AtleticaAreggio n.0

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atleticaAreggio L’ATLETICA NELLA NOSTRA CITTA’

il piacere di fare atletica porta sempre a grandi risultati

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www.atleticareggio.eu
Yassin Bouih, campione europeo staffetta cross - Torino 2022

atleticaAreggio

Questa è la prima frase scritta su questo magazine. E’ un momento importante, alla stessa stregua di quattro amici che si costruiscono una barca in casa, al momento del varo. Navigherà bene?

Ce lo siamo chiesti e ci siamo anche dati una risposta, che non è un presuntuosissimo si. Non siamo ingegneri navali. Non abbiamo messo know-how in questo magazine. Solo cuore, tanto cuore. E allora ci siamo dati anche un’umile risposta:- La faremo navigare bene...-.

Ciò significa che commetteremo errori inevitabilmente nella consapevolezza di quanto sia produttivo sbagliare per migliorarsi. Strizzeremo le budella (solo le budella) alla creatività, ci confronteremo fino allo sfinimento, faremo riunioni, trascorreremo serate davanti alle cornici di una pizza sbocconcellata, ci faremo dei caffe’. Non abbiamo una ricetta e forse neppure la vogliamo. Metteremo giorno per giorno gli ingredienti che riterremo giusti. Inventeremo nuovi sapori per soddisfare tanti palati. Sarà il retrogusto amorevole della passione a farci perdonare le nostre “maldestrezze”.

Lao Tze diceva che un percorso di molte miglia inizia con un solo passo. Noi lo abbiamo fatto. Buona lettura

Lo Staff di A-Magazine

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temi di questo numero intervista all’Assessora allo Sport Raffaella Curioni NuValley Adventures, la nuova forntiera del divertimento come nasce un progetto editoriale chi sono i nostri ragazzi? avventura l’idea A mag 16 40 64 8 investiamo sul futuro progetti
Scopri i
Sommario

affrontare l’inverno mantenendosi in forma 30 84 i vicini di casa la nostra mezza

La 21 di Reggio Emilia & La Corsa dei Papà Stefano Mei, il Presidente FIDAL che ha portato l’Italia nell’Olimpo benessere persone

e personaggi

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asd Val di Cembra. Una perla fra le montagne 22 78
LA PRIMA COLLEZIONE RUNNING 100% ECO-FRIENDLY WAVE NEO ULTRA
NEO WIND
WAVE

La Reggio Emilia che tutti sognamo

Un grande progetto per proiettare la nostra città verso una grandissima Atletica Leggera

Due chiacchiere amichevoli con l’Assessora allo Sport del Comune di Reggio Emilia Raffaella Curioni.

E’ una mattina uggiosa. Finalmente l’Autunno è arrivato. Certo, normalmente si preferiscono stagioni più miti ma le stagioni devono avere il loro corso, le loro piogge e le loro siccità. E’ inutile lamentarsi perchè è troppo caldo o troppo freddo. Troppo umido o troppo secco. La filosofia del lamentarsi non paga. Accettiamo le giornate come vengono e ogni giorno sarà un gran giorno... E corazzati da questa filosofia entriamo nell’ufficio di Raffaella che ci attende col medesimo sorriso che ci accompagna. Due chiacchiere qualsiasi per scaldare i motori e poi subito a tempestarla di domande che gravitano attorno allo sport reggiano, la scuola e più in particolare la costruzione del nuovo campo di atletica di cui si parla da molto tempo.

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Raffaella, com’è la fotografia odierna dello sport reggiano e quale fotografia vorrebbe scattare in un futuro prossimo?

Lo sport reggiano è molto vivace e molto attivo, con una grande voglia di protagonismo nella città, sia dal punto di vista delle società sportive, ma anche dal punto di vista degli enti di promozione sportiva. C’è grande competitività, ma anche voglia di costruire una dimensione sociale e di partecipazione della città.

Reggio Emilia deve imparare a osare di più, anche per quanto riguarda scelte strategiche dell’amministrazione, ed è quello che abbiamo cercato di fare confezionando un piano strategico dello sport reggiano, dove insieme alla Fondazione per lo sport ci siamo dati degli obiettivi per il prossimo futuro che devono consegnare una Reggio molto attenta alla dimensione dello sport quotidiano in tutte le fasce della nostra popolazione.

di un’attenzione particolare dello sport all’interno delle scuole, di collaborazione tra questi due ambiti. Ma non sempre è facile. A partire dall’utilizzo delle palestre scolastiche, che non solo hanno il proprio calendario scolastico, ma devono essere aperte anche allo sport durante il pomeriggio. Su questo stiamo lavorando, cercando di mettere sempre in dialogo i dirigenti scolastici con i presidenti delle società sportive. Non penso ci debba essere una supremazia tra i due ambiti, ci deve essere una dimensione di collaborazione, nella quale i bambini vanno a scuola e fanno sport. Bisogna lavorare quindi sugli spazi, attraverso investimenti importanti proprio perché l’attività motoria non deve essere fatta nelle classi, ma in luoghi dedicati allo sport.

Altro tema che deve essere considerato è quello del riconoscimento dei meriti sportivi.

Qual è la relazione tra sport e scuola?

La connessione tra sport e scuola è fondamentale, e bisognerebbe fare di più a proposito. Questo è un paese che investe poco sulla scuola e sullo sport. C’è bisogno

Ci sono ragazzi che hanno possibilità di avere occasioni sportive importanti, ma che non sempre vengono riconosciute dentro una finalità scolastica ed educativa. L’esperienza del Team di Reggio Emilia accompagnato dalla Fondazione per lo sport in Sudafrica ha questa dimensione. È una competizione sportiva ma in realtà

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è anche un’esperienza educativa, e abbiamo chiesto alle scuole e agli insegnanti coinvolti di valutarla esattamente in questo modo, non come un’assenza da scuola, ma come un percorso educativo, didattico e e sportivo. Non sempre è facile perché la scuola ha una sua modalità di lavoro, ma credo che se vogliamo essere un territorio evoluto dal punto di vista educativo e sportivo e se vogliamo continuare a garantire opportunità ai ragazzi credo che lo sport debba essere considerato in questo modo. Reggio Emilia questa sensibilità ce l’ha, ma bisogna lavorare ancora affinché un ragazzo possa frequentare una scuola, magari anche impegnativa, e possa continuare a fare sport. Ogni volta che un ragazzo deve rinunciare all’attività sportiva perché c’è un impegno scolastico troppo gravoso credo che ci perdiamo tutti, a partire dal sistema scolastico stesso.

Impegno società sportive in progetti socialmente utili L’impegno c’è. Vedo questa attenzione al territorio, il coinvolgimento di fasce più deboli, delle fragilità. Perché lo sport può essere proprio una risposta anche

per l’autonomia dei nostri ragazzi. Qui si parla di sport inclusivo, che cerca di tenere dentro e non di escludere rispetto a competizioni che tendono a prendere i migliori. Reggio Emilia ha una lunga storia sull’inclusione che passa naturalmente anche dallo sport. Lo fanno le società di base ma anche le società professionistiche, che ovviamente hanno un impegno principale che è quello di essere competitivi nei campionati, ma hanno anche una grande attenzione al coinvolgimento delle fasce deboli del territorio. Gli operatori sportivi interpretano lo sport come possibilità di costruire una comunità più aperta. Il progetto dei cantieri sportivi che l’amministrazione comunale ha costruito in risposta anche al disagio giovanile e che ha visto la collaborazione tra le cooperative, gli operatori sportivi insieme a diverse società ed enti di promozione è stata un’esperienza straordinaria che ha messo in luce come lo sort possa essere un luogo di incontro, di relazione, non solo di tecnica sportiva. Questo per noi è una priorità politica che ci siamo dati e che riusciamo a svolgere proprio perché abbiamo una

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dimensione di società sportive che ci aiutano e seguono in questo aspetto culturale. Ci piacerebbe avere più collaborazione da parte di soggetti privati, di aziende con le quali costruire queste progettualità. La città è già abituata a una collaborazione pubblico- privato, c’è questa disponibilità di costruire progetti integrati, tuttavia c’è più su altri ambiti, come quello culturale, di welfare piuttosto che quello sportivo. C’è meno allenamento a compartecipare a progettualità sportive. Su questo il lavoro va fatto, e non si tratta solo di sponsorizzazioni per eventi sportivi, che comunque avvengono. Ma deve anche esserci

una condivisione valoriale. Se lo sport deve essere al centro della vita dei nostri cittadini allora è chiaro che sarebbe bello immaginare dei progetti che declinano lo sport anche in alimentazione, stili di vita, benessere. Costruire una dimensione di vita che sia attenta ad aspetti legati non solo alla tecnica dello sport ma alla dimensione del benessere. Su questo si dovrebbe fare di più, cercando di mettere al centro delle agende politiche anche il tema dello sport.

Il nuovo stadio di atletica Non ci sfugge che nella dimensione strategica di una politica pubblica dedicata allo sport servano tante cose, come quelle che abbiamo detto

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precedentemente, ma servano anche impianti sportivi che siano adeguati. Nella dimensione della competizione sportiva, nell’ottenere certi risultati e nella capacità di ingaggiare i nostri cittadini servono spazi che siano adeguati, riqualificati, e creati laddove mancano. In questo mandato sugli spazi sportivi vengono investiti circa 20 milioni di euro.

Ci sono certe discipline che hanno bisogno di un loro spazio dedicato, poiché sono discipline per altro che ingaggiano centinaia se non migliaia di atleti. La riqualificazione del Palabigi è andata in quella direzione, i nuovi spazi sportivi di via agosti vanno in quella direzione, la nuova cittadella dello sport di Masone va in quella direzione, e anche il nuovo stadio di atletica va in quella direzione, cioè riqualificare uno spazio che oggi è superato, perché il camparada è un luogo storico di questa città, ma ha bisogno di riqualificazioni. Quindi ecco la scelta di investire in un nuovo campo di atletica che per altro sorgerà in una zona della città che sta vedendo diversi investimenti infrastrutturali. È un investimento importante di circa 8 min di euro e forse ne servirà qualcuno in più, che consegnerà alla città nei prossimi anni uno spazio sportivo straordinario che consentirà a Reggio Emilia di metter in luce i risultati che l’atletica reggiana ha

portato a casa, così come l’atletica dell’Emilia Romagna. L’impianto ha l’ambizione di essere un punto di riferimento a livello nazionale. Credo che nei prossimi mesi questo impianto inizierà a vedere i primi passaggi amministrativi. Non riusciremo ad inaugurarlo noi, in questo mandato, che scade nel 2024, ma quello che stiamo cercando di fare è fare in modo che chi viene dopo di noi possa portato avanti, chiuderlo e confermarlo. Questo sarà un ulteriore passo in avanti nell’impiantistica sportiva. Abbiamo ipotizzato alla costruzione di anche un impianto indoor ma non rientra negli 8 milioni stanziati ad oggi quindi servirà qualche altro milione in più. Confidiamo però che possano uscire anche dei bandi sia a livello regionale che nazionale che possano aiutarci ad investire. Sarebbe opportuno un intervento governativo rispetto l’impiantistica sportiva perché questo è un paese che ha necessità di investimenti in questo settore. Un supporto nazionale sarebbe necessario.

Cosa può fare un’amministrazione e lasciare alla memoria dei cittadini

Cercare di cambiare in meglio la città. Nella dimensione degli spazi sportivi e di guidare la città in un cambiamento di visione culturale

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rispetto al valore che ha lo sport. E da qui tutta la progettazione del supporto alle società sportive nel continuare a costruire progetti con la comunità, nei cantieri sportivi in risposta al disagio giovanile, nei progetti che uniscano lo sport al benessere, agli stili di vita, magari con dei protocolli di impegno. Così come essere attenti agli eventi sportivi che sono una straordinaria occasione di promozione del territorio e di partecipazione allo sport da parte dei cittadini. Lo sport ha una sua dignità, deve avere una delega forte nel portarlo all’attenzione dell’agenda politica delle amministrazioni e nell’avere risorse coerenti e conseguenti. Deve continuare ad ingaggiare la comunità sportiva che è grande, vivace che ha voglia di diventare una comunità sportiva più strutturata più formata e competenze. È importante che lo sport sia guidato dai volontari che sono preziosissimi sul territorio, ma deve avere anche competenze, operatori preparati che lavorano coi ragazzi e possano trasmettere conoscenze e valori. La riforma dello sport potrebbe avere questa ambizione, di rendere la politica sportiva, una politica pubblica più strutturata di quanto oggi sia stata nella quale c’è tantissima disponibilità d parte degli operatori sportivi che però hanno

bisogno anche di poter essere più strutturati. Ad esempio, il fatto che ci sia l’attività motoria obbligatoria nelle scuole primarie in quinta con operatori diplomati è una bellissima cosa e speriamo che possa essere diffusa nella altre classi. Tuttavia, bisogna considerare che mancano spazi sportivi di fianco alle scuole che vanno riqualificati. Stiamo facendo dei ragionamenti con le scuole per capire quali ulteriori spazi possono essere messi a disposizione. Dai parchi, alle piste polivalenti, a palestre private. Siamo al lavoro per cercare di utilizzare tutti gli spazi possibili, ma bisogna farlo con molta attenzione e professionalità. D’altronde questa è la città che ha inventato la scuola diffusa facendo scuola nei musei, nelle parrocchie, nei centri sociali, nelle biblioteche; quindi, su questo aspetto potremmo fare certamente un ottimo lavoro.

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Che colore ha l’estate?

Immagina un luogo dove l’estate si colora di verde e azzurro. Verde, come i boschi fitti, che regalano frescura durante le escursioni. Azzurro come il lago, meta quotidiana per un tuffo che rigenera.

QUESTO POSTO È LA VALLE DI LEDRO, NEL GARDA TRENTINO.

14 gardatrentino.it
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ATLETICA A REGGIO

Il magazine che parla di noi atleticaAreggio

AtleticaAreggio magazine , più semplicemente A-mag, è il nostro nuovo progetto editoriale. Uno staff giovane, anzi giovanissimo, coadiuvato da professionisti del settore, si impegnerà nella redazione di contenuti inerenti la vita societaria, l’attività sul territorio, la cultura sportiva e il benessere. L’intento è trovare un punto in comune tra i ragazzi e le loro famiglie, parlando di temi importanti attraverso un linguaggio che possa

interconnettere facilmente generazioni così distanti. Si potranno leggere argomenti di nutrizione, psicologia dello sport, attività ludiche legate ai nostri progetti, interviste con personaggi che hanno fatto e stanno facendo la storia dell’atletica leggera. Il magazine è uno dei tanti mezzi che Atletica Reggio vuole utilizzare per creare quella coscienza atletica verso tutti coloro che vedono lo sport come punto di riferimento positivo in una società, quella di oggi, in cui i giovani e non solo, faticano a trovare certezze. Sarà un magazine completamente sfogliabile tramite computer o smartphone che verrà inviato in automatico a tutti gli associati e coloro che si iscriveranno alla newsletter di Atletica Reggio.

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contenuti unici

Perchè unici siamo noi, ragazzi, atleti che vivono in modo sano e consapevole la loro età.

la carta non fa per noi salviamo il pianeta

In redazione troverete le stesse facce che si incontrano quotidianamente al campo d’atletica.

Perchè l’impegno nel divulgare argomenti che ritieniamo importanti e d’interesse comune parte proprio dalla nostra attività sportiva che per alcuni sta già diventando un lavoro.

Le competenze dei singoli vengono trasmesse a tutti voi attraverso argomenti di grande interesse. Non vogliamo riempire pagine di parole ma vogliamo creare contenuti interessanti per tutte le età, generati dalla passione in pista, in palestra e all’aria aperta.

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MAGAZINE MAGAZINE

L’atletica non sono quelle due ore al campo scuola, l’atletica non è una gara di 10 secondi. L’atletica è pervasiva, è un’amica fedele che ti accompagna negli anni.

Scrivere di atletica è come scrivere una storia, fatta di difficoltà, amicizie, sfide, vittorie. In questo Magazine vogliamo portarvi all’interno delle storie, delle storie di atleti famosi e non, delle difficoltà che si vivono al campo, delle necessità che si fanno sentire, delle vitto -

rie sudate dopo anni di sacrifici. Mettetevi comodi, sicuramente non vi annoierete, e chissà, magari il finale di questa storia arriveremo a scriverlo insieme!

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iosonoquesta

Per chi non mi conosce mi presento, sono Laura Fattori, velocista di Atletica Reggio. Pratico atletica ormai da 12 anni (e ne ho 24). Durante le ore di ginnastoca alle scuole medie riuscivo a battere i maschi della mia classe nelle prove sui 30 metri e così il mio professore mi disse di provare a fare atletica. Provenivo dalla ginnastica artistica, ambiente tosto devo ammettere, e catapultata in questo mondo mi sembrava di aver trovato la mia dimensione. Paolo Giglioli, uno dei padri fondatori dell’atletica reggiana, mi prese sotto la sua ala e mi fece amare questo sport, in particolare la velocità. Vinsi i campionati italiani studenteschi nel 2012 sugli 80 metri, arrivai seconda dietro Zaynab Dosso ai campionati italiani cadetti e da lì non smisi più di correre. Con Gianpaolo Cellario mi sono tolta tante soddisfazioni, arrivando a vestire la maglia azzurra ai Campionati Europei U23 a Gavle nei 100

metri e nella 4X100. L’atletica è sempre stata parte integrante della mia vita, e penso l’abbia migliorata in meglio. Ha forgiato il mio carattere, rendendomi più sicura di me stessa. Mi ha insegnato a lottare per un obiettivo e credere in quello che faccio. Oggi L’atletica è per me anche un lavoro, mi occupo della gestione delle pagine social di Atletica Reggio (assieme a Martha, quella nell’altra pagina) e delle relazioni coi nostri sponsor. Quello che state leggendo rientra proprio in un progetto di comunicazione, che spero possiate apprezzare e percepire come un valore aggiunto. L’atletica è così bella per chi la vive che merita di essere raccontata. Trovo in questo team di lavoro sorrisi e positività. Vedere il bicchiere mezzo pieno non è un luogo comune ma un’ottima opportunità per ubriacarsi di esperienze.

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Laura Fattori

Per chi non mi conosce mi presento, sono Martha Codeluppi, ex-astista di Atletica Reggio. Ho praticato altetica per 3 anni, dai 14 ai 17 (oggi ne ho quasi 21). Ho avuto un passato di ginnastica ritmica e artistica. Mi piacevano i body sbarluccicanti, i capelli raccolti e quei trucchi che le ginnaste portavano in tv. Dopo diversi anni il gruppo si sfaldò e approdai all’Atletica leggera. Non ero certo un mostro come la Lalla nella pagina a fianco ma comunque mi impegnavo (non troppo) e mi piaceva. Un giorno, durante un allenamento, passa l’allenatore di asta Matteo Bini (sempre in cerca di nuovi seguaci per quella che mi sembrava la disciplina più complicata del mondo).

-Martha vieni a provare!.- E così feci. Era bellissimo, era come saltare un piccolo fossato. Tornai a casa entusiasta. Dopo tre mesi andai alla prima gara che valeva per le qualificazioni ai Campionati Italiani.

Mi presentai con un personale di m. 2.50. Entrai in pedana a m.2.20 e vinsi con 3.10, tutte al primo tentativo. Non mi sembrava vero e Matteo

non aveva parole, non per quello che io avevo fatto ma per ciò che era succeso. Sembravo animata da una forza oscura...

Così andai ai campionati Italiani dopo solo sei mesi di salti. Andò malissimo...Non mi persi d’animo e passai gli ultimi mesi dell’anno a saltare cercando di migliorarmi. A Gennaio iniziò la nuova stagione e alla prima gara vinsi con m. 3.65. Un’allenatrice di una squadra di Milano mi corse incontro urlandomi:- Martha, Martha! E’ record Italiano!- Non mi rendevo conto... Nelle due gare successive mi migliorai ulteriormente portando l’asticella fino a 3.80 (superati al primo tentativo all’indoor di Ancona): seconda misura in Europa! Quell’anno vinsi il titolo Italiano Cadetti e oggi che ho smesso, il mio record non è stato ancora superato. Probabilmente doveva andare così...Ero poco più di una bambina che saltava con gli occhi chiusi poichè soffriva di vertigini. Oggi studio Scienze della Comunicazione e con Laura (sempre nell’altra pagina) curiamo i social di Atletica Reggio, la nostra seconda famiglia.

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Martha Codeluppi

Benessere e Nutrizione

Facciamo due chiacchiere con i nutrizionisti di Airone, partner di Atletica Reggio da un paio di anni. Airone è un’azienda reggiana con stabilimenti produttivi in Costa d’Avorio dove dà lavoro a oltre 1.500 famiglie. Airone è impegnata sia sul fronte sociale che su quello sportivo, dimostrando sensibilità e attenzione alla nutizione e al benessere della persona.

Nella storia dell’uomo la dieta ha sempre avuto una diffusione regionale, essendo abbinata alla disponibilità e alle risorse legate al territorio. Nel mondo sportivo, la macchina uomo necessita del miglior carburante per ottimizzare la propria prestazione. Il tonno, in particolare, è un alimento fondamentale nelle diete ad alte prestazioni. Vediamo perchè.

Le proteine delle carni ittiche risultano più digeribili per la minore quantità di tessuto connettivo rispetto alle carni di mammiferi. Le proprietà nutrizionali presenti nei prodotti della pesca restituiscono generalmente una buona presenza di sali minerali come calcio, fosforo e iodio ma anche il ferro. Non

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Il tonno nell’alimentazione dello sportivo con la collaborazione di

mancano anche buone quantità di vitamina A, vitamine del gruppo B e di vitamina D. Nello specifico il tonno, insieme ad altre specie ittiche, è considerato un “pesce azzurro” e come tale presenta quindi caratteristiche nutrizionali degne di questa categoria.

La carne del tonno, infatti, è ricchissima di acidi grassi essenziali omega 3, in particolare EPA ed DHA. Entrambi queste componenti, necessari per il funzionamento cellulare, hanno

numerose proprietà antinfiammatorie e svolgono un’azione protettiva sull’apparato cardiovascolare. Per questo motivo questi due importanti nutrienti vengono oggi ampiamente utilizzati come integratori

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alimentari anche destinati al mondo sportivo. Se si considera che il fabbisogno proteico di un atleta si aggira attorno ai 1,2-1,5 grammi di proteine per chilogrammo di peso corporeo al giorno, il tonno in scatola, conservato sott’olio o in salamoia, è l’alimento perfetto per far fronte a questa esigenza, Il valore biologico delle proteine in esso contenuto, si parla quindi di qualità delle proteine, è elevato e questo dona tono ed efficienza all’apparato locomotore. Le proteine facilmente digeribili che questo alimento apporta sono fondamentali per

la sintesi di ormoni e neurotrasmettitori, indispensabili per ottimizzare il lavoro muscolare.

Infatti, le proteine del tonno sono particolarmente ricche di un amminoacido essenziale, non sintetizzabile dal corpo umano, chiamato lisina.

Esso, anche grazie all’intervento della vitamina C, rientra nella composizione del collagene ed è precursore della carnitina, altro importante e noto integratore oggi utilizzato in campo sportivo.

Nello specifico, la lisina favorisce la

formazione di anticorpi, ormoni (come quello della crescita) ed enzimi; è inoltre necessaria allo sviluppo e alla fissazione del calcio nella ossa. Per gli atleti un alimento ricco di lisina significa favorire una buona sintesi proteica ed una conseguente buona produzione di energia durante l’attività sportiva. Il tonno in scatola, grazie alla sua versatilità

e comodità di utilizzo, lo porta a essere considerato come un ottimo alimento che può essere consumato prima o dopo la sessione sportiva per un buon reintegro proteico post allenamento.

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Insalata di uovo e tonno

Insalata di uovo e TONNO MAREMI’

Insalata valeriana fresca accompagnata da TONNO AIRONE all’Olio Evo, UOVO sodo, carote alla julienne e CROSTINI AL SESAMO.

INGREDIENTI (GRAMMATURA ALIMENTI CRUDI) : TONNO OLIO EVO - MAREMI’ 90 g ; Carote julienne 80 g ; UOVO 1 pz. ; Valeriana 45 g ; CROSTINI AL SESAMO 20 g ; ALLERGENI : Uova e derivati. Pesce e derivati. Glutine. Semi di sesamo e derivati.

DICHIARAZIONE NUTRIZIONALE

Valori medi per : 100 g Porzione da 291 g %* Energia 671,2 kJ 160,4 kcal (1792,0 kJ 428,3 kcal) - 21%; Grassi 8,9 g (23,7 g) - 26%;

Di cui acidi grassi saturi 1,9 g (5,0 g) - 5%; Carboidrati 9,0 g (23,9 g) - 26%; Di cui zuccheri 2,2 g (5,9g) - 6%; Fibre 0,8 g (2,2 g) - 2%; Proteine 11,3 g (30,1 g) - 32%; Sale 0,8 g (2,1 g) - 2%;

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TONNO MAREMI’ E MELONE

Insalata di melone con TONNO AIRONE all’Olio Evo, spinacino, pomodorini ciliegini gialli, pomodorini ciliegini rossi, FETA fresca e semi di zucca.

INGREDIENTI (GRAMMATURA ALIMENTI CRUDI) :

TONNO OLIO EVO - MAREMI’ 70 g ; Melone 70 g ; Spinacino 40 g ; Pomodorini ciliegini gialli 40 g ; Pomodorini ciliegini rossi 40 g ; FETA 40 g ;

Semi di zucca 5,0 g ; ALLERGENI : Pesce e derivati, latticini e derivati.

Può contenere lattosio, uova, pesce, crostacei, soia frutta a guscio, tracce di sedano, semi di sesamo e derivati.

DICHIARAZIONE NUTRIZIONALE

Valori medi per : 100 g Porzione da 305 g %*

Energia 459,4 kJ 109,8 kcal (1401,2 kJ - 334,9 kcal) - 17%; Grassi 6,5 g (19,7 g) - 24%;

Di cui acidi grassi saturi 2,6 g (7,9 g) - 10%; Carboidrati 3,9 g (12,0 g) - 15%;

Di cui zuccheri 2,7 g (8,3g) - 10%; Fibre 1,0 g (3,1 g) - 4%; Proteine 9,2 g (27,9 g) - 34%; Sale 1,1 g (3,4 g) - 4%;

Tonno e melone

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Hamburger di tonno

HAMBURGER DI TONNO MAREMI’

Hamburger gourmet composto da PANE da burger rustico, TONNO AIRONE con Olio Evo e pepe, STRACCIATELLA fresca, pomodoro ramato e PESTO ALLA GENOVESE.

INGREDIENTI (GRAMMATURA ALIMENTI CRUDI) :

PANE da burger 90 g ; TONNO MAREMI’ 70 g ; Pomodoro ramato 40 g ; STRACCIATELLA 30 g ; PESTO ALLA GENOVESE 10 g ; Olio Evo 3,0 ml ; Pepe 0,1 g ; Acqua q.b. ;

ALLERGENI : Glutine. Pesce e derivati. Latticini e derivati. Frutta a guscio e derivati. Può contenere lattosio, uova, pesce, crostacei, soia frutta a guscio, tracce di sedano, semi di sesamo e derivati.

DICHIARAZIONE NUTRIZIONALE

Valori medi per : 100 g Porzione da 240 g %* Energia 689,5 kJ 164,8 kcal (1652,1 kJ - 394,9 kcal) - 20%; Grassi 4,5 g (10,8 g) - 11%; Di cui acidi grassi saturi 1,1 g (2,7 g) - 3%; Carboidrati 19,8 g (47,4 g) - 47%; Di cui zuccheri 3,0 g (7,2g) - 7%;

Fibre 1,0 g (2,4g) - 2%;

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Proteine 11,0 g (26,3 g) - 26%; Sale 1,5 g (3,6 g) - 4%;

Polpette di TONNO MAREMI’

(tonno, patate, SEMI DI SESAMO BIANCO / PISTACCHI, olio Evo) accompagnate da fragrante riso venere integrale, pomodorini ciliegini rossi freschi e avocado Haas, acqua, sale.

INGREDIENTI (GRAMMATURA ALIMENTI CRUDI) :

TONNO ALL'OLIO EVO - MAREMI’ 140 g ; Patate novelle 80 g ; Pomodori ciliegini rossi 70 g ; Avocado Haas 30 g ; Semi di sesamo bianco 5,0 g ; Pistacchi 5,0 g ; Olio Evo 5,0 ml ; Sale 1,0 g ; Acqua q.b. ;

ALLERGENI : Pesce e derivati. Semi di sesamo e derivati. Frutta a guscio e derivati.

DICHIARAZIONE NUTRIZIONALE

Valori medi per : 100 g

Porzione da 391 g %*

Energia 623,2 kJ 148,9 kcal (2437,0 kJ 582,4 kcal) - 29%; Grassi 1,9 g (12,4 g) - 8%;

Di cui acidi grassi saturi 0,2 g (0,5 g) - 0%; Carboidrati 14,4 g (77,8 g) - 52%; Di cui zuccheri 1,1 g (14,1 g) - 9%; Fibre 0,6 g (13,7 g) - 9%; Proteine 10,1 g (40,1 g) - 27%; Sale 0,0 g (1,0 g) - 1%;

Polpette di tonno

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TONNO
DI

L’Atletica dei sogni

Al vertice della Federazione Italiana di Atletica Leggera un uomo di trincea. Campione europeo a stoccarda nell’86, in una storica tripletta con Cova e Antibo

Un giorno mi suona il telefono in studio. -Paolo buongiorno, sono Stefano Mei-. Lo riconobbi di nome allorchè lo vidi in televisione una manciata di anni fa. - Sono di passaggio a Reggio Emilia, possiamo conoscerci?E’ sempre un onore conoscere un campione. Arriva nella data convenuta. Sorridente ma leggermente claudicante.-Sto pagando gli interessi sul fisico- mi dice... Mi rincuoro. Non sono l’unico anche se lui, almeno, li paga per scontare un titolo europeo.

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Intervista al Presidente della F.I.D.A.L. Stefano Mei

Mi parla dei suoi programmi e della sua visione di atletica. E’ convincente e soprattutto tradisce una voglia di parlare direttamente con gli interessati, spiegare loro il perchè e il percome di certe scelte, di rinuncie, di cambi di rotta più o meno radicali. Non ho assolutamente avuto l’impressione di una persona che ami schiacciare dei bottoni da una stanza ovale, bensì di un soldato armato di moschetto che ama combattere per le cause cheritiene giuste. Diamogli fiducia...

Eccolo qui, oggi, ospite d’onore di questo numero zero del nostro magazine.

Stefano raccontati un po’, anche perchè la maggior parte dei nostri tesserati, quando tagliavi il nastro agli Europei di Stoccarda, non era ancora nata...

Sono entrato nel mondo dell’atletica leggera a 13 anni, anzi a 12 feci i giochi della gioventù nel salto in alto, facendo 1.45. L’anno dopo feci la campestre, e mi notò quello che poi è diventato il mio allenatore per tutti i miei 30 anni di carriera. Lì mi chiese di cominciare a fare atletica. Sono stato un enfant prodige. A

16 anni feci il record del mondo di categoria nei 3000 metri agli Europei Juniores, arrivando ottavo.

Qual è il ricordo da atleta a cui sei più legato?

Sarebbe ovvio dire campionati d’Europa dell’86 perché vinsi i 10000 e arrivai secondo nei 5000, effettivamente da un punto di vista tecnico e anche mediatico è il risultato che si ricorda di più. Tuttavia, amo ricordare un campionato del mondo di corsa campestre, il mio primo amore, tenutosi a Roma dove arrivai terzo in mezzo a 4 etiopi che furono invitati per la prima volta a fare mondiali juniores di corsa campestre e molti nutrivano forti dubbi sull’età di questi ragazzi, che sembravano già adulti. Il primo europeo dietro di noi fu Francesco Panetta cui io che arrivai terzo staccai di 25 secondi. È stato il momento più alto della mia carriera, poiché praticamente in una 20 di secondi avevo staccato tutto il resto del mondo.

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Percezione dell’atletica (?)

Negli ultimi due anni abbiamo avuto un incremento straordinario dei risultati e questo ha cambiato l’immagine che diamo del nostro mondo all’esterno. C’è più interesse,

più contatti sui social, più interessi da parte delle aziende. Ovviamente con l’atletica quando ci sono questi risultati capita più facilmente perché l’atletica è fatta di gesti naturali, saltare, lanciare, correre, per cui sono percepiti dall’esterno come cose che tutti possono fare; quindi,

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quando ci sono grandi risultati tutti possono sognare di essere Jacobs, piuttosto che Crippa, piuttosto che Tamberi. Chiaramente quando invece c’è un mezzo da utilizzare come il pallone diventa più difficile. Si sogna lo stesso, ma è più difficile aver speranza.

Il marketing e la comunicazione hanno cambiato in negativo l’atletica oggi?

Siamo in linea con i tempi, ormai è regolato tutto dall’immagine. Tuttavia, bisogna stare attenti perché il confine tra immagine e risultato tecnico a volte qualcuno non lo comprende. Non dobbiamo far diventare personaggi magari ragazzi che stanno semplicemente crescendo e stanno facendo un buon risultato e c’è il rischio che il marketing intorno a loro possa creare problemi. Però diciamo che non è un valore negativo, semplicemente è lo specchio dei

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tempi. Ora è tutto immagine, ma per fortuna col metro e col cronometro l’atletica è anche sostanza.

Quando e per quali ragioni ti sei avvicinato alla politica nel mondo dell’atletica?

Nel 96, finita la mia carriera da atleta, l’allora presidente regionale Nasciuti mi chiese di candidarmi al comitato regionale della Fidal e io che non volevo fare l’allenatore ma avrei voluto comunque rimanere nel nostro mondo, mi candidai e venni eletto. Dopo 5 anni fui eletto prima

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in consiglio federale, all’opposizione, e qualche mese dopo fui eletto nel consiglio nazionale del Coni che è la massima espressione dello sport italiano. Il mio percorso fino ad arrivare alla presidenza della Fidal è stato un percorso impervio, nel senso che ho fatto tutta la gavetta. Dal 2001 consigliere federale, poi 4 anni di sosta dal 2004 al 2008, finito il primo mandato, poi di nuovo dal 2008

al 2012. Poi persi le elezioni con il mio candidato che era Alberto Morini. Mi candidai al consiglio degli azzurri d’Italia che è un’associazione benemerita del Coni che unisce tutti coloro i quali hanno vestito la maglia azzurra e dopo 4 anni da consigliere di questa associazione provai nel 2016 a scalare la presidenza federale. Mi davano poche chance, il 10, 15 % , ma arrivai quasi al 40 che fu un grandissimo risultato. Allora non mollai, mi proposero di diventare

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presidente dell’associazione azzurri d’Italia, appunto quella di cui ero consigliere fino a poco prima e pensai che potesse essere utile per la mia carriera se avessi voluto essere presidente federale, avere più esperienze di quel genere. Mi candidai e vinsi e allo stesso tempo continuavo a lavorare per la federazione. Mi candidai poi nel 2020 e il 31 gennaio 2021 fui eletto presidente Federale. Quindi un percorso impegnativo, come deve essere una carriera, così come è stata impegnativa la carriera di atleta.

Che necessità primarie aveva l’atletica quando ti sei candidato? Le necessità erano: ottimizzazione delle spese, perché si spendeva moltissimo, si andava in deficit e non arrivavano i risultati. Bisognava fare ri -

sultati cercando di contenere i costi. Ci siamo riusciti nel 2021 trionfando alle Olimpiadi di Tokyo e chiudendo il bilancio in pareggio, con solo 36 mila euro di deficit, noi che trovammo una situazione quando fummo eletti non bella, mancavano molti soldi. C’era uno sbilancio importante

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e siamo riusciti a pareggiarlo. I guai ce li hanno dati paradossalmente i risultati, quest’anno ci sono 800 mila euro di premi. Ho privilegiato gli atleti e il settore tecnico nel 2022, investendo 8 milioni e inevitabilmente facendo questo sarà difficile chiudere l’anno in pareggio. Tuttavia, per il prossimo anno siamo stati in grado di ottenere da sport e salute grazie a dei progetti per il territorio e per le società 5 milioni di euro e con questi il territorio verrà interessato. I risultati ottenuti con la nuova dirigenza sono sotto gli occhi di tutti. Siamo riusciti a risanare il bilancio anche in una condizione di grandi risultati.

Quali sono gli aspetti più importanti sui quali lavorare per il futuro?

A prescindere dalle medaglie e dai risultati quest’anno ai mondiali abbiamo ottenuto 10 finalisti, cosi come a Tokyo ma la differenza sostanziale è che di questi 10 , 8 sono differenti da Tokyo. Quindi chiaramente si allarga la base degli aspiranti a risultati d’eccezione ed è questo a cui noi dobbiamo puntare oltre chiaramente al reclutamento che sta crescendo. Stiamo facendo ripartire la run card e stiamo cercando di lavorare tutto in casa col marketing e la comunicazione.

Cosa pensi del rapporto scuola-sport?

Il ministro Abodi ha parlato di restaurare i giochi della gioventù e stiamo aspettando questo. Perché non è uno sport che deve convincere la scuola a far rientrare lo sport, ma deve essere la scuola che accetti che lo sport rientri nei suoi ambiti.

Da atleta e presidente che consiglio puoi dare ai giovani e alle loro famiglie?

L’atletica è lo sport più bello di tutti, ti mette di fronte a te stesso principalmente, ti fa misurare le tue qualità, i tuoi miglioramenti e credo sia una scuola di vita senza eguali e soprattutto se uno dovesse cambiare e scegliere un altro sport, sicuramente la base oltre che fisica e culturale che da l’atletica difficilmente la si trova. Come dimostrano molti campioni dopo aver fatto una carriera atletica, sicuramente sarete uomini migliori.

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Via V. Emanuele II, 43, 42020
SPORTSWORLD

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42020 Albinea RE - www.maxent.it cpstudio.net

Nuvalley è partner di Atletica Reggio per tutto quello che riguarda le esperienze outdoor ludiche e sportive non strettamente legate all’atletica leggera. In questo modo la nostra associazione mantiene un DNA puro senza privarsi di quella parte creativa che l’ha portata a derivare piacevolmente verso le attività immerse nella natura.

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Per coloro che sognano un orizzonte infinito

Offriamo esperienze creative ed esclusive anche in tenda sospesa (le stesse che i nostri ragazzi utilizzano negli outdoor camp!) Ebike, Nordic Walking, Trekking, Forestbathing e tanto altro.

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il mondo che ci
migliora la qualità del
circondati”
“Conoscere
circonda
nostro vivere
Parliamo a tutti gli amanti della natura e della vita all’aria aperta. Lavoriamo solamente con guide certificate e proponiamo esclusivamente esperienze già testate e collaudate da noi. Venite a trovarci! www.nuvalleyadventures.org

NuValley Adventures è un’associazione sportiva dilettantistica diffusa a livello nazionale, una comunità di guide ed appassionati di sport, benessere, natura e bellezza. Nonostante noi si promuova lo spirito associazionistico, le attività sono aperte anche ai non tesserati.

La salute fisica e mentale dovrebbe essere sempre un elemento primario nella nostra vita.

Per questo motivo Nuvalley Adventures richiede ai propri

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Una community per condividere tante passioni

Essere associato a NuValley Adventures ti permette di entrare in una community che condivide le tue stesse passioni ovunque, anche in luoghi che ancora non conosci. www.nuvalleyadventures.org

con noi scoprirai un mondo nuovo, lontano dalle consuete mete turistiche, in cui l’armonia del paesaggio e i profumi della natura si trasformano in un concentrato di energia

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100km di piste per lo sci alpino 80 km per lo sci di fondo, ciaspole, fat bike, sci alpinismo ...e mille esperienze sulla neve dell’Alpe Cimbra di Folgaria Lavarone Lusérn e della Vigolana in Trentino

www.alpecimbra.it

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tesserati il CERTIFICATO MEDICO NON AGONISTICO. Questo vi assicura un sereno divertimento in nostra compagnia. La vostra sicurezza è garantita anche da CSEN Trentino Alto Adige, affiliato al C.O.N.I. e al quale aderiamo.

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E’ avventura tutto ciò che ci appassiona fuori dalla nostra zona di comfort

Nuvalley nasce con un DNA orientato all’utilizzo della mountain bike in ambiente. Vediamo la bicicletta come un mezzo, e non un fine, per scoprire il mondo, le sue peculiarità e i temi ad esso legati, spesso così lontani dalla nostra cultura, formazione e quotidianità. Il medico potrà arrivare a conoscere la geologia come il geologo la botanica o la storia. Ognuno di noi tutti ha qualcosa da dare e molto da imparare: questo è lo spirito di comunità al quale facciamo riferimento. Questa è la condivisione che auspichiamo. Si stanno avvicinando a noi anche guide di media montagna, esperti di forestbathing (bagni di foresta) e istruttori di Nordic Walking. La nostra famiglia si sta allargando!

Trasmettere

www.nuvalleyadventures.org

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Il mondo che ci circonda
un patrimonio
costo zero. Abbiamo il dovere di conservarlo per chi verrà dopo di noi.
è
a
ciò che si prova è il migliore dei modi per contagiare chi ti sta
accanto...

La montagna non è mai stata così chic

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cpstudio.net
alpensportshop.it
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Nuvalley è anche cultura e formazione, crescita personale. Organizziamo esperienze didattiche gratuite volte a migliorare la preparazione dei nostri associati. Organizziamo esperienze per famiglie nel pieno spirito dell’avventura e in totale sicurezza. Serate di tecnica, uso e manutenzione della bicicletta con meccanici specializzati: incontri interattivi in cui si potrà passare dalla teoria alla pratica in una condizione ottimale. Questo ci permetterà di essere padroni della situazione in momenti di emergenza. Incontri con formatori certificati per avere informazioni sul primo soccorso, non per sostituirci al personale medico ma per sapersi semplicemente comportare in situazioni critiche.

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55 Non ereditiamo la terra dai nostri padri. La prendiamo in prestito dai nostri figli... (antico proverbio degli Indiani d’America)

Tutti i nostri associati godono su tutte le attività di uno sconto pari a circa il 10% del prezzo di listino indicato sul sito. Possono inoltre usufruire delle convenzioni che giornalmente stipuliamo con realtà sempre nuove per agevolare le vostre vacanze: noleggi, ristoranti, alberghi, negozi... Il tipo di tessera associativa (validità 365 giorni) comprende diversi benefit: - Un’assicurazione che copre diaria ricovero, gesso e spese di riabilitazione in caso di incidente (solo vip e premium).

- Un pacchetto di crediti in regalo all’atto dell’iscrizione (no base) per poter immediatamente prenotare un’escursione.

- Un numero di crediti in regalo, sotto forma di “crediti ricompensa” o cash back, per acquistare successive esperienze.

Ogni associato può godere dei benefici a lui riservati in ogni luogo in cui esistono guide e convenzioni.

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Come funziona Nuvalley Adventures ? Essere associato base base sì no no € 25 10% sì argento premium € 55 10% 10% 10 sì oro premium € 70 10% 15% 15 quota annuale sconto attività convenzioni crediti ricompensa (cash back) crediti di benvenuto (all’iscrizione) assicurazione Essere associato a NuValley Adventures ti permette di entrare in una community che condivide le tue stesse passioni ovunque, anche in luoghi che ancora non conosci. Ti puoi iscrivere a Nuvalley Adventures con quattro tipi di piani diversi: Base, Argento, Oro, Platino a cui corrispondono altrettanti benefit. Il piano ha una durata di un anno solare (365 giorni).

Convenzioni

Uno degli scopi di NuValley Adventures è rendere accessibile a tutti l’attività outdoor offrendo in particolare, ai nostri tesserati, convenzioni con noleggi, negozi, alberghi. Molto spesso si tratta di convenzioni vantaggiose per cui, con un minimo soggiorno o qualche noleggio, ci si ripaga interamente la quota associativa base di un anno intero. Le strutture convenzionate crescono continuamente per cui potete controllare sul sito sempre l’ultimo aggiornamento. Ottenere l’agevolazione è semplicissimo: all’atto dell’acquisto in un esercizio convenzionato è sufficiente mostrare la tessera virtuale (che vi viene inviata all’atto dell’iscrizione) all’esercente.

premium sì 20 platino vip € 95 10% 20%

Le attività

Abbiamo suddiviso le varie attività di NuValley Adventures in differenti colori affichè possiate orientarvi più facilmente nelle vostre scelte. All’interno della nostra proposta ci sarà sicuramente quello che farà per voi! Le attività verdi sono sempre gratuite, le altre si acquistano utilizzando i crediti presenti nel vostro portafogli. Per ricaricarlo occorre acquistarli direttamente sul sito.

ATTIVITA’ VERDI

sono le attività gratuite aperte a tutti. Possono essere sia uscite in bici che incontri formativi su tutto quello che gravita attorno al nostro mondo (sicurezza, tecnica, uso e manutenzione della bici...).

ATTIVITA’ ROSSE

Sono attività sportive non agonistiche, con diversi livelli di difficoltà e della durata di uno o più giorni. Queste attività sono aperte ai tesserati (con certificato medico non agonistico in corso di validità, obbligatorio) ed ai non tesserati. I tesserati potranno beneficiare dei crediti previsti dal loro piano di tesseramento mentre i non tesserati pagheranno prezzo pieno. Le esperienze su più giorni prevedono pernottamenti in baita o nelle tende sospese (una nostra prerogativa).

ATTIVITA’ CICLAMINO

Sono le attività extra ciclistiche, quali corsi di formazione e didattica sul nostro mondo (sicurezza, tecnica, uso e manutenzione della bici, soccorso, alimentazione…) e tanto altro. I tesserati potranno beneficiare dei crediti previsti dal loro piano d’iscrizione mentre i non tesserati pagheranno prezzo pieno.

ATTIVITA’ GIALLE

Si tratta di escursioni presenti sul sito, previste ma non ancora calendarizzate per motivi stagionali o di booking. Sarà sufficiente telefonare per verificarne la disponibilità.

PACCHETTI SU MISURA

Si tratta di escursioni mono o plurigionaliere che vengono commissionate su richiesta specifica, nel territorio desiderato. Possono essere escursioni già a calendario ma commissionate in date differenti, oppure esperienze ad hoc su specifica richiesta dei clienti.

Iscriviti!

iscriversi a NuValley Adventures è semplicissimo: - si versa la quota on line con carta di credito; -entro breve riceverai una tessera virtuale che certifica l’avvenuta iscrizione e ti consentirà di accedere a tutte le convenzioni previste per i tesserati. -all’atto del login vedrai il tuo saldo in crediti. I crediti ti permettono di acquistare esperienze e possono essere ottenuti all’atto dell’iscrizione (se previsti dal piano che decidi di sottoscrivere), acquistati direttamente sul sito oppure sottoforma di crediti ricompensa (cash back) . 1 credito= 1 Euro

PER APPROFONDIMENTI E SPECIFICHE INERENTI TESSERAMENTO E COPERTURE ASSICURATIVE:

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Tonale, un casco adatto ad ogni tipo di sentiero e ad ogni stile di biker, conforme a tutte le certificazioni per bici muscolari o e-bikes.

Leggero come nessun altro in questa categoria, tanto da scordarti di indossare il casco...perché sei solo tu e le tue emozioni.

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credits by Paolo Codeluppi

Investiamo sul futuro

i giovani, la nostra risorsa

Nella crescita e nella formazione personale, lo sport ha una funzione importantissima, se non essenziale. E’ proprio quando siamo piccoli che impariamo a socializzare, a sviluppare i nostri interessi, curiosità, ad affinare le nostre capacità e abilità fisiche e creative. Investire sul futuro significa investire sui più piccoli, aiutarli in quelle che sono le difficoltà date dal mondo in cui ci troviamo oggi, sempre più virtuale, sempre più effimero e attaccato al “sembrare” piuttosto che all’”essere”. Crediamo che in un campo di atletica un ragazzo possa ritrovarsi, possa credere in un obiettivo concreto, in un’amicizia vera, e comprendere cosa sia il sano agonismo, possa vedere il mondo in maniera più obiettiva e più illuminata, possa crescere sapendo che le cose bisogna sudarsele e che senza sudore non si ottiene nulla. L’atletica allontana dalla noia, dai vizi e dai pericoli a cui ogni ragazzo oggi è esposto. I risultati ottenuti in questi anni coi nostri ragazzi, sono la prova concreta di quanto stiamo scrivendo in queste righe. L’impegno, la costanza e la voglia di allenarsi hanno portato molti atleti a raggiungere grandi

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traguardi, come le convocazioni in nazionale, le partecipazioni ai campionati italiani, regionali, i personal best, le vittorie ai campionati di società. Un semplice miglioramento del proprio tempo o della propria misura significa tanto per un ragazzo, e quella soddisfazione che nasce in un campo di atletica si propaga poi nella vita di tutti i giorni.

Partire dai giovani significa costruire un futuro migliore, e questo per noi rappresenta il traguardo più importante da raggiungere. Un domani saranno uomini migliori e contribuiranno ad un mondo sicuramente migliore. Sono le azioni che fanno le persone.

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I vicini di casa

Siamo andati a trovare i ragazzi di questa esoterica asd, coi quali abbiamo tante cose in comune. Toni, il loro presidente, ci racconta come la naturale evoluzione della passione di pochi si diventato un movimento per la sensibilizzazione di molti.

La nostra società è molto giovane rispetto a molte società di atletica italiane. E’ nata nel 2003 e proprio a Gennaio compiremo i nostri primi vent’anni. È nata per volontà di alcuni atleti sparsi in altrettante società del trentino, ma tutti originari della Valle di Cembra, la nostra valle conosciuta per le Piramidi di Terra, per i suoi vigneti terrazzati a Muller Thürgau e per la grappa. Questa Valle collega la città di Trento alla Valle di Fiemme (Cavalese). Gli atleti fondatori hanno voluto dare opportunità ai tanti runner del territorio di poter praticare l’atletica leggera con una casacca di casa propria. Ci siamo concentrati più sui giovani solo dal 2006/2007, portando un progetto serio e, cercando i primi allenatori specialisti, abbiamo formato dei gruppi per età che hanno dato il via al settore giovanile, che conta più di 150 atleti, e che oggi ci dà tantissime soddisfazioni. In totale, considerando i nostri master, siamo in 300 per la maggior parte tesserati Fidal.

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squadre che collaborano con noi con le quali condividiamo i valori e la voglia di sorridere
www.atleticavalledicembra.it

Il nostro direttivo è composto da 8 persone, 12 allenatori e 12 autisti che si alternano tutti i giorni della settimana con 4 pulmini per portare i ragazzi sparsi nell’intera valle (circa 90 km per percorrerla sui due lati) alla pista di atletica leggera di Masen, che dal 2020 stiamo utilizzando, mentre prima si andava al Campo Coni di Trento.

Come siete arrivati a concepire un campo di atletica così originale?

La nostra pista è nata proprio per esigenze logistiche. Non avevamo una pista e la strada per la città di Trento per noi della valle di Cembra è abbastanza lunga, quindi con l’aiuto della provincia autonoma di Trento, e dei comuni dell’intera valle, abbiamo realizzato una pista che ora ci invidiano per location e fattezza. A 900m slm, immersa nel verde, è fantastica! E’ nata principalmente per fare gli allenamenti, dato che di piste per fare le gare in trentino ne abbiamo diverse. L’orografia del territorio non permetteva di avere un anello classico di 400m., non avevamo abbastanza superficie piana a disposizione e quindi nell’unico posto dove facevamo allenamenti l’estate nella pineta per ospitare i training camp con l’anello in tartan di 500m, la buca delle siepi, il rettilineo centrale dedito alla velocità ed ostacoli, la corsa sui dossi a simulazione della corsa campestre, la zona lanci, può permettere tutto o quasi tutto.

Uno spettacolare anello di 500m. a 900 m. slm.

Avete nelle vicinanze strutture ricettive per ospitare training camp?

L’impianto sorge nella località Masen nel Comune di Giovo, e a poche centinaia di metri dalla pista di atletica ci sono due campi da calcio, un hotel, e una miriade di sentieri nel bosco che permettono delle sane e rilassanti, nonché anche allenati, ore

di corsa o camminate. Nell’hotel, vi hanno già alloggiato diverse squadre provenienti dal Veneto, dalla Lombardia e dalla Toscana che sono venute in ritiro in queste due estati per far fare una vacanza sportiva ai propri atleti al riparo del caldo torrido delle città.

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“Speriamo di trovare complicità con le squadre come fatto con voi dell’Atletica Reggio”
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Da quando siete nati come vi siete sviluppati?

Dopo vent’anni di attività, l’Atletica Valle di Cembra si è sviluppata in maniera esponenziale. A piccoli passi, ma concreti, siamo giunti ad avere molte soddisfazioni. Anche in ambito agonistico. Vantiamo un titolo mondiale nella corsa in montagna con Angela Mattevi che nel 2019 a Villa La Angostura, in Argentina, ha vinto il titolo iridato negli Under 20 che mancava all’Italia. Nell’anno precedente, si era già laureata campionessa europea sempre under 20 di corsa in montagna conquistando l’oro a Skopje in Macedonia. Atleta nostra da quando era ragazzina ora è nei Carabinieri. Pietro Pellegrini già più volte campione italiano sui 1500m e 3000m. promesse e Luna Giovanetti anch’ella campionessa italiana in diverse discipline nonché maglia azzurra a Tallin nel 2021 e maglia azzurra ai mondiali di montagna a El Paso 2022. Altre maglie azzurre con Debora Bertagnolli nella corsa in montagna 2022 e infine Mario Antolini,

maglia azzurra negli ostacoli, quest’estate a Gerusalemme 2022, primatista italiano dei 400hs, nonché 6° europeo di categoria nella disciplina.

Qual è la vostra visione di atletica? La nostra visione di Atletica è quella di mantenere lo standard di adesso. Non vogliamo crescere a discapito della qualità. Affineremo i nostri equilibri per poter coccolare sempre meglio i nostri ragazzi. Per crescere occorrono soldi e risorse umane. Preferiamo dare un po’ a tutti piuttosto che esagerare nel dare e poi magari “fermarsi”. Faremo come fatto fino ad ora, ovvero se ci sono le opportunità, qualche miglioramento lo apporteremo, ma a passi piccoli, seppur determinati e volti in avanti.

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La nostra “mezza”

non una semplice maratonina ma un progetto importante per diventare in tre anni la mezza maratona di riferimento nel panorama italiano.

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25/26 MARZO 2023

Anche nel 2023 Atletica Reggio ASD propone sul circuito FIDAL nazionale la mezza maratona meglio denominata LA 21 DI REGGIO EMLIA, che non vuole avere il connotato di semplice gara ma di un weekend di festa dove sarà protagonista lo sport.

Come nell’edizione 2022 l’evento avrà inizio nel pomeriggio di sabato 25 marzo 2023 in Piazza della Vittoria con un esplosione di energia, quella pura e genuina dei bambini con la “CORSA DEI PAPA’”, ovvero i papà correranno con i figli; ma attenzione, dall’edizione 2023, si allargherà anche alla possibilità di correre con un adulto a scelta per permettere a tutti i bambini di esserci senza esclusioni per forza maggiore. Si ribadisce la volontà di trasmettere alla cittadinanza la possibilità di vivere l’EVENTO a 360 gradi proponendo dal pomeriggio di sabato fino a sera la possibilità di visitare la zona EXPO con realtà del settore turistico ed enogastronomico della nostra provincia. Dopo la presentazione dei TOP RUNNER prevista intorno alle ore 17:15 la festa continuerà con DJ set e aperitivi. Si volterà pagina con la partenza della “LA21 DI REGGIO” prevista domenica 26 marzo 2023 alle ore

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09:30 da Piazza della Vittoria.Il percorso, con partenza dal centro città per poi rientrare intorno al decimo chilometro nella zona partenza/arrivo, rendono LA 21 DI REGGIO spettacolare: ricca di rettilinei veloci e poche curve che hanno permesso di fatto, ai partecipanti nell’edizione 2022, di realizzare numerosissimi personal best.

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atleticareggio.eu

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