GO SPORT VALLE D'AOSTA

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Quando lo sport diventa EMOZIONE

AUTUNNO INVERNO PRIMAVERA ESTATE

UN MIX PERFETTO TRA SPORT E NATURA

Valle d’Aosta, l’ambiente ideale per praticare attività outdoor

Sportivi di tutto il mondo, amanti delle attività outdoor, ecco il posto che fa per voi! Può sembrare un invito o uno slogan spropositato ed eccessivo? No, se quel luogo è la Valle d’Aosta che è davvero l’ambiente ideale per un gran numero di discipline. In tutte le stagioni dell’anno, atleti e appassionati possono trovare le località più adatte per dar sfogo alle loro passioni immersi nella natura. L’elenco è ampio e nelle prossime pagine potrete sicuramente trovare quello che fa per voi.

Proponiamo interessanti percorsi a piedi per gli amanti del trekking, dal Cammino Balteo alla Via Francigena fino alle Alte Vie sulle montagne più alte d’Europa. Chi preferisce le due ruote scoprirà un ventaglio di proposte che spaziano dalle pedalate in mountain bike al downhill, dal freeride alla bici da strada per affrontare le salite rese famose dal Giro d’Italia. Ma in primavera e in estate ci si potrà cimentare anche negli sport d’aria come il parapendio o in quelli d’acqua a cominciare dal rafting fino al canyoning, senza trascurare il golf, con invidiabili green in quota, o l’equitazione con passeggiate a cavallo alla scoperta dei castelli valdostani. Se poi pensiamo all’inverno: sci di discesa, sci di fondo, sci alpinismo, snowboard, camminate con le racchette, pattinaggio, sleddog… Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti!

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Colle aperto in estate

Colle aperto in estate

Col ouvert en été Pass open in summer Pass im Sommer geöffnet Paso abierto en verano

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Coordinatore

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Finito di stampare: settembre 2023

4 AUTUNNO: La magia del foliage 6Trekking immersi nei colori dell’autunno 7 Foliage lungo il Cammino Balteo 8 Mountain bike per tutti, tra montagne e boschi 10 INVERNO: Abbraccio tra fiocchi e cielo 12 800 Km di meravigliose piste 13 Sciare immersi in paesaggi mozzafiato 14 Camminare con le racchette sulla neve fresca 15 Tanti emozionanti sport anche sul ghiaccio 16 PRIMAVERA: Spettacolo di fiori e ruscelli 18 Cammino Balteo, 23 tappe per quasi 350 km 19 Via Francigena, guidati dalla fede 20 In bicicletta sulle salite del Giro d’Italia 21 In volo su cime innevate e castelli da favola 22 ESTATE: Emozioni tra relax e avventura 24 Alla scoperta dei rifugi in alta quota 25 Scendere lungo i pendii valdostani sulle due ruote 26 Tra le fresche acque con canoe, kayak e gommoni 27 In sella per chi apprezza il turismo equestre
Appuntamenti sportivi da non perdere
La parola ai nostri campioni Sommario Pubblicazione in abbinamento ai settimanali del circuito editoriale Netweek e/o altre testate edite da Netweek e/o altre testate edite da società controllate e/o collegate a Netweek Pubblicità: Publi (iN) Via Campi 29/L - Merate (LC) Testi a cura di Giuseppe Pozzi
fornite da Regione Autonoma Valle d’Aosta e Adobe Stock
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Foto
impaginazione
Cangemi
Grafica e
Clarissa
dell’iniziativa Michel Henry
Ciscra s.p.a. Villanova del Ghebbo (RO)

La magia del foliage

Suggestivi paesaggi da scoprire a piedi o in bici

La Valle d’Aosta è una regione bellissima da visitare in qualsiasi stagione, ma l’autunno è un periodo particolarmente magico.

Le temperature più fresche rendono le attività all’aria aperta più piacevoli, e i colori delle foglie che cambiano rendono i paesaggi ancora più suggestivi. “L’autunno è una seconda primavera, quando ogni foglia è un fiore”, affermava lo scrittore Albert Camus.

Quindi se cerchiamo una vacanza, un week

end o anche solo una giornata all’insegna della natura, della cultura e del buon cibo, la Valle d’Aosta è la destinazione perfetta, e proprio in autunno si possono godere al meglio tutte le sue ricchezze.

Sono innumerevoli i sentieri per tutti i livelli di esperienza, da percorrere a piedi o in mountain bike, per ammirare i boschi ricoperti di colori vivaci, e le escursioni diventano un’esperienza ancora più emozionante. Infatti queste gite, oltre che tenerci in forma e a contatto con la natura, possono essere l’occasione giusta per

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scoprire i tesori della Valle d’Aosta: storici e artistici, tra castelli e fortezze medievali, ed enogastronomici, gustando i sapori tipici di questa terra. Questo è il periodo della vendemmia e della produzione dei vini di montagna, oltre che della raccolta delle mele e delle castagne, della produzione del lardo e della fontina (soprattutto quella di alpeggio).

Inoltre, l’autunno è la stagione in cui si svolgono numerose feste ed eventi della tradizione, mantenendo in vita la cultura e la gastronomia locale. Solo per fare alcuni

esempi, dal Marché au Fort, la mostra mercato al Forte di Bard, alla finale regionale della Bataille de Reines, la manifestazione che valorizza la razza bovina valdostana. Attraverso le feste dell’uva (Chambave e Donnas) o delle mele (Antey-Saint-André e Gressan), la regione propone i propri “frutti” alla curiosità enogastronomica dei visitatori.

Naturalmente in autunno la Valle d’Aosta, oltre al trekking e alla bici, offre tantissime altre possibilità per fare attività sportiva e godere dei suoi bellissimi paesaggi.

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TREKKING IMMERSI NEI COLORI DELL’AUTUNNO

La magia dei colori autunnali accende anche in Valle d’Aosta l’interesse per il leaf peeping o fall foliage, ossia l’osservazione e collezione di foglie per creare “dipinti di stagione”. I suoi paesaggi montani, boschivi e lacustri si tingono di mille sfumature di rosso, giallo, arancione e verde, creando un’atmosfera magica e suggestiva.

Ammirare il foliage può essere l’occasione giusta per fare trekking in mezzo a un paesaggio unico. Il periodo migliore è da metà settembre a fine ottobre: le temperature si abbassano e le foglie degli alberi iniziano a cambiare colore.

I colori più intensi si possono ammirare nelle zone più alte della regione, come, ad esempio, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. Di seguito suggeriamo alcuni luoghi da non perdere.

FACILI PASSEGGIATE PER FAMIGLIE

La Valle d’Aosta è ricca di percorsi immersi nella natura che possono essere affrontati senza troppa fatica anche dai più piccoli. Ad esempio, si consiglia un’escursione al Lago di Lod, nel

comune di Chamois: partendo dalla piazza del paese si arriva al laghetto alpino in poco più di mezz’ora per un dislivello di circa 200 m. Oppure si può pensare a un breve itinerario ad anello che parte dal borgo medievale di Pontboset e segue il corso del fiume Ayasse tra le sue minuscole frazioni e ombrosi boschi di castagno e che permette di godere dei bellissimi scorci sugli antichi ponti e sui torrenti della zona, La Manda e Brenve. Si può percorrere in meno di un’ora in entrambi i sensi di marcia, per una lunghezza totale di circa 3,5 km e un dislivello di 350 m. Altrettanto semplice è la gita all’Eremo di San Grato a Pila: in mezz’ora, per un dislivello di soli 73 m, si arriva alla meta lungo un percorso pianeggiante nel bosco che si imbocca nei pressi della partenza della telecabina.

Il grande lago artificiale di Place Moulin, a 2000 m di altitudine nel comune di Bionaz, nella Valpelline, è famoso per il suo colore intenso e per il paesaggio naturale circostante che in autunno regala sfumature di colori davvero impressionanti. Il villaggio di Prarayer si raggiunge in un’ora di cammino lungo la strada sterrata che costeggia il lago per circa 4 km. Il rifugio in fondo al lago è solitamente aperto, neve permettendo, fino al primo novembre. Sempre a Bionaz, il lago Lexert, raggiungibile in auto, consente di passeggiare nella quiete e tra i colori dell’autunno riflessi nel piccolo specchio d’acqua.

Al lago d’Arpy in autunno, nelle giornate serene, la vista spazia sul massiccio montuoso del Monte Bianco e sulla tavolozza di colori che circonda il lago, dal rosso del sottobosco di mirtilli al giallo oro dei larici. Nella Val Ferret, sopra Courmayeur, le piste di fondo si trasformano in piacevoli passeggiate e le piante a foglia larga cedono progressivamente il passo ai “sempreverdi”. Sempre a Courmayeur, in località Plan Gorret, si trova il Parco Abbé J.M. Henry e sono visibili ligustro, prugnolo, rosa canina e pimpinellifolia, biancospino, lantana e lonicera, più specie esotiche tra cui un douglas e un abete gigante.

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I LAGHI DELLA VALPELLINE CON VISTA MONTE BIANCO

FOLIAGE LUNGO IL CAMMINO BALTEO

Partiamo dal Cammino Balteo, che ovviamente può essere scoperto in tutte le stagioni, ma in autunno offre alcuni scorci meravigliosi: a media e bassa quota costeggiando la valle centrale, tra vigneti soleggiati che in autunno si tingono di calde sfumature, cornice anche a suggestivi castelli medievali e ad altre importanti vestigia storico-artistiche.

Percorrendo in particolare la tappa 18, tra Aymavilles e Aosta, la tappa 20 nel territorio di Chambave o la tappa 3 nel tratto di Donnas, è possibile ammirare i colori dei vigneti, coltivati spesso su terrazzamenti sostenuti da muretti a secco che caratterizzano il paesaggio in maniera inconfondibile.

A Châtillon, tra le tappe 20 e 21, il parco del castello Passerin d’Entrèves è un punto d’osservazione straordinario, grazie agli alberi monumentali. Numerosi aceri lo tingono di rosso in varie zone, fino al giardino rinascimentale francese (aperto fino a metà novembre). Sempre a Châtillon si può visitare il parco del castello Gamba dove vivono più di 150 alberi tra cui colorati aceri e faggi oltre ad alcune piante monumentali. Anche nella riserva naturale del Lago di Vil-

la a Challand-Saint-Victor, nei pressi della tappa 6, le calde gradazioni dei colori autunnali accompagnano i visitatori nella loro passeggiata a bordo lago. L’area protetta si raggiunge in auto, ma gli amanti del trekking possono arrivarci anche percorrendo l’itinerario escursionistico che parte da Torille (Verrès).

A Verrès, comune di collegamento tra le tappe 21 e 22 del Cammino, risalendo la strada regionale della Val d’Ayas, è possibile visitare l’arboreto Borna di Laou (luogo del lupo): la variegata vegetazione è illustrata da cartelli, con nomi scientifici e comuni; s’incontrano, oltre alle specie autoctone, ciliegi, frassini, castagni e nespoli.

A Verrayes, snodo tra le tappe 8 e 9, si trova l’arboretum Abbé P.L. Vescoz con molte varietà di piante, anche non autoctone, tra cui cedro, douglas, cipresso italico e sequoia.

In località Entrebin, sulla collina di Aosta, non lontano da Arpuilles, località tra le tappe 11 e 12 del Cammino, è sito il Parque d’Euntrebeun, arboreto che ospita una varietà di circa 200 specie di varia qualità cromatica grazie al giallo di frassini e olmi e all’arancio dei castagni.

SULLE TRACCE DEI WALSER, TRA TREKKING E CULTURA

Un itinerario a piedi per scoprire un antico popolo valdostano. È il Grande Sentiero Walser, un percorso trasversale alla Valtournenche, alla Val d’Ayas e alla Valle di Gressoney che segue le tracce di questo antico popolo che, a partire dal XII secolo, colonizzò queste terre contribuendo a modellarne significativamente i paesaggi. Si tratta di un percorso che parte dal Colle del Teodulo, situato nelle Alpi Pennine tra il Cervino a ovest e il Breithorn a est, e si conclude a Issime, un piccolo centro della media Valle del Lys a 953 m di altitudine, ai piedi del Mont Néry dove, ancora oggi, viene parlato un dialetto di chiara radice germanica, denominato titsch, eredità lasciata proprio dai Walser.

Lungo il percorso, una serie di pannelli interpretativi aiuta a riconoscere e ricostruire i segni della cultura che s’incontra sul territorio. Affrontando il sentiero, si ripercorre la via intrapresa dai Vallesani, che tra il XII e il XIV secolo migrarono in cerca di nuove terre e ci si immerge in un passato caratterizzato dal profondo legame tra l’uomo e l’ambiente, permettendoci di scoprire la vita delle genti di montagna, persone operose e ingegnose abituate alla fatica, che parlano dialetti di popolazioni lontane.

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MOUNTAIN BIKE PER TUTTI, TRA MONTAGNE E BOSCHI

L’autunno è la stagione ideale per percorrere in sella a una mountain bike gli oltre 1.000 km di itinerari sterrati che attraversano la Valle d’Aosta, tra boschi, sentieri e strade poderali, nella natura incontaminata alla scoperta di storia e prodotti tipici. Sono tantissimi gli itinerari che questa regione offre, adatti a ogni tipo di gamba, percorsi brevi o lunghi, facili per tutta la famiglia o più difficili per ciclisti allenati.

PERCORSI ADATTI ALLE FAMIGLIE

Un itinerario interessante dal punto di vista paesaggistico e adatto alle famiglie è il ru Courtod, percorribile dal Col de Joux a Saint-Jacques. Si tratta di un canale irriguo di origine medioevale che nasce dai ghiacciai: 25 km con partenza e arrivo nella frazione Barmasc e un dislivello di 300 m. Solamente il tratto da Barmasc alla progressiva chilometrica 1.500 presenta qualche difficoltà, ma che, se affrontate con il giusto spirito, introducono alla filosofia della MTB in montagna. Un altro bellissimo itinerario tra boschi di larici, adatto a tutti, anche a famiglie con bambini - solo 5 km di lunghezza - è quello che dal Colle San Carlo (1.951 m), sulla strada che collega Morgex a La Thuile, conduce al Colle della Croce e al Lago d’Arpy: giunti al lago la vista sulla catena del Monte Bianco è spettacolare.

NEL PARCO

DEL GRAN PARADISO

La Valle di Cogne è certamente una delle mete più interessanti, un angolo di natura incontaminata nel cuore del Parco Nazionale Gran Paradiso che rappresenta la meta perfetta per escursioni a due ruote a vari livelli. Con i suoi sette itinerari, Cogne offre l’occasione perfetta non solo ai più esperti, bensì a tutti, bambini inclusi, per praticare un’attività sportiva entusiasmante, nel pieno rispetto della natura. Ad esempio, un percorso di media dif-

ficoltà, solo 12 km e un dislivello di 200 m, parte dalla piazza di Cogne e attraversa i prati di Sant’Orso fino alla croce di Buthier, passando per il ponte di legno sul torrente Valnontey. Il tracciato sale costantemente alternando tratti pianeggianti a brevi tratti in salita fino al villaggio di Valnontey, a 1.667 m di altezza. Si prosegue nella valle fino a raggiungere le località Leutta, Pra-Su-Piaz e Fietselin dove si attraversa il ponte e si prosegue fino all’alpe Vermiana, raggiungendo i 1.731 m.

QUANTI BIKE PARK!

L’intera Valle d’Aosta è il regno delle due ruote e i Bike Park di Pila, La Thuile e Breuil-Cervinia sono ormai mete privilegiate per chi ama la mountain bike. Oltre a offrire facili escursioni adatte a chiunque, anche ai meno esperti, propongono discese di downhill, teatro anche di gare internazionali, che è meglio lasciare ai più capaci.

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NELLA VALLE DEL GRAN SAN BERNARDO

Un altro interessante itinerario si snoda lungo la Valle del Gran San Bernardo, percorrendo quelli che sono i segni del paesaggio realizzati dall’uomo: si parte da Arpuilles, frazione del comune di Aosta, si costeggia il canale irriguo denominato “Ru Neuf”, si passa per la suggestiva Alpe Arolla da dove si può godere una meravigliosa vista sul Grand Combin e sulla Valpelline, si raggiunge il Rifugio Chaligne - dove è possibile sostare, rifocillarsi ed eventualmente dormire - si transita sulla strada militare di Condemine Gran Testa e si percorrono i sentieri pedonali della vallata. Il percorso – lungo 32 km con un dislivello di 900 m - si sviluppa principalmente su strada poderale, anche se non mancano divertenti tratti in single track e più rilassanti passaggi su asfalto.

I MAGICI SCORCI DI PROMORON

Concludiamo con un itinerario nella Valtournenche, una delle mete maggiormente frequentate dagli amanti delle mountain bike perché ricca di itinerari. “I magici scorci di Promoron” è uno dei percorsi più battuti, poiché adatto alle famiglie e agli amanti della natura e perfetto per chi non vuole utilizzare gli impianti di risalita. Il sentiero ha come inizio l’abitato di Breuil-Cervinia e, dopo aver costeggiato il campo da golf e il bel laghetto della pesca sportiva, si snoda attraverso gallerie nella roccia, ruscelli e am-

bienti naturali unici per fascino e panorama, molto suggestivi, per concludersi al vecchio abitato di Promoron. La lunghezza è di 8 km, mentre il tempo di percorrenza stimato è di circa un’ora e mezza. Il percorso tocca molti punti panoramici dove è possibile fermarsi ad ammirare il paesaggio come il belvedere sugli alpeggi di Perrères e quello sul Cervino e le Grandes Murailles.

GIRO DELLE CANTINE: ALLA SCOPERTA DEI VINI VALDOSTANI

L’autunno è la stagione più adatta per un tour alla scoperta dei vigneti e delle cantine di vinificazione nel comprensorio dei comuni di Villeneuve, Aymavilles, Jovençan, Aosta, Sarre e Saint-Pierre: un itinerario di 30 km in mountain bike di media difficoltà.

Si parte da Villeneuve, si imbocca la passerella in legno che scavalca la Dora Baltea e si punta ad Aymavilles, dove si sale alla sede della cooperativa Cave des Onze Communes

L’itinerario prosegue poi sulle strade sterrate che attraversano i vigneti di Les Crêtes, offrendo splendidi scorci panoramici. Si prosegue l’itinerario costeggiando il fiume e attraversando l’abitato di Jovençan si giunge a Gressan. La passerella pedonale di recente costruzione consente di oltrepassare nuovamente la Dora, entrando nella periferia di Aosta e dirigendosi verso l’Institut Agricole Régional. Si riparte in direzione ovest, raggiungendo la strada panoramica collinare, fino al municipio di Sarre Oltrepassata la ferrovia, inizia un divertente tratto di sterrato lungo l’argine della Dora. Si prosegue così fino a Saint-Pierre, dove si potrà osservare il caratteristico castello di Sarriod de la Tour. L’itinerario prosegue attraverso le frazioni della collina fino a imboccare il ponte che riconduce a Villeneuve.

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Abbraccio tra fiocchi e cielo

Tra neve e alte vette, il regno degli sport invernali

Il regno del divertimento sulla neve è qui, ai piedi delle montagne più alte d’Europa: il Monte Bianco, il Cervino, il Monte Rosa e il Gran Paradiso. Sì, perché la Valle d’Aosta offre tutto ciò che gli amanti degli sport invernali possono desiderare: sci di discesa, sci di fondo, sci alpinismo o fuoripista, camminate con le racchette da neve..., senza dimenticare tutte le attività su ghiaccio, dal pattinaggio al cramponnage. Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti.

Perché la Valle d’Aosta è talmente ricca

di stazioni sciistiche, piste per ogni livello, snowpark straordinari, cascate di ghiaccio su cui arrampicarsi… che c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Bastano alcuni numeri per rendersene conto: con 19 stazioni sciistiche, tra cui località di fama internazionale come Breuil-Cervinia e Courmayeur, oltre 800 km di piste, 7 snowpark, numerosi itinerari fuori pista - raggiungibili con gli impianti di risalita o perfino in elicottero - ed efficienti sistemi di innevamento programmato, la Valle d’Aosta è perfetta per chiunque ami lo sci di discesa. E, per

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la gioia di chi non vuole perdere tempo, un unico skipass elettronico internazionale per accedere direttamente agli impianti di risalita in tutte le stazioni. Ma oltre alle attività sportive più classiche ci sono molte altre esperienze da provare, ad esempio: vi siete mai lasciati trainare dal vento con lo snowkite oppure avete mai fatto l’esperienza di essere trainati dai cani da slitta con lo sleddog?

In Valle d’Aosta sono avventure che potete provare!

E tra una discesa e una ciaspolata non si

può perdere l’occasione di gustare i sapori della Valle d’Aosta e partecipare alle sue tipiche feste tradizionali.

Oltre alla storica Fiera di Sant’Orso che, a fine gennaio, richiama migliaia di appassionati da tutta Italia e dalle confinanti Francia e Svizzera, per ammirare i frutti del lavoro di artisti e artigiani valdostani, non si possono assolutamente perdere gli straordinari mercatini di Natale, primo fra tutti il Marché Vert Noël del capoluogo, che lungo tutto il periodo delle festività attrae una grande quantità di visitatori.

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Indubbiamente lo sport invernale più amato e praticato sulla neve è lo sci e sciare in Valle d’Aosta, per chi ama la discesa, significa esplorare 19 stazioni di sci, 800 km di piste e 7 snowpark, ed esaltanti itinerari fuori pista raggiungibili con gli impianti di risalita o in elicottero dalle basi di heliski. I due grandi comprensori sciistici internazionali – quello di Breuil-Cervinia tra Italia e Svizzera e quello di La Thuile tra Italia e Francia – il grande comprensorio del Monterosa Ski – che include la Valle di Gressoney, la Val d’Ayas e sul versante piemontese la Valsesia – e le rinomate stazioni di Courmayeur e Pila, non deluderanno chiunque abbia una passione per questa disciplina sportiva. Chi preferisce piste meno frequentate apprezzerà, invece, le “piccole” località sciistiche di Antagnod, Brusson, Chamois, Champorcher, Cogne, Crévacol, Gressoney-Saint-Jean, La Magdeleine, Ollomont, RhêmesNotre-Dame, Torgnon, Valgrisenche e Valtournenche, ideali anche per le famiglie.

Breuil-Cervinia offre 150 km di piste che diventano 350 con il collegamento internazionale di Zermatt; la mitica pista del Ventina, il fuori pista,

l’heliski, le scuole di sci, gli impianti veloci e confortevoli. Non perdetevi il Matterhorn Glacier Ride II, il nuovo impianto che collega Breuil-Cervinia e Zermatt, la più alta traversata in funivia delle Alpi, in sospensione sui ghiacciai a quasi 4.000 m. Un panorama ineguagliabile che dovete assolutamente ammirare anche se non siete sciatori.

La Thuile offre 152 km di piste di tutti i livelli, parchi dedicati ai bambini, agli amanti dello snowboard e del bordercross, senza scordare la mitica pista Franco Berthod, tra le più spettacolari per le sue pendenze che raggiungono il 73%. Da sottolineare il nuovo tracciato di scialpinismo che unisce il versante italiano al versante francese. In particolare, il tratto italiano va da Les Suches fino al Colle del Belvedere, in una pista battuta e percorribile in piena sicurezza.

100 km di piste sono a disposizione degli sciatori nel comprensorio del Monterosa ski. Per gli scialpinisti, con un biglietto giornaliero di 15 euro - che permette di usufruire della funicolare Frachey-Alpe Ciarcerio, in Val d’Ayas, della funivia Stafal-Sant’Anna e della telecabina Stafal-Gabiet, in Valle di Gressoney -

si ha accesso alle piste battute e dedicate agli scialpinisti.

A Courmayeur, ai piedi del Monte Bianco, 100 km tra piste e fuori pista soddisferanno dall’amante della natura al principiante, dall’agonista al free rider, ognuno troverà la sua neve.

Da Aosta alle piste in soli 20 minuti, dimenticandosi dell’auto se decidete di sciare a Pila: qui trovate le comodità e i servizi della città, la quiete e il fascino della montagna.

E ancora, Torgnon la stazione ideale per agonisti, virtuosi del freestyle, principianti e bambini, mentre sciare a Champorcher, nella zona del Parco Regionale del Mont Avic, significa immergersi nella natura. La stazione di Crévacol che si estende sul territorio di Saint-Rhémy-en-Bosses (1.519 m), a soli 20 minuti da Aosta, ma lontano dalle grandi folle, offre piste soleggiate per tutti i gusti, al cospetto del Colle del Gran San Bernardo.

UN PARADISO PER SNOWBOARDER E FREESTYLER

Snowboard è sinonimo di divertimento: gli amanti del “powder”, alla costante ricerca di neve fresca, troveranno in Valle d’Aosta una scelta illimitata, tra ripidi couloirs, soffici panettoni incontaminati da tracciare, chilometri di percorsi per esprimere creatività e stile, alla ricerca di emozioni sempre nuove. Anche per i freestyler la scelta tra gli snowpark è ampia: l’Indian Park di Breuil-Cervinia, lo snowpark più alto d’Europa, lo snowpark di Pila, dedicato agli snowboarder più agguerriti per citarne alcuni.

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800 KM DI
PISTE

SCIARE IMMERSI IN PAESAGGI MOZZAFIATO

Centinaia di chilometri di piste sempre perfettamente battute, sia per la tecnica classica che per la tecnica libera. La Valle d’Aosta è definita il regno anche dello sci di fondo. Spesso le piste attraversano ambienti selvaggi e incontaminati, tra i boschi o nei fondovalle, lungo i torrenti o attorno ai laghi, dove non è raro incontrare animali selvatici. Molte stazioni di sci hanno anche un “Foyer de fond”, una struttura di servizio per gli sciatori con locali per la sciolinatura, spogliatoi e docce. La Valle d’Aosta offre un ventaglio davvero interessante di possibilità per gli amanti di questa specialità: 22 stazioni in tutto il territorio valdostano

A cominciare da Cogne. Se, infatti, la Valle d’Aosta può essere definita il regno dello sci di fondo, Cogne è sicuramente la sua regina, la destinazione perfetta per praticare questo sport, da principianti o da esperti. Propone, infatti, ben 80 km di piste e 12 anelli che si snodano sotto le cime della Grivola e del Gran Paradiso, immersi nella natura, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Non sono da meno le piste di Torgnon: la Grandes Montagnes che si sviluppa verso la media Valtournenche, e La Maisonnette, in direzione del Col des Bornes.

Da non perdere nemmeno le piste di fondo di Valsavarenche che si snodano per 13 km tra le località di Dégioz (il capoluogo) e di Pont, ultimo villaggio della valle, a 2.000 m di altitudine dove è possibile imbattersi nella fauna locale, complice la lontananza dalle strade. Anche la Val Ferret a Courmayeur

offre piste spettacolari ai piedi del Monte Bianco che si estendono per 22 km da Planpincieux, raggiungibile in auto oppure in bus navetta, fino alla località di Lavachey.

E che dire di Brusson che propone piste da campioni che ospitano anche prove di Coppa del Mondo? Qui si svolgono competizioni internazionali di sci e di biathlon su diversi percorsi e in particolare sulla pista Trois Villages. Meritano di essere affrontate anche la pista di fondo di Arpy, situata a 8 km dal centro di Morgex, che si sviluppa su diversi anelli dai 2 ai 7,5 km, e le piste di Rhêmes-Notre-Dame che si estendono per circa 17 km, suddivisi in anelli di varia difficoltà, in grado di soddisfare aspettative di neofiti e sciatori esperti. Molto suggestivo il percorso che costeggia la Dora di Rhêmes e arriva al lago Pellaud, offrendo la possibilità di avvistare camosci, stambecchi e altri animali della fauna alpina.

Molto frequentato è, infine, l’anello “Gran Tor” di 30 km proposto da Saint-Barthélemy, con al suo interno la possibilità di effettuare altri 9 percorsi più brevi: tutti gli anelli hanno inizio dal centro sci nordico in località di Praz de l’Arp a 1.900 m.

FREERIDE SU DISTESE SOFFICI E POLVEROSE

Alle piste battute preferite le serpentine su neve soffice e polverosa? Cari amanti del freeride siete nel posto giusto! In Valle d’Aosta si sale in quota con gli impianti di risalita e si scende lungo candidi pendii nel silenzio della montagna godendo appieno del senso di libertà che questa disciplina sportiva regala.

Discese freeride ne trovate ovunque. Dai tracciati tra i boschi di Champoluc a quelli di Gressoney-La-Trinité al Passo dei Salati e ai 3.275 m del ghiacciaio di Indren, raggiungibili agevolmente grazie al moderno impianto Funifor Passo dei Salati-Indren. A Pila si parte dalla stazione di arrivo del Couis 1 e si scende dalla Platta de Grevon, a 2.700 m fino a Plan de L’Eyve.

Courmayeur è una destinazione imprescindibile per gli appassionati di sci fuori pista: suggeriamo agli sciatori più esperti, accompagnati da una guida alpina, di affrontare la discesa del ghiacciaio del Toula lunga 12 km, partendo da Punta Helbronner, raggiungibile con la Funivia Skyway Monte Bianco.

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CAMMINARE CON LE RACCHETTE SULLA NEVE FRESCA

Volete godere di neve fresca e di paesaggi mozzafiato, facendo anche attività sportiva adatta a tutti? Una soluzione perfetta è l’utilizzo delle racchette da neve.

Come potete ben immaginare, in un territorio come la Valle d’Aosta i percorsi sono innumerevoli. Ci sono gite facili e affascinanti all’interno del Parco Nazionale Gran Paradiso, con la possibilità d’imbattersi in branchi di camosci e stambecchi: come quello che parte dall’abitato di Valnontey, a 1.666 m, e raggiunge in circa un’ora i casolari dell’alpe Vermiana (1.731 m) offrendo spettacolari viste sul massiccio del Gran Paradiso e sui suoi imponenti ghiacciai e la possibilità di osservare gli alpinisti intenti ad arrampicarsi sulle innumerevoli cascate di ghiaccio che si incrociano lungo l’itinerario.

Altrettanto bello è l’itinerario del Bosco incantato, un percorso ad anello effettuabile con ogni condizione meteo e ideale per chi sa apprezzare i particolari della natura: si imbocca al centro di Cogne, si fiancheggia la chiesetta di Moline e la pista di fondo per Lillaz, poi si raggiunge lo “Stambeccaggio”

(Centro Studi Fauna Alpina) e, infine, si tocca l’incantato pianoro di Sylvenoire.

Con i bambini, che sicuramente apprezzeranno un’immersione nella neve, si può affrontare il percorso Picchio al Col de Joux a 1.640 m di altitudine: è un facile itinerario circolare di una mezz’oretta nel magnifico bosco di abeti. Infine, ci sono le escursioni più avvincenti, ma anche più impe-

gnative, come quelle ai vari rifugi, ad esempio il rifugio Magià che porta alla scoperta del vallone incontaminato di Saint-Barthélemy in un itinerario di quasi 15 km tra andata e ritorno; l’escursione alla Court de Bard, nel comune di La Salle, tra boschi di larici e tipici villaggi di montagna, che permette di apprezzare sublimi panorami sul Monte Bianco, la Grivola e il Gran Paradiso.

Si possono fare anche ciaspolate in notturna sotto le stelle, con la luna piena o sotto una fitta nevicata… ascoltando il silenzio della natura.

SCIARE TRAINATI DAL VENTO

Sciare su pendii innevati, trainati dal vento, percorrendo chilometri in neve fresca in totale libertà. Questo è lo snowkite, un’esperienza indimenticabile che potete fare in Valle d’Aosta. Un impianto di risalita personale 100% ecologico, che sfrutta la forza del vento, grazie all’aquilone che vi trainerà in salita, in piano e in discesa e voi potrete surfare sulla neve scendendo e risalendo i pendii innevati, lontano dalle piste battute. Si tratta di uno sport adatto a tutti coloro che hanno un livello medio di sci o di snowboard. A La Thuile è a disposizione un’ampia area dedicata allo snowkite, posizionata ai 2.188 m di quota del Colle del Piccolo San Bernardo. Per appassionarsi a questo sport basta un corso introduttivo: la scuola di snowkite si trova a Vetan, un villaggio del comune di Saint-Pierre a stretto contatto con la natura e lontano dalla folla, da dove si gode di un panorama eccezionale.

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TANTI EMOZIONANTI SPORT ANCHE SUL GHIACCIO

D’inverno, oltre alla neve, abbiamo il vantaggio che grazie al freddo si formi il ghiaccio! E sono diverse le attività sportive che si possono praticare su queste superfici molto particolari: ice climbing, hockey, short track, curling e pattinaggio.

Alcune attività sportive su ghiaccio, come il curling, sono venute alla ribalta grazie ai giochi olimpici invernali. Il pattinaggio, nelle sue diverse discipline (velocità, a vela, di figura, short track) è invece un’attività che, da sempre, riscuote un grande interesse e attira tanti appassionati. Un’esperienza certamente molto più suggestiva se vissuta su piste di pattinaggio su ghiaccio naturale, si può fare outdoor a Cervinia, come a Gressoney e in altre località, affascinanti alternative ai tanti centri sportivi realizzati nelle località turistiche, quali in particolare il Forum sport center di Courmayeur e il Palaghiaccio di Aosta.

Spazio, poi, allo slittino, un vero e proprio sport da competizione, ma anche solo e semplicemen-

te puro divertimento e gioco. A Saint-Oyen, nella valle del Gran San Bernardo, si trova una pista di slittino, omologata a livello nazionale per la pratica agonistica, ma i vostri bambini potranno scivolare in tutti i parchi gioco sulla neve distribuiti su tutto il territorio valdostano.

Infine, sapete che in Valle d’Aosta si può pattinare anche con la propria auto? Esiste infatti una pista di ghiaccio per slittare su 4 route, a Saint-Rhémy-en-Bosses, nei pressi della stazione sciistica di Crévacol.

SLEDDOG, L’AVVENTURA DEI CANI DA SLITTA

In Valle d’Aosta si può anche provare l’emozione di condurre una muta di cani da slitta a stretto contatto con la natura incontaminata, immersi nel silenzio: un modo diverso di vivere la neve. Le slitte trainate da bellissimi husky offrono una corsa avventurosa nei paesaggi innevati. A Courmayeur e a Breuil-Cervinia vengono organizzati emozionanti tour per gruppi e famiglie e spettacolari eventi per team building e incentive aziendali legati allo sport dello sleddog. Straordinari, in particolare, i percorsi nella Val Veny che presentano panorami incontaminati ai piedi della catena del Monte Bianco.

ICE CLIMBING

E CRAMPONNAGE SEMPRE

CON RAMPONI E PICCOZZA

Sono in continua crescita gli appassionati di ice climbing e cramponnage, cioè di coloro che amano scalare le cascate di ghiaccio, ma anche passeggiare lungo torrenti e ruscelli ghiacciati, sempre con specifiche guide alpine.

E di ambienti adatti a queste nuove discipline sportive la Valle d’Aosta è particolarmente ricca visto che ci sono molte cascate e scoscesi torrenti che, durante i mesi più freddi dell’anno, vengono trasformati dal gelo e si pos-

sono affrontare solo muniti di appositi ramponi. L’ice climbing e il cramponnage si svolgono in molte vallate valdostane, ma è la valle di Cogne, dove sono presenti più di 150 cascate, a richiamare intrepidi scalatori da tutta Europa. Ve ne indichiamo un paio: la “Repentance super”, una delle cascate più celebri al mondo, che si raggiunge a piedi dopo un’ora e mezza di cammino partendo dal parcheggio della Valnontey: è alta 250 m ed è stata scalata per la prima volta nel 1989; e la sempre molto frequentata “Stella artice”, facilmente raggiungibile dall’abitato di Lillaz.

INVERNO
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Spettacolo di fiori e ruscelli

Sulle salite del Giro o su una mongolfiera

“Spring is everywhere. Well, if you feel the wanderlust”.

“La primavera è ovunque. Bene, se senti la voglia di viaggiare”.

Accogliamo l’invito di Elvis Presley e sulle accattivanti note di “Spring fever” partiamo alla volta della Valle d’Aosta. Musica e parole in sintonia con i ruscelli che cominciano a ingrossarsi, i prati che si riempiono di fiori e un ambiente ideale pronto ad accoglierci per le evoluzioni sportive che stiamo già sognando.

Perché, naturalmente, c’è chi non ha mai

smesso di allenarsi: chi si è mantenuto in forma sugli sci o con le racchette ai piedi, chi si è fatto assiduo frequentatore di palestre, dividendosi tra panche multifunzione, cyclette e tapis roulant, comunque pronti ad affrontare la nuova stagione outdoor.

Per tutti una certezza: in primavera, le possibilità di praticare sport che offre la Valle d’Aosta sono davvero tante. È probabilmente il periodo migliore, ad esempio, per affrontare a piedi itinerari piuttosto lunghi come il Cammino Balteo o la Via Francigena, così come per cimentarsi con le due ruote lungo salite che

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sono diventate famose anche grazie al Giro d’Italia e alle imprese dei campioni del ciclismo, oppure uno dei tanti percorsi ciclabili, adatti a tutti, come ad esempio la pista ciclopedonale Sarre-Pontey, lungo la Dora Baltea, o l’itinerario di circa 3 km che collega Morgex a La Salle.

La primavera è ideale anche per andare alla scoperta dei cosiddetti sport d’aria, come ad esempio il parapendio. In ogni caso, perché non approfittare della bella stagione e magari di una serena giornata di sole per provare l’ebbrezza di vedere la Valle d’Aosta dall’alto

su una mongolfiera o un elicottero? Non sarà proprio uno sport, ma il godimento di uno spettacolo impareggiabile è garantito! Spazio anche agli amanti dell’arrampicata, per i quali la Valle d’Aosta offre più di una ventina di palestre di roccia naturale adatte sia per chi vuole imparare, sia per gli esperti che si vogliono allenare.

Per i più sedentari, infine, la Valle d’Aosta offre l’opportunità di prendere una canna da pesca e aspettare che i pesci abbocchino sulle rive di un limpido torrente o un laghetto montano.

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CAMMINO BALTEO, 23 TAPPE PER QUASI 350 KM

Per chi ama camminare immersi nelle bellezze della natura, la Valle d’Aosta propone molteplici possibilità. I due itinerari di maggior richiamo sono il Cammino Balteo, di cui abbiamo già parlato nel capitolo sull’autunno, e la Via Francigena.

Detto che, in entrambi i casi, si tratta di un’opportunità per rilassarsi nella natura, gustare i prodotti locali, visitare siti archeologici, chiese e musei, eccovi in sintesi i due percorsi.

IMMERSI NELLA STORIA

Si tratta di un itinerario escursionistico ad anello di quasi 350 km, percorribile in entrambi i sensi, suddiviso in 23 tappe di circa 4-6 ore ciascuna, tra gli 8 e i 20 km, che possono anche essere percorse in più riprese o, eventualmente, interrotte usando il trasporto pubblico.

Il tracciato attraversa oltre 40 comuni della Valle d’Aosta, principalmente nel fondovalle e sui versanti

di media quota con un dislivello in salita che va dai 200 ai 1.300 m e con un’altimetria compresa tra i 350 e i 1.900 m, percorribile preferibilmente a partire proprio dalla primavera.

Muovendosi a piedi lungo sentieri ma anche su strade sterrate e tratti asfaltati, il Cammino Balteo unisce in un unico racconto importanti testimonianze del passato: monumenti romani, castelli fiabeschi e imponenti fortezze, suggestivi borghi rurali, antichi ponti e luoghi di culto.

Tra le fortezze che si incontrano, ricordiamo, alla diciottesima tappa il castello di Aymavilles, su una collina circondata da vigneti all’imbocco della strada per Cogne, o quello di Fénis nella tappa successiva, un articolato complesso di torri e strutture merlate con cicli pittorici in stile gotico, o ancora, l’altrettanto noto Forte di Bard, nell’ultima tappa, uno dei migliori esempi di fortezza di sbarramento di primo Ottocento.

Tra i luoghi di culto, da non perdere ci sono sicuramente il Santuario della Madonna delle Nevi di Machaby e la bellissima chiesa di Moron. Il primo si trova a 696 m di altitudine nel vallone di Machaby, non lontano dall’abitato di Arnad, in una splendida posizione fra boschi di castagno.

L’edificio, di origini trecentesche, è stato interamente ricostruito nel 1687 e conserva una statua seicentesca raffigurante la Madonna, definita da Bruno Orlandoni “uno dei maggiori capolavori della scultura barocca in Valle d’Aosta”.

La chiesa di Moron, invece, dedicata a San Maurizio, si trova sulla collina di Saint-Vincent. Probabilmente ha

origini romaniche, ma la struttura attuale risale al XV secolo. Qui, in passato, nel giorno del lunedì di Pasqua, si svolgeva la cosiddetta “processione delle vigne”, che in quasi sei ore attraversava tutti i villaggi e le cappelle della collina di Saint-Vincent. Di grande interesse anche i suggestivi borghi rurali che si incontrano lungo il percorso. Degno di nota il villaggio di Chemp dove si può visitare un museo a cielo aperto con pregevoli opere di vari artisti che rendono questa meta ancora più interessante. Particolarmente apprezzabili anche gli antichi ponti sui torrenti a Pontboset quasi alla fine del Cammino Balteo.

LA PISTA CICLOPEDONALE SARRE-PONTEY

Un facile itinerario che si può affrontare con tutta la famiglia è sicuramente la pista ciclopedonale Sarre-Pontey Si sviluppa per oltre una trentina di km lungo la Dora Baltea e tocca vari comuni, oltre al capoluogo: Sarre, Gressan, Charvensod, Pollein, Brissogne, SaintMarcel, Fénis, Chambave e Pontey.

Prevalentemente pianeggiante, l’itinerario è adatto ai biker che vogliono allenarsi ma, appunto, anche alle famiglie che desiderano effettuare piacevoli pedalate all’aria aperta. La pista, con fondo in asfalto e bordi di ghiaia ai lati, è larga e consente l’incrocio agevole delle biciclette.

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VIA FRANCIGENA, GUIDATI DALLA FEDE

Èla strada che Sigerico, vescovo di Canterbury, percorse a piedi nel 990 per recarsi a Roma. Ottantuno furono le tappe che il vescovo annotò sul suo diario, cinque delle quali attraversano la Valle d’Aosta partendo dal Colle del Gran San Bernardo. Significa camminare tra borghi antichi e splendidi castelli, suggestive chiese e importanti vestigia dell’epoca romana, sempre circondati dal profilo delle Alpi.

Dal confine con la Svizzera, al colle del Gran San Bernardo, dove l’Ospizio da sempre ospita i pellegrini provenienti dal nord Europa che si recano a Roma, attraverso una mulattiera panoramica, si scende verso valle.

Nella prima tappa valdostana, si attraversano splendidi borghi, come Saint-Rhémy-en-Bosses, con il suo castello risalente all’XI secolo ma interamente ricostruito nel XV secolo, con la tipica pianta quadrata massiccia delle prime case-forti valdostane, e il piccolo borgo medievale di Étroubles con il suo museo a cielo aperto, una galleria d’arte contemporanea permanente.

Con la successiva, passando tra campi coltivati e frutteti, si raggiunge il capoluogo valdostano dove è d’obbligo una visita ai principali monumenti: certo i resti romani presenti ad Aosta, come ad esempio la Porta Prætoria, il Teatro e l’Arco di Augusto, ma anche la Cattedrale, risalente al periodo tardogotico e l’antico chiostro romanico di Sant’Orso.

I saliscendi tra i vigneti sulla sinistra orografica portano poi fino a Châtillon, meta della terza tappa lungo la quale è possibile ammirare il diroc-

cato castello di Cly situato su un’altura che domina la valle, e a Châtillon merita una visita il castello Gamba, che ospita il museo di arte contemporanea più importante di tutta la Valle.

Si riprende, quindi, il cammino lungo il tracciato della strada romana delle Gallie passando per Saint-Vincent fino a Verrès, dominato dal suo famoso castello monoblocco che consigliamo di visitare. Lungo il tragitto, suggeriamo una sosta a Issogne per andare alla scoperta del suo castello con l’inconfondibile fontana del melograno e gli affreschi nelle lunette del porticato che rappresentano con notevole realismo la vita quotidiana del borgo e raffigurano il corpo di guardia, la bottega del beccaio e del fornaio, il mercato di frutta e verdura, il sarto, lo speziale e il pizzicagnolo.

L’ultima tappa si conclude di fronte al ponte romano di Pont-SaintMartin dopo essere passati davanti alla splendida Parrocchiale di San Martino ad Arnad e ai due antichi ponti di Echallod e di Bard, borgo dominato dall’imperdibile forte sede del Museo delle Alpi.

E siccome non abbiamo obblighi di digiuno, annotiamo che lungo il percorso si incontrano anche numerose zone di coltura di vigneti pregiati (a Nus, Chambave, Arnad e Donnas) e località celebri per i prodotti DOP come il prosciutto di Bosses e il lardo di Arnad.

IL REGNO DEI PESCATORI

I pescatori che decidono di passare una vacanza in Valle d’Aosta avranno di che divertirsi.

Dalla Dora Baltea che scorre lungo la valle centrale, ai limpidi torrenti che fluiscono nelle valli laterali, fino ai laghi alpini, il panorama offerto agli appassionati di pesca sportiva è quanto mai variegato. Il “Consorzio regionale per la tutela, l’incremento e l’esercizio della pesca” pubblica il calendario ittico, con tutte le informazioni utili per i pescatori: permessi necessari e punti di rilascio, periodi e giorni in cui la pesca è consentita, elenco delle riserve turistiche e invernali, attrezzi, tecniche ed esche consentiti.

Ci sono riserve di pesca direttamente gestite dal Consorzio, come quella del lago di Brusson e ci sono alcune zone a regime no kill, con rilascio obbligatorio del pescato e regole precise, come nel torrente Vertosan e nel torrente Evançon

Per ulteriori informazioni, consultare il sito www.pescavda.it

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IN BICICLETTA SULLE SALITE DEL GIRO D’ITALIA

Sono tante le occasioni in cui i ciclisti professionisti hanno animato le salite delle montagne valdostane, in particolare durante diverse edizioni del Giro d’Italia. E sono migliaia gli appassionati delle due ruote che aspirano a cimentarsi sulle stesse ascese percorse dai loro beniamini. Ne segnaliamo alcune. A cominciare da una salita che ha fatto spesso bella mostra al Giro d’Italia (l’ultima volta nel 2019 in una tappa svoltasi interamente in Valle d’Aosta e vinta da Richard Carapaz), il Colle San Carlo, che, partendo da Morgex, sale per 10,5 km per oltre 1.000 m di dislivello, con una pendenza media del 10% e punte del 15%, e ne fanno una delle salite ciclistiche più dure dell’arco alpino. I ciclisti si consoleranno con lo splendido paesaggio con vista magnifica sul Monte Bianco.

In quella stessa tappa del 2019 e poi ancora nel 2022, è stata percorsa la salita che porta a Verrogne, molto ambita anche dai ciclisti dilettanti, nota inoltre come la “strada dei Salassi” dal nome di un’antica popolazione sconfitta dai Romani,

con vista su tutte le valli del Gran Paradiso: in poco meno di 14 km si supera un dislivello di 980 m con pendenza media del 7,1% e un tratto anche al 13% nella parte iniziale dell’ascesa.

Molto interessanti anche le salite valdostane proposte nel Giro d’Italia del 2018 nella tappa vinta dal ciclista spagnolo Mikel Nieve dopo aver percorso due importanti ascese: il Col Tsecore salendo da Verrès (16 km per un dislivello di 1.228 m e una pendenza media

PALESTRE DI ROCCIA NATURALE

Per gli amanti dell’arrampicata, la Valle d’Aosta offre numerose palestre di roccia naturale adatte sia per chi vuole imparare, sia per gli esperti che si vogliono allenare in vista di prossime imprese estive. Ne ricordiamo alcune, come le falesie di Arnad, La Gruviera che propone ben 34 vie

del 7,6% con lunghi tratti oltre il 12% negli ultimi 4 km) e il Col Saint Pantaléon (16,3 km per un dislivello di 1.183 m e una pendenza media del 7,2%). Infine, suggeriamo di provare anche le salite affrontate nel Giro d’Italia 2012: il Col de Joux (22,4 km di salita per arrivare ai 1.640 m d’altitudine del passo, con pendenza media del 5,6% e punte fino al 12%) e i 27 km che portano ai 2.000 m di Cervinia, con una pendenza media non impossibile (5,5%), ma con punte del 12%.

dalla lunghezza media di 30 m, con un minimo di 18 e massimo 110 m, e il “Paretone” con oltre 40 vie dalla lunghezza media di 200 m, con un minimo di 35 e un massimo 280 m. O la palestra di roccia di Leverogne che di vie ne propone ben 71 divise in più settori, dalla lunghezza media di 15 m, con un minimo di 8 e massimo di 22 m.

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IN VOLO SU CIME INNEVATE E CASTELLI DA FAVOLA

Sono sempre più numerosi gli amanti del volo che sognano di lanciarsi dalle cime dei monti. In Valle d’Aosta trovano il regno dove sfogare la loro passione: dal volo in parapendio, al volo a vela con l’aliante fino a quello in elicottero, le possibilità che offre questa regione sono davvero molteplici. Se anche non ci avete mai provato, si possono effettuare voli in parapendio biposto accompagnati da piloti qualificati e certificati dall’Aeroclub d’Italia che hanno alle spalle anni di esperienza e migliaia di ore di volo sia in biposto sia in singolo. Antey-Saint-André, comune della Valtournenche, è la sede logistica di uno dei principali centri di parapendio della Valle d’Aosta, ove è possibile volare tutto l’anno, tempo permettendo. Ma è un’avventura che si può assaporare in varie località valdostane.

CHE GODURIA IL VOLO IN MONGOLFIERA!

Lo sapevate che la Valle d’Aosta è la patria dei campioni italiani della disciplina, la famiglia Charbonnier? Una passione che si trasmette di padre in figlio e che, in tutte le stagioni, riempie il cielo della Valle d’Aosta di palloni multicolori. Sospesi a oltre 2.000 m, a tu per tu con le montagne più alte d’Europa, è sicuramente un’esperienza dalle forti emozioni ma che possono fare tutti, basta non soffrire di vertigini: da questo punto di osservazione privilegiato lo sguardo spazia a 360 gradi.

Occasioni da non perdere per chi ama il volo a vela con l’aliante le offre l’Aero Club Valle d’Aosta dove i piloti possono svolgere attività di volo durante tutti i periodi dell’anno. In favore dei non associati vengono organizzati appositi stage e svariati corsi di specializzazione; in primavera, si tengono seminari sulle tecniche di volo d’onda, a cui partecipano decine di equipaggi provenienti da tutta l’Europa.

Chi, infine, vuole ammirare le cime valdostane da un altro punto di vista, può scegliere un volo in elicottero. Tra i panorami più gettonati la città di Aosta, i tour del Cervino, del Monte Rosa e del Monte Bianco e il volo sui castelli della valle centrale.

Da segnalare, infine, la particolarità di Chamois dove è presente un altiporto, il primo in Italia, situato

nella frazione Suis e costruito nel 1967. Occupa un’area di 12.000 m quadrati ed è costituito da una pista erbosa in pendenza verso fondovalle, dotata di manica a vento e piccolo edificio di servizio. È aperto a piccoli aerei ad elica e a chi pratica deltaplano o parapendio.

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Emozioni tra relax e avventura

Un incanto apprezzato anche da Carducci

“A piè del monte la cui neve è rosa

In su ‘l mattino candido e vermiglio, Lucida, fresca, lieve, armonïosa Traversa un’acqua ed ha nome dal giglio”.

Per parlare dell’estate in Valle d’Aosta abbiamo scomodato l’incipit de “In riva al Lys” che Giosuè Carducci scrisse a Gressoney- Saint-Jean proprio in quella stagione del 1898.

Il poeta toscano, premio Nobel per la letteratura nel 1906, ha trascorso diversi periodi di vacanza estiva tra Courmayeur, Aosta e

Gressoney e anche lui ha potuto apprezzare, e a volte raccontare, i panorami incantati di questi territori che, una volta scoperti, ha sempre frequentato. E se pure non eccelleva in qualità sportive, doveva però essere un buon camminatore visto che si trovano tracce delle sue passeggiate sul Monte Bianco e non solo. Ma veniamo all’oggi. Sicuramente trekking e due ruote la fanno da padroni durante i mesi estivi, con itinerari che in altri periodi dell’anno diventano più difficili da percorrere, per il freddo o per le numerose precipitazioni: ad esempio, è il momento giu-

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sto per raggiungere i rifugi di alta montagna. Questa, però, è anche la stagione in cui alcuni sport possono essere maggiormente praticati: primi fra tutti quelli che necessitano di fiumi e torrenti che scendono dalle montagne, dal rafting a bordo di gommoni all’hydrospeed, dal canyoning al kayak o alla canoa, con percorsi di diverso genere in molti casi indicati anche ai bambini.

E i corsi d’acqua valdostani sono un ottimo campo pratica! Per chi, invece, si accontenta di una semplice nuotata, la regione è ricca

di impianti natatori adatti allo scopo. Si pensi anche alle passeggiate a cavallo che stanno riscontrando sempre maggiore successo tra i turisti che scelgono la Valle d’Aosta e che caratterizzano quello che oggi è definito come turismo lento. Proprio in questa regione sono state tracciate delle ippovie perfette per questo sport, ma non mancano i maneggi dove anche i neofiti troveranno modo di divertirsi.

E per chi non può fare a meno di sciare anche d’estate, a Breuil-Cervinia vi aspetta il ghiacciaio del Plateau Rosà per grandi discese pure nei mesi estivi.

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ALLA SCOPERTA DEI RIFUGI IN ALTA QUOTA

Non sono aperti tutto l’anno, anche se d’inverno alcuni sono comunque a disposizione degli alpinisti. Per cui la stagione estiva è la migliore per andare alla scoperta dei tanti rifugi che costellano le montagne valdostane, diversi anche noti e facilmente raggiungibili con passeggiate non eccessivamente impegnative. Eccone alcuni con queste caratteristiche.

Sulle pendici del Monte Bianco va ricordato il rifugio Walter Bonatti, inaugurato il 1° agosto 1998, tipica costruzione in pietra e legno, che offre lo spettacolo di tutta la catena, dal Col Ferret al Col de la Seigne. È facilmente raggiungibile in circa un’ora di cammino, dopo aver lasciato l’auto nel parcheggio per gli ospiti del rifugio dopo la località Lavachey sulla strada che porta in Val

Ferret. Sempre su questa strada, ma proseguendo fino all’abitato di Plampincieux dove, poco oltre, nei pressi di una cappella si può lasciare l’auto, in un’ora e mezzo a piedi si può arrivare al rifugio Bertone che si trova lungo il percorso del Tour du Mont Blanc.

Nella valle centrale, ai piedi del Mont Fallère, sorge l’omonimo rifugio, reso unico dalle opere d’arte di Siro Viérin. Si raggiunge con un cammino di circa due ore e mezza partendo dalla frazione di Vetan a Saint-Pierre, seguendo il sentiero n. 13. Ai piedi del Gran Paradiso, partendo dall’alta Valsavarenche, si può arrivare in un paio d’ore di marcia al rifugio Vittorio Emanuele II o al Rifugio Federico Chabod che sono basi di partenza per l’ascensione al Gran Paradiso, al Ciarforon e ad altre vette del massiccio. Da Breuil-Cervinia si consiglia l’escursione al rifugio Oriondé Duca degli Abruzzi, a 2.800 m, raggiungibile in circa 3 ore, durante le quali si potrà apprezzare la meravigliosa vista sul Cervino.

Infine, per gli amanti dell’alta quota, segnaliamo le escursioni ai rifugi Gnifetti (3.647 m) e Mantova (3.498 m), basi di partenza per molte escursioni sul Monte Rosa. Si sale da Gressoney-La-Trinité con la funivia del Gabiet: dalla stazione di arrivo occorrono circa due ore per raggiungere i rifugi, passando dal ghiacciaio del Garstelet. Per queste escursioni sul Monte Rosa sarebbe bene farsi accompagnare da una guida alpina dell’U.V.G.A.M. (Unione Valdostana Guide di Alta Montagna). Inutile, forse, ricordare, che praticamente in tutti i rifugi, la cucina propone piatti tradizionali e vini tipici valdostani.

SE VOLETE DI PIÙ, ECCO LE VIE FERRATE

Se già alcune escursioni che portano ai rifugi meritano una certa esperienza, le molteplici vie ferrate che si possono percorrere sulle montagne valdostane sono solo per qualificati arrampicatori, magari accompagnati da una guida alpina.

Tra le varie proposte segnaliamo, ad esempio, la via ferrata dei Bambini di Gressoney-Saint-Jean che porta in una mezz’oretta sopra il lago Gover per un dislivello di 300 m; oppure la via ferrata che porta al Rifugio Monzino da cui si gode uno splendido panorama sul mont Rouge e sul gruppo delle Aiguilles de Peuterey; infine la via ferrata Casimiro, dedicata alla prima guida alpina della Val di Rhêmes, che si snoda su un percorso che offre suggestive viste panoramiche.

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SCENDERE LUNGO I PENDII VALDOSTANI SULLE DUE RUOTE

Arotta di collo lungo discese strabilianti. La modalità che preferite la scegliete voi: downhill o freeride piuttosto che cross country. In Valle d’Aosta sono molteplici le possibilità per scatenarsi con una bici, approfittando anche delle seggiovie che portano in quota o dei servizi di bike shuttle.

Partiamo dalla discesa da Punta Jolanda sopra Gressoney-La-Trinité il cui punto di partenza si raggiunge in seggiovia. Indossare casco, ginocchiere, gomitiere, paraschiena e guanti e via lungo una pista sterrata lunga circa 1.800 m con un dislivello di 640 m, caratterizzata da diversi salti e adatta a bikers abbastanza esperti.

Tanta adrenalina anche per il percorso di freeride Les Fleurs-Aosta, nella parte bassa del comprensorio di Pila: 6 km su un dislivello di 770 m, caratteristiche che possono aumentare fino a 11 km su un dislivello complessivo di 2.070 m sfruttando i tracciati già presenti a monte.

Tanta scelta a Pila, da sempre un punto di riferimento per gli appas-

sionati del gravity grazie al suo Bike Stadium di downhill e freeride con molteplici varianti di discesa in mountain bike e diversi gradi di difficoltà: una ventina le piste disponibili con il percorso di downhill World Cup progettato per i professionisti della discesa che possono testarsi con salti, derapate e acrobazie di ogni tipo.

L’altro importante polo per queste discipline è La Thuile: il lato selvaggio del Monte Bianco propone una ventina di itinerari di enduro nel versante italiano e vari itinerari di cross country nel comprensorio internazionale La Thuile - La Rosière.

PER CHI NON PUÒ FARE A MENO DI SCIARE

Si sa: c’è chi, anche d’estate, vorrebbe divertirsi lungo un pendio innevato con gli sci ai piedi. E la Valle d’Aosta è in grado di soddisfare anche questo desiderio.

A Breuil-Cervinia, ai 3.500 m del ghiacciaio del Plateau Rosà, ci si può cimentare in grandi discese anche nei mesi estivi. Si tratta del

Nel versante francese, inoltre, sono a disposizione altri percorsi di freeride acquistando il biglietto internazionale.

Torgnon propone, invece, un percorso easy downhill dal punto di arrivo della seggiovia Collet: una pista lunga 4,5 km che parte da un’altitudine di 2.258 m e scende fino alla Conca di Chantorné (1.850 m) con un tracciato che ha una pendenza media del 6,4%, con punte massime del 17%.

Sono, infine, una quindicina i percorsi di enduro e downhill proposti a Breuil-Cervinia tra nevai, morene e praterie fino a Plateau Rosà.

più grande domaine skiable estivo di sci in Europa: 25 km circa di tracciati in grado di soddisfare tutte le esigenze, dal principiante all’atleta, che, per qualità della neve e varietà tecniche, nulla hanno da invidiare a un comprensorio invernale. Non è un caso se proprio Breuil-Cervinia, nei mesi caldi dell’estate, è sede prescelta di molti importanti team di Coppa del Mondo.

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TRA LE FRESCHE ACQUE CON CANOE, KAYAK E GOMMONI

Le discese sorprendenti non sono solo quelle su due ruote lungo i pendii dei monti, ma anche quelle che si affrontano su un gommone o una canoa lungo la Dora Baltea o nei torrenti impetuosi valdostani. Qui gli appassionati di rafting, hydrospeed, canyoning, kayak o canoa possono trovare l’ambiente ideale per misurarsi con le loro discipline sportive preferite. Sono sempre di più, infatti, coloro che desiderano sperimentare la discesa di un corso d’acqua a bordo di gommoni. E in Valle d’Aosta sono in crescita le guide specializzate che offrono a principianti e appassionati proposte di rafting diverse per difficoltà e durata, e percorsi per bambini e ragazzi. Basti dire che a Villeneuve, nel 1987, è nata Rafting Aventure, la prima compagnia di rafting in Italia.

Ma punti per praticarlo non ne mancano: sempre a Villeneuve c’è il Centro Rafting 4810, a Morgex il Rafting.it, a Pré-Saint-Didier il Rafting Totem Adventure, ad Arnad, ai piedi del Forte di Bard, il Rafting Aventure, ad Avise l’Inti Rafting e ad Aymavilles il Centro Sport Fluviali Rafting Republic

Molti di questi propongono anche altre attività come il canyoning, la canoa, il kayak e l’hydrospeed.

La possibilità di misurarsi con il canyoning o torrentismo, in particolare, è sempre più richiesta. Si tratta di uno sport in parte acquatico, in parte alpinistico, che consiste nel seguire in discesa il percorso di piccoli torrenti di montagna, spesso racchiusi tra alte pareti di roccia e si effettua equipaggiati con muta, caschetto e imbragatura

e con l’assistenza di una guida alpina professionista. Potrete lanciarvi in esperienze uniche come sono sicuramente le discese del torrente Fer a Donnas, un canyon lungo e avventuroso, del torrente Pacoulla a Fontainemore con lo spettacolare tobogan di circa 12 m a metà percorso che ha reso famoso questo breve canyon, del torrente Bouro sempre a Fontainemore che presenta una serie continua di calate, tobogan e tuffi sino al termine del suo canyon di circa 1,5 km, e del tratto terminale del torrente Chalamy a Champdepraz, particolarmente adatto anche per le famiglie e noto per le sue numerose cascatelle, le lisce pareti di roccia e le sue limpide pozze talora profonde.

SUI GREEN

DI MONTAGNA

AMMIRANDO LE VETTE

È il momento di togliere i ferri dalle sacche e di cominciare ad andare in campo pratica. Sono molteplici le possibilità offerte ai golfisti dal territorio valdostano, distribuite su tutta la regione. Per chi si vuole solo allenarsi oppure cominciare a praticare, possono andar bene il Golf Val d’Ayas, situato a Champoluc, oppure il Golf Driving Range Valle d’Aosta a Quart, nella frazione Clou. Per chi, invece, ha già un certo handicap, può affrontare le 9 buche del Golf Club Aosta Brissogne in località Les Iles, o del Golf Club Aosta Arsanières, a Gignod. Molto ambiti sono i percorsi del Golf Club Gressoney Monte Rosa, con una spettacolare cascata situata alle spalle della buca 7, e il Golf Club Courmayeur et Grandes Jorasses, un percorso prettamente pianeggiante che offre panorami unici sui massicci del Monte Bianco e delle Grandes Jorasses.

Infine, l’unico 18 buche della Valle d’Aosta, il Golf Club del Cervino, situato a 2.050 m, uno dei percorsi più alti d’Europa, in prossimità del centro abitato di Breuil-Cervinia, che offre ai golfisti un panorama spettacolare al cospetto dell’immagine abbagliante della Gran Becca.

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IN SELLA PER CHI APPREZZA IL TURISMO EQUESTRE

Ese alle camminate a piedi volessimo aggiungere anche il trekking a cavallo? In Valle d’Aosta non troveremmo alcun problema perché il turismo equestre è di casa e non mancano i centri equitazione che propongono le passeggiate a cavallo. Infatti, si trovano adeguati maneggi un po’ ovunque che spesso propongono brevi passeggiate nei dintorni, ma anche percorsi di un’intera giornata.

Diversi quelli particolarmente apprezzati dai cavalieri. Come il percorso che tocca i due piccoli borghi caratteristici di Saint-Pierre e Saint-Nicolas di cui si possono vedere anche i caratteristici calanchi dalle curiose formazioni rocciose, frutto di fenomeni erosivi.

Il vallone di Vertosan, una spianata verde solcata da un torrente, è un’altra meta molto richiesta e da lì si può raggiungere anche il colle di

Bard per godere della meravigliosa vista sul Monte Bianco.

E poi ci sono due importanti ippovie: quella del Ru de By, a 2.200 m di altitudine attraverso la valle di Ollomont, i pascoli di Doues e la Plan Détruit; e l’ippovia Col Fenêtre Durand, che prende il nome dall’omonimo passo alpino, che tocca il comune di Ollomont e delinea un percorso che sconfina verso la Svizzera e i rifugi alpini svizzeri.

Agli appassionati delle competizioni si consiglia l’evento Jumping Torgnon, concorso nazionale di salto ostacoli organizzato, ogni anno, in località Plan Prorion.

Pensando ai più piccoli, ma non solo, va sottolineato come una vacanza in Valle d’Aosta può anche essere l’occasione per un “battesimo della sella”. Infatti, con il tempo a disposizione che una vacanza concede,

IL PARADISO DEGLI ALPINISTI

Il paradiso degli alpinisti di tutta Europa: così si potrebbe definire la Valle d’Aosta. Qui troviamo, infatti, i più alti massicci montuosi del Vecchio Continente come il Monte Bianco, il Gran Paradiso, il Cervino e il Monte Rosa. Mettere queste vette tra i loro “trofei” è sicuramente l’obiettivo di tutti gli alpinisti.

Premesso che si tratta sempre di itinerari che richiedono esperienza di alta montagna ed è raccomandabile farsi accompagnare da una guida alpina, ricordiamo alcune di queste vie, tra le più note. Ad

è più facile poter dedicare qualche ora per imparare ad andare a cavallo: magari insieme al resto della famiglia (i più piccoli non diranno mai di “no”!). Praticamente tutti i centri equestri valdostani offrono corsi di questo genere.

esempio quella che porta alla conquista del Breithorn Occidentale, fattibile in un giorno se si sale con la funivia da Breuil-Cervinia al Plateau Rosà, passando per il grande Plateau del Breithorn, raggiungendo la cresta nevosa sul versante elvetico fino all’ampia vetta, ottimo punto panoramico sull’intero gruppo del Monte Rosa e del Cervino.

Oppure l’ascesa al Gran Paradiso da fare in un paio di giorni: il primo per salire al Rifugio Vittorio Emanuele II (2.732 m) o al rifugio Federico Chabod (2.750 m), il secondo per arrivare in vetta dove si trova la statua della Madonna, attraversando coi ramponi il ghiacciaio.

ESTATE
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APPUNTAMENTI SPORTIVI DA NON PERDERE

Gli scialpinisti puntano al Trofeo Mezzalama

Coppa del Mondo di Sci alpino: la Matterhorn Cervino Speed Opening

Gli appuntamenti più importanti riguardano innanzitutto il mondo della neve. Breuil-Cervinia, infatti, ospita la Coppa del Mondo di sci alpino. Le discese libere maschili e femminili di Matterhorn Cervino Speed Opening aprono la Coppa del Mondo per le atlete e gli atleti della velocità. Si svolge sulla “Gran Becca” (che nel dialetto locale significa “grande cima”), la pista disegnata dal campione olimpico di discesa libera Didier Défago, lunga circa 3,7 km con un dislivello di 885 m. È l’unica gara di sci transfrontaliera del calendario di Coppa del Mondo: infatti, l’arrivo è a Cime bianche laghi, sopra Breuil-Cervinia, in Italia, mentre la partenza si trova sopra Zermatt, in Svizzera, a 3.800 m di altitudine; il che la rende anche la discesa più alta della Coppa del Mondo di sci.

Coppa del Mondo di Snowboard Cross a Breuil-Cervinia

Le nevi di Breuil-Cervinia ospitano da diversi anni anche la Coppa del Mondo di snowboard cross. Palcoscenico delle gare (femminile e maschile) su cui si esibiranno i migliori atleti del circuito è la “pista 26” (in zona Plan Maison, con vista superba sul Cervino), praticamente ai piedi della Gran Becca, che è stata disegnata dai tecnici della società sportiva We Snowboard

Cervinia, alcuni dei quali reduci dalla straordinaria esperienza ai Giochi

Olimpici di Pechino 2022: salti, paraboliche e passaggi in un contesto paesaggistico davvero singolare. Si tratta di una gara spettacolare in cui i migliori riders del mondo partono in contemporanea e devono affrontare un pendio che include, appunto, passaggi in paraboliche, salti, scalini e falsi piani.

MarciaGranParadiso a Cogne

Tra le più famose competizioni di gran fondo a tecnica classica italiana figura sicuramente la MarciaGranParadiso. Il suo percorso è considerato tra i più spettacolari e tecnici di tutte le gran fondo italiane e si snoda interamente all’interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Oggi la MarciaGranParadiso si svolge su due giorni: al sabato una gara dedicata ai più giovani, la Minimarcia, mentre alla domenica MarciaGranParadiso Classic, dedicata agli adulti, con due distanze, una Marathon da 40 km e una Light da 25 km in tecnica classica.

Il Trofeo Mezzalama è una celebre gara internazionale di scialpinismo che si svolge su un percorso di alta montagna tra Cervino e Monte Rosa superando in più occasioni i 4.000 m e con difficoltà di tipo alpinistico. Inserita nel calendario Grande Course, è aperta a squadre composte da tre atleti/atlete, anche di diversa nazionalità. La gara si svolge a cadenza biennale e sono ammesse 300 squadre valutate in base al curriculum di ogni atleta. I ghiacciai su cui si svolge la parte nevralgica del percorso sono quelli valdostani che ammantano le vette del Monte Rosa, a monte di Breuil-Cervinia, di Champoluc e di Gressoney.

Tour du Rutor

Altro grande appuntamento per gli scialpinisti è il Millet Tour du Rutor Extrême. Si tratta di una gara biennale a coppie, unica nel suo genere per durezza e spettacolarità, che richiama da tutto il mondo atleti di altissimo livello. Il contesto in cui si svolge, il ghiacciaio del Rutor attorno al quale ruota il percorso, è infatti unico al mondo. Si svolge nei comprensori di Arvier, Valgrisenche e La Thuile: 75 km di vero fuoripista, 40 km di salita, 32 di funamboliche discese e 5 di creste aeree.

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La Valle d’Aosta è protagonista ogni anno di eventi sportivi di valore internazionale che attirano atleti e spettatori da tutto il mondo. Ecco gli appuntamenti principali.

Giro ciclistico internazionale della Valle d’Aosta

Il Giro ciclistico internazionale della Valle d’Aosta-Les Savoie-Mont Blanc-Valais è una corsa a tappe maschile di ciclismo su strada, riservata alla categoria Under 23, che si svolge ogni anno, nel mese di luglio, in Valle d’Aosta, nella regione francese del Rodano-Alpi e nel cantone svizzero del Vallese. Si svolge in 5 tappe e in passato ha visto tra i vincitori ciclisti che si sono poi affermati anche a livello internazionale come Ivan Gotti, Gilberto Simoni, Thibaut Pinot e, per due volte, Fabio Aru.

Cavalieri a confronto nel Jumping Torgnon

Chi ama le competizioni a cavallo dovrà puntare a metà della valle del Cervino per godersi il Jumping Torgnon, un concorso nazionale di salto ostacoli. A Plan Prorion, tra boschi e praterie a circa 3 km dal paese, cavalli e cavalieri si confrontano su diversi percorsi a ostacoli su due campi in sabbia bianca silicea di grande livello qualitativo.

Maxiavalanche e All Around

tempo, permette agli appassionati della disciplina di sfidarsi lungo un’interminabile discesa di oltre 10 km.

Si tratta di un percorso davvero singolare che prende il via dal ghiacciaio del Plateau Rosà, posto a 3.500 m di altitudine e paradiso degli sciatori (anche estivi) al cospetto del Cervino. Una corsa particolare anche perché gli oltre 300 bikers provenienti da ogni parte d’Europa normalmente presenti partono in linea (partenza “Mass Start”). Questa gara può annoverare tra i suoi adepti nomi di spicco del ciclismo fuoristrada internazionale, da Frank Parolin a Remy Absalon, da Anne Caroline Chausson a Loic Bruni, cinque volte campione del mondo di downhill. Da Breuil-Cervinia ad Aosta per la All Around eMtb Bosch rivolta alla community degli e-bikers di tutta Europa. Non è solo una gara, bensì un viaggio e un’avventura con la bici elettrica.

Tor des Géants, “il trail più duro al mondo”

Dopo le gare di sci, il TORX è sicuramente tra le maggiori manifestazioni della Valle d’Aosta. È considerato “il trail più duro al mondo”: si tratta di un evento di categoria XXL che si svolge nel mese di settembre.

gara da 30 km e 2.000 m di dislivello con partenza a Saint-Rhémy-enBosses e passaggio ai quasi 3.000 m di altitudine al col de Malatra prima di scendere verso Courmayeur. Il TOR330 attraversa il territorio di 34 comuni e percorre i sentieri delle Alte Vie della regione con partenza e arrivo a Courmayeur. La prova si svolge in una sola tappa, a velocità libera e in un tempo limite di 150 ore, in regime di semi-autosufficienza con l’atleta che deve portare con sé l’indispensabile per la sussistenza e può rifornirsi unicamente presso dei punti di assistenza prestabiliti: non sono imposte dall’organizzazione tappe forzate, vince chi impiega meno tempo gestendosi i riposi e le fermate ai ristori.

Per chi ama i motori il Rally Valle d’Aosta

Appuntamento imperdibile per gli amanti dei motori è il Rally Valle d’Aosta. Ritornato nel 2022 dopo dieci anni di assenza, ma capace da subito di guadagnarsi la possibilità di far parte del prestigioso calendario della Coppa Rally di Zona Aci Sport.

eMTB

Bosch per chi ama la mountain bike

Due importanti eventi attirano da tutto il mondo gli amanti della mountain bike in Valle d’Aosta. Innanzitutto la Maxiavalanche, una gara internazionale di downhill che prevede la discesa a rotta di collo da Plateau Rosà a Breuil-Cervinia con una mountain bike. La manifestazione richiama i migliori riders del momento mettendoli in competizione e, allo stesso

Prevede 4 tipi di gara: la prova principale, il TOR330 di 330 km per un dislivello totale di 24.000 m, il TOR130 - Tot Dret di 140 km e 12.000 m di dislivello, a cui sono stati recentemente aggiunti il TOR450 - Tor des Glaciers (che significa giro dei ghiacciai in patois valdostano), una gara di 450 km aperta solamente a 100 atleti che in precedenza avevano già concluso il TOR330, e il TOR30 - Passage au Malatra, una

Tra i suggestivi scorci della Vallée, propone sempre percorsi tecnici e spettacolari con una serie di prove speciali.

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Federica Brignone

Lei continua a divertirsi. Anche se è la meno giovane del circus di Coppa del Mondo, anche se è l’unica italiana ad aver vinto una Coppa del Mondo Overall e un oro nella Combinata. Anche se le altre, le sue rivali di sempre, ormai guardano le gare dalla tv o da bordo pista. Perché sciare, per Federica Brignone, continua ad essere un magnifico divertimento.

Sei la donna dei record, Federica. E alla quindicesima stagione di Coppa del Mondo della carriera il circus degli sport invernali riparte dalla Valle d’Aosta per l’opening della velocità con il Matterhorn Cervino Speed Opening, sei pronta?

“Per me correre in casa è sempre una grande emozione: disputare una gara in Italia ha un sapore diverso da tutte le altre e poterlo fare in Valle d’Aosta è ancora altro.

Perché incontro persone che conosco in ogni ambito organizzativo dell’evento: mi sentirò a casa. Dal punto di vista tecnico la pista sarà nuova per tutte: ci siamo solo allenate su quel tracciato. L’organizzazione ha fatto uno sforzo incredibile per portare una gara di Coppa a quelle quote di altissima montagna: alla nostra valle garantisce una visibilità pazzesca.

A livello personale mi ritengo fortunata perché posso fare quello che mi piace. Amo questo sport e voglio restarci ancora. In carriera ho ottenuto molto di più di quello che sognavo da bambina e il mio obiettivo è di continuare ad essere lì con le migliori e di vincere ancora in più discipline, situazione che richiede grande dispendio di energie. Ma è quello che mi piace e che mi dà adrenalina”.

In Valle d’Aosta ogni sport è possibile: sembra un claim, Federica, e, invece, è la realtà. Concordi?

“È proprio così. Lo sport è possibile viverlo a 360°. Si può fare di tutto: dalle camminate al ciclismo sia road che off road, agli sport dell’acqua legati al fiume, all’alpinismo e arrampicata. Inoltre ci sono i percorsi benessere come le terme o le Spa che offrono gli hotel, gli aperitivi in vigna o i percorsi enogastronomici“.

Qual è il segreto, se c’è, per essere sempre lì: lo trasmettiamo alle giovani leve?

“Il segreto è fare un passo alla volta. Vedo ragazzini che a 12 anni sono dei professionisti e fanno il lavoro che faccio io a 33. È sbagliato: ho fatto la bambina quando dovevo, poi l’adolescente e poi quando è stato il momento di mettermi sotto mi sono messa sotto. Ma senza passione e divertimento non si va da nessuna parte. E poi noi valdostani sappiamo fare un po’ tutto: tra me, Pellegrino e De Fabiani ne abbiamo portate a casa di medaglie”.

LA PAROLA AI NOSTRI CAMPIONI 30
FOTO CREDITS: UFFICIO STAMPA FISI
ATLETA DI COPPA DEL MONDO DI SCI DI ALPINO

Federico Pellegrino

ATLETA DI COPPA DEL MONDO DI SCI DI FONDO

Per scrivere da capo la storia dello sci di fondo italiano ci sono pochi segreti: talento, lavoro, applicazione, motivazioni a mille e cura del dettaglio. Quando il particolare fa la differenza. Quella cura maniacale del dettaglio che ha portato Federico Pellegrino a diventare il fondista italiano più vincente della storia. Che sceglie, ogni volta che può, di rifinire la preparazione in Valle d’Aosta Federico: casa è casa e la tua regione offre tante possibilità anche agli atleti pro. È così?

“Si, la Valle d’Aosta offre davvero tanto sia a livello di infrastrutture e luoghi nei quali potersi allenare nel fondo valle così come nelle numerose vallate laterali ma anche a livello di benefit psicologico. Allenarsi in contesti come quelli che trovo nella mia regione regala un surplus di appagamento che non ha prezzo. Qui mi piace stare e qui mi sento veramente a mio agio tra le mie montagne”.

Una stagione stratosferica, condita dal terzo posto finale nella classi-

fica Overall di Coppa del Mondo oltre all’argento ai Campionati del Mondo nella Team Sprint insieme a Francesco De Fabiani. Così concentrato e competitivo tutto l’anno non ti avevamo mai visto. C’è un perché?

“Ho preso tutto step by step. Alla fine della scorsa stagione in casa nostra è arrivato Alexis e per me e Greta (la moglie, ex fondista della squadra azzurra, ndr) sono cambiate le priorità. Così ho smesso di focalizzarmi solo sul risultato ma ho iniziato a godermi ogni momento del mio lavoro e della mia vita privata. Gara dopo gara, senza quasi accorgermene, sono arrivati i risultati. Ed è stato magnifico poterli condividere in altro modo con il mio nuovo nucleo famigliare. Questa nuova leggerezza del non dover – per il mio rigore mentale – inseguire il risultato a tutti i costi mi ha portato ad avere una naturalezza differente in gara. Se penso alla vittoria di Davos mi vengono ancora i brividi: ero a casa, insieme a Greta e in attesa di Alexis che, però, tardava a la-

sciare la pancia della mamma. È stato un attimo, una folgorazione: a Davos, la mia Davos dove ho vinto 3 volte, dovevo esserci. Greta è stata la regista di tutto: sveglia alle 3, partenza da Gressoney-Saint-Jean, arrivo a Davos, riscaldamento, qualifica, gara. Ero così felice e leggiadro che mi pareva di volare. E sapete com’è finita? Ho vinto di nuovo, precedendo Johannes Hoesflot Klaebo, il numero uno al mondo, che non battevo dal 2018. Dopo qualche giorno è arrivato anche Alexis. Chiamatele emozioni”.

Che cos’è lo sci di fondo?

“È uno sport di fatica nel quale, per ottenere risultati, bisogna fare fatica. Ma se lo fai con il sorriso in volto e il piacere addosso diventa tutto più semplice. Il mio claim è: sci di fondo uguale centro benessere all’aria aperta. Li vedo gli sguardi dei turisti che incrocio a bordo pista quando rientro dagli allenamenti: hanno gli occhi che sorridono. Il fisico sarà a pezzi ma l’anima è leggera”.

LA PAROLA AI NOSTRI CAMPIONI
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FOTO CREDITS: UFFICIO STAMPA FISI

Francesco De Fabiani

ATLETA DI COPPA DEL MONDO DI SCI DI FONDO

Lo specchio d’acqua sembra disegnato da un pittore. Seduto davanti ad un caffè, con il Monterosa, uno dei quattro 4.000 m valdostani, a fare da sfondo alla cartolina insieme al Lago Gover, Francesco De Fabiani respira. È fine estate, è appena rientrato dal raduno norvegese e, a Gressoney -Saint-Jean ritrova pace e serenità. E, soprattutto, energie.

Francesco: un angolo di paradiso in una delle valli, quella del Lys, più belle della nostra regione.

“Dopo essermi allenato e aver

faticato tanto in giro per il mondo qui, nella mia Gressoney, ritrovo me stesso e il mio equilibrio. E tanto benessere dopo un periodo di vita frenetica e stressante. A casa mia, mi sento felice”.

Benessere è il sostantivo magico: non solo agonismo ma anche sport declinato in una dimensione a misura d’uomo.

“Lo sport non è solo come lo intendiamo noi atleti ma è anche attività fisica che fa bene al corpo e alla mente. Sui nostri sen-

tieri in estate e sulle nostre piste in inverno si può ritrovare quel contatto con la natura che nella vita moderna si è perso”.

Decima stagione in Coppa del Mondo: dopo la medaglia ai Campionati del Mondo di Planica in coppia con Federico Pellegrino da dove riparti?

“Quella scorsa è stata una stagione stupenda: tutta l’Italia dello sci nordico ha ottenuto risultati. Ripartiamo da lì: ci stiamo allenando bene ed è l’aspetto più importante. Ci aspetta un macro periodo molto importante: prima i mondiali di Trondheim nel 2025 e poi i Giochi Olimpici di Milano-Cortina nel 2026. L’obiettivo è crescere ancora come squadre ed essere competitivi per le medaglie anche nella Staffetta che da sempre è la gara dell’Italfondo”.

La Valle del Lys è una delle terre dei grandi campioni dello sci di fondo: oltre a te e Arianna Follis, Campionessa del Mondo nel 2009, ci sono nuovi talenti che stanno crescendo in fretta. Possono essere il futuro del fondo azzurro?

“Ci sono giovani promettenti come, ad esempio, Nadine Laurent ed è un bene che ci siano. Sono alla decima stagione in Coppa e non sono eterno: l’obiettivo è di sicuro quello dei Giochi Olimpici in Italia ma è importante che ci sia un ricambio generazionale. Un sogno? Correre in Coppa insieme a giovani sciatori valdostani. Così poi che possano, con gradualità, prendere il nostro posto e dare continuità alla grande tradizione valdostana nello sci di fondo”.

LA PAROLA AI NOSTRI CAMPIONI 32
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