RistOrtoMetroZero 2015

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Progettazione & Consulenza Risparmio Energetico Energie Sostenibili Edilizia Naturale

Dr. Paolo Calcaterra Via XX settembre, 7 - 21053 Castellanza (VA) Tel.: 02.87196188 Fax.: 02.700529989 - cel.: 340.2307048 email: paolo.calcaterra@livecom.it

Sempre più ristoran-, osterie e alberghi italiani si affidano all’autoproduzione di erbe aroma-che, fru:a e verdura: raccolgono dietro l’angolo, a “metro zero”, elaborano e portano in tavola. Risultato garan-to, anche per gli occhi. Spesso infaB, di fianco al tavolo o a portata di vista, spuntano or- e piccoli terreni col-va- che ci res-tuiscono il piacere di sapere da dove arrivano alcune delle materie prime che ci troviamo nel pia:o.

Se poi i prodoB dell’orto sono col-va- in modo biologico o ancor più con un valido metodo biodinamico, il valore che si aggiunge e che sicuramente viene sempre più percepito dalle persone, sarà molto elevato.

Esiste poi la possibilità di creare un orto non solo “funzionale” ma che sia anche di grande effe:o este-co ed emozionalmente coinvolgente, con ad esempio un sapiente u-lizzo di essenze floreali “commes-bili”.

Trasme:ere la bellezza dei prodoB sani e naturali, con l’aggiunta a volte di fiori edibili, doneranno maggior gusto e gradevolezza ad ogni pia:o proposto.

Proposta per la realizzazione di un orto biologico-biodimamico Si ipo-zza di realizzare un orto che possa agevolmente soddisfare il ristorante che prevede un massimo di 60/70 pos- a tavola.

Nella proposta di realizzazione si -ene conto di assicurare prodoB dell’orto non solo nei mesi dalla tarda primavera all’autunno, ma anche estendere un po' questo periodo mediante la col-vazione anche in una piccola serra.

Verrà data molta importanza all’aspe:o este-co e visivo, s o p ra: u :o m e d i a nte l a col-vazione di fiori edibili e varietà di ortaggi non comuni, di cui riporto come esempio qualche fotografia con anche dei piaB di portata (insalate, primi, secondi, dolci...), in cui la fantasia si potrà esprimere in mol- modi, sicuramente apprezza-.

Borragine, calendula, viole mammole e tan-ssimi altri fiori per piaB e portate in cui si potrà “mangiare la bellezza”!

Sarà quindi realizzato un orto secondo i dettami dell'agricoltura biodinamica, che oltre ai principi di coltivazione biologica, rispetta e tiene conto delle forme dolci e naturali anche delle stesse aiuole, nel rispetto delle sottili leggi geometriche ed armoniose della natura.

L'orto, oltre che biologico e sano, potrà attraverso le sue forme e proporzioni (da farsi in proporzioni musicali), risuonare maggiormente in sintonia con le stesse forze plasmatrici che la natura esprime in ogni sua espressione, ottenendo come risultato anche la visione di un orto che assomigli ad un giardino organico e armonioso.

PROGETTO DI ESECUZIONE DELL’ORTO

Conce7 introdu7vi sulla conduzione di un orto biologico-biodinamico.

Regola fondamentale nella col-vazione biodinamica è a7vare la vita nella terra, con le sostanze contenute nella terra stessa!

Un conce:o base è che la pianta sviluppa le sue par-, radice, foglie, fiore e fru>o, a secondo della posizione della LUNA al momento della semina.

Di uguale importanza della LUNA ci sono però le influenze delle stelle dello ZODIACO, e in biodinamica i segni zodiacali sono divisi in qua:ro gruppi, appartenen- ad altre:an- elemen- (vd. I dodici astri e i fiori di Bach).

Ariete - Leone - Sagi:ario => elemento Fuoco

Toro - Vergine - Capricorno => elemento Terra

Gemelli - Bilancia - Acquario => elemento Aria

Cancro - Scorpione - Pesci => elemento Acqua In questo modo disCnguendo le varie parC della pianta le possiamo associare agli elemen- di terra, acqua, fuoco, aria.

Radice => elemento Terra

Foglia => elemento Acqua

Fiore => elemento Aria

Fru>o => elemento Fuoco

Esempio di u2lizzo dei rappor2 della Luna e dello ZODIACO per l’orto: Quando la LUNA transiterà nei segni di Fuoco, semineremo le piante che portano fruF: pomodori, piselli, fagioli, zucche, meloni, angurie, melanzane, e si possono piantare alberi ed arbus2 da fruGo. Quando la LUNA transita nei segni di Acqua semineremo piante a foglia: bieta, laGuga, cavolo, verza, sedano.

Quando la LUNA transita nei segni di Aria ci dileGeremo nel seminare e nel piantare gli ortaggi da fiore e fiori ornamentali: carciofi, rose, erbe aroma2che e medicinali.

Mentre quando la LUNA transita nel erigono di Terra semineremo ortaggi e fiori a radice; carote, cipolle, patate, tulipani e tuberi vari.

Un altro conce:o fondamentale in biodinamica è concimare il terreno in maniera naturale!

Si dovrà quindi preparare e disporre un COMPOSTO, derivato dal “cumulo biodinamico” fa:o dagli scar- dell'orto, erbe infestan- prima della fioritura, foglie, erba, segatura, paglia.

Nella biodinamica esistono poi dei “prepara-” su base omeopa-ca, che aiutano in ogni situazioni le piante nel migliore sviluppo, lo stesso terreno e l’humus, ed eventuali problemi di parassi- e malaBe.

PRIMI INTERVENTI IMPORTANTE: sono assolutamente da evitare ulteriori “arature profonde”, come quelle fa:e da tra:ori anche so:o i 30 cm di profondità, in quanto uccidono l’humus e costringono poi a dover intervenire con inu-li concimazioni.

Ogni lavorazione da ora in poi sarà più “superficiale” e comunque non fa:a in modo da comprome:ere l’humus.

1 - il primo intervento da fare è trasformare l’a:uale terreno condo:o a “semina-vo” in un terreno ada:o alla col-vazione degli ortaggi, che richiede una maggiore concimazione iniziale e sopra:u:o differen- lavorazioni: a) togliere l’a:uale semina (frumento o mais...) e fare una fresatura del terreno b) preparare la corre:a concimazione iniziale secondo uno schema a “ROTAZIONE TRIENNALE” delle colture, per evitare la “stanchezza del terreno.

Zona 1

Zona 2

Zona 3

il primo anno in tu:e le tre zone si me:erà letame + concime già comportato (da acquistare in quanto non ancora presente nell’orto, però dovrà essere cer-ficato “biologico” ed evitare assolutamente quelli generici con fer-lizzan- chimici e sinte-ci!).

Il ciclo oBmale per una concimazione naturale, prevede la suddivisione dell'orto in tre se:ori, che ruotano annualmente tra loro. Così facendo sono le stesse colture che possono anche "apportare" nutrimento al terreno, secondo questo schema: - 1° anno: la Zona 1 (Ortaggi) deve essere concimata con letame; la seconda Zona 2 (Brassiche: es. cavoli) deve essere concimata con letame e compost maturo; la terza Zona 3 (prodoB ipogei: es. carote) solo con compost maturo ed eventualmente con fer-lizzante terna-o (solo cer-ficato biologico!) -po GRANVERDE TOP N. Il primo anno quando non si ha disponibile il cumulo biodinamico, u-lizzare ad esempio Oscorna Animalin.

- 2° anno: Nonostante le piante siano spostate in nuove zone, la concimazione generale è uguale a quella del primo anno.

- 3° anno: dal terzo anno in poi, con-nuando sempre le rotazioni, si u-lizza solamente per concimare il composto prodo:o nell'orto, e così facendo si manterrà ed aumenterà sempre la fer-lità del terreno in modo del tu:o naturale ed economico.

Per evitare comunque la “Stanchezza del terreno” le pra-che migliori in biodinamica tengono conto di ques- principi: Durante l’anno nella stessa prosa si possono col-vare, in successione, varie specie di ortaggi, quali ad esempio aglio, fagiolino, e la:uga da taglio.

Questo “sfru:amento” piu:osto intenso può causare col passare del tempo minori produzioni, maggiori a:acchi parassitari a carico degli ortaggi e stentata vegetazione delle culture, fenomeno che viene definito “stanchezza del terreno”.

Progettazione & Consulenza Risparmio Energetico Energie Sostenibili Edilizia Naturale

Dr. Paolo Calcaterra Via XX settembre, 7 - 21053 Castellanza (VA) Tel.: 02.87196188 Fax.: 02.700529989 - cel.: 340.2307048 email: paolo.calcaterra@livecom.it

Per a:enuare questo fenomeno, occorre concimare il terreno con sostanza organica, eseguire la rotazione delle colture e/o lasciare a riposo parte dell’orto, me:ere in a:o la solarizzazione del suolo e la col-vazione di piante biocide, ado:are varietà resisten-tolleran- le avversità e piante innestate.

Per ridurre mala7e e parassiC ricorrere alla solarizzazione La stanchezza del terreno si manifesta anche con la presenza nel suolo di malaBe e parassi- animali che possono arrecare gravi danni agli ortaggi. Per ridurne l’incidenza e la presenza, occorre ricorrere alla pra-ca della solarizzazione che consiste nello stendere in estate su una parte delle aiuole dell’orto un telo di materiale plas-co trasparente, lasciandovelo per circa due mesi: il riscaldamento del suolo che si determina creerà un ambiente os-le alla vita di mol- parassi- animali e al verificarsi di molte malaBe. La solarizzazione fornisce migliori risulta- se si adopera un telo di 0,025- o,o30 millimetri di spessore, possibilmente di Eva. Prima di stendere il telo è necessario lavorare accuratamente il terreno e irrigarlo abbondantemente.

La colCvazione di piante biocide Per o:enere risulta- migliori, dopo aver pra-cato la solarizzazione vanno col-vate sulla stessa porzione di terreno piante biocide, cioè che producono a livello radicale sostanze che hanno la capacità di contenere funghi parassi- o animali. Le piante biocide appartengono sopra:u:o alla famiglia delle Crucifere o Brassicacee, come senape bianca (Sinapis alba), Rucola, Rafano (Raphanus sa-vus), che vanno sfalciate e interrate quando sono in piena fioritura.

Una interessante verdura esotica: il Gombo.

La pianta del gombo è resistente e non ha par-colari esigenze, se non quella della temperatura mite. InfaB, ha bisogno di almeno 20° C per fruBficare.

Ci si può regolare seguendo il periodo ideale per gli zucchini. I semi del gombo sono grossi, vigorosi e germogliano velocemente. Si possono seminare nelle apposi- contenitori alveola- o interrare dire:amente nell’orto, avendo cura, in ogni caso, di ricoprirli con almeno due cm di terra. Lasciare una distanza di 40 cm tra le piante, che si svilupperanno par-colarmente in altezza, potendo superare abbondantemente i due metri.

Fortunatamente non ha bisogno di un tutore come i pomodori.

Dopo i primi fiori, la pianta comincia a fruBficare velocemente. La raccolta va effe:uata quando i fru7 sono ancora piccoli (tra i 5 e i 15 cm in funzione delle cul-var) e sopra:u:o teneri. La punta dovrebbe potersi spezzare facilmente con le mani.

La pianta resiste bene pur con scarsa presenza d’acqua; inoltre le sue larghe foglie proteggono le giovani insalate dal sole es-vo.

Proprietà e u-lizzo Il gombo è un ortaggio poco calorico e ricco di vitamine. Con-ene una sostanza mucillaginosa u-le per alcuni problemi intes-nali o per la preparazione di prodoB di bellezza per la pelle e per i capelli.

Il gusto è leggero e delicato. Può ricordare vagamente i fagiolini o gli asparagi. I fruB possono essere consuma- sia crudi in insalata sia cucina-. È un ortaggio ideale per la preparazione di salse, piaB stufa- o minestre. Può essere anche fri>o o preparato in conserva.

Piantumazione piante da frutto Per le piante da frutto soprattutto , l’interramento della zona del colletto indurrà la pianta a cacciare delle radici avventizie sopra di esso determinando uno scompenso nella circolazione linfatica. Ciò porterà squilibri e malattie per tutta la vita della pianta .

Un’altra regola da osservare nel trapiantare una pianta è di rispettare - al momento del prelievo - l’orientamento che essa aveva nel vivaio, questo può facilmente essere realizzato

segnando con un pennarello la parte della pianta rivolta a sud per reimpiantarla rispettando l’orientamento.

La buca di trapianto dovrà essere proporzionalmente grande alla povertà del terreno, mentre in terreni buoni potrà essere anche di ridotte dimensioni.

Al momento del trapianto è bene porre una palata di composto animale maturo sul fondo della buca; ciò non tanto per l’effetto concimante, quanto per stimolare il collegamento con il suo principio archetipico. L’irrorare la buca con il prodotto omeodinamico PRE SEMINA come l’immergervi le radici per una decina di minuti favorirà l’attecchimento.

LEGACCIO TUTORE

COLLETTO COMPOST SEMIMATURO

COMPOST ANIMALE MATURO

TAGLIO CORRETTO DELLA RADICE

Le radici rovinate andranno tagliate orizzontalmente e non verticalmente; ciò per favorire l’emissione di nuove radichette.

Ricordarsi di trapiantare con Luna Discendente e in giorni di Fuoco per stimolare la fruttificazione. In caso di siccità o povertà del terreno scegliere giorni di Acqua. Per stimolare la produzione a legno trapiantare in giorni di Terra (vedere “Calendario Agicolo”).

CICLO DEGLI INTERVENTI OMEODINAMICI: Nel primo anno di intervento irrorare il terreno in novembre-dicembre per 4 volte ogni 7 giorni con il prodotto omeodinamico PRO HUMUS. In fase vegetativa (da marzo a settembre-ottobre) irrorare regolarmente per almeno 6 volte con il prodotto omeodinamico PRO HUMUS alternato al prodotto PRE SEMINA. Il PRE SEMINA va maggiormente usato in primavera anche al fine di stimolare la crescita radicale e quindi anche per ringiovanire le piante. Il PRO SOSTANZA ORGANICA protegge dalla siccità.

Nell’anno successivo - se le condizioni lo permetteranno - gli interventi potranno essere ridotti in numero del 30 % (cioè 6) ed il secondo anno di un ulteriore 30 %(cioè 3).

Si ricorda l’importanza di utilizzare il prodotto omeodinamico PRO AZOTO, PRO POTASSIO, PRO FOSFORO qualora fosse necessario stimolare nel terreno il processo di formazione di dette sostanze.

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