Reconnect to Nature

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Reconnect to Nature

Arte e Natura ArtMoleto

Artmoleto è un’associazione culturale che nasce come progetto internazionale d’arte ideato da Michelle Hold incentrato sul dialogo e confronto tra artisti caratterizzati da diverse culture intorno a tematiche tra loro condivise, accomunate da un unico presupposto: l’amore e il rispetto per la natura. Artisti uniti da un segno visivo rivolto verso una realtà introspettiva, mirato a rivalutare il rapporto uomo-natura in un continuo rimando tra sensazioni, immagini, colore, emozioni. Ogni opera è un tassello all’interno di una costruzione più ampia e ogni lavoro appare come un dettaglio descrittivo, un’impressione visiva o spirituale. L’intreccio tra la pluralità della visione degli artisti e la sensibilità di chi si relaziona con le opere, offre un processo d’identificazione con la natura stessa dell’uomo e la sua storia, cioè con la nostra storia e con la nostra esistenza. Arte come comunicazione, condivisione, riflessione.

ArtMoleto is an international art project, born in the hills of Monferrato, conceived by Michelle Hold, focused on dialogue and comparison between artists from different cultures around themes they share, united by a single prerequisite: love and respect for nature. Artists united by a visual interpretation directed towards an introspective reality, aimed at enhancing the relationship between man and nature in a continuous cross-reference of sensations, images, color, emotions. Each work is a part of a larger construction and each work appears as a descriptive detail, a visual or spiritual impression. The interweaving between the plurality of the artists’ vision and the sensitivity of those who relate to the works, offers a process of identification with the very nature of man and his history, that is, with our history and our existence. Art as communication, sharing, reflection.

Progetti espositivi / Exhibition projects

2023 Reconnect to Nature, Green Spirit, Creating tomorrow; 2022 Green Spirit, In Between; 2020 Timeless; 2019 One with Nature, Red Passion, Fragile Nature; 2018 Passions; 2017 Dreamers; 2016 Terrae, The world is full of color, Touch of water, Shades of silence, Oltre l’immaginazione, Bright red; 2015 Sogno dell’acqua, Nutrirsi di luce, Silent view; 2014 Silenzio, Rosso vivo e l’infernot; 2013 Atlante delle nuvole; 2012 Rosso vivo; 2011 Il sogno dell’acqua; 2010 Tra cielo e terra; 2009 Colore Forma Natura.

Questa mostra intende di portare lo spettatore alla riflessione che la nostra esistenza non sia separata dalla natura, ma che ne siamo parte integrante. Riconnettersi alla natura è l’atto di far parte del proprio ambiente, senza danneggiarlo.

Artisti / Artists

Giò Bonardi, Ilenio Celoria, Piero Ferroglia, Michelle Hold, Teresio Polastro, Petra Probst, Giovanni Tamburelli, Bona Tolotti, Alexandra Winterberg.

www.artmoleto.com

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| artmoleto1@gmail.com

Introduzione Federica Mingozzi

Nella realtà attuale, segnata dallo sgomento dell’essere umano di fronte ai cambiamenti che segnano la storia, sta assumendo un ruolo sempre più significativo la concezione olistica del vivere: uomo e mondo non debbono più essere considerati come entità separate, ma considerati nella loro interdipendenza. Il mondo diviene così contesto e quinta scenica delle azioni antropiche, che sono determinate dal rapporto che ognuno istituisce con la natura, nella piena consapevolezza della necessità di essere parte della natura stessa. La parola natura è presente da sempre nel linguaggio e ha la sua radice etimologica nel verbo nascere; la conseguenza è che tutto l’Universo è Natura ed è istintivo per il vivente riconnettersi a lei, al fine di trovare il proprio senso. L’arte può aiutare in questo, poiché attraverso letture diverse della realtà, gli artisti favoriscono il percorso di crescita di ogni individuo nel suo essere parte integrante del divenire. Il filosofo Kant nella Critica del giudizio scrisse: “Sublime è il senso di sgomento che l’uomo prova di fronte alla grandezza della natura sia nell’aspetto pacifico, sia ancor più, nel momento della sua terribile rappresentazione, quando ognuno di noi sente la sua piccolezza, la sua estrema fragilità, la sua finitezza, ma, al tempo stesso, proprio perché cosciente di questo, intuisce l’infinito e si rende conto che l’anima possiede una facoltà superiore alla misura dei sensi”. Le sue parole danno la misura del rapporto che si determina tra gli uomini e la natura nella direzione della comprensione dell’infinità del creato. Proprio questa intuizione dell’infinito è il fine ultimo delle opere raccolte in questo percorso: Giò Bonardi, Ilenio Celoria, Piero Ferroglia, Michelle Hold, Teresio Polastro, Petra Probst, Giovanni Tamburelli, Bona Tolotti e Alexandra Winterberg possiedono il dono della comunicazione e divengono tramite della ricerca personale che, nella reciprocità di sguardi, chi osserva può affrontare, nella consapevolezza che l’atto creativo è parte di un progetto più ampio, che ha come fine il riconoscersi uniti e riconnessi con la Natura.

In today’s reality, marked by the dismay of human beings in the face of the changes that mark history, the holistic conception of living is taking on an increasingly significant role: man and the world should no longer be considered as separate entities, but considered in their interdependence. The world thus becomes the context and backdrop for human actions, which are determined by the relationship each person establishes with nature, in full awareness of the need to be part of nature itself. The word nature has always been present in language and has its etymological root in the verb to be born; the consequence is that the whole Universe is Nature and it is instinctive for the living person to reconnect with her in order to find his or her own meaning. Art can help in this, for through different readings of reality, artists foster each individual’s path of growth in being part of becoming. The philosopher Kant in the Critique of Judgment wrote, “Sublime is the sense of dismay which man feels before the greatness of nature both in its peaceful aspect and even more so, at the moment of its terrible representation, when each of us feels his littleness, his extreme frailty, his finiteness, but, at the same time, precisely because he is conscious of this, he intuits the infinite and realizes that the soul possesses a faculty superior to the measure of the senses.” His words give the measure of the relationship that is determined between humans and nature in the direction of understanding the infinity of creation.

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Giò Bonardi

Ogni domenica mattina molto presto con qualsiasi tempo, con il mio cane Neimar passiamo un’ora nella natura tra campi, strade sterrate i fossi gli alberi i fiori, le stagioni, gli altri animali che incontriamo, lui più di me capisce che la natura va vissuta.

“Giò Bonardi mette la sua maestria al servizio della rapidità di tocco, che gli consente di plasmare la materia con efficacia volumetrica e immaginifica: la sua “Demetra” diviene così chiave di lettura del fluire dell’essere, pur mantenendo saldi i presupposti di comprensione immediata che gli appartengono, grazie anche all’inesausto confronto con la tradizione scultorea che è per lui continua fonte di ispirazione”.

Federica Mingozzi

Giovanni Bonardi è nato e vive a Villanova Monferrato (AL). Ha frequentato il Liceo Artistico a Vercelli e poi l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Utilizza e si è perfezionato in varie tecniche di pittura e scultura come affreschi, mosaici, terracotta, ceramica, bronzo ... e ha sperimentato nuovi linguaggi artistici: teatro, performance, fotografia, video e computer. Ha insegnato pittura per quindici anni in istituti di istruzione superiore prima di dedicarsi completamente all’arte e al restauro del patrimonio artistico. Ha realizzato diverse opere per chiese e edifici pubblici e privati.

www.artegiobonardi.com

Giovanni Bonardi was born and lives in Villanova Monferrato (AL). He dedicated himself to painting at an early age, attending first the Artistic School of Vercelli and then the Brera Academy of Arts in Milan. He furthered his studies in various painting and sculpture techniques such as frescos, mosaics, terracotta, ceramics, bronze… and experimented new expressive artistic forms through theater, performances, and using photography, video and computers. He taught painting for fifteen years in institutions of higher education before dedicating himself completely to art and the restoration of our artistic heritage. He created several works for churches and public/private buildings.

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DEMETRA, 2022, 70x40x30 cm

Ilenio Celoria

“[...]

lo sapevamo: tutte le foglie parlano, si raccontano notizie di altri alberi [...]” tratto da “Ode alla tranquillità” di Pablo Neruda

“Ilenio Celoria riesce a dare concretezza agli istanti e a trasmetterne l’eternità; nelle sue opere sembra mettere in pratica il Carpe diem di oraziana memoria, riuscendo ad astrarre quanto narrato dal contesto dell’hic et nunc. Il suo sguardo, infatti, spazia in una dimensione atemporale, che libera la realtà dalle forzature determinate dalle convenzioni; la sua istallazione permette di collegare cielo e terra grazie ai rimandi continui che gli specchi attivano collegandosi alle sue fotografie che, in un dinamico soliloquio, forniscono risposte”.

Federica Mingozzi

Nato a Casale Monferrato nel 1971. Dopo la laurea in Architettura presso l’Università di Genova inizia a dedicarsi all’insegnamento ed alla ricerca in ambito fotografico. Ha insegnato Didattica della rappresentazione per immagini e Laboratorio di educazione all’immagine all’Università di Genova, Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Sanremo. Dal 2001 insegna Tecnica fotografica all’Istituto Leardi di Casale Monferrato ed è professore a contratto alla Scuola Politecnica di Genova. Ha esposto alla Biennale di Venezia, alla Biennale di fotografia di Alessandria, al Museo di Scienze Naturali di Torino, agli Istituti Italiani di Cultura di Colonia, Vienna e Praga e in gallerie di diverse città italiane e straniere.

celoriailenio.myportfolio.com

Ilenio Celoria was born in Casale Monferrato, Italy, in 1971. After graduating in architecture at the University of Genoa he devoted himself to teaching and researching in the field of photography. Since 2001 he has taught at the Leardi Technical Institute in Casale Monferrato and is a contract professor at the Polytechnic School of Genoa. He also taught Teaching of visual representation at the University of Genoa and Photography at the Academy of Fine Arts in Sanremo. He has exhibited at the Venice Biennale, the Biennale of Photography in Alessandria, the Museum of Natural Sciences of Turin, the Italian Cultural Institutes in Köln, Wien, Prague and various Italian and foreign galleries.

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Immobili un giorno, sotto un albero, non
OSSIDAZIONI, 2020, 30x45 cm

Piero Ferroglia

Dobbiamo riconnetterci e riconciliarci con la natura per riconquistare la nostra dimensione “umana”

“Piero Ferroglia osserva la natura e la rilegge attraverso i materiali differenti che la natura stessa gli dona: la sua attività artistica ha come esito, infatti, la loro trasformazione in narrazioni altre in cui gli oggetti, decontestualizzati rispetto al loro scopo primigenio, si trasformano in indagini emotive del rapporto uomo-natura. Ha ormai raggiunto una tale consapevolezza creativa da aver dato vita a un suo specifico linguaggio comunicativo che, libero dai confini determinati dall’appartenenza al mondo del figurativo o dell’astratto, è semplicemente suo, reso comprensibile dalle emozioni che riesce a suscitare in chi vi si immerge”.

Federica Mingozzi

Ferroglia è nato nel 1946 a Caselle Torinese, dove vive e lavora. Allievo di Filippo Scroppo e di Giacomo Soffiantino, fino al 1988 s’interessa particolarmente della pittura in relazione alla rappresentazione di situazioni e eventi naturali che studia attentamente avvalendosi anche del mezzo fotografico. Negli anni successivi inizia una attività di ricerca plastica in varie direzioni e con materiali diversi che influenza anche le originali soluzioni pittoriche rispetto alle quali la distinzione tra figurazione e astrazione perde significato. Numerose le mostre personali e collettive alle quale ha partecipato.

www.ferroglia.wix.com/pieroferroglia

Piero Ferroglia born in 1946 at Caselle Torinese, where he still lives and works. He is a student of Filippo Scroppo and of Giacomo Soffiantino. Until 1988 he was mainly interested in painting in relation to situations and natural events which he studied attentively also with the help of photographs. Since 1988 he has amplified his research with the help of sculptures that influence his paintings consequently. He has had many personal and group exhibitions in Italy. In 2015 he won the ‘Stefano Belbo Premio Pavese’ for sculpture.

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NELL’ACQUA, 2022, 90x90 cm

Michelle Hold

Vado nella natura per essere calmato, guarito e per rimettere in ordine i miei sensi, per ripristinare me stesso ricollegandomi alla natura. I go to nature to be soothed, healed and have my senses put in order and to restore myself by reconnecting to Nature.

“Michelle Hold è ormai approdata ad una sicurezza ideativa che emerge con forza dai suoi dipinti: linee e colori danno vita ad un unico linguaggio, la cui virulenza espressiva è tanta e tale da coinvolgere l’osservatore in un raffinato gioco di rimandi; nella sua riflessione sul tempo ci si trova imbrigliati in un movimento senza sosta, che permette di giungere a vette siderali di splendore compositivo”.

Federica Mingozzi

Michelle Hold, nata a Monaco di Baviera, è cresciuta a Innsbruck dove ha iniziato a studiare architettura. Si forma come artista e disegnatrice di tessuti attraverso diversi corsi a Parigi, New York, Hong Kong, Monaco e Londra. La sua pittura s’ispira prevalentemente a fatti e a eventi naturali. Le rappresentazioni superano l’espressione figurativa e approdano a un’astrazione vitale: penetrazione nell’invisibile, apertura su un mondo segreto che promette gioie sommesse. La ricerca accoglie suoni e rumori del silenzio in un dialogo spirituale. Michelle ha esposto in Italia e vari paesi del mondo. Ultime personali: ‘Color is calling’ al castello di Costigliole d’Asti, ’Turning Inside’ Centro Comunale Culturale Valenza, ‘Abstraction’ Salone del Mobile Milano, ’The warriors of Light’ a Debut Contemporary Londra, ‘Blue Mood’ a Milano e a Palazzo Racchetta di Ferrara. Ideatrice di ARTMOLETO.

www.michellehold.com

Michelle Hold is a German-born artist based in Italy who paints vibrant abstract works inspired by emotion and energy. Her canvases are loud and layered, enticing the viewer to look further and further into their depths. The artist, who grew up in Austria, had begun to study architecture when she fell into modelling. On her travels, she took various art and textile design classes. She then worked as a textile designer in Milan before later throwing herself full time into painting. Michelle has held solo exhibitions throughout Italy and in London, and she has participated in international art fairs in Miami, London, Athens, Milan and Berlin. Her works have featured in group exhibitions across Europe, the Usa and China.

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TAKE MY BREATH AWAY, 2023, 100x100 cm

Teresio Polastro

“Nella natura si proietta la vita dell’uomo: i profili (sbarramenti che ostacolano la ricerca dell’altrove), l’orizzonte di mare (l’irraggiungibile), le nuvole (che esprimono il cambiamento). Simboli che hanno peso di realtà”.

“Teresio Polastro usa con efficacia cromie intense grazie alle quali ricrea ambienti che non sono solo mondi reali trasformati dal suo tocco, ma anche loci animae di cui gratifica chi osserva. I titoli delle sue opere svelano, come nelle poesie del passato, il contesto emotivo in cui l’artista si immerge per costruire storie, quelle storie che sono alla base del divenire umano. Campiture intense che rivelano, inoltre, la sua perizia tecnica, segnata dall’attenzione agli effetti luministici che sono per lui indispensabili per rivelare il respiro del mondo, quel respiro che riesce a rendere percepibile attraverso l’emozione condivisa”.

Federica Mingozzi

Teresio Polastro, di origini monferrine, è nato a Torino. È stato allievo dapprima della pittrice Angiola Meucci, poi di Pippo Bercetti e infine di Filippo Scroppo. Numerose sono state le mostre personali e collettive, a partire dal 1972. Tra gli altri, hanno scritto di lui: F.De Bartolomeis, M.Corradini, G.Cordero, P.Levi, P.Mantovani, A.Mistrangelo, F.Scroppo. Ha recensito mostre d’arte che si sono svolte a Venezia, a Palazzo Grassi, al Museo Correr e alla Fondazione Cini, nelle gallerie di Torino e del Piemonte, per i settimanali d’arte: “Il Corriere di Torino e della Provincia”, “Il Corriere dell’Arte”, “Iris. to”. Ha fatto parte del comitato esecutivo della Galleria d’Arte di Palazzo Lomellini di Carmagnola (To).

www.teresiopolastro.wix.com/polastro

Teresio studied with Filippo Scroppo and has shown in many solo and collective exhibitions since 1974. Francesco de Bartolomeis, G.Cordero, P.Levi, P.Mantovani, A.Mistrangelo, F.Scroppo wrote about him.

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LA VALLE IMPROBABILE, 2016, 100x100 cm

Petra Probst

XYLELLA

Un tempo gli alberi avevano occhi. Invano ora cerco gli occhi degli alberi. Forse non li vedo perché albero non sono più, o forse sono scivolati lungo le radici nella terra, o forse, chissà, solo a me m’era parso e gli alberi sono ciechi da sempre...

Ana Blandiana

“Petra Probst, con la sua sensibilità evocativa, mette in luce attraverso le sue opere, lo stupore e la meraviglia che connotano ciò che è pura bellezza, la stessa che lei cerca e che riesce a restituirci con le sue immagini oniriche. Molto spesso il vivere con pienezza implica andare alla ricerca del senso profondo sotteso all’esistenza stessa”.

Federica Mingozzi

www.petraprobst.com

Petra Probst vive e lavora tra Monaco e Torino. Nella sua ricerca artistica personale utilizza diverse discipline, che spaziano da disegno e pittura, alla fotografia e installazione per indagare la condizione della fragilità nelle dinamiche della società attuale. Le sue opere sono state esposte in numerose mostre personali e collettive.

Petra Probst lives and works between Munich and Turin. As an expert in art didactic programs she organizes multicultural art projects for kids and adults. Her art works have festured in several individual and group exhibitions across Europe.

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‘XYLELLA’ UN TEMPO GLI ALBERI AVEVANO OCCHI, 2023, 30x40 cm

Giovanni Tamburelli

Gli uccelli hanno il volo dei sapienti, sono gli amanti del sole, stanno a guardia dei boschi, beati i loro occhi che insegnano il vento. Noi persi in un fiato andiamo in cerca del tempo di Amare.

poesia di G. Tamburelli

“Giovanni Tamburelli, nel tempo, ha creato un mondo ricco di bellezza, popolato da creature fantastiche che sono però presenti nell’immaginario di ogni uomo. Quasi moderno demiurgo, ha trovato dentro di sé la forza di dare vita ai sogni che lo abitano, plasmando materiali che si piegano alle sue esigenze immaginifiche. Grazie all’attenta osservazione delle attività da officina ha potuto sviluppare in direzione artistica quell’innata capacità plastica che lo ha sempre abitato, senza paura nel riconoscersi parte di un processo di trasformazione che trova la sua ragion d’essere nella sua volontà di trasformare le sue sculture in vere poesie”.

Federica Mingozzi

Figlio, nipote e pronipote di fabbri, ha svolto studi grafici all’Istituto Paravia di Torino e ha inizialmente indirizzato il suo estro creativo verso la scrittura poetica. Col tempo si è fatto conoscere per le sculture e i fantasiosi arredi in ferro e le pitture ispirate a un immaginario zoomorfo e onirico. I viaggi lo portano qua e là, la poesia è per lui, come per tutti, un percorso interiore: lungo, tortuoso e probabilmente inevitabile.

+39 338.7105491

The son, grandson and great-grandson of blacksmiths, he pursued graphic studies at the Paravia Institute in Turin and initially directed his creative flair toward poetry writing. In time he became known for sculptures and imaginative iron furniture and paintings inspired by zoomorphic and dreamlike imagery. Travels take him here and there, poetry is for him, as for everyone, an inner journey: long, winding and probably inevitable.

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UCCELLO, 2022, 50x50cm

Bona Tolotti

Noi non siamo separati dall’ambiente. Siamo dentro di lui e lui è dentro di noi

Yanomami - Amazonas - Indios Brazil

“Bona Tolotti ancora una volta dimostra la sua straordinaria amplitudine umana: una ricerca indefessa la sua, che la porta ad indagare il vero senso del divenire, fino a poter dire, senza tema di smentita, che, attraverso le opere di maestri come lei, l’arte sopravvivrà imperitura, al di là di qualsiasi superfetazione culturale, fino a riempirsi di senso. I suoi vibranti colori assolvono ad una funzione essenziale: guidano chi osserva a scoprire risposte di senso, perché proprio nel centro dell’esistere ci si può ritrovare”.

Federica Mingozzi

Bona Tolotti, milanese di nascita, risiede in Monferrato da più di trent’anni. Autodidatta, dopo esperienze di carattere etnografico ed antropologico in centro e sud America negli anni 70/80, si è occupata nel settore comunicazione di design, arte e architettura a Milano. Trasferitasi definitivamente in Monferrato negli anni ‘90, si dedica alla ricerca artistica. Presente ad ArtMoleto dal 2010, Bona è responsabile dell’ufficio stampa di ArtMoleto.

www.bonatolotti.com

Born in Milan, Bona is a self-taught artist, inspired by her ethnological and anthropological experiences while traveling in Central and South America during the 70s and 80s. She is interested in design, communication, art and architecture and has worked with important agencies in Milan (1970/1990). Since 1990 she has been living in the Monferrato sharing her life and art with the painter Pietro Piccinelli. Currently she is working in research and artistic projects, participating in different exhibitions in Monferrato and in national and international projects as well as Italian Cultural Institutes together with the artists of ARTMOLETO.

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MOTHER NATURE’S SONG, 2020, 60x60 cm

Alexandra Winterberg

In a letter W.v. Goethe to Charlotte von Stein in 1887 he wrote: “I cling to you with every fiber of my being!”

“Alexandra Winterberg rende evidente il suo approccio alla creazione nelle opere che realizza, consapevole della necessità di dare il proprio contributo al vivere. L’artista osserva l’universo nella sua complessità, con lo scopo di analizzarne il flusso per comprenderlo, anche attraverso lo studio degli stilemi comunicativi: caratteri e parole sono espansioni del suo percorso estetico e creativo, in cui la materia riceve una forte connotazione dalle lettere che vi si posano, alla ricerca dei rapporti che regolano la dimensione sociale dell’esistenza, come naturale conseguenza dell’essere umani”.

Federica Mingozzi

In qualità di architetto e interior designer e pittrice (Savannah College of Art and Design), la pittrice tedesca vive e lavora a Ginevra. Attraverso litografia e pittura, racconta i suoi studi di poesia e comunicazione. L’espansione dell’interno verso l’esterno è soggetta ai nostri valori di apertura. Questi valori sono socialmente formulati e si muovono fluentemente tra i confini! Tutto scorre (Panta Rhei).

www.nietzer-winterberg.com

As an architect and interior designer and painter (Savannah college of art and design), the German artist lives and works in Geneva. With printing, photolithography and painting she expresses her analysis of the value of todays communication. The process of opening up between inside and outside is the subject to our development of values. These values are created constantly between projection and interpretations! Everything is in a flow (Panta Rhei).

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BLÄTTERCOLLAGE, 2023, 60x70x6 cm

Il risveglio di Madre Terra Paola

In un mondo sempre più urbanizzato e tecnologico le persone finiscono per percepirsi come oggetti, sentendosi spesso alienate e svuotate di senso. Osservare un tramonto, ascoltare la voce del vento, sentire il rumore delle foglie sotto i nostri passi, raccogliere conchiglie in riva al mare, sono solo alcune di quelle piccole strategie di benessere per sconfiggere il burnout, quei sintomi di esaurimento emotivo e depersonalizzazione, e ritrovare così l’equilibrio perduto. Eppure fare incetta di Vitamina N (Natura), se da una parte allontana le tensioni e restituisce senso alla nostra esistenza, non significa ancora vera connessione con la natura che è invece qualcosa che va oltre il semplice contatto o l’esposizione con essa o in essa e che comporta un senso di coinvolgimento significativo in qualcosa di molto più grande di noi. In un momento in cui il mondo si confronta con crescenti minacce ambientali, sintonizzarsi profondamente con l’ambiente circostante, comprendere meglio e rafforzare la connessione tra le persone e la natura è la chiave per stimolare delle iniziative che favoriscano la salvaguardia dell’ambiente. Solo se si è consapevoli dei benefici che le comunità ricevono dalla natura si è molto più propensi a proteggerla da azioni volte a distruggerla. L’arte ancora una volta ha una missione imprescindibile per favorire il ricongiungimento con gli aspetti messi da parte con la modernizzazione, che ha cambiato radicalmente il nostro stile di vita e le nostre abitudini, rimettendo il contatto con la natura tra le priorità. E, sempre l’arte, può in maniera creativa e meravigliosa riportare il tema dell’ecologia al centro del dibattito, esplorare le relazioni tra uomo e ambiente, guardare alla natura come protagonista della propria indagine. Incoraggiare le persone a prendersi cura dell’ambiente, renderle più sensibili verso lo sviluppo sostenibile, è l’unica strada percorribile per riconnetterti alla forza rigeneratrice della Natura, per concederci la possibilità di meravigliarci ancora, di stupirci della bellezza che ci circonda. Un “Risveglio” non più procrastinabile per la nostra vita e, di conseguenza, per quella del pianeta.

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Questa terra lacerata bendata di fiori e pugnali pietre, recinti. Una severità di trame collassate alla luce. Vidi una perla splendente una volta ma non ricordo più dove.

“Un gruppo eterogeneo di artisti che, anche in questa occasione, ha saputo guardare all’altro in virtù di una necessità impellente: dare risposte all’essere umano in questo momento di estrema difficoltà, nel quale la tendenza è nascondere la fragilità. Loro invece ci insegnano a non temerla, anzi a conoscerla, per farla diventare parte di quel processo di umanità che ci è proprio”.

La mostra al Broletto di Novara si svolge con con il Patrocinio della Città di Novara

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Giò Bonardi ilenio Celoria Piero Ferroglia M ichelle H old T eresio P olastro P e T ra P ro B st G iovanni t am B urelli B ona t olotti a lexandra W inter B erg Art Moleto www. artmoleto .com Castello di Casale Monferrato 1_30 luglio 2023 Broletto di Novara 12_26 aprile 2023
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