Moldova_in_Progres_Nr_3 Novembre_2012

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l’avventura

moldava di uno chef

italiano

Federico Fiorini non è soltanto uno chef d’alta classe, ma è quel che si dice un eccentrico anticonformista personaggio, anzi, quasi un “pellegrino” per ragioni di fantasia.

L’eclettico personaggio che presentiamo è capitato in Moldova per “avventura” … Romano verace, come tutti i romani che sono orgogliosi di sentirsi figli della “Città Eterna”, Federico condivide questo sentimento, orgoglioso di appartenere ad un antica civiltà. Nato nel centralissimo quartiere di Piazza Del Popolo, sin da giovanissimo aveva mostrato passione per la caccia e la cucina. Assistendo alla preparazione di piatti tipici elaborati con la cacciagione, lui stesso si era provato a sperimentare ricette di sua invenzione, presso trattorie di quartiere dove preparava “piatti” che incontrarono il gusto dei clienti. Nel tempo riuscì ad affermarsi come chef le cui qualità professionali e creative si erano progressivamente evidenziate. Per un certo periodo fu chiamato ad operare presso lo storico ristorante “Il Ceppo” di Roma, ai Parioli. Ma, amante per carattere dei cambiamenti, seppe esprimere le sua estrosità presso altri celebri ristoranti, come ad esempio “Il Ninfeo” Terme di Stigliano e più tardi “Isola di Grenada” ai Caraibi. Finchè successivamente ebbe l’idea di creare un suo ristorante, ristrutturando una delle proprietà di famiglia, nella località Sasso, denominata Villa del Sasso (www.villadelsasso.com) offrendo alla clientela, specialità sempre generate dalla sua inesauribile

inventiva. Naturalmente con i proventi di cacciagione e pesce dell’oasi naturale maremmana di Macchiatonda. Ma non è tutto, per la sua notorietà era spesso invitato presso le famiglie dell’alta borghesia romana e cucinava per loro in privato e in esclusività. Di recente, giusto per “avventura”, un amico lo ha persuaso a venire in Moldova dove, presso il ristorante La Roma Club di Chisinau, oltre a preparare piatti tipicamente italiani, li presenta lui stesso ai clienti, sfoggiando la sua accattivante affabilità. Da notare che le caratteristiche ricette della cucina romana, ben lontane da dotte elaborazioni sono ispirate alla frugalità della cucina popolare, con influenze ebraiche, povere negli ingredienti, ma ricche di profumi, sapori e gusti genuini. Inoltre Federico ogni settimana accompagna gli amici italiani e moldavi a caccia, e prepara poi per tutti le sue raffinate ricette. Infine si è così assicurato un successo tale che, in prospettiva ha idea di metter su famiglia in Moldova, in quanto, a sentir lui, le donne moldave possiedono la semplicità e la modestia di quelle dei tempi andati.


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