Parliamo di rosario? Intervista a Ilaria Giannarelli, collaboratrice di padre Mauro nell’organizzazione degli incontri del Rosario
Sono ormai diversi anni che collabora con padre Mauro anche nell’organizzazione degli incontri annuali: potrebbe dirmi la motivazione che ogni anno vi muove nel promuovere i raduni e i convegni? Se mi permette riassumerei così la motivazione principale: è bello scoprire che non siamo soli! Spesso i gruppi del rosario nascono dalla fede e dalla buona volontà di qualcuno che, nella sua realtà, sente la necessità di rispondere all’invito di Maria di meditare il rosario con i fratelli più vicini. Così, grazie alla costanza e all’impegno di queste persone, si inizia, o magari si rinnova, un cammino insieme ad altre persone… però il rischio di sentirsi realtà isolate apre la porta a due pericoli: da un lato può instillare nell’animo un senso di solitudine e quindi la stanchezza potrebbe prendere il sopravvento, e dall’altro si potrebbe essere tentati di formare dei gruppi che “camminano” un po’ per conto loro, secondo le “mode” del momento o i “capricci devozionali” propri ai componenti. Le periodiche visite che padre Mauro compie durante l’anno nei i vari gruppi e gli incontri, a cui faceva cenno nella domanda, costituiscono come “una scuola del rosario” e sono nati quindi principalmente per colmare le distanze e far sì che nella fedeltà al Magistero si respiri veramente e concretamente aria di comunione e di condivisione. Nella figura del Promotore, ora padre Mauro, e in modo particolare nei vari incontri, un gruppo del Friuli si ritroverà accanto ad un gruppo delle Marche: entrambi scopriranno che spesso le difficoltà sono le stesse, si conforteranno sentendosi strumento di qualcosa di più grande di loro e comprenderanno visceralmente come la vera devozione al Rosario trascende ogni tempo ed ogni luogo… perché la Vergine non manca di chiamare sempre nuovi figli che con amore si dedichino alla diffusione del rosario. Ha accennato alla “scuola del rosario”: potrebbe spiegare meglio che cosa intendeva? Il rosario, possiamo dire, è una preghiera che ha una storia di secoli e la Chiesa, fin da subito, l’ha accolta ed “amata” dedicandole stupende riflessioni perché i fedeli potessero comprendere e vivere appieno la Grazia di cui è apportatrice. Ecco, non in ultimo, la lettera scritta dal Beato Giovanni Paolo II: Rosarium Virginis Mariae che, con incredibile semplicità, riassume e precisa il senso più profondo e autentico del Rosario… spiegando ai fedeli come accostarsi e come porsi dinnanzi a questa devozione.
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