Sinodo della Famiglia 2014-2015
La famiglia dal sogno alla realtà Laura Crisafulli
C
he cos’è la famiglia? Un sogno? Un ideale? Una realtà? Un valore? Il significato e il ruolo della famiglia è cambiato per me nel corso degli anni. Sono nata in una bella famiglia dove io e i miei due fratelli più grandi siamo cresciuti in un clima di armonia, serenità, amore e rispetto reciproco (questo ovviamente non significa che non ci siano stati litigi, contrasti e posizioni diverse, queste ultime sostenute, a seconda dei casi, con maggiore o minore energia). Ero ancora al liceo quando ho conosciuto quello che poi è diventato mio marito, anche lui proveniente da una bella e numerosa famiglia (sono in sette) molto accogliente. Ho finito la scuola, mi sono laureata e un mese dopo stavo già realizzando ciò che volevo fare nella vita e per cui avevo studiato: insegnare. Due anni dopo ho realizzato l’altro mio sogno: mi sono sposata. Eravamo “fidanzati” già da 8 anni e, sebbene stessi benissimo a casa dei miei, volevo avere una mia famiglia; una nostra famiglia. Non pochi hanno criticato questa mia scelta, perché in questo modo non mi sarei goduta abbastanza la vita e la giovinezza. Ma io ero determinata. Io e mio marito sognavamo di creare una bella famiglia con tanti figli. Dopo altri due anni è nato il primo figlio. Forse questa è la gioia più grande: diventare madre. Non eravamo più solo una coppia. Lavoravo in una scuola privata e dovevo rientrare subito in servizio; così, dopo i tre mesi obbligatori, eccomi divisa fra le due cose che più amavo: il lavoro e la famiglia. Tutto il resto non esisteva. Per anni non ho fatto altro che occuparmi di scuola e della mia famiglia, nient’altro. Dopo due anni dal primo nasce il secondo figlio e, più o meno contemporaneamente (3 giorni prima del parto), firmo il primo contratto di insegnamento all’università: grande soddisfazione. Ancora una volta non posso permettermi di stare a casa in maternità, perché i corsi in università stanno iniziando: prendere o lasciare. E dunque: scuola secondaria al mattino, università (in un’altra città) al pomeriggio. Prendo. Sono anni pieni, sempre di corsa, fra biberon, compiti da correggere, lezioni da preparare e treni da non perdere. Di corsa... ma con tanto entusiasmo. La famiglia che si allarga, che ti impegna ma che ti dà anche tante soddisfazioni e conforto nei momenti difficili. 28