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FARMACIA

PROGETTO

D’AMORE

FARMAFIT

ABBONAMENTO: CITTÀ (ritiro in edicola) € 15,00 - CITTÀ (spedizione) € 25,00 - ITALIA (spedizione) € 60,00 - ESTERO (spedizione) € 90,00

Riprendiamoci i quartieri di Antonio Rana ilbiscegliese@alice.it Le dimensioni sono relative. In ogni modo, anche la nostra città si può distinguere in più quartieri che la compongono. Ciascuno di questi quartieri ha la propria specificità a seconda del tipo di costruzioni, strade o di altre caratteristiche peculiari. Soffermarsi su una zona della città piuttosto che su un'altra impone una riflessione sulla gestione e sulle politiche, da parte della cosa pubblica, a rendere più vivibili i nostri quartieri e le nostre abitazioni. Che cosa intendiamo però per vivibile? Tutto il contesto che rende fruibile e agevole la vita e la quotidianità nel territorio a noi più vicino. Pensiamo, tanto per fare qualche esempio, al traffico, alla possibilità di trovare parcheggio, ad incroci semaforizzati, alla

Sabaarioto

Or uato Contin

BISCEGLIE Via S. Andrea, 68 IL GIOCO È VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI

amministrazione autonoma dei monopoli di stato

Gioco Legale e Responsabile

presenza di esercizi commerciali di prossimità e/o di supermercati di media dimensione, di luoghi di incontro e di ritrovo, di scuole, di aree verdi e quant'altro che possa garantire al cittadino la tranquillità di fare quattro passi nei dintorni della propria abitazione, o – se ne ha voglia – di raggiungere il centro o il lungomare con facilità. Stiamo vaneggiando o abbiamo i piedi per terra? Lasciamo decidere al lettore. Quanti di noi sono certi che il quartiere in cui abita sia dotato di queste caratteristiche? E abbiamo la certezza di vivere in una zona tranquilla e sicura? Sul primo aspetto, ovvero la tranquillità, potremmo essere d'accordo. Tutto sommato, Bisceglie appare una città serena e pacifica. Qualcuno, probabilmente esagerando, dice che da noi non accade mai nulla. Quanto al secondo aspetto, ovvero la sicurezza, dovremo aprire un capitolo a parte. Gli eventi di cronaca ci riportano talvolta incidenti, furti e talvolta le furbate di qualche mascalzone che sfrutta la bontà altrui per i propri affari. A chi non è capitato, tanto per fare qualche esempio, di trovare nel proprio bidone della spazzatura quella di altri ed è stato costretto a ripulire il mastello da queste schifezze? Ancora peggio, chi non ha trovato sotto il proprio portone di casa sacchetti di immondizia rotti e non appartenenti al proprio condominio? (A proposito, i rifiuti continuano ad imperversare sui marciapiedi della città) Chi non ha mai trovato lo specchietto retrovisore della propria auto rotto o piegato da chissà quale passante in vena di scherzi? Chi non ha subìto gli schiamazzi notturni di gentaglia che non rispetta il silenzio e la quiete? Chi non ha visto pusher o smercio di sostanze

tossiche nei giardinetti di quartiere? Gli esempi, come si vede, non mancano. In proposito, qualcuno ha avanzato la proposta di creare un gruppo di persone, come gli Angels nelle grandi città, che si prendono cura di Bisceglie quartiere per quartiere denunciando o agendo in modo da riportare il tutto nella giusta misura. L'idea non è malvagia, il problema è trovare i volontari e realizzare una squadra che affianchi le forze dell'ordine per placare i bollenti spiriti dei facinorosi e riportare alla tranquillità la nostra città. Partendo dai singoli quartieri, ovviamente.

PERIODICO INDIPENDENTE Fondatore Pietro Rana

Anno XLIV - N. 5 - Maggio - € 1,50


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CRONACA Arresti, incendi, incidenti, mostre, scontri

La cronaca di aprile 4 aprile L'arresto Un autista di prostitute colombiane, un 60enne biscegliese, viene arrestato dagli squadra speciale anti – prostituzione della polizia locale di Terlizzi. L'uomo, giornalmente, accompagnava le donne ad una roulette situata alla periferia di Terlizzi e le riprendeva nel tardo pomeriggio. Stando alle dichiarazioni delle donne, l'uomo, prima di diventare loro autista, era un cliente assiduo. Il Gip del tribunale di Trani ha disposto per il 60enne l'obbligo di dimora a Bisceglie. 7 aprile Incidente in zona san Pietro Intorno alle 8.30 si verifica un incidente stradale in zona san Pietro, all'incrocio tra via de Villagomez e via dell'Umanesimo. Protagonisti del sinistro una Toyota Yaris blu e un Kimko People. Come spesso accade, ad avere la peggio sono stati i due giovani diciottenni a bordo dello scooter, un rumeno e una donna di origini ucraine, quest'ultima vittima di una frattura ad caviglia. Nessuna grave conseguenza per il rumeno alla guida del scooter, soccorso e

medicato sul posto dall'equipe del 118 di Bisceglie. 10 aprile Gli effetti delle gelate Sono in corso, da circa un mese, i sopralluoghi per verificare, dopo le gelate di febbraio, danni e stato degli uliveti delle campagne biscegliesi e città limitrofe da parte degli ispettori agrari. Dai primi rilievi emergono danni alla corteccia, disseccamenti delle piante allo stadio giovanile, gemme bruciate dal gelo e caduta delle foglie. Nonostante i primi rilevamenti, sono in corso, dati i gravi danni, altri accertamenti in altri comuni delle province di Bari e Barletta–Andria–Trani da parte di funzionari regionali e dirigenti di Agrinsieme. 10 aprile Incidente su via Imbriani Su via Imbriani, a pochi metri dall'incrocio da via Piave, alle ore 20.30 circa, si verifica un sinistro stradale che coinvolge due auto e una moto. Stando alle prime ricostruzioni, il centauro, un 40enne biscegliese, si sarebbe scontrato prima con un Mercedes che procedeva sulla sua stessa corsia, direzione piazza Vittorio

Emanuele provenendo da Molfetta, e poi con una Fiat Punto che proveniva dal senso di marcia opposto. Nessuna grave conseguenza per i tre incidentati.

Fiat Doblò, mentre lavava il parabrezza dello stesso. Sul luogo sono interventi gli uomini della Polizia Locale e l'Oer di Bisceglie che hanno portato l'uomo in ospedale per una sospetta frattura di bacino.

15 aprile Scontro su via Imbriani Nella notte tra il 14 e 15 aprile si verifica un incidente stradale su via Imbriani, in prossimità del Magik Park. A scontrarsi due automobili: una Opel Meriva guidata da un 55enne biscegliese che procedeva verso Bisceglie e una Citroen C2, a bordo della quale c'erano due giovani molfettesi di circa 25 anni, che procedeva in senso opposto. Nonostante le auto distrutte, sembra non esserci stata nessuna grave conseguenza per i tre coinvolti. Si sospetta il coinvolgimento di un terzo mezzo.

25 aprile Mostre evento Il 25 aprile è stata inaugurata nel sepolcreto Santa Croce la mostra intitolata “Museo Storico dell'Arma dei Carabinieri“. Si tratta di un patrimonio secolare di memorie, valori, ideali, espresso in opere d'arte pittoriche e scultoree, documenti rari, cimeli, armi di grande valore storico e uniformi d'epoca che raccontano il contributo dei carabinieri alla storia d'Italia. La mostra è stata aperta dal 25 al 29 aprile.

16 aprile Biscegliese schiacciato da un'autocisterna Intorno alle 9.15 un 44enne biscegliese viene investito da un'autocisterna in una piazzola di sosta di una stazione di rifornimento su via Imbriani. Le prime ricostruzioni riportano che l'uomo sarebbe stato schiacciato contro il suo mezzo, un furgoncino

25 aprile Incendio area dell'ex Maraja Intorno alle ore 20 un incendio si sviluppa e colpisce l'area dell'ex locale Marajà situata su via Luigi Di Molfetta. L'intensità della fiamme ha portato alla distruzione di una parte della struttura come banconi, pedane e coperture in legno. Sono ancora da accertare le cause dell'incendio. Claudio Ruggieri

Gelate

Decisioni

Danni agli ulivi

Limiti ai rumori

Le gelate dello scorso febbraio hanno colpito in modo consistente gli ulivi delle campagne biscegliesi. Gianni Porcelli, direttore del Gal Ponte Lama, enumera alcuni dei danni, come ad esempio la spaccatura della corteccia, disseccamento delle piante allo stadio giovanile, gemme bruciate dal gelo e caduta copiosa delle foglie. Porcelli spiega che “i danni, che hanno riguardato maggiormente il settore dell'olivicoltura e solo in parte i ciliegi, sono concentrati nella parte medio-alta dell'agro biscegliese, con appezzamenti olivicoli la cui p r o d u z i o n e è s t a t a completamente compromessa per l'anno in corso. L'anno scorso è stato un anno di piena per l'olivicoltura, quindi un calo fisiologico nella produzione

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era già stato messo in conto, ma i danni provocati dal maltempo rischiano di impattare in maniera decisamente più pesante del previsto. Le zone costiere sono state comunque colpite meno delle zone interne”. È già stato richiesto lo stato di calamità naturale e ci sono già stati i primi sopralluoghi da parte dell'ispettorato agrario per verificare i danni. La Regione si sta adoperando per la richiesta al Ministero e si attende quindi una risposta rapida in tal senso anche a livello nazionale. Al momento comunque non esiste una valutazione precisa dei danni, ma la situazione pare critica ed in grado di compromettere seppur in modo parziale anche la produzione dei prossimi anni. Antonio Rana

Attraverso un'ordinanza, il sindaco facente funzioni Vittorio Fata ha disposto le modalità di diffusione sonora all'interno e all'esterno dei locali pubblici nel centro storico, sull'area portuale e sulle litoranee nel periodo fra maggio e ottobre. In base a tale decisione, gli esercenti attivi all'interno della città vecchia e sull'area portuale (via La Spiaggia e waterfront di via Nazario Sauro) debbono sospendere le emissioni alla mezzanotte nei giorni ogni lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e domenica e alle 2 di venerdì e di Sabato. Gli esercizi ubicati sulle litoranee di Levante e Ponente possono diffondere musica fino all'una di notte di lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e domenica e fino alle due di notte di venerdì e sabato.

Infine l'atto ha stabilito i limiti di capienza (massimo 200 avventori) per gli intrattenimenti musicali e il divieto, per i gestori delle strutture, di aumentare i prezzi delle consumazioni. Le sanzioni stabilite variano da 25 a 500 euro per i trasgressori. Antonio Rana

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Saremo il tuo portavoce


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ATTUALITÀ Il turismo a Bisceglie

Crescita senza sviluppo Secondo i dati elaborati su fonte Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e valorizzazione del Territorio Sezione Turismo - Servizio Sviluppo del turismo – Regione Puglia, nel 2017 a Bisceglie si registrano 37 mila arrivi, corrispondenti a circa 81 mila presenze la cui permanenza media nelle strutture ricettive della città è di 2,2 giorni. Rispetto al 2016 si assiste ad un aumento del 6% degli arrivi e del 9,8% delle presenze. Il risultato è sostenuto dalla vivacità degli stranieri piuttosto che della componente di clienti italiani. In particolare nel 2017 arrivi e presenze della clientela nazionale aumentano rispettivamente del 5,6% e del 9% rispetto all'anno precedente. Ciò fa risalire il numero di giorni di permanenza a circa 2 giorni ai livelli di inizio decennio. Nel caso degli stranieri arrivi e presenze crescono rispettivamente dell'8% e del 12,2% rispetto al 2016. In seguito a tale trend la permanenza media di questo segmento di clientela sale 3 giorni. L'analisi dei flussi per struttura ricettiva mostra che nel 2017 negli alberghi arrivi e presenze salgono rispettivamente del 5,7% e del 6,8% nel confronto con l'anno prima. Per gli italiani l'incremento rispettivo di arrivi e presenze risulta del 4,1% e del 5,2%. Nel caso degli stranieri si assiste ad un aumento di arrivi e presenze rispettivamente del 13,9% e dell'11,8%. Con queste performance la quota della clientela nazionale negli alberghi cittadini scende al 74%, mentre quella estera sale al 26%. Un analisi di medio periodo, riferita cioè agli ultimi cinque anni, conferma un trend piuttosto altalenante soprattutto di quest'ultimo segmento di domanda. Negli esercizi extralberghieri nel 2017 si assiste ad un aumento di arrivi e presenze grazie alla componente nazionale più che a quella degli stranieri. In particolare la clientela nazionale cresce del 14,9% e del 26,2% rispettivamente in termini di arrivi e presenze. La domanda estera, che rappresenta poco più di un terzo della clientela di tali strutture, diminuisce dell'8,6% in termini di arrivi e aumenta del 13% in termini di presenze. Gli incrementi sono calcolati rispetto ai risultati registrati nel 2016. Il contributo dei turisti internazionali è evidente dall'analisi del trend

nell'ultimo quinquennio. La crescita media annua di tale componente di clientela è più del triplo di quella registrata per i turisti nazionali. Un altro aspetto interessante riguarda l'analisi dei flussi per area di provenienza. Per gli italiani nel 2017 le principali regioni di provenienza sono nell'ordine Puglia, Lombardia, Campania, Lazio, Emilia – Romagna, Veneto e Piemonte. La preferenza resta accordata agli alberghi e comunque negli ultimi cinque anni i flussi sono variabili. Ciò evidenzia l'assenza di un vero processo di fidelizzazione di una parte della clientela nazionale. Tale fenomeno è ancora più chiaro nel caso degli stranieri, fra i quali prevalgono i clienti provenienti da Francia, Germania, Belgio, Polonia, Russia e Regno Unito. In particolare, francesi e tedeschi, che costituiscono il 42% delle presenze turistiche estere, fra il 2016 e 2017 fanno registrare aumento. Il trend della domanda internazionale nelle strutture ricettive cittadine risulta molto altalenante e ciò denota, ancor più che nel caso di quella italiana, un'assenza programmatica nei processi di fidelizzazione di determinati target di domanda. Le condizioni della domanda vanno contestualizzate nello scenario dell'offerta ricettiva. In proposito, nell'ultimo decennio la consistenza delle strutture mostra un incremento soprattutto di esercizi extralberghieri (che salgono a 56) piuttosto che di alberghi (7). In entrambi i casi è evidente che l'aumento di strutture non si riflette sui posti letto per esercizio ricettivo, che diminuiscono. Il fenomeno è evidente negli alberghi piuttosto che nelle altre strutture ricettive. In tali termini, il tasso di occupazione lorda mette in luce negli ultimi dieci anni un calo progressivo dal 33% al 20-22% degli ultimi due-tre anni, nonostante il lieve recupero registrato nel 2017. Questo leggero incremento del tasso di occupazione ancora una volta dipende ancora una volta dalla rimodulazione della struttura dell'offerta in funzione della permanenza media dei turisti, che a Bisceglie risulta essere intorno a 2 giorni. Il fenomeno è più evidente nel sistema extralberghiero piuttosto che in quello alberghiero. Nel primo caso, infatti, il tasso di occupazione lorda è molto altalenante intorno ad una media del 5% (ovvero 5 letti occupati su 100 disponibili), mentre per gli albergatori, pur se con alti e bassi, va leggermente meglio, anche se negli ultimi due anni si assiste ad un calo (dal 45,6% nel 2016 al 43,8% nel 2017). Antonio Rana

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ATTUALITÀ Elezioni comunali

Dieci domande ai candidati sindaco I candidati alla carica di sindaco sono: Vincenzo Amendolagine, Angelantonio Angarano, Gianni Casella, Vittorio Fata, Francesco Napoletano, Tonia Spina. Ai candidati abbiamo rivolto dieci domande. 1. Qual è, secondo te, il problema più urgente da risolvere per la città? 2. Nel tuo programma ci sono opere pubbliche di rilevante importanza che vorresti realizzare? E con quali risorse o finanziamenti? 3. Come pensi di modificare le abitudini dei biscegliesi in relazione al pessimo uso dell'automobile che si ripercuote sulla densità del traffico cittadino e sull'inquinamento? 4. Negli ultimi tempi Bisceglie è diventata meno sicura. Come pensi d i d a re a l l a c i t t à m a g g i o r e sicurezza? 5. Il centro storico è vivo solo in occasione di determinate manifestazioni. Come pensi di rivitalizzarlo per incrementare il numero di residenti e incoraggiare l'apertura di esercizi commerciali, uffici, studi professionali? 6. Sulla condotta sottomarina la precedente Amministrazione è stata contestata per la sua inutilità e per i danni che avrebbe arrecato all'ecosistema marino. Possiamo considerarlo un progetto abbandonato o pensi di riprenderlo? 7. Quali iniziative pensi che il Comune possa intraprendere per fronteggiare il problema della disoccupazione ed in particolare di quella giovanile? 8. Che iniziative pensi di promuovere per incrementare il turismo a Bisceglie? 9. Pensi di dotare Bisceglie di un nuovo PUG (Piano Urbanistico Generale)? Che idee hai in merito? 10. Sei a conoscenza dell'ultimo bilancio del Comune e delle risorse di cui potrà disporre? Hanno accolto l'invito Vincenzo Amendolagine (MoVimento 5 Stelle) e Angelantonio Angarano (Lista civica “BisceglieSvolta”). Gli altri … hanno preferito lanciare i loro programmi per la città attraverso slogan e comizi perdendo, a nostro avviso, un'ottima occasione per offrire ai biscegliesi la possibilità di confrontare programmi e intenzioni e, quindi, scegliere con cognizione di causa. Per ragioni editoriali non siamo riusciti a raccogliere le dichiarazioni di Vittorio Fata. Risponde Vincenzo Amendolagine 1. Il problema più urgente per

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Bisceglie è di carattere igienico sanitario in senso lato. Urge affrontare l'emergenza rifiuti sensibilizzando i cittadini al corretto conferimento e definire la situazione contrattuale col gestore. Occorre impiantare

stabilmente stazioni di rilevamento per il monitoraggio della qualità dell'aria, visto il grave problema del traffico congestionato e caotico per mancanza cronica di un piano di mobilità pubblica e verificare i livelli di elettrosmog. 2. Come opera pubblica vorremmo realizzare una zona di pubblica fruizione all'interno del costituendo parco terrestre PantanoRipalta, per attività legate alla ricreazione, all'esercizio fisico, all'intrattenimento e ad eventi culturali. A riguardo ci adopereremo affinché tutte le acque reflue del nostro comune e dei comuni limitrofi che scorrono sul nostro territorio, siano effettivamente depurate per essere affinate e riutilizzate in agricoltura, in ambito urbano e aziendale. Altra importante opera è la rivisitazione del Ponte Lama attraverso uno studio di fattibilità che individui la soluzione ottimale tra una ristrutturazione dell'esistente e una realizzazione ex novo superiormente all'esistente. Il vecchio ponte diverrebbe quindi di solo accesso pedonale da usarsi come belvedere. Le suddette opere potranno essere realizzate con finanziamenti europei, nazionali e/o regionali (PON-FESR, POR, Fondi CIPE, etc) 3. Creando all'interno del tessuto urbano un percorso tra isole pedonali che abitui i cittadini a privilegiare questo circuito alternativo per gli spostamenti quotidiani, anche attraverso un'opera di sensibilizzazione che porti ad una

nuova consapevolezza della bontà e della necessità di superare le vecchie abitudini. Tutto questo all' interno di un nuovo piano del traffico che preveda un forte potenziamento del trasporto pubblico e il riconnettersi dei quartieri periferici al centro con bus navetta ecologici; a questo si aggiunga la creazione di nuove piste ciclabili che possano favorire una mobilità sostenibile nella città. 4. Attraverso la presenza del poliziotto di quartiere, sistemi di videosorveglianza e il potenziamento del corpo di polizia locale in modo da incrementare il numero di pattuglie per il controllo del territorio. Inoltre realizzando una campagna di sensibilizzazione ai cittadini che poi segnalino tramite app o numero verde eventuali situazioni di illegalità. Complementare a ciò è creare all'interno dei quartieri presidi socio-culturali, quali piccole biblioteche, cineforum, spazi teatrali, laboratori artistici. 5. Censendo gli immobili comunali da destinare a servizi con agevolazioni fiscali relativi ad imposte comunali. Rivitalizzando tutto il centro storico trasformandolo in un contenitore culturale con affidamento degli immobili a titolo gratuito per 5 anni e successivamente a canone agevolato ad Associazioni no profit, con obbligo da parte delle stesse a provvedere alla ristrutturazione. Altra idea è quella di implementare la capacità ricettiva attraverso la creazione del sistema albergo diffuso, secondo le predette modalità di affidamento. Inoltre, trasferendo all'interno delle mura, l'ufficio di polizia locale attualmente ubicato nei locali dell'ex bar levante da abbattere per rimettere in evidenza le mura della Torre Normanna-. 6. La condotta sottomarina è una battaglia politica del MoVimento 5 Stelle e fortemente legata alle tematiche di salvaguardia e tutela del territorio, molto care al gruppo locale degli attivisti. É nota la nostra posizione contro lo spreco di denaro pubblico specie se in parallelo viene dato parere favorevole al progetto di riutilizzo dei reflui. Facile dedurre come l'indirizzo sarà quello di approntare al più presto gli interventi mirati ad affinare i reflui, così che l'acqua dolce, unico vero bene prezioso non sostituibile per la vita, non venga buttata in mare. Concettualmente la nostra condotta è esattamente rivolta al contrario e cioè verso l'agro biscegliese. 7. Incentrare il rilancio economico della città su tutto ciò che gravita intorno all'aspetto turistico, aumentando l'offerta ricettiva, con

beneficio per tutto il settore terziario. Azione mirata in linea coi principi del M o Vi m e n t o , s a r à q u e l l a d i contribuire alla costruzione di una piattaforma polifunzionale per la fabbricazione di "neo-materiali" a partire da prodotti di scarto secondo i nuovi canoni di Economia Circolare. Le figure professionali potranno essere formate attraverso corsi di formazione sull'uso e la fabbricazione di nuovi materiali, attingendo a risorse regionali. Maggiori possibilità occupazionali potranno essere offerte ai giovani, riscoprendo e recuperando le tradizioni identitarie del territorio, prevalentemente in ambito agro-alimentare e artigianale. 8. Diamo una nuova visione della città. É per noi prioritario dare spazio fisico alla persona, che si realizza, ad esempio, con la chiusura della Litoranea di Ponente durante la stagione estiva con l'istituzione di linee dedicate di trasporto pubblico bus navetta-. La Litoranea deve diventare un luogo di fruizione collettiva per iniziative di carattere ludico, ricreativo, culturale, sportivo e c o m m e r c i a l e . Va l o r i z z a r e e promuovere le specificità culinarie del territorio legate al vivere sano attraverso fiere e convegni sull'olio di oliva e sul pesce azzurro. Istituire un festival della street-art da allocarsi in via La Spiaggia lungo la parete di cemento. Riprendere l'iniziativa del festival internazionale di chitarra classica "Mauro Giuliani". Dare spazio alla creatività artistica locale mediante serate a tema nelle piazzette del centro e, in estate, nel teatro romano di ponente. La zona PantanoRipalta deve diventare un attrattore turistico di per sé, attraverso un'opera di restauro del paesaggio in un progetto che coinvolga anche i proprietari dei terreni interessati, nell'ottica della definizione di una offerta ricettiva secondo i canoni del Turismo sostenibile e in stile locale mediterraneo. Serve sviluppare pacchetti di incoming da offrire ai turisti sostenuto da una aggressiva campagna promozionale. 9. Non si tratta di nuovo PUG, perché il PUG di Bisceglie non è mai stato approvato dal consiglio comunale e si va avanti secondo le direttive del vecchio PRG adeguato tra l'altro al vecchio PUTT (Piano Urbanistico Territoriale Tematico) che è stato abrogato. Bisogna assolutamente adeguare gli strumenti di pianificazione comunale al nuovo PPTR (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale). Gli elaborati predisposti dal gruppo di lavoro del PUG, sono superati dalla nuova configurazione demografica, sociale ed economica della città. Anche se


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ATTUALITÀ alcune parti del lavoro svolto dai progettisti potrà tornare utile per la progettazione di un PUG aderente alle attuali esigenze urbanistiche. Il PUG che abbiamo in mente è un PUG a consumo di suolo ZERO, che ponga la Persona al centro in una nuova visione della città. Il nostro PUG avrà tra i suoi fondamenti la Rigenerazione Urbana che porti in ciascun quartiere a riqualificare gli spazi pubblici, estendendoli, prevedendo, laddove è possibile e sostenibile, anche una edilizia di sostituzione. 10. Siamo solo a conoscenza di

innumerevoli debiti fuori bilancio fatti dalle Amministrazioni precedenti che hanno ridotto al lumicino gli spazi di manovra. Ciononostante opereremo tutti i tagli necessari agli sprechi della Spesa Pubblica -consulenze, parcelle per contenziosi evitabili, inefficienze di gestione-, al fine di recuperare tutte le risorse utili per la realizzazione del nostro progetto di Bisceglie a "5 Stelle" attingendo anche da fondi comunitari e da risorse provenienti da financial project. Risponde Angelantonio Angarano 1. Credo che l'impegno, per cui tutta la mia coalizione mi sostiene, sia quello del rinnovamento della classe dirigente della città. Tale cambiamento è richiesto dalle esigenze della gente che richiedono soluzioni innovative e deve camminare sulle gambe di ragazzi e ragazze pronti alle nuove sfide che i tempi moderni ci impongono. Il vecchio modo di fare politica non è più attuabile. Collegata a questa necessità è l'emergenza occupazione. Ci impegneremo per c r e a r e l e c o n d i z i o n i a ff i n c h é imprenditori investano a Bisceglie creando nuova occupazione per i biscegliesi e cercheremo di mettere in campo soluzioni concrete affinché non si debba più elemosinare un posto di lavoro: liste trasparenti dalle quali attingere a rotazione le professionalità adeguate a svolgere lavori stagionali,

straordinari ed a tempo determinato; lotta alla burocrazia; massima attenzione alla formazione ed al reimpiego dei disoccupati; sostegno alla creazione di nuove imprese; politiche del turismo e della cultura orientate allo sviluppo dell'occupazione. Non dimentico, inoltre, l'emergenza decoro ed igiene urbana che si potrebbe aggravare con l'arrivo della calura estiva. 2. E bene chiarire che le grandi opere pubbliche oggi possono essere realizzate grazie ai finanziamenti statali e/o comunitari. I costi delle opere pubbliche sono rilevanti, che le casse comunali non possono sopportare. Certo ciò non impedisce alla pubblica amministrazione di mettere in essere una nuova prassi che vede il bilancio comunale non più preda del “vivere alla giornata” ma con una programmazione razionale ed oculata. Credo che oggi non sia più solo importante ottenere finanziamenti quanto saper spendere bene i soldi, funzionalizzando e razionalizzando le opere ad una visione complessiva della città e quindi declinandole all'occupazione ed allo sviluppo economico, sociale e culturale dell'intera collettività che è il motivo per il quale vengono realizzate. Vorrei portare a termine il progetto dell'impianto di riuso delle acque reflue in agricoltura; la riqualificazione del Ponte Lama; il rifacimento della pista di atletica e della palestra del “Gustavo Ventura”; il ripascimento delle nostre spiagge con l'eliminazione dei lastroni; la creazione di un grande parco urbano; l'ampliamento del cimitero; nuove strutture sportive; nuovi alloggi per l'edilizia popolare; un grande parcheggio nella zona dello scalo merci che riunisca il quartiere Sant'Andrea al centro cittadino. 3. Il tema è molto delicato. Per decenni siamo stati tutti “educati” all'utilizzo improprio dell'auto per qualsiasi tipo di spostamento. Non sarà facile far disimparare ciò che hanno imparato. Serve una mirata campagna di sensibilizzazione insieme ad una nuova politica sulla viabilità, al rinnovo eco-compatibile ed al rafforzamento dei mezzi pubblici, all'incentivazione dell'uso della bicicletta: su quest'ultimo punto, vi anticipo che nel programma inseriremo la proposta che prevede di donare ogni anno una bici a tutti i ragazzi che compiono 14 anni, oltre al fatto che effettueremo una completa riqualificazione delle piste ciclabili esistenti e la creazione di nuovi e più sicuri percorsi. 4. Negli ultimi anni c'è stata una recrudescenza di gravi episodi criminali. I biscegliesi hanno bisogno di sicurezza. Potenzieremo immediatamente l'organico della polizia municipale ed introdurremo la

figura del vigile di prossimità (vigile di quartiere) al fine di creare un referente/interlocutore sul territorio con cui i cittadini si interfacciano per segnalare problemi, chiedere interventi e ricevere informazioni e indicazioni. Aumenteremo la videosorveglianza con sgravi anche per i condomini oltre che per le attività commerciali. Istituiremo gruppi di osservatori volontari che supporteranno le forze dell'ordine. Perimetreremo la zona artigianale affinché i nostri imprenditori non subiscano furti a raffica come avviene ora. Attraverso convenzioni, pattuglieremo la campagna, soprattutto prima e durante i raccolti di olive, uva e ciliegie, perché i nostri agricoltori non vedano andare in fumo un anno di lavoro a causa di furti. La collaborazione della città è una parte essenziale per le forze dell'ordine. 5. Il nostro centro storico non ha nulla in meno rispetto a quelli dei paesi limitrofi. E' triste vederlo nelle condizioni in cui si trova. Tanti finanziamenti sono stati ottenuti dal comune negli ultimi 20 anni per il recupero edilizio cui però non è seguito un programma economico per incentivare l'insediamento di attività commerciali o uffici. Basti pensare che solo in questi giorni si sta completando la metanizzazione del centro storico. Un ritardo imbarazzante. Ci sono tutte le potenzialità per il rilancio del centro storico e questo può essere possibile se il nostro atteggiamento sarà quello di condividere il percorso con i residenti e non considerarli come una parte avversa. 6. Il nostro ecosistema è molto compromesso per decenni di incuria e disinteresse. Il nostro mare è una risorsa che dovremmo saper sfruttare meglio sul piano del turismo. La litoranea di levante con le sue bellezze ambientali e paesaggistiche è il futuro di questa città ed è per questo che ci siamo battuti per ottenere l'area marina protetta. La condotta riguarda non solo Bisceglie bensì un bacino di altre 4 città. Se la Regione e gli Enti coinvolti in questo complesso procedimento ci assicurano che l'ecosistema marino non subirà ulteriori danni, se ci assicurano il corretto ed efficiente funzionamento di tutti i depuratori coinvolti e se il riutilizzo delle acque reflue è utile a limitare ulteriormente gli sversamenti in mare, allora credo che se ne possa discutere. Senza queste premesse il discorso è chiuso. 7. Le politiche giovanili non possono essere considerate solo uno spot che si pratica ogni tanto. Non mi pare che in questi ultimi 20 anni oltre all'istituzione del capitolo di spesa denominato appunto politiche giovanili sia stato pensato e praticato un progetto organico. Le politiche europee su questo tema sono un

insegnamento. Bisogna attivarsi subito.Offrire informazioni, creare opportunità, accogliere sollecitazioni sono gli obiettivi da realizzare per favorire e per incoraggiare il territorio a lavorare per crescere. E poi ribadisco: massima attenzione alla formazione ed al sostegno alla creazione di nuove imprese attraverso il microcredito, lo sportello start up, le agevolazioni sulla tassazione locale. 8. Non avremo più turisti che trovano la porta chiusa e non possono ammirare le nostre bellezze. Bisceglie non può ambire ad essere città turistica se non apre tutto l'anno i suoi musei, ogni giorno. Lo faremo coinvolgendo le associazioni e supportando i gestori. Predisporremo una pagina istituzionale sui social ed una “app” per il turismo e renderemo efficienti gli sportelli per le informazioni turistiche. Il Dolmen non sarà più un sito desolato e trascurato ma diventerà un museo multimediale all'aperto. E il nostro monumento più importante sarà ben collegato al centro città. Il turismo a Bisceglie deve essere poi sostenuto con iniziative ed eventi mirati ed occorre fare rete con gli altri comuni limitrofi. 9. Il tema delle politiche urbanistiche è molto importante: è un volano per l'economia della città ed è l'immagine plastica della nostra visione della città. Vogliamo una città bella, accessibile, verde: il benessere non si misura dalle cubature ma dalla facilità di trovare luoghi di aggregazione per i bambini, gli anziani o le persone con disabilità. Per l'adozione del nuovo PUG il comune ha avviato il percorso amministrativo sin dal 2005 credo, spedendo una somma esorbitante per consulenze esterne: 500mila euro circa. Eppure gli ultimi due sindaci non lo hanno adottato. Non si sa il perché. Cosa molto curiosa. Proprio perché riteniamo che l'urbanistica sia fondamentale affronteremo subito tale argomento. Studieremo le carte e di certo non le terremo nel cassetto. 10. Certo. Il tema è di come verranno utilizzate le risorse che sono sempre più limitate. Io sono per potenziare i servizi, aumentare le agevolazioni per le categorie svantaggiate ed avere una pianificazione trasparente. La riduzione della tari e dell'addizionale comunale Irpef saranno compensate in parte, ma non solo, dal taglio degli enormi sprechi fatti sinora. Ridurremo, ad esempio, e renderemo trasparenti, attraverso un meccanismo di rotazione, le procedure di affidamento di incarichi esterni; razionalizzeremo il contenzioso e recupereremo i crediti inesatti. a cura di Pasquale Consiglio

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ATTUALITÀ Ospedale di Bisceglie

La radiologia

La radiologia dell'Ospedale di Bisceglie ha una storia importante e si ricordano primari prestigiosi che hanno diretto una struttura sempre ricca di ottimi medici. La storia di una branca della medicina relativamente giovane comincia con Savino Piarulli in un tempo in cui i radiologi facevano anche gli elettrocardiogrammi. Un periodo lungo a cui è seguito Tommaso Mastrorilli e per un periodo lungo e molto importante Cesare Muscatella. Col passare del tempo, i progressi tecnologici sono stati notevoli e anche la sede radiologica ospedaliera si è ingrandita ed è diventata uno dei luoghi centrali dell'ospedale. In questo tempo la

direzione è di Andrea Dell'Olio che gestisce in modo ordinato un servizio davvero all'avanguardia. Le apparecchiature in dotazione sono: TAC 64 strati, apparecchiatura digitale per radiologia (nuova) + telecomandato, mammografo (in arrivo mammografo digitale), nuovo ecografo internistico, ecografo per senologia (in arrivo nuovo ecografo). Gli esami svolti presso la radiologia di Bisceglie per esterni sono stati, nel 2017, 10.830 e altrettanti per i pazienti ricoverati. Si tratta di numeri importanti che denotano un'attività di tutto rispetto che abbraccia tante possibilità di diagnosi ed è anche centro di

riferimento per e c o g r a f i a interventistica e c o g u i d a t a (diagnostica e terapeutica) con bacino di utenza che interessa le province Bat-Fg-Ba. Si eseguono manovre di interventistica: b i o p s i e diagnostiche organi superficiali e profondi (per esempio fegato), alcoolizzazione di noduli tiroidei, trattamento non chirurgico dei tumori epatici con alcoolizzazione e termoablazione in collaborazione con malattie infettive (Giovanni Infante). Il servizio di radiologia è sede della scuola di ecografia internistica SIEMC riconosciuta dalla Asl Bat (organizzazione di vari corsi per medici ed infermieri). Coordinatore è Andrea Dell'Olio (nel corpo docenti Giovanni Infante e Antonio Pappalettera). Una importante campagna di screening per la prevenzione dei tumori del seno è affidata a Danilo Loseto che la svolge con perizia e costanza, dopo alcuni anni di sospensione per carenze tecnico-logistiche della struttura oggi superate. L'organico è composto, oltre che dal responsabile Andrea Dell'Olio, dai dirigenti medici Nicola Quinto, Saverio Capodivento, Danilo Loseto, Nicola Cuscianna, Marina Caldarola e Marina Cascarano, dai tecnici di radiologia Angelo Somma,

Nicola Volpe, Mauro Spina, Pasquale Netti, Giuseppe Mitoli, Tiziano Lampedecchia, Nicola Di Terlizzi, Silvia De Robertis, Maria Teresa Regano, dagli infermieri Antonio Lopopolo, Vincenzo Ricchiuti, Lucia Musci, Marianna De Fronzo, Anna Maria Cantatore, Chiara Ferrante, dagli ausiliari Vincenza Losciale, Pietro Preziosa e Angela Trione. Il servizio di radiologia è uno dei più importanti pilastri dell'Ospedale, un servizio disponibile sempre per le attività normali di diagnosi, per gli interventi chirurgici, per le attività di urgenza ed emergenza ed è un punto di riferimento per i pazienti ambulatoriali di un vasto comprensorio. Un servizio la cui competenza è riconosciuta anche in centri importanti nazionali in cui ci sono sempre parole di elogio per le indagini svolte in questo servizio. Una realtà di cui ci vantiamo. Tommaso Fontana

Riconoscimenti

Un premio per Lorca

Sul curriculum vitae si legge che fa l'avvocato”, ma nell'anima ha scritto “artista”.Lorenzo Cassanelli, biscegliese classe 1964, in arte Lorca, quando

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dipinge usa i pennelli, le spatole, le dita, il colore (con furbizia), il suo radicato sentire ecologista, una larvata attrazione per l'oriente e le graphic novels. E con l'infinita ammirazione per quell'arte contemporanea che fino a pochi anni fa aveva apprezzato solo da spettatore. Poi sono arrivati i primi esperimenti con il pennello e qualche timida esposizione. Non c'è voluto molto però, perché il pennello biscegliese fosse notato ai piani alti dei palazzi dell'arte contemporanea e ricevesse delle serie attestazioni di merito culturale. Dopo aver esposto a Roma a Natale, Lorca ha tagliato un altro traguardo davvero ragguardevole. Il 14 aprile ha ricevuto, nella sala consiliare del comune di Monreale, il Premio internazionale Vincent Van Gogh, nell'ambito della mostra del maestro olandese "Van Gogh Multimedia Experience", in corso fino al 13 maggio nel Complesso monumentale Guglielmo II di Monreale. I curatori della mostra hanno scelto di affiancare all'iniziativa di grande respiro, l'esposizione di un limitato numero di opere di pittori, scultori, fotografi e ceramisti del palcoscenico

artistico contemporaneo internazionale. Criterio di selezione: la capacità – cosa rara di rendere omaggio al grande maestro olandese secondo una linea di continuità culturale. Tra chi ha passato le selezioni della giuria, anche il biscegliese Cassanelli, la cui opera “Non arrendersi mai” è ora esposta nelle sale dell'ex Monastero dei Benedettini, sede del museo G. Sciortino di Monreale. Il riconoscimento è stato consegnato a Lorenzo Cassanelli

nella sala consiliare del Comune di Monreale dal sindaco Piero Capizzi, alla presenza di Josè Van Roy Dalì, pittore, critico ed erede di Salvador Dalì. Presenti alla cerimonia anche il vicesindaco di Monreale Giuseppe Cangemi, il funzionario responsabile della Galleria Civica "G. Sciortino" Ivana Forzieri, i consulenti artistici ed editoriali della EA Editore di Palermo, che hanno curato il catalogo della mostra, in cui è stata inserita anche l'opera di Lorca. Serena Ferrara


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ATTUALITÀ Avis

Eventi di maggio L'AVIS di Bisceglie ha continuato in questo periodo la serie di raccolte stabilite, oltre il normale flusso che si produce settimanalmente verso la sede ospedaliera del centro raccolta. Il 25 marzo sono state 16 le sacche utili e il 22 aprile c'è stata una donazione straordinaria con 26 donatori accettati. Si è trattato di un evento fuori dell'ordinario, invece, per la raccolta svolta p r e s s o l ' I s t i t u t o Te c n i c o Commerciale dove è intervenuta l'autoemoteca. Giovani generosi ce ne sono ancora tanti nella scuola e ce ne sono stati 25 che hanno donato, distinguendosi dagli episodi di bullismo che fanno più notizia, pur essendo meno frequenti degli episodi di generosità. La sezione biscegliese sta preparando, al di là delle attività di promozione consueta, anche altre manifestazioni rivolte ai soci, ma anche alla stessa città. Il prossimo 24 maggio c'è, presso la chiesa di Santa Margherita, un evento musicale con alcuni

musicisti che sono stati già molto apprezzati a Bisceglie in occasioni di manifestazioni analoghe. Il sax di Mimmo Gassi e il piano di Antonio Furio con altri musicisti e una cantante offriranno un concerto di grande livello. La direzione artistica è del notissimo maestro Dominga Damato. La serata è organizzata in concorso con il FAI, Comitato Feste Patronali, Confcommercio Bisceglie, Mercati in Città ed ha il patrocinio del Comune di Bisceglie. Nel corso della serata sono possibili donazioni a favore dell'APLETI che è un'associazione che opera in soccorso dei bambini leucemici. A giugno è nuovamente tra noi la nota cabarettista Daniela Baldassarra per uno spettacolo divertente e di grande livello artistico. La nostra sezione è sempre in grande attività ed è un punto fermo nella vita associazionistica cittadina. Marco Fontana

Lavori in corso all'EPASS

Verso il Poliambulatorio Nelle regioni del Sud 1 persona su 5 dichiara di non aver soldi per pagarsi le cure, quattro volte la percentuale di quelle settentrionali. A dirlo è l'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane nel rapporto Osservasalute 2017, diffuso il 19 aprile scorso. Secondo dati RBM Salute - Censis sono 823mila i cittadini pugliesi che rinunciano alle cure, in 500mila si indebitano solo per potersi curare e 150mila diventano poveri per avere in cambio la salute. È la “sanità negata” che colpisce in particolare chi si trova in ristrettezze economiche, con redditi minimi e spesso senza lavoro.

Numeri che lasciano senza fiato. Ed è proprio per offrire una risposta concreta a tutte queste persone e per provare a ristabilire il sacrosanto diritto alla salute che Epass Onlus ha deciso dare vita al Poliambulatorio 'Il Buon Samaritano'.“Non possiamo restare indifferenti di fronte alla negazione del sacrosanto diritto alla salute e al conseguente aumento del tasso di mortalità sul nostro territorio. Noi dell'EPASS intendiamo rispondere all'appello di quelle voci imploranti e difendere strenuamente il dono della vita di chiunque”, le parole di Luigi De Pinto, presidente di Epass Onlus. I lavori sono in corso e nei

prossimi mesi Bisceglie avrà una nuova struttura al servizio dei cittadini. Nel frattempo, lunedì 16 aprile si è concluso il secondo corso di formazione per i tanti volontari che saranno impegnati nel Poliambulatorio. 'Il Buon Samaritano' erogherà prestazioni gratuite ai cosiddetti “nuovi poveri”, agli immigrati senza permesso di soggiorno, a persone senza fissa dimora e a chiunque viva in una condizione di esclusione o di marginalità sociale. Saranno effettuate visite specialistiche nei seguenti settori: Cardiologia, Chirurgia, Ematologia, Dermatologia, Endocrinologia e

Alimentazione, Fisiatria, Ginecologia, Medicina interna, Malattie infettive, Neurologia, Odontoiatria, Ortopedia, Otorinolaringoiatria, Pediatria, Pneumologia, Senologia di I livello – Ecografia.A coordinare la squadra di volontari, tra cui anche decine di medici e infermieri, sarà Andrea Dell'Olio: “Con il Poliambulatorio assicureremo il diritto alla salute e gli interventi di medicina preventiva a persone italiane e straniere che per motivi personali, sociali o culturali, non possono o non riescono ad utilizzare il servizio sanitario pubblico”. Donatello Lorusso

Seconda edizione

Borsa del Turismo Gastronomico Sociale L'amministrazione Comunale di Bisceglie, in collaborazione con Assicral Italia Network, ha organizzato la seconda edizione della Borsa del Turismo Gastronomico Sociale. Una tre giorni (27, 28 e 29 aprile) in cui quindici buyers e presidenti di Cral provenienti da Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania e Puglia hanno partecipato a incontri tematici, workshop con aziende del settore, visite guidate per le vie della città e visita ad aziende biscegliesi. Coordinati da Francesco Brescia, guida turistica iscritta nell'albo regionale delle professionalità turistiche, i partecipanti hanno visitato luoghi della città come il Dolmen La Chianca, la Cattedrale di san Pietro e la cripta, Palazzo Tupputi, Palazzo Bonomi, il Castello svevo e la Torre Maestra, le chiese di san Luigi e di Santa Croce, via Aldo Moro, piazza

Vittorio Emanuele, il porto turistico e il lungomare di ponente. Da venerdì 27 a domenica 29 aprile, guidati dal presidente Assicral Italia Network Mimmo Santoro, i buyer e i presidenti hanno visitato aziende e conosciuto titolari di attività produttive locali per stringere rapporti di cooperazione e promozione del territorio. Tra le aziende aderenti che hanno preso parte alla giornata di lavori di sabato 28 nelle Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie con esposizioni e succulente degustazioni, vi sono il Frantoio Simone, Mastrototaro Food, il caseificio Voglia di Latte, Arca Fruit, Le Delizie, Frantoio Lamantea. I saluti istituzionali d'apertura lavori sono stati affidati al sindaco facente funzioni Vittorio Fata e all'assessore al marketing territoriale Gianni Abascià, che hanno rimarcato la

validità dell'iniziativa nell'ottica dell'interscam bio tra realtà geografiche distanti e d i ff e r e n t i e d e l l a promozione turisticogastronomica del territorio biscegliese. Gratitudi ne è stata espressa dagli o rg a n i z z a t o r i p e r l e a p e r t u r e straordinarie dei luoghi visitati affidate a Luigi Palmiotti e ad Enzo Storelli (Archeoclub Bisceglie), a Ferdinando Di Cesare (Cea Z o n a E ff e ) , a d A n t o n i o M u s c i

(Cineclub Canudo – Laboratorio Urbano Palazzo Tupputi), ai titolari del Nuovo Bonomi Resort per la visita agli ambienti della struttura ricettiva e allo staff dell'Hotel Villa. Antonio Rana

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ATTUALITÀ Per Don Tonino Bello

Le radici di sogni diurni

“Nell'aria c'è odore di zolfo”. Ancora una volta, in Siria, a Gaza come in Congo, si muore per guerra. Proprio come a Sarajevo o in Iraq ieri quando – era il 1991 – si respirava odore di zolfo, come affermava don Tonino Bello in Lettera ad Abramo.

E i n q u e s t o venticinquesimo anniversario della sua morte, ci interroghiamo ancora se sia mai possibile “ s c o m m e t t e r e sull'intelligenza dell'uomo”. “Può valere a qualcosa richiamare la responsabilità dei potenti della terra sulla presenza dei 'giusti'? O dobbiamo affidarci ormai unicamente a un miracolo di Dio? Se è così, ci pianteremo davanti a lui. Per supplicarlo come facesti tu. Affinché odore di zolfo non si alzi mai più dalla città”. Non possiamo certo acconsentire all'uso di basi militari in Italia p er i bombardamenti in Siria. Non possiamo rassegnarci alla follia della guerra. Proprio in questi giorni a 55 anni dalla Pacem in Terris, in cui Giovanni XXIII definisce la guerra 'alienum a ratione'. Rinnoviamo il nostro no alla guerra: avventura senza ritorno, inutile strage. Se ne è parlato all'assemblea nazionale di Pax Christi che si è tenuta

a Molfetta, a partire dalla celebrazione eucaristica di papa Francesco nella città di don Tonino Bello, nel giorno della sua morte, il 20 aprile. Il 21 aprile, presso il seminario regionale, si è discusso di “Le radici dei sogni diurni”: dalla profezia alla prassi sulle orme di don Tonino. Si è parlato di disarmo in relazione alla Chiesa, alla cultura, alla politica, alla società. Hanno presenziato Rino Basile (stretto collaboratore di don Tonino Bello alla C.A.S.A. di Rivo di Puglia), Tonio Dell'Olio (Presidente Pro Civitate Cristiana), Antonio De Lellis (Pax Christi Italia), Francesco De Palo (già obiettore di coscienza con don Tonino Bello), Franco Dinelli (Pax Christi International), Norberto Julini (consigliere nazionale Pax Christi Italia), Salvatore Leopizzi (già consigliere nazionale Pax Christi Italia), Rossana Lignano (Campagna Ponti e non Muri), Giuliana Mastropasqua (vicepresidente Pax Christi Italia), Nino Messina (Management Nonviolento, formatore aziendale), Christian Medos (consigliere nazionale Pax Christi Italia), Gianni Novello (comunità Romena, Pax Christi Italia), Angelo Papio (Fondazione

Guglielmo Minervini), Sergio Paronetto (Presid. Centro Studi Pax Christi), Enrico Piovesana (Osservatorio Milex), Renato Sacco (coordinatore nazionale Pax Christi Italia), Rosa Siciliano (Mosaico di pace), Elvira Zaccagnino (la Meridiana), Sonia Zuccolotto (consigliere nazionale Pax Christi Italia). Ha concluso l'evento mons. Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi Italia, vescovo di AltamuraGravina-Acquaviva delle Fonti. In serata è stato il teatro a parlare di don Tonino. Alle 21, sempre presso il seminario regionale, sono andati in scena Enrico Messina e Mirko Lodedo con lo spettacolo “Croce e fisarmonica”, per la regia di Carlo Bruni. La rivista “Mosaico di pace”, con il dossier di aprile 2018, accompagna questo evento, perché sia il tempo della Pace, quella nonviolenta, quella per tutti. Quella frutto della giustizia. Nel dossier, intitolato “Don Tonino nei passi di Francesco” offrono le loro riflessioni Tonio Dell'Olio, Giuliana Martirani, Massimo Aprile, mons. Luigi Bettazzi, Sergio Paronetto, Nicoletta Dentico, Salvatore Leopizzi. Rosa Siciliano

Concorsi fotografici

AVO

Il dono in una foto

Attività

Fattibene e d a d u e giovani esperte del settore. S i è classificata al terzo p o s t o Va l e r i a Minervini che con lo scatto dal titolo “La terapia del sorriso” si è aggiudicata un album fotografico. Ha occupato invece la seconda posizione Daniela Mitolo che grazie alla foto “La vita è un dono da donare” ha ricevuto un buono per la stampa di cinquanta foto. Vincitrice del concorso è stata la giovane Rossella Sciancalepore che è riuscita ad aggiudicarsi una macchina fotografica istantanea con lo scatto “Scambialibro col sorriso”. A premiare i partecipanti sono

L'AVO Bisceglie don Uva con i suoi volontari è stata presente anche quest`anno durante le celebrazioni pasquali e in un abbraccio grande ha unito l'Amore per il prossimo accompagnando gli ospiti alla processione dei Misteri regalando ad ognuno di loro una gioia immensa che li ha resi partecipi di questa antica tradizione. Proseguono gli impegni e le attività nei vari reparti da parte dei volontari AVO. Il XIV corso di formazione per gli aspiranti volontari è terminato e il 3 maggio è avvenuta la consegna degli attestati. "Le persone belle non capitano semplicemente ... si sono formate. Diventa Volontario Avo … c'è qualcuno che aspetta Te”. Adele Angarano

I l G r u p p o G i o v a n i AV I S Bisceglie ha organizzato la prima edizione del concorso fotografico dal titolo “il Dono in una foto” che si è svolto dal 21 febbraio al 6 aprile dove tutti i partecipanti hanno potuto inviare una fotografia inedita che rappresentasse per loro la tematica del dono, andando oltre il concetto di donazione sangue che contraddistingue l'associazione. Le immagini arrivate alla mail del concorso sono state pubblicate sulla pagina Facebook “Avis Bisceglie” il 31 marzo per permettere a tutti i followers di poter esprimere il loro gradimento su determinate foto attraverso un “mi piace”. La premiazione si è svolta il 7 aprile presso la chiesa Santa Margherita dove sono state esposte le dieci fotografie più cliccate e che quindi hanno riscosso maggior successo. Alla quantità dei “mi piace” accumulata si è sommata la valutazione espressa da una giuria costituita dal fotografo Alessandro

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stati Tommaso Fontana, presidente dell'associazione AVIS Bisceglie, e la coordinatrice del Gruppo Giovani Gioia Abascià. La quantità di immagini pervenute è stata soddisfacente per il gruppo che si è mostrato orgoglioso del lavoro svolto centrando a pieno l'obiettivo del concorso: diffondere tra i giovani quella che è la realtà e la mission avisina. Mirko Salerno

Il Biscegliese la voce del cittadino


ATTUALITÀ

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Opera don Uva

Ringraziamenti Dopo la comunicazione di Cozzoli, a fine marzo, della positiva risoluzione della vicenda degli 87 ex lavoratori della Cdp con l'erogazione delle prestazioni di mobilità, arrivano i ringraziamenti della Fials. Su questa soluzione era già intervenuto anche il parlamentare Francesco Boccia. Il deputato biscegliese aveva infatti detto che “gli 87 lavoratori potranno trascorrere una Pasqua un po' più serena insieme alle loro famiglie. L'Inps e il ministero del Lavoro hanno sbloccato gli ammortizzatori sociali per tutto il 2018. Ho voluto, personalmente, occuparmi della vicenda in modo da riuscire a venirne a capo in maniera tempestiva e per questo motivo ringrazio il ministero del Lavoro e l'Inps per la velocità con cui hanno agito. La mobilità degli 87 lavoratori della ex Cdp, attivata 5 anni fa, prima della riforma degli ammortizzatori sociali, e scaduta il 31 dicembre scorso, è stata estesa anche per il 2018. Il ripristino del pagamento è un evento eccezionale perché, com'è noto, non esiste più una mobilità di 66 mesi; ed è il motivo per cui dal 1° gennaio avevano sospeso i pagamenti che oggi siamo riusciti a sbloccare. Ci sono dei residui sui capitoli di Bilancio, quindi con l'accordo del ministero del Lavoro si è provveduto a ripristinare il beneficio. I dettagli saranno comunicati ai diretti interessati nei prossimi giorni”. Il 24 aprile arriva la soluzione definitiva. A dichiararlo è Nicolangelo Cosmai, segretario aziendale Fials. “Finalmente dopo circa quattro mesi si è definitivamente risolta la problematica riguardante gli 87 ex lavoratori della Casa della Divina Provvidenza in mobilità. A decorrere dal 23 aprile gli ex lavoratori in questione potranno percepire le somme loro spettanti dal 1 gennaio 2018 riguardanti la indennità di mobilità prevista dall'accordo del febbraio 2013 a seguito dei licenziamenti effettuati dalla Casa Divina Provvidenza. Inoltre, ai predetti ex dipendenti, è stata aggiornata la contribuzione previdenziale affinché molti di loro potranno essere collocati in pensione nei prossimi mesi. Come è noto, il Ministero del Lavoro e l'Inps sollecitati dalla nostra

segreteria regionale con nota dello scorso 8 marzo ha accolto la nostra giusta rivendicazione, tra l'altro supportata da uno specifico approfondimento dell'ufficio legale della Fials che ribadiva il diritto degli ex dipendenti al riconoscimento dei 66 mesi di indennità di mobilità a decorrere dalla data del licenziamento e comunque non oltre la data di maturazione al diritto alla pensione se precedente”. Cosmai ringrazia Bartolo Cozzoli che “ha sempre sostenuto e supportato la legittimità del diritto dei lavoratori, rivendicato dalla Fials, il quale pur nella sola qualità di liquidatore della Casa Divina Provvidenza e quindi non più gestore della stessa ha mostrato particolare attenzione e sensibilità all'appello della Fials e dei tanti lavoratori in mobilità”. Allo stesso modo viene ringraziato “l'onorevole Francesco Boccia che non ha mai fatto mancare il personale impegno nella lunga e dolorosa vertenza della Casa della Divina Provvidenza. A lui va riconosciuto il grande merito di aver lavorato alacremente alla soluzione della vicenda dell'indennità di mobilità negata anche senza porsi all'attenzione dei “riflettori” degli organi di informazione a fine propagandistici ed elettorali, come nel suo stile personale ma sicuramente efficace, per far sancire il diritto all'indennità di mobilità”. Per Antonio Amoruso, segretario aziendale Cisl Fp, si tratta di “un ulteriore passo verso la conclusione di un'Amministrazione Straordinaria che per il tramite dell'avvocato Bartolo Cozzoli ha consentito il traghettamento della più importante azienda del territorio biscegliese verso un porto più sicuro. Ci auguriamo che presto si completino positivamente anche le ulteriori fasi della procedura, con le liquidazioni delle quote del Tfr da parte del fondo di tesoreria Inps e di tutte quelle "congelate" a seguito del dissesto finanziario che ha coinvolto la Casa della Divina Provvidenza. La Cisl continuerà a seguire costantemente tutte le fasi, affinché ai lavoratori possano essere assicurate tutte le spettanze lavorate e dovute”. Aggiornato al 9 maggio Antonio Rana

Riconoscimento Giovanni Paolo II

I premiati Il 12 e 13 maggio torna il Riconoscimento Giovanni Paolo II, l'evento ad eco nazionale che premia persone che si sono distinte nel nome e nel ricordo dei valori promulgati da Papa Wojtyla, e coinvolge studenti di ogni ordine e grado. “Grazie a te donna” è il tema scelto per il concorso studentesco e come filo conduttore delle testimonianze dei premiati, e trova ispirazione nella lettera del santo polacco del 1995 in cui San Giovanni Paolo II esprime gratitudine alla donna madre, sposa, figlia, sorella, lavoratrice, consacrata che arricchisce “la comprensione del mondo” e contribuisce “alla piena verità dei rapporti umani”. Hanno ricevuto il Riconoscimento 2018 venti personalità espressione del mondo ecclesiastico e dello spettacolo, della cultura e del giornalismo: il cardinale Giovanni

Lajolo, presidente del CdA dell'Università LUMSA, Sua Eccellenza Piero Marini, già Maestro di Cerimonie di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, mons. Felice di Molfetta, vescovo emerito della diocesi di Cerignola Ascoli Satriano, don Riccardo Agresti, parroco di Andria, Annachiara Valle, giornalista di Famiglia Cristina, Lucia Ascione, giornalista e conduttrice della trasmissione di TV2000 “Bel tempo si spera”, Paola Toeschi Battaglia, autrice di “Più forte del male: con la fede ho vinto il tumore”, Federica Giaccari, vedova del giovane carabiniere scelto Manuele Braj, Mara Maionchi, produttrice discografica, Carmen Russo, ballerina e showgirl, Nik Luciani, cantante, Flavio Insinna, attore e conduttore televisivo, Annamaria Spina, attrice e testimonial contro la violenza sulle donne,

Emanuele Bosi, attore, Tony Maiello, cantante, Pierdavide Carone, cantante, Devis Mannoni, cantante e presidente del progetto “Artisti uniti per la solidarietà”, Alessio Chiodini, attore, Luca Virago, imitatore e cantante, Umberto Sardella, attore. Tra le personalità locali, è stata assegnata una benemerenza a Gaetano Di Pietro, direttore 118 Bari e Bat, e a Maurizio Evangelista, poeta. Per la prima volta, infine, è stato assegnato anche un riconoscimento ad una opera collettiva: si tratta del film “Oltre la bufera” di Marco Cassini dedicato a don Minzoni. L'edizione 2018 si carica di un valore aggiunto, avendo deciso di dedicarla alla memoria di Fabrizio Frizzi e Roberto Bignoli, recentemente scomparsi e già insigniti del Riconoscimento, rispettivamente nel 2016 e nel

2017. L'evento è promosso dall'associazione Giovanni Paolo II e gode del patrocinio del Senato della Repubblica, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dei Beni Culturali, della Presidenza della Regione Puglia, della Provincia B a r l e t t a - A n d r i a - Tr a n i , d e l Comune di Bisceglie e della Diocesi Trani-Barletta-Bisceglie; ha ricevuto infine un messaggio di sostegno da parte del senatore Pietro Grasso, già presidente del Senato. L'icona sacra del Riconoscimento è realizzata dalla Tangari Made in Italy. Antonio Rana

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ATTUALITÀ Economia italiana / 2

I sette peccati capitali Prima di licenziare definitivamente queste righe, qualche altra annotazione alle tesi di Cottarelli vorrei osarla. Ad esempio lui sostiene che una della cause dell'alta evasione fiscale da noi è costituita dall'alto numero dei lavoratori autonomi (che evadono di più) e dalla minor dimensione delle imprese che sfuggirebbero meglio ai controlli ed avendo un rapporto più diretto con fornitori, clienti e dipendenti possono più facilmente lavorare in “nero”. Forse non ha torto, ma non è anche vero che quando il datore di lavoro diventa una multinazionale si trasforma in un soggetto senza volto e spesso anche senza anima, attento solo all'idea del profitto che lo induce prima ad incassare gli incentivi e poi a delocalizzare correndo probabilmente dietro ad incentivi di altri? Sul Divario Nord/SUD è lui stesso che cita Gaetano Salvemini il quale nel 1902 affermò “Finora lo Stato ha assorbito ricchezza nel Sud e l'ha investita nel Nord”, informandoci pure che al momento dell'Unità d'Italia il reddito pro – capite del Sud era simile a quello del Centro Nord, mentre ora il differenziale è intorno al 56%. Confesso: non sono un fans del Risorgimento. Quando citano Garibaldi mi riesce difficile pensare a lui come ad un eroe, mentre di Cavour considero che sia stato un abile ricucitore di trame internazionali con l'intento di rafforzare il Regno Sabaudo. Quanto a Vittorio Emanuele II continuo a figurarmelo come un gaudente cacciatore.

E' un vero problema il Calo Demografico in cui coincidono minori nascite ed invecchiamento della popolazione con il Sud che è più esposto rispetto al Nord. Ma qui le colpe vanno divise tra le conseguenze della crisi economica e la Rivoluzione Culturale che ha portato le donne ad un ruolo diverso (giustamente) a quello di Angelo del Focolare domestico. Si sono emancipate uscendo di casa per lavorare ed andando a scuola molto più di quanto non fosse stato loro consentito in passato ottenendo risultati spesso migliori di quelli dei maschi ed occupando, sempre di più, numerose posizioni lavorative tradizionalmente appannaggio dei soli uomini. Può aiutarci l'immigrazione? Certamente se la si governa e smettiamola di far finta di ignorare che siamo il risultato di tante invasioni. Avete mai notato quante donne bionde “in Andria”? E quante brune con occhi azzurri a Terlizzi? E in quale generazione non vi è stato all'interno della propria comitiva un amico con la pelle di colorito più scuro che simpaticamente appellavamo “U' Nigr” o “Pelè”? Certo bisognerà vigilare che non si realizzi la profezia fatta dal presidente algerino Boumediemme nel 1974 all'ONU “Un giorno milioni di uomini abbandoneranno l'emisfero sud per irrompere nell'emisfero nord … e lo conquisteranno popolandolo con i loro figli. Sarà il ventre delle nostre donne a darci la vittoria”. Nel suo libro Cottarelli non si occupa della GIUSTIZIA PENALE

per la quale pure andrebbe aperto un importante capitolo e non tocca molto le Istituzioni ma credo che per certi temi sia imprescindibile occuparsene. Se vogliamo veramente aumentare il nostro capitale sociale tocca dare degli esempi alla gente comune. Personalmente non ritengo tanto fondamentale una battaglia di quelle care al Movimento 5 Stelle sui vitalizi ad esempio, ma una riduzione di coloro che vivono di politica, si. Se Renzi in quella sua riforma costituzionale avesse dimezzato il numero di Deputati e Senatori, avrebbe potuto anche infarcirla di porcherie, ma solo per quella riduzione “reale e vera” gli italiani, sono convinto, gliela avrebbero votata. Ed una riduzione della politica, avrebbe reso più forte quest'ultima in una altra battaglia che andrebbe combattuta con determinazione e coraggio, quella contro l'alta burocrazia romana, fatta dai grand commis e dagli onnipotenti consiglieri di Stato. In Democrazia non bisogna mai rimuovere un concetto fondamentale: il primato, spetta alla Politica! Sono anche dell'opinione che la Riforma istituzionale fallita è quella che ha fatto nascere le Regioni. E' un caso che il debito pubblico schizza dagli anni '70? Ma se si fosse dato avvio alle sei macroregioni, salvando le Province (magari confinandole in un limite numerico, che so, non oltre 100 per tutta l'Italia) il cui raccordo col territorio è consolidato … Occorre poi che gli italiani si

sentano garantiti dall'uso corretto delle risorse. Un esempio? Con il canone RAI in bolletta elettrica, il numero di famiglie che pagano quel canone è aumentato del 40%, con un recupero di evasione pari a 724 milioni! Che bisogno c'era di darne, da questi 724, 50 alle televisioni private e 50 all'editoria la quale spesso continua a vivere (e qualche volta alla grande) solo con gli aiuti di Stato? Sapete che per i libri invenduti, una volta al macero, c'è una sorta di ristoro che grava sul bilancio dello Stato? E non vorrei che dando più soldi alla RAI siano stati gonfiati i già generosi compensi delle nostre star televisive di Stato dove pure, fatte le debite eccezioni (bastano le dita di una mano?) non mi pare ci siano grandezze assolute, aspiranti guru, si, quelli perfino troppi! Basta così, inutile proseguire, ma una ultimissima segnalazione mi sentirei di azzardarla. In questi tempi difficili, in cui siamo alla laboriosa, faticosa e complessa ricerca di un nuovo equilibrio economico – sociale a livello mondiale, in cui la tecnologia sostituisce continuamente il lavoro umano, non credono gli economisti che le loro analisi debbano colorarsi anche di motivazioni sociologiche, non più solo squisitamente economiche? A sette miliardi di persone occorre dare qualcosa da fare, perché gli uomini sfaccendati e senza danaro per le esigenze delle loro famiglie, messi tutti insieme poi, sono pericolosi. Rischiano di fare danni. Michele Camero

Dopo 12 anni

La barriera a Ripalta

Finalmente è stata installata la barriera a labirinto che impedirà l'ingresso degli scooter sulla ciclabile di Ripalta. Ci sono voluti dodici anni di denunce, istanze, appelli e manifestazioni, ma alla fine abbiamo ottenuto quello che volevamo: mai più veicoli sulla pista ciclabile!!

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Già nel 2006 inviammo al C o m u n e d i Bisceglie le nostre osservazioni sul progetto della pista c i c l a b i l e a ff e r m a n d o c h e «La larghezza della pista risulta inaccettabile: con i suoi 2,50 metri sarebbe simile ad una strada: così si creerebbero le condizioni per il passaggio abusivo di altri mezzi, situazione che va assolutamente scongiurata. Chiediamo, pertanto, che vengano installate barriere a labirinto e ogni sistema che possa impedire il passaggio ai veicoli a motore». Purtroppo quella richiesta

rimase inascoltata e così negli anni il passaggio di ciclomotori e automezzi, che non avevano nessun ostacolo, ha seriamente danneggiato il percorso ciclabile. Visto lo scempio, nel 2017 Pro natura scriveva al Sindaco segnalando nuovamente l'assenza di sbarramenti ai veicoli che erano ancora liberi di violare il Codice della Strada, L'Ordinanza Balneare della Regione Puglia e l'Ordinanza Sindacale n. 175 del 31/08/2015. Dopo il nostro esposto, martedì 4 novembre 2017 veniva finalmente posizionata una barriera in cemento, che attualmente impedisce l'accesso non autorizzato delle automobili sulla pista ciclabile e sull'area demaniale. Rimaneva, evidentemente, il problema del transito degli scooter. In occasione del convegno “Dalla Murgia Ripalta: una connessione

Eco-Logica” Pro Natura, con l'autorevole presenza del suo Presidente nazionale Mauro Furlani, ritornava a chiedere l'installazione della barriera a labirinto. Il 14 aprile, durante un sopralluogo in zona Bi Marmi, i volontari di Pro Natura intercettavano l'ennesimo scooter che percorreva impunito la pista ciclabile. Partivano nuovamente le proteste e finalmente, ieri, viene installata la barriera a labirinto. Ci sentiamo in dovere di ringraziare il Sindaco Vittorio Fata, che ha accolto le nostre richieste e ha dimostrato, ancora una volta, la sua volontà di tutelare la Zona Pantano Ripalta, siglando anche il protocollo intesa che consentirà una collaborazione tra Pro Natura e il Comune di Bisceglie. Pro Natura Bisceglie Gruppo R.A.P.


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ATTUALITÀ Gruppo RAP

Dalla Murgia a Ripalta “La salvaguardia e la valorizzazione delle bellezze naturali presenti in un territorio, oltre a garantire il sacrosanto diritto di tutti alla fruizione dell'ambiente per rigenerare le proprie energie psico-fisiche, permettono di disporre per sempre di una risorsa capace di produrre un forte potenziamento dell'economia turistica locale, mediante l'attrazione di flussi turistici permanenti durante tutto l'anno”. Sono stati questi i temi chiave del convegno “Dalla Murgia a Ripalta: una connessione ecologica” che si è svolto lo scorso 6 aprile presso la sala multimediale del castello Svevo Angioino di Bisceglie. Tra le associazioni che hanno aderito a questo progetto ci sono il Gruppo Ripalta Area Protetta (Gruppo R.A.P.) di Bisceglie, che ha organizzato il convegno, e l'associazione Fare Natura di Margherita di Savoia. Nell'incontro si è discusso con studiosi e ambientalisti sul possibile futuro della Zona Pantano Ripalta, un'area di grande valenza naturalistica, paesaggistica, ambientale e archeologica, purtroppo ancora inespressa, e quindi della necessità di puntare sullo sviluppo eco sostenibile di quest'area.

Negli ultimi decenni vi è stata una crescita inarrestabile sull'utilizzo di mezzi di trasporto quali automobili, ciclomotori e tutti gli altri mezzi “inquinanti”. Oggi invece si investe, con sempre più convinzione, sulla mobilità leggera, economica e rispettosa per l'ambiente poiché i costi dell'inquinamento, in termini non solo ambientali, ma anche economici e sociali, sono cresciuti abbondantemente. Come sta accadendo per molte regioni italiane, anche la Puglia, e quindi Bisceglie, deve puntare sulla mobilità “dolce” della bicicletta. Ha svolto gli onori di casa il sindaco Vittorio Fata, che ha accolto e salutato tutti i presenti, mentre il ruolo di moderatrice è stato affidato alla giornalista Serena Ferrara. A seguire ci sono stati i saluti di Mauro Furlani, presidente della Federazione nazionale Pro Natura. Ha introdotto i lavori Mauro Sasso, presidente di Pro Natura Bisceglie e Trani. Sasso ha parlato degli aspetti legislativi inerenti alla tutela della Zona Pantano Ripalta, parlando anche della storia recente di questa zona e delle attività svolte negli ultimi 20 anni. Sasso ha mostrato i vincoli ambientali, paesaggistici e faunistici inerenti alla zona ed ha

anche illustrato la critica situazione nella quale verte da tempo la pista ciclabile della zona e di come questa viene costantemente utilizzata in maniera scorretta, avanzando anche proposte su come essa possa essere migliorata e sulla realizzazione di una ciclovia che colleghi Ripalta alla Murgia. Salvatore Giannino, presidente di Fare Natura Pro Natura Margherita di Savoia, ha sottolineato quella che è l'importanza delle zone umide per la salvaguardia delle biodiversità, a ff e r m a n d o c h e n e l l a z o n a Pantano Ripalta il tasso di umidità è maggiore rispetto a quello della Murgia. Si è occupato degli aspetti naturalistici della zona Pantano Ripalta Pasquale Perruccio, già consigliere del gruppo Pro Natura Bisceglie. Molto interessante è stato l'intervento del naturalista Arcangelo Acquafredda, che ha parlato del geosito Grotte di Ripalta. Acquafredda ha inoltre affermato che la Cala del Pantano potrebbe essere classificata come zona umida ai sensi della Convenzione Internazionale di Ramsar. L'obiettivo della convenzione è quello di tutelare le zone umide poiché esse consentono la conservazione degli habitat della

flora e della fauna, tipici della zona. Inoltre se la Cala del Pantano dovesse essere classificata come zona umida, si potrebbe realizzare un collegamento tra il geosito Grotte di Ripalta e la Cala del Pantano, ricco di casali, muretti a secco e flora mediterranea. Antonio Tritto, agronomo paesaggista, membro di Pro Natura Bisceglie, ha presentato il progetto inerente al recupero del percorso ciclabile già esistente. L'obiettivo è quello di valorizzare la zona Ripalta con la creazione di un “giardinopaesaggio” lungo la pista ciclabile già esistente. Nello studio di Tritto è evidente lo stato di abbandono nel quale si trova la ciclovia, infatti in alcune zone è palese il crollo dei muretti a secco che ostacolano il percorso. Inoltre è stata proposta, in riferimento al progetto, l'installazione di barriere a labirinto nei varchi di accesso alla pista ciclabile, onde evitare che i veicoli motorizzati entrino lungo il percorso, integrando il tutto con un'adeguata segnaletica. Nel progetto è prevista anche la realizzazione di un bee hotel (hotel per le api, che permetta agli insetti di moltiplicarsi e sopravvivere) e di aree attrezzate al fitness e ai giochi per bambini. Mirko Salerno

Liceo Scientifico “L. da Vinci”

Attività Giochi Matematici della Bocconi Più di quattrocento ragazzi provenienti dalle varie province della Puglia, nella giornata di sabato 17 marzo, a partire dalle ore 14:30 hanno affrontato nelle aule del liceo DA VINCI la gara valevole per i campionati internazionali di giochi matematici della Bocconi che, come è noto, richiede logica, fantasia ed intuizione. Gli studenti sono stati divisi in quattro categorie: C1, C2, L1, L2. I finalisti liceali sono gli alunni Catino della 1C, Parisi della 1B, Lampedecchia della 2A, D'Addato della 3B e Ferrante della 5° (nella foto con il preside Modugno e la DSGA DE Laurentiis), che parteciperanno alle finali nazionali che si tengono a Milano il 12 maggio. Il servizio d'ordine è stato affidato agli allievi delle classi 3B, 3C e 4B impegnati

nell'attività di alternanza Scuola Lavoro con la Protezione Civile. “Mens sana in corpore sano” Buoni risultati degli alunni del liceo anche in campo sportivo. Nella pallavolo femminile, le ragazze si sono laureate campionesse della provincia BAT. Nello sci alpino, il liceo ha ottenuto il secondo posto nelle Finali Regionali svoltesi a Campo Felice (AQ) dal 5 al 9 marzo, sia come squadra maschile che femminile. Nel tennis, altro secondo posto nelle finali provinciali congiunte BA/BAT, sia come squadra maschile che femminile; nella stessa occasione, secondo posto nel torneo individuale per Federica Antifora, allieva della classe 1CL. Infine, nella corsa campestre maschile, quinto posto assoluto di Thomas Porcelli. Torneo di Scacchi Successi anche per un'attività

nuova, quella degli scacchi. La squadra femminile composta da Francesca Samarelli, Elena Di Leo, Camilla Cosmai, Gioia Iacubino, Anna

Valente e Donatella Valente, e coordinata da Michele Tuttafesta, si è qualificata per la fase regionale. Fabrizio Montinaro

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ATTUALITÀ Attività Liceo “L. da Vinci”

Stop ai social Sono andata a trovare i miei nonni ed ho scoperto che è possibile intrattenersi con loro (e molto piacevolmente) senza smanettare con lo smartphone e far finta di parlare con loro. Finalmente finisco prima i compiti, mi concentro meglio sullo studio ed ho più tempo per i miei hobby o per conversare con i miei genitori. Sono diventato consapevole del fatto che i miei amici sono davvero dipendenti dai social. Madonna quanto tempo mia madre sta al cellulare! Sono solo alcune delle scoperte raccontate dai ragazzi della 1C del liceo scientifico “L. da Vinci” di Bisceglie al termine del progetto “Stop ai social” realizzato insieme con il loro docente d'italiano Raffaele Tatulli. Per una settimana era loro vietato accedere ai social (Facebook, Instagram, Whatsapp, Twitter e compagnia) mentre potevano tranquillamente usare il cellulare per telefonare o scrivere sms. Non vi era nessun controllo da

parte del docente nel senso che non si trattava di una gara con in palio alcun premio, ma soprattutto il progetto mirava a rendere i ragazzi responsabili e consapevoli della possibilità che si può vivere senza social o, meglio, che se ne può fare un uso più moderato ed intelligente. Qualora i ragazzi nel corso della settimana avessero avuto anche un solo accesso ai social lo avrebbero comunicato al docente che considerava finito l'esperimento per quel ragazzo. Inoltre in quei sette giorni i ragazzi, oltre che leggere e discutere con il prof il libro di Aldo Cazzullo Metti via quel cellulare, si sono cimentati nella scrittura di un diario nel quale hanno raccontato tutte le sensazioni, emozioni, riflessioni maturate giorno dopo giorno. Ne è venuto fuori un quadro straordinariamente interessante che ha confermato quale dipendenza pericolosissima vivano i nostri adolescenti nell'utilizzo dei vari social e come ci voglia poco perché possano diventarne consapevoli ed addirittura trasformarsi in protagonisti critici nei

Rotary Club Bisceglie

Etica e legalità I distretti italiani del Rotary International stanno portando avanti da anni il progetto “Legalità e Cultura dell'Etica” con il compito di favorire nella società e soprattutto nei giovani azioni positive per lo sviluppo della coscienza etica consapevole e coerente con i principi della legalità. L'iniziativa è culminata in una giornata dedicata alla “Legalità e Cultura dell'Etica”, lo scorso 6 aprile, che ha visto protagonisti presso il Comando Generale della Guardia di Finanza in Roma gli allievi delle Scuole medie, Scuole superiori, studenti universitari e neo laureati risultati vincitori del Concorso nazionale, finalizzato a coinvolgere gli studenti in una attività fortemente attuale e vicina agli interessi delle nuove generazioni sul tema: “L'illegalità ambientale danno per la Società Civile. Aria, Acqua, Suolo beni comuni: proteggerli significa proteggere il nostro futuro”. Il Rotary Club Bisceglie anche quest'anno si è fatto promotore presso

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le scuole biscegliesi e tra tutti i nostri concittadini sono state premiate Lucia Mastrodonato, della classe 2^ E della Scuola Media “Battisti Ferraris”, che si è aggiudicata il terzo premio con il suo scatto fotografico, e Felicia Di Liddo, della classe 1^ B del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci”, a cui è stato assegnato un premio speciale per il suo disegno r e a l i z z a t o i n s i e m e a Va n d a Nigri.Inoltre, Felicia Di Liddo, Vanda Nigri, Fabrizio Porcelli, Francesco Arcieri, Pietro Lorusso, Francesco Lorusso, Angelo Papagni e Iris Llazani tutti studenti della 1^ Classe del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” vengono premiati per il corto dal titolo “Siamo all'età della pietra” durante il forum che il Rotary Club Bisceglie organizza il prossimo 19 maggio con la partecipazione dei premiati di tutti i Club del Distretto 2120 – Puglia e Basilicata. Alla manifestazione, condotta dal vicedirettore di Rai Due Roberto

confronti di noi adulti (genitori, docenti) che facciamo un uso altrettanto smodato degli smartphone. Chi ha riscoperto i vari strumenti musicali che suonava fino a poco tempo e che aveva abbandonato per mancanza di tempo, chi ha letto molto di più, chi ha tirato fuori oggetti ormai obsoleti come l'mp3 per ascoltare musica, chi semplicemente è andato prima a dormire, chi addirittura si è cimentato in cucina mettendosi a fare la pizza! Molti hanno semplicemente scoperto una dimensione più umana dell'esistenza. Per la verità circa metà classe è “crollata” prima del settimo giorno ed in ogni caso molti hanno notato quanto sia difficile organizzare una semplice partita a pallone senza poter usare i social dovendo ricorrere alle “tradizionali” telefonate per raggiungere un accordo su orari e location, mentre alcuni hanno scoperto di non saper cosa fare nel tempo senza poter accedere ai social. Molti tuttavia sono diventati molto critici nei confronti di chi usa smodatamente i social e si sono

riproposti di avvicinarsi con più circospezione a quel mondo facendo tesoro di quanto hanno scoperto in quei sette giorni. Insomma certamente un progetto da riproporre nei prossimi anni, anzi semmai da estendere a più classi. Un progetto che non vuole criminalizzare la tecnologia ma che intende rendere consapevoli soprattutto noi adulti di un'emergenza sociale che non può essere più trascurata e che va affrontata con determinazione se si vuol davvero contribuire a decongestionare le nuove generazioni da abitudini che possono avere gravi conseguenze sul piano neurologico e comportamentale, atteggiamenti vissuti in maniera inconsapevole, prigionieri di un modo alquanto discutibile di concepire i rapporti umani e di comunicare con gli altri. Certamente dopo questa settimana i ragazzi della 1C del liceo scientifico “L. da Vinci” hanno scoperto che si può camminare meno chini su di uno schermo che ci illude di collegarci con tutto il mondo ma che di fatto ci fa vivere sempre più soli! Fabrizio Montinaro

Giacobbo, hanno partecipato il presidente del Rotary Club Bisceglie Pierpaolo Sinigaglia, il referente della Commissione Nazionale Etica e Legalità per il Distretto 2120 –

Puglia e Basilicata Lucia Ferrante e una socia del Rotary Club Bisceglie e docente presso la Scuola Media “Battisti Ferraris” Tatiana Dell'Olio. Lucrezia Valente

Rotary Club Bisceglie

Giornata della Terra Il Rotary Club di Bisceglie continua a fare la differenza grazie all'organizzazione di una nuova importante attività di riqualificazione e tutela ambientale: ha progettato la piantumazione di 50 alberature in zona lungomare di levante a Bisceglie perché gli alberi rimuovono dall'aria l'anidride carbonica e altri gas dell'effetto serra, rallentando così il riscaldamento globale. Questo mira a sensibilizzare ogni singolo territorio attraverso un gesto semplice ma efficace. Il pianeta che dobbiamo consegnare alle generazioni future, infatti, dovrà essere in condizioni non peggiori rispetto a quelle in cui l'abbiamo ereditato; queste dovranno poter usufruire dello stesso tipo di risorse e servizi ecologici di cui possono beneficiare le

generazioni attuali. Bisogna perciò prestare attenzione alla programmazione del futuro dal punto di vista ambientale, economico, sociale e culturale promuovendo il nostro territorio. Tutto ciò è condiviso anche da Leo Carriera, direttore della Confcommercio della provincia Bari e Bat, dal sindaco Vittorio Fata, che ha sostenuto questa iniziativa e da Antonio Tritto, agronomo paesaggista, che ha fornito un importante contributo per la progettazione. La realizzazione è stata permessa dal gruppo RAP (Ripalta Area Protetta) di Bisceglie, che aderisce alla Federazione Nazionale Pro Natura, dalla ditta TL Piante Vivai, dall' Azienda Edilizia Elanus srl e dalla Fondazione DCL. Lucrezia Valente


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ATTUALITÀ L'UniTre a Pasqua

Nella Sicilia barocca

I colori della Sicilia mutano, ovviamente, secondo la stagione in cui l'attraversi: d'estate è il verde delle pale di fico d'India punteggiato dal giallo, rosso, viola dei suoi frutti o l'ocra delle stoppie inaridite dal sole a riempirti gli occhi; in primavera, invece, sono le pareti di ginestre che costeggiano le strade campestri ad imperare: hanno forma di alberi, di cespugli…ma sempre e soltanto

ginestre. Talvolta è il viola del glicine a rubare la scena, ma si è già alle porte delle città. Questo scenario cromatico ha accolto il gruppo dell'UNITRE che dal 29 marzo al 3 aprile ha visitato la Sicilia sud orientale. Per interrompere il lungo viaggio in pullman, si è scelta Reggio Calabria per fare una sosta e si è colta l'occasione per ammirare i bronzi di Riace, plus valore dell'interessante e ricco museo archeologico. Stupiscono le buone condizioni in cui le statue, dopo secoli di permanenza in mare, sono arrivate a noi. Dopo essere stati seduti per ore in pullman, la bella passeggiata sull'incantevole lungomare reggino ha restituito i viaggiatori ad una dimensione più umana. Il 30 si è ripreso il viaggio per far sosta a Taormina, godere dello splendido panorama che si offre dal belvedere e ammirare i resti dell'antico teatro greco, il cui fondale naturale include, oltre l'azzurro del cielo e del mare, l'Etna con il suo pennacchio di fumo. Sosta a Siracusa, base del viaggio, e ripresa dell'itinerario il giorno successivo in direzione di Noto e

Modica. Le due cittadine condividono l'operato dell'architetto Rosario Gagliardi. Noto è una quinta teatrale; nel centro della città respiri l'opulenza delle classi agiate del sette-ottocento. La stessa sensazione ti coglie a Modica, la cui contea si estendeva fino al palermitano. E rivivi, quasi materialmente, la dicotomia societaria: da una parte i nobili (latifondisti con titoli nobiliari comprati) e dall'altra la massa di contadini che lavora la terra sotto un sole insopportabile. “Il Gattopardo” aiuta a ricreare le situazioni, e l'ottocentesco “Circolo di conversazione” di Ragusa, tuttora precluso alle donne ed aperto solo a uomini di un determinato rango, ti racconta una parte di Sicilia che tutt'oggi sopravvive. Un accenno particolare merita il duomo di Ragusa, la cui scalinata, scenografica al pari di quella di Modica o di Noto, fa presagire la teatralità dell'interno che sembra predisposto per un ciack: tendaggi rossi calano dalle arcate della bianca navata centrale e si raccolgono sulla sommità in ricchi panneggi dal cui centro calano maestosi lampadari. Di rimando accosti la suggerita passione di questo rosso alla spiritualità sottesa nel delicato intreccio, bianco, oro e azzurro, della chiesa di S. Giovanni a Scicli. In questa cittadina, la Vigata di Montalbano, respiri la stessa

atmosfera delle altre città: ammiri il barocco delle chiese, la sontuosità dei palazzi e ti sembra di vivere fuori dalla contemporaneità. Siracusa, invece, è un racconto diverso; in essa è la Magna Grecia che sopravvive. Nel parco archeologico della Neapolis si trova il teatro greco del V sec. a.C., e addentrandosi tra le latomie si ritrova l'orecchio di Dionisio, una cava artificiale, ed infine l'anfiteatro romano del II sec. d.C. Il cuore vecchio di Siracusa è l'isola di Ortigia il cui duomo sorge dove un tempo si ergeva il tempio di Atena. Purtroppo, avendo in programma la visita guidata di Siracusa il giorno di Pasqua, non si è potuto entrare in palazzo Bellomo, aperto solo al mattino, per ammirare l'Annunciazione di Antonello da Messina, né nella chiesa di S. Lucia alla Badia per vedere il dipinto del Caravaggio… un po' di amarezza per i gitanti e costernazione della guida, spiazzata da chiusure impreviste. Ultima tappa prima del rientro, un borgo delizioso, Altomonte, nel cosentino: niente barocco, tante scale, bellissimo panorama, una torre normanna, una deliziosa chiesetta trecentesca …e tanto affanno da parte dell'amministrazione locale per far emergere questo arroccato paesino, abitato prevalentemente da anziani, alla ribalta nazionale. Anna Consiglio

I viaggi dell'UniTre

S. Giovanni Rotondo ed Ascoli Satriano Per il primo giorno della settimana santa l'UNITRE ha sempre in programma la via Crucis a S. Giovanni Rotondo, ed anche quest'anno, nonostante le temperature più invernali che primaverili, due pullman si son mossi alla volta dei luoghi di San Pio sotto la guida del presidente Vincenzo Papagni e del vicario cittadino don Franco Lorusso. Il presidente, che già all'inaugurazione dell'anno accademico aveva dedicato la cerimonia alle donne vittime di violenza, ha continuato sullo stesso solco predisponendo una via Crucis al femminile: le donne sarebbero state le protagoniste delle varie stazioni. Il vento freddo, però, ha sconsigliato che si seguisse il percorso esterno, così si è rimasti all'interno della chiesa di Santa Maria delle Grazie e la regia ne è risultata sconvolta, presentando qualche inconveniente; ma questo non ha inficiato la sostanza del rito, né

nell'atteggiamento dei pellegrini, né nella predisposizione a vivere convintamente il momento di preghiera. Dopo il pranzo si è risaliti in pullman diretti ad Ascoli Satriano e, se nella mattina erano state le lodi a riecheggiare, dopo la pausa pranzo Alan Sorrenti con “I figli delle stelle” (ovviamente le canzoni sono datate come i corsisti) aveva dato il via alla ”gita”, anche se qualcuno mi faceva notare che già il pranzo aveva impresso una svolta: “dal mistico al mastico” non è solo una… questione di vocali. Ascoli Satriano si è rivelata una miniera di sorprese. Si è puntato esclusivamente sui musei: archeologico e diocesano, situati all'interno di un convento quattrocentesco di suore liguorine. Il primo raccoglie reperti risalenti al IV e III sec. a.C. prevalentemente dauni e romani.

Accanto a questi poi ci sono quelli provenienti dall'Oriente, in quanto i Dauni commerciavano con quell'area grano e cavalli. Il museo archeologico è collocato su due piani: il primo raccoglie “Lo spreco necessario”, ovvero oggetti funerari di notevole pregio; il secondo è destinato a “Policromie del sublime” e annovera pezzi di fattura straordinaria: ad esempio due grifoni di alabastro che costituivano la base di un altare e che sono stati riportati a “casa” dal museo Paul Getty di Los Angeles, ed i resti di un pavimento

molto probabilmente di una villa di epoca romana. Il museo diocesano, voluto dal vescovo Felice Di Molfetta, annovera tra paramenti e oggetti sacri una splendida Madonna trecentesca. La cittadina dauna è da seguire con attenzione perché molto ancora ci si può aspettare dai continui scavi. Anna Consiglio

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LETTERE Attività Anteas

Vita associativa

Sempre orientata a offrire occasioni di crescita personale e sociale ai propri aderenti, l'Associazione Anteas (Associazione nazionale tutte le età attive nella solidarietà) segnala due significativi eventi di vita associativa, uno legato al corso di Metodo Caviardage©, inaugurato quest'anno, l'altro relativo al Laboratorio di Teatro, richiesto e seguito con passione e ormai entrato nella consuetudine delle attività annuali. Lo scorso 26 marzo si è concluso il corso di Metodo Caviardage®, guidato dalla Formatrice Certificata Immacolata Mancino. Il corso aveva lo scopo di far vivere e sperimentare questa nuova tecnica creativa poetica che aiuta a tirar fuori emozioni.

Partendo da una pagina di un libro, attraverso un p r o c e s s o introspettivo molto profondo, si scelgono alcune parole in sintonia con il proprio vissuto e tutto il resto viene cancellato. I frammenti rimasti vengono poi uniti, ottenendo nuovi testi poetici personali che parlano di vita ed emozioni. Il termine Caviardage, infatti, deriva da una parola francese, "caviarder" che significa proprio cancellare. Da questo lavoro sono nati tanti pensieri, riflessioni e poesie corredate da disegni e collage, insieme a momenti di condivisione molto importanti. In occasione dell'incontro conclusivo, tutti gli elaborati sono stati esposti su cartelloni e le poesie sono state lette dalle corsiste. Da tutto ciò è emersa una nuova dimensione che va oltre il nostro essere ed il nostro apparire, portandoci a costruire e riscoprire un mondo interiore a noi a volte sconosciuto. Sollecitare riflessioni sul tema della guerra, con il suo peso di morte e sofferenza, soprattutto per le madri.

Monte Sacro

Sentiero delle orchidee È bella Bisceglie. Bello il suo lungomare. Nelle giornate terse si staglia di fronte una lingua di terra montuosa e ogni volta lo stupore è lo stesso: “Guarda come si vede bene il

Gargano!” Domenica scorsa lo stupore ha cambiato segno. Lì, alle pendici del Monte Sacro, l'esclamazione: “Guarda come si vede bene Bisceglie!” A nord di Mattinata, lasciandoci alle spalle un mare calmo e azzurro, saliamo fino alla vetta più alta del Gargano, Monte Sacro, a 874 m. La terra petrosa, lasciando pian

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piano spazio al bosco, ci rivela nel cammino orchidee gentili e delicate, iris sgargianti, fiorellini che sfumano dall'indaco al blu e che sembrano piccole more su steli. Muretti a secco, gradini secolari, campi carreggiati formati dalla corrosione delle a c q u e c i conducono ad un posto magico: l'Abbazia della Trinità. Un portico a tre campate, il portale della chiesa con lunetta ad intreccio, un c a p i t e l l o raffigurante tre aquile ad ali spiegate, i cui artigli trattengono due serpenti con le fauci aperte, e ancora colonne con foglie di acanto, intrecci e cornici di stile romanico, labilissime tracce di affresco raffiguranti una Madonna con Bambino e due santi benedettini. Non un eremo isolato per qualche asceta, ma una comunità complessa di

Da questo intento prende le mosse “Madri coraggiose”, l'opera messa in scena dalle socie della sezione biscegliese dell'Anteas a conclusione del laboratorio di teatro 2018, a cura della regista Valeria Simone. Liberamente ispirato a “Madre coraggio” di B. Brecht, l'opera è stata rappresentata lo scorso venerdì 27 aprile presso il Salone Parrocchiale di Santa Maria di Costantinopoli. Non sono mancati cenni alla guerra come grosso affare, velato da motivi religiosi ed ideologici, nonché al tragico, inutile susseguirsi continuo di guerre nella storia, che ne fanno – purtroppo – un argomento sempre attuale e che non lascia spazio se non ad una pace temporanea ed illusoria. A dare voce e forma alla narrazione delle madri coraggiose, nove donne di coraggio, tutte perfettamente calate nei proprio personaggio: M. L. Di Bari, Anna Colella, Giulia Dell'Olio, Mariella Bombini, Carmela Spaccavento, G e p p i n a Lamanuzzi, Giusy

Di Leo, Pasqua Cantarone, Alessandra Cavallo. Un elemento caratteristico e originale è stato portato in scena da una delle madri, che rivede dopo due anni il proprio figliolo preferito e che, nella lingua dialettale, evidentemente ritenuta il linguaggio del cuore, canta le sue lodi e la grande importanza che ha per lei quel figlio. Tale momento, frutto della libera interpretazione del soggetto originale, ha conferito un nota di colore e intensità alla narrazione. Ad Alessandra Cavallo il merito di aver introdotto e concluso la rappresentazione con brevi monologhi, recitati con molta espressività e sicurezza. Anna Colella Cavallo Vice presidente Anteas

monaci che nei primi secoli dell'anno Mille, seguendo la regola dell'ora et labora, costruiscono dormitori, magazzini, cisterne, depositi e ne fanno un centro economico e culturale vivissimo. Poi il terremoto, l'incuria, la natura che si riprende i suoi spazi... e ne fa un posto ancor più incantato e suggestivo. Discendiamo il sentiero, due inglesi ci salutano felici di essere su questi bellissimi sentieri della nostra Puglia, di godere di un sole che li alleggerisce dei vestiti come

neanche in agosto. Noi con le nostre felpe auguriamo loro buona fortuna. E ritorniamo. Lo sguardo carico di immagini belle, di natura pura e serena. Torneremo ancora a dire con stupore intatto “Guarda come si vede bene il Gargano!” E con la mente cercheremo le mucche che brucano serene, le caprette che attraversano la strada, i colori delle orchidee, l'odore dei lecci, la forza della Storia e degli uomini che l'hanno abitata. Gruppo Phisis

Anmi

Cerimonie Lo scorso 16 marzo l'Anmi di Bisceglie ha accolto e salutato il secondo capo della Capitaneria di Porto di Rimini e concittadino Fabio Foti, onorato con la Medaglia di Bronzo al merito di Marina per aver partecipato al salvataggio di alcune persone naufragate al largo di Rimini. Durante la cerimonia, il Sottoufficiale Foti ha ricostruito la vicenda che lo ha visto protagonista ringraziando tutti soci e lo stesso presidente per il Crest consegnatoli. Sempre nell'ambito delle attività svolte dall'Anmi, il 9

marzo ben 25 soci dell'associazione biscegliese, accompagnati da alcuni familiari, hanno preso parte ad una piccola uscita in mare sulla Portaerei Cavour, con partenza da Bari. Durante la navigazione il gruppo Anmi e il comandante dell'imbarcazione Cavour Andrea Ventura hanno s camb iato i r is p ettiv i C r es t, ringraziando tutto il personale di bordo per le ore di navigazione passate su uno delle imbarcazioni simbolo del nostro paese. Claudio Ruggieri


CULTURA

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Confronti epocali

La società contemporanea e l'Ottocento Frequentavo le elementari e vivevo a Bisceglie con i nonni e la zia (sorella di mia madre). Come ogni anno, in estate veniva da Milano mio zio per i soliti bagni alla “Conca dei monaci”. Ero felice della sua venuta perché sarei andato al mare con lui che mi raccontava le vicende della guerra '15 – '18 a cui aveva partecipato fra “i ragazzi del '99”. Ma quell'anno lo ero ancor di più perché mi portò in regalo un bel libro in edizione di lusso con illustrazioni a colore; si trattava del libro “Cuore” di Edmondo De Amicis. Mi tuffai subito nella lettura, ma era ancora incerta ed alquanto lenta per cui pregai mia zia di leggermi ogni sera ad alta voce qualche pagina. Così, dopo cena, seduti intorno al tavolo io e miei nonni ascoltavamo la lettura della zia, spesso commuovendoci, specialmente per i 'racconti mensili' che avevano sempre come eroe protagonista un bambino campione di bontà, di sacrificio e di altruismo (l'infermiere di Tata, Il Tamburino sardo, Sangue romagnolo, La piccola vedetta lombarda, Dagli Appennini alle Ande, eccetera). Da quei racconti si sprigionavano i valori fondamentali della vita: l'amore per l'onestà, per la famiglia, per i maestri, per lo studio, per i vecchi, gli ammalati, i soldati, i compagni di banco e anche l'amor di patria. Io ne ero affascinato. Tenevo il libro sempre accanto a me e sul mio comodino; era una specie di 'breviario', anche se dipingeva un mondo un po' utopistico, da me già un po' lontano, risalente alla fine dell'Ottocento. Tuttavia erano contenute delle regole inderogabili di comportamento che si indirizzavano ai piccoli scolaretti quando cominciano a formarsi i caratteri e quando è incalcolabile l'insegnamento con gli esempi degli adulti e l'educazione. I miei, che avevano vissuto in quel tempo descritto da De Amicis, cercavano di 'educarmi' secondo le norme contenute nel 'breviario'. Mi martellavano di consigli, di divieti,

di avvertimenti, di scegliere le buone amicizie dei compagni di banco e di non fraternizzare con quelli cattivi. Ed a tal proposito, mentalmente, mi elencavo i 'buoni' ed i 'cattivi' come faceva il capoclasse quando scriveva sulla lavagna allorché si assentava la maestra. In effetti, in classe non tutti erano buoni; c'erano i disordinati, che parlavano solo in dialetto, che portavano i libri e i quaderni sporchi e sgualciti, che litigavano spesso nei banchi, scambiandosi parolacce e qualche pugno, concludendo, quando se ne accorgeva l'insegnante con un 'ci vediamo fuori' oppure 'ti gonfierò di pugni'. Infatti, all'uscita, li vedevo azzuffarsi. Gettando per terra cartelle, penne e quaderni. Ma avevo notato, almeno in classe, che anche i 'cattivi' si potevano 'addomesticare'. Bastava una parolina sottovoce, un 'vuoi una caramella' o 'domani ti porterò un quaderno nuovo' e diventavano diversi, sorridevano, erano quasi amici! Spesso mal sopportavo le imposizioni, le limitazioni alla mia libertà di bimbo e mi chiamavano 'ribelle', ma i miei non desistevano. Allora mi additavano l'onestà, la bontà, l'umiltà e la cordialità con cui mio nonno, che si chiamava come me, trattava e serviva i clienti, spesso ammalati, nella sua farmacia di Grumo Appula e poi di Trani. Ma mi ricordavano anche che ero il nipote di un uomo severo e acerrimo nemico dei disonesti, corrotti, approfittatori, ladri, eccetera, un uomo amante della giustizia e della libertà, una 'camicia rossa' fedelissima di Garibaldi, che era il maggiore Francesco Calò. Io mettevo sui piatti della bilancia le due situazioni che mi ponevano tra i poli di una calamita. Allora prendevo qualcosa da una parte e dall'altra e su questo ponevo le basi per la 'costruzione' del mio carattere. Ma torniamo al 'Cuore' di De Amicis, al mondo dei nostri nonni, oggi trasformato o scomparso. Molto tempo è passato – circa due

secoli – e oggi ci appare molto lontano. Restiamo increduli e lo osserviamo quasi come un'epoca irreale, quasi di fantasia, frutto della mente dello scrittore. Però conteneva i valori fondamentali della vita. È passata molta acqua sotto i ponti. Purtroppo ci sono state due guerre mondiali, le bombe atomiche, le distruzioni e le ricostruzioni, venti anni di fascismo, la caduta della monarchia, le automobili, gli aerei, le autostrade, la radio, la t e l e v i s i o n e , i c o m p u t e r, i telefonini, Internet, il divorzio, l'emancipazione femminile, le discoteche, i supermercati, il consumismo … Di conseguenza sono mutati i rapporti sociali, ci sono fenomeni e problemi nuovi connessi al progresso in tutti i campi, dalla tecnica alla medicina, alla globalizzazione. È cambiata anche la scuola; i maestri sono solo degli insegnanti e non anche degli educatori come li riteneva De Amicis; anche gli scolaretti del libro 'Cuore' sono diversi, meno sottomessi, più liberi, più emancipati e non più sottoposti alla severità dei maestri o al castigo dietro la lavagna. La corsa del progresso e del continuo sviluppo delle umane conoscenze lascia lungo la strada dei mali difficili da eliminare, come lo smog, la disoccupazione, la microcriminalità e altri fenomeni che rasentano il codice penale, come il cosiddetto 'bullismo', lo 'stalking', eccetera. Analizziamo il bullismo, diffuso tra gli scolaretti delle elementari (come fra i protagonisti del famoso libro di fine Ottocento). Il termine deriva da 'bullo', giovane prepotente, bellimbusto, teppista, giovinastro. È un fenomeno che consiste in una serie di prepotenze, di vessazioni, di vere torture psichiche che vengono inflitte da uno o più ragazzi ad un loro coetaneo, spesso compagno di banco. Gli autori sono ragazzi che si ritengono più forti e più furbi degli altri: il soggetto, cioè la vittima, è in genere un bravo ragazzo, serio, studioso, dai modi gentili; tartassato ed intimidito dal bullo e

suoi compagni subisce in silenzio, evitando di raccontare le sue disavventure ai genitori e all'insegnante. Un poco alla volta il prepotente assume il controllo della situazione, comincia a ricattare il piccolo preso di mira con richieste di danaro o di altro. La vittima studia sempre di meno, comincia a rubacchiare in casa e a marinare la scuola. Si sono verificati anche esiti tragici, come suicidi. Sia i genitori che i maestri, pur vedendo nel ragazzo dei cambiamenti ingiustificati, non riescono ad individuarne le cause. Quali le cause? Il fenomeno è uno dei tanti campanelli di allarme che ci segnalano una crisi di alcuni valori nella nostra società, valori su cui si basa il buon vivere civile che De Amicis esaltò nel suo 'Cuore' nell'800. Il bullismo, come altri fenomeni contemporanei, non sono che lo specchio dei nostri tempi. La società in alcuni settori si ammala e regredisce, anziché procedere verso una costante e ideale perfezione. L'eziologia del bullismo va individuata nella famiglia, oggi spesso disgregata, e nella scuola, il cui compito è stato ristretto al puro insegnamento e non più, come in passato, ad una fattiva collaborazione nel ruolo fondamentale e primario della educazione degli scolaretti, cioè nella formazione delle prime basi del carattere. Il 'Cuore', ormai dimenticato, non si legge più. Forse è ritenuto ingenuo, ridicolizzato, appartenente a tempi ormai passati. Ma se lo rileggessimo, scopriremmo un modo diverso della vita, una realtà che forse ci manca nella nostra quotidiana esistenza. Siamo purtroppo impelagati in nuovi e irrisolvibili problemi a cominciare dal percorso educativo degli adolescenti di cui abbiamo fatto cenno. Capiremmo altresì da quella lettura fuori dal tempo l'origine dei molti mali che, malgrado tutti i progressi della nostra civiltà, non riusciamo a debellare. Raffaele Marvulli

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PROGETTO “SAURO 100" Nel centenario della Prima Guerra Mondiale

Il progetto “Sauro 100” a Bisceglie

L'Ammiraglio Romano Sauro all'arrivo nel porto di Bisceglie

Chi era Nazario Sauro Il 2018 ricorre il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, la “Grande Guerra” (1915-1918). Tanti italiani in quel conflitto sacrificarono, più o meno consapevolmente, la propria vita per la Patria. Nazario Sauro è stato uno di quegli italiani consapevoli di combattere e di rischiare la morte pur di non rinnegare la propria patria. Nato a Capodistria nel 1880 da padre marinaio di origini romane e da madre istriana, Nazario Sauro visse il problema dell'irredentismo risorgimentale sulla sua pelle, sentendosi profondamente italiano sotto il dominio austro-ungarico. Cosa che gli procurò, ovviamente, l'avversione degli austriaci. Nazario Sauro ha compiuto mille imprese in mare, nonostante la sua breve esistenza in vita: dalla lotta a favore dei patrioti albanesi contro l'impero ottomano, agli interventi in aiuto dei terremotati della marsica del 1915, alle mirabolanti e avventurose scorribande in Adriatico al comando di navi e sommergibili della Regia Marina Italiana. Per la fedeltà a quegli ideali, di appartenenza all'Italia in primis, propri del nostro eroe, egli

morì impiccato esaltava l'idea il 10 agosto di espansione 2016 a Pola per della patria a mano degli scapito degli austro-ungarici La goletta Galiola III ideali di libertà con cui l'Ammiraglio circumnaviga l'Italia che lo ritennero e solidarietà traditore per propri del aver combattuto a favore dell'Italia e nostro. Con un contorno storicamente contro l'impero austriaco. Nella più obiettivo e veritiero, la sua vita e le lettera ai figli scritta prima di morire, sue imprese sono raccontate nel libro si legge tra l'altro che “la Patria che è il “Nazario Sauro-Storia di un plurale di padre, e su questa patria, Marinaio” scritto dal nipote Romano giura o Nino, e farai giurare ai tuoi Sauro il quale, attraverso fratelli quando avranno l'età per ben approfondite ricerche, documenti comprendere, che sarete sempre, inediti e diari di famiglia, ha messo in ovunque e prima di tutto italiani!” risalto come “nonno Nazario” sia Per questo non c'è in Italia un stato prima di tutto un “uomo per bene paese di mare che non abbia il con i suoi sogni, le sue passioni, gli toponimo che titoli una strada, una ideali in cui ha creduto e che ha piazza, un monumento a Nazario perseguito fino alla morte con Sauro, così come è denominata a dedizione, sacrificio, coerenza”. Bisceglie quella strada che accarezza Sulla scia del suo avo, anche l'acqua del porto dalla discesa di via Romano Sauro ha intrapreso la via del della Repubblica fino alla svolta del mare diventando Ammiraglio della torrione di S. Angelo da dove poi la Marina Militare Italiana e, in strada che separa il mare dalle case occasione del centenario della morte viene denominata via La Spiaggia. († 1916/2016) ha inteso far conoscere Le gesta eroiche compiute da agli Italiani chi fu Nazario Sauro e su Nazario Sauro durante la Grande quali valori aveva fondato tutto il suo Guerra sono arrivate fino ai giorni agire, valori ancor oggi attuali e nostri avvolte in contorni leggendari validi, degni di essere rappresentati e come avveniva negli anni in cui si trasmessi ai giovani del terzo

Il Sindaco e le autorità accolgono l'Amm.Sauro sul pontile di Bisceglie Approdi

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Conferenza stampa. Consegna della bandiera del Corso di Studi in Accademia a Livorn

Allocuzione dell'Amm. al monumento ai Caduti del mare

millennio. Il progetto “Sauro 100” Da questa premessa è nato il progetto “Sauro 100” Un viaggio in barca a vela per 100 porti per 100 anni di storia”, che consiste nella circumnavigazione dello stivale italiano da parte di Romano Sauro, nipote di Nazario Sauro, con un'imbarcazione a vela (la Galiola III) partita da Sanremo il 4 ottobre 2016 e facendo tappa in cento porti (alcuni anche nostri dirimpettai in Adriatico) si concluderà a Trieste il 4 ottobre 2018. L'ammiraglio Romano Sauro con la sua imbarcazione sta navigando praticamente nei periodi di apertura delle scuole per portare personalmente e direttamente all'attenzione e alla sollecitazione nei nostri giovani i valori ancor oggi validi di giustizia, di libertà, solidarietà che ispirarono le imprese del suo eroico “nonno” e animarono l'agire dei giovani di cento anni fa. Il progetto, che a livello nazionale gode dell'alto patrocinio della presidenza del Consiglio dei Ministri, dello Stato Maggiore della Marina Militare, della Guardia Costiera, della Lega Navale Italiana, dell'Associazione Nazionale dei

La stele


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PROGETTO “SAURO 100"

L'Ammiraglio Sauro a scuola tra gli studenti

Benedizione della stele

Marinai d'Italia (Anmi), è inserito negli eventi nazionali per le celebrazioni della ricorrenza storica del centenario della fine della prima guerra mondiale. Il progetto “Sauro 100” a Bisceglie La nostra città ha avuto l'onore di essere scelta tra i cento porti italiani idonei ad ospitare e realizzare il progetto “Sauro 100”. A questo scopo Bisceglie si è preparata col consueto e solerte interessamento della sezione Anmi di Bisceglie dedicata al “S.C. S. D. T. Sergio Cognetti, Medaglia di Bronzo al Valor Militare”, guidata dal presidente Emanuele Di Luzio e da un efficientissimo consiglio direttivo; con la collaborazione della Lega Navale diretta da Luigi Cassanelli; con la partecipazione della Capitaneria di Porto di Barletta e l'attenta presenza dell'Ufficio Locale Marittimo di Bisceglie, al comando del C° 1ª Cl. Np Claudio Catalano; e con la sensibilità e disponibilità dell'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Vittorio Fata. La tappa biscegliese dell'ammiraglio Romano Sauro della durata di quattro giorni, dal 22 al 25 aprile, ha avuto il seguente svolgimento. La mattina di domenica 22 aprile scorso, ad accogliere la goletta dell'ammiraglio Romano Sauro presso la darsena adeguat a m e n t e p r e d i s p o s t a s u disposizione del presidente Antonello Soldani della Società Bisceglie Approdi, c'erano le autorità sopra citate, il direttore Cospas-Sarsat comandante Pantaleo Dell'Olio, tutte le autorità militari cittadine ed in parata i soci dell'Anmi, dell'Anfi, dei Carabinieri in congedo, dell'Unuci, insieme a numerosi cittadini e invitati. Durante la conferenza stampa svoltasi sulla banchina del porto, per il tramite del sindaco Vittorio Fata, due compagni del corso di studi dell'Ammiraglio Romano Sauro (Mario Leone di Roma e il nostro

c o n c i t t a d i n o L'Ammiraglio vicino alla stele che porta il nome p r e s s o in mare e nella conservazione dei del suo antenato Nazario Sauro P a l a z z o valori che dal mare provengono come Corrado Pisani), T u p p u t i , elemento di incontro di popoli, culture gli hanno fatto dono della Bandiera del Corso l'ammiraglio ha presentato il libro da e religioni diversi. Attorniato dai 1 9 7 3 / 7 7 d a l o r o f r e q u e n t a t o lui scritto a quattro mani col figlio dirigenti dell'Anmi e dai soci, insieme nell'Accademia Navale di Livorno, da Francesco sulla vita di Nazario Sauro, ai dirigenti della Lega Navale, i s s a r e a l l ' a l b e r o d e l l a s u a come detto avanti, sfrondato dalle l'ammiraglio Romano Sauro ha imbarcazione. Nella bandiera, sui “retoriche agiografiche del passato, tagliato la torta di benvenuto e di colori dell'Accademia, campeggia la ma riletto in modo attuale e moderno”. ringraziamento della sua presenza denominazione del Corso, È stato precisato dallo stesso presso la nostra città per rinverdire il “Tempeste”, a ricordo delle tempeste autore che i diritti della vendita del ricordo del suo eroico antenato a cui è superate durante la loro uscita di l i b r o s a r a n n o d e v o l u t i stato dato il dovuto risalto con le istruzione in mare con la nave scuola all'Associazione Peter Pan Onlus, che iniziative portate a compimento “Vespucci”. La cerimonia di maggiore o ff r e g r a t u i t a m e n t e , a R o m a , nell'arco delle quattro intense e s p e s s o r e r a p p r e s e n t a t i v o e accoglienza e servizi alle famiglie di fortunate giornate biscegliesi. Si è storicamente formativo è avvenuta bambini e adolescenti malati di trattato, dunque, di un evento di non lunedì 23 aprile presso il Monumento cancro, provenienti da tutta Italia e poco conto che, nel suo complesso, si ai Caduti del Mare. v a r i e p a r t i d e l m o n d o . può considerare preparatorio delle Qui alla presenza delle autorità ( w w w . p e t e r p a n o n l u s . i t ; manifestazioni che sicuramente civili e militari convenute, delle www.facebook.com/Peter.Pan.Onlus. saranno messe in atto in città in scolaresche di alcune scuole cittadine, Roma) (vedasi a parte la recensione o c c a s i o n e d e l l ' a n n i v e r s a r i o centenario della vittoria. delle associazioni d'Arma e di del libro). Il progetto “Sauro 100” numerosi concittadini, dopo l'alza Nella giornata del 24 aprile bandiera sul pennone del monumento, l'ammiraglio ha visitato la scuola completerà nel Friuli Venezia Giulia il sindaco Fata insieme all'ammiraglio media “R. Monterisi”, l'Istituto la circumnavigazione della penisola e Romano Sauro e all'ammiraglio Tecnico “G. Dell'Olio” e il Liceo “L. l a v i s i t a d e i c e n t o p o r t i , i n Michele de Pinto, consigliere da Vinci” dove si è intrattenuto con gli concomitanza della 50a edizione della nazionale Anmi, hanno scoperto la studenti coinvolti e attratti dalla figura Barcolana, la grande regata velica che stele marmorea intitolata a Nazario dell'eroe Nazario Sauro così come si tiene nel golfo di Trieste la seconda Sauro. A suggellare la cerimonia, il veniva presentato dal nipote a cento domenica di ottobre, e in contiguità cappellano dell'Anmi, mons. Antonio anni dalla morte. L'ultima giornata, il dei 100 anni della conclusione della Antifora, ha benedetto la stele e, a 25 aprile, ha visto la partecipazione Grande Guerra (4 novembre 2018) e seguire, vi è stata deposta una corona d e l l ' a m m i r a g l i o S a u r o a l l a dei 100 anni della festa della Marina Nicola Gallo d'alloro. Un'emozione fortissima e un m a n i f e s t a z i o n e d e l l a f e s t i v i t à (10 giugno 2018). tripudio di valori di Libertà, Giustizia, nazionale del 25 Aprile. Dopo aver Solidarietà, Patria scaturivano poi preso parte al corteo con la posa delle vive dal marmo scoperto e dalle parole corone nei siti classici (Caduti in pronunciate sul monumento dal mare, Milite Ignoto, Calace, Caduti di presidente Anmi, Emanuele Di Luzio, tutte le guerre) egli ha esposto, dal sindaco e dall'ammiraglio nipote dall'alto del Monumento ai Caduti, le dell'eroe nazionale a cui sono dedicati, s u e r i f l e s s i o n i s u l l a g i o r n a t a oggi con maggiore evidenza, la stele e particolarmente carica di quei valori il lungomare del fronte del porto. che egli sta sostenendo e portando in Nella rimanente parte della giro per l'Italia e che furono quelli del giornata l'ammiraglio Sauro ha suo antenato eroe Nazario Sauro: visitato la scuola media “Battisti- Libertà, Giustizia, Solidarietà e Patria. Ferraris” parlando con gli studenti che L'ultima giornata e la tappa nel si sono mostrati interessati e attenti nostro porto non potevano che alle storie di Nazario Sauro così come concludersi presso la sede biscegliese narrate dal nipote. dei Marinai d'Italia, cioè di coloro che L'Ammiraglio Sauro tra i docenti Nella serata del 23, presso la sono i più coinvolti direttamente nella della scuola media Battisti-Ferraris SOMS “Roma Intangibile”, e del 24 testimonianza delle esperienze di vita

Commemorazione della morte di Nazario Sauro

Un libro rievocativo Anche Bisceglie è rientrata direttamente nel progetto “Sauro 100”, iniziativa volta a commemorare i cento anni della morte di Nazario Sauro (10 agosto 1916 – 10 agosto 2016), marinaio irredente morto per ad alto tradimento opera dell'Austria – Ungheria, e che ha visto il nipote e ammiraglio Romano Sauro toccare e

visitare ben cento porti di tutta Italia. In occasione dell'anniversario, è stata anche pubblicata la terza edizione del volume “Nazario Sauro. Storia di un marinaio”, opera ideata e realizzata dal nipote Romano e dal figlio di Nazario, Francesco. L'opera, meritevole anche di numerosi premi letterari tra cui il

“Come Barbara” e “Tanzella 2015”, riporta agli occhi del lettore, quasi come un obiettivo fotografico, generali e particolari, anche inediti, dell'eroe nazionale: dalla cospirazione a fianco degli insorti albanesi contro l'impero ottomano, al soccorso ai terremotati della Marsica del 1915, sino alla partecipazione come

volontario nella Marina italiana alla prima guerra mondiale. Il libro, infine, non è solo impregnato di storia ma anche di vita poiché raccoglie messaggi di speranza ed entusiasmo che trasformano l'eroe nazionale Sauro in un modello di vita giovanile quanto mai recente. Claudio Ruggieri

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BISCEGLIE SCONOSCIUTA

L'origine precoce e composita della produzione ceramica nella preistoria biscegliese

Un'arte identitaria fatta d'argilla La comparsa e la compiuta affermazione delle varie espressioni fondamentali dell'economia produttiva neolitica ebbero luogo nella regione pugliese durante un intervallo temporale inferiore al millennio, compreso tra circa 8.500 e 7.500 anni prima del presente, periodo in cui la popolazione locale mesolitica, discendente dai nuclei di cacciatori e raccoglitori epipaleolitici frequentatori dell'area in epoca postglaciale, venne a contatto lungo i litorali adriatici o ionici con i primi navigatori ed esploratori neolitici provenienti dalle coste marittime asiatiche occidentali e mediterranee orientali, come dalle rive anatoliche, egee e balcaniche Dai risultati di meridionali. recenti studi scientifici multidisciplinari, si deduce che nel corso dei secoli corrispondenti all'avvento e diffusione in territorio pugliese dei caratteri distintivi della prima economia neolitica, come l'allevamento dei caprovini domesticati di origine asiatica e la coltivazione di specie vegetali prevalentemente importate, il popolamento umano della regione, come dell'area biscegliese in particolare, si stabilizzava nell'ambito di villaggi capannicoli o nuclei insediativi minori all'aperto, situati a varie quote altimetriche e distanze anche rilevanti dal mare (che nel contempo cessava di costituire meta primaria o preferenziale di approvvigionamento alimentare per i pescatori e raccoglitori mesolitici di molluschi), e cresceva demograficamente per effetto di due fattori concomitanti e interdipendenti: in principio, l'arrivo per via marittima di gruppi neolitici a prevalente composizione maschile provenienti dalle coste mediterranee orientali e portatori di bestiame addomesticato, semi di piante coltivate, conoscenze e ideologie diverse, avventori che nel tempo si fondevano geneticamente ed etnicamente in varia misura con la popolazione locale di pregressa formazione mesolitica, preminente in numero di individui e maggiormente equilibrata nelle componenti di genere, conformandosi in territorio pugliese una nuova cultura composita pienamente neolitica, sebbene con caratteri in parte

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modificati rispetto ai corrispettivi di origine dei gruppi alloctoni sopraggiunti; di conseguenza, sfruttando il nuovo potenziale produttivo in un ambiente naturale idoneo a svilupparlo e durante un periodo plurisecolare climaticamente favorevole a

abitanti locali, verosimilmente non ostili ai nuovi venuti ma indotti, per assimilazione o acculturazione, a una vita sociale sedentaria e consona al mantenimento di una produzione alimentare controllata, si moltiplicarono nell'areale d'incontro e insediamento,

Resti di pareti vascolari in differenti impasti argillosi grezzi e inadorni, di tipologia ceramica primordiale attestata dalla fine del periodo mesolitico al neolitico iniziale europeo, databili tra circa 8.500 e 8.000 anni prima del presente. In alto, parte superiore con foro sotto l'orlo di vaso aperto dal sito di Rakushekhny Yar in Russia sudoccidentale; al centro, due frammenti dal sito all'esterno di Grotta Santa Croce nell'entroterra di Bisceglie; in basso, tre frammenti dal sito mesolitico e neolitico su Lama di Macina in territorio pericostiero di Bisceglie. partire da circa 8.000 anni or sono, gli agricoltori e allevatori neolitici sbarcati sulle coste pugliesi e gli

attraverso i secoli e le generazioni (miste incluse) sino a raggiungere un primo culmine demografico

regionale tra circa 7.500 e 7.000 anni dal presente, anche e particolarmente in area biscegliese, dove infatti sono attestati almeno trenta siti neolitici di fase cronologica antica o iniziale, tra villaggi capannicoli di varie dimensioni e nuclei insediativi minori, densamente distribuiti entro una superficie territoriale di estensione pari o inferiore a 75 chilometri quadrati. Un indice basilare di riferimento archeologico, rappresentativo della prima cultura neolitica espressa nella regione pugliese e sull'intera penisola italiana, si riconosce nella comparsa locale dell'industria ceramica, innovazione tecnologica principalmente finalizzata alla produzione di contenitori per generi alimentari liquidi o solidi. Statisticamente, presso tutti i siti insediativi neolitici rilevati in area biscegliese, la maggioranza dei resti ceramici emersi consiste in frammenti vascolari decorati "a impressione", ovvero ornati premendo in vario modo la punta delle dita o di strumenti diversi sull'impasto argilloso crudo del contenitore manualmente modellato, prima di sottoporlo a un processo di cottura che ne induriva permanentemente il materiale rendendo rigide le forme aperte o chiuse dei recipienti; l'analoga tecnica decorativa "a incisione" sugli impasti crudi, anche e minoritariamente rilevata nella maggior parte dei siti neolitici biscegliesi, rappresentava semplicemente una variante esecutiva della decorazione impressa, riguardando l'utilizzo di punte sottili o il trascinamento di strumenti per tratti continui sulla superficie dei vasi prima della cottura. Una sottoclasse ceramica a decorazione impressa, variamente attestata in quasi tutti i siti neolitici dell'area biscegliese con eventuale eccezione di qualche nucleo insediativo minore, si identifica nell'impiego di conchiglie marine con bordi dentellati o lisci come strumenti per l'ornamentazione a crudo dei vasi, la definizione di "ceramica impressa cardiale" riferendosi propriamente all'uso di valve con margini ondulati dei Cardidi e per estensione alle conchiglie dei


CULTURA E SOCIETÀ

Pectinidi, o genericamente anche ad altre famiglie di molluschi mediterranei aventi gusci non scanalati, come Glicimeridi o Limidi. La seconda tipologia ceramica di epoca neolitica antica per frequenza e diffusione di resti vascolari osservati in dispersione presso i siti coevi dell'area biscegliese e limitrofa, si configura nelle classi materiali di recipienti con finiture superficiali uniformi e presumibilmente privi di decorazioni, bruniture o ingubbiature, che insieme alle semplici lisciature a crudo e alle ornamentazioni impresse, incise o modellate plasticamente su volume costante dell'impasto argilloso, costituiscono il gruppo delle tecniche di finitura e

decorazione definibili "per invarianza di materia". Tutte le ulteriori tecniche decorative e di rifinitura superficiale applicate alla produzione ceramica neolitica, come dipintura, brunitura, ingobbio, inserzione, formatura plastica con maggiorazione di volume (incluse le tecniche granulari dette "barbottine"), ed excisione, graffito, abrasione, eliminazione selettiva di colorante in cottura, costituiscono gli altri due gruppi, introdotti cronologicamente in successione, delle tecniche neolitiche di finitura e decorazione vascolare, definibili rispettivamente "per addizione" e "sottrazione di materia". Le sole tecniche "per invarianza" contraddistinguono in

area pugliese e biscegliese la fase iniziale del periodo neolitico antico, tra circa 8.500 e 7.500 anni dal presente; alle prime si aggiungono le tecniche "per addizione di materia" in una fase cronologicamente avanzata dello stesso periodo culturale, tra circa 8.000 e 7.000 anni dal presente; in fase neolitica antica terminale tra circa 7.500 e 6.500 anni dal presente, ancora con intervalli di sovrapposizione o attardamento della durata di circa mezzo millennio, si aggiungono alle precedenti anche le tecniche di ornamentazione o finitura "per sottrazione di materia": principalmente excisione (o intaglio) e graffito. Le diverse tecniche, talvolta relative a gruppi distinti, erano

19 applicate anche in composizioni miste sugli stessi oggetti ceramici, e l'impiego di tutte, in varia misura e secondo specifici caratteri stilistici, geografici o cronologici, proseguiva nella regione pugliese durante il periodo neolitico medio tra circa 7.000 e 5.000 anni dal presente, quando tuttavia per cause essenzialmente ecologiche a seguito di inaridimento climatico in areale europeo e mediterraneo, si verificava una drastica contrazione demografica generale, sebbene spostamenti interregionali di limitati gruppi umani e scambi commerciali o culturali interetnici continuassero negli stessi secoli per via marittima egea, ionica e adriatica. (Fine prima parte) Alfredo Logoluso

Settimana del cervello

I disturbi dell'apprendimento Quando ci si trova di fronte ad un bambino che ha difficoltà d'apprendimento è necessario modificare il nostro comportamento e fare attenzione al linguaggio che si usa in modo da evitargli traumi futuri. Sui disturbi specifici dell'apprendimento si è discusso a B is cegl i e p r e s s o l ' E .P. A . S . S . nell'auditorium Don Pierino Arcieri durante la settimana del cervello seminario D.S.A. (Disturbi specifici dell'apprendimento), giunta alla terza edizione. L'argomento è stato introdotto dal presidente dell'ente, lo psicologo e consulente Luigi De Pinto e moderato da Laura Lupo, esperto in gestioni familiari, risorse umane e comunicazione indirizzo PNL Programmazione Neuro Linguistica. L'intelligenza in questi bambini è ampiamente nella norma, non sono causati da deficit sensoriali o uditivo visivo, ha spiegato il neurologo e neuropsicologo Mauro Di Pierro, e s p e r t o i n d i s t u r b i dell'apprendimento. La causa è neurologica perché il nostro cervello non è nato per leggere ma si è dovuto adattare. Nei bambini dislessici i neuroni si dispongono in maniera anomala pertanto dovranno seguire un percorso alternativo, che li porterà a stancarsi presto. Il reading system in brain ovvero il sistema di lettura del

cervello, ne denota un disturbo nelle connessioni neurali ma in realtà non vi è alcun danneggiamento al cervello. Tra questi disturbi citiamo la dislessia, un disturbo nella lettura, per questo il bambino può leggere lentamente e corretto, o velocemente e scorretto; la disortografia, quando i bambini commettono errori di grammatica; la disgrafia, ovvero il bambino deficitario sullo spazio in cui scriverà in modo obliquo o al centro, la scrittura è irregolare per dimensione o pressione; la discalculia, quando l'individuo non riesce a fare semplici calcoli o ad imparare le tabelline ed è quindi presente un deficit nel sistema di elaborazione dei numeri e del calcolo. Il Dsa non è una malattia e non occorre quindi creare un blocco psicologico educativo. Come devono comportarsi quindi genitori ed insegnanti? È necessario dire al ragazzo che è bravo in alcune materie, ma ha un deficit in altre senza allarmarli. Il problema è piuttosto serio perché se non preso in tempo il bambino soffrirà di depressione, isolamento e conseguente abbandono della scuola. Ciò influirà negativamente sull'autostima. Tuttavia non occorre farne un dramma, nella storia sono tantissime le persone illustri che hanno sofferto di Dsa ma che si sono affermate nella

vita, tra questi citiamo Van Gogh, Napoleone, Tom Cruise, Silvester Stallone, Agatha Christie e persino il genio per eccellenza Leonardo Da Vinci. Anche il noto cantante Mika in un filmato proiettato in sala ha dichiarato al dj Linus di aver sofferto di disturbi di dislessia e disortografia, di conseguenza ha dovuto cambiare spesso scuola. Una delle sue caratteristiche era quella di non riuscire a leggere i numeri dell'orologio. “Preferisco usare la parola disagio in questo modo il bambino la percepirà meglio”, ha affermato Teresa Marcotrigiano, presidente dell'Associazione Genitori Italiani, ricercatrice sull'approccio pedagogico, ricercatrice specializzata nella metodologia pragmatica verso il Dsa e autrice del libro Disagi, Testa in Tempesta. Il bambino irrequieto cerca di attirare la sua attenzione verso il suo comportamento, evitando che venga rimproverato sul suo rendimento scolastico. L' insegnante dovrà avere un'osservazione attenta e costante di ogni alunno nella scuola dell'infanzia e primaria. È anche necessario che il bambino viva in un ambiente sereno in ambito famigliare e scolastico. Alcune delle strategie sono quelle di spiegare le lezioni con calma e in modo chiaro. Ritirare il suo compito per ultimo per dargli più tempo, ma è sbagliato da

parte dell'insegnante dargli un voto alto per evitare che venga rimproverato dai genitori, il bambino non è stupido. Spesso è sufficiente un sorriso, una carezza o una pacca sulla spalla. La scuola deve individuare i casi sospetti, senza allarmare la famiglia. In tal caso il genitore può recarsi presso la ASL o dal privato e verranno immediatamente attuati i passi della legge 170/10 fortemente voluta dall'AID Associazione Italiana Dislessia che prevede l'adattamento di interventi preventivi e riabilitativi che dovranno essere effettuati da personale professionale in materia neuropsicologica e della neuroabilitazione. L'alunno sarà quindi affiancato nello svolgimento di tutte le attività scolastiche, affinché diventi autonomo, come ha dichiarato Gianluca Magarelli, docente di informatica nella scuola secondaria, specializzato in sostegno scolastico tutor DSA, per questo si occupano di doposcuola pomeridiano in bambini particolari che hanno disturbi dell'apprendimento. Quando la scuola riceverà il documento che certifica il disturbo del Dsa dell'alunno, verrà attuato un piano didattico scolastico adatto alle sue esigenze. Per informazioni telefonare ai numeri 347 70 82 214 – 340 630 96 79 Antonella Salerno

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CULTURA E SPETTACOLO Il Gioco e i Bambini Ieri e Oggi

Attività ludiche Un raffinato libro è quello scritto da Raffaella Di Lena, consorte del noto giornalista e scrittore Luca De Ceglia. Si tratta, davvero, di un lavoro molto particolare in cui s'incontrano tematiche varie, ma tutte concordanti e contrassegnate da una ricerca costante, attenta e intelligente. Una finestra si apre e ci fa scorgere l'infanzia attraverso il tempo, “negata” nel mondo classico e rinascimentale per diventare oggetto di grande attenzione specie tra il XX e il XXI secolo. Una dotta, ma amabilmente scorrevole, disquisizione ci porta attraverso gli studiosi che hanno dato lumi al gioco nel contesto dello sviluppo della personalità infantile. Si va da illustri luminari come Piaget, Claparede, Freud, senza dimenticare filosofi come Kant ad artisti come Bruegel “Il

Vecchio”, e si naviga nell'evoluzione dell'infanzia e del gioco. Teorie psicologiche essenziali che hanno disegnato la crescita maturativa del bambino attraverso il gioco come esternazione di una personalità che si fa sempre più complessa e a cui hanno cercato di dare logica descrittiva studiosi importanti come Schiller e De Bartolomeis. Una sguardo all'antropologia ci fa spaziare tra popoli diversi come Aztechi e Australiani nonché nel mondo classico occidentale e orientale. Si sono esaminati gli studiosi che hanno valutato il significato del gioco nell'evoluzione del bambino come Uizinge e Caillas e si è accompagnato questo bambino alla conquista di se stesso e del mondo attraverso tappe essenziali ed espresse col linguaggio sempre più complesso e proteso alla

Libri

Cineclub Canudo

STAMMLAGER Lo scorso 23 aprile, presso il Castello Svevo Angioino, in occasione della Giornata Mondiale del Libro e del diritto d'Autore nel 70° Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, è stato presentato il libro di Vitoronzo Pastore “STAMMLAGER l'incubo della memoria”. Dopo la cerimonia d'apertura e i saluti del sindaco Vittorio Fata, dell'assessore alla cultura Stefania D'Addato, Pina Catino ha letto il Messaggio della Giornata mondiale del Direttore Generale UNESCO madame Audrey Azoulay e del suo intervento su Pace e Diritti Umani pubblicato nel volume. Sono intervenuti il drammaturgo Francesco Sinigaglia, l'ufficiale dei Carabinieri Michele Miulli, Fabio Zeppola, Luigi Palmiotti e il neuropsichiatra Mauro Dell'Olio. L'incontro è stato moderato da Luna Pastore, mentre a dar voce ad alcune testimonianze di coloro che offrirono la loro vita per la libertà e la pace, sono state le attrici Elvira Ventura e Anna Lozito che hanno letto dei brevi racconti di guerra. Sono stati conferiti i riconoscimenti di socio onorario dell'UNESCO per riconosciuti meriti personali e per aver contribuito in modo notevole alla diffusione degli ideali UNESCO nelle

maturità. Un'ultima parte, ma essenziale, è dedicata allo studio del gioco a Bisceglie. Si parte da un editto del vescovo Leonardi del 29 gennaio 1745 per arrivare all'Ottocento e al Novecento. Una preziosa descrizione di giochi nella loro accezione dialettale e popolare ci accompagna sapientemente fino ad arrivare sulla soglia dei giorni nostri. Vengono esaminati singolarmente i vari giochi e ne viene data contezza e significato. Si tratta di un'opera pregevole e di notevole importanza storica per i contenuti dottrinali e di ricerca delle fonti. Dobbiamo un vero apprezzamento a Raffaella Di Lena che ci ha donato un punto fermo essenziale e di grande validità per qualsiasi futura ricerca in questo interessante campo. Tommaso Fontana

attività del Club di Bisceglie, a Isabella Di Liddo quale operatrice culturale e promotrice di presentazioni di libri ed eventi culturali, alle giornaliste Paola Copertino ed Antonella Salerno. Il libro di Pastore comprende 1.700 pagine compendiate in tre volumi e 48 capitoli. I tomi contengono pizzini lanciati dai vagonibestiame transitati alle stazioni ferroviarie di Trento, Bolzano, Treviso, Venezia e intermedie dopo l'8 settembre 1943, l'elenco di tutti i Campi dei Prigionieri di Guerra in Germania e Territori occupati, i vari tipi di Stalag, le loro mini-storie e le rispettive corrispondenze di quasi tutte le regioni italiane. Due capitoli sono dedicati alla documentazione tedesca. Vi sono inoltre le corrispondenze dai campi di lavoro tramite cartoline postali tedesche. Un capitolo è dedicato all'eccidio della Divisione Acqui e un altro ai Campi degli strazi dell'animo. Non mancano testimonianze, diari, messaggi e documenti dell'epoca. Il libro è stato insignito dal Premio Internazionale per i Diritti U m a n i “ Vi c t o r H u g o ” dall'Accademia Italia in Arte

nel Mondo. L'evento è stato organizzato dal Club per l'UNESCO di Bisceglie Trainer, insieme ad Archeoclub d'Italia di Bisceglie, Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Casamassima, Accademia delle Culture e delle Scienze Internazionali, CEA ZonaEffe, CompagniAurea, Confraternita Poveri Cavalieri di Cristo Commenda di Bisceglie. Hanno aderito alla manifestazione ANFI e ANMI di Bisceglie – ANSI Casamassima BVE Bisceglie Vecchia Extramoenia Circolo dei Lettori, Presidio del Libro, le Pro Loco di Bisceglie e Casamassima, Rotary Club di Bisceglie, SOMS Roma Intangibile e UNUCI. Antonella Salerno

Tupputi Arte Lo scorso 13 aprile, nella sede del laboratorio urbano di Bisceglie, situato al secondo piano di Palazzo Tupputi, si è svolto il terzo incontro del ciclo “Tupputi Arte” intitolato “Corpi senza veli. Il nudo nell'arte dall'Ottocento a oggi” e promosso dall'associazione Cineclub Canudo. Durante l'evento è stato tracciato, a partire dalla fine XVIII sino ai giorni nostri, la storia della raffigurazione del corpo umano con particolare rilievo per il nudo. Infatti, a partire dall'opera di Goya, il “Maja Desnuda” (circa 1800), la nudità è passata sotto la lente lucida della razionalità, portando così in risalto non solo le sua grazie e bellezze ma anche le sue deformità ed effetti “negativi” dovuti perlopiù a malattie e vecchiaia. Un salto e distacco radicale dall'estetica mitologica classica, dove i corpi, solitamente di eroi o dei, erano delle vere e proprie sculture e dove il divino era un aggettivo che si addiceva più al corpo che allo spirito. Ciò che emerge nell'arte del nudo dell'età contemporanea invece è il quotidiano, l'uomo dunque circondato dalle sue paure e affanni che purtroppo la vita procura. Claudio Ruggieri

Zonaeffe

Eventi di aprile Il mese di aprile è stato molto proficuo per il castello di Bisceglie grazie ai numerosi eventi organizzati dal Centro di Educazione Ambientale ZonaEffe. Ecco di seguito gli appuntamenti dello scorso aprile. Il primo incontro si è svolto mercoledì 11 nella sala multimediale. Il fulcro dell'incontro è stato il turismo scolastico e la didattica esperienziale: “Luci e Ombre su Federico II di Svevia”. L'evento è stato organizzato dalla Cooperativa Sociale Iris e da ZonaEffe/CEA. Gli altri incontri si

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sono invece svolti nelle mattine del 18, 19, 20 e 21 dalle 9.00 alle 13.00. A seguire, giovedì 12 aprile nella Sala della Bifora, si è tenuto un laboratorio di educazione alla sostenibilità, indirizzato ai bambini dai 3 ai 5 anni, dal titolo “Nel prato ci sono?!”. L'evento è stato organizzato da ZonaEffe/CEA. Si è svolta sabato 14, nella Sala Multimediale l'Assemblea Territoriale Bari/BAT dei soci Banca Etica. Mentre la Sala della Bifora ha

ospitato dal 14 aprile al 21 aprile la mostra fotografica dal titolo “Uomini territori progetti “, sulle esperienze e sui progetti del territorio, supportati da Banca Etica/GIT.BAT Domenica 22, Valentina Vecchio ( C a v a l i e r i E r r a n t i Te a t r o ) h a presentato il laboratorio di introduzione al teatro di figura dal titolo “La vita di un foulard” (marionetta e carta stropicciata). Si è svolta lunedì 23 nella Sala Multimediale la presentazione del libro “Stammalager – L'incubo della

memoria” di Vitoronzo Pastore. La presentazione è stata realizzata grazie alla collaborazione del Club per Unesco di Bisceglie tranier, ANCR Ass.Naz. Combattenti e reduci di Casamassima e Archeoclub d'Italia Bisceglie. Infine sabato 28 aprile, nella Sala della Bifora, alle ore 18.00, si è svolto uno spettacolo per bambini a cura di Gianna Grimaldi e Gigi Carrino, dal titolo “Perfetto – Due narratori, una fisarmonica e una fretta matta”. Mirko Salerno


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CULTURA E SPETTACOLO Spazi creativi

Nasce FreEvents

“La FreEvents è realtà: un luogo di idee oltre che fisico dove si respira creatività. La vocazione all'entertainment di questa città è cosa nota. A Bisceglie, alla ribalta della nightlife nazionale per decenni interi grazie alla discoteca più grande del sud Italia, si sono nel tempo moltiplicati locali e club di ogni genere”. È stata inaugurata lo scorso 15 aprile, a pochi passi da Via Aldo Moro, la FreEvents, che intercetta un bisogno oltre che una necessità: una opportuna promozione per il successo di quei luoghi e di spettacoli in genere, con la dovuta professionalità. Hanno presenziato all'inaugurazione il sindaco di B i s c e g l i e Vi t t o r i o F a t a , d o n Ferdinando Cascella ed una folla immensa di persone fra amici e collaboratori di Nicola Amoruso,

anima e mente dell'agenzia. Nicola Amoruso è Dj e producer di conclamata fama, sulla scena musicale da più di vent'anni, nel tempo ha dato forte impulso al mondo del clubbing, interprete del mood di una serata, capace di evocare ricordi e dispensare palpiti a suon di ottima musica per colpire al cuore. L'agenzia ha maturato un'esperienza in più di un lustro di attività ed è stata fondamentale per il successo di molti locali del territorio, del quale se ne è fatta promotrice grazie all'organizzazione di eventi che hanno lasciato un segno tangibile in tutto il nord barese. Nicola Amoruso è diventato negli anni un maestro nel disvelare potenzialità nascoste e portare alla luce le realtà del territorio. “Studio, abnegazione, creatività, quasi una formula matematica per il successo si potrebbe pensare, ma non una semplice equazione, incognite non catalogabili né prevedibili fanno la differenza in questi casi come la magia del momento e le emozioni. È questo il concept della FreEvents: il successo legato alle emozioni, quelle che ancora ci spingono ad incontrare

gli amici, ci fanno innamorare della ragazza della porta accanto, ci fanno battere il cuore assieme ai beat della traccia del momento, e ci proiettano per una sera nella dimensione della socialità e del contatto umano”. La freEvents non si occupa di mera fornitura di servizi poiché in realtà il suo lavoro si basa sull'arte, sul talento e sull' inventiva, con una spiccata capacità nell'accudire con estrema attenzione ogni parte che concorre alla buona riuscita dell'evento. Pertanto essa rappresenta un luogo fisico che attinge alla creatività e, dunque, un luogo di idee le cui tre parole chiave sono ingegno, cura e innovazione. Nicola Amoruso può annoverare a suo vantaggio ben 20 anni di esperienza nel settore musicale, produzioni discografiche, gestione artistica di importanti club nazionali, organizzazione e ideazione di format per eventi e feste private e, soprattutto, attenzione alle esigenze di un pubblico alla continua ricerca di novità, nonché molta cura del dettaglio e del particolare. “Il pubblico vuole esperienze diverse, sta a chi è nel settore da anni inventarsele” - così racconta Amoruso –

“interpretando e assecondando le richieste dei vari target, anche di coloro che sono in cerca di un proprio habitat, gli stessi che magari non trovano più collocazione nei locali in cui si fa intrattenimento, a meno di offrirgli un prodotto che differisca dall'offerta massificata e in cui è la qualità a dominare”. Tanti i servizi a disposizione in questa agenzia quali ad esempio la scelta del dj o della live band più adatta alla tipologia del party, la comunicazione e quindi le strategie per la promozione e diffusione di eventi rivolti al pubblico e l'organizzazione vera e propria, dall'individuazione e scelta della location, al catering, senza dimenticare gli allestimenti audio, luci, video, il tutto associato alla consulenza qualificata. Mirko Salerno

Sistema Garibaldi

Appuntamenti di aprile Lo scorso aprile si è conclusa la stagione teatrale del sistemaGaribaldi. Di seguito tutti gli appuntamenti. Emanuele Arciuli, uno dei grandi pianisti di questo tempo, partecipe di una preziosa tradizione pugliese che annovera numerosi talenti, è tornato a rappresentarsi ai massimi livelli venerdì 6 aprile. “Già premio nel 2011 della critica musicale italiana Franco Abbiati, come pianista dell'anno, con una nomination per i G r a m m y Aw a r d , è d i f f i c i l e riassumere il curriculum di uno dei pianisti più apprezzati della scena internazionale. Ha riprodotto Andante e Variazioni in fa minore di Haydn, una delle opere più moderne, quasi profetica del Romanticismo, l'ultima Sonata di Beethoven, l'op.111, di metafisica astrazione e già protesa verso la modernità. E quindi un breve percorso americano con In a Landscape di John Cage,

composto nel 1946, un brano di sorprendente cantabilità, che anticipa le atmosfere minimaliste di qualche decennio successivo. E Phrygian Gates di John Adams, manifesto del minimalismo americano, nel quale tuttavia sembrano echeggiare certe sonorità (e l'energia vulcanica) proprio dell'ultimo Beethoven”. Domenica 8, nella splendida cornice della Vecchie Segherie Mastrototaro, è stata la volta dell'ultimo appuntamento di “Effetti Collaterali” curati da Linea d'Onda, ospite Valeria Bianchi e il suo emozionante “A chi questo”?, nel mese in cui si festeggia la Liberazione, ha raccontato le strategie fisiche e morali adottate dai giovani prigionieri militari catturati dopo l'8 Settembre del 1943, nella loro quotidiana lotta alla sopravvivenza e nel tentativo di mantenere alto il morale, la dignità e

lo spirito. “C'è un teatro dell'etica e della memoria che ha radici negli affetti famigliari. Un racconto leggero, privo di retorica, delicato e spesso ironico e divertente delle strategie fisiche e morali adottate dai giovani prigionieri catturati dopo l'8 settembre del Quarantatre, nella loro quotidiana lotta alla sopravvivenza e nel tentativo di mantenere alto il morale, la dignità e lo spirito. Una narrazione nella quale le vicende del singolo (l'ufficiale Angelo Bianchi, nonno dell'autrice) s'intrecciano e fondono con i fatti storici e con le esperienze comuni a tutti gli altri uomini che vennero internati insieme a lui, tra Germania e Polonia, sotto il comune nome di I.M.I.Due attrici musiciste, un organetto, un clarinetto, canzoni originali dell'epoca... e molto altro”. “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello, in una splendida edizione curata da Walter Malosti e con lui

interpretata da una travolgente Roberta Caronia, è andato in scena lo scorso 13 aprile, ultimo spettacolo di prosa. Rispettando l'opera di Pirandello, il regista piemontese recupera la sua forza grottesca, dando vivezza all'opera. Entusiasmante è stata anche l'ultima tappa del percorso dedicato ai più piccoli, e non solo, con la messa in scena di “Out”. Uno spettacolo geniale e bellissimo, realizzato da tre animatrici della compagnia romana UnterWasser, ed andato in scena lo scorso 15 aprile La chiusura per la sezione musicale è stata affidata ad Enzo Avitabile che si è esibito il 20 aprile alle ore 21.00. Infine, dal 27 al 29 è toccata alla quarta edizione di Prospettiva Newskji: danza, danza e danza! Ospite uno dei più importanti coreografi d'Europa, Angeljn Preljocaj e la compagnia MK. Mirko Salerno

BIEN ETRE ESTETICA Trav. C.so Garibaldi, 22/I - 76011 Bisceglie (BT) handy phone 338 3789424 - seguici su

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RUBRICHE I segreti di Nonna Ada

A cosa serve l’aspirina Ogni mese nonna Ada vi svelerà i suoi segreti per offrire suggerimenti utili per la pulizia della casa e della persona con pochi e semplici ingredienti che vi faranno risparmiare notevolmente nell' acquistare detersivi e prodotti vari casa/ persona. È possibile avere una casa pulita e splendente rispettando principalmente l'ambiente. L'autoproduzione è una realtà che non

vi farà risparmiare solo denaro ma farà' diminuire il volume dei rifiuti prodotti nelle nostre case. Per uno spray multiuso a base di sapone liquido la pulizia di piastrelle, pavimenti, vetri, specchi, ecc. sarà' un gioco da ragazzi. Basterà fornirsi di un flacone con spruzzino, un imbuto, una ciotola. La preparazione è semplicissima: si dovrà versare nella ciotola 500 ml di acqua con l'aggiunta

di 2 cucchiai di sapone liquido, unire 10 gocce di olio essenziale a scelta, mescolare bene e versare il prodotto ottenuto nel flacone con l'aiuto di un imbuto.Nonna Ada sa da tempo che in ogni casa è presente l'aspirina, utile per combattere l'infiammazione, la febbre e il dolore; quello che forse qualcuno non sa è che l'aspirina non ha solo un utilizzo di tipo medico. Può essere usata per avere capelli sani e

splendenti, per rimuovere le macchie di sudore dai vestiti, per allungare la vita dei fiori, per eliminare la forfora, per avere un bucato bianco ... ma maggiormente l'aspirina sciolta in acqua con l'aggiunta di un po' di detersivo per piatti, passata su un pavimento in pietra, riporterà allo splendore originario il pavimento. Adele Angarano adele.angarano@alice.it

Proverbi dialettali biscegliesi

Poesia

La Canigghie

La banda degli onesti

I proverbi, frutto dell'esperienza popolare consolidata nel tempo, trovano conferme nel vivere quotidiano. Nell'espressione dialettale essi acquistano il valore di verità assoluta, cosa che induceva i nostri antenati, nella loro semplicità, ad attenervisi in maniera ossequiosa. Non sarebbe male tenerli in considerazione anche nell'era del digitale e di internet. (La sequenza dei proverbi qui pubblicati riviene, rielaborata, dall'omonimo libro di Mario Cosmai pubblicato nel 1974)

157 Ce te vóue appezzendò, mènne u alte fóre e tìue nan scé. Se vuoi impoverirti, manda un altro in campagna e tu non andare a sorvegliarlo. 158 Ce te vóue fò accéde, vò dò veccéire. Se vuoi farti uccidere, va' dal beccaio. Per un intervento chirurgico, scegli il miglior chirurgo. 159 Ce te vu ambarò a natò, mìnnete a maire. Se vuoi imparare a nuotare, buttati in mare. Nella vita, non occorre teoria ma applicazione pratica.

160 Ce tòtte r'acéddere canescèvene re graine, nu mbrèmme de faime. Se tutti gli uccelli conoscessero il grano, noi morremmo di fame. I furbi vedono ciò che gli sciocchi non riescono a vedere. 161 Ce uarde, iarde. Chi guarda soltanto, arde d'invidia. 162 Ce u bregandéne nan t'embarche, pìgghiete u sacche e mìttete da parte. Se il brigantino non t'imbarca, prendi il sacco e mettiti da parte. Giudichiamo con obiettività le nostre reali capacità, rassegnandoci ai ruoli meno graditi.

163 Ce va alla fère e denaire nan pórte, passe passe tróve la mórte. Chi va alla fiera e denaro non porta, passo passo incontra la morte. È mortificante andare alla fiera e non potere spendere. 164 Ce va cu zóuppe, addevénde ceffòte. Chi va con lo zoppo, diventa sciancato. A cura di Nicola Gallo per La Canigghie (Associazione culturale per la salvaguardia del dialetto biscegliese) Per contatti: lacanigghie@virgilio.it

L'angolo dell'Ufficiale

Elezzióne du Sinneche Ormai siamo prossimi all'elezione del Sindaco. Le vecchie ideologie di destra e sinistra sembrerebbero superate e le coalizioni nelle liste presentano il proprio candidato per nuovi progetti per la Città. I paesani chiedono onestà, lavoro per i giovani, solidarietà per le fasce più deboli …e possibilmente una riduzione delle tasse compatibile con una migliore qualità dei servizi alla cittadinanza. L'augurio ai candidati di ricevere molti voti …e al nuovo eletto Sindaco un buon lavoro di cuore.

R'elezzióne ònn'arrevòte…, ci schendénde …e ci acchendendòte, giò stè prònde o tagghi'e chíuse …e da dóppe a fò re schíuse. Le sfedènde candedòte, pòre sénza ne peccòte…, stònne prònde a fò la léte che la stórie de le partéte ca u potère u ténen'a córe cóme ce fósse u prem'amóre…

ca o paése vólene bbène e pe chèsse stònne prène de scé a mètte na bèlla crauce a ci vóle pegghiò la “crauce…”. Stè ci vóle mètt'a póste nan è fíum'e sènz'arróste…, stè ci pénze ca bóun'à fatte e pe chèsse se ne sbatte…, stè ci u pigghie da rèta rète e nan vóle pèrd'arrète…, stè ci tène u bèlle vése e pe tutte ne serrése…

Ci devót'ià a l'onestòie mó se póte candedòie…, causa bóne de stéimbe ca se pèrde cóme néinde e la caus'ià cur'addaure ca sparnòzze u tresaure ca se pénze ca u potère fòce fòie addavère e o pópue lève pane e chiù nnéinde mètte m-mane… Sissignóre…, ià la tasse chè a véte na ne lasse e pe chèsse, dícene lóre…, èmma mbréie paghènn'angóre…

U diòle ormà abbresciòte pe nderéisse ià superòte la políteche à lassòte a la stórie tutt'u passòte: falleméinde e seccéisse fatte bóune e precéisse.

L'onestòie stè a córe a paiasane d'ind'e fóre

Mó la déstre e la senéstre, a penzòie nan z'ammiste…,

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Ié mó déche a sti crestiane ca mó cèrchene a paisane cure vóte ind'a liste a dó s'ònne póuste n-viste…, ma preccià nan v'acchecchiòte e u paése u aggestòte?

iònne própie abbandenate chèra còse a dó sò nate… E pe chèsse care méie nan preddéte l'allegréie u dovère ià votòie pe ci móstre onestòie e ve cèrche mó u vóte pe na cause ormà nóte…, la sperènze ià de ngarraue ci n'avèssa fò u meracue de redíuce a níue re tasse e le giúvene a la spasse…, de fò tanda soledarietò a ci nan cèrche caritò ma ne póste n-zoggietò pe stò bóune ad ògni etò…; mbortènde dópp'elezzióne aumendò l'occupazzióne acchesséie ògni figghie mètt'o munne na famigghie e dò a chèssa Soggietòie n'avvenéie di qualitòie… Augurame a le candedòte d'ésse píure chiù votòte e a ci Eléitte mó le déche: -Bèh, augurie e bóna fatéghe… Demetrio Rigante

La banda degli onesti la vedo già al potere Son giovani e modesti col senso del dovere Imbrogli e corruzioni per lor son sconosciuti Rifuggon le eccezioni e mai si son venduti Che guaio! Il Belpaese da tempo è solo avvezzo a tesser strane intese e frodar con ogni mezzo C'è un mondo che si vede privato dei padrini che avevano per fede governar coi lor giochini Son tutti or sperduti in cerca d'un appiglio ricevon solo sputi oppur qualche consiglio Se c'è un appalto in gara non san partecipare La vita si fa amara senza poter frodare Passata è pur di moda la raccomandazione Il nuovo or t'inchioda senza preparazione Non è più vita questa! Che modi, che maniere! Se la persona onesta la mettono al potere Qui saltano i sistemi per anni collaudati Si creano problemi sol ai pregiudicati La mafia e la camorra son or disorientate Si sentono zavorra ed anche abbandonate A rispettar la legge per loro è gran fatica Nessun più le protegge nessuna mano è amica Son sveglio? Io mi chiedo Oppure sto sognando? E quel che intorno vedo lo sto solo pensando? Col tempo lo sapremo si scioglieranno i nodi Per or tiro il remo su questi nuovi approdi Pasquale Consiglio


RUBRICHE

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Per la festa della mamma

Il dolce del mese La festa della mamma è una ricorrenza civile celebrata in alcuni Paesi del mondo per onorare la figura materna e la sua importanza nella società. In quasi due terzi dei paesi che la celebrano è stato scelto il mese di maggio per festeggiarla, circa un quarto di essi, invece, la festeggia a marzo. In Italia e quindi anche in Puglia, a Bisceglie, si fa festa la seconda domenica di maggio. Come ogni ricorrenza che si rispetti, anche questa deve essere accompagnata da un dolce: non ce n'è uno tipico ma, dato che ci troviamo nel periodo in cui vengono coltivate le fragole, le abbiamo scelte come ingrediente

principale del dolce di questo mese. Prepareremo, perciò, un tiramisù di fragole e cioccolato bianco. Per realizzarne uno che vada bene per circa sei persone servono i seguenti ingredienti: 200 g di savoiardi, 250 g di mascarpone, 100 g di cioccolato bianco, 150 ml di panna per dolci, 350 g di fragole, 40 g di zucchero, 80 ml di acqua. Si procede, quindi, alla lavorazione: Lavate e pulite 100 g di fragole destinate allo sciroppo, tagliatele a pezzi, unitevi acqua e zucchero e frullate il tutto. Sciogliete a bagnomaria il cioccolato bianco. Mettete il mascarpone in una ciotola,

aggiungetevi il cioccolato bianco e lavorate fino ad ottenere una crema. Montate la panna e aggiungetela alla crema al mascarpone. Lavate, pulite e tagliate a pezzetti le restanti fragole. Iniziate, quindi, ad assemblare il tiramisù bagnando da entrambi i lati i savoiardi, girandoli nello sciroppo. Posizionate i savoiardi su un piatto da portata, uno accanto all'altro e spalmateci sopra la crema al mascarpone e le fragole a pezzetti. Ripetete l'operazione altre due volte e, una volta realizzati i tre strati decorate con scaglie di cioccolato bianco. Ora è pronto per essere gustato. Buon appetito! Lucrezia Valente

La ricetta del mese

Palline di ricotta e prosciutto crudo Ingredienti: 250 g ricotta, 30 g pinoli, 60 g parmigiano grattugiato, 1 cipollotto, qualche foglia di salvia, qualche filo di erba cipollina, sale e pepe, 150 g prosciutto crudo, foglioline di salvia o basilico per decorare

crudo, infilzatela con uno stecchino e guarnite con foglie di salvia. Io ho messo il basilico perché avevo finito la salvia. Carlo Papagni Accostamento

Procedura: Tostate i pinoli per qualche minuto in una padella e tritateli grossolanamente. Tritate il cipollotto, l'erba cipollina e la salvia, poi mescolateli con la ricotta e il parmigiano condite con sale e abbondante pepe (se vi piace) e fate delle palline grandi poco meno di una noce. Poi coprite ogni pallina con mezza fettina di prosciutto

La semplice ricetta dello chef ha una bella sapidità data dal prosciutto e dal formaggio. Abbinando per contrapposizione, un vino fresco, cioè ricco di acidità, va a “pulire” un palato ricco di grasso e sapidità. Un vino bianco aromatico fresco sarà perfetto. Alessandro Gallo

AUGURI Lo scorso 26 marzo presso l'Università degli Studi di Bari "A. Moro" - Dipartimento di Chimica, Annalisa Di Gioia, docente di chimica nella scuola secondaria superiore, ha conseguito il Dottorato di ricerca in Scienze chimiche e molecolari discutendo la tesi "Development of rapid and innovative methods for the improvement of food quality and safety". Direzione e redazione editoriale del giornale si uniscono agli auguri di familiari, amici ed allievi.

LAUREA Siamo lieti di comunicare che lo scorso 19 aprile si è brillantemente laureata in Farmacia Maria Rita Ruggieri, conseguendo la votazione di 110 su 110 e concessione della lode, presentando una tesi sperimentale dal titolo: "Caratterizzazione farmacologica e analisi dell'espressione genica del canale al cloro muscolare clc-1 in un modello animale transgenico di sclerosi laterale amiotrofica". Congratulazioni alla neo dottoressa e auguri ai genitori Piero Ruggieri e Silvana Preziosa. da Enzo, Giuliana, Stefano e Roberto Di Bitonto. E con gli auguri dei parenti giungano a Maria Rita Ruggieri le congratulazioni della redazione de “il biscegliese”.

AUGURI Pina e Raffaele Marvulli lieti partecipano la nomina a colonnello della Guardia di Finanza presso il Comando Generale di Roma del caro nipote Cosimo Lamanuzzi. Esprimono orgogliosi le più vive congratulazioni estensibili ai suoi genitori Nietta e Piero e alla moglie Rosy. Ad maiora, Cosimo! Lieti, Pina e Lello.

LAUREA Tra la gioia e il sostegno di genitori, fratelli, parenti e amici, lo scorso 12 aprile Francesca Albore si è l a u r e a t a i n " Te c n i c h e d e l l a riabilitazione psichiatrica" con voto 110. I migliori auguri per un futuro roseo e pieno di soddisfazione. Si aggiungono anche le felicitazioni da parte della redazione de “Il Biscegliese”.

EDITRICE Associazione di volontariato

La Vedetta di Bisceglie Sede: Via IV Novembre, 2 - BISCEGLIE Presidente Tommaso Fontana Amministratore delegato Diego Rana Consiglio direttivo Andrea Dell'Olio, Cesare Muscatella, Giuseppe Ferrante, Rosario Mastrototaro, Piero Todisco (segretario), Antonio Losapio (addetto pubblicità: 338/5971791) Direttore onorario Pietro Rana Direttore responsabile Tommaso Fontana Antonio Rana (Coordinatore) Vincenzo Storelli (Consulente) Redazione Mario Camero, Domenico Laganara, Raffaele Marvulli, Fabrizio Montinaro, Luigi Palmiotti, Felice Pellegrini, Enzo Storelli, Gianfrancesco Todisco Sergio Todisco (caporedattore onorario)

Autori dei testi Adele Angarano, Michele Camero, Anna Cavallo Colella, Anna Consiglio, Pasquale Consiglio, Stefano Coratella, Carolina Di Bitetto, Serena Ferrara, Marco Fontana, Alessandro Gallo, Nicola Gallo, Alfredo Logoluso, Donatello Lorusso, Matteo Losapio, Carlo Papagni, Arcangelo Rana, Demetrio Rigante, Claudio Ruggieri, Antonella Salerno, Mirko Salerno, Rosa Siciliano, Gianluca Valente, Lucrezia Valente

*** Data di chiusura 10 maggio

***

Per abbonarsi è possibile concordare un appuntamento chiamando i numeri 0803957772 (sede) – 3332888795 (V. Storelli) La collaborazione è aperta a tutti. Articoli e foto, da consegnare in formato digitale con la firma dell'autore saranno vagliati dalla redazione e non verranno restituiti. Ove necessario, la redazione si riserva la facoltà di ridimensionare la lunghezza del testo. Le considerazioni di alcuni autori potranno non coincidere con la linea editoriale E-mail ilbiscegliese@alice.it

*** Epifanio Di Bitetto designer alla memoria Registr. Tribunale di Trani il 26.11.1974 al n. 139 *** DINO FOTOLEO - Via G. Bovio, 70 Stampa

PiùbAideA_bxl Via Bruxelles, 6 - Bisceglie (BT) tel. 080 3965952 - info@piubaidea.it www.stampa-ok.it

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RUBRICHE Il dietologo

Carboidrati (o zucchero): il giusto significato Gli alimenti sono normalmente caratterizzati da un certo contenuto in nutrienti. La percentuale relativa degli stessi caratterizza ed identifica i singoli alimenti, rendendoli adatti ad essere consumati in relazione alle condizioni che l'ambiente esterno ci impongono. Nell'affermazione della dietetica come percorso per la promozione di perdita di peso, i carboidrati tra tutti sono stati identificati come la causa degli aumenti di peso. Il glucosio, unità monosaccaridica di composizione dei carboidrati, rappresenta il nutrimento preferito delle nostre cellule, in primis il cervello ne è ghiottissimo. In senso

generale, infatti, è corretto dire che sono il nostro combustibile energetico. Gli "effetti indesiderati" si ottengono per eccesso di consumo rispetto ai fabbisogni nutritivi. La confusione rispetto al significato nutrizionale dei carboidrati si realizza in Indice Glicemico, Carico Glicemico, Risposta Glicemica. Sicuramente è vero che il metabolismo di questa classe di macronutrienti è complesso, la fibra gioca un ruolo molto importante nella regolazione della risposta glicemica, ovvero nella reazione che il nostro organismo ha all'assunzione di qualsiasi forma di carboidrato. Per cui diventa molto

importante conoscere gli alimenti e saperli abbinare piuttosto che eliminarli perché se ne ignora la corretta gestione Quali alimenti? I carboidrati sono presenti in percentuale variabile in tutti i cereali e derivati, nei tuberi, nei legumi, nella frutta e nella verdura. La fibra è presente in cereali integrali e derivati, nei legumi, in frutta e verdura, nella frutta secca ed essiccata. A questo proposito è importante sottolineare che integrale è sinonimo di integro. È sicuramente importante conoscere gli alimenti perché non tutte le tipologie d i carboidrati sono

uguali né la densità calorica degli alimenti che li contengono, oltre come già detto preferire il giusto abbinamento e le porzioni appropriate. È quindi sbagliato interpretare i carboidrati come la causa unica dell'aumento di peso, negarne l'importanza nutrizionale e promuovere piani alimentari che ne incoraggino l'eliminazione quasi totale. Come la biochimica insegna: i grassi bruciano al fuoco dei carboidrati. Informiamoci e affidiamoci solo a professionisti per curare le nostre scelte alimentari. Stefano Coratella

La rubrica del medico

Trapianti di feci Ecco un'altra diavoleria che questo mese vengo a proporvi dopo aver dato un'occhiata alle "novità" che circolano sulla stampa medica, come quella anzidetta del mangiar bene con gli insetti a tavola.Il reparto di Malattie Infettive dell'Ospedale San Gerardo di Monza ha recentemente pubblicato un lavoro nel quale si fa proprio riferimento all'uso delle feci di un donatore sano per ottenere la guarigione di pazienti affetti da Klebsiella Pneumonie, una malattia opportunistica molto resistente agli antibiotici e molto grave. La tecnica

consiste nell'introdurre nel paziente con un sondino naso-gastrico una certa quantità di materiale fecale ottenuto da un donatore volontario sano, onde aumentarne la risposta immunitaria quando essa è deficitaria. Viene definito "Fecal microbiota transplantation", adoperata per "decolonizzare l'intestino" di pazienti affetti dalla sopra menzionata Klebsiella carbapenemasiproduttrice, malattia molto grave, a volte mortale! L'Italia, assieme alla Grecia ed al Portogallo, risulta essere uno dei paesi più colpiti dall'infezione

che, ripeto, ha un alto tasso di mortalità, l'80% dei malati immunodepressi, e di difficilissima eradicazione. Andrea Gori, responsabile della sperimentazione nel Reparto di Malattie infettive di Monza, è convinto dell'efficacia del metodo, che oltre tutto non ha alternative. Questa tecnica, dice, rappresenta una interessante opportunità per tentare di ridurre il grave problema delle infezioni ospedaliere. Lo studio prevede di trattare 25 pazienti colonizzati dal batterio KPC, ripulire il loro intestino

ed introdurre materiale fecale umano per ripristinare la flora batterica normale e favorire l'eliminazione del batterio nocivo. Già dalla prima settimana di trattamento è possibile osservare una negativizzazione del batterio KPC e questo fa sperare che la cura, una volta completata, porti alla completa eradicazione del batterio. Ci vorrà un po' di tempo per valutare a distanza i risultati ma "chi ben comincia è a metà dell'opera" diceva non so chi. Domenico Laganara

Filosofia

Bon Ton

Danto: dalla cosa all'opera

Il gelato

Scomparso solo nel 2013, Arthur Danto è stato uno dei più famosi critici d'arte del nostro secolo. Tuttavia, non era solo un critico d'arte, ma era anche un filosofo che ha indagato il linguaggio artistico del Novecento. La fondamentale riflessione di Danto, parte dall'opera di Andy Warhol 100 Brillo Boxes, in cui l'artista mette insieme cento scatole di detersivo Brillo, in legno e dipinte a mano. Le scatole di detersivo Brillo, sono le stesse scatole in commercio in ogni supermercato. Ma è qui che nasce la riflessione di Danto sulla differenza fra l'opera d'arte e la cosa in sé. Come è possibile differenziare un'opera d'arte dalla cosa che rappresenta? Il materiale dell'opera di Warhol è diverso dalle comuni scatole di detersivo Brillo, ma questo non ci

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dice ancora che le scatole di Warhol siano un'opera d'arte mentre tutte le altre non lo siano. Danto, allora, parte da quella che chiama identificazione artistica. La differenza che incontriamo fra una cosa e l'opera d'arte, secondo Danto, è un è dell'identificazione artistica. C'è un predicato dell'essere in cui e con cui un oggetto si distingue da un'opera d'arte. Seppur molto simili, se non proprio identici, questo è rende l'opera d'arte, non in quanto crea l'opera d'arte ma in quanto la esprime. Possiamo dire che quest'oggetto o quell'altro oggetto è un'opera d'arte in quanto nell'essere dell'oggetto stesso sappiamo dire che è un'opera d'arte. Ora, questo è dice una prima relazione fra chi guarda l'opera e l'opera stessa.

In secondo luogo, in questo è abbiamo una relazione fra l'oggetto-opera d'arte con tutto il mondo dell'arte fatto di teorie e storia. L'opera d'arte, dunque, non si distingue da tutti gli altri oggetti solo e soltanto per delle caratteristiche tecniche che può avere. Un'opera d'arte si distingue dall'oggetto perché ha dietro di sé una teoria, un'idea, una prospettiva, insomma, un modo di guardare la realtà. Se un oggetto è guardato da un soggetto, nell'arte guardiamo il tutto della realtà attraverso gli oggetti. Così 100 Brillo Boxes è un'opera d'arte che ci dice tutto il mondo del consumo americano e molto altro ancora. Per questo è arte. Matteo Losapio

Chi ha inventato il gelato? Pare che il primo a creare una miscela di frutta e ghiaccio simile alla granita sia stato un siciliano nel 1686, ma il primo vero gelato nasce a Firenze qualche anno dopo ad opera di Ruggieri. Si tratta di un preparato a base di panna, zabaione e frutta, molto celebre all'epoca, che ha poi dato il via alla fantasia dei maestri gelato di tutto il mondo. Il gusto più apprezzati è senz'altro il cioccolato, seguito da nocciola, limone e fragola; in modo particolare il cioccolato fondente trova ampia approvazione anche tra chi non può concedersi troppo zucchero e tanto gusto!


SPORT

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Don Uva Calcio

Trinitapoli – Don Uva 0-1. Il Don Uva conquista il bottino pieno vincendo di misura a Trinitapoli. Gol partita di Sergio De Cillis che al 13', da posizione defilata, sfrutta l'assist di Tortora beffando il portiere avversario con un bel pallonetto. Bravi ad amministrare il vantaggio senza particolari patemi, i ragazzi di Carlucci nelle prima frazione di gioco si rendono più volte pericolosi grazie alle punizioni velenose di Pasculli. Stessa musica nella ripresa: redini del match nelle mani dei biancogialli e padroni di casa alla rincorsa del pari con tentativi poco insidiosi grazie alla solidità del pacchetto arretrato biscegliese. Sul finale la Victrix reclama un calcio di rigore, per un presunto fallo di mano, con la sfera che aveva già varcato la linea di fondo. La partita si chiude a favore del Don Uva che restano in vetta alla classifica, a +2 dall'Apricena, reduce dalla vittoria sul terreno del fanalino di coda Giovinazzo. Don Uva – Borgorosso 1-0. Preziosissima vittoria casalinga per il Don Uva che si impone 1-0 sul Borgorosso quando mancano tre partite alla fine del campionato. Classifica invariata: i biscegliesi conservano la vetta a +2 dall'inseguitrice Apricena che non molla un centimetro. I ragazzi di Carlucci scendono in campo propositivi e con la dovuta motivazione, trovando il gol al 20' grazie a un pallonetto del ritrovato Trawally su una bella verticalizzazione di Davide Troilo. Primo tempo di marca biancogialla: i padroni di casa dimostrano una migliore condizione fisica e mentale rispetto all'avversario. Ma nella seconda frazione di gioco è il

In Promozione

Borgorosso a tornare in campo più determinato, riuscendo a rendersi pericoloso soprattutto con Cubaj che al 20' colpisce la traversa. Nonostante la spinta offensiva degli ospiti, l'occasione più ghiotta capita sui piedi di Pisani, subentrato a Sergio De Cillis, il quale calcia ma si fa ipnotizzare da Castagno. Sanctum Nicandrum – Don Uva 0-2. Don Uva ad un passo dal trionfo a 180' dalla fine del campionato. Il blitz (2-0) a Manfredonia contro il Sanctum Nicandrum ha permesso ai biancogialli di allungare a 5 punti il vantaggio sull'Apricena, battuta dal Bitetto. Partenza sottotono per i biscegliesi che nel primo quarto d'ora subiscono l'aggressività dei padroni di casa che in un paio di circostanze si sono resi pericolosi sotto porta. Ma, al 38', capitan Cataldo - appena rientrato dallo stop infortunio - realizza di testa l'1-0 approfittando di un calcio di punizione calciato da Pasculli. La seconda frazione di gioco si apre con il pallino del gioco nelle mani del Don Uva, nonostante il pressing del Sanctum Nicandrum, in effetti mai pericoloso. Ci pensa Trawally a chiudere i conti a 20' dallo scadere grazie a un bel fraseggio con Sergio De Cillis, autore di un assist al bacio. Don Uva – Virtus Andria 3-3. Al Don Uva Calcio non riesce l'impresa di aggiudicarsi la Promozione nell'ultimo match casalingo contro la Virtus Andria, avversario di tutto rispetto in lotta per i play off. 3-3 il finale di una partita da cardiopalma in cui i ragazzi di Carlucci hanno dato l'anima, supportati da una tifoseria quanto mai carica: spalti pieni, bella coreografia ed entusiasmo alle stelle. Le danze si aprono subito dopo il fischio d'inizio: Trawally la mette

dentro al 1' in sforbiciata sfruttando una punizione calciata da Pasculli. Dopo 15' arriva il pareggio grazie a un bel calcio piazzato di Lomuscio. I biancogialli non mollano un centimetro ed è ancora la pantera a riportare i suoi in vantaggio al 23', con lo stesso schema - calcio di punizione di Pasculli - ma questa volta gol di testa. Nella ripresa entrambe le compagini rientrano in campo con l'obiettivo di intascare a tutti i costi la vittoria però sono gli avversari a trovare nuovamente il gol con Gomez che al 52' segna il 2-2 grazie a un'inzuccata su cross di Troia. L'assedio andriese continua fino alla rete del vantaggio dopo 15': calcio d'angolo, colpo di testa di Gomez, grande parata di Troilo e tap-in vincente di Matar sulla ribattuta. Sotto di una rete il Don Uva si lancia all'arrembaggio con determinazione e orgoglio. Man of the match senza d u b b i o Tr a w a l l y c h e r e g a l a l'ennesima prodezza consegnando ai suoi un punto comunque importante. L'azione parte ancora dai piedi di Pasculli, sempre su calcio piazzato, ci prova Dell'Olio, la palla impatta sulla traversa per poi finire sulla testa del gambiano che realizza il più facile dei suoi tre gol, consegnando al Don Uva un punto comunque prezioso (67'). Nel recupero i biancogialli restano in dieci per l'espulsione del portiere Troilo a causa di un fallo di mano fuori area. Stornarella – Don Uva 2-4. Storica vittoria per il Don Uva Calcio 1971 che, battendo lo Stornarella in trasferta nell'ultima di campionato, ha conquistato il primato nel girone A di 1^ categoria tornando in Promozione dopo 18 anni. 2-4 il finale di un match avvincente, sbloccato al 28' da

Trawally dopo una prima mezz'ora di stallo, in cui entrambe le formazioni si sono studiate a vicenda. L'azione parte da Dell'Olio, con il gambiano che intercetta e controlla per poi realizzare grazie a un tiro di potenza che si insacca sotto la traversa. Sul finale del primo tempo i biscegliesi sfiorano il raddoppio, prima grazie alla traversa di Pasculli su punizione, poi con un altro gol di Trawally annullato per fuorigioco. Nella seconda frazione i biancogialli cercano il 2-0 per chiudere i conti. Ci pensa di nuovo la pantera del Gambia che ruba palla al limite dell'area e beffa Il portiere con un missile terra-aria sotto l'incrocio. Ma lo Stornarella non si arrende. Al 69' Ciccone accorcia le distanze con un'azione personale. Cassanelli sfiora la sfera ma non riesce a bloccarla. Il 31 arriva su contropiede al 30': palla a centro area di Emanuele Troilo, subentrato a Trawally, Pasculli intercetta senza lasciarsi sfuggire l'occasione di far gol. A 5' dalla fine capitan Troilo corona il sogno biancogiallo con una rete di sinistro dal limite su assist di Bellifemine. Dopo 1' Ciccone segna il gol che fissa il 2-4 finale. Euforia alle stelle al triplice fischio e via ufficiale ai festeggiamenti condivisi con società e fedelissimi al seguito, dopo un'attesa iniziata domenica scorsa dopo il 3-3 con la Virtus Andria. Si conclude dunque nel migliore dei modi la bella favola della neopromossa Don Uva, ripartita solo tre anni fa dalla Terza categoria e ritrovatasi ora, quasi per magia, in Promozione. Alla domanda “come è stato possibile?” tutti all'unisono hanno risposto: “merito del gruppo!”. E dire che l'obiettivo era una tranquilla salvezza. Carolina Di Bitetto

Unione Calcio Bisceglie

Eccellenza Una vittoria, un pareggio e due sconfitte. Questo è il bilancio dell'Unione Calcio Bisceglie nelle ultime quattro gare della regular season del campionato di Eccellenza. Gli azzurri di mister Rumma hanno pareggiato per 1-1 nel recupero contro l'Omnia Bitonto. Successivamente sono arrivate due sconfitte consecutive contro l'Avetrana per 1-2 e Atletico Aradeo per 3-0. Nell'ultimo match del campionato disputatosi al “Di Liddo” contro il Barletta 1922 gli azzurri hanno superato di misura la squadra biancorossa grazie alla rete di Francesco Mignogna al quarto sigillo in campionato. L'Unione Calcio ha

concluso il campionato al tredicesimo posto con 29 punti frutto di 6 vittorie, 11 pareggi e 13 sconfitte che ha certificato l'approdo ai playout salvezza che si disputeranno nelle prossime settimane contro il Barletta o contro l'Aradeo. Tutto infatti dipenderà dal San Severo. Se i giallogranata dovessero conquistare la salvezza nel campionato di serie D, l'Unione Calcio ospiterà al “Di Liddo” l'Atletico Aradeo. Qualora il San Severo dovesse retrocedere, gli azzurri saranno di scena al “Manzi Chiapulin” di Barletta. Ufficio stampa Unione Calcio Bisceglie

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SPORT Dopo il successo dello scorso anno

Bisceglie Soccer Camp: si parte Dopo la bellissima esperienza della scorsa estate, spinti dall'entusiasmo suscitato nei ragazzi partecipanti e, soprattutto, nei genitori degli stessi, viene riproposto anche quest'anno il Bisceglie Soccer Camp, L'iniziativa, promossa dal Responsabile Tecnico Lorenzo Ferrante, si propone di far trascorrere “una settimana di grandi emozioni”, come recita lo slogan esposto sui cartelloni pubblicitari, a tutti i ragazzi di età compresa dai 5 ai 15 anni. Nella splendida cornice dell'Hotel Villa, nota a tutti per aver ospitato le squadre più blasonate della massima serie, come Inter, Milan, Juventus, etc., a partire dalla settimana che va dal 11 al 15 giugno prossimo e fino al 6 luglio, per quattro settimane, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle ore 18,00 tutti i ragazzi che si iscriveranno alla Bisceglie Soccer Camp, oltre a ricevere un kit d'abbigliamento, sosterranno un vero e proprio ritiro calcistico, come calciatori affermati. La manifestazione cercherà di centrare almeno un paio di obiettivi prefissati: quello tecnicocalcistico, ma soprattutto quello aggregativo e sociale. Infatti, nel corso della settimana, si prevede una

parte tecnica, che consisterà nello sviluppo dei fondamentali: dominio della palla, calcio della palla, guida della palla, ricezione, colpo di testa, rimessa laterale, tecnica del portiere (rinvii, posizione, presa, respinta, tuffi ed uscite) ed una parte tattica, che consisterà nel dribbling, disposizione in campo e movimento in campo. Inoltre il programma delle 4 settimane, in lunghe linee identico, si svolgerà al mattino con esercitazioni tecniche su uno o più fondamentali, mentre il pomeriggio sarà dedicato alle gare di abilità e partite a tema che tengono conto del fondamentale curato nella mattina e partite libere. I ragazzi, dopo le esercitazioni del mattino, pranzeranno in hotel, dove saranno seguiti da un nutrizionista che indicherà loro l'alimentazione corretta da seguire, per poi avere a loro disposizione un paio di ore libere che potranno utilizzare per giochi di intrattenimento o per riposarsi in vista della ripresa degli allenamenti pomeridiani. Ovviamente questo permetterà ai ragazzi di sviluppare nuove amicizie e di convivere per intere giornate con persone e regole diverse da quelle familiari, ma che porteranno sicuro giovamento e beneficio alla loro crescita.

Lo staff del Bisceglie Soccer Camp sarà composto da tecnici di sicuro affidamento, tutti con licenza di Uefa B, coordinati dall'instancabile mister Lorenzo Ferrante, bandiera dell'A.S. Bisceglie Calcio, con un passato importante nelle serie professionistiche. A dimostrazione della massima affidabilità del team e, soprattutto, del Responsabile Tecnico mister Ferrante, basta leggere la carriera calcistica di quest'ultimo, avendo militato in diverse società professionistiche: Avellino, Lecce, Arezzo, Salernitana e Livorno, oltre ad aver indossato la casacca dei nerazzurro stellati del Bisceglie Calcio, con cui ha iniziato e concluso la propria esperienza calcistica, conquistando una promozione dalla serie D alla C2, con la fascia di capitano. Inoltre nel proprio palmares vi è anche la conquista di una Coppa Italia di serie C con il Livorno, mentre per alcuni anni ha rivestito il ruolo di Tecnico della Rappresentativa Juniores LND. Non resta che augurare un buon divertimento a tutti i partecipanti al soccer camp e un buon lavoro allo staff tecnico. Per ulteriori informazioni e chiarimenti contattare il numero 349-7185431. Arcangelo Rana

Futsal maschile

Unione Calcio Bisceglie

Futsal femminile

Si ferma al triangolare interprovinciale il percorso della Juniores allenata da Giuseppe Albanese. L'Unione Calcio infatti, è stata sconfitta per 2-0 dall'Asd Barletta 1922 ed hanno impattato per 1-1 contro il Noci. Alla rete barese messa a segno da Vittorini ha replicato il centrale Ragno. Termina con la vittoria per 4-2 contro il Borgovilla CalcioSport la regular season della squadra Allievi allenata da Gaetano Fanelli. In virtù dell'affermazione esterna, gli azzurrini hanno concluso il campionato al secondo posto con 53 punti alle spalle dell'Audace Cerignola. Con queste gare è calato il sipario sulla stagione 2017-2018 inerente il settore giovanile Unione Calcio Bisceglie ed anche quest'anno il bilancio è stato positivissimo a conferma dell'ottimo progetto ed una programmazione solida avviata dal sodalizio azzurro. La vittoria del girone per il secondo anno consecutivo da parte della Juniores, il secondo posto finale degli Allievi, il terzo posto ottenuto dai Giovanissimi allenati da Gianpiero Di Pierro e la quarta posizione degli Allievi ASD Unione Green Bisceglie guidati da Vito Fanelli. Ufficio stampa Unione Calcio Bisceglie

Il Bisceglie Femminile chiude il campionato superando per 3-1 il Dona Style Fasano nell'ultima giornata del campionato di serie A2 Femminile di calcio a 5, girone B. Mister Ventura schiera il quintetto iniziale composto dal portiere Tempesta, Mazzilli, Annese, Castro e Gariuolo e le biscegliesi pigiano subito sull'acceleratore, sfiorando il vantaggio con Annese. Il Bisceglie continua a detenere il pallino del gioco riuscendo a portare a termine la missione vantaggio al minuto 11'46'' con Tricarico. La ripresa vede il Dona Style più pimpante, infatti dopo 2' di gioco, Tempesta è decisiva deviando in corner il tentativo a tu per tu di Laera, involatasi a rete dopo un fortunoso rimpallo a suo favore con Annese. Al 4'28'', però sono le nerazzurre a trovare il raddoppio con Annese, abile a trafiggere sul secondo palo Antonacci a finalizzazione di un'azione corale. Passano venti secondi ed Annese mette a segno la doppietta personale su azione fotocopia, portando il parziale sul 3-0. Le ospiti accorciano le distanze al 7'55'' con Palmisano, che sbuca in mischia e mette a segno la marcatura del definitivo 3-1. Il Bisceglie Femminile prova a ristabilire le distanze e ci va vicinissima Mazzili, il cui diagonale da sinistra coglie il palo interno, sulla ribattuta Scommegna non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. La gara non cala d'intensità, con il Dona Style che prova a riaprire i giochi nei minuti successivi. L'occasione più ghiotta, tuttavia, è di marca biscegliese ed arriva al 14'55'', quando Gariuolo combina con Tricarico e manda la sfera di poco a lato.Con la vittoria contro il Dona Style, il Bisceglie Femminile chiude il campionato regolare al secondo posto a quota 60 punti; il successo contro le fasanesi, quindi, proietta le nerazzurre nel migliore dei modi ai playoff, dove affronteranno il Chiaravalle. Gianluca Valente

Diaz

La Diaz ha battuto il Futsal Salapia nella finale playoff di serie C1 pugliese, facendo un passo decisivo verso la serie B e proseguendo la stagione con la fase nazionale a coronamento di un'annata indimenticabile. Un traguardo storico per il sodalizio presieduto da Giuseppe Cortellino che entra di diritto nella storia dello sport biscegliese. Davanti ad un pubblico festante e numeroso, la Diaz giunge priva del talento di Giulio Mugeo, fermo ai box per un infortunio al piede. Ritmi subito altissimi da ambo le parti con la Diaz che ha un maggiore possesso palla, ma è il Futsal Salapia a passare in vantaggio al 14' con un lampo di Ivan Romero che insacca sotto la traversa un potentissimo tiro mancino da posizione centrale. La reazione biscegliese trova sfogo al 21' quando Russo pesca sul secondo palo Vincenzo Cassanelli per una rete di pregevole fattura che vale il pari. La Diaz cerca il raddoppio, Angelo Cassanelli da posizione decentrata lo sfiora colpendo in pieno la traversa. Nella ripresa il caldo si fa sentire ed il ritmo cala inevitabilmente. L'equilibrio la fa da padrona in una partita dove gli errori si pagano caro. Futsal Salapia mai domo. Al 20' gli uomini di mister Delvecchio esauriscono il bonus falli, due minuti dopo ecco la carta del quinto di movimento con Petruzzo in maglia buco. Nel finale di gara occasione d'oro per la Diaz che usufruisce di un tiro libero, dal dischetto ci va De Cillis che si fa respingere di piede il tentativo da Giannino. Si va ai tempi supplementari ed al termine del primo extra time è proprio Petruzzo a trovare il gol del nuovo vantaggio, insaccando da posizione decentrata. Il secondo tempo è un assedio Diaz con Caggianelli quinto di movimento, ci pensa Roberto Sasso con un diagonale di chirurgica precisione a

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Giovanili

portare la gara sul 2-2 che vale la qualificazione e fa letteralmente esplodere il PalaDolmen. Gli ultimi sessanta secondi sono un assedio salinaro che non porta scossoni al risultato di parità. Diaz che in virtù della miglior posizione in classifica al termine della stagione regolare si qualifica alla fase nazionale. Gli uomini di mister Di Chiano saranno inseriti in un triangolare con squadre appartenenti a Molise e Calabria. Si riparte il prossimo 12 maggio al PalaDolmen con i biancorossi che ospiteranno la vincente del playoff molisano. Gianluca Valente

Diaz


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SPORT I nerazzurri raggiungono la salvezza e sfiorano i playoff

Bisceglie: ancora Lega Pro Finalmente si può festeggiare: il Bisceglie Calcio 1913 conquista la permanenza in Lega Pro, andando vicino all'ingresso nei playoff. Non si può che essere contenti e soddisfatti per quanto fatto dalla matricola Bisceglie al primo anno nei professionisti, dopo quasi vent'anni. I nerazzurro stellati chiudono all'undicesimo posto in classifica con 45 punti conquistati, frutto di 11 vittorie, 12 pareggi e 13 sconfitte, ad una sola lunghezza da quel decimo posto che l'avrebbe portata alla disputa dei playoff. In questo ultimo scorcio di campionato la squadra biscegliese raccoglie 8 punti, frutto di 2 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte, approfittando nelle ultime due gare stagionali a fare esordire in prima squadra alcuni ragazzi del settore giovanile come Messina, Spedaliere, Viggiano e Boljat. Tornando al calcio giocato il Bisceglie, dopo la sconfitta di Matera, riparte con il derby tanto atteso contro la Fidelis Andria degli ex Riccardo Lattanzio e mister Aldo Papagni. Il match, disputato davanti ad oltre 1.700 tifosi, è giocato a viso aperto da entrambi le squadre con occasioni da rete da una parte e dall'altra, ma viene deciso nella ripresa da due penalty assegnati dall'arbitro Maggioni di Lecco e trasformati prima dal biscegliese Eugenio D'Ursi e dopo appena cinque minuti dall'andriese Taurino.

Da qui alle fine della partita le due compagini pensano a non perdere accontentandosi del risultato di parità. Nelle due gare successive contro il Monopoli fuori casa e la Reggina tra le mura amiche, il Bisceglie ha un momento di blackout, dove la voglia e la determinazione dimostrata per quasi tutta la stagione sembra svanita e, inevitabilmente, giungono due s c o n f i t t e consecutive: la prima senza attenuanti nel derby contro i bianco verdi monopolitani, con la squadra di mister Scienza che domina quasi interamente il m a t c h , capitalizzandolo con le reti di Sarao e con l'autorete di Giron nella prima frazione di gioco; la seconda con una prestazione a dir poco scialba contro i calabresi, che riescono a passare in vantaggio con Sciamanna, vengono raggiunti dopo appena 60 secondi da una bella azione conclusa in rete da Andrea Risolo, per poi segnare la rete del definitivo 2 a 1 con Pasqualoni sul finire del

primo tempo. Il punto necessario per il raggiungimento della matematica salvezza la squadra di mister Mancini lo raccoglie nell'insidiosa trasferta di Siracusa, dove ritorna a far vedere un gioco brillante e propositivo che le permette di agguantare un meritato pareggio, grazie ad una rete del solito Eugenio D'Ursi che ristabilisce il risultato di parità, due minuti dopo il v a n t a g g i o momentaneo dei siciliani siglato da Liotti. Il ritorno alla vittoria dei biscegliesi arriva nell'ultima gara interna stagionale c o n t r o l a Casertana, grazie ad una bella prestazione condita da due reti di Andrea Risolo nella prima frazione di gioco e di Ivan Jovanovic nella ripresa, a cui segue la rete di Turchetta per il definitivo 2 a 1, tra il tripudio del pubblico presente, che festeggia la permanenza in Lega Pro anche nel prossimo anno. Infine l'ultima gara di campionato regala l'undicesima vittoria stagionale

ai biscegliesi con un pirotecnico 4 a 2 contro la penultima in classifica il Racing Fondi. Il Bisceglie parte forte, cercando di fare subito sua la gara e sperando che da Andria giungano buone notizie per l'approdo ai playoff. Infatti dopo appena sette minuti di gioco va a segno per ben due volte: prima con Andrea Petta, lesto a schiacciare di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo, poi con un clamoroso autogol di Mangraviti, che maldestramente rinvia la palla nella propria porta. Quando tutto sembra in discesa, giunge inaspettato il pareggio dei romani che chiudono il primo tempo sul 2 a 2, grazie alle reti di Mastropietro e Adessi, sfiorando in più di un'occasione la rete del 3 a 2. Nella ripresa invece i biscegliesi tornano in campo desiderosi di fare proprio il match e ci riescono meritatamente grazie alle reti di Maxime Giron e Dentello Azzi che fissano il punteggio sul 2 a 4. Archiviata questa prima stagione nei professionisti, la società e i giocatori si apprestano a passare un meritato riposo prima di rimettersi a lavoro per ricominciare un'altra stagione che possa regalare ulteriori gioie alla propria tifoseria e all'intera città, con la speranza di poter far affidamento per ancora tanto tempo sul patron Nicola Canonico e la dirigenza biscegliese che lo ha affiancato in questo anno calcistico e, perché no, di qualche altra figura che rafforzi la società. Arcangelo Rana

Sportilia Volley Bisceglie

Incontri di maggio La squadra di pallavolo Sportilia Volley Bisceglie, allenata da sempre da Nuzzi Nicola, nella stagione 2016/2017 ha vinto il campionato di serie D con zero sconfitte, accedendo al campionato regionale di serie C. Nella stagione 2017/2018 la rosa è la stessa della stagione precedente, fatta eccezione per il ritorno della centrale Mariangela Di Reda e dell'opposto Emilia Gorgoglione. È composta dalle pelleggiatrici Arianna Losciale e Alessandra Parisi, dalle opposte Emilia Gorgoglione e Simona Rana, dalle centrali Mariangela Di Reda, Lucrezia Simone e Ylenia De Mango, dalle laterali Piera Losciale, Maria Grazia Nazzarini (che è anche il capitano della squadra) e Rebecca Lopopolo e dai liberi Elisabetta Todisco e Martina. È una giovane squadra costituita

quasi totalmente da biscegliesi che hanno coltivato la loro passione in loco. La metà delle atlete (Simona Rana, Ylenia De Mango, Rebecca Lopopolo e Martina Lavolpicella) fa parte delle giovanili della società, essendo under 18. Durante le competizioni il sestetto titolare è solitamente composto al palleggio da Arianna Losciale opposta a Emilia Gorgoglione con Capitan Nazzarini e Piera Losciale di banda, Mariangela Di Reda e Lucrezia Simone al centro e dal libero Elisabetta Todisco. A maggio la Sportilia si scontra con varie squadre della Puglia. Domenica 6 presso il Palazzetto dello sport “Enziteto” di Bari in Strada Catino gioca contro la Primadonna Bari Volley. Il primo incontro di maggio è

l'ultima partita della regular season, che decide l'esito dell'ultima classifica generale. Affinché la Sportilia Volley mantenga la sua posizione attuale (il primo posto in classifica), è necessario sconfiggere per 3-0 o per 3-1 la squadra avversaria. Se ciò avviene, c'è una sfida con il Noci (la prima squadra dell'altro girone) per avere una prima possibilità di salire in B2. Se arrivano seconde, si sfidano con la quinta squadra del girone B, la Volley Il Podio Fasano. Se ciò non avviene, invece, si scontrano con la vincente di tutti i play off. Nei mesi precedenti la squadra biscegliese ha raggiunto i seguenti risultati: Il 3 marzo ha perso per 0-3 con l'Adriatica Volley Trani. Il 10 marzo ha battuto per 3-0

l'U.S. Fides Triggiano. Il 17 marzo ha battuto per 3-0 il BLD Group Sannicola. Il 24 marzo ha battuto per 3-0 la Pallavolo 80 Brindisi. Il 31 marzo ha perso per 3-1 con il Volley Magik Copertino. In questo appuntamento, in cui le squadre si sono sfidate per il torneo Coppa Puglia, la partita è stata giocata con tanta tenacia e determinazione poiché la sfidante della squadra biscegliese è la miglior candidata al titolo di B2. Il 7 aprile ha battuto per 3-0 il Dream Volley Nardò Il 14 aprile ha battuto per 3-1 l'Amatori Volley Bari. Il 21 aprile ha battuto per 3-0 l'Appia Project Futurevolley. Il 28 aprile ha battuto per 3-0 l'Erredi Ass.ni Taranto. Lucrezia Valente

Maggio 2018


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