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MISERICORDIE D’ITALIA

INCONTRI

SERVIZIO DI DAMIANO RUGGIERO

“I

l volontariato serve per aiutare il prossimo in maniera disinteressata e gratuita”. E’ questo il monito lanciato, da Angelo Iacoviello, Presidente Regionale delle Misericordie Campane, in occasione del 1° Meeting regionale dal tema: “Con la luce della fede e la gioia del Vangelo per servire i fratelli”. La Conferenza Regionale Campania ha infatti organizzato lo scorso 15 febbraio l’incontro finale previsto dal “Progetto Volontari +”, una giornata eccezionale che ha visto la partecipazione di oltre 350 confratelli arrivati a Benevento da tutta la Campania. Si è trattato di un incontro-confronto, ma soprattutto di una festa per le Misericordie. Durante il meeting, si è svolto anche l’incontro tra correttori e governatori, ma la giornata è stata caratterizzata anche da gare di soccorso sanitario e di protezione civile, tutte valutate da professionisti in materia. “Essere volontario significa aiutare il prossimo – ha spiegato il Presidente Iacoviello -, l’importante è operare in favore dei più deboli con spirito di unità e di fratellanza”. Monsignor Pompilio Critistino, corret-

I

MISERICORDIE

marzo aprile 2014

Le Misericordie Campane al primo meeting regionale Più di 350 confratelli si sono ritrovati a febbraio per parlare di presente e futuro, in una festa che ha visto incontri istituzionali, ma anche gare di soccorso sanitario e di protezione civile samaritani del XX secolo”. Alla manifestazione erano presenti numerose autorità e il presidente nazionale delle Misericordie d’Italia, Roberto Trucchi, che nel suo intervento ha ribadito come “Essere confratelli e consorelle della Misericordie va considerato un dono. Un ruolo che bisogna usare con gioia e a servizio delle nostre comunità”. Dobbiamo essere pronti – ha concluso Trucchi – ad operare con il cuore. Dobbiamo essere servi umili, ma non servi sciocchi. Il nostro operato si accompagna sempre alla dignità e all’amore”. Nel pomeriggio, infine, dopo il pranzo, si è avuta l’Assemblea regionale a cui hanno portato il loro contributo i presidenti delle varie Misericordie nel corso della quale sono stati discussi vari argomenti e sono state tracciate le linee guida per le formazioni tecniche e spirituali e le attività da mettere in campo per l’anno in corso. L’appuntamento, ora, è alla seconda edizione del Meeting Regionale che avrà luogo nel 2015 in un’altra provincia campana.

BENEVENTO Il primo meeting regionale delle Misericordie campane

tore regionale delle Misericordie, ha invece ricordato i valori del volontariato: “Le Misericordie in quanto Confraternite esprimono il volontariato nel migliore dei modi, con lo “stile” del buon samaritano, che può essere svolto solo se viene affiancata alla preparazione tecnica anche una

l week end si fa tutto quello che non si riesce a fare durante la settimana. E così succede che un sabato sera ti ritrovi in un fabbricato in viale Toscana a parlare con un marocchino chiacchierone di quanto sia bella e dannata l’Italia. Tutto ha inizio con la richiesta fattaci dal Comune di Milano, vista la felice collaborazione dell’anno scorso, di prestare supporto a un dormitorio nel periodo più caldo del “Piano freddo” nelle serate di venerdì e sabato. Il Comune di Milano, infatti promuove annualmente questo servizio per assistere le persone senza fissa dimora nei mesi più rigidi dell’anno e da alcuni anni le Misericordie Lombarde (Milano Sant’Ambrogio, Arese e Milano) vi prendono parte. L’appuntamento è alle 20.00 in uno spazio ampio diviso da bianche lenzuola in zona notte e mensa. Tutte le brandine sono ordinate e pulite, in un angolo una piccola biblioteca: si spazia dalla trilogia di Larsson a Omero… e chissà che tra i lettori non si nasconda un moderno Ulisse! Arriviamo, ciascuno con il suo carico di stanchezza dopo una settimana di lavoro o un turno in ambulanza (come i nostri confratelli di Arese), ciascuno con la sua vita più o meno intensa, ma trovare il sorriso è un attimo. Il pasto squisito (assaggiare per

preparazione spirituale dei volontari”. Inoltre ha ricordato la “consegna” effettuata da Giovanni Paolo II all’udienza con tutte le Misericordie italiane nel 1996: “Siate i fautori e promotori della civiltà dell’amore, portate il Vangelo per le strade del mondo con le vostre opere di carità, siate i buoni

LOMBARDIA

Fine settimana con i clochard milanesi

MILANO I dormitori per i senza tetto in cui i confratelli lombardi prestano servizio durante il periodo invernale

credere: è un consiglio non un augurio!) è preparato dalla Fondazione Progetto Arca in grosse e calde teglie. In effetti la cosa più difficile è proprio non ustionarsi e non ustionare gli ospiti mentre si impiatta uno spezzatino col suo sughetto. Ma è decisamente strano improvvisarsi “camerieri” di “clienti” che trasportano tutta la loro vita in uno zai-

netto e chiedono il permesso per prendere una forchetta. Verso le 11, mentre gli ultimi arrivati si riscaldano con un piatto caldo, oltre la tenda ci si prepara a dormire sulle note della Pausini sapientemente mixata con melodie orientaleggianti. Al momento di riordinare e pulire solo pochi sono ancora seduti ai tavoli: chi si accorda per farsi tagliare i capelli, chi cosparge ogni cibo (insalata compresa!) di pesto e ci lascia il vasetto “se qualcuno lo desiderasse”, chi dalla brandina ci lancia il caricabatteria sotto il separè “se potete per favore attaccarlo alla presa!”. Il nostro contributo è molto semplice, ma spesso sono le cose semplici a essere luminose e gratificanti. Ma visto che non c’è sabato senza domenica e non c’è dentro senza fuori, la sera del giorno del Signore noi la dedichiamo agli ultimi degli ultimi: ai senza tetto che dormono all’aperto! La nostra Unità di strada si ritrova in sede alle 20.30 e, munita di termos con tè caldo e

merendine, inizia il suo giro nella zona ovest di Milano. Nella notte meneghina trovi Walter il romantico, che, se hai la fortuna di essere interista, al primo incontro indossa la sciarpa societaria e che, per rendere felice una moglie, consiglia di portarla a vedere il Lago dei cigni. Poi ti imbatti in Oreste, gentile sessantenne sardo che aspetta da anni una casa dal Comune, ma questo non incrina minimamente le sue buone maniere. E davanti a una pizzeria sono accampati Massimo il napoletano (e la fortuna di essere interista mostra tutta la sua fragilità se è la sera di un maledetto Napoli – Inter, 4-2) con il suo cane di peluche, affamato tanto quanto il padrone. E intanto continuano i nostri pranzi domenicali alla mensa dei poveri del Rosetum… “Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito” (Matteo 25, 35-36). Il nostro dolce pensiero va a mamma Elena, che ha insegnato ai suoi cinque figli a vivere e ad affrontare il dolore con incrollabile fede e serenità! Ora li guida dal cielo perché una mamma è mamma per sempre! Chiara Misericordia Milano Sant’Ambrogio


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