San Zeno è di tutti - Lettera ai giornali sul Piano per il diritto allo Studio

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Diritto allo studio… Con il piano “Diritto allo studio” le amministrazioni comunali promuovono servizi per le famiglie, sforzandosi di contenere i costi e di bilanciarli in un giusto rapporto fra reddito e numero dei figli. Questo significa che, normalmente, una famiglia a basso reddito sopporta costi dei servizi più bassi, in una proporzione stabilita dalle fasce ISEE adottate dal Comune. Per quanto riguarda San Zeno Naviglio, almeno per quest’anno il costo della mensa scolastica non è aumentato, pur rimanendo alto: infatti un buono pasto si attesta a 6 € per la quasi totalità dei bambini. D'altronde, le grandi proteste dei genitori dello scorso anno, provocate dalla decisione dell’Amministrazione Comunale Abbiati di portare il costo da 4,50 di 7,20 € in un Consiglio Comunale agostano, e la nostra contestuale dimostrazione, conti alla mano, che si sarebbe potuto contenere l’aumento anche a 5,50 €, avevano condotto l’Amministrazione Abbiati a tornare parzialmente sui propri passi, aumentando poi il costo da 4,50 a 6 euro lo scorso autunno e le hanno sconsigliato altri “giochi di prestigio ferragostani”. Rimane però ancora una grande ingiustizia, una vera e propria discriminazione fra le famiglie sanzenesi con più figli. Il piano del diritto allo studio, deliberato dall’Amministrazione Abbiati a luglio, prevede che nel caso in cui ci siano più figli che frequentano la mensa, venga applicato uno sconto del 20% per ogni figlio (l’unica cosa che “è calata negli ultimi anni” sono stati infatti gli sconti: lo sconto per le famiglie era del 30% fino all’anno scolastico 2012-2013). Questa regola vale per tutti, meno che per le famiglie presenti nelle prime tre fasce ISEE, cioè quelle con il reddito più basso. Sì, caro direttore e cari lettori, quelle famiglie, che il piano del diritto allo studio dovrebbe maggiormente tutelare, NON POSSONO USUFRUIRE DELLO SCONTO per il secondo, terzo, quarto figlio... La motivazione ? Secondo il Sindaco e la sua Amministrazione: “dato che pagano già poco: nessuno sconto”. Dimenticandosi che il “poco” e il “tanto” sono in proporzione a quello che una persona guadagna: per chi guadagna centomila euro l’anno, un euro non pesa molto, ma per una famiglia con due figli ed il papà disoccupato un euro è “moltissimo”. Questo padre di famiglia deve essere aiutato, immediatamente, non deve elemosinare un contributo speciale all’assessore di turno. Quello che è scandaloso è che questa decisione non è stata presa perché incide in modo forte sul bilancio (si tratterebbe di qualche centinaio di euro), ma perché sono state considerate privilegiate le famiglie nelle fasce ISEE più basse: questo non ha nulla a vedere con la parola “diritto”. In questi anni non siamo mai riusciti a far ragionare l’Amministrazione e ad eliminare questa vergognosa discriminazione verso chi ha di meno. Confidiamo che questo appello pubblico induca il Sindaco Abbiati ad una ulteriore riflessione e ad eliminare questa ingiustizia. Altro importante compito del piano del diritto allo studio è quello di individuare i bisogni delle famiglie e soddisfarli attraverso specifici servizi, favorendo così la frequenza delle scuole in ambito comunale, ciò per ridurre e limitare al minimo quei i casi in cui i genitori debbano portare i propri figli in scuole dei Comuni vicini, magari perché quanto viene offerto non copre tutte le esigenze o viene ritenuto di scarsa qualità o troppo costoso. Abbiamo segnalato a questo proposito all’assessore Loredana Serpelloni ed al Sindaco Ernesto Abbiati che, fra la popolazione in età scolare dai 6 ai 13 anni residenti a San Zeno, circa 80 ragazzi (ma pare siano quasi 100: per i dati definitivi aspettiamo ancora risposte) su 414, frequentino scuole fuori dal nostro Comune.


Un dato molto preoccupante secondo noi, indice di un disagio, di nuove esigenze: un problema su cui riflettere e indagare, per conoscerne le ragioni e trovare delle soluzioni. Quando così tante famiglie fanno frequentare ai loro figli le scuole fuori dal paese, inconsapevolmente incidono anche sul resto della Comunità: le frequentazioni sono poi diverse, gli amici sono quelli della scuola che si frequenta, si rischia di perdere il senso di appartenenza al paese, che può divenire così solo il luogo dove si torna a dormire. Più persone vivono appieno la nostra Comunità e migliore sarà il nostro paese. Non abbiamo indicato colpevoli, ma sottolineato il problema rendendoci disponibili ad affrontarlo con l’Amministrazione, per trovare assieme le soluzioni al problema, o almeno dare ascolto, mostrare attenzione a queste tante famiglie sanzenesi. Nel Consiglio Comunale del 30 luglio, da parte dell’Assessore e del Sindaco c'è è stato un netto rifiuto della nostra proposta e della nostra disponibilità a lavorare assieme per la nostra Comunità. Lo riteniamo un segno di quella vecchia politica, fatta di sterili contrapposizioni ideologiche, di cui non si sente più il bisogno. Le nostre proposte restano valide e speriamo che questa lettera pubblica induca l’Amministrazione ad occuparsi del problema.

Fabio Odelli Piazzale Marcolini 55 25010 San Zeno Naviglio Cellulare 3393044251 Telefono 0302160609


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