
2 minute read
L'EDITORIALE
Dopo
Carlo Maria Lomartire
Advertisement
Dopo il Centenario, dopo la pandemia (speriamo). Dopo, questo è il tempo del dopo. Dunque è tempo di ricominciare, di riavviare, di riprendere dove eravamo rimasti. Ma non come se nulla fosse accaduto e non continuando esattamente come prima. Per quanto riguarda l’Opera, lo sappiamo, dopo l’anno dedicato alla celebrazione del Centenario, arriva un cambiamento importante, quasi una mutazione: l’Opera Cardinal Ferrari si
avvia a diventare Fondazione con la prospettiva e la speranza di migliorare
i propri strumenti economici. Questa operazione, di cui abbiamo già parlato nel numero precedente del nostro notiziario (nr. 20 dicembre 2021), è complessa e impegnativa ma necessaria e utile. Dunque questo dopo è una vera e propria rinascita, l’arrivo di una nuova Opera. E dopo la pandemia? Molti sono convinti – ma io, francamente, non ho capito perché – che la società sarà migliore: più attenta all’ambiente che li circonda, meglio organizzata grazie al lavoro a distanza e ad un più intelligente (si presume) impiego degli strumenti tecnologici, e perfino, secondo qualcuno, più solidale. Ebbene, delle tante e tutte ottimistiche aspettative, a noi basterebbe che si avverasse quest’ultima: la società ha un
urgente bisogno di essere più solidale,
più attenta, unita e integrata. Perché, a proposito dei molti dopo, l’unica certezza è che, dopo la pandemia, la povertà è gravemente aumentata, ovunque, senza privilegiate condizioni territoriali. Tante persone sono rimaste escluse dalla protezione sociale che ha privilegiato solo alcune categorie. Si può, dunque si deve, pensare a suscitare una sensibilità sociale, direi meglio umana, che tenga conto di questa nuova condizione che ci circonda. È vero che ora le economie, dopo due anni di ristagno, sono in poderosa crescita, ma non sappiamo quanto questa crescita durerà e se sarà sufficiente a ridurre, se non eliminare, i gravi squilibri che in questi mesi di pandemia sono andati crescendo. Se sarà, insomma, sufficiente per compensare le gravi perdite prodotte in questi due anni. Concludendo, se le cose, per quanto ci riguarda, vanno come abbiamo programmato e come vorremmo, i due dopo di cui abbiamo parlato finiranno per sovrapporsi, nel senso che la sperata maggiore efficienza di Opera Cardinal Ferrari avrà come conseguenza una più efficace lotta, chiamiamola così, alle disuguaglianze e, prima di tutto, alla crescente povertà. Insomma per noi dopo deve anche poter significare meglio.
NESSUNO DEVE RIMANERE ESCLUSO!
Dose Booster per i senza dimora
Opera Cardinal Ferrari è diventata nuovamente Hub vaccinale per le persone senza dimora affinché anche gli ultimi siano protetti e possano terminare il ciclo vaccinale anti Covid con la dose booster. Avviata la fase pilota lo scorso giugno 2021, la campagna vaccinale nasce dalla collaborazione di Regione Lombardia e Areu che hanno organizzato la vaccinazione, e lu-
nedì 24 gennaio presso la sede di via G.B. Boeri 3 le persone senza dimora assistite da Opera e in stato di fragilità hanno
ricevuto la dose booster (terza dose) e sono stati monitorati. Opera Cardinal Ferrari in questi due anni di pandemia ha assistito senza dimora, persone in grave disagio economico, nuclei familiari con bambini e malati in cura presso gli ospedali di Milano anche con campagne di informazione e sensibilizzazione, distribuzione di mascherine chirurgiche, gel igienizzante e continue raccomandazioni allo scopo di contenere l’ondata pandemica e proteggere il più possibile dall’infezione da coronavirus.