Riflessa in un mondo Ipercinetico, Super-connesso, Extra-produttivo.
Crisi, politica, sociale, umana. I valori cardine del nostro mondo travolti da un turbine di immagini, short video, spot.
Nel mezzo di una pandemia mondiale, viene dato il colpo di grazia ad un’educazione preistorica, totalmente disallineata al mondo che viviamo quotidianamente.
Noi, giovani, noi, uomini, persi in un vortice di input che scuotono a destra e sinistra allontanandoci da una direzione, dalla costanza, da un metodo.
Umanità Digitale, perché mai come oggi la nostra Umanità è messa da parte.
Le mie città, architetture smarrite, e le mie persone, che osservano, pensano, ballano, alla ricerca prima di un’identità, poi di un riferimento collettivo, di un senso di appartenenza a qualcosa che sia più profondo di quello che ci propone il mondo tutti i giorni.
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