N. 1 / 2022
Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Pavia
MEDICI IN PRIMA FILA Sanità e riforme in Lombardia, l’intervista al Direttore Generale di ASST Pavia Dottor Paternoster, ci può spiegare gli aspetti “salienti” della recente riforma sanitaria di Regione Lombardia?
GABRIELE CONTA
«Il cuore della riforma introdotta con la legge regionale 22 del 2021 è la strutturazione di una “sanità di prossimità”, in grado di rispondere capillarmente ed efficacemente ai numerosi bisogni sanitari e sociosanitari espressi dai nostri territori. Questa sanità di prossimità si sostanzia in una rete di servizi che saranno offerti in apposite strutture, in cui specialisti ambulatoriali, medici di famiglia e pediatri, garantiranno ai cittadini un’efficiente assistenza sanitaria, anche al fine di ridurre la pressione sugli ospedali, e, in particolare, gli accessi “impropri” al pronto soccorso; oltre all’abbattimento delle liste d’attesa. In questa ottica, verranno istituiti i distretti, che comprenderanno ospedali e case di comunità, sulla base di criteri riconducibili alla densità abitativa, e alle caratteristiche morfologiche dei territori, ma anche, ovviamente, agli indicatori di salute (mortalità, età media, compresenza di diverse patologie, e così via). Un ulteriore tassello della riforma, con riferimento ai distretti, è rappresentato dalle Centrali Operative Territoriale (COT) che svolgeranno una funzione di coordinamento della presa in carico della persona, e di raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nel percorso assistenziale: attività territoriali, sanitarie e sociosanitarie, ospedaliere e dialogo con la rete dell’emergenza-urgenza. L’utilizzo di piattaforme informatiche, in grado di far comunicare i diversi servizi, favorirà inoltre l’impiego di strumenti di telemedicina. In questo quadro, la riforma intende perseguire una sempre più efficace presa in carico delle cronicità e delle fragilità sociali ad esse eventualmente associate attraverso una col-
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laborazione sinergica con la rete dei servizi sociali presenti sul territorio». Quante Case di Comunità sorgeranno sul territorio pavese? «Sul territorio, sono state individuate 4 Case di Comunità “hub” (Pavia, Vigevano, Voghera e Casteggio) e 7 Case di Comunità “spoke” (Belgioioso, Casorate, Mede, Mortara, Garlasco, Broni e Varzi). Nelle Case di Comunità hub sarà garantita la presenza medica h24, 7 giorni su 7, anche attraverso l’Integrazione della Continuità Assistenziale mentre, per quanto riguarda la presenza infermieristica, questa sarà garantita h12, 7 giorni su 7. I servizi previsti a regime sono numerosi: dal Punto prelievi ai servizi diagnostici per le cronicità, dall’Assistenza domiciliare di base ai servizi ambulatoriali