Il topo ammaestrato

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“Sto preparando delle focaccine ai mirtilli per i miei nipotini che verranno qui oggi pomeriggio, ti dispiacerebbe portarle nella dispensa, per favore?” “Certo, vado subito, signora Leprotta”. Tartaglione sapeva bene cosa fare, prendere una focaccina e far finta di niente, ma poi uno dei leprottini sarebbe rimasto senza merenda, allora si fece forza e ripose con cura le focacce nella dispensa. Poi tornò dalla nonna e lei gli chiese: “Ma come, non ne hai presa neanche una per te?” “No signora” – rispose Tartaglione – “Spettano ai suo-oi nipotini”. “Caro, sei stato molto gentile ma non preoccuparti, basteranno per i miei piccoli, forza corri a prenderne un po’ per te”. Così il Topo Tartaglione se ne andò a pancia piena ma senza alcun rimorso, felice di aver resistito alla tentazione e non aver pensato solo a se stesso”. Giulia Maniezzo Classe 2° A, Scuola Media di Castelnuovo Scrivia

Noi alunni della 2° A e 2° B della scuola elementare di Castelnuovo amiamo molto la lettura ed è per questo che le nostre maestre ci invitano tutte le settimane a fare il solito giretto in biblioteca (chissà, forse è nata proprio così la nostra passione!), per curiosare tra i libri ed avere la possibilità di prenderne uno in prestito. Una mattina, però, la nostra curiosità si è fermata sul libro “La storia più bella raccontata dai miei nonni” (V Concorso Nazionale). Sfogliandolo velocemente la nostra attenzione è stata catturata dal racconto “Le avventure del topo Tartaglione” del maestro castelnovese Mario Pelizza. E’ così che è nato in noi il desiderio di far vivere al topo Tartaglione nuove avventure. UN TOPOLINO UN PO’ BUFFO Tartaglione era un topo molto amato da tutti perché buono e ridanciano. 35


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