Infezioni sessualmente trasmesse
Neisseria gonorrhoeae Definizione
Classificazione Adams JA
Royal College of Paediatrics and Child Health
La gonorrea è un’infezione causata dal batterio Neisseria gonorrhoeae e può essere genitale, rettale o faringea. La maggior parte dei bambini con gonorrea genitale presenta sintomi, nonostante siano stati descritti bambini asintomatici. I sintomi più comuni sono una secrezione vaginale nelle femmine e una secrezione uretrale nei maschi. Nelle infezioni rettali uno studio ha riportato sintomi (dolore rettale e secrezione in 3 casi su 4); mentre in un altro studio tutti e 7 i bambini erano asintomatici. I bambini con infezione faringea erano sempre asintomatici. Il periodo di incubazione negli uomini è fino a 2 settimane, mentre nelle donne e nei bambini il periodo di incubazione non è ancora definito. La presenza dell’infezione (coltura positiva per gonorrea della zona genitale, anale e faringea) in un bambino, al di fuori del periodo neonatale, conferma il contatto della mucosa con secrezioni infette. Tale contatto, molto probabilmente, è di natura sessuale. L’abuso sessuale è la più probabile modalità di trasmissione in bambini affetti da gonorrea. In letteratura non è stabilita l’età a cui possa essere esclusa la possibilità di trasmissione verticale dell’infezione. Note di pratica clinica: • In un bambino affetto da gonorrea non oftalmica confermata, la possibilità di un precedente contatto sessuale dovrebbe sempre essere considerata, a meno che non ci sia una chiara evidenza di trasmissione perinatale (per esempio infezione materna confermata al momento del parto). • Quando un bimbo presenta un’infezione da gonorrea, in assenza di un’infezione materna accertata, è probabile che abbia subito un abuso sessuale. • Una diagnosi positiva nella madre non esclude un abuso sessuale nel bambino. • La diagnosi di gonorrea necessita di un’attivazione urgente dei servizi di protezione del bambino.
Indicazioni del Gruppo di lavoro
Il riscontro di un’infezione da Neisseria gonorrhoeae, se si esclude la trasmissione verticale, è più frequente nella popolazione dei soggetti vittime di abuso sessuale che in quella dei soggetti non abusati. Note: • Una diagnosi positiva nella madre non esclude un abuso sessuale nel bambino. • In letteratura non è stabilita l’età a cui possa essere esclusa la possibilità di trasmissione verticale dell’infezione.
Diagnosi
Trasmissione verticale (infezione materna al momento del parto).
differenziale
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