Notiziario Parrocchiale San Bartolomeo e San Rocco Ottobre 2019

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Sito web parrocchia: www.parrocchiasb.it Email: parrocchiasba@gmail.com Email redazione: bollettino.parrocchiasba@gmail.com Sito web oratorio: www.oratoriosb.altervista.org NUMERI UTILI Rev. Don Giulivo Facchinetti Parroco..............................Tel. 035 640045

NOTIZIARIO delle COMUNITÀ PARROCCHIALI

SAN BARTOLOMEO in ALMENNO

Anno XCVI - N. 7 Ottobre 2019 «L’Angelo in Famiglia» - Pubbl. mens. - Sped. abb. post. - 50% Bergamo Direzione e Amministrazione: Società Editrice SS. Alessandro Ambrogio Bassiano Bergamo - Viale Papa Giovanni XXIII, 118 - Tel. 035.21.23.44 Abbonamento annuale L’Angelo in Famiglia + Notiziario Parrocchiale : 25 € Copia singola L’Angelo in Famiglia + Notiziario Parrocchiale : 3,5 €

Rev. Don Dario Mazzoleni Vicario Parr. ........................Tel. 3518140908 Rev. Don Giuseppe Mignani a Longa...............................Tel. 035 644192 Rev. Don Vittorio Carrara in Albenza..............................Tel. 035 645332 Rev. Suore - Scuola Materna. ............................................Tel. 035 640096 Conferenza S. Vincenzo........ .............................................Tel. 035 640812 SS. MESSE FESTIVE • Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo: 8 - 10.30 - 18 • Chiesa Parrocchiale di San Rocco: 9.30 - 19.00 • Longa: 8.30

SAN ROCCO in ALBENZA

• Barlino: 9.30 SS. MESSE DELLA VIGILIA • Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo: 16.30 • Cascine: 18.00 SS. MESSE FERIALI

ota: gli orari delle SS. Messe sono presenti nel N “­Calendario delle iniziative” e sui fogli settimanali ­disponibili nelle chiese CONFESSIONI

Ogni venerdì: in Parrocchiale San Bartolomeo ore 17.00 - 19.00 Ogni sabato: in Longa ore 10.00 - 11.30 in Parrocchiale San Bartolomeo ore 9.00 - 11.00 in Parrocchiale San Bartolomeo ore 15.00 - 16.15 a Cascine ore 17.15 - 18.00 In occasione di ogni funerale un sacerdote sarà disponibile per le confessioni mezzora prima della celebrazione.

Ottobre 2019

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In confidenza... sempre”: è il nuovo anno pastorale.

“Un cammino che riprende, continua, comincia con le domande di

Siamo ormai tornati alla normalità, agli impegni che caratterizzano la maggior parte delle nostre giornate; al lavoro per i grandi, alla scuola per i più giovani. Si torna anche a casa magari dopo qualche piccolo o grande viaggio, dopo un periodo di presa di distanza dal "tran tran" di ogni giorno. Ritorniamo anche a vivere la comunità che è un po' la nostra casa, la casa in cui ci incontriamo con tanti altri. E ci rendiamo conto che sentiamo il richiamo a stare insieme perché dentro il nostro cuore da sempre abitano domande che ci rendono simili a tutti: sono le domande che riguardano il senso profondo delle cose e dell'esistenza. Guardando Maria di Magdala che piange vengono alla mente le lacrime del bambino appena nato e quelle più silenziose di chi lascia questo mondo, e poi le tante lacrime visibili o segrete, di sofferenza e …di gioia che accompagnano la vita di ogni persona che esprimono interrogativi più che certezze. Sono domande che agitavano l'interiorità anche di Maria di Magdala la quale era andata al sepolcro di Gesù: Che senso ha la vita? Vale la pena amare e amare come Lui ha amato? Che cos'è la morte e come possiamo pensarla e parlarne con una luce di speranza? C'è qualcosa o Qualcuno capace di darci una gioia che sa sfidare anche il buio e le tenebre? C'è dignità nel portare avanti la vita tra le responsabilità che questa comporta in famiglia e nel lavoro? Come trovare chi corrisponde al nostro desiderio di essere amati? Come assumere l'esigenza di costruire comunità solidali? Sì, ricominciamo con le domande di sempre e ci ritroviamo intorno a quella "Storia" che ha risposte non preconfezionate, ma tali da farci amare ancora di più la vita, da indurci a tentare di volerci un po' di bene, a sperare quando altri non sperano, a perdonare nonostante tutto, ad accogliere vincendo la paura di ritrovarsi ingannati. Quella "Storia" è la "storia di Gesù"; è - più precisamente - la persona di Gesù da cui Maria di Magdala non riusciva a staccarsi nemmeno dopo che era morto. Per questo rimaneva al limitare del suo sepolcro e non le sembrava un gesto inutile. Per questo anche noi continuiamo a fare le domande di senso a Lui e non ad altri perché solo Lui ha parole di vita eterna (cfr Gv 6, 68).

Pietro Tironi

Dentro questo contesto diventa significativo il nuovo anno pastorale con le varie proposte che vorrebbero arrivare al cuore della vita di ciascuno. Tutto inizia da quel sepolcro vuoto, da quella donna in lacrime e dalla Parola del Risorto che la chiama per nome e le domanda perché piange e chi cerca. Da lì partono Michele e Pietro per servire fratelli e sorelle di Bolivia. 2

Michele Viganò durante la sua esperienza in Bolivia nel 2017

Comunità S. Bartolomeo e S. Rocco


Anche l’ordinazione diaconale il 31 ottobre e presbiterale il 30 maggio 2020 di Luca, Andrea, Michael, Davide che vede coinvolta in maniera provvidenziale e straordinaria la nostra comunità, ha la sua sorgente in quel sepolcro vuoto. Vogliamo anche noi chiedere a questi giovani quando e come “si sono sentiti chiamati per nome”, se hanno trovato colui che raccoglie ogni lacrima, che cosa cercano, desiderano, sognano per la loro vita e…quella dei fratelli. La celebrazione dell’Eucarestia, l’annuncio della Parola, la testimonianza della Carità che, come ingredienti impastati insieme, fanno crescere la comunità cristiana, dicono in maniera sintetica ciò che viene poi proposto in termini di orari, luoghi, calendario, …Messa, Sacramenti, catechesi, incontri, attenzione ai poveri vicini e lontani... per essere riempiti di Lui.

Luca Sana: ministero del Lettorato. 3 maggio 2018

“Io sono una preghiera in cammino. Con un vuoto di fame in me io cammino, cibo non potrà riempirlo; Con un vuoto di spazio in me io cammino, nulla potrà riempirlo. Con uno spazio di tristezza in me io cammino, nessuno lo colmerà. Per sempre solo, per sempre triste io cammino, per sempre vuoto, per sempre affamato io cammino, con dolore di grande bellezza io cammino, con vuoto di grande bellezza io cammino. Ora con un Dio io cammino, ora i passi muovo tra le vette, ora con un Dio io cammino, a passi di gigante, oltre le colline.” (Preghiera degli indiani Navajos)

Andrea Borgonzoni: ministero dell'Accolitato. 19 aprile 2018

Buon cammino… In confidenza! don Giulivo Ottobre 2019

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LE NOSTRE COMUNITÀ LE NOSTRE COMUNITÀ

ANNO PASTORALE PAR “Va’ e di’ loro” (v.17) : una voce che invia Icona biblica

Dal Vangelo di Giovanni (cap. 20):

[11]Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro [12]e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. [13]Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto». [14] Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. [15]Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo». [16] Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro! [17]Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro». [18]Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto. 4

Comunità S. Bartolomeo e S. Rocco


Le tappe del cammino…

Tempo ordinario I - dal mese di settembre a novembre

"Maria invece stava all'esterno, vicino al sepolcro, e piangeva" (v.11) Un cammino che comincia con le domande di sempre

Tempo di Avvento e Natale - dal mese di dicembre a gennaio... "Chi cerchi?" (v. 15) Siamo tutti cercatori cercati

Tempo ordinario II - dal mese di gennaio a febbraio... "Rabbunì!" (v.16) Gesù, il Maestro

Tempo di Quaresima e Pasqua - dal mese di marzo ad aprile... "Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo" (v. 15) Il corpo donato di Gesù, segno dell'amore più grande

Tempo di Pasqua e tempo ordinario - dal mese di aprile in poi... "Non mi trattenere... ma va' dai miei fratelli e di' loro..." (v.17) Il Risorto ci fa missionari dell'inaudito

“...riflessioni strada facendo...”

Sicuramente l'anno pastorale che è appena iniziato, come avete già compreso dalle parole del nostro Parroco, sarà per la nostra comunità un anno di particolare grazia che culminerà con l'ordinazione sacerdotale di Luca ed Andrea: il bollettino passo dopo passo accompagnerà la comunità in questo cammino. L'impegno di ognuno dovrà essere "speciale". Per questo desidero condividere con Voi le parole, cariche di ottimismo e positività, che un amico mi ha inviato in occasione del mio onomastico, il 4 ottobre, S. Francesco.

«Tanti auguri a tutti i Frati, amici, conoscenti, vicini e lontani, sparsi in ogni angolo del mondo. A chi si sta avvicinando a questa vita attraverso un profondo cammino vocazionale, a chi frate non lo è di veste, ma di cuore, di spirito, di volontà. Perché San Francesco non vuol diventare un semplice oggetto di culto, un simbolo che fa scaturire ammirazione, tenerezza e simpatia. Francesco non vuole essere venerato per quello che ha fatto, perché parlava agli uccelli o al lupo di Gubbio, perché pregava nei boschi, nelle grotte, perché viveva con i poveri. Francesco è lì perché vuole dirti che lui ha fatto il suo cammino, il suo percorso e Tu devi fare il tuo, da protagonista, nel tuo tempo, nella tua dimensione. Non devi sognare la vita degli altri, ma devi vivere intensamente e pienamente la tua, essere testimone credibile di Cristo, entusiasta di quello che fai, in ogni piccolo dettaglio, sfruttando al massimo i talenti che Dio Padre ti ha donato, diversi nella forma da quelli di Francesco, ma uguali negli ideali, nei fini. Francesco ci chiede di spostare l'attenzione che è su di lui e dirigerla sull'Altissimo che è la fonte di ogni bene. Francesco non va dimenticato, ci mancherebbe: sarà nostro compagno di viaggio per sempre, ci sosterrà, ci incoraggerà, ci inviterà ad essere "pazzi" come lui per Gesù Cristo, per il prossimo, dimenticandoci un po' di noi stessi per diventare dono agli altri. Grazie amico mio. Queste tue parole saranno per me, ma credo, anche per tutti quelli che le leggeranno, un viatico inesauribile di energia lungo il cammino della vita ed in particolare di questo nuovo anno pastorale parrocchiale ...strada facendo. Franco Ottobre 2019

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LE NOSTRE COMUNITÀ LE NOSTRE COMUNITÀ

RROCCHIALE 2019-2020


LE NOSTRE COMUNITÀ LE NOSTRE COMUNITÀ

IN PARTENZA PER LA BOLIVIA Sul numero scorso del nostro bollettino avevamo pubblicato la lettera che ci aveva scritto Pietro Tironi in partenza per la Bolivia nell'ambito del progetto "Operazione Matogrosso". Ecco qui di seguito le testimonianze del nostro parrocchiano Michele in partenza anche lui per la Bolivia e di Chiara di Arezzo, in partenza per la Costa D'Avorio, che si stanno preparando in queste settimane presso il Centro Unitario per la cooperazione Missionaria a Verona (CUM). Domenica 29 settembre alla S. Messa delle 18 e successivamente all'oratorio (foto nella pagina accanto) li abbiamo salutati anche con un momento conviviale. Avremo modo nei prossimi mesi di pubblicare le loro lettere che certamente ci faranno avere dai loro luoghi di missione. Le nostre Comunità di Albenza ed Almenno San Bartolomeo sono loro vicini e li accompagnano con la preghiera. Franco

"In questo momento mi trovo seduto alla scrivania della mia cameretta di Verona, in una delle sere al CUM dove mi sto preparando per la mia imminente partenza, che sarà fra poco meno di un mese, cercando di mettere ordine nella moltitudine di pensieri che frullano nella mia mente e ripensando a tutto ciò che mi ha portato qui, ad essere proprio qui. “Qui” in un vecchio seminario poco fuori il centro di Verona con altre 29 persone che, come me, a breve partiranno per la propria esperienza missionaria, chi per un anno e chi per molto più tempo, pronti a mettere in gioco e a disposizione la propria vita al servizio del Vangelo di nostro Signore in quella esperienza di vita che si chiama missione e che appella noi stessi con il “titolo” di missionari. Tra le lezioni quotidiane e le nuove conoscenze, assorto nel pieno di questa nuova vita di comunità, cerco di assimilare il più possibile dai racconti di vita che ognuno di noi offre agli altri, pronto a carpire i sogni, i progetti e la bontà di queste nuove conoscenze per cercare di prenderne spunto e confrontarsi con esse. Riguardando e rammentando il tempo trascorso dall’estate 2018, quando ebbi la possibilità di vivere una breve, fantastica e intensa esperienza di missione in Bolivia, a Potosì (città situata sulle Ande boliviane a 4000 msl), il tempo è trascorso velocemente. Ho lavorato con il Centro Missionario di Bergamo, prima con Don Andrea e poi con Don Massimo e gli immancabili e instancabili Franca e Michele, per poter programmare questa mia nuova partenza condividendo e analizzando con loro ciò che mi spingeva verso questa nuova missione e ciò che poteva spaventarmi. Con il loro formidabile supporto e aiuto hanno fatto in modo che il mio sogno si realizzasse, e una volta ottenuto un anno di aspettativa dal lavoro, ho potuto finalmente annunciare che la Bolivia sarebbe stata la mia prossima casa. Tornerò in Bolivia con la voglia di mettermi al servizio degli altri in una terra non mia, ma che spero che col tempo la possa sentire un luogo speciale. Oggi, con lo spirito pieno e il cuore carico di sogni posso dire di sentirmi pronto nell’affrontare questa nuova esperienza, accompagnato da un piccolo bagaglio preparato attraverso l’esperienza dell’anno passato e i corsi di preparazioni che la diocesi propone ai futuri partenti. Durante queste settimane al CUM la mia conoscenza di cosa significhi la parola “missione” si è accresciuta di giorno in giorno attraverso corsi e incontri; è cresciuta anche la voglia di poter fare del bene e la speranza di lasciar un segno positivo in quella che sarà la mia nuova “casa”. Ho voglia di mettermi in gioco per dimostrare a me stesso che ci si può mettere al servizio ed essere benvoluti, anche lontano dalla propria famiglia, per dire che chiunque può agire nel bene per gli altri e che la vita può essere veramente un’avventura fantastica quando si circonda di persone nuove in città diverse e con culture lontane dalla mia". Michele Viganò 6

Comunità S. Bartolomeo e S. Rocco


"L’ esperienza al CUM la definisco con due aggettivi: necessaria ed intensa. Mi rendo conto, però, che questi aggettivi sono oggettivamente poco sufficienti. Esperienza necessaria per entrare in contatto con delle realtà, storie, scambio di pensieri, emozioni quotidiane e conseguente arricchimento spirituale. Esperienza intensa per l’aggancio avuto con preti, suore ricchi di fede, attenti e devoti all’ascolto di noi laici. Dopo questa esperienza, il significato della mia vita è cambiato e senza ombra di dubbio in positivo. Ogni viaggio che ho fatto, dal cammino di Santiago ai due viaggi in Africa (ovviamente quelli più significativi a livello spirituale), mi hanno permesso di incontrare e conoscere molte persone e realtà e accrescere lo spirito di convivenza e di comunità. Potendo fare solo congetture della ricchezza di formazione che avrei toccato durante queste cinque intense settimane, mi sono integrata subito nella vita di questa grande famiglia che ho conosciuto. Ho condiviso orari, cibo, abitudini e lezioni ricche di contenuti riguardanti un paese “magico” ma allo stesso tempo avvolto dal mistero: l’Africa Ho vissuto con tutti i futuri missionari, cercando di essere più discreta possibile, senza impormi. Continuo a ripetere a tutti coloro che me lo chiedono, che la mia è soprattutto un’esperienza d’amore. Sin dall’inizio una relazione affettiva: qui ho trascorso giorno per giorno momenti belli, semplici e speciali. Attimi che non potrò mai dimenticare e che mi hanno fatto sentire parte di questo percorso-progetto così importante". Chiara Paggini

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LE NOSTRE COMUNITÀ LE NOSTRE COMUNITÀ

IN PARTENZA PER L'AFRICA


Comunità parrocchiale di SAN ROCCO in ALBENZA Con Maria Regina degli Angeli Albenza in festa La nostra festa patronale quest'anno ci ha impegnati per sette giorni con la partecipazione di tutta la nostra comunità. Accanto all'aspetto religioso, che ha visto quest'anno la celebrazione della festa di Maria Regina degli Angeli, domenica 11 agosto, conclusa con la processione che ha portato Maria lungo le strade della nostra contrada, anche l'aspetto ludico e la buona cucina han fatto da adeguato contorno. I giovani con l'aiuto di alcuni adulti sono stati i veri artefici di queste giornate, dando vita a nuove iniziative tra cui la serata di ballo e, rievocando uno "sport" del passato sempre ricco di fascino, hanno allestito, dopo ben 25 anni, il "Palo della cuccagna", su cui in molti si sono cimentati, suscitando l'ammirazione per chi era riuscito ad arrivare in cima prendendo il "sudato premio", ma anche riservando risate fragorose per chi scivolava immancabilmente verso il basso, nonostante gli sforzi "sovrumani"... Ciò che comunque ha contraddistinto queste giornate è stato il clima di amicizia e di gioia nel pregare Maria e nello stare insieme condividendo anche i momenti di svago. Per noi giovani sono questi gli aspetti della festa della nostra comunità che ci danno entusiasmo e ci spronano a fare sempre meglio... Arrivederci all'anno prossimo. Giovanni 8

Comunità S. Bartolomeo e S. Rocco


LA MERAVIGLIOSA STORIA DELLA CHIESA DI S. ROCCO [25a parte]

Volontà testamentarie dei parroci

1. Il sac. Martino Rota si obbliga a stabilire il suo domicilio nella parrocchia di S. Rocco d’Albenza, al quale oggetto la Fabbriceria assegnava a termini del testamento una conveniente abitazione nelle case dominicali del testatore Tironi (Ca’ Preti). 2. Celebrare in detta chiesa parrocchiale di Albenza a comodo della popolazione la S. Messa tutte le domeniche ed altre feste di precetto per l’anima del sac. Antonio Tironi olim (una volta) parroco di Ossanesga e suoi defunti giusto il suo testamento 13 gennaio 1824. 3. Fare la quinta classe, quella domenicale, e feste che in chiesa si spiega al popolo la dottrina cristiana. Per corrispettivo di elemosine ed onorario per l’adempimento delle suddette obbligazioni, la Fabbriceria corrisponderà al rev. cappellano la somma di lire austriache 483,50, pagabili di semestre in semestre, senza veruna opposizione”. Il cappellano doveva restituire i soldi corrispondenti se non avesse celebrato la Messa cui era tenuto”. Come si vede in questo documento non compare il parroco di Albenza di allora che era don Giuseppe Gavazzeni (1825-1833) perché, come si faceva in quei tempi, tutta l’amministrazione economica della parrocchia era tenuta esclusivamente dai fabbricieri; il parroco doveva svolgere esclusivamente le sue funzioni spirituali. Nel 1840 risulta da un documento dell’archivio parrocchiale di Albenza che il sacerdote che doveva svolgere i doveri della Cappellania di Albenza era don Giuseppe Cassotti, fratello del parroco don Antonio (1833-1862). Come abbiamo visto dal testamento di don Antonio Tironi, egli era molto legato ad Albenza che chiama mia patria, volle che i suoi beni andassero proprio a questa parrocchia, e nel caso che il parroco non li avesse accettati, tutti i suoi beni dovevano andare ai poveri di Albenza. Occorre ricordare questi parroci così legati ad Albenza, come don Andrea Tironi, il primo parroco della parrocchia, come don Antonio Cassotti che rimase 30 anni ad Albenza e come gli altri che vedremo. Hanno condiviso con il loro popolo i disagi delle stagioni, dell’isolamento e della povertà; teniamo presente che in quei tempi Albenza era collegata ad Almenno S. Bartolomeo con sentieri e così con la Roncola..... (Continua).

Ermanno Arrigoni Ottobre 2019

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COMUNITÀ DI SAN ROCCO IN ALBENZA

Sul Bollettino di maggio avevamo messo il testamento di don Antonio Tironi, sacerdote dell’Albenza, con il quale lasciava tutti i suoi beni, ed erano tanti, alla parrocchia di Albenza. Un’aggiunta a questo Testamento diceva: “Il presente testamento fu pubblicato questo giorno primo marzo 1826. Sottoscrivono il testamento due fabbricieri di Albenza: Marco Tironi e Giuseppe Rota”. Fu così costituita la Cappellania don Antonio Tironi, cioè l’Istituzione che si formò con il suo lascito e che doveva mettere in pratica i suoi voleri; durò fino alla fine dell’Ottocento. Nell’archivio parrocchiale di Albenza c’è il documento della Fabbriceria con cui si istituisce la Cappellania: “Almenno S. Bartolomeo, lì 7 giugno 1826. All’oggetto di adempiere la disposizione testamentaria del fu rev. don Antonio Tironi, parroco di Ossanesga, riguardante la conduzione del cappellano imposta alla Chiesa parrocchiale di S. Rocco d’Albenza sua erede, la Fabbriceria della detta parrocchiale composta e rappresentata dai sigg. Giuseppe Carenini del fu Francesco, e Carlo Tironi del fu Giovanni, possidenti e domiciliati in Albenza, ha condotto a cappellano per gli adempimenti della obbligazione imposta dal testatore, il sacerdote don Martino Rota del vivente Sebastiano, il quale assume e si obbliga a quanto segue:


Settimana missionaria

OTTOBRE 13 domenica XXVIII T. Ord. 14 lunedì 15 martedì 16 mercoledì 17 giovedì 19 sabato 20 domenica XXIX T. Ord. 21 lunedì 22 martedì 23 mercoledì 24 giovedì 25 venerdì 26 sabato 27 domenica XXX T. Ord. 28 lunedì 29 martedì 30 mercoledì 31 giovedì

1 venerdì Tutti i Santi 2 sabato Commemorazione dei defunti 3 domenica XXXI T. Ord. 4 lunedì S. Carlo Borromeo

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2019

Catechesi ragazzi ore 9.00 Castagnata : dalle ore 14.30 in oratorio. Ore 20.30 Conferenza San Vincenzo in sala “Don Seghezzi” Incontro Équipe Educativa ore 20.30 Incontro catechisti ore 20.30 in oratorio Incontro animatori adolescenti ore 20.30 in oratorio Catechesi ragazzi ore 14.45; 3a media e ACR ore 17.30. Inizio cammino adolescenti ore 18.00 in oratorio. Gruppo Famiglia ore 20.30 in oratorio Giornata Missionaria Mondiale: sarà presente un missionario a tutte le Messe. Catechesi ragazzi ore 9.00 Incontro Genitori e ragazzi di 1a media del gruppo “Credo” in oratorio ore 20.30 Incontro per l'Oratorio: ore 20.45 in oratorio Incontro Genitori dei bambini di 5a elementare del gruppo “I Comandamenti” in oratorio ore 20.30 Incontro animatori adolescenti ore 20.30 in oratorio Gruppo Adolescenti e Giovani in Oratorio ore 20.45 Incontro Genitori dei bambini di 4a elementare della 1a Comunione in oratorio ore 20.30 Confessioni: 4a elementare ore 9.30; 5a elementare ore 10.00; 1a e 2a media ore 14.45; 3a media e ACR ore 17,30. Catechesi ragazzi ore 14.45. Gruppo adolescenti ore 18.00 Festa della DEDICAZIONE della CHIESA PARROCCHIALE (anno 1861) Catechesi e confessioni ragazzi ore 9.00; confessioni in Parrocchiale dalle ore 15.00. Battesimi ore 16.00 Nel pomeriggio momento insieme per tutti i volontari a servizio della parrocchia; a seguire S. Messa ore 18.00 con il "mandato" ai volontari Azione Cattolica adulti: ore 20.30 nella sala Don Seghezzi Ritiro spirituale per adulti(animato dalla S. Vincenzo) in Albenza dalle ore 9.00 Confessione e Comunione agli ammalati Confessioni in Parrocchiale dalle ore 9.00 e dalle ore 15.00 S. Messe della vigilia: in Parrocchia ore 16.30 ed a Cascine ore 18.00 Ordinazione Diaconale di Luca e Andrea in seminario alle ore 20.30 Partenza in pulmann alla volta del seminario alle ore 19.30

NOVEMBRE Ottavario dei defunti

COMUNITÀ DI SAN BARTOLOMEO

Calendario delle iniziative

2019

S. Messe in Parrocchiale : ore 8.00 10.30 18.00 S. Messa al cimitero ore 15.00 S. Messe: al cimitero ore 10.30; in Parrocchiale ore 16.30; a Longa ore 8.30, a Barlino ore 9.30; a Cascine ore 18.00; Catechesi ragazzi ore 14.45; 3a media e ACR ore 17.30; gruppo adolescenti ore 18.00 Catechesi ragazzi ore 9.00 S. Messa per i caduti ore 10.30 S. Messa nella chiesetta di San Carlo ore 9.00; al cimitero ore 15.00, a Longa ore 20.00 Preghiamo per i sacerdoti, i religiosi e religiose legati alla nostra parrocchia. Corso della zona pastorale per i catechisti a Brembate Sopra ore 20.30

Comunità S. Bartolomeo e S. Rocco


Ottavario dei defunti

5 martedì 6 mercoledì 7 giovedì 8 venerdì 9 sabato 10 domenica XXXII T. Ord. 11 lunedì 12 martedì 13 mercoledì 14 giovedì 15 venerdì 16 sabato 17 domenica XXXIII T. Ord.

S. Messa in Parrocchiale ore 8.00, al cimitero ore 15.00, a Longa ore 20.00 Preghiamo per i benefattori della parrocchia Incontro sul tema della morte in Parrocchiale ore 20.30 S. Messa in Parrocchiale ore 8.00, al cimitero ore 15.00 Preghiamo per i defunti dei Genicotti e Longoni S. Messa in Parrocchiale ore 8.00 e ore 20.00, al cimitero ore 15.00 Preghiamo per i defunti delle associazioni. S. Messa in Parrocchiale ore 8.00 e 20.00; al cimitero ore 15.00 Nella S. Messa in parrocchiale ore 20.00 ricordo dei defunti da novembre 2018 a ottobre 2019; ai familiari verrà consegnato il lume da portare sulla tomba dei propri cari . Gruppo Adolescenti e Giovani in Oratorio ore 20.45. Catechesi ragazzi ore 14.45; 3a media e ACR ore 17.30; gruppo adolescenti ore 18.00 Gruppo Famiglia ore 20.30 in oratorio Giornata nazionale del ringraziamento. Catechesi ragazzi ore 9.00. Incontro Genitori dei bambini di 3a element. della 1a confessione in oratorio ore 15.30 Conferenza S. Vincenzo: ore 20.30 nella sala Don Seghezzi Corso della zona pastorale per i catechisti a Brembate Sopra ore 20.30 Incontro per l'Oratorio: ore 20.45 in oratorio Incontro catechisti ore 20.30 in oratorio. Incontro Genitori dei bambini di 2a elementare del gruppo “Memoria del Battesimo..” in oratorio ore 20.30 Incontro animatori adolescenti ore 20.30 in oratorio. Formazione per adulti ore 20.45 Gruppo Adolescenti e Giovani: ore 20.45 in oratorio Scuola di preghiera per giovani in Seminario ore 20.30 Disponibilità Bollettino di Novembre per la distribuzione Catechesi ragazzi ore 14.45; 3a media e ACR ore 17.30; gruppo adolescenti ore 18.00 Pizzata in compagnia all’oratorio: ore 19.00 3a giornata mondiale dei poveri indetta da Papa Francesco Catechesi ragazzi ore 9.00 Incontro diocesano dei catechisti nel pomeriggio

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“Radio Lemine...

la radio che non vi lascia mai soli”

Radio della Parrocchia di Almenno San Bartolomeo e-mail: radiolemine@virgilio.it RADIO LEMINE STREAMING: https://www.facebook.com/Radio-Lemine-323641655051584 Vi invitiamo ad ascoltare "Radio Lemine notizie" ogni lunedì sera dove verranno presentati i programmi trasmessi durante la settimana. Buon ascolto ! Ottobre 2019

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COMUNITÀ DI SAN BARTOLOMEO

Calendario delle iniziative


CELEBRAZIONI E SAGRA Con San Bartolomeo e San Timoteo festa religiosa e convivialità”

Dall’anno 2014, 1a edizione della sua istituzione, la “SAGRA PATRONALE DEI SANTI BARTOLOMEO E TIMOTEO, ha sempre costituito un adeguato completamento “profano” alla ricorrenza religiosa della Festa di S. Bartolomeo Apostolo, cui è dedicata la nostra omonima Parrocchia e che viene celebrata liturgicamente il 24 agosto e festeggiata la domenica successiva. In concomitanza con la festa religiosa dei nostri Patroni, dal 22 agosto al 2 settembre, per quasi tutte le serate, sotto il tendone installato nel parcheggio dell’anfiteatro “Le Mura”, si è svolta la “festa conviviale” della “Sagra del Patroni”. L’esigenza sentita da numerosi parrocchiani di affiancare alle celebrazioni religiose un momento di sana aggregazione sociale , ha portato molti uomini, donne e giovani, persone volenterose e disinteressate, di diversa estrazione sociale, ma animate dall’unico intento di fare qualcosa di positivo per la Parrocchia e per la Comunità, a unire le proprie forze,competenze tecniche e gastronomiche, per dar vita a questa manifestazione che da sei anni si chiama “SAGRA DEL PATRONO”. L’idea di organizzare una festa capace di coinvolgere e concentrare la partecipazione di tutti i cittadini della nostra comunità è nata nel 2014 da alcune persone appartenenti a diverse associazioni che operano nel nostro paese e dagli abitanti delle diverse frazioni. Dopo diversi incontri che si sono svolti all’oratorio per definire gli aspetti logistici e organizzativi della Sagra, verso i primi giorni di agosto si è messa in moto la macchina organizzativa per la buona riuscita della festa. La scelta di organizzare la “Sagra” in località “Tremozia”, dove è situata la Chiesa parrocchiale, memoria viva della nostra storia di Fede, e alcuni spazi adiacenti presso i quali condividere buoni piatti e assistere alle varie manifestazioni in programma , ha un significato particolare: “Uniti per fare Comunità”. Creare tra le varie associazioni, gruppi e frazioni che operano in paese un inizio di partecipazione ma soprattutto di collaborazione. Un grazie particolare va rivolto al Signor Locatelli Gianbattista che gentilmente ha messo a disposizione gli spazi per la cucina, e all’Amministrazione Comunale per la disponibilità del parcheggio dove è stata montata la copertura che ha ospitato la Sagra su una superficie di mq.400. Oltre naturalmente alle serate ricche di avvenimenti,giochi,tombolate, ruote, proposte musicali, cene a base di grigliate, fritture di pesce, buon vino e birra fresca, si sono svolti numerosi e intensi momenti religiosi. 12

Comunità S. Bartolomeo e S. Rocco


PER I NOSTRI SANTI PATRONI Gli appuntamenti di carattere religioso della Festa patronale hanno avuto un anteprima già sabato 17 dopo la S. Messa delle 16,30 con l’esposizione delle reliquie dei Santi Bartolomeo Apostolo e di Timoteo di Roma. Domenica 18 agosto, sul sagrato della chiesa parrocchiale ha avuto luogo una rappresentazione teatrale dal titolo “La peste ad Almenno” preparata e animata con molta professionalità dalla compagnia del Tacapagn, dalla corale e da alcuni giovani. [n.d.r.: si veda l'articolo nelle pagine successive]. Numerosa e significativa la partecipazione di molti parrocchiani. Lunedì 19 agosto, in Chiesa Parrocchiale incontro dal titolo “Christus vivit: in ascolto dell’esortazione apostolica di Papa Francesco ai giovani e a tutto il popolo di Dio”. Martedì 20 agosto sempre in Parrocchiale incontro di giovani dal tema “Bellastoria”. Mercoledì 21 agosto, visita guidata alla chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo con l’Arch.Marco Agazzi. Giovedì 22 agosto, inizio Sagra con apertura cucina. Venerdì 23 agosto, alla 19 apertura cucina e serata “Karaoke”con il nostro dj. Pepe. Sabato 24 agosto (giorno liturgico di S.Bartolomeo) alle 18 in chiesa Parrocchiale “a lady of the angels –Domitilla Rota & Daniel Hyams – Memorial Lectures (2017 and 2018) presentazione libro alla presenza di Mons. Buti Thlagale Arcivescovo di Joannesburg. Alle 21 sempre in chiesa Parrocchiale si è svolto il “Concerto del Patrono a 2 organi: il monumentale Serassi e il “Truhen orgel” Zambetti 2019, alle tastiere don Ugo Patti e don Ilario Tiraboschi. Domenica 25 agosto, al mattino in piazza, il Gruppo Avis di Almenno S.B., per chi voleva ha proposto la prova della glicemia. Alle 12,30, sotto il tendone della Sagra, ha avuto luogo il tradizionale PRANZO COMUNITARIO” con la partecipazione di più di 100 persone in un clima di festa e amicizia.

In concomitanza, organizzato e gestito da Claudia Rota si è svolto il consueto “Concorso TORTA DEL PATRONO”. Bella iniziativa che ha avuto un discreto successo con ottime torte presentate da concorrenti preparatissimi, premiati per la loro fantasia e bravura. Ottobre 2019

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CELEBRAZIONI E SAGRA Alle 18 S.Messa solenne con Processione per le vie del paese con le reliquie dei Santi Bartolomeo e Timoteo lungo via IV Novembre, Via Castello Rescanzi (per l’occasione addobbata a festa) e ritorno in Piazza Pezzoli con benedizione finale sul sagrato della Chiesa Parrocchiale.

Importante e significativo il passaggio della processione davanti agli edifici che rappresentano la vita della nostra Comunità: Comune, Scuole Elementari, Biblioteca, Sede degli Alpini, Centro Anziani, Oratorio, Centro Sociale “Progetto Vita”. Alla sera durante la cena, evento della fortuna atteso da molti, si è svolta la SUPERTOMBOLA” con in palio buono spesa della Conad di Almenno S.B. del valore di 500 €. Mercoledì 28 agosto si è svolto il “Torneo di Burraco”, gioco a carte molto di moda in questi anni, con la partecipazione di oltre 100 persone, abilmente organizzato da Carmen Fagiani. Giovedì 29 agosto ore 19 riapertura cucina con gioco della ruota. Venerdì 30 agosto, serata giovani con gara di “Orienteering notturno” con la partecipazione di 5 squadre e più di 20 giovani e ragazzi. Gara terminata alle ore 24 con una spaghettata in compagnia. Alle ore 21 presso l’anfiteatro “Giocolosamente” spettacolo interattivo di giocoleria comica per bambini con l’artista Mister Gabriel, offerto dalla ProLoco di Almenno S.B. Sabato 31 agosto oltre alla cucina alle ore 22 salita notturna al campanile. Domenica 1 settembre ore 19 riapertura cucina e alle ore 22 salita notturna al campanile. Lunedì 2 settembre ore 19 riapertura cucina “Festa del Paisà” e verso le 21,30 finale con Torneo di scopa con la partecipazione di 12 copie. Ottima l’affluenza di persone nelle varie serate, grazie soprattutto all’ottima cucina e anche alle belle serate calde di fine agosto e inizio settembre. Siamo convinti che l’aspetto economico non è quello più importante di queste feste della Comunità, comunque per dovere di informazione e di massima trasparenza, il ricavato netto della sagra è stato di €. 13.487 che sarà interamente utilizzato l’urgente ristrutturazione del cinema dell’Oratorio. Un grazie di cuore a tutti i volontari ed alle persone del nostro paese che hanno contribuito e collaborato per il successo della Sagra. L’esperienza vissuta da ogni volontario/a contribuisca a far nascere in ciascuno di noi quel forte desiderio di collaborazione e partecipazione alle future iniziative e attività comunitarie della Parrocchia. Perché solo “Uniti si può fare Comunita”. Arrivederci al prossimo anno. Giorgio 14

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PER I NOSTRI SANTI PATRONI LA PESTE AD ALMENNO

Per il quarto anno consecutivo la settimana dedicata alle celebrazioni dei nostri patroni, San Bartolomeo Apostolo e San Timoteo di Roma Martire, si è aperta con l’ormai consueta rappresentazione scenica sul sagrato della Chiesa Parrocchiale. Domenica 18 agosto 2019, in una serata dal clima ideale per un tale evento, circa 300 spettatori erano in attesa a fare da splendida cornice, seduti sulle panche e in piedi. Ci riferisce Vittorio Oberti-autore dell’intera sceneggiatura ed anche attore-: “L’argomento scelto da rappresentare quest’ anno è stato molto impegnativo, perché riguardava avvenimenti molto tragici, che colpirono duramente il nostro paese”. Infatti la Peste del 1630 fu un’epidemia diffusasi nel periodo tra il 1629 e il 1633 che colpì diverse zone dell’Italia Settentrionale, con la massima diffusione nell’anno 1630. L’epidemia è nota anche come “Peste Manzoniana” perché venne ampiamente descritta da Alessandro Manzoni nel suo romanzo capolavoro “I Promessi Sposi” e nel suo saggio storico “Storia della Colonna Infame”. In mancanza di dati dettagliati, si stima che in Italia Settentrionale, tra il 1630 e il 1631 morirono per la Peste un milione e centomila persone su una popolazione complessiva di circa quattro milioni. “Anche ad Almenno S. Bartolomeo - continua Vittorio Oberti- in base alle notizie storiche documentate il contagio provocò la cifra di 264 decessi su una popolazione che all’epoca ammontava a 567 individui. In memoria di tali defunti, nei luoghi di sepoltura furono successivamente erette le cappelle dei morti di Longoni e di Monte Zenicotti, ancora oggi esistenti, di cui abbiamo voluto proiettare alla fine della rappresentazione un filmato, girato appositamente nei giorni precedenti, in modo che gli Almennesi possano conoscerle e visitarle”. Lo spettacolo ha proposto scene chiare, comprensibili, dolorose e intense, ma contenute e completate dai canti della Corale S.Bartolomeo e ben collegate tra loro dalla sapiente narrazione di Terry Locatelli, anche regista, assistita come d’abitudine per la parte scenografica e dei costumi da Claudia Menini. Ottima l’interpretazione di alcuni giovani del nostro Oratorio, cimentatisi nei vari personaggi assieme ad alcuni sperimentati attori della nostra Compagnia Teatrale “Ol Tacapàgn”. Un ringraziamento particolare va fatto a tutti coloro che hanno aiutato per la parte tecnica e logistica. Assai entusiastiche sono state le reazioni del pubblico presente, che ha sottolineato la bravura degli attori e degli organizzatori. Tutto si è concluso con le preghiere, i canti, le sottolineature e le riflessioni proposte dal Parroco Don Giulivo. In particolare hanno colpito i presenti quelle tratte dal libro edito nel 1947 dello scrittore e filosofo francese Albert Camus “La Peste”, un libro metafora del male in generale, ancora oggi di una attualità sconvolgente. Si spera che anche per l’anno prossimo si possa assistere a una nuova rappresentazione: a tale proposito si richiede di fornire spunti e idee su argomenti storici da mettere in scena. Diego Oberti

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FRAZIONE DI BARLINO

FESTE NELLE NOSTRE FRAZIONI BARLINO in festa

6 - 9 settembre

Domenica 8 settembre abbiamo celebrato la festa della natività di Maria Bambina: ci siamo ritrovati insieme non per celebrare una tradizione, ma per l’importanza che ha Maria nella nostra vita di tutti i giorni.

Maria può essere paragonata all’alba: tutti noi conosciamo l’alba delle nostre giornate perché essa segna il passaggio dalla notte al giorno, dall’oscurità alla luce, indica che la notte sta per finire e sta per iniziare il giorno in cui il Sole è Gesù e Maria, l'Alba, precede il suo arrivo e ci prepara ad accoglierlo. Maria può essere paragonata anche alla luna che rende le notti splendide, ma che illumina non di luce propria, ma riflette la luce di Gesù. Maria Bambina vuole, come tutti i bambini, una famiglia unita e in pace quindi ci chiede che la nostra comunità sia unita davanti alla croce di Gesù. Durante la processione abbiamo seguito la croce di Gesù lungo le vie di Barlino ed insieme a Maria Bambina abbiamo pregato per i bambini, le mamme, le famiglie e gli educatori.

Paola

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FESTE NELLE NOSTRE CONTRADE Domenica 15 settembre

Anche quest'anno alle Cascine si è svolta la tradizionale festa di San Tomé. Questa festa, molto sentita anni addietro e molto partecipata, ha visto diminuire di molto le presenze da parte degli abitanti di Almenno San Bartolomeo e dei paesi limitrofi. Tutto ciò potrebbe dipendere dal fatto che il periodo temporale della stessa ogni anno subisce variazioni o sovrapposizioni con altri innumerevoli eventi presenti sul territorio. In ogni caso, la festa è iniziata, come da tradizione, con la processione partita dalla chiesa della Visitazione delle Cascine, dopo una breve introduzione da parte del nostro parroco Don Giulivo. Lungo il tragitto si è pregato e cantato, affidando tutta la nostra comunità alla Madonna Addolorata e a San Tommaso, meditando i dolori di Maria. Durante l'intero percorso la reliquia di san Tommaso è stata portata dal nostro vicario Don Dario.

Spero che tutto ciò sia solo temporaneo e che in futuro, con la grazia di Dio, tutti avremo modo di appassionarci alle nostre tradizioni e soprattutto alla nostra fede che si esprime anche con questi momenti di religiosità popolare. Tino per il gruppo Cascine Ottobre 2019

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CASCINE

Arrivati al tempio di san Tomé, da sempre molto spettacolare, ci ha accolto un'atmosfera di calore per gli addobbi presenti all'interno, realizzati dal gruppo Cascine con fiori e frutta di stagione: pannocchie di mais, uva autoctona e girasoli. Qui Don Dario ha celebrato la santa messa, terminata con il rito del bacio della reliquia. L'omelia esposta da Don Dario ci ha fatto riflettere su quanto anche noi siamo simili a San Tommaso, con i nostri dubbi sulla religione: oggi, infatti, ognuno cerca di adattarla al proprio ego, per sentirsi nel totale rispetto del credo. La Santa messa ha anche concluso la festa. Quest'anno, infatti, non si è svolto il conviviale rinfresco, perché, stante la presenza di altre iniziative concomitanti al tempio, ciò non sarebbe stato opportuno da parte nostra. Personalmente l'unico rammarico è stata proprio la scarsa partecipazione. Tale circostanza, peraltro, è emersa anche nelle altre feste delle frazioni, nonostante apparisse meno evidente, essendoci accanto ai fedeli la presenza del coro e della banda.

CONTRADA DELLE

Festa di SAN TOME'


LE NOSTRE COMUNITA

PELLEGRINAGGIO PARROCCHIALE

...Su e giù per il Piemonte e la Valle d'Aosta Eccoci qui un’altra volta a raccontare… Non è sempre facile scrivere di un vissuto trascorso, perché le cose da dire sono sempre tante e riuscire a esprimere le emozioni vere, autentiche, forti provate è sempre un po’ difficile, magari si corre il rischio di mettere tante parole una accanto all’altra e di non dire l’essenziale, che come si legge nel libro il Piccolo Principe: “è invisibile agli occhi, e lo si vede bene solo con il cuore”. E allora, con il cuore e con il pensiero ancora colmi di tante immagini, di tante emozioni, tentiamo di raccontare qualcosa di quest’ultimo pellegrinaggio, che in fin dei conti non è altro che una gita parrocchiale in cui coniughiamo amicizia, cultura, preghiera, relax… e la convinzione profonda che i grandi valori si nutrono di gesti semplici e belli, oltre naturalmente di fascino per le mete proposte. E così lunedì 26 agosto, all’alba, con tanto entusiasmo siamo partiti… eravamo in 70 almennesi, suddivisi su due pullman, accompagnati dal nostro parroco don Giulivo. Diciamo subito che le parole tra di noi non sono mai mancate, come non sono mai mancati lo stupore, gli sguardi pieni di incanto davanti a scenari panoramici fantastici, alla bellezza della natura, delle opere d’arte di alcune chiese, o di complessi devozionali. Come non sono mancati i silenzi, talvolta ancora più espressivi, che ci hanno fatto sentire tutta la forza spirituale di quei luoghi costruiti dagli uomini, in nome e a testimonianza della loro fede. Silenzi che ci hanno parlato di Dio, che ci hanno fatto percepire la sua presenza, la sua voce, la sua grandezza. L’Eucarestia, che ogni giorno il nostro Parroco don Giulivo celebrava, rivestiva sempre un posto importante e non era impedita nemmeno dall’itinerario corposo. Concludevamo le giornate presso l’Hotel Gotha di Ciriè, dove oltre a piatti prelibati, trovavamo una cordiale e premurosa accoglienza. I due pullman a nostra disposizione, ci hanno scorrazzato in lungo e in largo in quei 5 giorni, e così abbiamo potuto ammirare e visitare: 1° giorno: Sacro Monte d’Orta e Isola di San Giulio. La prima tappa del nostro pellegrinaggio, prevedeva appunto la salita a piedi al Sacro Monte d’Orta, per visitare le venti cappelle decorate con affreschi e statue in terracotta a grandezza naturale, che rappresentavano

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26 - 30 AGOSTO 2019 gli episodi più importanti della vita di San Francesco d’Assisi. Un percorso spirituale immerso nella natura e una vista da lassù che sorvolava i tetti e giungeva fino al lago.

Nel pomeriggio abbiamo raggiunto con il traghetto l’Isola di San Giulio, un vero e proprio gioiello. L’isola ospita pochissime abitazioni e l’Abbazia Mater Ecclesiae, dove vive un drappello di 74 suore benedettine di clausura, che con la loro presenza fanno dell’Isola di San Giulio “L’Isola del Tesoro”, il cui grande Tesoro è Dio, che loro cercano ogni giorno e per tutta la vita. Abbiamo potuto incontrare una monaca che ci ha parlato della sua vocazione e della vita all’interno del monastero e abbiamo capito che la parola noia là proprio non esiste. Le suore si alzano alle 4 del mattino per andare incontro all’alba del nuovo giorno e viverlo nella preghiera e nel lavoro. Nessuno là dentro ha fretta, le regole di spazio e tempo che dominano fuori là sono sovvertite, perché tra le mura del monastero, il tempo non appartiene a loro che lo abitano, ma a Dio. Ecco perché i loro sguardi sereni manifestano una vita piena e realizzata. 2° giorno: Valle d’Aosta – Castello di Fenis Abbiamo raggiunto la Valle d’Aosta in una bella e limpida mattinata, abbagliati dal sole che rendeva lucenti le rocce del Monte Bianco, tanto da farle sembrare a noi più vicine. Alla scoperta della Valle d’Aosta abbiamo abbinato la visita guidata a uno dei suoi numerosi castelli: quello di Fenis. 4° giorno: Sacra di San Michele – Abbazia Novalesa La vedevamo da lontano, dal pullman, la Sacra di San Michele, posta sulla cima estrema di un cucuzzolo montuoso altissimo. Una chiesa alta, imponente, solitaria, che trovavamo molto romantica, ma che pensavamo fosse una di quelle cose belle, di effetto, soprattutto da lontano ma poi da vicino...Chissà… E invece… una volta arrivati…beh, veramente qualcosa di unico, di spettacolare, che ci ha tolto letteralmente il fiato. Sia da lontano che da vicino sembrava uscita da un sogno, da un romanzo fantastico! Abbiamo avuto la fortuna di avere un'ottima guida, che dopo una prima imbastitura iniziale della storia stuzzicante della nascita della Sacra, costruita da un uomo peccatore che doveva liberare la sua anima dai peccati, si è addentrato nella spiegazione dettagliata di quella chiesa inimmaginabile, tra narrazioni Ottobre 2019

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PELLEGRINAGGIO PARROCCHIALE dell'Arcangelo, fondazione della chiesa, periodi storici e distanze.... Si trova a 1000 km esatti da Mont St Michel in Francia e da San Giovanni Rotondo in Puglia. Che grandezza! Che ingegneria da urlo, che senso di perfezione, di potenza! Mentre ci allontanavamo continuavamo ad osservarla, con una sola domanda nella testa: “ma come avranno fatto 1000 anni fa a costruirla così, altissima, imponente, smisurata… e proprio qui?". Abbazia di Novalesa. Abbiamo percorso un tratto di strada sterrata tra i boschi e alla fine abbiamo intravisto l’abbazia, in stile barocco, costruita in mezzo a un grande parco, con quattro cappelle medievali, delle quali quella di San Eldrado contiene splendidi affreschi. L’abbazia è situata in un posto incantevole della Val di Susa. 4° giorno: Santuario di Oropa – Sacro monte di Varallo

In una mattinata limpida con un cielo azzurro come il manto della Madonna, abbiamo visitato l’imponente santuario di Oropa. Un santuario dalle dimensioni grandissime, con scalinate che portano a enormi cortili, e alla basilica superiore, altissima, con una cupola che riempie tutto lo spazio della vallata. Purtroppo non ci è stato possibile visitarla a causa di restauri in corso, ma abbiamo potuto entrare e celebrare la Messa nella basilica antica che custodisce la Madonna Nera con Bambino. Sacro Monte di Varallo. È proprio quello che ci aspettavamo: bello, bello, oltre ogni aspettativa. Una piccola perla incastonata nella montagna, che sorge sulla sommità di uno sperone roccioso immerso tra il verde dei boschi che circondano la cittadina. Un luogo di fede nel quale abbiamo rivissuto la nostra storia e la storia della nostra religione, con le 44 cappelle tutte con statue in legno o terracotta a grandezza naturale, da guardare e da meditare una per una, che narrano la storia di Gesù dall’Annunciazione alla sepoltura. Difficile descrivere i sentimenti di meraviglia, di stupore, ma anche di angoscia, di fede, di dolore, di gratitudine, che abbiamo provato, mentre appiccicati a quelle grate ammiravamo le varie sequenze della Via Crucis di Gesù. Ogni stazione era una sorpresa per l’autenticità delle scene rappresentate. 20

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26 - 30 AGOSTO 2019

E così anche il pellegrinaggio 2019 si è concluso, ma il ricordo di quei cinque giorni, con quel gruppo di amici così ben assortito, erano rappresentate tutte le fasce di età, continua a ronzare nella nostra testa. Non so cosa sia a rendere queste giornate così piacevoli: forse l’affabilità, l’amicizia, l’affetto, l’accoglienza delle persone… Forse il fascino e la spiritualità dei luoghi… Forse… forse tutto, ma il fatto è che quando giunge il momento di tornare a casa ci prende sempre un po’ di malinconia. A questo punto e con tanta simpatia nel cuore voglio ringraziare tutti i partecipanti, ma proprio tutti, uno per uno, in particolare il nostro parroco don Giulivo l’anima del pellegrinaggio, l’Agenzia Borgo Viaggi per la splendida organizzazione tecnica, i due bravi autisti: Gianni e Marco Arrigoni. E per concludere, voglio dire che i luoghi che abbiamo visitato erano proprio belli e che, nonostante un breve intermezzo di pioggia, il programma si è svolto interamente nei tempi previsti. Come voglio dire... il buon sapore dell’amicizia, della simpatia, dell’affetto, della solidarietà che ha legato le persone e il succedersi delle ore e degli eventi… ma non trovo le parole adatte… Meglio allora cominciare a pensare al prossimo pellegrinaggio, che se Dio vorrà, ci vedrà ancora tutti presenti. Anna Ottobre 2019

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AZIONE CATTOLICA

5° giorno Superga – Parco del Valentino – Basilica di Santa Maria Ausiliatrice E come ultimo giorno eccoci arrivare a Torino. Raggiungiamo con il pullman la Basilica di Superga. La vista da lassù è spettacolare. La Basilica è stata costruita da un Re di casa Savoia come ringraziamento a Maria per aver messo fine all'assedio francese nel 1700. Superga è anche tristemente nota per l'incidente aereo che tolse all’Italia il Grande Torino, tutta la squadra di calcio e i dirigenti che morirono in un incidente aereo nel 1949 rientrando da una trasferta. L'aereo, a causa del maltempo e della pessima visibilità, si schiantò sulla collina. Oggi, nel punto dove cadde l'aereo, proprio alle spalle della chiesa, c'è una lapide. Ripartiti da Superga abbiamo raggiunto il Parco del Valentino, situato lungo il Po e vicinissimo al centro. Un parco veramente incantevole e splendido, con le sue fontane, tra le quali abbiamo potuto vedere quella dei 12 mesi La fontana ci ha offerto attimi di incanto e di suggestione. Ripartiti abbiamo raggiunto la basilica di Santa Maria Ausiliatrice che credo sia da considerare la più importante di Torino per quanto riguarda la "santità". Sorge nel quartiere di Valdocco, oltre ad essere bellissima conserva le spoglie mortali di due grandi santi: don Bosco e Domenico Savio. Questa chiesa è stata fortemente voluta da Don Bosco con il primo oratorio della storia. Entrando infatti nel cortile dell'oratorio ci sembrava di sentire in lontananza il vociare dei ragazzini accolti da don Bosco. Il secondo santo è Domenico Savio, il protettore delle mamme, delle puerpere e dei bambini. E' stato emozionante vedere, davanti all'altare a lui dedicato e contenente le sue spoglie, tanti bavaglini azzurri e rosa, ex-voto delle mamme che hanno chiesto la grazia di una maternità ed è arrivata. Davanti a quel giovane Santo ci è venuto spontaneo pregare per il bene più grande dell'umanità: i bimbini e le mamme.


mondo missionario OTTOBRE MISSIONARIO 2019 “Battezzati e inviati” Come ogni anno il mese di Ottobre è dedicato alle Missioni… ma quest’anno Papa Francesco ci ha donato un mese speciale da vivere come ci invita nel messaggio che abbiamo qui sintetizzato per voi. Cari fratelli e sorelle, per il mese di ottobre del 2019 ho chiesto a tutta la Chiesa di vivere un tempo straordinario di missionarietà per commemorare il centenario della promulgazione della Lettera apostolica Maximum illud del Papa Benedetto XV (30 novembre 1919). La profetica lungimiranza della sua proposta apostolica mi ha confermato su quanto sia ancora oggi importante rinnovare l’impegno missionario della Chiesa, riqualificare in senso evangelico la sua missione di annunciare e di portare al mondo la salvezza di Gesù Cristo, morto e risorto. Il titolo del presente messaggio è uguale al tema dell’Ottobre missionario: Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo. Celebrare questo mese ci aiuterà in primo luogo a ritrovare il senso missionario della nostra adesione di fede a Gesù Cristo, fede gratuitamente ricevuta come dono nel Battesimo. La nostra appartenenza filiale a Dio non è mai un atto individuale ma sempre ecclesiale: dalla comunione con Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo, nasce una vita nuova insieme a tanti altri fratelli e sorelle. E questa vita divina non è un prodotto da vendere – noi non facciamo proselitismo – ma una ricchezza da donare, da comunicare, da annunciare: ecco il senso della missione. Gratuitamente abbiamo ricevuto questo dono e gratuitamente lo condividiamo (cfr Mt 10,8), senza escludere nessuno. È un mandato che ci tocca da vicino: io sono sempre una missione; tu sei sempre una missione; ogni battezzata e battezzato è una missione. Chi ama si mette in movimento, è spinto fuori da sé stesso, è attratto e attrae, si dona all’altro e tesse relazioni che generano vita. Nessuno è inutile e insignificante per l’amore di Dio. Questa vita ci viene comunicata nel Battesimo, che ci dona la fede in Gesù Cristo vincitore del peccato e della morte, ci rigenera ad immagine e somiglianza di Dio e ci inserisce nel corpo di Cristo che è la Chiesa. In questo senso, il Battesimo è dunque veramente necessario per la salvezza perché ci garantisce che siamo figli e figlie, sempre e dovunque, mai orfani, stranieri o schiavi, nella casa del Padre. 22

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mondo missionario Anche oggi la Chiesa continua ad avere bisogno di uomini e donne che, in virtù del loro Battesimo, rispondono generosamente alla chiamata ad uscire dalla propria casa, dalla propria famiglia, dalla propria patria, dalla propria lingua, dalla propria Chiesa locale La provvidenziale coincidenza con la celebrazione del Sinodo Speciale sulle Chiese in Amazzonia mi porta a sottolineare come la missione affidataci da Gesù con il dono del suo Spirito sia ancora attuale e necessaria anche per quelle terre e per i loro abitanti. Una rinnovata Pentecoste spalanca le porte della Chiesa affinché nessuna cultura rimanga chiusa in sé stessa e nessun popolo sia isolato ma aperto alla comunione universale della fede. Nessuno rimanga chiuso nel proprio io, nell’autoreferenzialità della propria appartenenza etnica e religiosa. La Pasqua di Gesù rompe gli angusti limiti di mondi, religioni e culture, chiamandoli a crescere nel rispetto per la dignità dell’uomo e della donna, verso una conversione sempre più piena alla Verità del Signore Risorto che dona la vera vita a tutti. Ai missionari e alle missionarie e a tutti coloro che in qualsiasi modo partecipano, in forza del proprio Battesimo, alla missione della Chiesa invio di cuore la mia benedizione. Dal Vaticano, 9 giugno 2019, Solennità di Pentecoste

Francesco

Quale carica può dare alla nostra vita scoprire, o riscoprire, che la missione non è roba che riguarda preti e suore, ma che Mi riguarda: "il Battesimo mi fa capace, anzi Gesù manda me! Si fida di me!" QUALE GIOIA PER ALMENNO CHE PROPRIO IN QUESTI GIORNI VEDE PARTIRE DUE GIOVANI PER UN ANNO DI VOLONTARIATO MISSIONARIO IN SUDAMERICA! E quindi siamo a posto, abbiamo riempito la casella? No! Noi e loro possiamo creare un ponte di preghiera, di aiuto, di fraternità perché si sentano inviati e non abbandonati: uniti nelle gioie e nelle difficoltà. Ma solo loro sono stati Battezzati? Allora anch’io sono inviato in Missione: nella mia famiglia, nel mio posto di lavoro, nel mio paese, nella mia comunità. Sono inviato a portare la Buona Notizia. "Il viaggio più faticoso non è quello che ti porta lontano, è quello che ci porta fuori da te stesso…" Il Gruppo Missionario propone incontri e attività di sostegno alle Missioni: La tua presenza è preziosa e insostituibile come ogni goccia del mare...

Claudia per il Gruppo Missionario

Offerte e donazioni

Con il vostro aiuto abbiamo inviato offerte a: ◊ sr. Nives in Etiopia 2.000,00 ◊ Padre Kimu in Malawi 1,000,00 Ai nostri ragazzi in partenza per la Bolivia:

♦♦ Pietro 1.000,00 (Guppo Mato Grosso) ♦♦ Michele 1.000,00 (Missioni Diocesane) Ottobre 2019

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SPAZIO GIOCO Luogo di incontro

ASILO INFANTILE POZZI

Luogo di aggregazione “A volte tutto ciò di cui abbiamo bisogno è che qualcuno ci dia la mano e cammini con noi”. (J. Frey) Il nostro spazio gioco aprirà le porte ad ottobre, nel plesso del Centro. È un’ulteriore proposta che il nostro servizio offre ormai per il terzo anno consecutivo, in collaborazione con il Comune di Almenno San Bartolomeo. E’ un servizio aperto due mattine alla settimana, per bambini tra gli 0 e i 3 anni, accompagnati da una figura di riferimento. Per chi non frequenta Nidi o Sezioni Primavera, è un’importante occasione per aprirsi all’altro, confrontarsi, fare nuove esperienze. Ai bambini offre la possibilità di abitare uno spazio allestito con cura, stimolante e ricco di opportunità. Un terreno su cui testare i primi approcci con altri bambini e con altri adulti, esplorare, saggiare la propria autonomia. Agli adulti offre la possibilità di aprirsi all’esterno, condividere esperienze, sperimentare un “fare” diverso da quello condotto d’abitudine tra le mura di casa, di essere supportati nel proprio ruolo di genitore, di nonno, di adulto di riferimento. Ruolo perno quello dell’educatrice, che accoglie bambini ed adulti e ne traccia il percorso strada facendo. Un riferimento pedagogico per gli adulti e una fonte di stimoli per i bambini. Nei due anni passati, l’educatrice Lara ha saputo creare un clima accogliente, grazie al quale bambini ed adulti nel tempo si sono riconosciuti parte di un gruppo affiatato. Il pensiero pedagogico sotteso a questo servizio si allinea con quello dell’ente del quale fa parte e nel quale si identifica: un’attenzione agli spazi e ai materiali, con i quali bambini ed adulti interagiscono in modo attivo e personale. Un’idea di cura che, come un filo rosso, unisce e fa da sfondo a tutti i momenti accogliendo i bisogni del singolo, adulto e bambino che sia. Un percorso volto a creare in chi lo abita una sensazione di appartenenza ad una comunità che accoglie, abbraccia e accompagna. Un’opportunità di crescita che fa bene ai bambini e a chi si prende cura di loro, perché a piccoli passi conduce in un mondo nuovo e interessante. Angela Sangalli Referente Nido 24

Comunità S. Bartolomeo e S. Rocco


AVIS - ALMENNO SAN BARTOLOMEO

E… perché è importante il controllo del colesterolo??

www.avisbergamo.it

tel. 035 342 222

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AVIS Almenno San Bartolomeo

Il Direttivo Avis

cell. 392 7585115

Le patologie del sistema circolatorio sono tra le principali cause di morte in Europa, secondo i dati Eurostat. Il colesterolo è una molecola presente naturalmente nel nostro sangue; di per sé, dunque, non è negativo per il corpo umano, anzi: contribuisce alla costruzione delle membrane cellulari e al trasporto degli acidi grassi, aiuta il fegato a sintetizzare la bile, e alcune ghiandole come le surrenali, l’ipofisi, i testicoli e le ovaie a produrre gli ormoni di loro competenza. Come si suol dire, non tutto il colesterolo viene per nuocere. Il colesterolo HDL, infatti, è detto anche “colesterolo buono”, perché protegge dall’arteriosclerosi e contrasta l’aumento di quello cattivo. L’LDL e il VLDL, invece, rappresentano i nemici da combattere: tendono a ostruire le arterie impedendo il corretto flusso sanguigno, con conseguente aumento della pressione e causando così uno sforzo del muscolo cardiaco. I più recenti studi della Società Europea di Cardiologia e della Società europea dell’Aterosclerosi confermano che più bassi sono i livelli di “colesterolo cattivo”, più bassa è l’incidenza di eventi cardiovascolari. Ridurre quindi il colesterolo LDL è una misura efficace nella prevenzione di ictus e infarto, in particolare nei profili clinici ad alto rischio cardiovascolare. In uno scenario generale di invecchiamento della popolazione e incremento delle cronicità, il controllo tempestivo del colesterolo cattivo è un aspetto imprescindibile. Grazie a tutti coloro che hanno aderito alla nostra iniziativa e un ringraziamento particolare al dott. Somenzi per averci donato il suo tempo e la sua professionalità Alla prossima!!!

www.avisalmennosb.it

Domenica 15 settembre presso la Sagra degli Alpini che si è tenuta lungo il fiume Brembo, il gruppo Avis di Almenno S.B. ha organizzato lo screening gratuito del colesterolo e della glicemia con la gentilissima collaborazione del dott. Somenzi Giorgio della Farmacia San Bartolomeo. L’affluenza è stata numerosa, sono stati effettuati circa una settantina di test! Ci scusiamo per le lunghe attese, ma il macchinario richiede tempi precisi per l‘analisi del campione di sangue per garantire risultati affidabili. Speriamo che tutti i partecipanti siano stati comunque soddisfatti. Uno degli obiettivi di Avis è quello di promuovere la prevenzione in ogni campo, poiché la prevenzione è un’azione fondamentale per la tutela della propria salute.

avis.almennosb@hotmail.it

SCREENING DEL COLESTEROLO E DELLA GLICEMIA


CONFERENZA SAN VINCENZO

ECCO I COMPLEANNI

DEI NOSTRI PARROCCHIANI OTTANTENNI ... E OLTRE

MESE DI OTTOBRE 2019 Lomboni Edda

1.10.1936

Facheris Alessio

10.10.1938

Bonfanti Maria Lucia 5.10.1936

Tironi Maddalena

11.10.1934

Quarti Vincenza

5.10.1925

Rota Aurelia

11.10.1932

Piccolo Silene

6.10.1933

Rota Agnese

14.10.1939

Natali

Clelia

6.10.1924

Ronzoni Emma

16.10.1933

Rinaldi Lucia

6.10.1939

Leggeri Giuseppe

21.10.1933

Manzoni Paolina

7.10.1939

Vassalli Albina

21.10.1939

Mazzoleni Luigina

8.10.1928

Cerea Giacomo

22.10.1935

Scudeletti Angela

9.10.1934

Rota Geltrude

22.10.1927

Mazzoni Maria

25.10.1933

Piffari

26.10.1935

Ines

Rota Gabriella

26.10.1933

Berettini Gianna

26.10.1937

Natali Severina

27.10.1932

Viganò Andrea

28.10.1937

Miglio Anna Maria 30.10.1938

MESE DI NOVEMBRE 2019 1.11.1937

Rocca

Luigi

6.11.1923

Pesenti Alessandro

17.11.1935

Manzoni Maria

3.11.1938

Salvi

Luigia

8.11.1928

Rossi Giuseppina

18.11.1929

Roncelli Simonetta

4.11.1936

Panza Battistina

8.11.1932

Rossi Egidio

20.11.1932

Locatelli Beatrice

4.11.1927

Salvi

Paolo

9.11.1939

Sirtoli Raffaele

20.11.1938

Mazzoleni Rosa

4.11.1939

Panza Adele

11.11.1933

Sana Costantino

22.11.1936

Ravelli

Ada

5.11.1930

Roncelli Adriano

11.11.1938

Marcon Giovanni

23.11.1926

Capelli

Luisa

5.11.1939

Rota Annunciata

14.11.1937

Bonfanti Costante

27.11.1933

Rota

Maria

Le nostre comunità di San Bartolomeo e San Rocco porgono a tutti auguri di cuore ! OFFERTE PERVENUTE ALLA SAN VINCENZO Offerta soci € 25,00 Offerta soci € 65,00 Iscrizioni per pellegrinaggio del 3 settembre € 940,00

Musella N.N. Longa Castelli (Barzana) N.N. Longa

€ 20,00 € 50,00 € 15,00 € 10,00

N.N. Via Vignola € 5,00 N.N. Longa € 10,00 In memoria di Rota Adele dai figli € 50,00

I confratelli della San Vincenzo ringraziano sentitamente tutti ! ULTIME SPESE EFFETTUATE Spesa per pranzo ultraottantenni € 405,00 Offerta a Oratorio e C.R.E. € 500,00 Banco viveri € 100,00 Spesa per pellegrinaggio del 3 settembre (pullman, pranzo e offerta) € 1.300,00 Sante Messe € 75,00 26

Comunità S. Bartolomeo e S. Rocco


Sulle orme del Santo Papa Paolo VI Il pellegrinaggio annuale, organizzato dai confratelli della San Vincenzo, quest’anno ha voluto ripercorrere le orme del Santo Papa Paolo VI, addentrandoci nella provincia di Brescia per visitare i luoghi più significativi della sua vita. Abbiamo fatto visita alla Casa Natale, dove Papa Montini è nato e cresciuto, coltivando la fede cristiana. Presso la Basilica Romana Minore, dedicata a Sant'Antonio Martire, ci siamo raccolti in preghiera, con la celebrazione della Santa Messa. La giornata si è conclusa con la visita all'abbazia Olivetana Benedettina dei Santi Nicola e Paolo VI, situata nel paese di Rodengo Saiano. Ripercorrere i momenti e i luoghi importanti che hanno caratterizzato la vita di Papa Montini, ci hanno aiutato a pregare e riflettere insieme, conoscendo più approfonditamente la figura di un uomo, che ha lasciato il segno nel cuore dei fedeli e nel cammino della Chiesa. Grazia e i Confratelli della San Vincenzo

Ottobre 2019

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CONFERENZA SAN VINCENZO

PELLEGRINAGGIO A CONCESIO


LA GRANDE STORIA DI ALMENNO

[5a parte]

ALMENNO

ALMENNO

ALMENNO

ALMENNO NEL MEDIOEVO Dopo la fine dell’Impero dei Franchi (888), come abbiamo detto nell’ultimo Bollettino, Almenno (Lemine) passò sotto il dominio dei conti di Lecco per circa un secolo: Corrado (892-895), Radaldo (895-926), Guiberto (muore nel 957), e Attone (957-975). Di questi conti si conosce qualcosa solo di Radaldo e di Attone. Radaldo fu signore di Almenno per 31 anni; in un documento che riguarda Almenno emancipa dalla condizione servile il diacono Giberto e il chierico Cristiano. “L’atto, rogato in “Castro Lemine”, cioè nel castello di Almenno, nomina per la prima volta il castello, che con ogni probabilità fece costruire lui stesso a difesa della sua abitazione e del villaggio al tempo delle incursioni degli Ungari; ciò fa pensare che egli risiedesse per qualche periodo ad Almenno”1. L’ultimo dei conti di Lecco che fu signore di Almenno fu Attone che aveva diversi possedimenti in diverse località, ma sembra che prediligesse Almenno, dove morì nel 975. Di Attone abbiamo due strani documenti: il primo riguarda la vendita di due terzi dei beni di Lecco e di Almenno al prete Giovanni di Sorlasco, ad un prezzo così basso da creare il sospetto che si trattasse di una vendita fittizia. Il secondo documento praticamente conferma che questa vendita era fittizia. Gli storici sostengono che tutto questo fu un modo escogitato da Attone per trasmettere a sua moglie Ferlinda l’intero usufrutto della sua proprietà. Attone muore nel 975 nel castello di Almenno e venne sepolto qui ad Almenno. Ferlinda sopravvisse al marito passando i suoi ultimi giorni anche lei qui ad Almenno. Dopo questi fatti, la Corte di Almenno passò ai vescovi di Bergamo; i primi signori potrebbero essere stati i vescovi Gisalberto (975-982) e Azzone (983-996). Ma è solo con il vescovo di Bergamo Reginfredo (997-1012) che abbiamo la conferma della avvenuta successione. Il successore del vescovo Reginfredo, fu Alcherio (1013-1022); sappiamo che i domini di questo vescovo giungevano fino ai castelli di Brivio e di Lavello, e comprendevano anche la Chiesa Plebana di Brivio sulla sponda dell’Adda. Da questo momento la Corte di Almenno rimase legata ai vescovi di Bergamo fino al 1220, quando ad Almenno sorgerà il Comune 1- Manzoni, Lemine, 36. 28

Comunità S. Bartolomeo e S. Rocco

e il vescovo dovrà cedere al Comune la giurisdizione feudale, mantenendo alcuni privilegi. Come si usava in quel tempo, il vescovo di Bergamo aveva la proprietà di terre e di castelli e inoltre di uomini e di donne (“servos et ancillas”) che erano considerati come beni della Corte e privi di libertà. Non sappiamo se questi servi coltivassero con la propria famiglia un podere concesso loro dal signore, e in questo caso dal vescovo, e in cambio dovessero fornire a lui risorse e corvèe, o se dipendessero direttamente dal vescovo, lavorando nei suoi possedimenti e non dipendendo da un loro podere. Comunque l’influsso del Cristianesimo modificò col tempo questi usi feudali e i servi potevano così riscattarsi e riacquistare così la loro libertà. Succedeva anche che per sottrarsi alla loro condizione servile, i servi si rifugiassero negli Ordini Sacri, che davano subito il diritto all’emancipazione. Naturalmente accanto ai servi in quella società c’erano anche i ceti medi, che erano liberi ed erano anche proprietari. Al ceto medio apparteneva anche il clero, una classe allora numerosa e potente. L’attività più importante di quel tempo era ovviamente l’agricoltura sviluppata nei suoi diversi settori: coltivazioni di cereali, di vigneti, cura dei prati per il bestiame e sfruttamento dei boschi (castagne, legna e caccia). Diffusa era anche la pesca e sui corsi d’acqua c’erano i mulini per macinare il frumento o altri cereali. Questa vita economica aveva il suo centro nell’attuale zona attorno all’attuale al santuario Madonna del castello: era qui il centro della Corte. “Qui, non solo le esigenze della vita civile potevano essere soddisfatte, ma anche quelle della religione, che richiamavano nell’antica Chiesa Plebana la popolazione di tutto il territorio circostante, creando così le condizioni ottimali per l’incontro delle persone e lo scambio dei beni”2. In un documento del 1156 si parla di un luogo di mercato in questa zona. Infine anche allora c’erano le tasse: la prima era quella di fornire gli alimenti al signore feudale, al suo seguito e ai cavalli quando era di passaggio; un’altra tassa era sul mercato, ecc. I sudditi avevano diritto all’esercizio della giustizia soprattutto in 3 casi particolari: omicidio, furti e adulteri. Con tutto questo, sotto il dominio dei vescovi,

2-Manzoni, Idem, 41.


LA GRANDE STORIA DI ALMENNO

Almenno visse un periodo felice. “Il momento di maggior fulgore, scrive il Manzoni, fu raggiunto nella seconda metà del XII secolo, in particolare con i vescovi Gerardo di Bonate (1146-1167), Guala (11681186) e Lanfranco (1187-1211). Questi manifestarono particolare interesse verso la Corte di Almenno, oltre che per i rapporti personali che li legavano ad Almenno (vi risiedevano alcuni loro parenti), per l’importante posizione strategica della Corte, a difesa dei confini verso Milano perché a quel tempo essa includeva anche i castelli di Brivio e di Lavello”3.

3- Manzoni, Almenno S.Bartolomeo, 15.

[5a parte]

E’ in questo periodo (metà XII secolo, inizio XIII), sotto i vescovi di Bergamo, che sorsero le meraviglie del cosiddetto “Romanico di Almenno”, con i 3 capolavori che sono: la chiesa di S. Tomé, la pieve di S. Salvatore (la chiesa romanica attigua al santuario della Madonna del castello) e la chiesa di S. Giorgio. (continua) Ermanno Arrigoni

L'Amministrazione Comunale ci ha chiesto di pubblicare gli incarichi assegnati ai nuovi assessori e ai nuovi consiglieri delegati in modo che ogni cittadino possa sapere a chi rivolgersi qualora ne avesse necessità nell'ambito dei settori amministrativi di competenza. Franco

Ottobre 2019

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ALMENNO SAN BARTOLOMEO

INFORMAZIONI DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE


LA PAROLA ALLE ASSOCIAZIONI

POLISPORTIVA COMUNALE DI PROGRAMMA DEI CORSI PER LA STAGIONE 2019-2020 Come anticipato nel numero scorso pubblichiamo, nelle pagine successive 32 e 33, il volantino dei corsi programmati per la stagione 2019/2020. Chiunque fosse interessato a partecipare deve presentarsi direttamente al corso scelto, anche se già iniziato, ricordando che per ogni corso sono previste un paio di lezioni di prova.

GRUPPO PODISTICO 26a edizione della "Stralémine" Il giorno 1 settembre si è svolta la 26° edizione della “Stralémine” gara podistica non competitiva che richiama sempre tanti appassionati. Anche questa edizione ha richiamato un buon numero di partecipanti che hanno affrontato il percorso stabilito che toccava le zone più caratteristiche del nostro paese riscuotendo tanto successo. Ringraziamo tantissimo tutti i volontari che hanno permesso il sereno svolgimento di questa bella manifestazione e ci prepariamo già per la prossima. Ecco nelle foto alcuni momenti presso il Palalemine.

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Comunità S. Bartolomeo e S. Rocco


ALMENNO SAN BARTOLOMEO

Nuove iniziative del 4° trimestre 2019

Nuova Stagione con nuove idee… Novità importanti per la nostra Associazione:

♦♦ Siamo in contatto con Antenna3 Lombardia per una nuova partecipazione alla trasmissione di “Voci in Piazza” entro fine anno 2019. ♦♦ Abbiamo preso accordi con gli organizzatori di una importante manifestazione che si svolgerà nel mese di Ottobre 2019 nel centro di Bergamo. La nostra Associazione sarà presente in uno spazio attrezzato, con tappeto in linoleum ed un bravo musicista; si potrà ballare e sentire della buona musica, pubblicizzeremo la nostra realtà, le sue Serate Danzanti, l’opera di volontariato e la beneficenza. Vi terremo informati…

NON CERCATE LONTANO…NOI CI SIAMO…VI ASPETTIAMO ! Enzo Rota Presidente A.S.D. Ballo Almenno SB Ottobre 2019

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LA PAROLA ALLE ASSOCIAZIONI

A.S.D. BALLO ALMENNO SB - Ballo liscio –


LA PAROLA ALLE ASSOCIAZIONI

POLISPORTIVA COMUNALE DI

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Comunità S. Bartolomeo e S. Rocco


ALMENNO SAN BARTOLOMEO LA PAROLA ALLE ASSOCIAZIONI Ottobre 2019

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ANAGRAFE PARROCCHIALE Si sono uniti in matrimonio

Sara Fagiani Lorenzo Suardi Sabato 14 settembre 2019 Santuario di Maria Addolorata in Borgo S. Caterina - Bergamo

Valentina Baitelli Alberto Mazzoleni LunedĂŹ 16 settembre 2019 Parrocchiale di San Giacomo in Selino Alto

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ComunitĂ S. Bartolomeo e S. Rocco


ANAGRAFE PARROCCHIALE Si sono uniti in matrimonio

Viviana Facheris Andrea Pavoni Giovedì 19 settembre 2019 Chiesa di San Giorgio in Almenno San Salvatore

Nadia Agnone Silvio Zambetti Sabato 21 settembre 2019 Parrocchiale di San Bartolomeo in Almenno San Bartolomeo

Le nostre Comunità partecipano alla loro gioia 35 Ottobre 2019 e augurano felicità che li accompagni per sempre


ANAGRAFE PARROCCHIALE Ha ricevuto il Battesimo nella Parrocchiale di San Rocco Daniel Tironi di Carlino e Jonela Hutanu Domenica 1° settembre 2019

Hanno ricevuto il Battesimo nella Parrocchiale di San Bartolomeo

Denis Mangili Dora Pesenti Alle nostre nuove sorelle 36 Comunità S. Bartolomeo e S. Roccoe

di Andrea e Daniela Licini di Paolo e Linda Donghi

Domenica 25 agosto 2019

fratelli di Fede ed alle loro famiglie, auguri vivissimi dalle nostre Comunità


ANAGRAFE PARROCCHIALE Domenica 15 Settembre 2019

Angelica Crippa ha festeggiato con gioia il bel traguardo dei 95 anni !

Tantissimi auguri di ogni bene da tutti i tuoi cari

ANAGRAFE PARROCCHIALE

Sono tornati alla Casa del Padre

ALIDA ZONCA di anni 47 morta il 14.9.2019

ANDREA CAPELLI di anni 32 morto il 20.9.2019

COMUNITA’ DI SAN BARTOLOMEO

Certe persone non si possono ne' sostituire, ne' dimenticare. Hai trascorso una vita breve, hai avuto un cuore grande e generoso, aperto alle esigenze di tutti. Troppo presto ci hai lasciati. Eri ben voluta in vita e rimpianta in morte da moltissime persone, ma non esiste separazione definitiva, finché esiste il ricordo. Ti portiamo nel cuore.

"Non ti chiediamo perché ce l'hai tolto, ma ti ringraziamo di avercelo dato". [S. Agostino]

Le nostre Comunità si uniscono al dolore dei parenti con solidarietà umana e cristiana Ottobre 2019

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ANAGRAFE PARROCCHIALE Li ricordiamo nella fede

ANGELA ROSSI “ Ninì “ + 14.10.2016

Il tuo spirito sarà sempre per noi una guida. Con affetto. I tuoi cari.

LUCIA CAPELLI + 16.10.2000 Sei stata una sposa e una mamma meravigliosa e ci hai donato tutto quello che potevi, ma soprattutto ci hai insegnato a vivere onesti, con generosità e con fede. Ti sappiamo nell’eterna luce di Dio dove vegli ancora su di noi. Ti ricordiamo con tanto affetto e con una santa Messa alle ore 20.00 venerdì 25 ottobre in Chiesa Parrocchiale. I tuoi cari.

GIOVANNI PERSICO + 2.11.1997

COMUNITA’ DI SAN BARTOLOMEO

ALFREDO CORNALI + 21.10.2004 “Bene, servo buono e fedele: entra nella gioia eterna del tuo Signore!” Certamente sono queste le parole che hai udito dal Signore Dio quando ci hai lasciato e anche noi saremo sempre riconoscenti per avere avuto un marito e un padre così buono. Ti ricordiamo con tanto affetto e con una santa Messa alle ore 20.00 venerdì 25 ottobre in Chiesa Parrocchiale. I tuoi cari.

Tuo orgoglio, il lavoro ben fatto; tua forza, l’amore della famiglia; tua allegria, la buona compagnia; tua tenerezza, i nipoti. Chi ti ha conosciuto, non dimentica la tua finezza d’animo e il tuo sorriso. Ti ricorderemo nella S. Messa delle ore 16,30 di sabato 9 novembre nella Chiesa Parrocchiale. I tuoi cari.

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