CON IL LIBRO, IL CALICE E IL ROSARIO SAN PIO V
E
ra solo un ragazzo, Antonio Ghislieri, di 14 anni e quel giorno si trovava all’aperto nella campagna di Bosco (Alessandria) dove era nato nel 1504. Vide passare due frati con bianco saio e manto nero. Domandò: “E quelli chi sono?” . Gli fu risposto: “Sono i Predicatori, i Domenicani”. Poco tempo dopo, affascinato dalla loro vita, entrò nel convento di Voghera, vestì il loro abito, chiamandosi fra Michele. Si fece subito notare per la sua particolare affezione alla Madonna. Intelligente, studioso, completò la sua formazione teologica sulla “Summa theologiae” di S. Tommaso d’Aquino, maturando sulle orme di San Domenico e dei santi domenicani un’intensa unione con Dio e un grande zelo per la salvezza eterna dei fratelli. Giovanissimo sacerdote, si meritò subito tanta stima che fu mandato a insegnare teologia nello “Studium” di Bologna... Fu poi priore del convento domenicano di Alba (Cuneo), predicatore appassionato sui pulpiti e nelle piazze dell’alta Italia, difensore della fede cattolica nel suo difficilissimo tempo in cui eretici e ribaldi come Lutero, Calvino, Zuinglio e Enrico VIII°, separavano dalla Chiesa Cattolica intere nazioni. P. Michele Ghislieri era l’apostolo della Verità nella fedeltà piena a Gesù Cristo e alla Chiesa. Presto diventò Vescovo di Nepi e Sutri, subito dopo cardinale, infine Vescovo di Mondovì... con un prestigio sempre più grande nella Chiesa che stava celebrando il grande Concilio di Trento per definire la Verità e ristabilire la disciplina cattolica, noto a tutti come il “Cardinale Alessandrino”. Il 7 gennaio 1566, fu eletto Papa e volle chiamarsi Pio V. Sulla cattedra di San Pietro, mantenne la stessa vita austera e orante che gli era propria. Il suo primo decreto, otto giorni dopo l’elezione, lo fece per operare una grande “pulizia”, buttando fuori dalla sua cerchia viziosi e avidi di denaro. Subito si dedicò ad attuare le direttive del Concilio di Trento sulla Liturgia, la catechesi, la santificazione dei sacerdoti e del popolo cristiano. Nel 1566, per i “tipi” di Aldo Manuzio, il celebre stampatore e artista, editò il Catechismo Romano, sintesi della Fede Cattolica per tutta la Chiesa, pietra
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