SOLE Magazine

Page 1

S LE La rivista del risparmio energetico

Numero 1
FOTOVOLTAICO E ACCUMULO • Installazione di impianti fotovoltaici e di accumulo presso qualsiasi edificio • Possibilità di installazione di fari ad energia solare, senza necessità di collegamento elettrico POSSIBILITÀ DI USARE BANDI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO Info e contatti: SOLE srl BRAONE (BS) Via Provinciale 23/D LECCO (LC) Corso Promessi Sposi 23/D Tel. 0364.434054 www.soleluce.it info@soleluce.it
1 indice Quanto manca alla vetta? 2 Un consulente per le sfide dei Comuni 3 Municipio di Felino: efficienza, design e sicurezza 4 Focus tecnico: la differenza tra un buon lavoro e un lavoro eccellente 9 Scuola di Valgreghentino: il valore di vedere bene in classe 10 Focus tecnico: quanta luce nelle scuole? 13 Breve guida ai Bandi 14 Conto Termico 2.0 16 A Lessona relamping del Palasport con contributo GSE 17 Nibionno: la striscia che illumina il cammino 18 A Lodrino, con fotovoltaico e accumulo, luce a costo zero 20 Nell’Oltrepò pavese strade più sicure grazie all’energia solare 23 Focus tecnico: il sole, con un pizzico di tecnologia 24 Albairate, Torre de Negri e Civate: rilanciamo lo sport 26 Focus tecnico: quanta luce nei campi di calcio? 31 Sebbene vediamo tutti lo stesso mondo, lo vediamo con occhi diversi 32 Finito di stampare: Ottobre 2022 Pubblicità: Publi iN srl Via Campi 29/L Merate (MI) Stampa: Cattaneo Grafiche srl Via ai Pascoli, 1 Annone di B.za (LC) Nato da un’idea e un progetto di Massimiliano Codega S LE SOLE Magazine

Quanto manca alla vetta?

Negli ultimi anni, sempre più spesso, abbiamo sentito parlare degli obiettivi “Agenda 2030”. Ma che cosa sono nello specifico? Gli obiettivi di sviluppo sostenibile, OSS (in inglese: Sustainable Development Goals, SDG), sono una serie di 17 obiettivi interconnessi, definiti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite come strategia “per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti”. Sono appunto conosciuti anche come Agenda 2030

Questi obiettivi mirano ad affrontare un’ampia gamma di questioni relative allo sviluppo economico e sociale, che includono la povertà, la fame, il diritto alla salute e all’istruzione, l’accesso all’acqua e all’energia, il lavoro, la crescita economica inclusiva e sostenibile, il cambiamento climatico e la tutela dell’ambiente, l’urbanizzazione, i modelli di produzione e consumo, l’uguaglianza sociale e di genere, la giustizia e la pace. A differenza del passato, dove questo tipo di obiettivi era principalmente indirizzato ai paesi in via di sviluppo, questi ultimi hanno invece carattere universale. Tutti i 193 Stati membri delle Nazioni Unite hanno infatti ratificato l’Agenda 2030. Una volta tanto, forse, siamo tutti d’accordo. Forse perché ormai abbiamo capito che non si può più aspettare, che il tempo è

DANILO GELMINI

Amministratore Sole srl info@soleluce.it

finito, che dobbiamo solo agire. Perché se vogliamo un futuro migliore e più sostenibile per tutti da qualche parte dovremo pur partire. E allora non importa che sia il relamping delle luci con i led per consumare meno energia, l’installazione del fotovoltaico per produrre energia totalmente pulita grazie al sole, l’efficientamento energetico degli edifici con il bonus 110%, la riduzione degli sprechi (alimentari e non) e delle risorse limitate che abbiamo e così via, l’importante è che tutti facciano qualcosa, che tutti facciano la loro parte. E quando lo avremo fatto, dovremo fare ancora di più. Perché

l’obiettivo, visto nel suo insieme, è enorme e può sembrare irraggiungibile, quasi utopico, lontanissimo. Ma se è vero quello che dice la psicologia della Gestalt, e cioè che “il tutto è più della somma delle singole parti”, se ognuno di noi fa “una singola parte” ad un certo punto ci troveremo con un risultato che sarà molto di più della somma di quello che abbiamo fatto.

Quindi, forse, il segreto, è proprio quello di non pensarci troppo, di non focalizzarci su obiettivi apparentemente irraggiungibili ma di andare avanti, passo dopo passo, pensando solo a quello che noi, singolarmente, possiamo apportare, considerandolo sin da ora come un tutt’uno con il risultato finale; considerando che ogni singolo passo effettivamente ci sta portando (tutti) sempre più vicini alla vetta, sempre più vicini a quel futuro migliore e più sostenibile che ormai abbiamo capito che ci serve. Smettere di pensare, dunque, ma agire. Un po’ come diceva sempre mio padre, quando ero piccolo ed andavamo a passeggiare in montagna insieme, ed io, esausto, chiedevo:

- Quanto manca alla vetta, papà?

- Tu sali e non pensarci!”

E la raggiungevamo sempre.

S LE 2 SOLE Magazine
DANILO GELMINI

Un Consulente per le sfide dei Comuni

Quando lavori come tecnico in un Comune i consulenti offrono spesso un valido supporto. «Soprattutto nel campo dell’illuminotecnica il nostro ruolo è fondamentale - spiega Roberto Canzi, consulente al servizio degli enti pubblici da molti anni - La nostra abilità è quella di saperci adattare con flessibilità a ogni richiesta: possiamo partire da zero e redigere ex-novo qualsiasi progetto di relamping, oppure esaudire semplicemente le richieste del cliente che preferisce non impegnarsi in investimenti onerosi. Diciamo che spesso si parte da un progetto precedente e su quello si costruisce un nuovo preventivo, adeguando sia la parte tecnica (per esempio valutando bene che ogni locale disponga dell’illuminazione prevista dalle normative), sia

i prezzi (dal momento che i costi delle materie prime durante il covid e ora per le tensioni internazionali, sono aumentati). Poi è chiaro che, dove notiamo esserci interesse per un relamping in linea con le esigenze odierne, siamo pronti a presentare tutte le ultime novità del settore».

Canzi spiega che il rifacimento dell’impianto di illuminazione di un edificio pubblico può produrre un risparmio fino oltre al 50%, valorizzandone al contempo anche l’aspetto estetico: «Confermo, con l’intervento di riqualificazione dell’illuminazione si possono cogliere i classici due piccioni con una fava: abbattere i costi e valorizzare gli interni che lo meritano. Abbiamo ragionato così, per esempio, per il rifacimento del Comune e per la Chiesa Parroc-

Quanto si può risparmiare?

Per il led ce lo dice la matematica

Una delle domande che, sempre più spesso, vengono poste dai tecnici comunali è la seguente: “quanto posso risparmiare?” Fortunatamente, qualche volta, ci viene in aiuto la matematica. Perché se ormai è vero che si può calcolare il risparmio o l’efficientamento atteso di qualsiasi intervento (luci, fotovoltaico, serramenti, caldaie etc.), è anche vero che solo pochi di questi interventi sono “matematicamente esatti”. Facciamo un esempio: installando un sistema fotovoltaico si ipotizza quanta energia produrranno i pannelli, ma se l’anno sarà eccezionalmente piovoso oppure nuvoloso, l’impianto produrrà effettivamente meno… sostituendo i serramenti vecchi con altri nuovi, ad esempio, si ipotizza il risparmio energetico atteso, ma se la posa non verrà

chiale di Barlassina”. E non c’è solo il relamping a dare manforte ai bilanci comunali: “Anche i cambi caldaia e serramenti - spiega il tecnico - rivestono un ruolo importante, incrementando ulteriormente i vantaggi”. Il Consulente è a disposizione dei tecnici comunali dando loro ogni elemento utile per l’indizione dell’eventuale gara d’appalto tramite i portali dedicati, o per procedere, sempre attraverso gli stessi siti internet (e se possibile), agli affidamenti diretti. «Tra i plus cui gli enti locali guardano facendo la propria scelta c’è anche la durata prevista dei nuovi dispositivi led» conclude Canzi. «Sono ottimi quelli di aziende che garantiscono i propri prodotti per 5 anni fornendoli, contemporaneamente, con certificazione di qualità»

realizzata a regola d’arte parte di questo risparmio si perderà inesorabilmente a causa della giunzione non perfettamente isolata con la struttura esistente. Esiste poi il led, un piccolo aggeggio capace di dare la stessa intensità luminosa di una lampada con due tubi neon che consuma 120W, consumandone però, 50W. Ogni qual volta accenderò la luce, starò effettivamente risparmiando il 58%. Zero trucchi, zero variabili, nessuna incognita. È matematica.

S LE 3 SOLE Magazine
Il loro apporto è fondamentale per coniugare interventi, prezzi, tempi
La chiesa di Barlassina illuminata da Sole srl

Efficienza, design e sicurezza Tre per uno

Come il Comune di Felino, in provincia di Parma, ha risolto il problema della luce in municipio

METELLO DE MUNARI

Responsabile dell’Ufficio Lavori Pubblici del Comune di Felinoi

Se l’impianto d’illuminazione di un ente pubblico ha ormai una certa età (e a volte, questo, significa anche 30 o 40 anni), la qualità della luce artificiale nei diversi ambienti è quasi sicuramente scarsa. Questo non comporta solo che il lavoro negli uffici risulti scomodo e dannoso per la vista, ma anche costi aggiuntivi per le casse pubbliche. Infatti, i vecchi apparecchi equipaggiati con le ormai “antidiluviane” lampadine a incandescenza o al neon sono sicuramente più dispendiosi delle moderne soluzioni a led che, infatti, garantiscono molta più luce con un inferiore consumo elettrico.

Il Comune di Felino (PR)

Al Comune di Felino, in provincia di Parma, già da diverso tempo si stava discutendo sull’opportunità di attuare un progetto di relamping, passando da un sistema d’illuminazione anni ‘70 a lampade led caratterizzate da basso consumo energetico e luminosità ottimale, in

S LE 4 SOLE Magazine

A destra, la facciata del comune di Felino. Sotto, la Sala Consiliare, l’ufficio del Sindaco e un particolare di un corridoio con i led panel Sole installati a soffitto con telaio

linea con le normative oggi in vigore sull’illuminazione nei luoghi di lavoro. “Coincidenza vuole che proprio in quei giorni abbiamo ricevuto la telefonata della Sole srl, azienda bresciana che ci ha proposto di effettuare uno studio di fattibilità, sulla base del cui esito avremmo poi potuto decidere in libertà se procedere con la riqualificazione

oppure no”, racconta

De Munari, responsabile dell’Ufficio Lavori Pubblici dell’Ente.

Dallo studio di fattibilità al progetto

«Lo Studio di fattibilità ha subito dimostrato che adottando le nuove tecnologie sarebbero migliorate

S LE 5 SOLE Magazine
Metello

immediatamente le condizioni di lavoro di tutti dipendenti e, dettaglio fondamentale, che avremmo potuto dare un taglio alla bolletta

elettrica pari ad almeno il 40-50% rispetto al recente passato. Così, dopo aver recuperato il denaro necessario attraverso un fondo statale rifinanziato ogni anno, espressamente dedicato al risparmio energetico degli enti pubblici, abbiamo compiuto tutti i passi necessari per affidare i lavori e farli partire al più presto. Tale rapidità è stata resa possibile anche dalla collaborazione della stessa Sole che, per agevolarci, ci ha messo a disposizione un ingegnere al quale è stata affidata tutta la parte progettuale e tecnica.

S LE 6 SOLE Magazine

Il relamping: led panel

Sole e lampade di design

L’intervento è stato portato a termine in pochi giorni tra febbraio e marzo del 2022.

«Seguendo il cronoprogramma da me compilato, i tecnici di Sole hanno sostituito in cinque giorni lavorativi tutte le lampade interne dei 35-40 ambienti del Comune, sostituito e migliorato l’illuminazione esterna e cambiato anche le lampade di sicurezza», racconta De Munari. «Ho avuto piacere di collaborare

con ragazzi eccezionali, al lavoro ogni giorno dalle 7 alle 19». In breve, gli interventi sono stati ultimati senza arrecare disturbo all’attività degli uffici comunali: «Il piano che ho redatto conteneva le indicazioni sugli uffici nei quali lavorare ora per ora, perché vuoti in quel determinato momento. Puntualissimi, i ragazzi di Sole hanno completato l’intervento velocemente, installando non solo i Led Panel Sole in ogni locale, ma anche lampade di design in luoghi di particolare

rappresentanza come l’ingresso, il corridoio principale, il vano scale esteso su due livelli, l’ufficio del sindaco e quello del vicesindaco. Un cenno particolare lo merita il rinnovamento delle lampade di sicurezza, da noi portato a termine senza esigenza di redigere un nuovo progetto di emergenza, perché Sole ha installato dispositivi di ultima generazione esattamente negli stessi punti in cui si trovavano i modelli precedenti».

E gli altri edifici comunali?

«Vista la straordinaria efficienza energetica, il risultato finale oggi apprezzato sia dai dipendenti che dai cittadini e l’ampiezza di soluzioni disponibili, stiamo pensando di attuare il relamping anche in una delle scuole comunali. Per ora è solo un pour parler, vedremo se riusciremo ad attivarci in tempi brevi per centrare anche questo nuovo e... luminoso obiettivo».

Particolari delle lampade di design rotonde installate in alcuni corridoi e androni delle scale. In particolare, quella delle scale, è una lampada in grado di illuminare fino a svariati metri di distanza

Quando si procede con il relamping di un edificio pubblico, i più importanti risultati da ottenere sono indubbiamente il risparmio energetico ed il miglioramento della quantità e qualità della luce, anche a fronte di una situazione esistente spesso carente sotto entrambi i profili, naturalmente con un occhio di riguardo per la parte economica, che deve sempre essere adeguata alla situazione. A volte, però, si riescono a rispettare tutti i punti sopra citati inserendo anche un tocco di design, con lo scopo di valorizzare ancor di più (come sappiamo la luce e le sue forme possono anche arredare) ciò che già è bello; e, quanto a patrimoni di bellezza, non siamo secondi a nessuno. Non ci resta dunque che valorizzare.

Consulente Sole srl - info@soleluce.It

S LE 7 SOLE Magazine
Far combaciare efficienza, economia e design. Valorizzare ciò che già è bello

Focus: come il comune di Felino ha organizzato i lavori

l’importanza della pianificazione

Sempre, quando si tratta di realizzare un progetto manutentivo all’interno di un edificio dove si sta lavorando o vivendo, come nel caso del Comune di Felino (vedi pagine 4/7) è fondamentale pianificare nei minimi dettagli l’intervento,

avendo ben presente il focus principale: le attività quotidiane devono poter proseguire, il nuovo progetto deve essere portato avanti e il tutto fatto limitando al massimo le interferenze. Sia che si tratti di un municipio, di una scuola, di una palestra ecc, è molto importante organizzare i lavori in modo

da poterli “indirizzare” durante l’arco della giornata. È quindi fondamentale confrontarsi prima con la ditta che farà i lavori, identificare con chiarezza quanto lavoro può essere fatto in una determinata unità di tempo e poi redigere uno schema chiaro da poter seguire, simile a quello nell’esempio:

TERRA Locale 1, 2, 3 Locale 4

PIANO PRIMO Aula consiglio Locale 9, 10

PIANO SECONDO Locale 7, 8

Una corretta pianificazione come questa non garantisce, naturalmente, l’assoluta mancanza di errori o imprevisti, ai quali comunque si deve essere preparati e in grado di rispondere; un conto, però, è gestire l’eventuale imprevisto, un altro è lavorare improvvisando.

S LE 8 SOLE Magazine
ORARI 7.00 – 9.00 9.00-11.00 11.00-12.00 12.00 -13.00 13.00-17.00 17.00-19.00
GIORNO 1 xx/yy/2022
PIANO

lavoro e

lavoro eccellente

Quando si osserva un lavoro finito, di qualsiasi progetto si tratti, spesso si fa fatica a comprendere quanto sia importante, nel complesso del risultato finale, una buona posa dei prodotti effettuata a regola d’arte. Quando si tratta di corpi illuminanti e di relamping di edifici, per esempio, ci sono degli aspetti da tenere necessariamente in considerazione. Per esempio, molto spesso, le plafoniere “vecchie” e da sostituire sono più grandi di quelle nuove a LED, quindi quando si cambiano rimangono dei fori e dei segni sul muro o sul soffitto.

È inevitabile, ma con dei piccoli accorgimenti si possono limitare i danni: ad esempio, stuccando e ritoccando la zona limitrofa alla lampada, si riesce a nascondere quasi completamente l’intervento effettuato, lasciando al termine dell’operazione un risultato eccellente

Un altro aspetto importante è il fatto di intervenire rispettando le dinamiche di chi lavora o studia nell’ambiente sottostante, avendo sempre ben presente che, in realtà, stiamo “invadendo” i loro spazi: più si riuscirà a lavorare “in punta di piedi”, senza disturbare, lasciando pulito e in ordine, più la percezione finale di un lavoro che è stato eseguito bene sarà alta. In ultimo, anche la flessibilità del lavoro è molto importante. A tutti i responsabili piacerebbe far lavorare i propri dipendenti dalle 7 di mattina alle 5 di pomeriggio, ottimizzando tempi e giornate preziose.

Quando si lavora però, per esempio in una scuola, è necessario essere disponibili a modificare i propri orari o le proprie abitudini in funzione delle attività che vengono svolte, magari spostandosi continuamente nel lavoro per sfuggire ai flussi dei ragazzi, lavorando nelle

parti dell’edificio libere in quel momento. Piccoli accorgimenti, dunque, piccoli dettagli, ma forse non così piccoli. Perché, di certo, la differenza tra un lavoro fatto bene ed un lavoro eccellente, sta proprio nei dettagli.

S LE 9 SOLE Magazine
L’importanza delle pose a regola d’arte; la sottile differenza tra un buon
un

Il valore di“vedere bene”

Meno male che abbiamo fatto il relamping…

Una riflessione che sorge spontanea al sindaco di Valgreghentino, Matteo Colombo, in seguito agli ultimi sviluppi legati al prezzo dell’energia. «Nel momento in cui ci sono arrivati i fondi della legge 58/2019 sapevamo già come utilizzarli - racconta il primo cittadino - La priorità, infatti, è subito andata al Palazzo Comunale, alla Biblioteca Civica e, soprattutto, alla nostra scuola, edificio del 2008 e quindi, se vogliamo, decisamente recente, ma con un impianto di illuminazione estremamente energivoro. Basti pensare che la scuola in questione è dotata di ben 400 punti luce, un semplice dettaglio che è sufficiente a far comprendere come le bollette si siano attestate su importi esorbitanti già due anni fa, prima degli ultimi aumenti. Non oso immaginare oggi, se non fossimo intervenuti subito, quali cifre ci ritroveremmo a pagare».

Municipio, biblioteca e scuola

Matteo Colombo ripercorre volentieri il periodo dei

lavori: «Li abbiamo portati a termine dando la precedenza al Comune e alla Biblioteca: lavori nel complesso di poco conto, visto che l’efficientamento è costato solo 10.000 euro per immobile. Poi ecco la scuola, per la quale invece la situazione era completamente diversa. Vista la sua importanza, abbiamo cercato di rispettare tutti i passaggi suggeritici dall’impresa appaltante. Appoggiandoci a un tecnico

esterno molto competente suggeritoci dall’impresa stessa, abbiamo provveduto a effettuare un approfondito studio preliminare. È stato questo il primo passo per comprendere ciò di cui avevamo bisogno e quindi per indire la gara d’appalto alla quale sono pervenute diverse offerte. Una volta aggiudicati i lavori è partita la progettazione del relamping che abbiamo eseguito accuratamente, prevedendo

S LE 10 SOLE Magazine
MATTEO COLOMBO Sindaco di Valgreghentino
Il progetto di relamping della scuola di Valgreghentino, comune in provincia di Lecco

in classe

non solo la sostituzione di tutti i corpi illuminanti a fluorescenza con dispositivi led di ultima generazione, ma anche la sostituzione delle numerose lampade di emergenza (quelle che si accendono automaticamente quando salta il contatore) presenti

nell’edificio. L’intervento è stato costoso, ma reperire i fondi non è stato difficile perché la legge 58/2019 stabilisce che ai comuni come Valgreghentino, sotto i 5.000 abitanti, spettino di diritto, fino al 2024, 50.000 euro l’anno (erano il doppio nel 2021, anno in cui è stato portato a termine l’intervento, ndr.) proprio per concludere opere di efficientamento energetico. Non bisogna fare nulla, se non spendere almeno la metà dei fondi in interventi come il relamping, la sostituzione delle caldaie vecchie con altre di ultima generazione, dei serramenti poco efficienti con altri nuovi e così via».

Led panel ad alta efficienza

Le modalità del relamping suggerite dal tecnico esterno hanno previsto un ampio ricorso ai Led Panel Sole: «Abbiamo scelto questi pannelli perché garantiscono le performance illuminanti precise, assolutamente in linea con le prescrizioni di legge e, anzi, migliorative. Rispetto al precedente neon, questi dispositivi creano una luce dal colore più naturale e anche in quantità superiore.

In più, poiché la nostra scuola è architettonicamente caratteristica,

Particolari di un corridoio e di un’aula della scuola di Valgreghentino, dove sono stati installati led panel Sole con telaio

S LE 11 SOLE Magazine

in questa pagina e nella successiva, particolari di aule della scuola di Valgreghentino, dove sono stati installati led Panel Sole a sospensione

con volta in legno in alcune aule, questa scelta ha finito per valorizzarle anche dal punto di vista estetico».

Insomma, una scelta vincente da ogni punto di vista che ha dato luogo anche a un notevole taglio della bolletta: «Come dicevo all’inizio - conferma Colombograzie a questo intervento è stato possibile produrre un concreto risparmio, subito attestatosi su cifre consistenti»

Oltre alla scuola, al municipio e alla biblioteca, il rinnovamento dell’illuminazione ha riguardato anche la palestra e la sala polivalente: «Ma non ci fermeremo qui - ha concluso il primo cittadino di Valgreghentino - prima che la Legge 58/2019 si esaurisca, infatti, puntiamo a effettuare anche il relamping di tutto il centro

sportivo comunale che è ancora fermo a impianti d’illuminazione a incandescenza.

Si tratta di una scelta che reputiamo molto utile per la comunità: se le cose andranno come per gli interventi già portati a termine, una volta affidati i lavori, l’operazione potrà essere realizzata nel giro di pochi mesi»

Grazie alla legge 58/2019 per i piccoli comuni, il discorso sul relamping e l’efficientamento energetico in generale continua a essere particolarmente interessante: provvedere a sostituire i vecchi impianti con quelli nuovi, infatti, grazie ai fondi pubblici non costa praticamente nulla, migliora la qualità dell’illuminazione e fa risparmiare. È ora di guardare le cose da un nuovo e più luminoso punto di vista.

S LE 12 SOLE Magazine

I valori del progetto

quanta luce nelle scuole?

Quando si tratta di scuole, dobbiamo sempre ricordarci che, in realtà, si tratta dei nostri ragazzi. Nel progettare classi, spazi, arredi e anche illuminazione, dobbiamo sapere quali sono le soluzioni più idonee per far sì che si possano ottenere i migliori risultati. All’interno di una scuola o di un asilo, le lezioni o gli impegni si svolgono spostandosi in vari ambienti in cui le attività richiedono un impegno visivo consistente. Tale impegno visivo non deve mai tramutarsi in sforzo per gli occhi dei bambini e dei ragazzi: per questo è importante il progetto illuminotecnico, atto a valorizzare gli spazi a seconda della funzione a cui sono destinati, garantendo al tempo stesso il rispetto delle normative di riferimento. È sempre bene affidarsi ad aziende e professionisti del settore, che conoscano alla perfezione e sappiano attuare scrupolosamente queste normative. Nel caso dell’illuminazione, per esempio, la norma di riferimento è la UNI 12464-1,

che identifica diversi parametri, di cui i più rappresentativi sono illuminamento medio (lux medi) e abbagliamento (ugr). Possiamo definire l’illuminamento medio come il flusso luminoso per unità di superficie, in parole povere la quantità di luce che abbiamo in un determinato punto. L’abbagliamento, invece, è una caratteristica del corpo illuminante; il valore richiesto dalla normativa (minore di 19) garantisce il comfort visivo, cioè che la luce che fuoriesce dalla lampada “non dia fastidio” a chi sta sotto.

S LE 13 SOLE Magazine
illuminotecnico:
Tipo di locale Illuminamento medio (lx) Abbagliamento UGRL Aule scolastiche 300 19 Sale lettura 500 19 Lavagna 500 19 Biblioteca, zona lettura 500 19 Biblioteca, zona scaffali 200 19 MICHELE
info@soleluce.it
Livelli di illuminamento e abbagliamento scuola da norma UNI 12464-1
BALLABANI Consulente Sole srl

Breve guida ai Bandi

Dove trovano gli Enti pubblici i fondi per portare a termine interventi di efficientamento energetico? Sfogliando questa rivista si sarà compreso che ci sono diverse possibilità, attraverso le quali è possibile arrivare a coprire gran parte delle spese. Essenzialmente il meccanismo è quello dei bandi, che possono essere nazionali o regionali, ma non si tratta di un percorso sempre agevole. Per fare chiarezza in merito a questa delicata questione ci siamo rivolti all’architetto Carlo Pirovano, che proprio sulla consulenza

ai Comuni e agli Enti pubblici in materia di accesso ai bandi ha specializzato il focus professionale del proprio studio.

Architetto, cosa sono i bandi? «Sono strumenti emanati da Stato o Regioni grazie ai quali gli enti locali hanno la possibilità di accedere a importanti finanziamenti a parziale copertura della realizzazione di opere pubbliche. In particolare, in questa fase i bandi si suddividono in nazionali e regionali. Dei primi fanno parte i bandi PNRR (Piano nazionale

di Ripresa e Resilienza) per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici e i bandi ministeriali, oggi più che mai appannaggio del CONI (si chiamano bandi Sport e Salute), che invece permettono la riqualificazione di strutture sportive. Questi bandi emessi direttamente dallo Stato sono validi, con le medesime caratteristiche, su tutto il territorio nazionale. Ogni regione, poi, ha facoltà di indire bandi propri che vengono pubblicati su portali dedicati. I bandi si differenziano tra loro essenzialmente per l’entità dei fondi che mettono

S LE 14 SOLE Magazine
Nazionali o regionali, rispettando le indicazioni danno accesso a finanziamenti a fondo perduto
Arch. CARLO PIROVANO Consulente Sole srl info@soleluce.it

a disposizione per agevolare la realizzazione di determinate opere e per la percentuale di copertura dell’investimento a fondo perso. I bandi PNRR hanno solitamente un’elevata percentuale a fondo perso, il che li rende molto convenienti. Possono inoltre essere abbinati ai bandi GSE permettendo ai Comuni di coprire un’ampia percentuale della spesa senza obbligarli a spendere denari propri».

Cosa bisogna guardare per essere certi di riuscire a presentare domanda?

«Prima di tutto è indispensabile verificare la data di scadenza del bando. Entro quella data bisogna aver pronta tutta la documentazione da allegare alla domanda. Dopo di che bisogna leggere attentamente tutte le disposizioni presenti nel bando stesso. Sicuramente sarà necessario presentare documentazione progettuale (con livelli di richiesta variabili dallo Studio di fattibilità, al progetto definitivo, fino a quello esecutivo). Questo passaggio è fondamentale: alcuni comuni riescono a presentare la domanda corredandola con documentazione prodotta dal proprio ufficio tecnico, altri invece, in modo particolare quelli più piccoli, devono appoggiarsi esternamente a studi di progettazione soprattutto quando la richiesta si spinge oltre quella dello Studio di fattibilità».

Dunque, per un comune, soprattutto se piccolo, sarebbe meglio aver pronta in anticipo la progettazione di una

determinata opera, al fine di non farsi trovare impreparato nel momento in cui viene indetto un bando utile?

«Sicuramente questo è un vantaggio. Chi decide di investire qualche soldo affidando l’appalto per la progettazione di un’opera a uno studio giocando d’anticipo, riesce solitamente a presentare la richiesta per tempo. Se si è impreparati, invece, si rischia di perdere l’occasione perché spesso le scadenze imposte dal bando stesso non lasciano margini di tempo sufficienti per approntare una parte tecnica esaustiva».

Supponiamo che si svolgano tutti i passaggi per tempo, una volta presentata la domanda, cosa accade?

«Accade che il progetto viene esaminato dall’apposita commissione che può approvarlo, richiedere documentazione supplementare o rifiutarlo. Se il progetto viene approvato entra in graduatoria e può ambire a ottenere il finanziamento. Anche i tempi di presentazione cronologica di una domanda fanno la differenza: un progetto presentato in extremis, di pari qualità a un altro presentato con anticipo, potrebbe essere penalizzato».

Supponiamo di essere entrati in graduatoria e di aver diritto ai fondi, quando si incassa?

«Alcuni bandi prevedono l’erogazione di una quota a inizio lavori e il saldo al termine. Altri invece prevedono l’erogazione del finanziamento solo al termine della rendicontazione. Significa

che solo dopo la verifica delle fatture e della documentazione comprovante l’effettiva esecuzione dei lavori i fondi vengono erogati».

È il momento di investire nell’efficientamento energetico?

«Questo è veramente il momento giusto. Stiamo attraversando un periodo nel quale, per approdare alla riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera in Italia a livello nazionale vengono pubblicati numerosi bandi. Lasciarseli sfuggire sarebbe un peccato. La consulenza con studi specializzati, laddove il Comune non sia in grado di provvedere autonomamente alla ricerca dei bandi e all’espletamento sia della parte burocratica, sia di quella tecnica, può rivelarsi preziosa. Questo anche perché gli studi di consulenza traggono il proprio onorario solo dai bandi aggiudicati ed è quindi nel loro interesse guidare gli Enti pubblici, con i propri servizi e consigli, all’ottenimento dei fondi».

S LE 15 SOLE Magazine

Conto Termico 2.0:

tanti vantaggi per le Pubblica Amministrazione

Un beneficio fondamentale per gli enti pubblici perché può essere sommato ad altri bandi

Il Conto Termico 2.0 erogato dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) offre numerosi vantaggi alle Pubbliche e Amministrazioni intenzionate a realizzare interventi di efficientamento sugli edifici. L’architetto Carlo Pirovano, consulente specializzato in agevolazioni per le PA, non ha dubbi: «Si tratta dell’incentivo più immediato, erogato sotto forma di contributo, per la realizzazione di interventi quali realizzazione cappotto termico, sostituzione di serramenti e coperture, rifacimento dell’impiantistica, cambio dei generatori di calore con caldaie ibride a pompa di calore, installazione di impianti per il solare termico, building automation e, naturalmente, relamping. Il vantaggio del Conto Termico 2.0 per le pubbliche amministrazioni consiste nel fatto che gli interventi agevolabili sono più numerosi, che sono previste premialità aggiuntive e che il contributo può essere prenotato. Non solo, nel momento in cui iniziano i

lavori di efficientamento il GSE eroga un anticipo pari al 40% della somma prevista, mentre il restante 60% viene versato nelle casse dell’Ente a opere terminate. L’importo del beneficio varia a seconda del tipo di intervento e della destinazione d’uso dell’edificio: per le scuole di qualunque ordine e grado e per le RSA il Conto Termico 2.0 finanzia fino al 100% del massimale di spesa, mentre in edifici diversi, come per esempio le biblioteche o i municipi, il contributo per un solo intervento può arrivare al 40% del massimale previsto. Tuttavia, la percentuale può aumentare se al relamping si abbinano altri interventi in grado di migliorare ulteriormente l’efficienza energetica come, per esempio, la realizzazione del cappotto termico».

Ma c’è un altro dettaglio che rende il Conto Termico ancora più interessante: «È una soluzione cumulabile con altri bandispiega l’architetto Pirovano - pertanto, facendo attenzione alle diverse opportunità, le spese di efficientamento anche

in edifici diversi da scuole ed RSA possono essere coperte in gran parte con denaro pubblico. Per esempio, il contributo GSE è stato sommato da molte PA al Bando Rigenera di Regione Lombardia che per i comuni con meno di 5.000 abitanti prevede il finanziamento degli interventi fino al 90% dell’importo a fondo perduto, mentre per quelli sopra i 5.000 abitanti una copertura fino al 50%. E’ evidente che anche nei comuni più grandi, sommando il contributo del Conto Termico 2.0 con quello del Bando è possibile finanziare gli interventi quasi al 100%».

Come si calcola il contributo GSE? «Moltiplicando l’importo al metro quadro previsto per l’intervento per la superficie interna riscaldata». A chi rivolgersi per saperne di più? «A consulenti specializzati che spesso s’impegnano anche per sviluppare progetti di efficientamento energetico a proprio rischio, grazie ai quali le PA possono ricavare fondi da utilizzare sia per l’efficientamento energetico stesso, sia per altri scopi».

16

A Lessona relamping del Palasport con contributo GSE

Qui sopra, particolare del faro SOLE, utilizzato per il relamping a Lessona A sinistra e sotto, la palestra del centro sportivo di Lessona, dopo l’intervento

Ill tecnico comunale di Lessona, architetto Lorenzo Varesano, fa il punto sui lavori di relamping attuati al locale palazzetto dello sport sfruttando il Conto Termico 2.0 del GSE: “Dal punto di vista burocratico accedere al beneficio non è complicato - spiega - Se ben supportati da un consulente, infatti, per predisporre il progetto e la documentazione serve circa un mese. Una volta presentata la pratica la palla passa al Gestore Servizi Energetici che, per dare una risposta, impiega un po’ di più. Nel caso del relamping del nostro Palazzetto dello Sport, per esempio, i tempi si sono dilatati fino a circa 4 mesi. Trascorso questo tempo ci è stata confermata la certezza del contributo anche se, a quanto mi risulta, al momento i soldi non sono ancora arrivati. La prassi dice che, una volta

stabilita la cifra, il bonifico da parte del GSE dovrebbe arrivare dopo circa un paio di mesi”. Venendo all’aspetto tecnico relativo al rifacimento dell’impianto di illuminazione della palestra, Varesano conferma che i lavori sono stati ultimati correttamente, ma che al momento il campo non è ancora stato omologato dalla FIPAV, Federazione Italiana Pallavolo: “È tutto funzionante, ma la certezza che i lavori siano stati ultimati in linea con quanto previsto dal regolamento ufficiale ci arriverà solo a settembre quando i tecnici federali faranno un sopralluogo qui a Lessona per verificare personalmente l’esistenza dei lumen necessari allo svolgimento delle partite. In effetti, in un primo momento sembrava che tutto fosse a posto, ma una rilevazione

effettuata sul campo da parte di un tesserato della società ha sollevato qualche dubbio sulla regolarità dell’illuminazione. In realtà le controrilevazioni effettuate dalla Sole assicurano che i lumen previsti ci sono senza problemi, tuttavia l’ultima parola spetta ai tecnici della Federazione: non ci resta che aspettare la loro visita. In ogni caso il team dell’azienda ci ha già dato ampia disponibilità per apportare i correttivi necessari qualora la Federazione dovesse emettere verdetto negativo”. Disponibilità che la Sole, interpellata in sede di redazione di questo articolo, ribadisce, pur sottolineando che, con ragionevole certezza, ogni opera è stata portata a termine nel rispetto delle normative e che, quindi, le rilevazioni, una volta effettuate, non serberanno sorprese di alcun genere.

S LE 17 SOLE Magazine
Un esempio pratico: “Abbiamo la certezza del contributo, speriamo arrivino presto anche i soldi”

Nibionno, la striscia

che illumina il cammino

Soluzione a led per il ponte pedonale, come sommare sicurezza e bellezza

Chi è solito percorrere la strada provinciale Como-Bergamo o, più semplicemente, vive a Nibionno, si sarà accorto che da qualche mese all’altezza del sovrappasso sull’importante direttrice di comunicazione qualcosa è cambiato.

«Approfittando della sostituzione della parte centrale del ponte, abbiamo deciso di rifarne in ottica moderna ed efficiente l’impianto di illuminazione - spiega il tecnico comunale, architetto Elena Molteni

- L’intervento si è reso necessario perché l’impianto esistente era ormai obsoleto e non a norma. Il camminamento sopraelevato è di importanza strategica per il nostro

comune, perché è l’unico che unisce in sicurezza le nostre due frazioni. L’alternativa, ma è decisamente più pericolosa, è attraversare la strada provinciale all’altezza della rotonda esistente.

Una volta preso atto dell’esistenza di un bando regionale (Piano Lombardia post Covid per la ripresa economica) ci siamo attivati e, ricevuta la certezza del finanziamento (che ha coperto le spese solo in parte, il restante è stato pagato con fondi del Comune), l’intervento di relamping ha potuto avere luogo. I lavori sono durati diversi mesi: il rifacimento ha previsto la sostituzione della precedente illuminazione, con quella a led di nuova tecnologia.

S LE 18 SOLE Magazine
Arch. ELENA MOLTENI Tecnico comunale di Nibionno

La scelta è caduta su una striscia a led applicata all’altezza del corrimano sinistro (per chi attraversa il ponte provenendo da Nibionno) la cui funzione non ha solo una valenza estetica, ma anche di sicurezza. L’utilità emerge naturalmente nelle ore notturne e nei giorni di maltempo». L’opera era particolarmente attesa perché il sovrappasso è molto utilizzato dai residenti: i servizi comunali, infatti, sono diffusi sia a Nibionno centro, sia nella frazione di Tabiago (dove, tra l’altro, si trova il Cimitero): per questo motivo i cittadini che percorrono la passerella a ogni ora del giorno e della sera sono sempre molto numerosi. Grazie all’illuminazione,

ANCHE L’OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE

Come molto spesso diciamo, la luce è anche uno strumento di arredo spesso in grado di valorizzare e rendere più bello un edificio, oltre che naturalmente rendere vivibile di sera e più sicuro un luogo. Un altro piccolo intervento, realizzato sempre presso il comune di Nibionno da SOLE, è stato quello dell’illuminazione, con la possibilità di cambiare colori a piacere, della facciata del Municipio in sostituzione

indipendentemente dall’ora e dalle condizioni atmosferiche, il camminamento è diventato senza dubbio più sicuro».

Si potrebbe obiettare che la rotatoria sottostante era già dotata di impianto di illuminazione: “Sicuramente sì - conferma l’architetto Molteni - tuttavia con questo intervento si è inteso garantire il transito dei pedoni senza rischi di sorta in tutte le stagioni dell’anno”. La striscia led da un solo lato è particolarmente efficace: «La scelta di installare solo una striscia led e non anche una seconda sull’altro parapetto è stata ponderata attentamente - riprende il tecnico comunaleQuello installato, infatti, non è un semplice segnapasso, ma un vero e proprio impianto di illuminazione in regola con le normative vigenti per questo genere di strutture: ciò significa che è più che sufficiente a illuminare egregiamente l’intero camminamento».

Infine un cenno all’estetica: l’aspetto del passaggio sopraelevato è infatti particolarmente elegante, ma anche innovativo. Il che non fa altro che proiettare il Comune di Nibionno, sempre di più, nel futuro dell’illuminazione pubblica.

Particolari del ponte pedonale di Nibionno, illuminato di notte da striscia led Sole

di vecchi fari obsoleti ed energivori. Questo, oltre che far risparmiare e dare la possibilità di vivere meglio la piazza, permette di “giocare” con le luci in modo divertente cambiando i colori del municipio, con la possibilità anche di seguire i vari eventi del comune, “trasformando la piazza” in maniera diversa per occasioni diverse.

S LE 19 SOLE Magazine

A Lodrino, con fotovoltaico e accumulo, luce

Con i sistemi installati si utilizza di notte l’energia prodotta di giorno

In questa pagina e nelle due successive, particolari dell’impianto fotovoltaico installato presso il polo scolastico di Fravango, a Lodrino

Èpossibile riuscire a conquistare l’autosufficienza energetica installando pannelli fotovoltaici e sistemi di accumulo?

«E’ l’obiettivo che ci siamo posti quando abbiamo deciso di installare un impianto fotovoltaico sul tetto del polo scolastico a Fravango, recentemente ampliato per accogliere, oltre alle primarie, anche la scuola dell’infanzia», afferma l’ingegner Giovanni Zanardelli, tecnico del Comune di Lodrino (BS).

«Finanziato con soldi della Regione, è costato circa 40.000 euro e ha una

potenza di 27.7 kw/h»

A questa opera, già realizzata, si affiancherà entro la fine dell’anno un secondo intervento: «Con la consulenza dell’impresa appaltatrice abbiamo pensato all’installazione di due sistemi di accumulo da 30 KW/h ciascuno. Il primo sarà posizionato presso le Scuole Medie, dove è già operativo un precedente impianto fotovoltaico, con il quale sarà possibile alimentare l’illuminazione della palestra nelle ore serali perché possa così ospitare allenamenti

S LE 20 SOLE Magazine

luce a costo zero

di sport di squadra e corsi vari (karate, ginnastica dolce e così via), mentre il secondo verrà installato al campo sportivo comunale e permetterà di alimentare le torri faro per il gioco e gli allenamenti serali»

Mentre l’impianto fotovoltaico installato sull’ampliamento del plesso scolastico è stato realizzato con un finanziamento regionale, la commessa dei due sistemi d’accumulo sarà pagata con fondi provenienti da un bando, sempre regionale, denominato Axel: «Si tratta di un bando concepito per finanziare qualunque intervento di efficientamento collegato alle energie rinnovabili, per la realizzazione di impianti fotovoltaici nuovi o, come nel nostro caso, per l’acquisto di sistemi d’accumulo. In realtà, l’accesso ai fondi previsti da questo bando non è per tutti: si tratta di presentare la

RICORDIAMOCI LA MANUTENZIONE…

Quando installiamo un impianto fotovoltaico, non dobbiamo dimenticarci di pianificarne una buona manutenzione. Un impianto fotovoltaico, per continuare a funzionare al meglio delle sue performance, deve essere pulito e trattato con costanza, soprattutto in funzione di dove è ubicato l’impianto stesso. Se i pannelli sono installati, ad esempio, in una grande città, dove abbiamo forte presenza di inquinamento e smog, oppure vicino al mare, dove c’è salsedine, è bene pianificare la pulizia dei pannelli una volta all’anno. La tecnologia, in questo, ci viene in aiuto, in quanto tutti i più moderni impianti sono collegati a piattaforme in grado di monitorare costantemente la resa dei pannelli, evidenziando eventuali cali dovuti, appunto, a patine di sporcizia che possono essere rimosse, riportando l’impianto al 100% della sua efficienza.

S LE 21 SOLE Magazine
Il sindaco di Lodrino, Bruno Bettinsoli

candidatura di un proprio progetto e, quindi, di aspettarne l’approvazione da parte della Regione e il conseguente inserimento nell’apposita graduatoria. L’aspetto interessante è che, tramite i bandi regionali, è possibile intervenire per

implementare impianti già esistenti, realizzati con fondi diversi in tempi precedenti come nel caso della nostra scuola media. Un’integrazione che permette di migliorare l’efficacia dei sistemi esistenti, dunque, limitando comunque i costi diretti a carico delle casse dell’ente». Quello del comune di Lodrino è un esempio virtuoso di collaborazione reciproca tra impresa appaltante e amministrazione comunale: «Tutto quello che stiamo realizzando oggi sugli edifici comunali è il risultato del continuo dialogo con i tecnici della Sole - conferma l’ingegnere - Spesso le imprese si rivolgono a noi attraverso la posta elettronica, o lo sterile invio di brochure cartacee. Nel caso della Sole, invece, abbiamo ricevuto la visita di tecnici che ci hanno prospettato i vantaggi dell’intervento: ci hanno spiegato punto per punto tutto quello che avremmo dovuto fare per diventare autonomi rispetto ai fornitori di energia elettrica e ora, piano piano, lo stiamo realizzando. Tenga conto che se i professionisti dell’azienda non fossero venuti di persona a illustrarci le potenzialità dei nuovi sistemi, l’amministrazione comunale difficilmente si sarebbe avventurata sulla strada dell’energia da fonte rinnovabile che invece ora perseguiamo con convinzione».

Al momento il tecnico comunale non è ancora in grado di dimostrare l’effettivo risparmio ottenuto grazie al fotovoltaico: «Gli impianti non sono ancora collegati e, soprattutto, i sistemi di accumulo non sono ancora operativi perché le batterie sono arrivate, ma mancano gli inverter indispensabili per trasformare l’energia elettrica continua in alternata, ovvero quella che utilizziamo all’interno della nostra rete elettrica e che permette di funzionare a ogni dispositivo. Non appena però i vari sistemi saranno operativi, contiamo veramente di dare una forte sforbiciata alla bolletta energetica del Comune. Fondamentale, inoltre, è stato l’apporto del consulente esterno che ci è stato consigliato, appoggiandoci al quale abbiamo potuto portare a termine tutte le pratiche per ottenere l’approvazione del nostro progetto e quindi agevolare l’accesso alla graduatoria del bando Axel»

Così, finalmente, a Lodrino le luci brilleranno sul campo da calcio e in palestra, senza la paura di consumare troppa corrente.

S LE 22 SOLE Magazine

Nell’Oltrepò Pavese, strade più sicure grazie

In provincia di Pavia, esattamente nell’area collinosa dell’Oltrepò Pavese, i comuni consorziati di Montesegale e Rocca Susella hanno concluso un progetto per l’illuminazione di tratti di strada pericolosi in zone dove portare l’energia elettrica via cavo sarebbe stato troppo oneroso.

«Ci sono diversi punti della rete stradale che si trovano in zone dei due territori non servite dalla rete elettrica - spiega il tecnico comunale di entrambi i paesi, geometra Stefano Gatti - Trovare una modalità efficace per illuminarli correttamente, evitando di effettuare l’allacciamento alla rete elettrica, era senza dubbio una priorità. Per questo, grazie al contributo annuale ministeriale a fondo perduto ai piccoli comuni di 50.000 euro erogato

solare

nel quinquennio 2020-2024 (da utilizzare almeno per il 50% per portare a termine opere di efficientamento energetico), si è deciso di effettuare l’installazione di pali con pannello solare e sistema di accumulo dell’energia elettrica per alimentare nottetempo fari con tecnologia led opportunamente dimensionati, nel rispetto dei lumen previsti dalle normative vigenti per la viabilità secondaria. Questo intervento, portato a termine dall’impresa appaltante in tempi rapidissimi, ci ha permesso di illuminare complessivamente dieci tratti di strada pericolosi nel due territori (cinque per ciascun comune)».

Visto il successo dell’operazione, le due amministrazioni stanno già pianificando nuovi interventi:

«In particolare, a Montesegale quest’anno grazie al contributo statale si posizionerà una nuova decina di fari led con pannello solare in altrettanti punti pericolosi», spiega il tecnico comunale. «Al contrario a Rocca Susella i 50.000 euro in arrivo nel 2022 saranno investiti nell’efficientamento dell’impianto di illuminazione del Municipio»

Una curiosità che è utile sapere: la potenza dei fari luminosi si adegua al quantitativo di elettricità disponibile. Questo permette di mantenerli accesi, utilizzando l’energia elettrica a costo zero prodotta dal pannello fotovoltaico, anche nelle lunghe notti invernali quando l’insolazione diurna talvolta può non essere sufficiente a ricaricare completamente il sistema di accumulo.

S LE 23 SOLE Magazine
all’energia
Installazione di fari alimentati ad energia solare Sole presso i comuni di Montesegale e Rocca Susella STEFANO GATTI Tecnico comunale di Montesegale e Rocca Susella

Focus tecnico: il sole, con un pizzico di tecnologia

Ormai da diversi anni si trovano, sul mercato, dei particolari tipi di fari stradali: quelli alimentati ad energia solare, senza nessun bisogno di corrente e di allaccio alla linea elettrica. Rispetto ai primi prodotti, che avevano grossi problemi soprattutto di affidabilità, durata delle batterie e conseguente durata della capacità del faro di illuminare nelle lunghe notti invernali,

oggi si sono fatti passi da gigante nella tecnologia di questo tipo di prodotti, che riescono così a garantire un’efficienza elevata. Ma come riconoscere un prodotto di qualità? Andiamo con ordine.

1) le caratteristiche tecniche del pannello solare. Ovviamente, cuore del prodotto insieme alla batteria, è un dato importante e da saper leggere. Per quanto riguarda il pannello, meglio se monocristallino, in quanto rende meglio alle basse temperature (quindi in inverno, dove c’è meno luce ma serve caricare il più possibile la batteria, in quanto le notti poi sono più lunghe), ed è più efficiente dei moduli policristallini in presenza di un’intensità solare minore (altro dato importante,

perché spesso il faro/pannello non può essere posizionato perfettamente a sud oppure è “oscurato” dalla vegetazione).

2) l’efficienza del led.

Per consumare meno e dare più luce possibile, è consigliato avere un led con un’altissima efficienza, superiore ai 150 lumen/watt, in modo tale da dare luce consumando il meno possibile (questo significa una maggior durata della batteria).

3) la “dimensione” della batteria

Forse la parte più importante, ci fa subito capire quanto potrà durare la luce emessa dall’apparecchio. Le batterie si misurano in volt e Amper/ora. Per capire i calcoli, facciamo un esempio pratico, il più sfavorevole possibile: poniamo di voler garantire luce dal faro per 14 ore (durata

S LE 24 SOLE Magazine
La linea Sole di fari con pannelli fotovoltaici alimentati ad energia solare

massima di buio in inverno, cioè dalle ore 17 alle ore 7 della mattina successiva); poniamo di installare il faro su un palo da 7 metri fuori terra e che, per avere luce, sia necessario sprigionare 10.000 Lumen. Un faro molto efficiente, esempio 170Lm/w, consumerà circa 60W. Essendo la tensione della batteria 12 Volt (come la tensione dei led), dobbiamo fare il seguente calcolo: Per avere 60W per 14 ore da una batteria a 12 Volt saranno necessari: 60Wx14ore/12Volt= 70Ah

Ora, capiamo bene che una batteria da 70 Ah per 12Volt costerebbe, da sola, 2.000€, portando il prezzo del faro insostenibile per chiunque. Come fare dunque? Ecco che entra in funzione la “tecnologia”.

4) la “tecnologia di dimmeraggio”.

Questa è la chiave di volta degli ultimi anni. La tecnologia ci permette di avere la possibilità di dimmerare il faro,

cioè di abbassare la luminosità per tutta la notte oppure in una determinata fascia oraria, ad esempio in piena notte, naturalmente se non passano macchine. Qualora dovesse passare qualcuno, un apposito sensore (meglio microonde, più preciso) farà immediatamente tornare il faro al 100% della sua luminosità per il tempo necessario al passaggio (di solito 20 secondi).

Con questo stratagemma (che ci permette infinite possibilità), possiamo ad esempio settare il faro con il 100% della luce nella prima parte della serata (normalmente quella più trafficata), poniamo fino alle ore 20.00, poi al 25% fino all’alba (se passa qualcuno grazie al sensore si torna al 100% per 20 secondi). Ecco che, nell’esempio sopra, non abbiamo più bisogno di avere 60W per 14 ore, bensì:

• 100% della luce (quindi 60W) dal tramonto (ore 17) alle 20, quindi per 3 ore.

• 25% della luce (quindi 15W) per le restanti 11 ore, fino cioè alle alle 7 di mattina.

La capacità della batteria sarà quindi: (60Wx3ore/12Volt) + (15Wx11ore/12Volt) = 15 + 14 = 29 Ah.

Oppure, se ci troviamo ad esempio in una strada di montagna, settare direttamente per tutta la notte il faro al 25% se non passa nessuno. In questo caso avremo bisogno di:

• 25% della luce (quindi 15W) per tutta la notte, 14 ore. La capacità della batteria sarà quindi: 15Wx14ore/12Volt = 18 Ah

E via con infinite possibilità. Capiamo così che, una batteria da 29 oppure 18ah ha un prezzo (e una dimensione e peso) decisamente più abbordabile rispetto ad una di 70 Ah, rendendo di fatto il faro economicamente sostenibile.

S LE 25 SOLE Magazine

Rilanciamo lo sport

Albairate, Torre de’ Negri e Civate sono tre Comuni nei quali le operazioni di relamping di impianti obsoleti ed energivori hanno permesso di restituire ai cittadini e, soprattutto, agli sportivi tre campi da gioco perfettamente illuminati e, per questo, perfettamente fruibili per allenamenti e partite. E’ evidente come, grazie alla corretta illuminazione, superfici quali campi sportivi, aree gioco e piazze recuperino quello che è il loro scopo finale, ovvero favorire l’aggregazione dei cittadini.

Albairate

Ad Albairate la Sole ha effettuato la riqualificazione dell’impianto di illuminazione del locale campo da calcio a 11. Un progetto che è stato

portato a termine abbattendo le torri faro esistenti e sostituendole con altre nuove, alte ciascuna ben 18 metri In cima alle torri, Sole ha installato efficaci dispositivi a led di ultima generazione che donano oggi una quantità di lumen decisamente superiore

a quella disponibile fino a prima dei lavori. Di questo progetto abbiamo parlato con il tecnico comunale, architetto Alessio Turati: «La realizzazione dell’intervento al campo sportivo è stata decisa e portata a termine perché l’impianto esistente era ormai troppo vecchio e inefficiente per esaudire le esigenze di efficienza e risparmio odierne. Le vecchie luci erano estremamente energivore, mentre i pali ancora stabili. In un primo momento si era pensato di sostituire solo i fari, poi, considerando anche il contributo regionale che si profilava all’orizzonte, abbiamo optato per un rifacimento ex-novo. Per portare a termine la riqualificazione abbiamo ottenuto 37.000 euro

S LE 26 SOLE Magazine
Arch. ALESSIO TURATI Tecnico comunale di Albairate

Ad Albairate, Torre

De Negri e Civate tre virtuosi esempi che favoriscono l’aggregazione

dal Pirellone preparando direttamente in Comune tutta la documentazione necessaria: in effetti, avendo codificato i bandi regionali, su questo fronte riusciamo a operare in autonomia.

Diverso invece il discorso della rendicontazione, più complicata, ma necessaria perché usufruendo di soldi pubblici siamo soggetti a controlli dell’apposita commissione. Quello per il finanziamento al relamping del campo da calcio è già stato fatto: abbiamo dovuto dare conto del progetto, delle determine e di tutti gli step che ci hanno portato alla realizzazione del progetto. Il tutto è terminato con la richiesta di nuova presentazione della documentazione»

Turati spiega che scoprire i nuovi bandi, grazie al portale regionale dedicato (www. bandi.regione.lombardia. it/) non è difficile: «Il sito web agevola molto gli enti locali - conferma l’architettoorientarsi al suo interno non è facile, ma una volta compreso il meccanismo ci si adatta»

I lavori per realizzare il nuovo impianto si sono protratti dall’inizio di febbraio al 26 aprile 2021 e il risultato ottenuto è ottimale: «Tanto che ora stiamo pensando di attuare il relamping di tutti i campi da gioco del centro

sportivo: campo da tennis coperto, calcetto scoperto e palestra. Abbiamo anche intenzione di installare un impianto fotovoltaico e di sostituire la caldaia, oltre che di installare altri sistemi isolanti». Intanto sul campo da calcio si gioca: «Sì - conclude l’architetto Turati - i commenti dei giocatori della Robur Albairate sono positivi. Ci manca solo da verificare l’entità del risparmio che abbiamo ottenuto fin’ora perché al momento non è stato possibile confrontare l’ultima bolletta con quelle precedenti»

Torre De’ Negri

Anche a Torre De Negri, in provincia di Pavia, è stato attuato il relamping del campo sportivo da parte del Comune, posizionando nuovi pali e installando su di essi fari a led. «Il nostro campo a 7 - racconta Vito Pasi, architetto

S LE 27 SOLE Magazine

e tecnico comunale - non era a norma né per le sue dimensioni, né per l’impianto di illuminazione. Per questo motivo l’amministrazione comunale è intervenuta risolvendo entrambi i problemi».

Oggi il campo a sette di Torre De Negri misura 60 metri per 30 ed è illuminato con fari dalle prestazioni migliori rispetto a quelle che erano indicate nel capitolato. «La scelta migliorativa è stata effettuata direttamente dall’azienda appaltante che ha così installato dispositivi in grado di raddoppiare il numero di lux previsti dal regolamento per il gioco amatoriale (100 i lux medi prescritti dalle normative, 195 quelli installati dalla Sole, ndr)”, ha aggiunto Pasi. “Il finanziamento del

relamping è stato abbastanza agevole, ottenuto attraverso i fondi per gli interventi di efficientamento energetico messi a disposizione dal Governo per i piccoli Comuni». Quello attuato a Torre de Negri è solo un primo intervento di riqualificazione dell’illuminazione di un’area destinata alla pratica sportiva: «Lo integreremo presto con l’adeguamento dell’impianto della tensostruttura del Centro Civico, dove solitamente ospitiamo eventi, sagre e feste ma anche partite di basket e volley. Al momento la spesa che abbiamo sostenuto è di circa 70.000 euro, di cui 50.000 per pali e relamping», conclude il tecnico.

Quando gli chiediamo quanto si risparmia, purtroppo non

S LE 28 SOLE Magazine

ci sono ancora certezze: «Al momento - spiega - siamo certi che l’intervento sia migliorativo, tuttavia non abbiamo potuto ancora testare il nuovo impianto perché, nonostante reiterate richieste e reclami, Enel Energia non ha ancora allacciato il contatore (che è già stato pagato). L’impianto dunque c’è e funziona, ma manca la corrente per alimentarlo: speriamo che l’impasse si risolva presto perché la nostra struttura è una delle poche aperte agli sportivi amatoriali di tutti i dintorni» Ed ecco, ancora una volta, che la corretta illuminazione finisce positivamente con l’incentivare la pratica dello sport e, conseguentemente, l’aggregazione tra persone

Civate

L’intervento portato a termine nel comune lecchese risale a prima della pandemia. «È stato un relamping diviso in due parti - ricorda il sindaco

Angelo Isella – Dapprima abbiamo infatti provveduto a rinnovare ed efficientare la palestra del polo scolastico in via Abate Longoni, quindi tutto il centro sportivo di via Baselone»

Interventi che sono stati portati a termine approfittando dei fondi statali previsti dalla legge 58/2019: «La normativa prevede che fino al 2024 ai comuni con meno di 5.000 abitanti vengano erogati in automatico 50.000 euro all’anno da spendere per l’efficientamento energetico e per la messa in sicurezza. In quella prima occasione ne abbiamo approfittato per rinnovare gli impianti di illuminazione, che erano ormai obsoleti ed energivori. L’operazione portata a termine in palestra si è conclusa con la sostituzione di tutti corpi illuminanti di vecchia concezione con led di ultima generazione. I lavori hanno riguardato sia l’area riservata al gioco, sia gli spalti, oltre a infermeria e spogliatoi Ricordo che l’intervento

Sopra, il tecnico di Torre de Negri, Vito Pasi.

Nella foto a sinistra e nelle pagine precedenti, particolari dell’esecuzione di scavi per le torri faro e relamping presso i campi di calcio di Albairate e Torre de Negri

Sopra, il proiettore Sole utilizzato per il relamping della palestra di Civate (foto sotto)

S LE 29 SOLE Magazine

Particolari di alcuni proiettori utilizzati per il relamping dell’impianto da beach volley di Civate (a destra) e dei campi di calcio di Albairate e Torre de Negri (al centro)

è stato portato a termine senza interrompere l’attività, approfittando anche delle vacanze di Natale». Una volta terminati i lavori in palestra, il Comune ha stabilito di procedere con il relamping del centro sportivo: «In questo caso, l’intervento ci ha permesso di migliorare notevolmente la struttura che attira sempre un cospicuo numero di utenti. Abbiamo rinnovato gli impianti di illuminazione del campo sportivo in sintetico, del campo da beach volley, della tensostruttura che ospita calcio a 5, basket e volley, nonché il bar che si trova all’interno dell’area».

Il sindaco di Civate, Angelo Isella. “Da quando abbiamo la nuova illuminazione, il campo da beach volley è molto richiesto, soprattutto in orari serali”

Il risultato ottenuto è duplice: «Accanto al sensibile risparmio energetico (con bollette ridotte di circa un quinto), è migliorata anche la fruibilità degli impianti: in palestra, per esempio, durante gli allenamenti è sufficiente accendere solo una parte dei

fari. Il campo da gioco viene illuminato al 100% solo in occasione delle partite ufficiali. Al centro sportivo, inoltre, non è solo migliorata la fruibilità, ma si è anche incentivato l’utilizzo delle strutture esistenti: giusto per fare un esempio, da quando abbiamo

la nuova illuminazione, il campo da beach volley è diventato particolarmente richiesto soprattutto negli orari serali»

Che poi è il potere aggregante che da sempre la luce riveste: più la luce è gradevole e vivace, più la gente ha piacere nel riunirsi per trascorrere qualche ora all’insegna del divertimento e dell’attività fisica in compagnia. Altri interventi di relamping in vista? «Sì - conclude Isella – ma riguardano il Palazzo Comunale per il quale è in corso di realizzazione un più ampio progetto di ristrutturazione».

S LE 30 SOLE Magazine

Focus tecnico:

quanta luce nei campi di calcio?

Il dilemma di quanta luce dare su un impianto sportivo è annoso; sovente si tende a dare il maggior quantitativo di luce possibile, dimenticandosi di andare prima a identificare con precisione cosa si dovrà fare su quel campo da gioco (ovvero quello che le norme CONI definiscono come “livello

di attività”). Se il campo serve, ad esempio, per allenamenti, sarà sprecato (sia in termini economici per il quantitativo di fari da usare sia dopo, una volta accesa la luce, in termini di consumo di corrente) illuminare il campo come se dovesse giocare la serie A. Il consiglio è sempre quello di identificare

bene l’utilizzo e rispettare le norme specifiche per quella tipologia

Un sunto delle norme CONI relative all’illuminazione, per esempio di campi di calcio a 5 (norme scaricabili integralmente sul sito https://www.coni.it/it/ impianti/norme-e-regolamenti. html) è il seguente:

S LE 31 SOLE Magazine
Il consiglio è quello di identificare bene l’utilizzo e rispettare le norme indicate per quell’attività sportiva in particolare
TIPOLOGIA LIVELLO ATTIVITÀ* ALL’APERTO AL COPERTO ILLUMINAMENTO MEDIO Em[Lx] UNIFORMITÀ Emin/Em ILLUMINAMENTO MEDIO Em[Lx] UNIFORMITÀ Emin/Em CALCIO A 5 3 500 0,7 750 0,7 2 200 0,7 500 0,7 1 100 0,5 200 0,5 *Livello attività: 1: attività non agonistiche // 2: attività agonistiche a livello locale // 3: attività agonistiche a livello nazionale o internazionale GUIDO DELL’ORO, Consulente Sole srl info@soleluce.it

Arrivati alla fine, verrebbe da chiedersi: perché questa pubblicazione? La risposta, in realtà, è semplice. Se da un lato è vero che ci è piaciuta l’idea di valorizzare e sponsorizzare in parte il nostro lavoro, frutto di tanto impegno e tanti sacrifici, dall’altro è il “come farlo” dove abbiamo pensato di fare la differenza. Di solito, quando andiamo a visitare un cliente nuovo, siamo noi a spiegare ai tecnici quello che, secondo noi ovviamente e con molta modestia, devono fare, come districarsi intorno all’ingarbugliato mondo del risparmio energetico, quale opera preferire e quale magari posporre perché porta un risultato, in termini di efficientamento energetico, inferiore etc… Questo è il frutto di anni di esperienza e di “strada”, ed è quello che,

SUL PROSSIMO NUMERO…

Nella prossima uscita, ci piace l’idea di continuare a condividere delle storie reali, mantenendo il focus ampio in modo da abbracciare interventi diversificati il più possibile: scuole, municipi, strade, impianti sportivi e, naturalmente, tante tante informazioni sui bandi a disposizione…

vediamo tutti

comunemente, si chiama professionalità: è il patrimonio forse di maggior valore che può avere un’azienda. Ma ha un limite: è “unidirezionale”; cioè devi credere a quello che ti dico e dobbiamo avere la stessa visione. Altrimenti rischio di mal consigliarti. L’idea che ci ronzava in testa era proprio quella di trasformare questa unidirezionalità in multidirezionalità. Come? Dando la parola ai diretti interessati. Questo perché ci siamo accorti, con il tempo, che con la Pubblica Amministrazione, le variabili in gioco sono molteplici, a volte anche a noi sconosciute in principio. Perché, per esempio, procedere al relamping di un campo di calcio con led risparmiando x, quando facendo il relamping da un’altra parte posso risparmiare x +10%? Oppure perché illuminare una strada di montagna e non invece utilizzare quei fondi per un intervento diverso e più “semplice”?

Perché decidere di cambiare i serramenti in una scuola invece che installarvi, per esempio, dei pannelli solari? Perchè le pubbliche amministrazioni ragionano (anche) con altri parametri: quelli della popolazione. Pensano, per esempio, che i ragazzi che potranno poi usufruire di

quel campo da calcio sono più importanti del risparmio netto di energia ottenuto, che un incidente evitato nella pericolosa strada di montagna ha più valore del costo stesso dell’intervento o che i ragazzi nella scuola, con i serramenti nuovi, passeranno un inverno più confortevole, senza spifferi e trarranno maggiori benefici rispetto a quanto gioverebbe loro un impianto fotovoltaico… Proprio per questo, l’idea di raccontare alcuni dei lavori svolti con le parole dirette di chi le ha commissionate, crediamo permetta di regalare multidirezionalità, di comprendere appieno le dinamiche di scelta, di analizzare un progetto con la stessa visione appunto di chi lo ha scelto. Abbiamo poi deciso di mettere nomi, cognomi, foto per creare collegamenti, per dare a tutti la possibilità di confrontarsi in maniera ancor più diretta chiamando, chiedendo, scrivendo. Invitiamo tutti a non avere timore a farlo. Chiamatevi, conoscetevi, prendete spunto l’uno dall’altro. Perché l’intelligenza non teme mai il confronto; lo spera. Tutto questo perché dobbiamo sempre ricordarci una cosa: “sebbene vediamo tutti lo stesso mondo, lo vediamo con occhi diversi.” (Virginia Woolf)

S LE 32 SOLE Magazine
“Sebbene
lo stesso mondo, lo vediamo con occhi diversi.”
GIANLUCA ORIO Amministratore Sole srl info@soleluce.it
RISPARMIO ENERGETICO FINO AL 70% • Relamping di edifici comunali, scuole, biblioteche, palestre, centri sportivi, illuminazione stradale... • Prodotti dedicati per ogni tipologia di intervento e possibilità di personalizzazioni. • Studi illuminotecnici, preventivi, progetti completi POSSIBILITÀ DI USARE BANDI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO Info e contatti: SOLE srl BRAONE (BS) Via Provinciale 23/D LECCO (LC) Corso Promessi Sposi 23/D Tel. 0364.434054 www.soleluce.it info@soleluce.it LED € NOLEGGIO OPERATIVO
ILLUMINAZIONE LED E FOTOVOLTAICO • Relamping di edifici comunali, scuole, biblioteche, palestre, centri sportivi, illuminazione stradale… • Installazione impianti fotovoltaici e di accumulo POSSIBILITÀ DI USARE BANDI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO Info e contatti: SOLE srl BRAONE (BS) Via Provinciale 23/D LECCO (LC) Corso Promessi Sposi 23/D Tel. 0364.434054 www.soleluce.it info@soleluce.it LED € NOLEGGIO OPERATIVO

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
SOLE Magazine by Netweek - Issuu