Gennaio 2011, n. 131

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ANNO XVII NUMERO 1 ● gennaio 2011 (131)

Obiettivo

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Dalla nostalgia canaglia dei segni premonitori del ’68 alla postuma luce del 2010 inoltrato (XII - 3ª parte).

L’ AS S O C I A Z I O N I S M O Felice Biondi ll’indomani dell’istituzione in Italia della scuola materna statale (1963) sorse a Nola in via Pietro t Vivenzio, palazzo Bottiglieri, il C.D.S. da me geo.i stito. Il centro di studi si proponeva di preparare didascalin a v i camente in un anno le future maestre d’asilo per il consea s guimento del diploma presso gli istituti statali. Il C.D.S. vo i t dunque non era un diplomatico. L’esame statale fungeva iet da crivello del grado di preparazione delle allieve. Moltissiob me donne così si inserirono nell’organico delle scuole materne statali realizzando il loro sogno di educatrici. In seguito il C.D.S. operò a Saviano vuoi come centro didattico savianese, vuoi come scuola recupero, vuoi, infine, come centro d’istituzione sociale finalizzato all’innalzamento del grado di istruzione popolare con il conseguimento da parte di alcuni utenti del diploma di quasi tutti gli indirizzi scolastici della temperie. Sono stato gestore del C.D.S. di Saviano dal ’65 al ’72. Il rapporto economico era regolato secondo le possibilità degli utenti: alcuni studenti pagavano un’esigua retta, altri frequentavano gratis o facevano qualche dono ai professori dopo aver sortito un esito positivo all’esame di Stato. I libri erano forniti gratis dal C.D.S. Li reperivo sulle bancarelle di piazza Cavour, di via San Biagio dei Librai e di via Mezzocannone a Napoli. Comperavo vari testi usati al costo di 100 lire cadauno per tutte le discipline. Venivano poi distribuiti agli allievi secondo le proprie inclinazioni, le aspettative e gli indirizzi di studio. Per quanto attiene l’espletamento delle pratiche burocratiche atte ad ottenere il rinvio militare di alcuni alunni con obbligo di leva, erano Alunni in gita a Scanno, 1965 note dolenti. Trovavo questo espediente: precettati o coprofessoressa Iovino Lina, dottoressa Pucci Romano, prof. scritti venivano iscritti presso istituti di Napoli autorizzati Sebastiano Monda, perito Saverio Caccavale, prof. Fucci dal ministero della pubblica istruzione. A questi istituti paSalvatore, geom. Vairo Nicola ed a tanti altri che svolsero gavano le parcelle come alunni frequentanti. A quell’epoproficuamente ed alcuni anche volontariamente la loro misca per gestire una scuola recupero legalmente riconosciusione di docenti. Per quanto concerne l’associazionismo ta dal ministero della P.I. bisognava avere trent’anni comfinalizzato tramite strutture al bene comune ed ad uno stanpiuti. dard di vita accettabile come qualità per tutti i cittadini ora Moltissimi conseguirono il diploma grazie al C.D.S. mi resta qualche rammarico. Anni fa, disponendo di più di di Saviano. La rimembranza riconoscente ora va ai prof. un ettaro di terreno disgraziatamente suolo edificatorio alle avv. Erasmo Fuschillo, ing. Masi di Baiano, ing. prof. Caporte del centro storico di Nola, avevo in animo di porre in staldo Tuccillo Raffaele, ing. De Falco Giuseppe di Nola, essere una polisportiva come microcosmo salutare e di-

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stensivo per gli abitanti del circondario. Avallò la mia idea l’amico di sempre, il prof. Antonio Basilicata di Palma Campania, uomo integerrimo che ha consacrato la sua vita allo sport, all’emancipazione dei retti costumi, al comunicativo ed a rapporti amicali disinteressati. (Come abbiamo precedentemente analizzato l’amicizia vera è figlia della natura che incondizionatamente dà). Ma questo sogno nel cassetto restò irrealizzabile vuoi perché mi ammalai, vuoi perché in ogni famiglia comanda sempre la moglie. Ora l’acqua passata non fa più macinare molino. Bisogna accettare il transeunte ed affrontare il presente con la sua crudele realtà. Don Pasquale Iovino ebbe un’esistenza fortunata in quanto trascorse gran parte della sua vita in Toscana. Io ho scoperto questa regione in età avanzata con sommo piacere. Il caso ha voluto che durante l’estate scorsa fossi ospite di mia figlia Antonella, ingegnere delle telecomunicazioni residente per motivi di lavoro da sposa nel paesino di Campoluci distante 6 km da Arezzo centro. Al margine settentrionale di Arezzo su un blando declivio, sito ai piè del Casentino, un grappolo di paesini, pennellato da un’invaiatura rubiconda, offre ai visitatori una grazia limpida, serena ed armoniosa che solo il fascino suggestivo di una natura incontaminata sa dare. Le contrade: Quarata, Venere, Campoluci e Castelluccio, solcato dall’Arno, ossigenate da un’aria sottile, tersa, pura e vivificatrice offrono un non so che di quiete e di sublime. Zona amena, aprica e lieta con abitanti laboriosissimi ed ospitali. A Campoluci, per quanto concerne l’associazionismo, è stato posto in essere nel 2008 il Circolo Noi “All Star” finalizzato alla solidarietà civile, culturale e sociale. In questo circolo si respira la gentilezza diafana ed armoniosa del collettivismo. La rettitudine, la benevolenza e la preghiera rappresentano le cariatidi che lo sorreggono nell’espletamento di soccorrevoli relazioni sociali. Spira amore in ogni cuor gentile. In definitiva: l’associazionismo impedisce che si verifichino alterazioni nella corrispondenza tra cosmo ed individuo, tra mondo della natura e mondo morale, tra l’io ed il noi. Lavora per il bene comune considerando la politica al servizio dei cittadini e non in balia dei capricci dei politici. Nella città di tutti persevera un familismo morale, civico ed ecocompatibile. ■

I PENSIERI AUTOMATICI IN PSICOLOGIA Dott. Salvatore Allocca* olte sono le strade per conoscere il funzionamento della nostra mente. Nella nostra struttura psichica, esiste una particolare forma di pensiero definito “pensiero automatico”. Nella moderna psicologia rivestono un’importanza sempre maggiore i pensieri automatici perché, attraverso la loro individuazione e successiva analisi, possono emergere molte caratteristiche della nostra personalità. Cosa sono i pensieri automatici? Si tratta di pensieri che affiorano in modo automatico nella mente nel corso della vita quotidiana. È come se avessero vita propria. Vediamo insieme di approfondire meglio questo concetto. I pensieri automatici possono essere concetti verbali, immagini visive, parole, insomma tutto ciò che, come un lampo, attraversa la nostra mente; possono anche essere il ricordo di situazioni specifiche. I pensieri automatici sono come dei flash, sono anche definiti elementi del nostro pensiero di “superficie”. Vengono attivati da schemi della mente e sono giudizi ed interpretazioni di eventi; sono sotto la soglia della coscienza e per tale ragione, per rintracciarli occorre attenzione e determinazione, insomma sono individuabili solo attraverso un percorso di indagine attenta e meticolosa. Nonostante, apparentemente, siano il livello di cognizione più superficiale, sono elementi fondamentali per permetterci di conoscere l’inconscio. Ogni situazione ha il potere di richiamare specifici pensieri automatici. I pensieri automatici sono prodotti da qualcosa di molto profondo, nascono dalle “credenze di base”. Questo genere di pensiero può essere positivo o negativo, può dirci: “ce la farai” o “non provarci nemmeno tanto non ce la farai mai”; possono manifestarsi come

una specie di commento interno quando si è impegnati in una determinata situazione (es.: “Non riuscirò mai a finire in tempo questo lavoro; Cosa potrò fare?; “non sei abbastanza bravo”, ”ti va sempre tutto male”, “nessuno ti vuole bene”, “sei perseguitato dalla sfortuna”, “non passerai mai l’esame”). Dai pensieri automatici negativi nascono le emozioni spiacevoli. I pensieri automatici possono essere solo di passaggio o diventare assillanti e fastidiosi. In particolare la tendenza della persona a farli propri e a rimuginare su di essi può amplificarne a dismisura l’impatto emotivo causando ansia o depressione. I pensieri automatici negativi sono prodotti della nostra mente, creati a partire dalle nostre convinzioni profonde sul rapporto tra noi, le altre persone, il mondo. Queste convinzioni, derivano a loro volta in larga parte dalla nostra esperienza di vita e sono radicati nella nostra memoria. I pensieri automatici si attivano solo in determinate condizioni e nascono da schemi ad essi collegati. Se uno schema viene attivato i pensieri automatici negativi, ad esso connessi, affiorano alla mente della persona. Non essere consapevoli della loro presenza, prenderli come dati di fatto, può far sì che l’influenza (emotiva, cognitiva e comportamentale) che hanno sulla persona sia massima. Nei casi più estremi i pensieri automatici negativi possono letteralmente colonizzare la mente: in questi casi la persona non vede più una via di uscita, viene sopraffatta dalle emozioni spiacevoli, tende a chiudersi in se stessa isolandosi dal mondo. I pensieri automatici negativi sono essi stessi la causa principale dell’ansia, infatti, possono diventare meccanismi della nostra mente disfunzionali che mantengono il disturbo ansioso. È molto importante considerare l’ansia, al pari del dolore,

come un segnale importante in grado di avvertire l’individuo di minacce presenti reali o presunte e metterlo in grado, quindi, di porre in essere modalità finalizzate a produrre azioni adeguate per fronteggiare tale pericolo. L’ansia diventa patologica quando, partendo da questo principio, assume connotazioni di gravità in quanto l’individuo seleziona solo alcuni elementi presenti dalla realtà, li analizza e ne coglie gli aspetti minacciosi e innesca, nello stesso momento, modalità fisiologiche primitive e disfunzionali per risolvere i problemi. Le distorsioni cognitive e percettive, nell’elaborazione delle informazioni, sono determinanti per generare e mantenere l’ansia nei soggetti predisposti. I sintomi di un disturbo da ansia nascono e si basano su una stima eccessiva del grado di pericolo in una data situazione e su una sottovalutazione della capacità della persona di fronteggiarli. È proprio partendo da queste premesse che il lavoro psicoterapeutico affronta gli aspetti della realtà psichica del paziente: individuazione, rielaborazione, autoconsapevolezza. È fondamentale, quindi, per esplicitare le assunzioni e gli schemi della nostra psiche, l’analisi dei pensieri automatici. È proprio partendo da questa analisi che la conoscenza di sé può diventare sempre più profonda. * Psicologo Clinico, Specializzato in Psicoterapia Cognitivo - comportamentale, Counseling, Tecniche di rilassamento e Ipnosi terapia. mail: dr.allocca@libero.it ■


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