Misericordie marzo aprile light(1)

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EVENTI

PROTESTA

MODENA

la Misericordia di Firenze festeggia 770 anni

Fermi tutti! La grande manifestazione di Anpas e Misericordie

Alluvione nelle zone terremotate

Previsto per l’occasione anche un grande meeting a livello nazionale

I due Movimenti si incontreranno davanti a Montecitorio il 3 aprile

L’opera delle Misericordie, di nuovo in soccorso della popolazione emiliana

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MISERICORDIE d’ITALIA PERIODICO DELLA CONFEDERAZIONE NAZIONALE

L’EDITORIALE

Opere di oggi, basi del domani di Roberto Trucchi

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arissimi confratelli e consorelle, come leggerete nelle prossime pagine, il nostro Movimento continua il suo acceso fermento aprendo ogni giorno a nuove esperienze che ne arricchiscono la secolare storia. A fine maggio, a Firenze, è previsto un grande evento a livello nazionale in occasione del 770° anno di fondazione della storica Arciconfraternita di Firenze, la prima Misericordia nata nel capoluogo toscano nel 1244. I festeggiamenti in città sono iniziati con la celebrazione di San Sebastiano a gennaio, ma anche noi come Movimento nazionale ci uniremo a fine maggio incontrandoci in un grande meeting durante il quale verrà svolta anche l’assemblea per l’approvazione del bilancio. Ma non finisce qui. Due settimane dopo, infatti, all’incontro con il Santo Padre Francesco, saremo di nuovo tutti insieme e molti di più, poiché sono invitati all’evento anche tutti i fedeli vicini alla Misericordia che fanno parte delle nostre comunità. Si tratta di un evento storico che vedrà piazza San Pietro invasa da migliaia di divise colorate e che ci permetterà non solo di conoscere finalmente di persona questo straordinario Papa, ma anche di presentargli il Movimento e le sue secolari quanto attuali opere. Questi due eventi rappresentano una sorprendente dimostrazione dei passi avanti fatti in questi ultimi tempi. Dai contrasti apparentemente insanabili siamo infatti passati ad un clima disteso che permette finalmente all’energia di fluire verso progetti concreti, realistici e positivi. Ne è un’ulteriore dimostrazione l’interesse che ha suscitato e che sta suscitando nel Movimento il progetto Alzaia, il laboratorio “stabile” lanciato a febbraio agli Stati Generali volto ad anticipare i nuovi bisogni sociali attraverso una riflessione accurata sull’essere Misericordia nel proprio territorio d’appartenenza. Con questo progetto la Confederazione punta a una rilettura condivisa e partecipata del ruolo delle nostre associazioni, rilanciandone la “mission” e quel ruolo di “presidio di comunità” che le è proprio da secoli. Vi invito tutti a prenderne parte per continuare l’onda di rilancio positiva di cui il Movimento aveva, ma ha ancora bisogno. In otto secoli di buffa e opere silenziose abbiamo contribuito alla storia prima della Toscana e poi dell’Italia intera, sfruttiamo questo fecondo periodo per continuare sulla strada dei nostri predecessori.

Anno X n° 2 MARZO APRILE 2014 Bimestrale Misericordie d’Italia reg. al tribunale di Firenze al n° 5395 del 4/2/05

LE LINEE PROGRAMMATICHE

Misericordie riunite a Roma agli “Stati Generali” del Movimento

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PELLEGRINAGGI

Misericordia di Betlemme: al via le prime partenze I confratelli parteciperanno alle attività sociali, ma sono previste anche visite ai luoghi magici della Terra Santa. a pagina 7

vertici nazionali e locali delle Misericordie si sono riuniti a Roma dal 7 al 9 febbraio confrontandosi sulle decisioni da prendere per il prossimo futuro. E’ stata grande e attiva la partecipazione dei presenti, che hanno impostato i lavori con lo spirito positivo del “volare alto” sollecitato dal Presidente Nazionale Roberto Trucchi all’inizio dell’incontro. La tre giorni ha rappresentato anche un’occasione per lo staff e la dirigenza confederale di presentare alle Misericordie i nuovi progetti elaborati in questi ultimi mesi, come il laboratorio stabile Alzaia, il sistema informatico di raccordo tra associate e Confederazione “Primis Web”, e il nuovo programma nazionale di formazione che sarà applicato in tutti i settori d’azione.

SERVIZIO CIVILE

alle pagine 3, 4 e 5

STAZIONI ABBANDONATE AL VOLONTARIATO

Al via il regolamento delle Misericordie che stabilisce delle norme comuni per tutte le Confraternite italiane che usufruiscono di questo particolare servizio

Un accordo tra Ferrovie e Csvnet permette alle associazioni l’utilizzo delle fermate non presidiate per trasformarle in luoghi di utilità sociale

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MISERICORDIE D’ITALIA

EVENTI

APPUNTAMENTI

marzo aprile 2014

Il Movimento festeggia i 770 anni della Misericordia di Firenze Allo storico compleanno sono invitati confratelli da tutta la Penisola che si riuniranno per una tre giorni ricchissima di eventi

SERVIZIO DI CHIARA PIETRELLA E SILVIA NANNI

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n compleanno importante per la Misericordia di Firenze e per il Movimento tutto, che quest’anno compiono 770 anni di fondazione. L’appuntamento non può certo passare inosservato e la storica Arciconfraternita sta già organizzando degli eventi speciali, “non per puro senso auto celebrativo – fa sapere il Provveditore Andrea Ceccherini -, ma per rafforzarne l’identità, dimostrando come il passato sia linfa vitale dalla quale si può, e si deve, attingere per vivere il presente e organizzare il futuro”. Anche le Misericordie d’Italia parteciperanno ai festeggiamenti: dal 30 maggio al 1 giugno, le confraternite toscane ospiteranno una rappresentanza delle associazioni di tutto il territorio nazionale, che si ritroveranno per un meeting tutto particolare. Dal 20 maggio al 1° di giugno, infatti, sono previsti la cerimonia di apertura in Palazzo Vecchio nel Salone dei Cinquecento, un convegno sul tema “La carità nell’epoca della globalizzazione”, mostre tematiche, un concerto e la Santa Messa in Cattedrale officiata da S.E. Mons. Giuseppe Betori, come atto conclusivo delle celebrazioni. L’incontro sarà anche l’occasione per svolgere l’assemblea annuale della Confederazione e per rilanciare il progetto Alzaia, già presentato agli Stati Generali del Movimento lo scorso febbraio (servizio alle pagine 4 e 5, ndr). Intanto i festeggiamenti a Firenze hanno già preso il via il 20 gennaio, giorno in cui si è celebrato San Sebastiano martire, patrono del Sodalizio. In quell’occasione è stata distribuita, in copia anastatica, una Storia della Misericordia scritta da Celestino Bianchi - e pubblicata da Gaspero Barbera nel 1855 in occasione della tremenda epidemia di colera che colpì la città – che propone toccanti pagine sulla generosità dimo-

FIRENZE La sede storica della Misericordia in piazza del Duomo (foto Sailko - Wikimedia Commons)

strata dai Fratelli in quella drammatica occasione. E’ stato, inoltre, stampato un supplemento al San Sebastiano, dal titolo una “Una sconfinata Carità” che, oltre a numerose pagine di servizio (programma dei festeggiamenti, attività della Misericordia oggi, Comitato

d’Onore e Comitato Scientifico, elenco dei provveditori dal 1574 ad oggi) contiene testimonianze e foto inedite sui servizi della Misericordia durante le guerre e le epidemie, ma anche capitoli sulla Misericordia e lo sport, la Misericordia nella letteratura e la Misericordia

nei giornali. Ancora in gennaio, tre importanti volumi dell’archivio storico sono stati inviati ad una mostra – dal titolo “Una volta nella vita” - nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, dedicata ai tesori nascosti negli archivi e nelle biblioteche fiorentine che per la

prima volta sono stati resi visibili al pubblico (dal 28 gennaio al 27 aprile, ndr). I primi di aprile, in data ancora da definire, sarà poi presentata la nuova edizione della storia della Misericordia di Firenze, con una rinnovata veste grafica e numerosi aggiornamenti

alla luce delle ricerche d’archivio svolte negli ultimi due anni da due qualificate studiose della Soprintendenza Archivistica della Toscana. Per la sua rilevanza scientifica, storica e letteraria, il volume sarà anche distribuito e messo in vendita in Italia.

14 GIUGNO 2014

Le Misericordie incontrano Papa Francesco

L

a data ormai è certa e non si tratta di un giorno qualunque: esattamente 28 anni dopo l’udienza storica in cui Giovanni Paolo II esortò i confratelli ad essere “fautori della Civiltà dell’Amore”, di nuovo il 14 giugno le Misericordie e i Fratres incontreranno un altro amato Padre della Chiesa: Papa Francesco. Ad essere invitati all’appuntamento non sono solo le Misericordie e i Fratres di tutta Italia, ma anche tutta la cittadinanza che deciderà di accompagnare i confratelli in questo storico momento. Preghiamo dunque tutte le associate di estendere l’invito a tutti i fedeli del proprio territorio. L’incontro avverrà in piazza San Pietro, che sarà totalmente dedicata all’evento. Mentre scriviamo sono in corso le trattative con il Comune di Roma per poter portare e montare mezzi e attrezzature in via della Conciliazione e nelle zone limitrofe al Vaticano, un modo per far conoscere le attività

del Movimento al Papa, ma anche agli abitanti della città eterna. Nella piazza San Pietro, infatti, non potranno essere montate attrezzature poiché sarà destinata esclusivamente ad accogliere i fedeli (sono previsti anche circa 32mila posti a sedere). La Confederazione sta organizzando tutti i dettagli dello storico evento e anche la Protezione civile si sta attivando affinché tutte le fasi si svolgano nel massimo ordine possibile. Per poter partecipare sarà probabilmente necessario accreditarsi attraverso il nuovissimo sistema informativo on line Primis Web (articolo nella pagina a fianco, ndr), ma la Confederazione terrà informate le Misericordie anche attraverso il sito www. misericordie.it e le circolari via email. Invitiamo pertanto chi non lo avesse ancora fatto ad attivare la casella di posta elettronica confederale (per informazioni, contattare gli uffici).


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PRIMO PIANO

MISERICORDIE D’ITALIA

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INCONTRI

SERVIZIO DI CHIARA PIETRELLA

È

stata grande e attiva la partecipazione agli Stati Generali delle Misericordie che si sono tenuti dal 7 al 9 febbraio a Roma in una tre giorni ricca di spunti e di momenti di confronto. L’incontro ha visto la partecipazione di tutti i vertici nazionali e locali delle Misericordie, che si sono confrontati sulle linee programmatiche da tenere per il prossimo futuro, ripartendo da un ritrovato spirito positivo impostato sul “volare alto”, come ha suggerito il Presidente Nazionale Roberto Trucchi in apertura dei lavori: “Il nostro è un Movimento vivo, ricco di emozioni, azioni e sentimenti di fratellanza, che sono molto di più degli aspetti negativi, presenti inevitabilmente in qualunque associazione umana. Vi invito pertanto a seguire quelli, cambiando passo verso il sorriso, vi invito ad essere gli ultimi, anche quando siete “dirigenti” e a non dar peso alle liti, ai disaccordi e alle gelosie. Siamo confratelli di Misericordia e come tali chiamati a volare alto, perché il disagio nelle nostre comunità è sempre più forte e le richieste non sono più solo il trasporto sanitario”. L’incontro con i dirigenti locali è stato anche un’occasione per lo staff e la dirigenza confederale di presentare i nuovi progetti elaborati in questi ultimi mesi. Proprio in apertura, è stato presentato il progetto

ROMA Le singole riunioni delle Conferenze regionali e dei comitati zonali all’incontro degli Stati Generali della Confederazione. A sinistra, l’assemblea plenaria

Dirigenti locali e nazionali verso il futuro del Movimento Gli stati generali della Confederazione si sono riuniti a Roma a inizio febbraio per discutere e definire le linee programmatiche dei prossimi anni “Alzaia”, un laboratorio stabile di riflessione sull’essere Misericordia per la propria comunità, che ha visto i partecipanti dividersi poi in gruppi di lavoro (servi-

zio nelle prossime pagine, ndr). Nel pomeriggio, dopo le riunioni tra Conferenze e Federazioni locali, Gionata Fatichenti, confratello della Misericordia di Empoli e

consulente confederale, ha spiegato invece a tutti gli intervenuti il nuovo sistema informatico on line di raccordo fra Confederazione e Misericordie (nell’articolo in

basso, ndr) e il programma di formazione nazionale, elaborato anche in collaborazione con l’Italian Resuscitation Council, volto ad alzare e uniformare il livello di preparazione dei soccorritori del Movimento, ma non solo. Nell’ultimo anno, infatti, è stato messo a punto un programma “didattico” che prevede argomenti e moduli su cui tutti i volontari delle Misericordie, in tutti i settori, dovranno risultare preparati, anche nella protezione civile. “Quello che vogliamo ottenere è uno standard qualitativo ottimale e uniforme in tutto il Movimento” ha spiegato Fatichenti. “Nei campi in cui operiamo è di vitale importanza parlare quel “linguaggio comune” che ci permette di essere efficienti e operativi anche nei momenti d’emergenza”. Il progetto è diretto soprattutto ai confratelli delle Regioni che non hanno normative specifiche, che sono ancora molte. Più tardi, il direttore della Confederazione, Andrea Del Bianco, ha illustrato a tutta la platea il nuovo sistema decentrato della Confederazione, che prevede la possibilità di costituire coordinamenti zonali o federazioni regionali giuri-

dicamente autonomi. Del Bianco ha spiegato anche il percorso per la costituzione di una nuova Misericordia e risposto nel dettaglio alle molte domande e ai dubbi che inevitabilmente porta un nuovo Statuto in un Movimento così complesso. Ma il Movimento non è fatto solo di competenze tecniche: il sabato sera ha sciolto i lavori della giornata il correttore delle Misericordie del Lazio Don Fabrizio Borrello, che ha celebrato la Santa Messa nella cappella di Villa Aurelia che ospitava il convegno. Ha concluso la tre giorni, la domenica mattina, Marco Iazzolino, in rappresentanza di Fio.PSD, esortando il Movimento a presenziare maggiormente ai tavoli di concertazione regionali, soprattutto sulla destinazione dei fondi FESL, FSE e Fondo Agricoltura. Iazzolino ha infatti spiegato chiaramente che buona parte di questi finanziamenti, soprattutto il Fondo Sociale Europeo, potrebbe essere destinata alle attività che quotidianamente le nostre associazioni svolgono, ma che le Regioni, molto spesso, dirigono in altri settori proprio per mancanza di conoscenza o di contraddittorio.

PRIMIS WEB

Ecco il PRogramma Informativo delle MISericordie

L

a Confederazione ci lavora ormai da tempo, ma alle Misericordie è stato presentato solo a febbraio, in occasione dell’incontro degli Stati Generali del Movimento. Si tratta di un sistema informatico on line che tenga costantemente in contatto le Misericordie con la Confederazione, sia per quanto riguarda l’organizzazione interna di ciascuna associazione (numero dei volontari, attività, recapiti, ecc), sia in occasione di eventi particolari (informazioni e prenotazioni). In pratica, attraverso questo sito internet privato, cioè accessibile solo con apposita password, sarà possibile ricostruire momento per momento la reale struttura del Movimento, a patto ovviamente che ogni Misericordia aggiorni i propri dati in tempo reale (attività verso la quale sarà caldamente “spinta” dalla direzione confederale). Si tratta di uno strumento essenziale, che permette all’organo federale di conoscere nel dettaglio le attività di ciascuna associata, coinvolgendo così i suoi volontari in attività e progetti specifici. Ma sarà anche importante per eliminare onerosi quanto improduttivi “censimenti” che via via sono stati organizzati negli anni. Il sistema verrà probabilmente “inaugurato” in occasione dell’incontro con il Papa previsto per il 14 giugno, che si configura come un evento dall’organizzazione piuttosto complessa. Primis Web dovrà raccordare e accordare associate e uffici sia sulle prenotazioni, che sugli altri aspetti organizzativi. Mentre scriviamo, la Confederazione si sta attivando per far avere a ciascuna Misericordia i dati d’accesso e le istruzioni per inserire i propri dati.

INTERNET Il sistema Primis Web, che permetterà ad ogni associazione di aggiornare in tempo reale i propri dati ed essere costantemente collegata con la Confederazione, anche per la prenotazione di eventi.


MISERICORDIE D’ITALIA

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PROMO PIANO

IL FUTURO

Periodico della Confederazione Nazionale

Presidenza Roberto Trucchi, Leonardo Sacco, Maria Pia Bertolucci, Ugo Bellini, Israel De Vito, Antonio Teodosio, Luigi Cardini Direttore Responsabile Chiara Pietrella Coordinamento editoriale Andrea Del Bianco Società editrice Edizioni Medicea Firenze Srl Via della Villa Lorenzi, 8 50139 Firenze info@edizionimediceafirenze.it Segreteria di redazione 055/32611 redazione@misericordie.org Comitato di redazione Roberto Trucchi, Andrea Del Bianco, Chiara Pietrella Hanno collaborato a questo numero Roberto Trucchi, Eleonora Amici, Alberto Campaioli, Silvia Castagnoli, Andrea Del Bianco, Alessandro Del Dotto, Israel De Vito, Don Simone Imperiosi, Gionata Fatichenti, Chiara Pietrella, Silvia Messeri, Silvia Nanni, Laura Nocentini, Chiara Parenti, Nicola Pitocco, Francesco Revello, Sergio Ripa, Pasquale Ribecco, Consuelo Ruggiero, Damiano Ruggiero, Ettore Taddei, Leonardo Sacco, Carmen Valoti Progetto grafico e impaginazione Cristiano Pancani cristiano.pancani@edizionimediceafirenze.it

Nasce Alzaia, il laboratorio Il progetto, presentato agli Stati Generali di febbraio, punta ad anticipare i nuovi bisogni sociali attraverso una riflessione accurata sull’essere Misericordia nella propria comunità

Misericordie d’Italia

CONFEDERAZIONE NAZIONALE MISERICORDIE Via dello steccuto, 38 50141 Firenze - Tel. 055 32611 www.misericordie.it

SERVIZIO DI CHIARA PARENTI

C

omprendere e rafforzare il ruolo delle Misericordie all’interno della Comunità. E’ questo l’obiettivo del progetto “Alzaia”, presentato agli Stati Generali delle Misericordie che si sono tenuti a inizio febbraio a Roma. Si tratta di un “laboratorio stabile” cui tutto il Movimento è invitato a partecipare per contribuire a quel cambiamento sociale che davvero migliori le condizioni di chi è ultimo. Le Misericordie, infatti, sono i soggetti più adatti a generare sviluppo locale e quindi ad essere agenti per il miglioramento della condizione di chi, oggi, ha meno possibilità, non solo anticipando le nuove urgenze e i bisogni sociali, ma anche favorendo quel “volontariato di comunità” che oggi pare essere l’unica possibilità per promuovere percorsi civici di corresponsabilità che coinvolgano, anche in forme diverse, giovani, adulti e anziani. Concretamente, con questo progetto la Confederazione punta a una ri-

lettura condivisa e partecipata del senso dell’Essere Misericordia, rilanciando la mission dell’Associazione e sviluppando quel ruolo di “Presidio di Comunità” che le è proprio da secoli. Il tutto attraverso un tangibile consolidamento, in qualità, dei servizi e delle attività presenti nei diversi contesti. Si tratta di una sfida epocale di tipo culturale e politico, ma che inevitabilmente deve diventare programmatico e operativo, dando avvio a un condiviso nuovo modo di affrontare le attività e i servizi, ma soprattutto orientando le

IL NOME DEL PROGETTO

Una fune per andare “contro corrente”

Misericordie d’Italia è la voce istituzionale del Movimento delle Misericordie. Esce con 5 numeri l’anno e viene distribuito gratuitamente in 5.000 copie. Oltre che alle Confraternite (in triplice copia) il giornale viene inviato anche: alle Asl italiane, alle centrali operative 118, ai centri per le forniture sanitarie, ai vescovi, alle diocesi e alle parrocchie di riferimento delle Misericordie, ai Prefetti italiani, ai presidenti delle Regioni e agli assessori alla salute, alle politiche sociali e alla protezione civile, ai presidenti delle Province e agli assessori alla salute, alle politiche sociali e alla protezione civile, ai Sindaci e agli assessori regionali alla salute, alle politiche sociali e alla protezione civile, ai Ministeri, a Camera e Senato, alle associazioni sindacali e datoriali, alle fondazioni bancarie, ai presidenti delle Casse di Risparmio, alle altre associazioni di volontariato e alle onlus italiane. Misericordie d’Italia è anche scaricabile in pdf dal sito www. misericordie.org alla sezione “Editoria e comunicazione”.

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“Alzaia” è una fune resistente con cui si tirano dalla riva, contro corrente, le barche lungo un fiume o un canale: deriva dal latino “haciaria” che significa “tirare verso”. L’alzaia è una fune forte perché fatta di tanti fili intrecciati tra loro, come le nostre associazioni. Da qui deriva il nome del progetto, che intende utilizzare il contributo di tutte le Misericordie sul territorio nazionale per definire un futuro concreto all’interno delle Comunità. Si tratta infatti di un “laboratorio stabile” che attraverso l’auto riflessione conduca ad una strategia comune verso il cambiamento sociale in favore di chi è ultimo.

Misericordie sempre più a operare sul territorio. “Le comunità e i territori che vogliono svilupparsi mantenendo alto il livello di diritti e di corresponsabilità – spiega il presidente della Confederazione Nazionale Roberto Trucchi - necessitano sempre più di reti di solidarietà competenti e innovatrici, di servizi capaci di rispondere alle nuove emergenze e alle nuove povertà, di persone che vivano il proprio contesto con quelle parole d’ordine che ancor oggi e malgrado tutto muovono il volontariato, e di un rinnovato rapporto con il territorio, pubblica amministrazione compresa”. “Su questi importanti elementi – continua il Presidente - il Movimento delle Misericordie, che è la più antica e diffusa espressione del volontariato organizzato, è in grado di fare la sua parte e di dare un contributo essenziale. Può farlo soprattutto a partire da un lavoro permanente di rilettura condivisa e partecipata del senso dell’essere, di rilancio della propria mission, di sviluppo del proprio ruolo di ‘Presidio di Comunità’, di consolidamento della qualità dei servizi e delle attività presenti nei contesti”. “Proprio seguendo questi obiettivi – conclude Trucchi- in Alzaia si costruisce un modo forse nuovo di guardare e di af-

IL CALENDARIO DEGLI INCONTRI TERRITORIALI Palermo 4, 5, 6 aprile In concomitanza con il Meeting regionale Marche Abruzzo Molise 10 maggio Grottammare Sardegna 17 maggio Cagliari, presso la Misericordia di Cagliari Pirri Nord 24 o 25 maggio (da confermare) Tortona Toscana 30, 31 maggio Firenze In concomitanza con l’assemblea Nazionale e il 770° anniversario della Misericordia di Firenze Calabria Basilicata 6, 7, 8 giugno Isola Capo Rizzuto In concomitanza con il Meeting regionale Per ulteriori info: www.misericordie.it.

STATI GENERALI Carlo Andorlini, responsabile del progetto Alzaia per la Confederazione Nazionale. Il progetto Alzaia è stato presentato al Movimento durante gli Stati Generali di febbraio (nelle foto in alto)


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MISERICORDIE D’ITALIA

PRIMO PIANO

“stabile” del Movimento

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UNA RIFLESSIONE DEL SINDACO DI CAMAIORE

Misericordie e Comunità insieme per far fronte al cambiamento “Stare dentro la comunità”, stare nei contesti per contribuire a quel cambiamento sociale che davvero migliori le condizioni di chi è ultimo, indietro, fragile, è l’obiettivo che si sono date le Misericordie durante gli Stati Generali, importante momento di confronto e di riflessione che ha dettato le linee guida per il prossimo triennio del Movimento, anche attraverso il progetto Alzaia. È stato quindi particolarmente significativo leggere, nei giorni a seguire, questo intervento del Sindaco del Comune di Camaiore, Alessandro Del Dotto, riguardo al ruolo delle Misericordie sul territorio oggi, l’importanza della loro attività all’interno della comunità, in un periodo che chiama sempre più al cambiamento. Leggiamolo direttamente dalle sue parole.

“M

frontare il servizio e le attività delle Misericordie. Una sorta di piattaforma forte dove poggiarsi saldamente”. Coordinatore del progetto Alzaia è Carlo Andorlini, fondatore di “Libera - associazioni, nomi e numeri contro le mafie” e responsabile del piano “Giovani Sì” della Regione Toscana. Il progetto sarà suddiviso in quattro “sotto-laboratori” specifici, attraverso una “bussola di lavoro” costituita dalla “rosa dei verbi” “essere”, “fare”, “raccontare” e “sviluppare”, che rappresentano le direttrici a cui guardare e allo stesso tempo tendere. Andorlini ha dettagliatamente illustrato il progetto agli Stati Generali della Confederazione affinché i dirigenti territoriali ne riportassero finalità e obiettivi alle Misericordie della propria zona. La Confederazione sta però organizzando degli incontri specifici per coinvolgere tutti i confratelli d’Italia nella costruzione del nuovo laboratorio.

Gli obiettivi 1. Costruire reti di solidarietà locali competenti e innovatrici 2. Offrire servizi capaci di rispondere alle nuove emergenze e alle nuove forme di povertà 3. Formare persone che vivano il proprio contesto con quelle parole d’ordine che ancor oggi (e malgrado tutto) muovono il volontariato 4. Rinnovare il rapporto con il territorio, pubblica amministrazione compresa

Agli Stadi Terminali delle Misericordie hanno presentato il progetto Alzaimer...

BAH!

i sento di dover intervenire nel dibattito pubblico con alcuni spunti di riflessione che riguardano il ruolo, oggi, delle Confraternite di Misericordia e della loro presenza sul territorio. C’è un contesto generale dal quale partire: la crisi e la decomposizione del sistema Paese, per come lo abbiamo conosciuto sino ad oggi, e la ricostruzione di un nuovo sistema più giusto, sobrio, trasparente, responsabile e innovativo. In questo contesto, chiunque abbia ruoli di guida della comunità - non solo dal lato politico, ma anche da quello etico, religioso, sociale ed economico - ha la responsabilità di riflettere e agire per cooperare positivamente a questi cambiamenti. Cambiamenti che tutti vogliono finché non toccano il proprio orto o giardino, e che sono, tuttavia, necessari per la ripartenza del Paese. Detto questo, le Misericordie rappresentano una risorsa che storicamente affianca ruoli di guida etica e morale a opere di assistenza e beneficenza, sul piano dell’indirizzo sociale, sportivo, culturale, umano e sanitario del nostro territorio. Come tutti gli enti che hanno funzione pubblica, non sono e non possono essere concepite come aziende che devono fare profitto bensì come enti di servizio della comunità, sussidiari per quelle necessità che le istituzioni, spesso impedite da vincoli finanziari e ristrettezze economiche, non potrebbero soddisfare da sole. Le Misericordie del nostro territorio sono un patrimonio, storico e umano, e la mia Amministrazione coltiva e vuole accrescere la collaborazione con loro: lavorare insieme, operare in sinergia e armonia può solo dare buoni frutti per i cittadini, come dimostrano i nostri rapporti con le diverse esperienze delle Misericordie presenti nel nostro territorio. Inutile nascondersi dietro un dito: ci sono realtà virtuose, che operano con responsabilità e innovazione, e realtà che ancora devono rispondere alla domanda di cambiamento. La centralità del bisognoso, del volontariato, della socialità e della fratellanza sono i cardini della missione delle Misericordie e come Amministrazione cercheremo sempre di fare il possibile per aiutarle, garantendo alla comunità che, come accade oggi per chiunque voglia lavorare a fianco dell’Amministrazione, siano garantiti quei valori fondamentali che ci accomunano per il bene dei cittadini. Non mi riferisco solo a cambi di ruoli, che non sono di competenza dell’Amministrazione e sui quali nessuno, se non i confratelli o i volontari, può incidere, garantendo affidabilità e credibilità; mi riferisco ai necessari mutamenti della qualità operativa e del modo di organizzare la propria attività, che coinvolgono tutti in una riflessione da fare seriamente e serenamente, avendo cura di non dimenticare la parola “responsabilità”. Io non voglio commistioni o concorrenze di mero interesse: pretendo, per la mia città, il benessere sociale e un ambiente sociale sereno, tranquillo e trasparente. Quel che guida tutti noi, comprese le Misericordie, è la consapevolezza che primario è il compito di garantire qualità, innovazione, coraggio di fronte ai grandi cambiamenti che le nostre comunità ci chiedono. Nessuno può tirarsi indietro.” Alessandro Del Dotto, Sindaco di Camaiore


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MISERICORDIE D’ITALIA

DECENTRAMENTO

NOTIZIE

Servizio Civile: al via il nuovo regolamento interno

L’adozione di questo strumento è scaturita dalla necessità di creare regole comuni per l’intero sistema delle Misericordie italiane che utilizzano questo servizio

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randi novità nel settore del servizio civile. Il 14 marzo si è riunita la Commissione preposta, dando così ufficiale attuazione al Regolamento Nazionale approvato nell’ottobre scorso. L’adozione di questo nuovo strumento è scaturita dalla necessità di creare regole comuni per l’intero sistema del Servizio Civile delle Misericordie, introducendo una Commissione composta da Confratelli e Consorelle individuati nelle Regioni dove siano presenti sedi che utilizzano tale servizio. Il Regolamento, pubblicato nella pagina dedicata a questo specifico settore del Sito Confederale, è suddiviso in tre parti: la prima definisce i ruoli e le competenze

delle diverse figure, una seconda parte introduce invece l’aspetto economico (che sarà attuata solamente nel prossimo bando) e una parte è invece dedicata alla parte amministrativa. “Ringrazio tutti per il loro impegno e la loro disponibilità” ha affermato Israel De Vito, consigliere di Presidenza delegato al servizio civile. “Il nuovo regola-

mento si pone come strumento al servizio delle associate e a garanzia di queste ultime e dell’intero sistema di servizio civile nazionale delle Misericordie. La creazione di referenti per ogni Regione, infatti, è stata pensata affinché vada a scomparire la distanza con la Confederazione Nazionale, dando supporto alle associate nelle diverse fasi, il tutto rafforzando ancor di più lo Statuto, che prevede un Decentramento forte, ma nello stesso tempo una Confederazione di grande supporto alle Federazioni e alle Conferenze”. Grande entusiasmo si è respirato tra tutti i Componenti della Commissione, che con spirito di servizio hanno lavorato in questi mesi per ampliare e migliorare i servizi alle associate.

VINCOLI AL VOLONTARIATO

Fermi tutti! Misericordie e Anpas riunite in una grande manifestazione a Roma

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entre andiamo in stampa, la Confederazione Nazionale e l’Anpas stanno organizzando una grande manifestazione dal titolo “Fermi tutti! Fermare il volontariato in sanità fermerà la salute, di tutti”. Volontari dei due Movimenti provenienti da tutta Italia manifesteranno il 3 aprile 2014 in piazza Montecitorio a Roma al fine di informare i cittadini e sollecitare un intervento del Parlamento e del Governo sui nuovi vincoli imposti da istituzioni nazionali, enti locali, concessionarie pubbliche e private, e sulle norme inadeguate che stanno rendendo sempre più difficile l’operato delle associazioni di volontariato. In Italia il 70% del soccorso sanitario è infatti garantito dai volontari dell’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze (ANPAS) e delle Misericordie d’Italia: cosa succederebbe se le 5000 ambulanze e gli oltre 200.000 volontari dei due Movimenti decidessero di fermarsi? Chi garantirebbe il soccorso e la salute dei cittadini e delle comunità? Misericordie e Anpas chiedono in particolare il rinnovo di accordi con gli enti locali sull’affidamen-

to dei servizi sanitari e sociali, le modifiche al codice della Strada su una normativa ormai obsoleta sull’esenzione del pedaggio autostradale, sulla portata delle ambulanze, sulla definizione dei veicoli speciali, sull’introduzione della patente di servizio per gli autisti soccorritori e sul trasporto familiari su mezzi di soccorso. Ma anche un adeguato finanziamento, la riforma della Legge 64 sul Servizio Civile Nazionale e, infine, la stabilizzazione del 5 per mille. “Un Governo che vuole viaggiare spedito non può fermare il volontariato” afferma il presidente Roberto Trucchi. “Anche le nostre Associazioni soffrono gli effetti della crisi, ma restano comunque un presidio sociale fondamentale nelle nostre comunità. Ed è inammissibile che debbano anche scontrarsi con ottusità, ritardi e ostacoli di leggi e leggine. Come per l’esenzione dal pedaggio autostradale: per un cavillo interpretativo dal 15 aprile le ambulanze delle Misericordie dovranno fermarsi ai caselli, vi sembra ci sia una logica? Il Governo corre per le riforme, e fa bene; ma lasci correre anche noi per la salute della gente”.

AUTOSTRADE

Telepass: proroga fino al 15 aprile

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marzo aprile 2014

a Società Autostrade ha deciso a fine febbraio di prorogare l’utilizzo dei telepass in esenzione per il volontariato fino al 15 aprile prossimo.

Tale decisione è stata assunta anche a seguito delle pressioni esercitate dalla Confederazione nei mesi scorsi, sia verso il Ministero delle Infrastrutture che ver-

so la Società Autostrade stessa. L’impegno continua mentre scriviamo al fine di trovare una soluzione favorevole e percorribile in favore del Movimento

EUROPA

Ecco le nuove direttive per l’affidamento dei servizi

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l Parlamento Europeo, nella seduta del 15 gennaio 2014, ha approvato le nuove direttive europee in materia di appalti e concessioni che andranno a modificare le attuali direttive 2004/18/CE 2004/17/CE, recepite in Italia nel Codice degli appalti pubblici (dlgs 163/2006). Le nuove disposizioni entreranno in vigore entro 20 giorni dalla loro pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e da tale data ogni Stato membro dell’Unione avrà a disposizione 2 anni per recepirle nel proprio ordinamento. Decorsi i due anni le Direttive, anche se non recepite, saranno self –executing, nel senso che le pubbliche amministrazioni e i giudici dovranno applicarle. Le novità introdotte dalla nuova normativa europea sono molte. Tra gli aspetti più significativi si segnalano: la previsione di tempi più rapidi per l’aggiudicazione; la indicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa quale criterio “ordinario” per l’affidamento degli appalti, mentre quello del prezzo più basso viene relegato ad un ruolo residuale ed eccezionale; in tema di semplificazione la nuova disciplina prevede “il documento unico europeo di gara” caratterizzato dall’autocertificazione di tutti i requisiti. Ma l’aspetto sicuramente più importante delle nuove previsioni, per il mondo del no profit, riguarda la disciplina sui servizi sociali e sanitari. Attualmente questi servizi sono, seppure in parte e per espressa previsione normativa, sottratti dall’applicazione del Codice degli appalti. Questa scelta di fondo operata dall’Unione Europea ha lasciato così un’ampia discrezionalità alle pubbliche amministrazioni nella individuazione del criterio di affidamento, ma ha creato anche tanta confusione e incertezze interpretative. Si assiste così ad amministrazioni che, per l’affidamento dei servizi alla persona, indicono delle vere e proprie gare pubbliche, altre che optano per il convenzionamento diretto con le organizzazioni no profit. Nella comunicazione sulle proposte delle nuove direttive, la Commissione europea aveva già dichiarato concluso il periodo di “osservazione” di questi servizi affermando la necessità di uniformare le procedure di affidamento. La nuova disciplina, includendo i servizi sociali e sanitari nell’allegato XIV ha previsto l’obbligatorietà delle norme sugli appalti per importi pari o superiori a 750 mila euro. Tuttavia, la perentorietà della previsione sopra richiamata sembra essere “ammorbidita”, in favore delle organizzazioni no profit, dalla lettura del Considerando 28 della Direttiva dove si prevede che: “La presente direttiva non dovrebbe applicarsi a taluni servizi di emergenza se effettuati da organizzazioni e associazioni senza scopo di lucro, in quanto il carattere particolare di tali organizzazioni sarebbe difficile da preservare qualora i prestatori di servizi dovessero essere scelti secondo le procedure di cui alla presente direttiva. La loro esclusione, tuttavia, non dovrebbe essere estesa oltre lo stretto necessario”. A tale previsione che riconosce le peculiarità e il ruolo dell’Associazionismo no profit - ed apre a forme diverse di affidamento di taluni servizi seppur per “lo stretto necessario”-, segue, tuttavia, una preposizione specifica per il servizio di trasporto in ambulanza, che appare, ad una prima lettura, in contrasto con quanto poc’anzi affermato lì dove è previsto, con espressione laconica, che: “Si dovrebbe pertanto stabilire esplicitamente che i servizi di trasporto dei pazienti in ambulanza non dovrebbero essere esclusi” (rectus dall’applicazione della Direttiva). Non c’è da stupirsi di questa (non) apparente contraddizione. Le direttive comunitarie sono spesso il frutto di compromessi tra Stati membri con legislazioni, culture e tradizioni, profondamente diversi e non sempre conciliabili. Non a caso queste materie vengono disciplinate con lo strumento della direttiva che obbliga gli Stati membri negli obiettivi da raggiungere, lasciando a ciascun Stato membro ampi margini nelle modalità applicative. Sarà molto importante allora, che nella fase di recepimento, il mondo del volontariato faccia sentire chiara e forte la sua voce affinché si pervenga ad un testo normativo che tenga in debito conto la peculiare natura giuridica di queste organizzazioni. Pasquale Ribecco


marzo aprile 2014

TERRA SANTA

SERVIZIO DI CHIARA PIETRELLA

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ontinua l’attività di preparazione della nuova sede della Misericordia a Betlemme. La delegazione confederale, partita a metà febbraio per la Terra Santa, ha contribuito a completare gli arredi, che rendono di fatto la sede pronta per accogliere le nuove attività e i confratelli provenienti dall’Italia. Le prime partenze, infatti, sono previste per il 26 aprile e sono già stati fissati una serie di incontri a scadenza trimestrale presso la sede di Roma per tutti coloro che si sono iscritti tramite la richiesta via mail e che ancora lo vorranno fare. Durante la permanenza, i rappresentanti della Confederazione hanno anche incontrato il Vescovo ausiliare di Gerusalemme, Mons. William Shomali, che si è mostrato molto felice del prossimo avvio del progetto. L’incontro è stato anche un’occasione importante per

NOTIZIE

MISERICORDIE D’ITALIA

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Misericordia di Betlemme: a fine aprile le prime partenze Completati gli arredi della sede, la Confederazione sta predisponendo le ultime cose per avviare le attività operative

BETLEMME L’interno della sede di cui sono stati appena completati gli arredi

raccogliere ulteriori indicazioni sulle attività che i volontari italiani si troveranno a svolgere. “Manca davvero poco al vero inizio di questa avventura, alla realizzazione di un “sogno che diventa segno” afferma Don Simone Imperiosi, responsabile della formazione e della selezione dei volontari per il progetto. “Chiedo a tutti i confratelli, intanto, di accompagnarci con la preghiera”.

Chi vorrà partecipare al pellegrinaggio sarà organizzato in turni di una o due settimane di cinque confratelli per volta, che sicuramente si troveranno ad assistere bambini, anziani e a dare una mano per i servizi sociali. Ma non è previsto solo il servizio: i partecipanti potranno infatti anche visitare i luoghi magici di Betlemme e dell’attigua Gerusalemme. Ad occuparsi di tutto dalla sede sarà Elias, il segretario già assunto sul posto dalla Confederazione. Ricordiamo che il costo dell’aereo sarà a carico della Misericordia di appartenenza, le spese di soggiorno, invece, saranno sostenute dalla Confederazione. Intanto, chi fosse interessato a partire, può inviare un’email a: betlemme@misericordie.org.


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MISERICORDIE D’ITALIA

NUOVI SETTORI

“I

l sistema del soccorso funziona al 100% quando anche i cittadini sono informati e formati sulle manovre semplici ed essenziali”. Sono queste le parole di Gionata Fatichenti, Direttore nazionale del Centro di Formazione delle Misericordie d’Italia e coordinatore della tre giorni di corso di formazione regionale ad Andria per “formare i formatori”. In Puglia, la rete delle Misericordie è molto estesa con 43 confraternite già presenti su tutto il territorio regionale e un centro di formazione regionale che ha già prodotto circa 40 corsi nell’ambito sanitario per oltre 1200 volontari già formati in un solo anno di attività. “La formazione è fondamentale per la motivazione. Un soccorritore formato è infatti all’altezza del delicato compito che gli viene richiesto ed è contento di poter sempre essere utile e decisivo” ha ribadito Gionata Fatichenti. “La formazione è importante anche sotto il profilo etico perché le Misericordie in Italia puntano a dare un servizio di sempre miglior qualità ed in questa maniera si riesce ad avere volontari sempre più preparati e responsabili”.

NOTIZIE

marzo aprile 2014

Formazione dei formatori: in Puglia il primo incontro regionale Al via il nuovo piano della Confederazione per garantire uno standard qualitativo di alto livello nel primo soccorso

ANDRIA ll responsabile confederale della Formazione, Gionata Fatichenti. A sinistra i partecipanti al corso di formazione per formatori organizzato dalla Conferenza Puglia nell’ambito del nuovo piano di formazione confederale

Sono stati 60 i partecipanti che, assieme all’equipe nazionale coordinata da Fatichenti e formata dai volontari Giulia Dani, Paolo Lullo e Pemar Bumagat, hanno spaziato dalle tecniche di comunicazione e motivazione, sino a giungere alle attività pratiche di insegnamento dei protocolli BLS, PBLS, SVT, sino

all’esame finale che ha registrato solo un primo momento di verifica del lavoro svolto: “Da oggi altri volontari sono già pronti a portare in tutti i territori nuove competenze per i cittadini - ha proseguito Fatichenti altri proseguiranno il lavoro intrapreso con aggiornamenti costanti e continui. Le Misericordie di Puglia

sono molto attente alla formazione e alla vicinanza con i cittadini. Proprio qui in Regione, infatti, è iniziato un importante percorso formativo sui defibrillatori e per formare non solo il personale specializzato ma anche il cittadino che qui può trovare un punto di riferimento imprescindibile”. Qualità e specializzazio-

ne ribadite nelle parole del Presidente Regionale delle Misericordie di Puglia, Gianfranco Gilardi: “E’ un corso effettuato grazie alla Confederazione Nazionale - ha detto Gilardi - in cui prepariamo tanti confratelli in modo gratuito come formatori dal punto di vista sanitario. Questi volontari, successivamente potranno

continuare questo percorso per specializzarsi in altre qualifiche ed aggiungere altre attestazioni necessarie per formare sempre meglio altri confratelli a loro volta o i semplici cittadini. E’ un lungo ed importante lavoro di radicamento sul territorio per affinare le tecniche e gli interventi al servizio dei cittadini”.

PROGETTI NAZIONALI

Le stazioni abbandonate? Da oggi vanno al volontariato

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errovie dello Stato (Fs), Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) e il Coordinamento nazionale dei Centri di Servizio per il volontariato (Csvnet) hanno attivato un protocollo d’intesa che permette alle associazioni di volontariato l’utilizzo di spazi all’interno delle stazioni non presidiate (circa 1700 in tutta Italia) al fine di recuperarle e trasformarle in luoghi di utilità sociale, punti di incontro e diffusione del volontariato. Una volta individuata la stazione di proprio interesse, l’associazione può presentare domanda compilando la “Dichiarazione di interesse” ed allegando un progetto formulato secondo lo “Schema struttura per la presentazione del progetto”. “Ringraziamo Ferrovie dello Stato Italiane per l’attenzione e la sensibilità dimostrata in modo così significativo per la nostra rete e per tutto il mondo del volontariato” ha dichiarato Stefano Tabò presidente di CSVnet. “L’apertura del volontariato a percorsi strutturati di collaborazione non solo genera nuove potenzialità operative ma stimola le nostre

associazioni ad attivare ulteriori sinergie tra di loro, con le pubbliche istituzioni e con le realtà produttive del nostro Paese. Ciò non può che migliorare la portata e la qualità delle azioni che il volontariato mette in campo ogni giorno per soddisfare i bisogni crescenti e complessi delle nostre comunità”. La firma dell’accordo è stata ufficializzata il 14 marzo nell’ambito del convegno conclusivo del proLE AREE getto finanziato dalla ComDI ATTIVITÀ missione europea, DG OccuPREVISTE: pazione, innovazione e affari • progetti che abbiano fisociali “WORK in Stations”, nalità sociali di interesse promosso da Ferrovie dello collettivo per la popolaStato Italiane, assieme alle zione locale e/o di salvaFerrovie francesi e belghe, guardia dell’ambiente; per il reintegro nel mondo • progetti di valorizzazione del lavoro delle persone sendelle peculiarità storico, culturali, ambientali del za fissa dimora che gravitano territorio; nelle stazioni. Per le info sul • progetti di inclusione soprogetto in Toscana, consulciale di soggetti a rischio; tare il sito della Federazione • attività di protezione ciwww.misericordietoscana.it vile Silvia Messeri


marzo aprile 2014

CALAMITÀ NATURALI

L

a domenica mattina del 19 gennaio 2014, la piena del Fiume Secchia rompeva un argine a pochi chilometri a nord di Modena ed esondava nella pianura abitata, estendendosi per un raggio di 30 chilometri dalla città: migliaia di persone hanno dovuto sfollare nell’immediato, altre duemila sono invece rimaste intrappolate nei piani alti dei centri di Bastiglia e Bomporto. A complicare il tutto, il fatto che questo dramma si è abbattuto su una zona già flagellata dal terremoto del 2012. Su richiesta del Dipartimento di Protezione Civile, dal 22 al 26 gennaio, si sono attivate due squadre

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PROTEZIONE CIVILE

Modena: l’alluvione dopo il terremoto Il fiume Secchia è esondato a fine gennaio causando gravi danni nelle zone già colpite dal terribile sisma del 2012. Le Misericordie in soccorso della popolazione

MODENA I soccorsi delle Misericordie nel post alluvione avvenuto a fine gennaio

CALABRIA

Frana a Cerenzia: i confratelli in aiuto degli sfollati

di volontari di Livorno e due squadre di Pisa per intervenire nell’immediato. I confratelli toscani sono partiti con due fuoristrada e carrelli con due pompe idrovore (per ciascuna Misericordia) in supporto agli aiuti del Centro di Coordinamento dei Soccorsi (CCS) di Modena, dalla frazione Marzaglia: i volontari hanno ripulito grandi garage e magazzini di grosse imprese, cortili, cantine, appartamenti di privati, e hanno provveduto alla rimozione di detriti, macerie, fango ed

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acqua, come si conviene nei casi di disastro idrogeologico. Naturalmente il loro intervento si è rivolto presso diversi altri comuni, di volta in volta su richiesta del CCS. Le due Misericordie sono poi state avvicendate da una squadra di confratelli della Misericordia di Siena dal 26 al 29 gennaio. Questi volontari hanno operato svolgendo lavori di pulizia e ripristino di abitazioni, garage, ecc. fino all’ultimo giorno in cui si sono dedicati a differenziare e scaricare rifiuti nei compattatori della società di smaltimento rifiuti di Modena. Il disastro, anche stavolta, è dovuto alla mancata prevenzione, sebbene la falla nell’argine del Secchia sia stata causata dalle tane di animali selvatici come volpi e lontre: si doveva infatti provvedere a monitorare e risanare gli argini già costruiti per risolvere i problemi delle piene dei corsi d’acqua.

COLONNA MOBILE

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o scorso 2 febbraio, a causa delle forti piogge che hanno interessato buona parte della Provincia di Crotone, a Cerenzia si è verificata una frana in prossimità di una decina di case: una parte consistente di costone ha ceduto rovinosamente trascinando nella vallata sottostante una grossa quantità di terra. Arrivati sul posto, i confratelli della Misericordia di Cerenzia, hanno trovato una squadra dei Vigili del Fuoco che assieme al Vice Sindaco, Francesco Lista, stava già valutando la pericolosità della scena. Vista la gravità della situazione, il Sindaco ha dapprima firmato la delibera di sgombero immediato delle case circostanti e poi ha chiesto ai confratelli di assistere la popolazione e aiutare l’evacuazione, intervenendo con estrema cautela nei confronti di due anziani disabili. I confratelli hanno poi montato due tende nelle quali è stato allestito un punto di raccolta e ristoro per la popolazione e gli uomini di soccorso ed una segreteria in contatto diretto telefonico con il Comune di Cerenzia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Protezione Civile e con i responsabili UGEM di Isola Capo Rizzuto. Dopo la prima fase d’emergenza le 41 persone sfollate sono state sistemate presso alloggi di parenti o in case messe a disposizione. Transennata e messa in sicurezza l’intera zona, i Carabinieri di Caccuri hanno chiesto la possibilità di poter organizzare un servizio di sorveglianza in caso di nuove frane e di sorveglianza anti-sciacalli. Suddivisi in turni, i volontari hanno sorvegliato ininterrottamente la zona per due giorni, anche grazie ad un automezzo messo a disposizione dalla Misericordia di Isola Capo Rizzuto.

PRATO I cappellini gialli che contraddistinguono i logistici dell’Ugem

Al via i corsi per i nuovi nuovi logistici Ugem

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CERENZIA (KR) La frana che ha colpito una zona abitata costringendo 41 persone all’evacuazione. A sinistra una delle tende montate dalle Misericordie per l’assistenza agli sfollati

el mese di maggio saranno tenuti i corsi di formazione per brevettare 80 nuovi logistici particolarmente specializzati nel gestire la Colonna Mobile Nazionale di Soccorso. Oltre ad attitudini specifiche (cuochi, aiuto cuochi, elettricisti, idraulici, tecnici per montaggi tende ecc.) è richiesta una buona disponibilità in caso di attivazione della Colonna Mobile. Saranno tenuti due corsi identici: il primo si svolgerà nei fine settimana 2-3-4 maggio e 16-17-18 maggio, il secondo, invece, nei fine settimana 9-10-11 maggio e 23-24-25 maggio. Le lezioni si terranno presso il polo logistico di Prato, sede della Colonna Mobile e non potranno accedervi più di tre confratelli/consorelle per Misericordia. I viaggi saranno a carico della Misericordia di appartenenza, mentre il soggiorno sarà a spese della Confederazione. Gli allievi dovranno dotarsi di casco, scarpe pesanti, guanti, sacco letto. Per partecipare occorre compilare il modulo scaricabile dal sito www.misericordie.it/ugeminfo e farlo pervenire tramite e-mail a ugemlogistica@misericordie.org entro e non oltre il 7 Aprile. Nel caso si superi il numero 80 di allievi sarà deciso dalla Direzione dell’UGEM quali allievi andranno per diritto al terzo corso in fase di programmazione.


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MISERICORDIE D’ITALIA

INCONTRI

SERVIZIO DI DAMIANO RUGGIERO

“I

l volontariato serve per aiutare il prossimo in maniera disinteressata e gratuita”. E’ questo il monito lanciato, da Angelo Iacoviello, Presidente Regionale delle Misericordie Campane, in occasione del 1° Meeting regionale dal tema: “Con la luce della fede e la gioia del Vangelo per servire i fratelli”. La Conferenza Regionale Campania ha infatti organizzato lo scorso 15 febbraio l’incontro finale previsto dal “Progetto Volontari +”, una giornata eccezionale che ha visto la partecipazione di oltre 350 confratelli arrivati a Benevento da tutta la Campania. Si è trattato di un incontro-confronto, ma soprattutto di una festa per le Misericordie. Durante il meeting, si è svolto anche l’incontro tra correttori e governatori, ma la giornata è stata caratterizzata anche da gare di soccorso sanitario e di protezione civile, tutte valutate da professionisti in materia. “Essere volontario significa aiutare il prossimo – ha spiegato il Presidente Iacoviello -, l’importante è operare in favore dei più deboli con spirito di unità e di fratellanza”. Monsignor Pompilio Critistino, corret-

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MISERICORDIE

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Le Misericordie Campane al primo meeting regionale Più di 350 confratelli si sono ritrovati a febbraio per parlare di presente e futuro, in una festa che ha visto incontri istituzionali, ma anche gare di soccorso sanitario e di protezione civile samaritani del XX secolo”. Alla manifestazione erano presenti numerose autorità e il presidente nazionale delle Misericordie d’Italia, Roberto Trucchi, che nel suo intervento ha ribadito come “Essere confratelli e consorelle della Misericordie va considerato un dono. Un ruolo che bisogna usare con gioia e a servizio delle nostre comunità”. Dobbiamo essere pronti – ha concluso Trucchi – ad operare con il cuore. Dobbiamo essere servi umili, ma non servi sciocchi. Il nostro operato si accompagna sempre alla dignità e all’amore”. Nel pomeriggio, infine, dopo il pranzo, si è avuta l’Assemblea regionale a cui hanno portato il loro contributo i presidenti delle varie Misericordie nel corso della quale sono stati discussi vari argomenti e sono state tracciate le linee guida per le formazioni tecniche e spirituali e le attività da mettere in campo per l’anno in corso. L’appuntamento, ora, è alla seconda edizione del Meeting Regionale che avrà luogo nel 2015 in un’altra provincia campana.

BENEVENTO Il primo meeting regionale delle Misericordie campane

tore regionale delle Misericordie, ha invece ricordato i valori del volontariato: “Le Misericordie in quanto Confraternite esprimono il volontariato nel migliore dei modi, con lo “stile” del buon samaritano, che può essere svolto solo se viene affiancata alla preparazione tecnica anche una

l week end si fa tutto quello che non si riesce a fare durante la settimana. E così succede che un sabato sera ti ritrovi in un fabbricato in viale Toscana a parlare con un marocchino chiacchierone di quanto sia bella e dannata l’Italia. Tutto ha inizio con la richiesta fattaci dal Comune di Milano, vista la felice collaborazione dell’anno scorso, di prestare supporto a un dormitorio nel periodo più caldo del “Piano freddo” nelle serate di venerdì e sabato. Il Comune di Milano, infatti promuove annualmente questo servizio per assistere le persone senza fissa dimora nei mesi più rigidi dell’anno e da alcuni anni le Misericordie Lombarde (Milano Sant’Ambrogio, Arese e Milano) vi prendono parte. L’appuntamento è alle 20.00 in uno spazio ampio diviso da bianche lenzuola in zona notte e mensa. Tutte le brandine sono ordinate e pulite, in un angolo una piccola biblioteca: si spazia dalla trilogia di Larsson a Omero… e chissà che tra i lettori non si nasconda un moderno Ulisse! Arriviamo, ciascuno con il suo carico di stanchezza dopo una settimana di lavoro o un turno in ambulanza (come i nostri confratelli di Arese), ciascuno con la sua vita più o meno intensa, ma trovare il sorriso è un attimo. Il pasto squisito (assaggiare per

preparazione spirituale dei volontari”. Inoltre ha ricordato la “consegna” effettuata da Giovanni Paolo II all’udienza con tutte le Misericordie italiane nel 1996: “Siate i fautori e promotori della civiltà dell’amore, portate il Vangelo per le strade del mondo con le vostre opere di carità, siate i buoni

LOMBARDIA

Fine settimana con i clochard milanesi

MILANO I dormitori per i senza tetto in cui i confratelli lombardi prestano servizio durante il periodo invernale

credere: è un consiglio non un augurio!) è preparato dalla Fondazione Progetto Arca in grosse e calde teglie. In effetti la cosa più difficile è proprio non ustionarsi e non ustionare gli ospiti mentre si impiatta uno spezzatino col suo sughetto. Ma è decisamente strano improvvisarsi “camerieri” di “clienti” che trasportano tutta la loro vita in uno zai-

netto e chiedono il permesso per prendere una forchetta. Verso le 11, mentre gli ultimi arrivati si riscaldano con un piatto caldo, oltre la tenda ci si prepara a dormire sulle note della Pausini sapientemente mixata con melodie orientaleggianti. Al momento di riordinare e pulire solo pochi sono ancora seduti ai tavoli: chi si accorda per farsi tagliare i capelli, chi cosparge ogni cibo (insalata compresa!) di pesto e ci lascia il vasetto “se qualcuno lo desiderasse”, chi dalla brandina ci lancia il caricabatteria sotto il separè “se potete per favore attaccarlo alla presa!”. Il nostro contributo è molto semplice, ma spesso sono le cose semplici a essere luminose e gratificanti. Ma visto che non c’è sabato senza domenica e non c’è dentro senza fuori, la sera del giorno del Signore noi la dedichiamo agli ultimi degli ultimi: ai senza tetto che dormono all’aperto! La nostra Unità di strada si ritrova in sede alle 20.30 e, munita di termos con tè caldo e

merendine, inizia il suo giro nella zona ovest di Milano. Nella notte meneghina trovi Walter il romantico, che, se hai la fortuna di essere interista, al primo incontro indossa la sciarpa societaria e che, per rendere felice una moglie, consiglia di portarla a vedere il Lago dei cigni. Poi ti imbatti in Oreste, gentile sessantenne sardo che aspetta da anni una casa dal Comune, ma questo non incrina minimamente le sue buone maniere. E davanti a una pizzeria sono accampati Massimo il napoletano (e la fortuna di essere interista mostra tutta la sua fragilità se è la sera di un maledetto Napoli – Inter, 4-2) con il suo cane di peluche, affamato tanto quanto il padrone. E intanto continuano i nostri pranzi domenicali alla mensa dei poveri del Rosetum… “Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito” (Matteo 25, 35-36). Il nostro dolce pensiero va a mamma Elena, che ha insegnato ai suoi cinque figli a vivere e ad affrontare il dolore con incrollabile fede e serenità! Ora li guida dal cielo perché una mamma è mamma per sempre! Chiara Misericordia Milano Sant’Ambrogio


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MISERICORDIE D’ITALIA

MISERICORDIE

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LE OPERE DELLE MISERICORDIE Confratelli dopo otto secoli…

SERVIZIO DI CHIARA PIETRELLA

H

anno poco tempo e tanto cuore i volontari che prestano il proprio servizio al centro Emmaus della Misericordia di Empoli. Già dalla mattina prestissimo, li trovi indaffaratissimi a lavare, stirare, cucinare e pulire, con un’allegria e un’efficienza che lasciano il segno. Aspettano i loro “clienti”, che non sono ospiti qualunque, ma i senzatetto e i poveri della zona. Dal 1995 gli indigenti o i disadattati hanno infatti un porto sicuro dove lavarsi, cambiarsi e mangiare, e dal 1997 anche un posto dove dormire. Il tutto grazie alla Misericordia di Empoli che ha creato e che ancora oggi gestisce questo efficientissimo centro, aperto 300 giorni all’anno. “Accogliamo tutti quelli che hanno bisogno, qui non mandiamo via nessuno” ci dice Ettore Taddei, il referente del centro per la Misericordia, uno storico volontario dell’associazione, come tutti gli altri. Già, perché il Centro Emmaus offre più di 15mila pasti all’anno (e non solo), ma non ha dipendenti. “Sarebbe impossibile gestire un Centro simile con personale assunto, perché avrebbe costi altissimi” ci spiega Taddei. “Noi qui siamo poco meno di quaranta, di cui sette operano ogni giorno in maniera stabile”. Entrando, noto un grande armadio arancione. Quando viene aperto, vedo tante scatole numerate piene di vestiti. “Sono gli indumenti che raccogliamo e distribuiamo ogni giorno ai nostri ospiti – mi spiega Taddei - insieme a un kit di pulizia che comprende sapone, spazzolino e dentifricio. Ognuno ha la sua scatola e la mattina vengono a farsi una doccia calda e a fare colazione, così hanno anche la possibilità di cambiarsi”. I vestiti sporchi li lasciano al volontario che da anni si occupa della lavanderia, un locale pieno di lavatrici, asciugatrici saponi di tutti i tipi. Il confratello, per nulla intimorito dalla montagna di panni che farebbe restare di sasso qualunque casalinga, mi spiega sorridendo che da anni si occupa volentieri di questo servizio, ogni mattina e spesso anche nei pomeriggi o nei fine settimana. Nel magazzino, invece, troviamo due signore che stanno controllando e catalogando gli indumenti dati in beneficienza

Avevo fame e mi avete dato da mangiare...

Dar da mangiare agli affamati Dar da bere agli assetati Vestire gli ignudi Alloggiare i pellegrini

Empoli, la cucina del Centro Emmaus per i senzatetto. A destra l’albergo popolare e la sala mensa. Sotto una delle stanze dell’albergo popolare

Essere un Senzatetto per la Misericordia di Empoli Il centro Emmaus della Confraternita toscana comprende una mensa e un albergo popolare dove i poveri e i disadattati possono trovare accoglienza, vestiti e un pasto caldo al centro, tutti suddivisi per taglia, da 0 a 99 anni in scaffali degni di un negozio d’abbigliamento ben fornito. Poi veniamo colpiti da un odore a dir poco invitante e, mentre ci dirigiamo in cucina, passano due volontari con due bellissime torte Mimosa, che saranno il dessert del pranzo. Ci affacciamo e veniamo colpiti anche dall’allegria che si respira: le volontarie stanno cucinando e devono fare presto, perché gli ospiti arriveranno alle 11.30. Ma non si prepara solo per loro: il centro, infatti, distribuisce pasti anche famiglie più indigenti, che però hanno almeno una casa dove consumarli. Il cibo secco e conservato viene

Cosa serve per aprire un centro così? Abbiamo chiesto al confratello referente del Centro Emmaus, Ettore Taddei, quali sono i “segreti” per mettere su una struttura così efficiente. Ecco le sue risposte: - Un’associazione di volontariato solida e persone disponibili. Gestire un centro così strutturato con personale dipendente avrebbe costi insostenibili - Organizzazione - Tanta pazienza (…e amore, aggiungiamo noi) Chi volesse contattare i volontari per sapere come organizzare un’attività simile, può scrivere a emmaus@misericordia. empoli.fi.it

preso dal Banco Alimentare della Misericordia, mentre quello fresco viene fornito dal supermercato Coop. Incontro gli ospiti che arrivano, ma solo per un attimo, perché poi Taddei mi accompagna alla Casa Albergo data in comodato gratuito dall’Opera della Madonnina del Grappa. La struttura è davvero bella e ogni anno accoglie quasi 250 persone provenienti dal Comune di Empoli e dalle zone vicine. Gli ospiti hanno a disposizione un letto in camere con bagno da quattro, un armadio e un comodino e la mattina viene servita loro la colazione, poi tutti fuori fino alla sera alle 20. Quello che colpisce è l’incredibile ordine e pulizia che regna nelle stanze “tutte rigorosamente pulite dagli ospiti stessi” mi spiega Taddei. “Chi non si adatta alle regole, non può restare, perché non è facile convivere senza seguire disposizioni precise”. Lascio i volontari alle loro attività e torno a casa ripensando alla dedizione e alle parole dei confratelli di Misericordia che ho incontrato: “Diamo quello che abbiamo a chiunque viene a chiedercelo, a meno che non siamo sicuri che possa farcela da solo…”. Che Iddio renda loro merito.


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