Il prete il podestà la guerra Primiero 1915-1918 i diari di don Enrico Cipriani ed Enrico Koch

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Vorwort

Premessa

«Wir kommen von Trentino» ist der Titel eines Liedes, das in Vorarlberg heute von den Nachfahren der «Gastarbeiter» des 19. Jahrhunderts gesungen wird, die damals als begehrte billige Arbeitskräfte im Zuge der Industrialisierung aus dem Trentino eingewandert sind. Es steht stellvertretend in mehrfacher Hinsicht für ein besonderes Phänomen innerhalb der breiten Palette von musikalischen Ausdrucksformen von Minderheiten in Österreich. Ursprünglich ein Spottlied, verfasst in einem Kauderwelsch, das sich über die sprachliche Inkompetenz der Zuwanderer lustig macht, transportiert es die Vorurteile der deutschsprachigen Mehrheit gegenüber den italienischen Arbeitskräften. Die gesellschaftlichen Spannungen zwischen Mehrheit und Minderheit werden darin deutlich (genauer siehe S. 33). Das Erstaunliche ist nicht die Schöpfung solcher Spottlieder,

«Wir kommen von Trentino» (veniamo dal Trentino) è il titolo di una canzone cantata ancora oggi dai discendenti dei lavoratori immigrati dal Trentino nel XIX secolo, in seguito alla locale industrializzazione. È una canzone per più aspetti rappresentativa di un fenomeno particolare all’interno della varietà di forme espressive musicali delle minoranze in Austria. In origine canzone di scherno, scritta in un tedesco «maccheronico» che deride l’incompetenza linguistica degli immigrati, trasporta i pregiudizi della maggioranza di lingua tedesca nei confronti dei lavoratori italiani. In essa si manifestano le tensioni sociali fra maggioranza e minoranza (vedi più esattamente a p. 33). Ciò che stupisce non è la creazione di simili canzoni di scherno, perché spesso le tensioni sociali vengono espresse attraverso i canti, ma il fatto che il comitato dei «Trentini e loro


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