Febbraio

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FARMACIA

PROGETTO

D’AMORE

FARMAFIT

ABBONAMENTO: CITTÀ (ritiro in edicola) € 15,00 - CITTÀ (spedizione) € 25,00 - ITALIA (spedizione) € 60,00 - ESTERO (spedizione) € 90,00

Volete la bicicletta?

di Antonio Rana ilbiscegliese@alice.it

Per una quasi felice coincidenza abbiamo ricevuto una lettera di un nostro abituale lettore sull'uso della bicicletta e ci siamo imbattuti sulle risultanze emerse nel corso del Bike Economy Forum, organizzato da Gianluca Santilli di Bicitaly, estimatore del ciclismo amatoriale e professionistico. Se da un lato il nostro lettore auspica per Bisceglie una proliferazione di ciclisti, come emerge dalla lettera che pubblichiamo all'interno del giornale, dall'altro conviene spiegare cosa è la bike economy, sulla base delle conclusioni del forum tratte da Money.it. Tale dicitura racchiude tutti i settori in cui la bici può rappresentare una risorsa di crescita. Per primo quello industriale, non solo per la produzione di biciclette e componentistica, ma anche per la costruzione di strutture adeguate, come piste ciclabili e ciclovie. Pertanto, sui territori attrezzati in favore delle biciclette è possibile creare eventi e iniziative che

Sabaritoo

Ora uato Contin

BISCEGLIE Via S. Andrea, 68 IL GIOCO È VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI

amministrazione autonoma dei monopoli di stato

Gioco Legale e Responsabile

stimolino il turismo, altra importante risorsa per l'economia. In pratica, la diffusione della bicicletta consente lo sviluppo della mobilità green e della salute. Non solo, anche moda e tecnologia possono essere al servizio di chi pedala con accessori utili per il monitoraggio delle performance o con indumenti adatti al mezzo a due ruote. In tali termini, la bicicletta è al centro non solo della mobilità sostenibile, ma anche dell'economia sostenibile: come mezzo è sempre stato storicamente diffuso ovunque, ma negli ultimi anni è stato rivalutato e riscoperto alla luce delle tematiche ecologiche,

Gli auguri di tutti noi al fondatore de “Il Biscegliese” Pierino Rana che l’11 Febbraio raggiunge la vetta dei 91 anni poiché potenzia gli spostamenti cittadini senza creare traffico né smog, agevola la salute di chi lo utilizza e fa girare l'economia. In tutta Europa le bici hanno stimolato diversi settori: dall'ambiente all'industria, dalla salute alla tecnologia e persino alla moda, per un giro d'affari totale di oltre 500 miliardi di euro. In Italia si assiste ad una difficoltà a cogliere i benefici della bike economy a causa di investimenti limitati e una cultura che tende ad escludere la bicicletta dalle città. Anche se il nostro Paese possiede un enorme potenziale perché è il primo produttore di biciclette d'Europa, con decine di migliaia di lavoratori in questo settore e un giro d'affari di oltre un miliardo di euro, che include produzione, componentistica e riparazioni. Cosa ci manca dunque? Investimenti nelle infrastrutture sull'esempio delle grandi città europee come Londra e Parigi. Se mancano strade sicure, e fatte appositamente per i ciclisti, l'uso della bicicletta, e con esso anche l'economia, faticherà a crescere. In proposito, esiste una legge quadro sulla ciclabilità

che prevede uno stanziamento di 500 milioni di euro per la costruzione di infrastrutture dedicate. In soldoni la bike economy è un settore molto giovane che può aprire le porte a molte possibilità di crescita economica, e per questo a febbraio sarà inaugurato l'Osservatorio della bike economy dalle associazioni di settore in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, un centro di monitoraggio delle realtà ciclistiche in Italia e della loro crescita sul suolo nazionale in relazione all'economia. Come abbiamo già detto per i veicoli elettrici Bisceglie saprà cogliere tale opportunità? Anche in questo caso, oltre alla salute, la bicicletta potrà fare del bene all'economia cittadina. Antonio Rana

PERIODICO INDIPENDENTE Fondatore Pietro Rana

Anno XLIV - N. 2 - Febbraio 2018 - € 1,50


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CRONACA Incendi, arresti, incidenti, sequestri

La cronaca di gennaio 3 gennaio Incendi Un incendio si sviluppa nel tardo pomeriggio al contatore della scuola “Dino Abbascià”, nel centro storico di Bisceglie. Le fiamme provocano il danneggiamento una tubatura e portano ad una fuga di gas. Gli uomini della polizia locale, carabinieri e vigili del fuoco domano l'incendio. Ricostruendo la dinamica dell'episodio, l'incendio sarebbe divampato a causa di un petardo lanciato da alcuni ragazzi nella zona dove si trova il contatore del gas dell'edificio scolastico. Si sviluppano altri due incendi, uno alle sterpaglie situate di fronte al parco di Sant'Andrea, in via Chiara d'Assisi, e l'altro al verde dell'Ipsiam “Sergio Cosmai” in via Cala dell'Arciprete. 8 gennaio Triplice incidente In piazza Vittorio Emanuele, all'incrocio con via De Gasperi, un uomo alla guida di una Fiat 500L accusa un malore e, perso il controllo dell'auto, tampona una Clio di colore bordeaux in sosta. Ferito anche il conducente della Renault, colpito alla gamba a causa del contraccolpo provocato dall'impatto tra le due autovetture. La 500L, prima di terminare la sua corsa, ha scontrato altre due automobili in sosta. Sul luogo sono intervenuti gli agenti della Polizia Locale di Bisceglie e due ambulanze che hanno immediatamente trasportato in codice rosso l'uomo colpito dal malore all'ospedale “Dimiccoli” di Barletta” e accompagnato il 70enne ferito alla gamba al pronto soccorso di Bisceglie. 12 gennaio Arrestati due rumeni Vengono arrestati a Bisceglie due giovani rumeni autori di un furto ai danni di supermercato di Trinitapoli. I malviventi, con l'aiuto di un complice minorenne, avevano rubato bottiglie di superalcolici, confezioni di tonno e di formaggi da un negozio di alimentari. Scoperto quanto stava accadendo, il minorenne è stato bloccato da alcuni clienti del negozio, i due giovani, invece,

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inseguiti fino a Bisceglie da un carabiniere fuori servizio, sono stati arrestati dai militari locali e rinchiusi nel carcere di Trani. Riaccompagnato al centro di prima accoglienza di Bari il minorenne. 14 gennaio Autovetture danneggiate Una Fiat Panda blu e una Peugeot 206 nera, in sosta fuori allo stadio biscegliese “G. Ventura”, vengono danneggiate mentre si disputava la partita di Eccellenza tra Unione Calcio Bisceglie e Molfetta Calcio. Ad ambedue le autovetture, parcheggiate fuori all'area del settore ospiti, in via D'Addato, sono stati rotti i vetri e una delle due automobili è stata anche ribaltata. Ad agire, secondo le forze dell'ordine, sarebbe stata una ventina di persone a capo coperto. Per frantumare i vetri i teppisti avrebbero utilizzato delle transenne in ferro posizionate nella zona. I due proprietari delle autovetture, al momento del tragico episodio, erano nel settore ospiti ad assistere alla partita. 16 gennaio Omicidio De Gennaro La Procura di Trani chiude ufficialmente l'inchiesta relativa all'omicidio di Matteo De Gennaro, il 25enne biscegliese ferito nella notte tra il 10 e 11 giugno 2017 in piazza Diaz, all'uscita della stazione ferroviaria. La chiusura è arrivata in seguito alla notifica, giunta dal pm Alessandro Pesce, di conclusione delle indagini al 35enne biscegliese Mauro Dell'Orco, unico indagato. Le indagini hanno riportato che l'uomo colpì al viso De Gennaro usando una pistola calibro 6.35. Dopo un periodo di agonia di tre giorni all'ospedale Bonomo di Andria, De Gennaro morì. Il giorno seguente l'aggressione, Dell'Orco si costituì ai Carabinieri della tenenza di Bisceglie. Risponderà di omicidio e detenzione illegale di arma da fuoco. 16 gennaio Sequestro datteri di mare La Guardia Costiera di Barletta, nelle prime ore mattutine, sequestra ben 5 kg di datteri di mare pescati illegalmente in zona

“anfiteatro” a Bisceglie. L'autore dell'episodio, un sub di 52 anni, per procurarsi il mollusco ha provocato danni agli scogli. Denunciato all'autorità giudiziaria anche il suo complice, che durante l'operazione agiva da palo. Dopo il sequestro il pescato è stato consegnato alla ditta autorizzata allo smaltimento del prodotto. 20 gennaio Panico in una braceria Nella tarda serata un principio di incendio, fortunatamente senza gravi conseguenze, si sviluppa in una braceria in via Cavour. L'episodio, motivo di panico tra i clienti, sarebbe scaturito da alcune fiamme provenienti dalla brace, immediatamente sedate dal titolare dell'attività. Sul luogo sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Molfetta e l'equipe del 118. 22 gennaio Intervento dei Metronotte L'intervento di una pattuglia dei Metronotte di Bisceglie sventa un furto ai danni di una tabaccheria in corso Umberto. All'arrivo della pattuglia la serranda dell'attività era leggermente sollevata. Fortunatamente i ladri non sono riusciti a concludere l'operazione, evidentemente intimoriti dal segnale d'allarme e dall'intervento degli uomini della Metronotte. 23 gennaio Ketamina in aereo Un giovane 26enne di Bisceglie, appena arrivato all'aeroporto di Bari-Palese su un volo proveniente da Berlino, viene arrestato dalla Guardia di Finanza poiché in possesso al momento dei controlli di ben 700 grammi di Ketamina. Il giovane aveva nascosto la droga, che allo stato base si presenta in forma liquida, in alcune confezioni di crema per il corpo. Dopo l'arresto il 26enne è stato rinchiuso nel carcere di Bari. Sono in corso ulteriori indagini per risalire ai destinatari dello stupefacente. 24 gennaio Potenziato il depuratore Vengono inaugurate, alla presenza del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano,

le opere dell'Acquedotto Pugliese per il potenziamento del depuratore di Bisceglie. I lavori consentiranno di potenziare quelle che sono già le funzioni del depuratore e limiteranno, inoltre, gli impatti ambientali. 25 gennaio Città più sicura Nuove telecamere vengono installate sul territorio al fine di implementare il sistema di videosorveglianza e la sicurezza cittadina. I nuovi apparecchi sorveglieranno: parcheggio stazione ferroviaria, litoranea di ponente, via Giovanni Bovio, area pedonale Aldo Moro, via Imbriani, Corso Umberto e via della Repubblica. Sono previste prossime installazioni in via Seminario, via Sant'Andrea e centro storico. Claudio Ruggieri

Parlamentari

I candidati Sono 62 i pugliesi che andranno a rappresentare la regione nel prossimo Parlamento, 42 deputati e 20 senatori. 16 deputati saranno eletti nei collegi uninominali con sistema maggioritario, 26 in quelli plurinominali con sistema proporzionale. Per quanto riguarda i senatori, 8 affronteranno lo scontro diretto nei collegi uninominali e 12 usciranno dal voto attribuito alle mini-liste. Ecco i biscegliesi che si presentano alle elezioni parlamentari del 4 marzo: Francesco Boccia (Pd) nel collegio plurinominale 3 (Lecce, Casarano, Nardò) per la Camera, Giovanni Caprioli (Civica Popolare Lorenzin) nel collegio plurinominale Puglia 1 (collegi Bari, Bitonto, Molfetta, Altamura) per la Camera, Davide Galantino (M5s) nel collegio plurinominale Puglia 1 per la Camera, Sergio Silvestris (Forza Italia) nel collegio uninominale 3 (Andria, Manfredonia) per il Senato, Francesco Spina (Pd) nel collegio uninominale Puglia 3 per la Camera. Antonio Rana


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ATTUALITÀ Attività AVIS

A 4 mila iscritti Il periodo delle feste natalizie è stato contraddistinto da una importante penuria di sangue che ha riguardato tutta la Puglia. In alcuni ospedali sono stati anche rinviati alcuni interventi chirurgici. Al di là di considerazioni organizzative di altro genere e di politiche sanitarie, c'è un dato oggettivo legato al periodo e alla diversa disponibilità dei donatori in un periodo molto particolare per ovvie motivazioni. Nella nostra BAT provincia la carenza di sangue non è stata inferiore ad altre zone pugliesi. Su “La Gazzetta del Mezzogiorno” abbiamo letto, in modo enfatico, articoli provenienti

da Andria e Barletta in cui venivano elogiati i donatori, molti i giovani, che si erano prontamente recati presso i centri a donare il sangue. Bisceglie non è stata assolutamente da meno e lo scorso 14 gennaio si sono presentati in 29 presso il centro dell'Ospedale per donare dopo l'appello fatto dall'AVIS. Le sacche utili sono state 22 e Cristina Di Cuonzo, che era di turno, è rimasta soddisfatta dell'afflusso notevole, come l'intera sezione avisina di Bisceglie. Questa giornata è di buon auspicio per il nuovo anno, ma dobbiamo dire che il 2017 non è stato un anno cattivo perché si

sono raccolte circa un centinaio di sacche in più rispetto al'anno precedente. Sono stati 47 i nuovi donatori che si sono iscritti alla sezione cittadina che, dall'inizio della sua storia, è giunta vicina ai 4.000 iscritti. Un segno che conferma il senso di solidarietà che, da sempre, è una caratteristica dei biscegliesi. Marco Fontana

Operazione antidroga

Maxi blitz Circa 8 quintali di hashish e 27 chilogrammi di marijuana che avrebbero fruttato sul mercato all'incirca 4 milioni di euro. Sono le cifre di un maxi blitz, avvenuto la sera del 16 gennaio, capitanato dal Nucleo di Polizia EconomicoFinanziaria del Comando Provinciale della guardia di Finanza di Bari, corroborati dalla componente specialistica del Reparto Operativo Aeronavale del Corpo. Il sequestro è partito con l'intercettazione, nelle vicinanze

dello svincolo “Lama di Macina” della statale 16, di un furgone al quale si era avvicinata una Renault Clio guidata da un uomo, residente a Bari, con precedenti penali nel settore degli stupefacenti. Non appena i finanzieri hanno dato segno della loro presenza, i due veicoli si sono dati alla fuga ma sono stati immediatamente fermati dalle fiamme gialle. Nel furgone sono stati trovati 60 chili di hashish e 27 chili di marijuana. Invece, dopo

un'accurata perquisizione, l'uomo alla guida della Renault è stato trovato in possesso di 32mila euro in contanti. Il conducente del furgone, dopo il fermo dei finanzieri, aveva con sé due mazzi di chiavi, uno dei quali appartenente, dopo attente ricerche, a un garage situato nel centro cittadino di Bisceglie. All'interno della rimessa i militari hanno rinvenuto ben 730 chili di hashish. Le operazioni sono continuate per tutta la notte e

hanno condotto gli agenti ad una villetta appartenente a uno dei due giovani albanesi, situata sulla vecchia strada per Corato. Nell'abitazione è stata rinvenuta, sotto il cuscino del letto, una pistola semiautomatica “Glock” calbro 9x21, con caricatore da 14 colpi e pronta all'uso. Armi, denaro e stupefacenti sono stati sequestrati, per i tre uomini invece si sono aperte le porte del carcere di Trani. Claudio Ruggieri

Antidroga

Operazione Angel “Angel”, questa è la denominazione criptica che i malfattori usavano per chiamare l'eroina e poi divenuta l'intitolazione dell'indagine da cui è scaturita una operazione antidroga, avvenuta lo scorso 16 gennaio, e che ha coinvolto anche Bisceglie. L'indagine, partita a febbraio e conclusasi nel maggio 2016, ha sbaragliato un'organizzazione

criminale che deteneva e gestiva lo spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio a nord di Bari e nell'area periferica del capoluogo pugliese. Tra i luoghi di azione di questa banda c'era anche Bisceglie, usata principalmente come piazza dello smercio. L'operazione, partita alle prime luci dell'alba, ha coinvolto ben 100 militari del Comando Provinciale

dei Carabinieri di Bari. Nel complesso sono state emesse 20 ordinanze che hanno portato 4 persone in carcere, 6 ai domiciliari e altre 10 all'obbligo di dimora. Tra questi ci sono anche i biscegliesi Maria Benso, 47enne, finita agli arresti domiciliari e Luigi Di Chiano, 39enne, per cui è scattato l'obbligo di dimora. Dopo accurate ricerche, è stato

decretato che il gruppo, attraverso le vendite illecite, riuscisse ad accumulare quasi 2mila euro al giorno. Tra i boss dell'organizzazione, originari di Palo del Colle, emergono i nomi di Francesco Pace, Giacomo Geronimo, Claudio Bufano e il fratello Roberto, tutte figure appartenenti al panorama malavitoso della zona. Claudio Ruggieri

Consiglio comunale

Bisceglie Andria

Le decisioni

Lavori in corso

Dopo la proposta lanciata dalla minoranza nello scorso consiglio comunale del 13 dicembre di aumentare e potenziare gli strumenti a tutela della sicurezza dei cittadini, nel consiglio comunale del 28 dicembre la massime assise cittadina ha approvato all'unanimità le proposte in materia di sicurezza urbana e lotta all'illegalità. Nel concreto, si provvede alla sostituzione in led degli impianti di illuminazione pubblica, ad aumentare il numero dei poliziotti locali operativi sul territorio anche attraverso il coinvolgimento di

guardie volontarie o imprese di vigilanza convenzionate, a lanciare una campagna contro le situazioni di incuria, degrado urbano e abusivismo sul territorio. Su richiesta del consigliere Angelantonio Angarano, inoltre, sarà convocata la commissione speciale sulla sicurezza urbana, esistente da ben sette anni ma mai riunitasi. Infine, su proposta del consigliere Casella, nel servizio di pattugliamento del territorio verranno incluse anche le guardie campestri ed ambientali Claudio Ruggieri

A partire dal 15 gennaio, fino almeno al 15 marzo, la strada provinciale 33 Andria-Bisceglie resta chiusa al traffico a causa di lavori di ammodernamento, manutenzione del piano viabile e sistemazione delle pertinenze dell'arteria stradale. Il transito attraverso il cantiere viene consentito solo ai mezzi dell'amministrazione provinciale, mezzi di soccorso, forze dell'ordine e mezzi o uomini impegnati nei lavori. I percorsi alternativi per poter raggiungere Andria da Bisceglie sono i seguenti: strada statale 16 (16 bis), strada

provinciale 1 Andria-Trani, strada provinciale 12, strada provinciale 27 e tangenziale di Andria. Claudio Ruggieri

Abbonarsi in città a “il biscegliese” costa solo 15 Euro (ritiro in edicola)

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ATTUALITÀ L'ordinazione di mons. D'Ascenzo

“Messis quidem multa”

Lo scorso 14 gennaio, oltre al sindaco, ad alcuni membri dell'Amministrazione Comunale e delle Autorità Militari, una rappresentanza delle nostre comunità parrocchiali ha partecipato a Velletri, all'Ordinazione Episcopale di mons. Leonardo D'Ascenzo, Vescovo eletto della nostra Arcidiocesi di Trani-BarlettaBisceglie. Grande commozione e gioia ha pervaso il popolo di Dio radunato per l'evento, nel palasport “Bandinelli” di Velletri. Mons. Vincenzo Apicella, vescovo d i Ve l l e t r i - S e g n i , c h e h a presieduto la celebrazione,

nell'omelia, con queste parole ha delineato il profilo di mons. D'Ascenzo: “…un uomo vero che ama, dice e fa la verità. Quello che lui sente, ascolta dal S i g n o re , l o d i c e senza guardare in faccia nessuno, è u n u o m o misericordioso, che sa ascoltare, g e n e r o s o , disponibilissimo. Ma attenti! È un uomo per il quale viene prima il Signore e la Sua parola, poi il resto. Oggi gli viene affidato questo ministero e Lui si fa carico di essere guida e maestro con rigore e con la sua naturale inclinazione a non scendere a compromessi…” Poi lo stesso ha ringraziato don Leonardo per essere stato in questi anni, nella diocesi di Velletri, un riferimento costante per laici e confratelli, e gli ha augurato di poter trovare nella diocesi, che ora guiderà come Vescovo, tanti sacerdoti che come collaboratori nel ministero sappiano spendersi, come Lui, con grande generosità per la causa del Vangelo e per il servizio dei fratelli, ossia per il bene della

Chiesa. Con l'immagine di una mamma che accompagna il figlio all'altare per il matrimonio ha ben sintetizzato i sentimenti di gioia, tristezza, nostalgia, preoccupazione, con uno sguardo fiducioso verso il futuro, che si alternano nell'animo di quanti hanno condiviso il proprio cammino con Lui. A conclusione della celebrazione, dopo aver raggiunto e abbracciato con grande tenerezza i fedeli di Velletri-Segni e di Trani-Barletta-Bisceglie, nel suo ringraziamento, don Leonardo si è augurato di essere come Samuele, nella disponibilità alla chiamata, nella capacità di crescere, nell'impegno di non lasciare andare a vuoto una sola parola del Signore. Poi, sottolineando il valore dell'ordinarietà nel suo percorso di sequela del Cristo, ha ipotizzato che Papa Francesco nella sua scelta non possa che aver valutato il “corso umanamente ordinario del suo vissuto”. Un solo nome pronunciato con affetto e commozione, quello di don Franco Risi, il sacerdote che lo ha accompagnato nello spuntare della vocazione e nel tempo della formazione; e poi la gratitudine per il contesto parrocchiale in cui il Signore gli ha fatto sperimentare che la “logica del servizio è il senso della vita ed

è capace di dare pienezza e gioia…” Le ultime battute per la Sua Sposa, la nostra diocesi che lo accoglierà per l'inizio del suo ministero pastorale, nella città di Trani il prossimo 27 gennaio: “il vostro affetto non fatica a farsi sentire e io lo avverto come ancora più grande della vostra numerosissima presenza; cammineremo insieme, in comunione, alla ricerca di cosa Dio ha in cuore per noi, porzione del suo Popolo, alla scuola del Vangelo e sostenuti dall'Eucaristia.” La gratitudine che nella preghiera eleviamo al Signore per i diciassette anni condivisi con mons. Pichierri, che con passo sicuro e deciso ci ha sollecitati costantemente a “crescere in Gesù Cristo” (Ut crescamus in Illo…) e a “camminare insieme nella sinodalità”, ora diviene desiderio di continuare il nostro itinerario, guidati da mons. D'Ascenzo, “stella” che illuminerà e indicherà la strada nella Verità del Vangelo. Il 4 febbraio accogliamo il nuovo Vescovo nella nostra città di Bisceglie rinnovandogli la disponibilità a lavorare con lui nel vasto campo di Dio… “Messis quidem multa” (Lc 10,2). Don Mauro Camero

Una serata per ricordare

“L'ultima bozza” Una serata per ricordare. Lo scorso 26 gennaio, nella Sala degli Specchi a Palazzo Tupputi, è stato presentato ad un folto pubblico “L'ultima bozza”, il libro di Michele Scaranello, bancario di professione e scrittore per passione. “L'ultima bozza” è un appassionante viaggio tra passato e presente. Una trama molto ben articolata sostiene la scrittura veloce e fluida. Stefano, un incallito correttore di bozze, appassionato di musica jazz, abituato a setacciare le sue passioni e la scrittura, intrappola il sassolino scomodo del suo passato. Un destino beffardo gli farà valutare la bozza di un autore esordiente. Sullo sfondo di tre

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storie d'amore, fra colpi di scena e drammi, l'intreccio svelerà il memoriale di Franco, un soldato italiano catturato dai tedeschi a Lepanto subito dopo l'armistizio, e imprigionato in sette diversi campi di concentramento. La musica jazz è parte del romanzo, ed ha accompagnato la presentazione il progetto musicale Insideout Eventi dei maestri Antonio Furio al piano e Mimmo Gassi al sax. I due musicisti hanno presentato una selezione musicale ad hoc di grandi jazzisti del calibro di Louis Armstrong, Hawkins Coleman ed Ella Fitzgerald. La presentazione è stata moderata da Sara Minervini, editor e correttrice di bozze, e Daniela Di Pierro, blogger di Leggendo a

Bari. L'evento è stato patrocinato dal Comune di Bisceglie, l'Associazione Santa Margherita, nell'ambito delle sue finalità di promozione culturale, in collaborazione con Rotary club

Bisceglie, Commissione diocesana Feste patronali, Centro Studi Biscegliese, Sinestesie Mediterranee, Confcommercio e Consorzio Mercati in città. Antonio Rana


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ATTUALITÀ Ospedale di Bisceglie

Contenziosi

Il pronto soccorso Comune vs. Camassa Prosegue, senza sosta, il contenzioso fra il Comune di Bisceglie e l'ex gestore impegnato nel servizio di igiene urbana Camassambiente Spa. Dopo le due precedenti notificazioni da parte del Tribunale di Bari nei confronti del comune, nel corso di gennaio è arrivato anche l'atto di citazione dei legali di Camassambiente Spa. Nell'udienza del prossimo 12 marzo, i legali del gestore barese cercheranno di condannare il comune di Bisceglie al pagamento, in favore dell'azienda, della somma di 972mila euro più iva e interessi di

mora dovuti alle scadenze delle fatture non pagate all'ente quando era ancora operativo sul territorio comunale. Il recesso contrattuale tra il comune di Bisceglie e Camassambiente Spa avvenne lo scorso 13 marzo dopo la notizia di un'interdittiva antimafia emessa nei confronti del gestore barese nel dicembre 2016. Per la difese dell'ente pubblico, la giunta comunale ha incaricato un avvocato esterno, Francesco Belviso, che percepirà un compenso di circa 15mila euro. Claudio Ruggieri

Al Politeama Il pronto soccorso dell'Ospedale di Bisceglie ha acquistato la sua autonomia operativa dal 1970, precedentemente funzionava con i medici di tutto l'Ospedale che ruotavano e coprivano i turni. In realtà c'era un certo numero di medici che si occupava prevalentemente della sua attività, ma non solo di essa. Dal 1989 il pronto soccorso ebbe anche un primario e il primo fu Tommaso Fontana. Nel corso degli anni seguirono altri primari quali Michele Cinone e Dario Gisotti. Gisotti è stato l'ultimo primario del pronto soccorso perché questo primariato è stato soppresso in quanto, da qualche direttore generale della ASL, è stato considerato il pronto soccorso B i s c e g l i e - Tr a n i d i s e c o n d a r i a importanza rispetto alle popolazioni di Andria e di Barletta. Non si tratta di tagliare un posto di prestigio, ma di togliere autorevolezza al servizio, e questo si riverbera sullo stesso funzionamento di esso. Per questo, tra le varie e importanti incombenze, il responsabile dell'Ospedale, il valente Andrea Sinigaglia, deve anche occuparsi dei problemi più rilevanti del pronto soccorso. Attualmente questo servizio a Bisceglie conta su questi medici: Leonardo Lorusso, Angelo Tedesco, Giovanna Pasculli, Ilario Prechiazzi, Candida Tangorra, Giovanni Scicutella, Concetta Simone, Daniela Antonicelli, Romana Cuonzo e Annamaria Quitadamo, quest'ultima con servizio a gettone. Ci sono 18 infermieri, 4 operatori sanitari e 4 ausiliari sanitari guidati dalla caposala Lucrezia Minervini. Le prestazioni effettuate nel 2017 sono state ben 91.210, un numero non certo lontano, se sommato anche le prestazioni eseguite presso il pronto soccorso di Trani, da Andria e

Barletta. A Bisceglie si rivolgono cittadini di Bisceglie, di Trani, di Molfetta, di Giovinazzo e anche da altre città. Il 118 porta le urgenze di vario tipo, in continuazione, e vengono affrontate con professionalità e impegno. Si tratta di un ritmo di lavoro sostenutissimo, ma l'organico di Bisceglie è inferiore a quello dei pronto soccorso di Andria e Barletta, forse considerati più degni di attenzione. I medici sono insufficienti e devono anche coprire vari turni di servizio a Trani. Una carenza che porta i sanitari a svolgere prestazioni lavorative continue e certamente non compatibili con ritmi che garantiscano pause importanti e veramente ristoratrici. È necessario ampliare l'organico, ma non si hanno notizie che la Direzione della ASL ci stia pensando. I locali ove è posto il pronto soccorso non sono completamente adeguati all'affluenza dei cittadini e non c'è una vera camera calda, il triage non è possibile eseguirlo per carenza di spazi e ci sono problemi di pendenza quando piove e l'acqua tende ad entrare nei locali. Le attrezzature sanitarie andrebbero potenziate e ci vorrebbero più barelle e sedie a rotelle. Il clima di risparmi generalizzato che vorrebbe ridurre farmaci e presidi sanitari in tutta la Regione colpisce anche il pronto soccorso di Bisceglie come ormai l'angosciante mancanza di posti letto che segue piani sanitari fatti sulla carta e non nella realtà. Il pronto soccorso di Bisceglie, nonostante tutto, fa un lavoro eccellente ed è per questo che dalle città vicine vengono a Bisceglie. Non sempre, purtroppo, i nostri concittadini si mostrano riconoscenti e capaci di comprendere quanto lavoro e sacrificio sta dentro questo luogo. Tommaso Fontana

Migliorie

“Sostegno alle imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo”. È il nome dell'avviso pubblico regionale che ha visto finanziare ben 13 sale cinematografiche allo scopo di valorizzare quelle identificabili come “attrattori culturali” e tra cui figura anche il nome del Politeama Italia di Bisceglie. Grazie a questo bando, il cinema e teatro biscegliese ha ricevuto un finanziamento di 480mila euro, di

cui 282mila provenienti da fondi europei e 197mila da fondi statali. Attraverso queste risorse verranno demolite alcune aree e realizzate al loro posto due sale di proiezione da circa 80 posti l'una. Inoltre, tra le altre migliorie, verrà potenziata l'infrastruttura tecnologica che supporta le sale. I lavori di ampliamento partiranno tra la primavera e l'estate prossima. Claudio Ruggieri

Asl Bat

Nomine

È l'avvocato Alessandro delle Donne il nuovo direttore della Asl di Barletta-Andria-Trani. La giunta regionale ha notificato, lo scorso 15 gennaio, il direttore amministrativo del Policlinico di Bari come nuovo dg dell'Asl Bat, che va a sostituire il direttore uscente Ottavio Narracci, indirizzato alla gestione dell'Asl di Lecce. Prima che i due neodirettori entrino in carica, le rispettive Conferenze dei sindaci dell'Asl di

Lecce e Bat dovranno esprimersi in materia entro trenta giorni dalla richiesta. Durante una conferenza al polo universitario dell'ospedale di Barletta, Delle Donne ha da subito espresso di voler accelerare la costruzione dell'ospedale di Andria e intervenire affinché venga potenziata la rete ospedaliera che consentirà di ampliare il ventaglio dell'offerta sanitaria sul territorio. Claudio Ruggieri

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ATTUALITÀ

Concerto di Capodanno

La tradizione del “Concerto di Capodanno” è antica a Bisceglie. C'è un importante teatro che ha una storia ultrasecolare e ha visto sul suo palcoscenico un'infinita serie di importanti artisti e musicisti di grande valore ed è per questo che festeggiare il Capodanno in musica è un'impresa difficile al “Garibaldi” di Bisceglie. L'1 gennaio 2018 è stato all'altezza di una tradizione eccezionale in una città che ha dato la vita a personaggi di eccelsa levatura quali Gaetano Veneziano e Mauro Giuliani. Una orchestra giovane, ma già densa di qualità e talento come “l' Aura Sonum Philharmonia Orchestra”, si è esibita dinanzi ad un pubblico entusiasta e prodigo di grandi e meritati applausi. A dirigere questa splendida orchestra è stato un Maestro d'eccezione quale Dominga Damato. Un'artista di grande talento il cui gesto elegante e composto conduce i singoli musicisti verso un insieme armonioso e ricco di inimitabile melodia. Il maestro Damato è un affermato direttore d'orchestra conosciutissimo in Puglia, ma anche molto apprezzato in campo nazionale. Il suo tocco è semplice e leggiadro e avvince visivamente oltre che suggestionare con il suono squisito che affascina amabilmente. In programma brani immortali di Gounod, Rossini, Puccini e Verdi, tra i più famosi pezzi del melodramma italiano e straniero. Una seconda parte è stata dedicata ai famosi valzer della grande tradizione viennese resa celebre dai famosi Capodanni musicali della capitale austriaca i cui autori sono la storia della musica come Tchaikovsky, Johann Strauss (figlio), Puccini, Johann Strauss (padre). Il pubblico ha spesso accompagnato con il battere delle mani il fluire di note avvolgenti e talora piene di brio e forza come il “Can Can” di Jacques Hoffembac, Galop infernal. La giovane soprano Enza Carenza ha interpretato con assoluta maestria brani in italiano e francese. La serata è stata presentata dalla giornalista Annamaria Natalicchio, sempre affascinante nella sua composta eleganza e ha visto la presenza, tra il folto pubblico del sindaco di Bisceglie Vittorio Fata, che ha portato il saluto della città, del senatore Antonio Azzollini e di tantissimi appassionati. Tommaso Fontana ha portato il saluto delle Associazioni promotrici tra cui Centro Studi, Santa Margherita, Comitato Feste, Confcommercio, Mercati in Città, Il Piccolo Conservatorio di Rutigliano e Sinestesie Mediterranee. Un concerto memorabile che si iscrive nel libro d'oro della musica biscegliese. Tommaso Fontana

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ATTUALITÀ

Uno sponsor della serata Al termine della serata, oltre i fiori e i vari omaggi, tra cui i famosi fischietti di Rutigliano, opera del bravissimo maestro Francesco Laforgia, un particolare cadeaux è stato offerto al Maestro Dominga Damato da parte dell’azienda grafica PiùbAideA/Stampa-ok, uno degli sponsor principali della serata. La locandina del concerto è stata stampata su un particolare supporto rigido che dona alle immagini la plasticità e la brillantezza di un quadro. Questo materiale si presta particolarmente per rendere gradevole e duraturo nel tempo qualcosa di speciale che va conservato. Al Maestro Dominga Damato, sono stati omaggiati anche dei calendari con sue fotografie scattate in precedenti concerti, tra cui quello memorabile con l’orchestra sinfonica di Kiev la cui esibizione si è tenuta nel Teatro Garibaldi per l’Epifania del 2016. A consegnare questi omaggi due graziose ragazze: Maria Grazia Papagni e Marica Chantal Romano. Le due giovani hanno porto i doni per conto dell’azienda PiùbAideA/Stampa-ok ove lavorano e il cui titolare è Giancarlo De Feudis. Quest’Azienda, molto affermata in un vasto territorio e anche fuori Regione, a ottobre 2017 ha organizzato, presso la sede aziendale, un concerto il cui scopo era benefico e a favore della associazione APLETI che si occupa dei bambini affetti da leucemie e neoplasie infantili. Una serata magica, un concerto eccezionale e un’interpretazione sublime del Maestro Dominga Damato. Tommaso Fontana

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ATTUALITÀ Il campo “vecchio”

Riapre come nuovo Atteso come un regalo, il 2018 ha portato con sé una novità per la nostra città. Si tratta del campo “Di Liddo”, meglio conosciuto dai biscegliesi con il nome “campo vecchio”, che dopo i lavori di ristrutturazione ed adeguamento funzionale, vale a dire l'eliminazione del terreno in terra battuta e l'installazione di uno nuovo in erba sintetica e il rifacimento degli spogliatoi, ha finalmente riaperto al pubblico. La cerimonia di inaugurazione si è tenuta lo scorso 6 gennaio e per l'occasione si è svolto anche un quadrangolare, “Grande Bisceglie”, dedicato ai grandi Marino Monterisi, Michele D'Addato, Bruno Ferrero e Franco Montinaro. Al breve torneo hanno preso parte una rappresentativa di calciatori biscegliesi e le compagini giovanili di Bisceglie Calcio, Don Uva Calcio e Unione Calcio Bisceglie. Trionfo per la formazione del Bisceglie calcio, uscita vittoriosa dopo i calci di rigore per 4-3 contro l'Unione Calcio di Bisceglie. Terzo posto per la rappresentativa di calciatori biscegliesi, seguiti dal Don Uva Calcio. Il sindaco facente funzioni Vittorio Fata, affiancato da mons. Giovanni Ricchiuti, ha ufficializzato la riapertura dell'impianto sportivo con il consueto taglio del nastro. Claudio Ruggieri

In attesa della nuova Amministrazione

Come migliorare l'immagine della città Quest'anno ci saranno numerose novità. Saremo chiamati alle urne per rinnovare il Parlamento e a Bisceglie eleggeremo il nuovo sindaco. Nel frattempo proviamo noi biscegliesi a migliorare la nostra bella città vivendola in maniera diversa. Le lamentele più frequenti sull'operato degli amministratori riguardano generalmente tre problemi: l'igiene pubblica, il traffico e la pulizie delle spiagge. Passiamoli in rassegna. Sull'igiene della città, dopo l'avvio della raccolta “porta a porta” si è visto di tutto di più: sacchetti d'immondizia depositati ovunque: dalle strade cittadine alle strade di campagna, sotto i cavalcavia, lungo le rampe che portano alla SS 16 bis, e l'elenco di

discariche improvvisate e originali potrebbe continuare all'infinito. C'entra l'Amministrazione? Meno lagnanze e più collaborazione, atteniamoci alle regole per il conferimento dei rifiuti e ricorriamo alle isole ecologiche. Sul traffico siamo insuperabili nel complicarci la vita. Parcheggiamo ovunque ignorando divieti di sosta e di fermata, in prossimità di incroci e semafori e poi ci lamentiamo che la circolazione non scorre. Una maggiore presa di coscienza sui danni che provochiamo con la nostra indisciplina sarebbe auspicabile. Sarebbe pure auspicabile che la Polizia municipale sollecitasse maggiore collaborazione nella segnalazione

delle criticità nella circolazione stradale e, compatibilmente con le forze in organico, garantisse la presenza giornaliera di almeno un vigile in ogni quartiere. C'è bisogno di personale formato ad educare i cittadini a comportamenti più civili. Una “mission” spesso trascurata ma che potrebbe avere una rilevanza decisiva in una città che vuole crescere e distinguersi per igiene, senso civico e accoglienza. Vorrei poi spendere qualche parola sulla pulizia delle spiagge. Siamo bravissimi a lamentarci, soprattutto a inizio stagione, sulla loro impresentabilità, reclamando la dovuta pulizia, generalmente avviata da volontari. Ma basta osservarle dopo

una mareggiata per rendersi conto che i rifiuti restituiti dal mare non sono altro che quelli gettati in mare dagli uomini. E se provassimo a rispettare di più e a non considerare il mare una discarica? Dalla sua pulizia dipende il futuro e la sopravvivenza dell'uomo. Basta poco per rendere migliore e più vivibile la nostra città senza attendere che le iniziative giungano dall'alto. Proviamo a dare segnali di maturità e autodisciplina, ne guadagneremo in immagine e considerazione, fondamentali per obiettivi più importanti, soprattutto per lo sviluppo del turismo che può contribuire notevolmente all'economia di Bisceglie. Pasquale Consiglio

Ringo

Una triste fine

Si chiamava Ringo ed era il cane più amato di Bisceglie, vittima, purtroppo, di una triste vicenda che lo ha portato alla morte dopo un investimento subito lo sorso 17 gennaio nella zona

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artigianale est di Bisceglie. Le prime ricostruzioni riportano che il colpevole, non ancora identificato, abbia, verosimilmente, investito di proposito Ringo, non prestando soccorso dopo il brutale gesto. A

prodigarsi per la salute di Ringo sono state Gabriella Mancino, dell'associazione “Noi”, e la biscegliese Adriana Monopoli. Come raccontano le due biscegliesi, ad avvertirle sono stati alcuni ragazzi che avevano trovato Ringo disteso su un fianco e immobile. Dopo la chiamata le due donne si sono mobilitate e recate sul posto per prestare soccorso al cane. Dopo diversi consulti e visite ad un ambulatorio veterinario, Ringo è stato portato al centro Einaudi di Bari e, dopo essere stato visitato da una equipe di medici, gli è stata diagnosticata una insensibilità totale di tutti gli arti.

Dopo altri consulti, risultai vani, il cane è stato riportato a Bisceglie per farlo salutare da chi lo conosceva e poi da un veterinario per farlo smettere di soffrire. Ringo era un cane conosciutissimo a Bisceglie, lo si vedeva spesso muoversi tra le vie cittadine, soprattutto in zona Seminario. Per la tutela dei cani, nell'ottobre 2016 il comune di Bisceglie ha varato un regolamento per la tutela degli animali. Inoltre, la legge italiana punisce penalmente, ai sensi dell'art.544-ter, il maltrattamento degli animali e l'omissione di soccorso ad animali d'affezione, da reddito o protetti. Claudio Ruggieri


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ATTUALITÀ Gli esercizi commerciali a Bisceglie

Un libro storico

Il commercio a Bisceglie è da sempre una risorsa naturale e piena di premesse di vero progresso, ma la storia, in realtà, per poterla conoscere nei suoi particolari bisogna, prima, scriverla. Un secondo libro sugli esercizi commerciali storici a Bisceglie è stato presentato a Palazzo Tupputi il 16 gennaio 2018. La sala degli specchi ha visto un grandissimo afflusso di convenuti alla presentazione del libro scritto da Tommaso Fontana su richiesta del direttore della Confcommercio Bari-Bat Leo Carriera. Si è trattato di un secondo libro dopo che il primo, stampato in varie edizioni, è andato esaurito. Lo scopo è stato ed è quello di realizzare un vero archivio del commercio e delle imprese commerciali che possa coinvolgere l'intera Puglia. Un libro analogo sta infatti per vedere la luce a Rutigliano. La serata è stata condotta dalla giornalista Patrizia Camassa con la compartecipazione di Leo Carriera, del sindaco Vittorio Fata e di Tommaso Fontana. Era presente anche Francesco Spina

che, al momento della stampa del libro, era il sindaco della città e ne ha redatto la prefazione. Erano presenti gli assessori Stefania D'Addato, Gianni Abbascià e Vincenzo Valente. Molti i commercianti che hanno raccontato le loro storie come i Ferrante, padre e figlio, che gestiscono il bar San Giuseppe, Peppino Ambrosino e i suoi tessuti, Laura Sasso dell'HotelR i s t o r a n t e S a l s e l l o e c a ff è “Palazzuolo”, Pinuccio Ferrante che ormai gestisce un commercio e una industria di materiale come piatti e vari da quattro generazioni, Leonardo Colangelo e il suo Memory, Isa Rana e Milan SeccoJet, Giuseppe Di Luzio che è stato commerciante di uva, auto e assicuratore, Nicolantonio Logoluso e la sua “Calandra” ristorante degli anni Settanta, Pedone della salumeria in Via Ariosto, Rubini per la famosa drogheria, la Nipote di “Margherita della lana”, i fratelli “Foto Leo” ovvero Di Molfetta, fotografi da tre generazioni che hanno effettuato anche il servizio fotografico della serata, Anna Pasquale e il frantoio

oleario Caprioli, Vincenzo Cortese e Moda Market, la famiglia Dell'Olio cl soprannome storico di “squartagatte”, le sorelle Patruno di lane “Borgosesia”, Rita La Notte della salumeria di Via Moro, Caprioli dei tessuti, D'Azzeo delle bibite, Galdino delle bici, CTA e i suoi abiti, Pina Catino per Mauro Lorusso e il suo negozio musicale, Marino Ventura e le sue gomme d ' a u t o , To m m a s o e N i c o l a Papagni e i loro tessuti e abiti. Era presente anche il giornalista Luca De Ceglia che ha scritto un libro storico su fiere e mercati sponsorizzato dalla

libro. Leo Carriera ha inoltre commemorato la figura di Franco Monopoli, il cui padre Vincenzo era tra i premiati, prematuramente e improvvisamente deceduto mentre era all'opera per lo sviluppo del commercio cittadino. Ha consegnato un diploma alla sorella dell'amico scomparso e ha ribadito l'impegno della Confcommercio per la cultura, per lo sviluppo sociale ed economico della città e dell'intero territorio e ha promesso un eventuale terzo libro per raccontare le storie di altri commercianti non presenti nei libri precedenti. È stata una serata di

Confcommercio e distribuito nella serata assieme al libro di Fontana. Alla fine è stato consegnato un diploma di merito a tutti i commercianti le cui storie sono nel

grande successo per un grande progetto di storia e di progresso che la Confcommercio persegue con grande impegno. Marco Fontana

Ztl

Nuovi orari A partire dall'8 gennaio sono in vigore i nuovi orari di accesso alla Zona a traffico limitato (Ztl). Infatti, per i mesi di gennaio e febbraio, i varchi elettronici della Ztl del centro storico presenti in via Trento, piazza Castello e piazza Margherita di Savoia, saranno operativi nella fascia oraria serale/notturna dalle 18 alle 7 del giorno successivo, in tutti i giorni feriali e festivi. Questo modifica, di tipo sperimentale, consente alle autovetture di poter accedere nel centro storico durante tutta la mattinata. I primi ad esprimersi positivamente sulla modifica, ringraziando anche il facente

funzioni sindaco Fata, sono stati i commercianti del centro cittadino. A loro, inoltre, si sono uniti i ringraziamenti dei residenti che già in passato segnalarono le problematiche scaturite dalla Ztl attiva durante il periodo diurno. Lo scopo dei nuovi orari di accesso è quello di favorire lo sviluppo commerciale e quindi quello del territorio. Claudio Ruggieri

Il Biscegliese la voce del cittadino!

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ATTUALITÀ Attività Caritas

Bilancio di un mese

Come si evince dal comunicato stampa dell'Arcidiocesi di Trani – Barletta – Bisceglie, la Caritas di Bisceglie può ritenersi molto soddisfatta dei risultati ottenuti lo scorso dicembre, mediante la raccolta di generi alimentari ed il pranzo di Natale. “La raccolta di generi alimentari a Natale è la terza effettuata nel corso dell'anno” ha detto Michele Stornelli, “complessivamente, nelle tre iniziative, sono state raccolte oltre quattro tonnellate di generi alimentari non deperibili che hanno riempito gli scaffali delle Caritas parrocchiali e permettono di aiutare quanti sono in difficoltà. Per questo dobbiamo ringraziare i supermercati che hanno dato la disponibilità ad accogliere nei propri spazi i volontari, ma soprattutto un grazie di cuore va a tutti i cittadini biscegliesi che, credendo che la carità non sia un compito ma una scelta libera e consapevole, hanno donato con convinzione e senso di

responsabilità. I risultati positivi fanno rafforzare in tutti i volontari il loro impegno nel prendersi cura, giorno dopo giorno, dell'altro offrendo aiuto, assistenza, parole di conforto in una città dove facilmente la vera sofferenza rimane nascosta.” Come da tradizione per la Caritas cittadina, anche quest'anno, si è svolto, presso le Vecchie Segherie Mastrototaro, il pranzo di Natale: un pranzo della solidarietà e dell'accoglienza, atto a celebrare il Natale con coloro che vivono in situazioni di povertà, disagio, solitudine e sofferenza. Sergio Ruggieri, responsabile della Caritas cittadina, ha ringraziato tutti coloro che hanno accolto l'invito della Caritas per festeggiare il Natale insieme. Continuando, Ruggieri ha affermato che “l'adesione di molti volontari ed il clima di fratellanza, uniti anche a momenti di convivialità e di accoglienza, hanno reso il giorno di Natale

un'occasione di vera carità e di solidarietà. Hanno aderito circa 130 persone: anziani soli, famiglie e ragazzi di diverse etnie che, durante un momento di musica, hanno potuto festeggiare anche con canti e danze. Tantissimi volontari, sia di Bisceglie che provenienti da paesi limitrofi, hanno partecipato con entusiasmo ed amore, sia nei giorni precedenti che nel giorno di Natale, nel preparare i locali, nell'allietare la festa, nel servire il pranzo”. A tutti la Caritas ha rivolto un caloroso ringraziamento per la realizzazione di questo momento di solidarietà ed in particolar modo a Pugliese Conserve, Ristorante Beverly, Casale San Nicola, Nicotel Hotel, Ristorante Salsello, Panificio Carlino, RSSA Villa Veneziani, RSA Villa Santa Caterina, Ristorante Nettuno, panificio di Pinto di via Isonzo, panetteria San Lorenzo, panificio Di Pilato, panificio Fedele, Dolce caffetteria di Pietro di Benedetto, pasticceria Trani,

Marcia della pace

Comitato Progetto Uomo

Bimbo al Centro

Il Comitato Progetto Uomo è sempre stato attivo negli anni su numerose tematiche sociali, in particolar modo è sempre stato vicino anche ai più piccoli, partendo dalle mamme in attesa dei loro bambini. Ecco quindi com'è nata la necessità di comprendere a pieno quel delicato equilibrio che c'è in ogni donna che con coraggio porta avanti una gravidanza, che con coraggio sostiene il proprio piccolo nella crescita, accompagnandolo sempre e costantemente nella propria vita. Da qui nasce la necessità di agire concretamente grazie al progetto “Bimbo Al Centro”. L'obiettivo principale è quello di

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aiutare, di accogliere con amicizia ogni gestante e madre in difficoltà, mediante la distribuzione non solo di alimenti o capi d'abbigliamento, ma anche di “cultura”. Ogni mese, nei quattro centri aderenti all'attività “Bimbo Al Centro, d i v e r s i professionisti tengono delle conversazioni formative con tutte le madri del territorio, con l'obiettivo di aiutarle a vivere con più serenità il momento che stanno affrontando. Il tutto è organizzato dai diversi Comitati Progetto Uomo di Bisceglie, Trani, Barletta e Andria, come mostrato dal programma: Andria, Via Cinzio Violante presso parrocchia Cuore Immacolato di Maria dalle ore 10.00 Venerdì 19 gennaio: FIGLI PER CASO E FIGLI VOLUTI, Michele Fattibene Giovedì 1 febbraio: MERENDA SANA IN VITA SANA, Vanna Simone

Ruggieri frutta, Fiore frutta, Riccardo Tesse frutta, Di Pierro commerciale - bibite e bevande. Inoltre Ruggieri ha sottolineato che “i volontari, non tutti di estrazione ecclesiale, vengono adeguatamente e preventivamente preparati a svolgere il difficile compito di accogliere l'altro con atteggiamento empatico, che non risulti solo benevolo e caritatevole ma sia un momento di un itinerario all'insegna di una solidarietà viva e concreta volta al cammino sul sentiero dell'attenzione al prossimo ed al rispetto per l'altro”. Un particolare ringraziamento va anche alla ditta Angelini che, mediante Gigi Logoluso, ha fornito diversi giochi che sono stati donati ai bambini da un intraprendente Babbo Natale. Concludendo, tutti i membri della Caritas cittadina possono ritenersi più che soddisfatti di quelle che sono state le iniziative solidali realizzate nelle ultime festività natalizie. Mirko Salerno

Presenti

Giovedì 1 marzo: MASSAGGIO NEONATALE, M. Rosaria Antolini Barletta, via delle Querce, 7 presso la parrocchia San Giovanni Apostolo dalle ore 10.00 Sabato 13 gennaio, sabato 10 febbraio, sabato 17 marzo, gruppo d'ascolto e mutuo aiuto guidato da Grazia Lacavalla (psicologa). Bisceglie, Via Papa S. Pio X, dalle ore 10.00 Martedì 16 gennaio: UN GENITORE QUASI PERFETTO, Margherita Gramegna Martedì 6 febbraio: CHIAMATI ALLA VITA E ALL'AMORE, Rosanna Misino Martedì 6 marzo: MADRE E FIGLIO: ARMONIA D'INSIEME, Grazia Lacavalla Trani, Via E. De Nicola 3/D presso Associazione Trani Soccorso dalle ore 10.00 Lunedi 8 gennaio: DENTI SANI E BOCCA SANA, Fabio Dell'Olio Lunedì 12 febbraio: AUTOSTIMA NEL DOPO PARTO, Grazia Lacavalla Lunedi 12 marzo: MADRE E FIGLIO: ARMONIA D'INSIEME, Grazia Lacavalla.

Anche il Comune di Bisceglie ha preso parte alla 50^ edizione della Marcia della Pace organizzata da Pax Christi e conclusasi quest'anno a Sotto il Monte (Bg), paese natale di Papa Giovanni XXIII e luogo in cui si tenne anche la prima edizione della Marcia il 31 dicembre 1968. A rappresentare la città di Bisceglie all'evento annuale è stata l'assessore Stefania D'Addato. “E' stata per me un'esperienza davvero emozionante partecipare alla Marcia della Pace seguendo la croce costruita con i legni dei barconi approdati a Lampedusa e benedetta da Papa Francesco”, ha dichiarato la D'Addato. “Voglio ricordare il grande contributo a questo evento di mons. Giovanni Ricchiuti nostro concittadino e presidente nazionale di Pax Christi”, ha concluso l'assessore. “La città di Bisceglie abbraccia pienamente i valori della pace, dell'accoglienza, della solidarietà che sottendono la Marcia della Pace”, ha spiegato il facente funzioni sindaco Vittorio Fata, “ecco perché la nostra amministrazione ha inteso aderire ufficialmente a questa iniziativa in occasione della sua cinquantesima edizione. Sono valori che ispirano ed ispireranno la nostra azione Mirko Salerno amministrativa”. Claudio Ruggieri


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ATTUALITÀ All'Ospedale di Bisceglie

Un particolare intervento Presso la chirurgia dell'Ospedale di Bisceglie gli interventi per l'asportazione della colecisti in caso di calcolosi vengono effettuati in laparoscopia, in pratica facendo solo quattro piccoli buchi e senza fare una ferita che ha bisogno di punti e di degenza di giorni. Talora si tratta di casi difficili, ma affrontati con grande competenza come il caso che viene riportato e che è stato trattato dal bravo chirurgo dottor Franco Tatulli: “Trattasi di paziente di 58 anni con un'indicazione assoluta all'asportazione della colecisti a causa di coliche biliari ricorrenti da circa 1 anno. Poiché il

paziente era anche affetto da un deficit respiratorio ostruttivo persistente dovuto ad un'asma bronchiale parzialmente controllata con terapia medica, l'anestesia generale risultava altamente rischiosa in quanto possibile fattore di rischio scatenante una crisi di broncospasmo intra-operatorio. Questa temibile complicanza intraoperatoria è stata evitata con una serie di attenti accorgimenti tecnici che hanno permesso una colecistectomia mini-invasiva laparoscopica modificata ad hoc. Innanzitutto, il paziente è stato operato in anestesia spinale e non generale come generalmente

richiesto da una laparoscopia, quindi è rimasto sveglio e in respiro spontaneo. Inoltre, sono stati usati 3 accessi addominali laparoscopici anziché gli abituali 4 evitando l'accesso alto sottoxifoideo più vicino alla gabbia toracica; la pressione addominale dello pneumoperitoneo necessario alle manovre laparoscopiche è stata mantenuta molto più bassa della norma al fine di ridurre al massimo sia la compressione del diaframma che stimoli dolorosi della parete addominale; non è stato inserito l'abituale sondino naso-gastrico né un tubo di drenaggio addominale. Il delicatissimo

intervento che richiedeva un'estrema precisione nell'esecuzione è stato correttamente portato a termine dal sottoscritto, aiutato da Vincenzo Ciani, in 90 minuti. Il paziente è andato a casa in ottime condizioni generali dopo 3 giorni. A 3 mesi dall'intervento è in buona salute e svolge la sua regolare a t t i v i t à l a v o r a t i v a . L o s t a ff operatorio era costituito da Antonio Delcuratolo anestesista aiutato da Mauro Di Pinto Grande infermiere di anestesia, e dagli strumentisti di sala operatoria Giacinto Lopopolo ed Emanuela Di Pinto, coordinati dall'infermiere Giuseppe De Feudis”. Tommaso Fontana

Attività solidali

Festa della solidarietà L'evento è stato realizzato grazie alla Confcommercio nella persona del suo direttore Leo Carriera, da Sergio Ruggieri direttore EPASS, Lamantea Mario Oleifici, ma

soprattutto grazie a tutte le associazioni che con la loro presenza hanno dato vita ed entusiasmo ad una bella serata. Antonio Rana

Rotary Club Bisceglie

Riconoscimenti Una serata all'insegna della solidarietà. Nell'ambito delle iniziative natalizie e festive fra il 2017 e il 2018 la Confcommercio di Bisceglie, in collaborazione con l'amministrazione comunale, ha organizzato lo scorso 7 gennaio la Festa della solidarietà, in cui sono state coinvolte nove cooperative sociali affinché potessero portare un po' di felicità e di allegria ai propri volontari, associati e tutti coloro che vi partecipano. Le onlus coinvolte sono state i Boy Scout, la Caritas, il Centro Anziani, il Centro Jobel di Trani, le Misericordie d'Italia, Recuperiamoci, Temenos, Unitalsi e Uno tra noi. I partecipanti all'iniziativa sono stati circa 200, riuniti presso la sede dell'EPASS, dove hanno

trascorso momenti di socializzazione, allegria, balli e spensieratezza, allietati con una carrellata musicale eseguita da Giambattista Dell'Olio ed un momento conviviale con panettoni, pasticcini e bibite. L'obiettivo di riunire tali associazioni e dare alle persone che frequentano tali centri una serata all'insegna dell'allegria e della spensieratezza è stato centrato e si pensa di replicare la manifestazione anche nel periodo di Carnevale. Alla serata ha partecipato anche il sindaco facente funzioni Vittorio Fata, l'assessore alle Politiche sociali Onofrio Caputi, che hanno portato i saluti dell'amministrazione, ed il presidente della Consulta Inclusione Sociale Luigi De Pinto.

Giunge alla sedicesima edizione il Premio Professionalità organizzato annualmente dal Rotary Club Bisceglie per premiare le personalità biscegliesi. La serata ha avuto luogo lo scorso 25 gennaio presso l'Hotel Salsello. Dopo l’appassionato ricordo di Nina Di Modugno, sono seguiti i saluti di Pierpaolo Sinigaglia, presidente del Rotary Club Bisceglie, di Vittorio Fata, facente funzioni sindaco di Bisceglie, e di Nicola Giorgino, presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani. Ha introdotto la serata Luca Gallo, Immediate Past Governor del Distretto Rotary 2120 – Puglia e Basilicata, con una relazione sul tema “Rotary e Professionalità”. Il Premio Professionalità 20172018 è stato assegnato a Mauro Mastrototaro, imprenditore nei settori del legno e dell'agroalimentare, Luca De Ceglia, scrittore e ricercatore e Felice Pellegrini, scrittore,

studioso di storia locale. È stato inoltre assegnato un pubblico encomio all'associazione ADISCO, Associazione Donatrici Italiane Sangue del Cordone Ombelicale, presieduta a Bisceglie da Lella Di Reda. Ha dialogato con i premiati Antonio Quinto, direttore di Viva Network. È stata presente l'attrice Anna Lozito, componente della CompagniaAurea con un momento teatrale. Ha concluso la serata Domenico Silvestri, assistente del Governatore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata, Gianni Lanzilotti. L'edizione 2017-2018 del Premio Professionalità gode del patrocinio del Comune di Bisceglie e della Provincia Barletta-Andria-Trani. Donatello Lorusso

Vuoi far sentire la tua voce? Scrivi a ilbiscegliese@alice.it

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ATTUALITÀ Attività Unitre

Viaggio nei “Palazzi”

Dopo aver visitato anni fa sia Palazzo Madama che i giardini del Quirinale, all'Unitre mancavano Montecitorio e la sede del Presidente della Repubblica per completare la conoscenza dei principali luoghi istituzionali; così, il 17 e 18 gennaio corsisti e docenti erano a Roma. Guidati dalla docente di Diritto Tonia Valente e dal preside, nonché docente di diverse discipline presso l'Unitre, Pinuccio D'Andrea, i corsisti hanno avuto il piacere di visitare il piano nobile del Quirinale, il cui accesso al pubblico è s ta to v o l u to d a l presidente Mattarella. Il palazzo

era nato come villa del cardinale Carafa e nel tempo era stato affittato ad alti prelati, fino a che papa Sisto V non ne acquistò la proprietà e questa residenza, modificata nel tempo, divenne la sede estiva dei papi. Dopo la conquista di Roma, divenne la sede dei re d'Italia e, con l'avvento della repubblica, del presidente. Anche Napoleone avrebbe dovuto soggiornarvi, ma non vi giunse mai; di lui rimane solo un ritratto, l'unico per il quale, pare, abbia posato, esposto nella sala gialla di Montecitorio. Si è sostato, incuriositi, nello studio che viene utilizzato dal Presidente la sera di

S. Silvestro per il messaggio di auguri agli Italiani, e, abbagliati, nel salone degli specchi. La curiosità dei corsisti si è focalizzata essenzialmente sugli arazzi di varie provenienze ed epoche. La visita del palazzo del Parlamento ha avuto inizio dal super noto Transatlantico, il corridoio di incontri e trattative da cui trapelano le più o meno veritiere “voci di corridoio”. Dell'aula assembleare ha colpito la scarsa luminosità (simbolismo?), ci è stato assicurato che tutte le luci erano accese; forse il sole fa capolino

dalle vetrate liberty del lucernario del Basile al mattino, mentre noi sostavamo in pieno pomeriggio. In compenso si è potuta apprezzare la solerzia dei commessi parlamentari nel soddisfare le richieste più o meno opportune dei corsisti. A completare la visita romana ci sono state una passeggiata per la Roma barocca: piazza del popolo, S. Maria del Popolo e S. Luigi dei Francesi per ammirare soprattutto i dipinti caravaggeschi; uno sguardo a Piazza Navona e al Pantheon e la visita della mostra di Picasso presso le scuderie del Quirinale. La raccolta di tele esposte andava dal 1915 al 1925 e coglieva la produzione del pittore spagnolo nella sua evoluzione (anche se Picasso ha sempre continuato a mescolare gli stili) dal cubismo al classicismo: accanto a figure destrutturate e ricomposte secondo la sensibilità cubista dell'autore, c'erano ritratti le cui dimensioni richiamavano la maestosità del mondo classico e rappresentazioni di nature morte, dove, al posto dei soliti vasi, fiori e frutta, c'erano strumenti musicali. Infine si è conosciuto il Picasso collaboratore teatrale: aveva disegnato abiti di scena. Anna Consiglio

Anno accademico Unitre

Attività AVO

Inaugurazione

Natale in allegria

Come ogni anno, l'Unitre fa coincidere la festa degli auguri natalizi con l'inaugurazione del nuovo anno accademico. Quest'anno la cerimonia si è svolta il 19 dicembre scorso presso l'albergo Salsello. Ha dato il benvenuto ai convenuti il presidente Vincenzo Papagni, il quale, per l'occasione, ha voluto omaggiare le donne adornando il tappeto che rivestiva il tavolo di rappresentanza con fiocchi rosa. Ha aperto la serata il coro Gaudium diretto dai maestri Tonia De Gennaro e Cosmo Marzo che hanno eseguito alcuni brani classici e natalizi. È seguito poi don Franco Lorusso che, dopo aver letto il vangelo di Luca (cap.II, vv.1-14), ha mostrato come il Redentore provenendo da una periferia, Nazareth, ha ribaltato la storia, ponendo in primo piano gli “ultimi” ed ha invitato a riconsiderare

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la propria nascita con la nascita di Cristo; ad essere un po' Maria, cioè ad avvolgere in fasce di dolcezza, generosità, perdono e attenzione i più deboli. Ha invitato, insomma, a vivere un Natale lontano dagli stereotipi commerciali e a non considerare la nascita di Cristo come una festa per bambini. La serata è poi proseguita in modo più leggero e festaiolo con le canzoni e le poesie napoletane interpretate da Sabino Magnifico che ha invitato tutti a salpare con la fantasia per una crociera lungo la costa amalfitana. Totò, Edoardo De Filippo e Salvatore Di Giacomo sono state le sue guide ispiratrici e non poche volte ha invitato gli astanti ad unirsi a lui nel canto. La piacevole serata si è conclusa con lo scambio degli auguri. Anna Consiglio

Per tutto il periodo natalizio i volontari AVO Bisceglie don Uva hanno allietato con canti, balli e suoni innumerevoli pomeriggi nei vari reparti dell'Opera don Uva, per portare un segno d' amore a tutti coloro che nella sofferenza si sentivano lontani da casa e dalle proprie famiglie. Grande partecipazione dei volontari che si sono lasciati trasportare dall' atmosfera natalizia, donando in primis l'amore che riesce a colmare i vuoti e a rallegrare gli animi. Molte sono state le tombolate cantate nei vari reparti, molti i sorrisi e le iniziative decise e attuate. I volontari AVO hanno dato la loro presenza costante nella giornata del 21 dicembre, un giorno intenso per Universo Salute. È stato infatti organizzato il

pranzo di Natale con tutti gli operatori e gli ospiti e nel pomeriggio con l'Open Day per un buffet di dolci e una visita ai laboratori di reparto dove gli ospiti hanno espresso la loro creatività. La presenza dei familiari ha permesso di gioire tutti insieme nella rappresentazione del Presepe Vivente in Basilica che ha visto protagonisti straordinari gli ospiti dell'Opera don Uva. La rappresentazione è stata un'emozione allo stato puro con scenografie suggestive e con un pubblico commosso che ha unito in un unico abbraccio medici, operatori, educatori e volontari. Adele Angarano

Aspettiamo te! ilbiscegliese@alice.it


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ATTUALITÀ Servizi Epass

I nuovi volontari Il settore comunicazioni sociale dell'arcidiocesi di Trani Barletta - Bisceglie ha reso noto che sono stati consegnati gli attestati di frequenza del corso “Volontari si nasce e non si diventa”, organizzato per i nuovi volontari dell'EPASS dal 14 settembre al 23 novembre 2017. La cerimonia, avvenuta in un clima cordiale e familiare, ha avuto luogo lo scorso 20 dicembre e gli attestati sono stati consegnati, ai ventidue nuovi volontari, dal Presidente dell'EPASS Luigi De Pinto, dal vicepresidente e direttore del costituendo “Poliambulatorio di prossimità - Il buon samaritano” Andrea Dell'Olio e dal direttore del Consultorio EPASS Sergio Ruggeri. “L'Epass ha potuto svolgere la sua azione al servizio della cittadinanza, sin dalla sua nascita, grazie all'azione dei volontari” - ha affermato De Pinto – “ma non basta lo slancio emotivo, né solo il fatto di essere portati. Perché essere volontari in un consultorio familiare significa essere sempre pronti a rispondere ai bisogni delle persone che richiedono aiuto, in maniera pertinente e qualificata nell'ambito psico-socio-pedagogico e medico, specifico di un consultorio familiare”. E “per formare volontari preparati, è stato organizzato il corso per futuri volontari, sostenuto dal Centro Servizi al Volontariato San Nicola di Bari: il corso si è posto l'obiettivo di

trasformare il volontariato in un atto professionale, competente e specializzato” ha ribadito Sergio Ruggeri. Molto positiva la valutazione dei ventidue volontari: “interessante, istruttivo, coinvolgente, rilassante, emozionante, entusiasmante” sono questi gli aggettivi utilizzati dai volontari ascoltati subito dopo la cerimonia di consegna degli attestati. “Si è creato un clima familiare”, “abbiamo ricevuto informazioni che non conoscevamo sia sulla situazione socio-economica italiana generale che su quella locale e sugli utenti che si rivolgono al Consultorio e che sicuramente si avvicineranno al Poliambulatorio”, “i filmati, le relazioni puntuali su vari temi tenute da esperti preparatissimi, quali avvocati, psicologi, psicoterapeuti e leader di Yoga della risata, ma soprattutto le simulazioni in cui ci siamo sperimentati hanno reso i dieci incontri molto produttivi”, “sicuramente non siamo preparatissimi al difficile compito di affrontare le varie situazioni, ma s i a m o e n t u s i a s t i e emozionalmente caricati anche perché sappiamo che all'inizio saremo affiancati da altri volontari che già svolgono questo lavoro”: queste sono le dichiarazioni dei volontari che hanno frequentato il corso, provenienti da range di diversa età (la più giovane volontaria ha 24 anni) e

formazione. Molto positiva è stata anche la valutazione dei docenti del corso, in particolar modo della coordinatrice Piera La Notte che ha affermato di aver fatto tesoro sia della sua esperienza di volontaria che della sua competenze professionali di psicologa e leader dello yoga della risata con l'obiettivo di coinvolgere al meglio tutti i corsisti creando un clima di familiarità. Fondamentale è stato anche l'intervento di Eleonora Russo che ha affrontato nelle sue relazioni il tema della violenza sulle donne analizzando in particolar modo il tema dell'aspetto culturale atto a prevenire la diffusione di questo fenomeno: “Questi argomenti hanno molto coinvolto i corsisti, in maggioranza donne”- ha affermato - Nelle simulazioni e nelle discussioni sui temi tutti i frequentanti sono stati attivamente partecipi, si sono messi in gioco, hanno portato e condiviso esperienze, hanno riconosciuto gli stereotipi di genere e fatto tante domande che hanno permesso di affrontare argomenti su cui molti non avevano riflettuto”. È stato presentato anche il Poliambulatorio di prossimità “Il Buon Samaritano”, fortemente voluto da Andrea Dell'Olio, come nuovo servizio che l'EPASS si appresta ad offrire alla cittadinanza. Il poliambulatorio si presenta come una struttura di medicina generale e specialistica

destinato ai senza fissa dimora e a tutte quelle persone con problemi sociali ed economici, immigrati e nuovi poveri. “I dati Istat ci mostrano un'Italia in cui le fasce di povertà si stanno allargando “- ha affermato Dell'Olio – “e aumenta sempre più il numero delle persone che, di fronte alle difficoltà economiche, per prima cosa abbandonano la necessità di farsi curare. Ispirandoci all'opera di don Pierino Arcieri, abbiamo voluto utilizzare gli ampi spazi esistenti per creare almeno cinque studi medici. Finora decine di medici ed altrettanti infermieri hanno dato la loro disponibilità a tenere aperti gli ambulatori. Intanto ci stiamo adoperando sia per adeguare i locali ai nuovi criteri stabiliti dalla Legge Regionale 2 maggio 2017, n. 9 che disciplina, autorizza ed accredita le strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private sia per il reperimento dei fondi necessari. Siamo fiduciosi poiché abbiamo trovato ascolto favorevole in alcune imprese e presentato il progetto ad organismi istituzionali; speriamo che entro un paio di mesi tutto sia pronto per l'apertura del Poliambulatorio. Intanto i nuovi volontari che vi opereranno sono stati preparati.” Con le tante attività che l'EPASS realizza costantemente è diventata sempre più un punto di riferimento per le fasce più deboli della popolazione biscegliese. Mirko Salerno

Attività Confcommercio

In cattedrale

Per i giovani

Concerto Epifania

La Confcommercio di Bisceglie, nel mese di gennaio, è stata sede di un'importante Workshop su iniziative e agevolazioni ancora utili per imprese e professionisti start-up del territorio che hanno intenzione di fare impresa. In particolare, durante l'incontro, sono state presentate due iniziative intitolate “Bando Resto al Sud” e “Voucher Digitalizzazione”. La prima è stata promossa dal Ministro per la Coesione territoriale ed il Mezzogiorno e organizzata da Invitalia. Questa sarà utile a quei giovani, tra i 18 e 35 anni, che vorranno avviare

attività di produzione di beni e servizi. Il secondo bando, gestito dal Mise e corroborato da Confcommercio, vedrà mettere a disposizione a micro, piccole e medie imprese un voucher dal valore di 10mila euro utilizzabile per interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e ammodernamento tecnologico. I presenti al workshop, inoltre, hanno riproposto e ricordato il fondo di garanzia convenzionato da Confidi Confcommercio Puglia, una realtà di valore assoluto per il sistema economico nazionale e volto a favorire le piccole e medie imprese.

Infine, un capitolo a parte riguarda il fondo garanzia giovani del “Self-Employment”, che è dedicato a quanti, sin da giovani, vogliono mettersi in proprio avviando una propria attività. “Siamo lieti di offrire ai giovani imprenditori servizi che possano realizzare le loro idee o i loro sogni imprenditoriali” spiega il direttore di Confcommercio Bari-Bat Leo Carriera. “La Confcommercio”, conclude Carriera, “è da sempre impegnata nelle attività di sostegno che riguardano le imprese presenti e quelle del futuro”. Claudio Ruggieri

Lo scorso 6 gennaio, nella Concattedrale di Bisceglie, si è svolto il “Concerto dell'Epifania”, organizzato e promosso da Confcommercio Bisceglie. Protagonista della serata, con una serie di canti natalizi, il coro polifonico biscegliese “New Chorus”, diretto da Marzia Pedone e accompagnato al pianoforte da Angelarosa Graziani. L'evento è stato un modo per salutare il nuovo anno e allontanare, attraverso la musica, i rigori dell'inverno. Claudio Ruggieri

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OPERA DON UVA Opera don Uva

Inizia il processo Mentre i risultati sembrano tornare positivi, per l'Opera don Uva inizia una nuova fase, quella del processo a carico degli indagati sul crac. Proseguono, intanto, i rapporti fra sindacati e nuovo management sulle modalità di gestione dell'Opera. I risultati secondo Universo Salute Secondo un comunicato diffuso dal management di Universo Salute – Opera don Uva negli ultimi tre mesi del 2017 i risultati sono apparsi positivi. Nel comunicato diffuso dall'amministratore delegato Paolo Telesforo si legge che ”tre mesi sono volati, lasciando intravedere il nuovo trend di Universo Salute – Opera Don Uva. L'obiettivo della nuova proprietà, che ha tagliato il nastro lo scorso 1 ottobre, era quello di invertire la rotta e far quadrare subito i conti, appunto entro il primo trimestre. Un obiettivo raggiunto, nella consapevolezza di potere e dover fare di più, per un progressivo e totale rilancio delle tre strutture e dell'immagine dell'Opera fondata da Don Pasquale Uva. È evidente che si sta lavorando bene: nelle strutture di Bisceglie, Foggia e Potenza si respira un'aria di efficienza e organizzazione. È importante che la nuova proprietà abbia compreso dal primo momento le potenzialità dei lavoratori, dai medici agli infermieri, dai tecnici agli amministrativi, agli operatori tutti. Un potenziale di risorse umane che Universo Salute intende valorizzare, nel superamento di quell'idea di chiusura, propria delle strutture manicomiali, che aveva prodotto, nel tempo, microcosmi ormai incapaci di comunicare tra loro, in una struttura rigida e gerarchica che faceva perdere la visione dell'insieme, ad un certo punto incapace di restituire il polso della situazione, con le conseguenze tristemente note che conosciamo. In questo 2017 il Don Uva ha voltato pagina, verosimilmente ha ritrovato la luce in fondo al tunnel, con un futuro tutto da scrivere, seguendo linee guida fondamentali: efficienza, legalità, trasparenza, dialogo e confronto”. Telesforo concepisce il Don Uva come una “macchina perfetta, con standard di cura e assistenza sempre più elevati e con una comunicazione efficace, costantemente caratterizzata da relazione, reciprocità, condivisione, empatia, etica. Stiamo lavorando in questa direzione: il 2018 sarà un anno fondamentale in tal senso”. I casi di scabbia a Foggia A fine dicembre scoppia il caso scabbia nel reparto RSA della sede di Foggia. I degenti contagiati sono 6 anziani curati. Oltre a loro anche alcuni operatori socio-sanitari hanno contratto la scabbia. Rosario Garofalo, direttore sanitario del don Uva conferma che “abbiamo avuto alcun casi di scabbia già segnalati dal medico di reparto alla Asl e per cui è in atto la profilassi. Non è poi così raro, in luoghi in cui si vive insieme può succedere”. Garofalo precisa comunque che “è tutto sotto controllo, l'abbiamo scoperto qualche giorno fa, stiamo facendo le cure necessarie, ci vorranno almeno due settimane” e sottolinea che i soggetti colpiti sono già in quarantena. Il direttore conferma inoltre che bisogna evitare qualsiasi tipo di allarmismo in quanto all'interno della struttura non si evidenziano assolutamente problemi di scarsa igiene che potrebbero far pensare al contagio stesso. Gioacchino Rosa Rosa, addetto stampa del Don Uva precisa infine che “la situazione è di disagio ma non c'è nessuna emergenza, è come i pidocchi per i bambini che anche se pulitissimi possono averli. La malattia non è prevedibile, può capitare a chiunque e dovunque”. Inizia il processo L'11 gennaio nel Tribunale di Trani inizia il processo per bancarotta fraudolenta che coinvolge 14 imputati per i fatti legati al crac della Casa Divina Provvidenza. Questi i nomi: · Antonio Azzollini (Molfetta), senatore · Antonio Albano (Lucera), ex direttore generale · Giuseppe De Bari (Molfetta), ex direttore generale · Giuseppe D'Alessandro (San Marco in Lamis), ex direttore generale · Dario Rizzi (Lucera), ex direttore generale · Suor Marcella Cesa (Rita Cesa), ex madre superiora · Suor Consolata Puzzello (Assunta Puzzello), a capo della Casa

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di procura Istituto Ancelle della Divina Provvidenza, ritenuta la cassaforte dell'Ente · Antonio Battiante (Foggia), consulente · Rocco Di Terlizzi (Bisceglie), consulente · Lorenzo Lombardi, consulente · Augusto Toscani (Bari), consulente · Angelo Belsito (Bisceglie), ritenuto amministratore di fatto · Adrijana Vasiljevic (Belgrado), dipendente sede Foggia · Arturo Nicola Pansini, revisore contabile Gli imputati rispondono di bancarotta fraudolenta (anche aggravata e continuata) e fatti di bancarotta fraudolenta. A quattro imputati viene contestata anche l'associazione a delinquere: è il caso delle suore Marcella Cesa e Assunta Puzzello, dell'ex dg Rizzi e di Battiante. Nel corso dell'udienza vengono sentiti i primi testi dell'accusa, i commissari giudiziali Vincenzo Vito Chionna e Anna Lucia Muserra, nominati durante la fase precedente all'ammissione all'amministrazione straordinaria e che informarono Procura e Tribunale fallimentare di alcuni pagamenti illeciti a professionisti poi iscritti nel registro degli indagati. Depone sulle indagini il tenente colonnello del nucleo di polizia tributaria di Bari, Christian Rutigliano. Su eccezione sollevata dall'avvocato Felice Petruzzella viene respinta per motivi formali la richiesta di costituzione di parte civile della Casa Divina Provvidenza nei confronti di Azzollini e di Albano. I giudici del collegio presieduto da Giulia Pavese fanno riferimento ad una “questione tecnica” che impedisce loro di accogliere in toto la richiesta di costituirsi parte civile avanzata dal commissario straordinario Bartolo Cozzoli, che ha amministrato l'ente fino alla sua cessione alla Universo Salute srl, completata nel settembre scorso. La richiesta di costituzione di parte civile viene invece accolta nei confronti degli altri 12 imputati. Altre udienze sono previste il 25 gennaio, 1 e 22 marzo. Il 23 gennaio tocca agli imputati che hanno scelto il rito abbreviato. Si tratta di Agatino Lino Mancusi (ex assessore regionale della Basilicata); Antonio Damascelli (consulente fiscale); Luciano Di Vincenzo (amministratore delegato dell'Ambrosia Technologies, società fornitrice di pasti e servizi di pulizia) e Michele Perrone (rappresentante sindacale). La celebrazione di Foggia Il 12 gennaio, presso il teatro della sede dell'Opera don Uva di Foggia, ha luogo la celebrazione eucaristica con la benedizione del nuovo corso dell'Opera don Uva – Universo Salute alla presenza di mons. Vincenzo Pelvi, arcivescovo metropolita di Foggia – Bovino. Paolo Telesforo, ad di Opera don Uva – Universo Salute, ammette “di avere una grande responsabilità. I nostri principi ispiratori sono gli stessi del Fondatore di quest'Opera meravigliosa, Don Pasquale Uva: lealtà, chiarezza, sacrificio, impegno e amore verso i nostri pazienti. Credo sia stato proprio Don Uva a guidarci dall'alto affinché la Universo Salute si prendesse cura della sua maestosa Opera, salvaguardando in primis quelli che lui amava definire gli ultimi tra gli ultimi.” Michele D'Alba, presidente del cda di Universo Salute, spiega che “la nostra missione è cominciata poco più di tre mesi fa, seguendo le coordinate Don Uva. Confermiamo, con rinnovato entusiasmo, il nostro impegno in questa delicata fase di rilancio dell'Opera non solo a livello regionale, ma anche nazionale. Il nostro obiettivo rimane quello di migliorare la qualità della cura e dell'assistenza dei nostri pazienti. In tal senso contiamo tantissimo sulla collaborazione del nostro personale, al quale intendiamo garantire serenità per favorire il prosieguo di questa nuova, impegnativa stagione”. Queste le parole di mons. Pelvi rivolte al nuovo management della struttura nata per opera di don Pasquale Uva. “Siete chiamati ad essere costruttori del bene comune e artefici di un nuovo umanesimo del lavoro. Siete chiamati a tutelare la professionalità e al tempo stesso a prestare attenzione alle condizioni in cui il lavoro si attua, perché non abbiano a verificarsi situazioni di disagio. La legge suprema sia in tutto l'attenzione alla dignità dell'altro, valore assoluto e indisponibile. Sia


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OPERA DON UVA questo orizzonte di altruismo a contraddistinguere il vostro impegno: esso vi porterà a rifiutare categoricamente che la dignità della persona venga calpestata in nome di esigenze produttive, che mascherano miopie individualistiche, tristi egoismi e sete di guadagno. Per vincere la sfida della disoccupazione occorre un sussulto di impegno e di responsabilità da parte delle forze politiche, di qualsiasi colore, come pure delle forze sociali, culturali e di tante energie vive del nostro territorio. La città ha bisogno di cittadini che non si preoccupano solo dei loro interessi. Dinanzi alla crescente crisi economica, a tutti si chiede più sobrietà e solidarietà, per venire in aiuto specialmente alle persone e alle famiglie in serie difficoltà: non si può combattere la miseria se non si cerca di fare uguaglianza, riducendo il dislivello tra chi spreca e chi manca del necessario. Quanti drammi sperimentano tante famiglie, con adulti e giovani perennemente alla ricerca di occupazione: quanti cercano un lavoro e non lo trovano e subiscono una intollerabile perdita di identità personale e familiare. La mancanza di lavoro uccide”. Concludendo, mons. Pelvi augura alla comunità di Universo Salute di essere “lievito di serenità sociale” ringraziando i presenti “per l'impegno e per tutto il bene che potrete fare”. Onorati e commossi Telesforo e D'Alba. Nei ringraziamenti, l'ad dedica la giornata “alla memoria di Giovanna Morra (dirigente della Asl FG) scomparsa prematuramente nelle ultime ore: una donna coraggiosa, una professionista da sempre vicina all'Opera Don Uva di Foggia, che ora ci guarderà e guiderà dall'alto, chissà, al fianco di Don Uva”. Per il presidente le parole del monsignore rappresentano “un messaggio toccante, su temi di scottante attualità. Ma soprattutto un ulteriore incoraggiamento per noi ad affrontare con adeguata determinazione questa sfida, naturalmente nel solco tracciato da Don Pasquale Uva”. I dubbi restano Ad Achille Capozzi e Antonio Di Gemma, rispettivamente segretario territoriale FSI-USAE e coordinatore provinciale USB, non convince il nuovo corso del Don Uva e quel cambio di rotto auspicato ma, a loro dire, mai avvenuto: “Aumentano i ricavi ma non si è visto un miglioramento nei servizi”. Questo il testo integrale del comunicato diffuso il 12 gennaio. “Non possiamo che manifestare gioia per il salvataggio della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza da parte di Universo Salute Srl come evidenziato dalla firma presso il MISE di tutte le OO.SS. Tutto ciò passa però verso un cambio di rotta ed, oltre all'avvenuto aumento dei ricavi, a un miglioramento dei servizi che ad oggi non abbiamo intravisto. Non possiamo che auspicarci che ciò avvenga ed i sindacati tutti hanno tentato più volte di collaborare, grazie alla loro esperienza in azienda, con la nuova proprietà che invece ha preferito continuare ad affidarsi agli stessi personaggi che erano presenti in precedenza che erano stati corresponsabili del fallimento dell'ente. I sindacati non hanno mai cercato di sostituirsi ai proprietari ma hanno cercato di avere chiarimenti circa alcuni comportamenti che hanno destato un po' di perplessità. Non ci spieghiamo come si possa nominare direttore di area un medico generico quando ci sono molti medici specializzati più qualificati, né tra l'altro, come si pretendano competenze organizzative, da medici che finora si sono occupati solo di clinica. Ciò che le O.S. hanno sempre richiesto è di conoscere i criteri utilizzati per le nomine dei direttori di area, per quelle dei coordinatori di area e dei coordinatori di attività. Ci sembra strano che siano stati nominati coordinatori di area caposala che avevano avuto valutazioni non proprio positive durante l'amministrazione straordinaria. Un imprenditore di successo in un'opera di efficientamento dell'azienda non può che adottare un sistema meritocratico, sostenuto da tutte le OO.SS., basato su titoli di studio, di carriera ed anzianità di servizio. Al contempo non abbiamo avuto spiegazioni sugli spostamenti di personale effettuati da un'area all'altra avvenuti a voce e senza una motivazione. Gli ordini di servizio, come probabilmente tutti sapranno, devono rispettare diversi criteri tra cui l'essere scritti e motivati: in giurisprudenza le comunicazioni che possiedono valore sono scritte. L'ordine di servizio, deve essere scritto anche per tutela sia del dipendente stesso che dell'azienda. Tale tutela non è presente se viene emesso verbalmente. Nell'ordine di servizio, inoltre, deve risultare la motivazione per la quale è stato emesso, a garanzia della liceità dello

stesso. Tra l'altro in una comunicazione del 9 gennaio 2018 Universo Salute sta valutando la possibilità di adottare per i fisioterapisti, un orario lavorativo strutturato su 6 giorni lavorativi dal lunedì al sabato con 4 rientri pomeridiani che porterebbe solo un peggioramento della qualità dei trattamenti riabilitativi ed a un mancato riposo psico-fisico dei professionisti. Un orario del genere non sarebbe sostenibile per nessuna famiglia e porterebbe in molti a ridursi l'orario da full-time a part-time non riuscendo a sostenere più economicamente il proprio nucleo familiare. Tutto ciò avrebbe ripercussioni gravissime su tante famiglie ed Universo Salute che ha sempre sostenuto di aver acquistato l'ente salvaguardando il personale sarà coerente e non vorrà tutto ciò. Inoltre si chiede di essere messi a conoscenza circa l'organizzazione attuata per affrontare l'emergenza scabbia delle scorse settimane, se nella circostanza il reparto sia stato opportunamente potenziato nell'organico, se ai lavoratori che hanno contratto la scabbia sia stato riconosciuto l'infortunio sul lavoro e se i farmaci acquistati dai lavoratori per la profilassi saranno rimborsati dalla azienda. Siamo sicuri che con l'arrivo di Universo Salute siano finalmente finiti i tempi dei favori agli amici ed ai politici, e si stia ripristinando un clima di trasparenza e correttezza dove la nuova proprietà darà a breve tutte le risposte alle nostre perplessità”. Muore suor Marcella Nella tarda mattinata del 15 gennaio si spegne all'età di 76 anni suor Marcella Cesa, la madre superiora della Congregazione. Per decenni era stata amministratore della Casa Divina Provvidenza. Il suo nome rientrava nell'elenco degli indagati riguardante il filone giudiziario dell'inchiesta condotta dalla Procura di Trani sul crac della Casa Divina Provvidenza. Le esequie si svolgono nel pomeriggio del 16 gennaio presso la Basilica di San Giuseppe. Ancora sulle relazioni sindacali Il 18 gennaio le liste sindacali Cgil/Fp, Cisl/Fp, Uil/Fpl, Fials, Fsi, Ugl e Usb degli addetti dell'Opera don Uva denunciano le errate o quasi inesistenti relazioni sindacali attuate, o meno, dalla nuova proprietà. La nota viene indirizzata a D'Alba, Telesforo, Paduanelli e Cozzoli. Questo il testo integrale del comunicato. “Le nostre Segreterie Aziendali dell'amministrazione in indirizzo hanno portato all'attenzione delle scriventi una serie di iniziative unilaterali poste in essere da Universo Salute Opera don Uva anche in materie demandate dal vigente CCNL alla contrattazione integrativa aziendale. Per quanto sopra esposto e facendo riferimento alla convocazione di cui alla Vs. nota prot. 717 del 15/01/2018 appare del tutto evidente che ad esempio, materie come l'orario di servizio debbano essere affrontate in sede di contrattazione integrativa aziendale e non meramente come diritto all'informazione, consentendo la partecipazione attiva delle OO.SS. alla contrattazione. Tutto ciò premesso, siamo a richiedere di sospendere gli effetti di ogni azione unilaterale posta in essere, atteso che peraltro non si ravvisano nemmeno gli estremi di adozione di atti urgenti considerato che le attività aziendali non risultano nemmeno mutate, motivo per cui è necessario portare gli argomenti al tavolo negoziale per addivenire ad un'intesa che possa essere ricompresa nel contratto integrativo aziendale a cui bisogna necessariamente traguardare in tempi stretti. È appena il caso infine di rammentare che secondo le disposizioni dell'accordo sottoscritto al MISE, la contrattazione integrativa aziendale deve incominciare entro il termine di sei mesi dall'inizio delle attività. In attesa di urgente cenno di riscontro, si inviano distinti saluti”. In relazione a tale comunicato viene diffusa una nota di risposta in cui l'ufficio stampa di Universo Salute precisa che “i percorsi attivati per l'adozione di eventuali nuove articolazioni dell'orario di lavoro hanno sempre rispettato le norme contrattuali. Il rapporto con le Organizzazioni sindacali proseguirà con l'apertura di un tavolo di confronto per la definizione degli specifici argomenti secondo quanto previsto dalla contrattazione di riferimento”. Aggiornato al 24 gennaio Antonio Rana

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BISCEGLIE SCONOSCIUTA I culti preistorici della Dea Madre e

Al crocevia delle Il culto naturalistico primordiale della Dea Madre, affermatosi da epoca paleolitica unitamente all'espressione di simbolismi specifici come variegate raffigurazioni rupestri o le statuine portatili delle "Veneri steatopigie", si sviluppava tra le popolazioni preistoriche del continente europeo sin oltre l'avvento della "rivoluzione" culturale e socioeconomica neolitica, in gran parte verosimilmente diffusasi mediante trasmissione di conoscenze e spostamenti di limitati gruppi umani per via terrestre o marittima dall'occidente asiatico alle penisole mediterranee balcanica e italica, verificatisi nell'intervallo compreso tra circa 10.000 e 8.000 anni dal presente, in corrispondenza di una fase climatica globale caratterizzata da condizioni ecologiche particolarmente favorevoli a pratiche di vita e sussistenza rinnovate, come l ' a g g r e g a z i o n e e sedentarizzazione in villaggi capannicoli, la domesticazione e l'allevamento di bestiame, la coltivazione di piante graminacee, la navigazione per mare su lunghe distanze e conseguenti contatti costieri tra nuclei di genti diverse. La "religione maternale" incentrata sulle nascite e sulla periodica rigenerazione dei frutti della terra si adattava alla concezione dei cicli naturali com'erano percepiti dai primi allevatori e agricoltori neolitici, i quali pertanto continuarono a esprimere una visione mistica di pregressa origine paleolitica tramandata per millenni, che privilegiava la figura femminile tramite personificazioni idealizzate di un'immagine "divina" o propiziatoria, identificabile con la stessa "Madre terrestre" delle culture precedenti e associata nel tempo a manifestazioni ricorrenti della natura come l'alternarsi delle stagioni calde e fredde o delle fasi lunari, che scandivano regolarmente le funzioni vitali o riproduttive di animali e piante. Sul piano simbolico e artistico nell'ambito delle culture materiali in generale, la rappresentazione delle figure antropomorfe di culto o divinizzate si estendeva dalle piccole riproduzioni mobiliari come le "Veneri" o altro genere di miniature non femminili, alla concomitante trasposizione del

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concetto o dell'immagine cultuale in oggetti dimensionalmente e materialmente consistenti, destinati a una collocazione fissa e fruibile collettivamente invece che idonei soltanto al semplice trasporto e maneggio individuale: l'adozione di pesanti simboli statici si presentava infatti caratteristica dell'acquisito modo di vita sedentario e alternativo al nomadismo proprio dei cacciatori e raccoglitori paleolitici. L a comparsa di stele megalitiche protoantropomorfe a carattere cultuale o religioso aveva luogo nella regione anatolica sudorientale, o Alta Mesopotamia, durante la fase cronologica e culturale di transizione dallo stadio mesolitico al neolitico, localmente antica tra 12.000 e 10.000 anni. Tu t t a v i a i n t a l e p r e c o c e e straordinario contesto, rappresentativo delle prime costruzioni templari al mondo e uniche del genere sinora scoperte, non si sono riscontrate raffigurazioni o immagini preminentemente femminili o riconducibili a culti maternali, ma soltanto una statuaria litica di caratterizzazione "maschile" variamente stilizzata, insieme a prevalenti bassorilievi o sculture naturalistiche di animali selvatici e segni geometrici dal significato ignoto scolpiti sulle stesse stele, normalmente aniconiche sebbene evidentemente antropomorfe, presentando talvolta le riproduzioni di due braccia e mani con cinque dita rese in rilievo sulle superfici verticali dei singoli megaliti eretti. Per esempio primario, il complesso monumentale mesolitico di G o b e k l i Te p e i n A n a t o l i a sudorientale, sito archeologico indicativo di un pensiero religioso animista e di un incipiente culto solare contestuale alla schematizzazione di figure maschili, comprende elementi litici di formazione naturale o in massima parte lavorati, evidentemente funzionali allo svolgimento di riti diversi, come le pietre orizzontali con incavi a "coppelle" di raccolta diretta dell'acqua piovana, la "tavola incavata" o pietra sacrificale per animali, il monolite "betilico" forato e orientato al sorgere del sole, accanto alla grande maggioranza di stele megalitiche scolpite.

Con il progressivo diffondersi e modificarsi di culture o ideologie differenziate, originarie di popolazioni e zone geografiche distinte, si verificavano nel corso dei millenni nuovi contatti e interazioni tra etnie diversificatesi in regioni euroasiatiche o mediterranee, facilitando fusioni geniche e commistioni paletnologiche variamente imposte o spontanee, insieme ad apporti e interscambi di conoscenze, usanze, tecnologie, merci, prodotti. Anche in ambito cultuale o religioso, nell'area del bacino mediterraneo centro-orientale e dall'inizio del periodo neolitico si sviluppava, fra le popolazioni locali Stele protoantropomorfa "femminile" preesistenti o di nuova aggregazione, una sintesi pertinente all'area cultuale neolitica c u l t u r a l e u n i t a r i a di Masseria Santa Croce (utilizzata come rappresentata dalla cippo di confine prediale con incisione c o n g i u n z i o n e e delle iniziali di A. Consiglio). composizione di due preminenti visioni simboliche o idealizzazioni impostazione basilarmente duale "divine": la concezione sacra nel simbolismo religioso maternale di primitiva origine eurasiatico e mediterraneo paleolitica, associata agli attributi persisteva ancora per millenni fisiologici femminili (come vulva, dall'epoca neolitica all'eneolitica triangolo pubico, seni, ventre ed enea, insieme a espressioni e gravido, gestazione, parto) o per rituali originati da precedenti estensione alla terra (dall'analogo retaggi paleolitici o mesolitici, potere rigenerante); e insieme il come l'ancestrale "culto dei morti" misticismo complementare di un e ulteriori tradizioni cultuali "culto del Sole", connesso al animiste associate agli antenati, principio naturale fecondatore e agli animali, alle acque, alle pietre. maschile, parallelamente o U n s e n s o r e l i g i o s o posteriormente elaborato rispetto fondamentalmente unitario e all'immagine della "Dea Madre cosmopolita si delineava quindi in Terra" e a questa affiancato, centinaia di secoli, dai tempi delle integrandosi tra le prime forme di prime sepolture paleolitiche pensiero onirico o "spirituale". all'avvento del nuovo "culto solare" La duplice divinizzazione delle tendenzialmente monoteista forze vitali femminile e maschile introdotto dal faraone Im-n-Htp o espressa attraverso i simboli Amenhotep, rinominatosi Ekh-nrispettivi, con molteplici varianti Itn o Akenaton (traducibile con formali o concettuali di ordine "Prediletto dal Disco del Sole") in cronologico e geografico o epoca protostorica egizia 3500 paletnologico, caratterizzava anni prima del presente, un'ideologia religiosa di fondo influenzando il monoteismo sostanzialmente comune a ebraico anche concepito in Egitto e popolazioni preistoriche diverse lasciando tracce archeologiche anche geneticamente, diffusasi affini o comparabili in varie regioni nell'areale pericostiero euroasiatiche e mediterranee. mediterraneo e di raccordo tra Asia Nell'odierno territorio di Bisceglie, occidentale, Europa e Africa sul versante occidentale di "Lama settentrionale; la stessa Santa Croce" presso la masseria


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CULTURA del Sole convissero in terra biscegliese

prime religioni omonima, si trovano i resti di un'area cultuale all'aperto risalente a una fase cronologica avanzata del primo stadio neolitico locale, databile tra 8.000 e 7.000 anni dal presente, che costituisce il sito maggiormente antico del genere sinora attestato nell'areale pericostiero del bacino mediterraneo, precedendo di oltre un millennio altri straordinari complessi sacri come i primi templi megalitici dell'arcipelago maltese o l'area cultuale neolitica di Monte d'Accoddi in Sardegna. Tra gli oggetti o simboli religiosi preistorici quasi totalmente sconosciuti, e in parte perduti negli ultimi anni per ignoranza o trascuratezza prevalentemente istituzionale,

sono stati o rimangono identificabili in territorio biscegliese diversi elementi litici, di forme naturali o semilavorate, rappresentativi di entrambi gli indirizzi cultuali di origine paleolitica e mesolitica: il femminile-maternale-terrestre e il maschile-solare-celeste. Nell'area sacra di Masseria Santa Croce si trova una stele protoantropomorfa "femminile" collocata in posizione eretta (sebbene probabilmente secondaria dato il reimpiego della pietra in epoca storica come cippo di confine prediale): alta circa un metro fuori terra, appare caratterizzata da una profonda fessura naturale che ne costituiva

la specifica connotazione sessuale, prolungandosi sulla superficie calcarea e tracciandovi da una parte un simulacro di "piega ombelicale", dall'altra un solco longitudinale di accennata separazione fra le due "gambe" virtuali della "statua-menhir". Nella stessa area sono distribuite varie altre stele protoantropomorfe, di connotazione indeterminata o "maschile", oltre a due "menhir forati" con incavi di formazione idrogeologica, plausibilmente funzionali a un primordiale culto solare: uno alto oltre un metro fuori terra ed eretto in posizione verticale verosimilmente primaria, con i lati maggiori e l'asse del foro orientati approssimativamente

all'est geografico; l'altro lungo quasi tre metri, divelto e disteso al suolo da secoli, come deducibile dai vistosi effetti dell'erosione idrica prodotti sulla superficie calcarea esposta alle intemperie. La datazione dell'area cultuale preistorica di Masseria Santa Croce al periodo neolitico antico viene confermata dal rilevamento di un adiacente sito insediativo coevo, indicato da presenza abbondante di ceramica vascolare "impressa arcaica" e sporadica "dipinta a bande strette", mentre risultano assenti residui locali di successiva epoca eneolitica o enea. (Fine seconda parte) Alfredo Logoluso

Gesti nobili

La bandiera della pace

I brillanti colori dell'arcobaleno che racchiudono al centro una parola dal colore candido ed un messaggio chiaro, che induce alla speranza e a non arrendersi mai, nonostante le avversità che accadono nel mondo per opera dell'uomo. La bandiera della Pace è stata presentata lo scorso 11 gennaio dalla nobildonna Maria Consiglio in occasione della fine del mandato di Nicolantonio Logoluso dopo 10 anni di presidenza presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso Roma Intangibile e della presentazione per l'elezione del nuovo presidente Pasquale D'Addato e conseguente direttivo. La socia benemerita ha voluto far dono del drappo multicolore a l l ' A s s o c i a z i o n e , contrassegnando il suo nome e

l'anno della consegna 2017 attraverso un semplice ricamo realizzato sottostante sulla destra. La bandiera è stata donata in virtù del primo concerto della pace svoltosi nel salone dell'Associazione, lo scorso 21 dicembre. Ad esibirsi il coro New Chorus, il soprano Marzia Pedone e la pianista Angela Rosa Graziani. I colori della bandiera della pace celano dei messaggi ben precisi. Attraverso una ricerca effettuata dalla Consiglio, il viola ha il significato di meditazione e tristezza, il blu di saggezza e potere, il celeste di cielo terso senza nubi, il verde di natura e rinascita, il giallo di gioia sul pianeta, l'arancio di inerzia, vitalità e studio ed il rosso del cuore di chi sa amare. Nobile di fatto e di cuore, Maria

Consiglio ha più volte donato numerosi oggetti di famiglia anche di notevole valore alla Roma Intangibile e al museo Etnografico Francesco Prelorenzo adibito all'interno della Torre Normanna, dove si può ammirare una bellissima vetrina d'antiquariato da lei donata ed ora adibita per racchiudere un manichino che mette in mostra il tradizionale costume femminile biscegliese. Una seconda bandiera della pace è stata posta sul portale all'interno dell'antica chiesetta del '600 dedicata a San Nicola che si può ammirare nella Villa Consiglio. A renderla ben salda su di una piccola finestrella è stato Michele Muzio di Bitonto, maestro d'opera delle proprietà della nobile famiglia. All'interno della chiesetta è possibile ammirare un prezioso documento custodito gelosamente dalla proprietaria che ha ottenuto l'autorizzazione di Papa Francesco e firmato dall'arcivescovo Giovan Battista Pichierri in cui si legge: “Nell'intento di valorizzare la chiesetta della Villa Consiglio di Bisceglie dedicata a San Nicola Vescovo e dare incremento alle devozioni ivi presenti da sempre, si predispone che la chiesetta venga affidata alla cura pastorale del Parroco della Parrocchia di S. Vi n c e n z o d e ' P a o l i e c h e

quest'ultimo celebrerà la Santa Messa nelle seguenti festività, 26 Aprile Madonna del Buon Consiglio, 4 Ottobre S. Francesco d'Assisi e 6 Dicembre S. Nicola d Bari”. L'originale bandiera della pace aveva impressa una colomba bianca, quale messaggio universale di fratellanza ad opera dell'artista Pablo Picasso. Il drappo fece comparsa in Italia nel 1961 e venne utilizzata per la marcia della pace Perugia – Assisi da Aldo Capitini, filosofo, politico e poeta italiano, fondatore del Movimento Nonviolento. La nobildonna Maria Consiglio svolge anche opere di beneficenza in silenzio, senza tanti clamori ed è questo che la rende nobile. Una poesia che l'ha colpita maggiormente ad opera di Carmela Di Carlo dell'Istituto G.Gasparrini Melfi 2014, porta il nome: Pace in Fiore. Questo mondo è così grande e tu piccolo uomo sei come un granello disperso, ma basta un piccolo gesto per diffondere la pace. Non perdere mai la pazienza, metti da parte la violenza e segui la tua coscienza. Metti da parte il rancore e ascolta il tuo cuore per diffondere l'amore. Ognuno porti un fiore e anche se piccolo può rendere il mondo migliore. Antonella Salerno

BIEN ETRE ESTETICA Trav. C.so Garibaldi, 22/I - 76011 Bisceglie (BT) handy phone 338 3789424 - seguici su

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CULTURA Anglicismi e neologismi

La contaminazione dell'italiano È stato realizzato per il 2018 un simpatico ed interessante calendario in dialetto biscegliese con proverbi, ricette, poesie, storia e tradizioni locali. Un lavoro, curato da Nicola Gallo e dall'associazione “La Canigghie”, che mira alla conoscenza del nostro vernacolo, specialmente per le nuove generazioni e per evitare che il tempo ne sminuisca la genuinità e l'autenticità. Come tutti i dialetti, anche il nostro si modifica: vengono accolti nuovi termini e nel contempo escono vocaboli ormai arcaici e in disuso. Pertanto, per la vitalità e l'integrità della lingua popolare dei nostri avi, è necessaria una conoscenza della nostra storia passata e delle nostre tradizioni. Ancora più necessaria per i dialetti dei piccoli centri, che vive entro le mura degli antichi borghi che non hanno diffusione universale e quindi duraturi e inattaccabili dal tempo. È ciò che accade per i “grandi” dialetti come il veneziano, il napoletano o il romano, immortalati dal teatro, dai poeti e dagli scrittori o dalle canzoni (De Filippo, Goldoni, Belli, Trilussa, eccetera). Analogo problema investe anche la lingua ufficiale, che lotta quotidianamente contro le immissioni di parole straniere ed i neologismi. Si dirà che le lingue cambiano, si evolvono continuamente; arrivano nuovi termini e se ne perdono altri. Ma non si può abbandonare una lingua che è un bene comune, un patrimonio di storia e di cultura, alla mercé di questo fenomeno. Facciamo un po' di storia. Anche nella lingua ufficiale la letteratura ha utilizzato i dialetti per sfuggire all'uniformità della prosa quotidiana, oltre che per realismo e vivacità del linguaggio. Quasi per antipatia verso la lingua di tutti i giorni, molti scrittori hanno fatto ricorso al vernacolo (Pavese, Gadda, Pratolini, Moravia, Marotta, Pasolini). Seguono i film (dialetto napoletano, romano, siciliano), le commedie, le riviste,

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le comiche e la televisione. Anche se il pubblico apprezza la colorazione dialettale della nostra lingua, non si può non scorgere un pericolo di inquinamento lessicale e stilistico. Ciò che preoccupa di più non è solo l'influenza dei dialetti, ma l'impoverimento della lingua per l'incessante immissione di termini stranieri per i quali non ci sono o non si vogliono trovare le corrispondenti parole italiane. Un dato negativo è che negli ultimi trent'anni gli anglicismi sono più che raddoppiati e stanno penetrando sempre più in profondità nel nostro linguaggio. Nella storia dell'italiano è stata grandissima l'influenza del latino. Anche parecchi termini greci furono assimilati entrando stabilmente nel lessico italiano. Nel corso dei secoli gli stati europei si sono arricchiti di nuove parole, frutto del pensiero moderno, delle scoperte, dello sport, del progresso sociale ed economico. Ogni lingua ha accolto nel proprio vocabolario termini inglesi e francesi. In Italia non furono pochi quelli che si opponevano al “forestierismo” sin dal '700; nacque il “purismo” contro i termini che inquinavano la nostra lingua. Ma dopo il 1860, con l'Italia unita, il “purismo” cadde in discredito. Non era più possibile voltare le spalle all'Europa. La dottrina manzoniana scalzò l'autorità dei Trecentisti e dei Cinquecentisti, e appellandosi all'uso del fiorentino contribuì a far passare di moda il “purismo”. Furono quindi aperti i confini al flusso linguistico europeo (francese ed inglese). Per il francese va detto che il governo e l'Académie Française (come in Spagna la Real Academia Española) lottano attivamente contro gli abusi dell'inglese cercando di coniare gli equivalenti francesi. Lo dice anche l'articolo 2 della Costituzione: “La lingua della Repubblica è il francese”. Da noi ci fu solo una pressione politica (eccessiva!) durante il fascismo e sparirono molte parole

straniere dall'uso comune. Nel 1923 fu posta una tassa sulle insegne che non fossero in perfetto italiano; nel 1940 furono vietate parole non italiane dalle intestazioni di ditte, negozi e dalla pubblicità. Crollato il fascismo seguì un'ondata in senso contrario. Il francese fu sempre accolto senza resistenza, anzi quasi con favore perché dava una forma di signorilità e di distinzione. L'inglese fu dapprima osteggiato, ma in seguito accettato senza restrizioni di sorta. C'è anzi una certa tendenza ad inserire l'inglese nella nostra lingua. Così nelle insegne, nelle ragioni sociali, nella pubblicità, nella moda, nella gastronomia, nel cinema e nella televisione. Per non parlare del mondo della tecnica e dell'informatica dove è difficile trovare le corrispondenti parole italiane. I giornali poi fanno grande ricorso ai neologismi e ai forestierismi, inglese in particolare. Il linguaggio giornalistico è uno degli esempi in cui questo fenomeno si manifesta nel modo più spropositato. Forse per sinteticità, abbreviazione, semplicità e spesso per conferire una maggiore presa sui lettori. Molti vocaboli ripetuti con frequenza martellante restano incomprensibili per molti lettori. A molti vengono poi dati significati diversi da quelli della lingua originaria, come ticket (biglietto, tagliando) e non quota sui medicinali o analisi, oppure mister che in inglese non significa allenatore sportivo. Che dire dei verbi inglesi con desinenze italiane (are, ere, ire): resettare, computerizzare, chattare, digitare e l'orribile bypassare. Molti nomi sono delle sigle che spesso non conosciamo (dvd, ok, hi-fi, SOS, led, eccetera), come ad esempio laser, che è la sigla inglese di Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation. Non ci sono limiti all'anglofilia anche in presenza di efficaci parole italiane come Vip (personaggi importanti), toast

(tramezzino) e week-end (fine settimana). Quali i rimedi a questo complicato problema? Ritornare al “purismo” o ammettere le contaminazioni senza eccezioni? Forse bisognerebbe far ricorso alla sentenza scolastica medioevale “in medio stat virtus” cioè vagliare, scegliere con rigore le parole da ammettere nella nostra lingua tenendo presente le nostre tradizioni letterarie, accogliere termini intraducibili o scientifici e tecnici. Amare l'armonioso linguaggio nato dal latino decadente e morto, esaltato da Dante, Petrarca e Boccaccio. Dante definì l'Italia “il bel paese, là dove 'l sì suona”, dando alla nuova lingua una gradevole musicalità. Occorre pertanto una volontà collettiva di tutelare l'italiano: riflettere prima di accogliere o respingere un nuovo vocabolo. Un invito necessario a politici, giornalisti, scrittori, attori, eccetera a respingere inutili anglicismi o termini dialettali (come la parola romanesca “monnezza”), volgari o plebei come un noto opinionista della tv che fa senza ritegno sfoggio di parolacce, volgarità e bestemmie dilettando (e questo ancor più grave) i vicini ammiratori. Per fortuna ci si può liberare della tv spazzatura ascoltando l'elegante e forbito linguaggio del nostro conterraneo Michele Mirabella. Concludendo, dobbiamo evitare che l'italiano si contamini sempre di più e diventi un dialetto d'Europa. Non dimentichiamo che è un bene pubblico, appartiene a tutti e pertanto va difeso come si fa per le nostre tradizioni, per i nostri prodotti tipici, per la nostra gastronomia e per i meravigliosi monumenti unici al mondo. Raffaele Marvulli

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CULTURA E SPETTACOLO Giornata nazionale del dialetto

Tutto in vernacolo

“Una giornata per mantenere alti i valori di una tradizione fondante come quella del dialetto, perché attraverso questa lingua ripercorriamo le nostre origini”. Sono queste le parole del presidente dell'associazione “la Canigghie” Tommaso Fontana che riassumono in modo esaustivo i propositi della “Giornata nazionale del dialetto”, giunta alla settima edizione e svoltasi lo scorso 17 gennaio. L'evento è stato organizzato da La Canigghie de Vescègghie, Associazione per la salvaguardia e valorizzazione della lingua locale, e la Pro Loco sezione di Bisceglie, nell'ambito delle iniziative promosse dalla UNPLI Unione Nazionale Pro Loco d'Italia per la Giornata Nazionale del Dialetto 2018, con due incontri celebrativi: la mattina presso la scuola elementare “De Amicis” con gli alunni delle 5a classi e la sera presso la sede della SOMS “Roma Intangibile”. Durante l'incontro mattutino, con la partecipazione dei dirigenti de “La Canigghie”, gli alunni hanno declamato i versi di alcune poesie del passato e di quelle contemporanee. Nell'occasione, copie dell'ultima pubblicazione di Demetrio Rigante “Addaure de còse” sono state distribuite in omaggio agli alunni dai ragazzi della Cooperativa “Uno Tra Noi”, centro diurno per i ragazzi diversamente abili di Bisceglie a cui è stata devoluta la raccolta fondi del libro finalizzata all'acquisto di un pulmino per il trasporto dei ragazzi del centro diurno. L'incontro è stato condotto dall'insegnante di lingua italiana Va n d a Ruggieri che con le colleghe degli altri moduli Grazia

Cassanelli, Lucia Lopopolo ed Alfonsa Pedone hanno sensibilizzato i propri alunni sull'importanza del dialetto in quanto custode della storia del nostro territorio. Un saluto è stato rivolto ai presenti dal facente funzioni sindaco Vittorio Fata che ha sottolineato l'importanza del nostro dialetto e ringraziato La Canigghie e gli insegnanti per l'impegno nella sua difesa e divulgazione. La poetessa Lucrezia De Feudis è intervenuta leggendo in vernacolo un racconto molto applaudito da tutti i presenti. La manifestazione serale ha visto un folto pubblico riempire la sala della società biscegliese e assistere con curiosità e trasporto all'evento dedicato alla lingua vernacolare. Tra i presenti, i commedianti della “Commedia biscegliese”, che proprio con i mezzi dialettali hanno inscenato un piccolo spettacolo, intitolato “Lettera anonima”, che ha visto come protagonista il solito “Andrà” bersaglio di continue sventure e sfortune. Prima di introdurre la serata un tema di grande attualità: la violenza sulle donne. Nicola Gallo ha letto i versi di una poesia inedita del poeta Demetrio Rigante, “La fèmene ià la líuce…”. A seguire, l'esecuzione dell'inno nazionale e subito dopo Rigante ha fatto un omaggio al tricolore declamando una poesia tratta dalla sua ultima raccolta “Bannèra mèie, nan t'appapazzòie o véinde”. Tutti i membri dell'associazione biscegliese “La Canigghie” si sono poi impegnati, come sempre, nella salvaguardia del dialetto e in tutto ciò che ha a che fare con esso. Una serata, condotta dall'umoristico Donato De Cillis, in

cui l'eleganza delle rime baciate della poesia, vestita dall'umoristico e frizzante dialetto, è stata la vera star della serata. L'evento, infatti, si è snodato lungo racconti e poesie recitati da esperti dialettali, come i biscegliesi Natale Di Leo, Demetrio Rigante, Antonio Todisco, Nicola Gallo, Uccio Carelli, Nicola Ambrosino, Anna Lozito, questi ultimi protagonisti di un duetto divertente sulle spiagge b i s c e g l i e s i . Tr a g l i o s p i t i straordinari della serata, i baresi Felice Giovine e Gigi De Santis che hanno animato i presenti facendo leva sulla loro naturale cadenza dialettale. Giovine, presidente dell'Accademia della Lingua Barese “Alfredo Giovine”, ha intrattenuto il pubblico con due poesie in dialetto barese, tra cui una, esilarante, su un cavallo bizzarro. De Santis, membro dell'associazione “Don Dialetto” di Bari, invece, ha esposto due racconti incentrati su particolari

idiomi ed espressioni baresi, come quello che recita “ognuno d e v e d i r e l a s u a ” e l ' a l tr o , inscenando un litigio tra marito e moglie, sulla figura del “chiacchierone”. “E' sempre un piacere assistere a queste serate”, commenta Vittorio Fata, “oggi abbiamo celebrato la giornata del dialetto attraverso una bellissima manifestazione che cercheremo e saremmo lieti di portare avanti nel tempo”. “Il nostro progetto in materia dialettale”, conclude Fata, “è quello di valorizzarlo cercando di promuovere alcuni spettacoli in piazza e cercando di esportarli anche fuori dai confini di Bisceglie, ad esempio a Milano dove sono tanti i biscegliesi che vi risiedono”. A chiudere una serata ricca di divertimento e stupore ci ha pensato Nicola Gallo, che ha reinterpretato una poesia di Riccardo Monterisi sul tema delle elezioni, ormai imminenti. Claudio Ruggieri

Riconoscimenti

Salvataggi In gennaio il Ministero della Difesa ha assegnato al biscegliese Fabio Foti, classe 1979 e agente di Guardia Costiera, la medaglia di bronzo al merito di Marina, uno dei riconoscimenti più prestigiosi in ambito marino. L'assegnazione è avvenuta in seguito al contributo che il biscegliese fornì nel salvataggio di due delle sei persone vittime di un naufragio nel porto di Rimini il 18 aprile 2017. L'imbarcazione, mentre entrava nel porto della città, fu travolta dal vento forte e si rovesciò a circa mezzo miglio dalla costa, infrangendosi contro i frangiflutti. L'impegno del biscegliese Foti fu importante quel giorno, poiché portò a mettere in salvo il primo naufrago, trovato in evidente stato confusionale sugli scogli, e il secondo. Inoltre, fu lui in prima persona a coordinare i soccorsi, che coinvolsero 118 e Vigili del Fuoco. Foti è attualmente impiegato nel compartimento locale della Capitaneria di Porto con il grado di Secondo capo Claudio Ruggieri

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CULTURA E SPETTACOLO SistemaGaribaldi

Ferve l'attività I mesi di dicembre e gennaio sono stati molto proficui per il sistemaGaribaldi. Lo scorso 22 dicembre è andata in scena la prima rappresentazione di un grande classico, Zio Vanja. Quest'opera è stata realizzata dalla compagnia Marluna Teatro di Trani con la regia affidata al romano Roberto Marafante, il cui taglio registico parte dalla consapevolezza della straordinaria contemporaneità d e l l ' a u t o r e : A n t o n Č e c h o v. Essenziale per la riuscita dell'evento, è stata la c o l l a b o r a z i o n e dell'Amministrazione Provinciale e del Comune di Bisceglie. Le scene sono state realizzate da Massimo Marafante, con l'obiettivo di segnare, rimanendo fedele alla tematica dell'opera (evocare i momenti salienti di una vita famigliare), uno spazio da abitare. Il tempo dell'opera invece è stato in linea con la concezione del tempo di Čechov, con la rappresentazione infatti “dell'immobilità di vite che scorrono nell'attesa di esiti che non corrisponderanno mai alle ambizioni dei protagonisti, soggetti alle influenze più negative delle grandi domande esistenziali”. In scena sono stati presenti gli attori pugliesi Marianna di Pinto, Marisa Eugeni, Mariella Parlato, Pino Fusco, Maria Elena Germinario, Marco Grossi, William Volpicella, Enzo Toma, Alessandro Anglani. Il 29 dicembre, per la sezione “Musica” del sistemaGaribaldi, è andata in scena un'esibizione della Bandadriatica dal titolo Odissea Mediterranea. La banda

è costituita da Claudio Prima al canto e all'organetto, Emanuele Coluccia al sax contralto, Vincenzo Grasso al clarinetto e al sax tenore, Andrea Perrone alla tromba, Gaetano Carrozzo al trombone, Morris Pellizzari agli strumenti a corda, chitarra, saz, kamalè ngonì, Giuseppe Spedicato al basso e Ovidio Venturoso alla batteria. Quello proposto dalla Bandadriatica è stato un viaggio nel Mediterraneo salpando “da quel mare che la musica salentina agita incrociando i Balcani, per veleggiare verso il nord Africa, l'Oriente. Si parte dalla banda tradizionale che in Puglia anima feste, processioni e funerali, per approdare sulle coste albanesi, macedoni, croate, incontrando fanfare serbe e ritmi arabi”. Nell'ambito del progetto della sezione Musica diverse sono le esibizioni come il Quartetto Carabellese il 9 febbraio, l'omaggio alla mitica Ria Rosa a cura di Antonella Romano il 2 marzo, il Trio Giuliani di Vincenzo Mastropirro del 16 marzo, l'eccellenza pianistica di Emanuele Arciuli il 6 aprile ed Enzo Avitabile il 20 aprile. To r n a n d o a l t e a t r o s i è rinnovato, sabato 6 gennaio, l'appuntamento con il Garibaldi dei Ragazzi. Protagonisti del pomeriggio sono stati il pupazzo Tzigo e l'attrice Daria Paoletta che ha riscritto una storia di tradizione zigana intitolata “Il Fiore Azzurro”, mettendo in scena un travolgente spettacolo per bambini. Tzigo è una figura in gommapiuma scolpita da Raffaele Scarimboli, che “decide di mettersi in

cammino sulla strada 'alla ricerca della fortuna e della felicità'. La narratrice è per Tzigo un'amica, una compagna, una spalla su cui piangere e al tempo stesso è lo spazio, gli incontri, l'universo di riferimento attraverso cui si sviluppa il viaggio del protagonista”. Il risultato di questo lavoro è stato sorprendente, la narratrice è stata capace di tenere i più piccoli dentro il racconto e di condividere con loro le domande della vita senza cadere nella retorica, senza dare risposte preconfezionate. Domenica 14 gennaio si è rinnovato l'appuntamento con la sezione Effetti Collaterali: lo spettacolo ospite è stato “Pascarosa”, che si è svolto presso la suggestiva location della libreria delle Vecchie Segherie Mastrototaro. “Pascarosa è un villaggio, una frazione del comune di Ostuni, di quelle “quattro case e una chiesa”. È un “piccolo viaggio casuale”, una storia minore, di quelle di poca importanza, che ti ci trovi per caso. Una macchina, un cane, una donna. Qualche birra e molte sigarette. E un mago che appare e non fa magie, perché è un guaritore e una brava persona”. Questo racconto è stato scritto e interpretato da Anna Garofolo ed è stato un grande momento di poesia teatrale, il tutto diretto da Rocco Capri Chiumarulo per il progetto Terrae, accompagnato dal fisarmonicista Vince Abbracciante. “Pascarosa” è una storia fatta di brave persone che si incontrano e lasciano un piccolo segno che cambia la vita. Tra i nomi dei grandi autori e

artisti del programma del teatro Garibaldi spicca sicuramente quello di Danio Manfredini, sul palco del teatro biscegliese lo scorso 19 gennaio con il suo spettacolo “Vocazione”. L'artista cremonese, con una rappresentazione teatrale “introspettiva”, indaga l'io dell'autore, le paure e i timori che nascono dallo stare in scena davanti ad un pubblico. A sostenere l'artista, paralizzato dai tormenti, Vincenzo Del Prete nel ruolo della “ragione” che cerca di tirare fuori dalla disperazione il povero Manfredini. “Vocazione”, riferisce l'autore stesso, “è uno spettacolo che racconta della figura dell'artista nella sua essenza umana”. Prodotto nel 2014, “Vocazione” è uno spettacolo portato più volte sui palchi italiani e recentemente vincitore del Premio Nico Garrone 2017. Con due appuntamenti “letterari” in forma di prologo, il Teatro Garibaldi, insieme al locale Presidio del Libro/Circolo dei Lettori e a una rosa foltissima di realtà associate, segna l'approdo a un'altra isola del suo arcipelago, intitolata Teatri di Confine e dedicata quest'anno al sacro. Lo scorso 20 gennaio, presso l'auditorium don Pierino Arcieri, è avvenuto l'incontro con Vanessa Roghi, autrice del libro “Lettera sovversiva”. L'altro appuntamento significativo è stato con Giovanni Impastato presso la libreria Vecchie Segherie Mastrototaro. L'autore di “Oltre i cento passi” ha dialogato con Franco Papagni per raccontare il conflitto con la mafia. Mirko Salerno

Nuovi progetti

Azionami Sorge a Bisceglie una nuova casa di produzione indipendente dal titolo “Azionami”. L'idea nasce da tre amici e colleghi, già insieme per diversi progetti di interesse nazionale ed internazionale, che hanno deciso di unire passione e inventiva per gettare le fondamenta di questa nuova realtà culturale tutta biscegliese. I membri di questo nuovo team sono Mauro Portoso, regista e

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scrittore, vincitore anche di numerosi premi nel suo ambito di professione, Rita Torchetti, make up artist, montatrice e collaboratrice nel “Racconto dei racconti” di Garrone, “Capo dei capi”, “R.I.S.” e “Romanzo criminale la serie”. Infine, il fotografo G i a n d o m e n i c o Ve n e z i a n i , selezionato anche in alcuni contest di stampo internazionale. Nel concreto la nuova casa di

Fittasi trilocale produzione biscegliese si cimenterà nella produzione di film, cortometraggi e spettacolo teatrali, inoltre, già da tempo, è impegnata nella realizzazione di spot pubblicitari. Tra i primi lavori, già in fase di sviluppo, figurano un cortometraggio e un lungometraggio, che vedrà impegnati tutti e tre i membri nel team. Claudio Ruggieri

centralissimo in via Milano, uso studio medico Telefonare al 330 322920


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CULTURA E SPETTACOLO Convegni

Contro l'omofobia Una legge che mira a contrastare l'omofobia e la transfobia. Questo l'obiettivo principale del disegno regionale presentato, lo scorso 11 gennaio, nella sala multimediale del Castello di Bisceglie, al pubblico biscegliese e non. L'incontro, organizzato dall'Arcigay Bat “Le mine vaganti” capeggiato da Luciano Lopopolo, ha visto la partecipazione della consigliera politica per l'attuazione del programma di governo del presidente della Regione Puglia, Titti Caterina De Simone, e il professor Alessandro Taurini, psicologo, psicoterapeuta e docente di Psicologia Clinica all'Università di Bari. La Puglia, nel panorama nazionale, è una delle poche regioni che si distingue su questa tematica poiché ha incominciato già a mobilitarsi per garantire una maggiore tutela dei

diritti di tutti i cittadini attraverso una legge regionale. “Per il raggiungimento di questo importante obiettivo”, ha illustrato la consigliera De Simone, “è stato necessario realizzare una legge che coinvolgesse diversi settori della società come sanità, cultura e soprattutto il mondo della scuola, luogo dove ancora oggi si registrano maggiori difficoltà nell'introdurre l'argomento dei diversi orientamenti sessuali. Ovviamente persiste, e in maniera molto radicata, un problema culturale alla base, poiché in Puglia, nonostante sia stato presentato un disegno di legge, non tutti confessano il proprio orientamento sessuale per paura di essere attaccati o derisi”. Sul futuro, infine, la consigliera De Simone si è detta preoccupata poiché certamente, durante il

EDITRICE Associazione di volontariato

dibattito nel consiglio regionale e nelle commissioni, emergeranno posizioni contrarie e sfavorevoli al passaggio della legge. Una legge che beneficerà dal punto di vista sociale e psicologico. Questo invece il fulcro del discorso del professor Taurino dell'università di Bari, che ha illustrato come più volte egli stesso sia stato testimone di adulti e ragazzi impossibilitati nel vivere liberamente la propria sessualità. “Un grande passo in avanti per un docente”, spiega il professor Taurino, “è moderare e usare in modo appropriato il linguaggio poiché quest'ultimo genera realtà. Infine attraverso questa legge si mira a creare una società inclusiva, in cui nessuno sarà lasciato ai margini e tutti potranno vivere liberamente”. Claudio Ruggieri

Sull'Alzheimer Margherita. La presentazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione dell'Associazione Santa Margherita, il Rotary club Bisceglie e il FAI BAT. Sono intervenuti l'autore del libro il sacerdote Padre James Sheehan, il sociologo Gianni Perilli. Ha m o d e r a t o l ' e v e n t o To m m a s o Fontana. Il libro si snoda su tre fondamentali temi che si rincorrono e s'intrecciano senza soluzione di continuità: l'amore dello scrittore per suo padre malato di Alzheimer, le esperienze che devono patire i familiari che affrontano l'Alzheimer

dei propri cari e, infine, tutti i dubbi sulla fede in Dio che questa durissima esperienza fa emergere nel cuore di Padre James. Questa storia vera racconta uno spaccato concreto della lotta interiore di fede che ha vissuto padre James, lotta che termina con un lieto fine, regalando così a tutti coloro che assistono giornalmente un malato di l'Alzheimer, e non solo, la certezza che la propria fede possa resistere e che quello che lui ha definito il “Dio dell'Alzheimer” possa trionfare in quanto amore. Mirko Salerno

Cineclub Canudo Lo scorso 18 gennaio presso il Laboratorio Urbano di Bisceglie, al 2° piano di Palazzo Tupputi si è svolta la presentazione del libro “Addicted. Serie TV e dipendenze”. È stato il primo appuntamento del 2018 di “Tupputincontri – La Parola Alla Scrittura”, una rassegna promossa dal Cineclub Canudo, con l'obiettivo di amalgamare la scrittura (dei libri presentati), la parola (degli autori) e le immagini (delle serie tv analizzate nel video”. “Le serie TV spesso rappresentano personaggi in preda alle dipendenze,

Sulla Tv

ma sono a loro volta dipendenti: dal cinema, dalla musica, dal budget. Allo stesso tempo, costringono lo spettatore a una visione compulsiva grazie alla forza delle loro trame e dei protagonisti a cui danno vita, e l'addiction del pubblico si manifesta anche sui social media e sui forum online. Addicted esplora varie forme di dipendenza nelle serie TV; i saggi di questo volume spaziano da Twin Peaks a The Big Bang Theory, da Gomorra a Stranger Things, passando per Fargo, Love, How I Met Your Mother, The Knick, Better Call Saul e numerose

Direttore onorario Pietro Rana Direttore responsabile Tommaso Fontana Antonio Rana (Coordinatore)

Redazione Mario Camero, Domenico Laganara, Raffaele Marvulli, Fabrizio Montinaro, Luigi Palmiotti, Felice Pellegrini, Enzo Storelli, Gianfrancesco Todisco Sergio Todisco (caporedattore onorario) Autori dei testi Adele Angarano, don Mauro Camero, Anna Consiglio, Pasquale Consiglio, Stefano Coratella, Carolina Di Bitetto, Marco Fontana, Alessandro Gallo, Nicola Gallo, Alfredo Logoluso, Donatello Lorusso, Carlo Papagni, Arcangelo Rana, Claudio Ruggieri, Antonella Salerno, Mirko Salerno, Gianluca Valente, Lucrezia Valente.

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*** altre, per analizzare diversi livelli e tipologie di addiction seriale. Una generazione cresciuta con la TV e le narrazioni audiovisive le utilizza per rintracciare dei percorsi di senso e farne storie da raccontare”. Il libro è stato realizzato da Michele Casella, Jacopo Cirillo, Marika Di Maro, Leonardo Gregorio, Carlotta Susca. Al termine della presentazione, accompagnata dalla proiezione di alcuni spezzoni di serie TV, gli autori si sono ritenuti molto soddisfatti per la grande affluenza di gente. Mirko Salerno

Loprieno e Caprio romanzo ha come protagonisti due mafiosi, il 'ndranghetista Carmine Lo Riccio e il boss della Sacra Corona Unita Pasquale Cicerchia, entrambi detenuti in un carcere londinese e accumunati da una passione per i fornelli. Il romanzo si

Presidente Tommaso Fontana Amministratore delegato Diego Rana Consiglio direttivo Andrea Dell'Olio, Cesare Muscatella, Giuseppe Ferrante, Rosario Mastrototaro, Piero Todisco (segretario), Antonio Losapio (addetto pubblicità: 338/5971791)

Data di chiusura 29 gennaio

Libri

Ad inaugurare il nuovo anno culturale alle Vecchie Segherie Mastrototaro sono stati, lo scorso 4 gennaio, gli scrittori Vito Loprieno e Franco Caprio con la presentazione del loro nuovo libro intitolato “Tra pentole e pistole”. Il

Sede: Via IV Novembre, 2 - BISCEGLIE

Vincenzo Storelli (Consulente)

Libri La Fondazione Alzheimer Gianni Perilli ONLUS presenta il testo “Il Padre che non sapeva il mio nome” (titolo originario “The Father Who Didn't Know My Name”) dell'autore Padre James Sheehan. Nel libro Padre Sheehan, un sacerdote americano cresciuto a New York nel Bronx, racconta la sua storia vera di assistenza al papà malato di Alzheimer. Il testo, tradotto in italiano dal sociologo Gianni Perilli, già autore del libro “Gestire l'Alzheimer”, Il Sole 24 Ore (2010), è stato presentato lo scorso 18 gennaio presso la Chiesa Santa

La Vedetta di Bisceglie

snoda attraverso racconti paradossali e ironici, poiché affianca alle vicende brutali e crudeli dei due mafiosi, una semplice e comune passione per il cibo. Claudio Ruggieri

Per abbonarsi è possibile concordare un appuntamento chiamando i numeri 0803957772 (sede) – 3332888795 (V. Storelli) La collaborazione è aperta a tutti. Articoli e foto, da consegnare in formato digitale con la firma dell'autore, saranno vagliati dalla redazione e non verranno restituiti. Ove necessario, la redazione si riserva la facoltà di ridimensionare la lunghezza del testo. Le considerazioni di alcuni autori potranno non coincidere con la linea editoriale Email ilbiscegliese@alice.it

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RUBRICHE La rubrica del medico

L'apparato respiratorio Siamo in pieno inverno ed anche se le nostre temperature non sono affatto rigide, pur tuttavia per l'elevata umidità dell'aria è facile la propagazione per via aerea di quelle miniparticelle di muco, altrimenti dette di PFLUGGE che facilitano in maniera lampante la diffusione delle piccole, banali infezioni delle prime vie aeree in quanto nel loro interno albergano virus e batteri molto contagiosi. Frequentando luoghi affollati o per l'estrema vicinanza a persone ammalate è facile inspirare queste miniparticelle che introducono nel nostro organismo virus e batteri estremamente contagiosi. Dopo pochi giorni, o addirittura poche ore, dall'aver respirato quest'aria infetta, incominciano i primi sintomi di avvenuto contagio:

tosse secca e stizzosa, che poi diviene piano piano più umida, grassa e con emissione di muco dapprima catarrale e poi sempre più giallo-verdastro, denso, a volte persino striato di sangue. Ma niente paura...!. E' il normale decorso della malattia. Poi arriveranno la spossatezza, i brividi e la comparsa di febbre, più o meno elevata (ricordo che la febbre è un meccanismo di difesa dell'organismo, non va contrastata, a meno che non sia molto ma molto elevata. A questo punto la malattia è in corso, bisogna favorirne la guarigione con il riposo a letto, il caldo delle coperte, qualche buona tisana bollente e, su prescrizione del medico, antiflogistici, antipiretici, fluidificanti e, se necessari,

antibiotici. Tutto questo va inquadrato nel grande capitolo delle malattie dell'apparato respiratorio, al primo posto ove si trovano appunto questi sintomi e che nulla hanno a che fare con l'influenza, malattia infettiva e contagiosa, epidemica e stagionale, dai grandi numeri per l'elevatissima percentuale di ammalati, ed egregiamente prevenibile con la specifica vaccinazione, specie nelle categorie a rischio (bambini, anziani, diabetici, cardiopatici, bronchitici cronici, ecc.). Purtroppo, abitare in città, ove l'aria è sovente inquinata dal fumo e dalle polveri, espone ad un maggior rischio di contagio per la costante presenza di fenomeni irritativi delle prime vie aeree. E' bene sottoporsi ad un

controllo medico prima di ogni inverno, per le misure cautelari del caso (es. vaccinazioni, terapie immunostimolanti). E' bene ricordare che esiste un mezzo diagnostico molto importante ed estremamente facile, non invasivo, e cioè la spirometria: si tratta di respirare in un apparecchio che calcola tutta l'aria che entra ed esce dai polmoni valutandone quindi la buona funzionalità. Questo in sintesi è quello che ci può succedere nei prossimi giorni, se non è già successo! Poi esistono tutta una serie di malattie dell'apparato respiratorio di esclusiva competenza medica a cominciare dalle bronchiti, polmoniti, pleuriti e quant'altro. Ma questo è un altro discorso. Domenico Laganara

La rubrica del dietologo

Allergia o intolleranza alimentare? Sempre più spesso si sente parlare di intolleranze alimentari o addirittura di allergie alimentari come causa di un ipotetico aumento di peso da esse scatenato; questo genera un esponenziale stato confusionale che sfocia inevitabilmente nell'attuare strategie non idonee o addirittura controproducenti. È perciò essenziale chiarire alcuni punti essenziali sulla questione allergie o intolleranze alimentari. Va innanzitutto precisato che le forme allergiche, molto più gravi rispetto alle intolleranze, sono reazioni che vedono impiegato il nostro sistema immunitario, allertato dall'assunzione di

sostanze ritenute “pericolose” per il corpo e quindi con immediato stato d'allarme. Questa reazione “esagerata” potrebbe, se non curata tempestivamente, essere pericolosissima fino a causare la morte. Le allergie alimentari (come le allergie in generali) si scatenano improvvisamente verso sostanze alimentari fino a poco tempo prima ritenute idonee per l'organismo. Gli alimenti che più spesso causano queste reazioni allergiche sono i crostacei, la frutta secca e a guscio e anche alcuni tipi di pesci. Ben diversa è la questione riguardante le intolleranze alimentari; qui il sistema immunitario non viene coinvolto, di conseguenza non si scatena una

risposta immunitaria. Già l'etimologia del termine “intolleranza” indica l'incapacità di sopportare, di tollerare, in seguito ad un'assunzione abbondante di un determinato alimento, l'organismo "si ribella" perché non riesce a digerirlo correttamente. Ecco il motivo per cui l'intolleranza è una reazione tossica dell'organismo, a differenza dell'allergia, reazione non tossica, che non dipende dalla dose assunta. Attualmente i vari test di intolleranza alimentare, i vari rimedi proposti e il business che intorno ad essi si è generato non ha fatto altro che ulteriormente confondere la popolazione. L ' i n t o l l e r a n z a p i ù d i ff u s a e

facilmente diagnosticabile con il semplice test del respiro (breath test al lattosio) è l'intolleranza allo zucchero del latte, per l'appunto il lattosio. Oggi il mercato dei prodotti latto-caseari ha compensato questa dilagare di intolleranze al lattosio proponendo una vasta gamma di prodotte delattosati (senza lattosio), prodotti che per chi sa qual motivo vengono scelti anche da soggetti che tollerano bene il lattosio; questo perché si è sempre più convinti che essere intolleranti voglia dire che si rischia di ingrassare, niente di vero! Se sono intollerante ad una sostanza starò male se l'assumo ma non ingrasserò a causa di questa! Stefano Coratella

L’angolo dell’Ufficiale

De ne fiòte passe u respére de nu ènne… (D'un fiato passa il respiro di un anno…) D'un fiato / passa / il respiro di un anno / e un altro calendario / di pagine, / amanti di Santi…, / va a morire / sul cumulo di carta / come frasche secche del tempo… // E si muore …e si nasce / fino agli ultimi giorni / …e col grido di una madre, / come l'acqua del pozzo / portata dal secchio…, / un'altra vita viene alla luce. // D'un fiato / passa / il respiro di un anno / tra gli affanni …e i sogni / che rimangono sogni… De ne fiòte passe u respére de nu ènne e nu alte calannáre de paggéne, amènde de Sènde…, vaie a mbréie saup'o mendaune de carte

cóme frasche seccòte du téimbe…

prettòte dó sécchie…, n'alta véte vène a la líuce1.

ca remènene sóugne…

E se móre …e se nèsce fingh'a l'últema déie …e cu gréde de na mèmme, cóme l'acque du puzze

De ne fiòte passe u respére de nu ènne tra l'affènne …e le sóugne

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Demetrio Rigante

Febbraio 2018

- Riferimento alla nascita di mio nipote Davide, 30 dicembre 2017, ore 11.54. Demetrio Rigante


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RUBRICHE

Auguri!

Papà Donato Di Luzio e mamma Rossella Rigante annunciano l'arrivo in famiglia del secondogenito Davide, a fare compagnia alla sorella Giorgia. Il lieto evento è avvenuto lo scorso 30 dicembre alle 11,54. Direzione e redazione si uniscono alla gioia di tutti i familiari, ai nonni paterni Lucia e Francesco e quelli materni Giulia e Demetrio.

Matteo Di Tullio, figlio di Lucia e di Antonio Di Tullio, compie un anno il 27 febbraio. Un bambino nato in un ambiente molto dolce perché i suoi genitori gestiscono la cioccolateria “Bon ton”, un luogo in cui la dolcezza è di casa. Questo bimbo, crescendo si troverà a dover resistere alla tentazione di afferrare a volo cioccolate di ogni tipo e d i o g n i r a ff i n a t a s q u i s i t e z z a , caramelle di ogni colore e sapore e tantissimi dolci. La cioccolateria è, per un bambino, ma anche per un adulto come me, un luogo magico, sembra di calarsi nella favola di Hansel e Gretel e il bimbo avrà certamente questa impressione. Si tratta di un luogo molto accogliente e pieno di deliziose dolcezze in cui la signora Lucia, moglie di Antonio, e le signorine Simona e Daniela fanno a gara per ricevere con gentilezza gli avventori. Tommaso Fontana

Bartolo Ventura

E' venuto a mancare all'età di 96 anni Bartolo Ventura, decano dei farmacisti locali e loro fiduciario. Uomo di rare virtù, molto attaccato alla famiglia ed alla sua attività professionale, non disdegnò coltivare la sua passione per i viaggi. Iscritto al Touring Club Italiano da oltre 50 anni, era stato nominato Console di tale sodalizio per molto tempo prodigandosi nell'assistere i Soci di Bisceglie e tutti quelli di passaggio per le loro eventuali esigenze. Aveva visitato molti paesi esteri ma era rimasto sempre affezionato alla montagna, alle Dolomiti in particolare di cui ne conosceva ogni angolo, se pur remoto e fuori del turismo di massa. E ciò faceva di lui non il solito turista vacanziero amante soprattutto della buona tavola, ma la persona di elevata cultura che apprezzava ogni luogo che visitava nella sua totale interezza, ambientale, folcloristica, enogastronomica ma soprattutto paesaggistica. Ero stato con lui in molti viaggi ma quello che più mi è rimasto impresso fu quando organizzò, nel lontano 1956, un soggiorno sulle Dolomiti, in Val Badia al Rifugio Genova. Quivi ci arrivammo dopo aver lasciato la macchina, la gloriosa 600, in un bosco ed aver raggiunto il rifugio a piedi, sacco in spalla, per ripidi pendii e stretti sentieri di alta montagna, brulli e sassosi. Ma dopo tanto camminare lo spettacolo che si godeva dal rifugio era incantevole, maestoso! Ecco, allora lui si sedeva ed ammirava tanta bellezza in profondo silenzio, quasi per non guastare tutto il bello che vedeva. Ecco, questo era l'amico Bartolo, sincero, anche affettuoso, sempre disponibile con il sorriso sulle labbra. Addio Bartolino, Domenico Laganara che gli angeli ti accompagnino, sempre al tuo fianco, nel visitare l'immensità dei cieli ad ammirare le bellezze del creato.

Nina Di Modugno Lo scorso 25 gennaio è scomparsa all'età di 81 anni Nina Di Modugno, l'anima dell'Ant (Associazione Nazionale per la lotta contro i tumori). Era una delle figure principali dell'associazionismo cittadino ed era impegnata con tutte le forze nell'assistenza e nella solidarietà. È proprio il caso di dire che per la sua umanità e per il suo spirito di servizio, con cui ha sempre agito con operoso silenzio, lascia un segno indelebile e degno di essere ricordato. Ne sentiremo la mancanza. Direzione e redazione si uniscono al cordoglio della famiglia e dei congiunti. Antonio Rana

Alberto Corazza Lo scorso 11 gennaio è deceduta, all'età di 77 anni, una delle figure calcistiche più importanti e ricordate del Bisceglie calcio, il romano Alberto Corazza. A dar notizia della scomparsa dell'ex centrocampista neroazzurro è stato lo stesso sito ufficiale del club Bisceglie calcio. Corazza è stato uno dei protagonisti dell'allora Serie C unica degli anni '60. Da tempo ormai risiedeva a Bisceglie, città a cui l'ex giocatore era molto affezionato. Claudio Ruggieri

Nicola Di Corrado Il 1 febbraio 2017 Nicola Di Corrado ci ha lasciati e nel primo anniversario della sua dipartita vogliamo ricordarlo per tenere viva la sua memoria. Nasce il 5 agosto 1926 da mamma casalinga e papà navigante, vive la sua infanzia con la sua adorata mamma mentre il papà emigra in America. Al ritorno del padre, la famiglia si allarga di fratelli e sorelle, frequenta la facoltà di biologia, ma per lo scoppio delle seconda guerra mondiale non conclude i suoi studi. Dopo la guerra vince un concorso a Como ed è assunto come impiegato all'E.N.P.A.S. Nicola non si sente appagato, la sua famiglia, i suoi affetti, il suo amore per la fidanzata Maria Moscatelli sono al sud e presto ritorna in quel di Bari. Dopo qualche anno viene trasferito alla Saub di Bisceglie. Nicola era un uomo di altri tempi, una vita dedicata alla famiglia, al lavoro e allo sport. Sua grande passione il calcio, prima giocatore, poi segretario dell'A.S. Bisceglie col mitico presidente Marino Monterisi, poi giudice sportivo fino alla bella età di 91 anni. Era un uomo che conosceva davvero i veri valori, ma allo stesso tempo capace di stupire con la sua spiccata attenzione alle novità e alla tecnologia del XXI secolo, in grado di riconoscere i propri limiti e a volte se ne rattristava, ma era dalla battuta sempre pronta e da quel sorriso che trasmetteva gioia e serenità. Molto religioso, quando usciva si recava prima in chiesa per una preghiera e poi iniziava la sua intensa giornata. Anche quando le forze e il peso degli anni cominciavano a farsi sentire era solito trovarlo con i suoi libri e le sue carte federali. Controllava dirigeva, impartiva sempre con grazia e modi pacati. Quando si ammala cerca di combattere ed è speranzoso, ma poi diventa malinconico e capisce che è vano lottare contro la sorte. Era questa la saggezza che gli anni gli avevano tramandato lasciando parenti e amici nello sgomento. Nico Di Corrado

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RUBRICHE Nonni Noi

Ninna nanna Le feste natalizie sono alle nostre spalle ed è tempo di ritornare alla vita “normale”. Uno, tra i miei cinque lettori, mi dirà: “Perché non lo è stata durante le feste?”. Direi proprio di no: grande eccitazione per luci, canti, regali e tanta gente per casa che non faceva altro che interessarsi unicamente al “cuoricino” che, consapevole di essere al centro del mondo, ne ha approfittato alla grande. Il planning (nda: lo scandire inesorabile di quando si mangia, quando si cambia il pannetto, quando si fa il bagnetto, quando si gioca, quando si dorme, …) rigidamente rispettato dalla figlia-mamma, con tecnica “costi quel che costi” è saltato: si fa quel che si può, dove capita ed all'occorrenza. Così è facile assistere a scene del tipo: prime ore del Santo Natale, gli invitati esausti, dopo la tradizionale “scaletta” (giocata a tombola, nascita del santo bambinello, arrivo di Babbo Natale, apertura dei regali, foto e self a volontà e, alla fine, cena della vigilia), sono seduti sui divani con un bel sorriso immobile sul volto (praticamente tatuato) che testimonia la tipica serenità del Natale, occhi fissi nel vuoto ed apparentemente, ma molto apparentemente, svegli. Al centro della stanza “cuoricino” iper-attivo con i motori a 1000 tra giocattoli, scatoli, nastrini e carta da regalo (molto apprezzata per la varietà dei colori!!) e urletti di gioia … forse un po' troppa. Ed ecco che accade quello che da copione deve accadere: un invitato-zombie riesce, utilizzando le ultime energie, a pronunciare la frase: “che bello “cuoricino”, guardate come è contento. Ma non ha sonno?“. Ma sei scemo? No che non ne ha, è così felice che non pensa minimamente di mollare tutto ed andare a dormire! Comunque nessuno risponde, tutti continuano a sorridere, sempre immobili, e tutto rimane come prima: tentativo di chiudere la festa fallito! Quindi bisogna tornare ai ritmi normali ma come glielo spieghiamo al bimbo? Come risistemiamo il suo orologio biologico? È chiaro che dobbiamo, con tanta nonno-pazienza, ripristinare i ritmi forzando il sonno quando il bimbo è iper-attivo.

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Facile a dirsi … Ed ecco che il popolo “iosotutto” corre in tuo aiuto con soluzioni abbastanza fantasiose ma accompagnate dal certificato “giuro che funziona”: far ascoltare un audio-libro, far visionare una trasmissione “noiosa” o un filmato con solo persone che sbadigliano (in vendita su cd!), far ascoltare un cd con i suoni della natura (soluzione zen), mettere sotto il cuscino una sveglia con il ticchettio che imita il battito del cuore della madre (no comment) o indumenti con il profumo della mamma (bis no comment). Per fortuna esistono anche rimedi definiti “classici”: tenerlo in braccio e cullarlo sinché la schiena (la nostra) regge o il giretto “soporifero” in macchina che, tuttavia, ha un suo indubbio costo ed il rischio che il bimbo si risvegli non appena si spegne il motore e che si debba ricominciare chi sa per quante altre volte! E allora? Perché non usare una bella vecchia cara ninna nanna? Non è forse vero che il bimbo dorme se si sente tranquillo, sicuro e rilassato? Non è forse indiscutibilmente vero che una dolce melodia diffonde serenità e tranquillità? Oltretutto, dicono i sacri testi, per cantare ci vuole qualcuno (mamma, papà, nonna, nonno e mi fermerei per non creare un “Parent Corus”) la cui presenza da maggior sicurezza e tranquillità al bimbo. Quindi una ninna nanna. Ma un attimo, facciamo qualche ulteriore riflessione partendo da una pillola di cultura prelevata da internet: “Una ninna nanna è una melodia rasserenante cantata ai bambini per farli addormentare. La più famosa ninna nanna è sicuramente il “lied Wiegenlied” di Johannes Brahms, scritto dal compositore tedesco per una certa Berta Faber in occasione della nascita del suo secondo figlio (nda: che pensiero gentile! Pensate che oggi si regalano giostrine, con api o farfalle, che ruotano al suono di un carillon!). La Commissione Europea ha creato il progetto Lullabies of Europe per raccogliere tutte le ninna nanne nelle diverse lingue della comunità per preservarne il patrimonio culturale. Un elenco delle ninna nanne raccolte, tradotto in sette lingue (inglese, ceco, danese,

italiano, romeno, greco e turco), è presente sul sito internet “Lullabies of Europe”. Incuriosito, oltre ad essere convinto di rendervi un buon servizio, ho visitato il sito ed ho trovato cose poco convincenti che riporto per un pubblico dibattito. Nella ninna nanna “Dormi, Janicku, dormi” (Ceka) al bambino vengono promesse una mela verde ed una rossa, ma anche una blu, se si addormenterà. Ora voi vi addormentereste, pur non avendo sonno, per il sol fatto di avere al risveglio una mela blu? Va bene, il bimbo rimarrebbe incuriosito la prima, forse la seconda e terza volta ma dopo, non vedendo alcuna mela blu (per forza: non esiste!), comincerà ad avere dei seri dubbi sulla vostra affidabilità. Quindi preoccupazione e non serenità. Quindi niente sonno. In “Fai la ninna, bambino” (Ceka) si annuncia al bimbo che non appena si addormenterà la mamma si allontanerà per andare nel giardino della valle a raccogliere lamponi. Ma insomma! Come fa uno ad addormentarsi sapendo di rimanere solo perché una scriteriata va a raccogliere i lamponi! Per fare cosa? E la mamma che in “Ninna nanna dolce piccolino mio” (Romania) si augura che il bimbo dorma a lungo, fino a mezzogiorno del di seguente. Del tipo “sto rompiscatole!”. Ma il top delle ninna nanna fuori confine, è quella turca “Ho lasciato le isole camminando” dove, in sintesi, una mamma mette il suo bimbo, nella culla, sopra un cammello. Spostandosi con la tribù, di notte, passa in un bosco e la culla rimane agganciata ad un ramo senza che nessuno se ne accorga sino alla mattina successiva. Allora tutti tornano indietro ma il bambino è stato già mangiato dagli uccelli rapaci (forse è stata scritta da Dario Argento). Ma scherziamo? Già vedo il bimbo tremante, con gli occhietti sbarrati e giurare a se stesso di non addormentarsi né ora né mai! Ma, attenti, i guai li abbiamo anche con le nostre ninna nanna. Inizio con “Fate la nanna coscine di pollo” e qui già il titolo è imbarazzante ma non è da meno il testo: Whiskei, il ragnetto (quindi niente pollo), decide di salire la

montagna ma la pioggia lo bagna e lui cade sempre più giù. Poi torna il sole, si asciuga, e sale la montagna (testardo!) dove c'è la casetta dello strega che vorrebbe mangiarselo. Ma Whiskey è furbo e torna giù dalla sua mamma che non lo lascia più. Alcune semplici domande: perché esci se piove? Perché vuoi andare sulla montagna, ad ogni costo, se sai che c'è la strega a cui piacciono i ragni? Ma soprattutto, perché questa sequenza di eventi dovrebbe dare tranquillità al bimbo e farlo addormentare? Ed eccoci alla notissima “Ninna nanna, ninna oh”. Chi la canta (madre, padre, altro parente) si pone il problema a chi dare il bimbo: non ci siamo! Non è rasserenante sapere che qualcuno (perché non si identifica?) ti vuole addormentare e mollarti subito. Ma continuiamo: si inizia pensando alla befana che lo terrebbe una settimana (tempo relativamente breve, giusto per un po' di pace, ma a fare cosa?), poi all'uomo nero che lo terrebbe un anno intero (addirittura!), un pensierino all'uomo bianco che lo tiene sinché è stanco (il solito raccomandato) ed infine, forse come ultima soluzione (ma che problema hai?) si pensa pure al buon Gesù che se lo tiene e non lo da più (ma fermati, che necessità c'è!?). Ora, capisco la rima ma qui le minacce, neppure tante velate, sono tante e non possono che preoccupare il bimbo sul suo destino al risveglio: sono in casa della Befana, o dell'uomo nero, o dell'uomo bianco o in quella del buon Gesù? Quindi: meglio non addormentarsi e rimanere vigile! Ecco la situazione: siamo partiti con l'idea di una dolce melodia ma ci siamo imbattuti in false promesse e minacce. Ma, manco a dirlo, arrivano i nostri (nonniNoi ovviamente!) con la loro ninna nanna: Ci sono delle cose / che solo i nonni sanno / sono storie più lontane / di quelle di quest'anno. / Ci sono coccole che solo i nonni fanno / per loro tutti i giorni sono il tuo compleanno/ Ci sono nonni e nonne che fretta mai non hanno / nonni e nipoti piano nel tempo insieme stanno. Buon riposo “cuoricino”. Gianni Sette


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RUBRICHE Lettere

Sulla bici

DUEMILADICIOTTO Sei ancora una scatola chiusa col fiocco, confezione regalo Per me rimani una Musa che attende il mio approdo, il mio scalo Incerto se correrti incontro o attendere pigro i tuoi giorni e intanto fogli d'inchiostro si colmano tra bianchi contorni Scoprire il futuro stasera o subirlo senza alcuna difesa? Non oso scrutare la sfera per troncare i tempi d'attesa Mi lascerò trasportare in ogni disegno pensato sarò barca oppur sarò mare ma non sfiderò il mio fato Cercherò in ogni occasione la nota gradita al mio udito che muta anche un vicolo cieco in uno spazio infinito Pasquale Consiglio

I dolci di Carnevale

Le chiacchiere I dolci di Carnevale più apprezzati dai biscegliesi sono le chiacchiere. Si chiamano così perché, con pochi e semplici ingredienti, se ne possono ottenere tante, proprio come le chiacchiere! Il nome deriva dal verbo “chiacchierare”: la regina Savoia, mentre chiacchierava, appunto, ebbe fame e fece cucinare al suo cuoco un dolce che fu poi chiamato “chiacchiera”. Per realizzare un vassoio di chiacchiere bisogna disporre dei seguenti ingredienti: 200 g di farina 00; 2 uova intere; 2 cucchiai di vino bianco frizzante; 1 cucchiaino di lievito per dolci; 2 cucchiai di zucchero; 1 cucchiaino di olio di semi di girasole; un pizzico di sale; zucchero a velo quanto basta. In seguito si procede alla loro realizzazione: disponete la farina a fontana e mettete al centro le uova e il burro fuso; aggiungete l'olio e gli altri ingredienti e mescolateli tra loro; create quindi un impasto morbido, sodo e liscio con cui formerete un panetto; copritelo con un telo e lasciatelo riposare per 30 minuti; in seguito, dividete il vostro impasto in 4 parti e stendetelo con il mattarello; adagiate le sfoglie su un piano infarinato e create delle strisce larghe e lunghe circa 8 cm da incidere al centro; friggete le chiacchiere in una padella contenente olio bollente e scolatele quando saranno dorate; una volta asciutte, cospargetele con abbondante zucchero a velo e servitele. Lucrezia Valente

Prendo spunto dopo la visione della puntata di "Presa diretta" (le inchieste del giornalista Riccardo Iacona) andata in onda lo scorso 8 gennaio. La puntata era interamente dedicata alla bicicletta, analizzata sotto il profilo industriale, sociale, sanitario, salutistico, ecc. In Italia brilla Bolzano che, da alcuni anni, ha investito tantissimo sulle piste ciclabili, ma, in Europa, è straordinaria Copenaghen, col 60% della popolazione (manager inclusi) che va in bici e con 17 ponti, costruiti negli ultimi anni, ad

esclusivo uso di pedoni e biciclette. A Trento ogni anno aumentano le piste ciclabili che, come da normativa europea, erodono spazio alle carreggiate stradali e, di conseguenza, vengono finanziate dai fondi europei. E il ritorno, anche dal punto di vista turistico, è enorme. Meraviglioso anche un progetto per Roma, con l'area attorno al Colosseo che, tutta pedonalizza, fa riandare il pensiero all'aspetto che l'area doveva avere 2.000 anni fa. Sono tantissimi gli spunti da

ricavare e sarebbe bello, un giorno, leggere su "Il Biscegliese" un titolo tipo "La rivoluzione della gioventù biscegliese" o "Il riscatto della gioventù biscegliese". Posso capire alcuni biscegliesi che, memori della povertà subita, hanno bisogno di mostrare la macchina anche nella passeggiata sul lungomare; ma i giovani, quelli no. Serve a nulla che vadano in palestra se poi, anche per recarsi al bar, si chiudono in auto. Ritengo sia un comportamento stupido e masochista. Tommaso Simone

Ricetta CALAMARI RIPIENI CON COUS COUS AL CURRY Ingredienti: 4 calamari, 2 peperoni, 2 patate, 4 /5 cimette di broccolo (precedentemente cotti), 1 scalogno, 2 zucchine, buccia di un limone, 1 cucchiaio di pecorino stagionato, 4 fette di pane raffermo tagliato a dadini, 1 manciata di pistacchi tritati, piselli facoltativi sbollentati, basilico, timo, 1 spicchietto d'aglio, sugo di pomodoro fresco, olio evo, sale, cous cous, curry ghee profumato

alla menta Preparazione: prima di tutto per non far scoppiare in cottura i calamari uso sbollentarli in acqua bollente. In una pentola fate soffriggere l'aglio con lo scalogno e l'olio, aggiungete tutte le verdure tagliate a tocchetti, versate un paio di cucchiai di acqua dei calamari, fate restringere. A questo punto aggiungete il pane e fate insaporire molto bene, aggiungete la menta, il prezzemolo, i pistacchi e il timo, aggiustate di sale e fate

cuocere ancora per 4/5 minuti. Ora con questo ripieno farcite i calamari schiacciando delicatamente chiudete l'estremità con uno stecchino e mettete a cuocere in un sugo di pomodoro e basilico precedentemente preparato. Portate a cottura dolcemente. Preparate il cous cous, aromatizzatelo con il curry e una volta cotto aggiungete un cucchiaio di ghee che avrete aromatizzato aggiungendo della menta in fase di preparazione. Servite. Carlo Papagni

Accostamento vino Un piatto della tradizione i calamari ripieni. Solitamente dal gusto intenso e dai profumi inconfondibili. Questa volta, però, lo chef ha dato un tocco di Mediterraneo con il cous cous al curry. Per questo noi allo stesso

modo pensiamo ad un vino che abbia caratteristiche Mediterranee. Il Grillo è un vitigno storico Siciliano che ha caratteristiche di sapidità, freschezza ed una buona longevità. È questo il vino a cui ho

pensato per l'abbinamento con questa pietanza che per contrapposizione, alla tendenza dolce del cibo, lascerà il palato neutro e dunque sarà sicuramente un buon abbinamento armonico. Prosit! Alessandro Gallo

Proverbi dialettali biscegliesi

La Canigghie I proverbi, frutto dell'esperienza popolare consolidata nel tempo, trovano conferme nel vivere quotidiano. Nell'espressione dialettale essi acquistano il valore di verità assoluta, cosa che induceva i nostri antenati, nella loro semplicità, ad attenervisi in maniera ossequiosa. La sequenza dei proverbi qui pubblicati riviene, rielaborata, dall'omonimo libro di Mario Cosmai pubblicato nel 1974. 136 Ce s'alze préme, se calze appréme. Chi si leva per primo, si calza per primo. (e chi tardi arriva male alloggia) 137 Ce scepìute all'arie, mbacce te vène. Chi sputa in su, lo sputo gli torna sul viso. Il danno procurato si ritorce su chi lo procura. 138 Ce se còlque che re criatìure, se tróve u léitte cacòte. Chi si corica con i bambini, si trova il letto sporco. A trattare con gli ingenui si

si rischia di aggravare le situazioni negative (interpretazione più accreditata) Oppure: Lamentarsi per aver avuto meno, consente di ottenere il giusto dovuto.

rischia di rimetterci. 139 Ce se fòce le fatte sìue, chèmbe trè dé de chìue. Chi si fa i fatti propri, campa tre giorni di più. Richiama in positivo il successivo proverbio 142. 140 Ce séimene cìcere, nan póute cógghie fasòule. Se semini ceci, non puoi cogliere fagioli. Se fai del bene ne ricevi bene, se fai del male ne ricevi male. 141 Ce se lègne, iòve u réste. Chi si lagna, ha il resto. Lamentarsi non conviene perché

142 Ce se mbicce, réste mbecciòte. Chi s'impiccia, resta impicciato. Ad immischiarsi in fatti altrui, si rimane immischiati (quasi sempre a sfavore) A cura di Nicola Gallo per La Canigghie (Associazione culturale per la salvaguardia del dialetto biscegliese) Per contatti: lacanigghie@virgilio.it

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SPORT Don Uva Calcio

Gli incontri di gennaio Virtus Andria – Don Uva Calcio 0-1. Al ritorno in campo dopo la pausa natalizia il Don Uva mantiene il primato in classifica conquistando il bottino pieno sul campo della Virtus Andria. Match tutt'altro che divertente, sbloccato al 15' sugli sviluppi di un calcio di punizione di Pasculli, deviato da un difensore della squadra locale. Dopo il vantaggio degli ospiti, con rare occasioni da ambo le parti, l'Andria ci ha provato soprattutto nel finale senza però riuscire a superare l'invalicabile muro biancogiallo. Gara di sacrificio per gli uomini di Carlucci, che hanno combattuto tenacemente per difendere il risultato e intascare tre punti importanti in chiave primato. Don Uva – Stornarella 3-1. I ragazzi di Carlucci chiudono il girone d'andata in bellezza consolidando il primato con la vittoria casalinga sullo Stornarella. 3-1 il finale e 6 i punti di distacco dalle inseguitrici Bitetto e Orta Nova. Partita perfetta per i biancogialli, o quasi: dopo 10' dal fischio d'inizio Tadili approfitta di una

disattenzione difensiva e perfora Troilo portando i suoi in vantaggio. Ma la reazione è immediata: il Don Uva riesce a impensierire a più riprese gli avversari creando belle trame di gioco sull'asse Amoroso-PasculliSergio De Cillis. Pasculli prima colpisce la traversa poi al 33' serve S. De Cillis che tutto solo beffa Lamanna agguantando il pari. È sempre il Don Uva a condurre il gioco grazie a un centrocampo di sostanza e qualità con Tommasi, in gran spolvero, che oltre a costruire è bravo anche a chiudere i varchi davanti alla difesa. La musica non cambia nel secondo tempo: poco lo spazio concesso allo Stornarella che non riesce a rendersi pericoloso, mentre il Don Uva al 58' trova il raddoppio di nuovo con lo scatenato De Cillis, il quale sulla 3/4 anticipa Daluiso, s'invola verso la porta avversaria e infila il portiere foggiano per la seconda volta. Il match s'innervosisce: lo Stornarella resta in 10 a causa della doppia ammonizione di Ciccone per

proteste. Amoroso, servito sempre da De Cillis, ha l'occasione di mettere in cassaforte i tre punti, ma colpisce male facilitando l'intervento di Lamanna. Ci pensa però capitan Cataldo che di testa trasforma in rete un invitante assist di Pasculli, mentre gli ospiti chiudono la partita in 9 per il rosso diretto a Fiore. I biscegliesi portano a termine questa prima tranche di campionato nel migliore dei modi, non solo in merito alla classifica quanto anche per aver dato l'immagine di un gruppo sempre più coeso. Don Uva – Canosa 3-1. Il Don Uva suona la nona sinfonia (tante le vittorie consecutive) battendo in casa un valido Canosa e consolidando la vetta a più 7 dall'inseguitrice Sporting Apricena. 3-1 il finale di una partita combattuta e resa ancor più ostica dalle condizioni del terreno di gioco. Sono i padroni di casa ad aprire le danze al 11' col gambiano Trawally che riesce ad infilare la difesa canosina e, tutto solo davanti a Camerino, non fallisce. Gli ospiti non ci stanno e cercano più volte di rendersi insidiosi

nell'area avversaria non trovando però spazi. Ma al 27' Curci riesce a sfruttare l'unica défaillance difensiva correggendo di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Ristabilita la parità, l'ultimo quarto d'ora del primo tempo scivola via in equilibrio tra le due compagini fino a quando, sullo scadere, il lampo di Pasculli riporta i biancogialli in vantaggio: serpentina in area e tirocross che si va ad infilare proprio all'angolino basso. Poco da segnalare nella ripresa perché sono sempre i padroni di casa ad avere il pallino del gioco e i conti si chiudono già al 55' quando Pasculli imbecca Tortora il quale, in area di rigore, da posizione defilata sferra un missile che si stampa sotto l'incrocio dei pali blindando il successo. Un brivido lungo la schiena di mister Carlucci quando al 68' Porcelli viene espulso per doppia ammonizione, ma il Don Uva riesce a gestire il risultato senza troppi problemi fino al triplice fischio. Carolina Di Bitetto

Futsal Bisceglie femminile

È Final Four di Coppa Italia È già storia! Al suo primo anno di vita il Bisceglie Femminile centra una incredibile Final Four di Coppa Italia di A2, sbancando il campo della capolista AZ Gold Futsal al termine di una partita senza sosta e giocata ad altissimi livelli da ambo le parti. L'allenatore Ventura recupera Moroni e Castro che partono nel quintetto iniziale in compagnia di Tempesta, Annese e Gariuolo. Partita subito pimpante ma primo tempo senza reti. Squadre al

riposo sullo 0-0. Nella ripresa Bisceglie pericoloso a 40 secondi dall'inizio ma è l'AZ Gold Futsal a passare avanti al 1'30” con Patri Jornet che con un diagonale fulmina Tempesta. Ci si aspetta la reazione della ragazze di Ventura che puntuale arriva: il Bisceglie perviene al pari all'11'15” con bomber Annese che da posizione impossibile scaraventa in rete un tiro tanto preciso quanto potente. Tutto da rifare al Plena Bonis con le

due squadre che non indietreggiano di un centimetro. Villanueva impegna Tempesta, ma il Bisceglie mette la freccia del sorpasso al 14'10” con Brenda Moroni che scaraventa in rete il passaggio da calcio piazzato di Annese. Zulli inserisce Pastorini quinto di movimento, ma è il Bisceglie a rendersi ancora pericoloso. Al 15' Moroni fallisce a porta sguarnita, ma è il preludio al gol dell'argentina Mendieta che al 16'20” sfrutta al meglio una

imbucata della stessa Moroni da destra; il primo tentativo viene respinto, non il secondo che gonfia la rete e le speranze qualificazione dei neroazzurri. Finale concitato con la Pedace che per due volte fallisce il 3-2 in area di rigore. Bisceglie sornione e con una Tempesta in gran giornata che porta a casa una spettacolare qualificazione alla Final Four di Coppa Italia che si tiene al PalaFlorio di Bari dal 7 all'11 marzo. Gianluca Valente

UCB

Alti e bassi Il mercato dicembrino, come noto, consente alle squadre militanti nelle serie dilettantistiche di effettuare le operazioni di mercato. Tale sessione è stata ben sfruttata dalla compagine presieduta da Enzo Pedone, uscita notevolmente rinforzata. Infatti, alla corte di mister Rumma sono arrivati giocatori di una comprovata esperienza come il difensore Marco Bartoli, l'esterno destro

Febbraio 2018

Mignogna, il centrocampista Grieco al ritorno in azzurro dopo la fugace esperienza nella stagione 2014- 2015 e l'esperto centravanti Albano. Durante le gare disputate nell'ultimo mese solare, gli azzurri hanno ottenuto un ottimo pareggio esterno sul campo dell'Avetrana, superato per 4-0 l'Atletico Aradeo e pareggiato per 1-1 contro il Barletta. Il 2018 invece, non è iniziato nel migliore dei modi per gli

azzurri in virtù del ko per 3-2 contro il Novoli. Domenica 14 gennaio, in occasione della partita contro il Molfetta Calcio, conclusasi per 0-0 l'Unione Calcio è tornata a disputare, dopo quasi tre anni, una gara casalinga a Bisceglie, precisamente al “Ventura”. Il 21 gennaio 2018 è entrato negli annali della società di Via Cavour poiché la gara contro la Pro Italia Galatina è stata disputata finalmente al “Di

Liddo” tornata sede delle gare casalinghe dopo quasi mille giorni. Tale partita, però, è stata giocata a porte chiuse a seguito del provvedimento emesso dalla Prefettura di Barletta – Andria –Trani non consentendo quindi all'Unione Calcio di festeggiare la vittoria per 11-0 insieme ai propri supporters. Ufficio stampa Unione Calcio Bisceglie


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SPORT Tra preparazione e calciomercato

Il Bisceglie è pronto a ripartire È durata oltre un mese la pausa natalizia per il Bisceglie Calcio, dato che, anche per via del riposo previsto alla 22ª giornata, il calcio giocato riprende il 28 gennaio con la trasferta di Catanzaro. Intanto, è il momento di cercare di fare il punto sulla stagione agonistica dei nerazzurro stellati. È dello stesso avviso anche il patron Nicola Canonico, che esamina più argomenti in vista del prosieguo del campionato: «Possiamo essere soddisfatti di quanto fatto in questa prima parte di campionato. Il nostro obiettivo era quello di centrare una salvezza tranquilla e stiamo rispettando i piani di inizio stagione. Probabilmente per quanto espresso in campo avremmo meritato qualche punto in più e saremmo potuti essere un po' più in alto in classifica, ma va bene così». Sulla questione dei lavori necessari per poter completare l´adeguamento del “Gustavo Ventura” in ottemperanza alla proroga concessa dalla Lega di serie C con scadenza 31 gennaio precisa: «Il Comune ci ha rassicurato che tali interventi saranno completati entro le scadenze richieste dalla Lega, anche perché diversamente saremmo costretti a dover nuovamente “emigrare” ad Andria per le prossime gare interne. Attendiamo con ansia e fiducia

che entro tale data siano eseguiti i lavori». Sull'argomento calciomercato il presidente chiarisce le strategie della società biscegliese: «Ho un gruppo di ragazzi straordinari che stanno lavorando molto bene e hanno trovato un bell´equilibrio, quindi da parte nostra c´è tutta la volontà di continuare così e confermare quasi tutti gli atleti a disposizione. Credo che abbiano tutte le potenzialità per migliorare e sono certo che potranno darci ancora molte soddisfazioni grazie anche a quel pizzico di esperienza in più accumulato in questa prima parte di torneo. Non sarà dunque un mercato di cambi radicali per noi ma cercheremo di puntellare l´organico dove sarà necessario. Siamo vigili sul mercato e se troveremo una soluzione buona e ottimale per il club saremo ben felici di fare operazioni che ci facciano fare un saltò di qualità. In caso contrario l´organico rimarrà intatto». Sui rumors provenienti dai campionati di categoria superiore che danno Fabio Delvino e il capitano Andrea Petta vicini a lasciare Bisceglie precisa: «Confermo che Fabio ha attirato l´interesse da parte di diversi club di categoria superiore. Il mio desiderio è che il ragazzo, che abbiamo lanciato nel calcio che conta diversi anni fa, chiuda la stagione con noi e poi magari

approdi in categorie che possano consacrarlo definitivamente. Abbiamo molta fiducia in lui ma anche in quella di altri giovani interessanti già in forza al nostro organico». Per il capitano ribadisce la sua incedibilità ed anzi: «Abbiamo avuto degli incontri con il suo procuratore per parlare del rinnovo di contratto; ritengo che il ragazzo lo meriti sia come capitano che per quanto dato in questa stagione e mezza. Ci sono buoni presupposti che questo accordo possa essere sottoscritto nei prossimi giorni". Intanto, prosegue la preparazione dei ragazzi di mister Nunzio Zavettieri, in vista della ripresa del campionato, con la disputa di alcune amichevoli giocate contro il Molfetta (squadra di Eccellenza Pugliese) e la Virtus Francavilla, diretta antagonista nel girone C di serie C. Naturalmente vita facile per Petta e compagni contro i cugini molfettesi con un perentorio 9 a 0, mentre termina con un rocambolesco 2-2 la gara contro la Virtus, grazie alle doppiette di Modonia e Partipilo. Le ultime voci, invece, di calciomercato danno il Bisceglie interessato a Hicham Kanis, italomarocchino classe '97, di proprietà del Novara, e attualmente a Catanzaro; Tommaso Bonanno, esterno offensivo, classe '95, in forza al Gela; Ciro Foggia, punta del Teramo; il centrocampista

Gabriel Cleur, classe '98, è attualmente di proprietà dell'Entella; l'attaccante del Cosenza, Allan Pierre Baclet, classe '86, nativo di Lille, in Francia; Marko Dugandzic, attaccante del Matera. Potrebbe essere, invece, al capolinea l'avventura nelle file del Bisceglie per due elementi nerazzurri: secondo quanto raccolto da TuttoC.com sarebbero infatti sulla lista dei partenti sia il mediano croato Domagoj Boljat (classe 1991) sia il terzino sinistro Ferdinando Raucci (classe 1997). Il primo ha collezionato finora 9 presenze, mentre il secondo solo 2. Possibile seconda parte di stagione lontano da Bisceglie anche per l'attaccante Alessandro Gabrielloni. Il classe '94, sempre secondo TuttoC.com, è stato infatti chiesto dall'Altamura, società militante in Serie D. L'unico acquisto, anche se la formula è quella di prestito con diritto di riscatto, nel mercato di gennaio per il Bisceglie Calcio 1913, è il centrocampista albanese Matteo Likaxhiu, classe 2000, di proprietà del Alma Fano, nella scorsa stagione tra le fila del settore giovanile dell´Ancora e nazionale Under 19 Albanese. L´atleta sarà a disposizione però della formazione Berretti allenata da mister Moncelli. Arcangelo Rana

UCB Juniores

In casa Iris

In vetta

Nuova palestra

Continua a regalare soddisfazioni l'Unione Calcio Bisceglie Juniores, quest'anno allenata da Giuseppe Albanese che detiene la vetta della classifica con 31 punti in compagnia dell'Omnia Bitonto. Nell'ultimo turno l'Unione Calcio ha battuto per 3-0 la Nuova Andria grazie alle reti di Losacco, Lovreglio e Papagni. Molto bene anche gli Allievi Regionali di Gaetano Fanelli che hanno superato per 2-0 l'Athena Calcio Barletta grazie alle reti di Evangelista e Di Stefano e continuano l'inseguimento alla capolista Audace Cerignola. Buono il percorso anche per l'Unione Green Bisceglie che occupa la quarta posizione in classifica con 25 punti a seguito dell'affermazione interna per

2-1 contro il Brasilea Barletta in virtù delle marcature firmate da Di Palma e Tissi. Stessa posizione in graduatoria detenuta dai Giovanissimi Regionali di mister Gianpiero Di Pierro che nell'ultimo turno, valevole per la terza giornata di ritorno, sono stati sconfitti per 2-0 dallo Sporting Club Barletta. Sabato 27 gennaio, alle ore 14.30 la Juniores è di scena a Molfetta contro la compagine locale mentre, domenica 28 gennaio, gli allievi di mister Fanelli ospitano al “Di Liddo” il Don Uva invece l'Unione Green se la vede in trasferta con l'Audace Cerignola. Stracittadina contro il Don Uva per i Giovanissimi. Ufficio stampa Unione Calcio Bisceglie

Il 2018 si apre con una graditissima novità in casa Iris, l'inaugurazione della nuova palestra della sede di Bisceglie, avvenuta lo scorso 6 gennaio. La nuova casa biscegliese per le ginnaste dell'Iris ha visto il taglio del nastro da parte del presidente Nico Di Liddo davanti ad una numerosa cornice di pubblico. Un momento importante per il movimento cittadino ed un ulteriore passo in avanti per l'Iris, dopo l'inaugurazione della nuova palestra di Giovinazzo. “Inaugurare questa nuova sede”, afferma il presidente Di Liddo, “è motivo di grande orgoglio per me. In questa nuova sede ci sono tutti

gli spazi che servono per allenarsi bene, ma al tempo stesso vivere l'ambiente dell'Iris come se si fosse in una casa”. La nuova sede di via Berlino 3 è uno sguardo verso nuove prospettive come dichiara lo stesso numero uno del club, “In questa nuova sede ci sono tutti i presupposti per lavorare bene, senza dimenticare che le vie d'accesso ed il parcheggio per i genitori delle più piccole rendono tutto più semplice. Siamo contenti del lavoro fatto in questi mesi, adesso è il momento di produrre e sono convinto che i risultati non tarderanno ad arrivare”. Gianluca Valente

Febbraio 2018


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