell'amicizia ultra cinquantennale in un contesto incomparabile come quello dello sport e soprattutto del calcio, in omaggio al carissimo Alberto e all'indelebile ricordo di coloro che non ci sono più da tanto tempo: dai Presidenti ai dirigenti dell'A.S. Bisceglie, dal “Maestro” D'Addato ai cari compagni di squadra Biscaro, Ferro, Montinaro, Palmieri, Danelon, Ronzulli, Valloni, Tonino Spina, Mesto, Rausa e Narciso. Mauro Spina

L'angolo dell'Ufficiale

A ze Sabbédde (A zia Sabellina), una zia con l'amore di madre… Nel mese di maggio di un secolo fa, il giorno ventiquattro, il mese dedicato alla Madonna e ai fiori, tu cara zia venisti alla luce. Poi negli anni, tra albe e tramonti, le gioie …e i dolori per le perdite dei tuoi e nostri cari… E giunta è quella funesta notte di febbraio, con il lento respiro…, a far segnare il passo alla tua vita… Avremmo voluto tanto fare festa per i tuoi cent'anni, mancavano solo tre mesi, cosa sono tre mesi rispetto a cent'anni…, ma il fato dà e a volte toglie spacciandosi sotto le spoglie di un desiderio, quel desiderio che negli ultimi tempi più volte mi hai manifestato perché ansiosa di rivedere i tuoi cari Là oltre le nuvole, al confine tra Cielo e Terra. “Sono stanca, lasciatemi andare…”, mi ripetevi spesso perché nulla potevi al tempo e alla dura legge della Natura che giorno dopo giorno “terremotava” il tuo io e a me quell'archivio storico da cui affettuosamente attinge-

vo frammenti di storia della nostra famiglia e del nostro territorio che è stato il palcoscenico della tua vita… “L'avranno lasciata andare…”, ho pensato quella notte mentre ero nel mio studio nell'attesa di quella temuta parola “Fine” che scorre sullo schermo alla fine dei titoli di coda di un bel film, il film della tua vita... E puntuale la parola “Fine” mi è stata comunicata alle ore 23.30 al mio cellulare, una voce flebile…, poche parole: “Se n'è andata…”. Zia, ci mancheranno le tue metafore dialettali come “Mó véine quann'u arue à sfrenzòte…” (Ora vieni quando l'albero è senza foglie…), il tuo sorriso, le tue telefonate senza limite di ora, il tuo amore di madre... Però rimarrà il pizzino che ci hai lasciato in ogni angolo della tua casa a testimoniare momenti di vita rimasti fino alla fine indelebili nella tua mente; il tuo ricordo vivrà per sempre anche attraverso i versi a te dedicati come “U presépie de

ze Sabbédde” che puntuale ad ogni Natale viene declamato dagli alunni di molte scuole della nostra città. Zia, sei volata “citte citte…” come un usignolo oltre le nuvole dove hai preferito festeggiare i tuoi cent'anni…, a te da quaggiù l'augurio di tutti noi nipoti che ti abbiamo amato come una madre, di chi ti ha conosciuto, di chi ti conoscerà per le orme delle tue parole…, dalla tua terra che ora ti avvinghia nel tempo oltre la tua vita… A te, cara mia zia Sabellina, il canto delle parole di un cuore lasciato inquieto come il dí privato dalla sera del suo ultimo raggio di sole: Zia…, il ricordo della tua bontà d'animo e del tuo amore di madre, come sorgente…, abbevererà i nostri sentieri di vita e disseterà ogni volta che quel mai domo

desiderio del tuo sorriso si leverà sui pensieri come il sole del primo mattino… Zia…, eri luce nella notte…, sei ombra di una Croce…, sarai memoria della tua voce: “Mó véine, quann'u arue à sfrenzòte…” (“Ora vieni quando l'albero è senza foglie…”). Eppure la foglia tornerà sul ramo spoglio per il tuo ultimo autunno…, la quiete nel tuo Sonno Eterno …e a noi la pace nel cuore per le orme delle tue parole... Addio, cara zia Sabellina… Demetrio Rigante

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CULTURA E SPETTACOLO Alle Vecchie Segherie Mastrototaro

Incontri letterari In merito agli appuntamenti fuori cartellone di “Libri nel borgo antico”, organizzato dall'associazione Borgo Antico, il 1 febbraio il Mondadori Bookstore di Bisceglie ha ospitato Donato Carrisi, noto scrittore di thriller. Per l'occasione, l'artista pugliese ha presentato il suo ultimo libro, pubblicato nel dicembre 2017, dal titolo “L'uomo del labirinto” (Longanesi). Il racconto è incentrato sul sequestro di una ragazza, Samantha, ad opera di un uomo misterioso del labirinto. Ad occuparsi del ritrovamento della povera ragazza, avendo come unica pista il labirinto mentale della stessa, saranno il profiler Green e il detective Bruno Genko. Vincitore anche del “Premio Bancarella” con la sua prima opera “Il suggeritore”, Carrisi è uno dei massimi esponenti del panorama letterario italiano. “Né centauro né chimera”. E' il titolo dell'ultima opera dell'ambasciatore Antonio Armellini e presentata il 2 febbraio al Mondadori Bookstore di Bisceglie alla presenza di un folto pubblico tra cui, intervenuti anche durante la conferenza, Pier Virgilio Dastoli, presidente del Consiglio Italiano del Movimento Europeo, e il sindaco di Barletta Pasquale Cascella. Il

romanzo, edito da Marsilio nel 2016, tratta problematiche di grande attualità, riconducibili all'immagine dell'Unione Europea. Proprio quest'ultima, di fronte a realtà intricate e irrisolvibili, è diventata per alcuni politici qualcosa di cui sbarazzarsi il prima possibile poiché inefficace di fronte ai problemi attuali. Di fronte a ciò, Armellini descrive un progetto valido per l'Europa che mira a rendere il suo governo flessibile e aperto a tutti gli Stati. L'ambasciatore, già nel significato stesso del titolo, propone qualcosa di realizzabile, quindi non una chimera e che annoveri al suo interno diverse componenti in pieno accordo (da qui l'immagine del centauro, costituito per metà umano e per metà cavallo). Una ricostruzione affascinante dei momenti ed episodi post bellici strettamente collegati al territorio barese e, più generale, alla Puglia. È questo l'impegno portato avanti da Pasquale Gallo nel suo volume intitolato “Profughi austriaci nella Bari del 1944”. L'opera, edita da Edizioni dal sud, è stata oggetto di dibattito lo scorso 10 febbraio al Mondadori Bookstore nelle Vecchie Segherie Mastrototaro. L'evento, organizzato dal Lions

Club di Bisceglie, ha visto la partecipazione del presidente dell'Ipsaic – Storico Vito Antonio Leuzzi e di Giuseppe Poli, docente di Storia moderna all'Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. L'opera, ambientata nell'ultimo periodo del secondo conflitto mondiale, narra delle vicende di tre intellettuali austriaci, Franz Theodor Csokor, Alexander SacherMasoch e Hermann Hakel, che dopo la firma dell'armistizio nel 1943 si trovano a Bari in fuga dalla persecuzione nazifasciste. Grazie al loro spessore culturale, questi tre profughi si fanno portavoce, attraverso i loro scritti, del grande spirito di liberazione e speranza che in quel periodo vive il capoluogo pugliese. Lo scorso 14 febbraio lo scrittore e giornalista egiziano de “Il Giornale”, Magdi Allam, è stato ospite al Mondadori Bookstore di Bisceglie nelle Vecchie segherie Mastrototaro. Vincitore del premio Dan David nel 2006 e protagonista anche di dure condanne contro il mondo islamico, soprattutto contro le associazioni estremiste, l'autore ha intavolato con il pubblico un dibattito sulla figura della scrittrice italiana Oriana Fallaci.

Venerdì 16 febbraio, al Mondandori Bookstore nelle Vecchie Segherie Mastrototaro, è stato presentato l'ultimo lavoro di Roberto Napoletano, giornalista ed ex direttore de Il Sole 24 ore, intitolato “Il Cigno nero ed il cavaliere bianco”, edito da La nave di Teseo nel 2017. Il lavoro di Napoletano è una attenta indagine oggettiva, suffragata da interviste e testimonianze, ai fattori che hanno causato le crisi economiche, a partire da quella del 2007, dell'Italia ed Europa. A ciò si aggiunge la descrizione dell'operato di alcuni protagonisti della scena economica nazionale ed internazionale, come il “Cavaliere bianco”, allusione al presidente della Bce Mario Draghi che più di tutti, a detta del giornalista ligure, ha condizionato l'andamento dei mercati e favorito la ripresa dell'Europa e dell'Italia. “Il cigno nero”, invece, è la metafora di un evento catastrofico che ha portato l'Italia quasi al fallimento, quest'ultimo evitato proprio dal cavaliere bianco, una sorta di eroe dell'economia. Fari puntati nel testo anche sull'operato di Mario Monti, presidente del Consiglio dei Ministri dal 2011 al 2013. Claudio Ruggieri

Zonaeffe

Attività di febbraio “Cosa c'è intorno al libro. Come leggerlo, guardarlo e usarlo”. Questo è il titolo del percorso formativo a 360° che è stato avviato lo scorso gennaio presso il Castello di Bisceglie. E' nato grazie alla collaborazione tra ZonaEffe e l'associazione Mammachilegge. La multidisciplinarietà delle formatrici ha dato la possibilità di avere uno sguardo aperto sul mondo dei libri, delle immagini e delle parole. Fa da cornice a questo evento, che si svolge ogni mese, la Sala della Bifora del Castello di Bisceglie. Il primo incontro “Sugli albi illustrati dalle origini alla scena contemporanea: Irian” si è svolto lo scorso 25 gennaio. È stato realizzato grazie a Maria Teresa De Palma, artista e illustratrice con sguardo attento alla letteratura straniera e alle arti visive estere. Sabato 24 febbraio si è svolto l'incontro dal titolo "La coda dei libri, quello che resta fuori quando il libro si

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chiude. Idee per leggere, giocare e fare ricerca con i bambini" a cura di Stefania Liverini esperta di albi illustrati, curatrice del blog La coda dei libri e curatrice di Lector Ragazzi la sezione del festival Lectorinfabula dedicata ai giovani lettori. Sabato 10 marzo tocca a "Lo sguardo estetico dei bambini. Come sviluppare l'alfabettizzazione visiva attraverso i libri di figure" a cura di Melania Longo, co-fondatrice di LedA- Laboratori educativi e didattici per l'Arte eco- curatrice del Picturebook Fest- Festival dell'arte e della letteratura per ragazzi di Lecce. Per concludere sabato 7 aprile dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00 e domenica 8 aprile dalle 10:00 alle 13:00 viene presentato "Bruno Munari, i libri per i bambini e i laboratori. Materiale forma e metafora" Domenica 8 aprile dalle 16:30 alle 18:00 accompagna il tutto il "Labora-

torio metodo Bruno Munari" dedicato ai bambini dai 4 anni in su, a cura di Noemi Bermani che si occupa di progettazione e realizzazione di laboratori Munari e di percorsi di promozione della lettura con le scuole. In febbraio non sono mancati altri appuntamenti. Il 15 febbraio nell'Aula Multimediale “Crea la tua spilletta”, laboratorio creativo condotto da Silvana Sciancalepore in arte Sylv Shanka, la Strega delle Spille. Il 16 febbraio "Un caffè al Centro d'Ascolto": La fiaccola olimpica, testimone dei valori cardine dello sport: la duplice esperienza di Vittorio Brandi (tedoforo a Londra 2012 e PyeongChang 2018), modera Mino Dell'Orco (giornalista) a cura dalla Fondazione Dcl Il 17 febbraio sono stati presentati il progetto "Persone libro" a cura dell'Associazione Donne di carta (Roma) e il libro “Preghiera di novembre.

Pasolini, tutto il suo folle amore” di Irene Gianeselli (Florestano Edizioni 2017), che ha dialogato con Loreta Minutilli. Il 18 febbraio si sono svolte le prove aperte dello spettacolo “Orco e bambina”, di Teresa Petruzzelli e Daniela Delzotti, destinato a bambini e bambine dai 6 anni. Il 23 febbraio Zonaeffe ha aderito all'iniziativa “M'illumino di meno” con letture a lume di candela. Mirko Salerno

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CULTURA E SPETTACOLO Teatri di confine

Il tema del sacro

“Viviamo un tempo complicato in cui ciò che consideriamo sacro è spesso violato da un'idea di sviluppo incapace di difendere gli elementi essenziali alla vita. Così, abbiamo scelto di dedicare questo nuovo approdo del nostro arcipelago, questa nuova edi-

zione dei Teatri di Confine, al Sacro: a quanto mettiamo al di sopra del violabile”. Come si evince dal comunicato stampa diffuso dal Teatro Garibaldi, è stato scelto, come tematica principale della nuova edizione dei Teatri di Confine, il tema del “Sacro”. Al “Sacro”, non va data un'interpretazione prettamente religiosa ma va letto nell'ottica di una “sentinella a guardia di alcuni valori umani che tendiamo drammaticamente a raggirare”.L'apertura ufficiale della rassegna, avvenuta il 2 febbraio alle ore 21.00, presso il Teatro Garibaldi, è stata affidata allo spettacolo di Giuliana Musso dal titolo “La fabbrica dei preti”. Al centro della rappresentazione è stata posta la Chiesa preconciliare con tutte le difficoltà che poteva incontrare nel momento di una vocazione, all'interno di un sistema formativo inadeguato a coglierne l'essenza. Ed è stata la stessa inadeguatezza che ha spinto don Milani, confinato in un isolato borgo dell'Appennino, a inventare una nuova idea di Scuola, capace

ancora oggi di parlarne ed esserne d'esempio. Sabato 3 febbraio invece, alle ore 18.00, presso le Vecchie Segherie Mastrototaro, la scrittrice Eleonora Mazzoni, autrice de “La testa sul tuo petto”, ha parlato delle origini del pensiero religioso dedicando l'opera a San Giovanni Evangelista; mentre alle ore 21.00 si è svolta la narrazione di Roberto Anglisani, tratta dal romanzo “Giobbe” di Joseph Roth. È stata la missione di don Uva e della sua Casa della Divina Provvidenza il terreno di riflessione di un prezioso convegno intitolato “La Città nella Città”, lo scorso 4 febbraio. Ospiti d'eccezione sono stati il vescovo don Giovanni Ricchiuti, il fotografo Uliano Lucas, Paolo Telesforo, rappresentante dell'impresa impegnata nel rilancio dell'Opera e il sindaco di Bisceglie Vittorio Fata. E se nell'ultima stazione del prologo ha trovato posto l'incontro con Carla Ghisalberti, dedicato alla graphic novel “Il Maestro”, di Fabrizio Silei lo scorso 1 febbraio, alle ore

Al Garibaldi

Tour pugliese

Macbettu

Lo scorso 23 febbraio al Teatro Garibaldi è stato presentato in esclusiva regionale il MACBETTU, cui è stato attribuito l'Ubu come migliore spettacolo dell'anno: uno dei premi più prestigiosi della scena italiana. Straordinaria la squadra di attori in scena guidati da Leonardo Capuano. Non spaventi il pubblico la lingua sarda adottata per l'affascinante lavoro di Alessandro Serra che s'incunea in un crocevia: da un lato le intuizioni geniali del Bardo, dall'altra l'ispirazione del regista di fronte al Carnevale barbaricino. Della vicenda scespiriana si recupera l'universalità e la pienezza di sentimenti, millimetricamente in bilico sul punto di deflagrare. Di fronte ai carnevali sardi una

18.00, presso il Castello Svevo, Lorenzo Milani è stato il protagonista dello spettacolo conclusivo, presentato al Garibaldi, domenica 4 febbraio, alle 21.00, dalla Bottega degli Apocrifi. Sono stati Salvatore Marci e Nunzia Antonino ad interpretare il complesso rapporto che intercorse fra il priore di Barbiana e sua madre. Sono state fondamentali in questo progetto le diverse collaborazioni di imprese laiche quali ad esempio il Presidio del Libro/Circolo dei Lettori di Bisceglie, l'associazione Linea d'Onda, le Vecchie Segherie Mastrototaro, Libera, Universo Salute, ZonaEffe e realtà più strettamente legate al mondo cattolico come Pax Christi, la rivista Mosaico di Pace, la Caritas, l'E.P.A.S.S., l'associazione don Pierino Arcieri, Sapere 2000 e la cooperativa I Care ed una classe dell'Istituto Superiore Dell'Olio che ha supportato la gestione organizzativa, dedicando al teatro la propria “Alternanza”. Mirko Salerno

visione: uomini a viso aperto si radunano con uomini in maschere tetre e i loro passi cadenzano all'unisono il suono dei sonagli che portano addosso. MACBETTU traduce – e volontariamente tradisce – il suo riferimento testuale, valica i confini della Scozia medievale per riprodurre un orizzonte ancestrale: la Sardegna come terreno di archetipi, orizzonte di pulsioni dionisiache. La riscrittura del testo operata dal regista, trasferita poi in limba sarda da Giovanni Carroni, promuove un'interpretazione sonora: gli attori sulla scena – uomini, come da tradizione elisabettiana – de/cantano, si allontanano dal giogo dei significati per magnificare il senso. Mirko Salerno

Else

Lo scorso febbraio, con tre tappe in Puglia, a Ruvo il 15, a Taranto il 17 e ad Aradeo il 24, è tornato in scena, grazie all'ultimo lavoro di Nunzia Antonino e Carlo Bruni, Else, tratto dall'omonima novella di Arthur Schnitzler. L'itinerario, che raggiungerà Roma il 23, 24 e 25 marzo, si conclude al Teatro Cruci di Barletta il 19,20 e 21 aprile. Esso si è intrecciato con la lunga strada che ha compiuto l'altro loro fortunatissimo spettacolo, Lenòr, in Puglia, nel bellissimo teatro di Lucera, prima dell'ennesimo ritorno a Napoli, lo scorso 1 marzo. Impegnati in una ricognizione di figure femminili, avviata anni fa con la trasposizione scenica del film della Campion Lezioni di piano, i due artisti, anche nel caso di questa Else, hanno confermato un

approccio alla scena dal forte impatto emotivo, esaltato da un allestimento che ha invaso lo spazio del pubblico.È stato Giuseppe Farese a scegliere quest'opera, mentre l'ottimo risultato ottenuto è frutto della complicità di alcune eccellenze della scena regionale: dalla produzione de La luna nel letto, ai sostegni di Linea d'Onda e sistemaGaribaldi; dal Teatro Rossini di Gioia del Colle e dalla Residenza teatrale di Novoli, che ne hanno custodito il predebutto, al Teatro Pubblico Pugliese e i Teatri di Bari che hanno dato luogo a questa tappa regionale. Else, infine, si è associato anche alla nascita di una nuova Fondazione popolare anti usura che si occupa delle conseguenze che può produrre un'economia “malata”.Mirko Salerno

Teatri di Pace In occasione del secondo atto di Teatri di Pace, rassegna teatrale diretta da Carlo Bruni, venerdì 9 febbraio sul palco del teatro Garibaldi è andata in scena la musica con il quartetto d'archi dei fratelli Carabellese, accompagnato dal pianista Pietro Lae-

Fratelli Carabellese

ra, con il concerto – spettacolo “Romantiche Emozioni”. Composto dalle sorelle Daniela (violino), Francesca (viola), il fratello Giuseppe Carabellese (violoncello) e Cecilia Zonno (violino), nonché figlia di Francesca, il quartetto di casa

Carabellese ha animato la serata con sonate di Saint Saens, Max Bruch, Piazzolla e Schumann, di quest'ultimo, in particolare, l'opera 44 per quintetto. Musicisti di professione, nel corso degli anni il quartetto ha acquisito grande esperienza suonan-

do in teatri di tutt'Italia: dal Petruzzelli di Bari al Comunale di Bologna, dal san Carlo di Napoli alla Scala di Milano, dalla Rai di Torino alla lunga collaborazione con il Collegium Musicum. Claudio Ruggieri

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CULTURA E SPETTACOLO Iniziative

World radio day “World radio day”, è titolo dell'iniziativa svoltasi il 13 febbraio e volta a ricordare la prima trasmissione via radio delle Nazioni Unite avvenuta proprio il 13 febbraio del 1946. La ricorrenza, insieme al valore storico, ha avuto come principale obiettivo quello di esaltare le potenzialità della radio, una fra tutte quella di collegare i popoli e le culture lontane abbattendo, così, le forme di discriminazione esistenti.

I giorni 23, 24 e 25 marzo a Bisceglie, nel PalaCosmai e Teatro Garibaldi, si tiene una rassegna di danza contemporanea per scuole e singoli danzatori intitolata “Etra”. Promossa da Roberto Vitelli, l'evento intende premiare con l'accesso diretto alla semifinale del concorso nazionale Danzasi a Roma le migliori coreografie che parteciperanno al progetto. La presentazione della rasse-

Per l'edizione 2018 della Jmr e per rendere ancora più vicina la popolazione si è puntato su un tema unificante: lo sport. Per questo motivo il club Unesco di Bisceglie, in collaborazione con Radio Centro Bisceglie, II Circolo Didattico “prof Caputi” e Rotaract Bisceglie, ha organizzato la trasmissione “Centrocampo Speciale Jmr 2018”, condotta da Pino Di Bitetto e Mino Dell''Orco, andata in onda su Radio Centro martedì 13 febbraio.

Durante la trasmissione, giornalisti ed esperti del settore hanno raccontato di esperienze, dirette o indirette, aventi come unico obiettivo quello di diffondere i valori dello sport. Tra gli esperti intervenuti: Pina Catino (presidente Club per l'Unesco di Bisceglie), Noemi Colangelo (Rotaract Bisceglie), Agata Angelico (docente referente attività motorie al II Circolo Didattico “Caputi” – Scuola associata Unesco), Ciro Di Maio (dottore in

Rassegna di danza

Poesia

Etra

LA FAMIGLIA ALLARGATA

gna è avvenuta lo scorso 14 febbraio nella Sala degli Specchi di Palazzo Tupputi alla presenza del sindaco facente funzioni Vittorio Fata, del presidente del Gal Francesco Spina, dell'assessore alla cultura Stefania D'Addato e quello al turismo Rachele Barra. “Attraverso questo progetto”, ha dichiarato Fata nel corso della conferenza, “completiamo l'offerta culturale della arti a Bisceglie, gra-

zie soprattutto alle belle e valide idee presentate da questi giovani”. La Compagnia EleinaD di Castellana Grotte e i due danzatori di fama internazionale e nazionale, Davide Valrosso e Nicola Monaco, sono i protagonisti della rassegna. Per altre informazioni è possibile consultare la pagina fan Facebook di Etra. Claudio Ruggieri

Hdemia Zamar

Musica e poesia A partire da venerdì 19 gennaio fino a mercoledì 31, presso la Mondadori bookstore - Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie, si è tenuta la mostra Imago, a cura di Antonia Barba. L'evento culturale ha coinvolto pittori, poeti e musicisti: un connu-

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Scienze Motorie e rappresentante distrettuale Rotaract), Donato Di Liddo (presidente centro sportivo Olimpiadi), Donato Lamanuzzi (arbitro di serie A di calcio a 5),Carmelo Musci (atleta pluricampione italiano e primatista nazionale di getto del peso e lancio del disco), Angelo de Leo (kay account global lifestyle Adidas) e Antonio de Leo (presidente AIA Figc, sezione P. Poli di Molfetta). Claudio Ruggieri

bio di arti e talenti. La mostra ha esposto le opere di Piero di Terlizzi, Liliana Salerno, Luisa Varesano e Leonardo Cosmai. Venerdì 19 si è svolta l'inaugurazione riscuotendo una calorosa partecipazione. In occasione del 24 e il 27 gennaio si è

svolto il Reading poetico, amalgamato al sottofondo musicale curato dal Maestro Daniele Lamarca, violoncellista e presidente dell'Hdemia musicale Zamar, e dal maestro Pasquale Somma, pianista, direttore d'orchestra e compositore. Si sono anche esibiti Gabriel Zingaro, allievo di chitarra, e gli studenti più grandi della classe di pianoforte: Vincenzo Mastrapasqua, Ester Ursomando, Grazia Verde, Alessia La Notte. L'evento si è concluso il 31 gennaio quando due allievi cantautori dell'Hdemia Z a m a r, M o r e n a Anna Simone e Servo Leone, hanno presentato alcuni brani inediti. Antonio Rana

Se s'allarga la famiglia tu non devi farne un dramma Se sei madre ma tua figlia non ti può chiamare mamma Tuo marito è il genitore ma la madre è un'altra donna che ha lasciato per l'amore verso te e la tua gonna Or la porta come in dote nella casa tua natale dove in epoche remote nacque un bimbo naturale Tutt'insieme, che allegria! La famiglia s'è allargata fino a quando per follia non vuoi esser divorziata Nasce allora un altro nido ove l'uomo che hai trovato d'ogni stanza ha fatto un lido per tener chi ha generato Qui mi fermo, ho perso il conto Quanti figli e genitori! Cambio versi e vi racconto altre gioie oppur dolori Se la coppia si separa ed i figli son piccini Che casino, che cagnara per tenerli ognun vicini! Chi li vuole a Capodanno Chi a Pasqua e pur Natale Quante liti che si fanno per un tempo a entrambi eguale Come pacchi senza cuore o giocattoli per grandi Ognun conta quante ore può giocar senza comandi Ed in questa confusione il bambin tace ed osserva Guarda e impara una lezione Chissà in testa che conserva! Alla fine della storia devo incidere una targa “È sconfitta e non vittoria la famiglia che s'allarga!” Pasquale Consiglio


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RUBRICHE La rubrica del medico

Attenti al colesterolo Quando si parla di colesterolo e dei relativi rischi ad esso correlati quando è in eccesso ci riferiamo sempre a persone di una certa età, in età matura, e chi mai ha pensato ad un bambino? Eppure i genitori dovrebbero sempre ricordare che l'arteriosclerosi, cioè la malattia delle arterie dovuta al deposito di grasso sulle loro pareti, responsabile della maggior parte delle cardiopatie, è pur vero che si manifesta in età adulta ma la causa potrebbe risalire alle abitudini alimentari apprese sin dall'infanzia. E' quindi necessario che i genitori comincino a proporre una dieta equilibrata e corretta sin dall'infanzia se vogliono prevenire patologie cardiovascolari nei loro figli. E' altrettanto importante stimolare i bambini a stare meno tempo davanti al televisore, al computer od ai videogiochi perché la sedentarietà, oltre a favorire il sovrappeso, è di per sé un grosso fattore di

rischio. Comunque queste regole alimentari non devono tuttavia ricadere in veri e propri divieti, che possono ottenere un effetto contrario. Occorre semplicemente evitare gli eccessi: non c'è nessun bisogno di ricorrere a privazioni assolute di alimenti che possono piacere, come i gelati ed i dolci. La cosa migliore è quella di dare il giusto peso a tutti gli alimenti, seguendo piccole ma fondamentali regole che andremo brevemente ad elencare. Mai saltare la prima colazione che deve essere a base di alimenti ricchi di zuccheri "complessi" (non dolci) quali pane, fette biscottate, meglio se integrali, e molto ricchi di fibre. Gli zuccheri "semplici" (quelli dolci) ed i grassi devono essere limitati ma non esclusi del tutto dalla dieta. Il latte, meglio se parzialmente scremato, oppure lo yogurt non dovrebbe mai mancare nella prima colazione ed anche a merenda. Per ciò che riguarda gli altri

pasti della giornata, la pasta od il riso, anche questi meglio se integrali, possono essere presi sia a pranzo che a cena. Per le carni sarà bene dare la preferenza a quelle bianche (pollo, coniglio, tacchino) anche se ogni tanto sarà opportuno far mangiare al bambino una bella bistecca al sangue, che apporterà una buona dose di ferro al piccolo in crescita. Ottimi saranno tutti i pesci, escludendo i crostacei. Tenere presente che le proteine sono presenti in grande quantità nei legumi, che oltre tutto sono privi di grassi, e quindi buona norma sarà quella di dare ai nostri piccoli molte leguminacee. Tra i formaggi preferire quelli a pasta molle che a parità di quantità danno meno calorie di quelli a pasta dura. Come condimento usare olio extravergine di oliva, pochissimo burro ricco di acidi grassi saturi responsabili degli elevati livelli di cole-

sterolo nel sangue. Ovviamente frutta e verdura a volontà, meglio se a chilometro zero cioè provenienti da colture vicine, ed anche fuori dei pasti! Una speciale raccomandazione ai genitori che hanno in famiglia parenti affetti da malattie di cuore e/o con colesterolo alto: abituate i vostri bambini a mangiare sin da piccoli cibi integrali, frutta, verdura e legumi ma soprattutto induceteli a fare ogni giorno attività fisica, evitando la sedentarietà che allo stato attuale delle conoscenze è l'unico modo per far aumentare il colesterolo buono, quello HDL. Seguendo queste regole, semplici ma fondamentali, avremo dato ai nostri piccoli l'opportunità di crescere nel migliore dei modi assicurando loro un'età adulta priva, se possibile, dei gravi rischi dovuti alla piaga del secolo: l'obesità. Domenico Laganara

La rubrica del dietologo

Zucchero, meglio di canna o bianco? Lo zucchero che consumiamo (detto da tavola) è estratto da piante, che poi non è altro che la riserva energetica della pianta stessa, ed è costituito da saccarosio (glucosio e fruttosio). Sottoposto a una serie di processi, alcuni discutibili, viene reso pronto al consumo. Quello che avviene, sostanzialmente, è l'estrazione del saccarosio dalle impurità presenti nella melassa. Dalla canna da zucchero si possono però ottenere due tipi di prodotti destinati al commercio, lo zucchero integrale è quello grezzo. Lo zucchero di canna integrale è il top dal punto di vista dietetico poiché non è sottoposto ad alcun processo di

raffinazione, ma questo comporta il fatto di non avere le caratteristiche organolettiche (il gusto) dello zucchero a cui molti sono abituati. Ha un gusto più amaro. Il fatto che non venga sottoposto a processi di raffinazione, fa sì che vengano conservati minerali e vitamine presenti nel prodotto di origine. Molto difficilmente troveremo nei bar il tipo “integrale” perché ha un costo elevato. Lo zucchero di canna grezzo è quella alternativa che inganna. Infatti viene sottoposto ad una raffinazione per togliere parte dei “residui”, anche se la maggior parte delle volte subisce

un processo di raffinazione totale. Il colore ambrato a quel punto è dato dalla melassa o in alcuni casi dal caramello. Per farla breve, è zucchero mescolato con lo zucchero. Questo è quello che troviamo nei bar con la semplice dicitura “zucchero di canna”. Per distinguere l'“integrale” dal “grezzo” basta osservare i granelli. Se sono irregolari si tratta molto probabilmente del primo tipo. Se sono regolari e di colore uniforme si tratterebbe del secondo tipo. Dalla barbabietola si ottiene invece un solo prodotto, lo zucchero “bianco” che è lo zucchero da tavola che

usiamo da sempre (cioè da quando si è diffuso l'uso dello zucchero), di colore bianco. È un prodotto quasi puro perché sottoposto ad un intenso processo di raffinazione che lo priva totalmente della melassa. Quindi quale zucchero scegliere? La verità è che non dovremmo proprio assumerlo visto che un'alimentazione varia ed equilibrata ci coprirebbe dal fabbisogno di zuccheri giornalieri richiesti dal nostro corpo. Ciononostante l'uso occasionale e moderato del vero zucchero integrale potrebbe essere il male minore. Stefano Coratella

Proverbi dialettali biscegliesi

La Canigghie I proverbi, frutto dell'esperienza popolare consolidata nel tempo, trovano conferme nel vivere quotidiano. Nell'espressione dialettale essi acquistano il valore di verità assoluta, cosa che induceva i nostri antenati, nella loro semplicità, ad attenervisi in maniera ossequiosa. La sequenza dei proverbi qui pubblicati riviene, rielaborata, dall'omonimo libro di Mario Cosmai pubblicato nel 1974. 143 Ce sia scé alla mèsse, vò a la Chiésia grènne. Se devi andare a messa, va' alla Cattedrale. Se vuoi un favore, rivolgiti a persone influenti.

147 Ce stè sòtte, òve la bótte. .Chi sta sotto, riceve la botta. Gli inferiori hanno sempre la peggio.

144 Ce sparte, òve la pèsce parte. Chi divide, ha la peggio (in fatto di...busse). Fa da contraltare il proverbio: “Ce sparte òve la mégghia parte” “Chi divide i beni, ne tiene per sé la parte migliore”

148 Ce tarde semenàisce, tarde cógghie. Chi tardi semina, tardi raccoglie.

145 Ce sparte recchèzze, devéde povertò. Chi divide ricchezza, divide povertà. 146 Cè se déce? Póurte nóve a San Feléce. Che si dice? Porta notizie a S. Felice. Per dire che non ci sono novità da segnalare.

149 Ce te iàime chiù de mèmme, d'amore t'enghènne. Chi dice di amarti più di tua madre, t'inganna in amore. A cura di Nicola Gallo per La Canigghie (Associazione culturale per la salvaguardia del dialetto biscegliese) Per contatti: lacanigghie@virgilio.it

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RUBRICHE A San Giuseppe

Il cioccolato

Le zeppole

Fa bene!

Le zeppole sono un dolce molto diffuso nel sud Italia e in particolare a Bisceglie dove vengono consumate nel giorno di San Giuseppe, il 19 marzo. In altre regioni vengono prodotte soltanto nel periodo di carnevale, ma in Puglia si possono trovare tutto l'anno, così da poterle assaporare sempre. Le origini di questo dolce risalgono al 1500: si dice, infatti, che furono create da un pasticcere italiano a Parigi su richiesta di Caterina de' Medici e lo stesso impasto, oggi, viene utilizzato per la realizzazione di altre prelibatezze tra cui gli éclairs e i profiteroles. Altre fonti parlano addirittura di origini più antiche: questa tipologia di pasta fu utilizzata da Giu-

seppe quando Maria e Gesù si ritrovarono in Egitto a vendere frittelle per mantenere la famiglia. Per la realizzazione delle zeppole sono necessari 4 semplici ingredienti: 500 g di farina; 10 uova intere; 100 g di burro; ½ l di acqua. In seguito procedete seguendo questi passaggi: fate riscaldare in una pentola l'acqua, il burro, e un pizzico di sale; appena comincia a bollire incorporate la farina in un solo colpo e mescolate rapidamente con un cucchiaio di legno fino a far staccare il composto dalle pareti del recipiente; fate raffreddare l'impasto; quindi aggiungete, mescolando e una ad una, le uova; versate il composto in una

siringa da pasticcere con l'ugello largo a stella e formate delle ciambelline con il buco al centro; friggetele in olio d'oliva bollente e rigiratele tre o quattro volte in modo da avere una cottura uniforme; si noterà che sono cotte nel momento in cui assumeranno un colore dorato, si gonfieranno e non assorbiranno olio; stendetele su carta da cucina per far assorbire l'olio in eccesso; farcitele con crema, tagliandole a metà e spolveratele con zucchero a velo o cannella. Ora le vostre zeppole sono pronte per essere gustate! Se non potete o volete mangiarle fritte potete cuocerle in forno a 190º e farcirle come sopra indicato. Buon appetito! Lucrezia Valente

Ricordi

Lo scorso 24 febbraio è scomparsa all'età di 86 anni Paolina Cocola in Logoluso. Direzione e redazione editoriale sono vicini al marito Rino, ai figli Giovanna con Pierluigi D'Addosio e Francesco con Maria Teresa Di Paola, ai nipoti Mauro, Alessandro e Martina, alla sorella Luisa e al cognato Bruno con Giacinta e Mariagrazia.

I golosi non aspettavano altro. Recenti studi scientifici non fanno altro che confermare che il cioccolato è un vero toccasana! Dal palato al cervello, il cioccolato è decisamente buono. Merito dei flavanoli, composti presenti nel frutto (la fava di cacao, detta cabossa) che prevengono e alleviano forme di demenza senile e conseguenze dell`ictus. Una ricerca statunitense ha confermato questi risultati, stimando una dose ottimale di consumo giornaliero pari a 30g, ovviamente di cioccolato fondente, con una percentuale uguale o superiore al 60%. Un morso che fa piacere, soprattutto alla testa. In realtà, sono necessarie ulteriori ricerche per determinare se il cioccolato possa effettivamente essere utilizzato come rimedio per malattie importanti ma,per ora, continueremo a consumerlo come balsamo per la felicità! Bon Ton

La ricetta del mese

Crudo di pesce ai sapori del Mediterraneo Ingredienti per 10 persone Per i pesci a filetti: tonno g 200, dentice g 300, 10 scampi medi, 10 gamberi mazzancolle, 7 calamari, 10 cappesante, salmone g 250. Per le guarnizioni: foglie di alghe nori, zenzero in polvere, scorza di limone caramellata, limoni, arancia, aneto, timo, zucchero, g 100 mozzarella, g 100 olive taggiasche, pomodoro candito, 3 pomodori ramati, 1 cespo di trevisana, caviale di salmone selvaggio g 60, erba cipollina, 1 melanzana, capperi lacrimella g 20, aglio, 1 cestino di germogli di crescione, grani di senape g 20, paprika, salsa di soia, olio extravergine di oliva ligure o siciliano g 150, sale.

Procedimento: Prepara tutti i pesci sfilettati e ben puliti. Cospargi con poco zenzero in polvere i gamberi sgusciati, avvolgili in foglie di alga nori, tagliali a trancetti. Taglia il salmone a fettine sottili e accorpale formando dei piccoli nidi, cospargi sopra un poco di aneto e un poco di scorza di limone caramellata. Taglia le cappesante in 3 o 4 fette in senso longitudinale, farcisci con mozzarella frullata e ricomponi guarnendo con un pizzico di olive taggiasche tritate, un pezzetto di pomodoro candito e un rametto di timo; accompagna con un coulis di pomodoro frullato con olio e succo di limone e arancia.

Taglia i calamari a julienne fine, condisci con la trevisana tagliata a julienne, sala e insaporisci con succo di limone e olio. Insaporisci gli scampi con un pizzico di paprika e condiscili con olio e limone, avvolgili su se stessi e quindi nel centro disponi le uova di salmone selvaggio e un piccolo decoro di erba cipollina. Taglia il tonno a dadini e condiscilo con dei dadini di melanzana saltati in padella con olio all'aglio, dei capperini, 1 filo di olio e salsa di soia. Taglia la polpa di dentice a fettine sottili, avvolgile intorno un mazzetto di germogli di crescione e condisci con un poco di grani di senape stemperati con olio e limone. Carlo Papagni

Il piatto viene servito, solitamente, come antipasto o comunque all'inizio di un pasto. Un gran lavoro in cucina poiché non è così semplice come sembra. Oltre ad eviscerare, pulire e deliscare il pesce sarà anche condito da diverse spezie ed aromi. Serve un vino che “sgrassi” il palato. Solitamente tonno e salmone rendono il palato un po' grasso. Un vino delicato e con bollicine leggere. Metodo Classico leggermente profumato. Prosit Alessandro Gallo

Il filosofo

Ciò che caratterizza l'arte Dopo esserci domandati cosa sia un'opera d'arte e quale significato ne diamo, tentiamo di guardare cosa la caratterizza. Ci occorre comprendere le caratteristiche comuni. E qui troviamo una serie di problemi. Infatti, con arte intendiamo tutto un panorama espressivo di cui è difficile tracciare solchi netti e accomunarle per caratteristiche. La prima caratteristica che incontriamo è quella della tecnica. L'arte è una tecnica, ma la tecnica non è sem-

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pre arte. Tuttavia, il fare arte non implica un valore morale all'opera, ma un saper fare. Una certa tecnica che indica abilità, ci consente di parlare di arte. Ma l'abilità non è indice di arte, tanto che anche le cose più semplici e comuni possono diventare opere d'arte. La questione della tecnica e dell'abilità indica lo strumento di espressione dell'arte. Non è detto che riusciamo ad identificare sempre e comunque il soggetto rappresentato

nell'opera d'arte, come non sappiamo sempre riconoscere l'oggetto artistico nel suo valore. Nella sua fruizione l'opera d'arte può lasciarsi esterrefatti e meravigliati, altre invece possono solo lasciarci indifferenti. E non dipende solo dal nostro stato emotivo o dalla capacità di comprensione o meno dell'opera, ma anche dalla sua fruizione, in quanto non è detto che ogni opera d'arte deve meravigliare o essere bella a tutti i costi, o seguire solo alcuni canoni di

bellezza e di armonia. Il problema che caratterizza l'arte, dunque, non è una semplice questione che possa riguardare una sola facciata dell'arte, ma ha bisogno di prendere in considerazione tutta una serie di elementi che coinvolgono l'artista con il suo modo di vedere la realtà, l'opera d'arte in sé con la sua dimensione rappresentativa e chi guarda l'opera nel suo momento storico, nel suo contesto. Matteo Losapio


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SPORT Bisceglie lontana dal playout

Salvezza vicina!

Un mese di febbraio tutto sommato positivo per l'A.S. Bisceglie 1913 che raccoglie sei punti fondamentali per il raggiungimento della salvezza nelle ultime due gare, dopo aver subito ben tre sconfitte consecutive due in trasferta ed una tra le mura amiche. Il mese appena concluso ha consegnato agli archivi, oltre ad una rosa rivoluzionata, visti gli addii di Anthony Partipilo e Richard Lugo Martinez passati alla Virtus Francavilla, di Ferdina n d o R a u c c i p a s s a t o all'Akragas, di Alessandro Gabrielloni passato al Como e di Domagoj Boljat svincolato, e agli arrivi di Eugenio D'Ursi dall'Arezzo, JohnChristophe Ayina e Mario Prezioso dalla Virtus Francavilla e Genny Russo dall'Akragas, l'inaspettato esonero di mister Nunzio Zavettieri, che ha pagato a caro prezzo le due sconfitte consecutive di Catanzaro e Sicula Leonzio. La conduzione tecnica della

squadra viene affidata prima temporaneamente e poi definitivamente a Giuseppe Alberga, già facente parte dello staff tecnico nerazzurro. Passando alla cronaca, dopo un lungo periodo di pausa tra festività natalizie e riposo di campionato, il Bisceglie riparte con una sconfitta tanto amara quanto immeritata a Catanzaro. La gara, alquanto equilibrata, è sbloccata da un gran gol di Infantino nella prima metà di gioco, poi i nerazzurro stellati tentano in tutti i modi di raggiungere il pareggio ma non riescono nel loro intento. Nella gara successiva sempre fuori casa contro la Sicula Leonzio arriva la seconda sconfitta consecutiva per gli uomini di mister Zavettieri, in quella che sarà la sua ultima partita alla guida del Bisceglie Calcio. I nerazzurro stellati disputano forse una delle più brutte partite della stagione e vengono travolti dalla squadra siciliana che

passa in vantaggio con Lescano, subiscono il pareggio solo grazie ad una rocambolesca autorete di Gianola, ma ottengono la meritata vittoria grazie alle marcature di Bollino a chiusura della prima frazione di gioco e di Arcidiacono nei tempi di recupero.Nella domenica successiva il Bisceglie tenta un pronto riscatto, ma si trova di fronte la capolista Lecce, squadra ostica e ben attrezzata per la vittoria del torneo. Dopo varie peripezie sull'utilizzo o meno dello stadio “Gustavo Ventura”, il match si disputa con il divieto di ingresso della tifoserie ospite su ordinanza del Prefetto. Il Bisceglie Calcio per l'occasione indice la giornata “pro Bisceglie” e in una splendida cornice di pubblico si affrontano a viso aperto le due squadre con i nerazzurro stellati che fanno la loro ottima figura, disputando una delle loro migliori gare. La partita molto equilibrata è sbloccata ad inizio ripresa dal leccese Torromino, ma ai biscegliesi bastano dieci minuti per riacciuffare meritatamente il risultato per merito di Markic, sganciatosi in area sugli sviluppi di un corner, per poi subire il definitivo 12 grazie al bomber salentino Saraniti a sette minuti dal termine. Nel finale Bisceglie vicinissimo al pari in due occasioni, ma il portiere ospite risulta insuperabile. Finalmente i biscegliesi tornano al successo nel turno successivo nella trasferta di Castellamare di Stabia, ottenendo così la prima vittoria del 2018. Il match è deciso da una rete per tempo messe a segno da D'Ursi nella prima frazione di gioco, abile a concludere in gol una splendida azione corale, e da Jovanovic nel minuti di recupero, che approfitta di una ripartenza in contropiede dopo gli sviluppi di

un angolo in cui si era portato in area anche l'estremo locale alla disperata ricerca del pari. Infine nell'ultima gara del mese il Bisceglie Calcio trova la seconda vittoria del 2018 e questa volta davanti al proprio pubblico. Contro il fanalino di coda Akragas, i biscegliesi non disputano certamente una delle loro migliori partite stagionali e rischiano seriamente di non raggiungere la tanto agognata vittoria. Ad un primo tempo alquanto scialbo, eccezion fatta per due conclusioni da fuori di D'Ursi e Montinaro, la ripresa è ravvivata non tanto dal gioco ma dalle reti che la caratterizzano. Il Bisceglie riesce a produrre almeno un paio di occasioni importanti da rete con Azzi e Risolo, ma si deve attendere un clamoroso errore della retroguardia ospite e del portiere in particolare per permettere a D'Ursi di realizzare a porta sguarnita la rete del vantaggio e la sua seconda marcatura consecutiva. A questo punto i biscegliesi cercano di amministrare il vantaggio e, complice anche alcune sostituzioni effettuate da mister Alberga, arretrano di molto il proprio baricentro, consentendo all'Akragas di impensierire la retroguardia nerazzurro stellata ed anzi al 91' di raggiungere il pareggio grazie a Dammacco. Quando la vittoria sembra ormai sfuggita, il Bisceglie ha un sussulto d'orgoglio e nell'ultima azione di gioco trova la rete della vittoria con una splendida azione corale conclusa in rete dal subentrato Jovanovic, che regala tre punti importantissimi che portano i biscegliesi a 10 punti di distanza dalla zona playout e a ridosso della zona playoff. Arcangelo Rana

Iris

In trasferta Risultati importanti per la Ginnastica Ritmica Iris dopo la prima prova dei Campionati Individuali e di Specialità svoltisi a Taviano domenica 11 febbraio. Al Palasport “William Ingrosso” della cittadina leccese, la squadra guidata da Alessandra Sangilli nel campionato di Specialità conquista il primo posto con Silvia Maffei tra e Junior clavette (13,550), men-

tre Anna Labianca è seconda (11,150) tra le Junior cerchio. Nell'individuale Silver LB, tra le Allieve 4, l'Iris vince con Serena Abbadessa (19,850) corpo libero e palla; quinto posto per Eliana Sabato (18,600) corpo libero e cerchio, settima Vittoria Ficco (18,250) corpo libero e fune, mentre Imma Santeramo è dodicesima (17,750) corpo libero e palla.

Tra le Allieve 2, Chiara Storelli ottiene il secondo posto (18,700) corpo libero e fune; tra le Junior 1, Serena Cassanelli non va oltre il quinto posto (19,300) corpo libero e palla. Stesso risultato lo ottiene Claudia Todisco (18,600) tra le Allieve 3 con esercizio a corpo libero e fune. En plein per il sodalizio presieduto da Nico Di Liddo tra le Individuali

Gold Junior Senior con Benedetta Schifano che vince tra le Junior 2 con il punteggio di 52,850; Ilenia Bonaccorsi concede il bis tra le Junior 3 (46,700), mentre il tris lo serve Irene Carbonara (53,250) tra le Junior 1 con la compagna di squadra Maria Dellaquila terza con il punteggio di 45, 850. Gianluca Valente

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SPORT Don Uva Calcio

Gli incontri di febbraio Atletico Orta Nova – Don Uva Calcio 3-1. Don Uva Calcio fallisce l'impresa e, dopo ben 9 vittorie consecutive, non riesce ad espugnare il Fanelli di Orta Nova, subendo un amaro 3-1. Nonostante la buona partenza, per i ragazzi di mister Carlucci è giornata no: al 10' Sergio De Cillis si procura un rigore, Pasculli calcia ma viene fermato da Loria. L'equilibrio tra le due compagini si spezza intorno al 70', quando per i biscegliesi è blackout totale. Nel giro di 5 minuti arriva la rete di Rizzi su assist di Stramaglia, il calcio di rigore di Moriglia e il gol di Mangiacotti, complice un'incertezza difensiva. A poco serve la bella giocata di Trawally, il quale, con un'azione solitaria, supera il muro foggiano e deposita la sfera nell'angolino. Troppo tardi, dopo qualche secondo arriva il triplice fischio. Poco cambia in chiave classifica: il Don Uva resta in vetta, a 4 punti dall'inseguitrice Sporting Apricena, che ha accorciato le distanze battendo la Virtus Andria. Don Uva Calcio – Atletico Acquaviva 0-0. Finisce a reti bianche il match tra il Don Uva e l'Atletico Acquaviva. Nonostante i ragazzi di mister Carlucci abbiano dimostrato di volere a tutti i costi i tre punti, la sfortuna ci ha messo lo zampino. I biancogialli hanno infatti sfiorato il vantaggio in molte occasioni durante i 90 minuti, mentre gli ospiti si sono rintanati nella propria metà campo rispondendo solo con sterili iniziative. Nella prima frazione di gioco è stato soprattutto Trawally a rendersi

pericoloso. Al 10' l'attaccante non serviva Sergio De Cillis tutto solo in area poi, sfruttando una bella verticalizzazione di Tommasi e superato l'estremo difensore, falliva il bersaglio complice il terreno di gioco non in perfette condizioni. Stessa musica nel secondo tempo. Le occasioni più ghiotte intorno al 60' con Tortora e 10' dopo con Colangelo, entrambi soli davanti al portiere. Al 75' toccava ancora al gambiano rendersi insidioso, ma da due passi non riusciva a indirizzare in rete di testa. Ultima azione degna di nota la rovesciata in area di Tommasi, con annesso miracolo di Carnevale, che evitava la sconfitta agli ospiti. Il pareggio ostacola la corsa del Don Uva che conserva la vetta a quota 37. Don Uva Calcio – Virtus Molfetta 2-1. Tre punti d'oro per il Don Uva che battendo in casa 2-1 la Virtus Molfetta mantiene la vetta a +5 dallo Sporting Apricena. Il primo tempo va in archivio con le formazioni intente a studiarsi a vicenda e senza grosse emozioni. Più intraprendenti i molfettesi, che però non impensieriscono l'ottimo Cassanelli (classe 2000) all'esordio in campionato. Nella seconda frazione di gioco i padroni di casa tornano in campo con un piglio diverso trovando il gol dopo soli 2': su una bella punizione di Pasculli, Cataldo, tutto solo, sfiora il cuoio di testa ingannando l'incolpevole Caputi. Dieci minuti dopo la conclusione di Porcelli termina di poco sopra la traversa. Al 36' ci pensa “l'Airone” Pisani a regalare ai suoi il raddoppio con un tap-in vincente: cross di

Pasculli, Trawally ci prova di testa ma la palla ribatte sul ginocchio di Todisco. Pisani raccoglie e non fallisce, regalando l'ennesimo dispiacere alla sua ex squadra, come già accaduto nella gara d'andata. I molfettesi comunque non demordono provandoci con tutte le forze e, nonostante l'espulsione di Porta, trovano il gol con Palermo, che coglie il sette da distanza siderale. Poco dopo però arriva il triplice fischio. Da segnalare nelle file del Don Uva Calcio il debutto di Donato Torchetti, anche lui classe 2000. Apricena – Don Uva 1-0. Disco rosso per il Don Uva ad Apricena. Nell'anticipo di sabato al Madrepietra Stadium ha perso di misura con la seconda in classifica Apricena, che ha accorciato le distanze a due punti. Meglio i padroni di casa, che hanno dimostrato di avere più fame rispetto a un Don Uva guardingo che confidava sulle ripartenze. Non tantissimi i pericoli per la porta di Troilo, soprattutto nella prima frazione di gara, che si è chiusa in equilibrio. Nel secondo tempo, però, sono i dauni a mostrare più determinazione nel perseguire il successo attraverso varie occasioni, specie su calcio piazzato, in particolare dopo l'espulsione di Cataldo per doppia ammonizione. All'80' arriva l'1-0 grazie a un colpo di testa di Guerriero che ha sfruttato l'ennesima punizione di Lupardi. Da segnalare al 90' un presunto rigore per fallo di mano sugli sviluppi di un'azione con Trawally protagonista (subentrato a Sergio De Cillis) ma l'arbitro non ha ritenuto opportuno concedere il penalty.

Don Uva Calcio – Nuova Andria 2-1. Vento e pioggia non sono riusciti a fermare un motivato Don Uva nel match casalingo con la Nuova Andria. Gli uomini di Carlucci sono scesi in campo affamati e in cerca del riscatto dopo l'amara sconfitta di domenica scorsa in casa dell'inseguitrice Apricena. Sfiora il vantaggio al 15' Pasculli colpendo la traversa su calcio da fermo. Il pallino del gioco resta in mano ai padroni di casa che si rendono più volte pericolosi sull'asse De Cillis-Trawally-Pasculli. È quest'ultimo al 40' a sbloccare il risultato con una pennellata su punizione. Nel finale del primo tempo ancora lo scatenato Pasculli colpisce nuovamente il legno, questa volta direttamente da calcio d'angolo. Ma appena rientrati dagli spogliatoi arriva il raddoppio. Trawally da posizione defilata serve al centro dell'area Sergio De Cillis che con un piattone beffa Zingaro. Spartiacque della partita è il calcio di rigore mandato sulla traversa dal gambiano Trawally al 68'. Tre minuti dopo, infatti, arriva la rete della Nuova Andria: dopo un batti e ribatti in area Tesse, subentrato a Fiore, insacca con un tap-in vincente. Gli ospiti riacquistano fiducia e tentano la rimonta, ma il Don Uva resiste e Roberto Troilo si fa trovare sempre pronto. Prima del triplice fischio gli andriesi restano in 10 a causa dell'espulsione di Di Palma per doppio giallo. Il bottino pieno consente al Don Uva di raddoppiare il margine di distacco (ora a +4) dalla seconda in classifica Apricena, reduce dal pareggio casalingo col Soccer Modugno. Carolina Di Bitetto

Unione Calcio Bisceglie

Resoconto Eccellenza È di una vittoria, due pareggi e due sconfitte il bilancio dell'Unione Calcio nelle ultime cinque gare del campionato di Eccellenza. Gli azzurri di Rumma, dopo aver agevolmente battuto per 11-0 la giovane Pro Italia Galatina, hanno ottenuto due preziosissimi pareggi entrambi per 1-1 contro il Gallipoli Football 1909 ed il Fasano. A questi è seguita una pesante sconfitta contro la Vigor Trani per 3-0 ma la domenica successiva c'è stato il pronto riscatto a

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seguito dell'affermazione al “Di Liddo” per 1-0 contro l'ex capolista Bitonto, grazie alla rete messa a segno da Davide Ventura al 18' del secondo tempo. Nell'ultimo turno i biscegliesi sono stati battuti per 3-2 dall'Atletico Vieste al termine di una partita rocambolesca. In classifica, l'Unione Calcio occupa il quintultimo posto con 23 punti a tre lunghezze dalla zona salvezza. Ufficio stampa Unione Calcio Bisceglie


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SPORT Futsal femminile

Pallavolo

Al secondo posto

Coppa Puglia

Tredicesima vittoria stagionale per il Bisceglie Femminile che nella 18esima giornata del campionato di serie A2, girone B, si sbarazza agevolmente del Civitanova Dream Futsal con un perentorio 9-0. Bisceglie che parte con il quintetto formato da Tempesta, Annese, Pati, Mendieta e Soldano. Apre le marcature Annese al 2'24” con un diagonale che vale l'1-0. Il raddoppio giunge al 10'03” con la palla conquistata da Scommegna a centrocampo che finalizza con un preciso diagonale rasoterra. Tricarico firma il 3-0 con un diagonale fotocopia del secondo gol. Bisceglie che non accenna a decelerare, al 13'30” prima Soldano poi Pugliese vanno vicine alla realizzazione personale. Nel

finale di tempo Moroni ruba palla a centrocampo e scaraventa in rete per il 4-0, Annese su schema da calcio piazzato chiude il primo tempo sul 5-0. La ripresa parte con un cambio tra pali, Loconsole prende il posto di Tempesta. Al 3'07” Annese fa tripletta su imbucata di Moroni. Bisceglie che firma il 7-0 al 6'22” con il diagonale di Tricarico da banda destra. È di Soldano l'ottava marcatura con diagonale rasoterra che supera Romano. Soldano poi fa doppietta con un'azione personale. Nel finale accademia con il Bisceglie vicino più volte alla doppia cifra. La vittoria consente al Bisceglie di tornare a - 5 dalla capolista AZ Gold Futsal, prima in classifica a quota 46. Fabrizio Montinaro

La Coppa Puglia è un torneo che decreta la squadra più forte dell'intera regione di una determinata categoria. Si gioca il prossimo 31 marzo in casa di una delle quattro squadre partecipanti al torneo: Sportilia Volley Bisceglie, Deco Domus Noci, Adriatica Volley Trani e A.S.D. Magik Copertino. La Sportilia ha accesso alle semifinali della manifestazione con la vittoria ottenuta in casa contro le quarte classificate, dopo il girone d'andata del girone B regionale (Talion Volley Tuglie). Alla conclusione del girone di andata, le prime quattro classificate di entrambi i gironi (A e B) si scontrano per partecipare alle semifinali ed eventualmente alle finali della manifestazione. Durante l'appuntamento mat-

Sportilia Volley Bisceglie

tutino, in semifinale, si scontrano i due campioni d'inverno Sportilia Volley Bisceglie e la Deco Domus Noci e l'Adriatica Volley Bisceglie con l'A.S.D. Magik Copertino. Le vincitrici si scontrano in finale nel pomeriggio. L'anno scorso la Sportilia Volley ha vinto la semifinale di Coppa Puglia contro il Volley Tennents Lecce per 3-0 e la finale contro le padrone di casa Conversano, con lo stesso risultato, aggiudicandosi così il titolo di migliore squadra del campionato di serie D. Quest'anno riproveranno nell'impresa che vede comunque più difficile il raggiungimento della vittoria dato l'alto livello tecnico delle squadre del girone B. Lucrezia Valente

Unione Calcio Bisceglie

Bilancio di febbraio Resoconto giovanili

La squadra di pallavolo Sportilia Volley Bisceglie, allenata da Nicola Nuzzi, nella stagione 2016/2017 ha vinto il campionato di serie D con zero sconfitte, accedendo al campionato regionale di serie C. Nella stagione 2017/2018 la rosa è la stessa della stagione precedente, fatta eccezione per il ritorno della centrale Mariangela Di Reda e dell'opposto Emilia Gorgoglione. E' composta dalle pelleggiatrici Arianna Losciale e Alessandra Parisi, dalle opposte Emilia Gorgo-

glione e Simona Rana, dalle centrali Mariangela Di Reda, Lucrezia Simone e Ylenia De Mango, dalle laterali Piera Losciale, Maria Grazia Nazzarini (che è anche il capitano della squadra) e Rebecca Lopopolo e dai liberi Elisabetta Todisco e Martina Lavolpicella. È una giovane squadra costituita quasi totalmente da biscegliesi che hanno coltivato la loro passione in loco. La metà delle atlete (Simona Rana, Ylenia De Mango, Rebecca Lopopolo e Martina Lavolpicella) fa parte delle giovanili della società, essendo under 18. Durante le competizioni il sestetto titolare è solitamente composto al palleggio da Arianna Losciale opposta a Emilia Gorgoglione con Capitan Nazzarini e Piera Losciale di banda, Mariangela Di Reda e Lucrezia Simone al centro e dal libero Elisabetta Todisco. Il girone di andata si è concluso nel mese di gennaio con undici vittorie e una sconfitta in casa dell'Erredi Ass.ni Taranto per 3-1. Lucrezia Valente

Continua il buon momento delle giovanili dell'Unione Calcio Bisceglie, ancora protagoniste nei rispettivi campionati. La Juniores allenata da Giuseppe Albanese mantiene il primo posto in classifica avendo inanellato, nelle ultime cinque giornate, tre vittorie rispettivamente contro Giovinazzo, Molfetta Calcio, Vigor Trani e Nuova Spinazzola ed un buon pareggio interno contro il Bitonto. Molto bene anche gli Allievi regionali allenati da Gaetano Fanelli che hanno battuto per 7-0 la Nuova Andria e proseguono l'inseguimento alla capolista Audace

Cerignola, attualmente distante una lunghezza. Il kappaò nella stracittadina contro l'Unione Calcio per 3-2 non ha pregiudicato l'ottimo campionato dei Green Bisceglie di Vito Fanelli che attualmente occupano la quarta posizione con 32 punti. Buona sinora anche la stagione dei Giovanissimi di mister Gianpiero Di Pierro che nell'ultimo turno hanno battuto per 20 Medaglie d'Oro Barletta rimanendo le prime posizioni in classifica con 40 punti, frutto di 13 vittorie, 1 pareggio e 5 sconfitte. Ufficio stampa Unione Calcio Bisceglie

Futsal

Diaz al terzo posto Una vittoria sudata ma meritata, quella conquistata sabato dalla Diaz in casa del Futsal Castellaneta in occasione della 24esima giornata del campionato di serie C1 di calcio a 5. Partita che mette in palio punti importanti; zona playoff da mantenere per il sodalizio presieduto da Giuseppe Cortellino, distanziare quella playout per i padroni di casa. Tortora coglie subito una traversa, match che si blocca in favore della Diaz con la

rete messa a segno da Angelo Cassanelli. Bomber De Cillis giustifica il vantaggio costringendo l'estremo di casa ad un intervento complicato. Nei minuti successivi è il portiere biancorosso Giuseppe Belsito, in campo al posto di Spadavecchia, a diventare grande protagonista con due ottime parate. Biscegliesi che trovano il varco giusto per raddoppiare ancora con un ispirato Angelo Cassanelli, doppietta

personale per lui. Nel finale di tempo ancora Belsito nega la gioia del gol ai padroni di casa, andando al riposo sullo 0-2. La ripresa arride ancora alla Diaz che trova il tris con la 31esima rete stagionale del “Nino Maravilla” De Cillis. Neanche il tempo di mettere le cose in ordine che i biancorossi si portano sullo 0-4 con la rete di Mauro Caggianelli. Futsal Castellaneta che ha il merito di non mollare la presa, andando in

gol su calcio di rigore con Quero. Diaz che sembra riuscire ad arginare le sortite avversarie, ma nei minuti finali prima Quero fa doppietta personale, poi De Bellis riapre il match in maniera clamorosa. Nel finale gli uomini di mister Di Chiano stringono i denti, portando a casa la sesta vittoria esterna stagionale che li consente di mantenere la terza posizione con 45 punti. Gianluca Valente

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