Aprile 2021 - Paesi Etnei Oggi

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POLITICA IL PUNTO SU MASCALUCIA Aprile 2021 Anno XXVII - n° 289 | Free press

Fondato da Carmelo Pitrolino

LINGUAGLOSSA STORIA DEL COLLEGIO DEI DOMENICANI


categoria

SORRIDI NUOVE COLLEZIONI NEI NOSTRI NEGOZI

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S P E T TA C O L O Q U O T I D I A N O

Aprile 2021 - Anno XXVII / n. 289

USCITA PAESI ETNEI SAN GIOVANNI LA PUNTA

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Risiko Mascalucia 12 di Gabriele Patti

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Pronte le risorse per rilanciare il Polivalente 18 Di Claudia Mirabella

peopagine POLITICA IL PUNTO SU MASCALUCIA Aprile 2021 Anno XXVII - n° 289 | Free press

Fondato da Carmelo Pitrolino

Un laboratorio delle idee ante - litteram 24 di Andrea G.Cerra La controra di Enrico Anicito 30 di Salvatore M. Fazio Scommessa vincente 36 di Roberto Quartarone

CON GI TRA EI

LINGUAGLOSSA STORIA DEL COLLEGGIO DEI DOMENICANI

_20 Rubriche 9 Il Direttore di Fernando Massimo Adonia 44 Dall’alto di Giuseppe Matia Spampinato

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Aprile 2021 - Anno XXVII / n. 289

46 Letto, riletto, recensito di Salvatore Massimo Fazio

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Paesi Etnei Oggi Free Press Aprile 2021 - Anno XXVII / n. 289

Registrazione Tribunale di Catania N. 7/95 del 22/03/1995 Redazione Via Principato di Monaco, snc - 95030 Gravina di Catania Tel./Fax 095 396136 - Mobile. 340 6091442 334 924 3912 Distaccamento acese-jonico Via Nicolò Tommaseo, 61 - 95014 Giarre Mobile. 340 6080612 www.paesietneioggi.it redazione@paesietneioggi.it - paesietneioggi@pec.it Paesi Etnei Oggi è organo del

Numero chiuso il 15/04/2021 Direttore Responsabile Fernando Massimo Adonia Collaborano Roberta Fuschi, Nunzio Condorelli Caff, Agata Amantia, Carmelo Di Mauro, Thea Giacobbe, Michele Milazzo, Melania Tanteri, Roberto Quartarone, Isidoro Pennisi, Santi Zappalà, Laura Distefano, Francesca Santangelo, Marco Pitrella, Francesco Ricca, Antonio Giovanni Pesce, Salvo Giuffrida, Salvatore Massimo Fazio, Santo Privitera Foto di copertina Francesca Santangelo In collaborazione con:

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EDITORE Andrea Pitrolino Mail. editore@paesietneioggi.it Resp. Pubbliche Relazioni Giovanni Leotta Mobile. 340 6080612 Pubblicità Mobile. 348 7904214 commerciale@paesietneioggi.it

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Servizio abbonamenti Mobile. 348 7904214 Progetto grafico Valerio Platania www.valerioplatania.eu Tipografia Grafiche La Rocca Contrada Rovettazzo, sn 95018 Riposto (CT)

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IL DIRETTORE

di Fernando Massimo Adonia / direttore@paesietneioggi.it @fernandomadonia / meridianista

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a copertina non si chiede, si conquista. Non si compra, si ottiene. Non ci sono altre regole, non ci sono altri mezzi per finire lì davanti. È soltanto una decisione libera e insindacabile del direttore (in questo caso io, anche se ciò non mi qualifica più di tanto) a far sì che un personaggio possa essere segnalato per la sezione più prestigiosa del nostro giornale. Sezione che, con il tempo, e senza che ce ne accorgessimo, è divenuta sempre più fondamentale. Una scelta libera, dunque. Sembra ovvio ribadirlo, ma farlo può servire talvolta a tutti (me compreso). Questa riflessione, sicuramente insolita, la scrivo mentre sto preparando un incontro con dei liceali di Paternò sul giornalismo. A loro porterò la mia piccola esperienza da cronista, né più né meno. Esperienza che comunque mi offre degli spunti di riflessione per poter ragionare su di una professione, quella giornalistica, che nessuno ci insegna, semmai la si ruba. La si ruba, sì. Osservando, in primo luogo, l’esempio sul campo dei propri direttori, oppure leggendo gli articoli dei colleghi più bravi ed esperti di te. Una cosa che ho appreso è che un giornalista è tale soltanto se è credibile e credibile lo si diventa dicendo tanti no, anche se ciò porta innumerevoli rogne. Il compianto Francesco Foresta, in tal senso, è stato un grande maestro di vita. Innanzi tutto dire no a quel signore che la copertina la vuole, anzi la pretende. Magari promettendomi quintali di pubblicità (settore, per inciso, di cui non mi occupo e non me ne voglio assolutamente occupare). No, non si fa così. Quello è il modo migliore per farsi chiudere il telefono in faccia e mandarmi immediatamente in farmacia a comprare qualche rimedio contro il bruciore di stomaco. Le cose stanno molto più semplicemente. I personaggi finiti in tutta evidenza lì, ormai sono tanti, ci sono arrivati perché hanno una bella storia alle spalle. Sportivi, artisti, imprenditori, volti simbolo di

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comunità ferite o campioni di solidarietà. È successo pure di mettere politici (una scelta che conto di non fare più, perché i fraintendimenti sono tantissimi e i lettori – in piena era antipolitica – preferiscono ben altri volti). Mai dire mai, però: perché se il prossimo presidente della Repubblica fosse etneo, non ci penserei due volte a portarlo in vetrina! Mai dire mai! Questo caso limite ci aiuta a inquadrare meglio la cosa. A noi interessa il territorio, a noi interessano le storie originali, soprattutto quelle sotterranee. A noi interessano le scommesse (talvolta perse, pazienza). Spesso abbiamo voluto raccontare personaggi tutt’altro che famosi, ma lo abbiamo fatto nella consapevolezza – per intenderci – che dietro vi fossero quintali di sacrifici che spesso non sono neanche immaginati dai più. Succede di avere piccoli campioni in discipline che non finisco mai nei tg, ma ci sono. Anche quando abbiamo optato per degli imprenditori, lo abbiamo fatto non tanto per esaltare un singolo personaggio, ma per esaltare una dimensione: quella del lavoro. Spesso calpestata, nonostante sia al primo posto della nostra carta costituzionale. Ciò detto, spero che ci siamo intesi e che chi doveva intendere abbia inteso. Delle mie insindacabili scelte c’è soltanto una cosa che mi sento di rivelare: non c’è nessuno, tra quelli finiti in prima pagina, che non godesse della mia stima. O, perché no, della mia simpatia. Senza questi ingredienti, è difficile fare strada. Almeno fino a quando ci starò qui io.

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politica

RISIKO MASCALUCIA GLI EQUILIBRI IN CONSIGLIO COMUNALE E IL PESO DEI PARTITI IN GIUNTA: TUTTI I DOSSIER SUL TAVOLO DEL SINDACO VINCENZO MAGRA di Gabriele Patti

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Foto Meridionews

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occaforte sammartiniana con uno sguardo a destra. Palcoscenico di accordi e avvicendamenti, a tenere le fila del Comune di Mascalucia sono Italia Viva e Fratelli d’Italia. In mezzo una buona dose di civismo e gli azzurri di Forza Italia. Partiti, questi ultimi, principali protagonisti politici del territorio pedemontano. La gestione di uno dei comuni più caldi del Catanese, tra inchieste antimafia, caos rifiuti e l’implementazione di una nuova linea di trasporto Amt, si divide tra renziani e una parte del centrodestra. La giunta comunale è guidata dal sindaco Enzo Magra, «il sindaco di Mascalucia senza connotazioni politiche», si definisce lo stesso primo cittadino. Ad affiancarlo «un rappresentante per ogni forza politica», prosegue Magra. Italia viva, fino allo scorso marzo contava

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due assessori, riferimenti del consigliere regionale all’Ars Luca Sammartino: Alessio Cardì e Salamone Antonino Rizzotto che però - dopo essere uscito dalla porta nel 2019 e rientrato dalla finestra nel 2020 e, per dovere di cronaca, rinviato a giudizio nell’ambito dell’inchiesta che vede imputato anche Sammartino per corruzione elettorale durante le regionali del 2017 -, ha rassegnato le dimissioni per la seconda volta lo scorso marzo. «Ci stiamo organizzando per la sostituzione, ma per il momento non so darle un nome ufficiale», ammette il sindaco Magra a Paesi Etnei Oggi. Sul versante Fratelli d’Italia, a Salvatore Licciardello, subentrato al posto di Pietro Amantia, è stata assegnata la delega ai rifiuti, prima attribuita a Cardì. Licciardello è diretta espressione di Andrea Guglielmino, FdI pure lui, già presidente del Consiglio comunale e riferimento sul

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politica

territorio di Dario Daidone, ex azzurro e politico di lungo corso sulla scena locale. Ultimo per ordine di trattazione ma non per ruolo, il vicesindaco Raffaele Gibilisco. A entrare in giunta, insieme a Licciardello, anche Rita Cinardo di Forza Italia, che ha sostituito l’ex assessore al bilancio Sonia Grasso della Lega, il cui sponsor è il coordinatore provinciale Fabio Cantarella. «Ho rassegnato le dimissioni a fine agosto – spiega Grasso a Paesi Etnei Oggi – non perché avessi qualcosa contro qualcuno ma contro qualcosa». Il riferimento è ai risvolti dell’inchiesta antimafia Malupassu che ha svelato il passaggio del piano regolatore ancora in via di approvazione nelle mani del clan mafioso locale, ad opera di un dipendente comunale. «Ho rassegnato le dimissioni per logiche legate al turn over politico – precisa l’ex assessore leghista – ma anche perché l’amministrazione avrebbe dovuto prendere una posizione più netta contro le ipotesi formulate dalla procura e avremmo dovuto fare molto di più di una semplice indagine interna».

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Al di là delle inchieste, se questo è il parterre governativo, del senato cittadino fanno parte volti noti e meno noti del territorio. A sostegno del sindaco Magra ci sono i forzisti Valentina Lombardo e Damiano Marchese, e Fabio Mondelli, riferimento, a quanto pare, del deputato regionale Gaetano Galvagno. In opposizione invece Roberto Montalto e Fabio Savasta. Quest’ultimo socio fondatore – insieme al sindaco di Gravina Massimiliano Giammusso, il consigliere comunale a Catania Luca Sangiorgio e al presidente della IV circoscrizione Erio Buceti -, del movimento politico Avanguardia. «Sul territorio, però – sostiene Savasta a Paesi Etnei Oggi -, facciamo riferimento a Francesco D’Urso Somma», figlio dell’ex primo cittadino Pippo e vicino al coordinatore regionale di FdI Manlio Messina. Poi ci sono i tre consiglieri di Italia Viva: Angela Ranno, Alfio D’Urso e Gianluca Mazza. Che insieme a Mario Marino, Lorena Giardina e Giorgia Di Guardo, tutti espressione della lista Magra

«HO RASSEGNATO LE DIMISSIONI A FINE AGOSTO NON PERCHÉ AVESSI QUALCOSA CONTRO QUALCUNO MA CONTRO QUALCOSA».


sindaco, siedono tra i banchi del consiglio comunale a sostegno del primo cittadino. Sempre in maggioranza anche Letizia De Vita, candidata con la lista Mascalucia 2.0 di Luca Sammartino. Anche se, per De Vita, si parla di un avvicendamento con Andrea Guglielmino di Fdi, comunque in maggioranza. In opposizione, invece, oltre ai già menzionati Savasta e Montalto ci sono Lucia Italia, candidato sindaco non eletto che ha ottenuto il maggior numero di voti, la cui campagna elettorale è stata sostenuta

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dall’ex sindaco Turi Maugeri, anche se nell’assise non risulta far parte di alcun gruppo consiliare; il figlio di Turi Maugeri, Ignazio, eletto in Insieme per Mascalucia; Sebastiano Catania del M5s. Sebbene gli sporadici incontri di natura programmatica con il sindaco, rimane fuori dai giochi il Partito democratico, il cui circolo è guidato dal segretario Giuseppe Sbirziola.

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A R E A M E T R O P O L I TA N A

L’IMPORTANZA DEL FONDO AMBIENTE ITALIANO

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a tutela del patrimonio nazionale è uno degli elementi essenziali per la riscoperta del senso di appartenenza alla Storia di un Paese e dei suoi

luoghi. Il motto del Fondo Ambiente Italiano non a caso è «Per il paesaggio, l’arte e la natura. Per sempre, per tutti». Nato nel 1975, il FAI è una realtà di straordinaria vivacità che rappresenta il racconto di una storia militante. Una narrazione che racchiude le vittorie e le sconfitte di un gruppo di persone schierate in difesa del Paese più bello del mondo, citando il bel libro di Alberto Saibene dedicato alla storia del FAI. In Sicilia il FAI è presente in tutta l’isola, e la Delegazione catanese è tra le più attive e detiene un record noto solo a pochi: a Catania nel 2008 è stato fondato il primo gruppo giovani del FAI a livello nazionale ‘inaugurato’ per l’occasione alla presenza di Piero Angela. Tra le tante iniziative condotte dal gruppo giovani, guidato dalla delegata Martina Palumbo, e dal gruppo scuola, guidato dalla delegata Marilisa Spironello le giornate

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dedicate alla collaborazione con gli istituti scolastici della provincia. Da lunedì 8 a sabato 13 marzo 2021 si è tenuto il grande evento nazionale che il FAI da nove anni dedica al mondo della scuola, e in quest’anno così difficile per studenti e docenti, date le restrizioni dovute alla pandemia, gli studenti, formati dai volontari del FAI in collaborazione con i docenti, si sono cimentati nella scoperta del patrimonio collettivo con video in diretta Instagram e in differita sui canali IGTV delle Delegazioni FAI, visibili da tutti anche sul sito www.giornatefaiperlescuole.it. Nel territorio etneo gli studenti hanno condotto i visitatori alla scoperta del Real Collegio Capizzi di Bronte, divenuto oggi anche Istituto “Ven. Ignazio Capizzi”, nato per volere del sacerdote Ignazio Capizzi (1708-1783) con l’intento generoso di dotare il suo paese di un’istituzione che consentisse ai cittadini di Bronte di affinarsi e di crescere culturalmente. Altri luoghi in cui gli studenti si sono cimentati nelle vesti di ‘ciceroni’ sono Il Santuario della Madonna della Sacra Lettera di Riposto, un luogo di culto che ha segnato le tappe dello

sviluppo commerciale, territoriale e politico della comunità e che, ancora oggi, conserva il fascino di un passato sempre presente e la garitta ed il porticciolo di Santa Tecla ad Acireale. La garitta di vedetta veniva costruita con lo scopo di proteggere una sentinella e consentirgli la difesa dell’area, oltre che offrirgli un’ampia visuale sull’orizzonte. L’impegno della delegazione catanese prosegue in prossimità delle giornate di primavera del 15 e 16 maggio, e il territorio etneo sarà protagonista della due giorni con visite guidate dai volontari FAI a Linguaglossa, Riposto e Bronte. «L’obiettivo del FAI Giovani – dichiarano Palumbo e Signorello - è di far scoprire le bellezze del territorio a chi ogni giorno lo vive, riscoprire la propria storia attraverso un monumento o un bosco, che prima osservavamo come semplice background, ma che con le competenze adatte possiamo trasmettere anche ad altri. In tal senso è fondamentale il lavoro del FAI Scuola perché permette agli studenti di cimentarsi nel ruolo di Apprendisti Ciceroni divenendo loro protagonisti esclusivi per divulgare le bellezze che li circondano». (agc)


MOBILITÀ BRT, PRESTO DUE ROTONDE A FASANO

di Fiammetta Pessoa

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opralluogo congiunto, lo scorso 8 aprile, delle amministrazioni comunali di Catania e Gravina di Catania e della dirigenza Amt al cantiere dei lavori di rifacimento della corsia del Brt Amt che attraversa il quartiere Fasano su via Passo Gravina. Un passo in avanti verso una prospettiva integrata della mobilità metropolitana. Salvo Pogliese era infatti presente in una doppia prospettiva: sindaco di Catania e capo della ex Provincia regionale. Nell’ambito di questi lavori, come richiesto fortemente dall’amministrazione pracalota, si stanno realizzando due rotonde in prossimità dell’intersezione tra via Passo Gravina e via Saverio Fiducia, che consentiranno l’accesso in via Fiducia anche dal viale Aldo Moro di Gravina, e all’intersezione tra via Carrubella e via Passo Gravina, che rappresenteranno il nuovo ingresso da Sud a Gravina, consentendo alle due parti di Fasano, amministrativamente divise tra Catania e il primo Comune della cintura metropolitana, di superare finalmente le barriere fisiche che ne hanno

limitato per tanti anni gli interscambi sociali e commerciali. Spiega il sindaco Massiliano Giammusso: «Per chi vive il quartiere Fasano o lo attraversa quotidianamente – ha detto – si tratta finalmente della realizzazione di un antico sogno. Il nostro più sentito ringraziamento al sindaco di Catania Salvo Pogliese per avere accolto le nostre istanze formalizzate anche con una mozione, con primi firmatari i consiglieri gravinesi Francesco Ferlito e Paolo Kory, votata all’unanimità dal nostro consiglio comunale». Al sopralluogo, in rappresentanza dell’amministrazione catanese c’erano l’assessore alla Mobilità Pippo Arcidiacono, il consigliere comunale Alessandro Campisi, e, tra gli altri, il responsabile ufficio mobilità Mario Monica, i tecnici dell’Ufficio traffico urbano Fabrizio Donzelli (già sindaco di Gravina) e Pietro Freni. Presente anche il presidente Amt Giacomo Bellavia con una rappresentanza aziendale, che ha personalmente constatato il ripristino di tutte le vecchie fermate Amt di via Passo Gravina grazie alla nuova linea 901.

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istruzione

ARRIVANO LE RISORSE PER RILANCIARE IL POLIVALENTE SAN GIOVANNI LA PUNTA, LA CITTÀ METROPOLITANA E LA CONSULTA PROVINCIALE DEGLI STUDENTI ASSIEME PER UN OBIETTIVO A LUNGO ATTESO

di Claudia Mirabella

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mmonta a quattro milioni di euro il finanziamento ministeriale dedicato alla manutenzione straordinaria del Polivalente di San Giovanni La Punta, come dichiara il sindaco metropolitano di Catania Salvo Pogliese durante un sopralluogo tenutosi proprio al liceo Ettore Majorana alla presenza, tra gli altri, dei dirigenti delle scuole appartenenti al plesso, il sindaco del Comune etneo, Antonino Bellia, e i rappresentanti degli studenti. Il polivalente da decenni accoglie studenti provenienti da ogni parte della provincia di Catania soprattutto per la vasta varietà di indirizzi che offre e per la sua posizione

strategica: nel cuore cioè dei paesi etnei. Il plesso, negli anni, è andato sempre più deteriorandosi per la mancata manutenzione degli edifici dovuti alla carenza di risorse economiche. «I fondi sono stati stanziati dal ministero dell’Istruzione e la Città metropolitana di Catania è riuscita ad aggiudicarseli tramite un progetto sviluppato nel corso dei tavoli di lavoro che la consulta provinciale studenti ha svolto insieme al sindaco Pogliese. Racconta a Paesi Etnei Oggi Piermaria Capuana, presidente della Cps (consulta provinciale studenti) di Catania. «Entro 90 giorni dovremo presentare un progetto esecutivo che dovrà essere approvato e dopo si darà avvio al bando per gli appalti. Entro nella pagina accanto I.I.S. “Enrico De Nicola” (foto dal sito ufficiale) nella foto accanto da sinistra: Nino Bellia Salvo Pogliese Piermaria Capuana Daniele Capuana

un anno dovremmo aver svolto i lavori, abbattendo così la burocrazia e cercando di portare avanti le necessità che da anni vengono espresse da studenti e dirigenti. La consulta provinciale studenti ha avuto davvero un ruolo chiave nella vicenda continua il rappresentante - assicurando il più ampio e trasparente confronto tra la città metropolitana e tutte le problematiche segnalateci dai rappresentanti e dirigenti delle varie scuole, ponendoci anche come garanti del finanziamento». Per anni si è parlato molto della condizione edilizia del polivalente di San Giovanni La Punta e oggi sembra che un miglioramento concreto per il plesso stia per diventare realtà. «Io sono molto orgoglioso del traguardo che abbiamo raggiunto noi rappresentanti anche grazie all’intervento della Cps. La nostra scuola ci ha dato tanto e migliorandola può darci ancora di più. Un grande risultato ottenuto per le generazioni

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future che sceglieranno di studiare al Polivalente» dichiara Salvo Dispinzieri, rappresentante di istituto del “De Nicola”. Ci si domanda quindi se sarà finalmente questa l’occasione di rinascita tanto attesa per il famoso e tanto amato polivalente di San Giovanni La Punta.

«IO SONO MOLTO ORGOGLIOSO DEL TRAGUARDO CHE ABBIAMO RAGGIUNTO NOI RAPPRESENTANTI ANCHE GRAZIE ALL’INTERVENTO DELLA CPS. LA NOSTRA SCUOLA CI HA DATO TANTO E MIGLIORANDOLA PUÒ DARCI ANCORA DI PIÙ.»

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sport

SAN GIOVANNI LA PUNTA PATTINAGGIO ARGENTO PER I DIAVOLI ROSSI DI GIANFRANCO CASTORINA

di Agata Amantia

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Diavoli Rossi di Gianfranco Castorina continuano a mietere successi, portando a casa ancora una volta medaglie e riconoscimenti. Proprio nei giorni scorsi hanno preso parte ai Campionati Italiani svoltisi a Pescara dove la giovanissima Martina Castorina(14 anni) si è aggiudicata l’argento della categoria ragazze nella gara 3000 metri a punti. Mentre la sorella Giorgia, nella medesima gara, si è aggiudicata il sesto posto, seguita da Marzia Saraniti al ventesimo posto. Ottime prestazioni anche per il settore maschile dove Gioele Arena ha ottenuto il quattordicesimo posto nel giro ad atleti contrapposti e Matteo Battiato il sesto posto nella 2000 metri ad eliminazione per

la categoria ragazzi “12. «La preparazione di Martina era all’altezza dell’oro – commenta Gianfranco Castorina, papà orgoglioso delle gemelle Martina e Giorgia - ma va bene lo stesso! Sono molto contento dei risultati raggiunti dai miei atleti anche perché, nonostante il periodo difficile e le restrizioni dovute alla pandemia, hanno continuato ad allenarsi regolarmente con le dovute precauzioni. Ho avuto anche la collaborazione dei genitori che li hanno sempre accompagnati pur rischiando i verbali. Nonostante avessimo l’ autorizzazione a svolgere l’attività, perché il pattinaggio fa parte degli sport di interesse nazionale, la Federazione ci aveva avvertiti che sarebbe bastata una minima violazione delle norme per far


scattare le sanzioni. Anche partecipare alle gare non è stato facile perché dovevamo fare continuamente i tamponi e mantenere le distanze previste. Pertanto abbiamo lavorato più a livello individuale che collettivo durante gli allenamenti. Però siamo stati fortunati perché non ci siamo mai dovuti fermare con il vantaggio di praticare questo sport all’aria aperta, quindi con meno rischi».Non meno significativi i risultati ottenuti nella seconda tornata dei Campionati Italiani di Pescara dove i Diavoli Rossi hanno conseguito il seguente piazzamento: 15° posto nel giro ad atleti contrapposti Andrea Ardita (categoria juniores), quinto e ventiseiesimo posto rispettivamente Gabriele ed Alessio Fichera nella 3000 mt a punti, 11° posto Sofia Battiato nella 1000 mt formula moldiale e 30° Maria Angela Vecchio nel giro ad atleti contrapposti. «Andrea Ardita è molto promettente ma ha ancora margini di crescita - ha poi continuato Gianfranco Castorina Quest’anno ha fatto un salto di qualità. Lo ha confermato con il suo piazzamento al 15° posto nonostante si sia affacciato alla categoria juniores per il primo anno. Punto molto anche su Gabriele Fichera che si è piazzato al quinto posto nella categoria allievi ed anche sui fratelli Sofia e Matteo Battiato che con il loro impegno potranno sicuramente scalare la vetta delle prossime classifiche. Intanto pensiamo già alle prossime gare di giugno. Parteciperemo anche quest’anno ai World Sport Games di Rimini ed agli Italian Roller Games a Riccione». Nello staff, sempre presente, Carmelo Castorina papà di Gianfranco e fondatore nel lontano 1978 della A.s.d. Diavoli Rossi, di cui è stato anche allenatore per tutta una vita e a cui non ha rinunciato neanche adesso, ottemperando ai compiti di segreteria ed occupandosi dei più piccoli con la misurazione della temperatura perché per lui, come ci ha detto suo figlio, «senza i pattini non c’è vita».

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/ BILANCI E PROGETTI PROMOTION

Tremestieri Etneo

DONNE e POLITICA

ALESSANDRA CUGNO ELETTA NELLA LISTA FRATELLI D’ITALIA, SI AGGIUDICA IL SUO SECONDO MANDATO IN CONSIGLIO COMUNALE CON 316 PREFERENZE

Pallottoliere in mano con ben 316 preferenze Alessandra Cugno classe 1986, candidata alle elezioni dello scorso 14 marzo, al consiglio comunale di Tremestieri Etneo porta a casa un risultato importante, ribaltando le previsioni degli exit poll e che oggi, la vedono seduta per il secondo mandato sugli scranni del consiglio comunale tremestierese all’interno della lista di “Fratelli d’Italia” insieme al giovane Alessio Firrincieli e Agata Triolo. Mamma di due figli, Emanuele di 8 anni e Alessio di 1, Alessandra Cugno è sposata con Tommaso Maltese anch’egli attuale consigliere comunale nel Comune di Gravina di Catania e fra i più votati durante le ultime amministrative del 2018. Insomma, uniti nell’amore e nella politica, un binomio indispensabile che nel corso della loro esperienza politica ha permesso di raggiungere risultati importanti. «I nostri risultati - incalza Tommaso Maltese con un pizzico di orgoglio - sono senz’altro traguardi ottenuti soprattutto, grazie alla disponibilità di un gruppo di amici che hanno creduto e continuano a sposare il nostro modus operanti, quello della politica senza censure e senza padroni, liberi nelle scelte, figlie di una politica esclusivamente al servizio della collettività, con l’unico obiettivo di lavorare con senso di abnegazione per le comunità che ci hanno

eletto, mia moglie a Tremestieri Etneo ed io a Gravina di Catania con in testa l’attuale sindaco Massimiliano Giammusso». «Elezioni tanto sofferte quelle di Tremestieri Etneo perchè rinviate più volte e che finalmente hanno visto in primis la riconferma con oltre il 75% di preferenze del nostro sindaco Santi Rando - commenta Alessandra Cugno. Il nostro risultato - continua - è sicuramente il riconoscimento del buon lavoro che io e gli altri consiglieri comunali abbiamo svolto in questi quasi 6 anni trascorsi insieme. Sono convinta che questi 5 anni che verranno, saranno gli anni della raccolta, avremmo sicuramente la fortuna di vedere partorire alcuni dei nostri progetti in cantiere, questo ci inorgoglisce e ci dà la forza di continuare su questa direzione. Ricordo a me stessa, che nel 2015 ci trovammo con una amministrazione in pre-dissesto, con un piano di riequilibrio con un debito di oltre 3 milioni di euro, oggi ci riteniamo soddisfatti perché, al contrario, chiudiamo il consuntivo in positivo». Famiglia, politica e non solo, Alessandra nutre da sempre amore incondizionato per il ballo latino americano, al punto di essere da anni master professionista e titolare della scuola di ballo asd “Star Dance” con sede a Gravina. Ballerina per molti anni insieme a Samuel Peron attuale ballerino di “Ballando con le


MAMMA DI DUE FIGLI, ALESSANDRA CUGNO È SPOSATA CON TOMMASO MALTESE ANCH’EGLI ATTUALE CONSIGLIERE COMUNALE NEL COMUNE DI GRAVINA E FRA I PIÙ VOTATI DURANTE LE ULTIME ELEZIONI DEL 2018

Stelle” Alessandra oltre a ricoprire il ruolo di giudice ha partecipato a decine di competizioni a livello europeo. «Il mio percorso di ballerina è iniziato all’età di 5 anni. Il mio amore per il ballo è ed è stato profondo fin dal primo momento. Quando in tv vedevo tutte quelle ballerine danzare mi dicevo: anche io voglio diventare come loro. Quello che oggi insegno ai miei allievi, oltre la disciplina, è di combattere per le loro scelte, di superare i propri limiti. Pretendo rispetto delle regole, che non

si limitano solo durante le lezioni, ma saranno anche strumento nella vita quotidiana. Un percorso - continua Cugno - che ho riversato nel mio piccolo anche nel mio impegno politico e sociale. Abbiamo spesso organizzato, preciso e tengo a sottolineare a costo zero, spettacoli di danza per la comunità di Tremestieri, oggi purtroppo utopia a causa del covid ma, che speriamo, di riproporre alla collettività per far vivere piccoli momenti di spensieratezza e aggregazione attraverso la magia della danza».


cultura

UN LABORATORIO DELLE IDEE ANTE-LITTERAM IL COLLEGIO DEI DOMENICANI A LINGUAGLOSSA

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di Andrea Giuseppe Cerra

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a crescita di una comunità cittadina è legata anche a quanti hanno potuto, nel tempo, promuovere le arti e le lettere, formando le classi dirigenti del domani. Un caso meritevole di menzione è quello della presenza dei padri domenicani a Linguaglossa. Nell’agosto del 1946 giungono a Linguaglossa i primi frati domenicani che danno vita a un seminario per le giovani vocazioni, con annessi i corsi di studi riconosciuti dallo Stato. I Domenicani ebbero come prima struttura che li ospitò, per gentile concessione, il palazzo Previtera nel quartiere Sant’Antonio. L’Ordine, con un gruppo originario di pionieri, realizza la fondazione. Sono degli innovatori per l’epoca: Raimondo

Cascio primo superiore, Luigi Pintacuda filosofo, primo direttore e preside, Umberto Barilaro letterato e poi preside, Gianfilippo Stagnitta e Gerolamo Ciaramitaro e, in fine, Padre Bernardo Scammacca, della famiglia patrizia catanese, con l’incarico di tessere e garantire proficue relazioni tra l’Ordine e gli enti pubblici. Scammacca sceglie contestualmente l’architetto per progettare la nuova ‘casa’, il Collegio San Tommaso d’Aquino. Particolarmente curato il progetto architettonico che ha investito l’intero quartiere in cui sorse il Collegio: fa parte dell’architettura anche il viale Tommaso Fazello e la piazza Ambrogio Gullo che, insieme al piazzale, costituiscono un calice in cui si immerge l’ostia rappresentata dal monumentale colonnato. Il 30 gennaio del 1947 si registra il riconoscimento canonico della fondazione

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cultura

e l’8 novembre del 1947 con una solenne cerimonia, alla presenza di tutte le autorità e con la partecipazione del Superiore generale dei frati, lo spagnolo Emanuele Suarez, si pone la prima pietra della nuova ‘casa’ San Tommaso d’Aquino. Nell’agosto del 1948 si celebra a Palermo il nuovo Capitolo Provinciale che conferma definitivamente l’apertura della Casa, eleggendo come nuovo superiore provinciale il linguaglossese Padre Ambrogio Gullo. Egli sarà l’indispensabile prosecutore della nuova costruzione, in grado di portarla a compimento. La ricerca condotta dal prof. Francesco Sofia (Il Collegio. Per una storia della casa San Tommaso a Linguaglossa, Bari 2005), ci offre un quadro complessivo della realtà domenicana a Linguaglossa. Alla fondazione della nuova struttura contribuì anzitutto l’Ordine domenicano, non vennero meno doni significativi e simbolici, comunque utili date le scarse finanze del secondo dopoguerra. I cittadini linguaglossesi concorsero con una colletta di 120.000 lire, la famiglia Scammacca con 100.000, la famiglia Gullo con 20.000, l’Amministrazione comunale con il ricavato della vendita del taglio di dieci pini del Bosco Ragabo.

IL COLLEGIO DEI PADRI DOMENICANI A LINGUAGLOSSA CONSERVA OPERE ARTISTICHE DI PREGIO AL SUO INTERNO

A breve si sarebbero aggiunte le offerte considerevoli degli emigrati linguaglossesi negli Usa, i cui nomi sono ancora in bella vista nelle dediche delle vetrate istoriate della chiesa del Collegio. Il collegio dei Padri domenicani a Linguaglossa conserva opere artistiche di pregio al suo interno, tra queste certamente la tela di Sebastiano Conca (Gaeta, 8 gennaio 1680 - Napoli, 1º settembre 1764), la Madonna del Rosario con Bambino tra San Domenico di Guzman e Santa Caterina da Siena. Grazie alle ricerche del critico e storico dell’arte Antonio D’Amico, sappiamo che l’opera giunge in Sicilia verosimilmente sul finire della prima decade degli anni Dieci del Settecento, in un’imbarcazione partita dal porto di Ostia, commissionata da una qualche personalità rilevante dell’ordine dei Domenicani, e verrà custodita a Catania nella chiesa di Santa Caterina da Siena, quartier generale dell’Ordine nella Sicilia orientale. Si tratta di una imponente e significativa pala d’altare dove la centralità della soave figura

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della Madonna, che consegna la corona del rosario a San Domenico, mentre sorregge il figlio Gesù che si erge in piedi sulle sue ginocchia, diventa modello replicato e copiato da diversi artisti, tanto da far sorgere e diffondere copiosamente in Sicilia un vero e proprio linguaggio ‘conchesco’ che permane fino agli albori dell’Ottocento. Si diffonde l’influenza classicista di Conca. La stupefacente opera viene spostata agli inizi degli anni Cinquanta, dopo i disastri causati dalla Seconda guerra mondiale, raggiungendo la etnea Linguaglossa, divenendo la pala d’altare della Chiesa di San Nicola, all’interno del Collegio. Quell’opera che fino all’Ottocento era motivo di ammirazione da parte degli artisti che la mutuano e se ne servono per dar vita alle loro composizioni, nel Novecento viene colpita da un silenzio ridondante, entrando in una chiesa che ancora oggi la custodisce, pur non sapendo che quell’immagine è alla radice di molte altre immagini che pullulano nelle Chiese siciliane. La presenza domenicana nel comune etneo è stata determinante per la crescita culturale e sociale del territorio. Quando ancora tantissimi centri minori italiani non vantavano scuole statali medie e superiori, a Linguaglossa, terra perlopiù di contadini e artigiani, ebbero la possibilità di accedere a una formazione di eccellenza. Oggi il Collegio ritorna a perseguire le finalità delle origini, come luogo di cultura e di formazione. Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla generosità del Professore Salvatore

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LA PRESENZA DOMENICANA NEL COMUNE ETNEO È STATA DETERMINANTE PER LA CRESCITA CULTURALE E SOCIALE DEL TERRITORIO. Castorina che, innescando il dialogo tra la Provincia Domenicana, la Confraternita e la Fondazione Mediterranea Morgagni, ha avuto un ruolo determinante nella riattivazione del complesso monumentale San Tommaso. “Oggi – afferma Castorina – con la riscoperta del San Tommaso come ‘Laboratorio delle idee’, celebriamo non solo la ripresa delle attività del Collegio, dove per anni sono state forgiate le menti più illuminate del territorio, ma il 7 marzo 2021 (data di inaugurazione della struttura dopo i lavori di restauro) verrà ricordato soprattutto come un momento di riscossa che ha ricevuto il consenso attivo di molte intelligenze. Quando mi chiesero di presiedere la Confraternita di Sant’Egidio (santo patrono di Linguaglossa) ho dubitato, ma proseguendo, ho riscoperto l’importanza di Sant’Egidio nella storia ed è proprio all’insegna del suo nome che oggi gettiamo le basi per la creazione di un centro immerso nella bellezza, dove innescare il confronto sul benessere economico siciliano ed avviare nuove iniziative virtuose in ambito turistico, culturale, accademico e industriale”

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PROMOTION

Euro Soccorso ODV l'assistenza al momento giusto

Corsi di formazione, una struttura interamente dedicata agli anziani e un pool di ambulanze private con sede a Sant’Agata Li Battiati, capaci di garantire un servizio di soccorso immediato e sicuro


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on dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio. Bisogna custodire la gente, aver cura di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, degli anziani, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore. Tenendo ben saldo il significato di queste bellissime parole pronunciate da Papa Francesco, nasce nel 2009 per volontà del suo fondatore Salvo Toti Bruno, nel cuore di Sant’Agata Li Battiati, l’associazione di volontariato Euro Soccorso. Vocazione e spirito di sacrificio verso il prossimo quindi, un binomio indissolubile che spinge il suo fondatore a trasmettere negli anni questi valori al figlio Sebastiano, giovane 21enne, e dal 2020 nuovo rappresentate legale di Euro Soccorso, nomina che spinge tutt’oggi padre e figlio a lavorare in assoluta sinergia e abnegazione per il mondo del volontariato a 360 gradi. Un servizio meticolosamente impeccabile fornito di ambulanze private dotate di assoluto comfort, igiene e sicurezza che si occupa di pronto intervento 24 ore su 24 in tutta la provincia di Catania e non solo. Uno staff esperto e preparato per ogni eventualità medica, si occupa attivamente del trasporto, trasferimento e assistenza dei malati. Euro Soccorso effettua su richiesta dei propri assistiti trasferimenti dal domicilio all’ospedale o clinica, non dimenticando di proporre un servizio efficiente per sostenere le dimissioni ospedaliere protette per pazienti ancora non totalmente autosufficienti, ai trasferimenti dalla propria residenza al domicilio estivo o invernale, alla possibilità di essere assistiti e trasportati durante una ricorrenza importante di famiglia a cui non si può mancare o per presidiare eventi e manifestazioni con la presenza di un ambulatorio mobile di primo soccorso.

L’organizzazione di volontariato Euro Soccorso si occupa anche del trasporto di pazienti che devono viaggiare con voli sanitari. Il loro staff infatti trasporta il paziente in ambulanza fino alla pista dove è presente l’aereo del volo sanitario. Le loro ambulanze collaborano ad esempio con l’unità spinale dell’ospedale Cannizzaro e con altri presidi ospedalieri. Grazie al servizio di ambulanze private è inoltre possibile garantire la sicurezza e la tranquillità in qualsiasi occasione con la presenza di auto mediche e veicoli attrezzati con dispositivi moderni e sofisticati e di operatori medici e infermieristici qualificati. Ma la solidarietà e la professionalità dello staff altamente qualificato di Euro Soccorso non si ferma qui. E viaggia infatti oltre la provincia etnea. Oltre la Sicilia. Offrendo appunto servizi di trasporto in tutta Italia e anche all’estero, i cosiddetti “trasporti a lunga percorrenza”, infatti, proprio recentemente (come dimostrano le immagini) i professionisti di Euro Soccorso si sono recati con i loro mezzi nella lontana Romania. Euro Soccorso non è solo questo, spinti dalla passione per la propria mission, l’associazione di volontariato offre oggi anche corsi di formazione per l’assistenza infermieristica, per il primo soccorso e per il salvataggio in emergenza presso la propria sede di Sant’Agata Li Battiati. Inoltre l’associazione si avvale del supporto di una casa protetta facente parte della Coop. Soc. “Il cerchio della vita” con sede a Catania in via Louis Braille 8, una struttura interamente dedicata agli anziani che offre un servizio di assistenza con operatori socio-sanitari di grande esperienza. La villa è dotata di giardino e di camere con ogni tipo di comfort.

EURO SOCCORSO ODV Via San Michele Arcangelo, 52 - Sant'Agata Li Battiati (CT) 095 7258094 - www.eurosoccorsocatania.it


musica

L’ELETTRO-INDUSTRIAL TRA L’ETNA E LO IONIO di Salvatore Massimo Fazio

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ontrora è il nuovo Ep di NCT333 (monicker sotto il quale si cela il compositore jonico-etneo Enrico Anicito), uscito il 20 marzo a tre mesi dal precedente “Aion”. Se con quest'ultimo eravamo stati trasportati nelle gelide altezze della metafisica gnostica e dell'ascesi alchemica, con Controra il compositore siciliano invita a esplorare un territorio psichico a noi più prossimo, dove trame di ambient elettronico, suoni industrial e ritmiche downtempo evocano le atmosfere oziose e voluttuose del “sud del sud dei santi” di Carmelo Bene, il tutto catapultando l'ascoltatore nell'abbacinante oppressione delle terribili ore della canicola estiva. Atmosfere che all'inizio del XX secolo lo scrittore inglese Norman Douglas, in viaggio nel meridione italico, così suggellava: «Adesso la chiamano controra, l'ora di cattivo augurio. Uomini e bestie sono incatenati dal sonno, mentre gli spiriti si aggirano intorno, come a mezzanotte». La controra è quel tempo, temuto da saggi, vecchi e folli, in cui i meriggi lenti e afosi dell'estate mediterranea aprono varchi al demone meridiano dal quale nel Salmo 90 si cerca scampo. Come rientra nella sua opera? «Ho avuto una profonda suggestione nei confronti delle ore estive della canicola sin da fanciullo. Conservo il ricordo dei miei nonni materni che avevano un forte timore reverenziale per questa fase del giorno; appellavano tale periodo: “u cauru”. In queste ore era vietata

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qualsiasi attività che non fosse dormire. All'epoca pensavo che tali precauzioni fossero determinate da mere questioni climatiche; col tempo scoprii che nel folklore e nella tradizione esoterica alla controra erano associate diverse epifanie di entità sottili a vario titolo rifacentisi a quello che la tradizione cristiana chiama “demone meridiano”, potenza che si manifesta come voluttuosa accidia, vizio da cui mi sono trovato spesso sopraffatto e contro il quale

LA CONTRORA È QUEL TEMPO, TEMUTO DA SAGGI, VECCHI E FOLLI, IN CUI I MERIGGI LENTI E AFOSI DELL’ESTATE MEDITERRANEA APRONO VARCHI AL DEMONE MERIDIANO DAL QUALE NEL SALMO 90 SI CERCA SCAMPO.

ho dato inizio a una mia personale guerra interiore. L'opera artistica mi è utile a definire lo spazio di lotta interiore e tentare un superamento». Anche in Aion troviamo riferimenti a dottrine esoteriche e pratiche di ascesi: a cosa è dovuta la predilezione a queste tematiche? «M'interesso a questi argomenti dall'adolescenza, spinto dalla netta intuizione che la realtà non si esaurisca

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musica

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nel mero aspetto materiale e che se le cause del divenire stanno oltre il velo della percezione ordinaria, è dovere di ogni essere senziente farne esperienza per trovare un senso al crudele dato di fatto di esistere. Da giovane lessi autori come Evola, Guenon e Kremmerz: mi aiutarono a dare una struttura organica alle mie intuizioni. Con i loro scritti mi approcciai alle tradizioni esoteriche d'oriente e d'occidente, conoscenze grazie alle quali iniziai a prendere confidenza con l'apparto simbolico e metafisico che lega nel loro nucleo essenziale tutte le tradizioni spirituali autentiche. In tal modo, dopo l'allontanamento iniziale, mi sono anche riavvicinato alla tradizione Cristiano Cattolica riuscendo a scorgerne gli aspetti fondanti e il valore del suo simbolismo. Tali concezioni si sono riversate naturalmente nell'attività artistica che è diventata essa stessa strumento di ascesi». KZL333: cosa accadde? «I KZL333 furono messi in pausa, non c'erano più le condizioni economiche e le energie per dare continuazione al progetto. Negli anni successivi fui coinvolto, oltre le mie composizioni in solitaria, in altri progetti quali i Wall of Isolation e l'Ubu Khan Klan. Restai in contatto con l'ambiente lavorando saltuariamente come dj e il tecnico del suono, ma col tempo mi ritrovai a mettere in discussione la mia attitudine creativa. Superai la

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crisi abbandonando ogni aspettativa e interiorizzando il principio ascetico dell'azione pura senza scopo appreso dal Bhagavad Gita». 'UKhan Records' e due nuovi dischi: qual è il movente del ritorno? «Negli ultimi anni la situazione socioeconomica è collassata, mi ritrovai di colpo 40enne con niente in mano e senza prospettive. La clausura pandemica ha esasperato questa situazione; mi si poneva innanzi un deserto arido e silente, un punto zero che però poteva rappresentare anche uno spazio libero da cui trarne un'affermazione di volontà assoluta. Da qui l'idea di impiegare il tempo e i talenti a disposizione per far quello che mi riconosco come autentico: occuparmi di musica; fondando l'UKhan Records ho scommesso al rialzo. Ho esordito pubblicando le mie opere per studiare i meccanismi del settore, ma dai prossimi mesi mi dedicherò alla produzione di altri artisti che stimo. So che è una battaglia quasi persa, ma come diceva una figura a me molto cara, il Barone Roman von Ungern-Sternberg: “La vittoria o la sconfitta sono due puttane bugiarde. Solo la guerra m’interessa. Non quello che viene dopo. Bisogna combattere sino in fondo. Anch’io ritengo che questa guerra sia perduta. Ma la disperazione è bugiarda quanto la speranza. Solo una cosa conta: diventare ciò che si è e fare ciò che si deve”. Tutto il resto è conseguenza».

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QUI GE R M O G LIA IL F UT U R O UNA REALTÀ IMPRENDITORIALE AI PIEDI DELL'ETNA PARTORITA NEL LONTANO 1970 DALLA DOTTORESSA IN AGRARIA MARIA GAETANI


<< ENTRA NEL NOSTRO SHOP ON-LINE << Alle radici di ogni realtà imprenditoriale c’è sempre una storia che racconta di impegno, passione e sacrificio, valori indispensabili per dare continuità ad un azienda con più di 50 anni di storia. Grazie a questi valori e alla lungimiranza di Maria Gaetani dottoressa in agraria, proveniente da una famiglia di agronomi, fiorisce nel 1970 l’azienda agricola Vivai Etna con sede centrale a Gravina e i suoi centri di produzione ubicati a Mascali e Paternò specializzati nella produzione di palmizi e piante mediterranee. Oggi ad aver preso in mano le redini dell’azienda è Ginoprelli Dario dottore in agraria e figlio di Maria Gaetani che, animato dalla stessa passione della madre porta avanti con impegno e dedizione l’azienda di famiglia curando nei minimi dettagli gli interi processi produttivi, dalla semina alla commercializzazione finale, trasmettendo ai suoi operatori giorno dopo giorno la passione e la competenza che gli contraddistinguono da sempre. Piccoli passi per grandi risultati hanno permesso a Vivai Etna nell’arco degli ultimi 35 anni di storia, oltre alla progettazione e realizzazione di aree verdi, comprese le strutture fisse murarie e gli impianti di illuminazione e irrigazione, di dedicarsi anche al settore dei bonsai, fino ad essere oggi uno dei più importanti centri del meri-

Via A. Gramsci, 192 Gravina di Catania 095 212478 - 338 2218671 www.vivai-etna.it

dione nella produzione e manutenzione di queste pregiatissime piante. Una ampia superficie all’interno della struttura destinata interamente all’arte giapponese. Un tour emozionante all’interno dei Vivai Etna e il loro Garden Center che riesce per chi lo visita a catapultarsi in un’atmosfera tutta orientale, successo ottenuto grazie anche alla presenza costante all’interno di numerose esposizioni e al ricevimento di alcuni premi prestigiosi. I vivai Etna offrono oggi, un largo ventaglio di servizi che spaziano dalla consulenza, alla progettazione di aree verdi ornamentali, fino alla realizzazione chiavi in mano dell’intero progetto. Qualsiasi iniziativa, avviene dopo un attento esame del territorio e una valutazione delle condizioni del terreno, dell’esposizione al sole, del tipo di ambiente che si vuole creare. Oltre a essere stati selezionati anni addietro dall’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Catania, riconoscimento simbolico segno distintivo di qualità e convenienza e alla collaborazione attiva con “laborArch”, prestigioso studio di architettura del paesaggio fondato e diretto da Annibale Sicurella, si sono affidati e continuano ad affidarsi a Vivai Etna oltre i privati anche importanti enti pubblici come il Comune di Mascalucia, di Gravina, di Scordia, e tanti altri. I SERVIZI • PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI AREE VERDI, GIARDINI E TERRAZZE • REALIZZAZIONE DI IMPIANTI DI IRRIGAZIONE ED ELETTRICI PER L’ILLUMINAZIONE NOTTURNA • STRUTTURE MURARIE DI CONTENIMENTO O DI NATURA ESTETICA COME GAZEBI, MURETTI, LAGHETTI ARTIFICIALI E CAMMINAMENTI • INSTALLAZIONE DI PRATO PRONTO A RULLI • MANUTENZIONE DI AREE VERDI PRIVATE E PUBBLICHE • POTATURA E ABBATTIMENTI CON MEZZI PROPRI • SPOSTAMENTO DI PIANTE ANCHE DI ALTO FUSTO • CLINICA E PENSIONE BONSAI • ADDOBBI NATALIZI • LISTE NOZZE E BUONI REGALO • PROGETTAZIONE COMPUTER GRAFICA


categoria

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di Roberto Quartarone

Foto di Francesca Santangelo

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La polemica si rinfocola ogni tanto: privilegiare il negozio locale o il grande centro commerciale? E in tempi di pandemia, è giusto spendere tanto online invece di aiutare le realtà locali, messe in ginocchio dai mesi di lockdown? Ben prima di questo difficile periodo, due catanesi hanno scommesso sull’online, cuocendo nello stesso calderone un po’ tutte queste idee. E alla fine uscendone vincitori, tra i negozi virtuali più importanti d’Italia, partendo dai Paesi etnei.

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iuliano Lombardo e Domenico Lombardo, nessuna parentela, sono i soci che hanno creato la Lombardo Shop, diventata in pochi anni un piccolo colosso, dal fatturato importante. Hanno anche un negozio a Trecastagni: sono quindi una di quelle aziende glocal, globalizzate perché vendono dovunque, ma radicate nel territorio d’origine.

NEL 2017, LOMBARDO SHOP È STATO IL PRIMO NEGOZIO SU EBAY D’ITALIA; TUTT’ORA È TRA QUELLI PIÙ IMPORTANTI ANCHE SU AMAZON E FACEBOOK.

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LA STORIA «Nel 2009 eravamo in piena crisi economica – ricorda il primo dei due soci –. Domenico aprì un profilo su ebay, su cui vendeva oggetti usati presi nei negozietti, prima locali e poi cinesi. Andava bene, troppo: lo hanno obbligato ad aprire un profilo professionale con partita iva. Così ci siamo conosciuti e abbiamo deciso di iniziare insieme, da una busta con 20 euro di prodotti, dividendoci i compiti. Io ero un tecnico di fotocopiatrici, lui lavorava in un ingrosso di casalinghi: presto abbiamo chiesto di passare part time e infine ci siamo licenziati».

Quando abbiamo iniziato, abbiamo fatto un giro delle aziende locali e molti ci hanno chiuso le porte in faccia. Pensavano fossimo ragazzini e di non aver bisogno dell’ecommerce. Qualche anno dopo, molti sono tornati da noi, quasi supplicandoci. È stata una rivincita! Il secondo problema sono le infrastrutture: chi fa questo lavoro al Sud è molto più svantaggiato, perché non abbiamo la continuità territoriale, le spedizioni ci mettono un giorno in più. Partiamo con una penalità e, se qui si emerge, significa che si ha qualcosa in più rispetto agli altri in Italia».

IL DRAGONE ROSSO A proposito di infrastrutture, i migliori affari, i Lombardo, li hanno fatti con la Cina e il tema è di stretta attualità. «Dopo un primo periodo in cui compravamo i prodotti qui, abbiamo iniziato a viaggiare. Siamo andati direttamente in Estremo Oriente, dove abbiamo stretto degli accordi con le fabbriche, facendo un accurato giro di perlustrazione. Noi importiamo direttamente dai produttori, così i costi si riducono. Purtroppo, durante la pandemia MENTALITÀ E SVANTAGGI – nota Giuliano Lombardo –, i costi delle Inventarsi un lavoro online prima che spedizioni sono aumentati tra il 700 e il iniziasse il boom delle start up ha cambiato 1000%. Noi abbiamo avuto 30 container la vita ai due Lombardo, che però hanno bloccati a Suez di recente… Sono sicuro che dovuto vincere un’atavica diffidenza. ci sarà un rincaro generalizzato dei prodotti «Aprire questo tipo di attività qui ha avuto provenienti dalla Cina, che riguarderà tutti». due difficoltà – prosegue Giuliano –. La prima è la mentalità. Molti pensano alla QUALITÀ E ASSISTENZA truffa: “Se conviene, chissà cosa c’è sotto!” È una legge di mercato: tagliando la filiera, si

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«Aprire questo tipo di attività qui ha avuto due difficoltà. La prima è la mentalità. Molti pensano alla truffa: “se conviene, chissà cosa c’è sotto!” Quando abbiamo iniziato, abbiamo fatto un giro delle aziende locali e molti ci hanno chiuso le porte in faccia».

Giuliano Lombardo


«Purtroppo, durante la pandemia, i costi delle spedizioni sono aumentati tra il 700 e il 1000%. Noi abbiamo avuto 30 container bloccati a Suez di recente… sono sicuro che ci sarà un rincaro generalizzato dei prodotti provenienti dalla cina, che riguarderà tutti».

Domenico Lombardo


co at ver goria

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«SI TORNA ALL’IDEA GLOCAL DI PRIMA: LA DIFFERENZA LA FA ANCHE LA PRESENZA, DELL’AZIENDA NELL’ASSISTENZA, E SUL TERRITORIO, PER RISPONDERE A TUTTE LE NECESSITÀ DI CHI ACQUISTA ONLINE» può accedere a prodotti di qualità più alta a cifre minori. «Cerchiamo di mixare prodotti importati con prodotti italiani e certificati – riprende il cofondatore di Lombardo Shop –. Le persone pensano che Cina significhi basso costo e bassa qualità: non è vero. La qualità va cercata, lavorando sui costi. In più online si possono risparmiare altre spese e ci sono tante tutele per il consumatore!» In più, si torna all’idea glocal di prima: la differenza la fa anche la presenza, dell’azienda nell’assistenza, e sul territorio, per rispondere a tutte le necessità di chi acquista online. «Noi lavoriamo più che sul ricarico sulla quantità di ciò che vendiamo – prosegue Giuliano –. Cerchiamo di guardare avanti per scoprire le nuove tendenze e cambiare velocemente i prodotti di punta… In più è il back office che fa la differenza. Vendere è facile; il difficile è l’assistenza. Oggi lavoriamo soprattutto con i telefoni ricondizionati. E la gente si fida e torna perché sa che se ha bisogno ci siamo. Il passaparola qui aiuta». MAKING THE DIFFERENCE Nel 2017, Lombardo Shop è stato il primo negozio su ebay d’Italia; tutt’ora è tra quelli più importanti anche su Amazon e Facebook. «Non abbiamo mai scelto una categoria di riferimento – chiude Lombardo –: dagli elicotteri radiocomandati, ai braccialetti dell’equilibrio, al cake design… Quando un trend diventa di massa, ci stacchiamo. È vero, siamo qualche chilometro in più del “chilometro zero”, ma in questo modo abbiamo prima quei prodotti che la gente trova sulle grandi piattaforme internazionali di ecommerce».Ecco cosa fa la differenza: guardare avanti e avere una visione chiara. E anche in Sicilia, così, si può fare impresa di successo.

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dall’alto

Nicolosi

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Foto di Giuseppe Matia Spampinato / instagram@imatiat


La lettera

Recovery plan e donne una sfida possibile? Caro direttore, nel mese di dicembre 2020, su 101 mila posti di lavoro cancellati dalla pandemia 99 mila appartenevano a donne. Si tratta del 98% del totale: a certificarlo è l’Istat, che ha diffuso i dati (provvisori) dei tassi di occupazione. Il coronavirus, oltre alle vittime e ai posti di lavoro persi, porta alla luce anche le disuguaglianze che affliggono l’Italia. Faticosamente si era arrivati a un tasso di occupazione femminile del 50% e adesso scende di nuovo. Occorre urgentemente adoperarsi per estirpare le radici culturali, stereotipi duri a morire, che rendono il mondo femminile più fragile e persino più esposto alla recessione da Covid. Non è qui di «questione femminile» che ragioniamo, ma della forza di uno Stato attento a un futuro sostenibile. Non è «questione femminile» quando si immagina di promuovere risorse per le giovani imprese guidate da donne o di dare impulso a quel «neo-terziario sociale» che in altri Paesi offre beni e servizi per le famiglie (creando centinaia di migliaia di nuovi posti). Non è «questione femminile» quando si incoraggiano forme di conciliazione per i due genitori o flessibilità nel ricorso ai congedi parentali. Non parliamo di «questione femminile» quando riflettiamo sui meccanismi e i benefici per la società intera dell’equità di salario. Nel mondo degli affari, in politica e nella società nel suo complesso, potremo raggiungere il nostro pieno potenziale solo utilizzando tutti i nostri talenti e la nostra diversità. Impiegare soltanto la metà della popolazione, la metà delle idee e la metà dell’energia non è sufficiente.

Chiara Guglielmino Portavoce Regionale PiùEuropa

Il Recovery plan è un’occasione da non perdere per cominciare ad aggredire le profonde diseguaglianze di genere che attraversano il nostro Paese, a partire dal mercato del lavoro». Abbiamo una chanche unica di sviluppo per l’Italia e dobbiamo coglierla in pieno, non solo per le donne ma per il Paese intero. L’occasione data non può essere perduta. Il possibile utilizzo dei fondi Next Generation EU è cruciale al riguardo. La risposta più importante consiste nello stabilire quante risorse potrebbero venire dai fondi europei e come potrebbero essere utilizzate. Non vi è dubbio che la parità di genere sia assimilabile ad una riforma di struttura e che i suoi effetti producano risultati economico -sociali positivi, prevedibili e duraturi. Le donne si sono fatte portatrici di nuovi comportamenti culturali e sociali, hanno elaborato modelli che prevedono l’investimento nella cura e nel benessere delle persone, un nuovo equilibrio tra tempi di cura e di lavoro, nuovi modelli di condivisione, un nuovo rapporto tra uomini e donne così come tra economia e ambiente. Queste sono alcune tra le risorse più preziose che abbiamo. Usiamole per creare valore e benessere sociale, garantire diritti e welfare. L’occasione è ora, cogliamola per costruire un oggi e un domani migliore.

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libri

LETTO, RILETTO

RECENSITO

di Salvatore Massimo Fazio È il filosofo che ha fondato la corrente del nichilismo cognitivo. Poco avvezzo alla mondanità, vive a fasi alterne tra Sant’Agata Li Battiati, dove mantiene la residenza, Roma e Torino.

Titolo: Agata rubata Autore: Valerio Musumeci Edizioni: Bonfirraro Editore Numero pagine: 360 Prezzo di copertina: € 18,90

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a scelto uno sfondo impegnativo, il giornalista catanese Valerio Musumeci, per il suo romanzo d’esordio. “Agata rubata”, edito da Bonfirraro, è un giallo-noir ambientato durante le celebrazioni in onore della Santa Patrona della città di Catania. Nel romanzo la Festa viene annullata – come in effetti è accaduto quest’anno, a causa del Covid-19 – con la scusa di una fantomatica allerta meteo. Toccherà al giornalista Salvo Lanza, vecchio lupo del mestiere, scoprire perché il sindaco Alessandro Amenta abbia presso una decisione tanto assurda, che mette a rischio l’ordine pubblico in città. Il tutto mentre Catania diventa sempre più tragica e cupa, e l’orizzonte degli eventi si tinge di colori assurdi e mistici, non per questo meno inquietanti. “Quando ho iniziato a scrivere il romanzo non potevo immaginare che lo avrei pubblicato in corrispondenza dell’annullamento della Festa”, commenta Musumeci. Poco più di una coincidenza, assicura, “visto che la prima stesura risale al 2014”. Nessuna volontà di descrivere

le celebrazioni e di dare giudizi su di esse, precisa l’autore. “Sant’Agata è un argomento molto serio, c’è chi ha passato la vita a studiarla. Storici, accademici, colleghi giornalisti. Non ho mai avuto l’intenzione di farne un ritratto, perché non avrei avuto le capacità”. La Festa rappresenta piuttosto lo sfondo – enormemente suggestivo – per una vicenda che ha l’ambizione di camminare sulle proprie gambe. “Una storia profondamente catanese, che come primo scopo ha quello di intrattenere i lettori”. Nel corso della sua “indagine”, Salvo Lanza si renderà conto – suo malgrado – che il destino della città è legato al suo. E che lo strano annullamento della Festa può essere compreso soltanto da lui. La scrittura di Musumeci è resa vivace da frequenti incursioni nel dialetto catanese, con tutte le sue coloriture, e da un’ironia che accompagna l’intera trama senza nulla togliere al gusto del noir. Che ha le carte in regola per piacere ai lettori, non per forza siciliani.


Aprile 2021 - Anno XXVII / n. 289

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