Pantheon 124

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PREZZO ¤3,50 COPIA GRATUITA

EDIZIONE AGOSTO 2021

ANNO 13 - NUMERO 6

NUMERO CENTOVENTIQUATTRO

Tocatì 2021

Sguardo ai giochi LE NOTTI MAGICHE DI UN'ESTATE ITALIANA E VERONESE

RIDERS MEET RALLY 2 A ERBEZZO CON WITHU

DANTEXPERIENCE CON ALESSANDRO PREZIOSI


Scegli WithU e potrai partecipare ad un'incredibile esperienza con lo Sky Racing Team VR46 L'iniziativa permetterà a tutti i clienti che sottoscrivono un contratto con WithU di inviare una mail all’indirizzo motogp@withu.it per partecipare all’estrazione per il concorso “WithU Premia: Scopri Il Mondo Sky Racing Team”. L’incontro virtuale è previsto il 17/09/2021, durante la tappa del Motomondiale di Misano (Italia).

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∙ PANTHEON ∙

L

a protesta per il Green pass, dopo le manifestazioni nelle piazze italiane del 24 luglio, più o meno partecipate (alcune non autorizzate e per questo perseguite dalle varie Questure, anche di Verona), è arrivata pure nell’aula di Montecitorio, dove cinque giorni dopo, il 29 luglio, alcuni parlamentari di Fratelli d’Italia hanno esposto dei cartelloni sollevando la questione pregiudiziale di costituzionalità al decreto legge recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19 voluto dal premier Draghi. Il Green pass, o meglio, la certificazione verde Covid-19, ha provocato, nel bene e nel male, uno scossone. Innanzitutto è bene ricordare che nasce su proposta della Commissione europea per agevolare la libera circolazione in sicurezza dei cittadini nell'Unione europea durante la pandemia. Per ottenerlo bisogna aver fatto la vaccinazione (in Italia viene emesso sia alla prima dose sia al completamento del ciclo vaccinale); oppure si può ottenere dopo essere risultati negativi al test molecolare o antigenico rapido nelle ultime 48 ore, o ancora dopo essere guariti dal Covid negli ultimi sei mesi. Ad accendere gli animi è stata la decisione del governo italiano di renderlo obbligatorio dal 6 agosto per accedere ai servizi di ristorazione, svolti da qualsiasi esercizio, per il consumo al tavolo, al chiuso; agli spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi; ai musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre; alle piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso; alle sagre e fiere, convegni e congressi; ai centri termali, parchi tematici e di divertimento; ai centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione; alle attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò; ai concorsi pubblici.

agosto 2021 Editoriale

di Matteo Scolari

te del Consiglio Mario Draghi dopo che la corsa alle vaccinazioni stava subendo un brusco rallentamento in gran parte dello Stivale. È bastato l’annuncio del nuovo provvedimento per veder triplicate, ad esempio in Veneto, le prenotazioni dopo solo due giorni dall’annuncio stesso. Giusto o sbagliato introdurre questa misura preventiva? Chi si oppone parla di dittatura, di tirannia sanitario-tecnocratica, di ennesimo danno alle categorie economiche; chi, invece, accoglie il Green pass parla di strumento necessario per la tutela della salute propria e altrui.

Io mi trovo d’accordo con il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, quando afferma che «è il virus a limitare la nostra libertà, non gli strumenti o le regole per sconfiggerlo», aggiungendo che «vaccinarsi è un dovere civico-morale». Le limitazioni introdotte, seppur dolorose, non ci impediscono di accedere a luoghi o a servizi di prima necessità, essenziali o vitali, come supermercati, farmacie, strutture sanitarie. Se vogliamo andare al ristorante, o in altri luoghi preclusi, ci vacciniamo o ci facciamo il tampone. In questa fase di uscita dall’emergenza è necessario uno sforzo comune, per il bene di tutti.

A settembre tornerà il Tocatì, il Festival Internazionale dei Giochi in Strada; se la situazione epidemiologica lo permetterà, ci saranno eventi e iniziative, seppur contingentate, nelle strade e nelle piazze cittadine. Anche in quel caso servirà il Green pass, visto che «l'accesso alle aree del festival sarà regolamentato in funzione delle disposizioni ministeriali in vigore». E meno male, saremo tutti molto più tranquilli e spensierati.

“Il bene che assicuriamo per noi stessi è precario e incerto fino a quando non viene assicurato a noi tutti e incorporato nella nostra vita comune.” JANE ADDAMS

Parlavo di scossone, certo. È quello che ha cercato ed ottenuto, con fine intelligenza, il Presiden3



Indice

REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI VERONA N.1792 DEL 5/4/2008 - NUMERO CHIUSO IN REDAZIONE IL 30/07/2021

Film Festival della Lessinia 2021 8

17 · 18 · 19 SETTEMBRE 2021

presentano:

tocati.it

Speciale Tocatì Ospiti d’onore: BELGIO · CIPRO · CROAZIA · FRANCIA

24

In copertina

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SGUARDO AL TOCATÌ

Anteprime del Festival

Si ringrazia:

Moda e design 54 12 Primo piano

78 Dantexperience

NOTTI MAGICHE E OLIMPIADI

CON ALESSANDRO PREZIOSI

In cucina con Nicole

Foto di copertina di Marco Bonfichi

62 18 Riders meet rally 2 GLI HIGHLIGHTS

Redazione e Collaboratori

DIRETTORE RESPONSABILE: MATTEO SCOLARI - CURATORE EDITORIALE: SAMANTHA DE BORTOLI REDAZIONE: MATTEO SCOLARI, GIORGIA PRETI, ALESSANDRO BONFANTE, SAMANTHA DE BORTOLI, CAMILLA FACCINI HANNO COLLABORATO: SARA AVESANI, MARTA BICEGO, VALENTINA CERIANI, ALICE MARTINI, ERIKA PRANDI, NICOLE SCEVAROLI, ALESSANDRA SCOLARI, INGRID SOMMACAMPAGNA, MARCO ZANONI PROGETTO GRAFICO ED EDITORIALE: GIACOMO GOTTARDI, SAMANTHA DE BORTOLI PROGETTO GRAFICO ED EDITORIALE SPETTACOLI&EVENTI: GIACOMO GOTTARDI, SAMANTHA DE BORTOLI SPECIALE TOCATÌ A CURA DI: CAMILLA FACCINI SOCIETÀ EDITRICE: INFOVAL S.R.L. - MAIL: REDAZIONE@VERONANETWORK.IT - WEB: WWW.VERONANETWORK.IT FACEBOOK E TWITTER: @PANTHEONVERONA - INSTAGRAM: PANTHEONMAGAZINE

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Fotonotizie Fotonotizie Fotonotizie Fotonotizie

∙ PANTHEON ∙

Cos'è succe 1

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TANTI COLORI A VERONA PER IL PRIDE Si è svolto il 3 luglio a Verona il Pride, davanti a Palazzo Barbieri, con l'obiettivo di sensibilizzare la popolazione verso le tematiche lgbt.

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MENEGAZZI È IL NUOVO PRESIDENTE DEL PARCO REGIONALE DELLA LESSINIA

Giuliano Menegazzi è il nuovo presidente del Parco regionale della Lessinia: il nuovo gruppo alla guida dell’ente è composto, oltre a Menegazzi, da Massimo Sauro, Marco Cappelletti, Silvia Marcazzan, Daniele Zivelonghi.

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CRISTINA FERRARINI NUOVA PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE PECORA BROGNA DELLA LESSINIA

Cristina Ferrarini, perito agrario, 51 anni, allevatrice di pecore e artigiana della lana, è la nuova presidente dell’Associazione che promuove e tutela l’ultima razza ovina autoctona della Lessinia.

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A VERONA UNA NOTTE DI ECCESSI DOPO LA VITTORIA DEGLI EUROPEI

Il 12 luglio anche Verona, come il resto dell'Italia, è stata protagonista di una notte di festeggiamenti eccessivi dopo la vittoria degli Azzurri sull'Inghilterra ai Campionati Europei di calcio.


∙ PANTHEON ∙

esso a luglio 5

IL MUSEO NICOLIS IN UDIENZA DAL PRESIDENTE SERGIO MATTARELLA

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 15 luglio ha incontrato la delegazione di Museimpresa, tra i cui rappresentanti c'era Silvia Nicolis, presidente del Museo Nicolis di Villafranca.

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KFC, SPUNTA L’INSEGNA IN PIAZZA ERBE

VACCINI, AL VIA LA CAMPAGNA NELLE FARMACIE VERONESI

Con una storia su Instagram il 16 luglio, Giacomo Cona, segretario di Traguardi, ha condiviso l’insegna di KFC, il fast food in Piazza Erbe che ha scatenato un dibattito politico e sociale.

Presentata il 19 luglio nella sede di Federfarma Verona l'iniziativa che vede coinvolte in una prima fase 27 farmacie di Verona e provincia alle quali se ne aggiungeranno a breve altre 70.

9 ELIA VIVIANI PARTE PER TOKYO

Il portabandiera olimpico è partito nella mattinata del 21 luglio per il Giappone. Ha rappresentato l'intera nazione portando il Tricolore venerdì 23 luglio alla cerimonia di apertura.

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IN PIAZZA BRA ARRIVA LUPATOTISSIMA, L’EDIZIONE L'“AUTOBUS DEI TAMPONI” 2021 SARÀ A VERONA Il 23 luglio, dalle 10 alle 18, si è svolta in piazza Bra l'iniziativa l’"autobus dei tamponi", sul quale era possibile eseguire tamponi gratuiti. Il mezzo ha girato per i luoghi turistici della città per monitorare la situazione dei contagi.

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Appuntamento al 18 e 19 settembre 2021 per la 27^ edizione della "Lupatotissima", che prevede tre gare di Ultramaratona. Una manifestazione storica che ha spinto anche la IAU a scegliere Verona per allestire nel 2022 il Campionato Europeo di 24 ore su strada.


∙ IN COPERTINA ∙

Un’estate di giochi e… di premi! di Samantha De Bortoli (Ri)Uniti dall’acqua: dal 17 al 19 settembre Verona ospiterà la 19esima edizione del Tocatì, il Festival Internazionale dei Giochi in Strada, che torna a una dimensione sovranazionale proponendo, come elemento unificante tra l’Italia e i Paesi ospiti, proprio l’acqua. Spazio quindi non solo ad attività ludico-sportive tradizionali connesse a questo tema, ma anche a eventi collaterali e incontri d’autore legati al medesimo “fil bleu”. Il tutto, ovviamente, in sicurezza Più che mai questa estate del 2021 ha portato con sé tanta voglia di ricominciare, di riprenderci il tempo sospeso dalla pandemia. Verona si è fatta trovare pronta, iniziando sin dai primi giorni di giugno a riempire di emozioni gli occhi e il cuore di cittadini e visitatori, con il Festival lirico e i

concerti in Arena, con gli eventi fieristici e tanti altri appuntamenti collaterali che, mutuando un’espressione pirandelliana, come “lanternini” metaforici hanno ridato nuova luce a tutta la città. A chiudere l’estate scaligera, dal 17 al 19 settembre, sarà il Tocatì: quest’anno il Festival Internazionale dei Giochi in Strada dipingerà Verona non solo con i colori dell’Italia, ma anche con quelli di Belgio, Cipro, Croazia e Francia, Paesi ospiti d’onore della 19esima edizione e compartecipanti alla candidatura al Registro delle Buone Pratiche della Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale Unesco. Al centro della manifestazione è il tema dell’acqua, linea direttrice che unifica e connota i cinque territori 8

sia da un punto di vista geografico sia per le tradizioni ludiche, come ci ha anticipato Paolo Avigo, presidente di AGA, Associazione Giochi Antichi: «L’acqua, che bagna tutte le nazioni ospiti, è anche ciò che congiunge tutte le comunità di gioco che prendono parte al Tocatì 2021». «Dall’acqua ha avuto origine lo sviluppo delle civiltà in Europa - ha aggiunto Giuseppe Giacon, Vicepresidente dell’Associazione, che organizza il Festival - pertanto abbiamo scelto questo elemento come filo conduttore delle attività da proporre al pubblico: spazio, dunque, ai giochi tradizionali marittimi, fluviali e lacustri tipici del nostro Paese e dei quattro ospiti, che animeranno il centro storico di Verona ma anche, per quanto riguarda alcune pratiche di questi ultimi, in collegamento streaming dai loro territori


∙ IN COPERTINA ∙ d’origine». Si scopriranno, ad esempio, il costume belga della pesca a cavallo di gamberetti grigi che si svolge ad Oostduinkerke, le Pljocke croate, simili alle nostre bocce, gli Echassiers des landes francesi, originariamente pastori delle lande che utilizzavano i trampoli per attraversare zone acquitrinose, e il Ligrin cipriota, appartenente alla famiglia di giochi delle lippe del Mediterraneo. Tra le novità, le numerose tradizioni d’acqua italiane, legate anche alle imbarcazioni: «Un progetto molto bello è quello degli Zattieri dell’Adige, gli ultimi rimasti, in Trentino - ci ha spiegato Giacon - che realizzeranno una zattera di 8 metri per 4 e la domenica discenderanno il fiume. Sarà un avvenimento davvero importante; ma, naturalmente, ci saranno anche i racconti delle imbarcazioni tipiche venete, dalla laguna sino ai bacini interni». E poi tornano lo s-cianco, la morra, il zugo de l’ovo e i tanti altri giochi per grandi e piccoli che abbiamo conosciuto e amato già nelle precedenti edizioni. Naturalmente, non mancheranno la musica, il

cinema e il teatro, e nemmeno gli incontri con gli autori, agevolmente disponibili nella “guida al Tocatì 2021” che abbiamo inserito in questo numero di Pantheon, a partire da pagina 31. Proprio l’anno scorso, AGA è stata inoltre insignita dall’Associazione Verona Network del Premio Comunicazione, per «l’impegno nel promuovere e valorizzare giochi e sport tradizionali che ancora si praticano in varie zone d’Italia e del mondo, con lo strumento privilegiato del Festival Tocatì, giunto nel 2020 alla sua 18esima edizione. Per avere inoltre

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preso la decisione “controcorrente” di non rinunciare al Festival ma di riproporlo anche quest’anno, in una chiave diversa e in sicurezza». La cerimonia 2021 del Premio Verona Network, giunto alla sua 11esima edizione, ha riunito giovedì 15 luglio, al Teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova, realtà, imprese, associazioni e professionisti del territorio scaligero. Premiati otto rappresentanti di altrettante categorie, che si sono distinti particolarmente per la loro attività in un anno complesso, segnato dalla pandemia, con una targa di merito.


∙ IN COPERTINA ∙

I premiati 2021 PREMIO VERONA NETWORK E PREMIO ASSOCIAZIONI E ORDINI Vincitore assoluto l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Verona, a cui sono stati conferiti sia il Premio Verona Network sia il Premio Associazioni e Ordini: a ritirare i riconoscimenti il presidente Carlo Rugiu. Per aver affrontato con i propri iscritti, sempre in prima linea, l’emergenza Covid-19, lavorando con instancabile abnegazione per salvaguardare la salute dei cittadini e dimostrando, anche in occasione della campagna vaccinale, la massima professionalità.

PREMIO IMPRESA Al Calzaturificio Gaibana, azienda artigiana che da oltre un secolo crea scarpe di qualità, speciali, che rappresentano l’avanguardia del made in Italy e della ricerca in questo settore, tanto da essere, da tempo, la principale fornitrice di calzature per l’ESA, l’Agenzia spaziale europea della NASA. A ritirare sul palco il Premio è stato Daniele Vinco, cotitolare dell’azienda.

PREMIO ENTI E ISTITUZIONI Ai comuni di Badia Calavena, San Giovanni Ilarione, San Mauro di Saline, Selva di Progno, Velo Veronese, Vestenanova e Tregnago per aver portato avanti il confronto e la collaborazione reciproca, al fine di custodire, proteggere e valorizzare il territorio e ridare una nuova spinta verso lo sviluppo turistico e ambientale. A ritarare la targa Luciano Marcazzan, referente del Progetto “Unione montana Lessinia orientale”.

PREMIO ECONOMIA A V-Research, startup di successo internazionale nata all’inizio della pandemia e operante nell’ambito della sicurezza informatica, o cybersecurity, e la creazione, al contempo anche una piattaforma virtuale, in inglese, per l’insegnamento a distanza. Il Premio è stato consegnato a Marco Rocchetto, co-founder di V-Research.

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∙ IN COPERTINA ∙

PREMIO COMUNICAZIONE EX AEQUO A Elia Viviani, baluardo sportivo internazionale della nostra amata Verona e portabandiera italiano alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Per i risultati sportivi fin qui ottenuti e per i valori trasmessi attraverso lo sport. Il campione di ciclismo, impegnato nella preparazione per le Olimpiadi, ha inviato un video messaggio di ringraziamento per il Premio conferito. Alla Fondazione Pia Opera Ciccarelli, per l’impegno profuso durante l’emergenza Covid-19 e per l’intuizione del progetto denominato “Tunnel degli abbracci”, che ha permesso ai famigliari di rimanere vicini ai propri cari in un momento particolare. Ha ritirato la targa il presidente Mons. Cristiano Falchetto.

PREMIO RISPARMIO E INVESTIMENTI Ad Alberto Minali, per aver riportato con Revo Spac il tema economico, finanziario e assicurativo al centro dell’agenda veronese, offrendo uno sguardo orientato all’innovazione e finalizzato alla creazione, proprio a Verona, anche di un polo tecnologico a servizio dei giovani. Impegnato nel Consiglio del Vaticano, Minali ha inviato un video messaggio di ringraziamento.

PREMIO LAVORO E FORMAZIONE A Treccani Futura, nuovo polo di tecnologia educativa dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, nato dall’unione di Treccani Scuola e da Impactscool, impresa fondata dai veronesi Andrea Dusi e Cristina Pozzi, entrambi ora alla guida del nuovo ente rispettivamente come CEO e COO. Obiettivo, formare sui temi del futuro giovani, docenti, professionisti e aziende grazie a campus e corsi altamente specializzati e innovativi.

PREMIO GREEN E SOSTENIBILITÀ A Renato Canteri, per aver investito sul sito di Malga San Giorgio, proponendo nuove idee e nuova progettualità, orientate a una riqualificazione ambientale, degli edifici, e a una sostenibilità energetica grazie al progetto “San Giorgio zero emissioni”.

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∙ STORIE DI PERSONE ∙

Le notti magiche di un’estate italiana (e veronese) Lo abbiamo visto negli occhi di tanti campioni, in quelli dei grandi atleti del passato e in quelli ancora forse un po’ ingenui delle giovani promesse. È una scintilla, quella fame di vincere che dopo un anno disastroso è tornata ad ardere in questo 2021 grazie ad un fitto calendario di eventi sportivi a cui l’Italia ha preso e sta prendendo parte per dimostrare che la voglia di riscattarsi e di tornare a calcare palcoscenici internazionali da vincenti c’è. Lo hanno dimostrato gli azzurri di Roberto Mancini, che hanno risanato la profonda ferita di un mondiale mancato nel 2018, portando a casa la coppa del Campionato Europeo lo scorso 11 luglio. E lo stanno dimostrando gli atleti impegnati nelle Olimpiadi di Tokyo 2020.

di Giorgia Preti I VERONESI IN GIAPPONE La lista dei veronesi presenti in Giappone in questo momento conta otto sportivi, a partire dall’ormai veterano ciclista (nonché portabandiera dell’Italia) Elia Viviani, ma non solo: accanto a lui anche le velociste Gloria Hooper e Johanelis Herrera, la canoista Clara Guerra, la cestista Chiara Consolini e il campione di Bmx Giacomo Fantoni. Sei le donne e due gli uomini che hanno portato l’orgoglio veronese dall’altra parte del mondo e che rappresentano quelle giovani promesse di cui si parlava poc’anzi. Tra di loro, alla prima Elia Viviani e Jessica Rossi con il Presidente Mattarella


∙ STORIE DI PERSONE ∙

Elisa –. Ancora sono incredula, perché questo appuntamento è la coronazione di un sogno. Sono pronta ad impegnarmi al massimo per raggiungere nuovi ed importanti risultati». Entrambe saranno impegnate questo mese, Elisa gareggerà il 2 agosto, mentre Anna correrà la staffetta 400 ostacoli il prossimo 8 agosto. Non c’è dubbio che l’Italia intera e, soprattutto, Verona, farà il tifo per loro a qualsiasi ora del giorno e della notte.

esperienza olimpica, ci sono anche la velocista Anna Polinari e la saltatrice con l’asta Elisa Molinarolo, rispettivamente classe ’99 e ’94, che sono partite per il Giappone senza mancare una tappa a Palazzo Barbieri per un incontro di buon augurio da parte delle istituzioni scaligere. In quel frangente, ai nostri microfoni, ci hanno parlato a cuore aperto dei loro sogni e della voglia di fare un’Olimpiade da “buona la prima”: «Solo lo scorso anno la mia partecipazione alle Olimpiadi – ha detto Anna – rappresentava davvero un sogno. La pandemia, con le limitazioni collegate, ha reso difficile continuare gli allenamenti e l’impegno sportivo, ma mi ha dato anche modo di raggiungere una preparazione che mi ha consentito di qualificarmi per Tokyo». «Gara dopo gara ho visto cresce le mie possibilità per una convocazione che, solo pochi mesi fa, ritenevo impossibile – ricorda

I CAMPIONI DELL’EUROPA SIAMO NOI I Campionati Europei di calcio 2020 li stavamo aspettando con scetticismo. Dopo la dèbacle dei mondiali di Russia la Nazionale ha sempre mantenuto un profilo basso, tanto che alla prima e alla seconda vittoria nel girone rispettivamente contro la Turchia e la Svizzera, nessuno si è sbilanciato: tutti avevano paura di credere in un’impresa

impossibile o, quantomeno, improbabile. Il momento in cui abbiamo cominciato a crederci davvero è arrivato prima con quella sofferta vittoria contro l’Austria, poi contro i giganti del Belgio e ancora contro i maestri spagnoli del palleggio. L’ultimo ostacolo, rappresentato dai padroni di casa inglesi che avevano già dato per certa la sconfitta azzurra al suono di “It’s coming home” (in riferimento al trofeo che sarebbe tornato nel luogo natio del calcio), è stato il più soddisfacente da superare. Certo abbiamo vacillato, pagando a tratti l’ingenuità di una nazionale composta non solo da pilastri di vecchia data come Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini, ma anche da stelle nascenti del calcio italiano alla prima esperienza in maglia azzurra. Eppure, tra calci di rigore sbagliati, sospiri e un senso di smarrimento iniziale (come testimoniato anche da Gigio Donnarumma, che non

GUARDA L'INTERVISTA

Elisa Molinarolo e Anna Polinari ricevute il 19 luglio a Palazzo Barbieri

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aveva capito di aver parato il gol decisivo per la vittoria), il tabellino dei rigori ha parlato chiaro e il boato che si è alzato da ogni angolo della Penisola, così come a Verona, è stato liberatorio. La Nazione intera si è riunita (forse in alcuni casi con un po’ di incoscienza) nelle piazze e nelle strade del Paese per celebrare la sua rinascita simbolica davanti a tutta Europa. Sono state davvero notti magiche, come quelle di cui cantavano Gianna Nannini ed

Edoardo Bennato e, tifosi oppure no, le custodiremo nel cuore per parecchio tempo. MA NON SI VIVE DI SOLO CALCIO… Se è vero che, in Italia, il calcio fagocita ogni altro sport, è altrettanto vero che i campioni di altre discipline sportive non ci mancano. Pensiamo alla pallavolo: mentre la nazionale femminile sta scalando la classifica delle Olimpiadi portando a casa un trionfo dopo

Il sindaco Federico Sboarina e l'assessore allo Sport Filippo Rando hanno premiato il 26 luglio Fabio e Zeno Martini, Pietro Fratton e Lorenzo Mastella, Martino Barzon e Luca Montanari

l’altro, la nazionale femminile Under20 si è laureata Campione del Mondo nel mese di luglio vincendo otto match su otto. Lo stesso si può dire di discipline più particolari, come il rafting e il biliardo, nelle quali brillano anche giovani veronesi. Tra di loro i campioni del mondo di rafting Fabio e Zeno Martini, Pietro Fratton e Lorenzo Mastella; il campione del mondo juniores di canoa Martino Barzon e il campione italiano di biliardo Luca Montanari, che lo scorso 26 luglio sono stati premiati a Palazzo Barbieri dal sindaco Sboarina e dall’assessore allo sport Filippo Rando con un attestato di benemerenza per i risultati raggiunti. Tanti ancora i sogni nel cassetto di questi ragazzi, che vogliono puntare l’asticella sempre più lontano, sempre di più verso la conquista della prossima sfida. Il loro si prospetta come un futuro costellato di successi, che gli auguriamo, e di orgoglio per Verona.


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∙ STORIE DI PERSONE ∙

Matilde Prati in Nazionale a Tallin: <<Un'emozione unica>>

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uovo grande passo per Matilde Prati, classe 2004 della Bentegodi Verona, ma cresciuta nell’Atletica Bovolone, che dal 15 al 18 luglio ha partecipato ai Campionati Europei Juniores di Atletica, disputati a Tallin in Estonia, sette giorni dopo aver ospitato gli Europei under 23. Tra i 98 convocati, 43 uomini e 45 donne, anche la vincitrice del titolo italiano Allieve sui 1500 metri a Rieti, dell’11 luglio, e dei Campionati Italiani Indoor metri 1500, per la categoria Allieve, corsi il 13 e 14 febbraio ad Ancona. Un lungo lavoro di preparazione che Matilde condivide con il suo allenatore Claudio Turco.

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«Partecipare ai Campionati Europei Juniores di Atletica, a Tallin, è stata un’emozione unica» spiega Matilde. «Indossare per la prima volta la maglia azzurra è stato incredibile e non lo dimenticherò mai. Confrontarsi con la categoria maggiore è stato complicato» aggiunge riferendosi alla sua partecipazione ad una categoria superiore rispetto a quella “Allieve”. «Hanno metodi completamente diversi e mi sono accorta che loro si allenano molto di più di me e hanno tattiche differenti. È stata una sfida, ma 16

di Alice Martini

ha rappresentato sicuramente un’occasione per acquisire maggiore esperienza». «Penso sia stata un’opportunità bellissima e molto formativa per Matilde» aggiunge l’allenatore Claudio Turco. «Per un’atleta che si affaccia al livello internazionale è un bel bagaglio di esperienza. Questa convocazione in Nazionale per una categoria superiore è stata fortemente voluta con impegno, volontà e sacrificio: spero sia la prima di una lunga serie. Questa volta, ovviamente, non contava il risultato ma confrontarsi con una realtà diversa e migliorarsi». «Un viaggio che sicuramente è stato importante per Matilde, anche se un po’ faticoso. Al 27 giugno eravamo ai campionati Italiani assoluti m1500 di Rovereto, al 3 luglio a San Biagio di Callalta dove ha ottenuto il minimo per gli europei juniores m1500 con il tempo di 4'25"32, domenica 11 luglio a i campionati Italiani di categoria, poi vinti. Ma questo forse dimostra ancora maggiormente la forte volontà di Matilde» conclude. «I suoi miglioramenti in questi quasi due anni di categoria sono stati notevoli, penso che nessuno, compresa lei, se l’aspettasse. Se continuerà così potrà andare lontano» conclude Turco.


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∙ STORIE DEL TERRITORIO ∙

Riders Meet Rally 2 porta sogni e motor

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alle moto alle auto da rally, sfrecciando tra i tornanti che si snodano in un percorso di 2.5 km tra Erbezzo e Contrada Sale: mercoledì 28 luglio WithU, fornitore multi-utility di luce, gas, internet, mobile e fisso, ha portato in alta quota i professionisti della MotoGP, che corrono per il brand, e quelli del Hyundai Rally Team Italia per il secondo round di “Riders Meet Rally”. «È diventato un appuntamento fisso – sottolinea Matteo Ballarin, presidente di WithU - importante e strategico, perché ci permette di unire i due mondi del nostro impegno nel motorsport: le due e le quattro ruote. Velocità, prestazioni, lavoro di squadra fanno parte del nostro DNA». L’evento sportivo, che l’anno scorso si era svolto nella tenuta Il Ciocco in Toscana, è stato organizzato in collaborazione con Hyundai Rally

Team Italia e il Comune di Erbezzo, con la partecipazione straordinaria di SKY Racing Team VR46, VR46 Riders Academy, Petronas Yamaha Sepang Racing Team e Virgin Radio. Moltissimi i giornalisti, non solo della stampa nazionale ma anche locale, in primis Tele Radio Adige. Come da tradizione, i centauri Luca Marini, Marco Bezzecchi e Celestino Vietti hanno provato il brivido di guidare un’auto da rally, precisamente le Hyundai i20 R5 impegnate quest'anno nel FIA European Rally Championship e nel Campionato Italiano Rally Terra, affiancati sia da Alex Fiorio, ex pilota ufficiale Lancia e oggi driving coach, sia da Umberto Scandola, pilota ufficiale Hyundai Rally Team Italia e WithU Motorsport. «È stata un’esperienza stupenda - ci ha detto Marini, pilota dello Sky Racing Team VR46 che corre GLI HIGHLIGHTS DEL POMERIGGIO

Diletta Leotta con il pilota Umberto Scandola

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con la Ducati gestita dal team Avintia - quest’anno ci hanno fatto girare un po’, quindi siamo riusciti a prender e più confidenza con la macchina. Tutto il team ci ha aiutato e supportato: così possiamo divertirci, ma sempre in sicurezza». «Le macchine sono diverse dalle moto, ma l’adrenalina le accomuna – continua Bezzecchi, impegnato in Moto2 -. A Erbezzo l’atmosfera era straordinaria, è venuta tanta gente a trovarci, per noi è stato un piacere rivedere i tifosi da vicino dopo tanto tempo». «La pista in Toscana era più tortuosa, un po’ più tecnica rispetto a quella che abbiamo provato qui in Lessinia – prosegue Vietti, rider di Moto2 – il percorso di Erbezzo è


∙ STORIE DEL TERRITORIO ∙

2, WithU ri a Erbezzo

Da sinistra: Marco Bezzecchi, Luca Marini, Matteo Ballarin e Celestino Vietti

veloce e scorrevole: posso dire che forse mi è piaciuto un po’ di più». Oltre ai tre giovani riders, a scendere in pista anche Alessio "Uccio" Salucci, in qualità di Direttore Sportivo di VR46 Riders Academy: «Una gran giornata con WithU e il Team

GLI HIGHLIGHTS DELLA MATTINA

Hyundai: è stato bello spingere la macchina in questo percorso suggestivo. Da rifare!». Due i momenti salienti della giornata: il primo, appunto, con i piloti MotoGP alla guida delle Hyundai i20 R5; il secondo con

protagonista Umberto Scandola, che ha indossato l'abbigliamento del mestiere e ha portato sullo stesso tratto ospiti e giornalisti, regalando un’esperienza coinvolgente tra staccate al limite, sovrasterzi di potenza e spettacolo per il pubblico. A intrattenere i partecipanti è stata anche Virgin Radio con Dj Ringo e Toki, che con una colonna sonora interamente dedicata al grande Rock hanno dato la giusta energia per tutta la durata dell’evento. Ha preso parte a Riders Meet Rally 2 anche Diletta Leotta, che ha intervistato i piloti e provato l’emozione della corsa e dell’alta velocità salendo in auto con Scandola; a lanciare il suo saluto, da remoto, sul maxi schermo installato nel Village WithU è stato Franco Morbidelli, che non ha potuto partecipare fisicamente all’evento a causa del suo percorso riabilitativo post-operazione. «Con questo evento abbiamo celebrato lo sport e il nostro territorio - ci ha raccontato Lucio Campedelli, sindaco di Erbezzo – speriamo che il prossimo anno l’appuntamento torni qui in Lessinia, nelle nostre montagne». «Ci piace vivere e far vivere queste esperienze - conclude il presidente di WithU, Ballarin - quindi l'invito è quello di continuare a seguirci, o di iniziare a seguirci, sui nostri canali».


∙ STORIE DEL TERRITORIO ∙

Ottavio Zanini, l’impegno nella politica e l’amore per Grezzana

O

ttavio Zanini, nato a Grezzana il 3 agosto 1947 dove vive tuttora, ha fatto parte della classe politica che negli anni ’70 e ’80 del Novecento, ha vissuto lo sviluppo di Grezzana, grazie al suo fiorente settore lapideo, ai tanti negozi di vicinato e ai servizi che offriva. Finita la scuola dell’obbligo Ottavio Zanini entrò, apprendista, in una ditta di impianti elettrici; dopo un paio d’anni andò, con la qualifica di “elettricista”, in un’azienda veronese. Nel contempo partecipò al concorso “per elettricisti” indetto dagli Istituti Ospedalieri di Verona, lo vinse ed entrò, rimanendovi per 40 anni.

di Alessandra Scolari Non solo. Nel 1988, venne eletto nel consiglio dell’ULSS 25.

vinsero questi ultimi nominando uno dei loro di Alcenago.

Il 1970, per Ottavio, fu l’anno della svolta. Con il lavoro sicuro, sposò Renata Pegoraro, con la quale ebbe tre figli (Curzio, Eve ed Enrico) e si iscrisse al PSDI (Partito Socialista Democratico Italiano), confluito poi nel PSI (Partito Socialista Italiano) del quale è tuttora nel direttivo provinciale.

Qui Ottavio scoprì il progetto di abbattimento dell’ex stazione del tram, «per allargare Piazza Ballini» e con i compagni di partito, i combattenti e reduci e gli alpini, si mise di traverso: l’edificio restò in piedi. Diventò cofondatore del Circolo Ricreativo di Grezzana che occupò il piano terra dell’edificio (i ragazzi delle medie si erano trasferiti nella nuova scuola. Il Circolo era arrivato ad avere 400 iscritti (alpini, reduci, familiari e simpatizzanti), organizzava iniziative e gite (anche con 5 pullman). Tra le altre opere di questi anni, l’uscita della «superstrada» a Sud di Grezzana (1986). Opera voluta e contestata

Nel 1979, Ottavio, entrò in Consiglio comunale a Grezzana, iniziando così la sua attività a favore del paese. Si arrabattò, per ottenere un altro rappresentante del PSI, ma poiché c’erano tre frazioni che volevano un proprio assessore in Giunta e poi i Dorotei (anima centrista della DC), 20


∙ STORIE DEL TERRITORIO ∙ (invano) dalla popolazione, la quale sosteneva: «deve uscire all’inizio del paese, non in mezzo e in una strada ad imbuto». Ottavio restò in consiglio, fino al 1988. Nella tornata elettorale dello stesso anno, Virgilio Zampieri della DC, stravinse con 2000 preferenze; del PSI in consiglio entrarono Adriano Mazo e Maurizio Grandi: «Due brave persone, alla loro prima esperienza amministrativa e le prospettive non erano delle migliori», conferma Zanini. Nei partiti, compresa la DC (definita “la balena bianca”) iniziarono le difficoltà. Vennero allo scoperto: la vera faccia della politica veronese, i giochi nascosti e quelli proibiti. Grezzana stava alla finestra. Allo scoppiare di tangentopoli (1992) anche Grezzana, seppur di riflesso venne coinvolta. A soffrirne moltissimo fu l’Avvocato Renato Gozzi (ex

sindaco di Grezzana e Verona), uno dei padri della Democrazia Cristiana, che la vide morire. «Il PSI invece esiste ancora, seppur con un modesto numero di iscritti», conclude Ottavio

Zanini, che aggiunge «credo che la passione e l’orgoglio delle proprie idee (anche politiche) ci siano ancora, bisogna solo sperare che i giovani ritrovino coraggio e voglia di farsi avanti e impegnarsi per il bene comune».

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CONDOMINIO: IL VENDITORE PAGA I LAVORI DELIBERATI PRIMA DEL ROGITO? Ipotizziamo che l’assemblea del Condominio deliberi di effettuare sulle parti comuni dei lavori di manutenzione straordinaria. Successivamente un condomino vende il proprio appartamento e, solo successivamente, i lavori vengono eseguiti. Chi paga? Il nuovo proprietario o il vecchio proprietario? Con sentenza N. 11199 del 28 aprile 2021 la Corte di Cassazione ha stabilito che i lavori deliberati prima del rogito, ma eseguiti dopo, debbano essere pagati dal venditore. È irrilevante il fatto che i lavori vengano ultimati successivamente alla vendita.

Bisogna prendere in considerazione il tempo della delibera condominiale che approvava quei lavori di straordinaria amministrazione. A quel tempo era condomino il venditore e pertanto su di lui grava l’obbligo di pagare le relative somme, con la conseguenza che se il compratore viene chiamato dall’amministratore a pagare, avrà rivalsa nei confronti del suo venditore. Ovviamente le parti possono regolamentare nel rogito il pagamento di dette spese nel modo più opportuno. Per le spese di ordinaria amministrazione, invece, la regola è diver-

sa, riguardanti esse la quotidiana gestione del condominio. Saranno a carico del compratore dal giorno in cui acquista l’immobile condominiale.

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Le scomparse

(ma non dimenticate) di Marta Bicego Riproduzione Stele della Brea di Pino Baù

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osì come crea, l’uomo distrugge. Mani sapienti hanno scolpito le opere d’arte votiva dis-seminate per la Lessinia. Mani sacrileghe sono quelle che invece le hanno danneggiate. Se non addirittura, da quei luoghi divenuti simbolo di pietà popolare, sottratte e mai restituite, lasciando vuoti che sono ferite incurabili per il territorio e nei cuori dei suoi abitanti. L’ultima scomparsa è la “Madonna della Brea”: colonnetta trafugata a febbraio dello scorso anno dal paradiso degli alti pascoli di contrada Brea,

a Campofontana di Selva di Progno, e non ancora ritrovata. Infelice destino capitato in precedenza ad altre opere d’arte votiva che, in una sorta d’inventario della memoria, il Curatorium Cimbricum Veronense e l’associazione Le Falìe hanno voluto riassumere nella mostra La Brea e le altre scomparse organizzata a luglio a Velo: con tredici calchi di colonnette votive e rilievi perduti realizzati da Carlo Caporal, che da decenni studia e racconta con dedizione l’arte della Lessinia; le riproduzioni della stele bifronte della Brea, gesto d’amore dello scultore Pino Baù; le fotografie di Flavio Pettene, tra cui quelle che immortalano la copia della

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scultura rubata sull’altare dei pascoli da cui è stata sottratta; articoli di giornale che dagli anni Novanta descrivono la spoliazione in atto. È tutto quel che resta oggi, volendone citare alcune, della colonnetta di contrada Gaiotte di Bolca, del bassorilievo con San Michele ai Santolli di Badia Calavena, della colonnetta del Santissimo di San Bortolo. «Noi non dimentichiamo», gridano gli organizzatori, per mantenere l’attenzione su questo doloroso saccheggio. «Quante volte abbiamo sentito parlare della protezione di quest’arte popolare, senza che sia mai stato fatto nulla? Col debito rispetto, ho paragonato


∙ STORIE DEL TERRITORIO ∙ il furto della colonnetta della Brea a quello della Pietà di Michelangelo a San Pietro. E noi siamo rimasti a guardare quando c’erano tutti i presupposti per immaginare quello che sarebbe successo, a partire dal ragno meccanico inquietante che la sovrastava», denuncia Alessandro Anderloni. «Non possiamo accettare che quella colonnetta non si ritrovi: quanto accaduto è gravissimo ed è il presupposto perché quest’arte scompaia», prosegue. «Questa mostra è un grido d’aiuto, un modo per renderci conto che abbiamo delle ricchezze sul territorio ineguagliabili, che vanno conservate», fa eco Vito Massalongo del Curatorium.

sia importante salvaguardare il patrimonio storico e culturale che rende unici i Monti Lessini: testimonianza della fatica, della fede, delle abilità che hanno contraddistinto gli abitanti di questa terra. Anche per questo le opere devono rimanere là dove sono state collocate per ergersi tra i dossi, per spiccare tra pascoli verdeggianti e contrade. Come “sentinelle” del tempo che è stato, volendo riprendere le parole di Caporal, e segni di una bellezza autentica che deve essere affidata al futuro.

È il punto d’inizio di un percorso di necessaria tutela, per una presa di coscienza di quanto

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Al Film Festival del lungo le strade del di Redazione

N

on soltanto cinema ma musica, incontri con l’autore, escursioni alla scoperta del territorio, laboratori per i più piccoli. Con un sottile filo rosso ad accompagnare la programmazione della ventisettesima edizione: l’attenzione all’ecologia e all’ambiente, alla necessaria e urgente salvaguardia del pianeta Terra, a quei segnali di un cambiamento (ormai già in atto) che non dev’essere trascurato. È un osservatorio del mondo e sul mondo il Film Festival della Lessinia, in programma dal 20 al 29 agosto: in presenza, nel

Sogni al campo

rispetto delle normative antiCovid, al Teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova; e on line su MyMovies, la più importante piattaforma italiana dello streaming, che apre una sala virtuale in cui seguire dall’intero

Fire in the mountain 24

il territorio nazionale la rassegna cinematografica su vita, storia, tradizioni delle terre alte. E festival sia, dunque. Con 66 opere cinematografiche (selezionate tra quasi 600), provenienti da 36 Paesi, di cui sono 24 presentate in anteprima per l’Italia. Numeri che affermano il desiderio di ripartenza nella parentesi dell’emergenza sanitaria. «Siamo, complice la fortunata collocazione temporale, tra le manifestazioni culturali che non hanno subito interruzioni o spostamenti a causa della pandemia in corso. E se nel 2020 il programma si era limitato a quello cinematografico, pur


∙ STORIE DEL TERRITORIO ∙

lla Lessinia l mondo tocco green è il programma “FFDL+” per bimbi e ragazzi che nelle attività didattiche per loro pensate hanno la possibilità di diventare guardiani del bosco, tessitori di lana di pecora o costruttori di oggetti in legno. Tra le presentazioni editoriali, nel centenario dalla nascita, il Film Festival della Lessinia non poteva non dedicare un ricordo al “sergente nella neve” col libro più appassionato e sincero pubblicato per questa ricorrenza: Mario Rigoni Stern. Un ritratto (Laterza) di Giuseppe Mendicino.

ricco, quest’anno tornano le presentazioni editoriali, i laboratori per bambini, le escursioni e i concerti in una Piazza del Festival che, seppure con allestimenti ridotti, ricomincia a vivere», motiva il direttore artistico, Alessandro Anderloni. «La nostra riconoscenza, quest’anno più che mai, va agli enti, ai partner, agli sponsor, agli Amici del Festival, agli spettatori e alle spettatrici. Guardiamo al in alto, al futuro, nonostante tutto», sottolinea. Gli amanti della natura possono avventurarsi tra antiche contrade e alti pascoli o incamminarsi sulle tracce degli uomini preistorici. Rassegna nella rassegna dal

Protagonisti, veri, restano i film. Ad aprire la rassegna è February di Kamen Kalev che porta a incontrare il pastore Petar. Opera che va al cuore del

February

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tema che, da quasi tre decenni, illumina gli schermi della Lessinia: vivere sulle terre alte. E lo fa disegnando l’arco della breve vita umana che inizia e finisce nel grembo materno della montagna. Solo il primo passo di un viaggio che porta a percorrere, per dieci giorni, le strade del mondo. Programma completo disponibile dal 1° agosto sul sito ffdl.it.

20-29 AGOSTO 2021


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Stati Generali della Lessinia, la Sostenibilità come leva per il futuro Sindaci e Istituzioni il 15 luglio al Teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova

“Sostenibilità, leva per il futuro”: questo il tema portante dell’8ª edizione degli Stati Generali della Lessinia, l’annuale convegno organizzato dall’Associazione Verona Network e svoltosi giovedì 15 luglio, a partire dalle 18, al Teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova. Ad aprire la serata i saluti della Vicepresidente del Veneto Elisa De Berti, del Sindaco di Bosco Claudio Melotti e del Presidente della Provincia di Verona Manuel Scalzotto, cui sono seguiti i contributi di Stefano Valdegamberi, Consigliere della Regione Veneto, e di Paolo Paternoster, Deputato Lega VI Commissione (Finanze). Un’occasione per fare il punto sulle idee e sui progetti per la promozione e la valorizzazione del territorio, dopo un anno particolare. Claudio Melotti ha dato il via ringraziando tutti i colleghi e i presenti. «La nostra montagna, dal punto di vista turistico e della frequentazione, non si posiziona tra le aree più penalizzate dall’emergenza sanitaria, per merito intrinseco del nostro territorio. La gente percepiva gli spazi degli Alti Pascoli come spazi vitali, sicuri. Il nostro impegno futuro deve coniugare sempre le azioni che compiamo con la sostenibilità». La Vicepresidente del Veneto, Elisa De Berti, è salita sul palco portando i saluti del Presidente Luca Zaia. Tra

il pubblico, anche la Consigliera regionale Alessandra Sponda. «Io sono innamorata della mia Provincia, di Verona. Condivido quanto detto dal Sindaco Melotti, “i Comuni sono un baluardo sul territorio da difendere ad ogni costo”. Ricordo il progetto degli Alti Pascoli della Lessinia, ideato da colui che oggi rappresenta il Parco Naturale Regionale della Lessinia con tutto il suo staff, Giuliano Menegazzi, neo Presidente, e l’iscrizione al Registro nazionale dei paesaggi rurali storici: è stato un risultato straordinario, che dimostra che se la Lessinia fa squadra riesce veramente a fare la differenza». A intervenire poco dopo è stato proprio Giuliano Menegazzi, che ha presentato al pubblico il Direttivo del Parco della Lessinia, composto da Daniele Zivelonghi, Sindaco di Fumane, Marco Cappelletti, Sindaco di Selva di Progno, Silvia Marcazzan, Rappresentante del settore primario e Massimo Sauro, Rappresentante delle Associazioni venatorie ed esperto nominato dalla Regione Veneto. «Con l’aiuto di tutti, siamo pronti a fare la sintesi di cui parlava la Vicepresidente De Berti per tutti i cinque anni insieme che ci aspettano. Oltre alla sostenibilità economica e ambientale, la sfida del nuovo ente sarà anche la sostenibilità sociale». Tra i relatori, anche Luca Perego, capo unità “Innovation and

EIT” alla Commissione europea, che ha ricordato i punti cardine del Green Deal e del Next Generation EU, Renato Canteri, Amministratore delegato di Novatek S.r.l., che ha presentato il “Progetto San Giorgio Zero Emissioni”, basato sull’utilizzo di energie rinnovabili per rendere un fabbricato quasi completamente autonomo, Vincenzo Scotti, Presidente della Cooperativa Energyland, che ha raccontato i dieci anni della prima cooperativa energetica della Lessinia, ricordando come la sostenibilità sia, innazitutto, «partecipazione», e Luciano Marcazzan, Sindaco di San Giovanni Ilarione, che ha fatto il punto sull’iniziativa “Unione montana Lessinia orientale”, rete di sette Comuni, Badia Calavena, San Giovanni Ilarione, San Mauro di Saline, Selva di Progno, Velo Veronese, Vestenanova e Tregnago per «affrontare le sfide del futuro condividendo esperienze». A chiudere il convegno, Sindaci e Istituzioni: Roberto Prati, Assessore di Cerro Veronese, Alessio Leso, Vicesindaco di Erbezzo, Alessandra Ravelli, Sindaco di Roverè Veronese, Emanuele Anselmi, Sindaco di Badia Calavena, Marco Antonio Cappelletti, Sindaco di Selva di Progno, Raffaello Campostrini, Sindaco di Sant’Anna D’Alfaedo e Federica Maria Veronesi, Assessore del Comune di Grezzana.


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Milano-Cortina 2026, al Valerio Catullo posata la prima pietra del “Progetto Romeo” Il Vescovo di Verona Mons. Zenti, il Sindaco Sboarina, il Governatore Zaia, il Presidente della provincia di Verona Scalzotto, l'Ad di Catullo Spa e Gruppo Save Scarpa, il Presidente di Catulllo Spa Arena, il Presidente della Camera di Commercio di Verona Riello e Presidente del Gruppo Save Marchi

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n nuovo terminal passeggeri di ultima generazione per l’aeroporto Catullo di Verona e un trampolino di lancio per preparare il territorio all’accoglienza di atleti, spettatori e turisti in vista delle prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, questi gli ambiziosi obiettivi che saranno raggiunti grazie alla realizzazione del Progetto Romeo. Un importante intervento infrastrutturale dal valore complessivo di 68 milioni di euro, che ha preso avvio il 28 luglio, con la posa della prima pietra, alla presenza dei rappresentanti dei Soci di Catullo Spa e delle Istituzioni locali. Un’opera che contribuisce al rilancio dell’economia di Verona, Veneto e Trentino anche in vista degli importanti appuntamenti previsti nei prossimi anni. Il progetto ha una valenza strategica per il bacino d’utenza dello scalo e in particolare per l’area del Garda, rafforzando la funzione di Verona e dell’hinterland come snodo

cruciale per il traffico passeggeri del Nord Italia e affidando al Catullo un ruolo di cerniera tra una delle aree più produttive e dinamiche del nostro paese, l’Europa e il resto del mondo. Grazie all’intervento sul terminal dell’aeroporto Catullo, la superficie passerà dagli attuali 24.840 metri quadrati a 36.370 metri quadrati, a cui si aggiungerà la ristrutturazione di oltre 10.000 metri quadrati di aree già esistenti. Tra le opere principali previste dal Piano di Sviluppo, ci sono la riqualificazione architettonica della hall checkin, dove i banchi accettazione passeranno dagli attuali 40 a 46 comprensivi di postazioni self check-in e self baggage drop; la realizzazione di nuove sale d’imbarco al primo piano (dagli attuali 13 ai 19 gates di imbarco in totale) con nuovi torrini; la realizzazione di un nuovo sistema BHS (per lo screening dei bagagli da stiva) di ultima generazione con apparecchiature tomografiche Standard III; nuovi controlli di sicurezza al primo piano nonché 28

la rivisitazione di tutti i flussi dei passeggeri per migliorare la sicurezza e la godibilità degli spazi. La nuova infrastruttura sarà realizzata in un’ottica di sostenibilità ambientale, alta manutenibilità e risparmio energetico, e sarà contraddistinta da un’immagine complessivamente rinnovata del terminal sia per gli aspetti architettonici, sia per quelli relativi agli spazi commerciali. L’appalto principale del Progetto Romeo è stato affidato, tramite gara, al Raggruppamento Temporaneo di Imprese costituito da primarie aziende del settore: Itinera (parte del Gruppo Gavio, si posiziona tra le principali imprese italiane nel settore delle grandi opere infrastrutturali e dell’edilizia civile), Leonardo (tra i principali protagonisti mondiali nel settore dell’aerospazio, difesa e sicurezza) ed Euroimpianti (società che vanta una trentennale esperienza nella progettazione e nella realizzazione di impianti ad alto contenuto tecnologico). I lavori termineranno entro fine maggio 2024.


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Verona e l'Adige di Marco Zanoni Eco finestre a sbàtarse e tra i fumi del sono roto dal presentimento, par ogni buso o casa o apartamento te comparisse e scomparisse i lumi! Maria Santa! — Tra un rosso de barlumi da «Sotoriva» scapa un bastimento, l’infila el ponte el se ghe insuca drento, el fa ’na scapriola e el va in frantumi! Mama, che bota! Póro Ponte Novo, che te guardavi sempre le piture del palasso Da Lisca coi putini...! * Sogno dell'Aqua Grossa di Berto Barbarani

L'Adige e Verona sono legati indissolubilmente. Da sempre, il fiume che nasce a Passo Resia, è compagno di vita dei veronesi e quel suo scorrere lungo i Muraglioni della città lo rende testimone di epoche passate. Come quando nell'89 a.C., i romani forti delle loro capacità ingegneristiche, spostarono l'allora colonia latina all'interno dell'ansa del fiume permettendole di svilupparsi lungo la pianura. Verona, grazie al suo grande fiume, ha potuto svilupparsi economicamente, diventando un centro molto importante dal punto di vista commerciale. La navigazione dei burchi trentini, per esempio, permetteva il commercio con i paesi e le nazioni a nord della nostra città e, lungo le sponde dell'Adige, quattrocento mulini collegati alla riva con dei ponticelli, cantieri navali, magazzini e industrie artigianali rendevano fiorente la nostra cittadina. Venne poi il settembre del 1882 e l'Adige scatenò la sua furia su Verona. Numerosi furono i danni e le cronache dell'epoca riportarono con grande enfasi l'incidente del Ponte Nuovo (ripreso anche dal Barbarani in una delle sue celebri poesie). Enorme fu lo sconcerto nella Penisola, e anche Re Umberto I partecipò alla ricostruzione di Verona donando centomila lire (i danni complessivi ammontavano a tre milioni di lire). Dopo l'alluvione nacquero i muraglioni e sparirono quelle isole che fino ad allora popolavano il corso del fiume. Costruzioni che resero più sicura la nostra città e sui quali oggi i veronesi possono passeggiare in compagnia del loro amato Adige.

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17 · 18 · 19 SETTEMBRE 2021

presentano:

tocati.it

Ospiti d’onore: BELGIO · CIPRO · CROAZIA · FRANCIA

Si ringrazia:


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Speciale Tocatì

GUARDA IL SITO DEL TOCATÌ

UN FESTIVAL DIFFUSO CHE TORNA AD ESSERE INTERNAZIONALE DI CAMILLA FACCINI

CHE EDIZIONE SARÀ Torna anche quest’anno Tocatì, appuntamento certo e lieto del settembre veronese. La diciannovesima edizione del Festival Internazionale dei Giochi in Strada è in programma dal 17al19settembre2021.loscorsoanno, per adeguarsi alle regole e alle limitazioni imposte dalla pandemia, Tocatì si era proposto nel nuovo format di festival diffuso, svolgendo le attività ludiche non solo nei luoghi simbolo di Verona ma anche, a distanza, in borghi storici italiani e siti UNESCO. Un format che riproporrà anche quest’anno, ampliato e arricchito però dalla presenza internazionale di Belgio, Cipro, Croazia e Francia, gli Ospiti d’Onore di questa edizione. La squadra di Tocatì è al lavoro da mesi per garantire un ritorno alla socialità, mettendo sempre al primo posto la sicurezza. «Abbiamo lavorato da remoto per preparare un’edizione in presenza - anticipa Paolo Avigo, presidente dell’Associazione Giochi Antichi, che ha fatto nascere Tocatì ormai 19 anni fa -, anche se ovviamente non potrà eguagliare quelle pre-pandemia. Accanto ad eventi in presenza da parte degli ospiti inter-

nazionali, infatti, ci saranno anche delle iniziative da remoto». Tema conduttore del Tocatì 2021 è l’acqua, elemento che da sempre, oltre a favorire scambi commerciali ed economici, ha agevolato la diffusione e la conoscenza dei giochi tradizionali in tutta Europa. Nei giorni del festival il pubblico potrà assistere ad attività ludiche tradizionali marittime, fluviali e lacustri tipiche dei quattro ospiti e delle comunità di gioco e sport tradizionale italiane che aderiscono all’iniziativa. UNO SGUARDO AL FUTURO: LA CANDIDATURA UNESCO Procede l’iter per la candidatura del Tocatì al Registro delle buone pratiche dell’Unesco ed è ufficiale che nel il Festival di si presenterà all’esame del Comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale per il 2022. «Rispetto all’anno scorso - commenta racconta Valentina Zingari, antropologa ambientale e facilitatore accreditato Unesco Patrimonio Culturale Immateriale - il dato nuovo è che il dossier è stato inviato nuovamente

dal Ministero italiano con gli altri Ministeri di Francia, Belgio, Cipro e Croazia e siamo ormai sicuri che il dossier è stato messo in valutazione. Ora siamo in attesa, ma ciò non significa fermi: stiamo continuando a lavorare tutti insieme, anche in vista del Festival di settembre, che vedrà proprio la partecipazione di questi quattro Paesi. Una rete di collaborazione, condivisione e sviluppo che si sta consolidando di anno in anno, indipendentemente dall’iter percorso assieme per la candidatura: è un programma permanente, che nel tempo si fortifica sempre più». Un progetto che è nato dal basso, come ben viene evidenziato nel dossier, da gruppi di giocatrici e giocatori veramente interessati e appassionati di queste pratiche che negli anni non si è fermato a lavorare solo sulle proprie tradizioni, ma ha aperto a quelle del mondo intero. «Ci teniamo sempre a sottolineare che noi non siamo un patrimonio - specifica Giuseppe Giacon, vicepresidente di AGA - ma ci candidiamo ad essere un modello ispiratore su come salvaguardare una tradizione, di qualsiasi ambito essa sia».


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GLI OSPITI D'ONORE DELLA 19 ^ EDIZIONE

ocatì ritorna ad una dimensione internazionale e lo fa affiancato da chi sta accompagnando la candidatura del Festival al registro delle buone pratiche UNESCO: Belgio, Cipro, Francia e Croazia. A unirli anche – e soprattutto – l’elemento dell’acqua, da sempre determinante nella storia europea. La presenza di questo elemento, per sua natura in grado di favorire gli scambi commerciali, economici e culturali, ha infatti agevolato anche la diffusione e la conoscenza dei giochi tradizionali in tutta Europa. «Un tema che abbiamo proposto per unire l’Italia agli ospiti internazionali – spiega il presidente di AGA Paolo Avigo –. Tutte le nazioni che ho nominato sono infatti bagnate dal mare, ma i corsi d’acqua e i bacini interni faranno da colonna portante per le comunità di gioco che giungeranno nelle regioni italiane».

dell’organizzazione di questa edizione» fa eco Giuseppe Giacon, vicepresidente di AGA. Il tema dell’acqua sarà richiamato anche dalla presenza di imbarcazioni tradizionali venete provenienti sia dalla laguna che da bacini interni, poste in luoghi d’ingresso all’area del festival. Sarà quindi possibile scoprire le imbarcazioni tradizionali con le relative modalità di voga, utilizzate nei loro territori ancora oggi sia come attività sportiva che come pratica quotidiana per spostarsi o per lavorare.

La diciannovesima edizione di Tocatì sarà un viaggio tra le comunità di gioco legate al tema acquatico e le attività proposte seguiranno questo fil rouge, dalle attività ludiche a quelle sportive, dalle riflessioni ai laboratori per i più piccoli. «Per noi il tema dell’acqua è stato da subito il filo conduttore del 2021, sin dal principio

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PESCATORI A CAVALLO

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PLIOČKE

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PAESI OSPITI QUATTRO GIOCHI PER CONOSCERLI MEGLIO

Tra i giochi tradizionali internazionali che verranno proposti a Tocatì 2021 l’antica pratica belga della pesca a cavallo di gamberetti grigi che si svolge nella spiaggia di Oostduinkerke, le Pljočke della Croazia, gioco molto simile a una partita a bocce ma giocata con mattonelle di pietra o piastrelle di metallo, gli Echassiers des landes della Francia, originariamente pastori delle lande che utilizzavano i trampoli per attraversare zone acquitrinose e il Ligrin, pratica ludica tradizionale cipriota facente parte della famiglia delle lippe del mediterraneo. foto di Dalibor Talajić

LIGRIN – Cipro Il gioco della lippa ha cugini in tutto il mondo, anche nelle isole immerse nelle acque del Mediterraneo. A Cipro si pratica il Ligrin, dal nome dal pezzo di legno lungo 30 cm messo a cavallo tra due pietre distanti tra loro 20 cm e che ricordano un focolare, la niskia. I due o più giocatori uno alla volta alzano il ligrin con un altro bastone, la ligra, lanciandolo il più lontano possibile. Quelli che realizzano il tiro più lungo cercano di colpire il ligrin dal pavimento di nuovo verso la niskia: dopo tre prove, chi si avvicina di più a questa vince. Per il quarto anno consecutivo prenderà parte al Tocatì la “Folklore Association of KTIMA”, l’associazione cipriota del Ligrin. «Le esperienze che abbiamo vissuto in questi quattro anni sono state impagabili – sottolinea Christakis Papanicolaou, presidente dell’associazione – e dobbiamo davvero ringraziare AGA. Il Tocatì ci ha dato la possibilità di espandere i nostri orizzonti, di conoscere da vicino la Tradizione italiana e allo stesso tempo quelle degli altri Paesi, accrescere le nostre esperienze nell’organizzazione di un evento così grande e vederne poi il risultato concreto. Abbiamo scoperto che la Lippa, gioco diffuso in Italia, è molto simile al nostro Ligrin, di cui quest’anno daremo dimostrazione a Verona. Il Festival ci hapermesso,inoltre,diincontrareglialtrirappresentantidellecomunitàludiche,facilitando e aggiungendo valore alla rete di associazioni e, infine, di essere coinvolti in numerose conferenzeorganizzatedalleassociazionieuropee.IlnostropiùgrandeauspicioperilTocatì 2021èdiacquisireancorpiùesperienzeedicondividereconipartecipanti,nelmigliormodo possibile, la Tradizione e la Cultura del nostro piccolo Paese, Cipro».

PESCATORI A CAVALLO – Belgio Quando la profonda conoscenza delle maree incontra i forti cavalli brabantini, nasce un connubio eccezionale. Due volte a settimana i pescatori a cavallo di Oostduinkerke battono la costa a pelo d’acqua, trascinando reti sui fondali e raccogliendo i gamberi nellecesteappeseaglianimalidatiro.Dodicifamigliefiammingheportanoavantiquesta insolita tradizione che culmina nel Festival del Gambero e nella Parata dei Gamberi, con 10.000 visitatori l’anno. Dal 2013 questo metodo di pesca basato su un forte senso di comunità è inserito nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO.


PLJOCKE – Croazia Il gioco è simile alle bocce, ma si pratica con piccole lastre in pietra: questo materiale radica la tradizione al territorio in cui vive da secoli, la penisola istriana che si protende nel Mar Adriatico. L'usanza è molto antica, come testimoniano le pljočke trovate negli scavi archeologici che le farebbero risalire all'VIII-IX secolo d.C. Come avviene spesso, le regole del gioco sono giunte fino a noi con la trasmissione orale: tutti i giocatori sanno che le pljočke non vanno mai lasciate sui terreni e sui pascoli. A Tocatì 2021 sarà presente la “Istarski Pljočkarski Savez (IPS)”, l’associazione istriana del gioco delle pljočke. «La prima esperienza internazionale con Tocatì risale al 2015 – racconta Milivoj Pacenti, responsabile per le relazioni internazionali dell’associazione –. Subito abbiamo visto grandi somiglianze nel lavoro di IPS e AGA e negli anni abbiamo collaborato a diverse attività, partecipando insieme a vari progetti, da workshop di giochi e sport tradizionali, all’organizzazione e realizzazione di conferenze scientifiche. La corona della nostra cooperazione è sicuramente la candidatura multinazionale delTocatì Festival per il registro UNESCO delle buone pratiche. La partecipazione al Festival di quest'anno, in questo momento incerto della pandemia, per noi non è solo una continuazione della cooperazione ma anche una conferma che finora è stato fatto nel modo giusto».

ÉCHASSIERS LANDAIS – Francia Meta ambita dai surfisti sull’Oceano Atlantico, era un tempo territorio paludoso: fino alle bonifiche di metà Ottocento la regione francese costiera delle Landes era dedita principalmente alla pastorizia. Qui i pastori controllavano le greggi sur échasses, sui trampoli, strumenti che attraversano i secoli e i continenti per rispondere all’esigenza di spostarsi agevolmente fra gli acquitrini. Oggi i trampolieri delle Landes ricoperti dai velli di pecora si esibiscono in scenografiche danze e si sfidano in percorsi a ostacoli, gare di corsa e di atletica.

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I GIOCHI TRADIZIONALI ITALIANI Pratiche ludiche da vedere (e provare) durante i giorni del Festival, scelte dalla redazione di Pantheon. Un elenco assolutamente soggettivo ma che siamo certi vi restituirà emozioni dell’infanzia.

LO S-CIANCO, CHE HA DATO ORIGINE A TUTTO S-cianco, in veronese, è solo uno degli infiniti nomi con cui è conosciuto in Italia il gioco della Lippa. Le prime testimonianze di questa attività ludica risalgono addirittura agli Egizi di 4.000 anni fa: oggi è praticato in Europa, Africa, Asia e Americhe, con numerose varianti. Al gioco dello s-cianco è strettamente legata la storia di Tocatì. Dall’antico quartiere Carega della città di Verona, infatti, con la volontà di recuperare quel gioco tradizionale, è nata nel 2002 all’Associazione Giochi Antichi. Un’attività di salvaguardia e valorizzazione che non si è mai più arrestata, anzi si è allargata ad altri giochi e sport tradizionali, sia del nostro territorio dell’Italia intera, fino alla nascita del festival Tocatì nel 2003. La solida comunità di giocatori e giocatrici veronesi, attualmente è formato da circa 200 persone che gareggiano in tornei e campionati territoriali, ma si confrontano anche con altre comunità regionali e internazionali.

IL GIOCO DELLE NOCI, TRA LUDICO E GASTRONOMICO Il gioco delle noci ha origini risalenti all’Impero romano ma è anche profondamente legato alla tradizione culturale ligure e la sua gastronomia. Le noci erano infatti un ingrediente prezioso che le donne del popolo provavano a conquistare attraverso il gioco e riuscire così da portare in tavola questa costosa materia prima. Il gioco delle noci si pratica nella piazza principale di Monterosso al Mare, uno dei siti UNESCO del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Trasmesso di generazione in generazione dalle donne monterossine, è oggi giocato senza limiti di età: servono un sacchetto di stoffa e noci, di cui una numerata e che non rimbalzi, chiamata botto; i partecipanti sono divisi in gruppi tra adulti e bambini per un massimo di 12 giocatrici. Il gioco delle noci è semplice: disposte delle noci in due file distanti, è sufficiente lanciare “il botto” da una linea precedentemente tracciata, cercando di colpire quante più noci possibile. Il giocatore conquisterà, così, ogni noce toccata assieme a quella della fila accanto.


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IL ZUGO DE L’OVO, PER LA PESTE SCAMPATA Il Zugo de l’Ovo è il gioco tradizionale della piccola comunità di Sezano in Valpantena, a Verona, un piccolo microcosmo di silenzi e tradizioni. La terza domenica di settembre avviene la processione della Madonna Addolorata per ricordare la peste scampata nel 1400, festa che un tempo si teneva nel periodo di Pasqua: da qui l’uso ludico delle uova, almeno dagli anni ‘50. Coppie preferibilmente miste di ogni età si lanciano ripetutamente un uovo crudo con le mani; ad ogni scambio avvenuto senza la rottura dello stesso, una persona della coppia indietreggia di un passo. Vince la coppia che, eliminate le altre, rimane con l'uovo integro

SBÜRLA LA RÔDA, TRADIZIONE DEI MUGNANI CREMONESI

foto di Barbara Rigon

“Sbürla la rôda!”: spingi la ruota!. Tradizione vuole che fino agli inizi del Novecento i mugnai di Fossacaprara, paese del cremonese sulle rive del Po, usassero sostituire le grosse macine dei mulini ad acqua facendole rotolare sugli argini fino alla barca. Oggi questa usanza è diventata un gioco a squadre che consiste nello spingere una rotoballa di paglia di 250 kg lungo un percorso: da 12 anni le contrade Fossa e Caprara si sfidano nel Palio e nel Campionato organizzato dall’Associazione Oltrefossa, con circa 70 giocatori maschi divisi in 10 squadre e un’età media di 25 anni.

LA MORRA, AMATA E VIETATA Per giocare a Morra servono un tavolo, le dita e la voce dei giocatori, che si sfidano l’uno contro l’altro. È un gioco tradizionale diffusissimo nelle regioni italiane, in particolar modo in Sardegna e in Friuli. Giocando a Morra, i giocatori abbassano simultaneamente le loro mani, indicano un numero con le dita, gridando al contempo un numero (da due a dieci), per indovinare a quanto assommano le dita dei giocatori. Vince chi indovina. La morra si è caratterizzata come gioco proibito ai tempi del Fascismo e ancora oggi nei luoghi pubblici di molte province italiane. Attualmente molte associazioni italiane sono impegnate nel recupero di questo gioco attraverso iniziative e manifestazioni. Oggi la morra è uno sport a tutti gli effetti, riconosciuto tale dalla Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionale e dichiarata disciplina sportiva.

IL GIOCO DELLE BIJÈ, DALLE LANGHE PIEMONTESI Il gioco dei birilli nelle Langhe, di origini antichissime, è collegato ai riti di fertilità e di possesso dei terreni: è un’attività esclusivamente femminile e si svolge nelle piazze e nei cortili del territorio di Farigliano un piccolo paese perso tra viti e colline, al confine con il sito UNESCO “Paesaggio vitivinicolo del Piemonte: LangheRoero e Monferrato”. Si gioca con nove bije in legno di olmo, di cui otto alte 80 cm e una alta 90 cm, e una boccia, la ribata, del diametro di 15cm. I birilli sono nove e vengono disposti a cerchio: otto sulla circonferenza e il nono posizionato nel centro del cerchio, protetto dagli altri perché colpirlo dà diritto a nove punti contro l’unico punto dei birilli “gregari”. Oggi sono un’ottantina le giocatrici, tra i 15 e i 99 anni, che disputano la partita più importante durante la “Festa del bun vin” a fine agosto


articolo pubbliredazionale

VERSO IL 2030 Il nuovo corso dell’azienda municipalizzata del Comune di Verona si ispira all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un programma d’azione che i Paesi membri dell’ONU hanno sottoscritto per riuscire a rendere il mondo un luogo migliore. Tra i 17 obiettivi dell’Agenda, otto sono già stati presi come riferimento da AMT per delineare la propria politica aziendale e restituire un impatto positivo sul territorio. Ne parliamo col presidente Alessandro Rupiani. In un mondo ancora frastornato dall’emergenza Covid, che in poco più di un anno ha tolto molte delle nostre certezze, c’è una sorta di stella polare, un punto fisso, un riferimento internazionale rappresentato da “Agenda 2030”. Si tratta di un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU; un do-

cumento che ingloba al suo interno 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs, ndr) con associati 169 ‘target’ o traguardi. Il tutto finalizzato a guidare il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni, entro il 2030 appunto. Ognuno di noi può contribuire a questa visione, sia singolarmente, come persone, sia come realtà fisiche, in particolare le aziende. AMT, azienda per i servizi per il cittadino interamente partecipata dal Comune di Verona, già da tempo ha avviato un percorso di sviluppo e crescita aziendale ispirata ad otto dei 17 Goals. Ce ne parla il presidente Alessandro Rupiani. Presidente, in che modo AMT si è inserita nel filone Agenda 2030 e perché lo sta facendo? Provengo dal mondo della finanza, da anni mi occupo di consulenza in questo ambito. Le aziende che per prime hanno iniziato a ragionare in termini di sostenibilità, sia essa ambientale o legata al benessere dei lavoratori o semplicemente a un modo intelligente di fare

Alessandro Rupiani, presidente AMT S.p.a.

business, sono più apprezzate dal mercato. Gli viene riconosciuto una sorta di “plus-valore” che è determinato dalla conversione delle politiche e dei processi aziendali verso un mondo migliore. L’adesione al protocollo di Agenda 2030 da parte di AMT è stata una delle prime azioni che ha portato avanti da neo presidente. Sì, sono entrato in AMT il 9 marzo scorso e, proprio per il fatto che l’azienda sia al cento per cento pubblica, ho ritenuto che dovesse entrare in questa ottica, non solo per la sua sostenibilità e per il benessere dei propri dipendenti, ma anche per l’impatto che la nostra attività ha sul territorio veronese. Ho proposto quindi al Consiglio la sottoscrizione del protocollo che poi è stata avvallata. Sappiamo che Agenda 2030 ha 17 grandi Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile. Quali di questi avete messo nel vostro mirino? Riusciamo a tradurre o a pianificare per il nostro futuro almeno otto di questi Obiettivi: il terzo, “Salute e benessere”; il quarto, “Istruzione di qualità”; il quinto, “Uguaglianza di genere”; l’ottavo “Guadagno dignitoso e crescita economica”; il nono, “Industria, innovazione, infrastrutture”; il decimo, “Città e comunità sostenibile”; il tredicesimo


“Agire per il clima”; il sedicesimo, “Pace, giustizia e istituzioni forti”. Ci può fare qualche esempio di azione, o di iniziativa, che ricade in alcuni di questi ambiti? Per il terzo obbiettivo, Salute e benessere, abbiamo elaborato un piano di welfare aziendale che va dalla campagna vaccinale in corso, con il supporto all’erogazione di vaccini per dipendenti e famigliari, a un piano formativo triennale con certificazioni, sempre per i dipendenti, fino ad arrivare ad agevolazioni economiche per attività ludico-sportive. Corsi di formazione continua che troviamo anche nel quattro obiettivo (Istruzione e qualità), mentre sottolineerei i punti cinque e otto (Uguaglianza di genere e Lavoro dignitoso e crescita economica) in cui si punta a garantire dinamiche inclusive, con particolare attenzione alla conciliazione casa-lavoro, con la volontà di favorire lo smart-working, il co-working e la flessibilità che hanno un impatto migliorativo anche sul numero di veicoli circolanti e quindi sull’inquinamento ambientale.

tire una parità di genere tra uomo e donna offrendo le stesse possibilità lavorative, aiutare l’ambiente dotando tutti i parcheggi di colonnine elettriche, rendere efficiente la costruzione del filobus per migliorare i trasporti e, infine, per quanto riguarda il sedicesimo obiettivo, Pace e istituzioni forti, istituire un Diversity manager, una figura nuova che va proprio ad equilibrare il rapporto di genere e le diverse situazioni ed esigenze lavorative, per noi significa molto.

qualità del trasporto. C’è un impegno reciproco con ATI per valutare un’eventuale perizia per la modifica della tecnologia di trazione e le osservazioni avanzate sia dalla stessa ATI che dal Comune di Verona in merito al progetto complessivo. Aggiungo che è stata predisposta un’analisi comparativa prestazionale aggiornata e – cosa mai fatta in passato – anche un’analisi costi-benefici già trasmessa all’ATI che tiene conto dell’utilizzo dei mezzi elettrici bifilari.

Parlava di benefici anche per i cittadini.

Ci ha descritto un’AMT molto articolata, ai più sconosciuta.

Per l’obiettivo 11, Città e comunità sostenibili, c’è tutto un filone che prevede un maggiore utilizzo delle tecnologie elettroniche per il rilascio dei permessi di sosta e ZTL, per il controllo, ma anche per i pagamenti. Vorremmo inserire anche un desk di assistenza ai turisti con un corner dedicato in ogni parcheggio o area sosta da noi gestite.

Purtroppo la nostra azienda viene quasi sempre associata solo ed esclusivamente al progetto filobus, ma ricordo che noi di occupiamo della gestione del Piano Urbano della Sosta (PUS) per conto del Comune di Verona con l’accertamento della sosta tariffata su strada negli stalli blu e giallo blu, con il rilascio permessi di transito e sosta, con la gestione dei principali parcheggi in struttura vicino al centro città, con il rilascio del PASS Bus ZTL (ticket d’ingresso per Verona), con la sosta prolungata e sosta breve per bus turistici e con la gestione di un’area camper.

Come fare a trasmettere questa visione appena descritta, relativa ad Agenda 2030, anche alla cittadinanza?

Immaginiamo che le proposte in elenco siano ancora molte, riuscirete a perseguire tutti gli obiettivi che vi state ponendo? Procediamo a step, qualcosa è stato già avviato, qualcosa prenderà il via, tanto altro rimane ancora un’idea, ma l’entusiasmo è molto. Tutto fa parte di una progettualità legata all’ambiente, alla normativa vigente e alle persone. Nel nostro piccolo pensiamo di poter dar vita ad azioni che vanno nella direzione di Agenda 2030. Come dicevo, garan-

Prototipo di mezzo per il trasporto di persone, completamente elettrico, bifilare, che verrà adottato anche nella città di Verona

A proposito di filobus, recentemente ha dichiarato che l’opera è viva. Certo che è viva. Cerchiamo di guardare a questa infrastruttura in un contesto che è cambiato rispetto all’idea originaria, con l’obiettivo di migliorare il rapporto tecnologia/ prezzo e mantenendo altissima la

Offrendo opportunità divulgative volte all’educazione continua attraverso format video, seminari, incontri, eventi. Una bella occasione ce l’avremo dal 16 al 22 settembre prossimi, in cui ci sarà la settimana dedicata alla “Mobilità sostenibile”. Ci stiamo organizzando.

AMT S.p.a.

via F. Torbido 1 37133 - Verona Telefono: +39 0452212345 Whatsapp: +39 3492744729 urp@amt.it www.amt.it


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LE PROPOSTE PER I PIÙ PICCOLI

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(MA NON SOLO)

ocatì, per vocazione, è un festival per adulti e bambini, che attraverso il gioco annulla le differenze anagrafiche. Ogni anno, però, sono tante le proposte dedicate esclusivamente ai più piccoli: giochi da sperimentare, attività manuali, spettacoli e letture di gruppo per esprimere al meglio la creatività dell’infanzia. Ve ne diamo un assaggio. FAVOLAVÀ I teatrini a noleggio di Favolavà stanno tutti in una valigia, una per ogni fiaba. Anche quest’anno torna la magia dei burattini al Tocatì per incantare i bambini di oggi e di ieri: ci immergeremo nell’acqua del Lago dei Cigni, verremo ammaliati dalle creature fatate della Lessinia, ci faremo rapire da alieni ecologisti e inseguiremo Pulcinella nelle sue peripezie culinarie. L’appuntamento è nel chiostro della chiesa di San Giorgio in Braida,

a due passi dall’ansa dell’Adige. Spettacoli su prenotazione. CHI HA UCCISO I PESCI DI BOLCA? La più famosa collezione del Museo di Storia Naturale di Verona pone anche oggi interrogativi sulla vita di 50 milioni di anni fa. Chi ha ucciso i pesci di Bolca? È questa la domanda che a tutt'oggi cerca ancora una risposta definitiva. Ipotesi, misteri e dati scientifici a confronto, cercando di capirne qualcosa di più sui processi di fossilizzazione anche sulla base degli scavi paleontologici condotti dal Museo negli ultimi anni nella Pesciara e nella zona circostante. “… OLTRE LA PAGINA!” Silvia Borando è laureata in Design della Comunicazione presso il Politecnico di Milano, talentuosa illustratrice e fondatrice della casa editrice Minibombo; Giulia Natale è appassionata cercatrice di contenuti digitali: insieme conducono

un laboratorio che porta bambine e bambini in un viaggio a vele spiegate tra le pagine di un libro e le interazioni di un universo digitale. Un laboratorio per addentrarsi nel colore, nei materiali e nella spensieratezza dei tanti linguaggi possibili del giocare. Laboratorio a numero chiuso su prenotazione. CACCIA AL TESORO DIFFUSA In collaborazione con Fiab Verona sarà possibile prender parte ad una caccia al tesoro che abbraccia l’intera città. Le tracce sono QRcode esposti nelle vetrine di alcuni negozi o bar dislocati nei diversi quartieri e rimarranno esposte dal 23 agosto al 19 settembre. In questo periodo è possibile iscriversi gratis al sito www.fiabverona.it per ottenere le indicazioni per cercare il QR code con la Prima prova. Le prove da risolvere saranno 5. Durante i giorni del Festival, dal 17 al 19 settembre, si potrà partecipare anche alla Caccia al tesoro con una sola Prova, da scaricare sempre tramite QR code in uno dei luoghi del Festival. In questo caso nessuna iscrizione, solo divertimento.



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I COLLATERALI IN ATTESA DEL PROGRAMMA COMPLETO, UN’ANTICIPAZIONE DELLA GALASSIA DELL'EDIZIONE 2021 DI TOCATÌ AL DI FUORI DELLE ATTIVITÀ LUDICHE PROFUMI DOGANA VECCHIA La Dogana di fiume di Verona era un magazzino per le merci che viaggiavano lungo il fiume ed è rimasta attiva fino agli inizi del novecento. Erano i burchi - barche a fondo piatto lunghe fino a trenta metri - a portare da Venezia fino a Bolzano le merci che provenivano dal lontano oriente come dalle Americhe. Poi la ferrovia e la diffusione del motore hanno sostituito il trasporto fluviale. La Dogana ospiterà un percorso sensoriale guidato aperto a tutti: i visitatori verranno accompagnati a riscoprire profumi e sapori delle spezie, di piante e frutti lontani che ancora oggi rendono dolci, preziosi e saporiti i cibi, le bevande e i prodotti naturali di bellezza. Un’occasione per scopri-

re o ritrovare atmosfere d’altri tempi e viaggiare in terre lontane alla ricerca della meravigliosa varietà della madre terra. VISITE GUIDATE PONTE PIETRA “Rinascere dall’acqua”: un itinerario guidato per immergersi in un’atmosfera rigenerante, sulla riva sinistra dell’Adige, un cammino che parte da Ponte Pietra e poi attraversa i quartieri di S. Faustino e dell’Isolo, rivivendo il Teatro Romano e scoprendo vecchie e nuove fonti d’acqua, tra il fluire del fiume e scorci suggestivi. L’itinerario tocca 3 chiese accomunate simbolicamente dall’acqua: S. Stefano e S. Giovanni in Valle, con i loro fonti battesimali, e S. Maria in Organo con le sue celebri tarsie, i cui legni

pregiati giunsero a Verona proprio via fiume. TEATRO CORTILE DI CASTELVECCHIO Nel nono Cielo, il Primo Mobile, il pellegrino Dante scorge un punto luminosissimo: è la prima visione di Dio. Quel punto è circondato da nove gerarchie celesti: Angeli, Arcangeli, Principati, Potestà, Virtù, Dominazioni, Troni, Cherubini, Serafini. «Da quel punto depende il cielo e tutta la natura», spiega Beatrice a Dante. Dopo le sue parole i cerchi sfavillano come un ferro incandescente che sprizza scintille. Sono così tante che il loro numero è più alto del raddoppiare delle caselle del gioco degli scacchi: «Più che 'l doppiar de li scacchi s’inmilla». Nel settimo centenario dalla


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morte di Dante, Alessandro Anderloni racconta la Commedia e interpreta il canto XXVIII del Paradiso. CINEMA CORTILE MERCATO VECCHIO Per l’ottavo anno consecutivo torna la rassegna cinematografica“La pellicola che ti tocca” nel Cortile Mercato Vecchio curata da Bridge Film Festival. Venerdì una serie di cortometraggi dedicati al tema acquatico precederà Molecole di Andrea Segre: sarà lo stesso regista a presentare il documentario girato nella città d’acqua per eccellenza, Venezia, nel silenzio irreale del lockdown. Sabato sarà invece la volta della performance audiovisiva Quickly Photographed and Released Unharmed del sound e visual artist greco Pandelis Diamantides. SUONI LUNGADIGE SAN GIORGIO Tra sonorità classiche e melodie

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travolgenti, “Suoni lungo l’Adige” propone una serie di appuntamenti con le musiche della tradizione. Anche quest’anno il Tocatì allestisce un palco nella torretta austroungarica che affaccia sull’Adige, per dare spazio a tutte le forme di espressione culturale. A esibirsi saranno ensemble acustici e gruppi di musicisti che, con le loro performance sonore porteranno i suoni di vari territori italiani. Tra gli ospiti: Salento Ensamble, Trio Calicanto, gruppo di musica tradizionale italiana che ripropone i canti dei vogatori e battipali veneziani, e GDPR. Accanto alle melodie italiane saranno presenti anche suoni dei paesi ospiti; un esempio sono i Cori de la Sac, cori tradizionali croati legati al mondo marinaresco. PERCORSI ESPERIENZIALI PIAZZA BRA Torna per l’edizione 2021 anche il ToTaxi, un percorso esperienziale

(gratuita e del tutto confidenziale) che il Tocatì promuove nei giorni del Festival come meraviglia collaterale. Da Piazza Bra, grazie a RadioTaxi Verona, partiranno dei Taxi “narrativi” che regaleranno al pubblico un viaggio tra le vie nascoste della città, accompagnati dagli aneddoti di chi ne conosce ogni insenatura. A fare da guida saranno infatti i tassisti, che regaleranno una corsa amalgamata da ricordi e curiosi segreti. RIFLESSIONI BIBLIOTECA CIVICA Riflessioni, è l’area del Festival Tocatí dedicata alla parola, incontri scanditi dai pensieri degli ospiti del Festival che si affiancano alle più classiche attività ludiche. Al centro dell’edizione 2021 il tema dell’acqua, declinato nelle sue più diverse sfumature. A dialogare con il pubblico artisti, scrittori e personaggi del mondo della cultura.


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IL “NUOTAR SELVAGGIO” CHE RISCOPRE L’ITALIA

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l movimento del “Wild Swimming” è nato in Gran Bretagna circa trent’anni fa, ma ha radici antiche come l’uomo. Difende il piacere e il diritto di tuffarsi e nuotare in acque libere e nascoste, riscoprendo il gusto di esplorare, di risalire un fiume, di vivere una piccola avventura. Michele Tameni, ospite a Tocatì 2021, ha esplorato l'italia alla ricerca di luoghi che rientrino in questa definizione e li ha raccolti in un libro. Nato e cresciuto in un piccolo paesino in provincia di Brescia, con alle spalle le prealpi lombarde, Michele Tameni non ricorda un'estate passata senza tuffi nel piccolo torrente dietro casa, la spiaggia delle sue vacanze estive. «Solo crescendo ho avuto la possibilità di cominciare a viaggiare, ma per la prima parte della mia vita le vacanze le ho sempre trascorse a casa. Ho girato l’Europa in lungo e in largo con lo zaino in spalle, sono stato un paio di volte in California per vedere i suoi grandi parchi e ad un certo punto mi sono accorto che in tutti i miei viaggi c’era un denominatore comune, qualcosa che andavo sempre a cercare: la natura». Una passione realizzata con il passare degli anni, accanto alla quale Tameni, di professione ingegnere informatico, sviluppa un forte interesse per la fotografia e la scrittura. Unendole nasce l’idea di partire alla

DI CAMILLA FACCINI

ricerca di luoghi selvaggi e nascosti della nostra penisola, per raccontarli a parole e immagini. «In Inghilterra mi sono imbattuto in un volume che parlava di fiumi inglesi dove poter andare a nuotare. Là la gente è più abituata a vedere i fiumi come luogo ricreativo, mentre in Italia è qualcosa di praticato solo da chi, magari, li ha nelle vicinanze, ma è difficile che li si vada a cercare di proposito, complice la nostra mentalità che associa la vacanza al mare o alla montagna intesa come trekking o camminate. Mi sono detto che un volume così si sarebbe potuto pubblicare anche in Italia, dove abbiamo una varietà di paesaggi e un patrimonio naturalistico e storico che non ha eguali». Parte da questa considerazione, nel 2012, la ricerca di località italiane che preservassero ancora un’anima selvaggia, dove si potesse nuotare. Esce così, prima in inglese nel 2014 e poi in italiano nel 2016, il volume Wild Swimming Italia, edito da Idea Montagna. «Ho iniziato a fare ricerche online, sul campo e attraverso volumi generici dedicati ai fiumi, al canyoning e al canottaggio, mancando una bibliografia specifica sul tema. Leggevo, prendevo appunti, studiavo le mappe e poi andavo dove pensavo di poter trovare dei luoghi adeguati alla mia ricerca, generalmente chiedendo a persone del posto dove facevano il bagno da giovani, tra sguardi molto sospetti. Ho individuato circa 150 lo-

calità sparse in tutta Italia, riscoperto le emozioni che provavo da piccolo, l’eccitazione dell’avventura, la curiosità di scoprire cosa c’è dietro una cascata, risalire un fiume e vedere il mondo da una prospettiva diversa, con gli occhi a pelo d’acqua». L’Italia rivela così un tesoro di località d’acqua dolce in cui nuotare, con le sue valli alpine o appenniniche ricche di fiumi e laghi ancora tutti da scoprire. «È stato un modo per conoscere meglio l’Italia - aggiunge Tameni che avevo sempre un po’ trascurato». A Tocatì 2021 Michele Tameni presenterà il suo volume e parlerà di questo nuotar selvaggio, che nel lessico italiano fatica a trovare una corrispondenza precisa e puntuale, insieme a Valentina Fortichiari, prima nuotatrice agonista, poi insegnante e infine viaggiatrice d’acqua che alla penna ha affidato negli anni le sue fantasie. «Dalla mia partecipazione al Festival mi aspetto di ritrovare, seppur in altri ambiti, l’entusiasmo che ha spinto me questa avventura, mi aspetto di riscoprire le emozioni che si provano da piccoli con cose semplici, la voglia di trovare un passatempo, facile e divertente, che sto riscoprendo anche adesso con i miei bambini». Ciò che è iniziato come un gioco nell’acqua approda tra le onde della prossima edizione di Tocatì: ci sono tutti i presupposti per farsi coinvolgere nell’avventura.


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SE L’EDITORIA PER L’INFANZIA INCONTRA IL DIGITALE NON SOLO GIOCHI ANTICHI MA ANCHE UNO SGUARDO CURIOSO VERSO IL FUTURO: LUCIA CIPRIANI, LIBRAIA E COLLABORATRICE DEL TOCATÌ, RACCONTA GLI APPUNTAMENTI “OLTRE LA PAGINA” E “NAVIGARE FIN DA PICCOLI” DI VALENTINA CERIANI

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n mondo fatto di editoria digitale di qualità è possibile. È possibile anche coadiuvare la lettura in chiave tecnologica con la prima infanzia. È questo lo scopo di “Oltre la pagina” e “Navigare fin da piccoli”, due incontri che si

svolgeranno domenica 19 settembre al Tocatì, pensati e coordinati da Lucia Cipriani, libraia e da qualche anno collaboratrice del festival dei giochi antichi. Ogni anno al festival viene invitato un illustratore per proporre un’at-

tività con i bambini. Quest’anno l’artista ospite sarà Silvia Borando, e il laboratorio che terrà è “Oltre la pagina”. Insieme a lei, un intervento speciale di Giulia Natale, altra relatrice del convegno. Silvia Borando è autrice, scrittrice ed editrice della casa editrice minibombo, specializzata in letteratura per la primissima infanzia. La sua realtà realizza anche app digitali a partire dai libri che propone. Molti dei suoi libri a catalogo si leggono infatti nella versione tradizionale del libro-gioco ma contano anche una versione digitale, dove la storia si evolve e permette al bambino di diventare parte attiva della vicenda. Le loro app hanno vinto tanti riconoscimenti, anche internazionali, e


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vantano una grande attenzione ai dettagli, come il volume dell’audio e la durata delle attività interattive. Il laboratorio “Oltre la pagina” riprenderà questo concetto, presentandosi in parte digitale e in parte “analogico” e accompagnando i bambini attraverso la lettura interattiva del libro. “Navigare fin da piccoli” è una conferenza a cui prenderà parte di nuovo Silvia Borando, stavolta in qualità di editrice. Sarà un dialogo con Giulia Natale, giornalista, docente e “cercatrice di contenuti digitali”. L’idea è di suggerire un’esperienza nuova con il digitale, per abbattere la barriera di reticenza che ci allontana da questo mondo. Lo slogan dell’evento, infatti, è proprio: “Non conta il supporto ma il contenuto”.

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Lucia Cipriani riconosce il valore della tecnologia sotto il profilo culturale, purché essa sia di qualità e prosegue di pari passo con l’editoria tradizionale. «Non credo nel prendere posizione prima di conoscere una cosa. È bene che tutte le intelligenze si adoperino in questa direzione,

però. La stessa qualità che io chiedo all’editoria tradizionale la chiedo anche al digitale. Si tratta di un passaggio che non è avvenuto immediatamente: abbiamo meno strumenti per riconoscere l’editoria digitale di qualità e ci serve maggiore consapevolezza sul tema», queste le sue parole.



∙ PANTHEON ∙

Un salto nella rete di salvaguardia Tocatì, Unesco, ma non solo. Le attività di salvaguardia del patrimonio immateriale, in questo caso ludico, nascono dalle comunità vive sul territorio. Quelle del Veneto si sono incontrate per confrontarsi e crescere insieme.

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o scorso 3 luglio si è tenuto a Venezia, a Palazzo Ducale, il primo incontro della “Rete regionale delle comunità ludiche tradizionali del Veneto”. Un evento che rientra nelle attività dedicate alla salvaguardia di giochi e sport tradizionali, voluto dall’Associazione Giochi Antichi, con il sostegno della Regione Veneto e il patrocinio dell’Istituto centrale per il patrimonio immateriale (Icpi), afferente al Ministero della Cultura. «Il gioco è cultura, ma soprattutto vita, coesione, insegnamento di comunità e consente di avere delle società più sane» ha sottolineato in apertura Emanuela Carpani, soprintendente di Venezia. «Se inoltre si tratta di un gioco o uno sport tradizionale, ha un contenuto culturale in più, che consente alle giovani generazioni di relazionarsi con quelle più mature per mantenere viva la propria identità».

di Alessandro Bonfante Il rischio è di guardare con nostalgia ai “giochi di una volta”, cartoline ingiallite per fare un tuffo nei ricordi. Ma non è questo il campo da gioco di Aga, come ha sottolineato il vicepresidente Giuseppe Giacon: «Le nostre attività non sono in una vetrina, ma sono “pratiche”, come dice l’Unesco. Giochi e sport tradizionali sono innestati dentro il corpo vivo di una comunità». Tanti gli esempi presentati, messi in rete, delle pratiche vive nel territorio veneto. Per quanto riguarda la provincia di Verona, con numerose presenze a Palazzo Ducale, da segnalare la storia del “Palota-Minitennis” di San Vito al Mantico. Nato negli anni ‘60 sul vecchio campo da bocce di un’osteria della frazione di Bussolengo, ha rischiato di scomparire. «Quando ero bambino, tutto il paese giocava a palota. Poi negli anni la pratica è andata a perdersi» ha raccontato Alessandro Sterza, presidente dell’associazione che da qualche anno sta riportando in voga il gioco. 51

«Abbiamo capito che non serve riguardare le vecchie foto, ma che i nostri campi siano aperti ogni giorno. Ci siamo messi anche a disposizione delle scuole». Come spesso capita con i giochi tradizionali, la pratica ludica si fonde con quella artigiana: «Non si usa la classica racchetta da spiaggia. Già negli anni ‘60 si costruiva lo strumento adatto, con tre strati di compensato, vuoto al centro, ricoperto di pelle scamosciata e impugnatura su misura per il giocatore. Uno strumento con un valore sociale incredibile». Un primo appuntamento, quello della rete regionale delle comunità ludiche, che ha ampi orizzonti da inseguire per il futuro. Come si sono rianimati palota e tanti altri giochi tradizionali, «abbiamo la responsabilità di un risveglio collettivo» secondo l’antropologa Valentina Lapiccirella Zingari, che da tempo lavora con Aga. «La forza di questo progetto è la comunità. Questa è la nostra cultura che non possiamo dimenticare».


∙ IL ∙ FIORE LOREMDELL'ARTE IPSUM ∙ ∙

La Madonna miracolosa della Carega di Erika Prandi

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l 15 agosto si celebra l’Assunzione di Maria al cielo, proclamata dogma di fede cattolica nel 1950 sebbene venisse festeggiata già nell’antichità. A Verona è particolarmente sentita nel quartiere Carega, dove si trova un capitello con una Madonna e Bambino molto peculiare. Di capitelli votivi ne esistono molti in città, a tal punto che ne è stata fatta un’esaustiva pubblicazione dal titolo Capitelli e immagini sacre nella devozione popolare di Verona di ben 450 pagine (Caporal, Guastella, Paiola, Pisani; 2014). Pare che il soggetto religioso più comune sia proprio la Madonna con Bambino, seguita dall’Immacolata, il monogramma

di Gesù e la Madonna di Lourdes. Sebbene l’immagine della Carega non rappresenti l’Assunzione, è tradizionalmente legata alla festa del 15 agosto, chiamata anche Ferragosto (in latino Feriae Augusti, cioè ferie di Augusto, l’imperatore che le istituì nel 18 a.C.). Il dogma celebra l’ascesa in paradiso del corpo e dell’anima di Maria ed è comunemente raffigurata nella storia dell’arte mentre sale in cielo scortata da schiere di angeli in festa. Quella celebrata il giorno dell’Assunta nel quartiere, che prende il nome dalla sedia (dei calzolai) o del cippo romano ora al Museo Maffeiano, è un’immagine situata sulla facciata del palazzo Càperle Rossi di via Cadrega 13. La cornice marmorea contiene una tela in cui sono rappresentati 52

la Madonna e il Bambino che si stringe a lei in un tenerissimo gesto di affetto. L’amore che trasmette questa piccola opera di devozione popolare è alla base della celebrazione che le viene riservata dalla comunità, legata a lei da un episodio accaduto più di un secolo fa. Secondo la tradizione, infatti, sarebbe stata trasportata fino a quell’area dall’acqua dell’Adige che esondò il 17 settembre 1882. All’immagine della Madonna furono da subito rivolte preghiere e ringraziamenti per aver protetto la popolazione. Quel sentimento di venerazione e di riconoscenza ha fatto sì che venisse celebrata ogni anno, durante la festa dell’Assunta, una messa davanti a quello che poi è diventata un’edicola. Simbolo di fede e di amore.


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∙ MODA E DESIGN ∙

Elogio alla natura selvaggia di Sara vesani

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oda e design questa estate si fondono insieme ed esplodono elogiando la natura, in particolare la giungla più incontaminata, con tanto di fauna al seguito. Sia nell'abbigliamento sia nell'arredo domestico è tempo di dare spazio a colori vivaci, soprattutto nelle camicie, nei foulard ma anche nelle carte da parati e nelle tappezzerie con fantasie e texture dai toni selvaggi. Quello a cui si anela è un'oasi di pace proprio all'interno della propria abitazione, in cui si trascorre più tempo del previsto e in cui ormai tutti ricercano immagini e oggetti positivi che possano donare la sensazione di poter stare sempre a contatto con l'esterno. Non è un caso trovare nei costumi, negli accessori estivi e nei capi da indossare tutti i giorni in città stampe con giraffe, scimmie, pappagalli esotici e tante palme, banani, grandi foglie verdi che non

risulteranno assolutamente eccentrici, ma di tendenza ed estremamente divertenti se portati con disinvoltura. In casa, soprattutto nelle stanze dei ragazzi, si potrà appendere un elefante o un simpatico

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ippopotamo in rattan e sbizzarrirsi cambiando l'aspetto delle pareti, anche nel salotto, semplicemente con un pezzo di carta da parati ricca di dettagli tropicali. Solo così non ci si stancherà mai di "viaggiare" fra le proprie mura.


∙ LOREM IPSUM ∙

Spettacolo della natura Le porte della Cassa Rurale Vallagarina si aprono sugli orizzonti e sulle storie in concorso al Film Festival della Lessinia. Buona visione.

Anche quest’anno abbiamo il piacere di essere tra i main sponsor del concorso cinematografico internazionale dedicato alla vita, alle storie e alle tradizioni in montagna. Giunto alla sua XXVII edizione, il Festival ha fatto conoscere la Lessinia a cineasti, appassionati di cinema e amanti della montagna di tutto il mondo e si terrà a Bosco Chiesanuova dal 20 al 29 agosto 2021.

sede e direzione: Ala (Trento)

Ora anche a Verona e San Pietro in Cariano 55


∙ PILLOLE DI MAMMA ∙

Che passione le valigie!

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di Sara vesani

a notizia della nascita della seconda figlia mi ha interessato fino ad un certo punto. La notizia invece che Belen tornerà a lavorare ad una settimana dal parto ha profondamente urtato la mia sensibilità di mamma, ormai esausta di dover assistere a modelli assolutamente irreali per i comuni mortali e decisamente fuori luogo ed irrispettosi per tante donne, direi tutte, che a una settimana di vita dei propri figli non sono nemmeno in grado di capire dove si trovano quando si svegliano al mattino. Insomma, elogiare questi comportamenti da super eroina credo sia profondamente sbagliato, sarebbe invece utile mostrare senza vergogna la propria normalità e le fragilità. Fra l'altro, tutta questa prontezza io non ce l'ho nemmeno per fare le valigie che tante di noi in questi giorni si accingono a preparare. Mi è già

spuntato un brufolo sul mento per notificare il mio stato d'ansia prevacanziera. Le buone intenzioni, devo dire, ci sono. Quando torno dalle ferie dell'anno precedente, ho in mente un piano perfetto alla "Occhi di gatto" per fare i bagagli non dimenticando nulla, salvo poi ritrovarmi a due giorni dalla partenza (è questo il caso) ad aver solo spostato da un letto all'altro, dal comò alla scrivania, i vestiti delle bambine ed aver comprato la crema solare più costosa del mondo, selezionata dai migliori farmacisti che sanno sempre come convincermi (capita anche a voi?!). Ora infatti dovrei passare ai vestiti di noi genitori e selezionare solo capi abbinabili come insegna la 56

grandissima Marie Kondo, che, con tutto lo sforzo possibile mi porta via un sacco di tempo ed energie, per niente purtroppo. Sì, perché poi, mentre io cambio l'abito ogni sera, mio marito che ripone bonariamente la sua fiducia in me, si deve gestire con al massimo due magliette a settimana, che in estate, al mare, a 40° gradi di media, non sono un granché. Il mostro finale resta per me sempre il beauty, con un elenco di medicinali imbarazzanti per le nanette che ogni anno dimostrano la loro qualità migliore: il tempismo. Presente anche una crema corpo anti-cellulite e tonificante nuova che non aprirò mai. Così. Le scarpe? Un bel sacchettone finale e tutte dentro.


articolo pubbliredazionale

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Business Unit Insurance & Digital Payments (I&DP), dove la consulenza di Phoenix Group sposa l’innovazione più digital.

Obiettivi, ambiti applicativi e progetti in corso nell’intervista a Diego Cristini, Executive Director della nuova BU di Phoenix che riporta alla Divisione Management & IT Consulting Per definizione, è la Business Unit più innovativa e digital di Phoenix. Tra le BU avviate a fine 2020, lo è soprattutto per gli ambiti e il core business in cui opera, cui si aggiunge uno sguardo internazionale. Con la BU Insurance & Digital Payments, Phoenix Group si interfaccia al mondo assicurativo e a quello dei pagamenti digitali: due settori con touch point importanti, anche in riferimento alla recente direttiva europea PSD2 sui servizi di pagamento, al mondo dell’Open banking e al settore Insurtech, l’Insurance in chiave digital. Quali gli obiettivi, l’approccio e il posizionamento di Phoenix Group su questi temi sfidanti? «In linea con l’approccio consulenziale operativo e pragmatico che ci ha sempre caratterizzati – spiega l’Executive Director della BU, Diego Cristini - accompagniamo i clienti nella digital transformation. Efficientiamo processi, procedure, modelli di servizio e supportiamo la creazione di nuovi canali di vendita, sempre in chiave digital:

miglioriamo performance e sviluppo del business. “It’s all about delivery”, direbbe un top manager con cui collaboro e che stimo. A dire, che lavoriamo perché la concretezza, che nasce dall’esperienza e competenza, siano i punti di forza per far “accadere le cose” e arrivare al risultato. Con metodo, flessibilità al cambiamento, aggiornamento continuo e un attento ascolto del cliente». In quali ambiti è maggiormente impegnata la Business Unit? «Siamo concentrati sulla digital transformation, il transition management ed il change management a livello di Banking e Insurance, in ambito fintech e insurtech. Siamo focalizzati sull’ottimizzazione dei processi di bancassurance, proponiamo alle Compagnie assicurative soluzioni innovative di payment solutions and collection engine, ma anche di claim management. Collaboriamo con player internazionali anche nel settore del project and portfolio management, per introdurre nel mercato finance,

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bancario e assicurativo applicativi software innovativi per la pianificazione strategica, l’ottimizzazione dei processi, il monitoraggio e la governance dei progetti. Quanto il modello di “networking” di Phoenix si applica anche nell’ambito Insurtech? «Nel fare “sintesi di più competenze”, il modello di business basato sul networking è fondamentale in questi settori così innovativi. Anche per questo, dal 2020 con Phoenix Group siamo soci dell’Italian Insurtech Association, Associazione italiana di riferimento per tutti gli attori della filiera assicurativa che intendono innovare e sviluppare una nuova offerta di protezione per creare valore, potenziare competenze, tecnologie e relazioni, accelerando lo sviluppo assicurativo in un mercato nel quale il consumatore sta cambiando, sia nella richiesta di prodotti, sia nelle formule di copertura e nelle modalità di fruizione. È in sintesi un consumatore evoluto, giovane e quindi sempre più digital.


∙ L'ANGOLO DEL CINEMA ∙

Il castello errante di Howl film d'animazione del 2004 diretto da Hayao Miyazaki. La sceneggiatura, ad opera dello stesso regista Miyazaki, è adattata dal romanzo omonimo del 1986 di Diana Wynne Jones, pubblicato in Italia nel 2005 da Kappalab.

di Samantha De Bortoli

ハウルの動く城

TRAMA Al centro della storia c’è Sophie, una ragazza di 18 anni che gestisce il negozio di cappelli del padre defunto. Un giorno un incontro inaspettato cambia la vita di Sophie per sempre: mentre quest’ultima si reca in panetteria a trovare la sorella minore, un ragazzo misterioso e affascinante la protegge dalle avance di due militari, presenti in città per un’imminente guerra. Presto si scopre che questo giovane è il mago Howl, che sin da subito resta colpito dalla ragazza; l’interesse di Howl per Sophie innesca la gelosia della Strega della Lande, che lancia sulla sua “rivale” una maledizione, trasformandola così in una donna anziana e impedendole di rivelare la verità sulla propria condizione. La giovane, non potendo celare in nessun modo il suo aspetto, fugge verso le Lande Desolate: lungo il suo cammino, s’imbatte in uno spaventapasseri incantato e in un bizzarro castello errante, dimora proprio di Howl, in cui fa la conoscenza di un ragazzino, aiutante del mago, e di Calcifer, demone del fuoco che alimenta tutta la struttura. La guerra comincia e il mago è chiamato a compiere il suo dovere sul campo di battaglia dal Re e dalla maga di corte Suliman, che era stata sua maestra, ma lui non vuole obbedire alla corona: l’amore puro tra Sophie e Howl ripristinerà gli equilibri sconvolti dalla battaglia, dalla gelosia e dagli incantesimi avversi. CURIOSITÀ • L’ambientazione ricorda nei vestiti e nell'architettura l'Europa tra fine Ottocento e inizio del Novecento. Il richiamo è all'Alsazia, l'Austria o dell'Istria, mentre alcuni edifici ricordano la città di Colmar, che Miyazaki ha riconosciuto come una fonte di ispirazione per la sua opera. • L'animazione è stata realizzata grazie a moderne tecniche digitali, comunque basate su circa 1400 disegni fatti a mano e colorati con l'acrilico, poi trasposti su computer. • La colonna sonora del film è stata composta e arrangiata da Joe Hisaishi, che aveva già lavorato anche per “La città incantata”. OSSERVAZIONI TEMATICHE • Magia e realtà coesistono (e sembra tutto normale): ancora una volta siamo proiettati in un’ambientazione reale che pian piano assume le sembianze di un mondo altro. Il tutto coesiste in maniera armonica e si completa. Le dinamiche che muovono il castello di Howl sembrano riprodurre quelle del mondo onirico, come evidenziano alcuni esperti su Rotten Tomatoes. • Tema storico per eccellenza: la potenza dell’amore che vince sul male. Il film è tratto da un classico della letteratura inglese per ragazzi del Novecento: lo stesso “Harry Potter” è stato spesso paragonato ai romanzi della Wynne Jones. Solo che qui, accompagnato dall’attenzione per i dettagli e l’anima di Miyazaki, diventa tutta un’altra storia, con un’altra veste, un altro sapore, un’altra potenza. 58

Illustrazione di Samuele Colombini

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∙ L'ANGOLO DEL CINEMA ∙

Il Divin Codino Il Divin Codino è un film biografico del 2021 diretto da Letizia Lamartire e incentrato sulla vita del calciatore Roberto Baggio. Il film è stato distribuito in Italia da Netflix.

di Giorgia Preti

TRAMA Il film racconta la storia di Roberto Baggio: da giovane promessa del calcio italiano proveniente dal Vicenza fino alla leggenda, che conosciamo oggi con il soprannome di “Divin Codino”. La sua carriera calcistica è stata costellata di successi con la Fiorentina, prima squadra di serie A a credere in lui, con la Juventus, con la Nazionale (con la quale Baggio sognava di vincere i mondiali sin da bambino), fino ad arrivare agli ultimi capitoli della sua carriera con il Brescia. La storia narrata dal film si sofferma, in particolare, sulla vita privata del campione: la sofferenza per i frequenti infortuni al ginocchio, l’adesione al Buddhismo, la profonda delusione del rigore sbagliato durante la finale dei mondiali contro il Brasile nel 1994 e, soprattutto, il rapporto complicato con il padre: uomo severo e poco affettuoso che, però, lo ha sempre sostenuto CURIOSITÀ • - La colonna sonora è stata scritta da Diodato e si intitola “L’uomo dietro il campione”. Molto carino il video della canzone, dove alla fine si vede il vero Roberto Baggio giocare a calcio balilla con il cantante. • - Stando a quanto scritto dalla figlia dell’ex calciatore sul suo profilo Instagram, Baggio guardando il film si è commosso. • - Molto belle e interessanti le interviste a cuore aperto che Baggio ha rilasciato in occasione dell’uscita del film: noto per essere una persona riservata e poco incline alle interviste, in questo caso l’ex campione si è lasciato andare ai ricordi dicendo, tra l’altro, di avere ancora gli incubi su quel rigore sbagliato. • - Il padre è interpretato dall’attore e comico Andrea Pennacchi, conosciuto come “Il Poiana”. PUNTI DI FORZA • - L’interpretazione di Andrea Arcangeli è pazzesca, complice la somiglianza con il giovane Roberto Baggio e lo studio del personaggio svolto con l’aiuto e la vicinanza dello stesso ex calciatore. • - Non viene raccontata la storia del “calciatore” che conoscono tutti: le sequenze in cui il protagonista tocca il pallone sono davvero poche. Questo è frutto di una scelta precisa, ossia il voler raccontare “l’uomo” Roberto Baggio: le fragilità, i difetti, i sentimenti. Questo lo rende un film godibile per tutti: sia ai tifosi che ai profani del calcio.

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∙ ANGOLO PET ∙

E se io non ci sono? di Ingrid Sommacampagna

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sistono tante circostanze in cui non possiamo portare con noi il nostro amico a quattro zampe, per esempio un volo in aereo, un viaggio troppo lungo in auto, un hotel che non accetta animali o semplicemente perché non ama cambiare luogo. Ecco che allora, per esempio, una pensione apposita risulta molto utile: abbiamo chiesto ai rappresentanti di alcune di queste strutture come funzionano e quali misure adottano per far sentire a proprio agio i nostri animali. Tutto, naturalmente, seguendo precise norme di sicurezza. «Tutto parte con un incontro conoscitivo con la famiglia e il cane, che lasciamo libero di scoprire, come il primo giorno di asilo nido per i bambini, la struttura, illustrando nel frattempo ai proprietari le nostre semplici ma importanti regole e chiedendo loro di tornare una seconda volta. Purtroppo, in caso di emergenze, il cane non ha tempo di

fare i vari incontri e sarà ovviamente più frastornato. L'atteggiamento del proprietario è fondamentale: conoscendoci per step il cucciolo si tranquillizza e si reca da noi con gioia», spiega Francesca Casari che, con il marito Vittorio Rigon, ha realizzato nel 2004 “N.A.I.C. Pensione per cani”, a Castelnuovo del Garda. «Se notiamo che l’animale soffre, nonostante le molteplici prove di inserimento, non lo prendiamo – sottolinea Christian Porcu di Pet's Village, a Nogarole Rocca, attività che svolge da 11 anni -. Preferiamo perdere un cliente piuttosto che vedere un cane in pensione triste per una o due settimane. Ospitiamo anche gatti, in una stanza a loro dedicata, con cinque box; i cani, invece, fanno quattro uscite, in compagnia o singolarmente, e nei box viene lasciata musica in sottofondo, tutto il giorno, e luce notturna per la nanna. Gli animali devono essere in regola con vaccini, microchip e trattamenti antiparassitari».

FOTO DI PET'S VILLAGE

«Vedere le pensioni di persona è essenziale, perché ogni cane ha la sua particolarità - prosegue Stefania Fasoli della pensione La Calle a Illasi, aperta nel 2013 - e per alcuni resta forte il senso di abbandono, soprattutto per i cani più anziani, a cui consiglio le pensioni casalinghe, oppure di farli restare nel loro domicilio. Questo vale anche per i gatti, con cat sitter o parenti a disposizione; lo stesso vale per i cani giovani: va fatta conoscere loro più volte la pensione e quando il proprietario torna si stabilisce un “rinforzo positivo”, passaggio fondamentale. Prima dell'arrivo consiglio al proprietario di indossare una maglietta, per una settimana, da lasciare poi nel box del cane con la sua copertina; inoltre, è molto importante portare le crocchette a cui è abituato, perché troppi cambiamenti repentini posso causare dissenteria o forfora. Giornalmente mandiamo foto e video alla famiglia».

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Una selezione di foto verrà pubblicata sul prossimo numero di Pantheon

Charlie

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Chica

Kora

Logan

Filomena

Pluffa

Romeo


∙ LE RICETTE ∙

In cucina con Nicole di Nicole Scevaroli

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qualche idea sana (e golosa) per le vostre giornate

Mezzemaniche con pomodori freschi, melanzane e ricotta salata Un piatto di pasta dai tipici sapori estivi Ingredienti (per 3 persone): • 240g pasta corta integrale • Una melanzana • 3 pomodori medi • uno spicchio d’aglio, olio, sale • basilico e ricotta salata

Consiglio utilizzate della pasta di grano integrale oppure di farro, grano saraceno o avena che sono cereali molto ricchi di fibre. Io vi consiglio anche di arricchire il piatto con una manciata di pinoli tostati. Così composta, questa pastasciutta preparata con ortaggi di stagione sarà nutriente e salutare apportando fibre, grassi buoni e proteine.

Consiglio se non avete la tortiera giusta la cheesecake si può fare anche monoporzione, utilizzando un bicchiere o un bel barattolo di vetro. Al posto dell’anguria potete usare melone, pesche, fragole o lamponi.

In un tegame scaldate un filo d’olio con uno spicchio d’aglio. Tagliate melanzane e pomodori a cubetti. Aggiungete inizialmente le melanzane e dopo qualche minuto anche i pomodori. Fino a che le verdure cuociono fate bollire l’acqua e buttate la pasta seguendo per la cottura i tempi indicati sulla confezione. Aggiungete qualche foglia di basilico fresco al sugo, unite la pasta e servite arricchendo ogni piatto con della ricotta salata grattugiata.

Cheesecake all’anguria Se vi dovesse capitare di avanzare dell’anguria ecco un’idea golosa Ingredienti: • 300g biscotti integrali, 100g burro • 200g panna da montare, 600g ricotta • 100g zucchero, 400g anguria • 20g gelatina in polvere (colla di pesce o agar agar) • gocce di cioccolato Tritate i biscotti e amalgamateli con il burro. Livellate il composto in una teglia per torte apribile. Fate rassodare in frigorifero. Mettete a bagno 10g di gelatina in acqua tiepida. Fatela sciogliere in un pentolino con un goccio d’acqua. Nel frattempo montate la panna con 50g di zucchero , unite la ricotta e la gelatina sciolta. Distribuite sulla base di biscotti e fate rassodare in frigorifero. Mettete a bagno 10g di gelatina in acqua tiepida. Fatela sciogliere in un pentolino con un goccio d’acqua. Nel frattempo frullate l’anguria privata della buccia e dei semi. Trasferitela in un pentolino, aggiungete 50g di zucchero e portate a bollore. Aggiungete la gelatina sciolta e mescolate. Versate sulla torta, decorate con le gocce di cioccolato e fate rassodare in frigorifero per una notte.

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SUPPLEMENTO N°124 - AGOSTO 2021

o i r a d n e l a c Il o t s o g di a



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Dantexperience al Teatro Romano: prima nazionale in omaggio al Sommo Poeta di Alice Martini

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na vera e propria immersione nell’atmosfera dantesca: questo è DanteXperience, andato in scena in prima nazionale venerdì 16 luglio al Teatro Romano, nell’ambito dell’Estate Teatrale Veronese, per celebrare il 700esimo anniversario della morte del Sommo Poeta. Un’esperienza multisensoriale che ha unito la musica di Franz Liszt, nella sua Dante-

Symphonie, con la proiezione di 60 illustrazioni di Gustave Dorè, le voci recitanti degli attori Alessandro Preziosi e Zoe Pernici, il coro voci bianche A.LI.VE. e la Mav Sympohony Orchestra Budapest, diretta dal maestro Vittorio Bresciani, ideatore, regista e curatore della serata. La fantasia per orchestra Francesca da Rimini, Op. 32 di Čajkovskij ha aperto il viaggio sensoriale alla scoperta di Dante, con uno dei più suoi celebri brani: l’episodio di

Paolo e Francesca del Canto V dell’Inferno. Una trama che è poi proseguita sotto la guida delle voci di Alessandro Preziosi e Zoe Pernici tra i più popolari testi del poeta fiorentino, sulle note della Dante-Symphonie di Liszt, nei movimenti Inferno, Purgatorio e infine Magnificat, cantato dal coro voci bianche A.LI. VE., in un’atmosfera quasi spirituale e molto sentita dal numeroso pubblico presente. «Un’idea che è nata dal mio amore per Liszt, un “compositore d’avanguardia”, che già aveva immaginato di abbinare le immagini alla sua musica sulla Divina Commedia» spiega il maestro Bresciani. «Si è creato un rapporto straordinario tra immagine e suono, una musicalità e multimedialità improntante sull’opera».

GUARDA L’INTERVISTA CON ALESSANDRO PREZIOSI


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S PE T TACO L I & EVE N T I

Tito Andronico al Museo Maffeiano Al Museo Lapidario Maffeiano la prima nazionale di “Titus - La dolorosissima tragedia romana di Tito Andronico”, l’opera shakespeariana che, su regia di Piermario Vescovo e produzione dell’Estate Teatrale Veronese e del Teatro Stabile di Verona, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di New York, è andata in scena dal 22 al 25 luglio. Una tragedia che a Verona non tornava da 53 anni e che ha visto nel “Museum Veronense” il palcoscenico di una commistione di teatro di figura e “di persona”, che ha avuto protagonisti dei burattini ideati e costruiti da Antonella Zaggia. In scena otto donne, Silvia Brotto,

foto di Perbellini

Ludovica Castellani, Michela Degano, Manuela Muffatto, Marta Panciera, Isabella Sponchiado, Marika Tesser e la stessa Zaggia, guidate dal narratore Bob Marchese. Tanti i filoni tematici affrontati, la crudeltà, la vendetta, l’omicidio, la violenza sulle donne, evocati da una storia antica con la voce del narratore Bob Marchese. «Una prospettiva che porta lo spettatore ad una catarsi nelle vicende dei personaggi» spiega il regista Piermario Vescovo. Lo spettacolo è stato preceduto nelle quattro serate da una breve visita della parte esterna del Museo Maffeiano, per meglio comprendere l’identità del luogo e apprezzarne le bellezze.

foto di Perbellini


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luglio 2021

Il quotidiano di Verona

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S PSEPT E TA T TCAOCLO I L&I E&VEEVNETN I TI

agosto luglio2021 2021

Estate Teatrale Veronese, gli spettacoli di danza FIGHT OR FLIGHT Chiara Frigo Zebra Cultural Zoo 3 agosto ore 21.00

BAYADÈRE, IL REGNO DELLE OMBRE Nuovo Balletto di Toscana | Michele Di Stefano 5 agosto ore 21.00

GRACES Silvia Gribaudi Zebra Cultural Zoo 7 agosto ore 21.00

COPPELIA Ersiliadanza | Laura Corradi 10 agosto ore 21.00

BOOMERANG GLI ILLUSIONISTI DELLA DANZA Cristiano Fagioli | RBR Dance Companyillusionistheatre 12 agosto ore 21.00

TUTTI GLI SPETTACOLI AL TEATRO ROMANO


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IL SETTIMANALE DIGITALE POLITICO ECONOMICO FINANZIARIO

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agosto 2021


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agosto agosto 2021 2021

Teatro per tutti Casa Shakespeare SHAKE SPRITZ, SHAKESPEARE AD ALTO TASSO ALCOLICO 3 agosto, via Nizza; 4 agosto, piazzetta Pescheria; 5 agosto, Arche Scaligere; 11 agosto, via Filippini; 12 agosto, via Roma; 17 agosto, Liston di piazza Bra; 18 agosto, via Valverde; 19 agosto, Sottoriva

Artefatto Teatro UN CABARET DI… RISATE 13 agosto - Parco Rebotti di Isola della Scala

BADANTI 24 agosto - Parco di piazza del Giubileo di Pozzo di San Giovanni Lupatoto

L’ERBA DEL VICINO 31 agosto - Parco di piazza del Giubileo di Pozzo di San Giovanni Lupatoto

Teatro scientifico/Teatro laboratorio VIDA 11 agosto, corso Santa Anastasia; 12 agosto, via Leoni; 17 agosto, via Stella; 18 agosto, via Roma; 19 agosto, piazza Corrubbio; 31 agosto, Sottoriva. Di seguito anche le date di settembre: 1 settembre, via Arche Scaligere; 8 settembre, piazza S. Toscana; 9 settembre, piazzetta Pescheria; 14 settembre, davanti la Biblioteca Frinzi; 15 settembre, Liston di piazza Bra; 16 settembre, via Marconi. L’inizio dello spettacolo è fissato sempre per le ore 19


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agosto agosto2021 2021

Modus AH! 3 agosto, corso Santa Anastasia; 17 agosto, corte Sgarzarie; 18 agosto, piazza San Zeno; 19 agosto, piazza Santa Toscana; 24 agosto, piazza Corrubio; 26 agosto, piazzetta Pescheria

Fondazione Aida BUKOWSKI DA MARCIAPIEDE 4 agosto, Corte Sgarzerie; 10 agosto, San Zeno; 11 agosto, piazza Corrubio; 17 agosto, via Leoni; 18 agosto, piazzetta Santa Toscana; 31 agosto, via Nizza

Ippogrifo Produzioni OLÈ 31 agosto, piazza San Zeno, ore 18.30

EL BECHIN 31 agosto, piazza Corrubio, ore 19.15

Estate Teatrale Veronese TEATRO COMICO di Carlo Goldoni 24 agosto ore 21 al Teatro Romano Giulio Scarpati | Eugenio Allegri PPTV | Teatro Stabile del Veneto

GLI UCCELLI. UN’UTOPIA 27 agosto ore 21.00 al Teatro Romano Mitmacher Teatro | Stefano Scherini Paolo Calabresi (in video)


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Gli appuntam in musica di

6 agosto ore 20.45 Nabucco - Arena di Verona

17 agosto ore 21.30 Jonas Kaufmann Gala Event - Arena di Verona

7 agosto ore 20.45 Sonohra in concerto Villa del Bene, Volargne

14 Agosto ore 20.45 Cavalleria Rusticana - Pagliacci - Arena di Verona

22 agosto ore 21.30 Gala IX Sinfonia di Beethoven - Arena di Verona

23 agosto ore 21.00 Carl Brave - Arena di Verona

25 agosto ore 21.00 Carmen Consoli

30 agosto ore 21.00 Inferno, Mauro Ottolini Sousaphonix - Villa Pisani Bonetti/ Bagnolo di Lonigo

31 agosto ore 20.30 RTL Power Hits Estate


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menti agosto

Mario Paladin, viola Francesco Galligioni, violoncello Paolo Zuccheri, violone Roberto Loreggian, cembalo Diego Cantalupi, liuto

SABATO 4 SETTEMBRE

VENERDÌ 3 SETTEMBRE 21:00 Concerto Salieri Maestro dei Maestri Sala principale del Teatro Salieri Alle origini di Antonio Salieri: i maestri del suo tempo Federico Guglielmo e L’Arte dell’arco Ensemble Federico Guglielmo, violino e direzione Massimiliano Tieppo, violino Alessia Pazzaglia, violino

21:00 Salieri in Jazz Piazza antistante al Teatro Salieri From Salieri to Jazz Bruno Cesselli, pianoforte Gianluca Carollo, tromba Alberto Paggin, contrabbasso Thomas Zausa, batteria

DOMENICA 5 SETTEMBRE

13:00 Salieri Marathon Piazza antistante al Teatro Salieri La musica corre con Salieri Giancarlo Rizzi, pianoforte

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agosto 2021

Divertimento all’aria aperta VEJA ADVENTURE - UNA SERATA AL PARCO Località Ponte di Veja - Sant’Anna d’Alfaedo Martedì 10 agosto dalle 18 Serata evento da passare in compagnia al Parco, nel fresco della Lessinia. Età minima 14 anni

FONDAZIONE AIDA LA CITTÀ DEI RAGAZZI E TEATRO NEL BOSCO Forte Gisella - Via Mantovana 117 – Verona Giovedì 5 agosto 21.00 Rodaridiamo – Quando la grammatica è un gioco

Giovedì 12 agosto 21.00 Un brutto bruttissimo anatroccolo

Bosco Park, Via Aleardi, Bosco Chiesanuova Verona Venerdì 14 agosto 16.30 Suoni in rivolta. Si può suonare con la pancia? O con i piedi?

Sabato 28 agosto 16.30 I tre porcellini 76


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ATP TENNIS INTERNAZIONALI DI TENNIS A VERONA Associazione Tennis Verona - Viale Colonnello Galliano, 4 Dal 16 al 21 agosto Il grande tennis ATP torna a Verona dopo una pausa lunga 31 anni. Dal 16 al 21 agosto si svolgeranno gli Internazionali di Tennis, gara inserita nel Challenger-80 Tour ATP che richiamerà giocatori professionisti dal 100 al 400 del ranking mondiale. Le qualificazioni agli Internazionali si terranno il 15 ed il 16 agosto e permetteranno di inserire come wild-card alcuni fra i più promettenti giocatori veronesi ed italiani. Tutte le partite saranno anche trasmesse in diretta streaming.

ASPETTANDO L’ALBA FLOWER POWER Castello Scaligero - Via degli Scaligeri - Valeggio Giovedì 29 agosto 5.45 Concerto tributo ai grandi Festival del Rock e a seguire colazione alle prime luci dell’alba.

PARCO GIARDINO SIGURTÀ IL MAGICO MONDO DEL COSPLAY Via Cavour 1 - Valeggio sul Mincio Sabato 4 e domenica 5 settembre Due giorni dedicati al cosplay, ovvero l’arte giapponese di vestirsi come i personaggi dei fumetti, dei cartoni animati e della fantasia. A condurre le sfilate, domenica, la cosplayer Giorgia Vecchini; ad animare l’evento lo staff di Think Comics.


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S P E T TA C O L I & E V E N T I

Estate al museo

*Per approfondire ciascuna mostra inquadra i codici QR dedicati

JOSEPH BEUYS. IL TAMBURO DELLO SCIAMANO Casa del Mantegna - Mantova fino al 29 agosto Il progetto, a cura di Antonio d’Avossa e promosso dalla Provincia di Mantova in collaborazione con l’Associazione Flangini, è stato realizzato per il centenario della nascita di Joseph Beuys (Krefeld 1921 - Düsseldorf 1986) che ha segnato la storia dell’arte contemporanea con la sua idea di “Arte Ampliata” e di “Scultura Sociale”, interpretate in senso antropologico.

TRA DANTE E SHAKESPEARE. IL MITO DI VERONA Galleria d’Arte Moderna Achille Forti - Fino al 3 ottobre L’esposizione, a cura di Francesca Rossi, Tiziana Franco e Fausta Piccoli, prevede un duplice omaggio, al Poeta e alla città di Verona, che gli diede “lo primo tuo refugio e ’l primo ostello” (Paradiso, XVII, 70). Oltre 100 opere, tra dipinti, sculture, opere su carta, tessuti e testimonianze materiali dell’epoca scaligera, codici manoscritti, incunaboli e volumi a stampa in originale e in formato digitale provenienti dalle collezioni civiche, dalle biblioteche cittadine, da biblioteche e musei italiani ed esteri.

INCANTO E VISIONE: VERSO LA MODERNITÀ Galleria d’Arte Moderna Achille Forti- Fino a ottobre La Galleria d’Arte Moderna Achille Forti rinnova l’allestimento della collezione permanente e propone un nuovo percorso espositivo: dalla lezione dei Macchiaioli toscani con le opere di Telemaco Signorini, a Vincenzo Cabianca, alla scuola di Posillipo con Guglielmo Ciardi, a quella di Resina con i fratelli Palizzi, per giungere alle atmosfere simboliste fin de siècle con Alfredo Savini, Angelo Dall’Oca Bianca, Ruperto Banterle, Mario Salazzari e Vincenzo De Stefani. La mostra è curata da Francesca Rossi e Patrizia Nuzzo.

LINEA TERRA ACQUA. PARCO DI ARTE E NATURA Villa Buri - – Fino al 27 settembre Nel parco di Villa Buri la quarta edizione del progetto “Linea Terra Acqua. Parco di Arte e Natura”, che quest’anno sviluppa il tema “Into The Nest”, relativo al Nido quale luogo di rifugio, recupero, crescita e tutela: una suggestiva esposizione di opere realizzate dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Verona e installate nello scenario naturalistico del parco.

foto di Ester d' Avossa


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S P E T TA C O L I & E V E N T I

Gioca con Tele Radio Adige al Tocatì e vinci i parchi più emozionanti di Verona I pomeriggi di sabato 18 e domenica 19 settembre Tele Radio Adige sarà in Piazza Bra durante il Festival Internazionale dei Giochi in Strada, Tocatì. Come ogni anno, partecipando alle divertenti iniziative del gruppo e giocando con lo Staff della televisione e radio scaligera, che da 45 anni fa compagnia a migliaia di veronesi e non solo, sarà possibile vincere i biglietti per entrare gratis nei principali parchi di Verona. ADIGE RAFTING Un percorso sull’Adige per riscoprire e ammirare il fascino della città: partendo dal Centro Sportivo Bottagisio (in zona Chievo, Via del Perloso 14/A) fino al Boschetto (presso il maneggio in Lungadige Galtarossa, 40), otto chilometri e mezzo di escursione in gommone, adatta a partecipanti di ogni età. Per chiudere l’esperienza, la visita al nuovo Museo dell’Adige, con racconti (anche in inglese, tedesco o francese) sull’antica idrografia veronese e la navigazione fluviale di oggi e dell’epoca preindustriale. VEJA PARK Il Veja Adventure Park si trova a Sant’Anna d’Alfaedo, a pochi metri dal celebre Ponte di Veja, Ponte naturale tra i più grandi e affascinanti d’Europa. Nato nel 2018 dall’idea di alcuni imprenditori locali e un gruppo di soci appassionati di arrampicata, si sta consolidando come realtà molto apprezzata da famiglie, gruppi e turisti in genere. Il Veja Park offre 10 percorsi acrobatici di diversa difficoltà un’area kid per i più piccoli. E-BIKE Sempre al Veja Adventure Park ci sono panchine e tavolini dove sostare in tranquillità o fare pic-nic, un piccolo laghetto con pesciolini, un sentiero panoramico per una facile passeggiata. Il Parco è arricchito anche da una pista di quad a pedali e di un punto di noleggio e-bike per andare alla scoperta della bassa Lessinia, in autonomia o con una guida. PARCO SIGURTÀ Il Parco Giardino Sigurtà è una perla veronese di 600.000 metri quadrati, risalente al 1407: durante la dominazione veneziana di Valeggio sul Mincio, il patrizio Gerolamo Nicolò Contarini acquistò l’intera proprietà che al tempo aveva una funzione puramente agricola. Tra i riconoscimenti, ha ottenuto quello di “Parco Più Bello d’Italia 2013” e “Miglior Attrazione al Mondo 2020”; tra le principali attrazioni, il Viale delle Rose, la Grotta Votiva, il Labirinto, il Grande Tappeto Erboso, il Giardino delle piante officinali, la Fattoria Didattica e la Panchina degli Innamorati.


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