Mensile Valori n.42 2006

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MEMORIA ED EMOZIONI NEL FUTURO PROSSIMO

PANNELLI SOLARI CON ROUTER PER IL WI-FI

Il tema della memoria individuale e del suo legame con la sensorialità e le emozioni assumerà una centralità sempre più marcata negli anni a venire e i progetti in fase di sviluppo, anche da parte delle grandi corporation, sono numerosi. L’immagine fotografica, come rappresentazione del ricordo, sta vivendo grazie alla diffusione delle tecnologie digitali una enorme diffusione. Microsoft, che accanto alla presenza più classicamente commerciale ha numerosi programmi di ricerca e sviluppo, sta sperimentando nei suoi Live Labs un software dedicato al cosiddetto turismo digitale, ossia l’esplorazione di panorami e paesaggi attraverso il monitor di un computer. Il programma, chiamato Photosynth, è visionabile tramite una demo gratuita in Rete. Sul fronte del legame tra immagine, tracciabilità ed emozione si muove invece un altro esperimento presentato da un ricercatore indipendente al Sonar di Barcellona quest’anno prevede la possibilità di realizzare delle vere e proprie mappature emotive, legando la posizione nella città, mappata via gprs, ai picchi emotivi rilevati dal battito cardiaco.

Bruce Baikie e Marc Pomerleau, provenienti da Sun Microsystem, hanno varato il progetto Green Wi-fi, pensato per applicazioni in territori in cui alla difficoltà di far pervenire l’alta velocità per internet si somma il problema dell’assenza di energia elettrica. Green Wi-fi somma in un’unica struttura dal costo contenuto (circa duecento dollari statunitensi) un pannello solare e un router wi-fi in grado di fare da ponte con altre strutture analoghe, replicando quindi il segnale in misura esponenziale, senza limitazioni di accesso. Il progetto è stato concepito come ampliamento infrastrutturale per le campagne contro il Digital Divide, in particolare nelle enclavi dei paesi del Sud del mondo in cui l’assenza di infrastrutture tradizionali pone anche alle associazioni noprofit le maggiori difficoltà di intervento, per esempio su progetti di scolarizzazione a distanza o di presidio medico. In questi ambiti infatti la disponibilità della connessione si rivela un utile ausilio per la organizzazione di presidi sanitari e informativi in collegamento con il più vicino centro di assistenza.

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ANNO 6 N.42

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SETTEMBRE 2006

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IL BATTERIO MANGIA PETROLIO PER IL MARE UN SOFTWARE OPEN SOURCE CONTRO IL DIGITAL DIVIDE PER GLI OVER 55 Eldy è un’associazione noprofit di Vicenza che ha come scopo la promozione dell’alfabetizzazione informatica e dell’accesso alle nuove tecnologie per gli over 55. Ha sviluppato un software basato su architettura Linux pensato per facilitare l’accesso a strumenti informatici a chi non ha mai avuto occasione di utilizzarli. Il software è organizzato su finestre semplificate per instradare l’utilizzo verso le funzioni più utili per la socializzazione e il mantenimento di un’apertura sul mondo contro la solitudine. In particolare viene facilitato l’accesso alle funzioni di posta elettronica, accesso a internet, utilizzo della telefonia tramite internet-Voip (voice over ip). Il tema della generazione dei “Pleasure Growers” è di grande attualità soprattutto negli Stati Uniti ed attira l’interesse dei pubblicitari e delle aziende. In Italia si sconta un notevole ritardo nell’alfabetizzazione informatica ma i primi passi nella direzione di un allargamento dell’accesso alle conoscenze informatiche a chi ne è sempre stato escluso sembrano avviati. Il progetto di Eldy è stato sviluppato grazie alla collaborazione di utenti appartenenti ad una fascia di età, gli over 55, leggermente inferiore a quella dei destinatari anche per favorire la sua funzione di ponte tra diverse generazioni, per esempio attraverso il contatto tramite servizi a tariffa ridotta come Skype o con l’invio di email, oltre alla possibilità di accedere a forum di discussione in cui trovare risposta a problemi di salute, burocratici o creando una possibile alternativa alla solitudine forzata.

Il Centro di biologia ambientale della Società Helmholtz a Braunschweig, in Germania, ha annunciato di avere individuato e “sequenziato” il genoma del batterio Alcanivorax borkumensis, uno dei più importanti microrganismi la cui particolarità è la capacità di degradare il petrolio. La mappa genetica del batterio è stata completamente mappata. I ricercatori hanno individuato una serie di cluster di geni unici e caratteristici del batterio, identificandoli come quelli che gli consentono di spezzare in frammenti più piccoli e digeribili gli idrocarburi saturi presenti nel petrolio. Grazie al sequenziamento del genoma, i ricercatori sperano di disporre delle» conoscenze di base essenziali per progettare, sviluppare e ottimizzare le strategie razionali atte a mitigare i danni ecologici conseguenti alle perdite di petrolio nel sistema marino». Ogni anno, nel solo mare Mediterraneo, sono oltre duecentomila le navi, di cui circa 300 le grandi petroliere. Il solo inabissamento della petroliera Prestige aveva comportato un riversamento nelle acque marine di oltre settantamila tonnellate di petrolio, solo in parte recuperato con faticosi e complessi interventi.

CONTRASTO


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