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IL RIBELLE - ASSOMIGLIAVO A FITTIPALDI E CELENTANO

Il Ribelle

ASSOMIGLIAVO A FITTIPALDI E CELENTANO

SULLA PISTA ROSSA CON LA CONTESSA. LA CRISI PETROLIFERA MISE FINE ALLA MIA CARRIERA

di Sciampi

Un giorno leggo sul giornale che vengono organizzate manifestazioni promozionali chiamate “Incontri in pista” e decido di iscrivermi. Un centinaio di persone si presentano a Monza con la propria vettura. Ci vengono date le istruzioni e un casco, poi divisi in categorie si prova sul percorso Junior: tre giri cronometrati a testa. Arrivo quarto e sono motivato a debuttare in gara. Per mancanza di soldi partecipo a corse amatoriali. La Contessa Enza Guercio titolare della scuderia “Sport e turismo” organizza delle gimkane e degli slalom su kartodromi e piazze di località del nord. Corro a Milano in piazza Castello, a Pavia, Varese, Monza, Salsomaggiore, con la mia auto o con altre in prestito, ottenendo buoni piazzamenti. Una volta ho avuto un incidente. Volevo vincere a tutti i costi la gara sulla Pista Rossa dell’Idroscalo, ma la mia Mini si è cappottata. La macchina è andata distrutta. Mia madre, anche se un po’ in apprensione, era orgogliosa di avere un figlio pilota, seppur per diletto. Ero iscritto all’ANCAI e conoscevo tutti i driver famosi dell’epoca. La crisi petrolifera dei primi anni settanta mise fine alla mia carriera. Alcuni dicevamo che assomigliassi a Emerson Fittipaldi, altri ad Adriano Celentano. Motori e musica, le mie passioni…

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