9. Situazioni particolari Paziente fragile e “anziano”
I pazienti anziani con FA hanno un rischio di ictus più elevato e pertanto, rispetto ai soggetti più giovani, hanno una maggiore probabilità di trarre beneficio dalla TAO. L’età avanzata non deve essere considerata un fattore discriminante per attuare gli interventi disponibili per il controllo della frequenza e del ritmo, inclusi l’impianto di pacemaker e l’ablazione transcatetere. I soggetti anziani presentano spesso comorbilità multiple che possono condizionare la qualità di vita molto più dei sintomi correlati alla FA. La presenza di alterata funzionalità renale ed epatica unitamente all’assunzione di plurime terapie mediche aumenta il rischio di interazioni farmacologiche e di reazioni avverse. Allo scopo di ridurre le complicanze correlate alla terapia per il trattamento della FA, nel paziente fragile è opportuna una gestione integrata della FA ed un accurato aggiustamento posologico.
Cardiomiopatie ereditarie, canalopatie e vie accessorie
Il trattamento delle condizioni cardiache sottostanti costituisce un aspetto fondamentale nella gestione dei pazienti con FA affetti da cardiomiopatie a carattere ereditario, comprese le malattie aritmogene ereditarie. Nei pazienti con FA e sindrome di Wolff-Parkinson-White con evidenza di una via anomala è raccomandata l’ablazione transcatetere della via nomala allo scopo di ridurre il rischio di morte improvvisa. La FA rappresenta l’aritmia di più frequente riscontro nei pazienti con cardiomiopatia ipertrofica e si associa ad un rischio elevato di ictus, determinando la necessità di anticoagulazione orale. La FA di nuova insorgenza in soggetti giovani apparentemente sani deve indurre a ricercare attentamente eventuali condizioni ereditarie valutando la storia clinica, l’anamnesi familiare e il fenotipo ECG ed effettuando test di imaging cardiaco e test genetici mirati. Raccomandazioni per i pazienti con cardiomiopatia ereditaria Raccomandazioni Classea Livellob Sindrome di WPW Nei pazienti con FA e sindrome di WPW con via anomala a conduzione rapida è raccomandata l’ablazione transcatetere della via anomala allo scopo di prevenire episodi di morte cardiaca improvvisa.
I
B
Nei pazienti con sindrome di WPW sopravvissuti ad arresto cardiaco improvviso è raccomandata l’esecuzione immediata dell’ablazione transcatetere della via anomala.
I
C
IIa
B
Nei pazienti asintomatici con preeccitazione manifesta e FA deve essere presa in considerazione l’ablazione transcatetere della via anomala previo accurato intervento di counseling.
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