Maria modello di contemplazione
Dorotea Lancillotti laica domenicana p. Roberto Coggi op
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a contemplazione domenicana, nella misura in cui si può parlare di una contemplazione particolare rispetto alla contemplazione presa nel suo senso essenziale e quindi universale, è caratterizzata dal suo rapporto con la predicazione, essendo questa lo specifico dell’Ordine Domenicano, che è appunto l’Ordine dei Predicatori. La predicazione, insegnano le Costituzioni domenicane, deve sgorgare dalla pienezza della contamplazione (ex plenitudine contemplationis), D’altra parte, la predicazione, secondo san Domenico, è la predicazione di Gesù Cristo Crocifisso (praedicatio Jesu Christi Crucifixi), che fa eco alle parole di san Paolo (1 Cor 2,2): “Io ritenni di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso”. Ora, ci chiediamo: chi ha contemplato Gesù Cristo, e in particolare Gesù Cristo Crocifisso, più e meglio, con maggiore intensità di amore, della sua Santissima Madre? Essa, come dice il Concilio (Lumen Gentium 58), “non senza un disegno divino se ne stette sotto la croce, soffrendo profondamente col suo Unigenito, amorosamente consenziente all’immolazione della vittima da lei generata”. Dobbiamo dunque dire che Maria Santissima si presenta come modello della contemplazione
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