Moldova_in_Progres_Nr_3 Novembre_2012

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storia di Moldova

genesi di un

popolo

in alto: l’Imperatore Traiano, protagonista della romanizzazione dei territori compresi tra il sud-Danubio e il Bug; a destra: l’estensione dell’Impero Romano fino ad Aureliano;

Il percorso evolutivo che ha consentito la formazione dell’identità del popolo moldavo, nelle sue più compiute espressioni culturali, sociali, linguistiche, ricopre un periodo di almeno 900 anni, dal V sec. a.C. al IV d.C. Come premessa va ricordata l’esistenza di una popolazione, con proprie caratteristiche etniche e con propri ordinamenti sociali, nel territorio, definito quale Dacia storica, nell’area a sud del Danubio, tra il Prut e il Nistru. Dal momento in cui ha inizio l’espansione militare romana verso l’Est europeo, nel 74 a.C. la civiltà geto-dacica entra in contatto con la civiltà romana e ne subisce fortemente l’influenza. Da ciò prende avvio l’inarrestabile fenomeno della romanizzazione di questa area geografica. Il fattore principale che produsse il formarsi delle peculiarità socioculturali del popolo moldavo non fu soltanto la conquista militare, come accadde per il territorio occupato dai romani, divenuto nel I sec. parte dell’Impero e che oggi costituisce lo Stato di Romania; ma la successiva azione colonizzatrice di Roma, attraverso un lento processo di assimilazione di vari elementi: il sovrapporsi della lingua latina, la crezione di centri urbani, economici e commerciali di tipo romano e soprattutto il formarsi di strutture rurali nel sisterma di chiara concezione romana: il «vicus», il «pagus», la

«villa». Come pure determinante fu l’elemento dei matrimoni misti. Infatti, i veterani dell’esercito romano, concluso il servizio militare, venivano premiati e compensati con l’attribuzione di lotti di terre da coltivare e dove si insediavano stabilmente, contraendo matrimoni con le donne locali, dando vita a propri nuclei familiari. Come s’è detto la diffusione della lingua latina fu il tramite per la coesione e la fusione di due civiltà e favorì la nascita della lingua rumena. Il latino era l’unico strumento di comunicazione negli atti amministrativi, nelle istanze giudiziarie, nelle relazioni commerciali... Ma va sottolineato un altro elemento che caratterizza un tratto essenziale del popolo moldavo: la conversione al cristianesimo, avvenuta tra il I e il II sec.d.C. e che generò una viva e profonda religiosità nella coscienza popolare della gente moldava, rimasta obbediente da secoli al credo della religione ortodossa, dopo lo Scisma, avvenuto nel 1054 con la Chiesa di Roma, a seguito dei gravi contrasti tra il Patriarca di Bisanzio, Michele Cerulario e il Papa Leone IX. Da sottolineare che la religione ortodossa è parte viva del patrimonio spirituale, inseparabile ancor oggi dalla storia e la cultura del popolo moldavo. R. S.


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