Il tecnico sanitario di laboratorio biomedico
S
ono 43 i professionisti che operano nei diversi laboratori dell’Ospedale Meyer: laboratorio analisi, genetica medica, neurogenetica, fibrosi cistica, diagnostica delle malattie del sistema nervoso e metabolismo, immunologia e immunoematologia e medicina trasfusionale. La numerosità di laboratori specialistici del Meyer e di test diagnostici resi disponibili dall’innovazione tecnologica e dalle più aggiornate evidenze scientifiche fa sì che il tecnico di laboratorio sia un professionista che fa dello sviluppo delle proprie competenze una componente essenziale del proprio agire quotidiano. Pur non avendo un rapporto diretto con il bambino, il tecnico di laboratorio del Meyer è consapevole di essere un elemento essenziale del suo percorso di diagnosi e terapia in quanto produce dati analitici su cui il clinico opera le proprie scelte o prodotti terapeutici e di supporto rilevanti nella cura di patologie importanti (emocomponenti, prodotti per terapia cellulare, sacche per terapia parenterale, cellule staminali per il trapianto emopoietico, antiblastici). Oltre all’elevato grado di competenze richiesto cui giunge dopo un sistematico addestramento sul campo, il tecnico di laboratorio del Meyer è attento ad aspetti cruciali per il contesto in cui opera: il contenimento dell’invasività del prelievo e la unicità e irripetibilità del materiale biologico. A tale scopo seleziona metodi diagnostici che necessitano di piccoli volumi di campione e che hanno un appropriato grado di sensibilità e specificità in relazione allo scopo del test, nonostante le interferenze di sostanze comunemente presenti nei campioni pediatrici e collabora con infermieri e medici fornendo tutte le informazioni necessarie al prelievo e alla Rossella Cigolini1, Stefania Gianassi2 1. Laboratorio analisi e specialistici r.cigolini@meyer.it 2. Responsabile Assicurazione Qualità Cell Factory s.gianassi@meyer.it
Cell Factory Meyer Nel marzo 2013, viene istituita l’officina per la produzione di prodotti per terapie avanzate che ha lo scopo di produrre “farmaci sperimentali” da utilizzare nell’abito di dossier clinici conformemente alle norme di Buona Fabbricazione (GMP) e alle norme di Buona Pratica Clinica (GCP) con autorizzazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco. In analogia con le officine farmaceutiche tradizionali, il DLgs 219/2006 stabilisce la necessità di individuare oltre alla Persona Qualificata, figure chiave quali il Responsabile di Produzione, il Responsabile di Controllo Qualità e il Responsabile Assicurazione Qualità affidate a tecnici di laboratorio che hanno mostrato interesse, competenza e disponibilità a portare avanti un progetto ambizioso, complesso e unico sul territorio regionale con prospettive terapeutiche avanzate in ambito oncologico, nella medicina rigenerativa e nella terapia genica.
preparazione del paziente. Considerare unico e irripetibile un prelievo di materiale biologico, leggere la presenza di un bambino e di una famiglia dietro una provetta, immaginarne l’ansia e l’attesa per una diagnosi che potrebbe modificare il naturale percorso di crescita fin dalla più tenera età, questo caratterizza tutti i professionisti di quest’area che, insieme alle competenze
tecnico-specifiche, sviluppano un alto grado di attenzione agli aspetti etici dell’iter diagnostico e di follow-up che soprattutto le malattie croniche richiedono: screening neonatale, diagnosi genetica di malattie ereditarie, terapia di supporto trasfusionale, manipolazione di cellule staminali emopoietiche, sono solo alcuni esempi. Complessità tecnologica, efficienza organizzativa, attività di ricerca e collaborazioni internazionali sono i
moltoMEYER | 3 – 2015
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