gazzetta 29-09-2011

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www.gazzetta.it giovedì 29 settembre 2011 1,20 €

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 026339 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE TALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

KOBE IN GAZZETTA

QUI INTER I DUE SUCCESSI IN QUATTRO GIORNI

anno 115 ­ Numero n Anno 229

QUI NAPOLI DOPO LA VITTORIA COL VILLARREAL

Cavani si ferma Pronto Pandev Difesa a 4, trequartista e nuovo attacco Per sabato Stankovic sì, in dubbio Pazzini

Il Matador (infortunato) non sarà a San Siro De Laurentiis: «Io preferisco la Champions» 3 Goran Pandev, 28 anni MOSCA

DALLA VITE, ELEFANTE, TAIDELLI ALLE PAGINE 16­17­18

MALFITANO, MONTI A PAGINA 19

3L

esultanza di Ibrahimovic e Cassano LIVERANI

3 Kobe Bryant, 33 anni, nella redazione della Gazzetta BOZZANI

?

Lo svedese super in Champions col Viktoria (2­0): segna un rigore e fa l’assist per il raddoppio di Cassano, gol 200o della gestione Berlusconi Il Barça dilaga (5­0) in Bielorussia

Bryant, la stella dei Lakers, nella nostra redazione: «L’opportunità della Virtus è più di un sogno: ne stiamo parlando. Da voi ho imparato il basket»

DI ALBERTO CERRUTI

BARTEZZAGHI, ORIANI ALLE PAGINE 26­27

L’ARTICOLO A PAGINA 2

PALLAVOLO GLI EUROPEI FEMMINILI

LE PARTITE DI IERI

L’Italia supera l’Olanda Adesso è in semifinale

VALENCIA­CHELSEA 1­1 BAYER LEVERKUSEN­GENK 2­0 ARSENAL­OLYMPIACOS 2­1 MARSIGLIA­B.DORTMUND 3­0

Bentornato Ibrahimovic. E’ lui il fiammifero svedese che riaccen­ de il Milan in Europa, con il rigo­ re che sblocca la partita e il pas­ saggio per Cassano bravissimo a

infilare il pallone del 2­0. Un gol doppiamente storico per lui, per­ ché è il primo in Champions con la maglia rossonera e il numero 2.000 nella gestione Berlusconi.

BOCCI, DELLA VALLE, PASOTTO PAGINE 2­9

ZENIT­PORTO 3­1 SHAKHTAR­APOEL NICOSIA 1­1 B. BORISOV­BARCELLONA 0­5 MILAN­VIKTORIA PLZEN 2­0

PASINI, POLI A PAGINA 38

MANOVRA IN VISTA DEI TAGLI STATALI

IL ROMPI PALLONE

Coni, risparmi per 30 milioni Aboliti i Comitati provinciali

DI GENE GNOCCHI

9 771120 506000

10 9 2 9>

PALOMBO A PAGINA 40

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Moratti rivendica la scelta di Ranieri: «Sapevo che era quello giusto, infatti è il venticinquesimo a cui avevo pensato».

EUROPA LEAGUE REJA CON ROCCHI­KLOSE

CASA BIANCONERA BARZAGLI RECUPERA

Udinese turnover a Glasgow Juve, Conte ritrova Vucinic Lazio, attenta allo Sporting E Quagliarella scalpita CIERI, VERNAZZA A PAGINA 20

BRAMARDO, IARIA, OLIVERO A PAGINA 21


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE 2011

CHAMPIONS GRUPPO H

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I NUMERI

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vittorie delle squadre italiane in Champions: non accadeva dal 23 e 24 novembre 2010, quinta giornata della fase a gironi dell'edizione 2010-11. Questi i risultati: Roma-Bayern 3-2; Auxerre Milan 0-2, Inter-Twente 1-0.

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mesi dopo il Milan torna a vincere in casa in Champions; il 15 settembre 2010 superò l'Auxerre per 2-0 (doppietta Ibrahimovic), poi 1 pari e 2 sconfitte nelle successive gare interne dell'edizione 2010-11.

MILAN

VIKTORIA

2

0

(4-3-1-2) Abbiati; Abate (dal 42’ s.t. De Sciglio), Nesta,T.Silva, Antonini (dal 33’ s.t. Taiwo); Nocerino, Van Bommel, Seedorf (dal 26’ s.t. Aquilani); Emanuelson; Ibrahimovic, Cassano.

(4-2-3-1) M.Cech; Rajtoral, Cisovsky, Bystron, Limbersky; Horvath, Jiracek; Petrzela, Kolar (dal 46’ s.t. Darida), Pilar (dal 30’ s.t. Fillo); Bakos (dal 23’ s.t. Duris).

PANCHINA Amelia, Bonera, Yepes, Ganz.

PANCHINA Pavlik, Trapp, Reznik, Sevensky.

ALLENATORE Allegri.

ALLENATORE Vrba.

ESPULSI nessuno.

ESPULSI nessuno.

AMMONITI nessuno.

AMMONITI Cisovsky, Petrzela e Horvath per gioco scorretto.

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Ibrahimovic su rigore all’8, Cassano al 21’ s.t. ARBITRO Meyer (Germania). ASSISTENTI Henschel-Bornhorst (Germania). NOTE paganti 10.032 per un incasso 302.827 euro; abbonati 56.827 per una quota di 1.283.918,00 euro. Angoli 5-4. In fuorigioco 1-2. Recuperi: 0’ p.t.; 2’ s.t. POSSESSO PALLA

MILAN 62%

CROSS

VIKTORIA 38%

TIRI IN PORTA

IIIIIII MILAN 7

MILAN 22

VIKTORIA 16

TIRI FUORI

III IIIIII VIKTORIA 3

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 3’ Bakos devia di testa, Abbiati vola e respinge. 5’ Cassano gira debolmente un cross. 11’ Cassano tira, il portiere si salva in angolo. 32’ Ibrahimovic da pochi passi spara un diagonale, il portiere è bravissimo. 37’ Ibrahimovic, smarcato da Cassano, si ripete. 40’ Horvath in corsa grazia Abbiati.

MILAN 6

IIIIII VIKTORIA 6

SECONDO TEMPO 2’ Emanuelson calcia sopra la traversa da buona posizione.

c GOL! 8’ Ibrahimovic trasforma un rigore concesso per un fallo di mano di Cisovsky.

c GOL! 21’ Cassano, smarcato da Ibrahimovic, segna con un pallonetto di destro in corsa.

IBRA-CASSANO: È

S

Grandi firme: vittoria e gol n˚ 2000 dell’era Berlusconi

Antonio Cassano, 29 anni, festeggia il gol col dito in bocca RAMELLA

Il Viktoria non ha paura: l’1-0 arriva col rigore procurato e trasformato da Zlatan. A FantAntonio l’onore di tagliare il prestigioso traguardo ALBERTO CERRUTI MILANO

Bentornato Ibrahimovic. É lui il fiammifero svedese che riaccende il Milan in Europa, con il rigore che sblocca la partita e il passaggio per Cassano, bravissimo a infilare il pallone del 2-0. Un gol doppiamente storico per lui, perché è il primo in Champions con la maglia rossonera e il numero 2.000 nella gestione Berlusconi. La chiusura migliore di due serate finalmente felici per le tre squadre italiane, tutte vitto-

riose nella coppa più importante, come non capitava da un anno. Come il 23 novembre scorso a Auxerre, quando vinse con un altro 2-0, Ibrahimovic apre il tabellino dei marcatori confermandosi ancora una volta decisivo, al di là dei due gol che sbaglia nel primo tempo, per la sua classe e la sua forza fisica alla quale gli avversari non riescono a resistere alla distanza. Al contrario di quanto può far pensare il punteggio, però, il Milan soffre più del previsto e del dovuto per raccogliere un meritato successo che lo mantiene a pari punti

con il Barcellona. Ma con tanti assenti, davanti a una squadra bene organizzata che non si limita a difendersi, per adesso non si poteva pretendere di più. Con due particolari da non sottovalutare: per la seconda gara consecutiva, dopo l’1-0 al Cesena, Abbiati non subisce gol; e poi, rispetto alle altre due italiane in Champions, Inter e Napoli, il Milan non lascia infortunati sul campo, in vista della supersfida di domenica in casa Juve. Partenza lenta Le maglie del

Viktoria sono uguali a quelle

Nel primo tempo i rossoneri hanno sofferto la velocità degli avversari Poi la maggior classe alla distanza ha fatto la differenza in campo

del Cesena, ma il Milan non riesce a sbloccare in fretta la partita come sabato scorso in campionato. E anzi rischia subito di andare sotto, perché Bakos dopo appena 3’ costringe Abbiati all’unica, ma difficilissima, deviazione nel primo tempo. É il segnale che la partita è tutt’altro che semplice, per i meriti degli sconosciuti avversari che corrono come forsennati, ma soprattutto per i demeriti della squadra di Allegri, troppo lenta nel far partire l’azione e troppo leziosa al momento del dunque. L’atteso rientro di Ibrahimovic all’inizio non basta, perché lo svedese chiaramente non ancora in forma gioca quasi sempre fuori area e quando finalmente si avvicina al portiere avversario lo grazia due volte tirandogli addosso. Per una sera, così, l’uomo più pericoloso si rivela Cassano, che cerca la conclusione tre volte, ma anche lui senza angolare abbastanza il tiro. Cinque chiare occasioni da gol in un tempo non sono poche, eppure il Milan non dà la sensazione di essere padrone


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DUEMILAN del match perché, come temeva Allegri, concede troppo spazio al pericoloso contropiede avversario. Professor Seedorf E qui si nota la differenza di velocità tra le due squadre, soprattutto in mezzo al campo dove Nocerino, Van Bommel e Seedorf hanno un ritmo inferiore rispetto agli avversari, anche se il capitano olandese gioca con grande intelligenza, da vero professore, senza sprecare un pallone, salutato alla fine dall’ovazione del pubblico. Mentre Emanuelson fatica a calarsi nel ruolo di trequartista, facendo crescere il rimpianto per le assenze di Robinho e Boateng, i campioni della Repubblica Ceca si avvicinano facilmente ad Abbiati, graziandolo in più di un’occasione, come al 40’ quando capitan Horvath in corsa calcia fuori di pochissimo. Doppia svolta Malgrado le diffi-

coltà e i rischi, l’intervallo non suggerisce alcun cambio ad Allegri anche perché la panchina offre poco. Ma come spesso ac-

cade nel calcio, alla distanza la classe dei campioni batte l’organizzazione di chi i campioni non li ha. E così dopo l’ultimo regalo di Emanuelson che spreca sopra la traversa il pallone dell’1-0, ecco la svolta propiziata da Ibrahimovic il cui spunto in area viene fermato da un braccio allargato di Cisovsky. Lo svedese trasforma dal dischetto il rigore fiscale che vale il meritato 1-0 e la partita finisce. Cassano manca il raddoppio in corsa, ma si rifà poco dopo con un bellissimo gol, quando trasforma un assist di Ibrahimovic inventando un «cucchiaio» di destro. Un regalo a Berlusconi che oggi compie 75 anni e un sospiro di sollievo per i tifosi in tribuna e davanti alla tv. Il Milan è ripartito anche in Champions, incominciando nel modo migliore lo slalom parallelo con il Barcellona perché, gol a parte, hanno ancora gli stessi punti. E se Allegri recupererà anche gli altri infortunati, nella sfida diretta del 23 novembre a San Siro ci sarà da divertirsi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

la Moviola DI FRANCESCO CENITI

Cisovsky col braccio largo Ci sta il rigore per il Milan Serata non difficile per Mayer, anche se sul rigore dato al Milan ha avuto probabilmente bisogno dell’aiuto del giudice di porta. Dopo 3 minuti miracolo di Abbiati sul colpo di testa di Bakos, l’arbitro non si accorge della deviazione negando l’angolo al Plzen. Al 25’ la prima ammonizione: la rimedia Cisovsky per un intervento duro su Cassano. Al 38’ grave errore dell’assistente Henschel che blocca Antonini smarcato sulla fascia sinistra per un fuorigioco inesistente. Altro giallo al 43’ per Petrzela per una «parata» sulla trequarti del Milan, ma francamente decisione esagerata. Il terzo giallo 120 secondi dopo per un’entrata scomposta di Horvath su Cassano. Nella ripresa il Milan sblocca il risultato con un rigore: punito il tocco di mano da parte di Cisovsky che ha la «colpa» di stare con le braccia larghe. Ibra inventa un assist di tacco stoppato dal giocatore dei cechi: fiscale, ma ci sta il rigore. Poco dopo rischia lo svedese che dopo aver subito un fallo ha una reazione rifilando un pugnetto sulla schiena di un avversario: Mayer fischia solo la punizione per gli ospiti, ma ci stava come minimo il giallo per il milanista.

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«Sono tornato e sto bene E ora a Torino per vincere» Ibra «Il primo gol dopo l’infortunio e una vittoria importantissima. Spero di stare ancor meglio contro la Juve» MARCO PASOTTO MILANO

1 Il delizioso tocco con cui Antonio Cassano realizza il 2-0 contro il Viktoria ANDREOLI 2 Rossoneri tutti in fila per festeggiare Fantantonio REUTERS 3 Allegri soddisfatto. Quattro punti dopo due gare in Champions IMAGESPORT 4 Il rigore di Zlatan Ibrahimovic che sblocca lo 0-0 DOLCI

LA GAZZETTA DELLO SPORT

La fase di riambientamento è durata cinque minuti. Il tempo di liquidare Limbersky con una finta e servire un assist al millimetro che Cassano ha dilapidato a due metri da Cech. Al primo spunto Zlatan Ibrahimovic ha prodotto ciò che il Milan fino ad ora aveva trovato con fatica: movimenti e spazi. E dopo un quarto d’ora era già lì ad arrabbiarsi per un cross malfatto che non ha avuto la forza di arrivare fino alla sua testa. Aveva una voglia di tornare che non ce la faceva più. Ha piazzato il piedone in tutte le azioni, si è cercato di continuo con Cassano (per la gioia del povero Emanuelson, scavalcato quasi regolarmente dai loro duetti), è andato al tiro restando a guardare incredulo Cech per un minuto quando il portiere del Plzen gli ha spedito in angolo un missile da pochi passi. Il primo tempo del Milan è andato via così: senza gol, ma con la certezza di aver ritrovato l’attaccante più importante. Zlatan, riprovaci La ripresa è

stata nient’altro che la naturale conseguenza. Rigore procurato e segnato, ennesimo assist al bacio per Cassano. E questa volta Antonio l’ha fatto diventare una pietra preziosa. La Juve è avvisata e in un certo senso anche la Champions, con cui Ibra ha un lungo conto in sospeso. Questo dovrà essere l’anno buono, quello in cui Zlatan dovrà essere ricordato anche in Europa, perché di titoli nazionali ne ha piene le mensole del salotto. Si continuerà a dibattere a lungo in merito all’Ibra-dipendenza del Milan. Si potranno esibire statistiche che spie-

gano come i rossoneri siano in grado di vincere e far bene anche senza di lui, ma in fondo il concetto più importante è anche il più banale: con Zlatan è molto meglio.

UN GOL SU RIGORE E UN ASSIST A CASSANO

TIRI Altro che staffetta Alla vigilia

c’erano state un po’ di remore sulle modalità del suo utilizzo: dall’inizio? A gara in corso? E per quanto tempo? Il fatto è che quando c’è di mezzo Ibra tutte le logiche saltano. Ha giocato 92 minuti, tutti quelli concessi da Meyer, per un semplice motivo: stava bene, si sentiva bene. Ed è stato evidente a tutti, a partire dal suo allenatore. Che probabilmente non ci ha nemmeno pensato - a differenza di quanto magari aveva ipotizzato alla vigilia - a risparmiargli almeno qualche spicciolo di partita. Il piccolo Ganz non se ne avrà a male, il futuro gioca per lui. Mentre il presente appartiene sempre di più a Ibra. La vera magia di ieri sera non sono gol e assist, ma averlo ritrovato come se non si fosse mai assentato. Attenta Juve «Ti dà fisicità,

ti dà tecnica, è un rientro importante»: Allegri a fine gara liofilizza tutti gli Ibra-concetti. Mentre Zlatan si gode la forma ritrovata: «É una vittoria molto importante e, soprattutto, il mio primo gol dopo l’infortunio. Sto meglio, speriamo di stare ancora meglio domenica. Ho giocato tutta la partita e mi sento benissimo. Nel primo tempo il Viktoria ha giocato bene, ma alla fine due gol siamo riusciti a segnarli. Domenica c’è la Juve, la mia vecchia squadra, sarà una partita dura, ma andremo a Torino per vincere». Per lui non esiste un’alternativa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

3 GOL

1 ASSIST

2 PASSAGGI

52 DRIBBLING

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CHAMPIONS GRUPPO H

Allegri ha la testa già alla Juventus «Va raggiunta» Il tecnico: «Abbiamo dato continuità al pari con il Barça. Vittoria dedicata a Berlusconi» In volo

un’altra vita: Zlatan non giocava da due settimane e la sua presenza lì davanti si è fatta sentire. Ha messo il piede in tutte le azioni più pericolose, e poi quando c’è lui in campo è come se tutti i suoi compagni si sentissero più leggeri. Il piccolo Plzen era l’avversario ideale da affrontare, però al di là degli avversari il Milan di Champions League è stato convincente. «Era importante vincere — dice Allegri — per i tre punti e per dare seguito al pareggio ottenuto con il Barcellona. Abbiamo alternato cose buone ad altre meno buone, forse avremmo dovuto gestire meglio la palla, però la squadra ha sicuramente meritato la vittoria. Quando abbiamo allargato il gioco abbiamo creato dei pericoli, quando ci siamo mossi per vie centrali invece ci siamo esposti al loro contropiede. Ho scelto di schierare Emanuelson perché in mezzo alle linee ha più qualità di Aquilani. Nel primo tempo si allargava troppo, poi è cresciuto».

story Che fatica nel primo tempo Gara in discesa nella ripresa

Philippe Mexes, 29 anni LIVERANI

40’ primo tempo Brividi a San Siro A cinque minuti dall’intervallo Horvath ha la palla del vantaggio, ma calcia fuori PEGASO

Agganciare la Juve Adesso i ros-

Bene sulle fasce Certo, con

soneri dovranno sfruttare la prossima gara con il Bate Borisov per avvicinarsi agli ottavi. «La qualificazione dipenderà soprattutto dalle partite casalinghe. Dovremo cercare di arrivare a pari punti con il Barcellona al ritorno per puntare al primo posto». Il Milan ha zoppicato in casa nelle ultime due stagioni in Champions League: nel 2009-10 due pareggi e due sconfitte, l’anno scorso una vittoria (2-0 all’Auxerre), un pareggio e poi due sconfitte di fila. Invertire la rotta sarà fondamentale per arrivare fino in fondo. La Champions League però è un libro che Allegri ricomincerà a sfogliare dopo la sosta, domenica c’è la Juventus a Torino, una partita che non si può sbagliare. E c’è l’ex Pirlo: «Dovrò valutare bene le condizioni di Boateng, è l’unico che può recuperare. Non so come controllerò Andrea, ma già al trofeo Berlusconi l’abbiamo tenuto bene. Siamo ancora all’inizio, però dobbiamo cercare di agganciare la Juventus o mantenere invariata la distanza. La Juve ha il grande vantaggio di non giocare durante la settimana. Certo, sarebbe stato meglio avere tutti gli attaccanti a disposizione, così qualcuno poteva riposare. Però quando si vince si recuperano più in fretta anche le energie».

Ibrahimovic in campo è tutta

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’esultanza di Zlatan Ibrahimovic dopo il rigore realizzato PEGASO-LAPRESSE FABIANA DELLA VALLE MILANO

Non sarà un filosofo come Pep Guardiola, però sa come usare le parole e ha la capacità di farsi ascoltare. Massimiliano Allegri aveva predicato calma dopo la sconfitta con il Napoli e il pareggio con l’Udinese e ha continuato a ripetere le stesse parole anche dopo la vittoria sul Cesena. «Non vedo perché dovrei essere preoccupato — era il suo ritornello — la squadra è in crescita, i ragazzi stanno giocando bene, ma stiamo pagando cara ogni

disattenzione». Allegri sapeva che questo era il momento in cui bisognava stringere i denti, perché con l’attacco decimato e con tanti infortunati (il massimo è stato undici) non era facile fare bene, e ha continuato a ripeterlo ai suoi ragazzi. Ha tenuto i nervi saldi lui e ha trasmesso tranquillità a tutta la squadra. Così sono arrivate due vittorie in cinque giorni. La dedica è scontata: «É per il presidente Berlusconi, visto che domani (oggi, ndr) è il suo compleanno».

« «

Quando abbiamo allargato il gioco abbiamo creato dei pericoli ai nostri avversari Emanuelson l’ho scelto perché tra le linee e in spazi stretti ha più qualità di Aquilani

DALL’INFERMERIA

8’ secondo tempo La partita si sblocca Fallo di mano di Cisovsky: calcio di rigore che Ibrahimovic trasforma. Il Milan passa in vantaggio AFP

Mexes c’è Ha giocato con i ragazzi Migliora Boa MILANO

Philippe Mexes è tornato a giocare. Non è andata bene per la Primavera del Milan, che ha perso 3-1 con il Chievo (fondamentali due rigori, uno provocato da un fallo del francese), ma ovviamente il difensore del Milan era soddisfatto delle sue condizioni personali. «Penso di aver fatto un gran passo avanti per essere convocabile. Il ginocchio è a posto, sento ancora qualche dolorino che mi porterò dietro per un po’, ma sto bene. Dopo la sosta credo di poter essere a disposizione». Mexes è tornato in campo per 45 minuti a sei mesi di distanza dall’infortunio al ginocchio sinistro. Progressi Boateng Per la parti-

21’ secondo tempo La perla di Cassano Con un colpo sotto, Cassano non solo scavalca il portiere, ma entra anche nella storia rossonera IMAGE

ta con la Juventus di domenica Allegri recupererà quasi certamente Kevin Prince Boateng, che si era infortunato a Barcellona, Ambrosini e Bonera. Titolare sulla fascia sinistra potrebbe essere Zambrotta, che ieri è rimasto a riposo. Insomma, l’infermeria si sta piano piano svuotando, anche se restano ancora indisponibili due pedine fondamentali come Robinho e appunto Mexes. Il francese, che avrebbe fatto comodo anche al commissario tecnico Laurent Blanc, sarà probabilmente convocato per Milan-Palermo. E per quella data si spera che la pubalgia abbia dato a Robinho una tregua definitiva. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL SONDAGGIO

SICUREZZA A SAN SIRO

Votate il migliore di Champions su Gazzetta.it

Stop a ultrà cechi Due arresti e cento daspo

Fino alle 20 di oggi potete votare su Gazzetta.it e Marca.com il miglior giocatore della 2a giornata di Champions per «Vota il Numero 1». Ecco i candidati: Ayew (Marsiglia), A. Frei (Basilea), Gomez (Bayern), Hamsik (Napoli), Ibrahimovic (MIlan), Kakà (Real M.), Lavezzi (Napoli), Messi (Barcellona), Villa (Barcellona) e Zarate (Inter). In testa ora c’è Tolga (Trabzonspor), davanti a Pato (Milan) e Messi (Barcellona).

MILANO Due arresti, due denunce e cento provvedimenti di daspo: questo il bilancio dell’operazione di polizia compiuta ieri a Milano e che ha riguardato gli ultrà al seguito del Viktoria Plzen. Avevano coltelli, 32 fumogeni e molti altri oggetti «atti ad offendere» che non sono entrati nello stadio di San Siro per merito del lavoro degli agenti della Questura di Milano. Nella riunione di ieri l'Osservatorio ha espresso «vivo apprezzamento» per l'operazione che, «grazie anche all'ottimale flusso delle informazioni garantito dalla Polizia della Repubblica Ceca, nel quadro dell'ormai consolidata attività di collaborazione internazionale», ha portato al sequestro degli oggetti pericolosi.

Tolga Zengin, 27 anni AFP


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CHAMPIONS GRUPPO H le Pagelle

di ALESSANDRA BOCCI

MILAN SEEDORF, CLASSE E QUANTITÀ. VAN BOMMEL È OVUNQUE 7 7,5 h L’allenatore Allegri Il migliore Ibrahimovic

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Anche il tecnico più zen del calcio italiano si gira per non guardare il rigore, ma tiene i suoi tranquilli nel momento più difficile. Qualche urlo gli scappa sempre, ma sa dar fiducia alla squadra. E viene ripagato con una vittoria necessaria come il pane.

La squadra ha il merito di mantenere nervi saldi e pazienza

E’ tornato. Offre subito a Cassano la palla buona, poi si esibisce in un paio di servizi al corpo (del portiere) che allungano l’attesa. Ma è freddo nel tirare il rigore e impeccabile nell’offrire a Cassano il gol numero 2000 della gestione berlusconiana. FORTE

6,5

6,5

6,5

7

6,5

6

Abbiati

Abate

Nesta

Thiago Silva

Antonini

Nocerino

Bravissimo a parare a freddo il tiro di Bakos. Poi si butta nelle mischie più complicate uscendo quasi sempre col pallone in mano.

In certi momenti della partita salta gli avversari come birilli e non molla mai la palla, neppure sulla linea di fondo. (De Sciglio s.v.)

Ogni tanto si concede delle gite fuori porta, soprattutto mentre la squadra non riesce a sfondare. Poi torna nella cesta.

Potrebbe giocare a tutto campo, ma sa stare al suo posto. Ogni tanto però il richiamo della rete è forte anche per lui, e tenta l’assalto.

Partita grintosa e intelligente. Resta concentrato in difesa ed è utilissimo in attacco. Spinge di continuo.

Storia di pallone con i crampi. Molta sofferenza, ma resiste caparbio fino alla fine, anche se è molto impreciso.

7

6

Van Bommel

Seedorf

Emanuelson

Cassano

Aquilani

Taiwo

Rattoppa ovunque e tesse la tela fin dove può. Tenta anche il tiro, ma lo fa troppo di rado, e la mira è quello che è.

Esempio di classe e quantità. Non è una scheggia, ma l’importante è saper correre con il pallone, non battere il record dei cento metri.

Timido, però più testardo di un tempo. Ha imparato a giocare anche sporco se serve. Si rende utile in due ruoli.

Tira tanto, non sempre è preciso, ma ormai esibisce in ogni partita una vitalità che l’anno scorso pareva impensabile.

Entra al posto di Seedorf e tenta qualche giocata un po’ troppo difficile, ma si propone molto in attacco e fa bene.

Entra al posto di Antonini. Quindici minuti per dimostrare di non essere un Ufo, anche se ancora deve integrarsi bene.

6,5

7,5

6

6

4 hVIKTORIA 6

I NUMERI

2

le volte che Ibrahimovic e Cassano sono andati in gol nella stessa partita. Era già successo nel 2-2 con la Lazio il 9 settembre.

2

le vittorie consecutive del Milan che sabato ha superato il Cesena. Non infilava due successi dal doppio 1-0 a Brescia e in casa col Bologna tra il 23 aprile e il 1˚ maggio scorso.

245

minuti tanto è durata l’astinenza dal gol in Europa a San Siro.

IL MIGLIORE

6,5 CECH

Cinque parate soltanto nel primo tempo. A volte più che parare ha la fortuna di trovarsi esattamente nel mirino di Ibrahimovic, ma resta il fatto che nei primi 45 minuti non passa niente. E ci vuole un calcio di rigore per farlo capitolare. RAJTORAL 6 Dalle sue parti passa spesso e volentieri Seedorf. Non si lascia confondere. CISOVSKY 5 Si fa ammonire, soprattutto procura il calcio di rigore che serve al Milan per sbloccare la partita dopo una pressione disperata. BYSTRON 6,5 Sempre in asse, non si impressione né davanti a Cassano, né davanti a Ibrahimovic. Spettacolare un recupero sullo svedese in campo aperto nell’ultima fase della partita. LIMBERSKY 6,5 Tira un paio di volte, corre e difende. Ingaggia tanti duelli sulla fascia, e non perde mai terreno. HORVATH 5 Un’occasione d’oro sparacchiata verso i suoi tifosi appollaiati al terzo anello. Di lui, ammiratore convinto di Seedorf e capitano della squadra, si ricorda poco altro. Diciamo che non gioca da leader come il suo idolo. JIRACEK 5,5 Un po’ timido, resta sempre schiacciato nelle pieghe del centrocampo. PETRZELA 5,5 Davanti si vede poco, e si nota soltanto quando spedisce altissimo un pallone che poteva servire ad accorciare le distanze. KOLAR 5,5 Entra quando la partita è già troppo difficile. (Darida s.v.) PILAR 6,5 Mobile e intelligente, tira e manda al tiro i compagni. Per Abate e Nocerino è un cliente difficile. FILLO 6 Pochi minuti per sostituire il migliore con due gol di svantaggio. Compito ingrato. BAKOS 6 Dopo appena tre minuti il suo tiro spaventa Abbiati e tutto il Milan. Sempre presente quando Pilar lo cerca, ma non riesce più a impensierire così tanto i milanisti. DURIS 5,5 Entra quando il Milan ha già preso il controllo della partita e riesce a far poco. All. VRBA 6 Alla vigilia i suoi si erano detti impressionati da San Siro. Forse era pretattica. La squadra corre, è bene organizzata e gioca senza paura.

TERNA ARBITRALE: MEYER 6 Ci sono perplessità sul rigore, forse fiscale. Henschel 6; Bornhorst 6


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Cassano, un gol formato famiglia Ed è nella storia Seedorf l’aveva previsto: «Prima segna Ibra eppoi la rete numero 2.000 sarà di Antonio» FABIANA DELLA VALLE MARCO PASOTTO MILANO

Il vero divertimento è iniziato all’ottavo minuto del secondo tempo, quando il rigore vincente di Ibrahimovic ha certificato la rete rossonera numero 1.999 dell’era Berlusconi. E ora? Chi avrebbe avuto l’onore di mettere l’autografo sullo storico gol numero 2.000? A quel punto si trattava davvero solo di giocare a «indovina chi», anche perché il Viktoria non dava esattamente l’idea di una roccaforte in grado di resistere sull’uno a zero per altri 37 minuti. Ci ha pensato Antonio Cassano: il modo migliore per ringraziare Berlusconi dei complimenti elargiti pochi giorni fa. D’altra parte per un gol nobile occorreva un piede altrettanto nobile. E il risultato è stato di livello adeguato: Cech in uscita disperata, pallone accarezzato dal basso in alto col dorso del piede destro. Una chicca. Tanto bella che FantAntonio per esultare si è rivolto a Ibra facendo-

Antonio Cassano saluta la moglie Carolina e il figlio Christopher PEGASO

gli cenno di lucidargli la scarpa. Vabbe’, Zlatan non ha raccolto l’invito e si è limitato a sorridere e ad abbracciarlo, ma è stata festa lo stesso. Poi pollice in bocca e altro gol da dedicare al piccolo Christopher, in tribuna con mamma Carolina. A fine gara Antonio è andato a elargire baci a moglie e pupo, mentre Carolina alzava la mano di Chri-

L’olandese: «Il ginocchio va bene L’ovazione alla mia uscita? E’ stato bellissimo»

stopher per fargli salutare il papà.

LA RADIOGRAFIA DEI DUEMILA GOL

Intesa C’è dunque il nome di

Cassano nella «walk of fame» dei gol rossoneri. E la rete numero 2.000 arriva in una notte particolare. Quella che porta al 29 settembre, compleanno di Berlusconi. Oggi sono 75 e non ci poteva essere regalo migliore. Duemila gol che hanno regalato al Cavaliere 28 trofei. Ieri sera davanti alla tv il premier si sarà lustrato gli occhi nel vedere l’intesa fra Ibra e Cassano. Dice Allegri: «E’ normale che loro due siano uno al servizio dell’altro, in questo caso sono molto più difficili da marcare». Professore e oracolo Ed è stata

una sera di festa anche per Clarence Seedorf, che il popolo rossonero ha riscoperto idolo e modello. Quando Allegri l’ha sostituito San Siro s’è alzato in piedi ad applaudirlo. Non capita molte volte lungo una carriera. E c’è anche un particolare gustoso da svelare: alla vigilia della partita Clarence non solo aveva pronosticato e sperato che al gol numero 2.000 ci sarebbero arrivati gli attaccanti, ma era entrato nello specifico: «Prima segna Ibra e la firma storica ce la mette Cassano». Il Professore all’occorrenza sa travestirsi anche da oracolo. «Abbiamo fatto una buona gara, ci sono diversi motivi per essere contenti - ha detto l’olandese a fine partita -. Il ginocchio va sempre meglio, in due settimane sarò a posto. La Juve? Noi siamo in un buon momento, stiamo bene entrambi. L’ovazione alla mia uscita? E’ stato bellissimo». La serata di festa ha registrato anche l’esordio europeo - e in prima squadra - del 18enne De Sciglio, mentre l’unica nota negativa arriva da Abate: problemi all’adduttore della coscia destra. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE 2011

CHAMPIONS GRUPPO H L’ALTRA GARA DEL GRUPPO H

Tutto facile per il Barça: «manita» pure con il Bate mo tempo, 5 alla fine. Ennesima «manita» del Barcellona, il secondo risultato più frequente dell’era Guardiola.

FILIPPO MARIA RICCI MINSK (Bielorussia)

Il viaggio è stato agitato, la partita una passeggiata. Difficile pensare che il Bate Borisov sia stato capace di sopravvivere senza perdere per 9 partite di fila in Champions, compresa quella di 2 settimane fa col Viktoria. Difesa confusa, portiere imbarazzante, nulla da costruire, e se di fronte hai la miglior squadra del mondo non può che finire male. Già al 23’ l’obiettivo dello spettatore era indovinare quanti gol avrebbe fatto il Barça. Saranno 3 nel pri-

Come Kubala Dei 5 gol, due sono di Leo Messi, che raggiunge Ladiszlao Kubala a 194 gol per il club: davanti gli resta solo Cesar a 235. Ci sarà tempo per prenderlo. Kubala impiegò 256 partite spalmate in 11 stagioni, Messi 279 da quando ha debuttato nel 2004. In questa stagione per la Pulce siamo già a 14 gol e 9 assist. Doppia vittoria Pep aveva ricevu-

to una buona notizia nel corso

GRUPPO G PRIMA VITTORIA PER I RUSSI

Porto in dieci e lo Zenit si scatena Spalletti ringrazia l’espulsione di Fucile e ribalta la gara con Shirokov e Danny

Il primo gol di Roman Shirokov, 30 anni, autore di una doppietta EPA

ZENIT S.P. PORTO

3 1

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI J. Rodriguez (P) al 10’, Shirokov (Z) al 20’ p.t.; Shirokov (Z) al 18’, Danny (Z) al 27’ s.t. ZENIT (4-3-3) Malafeev 6; Anyukov 6, Hubocan 6, Lombaerts 6, Criscito 6,5; Denisov 6,5, Zyryanov 5,5 (dal 40’ s.t. Huszti s.v.), Shirokov 7; Fayzulin 6,5, Kerzhakov 6,5 (dal 44’ s.t. Bukharov s.v.), Danny 6. PANCHINA Zhevnov, Lukovic, Rosina, Ionov, Lazovic. ALL. Spalletti 6,5. PORTO (4-3-3) Helton 4,5; Fucile 4, Rolando 5,5, Otamendi 5, Álvaro Pereira 6,5; Fernando 6,5, Belluschi 6 (dal 27’ s.t. Defour s.v.), Moutinho 5,5; Hulk 5,5, Kleber 6 (dal 32’ p.t. Varela 5,5), J. Rodriguez 6,5 (dal 1’ s.t. Souza 5,5). PANCHINA Bracali, Maicon, C. Rodriguez, Djalma. ALL. V. Pereira 4,5. ARBITRO Webb (Ing) 6. ESPULSO Fucile (P) al 47’ p.t. AMMONITI Hubocan (Z), Otamendi (P), Belluschi (P). NOTE spettatori 25 mila. Tiri in porta 5-4. Tiri fuori 10-4. In fuorigioco 6-0. Angoli 4-4. Recuperi: p.t. 2’; s.t. 4’.

MANUEL MARTINS DE SÁ SAN PIETROBURGO (Russia)

Dopo l’inaspettato scivolone del debutto a Nicosia, lo Zenit si rimette in carreggiata. E se a Cipro aveva subìto la rimonta dell’Apoel, stavolta è la squadra di Luciano Spalletti a ribaltare il risultato contro il Porto, aiutato dall’ingenuo rosso rimediato da Fucile in chiusura di primo tempo. Tutto contro Il Porto, che proprio ieri compiva il 118o compleanno, voleva festeggiare con una vittoria com’era sempre successo nella quattro precedenti volte in cui aveva giocato in Russia. Nonostante il vantaggio firmato da James Rodriguez in avvio, le circostanze non gli sono state favorevoli: al

della giornata: la querela contro Laporta del socio Vicenç Plà è stata ritirata. L’ex presidente salva il suo patrimonio un attimo prima dell’arrivo dell’ufficiale giudiziario, Guardiola trionfa ancora una volta. Era stato lui, sabato sera, a difendere Laporta attirandosi le inedite bacchettate di parte della stampa catalana e il malumore di Rosell, presidente in carica. Contro Laporta restano altre 3 querele, ma di questo si parlerà più avanti. Ieri Pep ha fatto riposare Fabregas e Busquets, tornando alla difesa a 4 con Puyol e Mascherano in mezzo, Keita e Thiago con Xavi e il MVP (Mes-

27’ ha perso Kleber per infortunio, poi ha visto Fucile espulso per doppia ammonizione per fallo di mano. Come se non bastasse, il primo gol dei russi è scaturito da una papera monumentale del portiere Helton, che nel respingere un cross dalla destra ha lasciato lì il pallone per il colpo vincente di Shirokov per l’1-1. Tutto contro, anche l’errore marchiano dell’allenatore che per rifare la difesa ha tolto il migliore dei suoi (Rodriguez), e stravolto gli equilibri della squadra, che non si è più ritrovata. Occasioni Fino al 20’ il Porto è stato la miglior squadra in campo e il vantaggio rispecchiava la supremazia. Poi è sparito, specie nella ripresa quando lo Zenit ha costruito il più che meritato successo, che pecca per difetto, tante sono le occasioni da gol sbagliate. Il 2-1, ancora di Shirokov, arriva da una punizione che il centrocampista aggancia in area e gira in rete. Dopo il 3-1 del portoghese Danny, che a due passi dal palo destro insacca su assist di Kerzhakov, lo Zenit ha potuto a gestire la partita a suo piacere, con manovre in velocità e un Criscito in forma Nazionale. La squadra di Spalletti ha anche colpito un palo interno clamoroso (sull’1-1) con Kerzhakov, al quale è stato poi annullato un gol per un fuorigioco molto dubbio. Da dimenticare invece la prestazione del Porto, in cui solo Hulk ha provato a darsi da fare ma senza troppa precisione se non su calcio di punizione: l’attaccante brasiliano ha sparato un paio di volte dalla distanza ma con poca fortuna. Spalletti soddisfatto «In primavera ho detto che il Porto è una delle migliori squadre d’Europa, ma oggi non sono invidioso di loro», aveva detto con lungimiranza Spalletti alla vigilia. «Abbiamo giocato da grande squadra — ha spiegato dopo il match il tecnico italiano — Nel primo tempo abbiamo sofferto la pressione psicologica di fare risultato e ho chiesto di essere più aggressivi. E penso che avremmo vinto anche se il Porto non fosse rimasto in dieci». © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ALTRA PARTITA

La gioia di Lionel Messi, 24 anni AFP

© RIPRODUZIONE RISERVATA

GRUPPO F A SEGNO CHAMBERLAIN E SANTOS

L’Arsenal salva l’onore degli inglesi Wenger batte l’Olympiacos con i giovani: è l’unico successo targato Premier

0 5

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-3 MARCATORI autogol di Volodko al 19’, Pedro al 23’, Messi al 38’ p.t.; Messi al 10’, Villa al 45’ s.t. BATE (4-2-3-1) Gutor 3; Volodko 4, Filipenko 5, Simic 5, Bordachev 4; Olekhnovich 5, Rudik 5 (dal 15’ s.t. Aleksiyan 5); Kontsevoi 5, Baga 5, Bressan 5 (dal 37’ s.t. Kurlovich s.v.); Kezman 5 (dall’11 s.t. Skavysh 5). PANCHINA Chesnovski, Radzkov, Likhtarovich, Gordeychuk. ALLENATORE Goncharenko 5. BARCELLONA (4-3-3) Valdes 6; Dani Alves 7, Puyol 6, Mascherano 6, Abidal 6,5 (dal 16’ s.t. Adriano 6,5); Xavi 7.5 (dal 14’ s.t. Fabregas 6.5), Keita 6,5, Thiago 7; Pedro 7,5 (dal 24’ s.t. Maxwell 6), Messi 7, Villa 7,5. PANCHINA Pinto, Fontas, Piqué, Busquets. ALLENATORE Guardiola 7. ARBITRO Grafe (Ger) 6,5. AMMONITI Dani Alves (B), Simic (BB). NOTE Tiri in porta 0-13. Tiri fuori 4-8. In fuorigioco 0-2. Angoli 1-9. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’.

Chamberlain Ieri, tanto per ribadire che il cervello fino del contadino vive e lotta come in gioventù, Arsenio si è concesso il lusso, sebbene privo di Walcott, Wilshere, Vermaelen, Koscielny, Gervinho e Djorou, di tenere in panca Van Persie, Ramsey e Gibbs, arretrando al centro della difesa Song e lanciando dal 1’ Alex Oxlade-Chamberlain, il ragazzo pescato in B al Southampton. Ha solo 18 anni e si è presentato con l’1-0 su lancio di Song dopo appena 8’: controllo di petto, intervento maldestro di Marcano, rasoterra di sinistro. Tutti in piedi ad applaudire, compreso Wenger, in tribuna a scontare la seconda e ultima giornata di squalifica. Sofferenza Il bis è arrivato al

Alex Oxlade-Chamberlain, 18 anni: il gol inglese più giovane in Champions EPA

ARSENAL OLYMPIACOS

2 1

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-1 MARCATORI Oxlade-Chamberlain (A) 8’, Santos (A) al 20’ p.t., Fuster (O) al 27’ p.t. ARSENAL (4-2-3-1) Szczesny 6; Sagna 6, Mertesacker 6, Song 6, Santos 6,5; Arteta 6, Frimpong 6,5; Oxlade-Chamberlain 7 (dal 23’ s.t. Ramsey 6), Rosicky 6, Arshavin 5 (dal 38’ s.t. Gibbs s.v.); Chamakh 5 (dal 25’ s.t. Van Persie 6). PANCHINA Fabiansky, Jenkinson, Park Ju-Young, Coquelin. ALL. Rice (Wenger squal.) 7. OLYMPIAKOS (4-2-3-1) Costanzo 6; Torossidis 6, Mellberg 5,5, Marcano 4,5, Holebas 6; Fejsa 6, Orbaiz 6 (dal 30’ s.t. Abdoun s.v.); Fuster 7 (dal 34’ s.t. Pantelic s.v.), Ibazaga 6, Mirallas 6,5 (dal 30’ s.t. Modesto s.v.); Djebbour 6. PANCHINA Megyeri, Makoun, Papadopoulos, Potouridis. ALL. Valverde 6. ARBITRO Velasco Carballo (Spagna) 6. AMMONITI Rosicky (A), Fuster (O), Holebas (O) e Djebbour (O). NOTE spett. 59.676. Tiri in porta: 9 (1 traversa)-5 (1 traversa). Tiri fuori: 3-6. Angoli: 5-6. In fuorigioco: 1-1. Recuperi: 0 p.t.; 3’ s.t.

STEFANO BOLDRINI LONDRA (Gran Bretagna)

Sono partite come quella che ieri sera l’Arsenal ha giocato e vinto contro l’Olympiacos a spiegare i 15 anni di Arsene Wenger sulla panchina dei Gunners e la sua posizione solida, anche in tempi pieni di ombre come questi: ha la creatività che gli consente di mandare in campo una squadra piena di logica pure nell’emergenza totale (9 assenti per infortuni) e di divertire un popolo dal palato fine come quello dell’Emirates. Poi, se si vince, meglio: non è un dettaglio da poco. L’Arsenal è l’unico club inglese ad aver vinto nel secondo turno di Champions: una bella soddisfazione per una squadra in crisi fino a 4 giorni fa.

20’, con un altro nuovo acquisto della turbolenta estate dell’Arsenal: un colpo da biliardo del brasiliano André Santos, che dopo un allungo a sinistra ha trovato una sponda casuale nel solito Marcano. A quel punto, tutti a pensare alla goleada. L’Olympiacos, del resto, fa la voce grossa in casa, ma lontano perde molto. Ma arrendersi contro un Arsenal pieno di coraggio e di idee, ma privo dei grossi calibri, sarebbe stato folle. Il tiro di Djebbour respinto sulla linea da Arteta al 14’ era stato un segnale da non trascurare. Incassato il 2-0, l’Olympiacos si è svegliato e al 27’ Fuster ha riportato in partita i suoi con una zuccata imperiale: una capocciata nel deserto. Resistenza La corsa di Arteta e Frimpong ha permesso ai Gunners di reggere l’urto dei greci. La ripresa è stata una «surfata» coast to coast, con due traverse per parte (casuale quella di Arshavin, sfortunata quella di Torossidis), due paratone di Costanzo su Arshavin e altrettanti spaventi per Szczesny. Alla fine, il muro dell’Arsenal ha retto. Oxlade-Chamberlain era l’unico inglese in campo dall’inizio ed è diventato il più giovane inglese ad aver segnato in Champions: «Grande serata. Sono contento per mio padre: era in tribuna all’Emirates"» © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ALTRA PARTITA

La sorpresa Apoel spaventa lo Shakhtar DONETSK (g.ku.) Chi l’avrebbe mai detto. L’Apoel Nicosia è primo in classifica dopo due giornate, mentre il ricco Shakhtar è in fondo. È proprio tosto questo Apoel di Jovanovic. Nel primo tempo non combina molto, ma nella ripresa il nuovo entrato Marcinho serve l’assist vincente a Trickovski. Lo Shakhtar sembra sotto shock, ma Jadson rimette le cose a

si-Villa-Pedro) davanti. Al 19’ quando si poteva pensare a un mini ingorgo, il Barça va in corsia preferenziale grazie a un autogol di Volodko, spaventato da Messi. Tempo 4 minuti e Pedro segna di testa approfittando di un’uscita a vuoto del portiere che prima dell’intervallo offre a Messi il 3-0 facendosi scappare il pallone dalle mani a 3 metri dalla linea di porta. La ripresa serve solo per far cercare la rete a Messi, che la trova dopo 10’. Quella di Villa, altro imbarazzante episodio difensivo dei bielorussi, chiude una gara mai aperta.

BATE BORISOV BARCELLONA

posto. La banda Lucescu prova poi a vincere ma l’Apoel tiene. SHAKHTAR-APOEL NICOSIA 1-1 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Trickovski (A) al 16’, Jadson (S) al 19’ s.t. SHAKHTAR (4-2-3-1) Rybka 6; Srna 6, Kucher 5,5, Chyzhov 5,5, Rat 6; Hubschman 6, Mkhitaryan 5,5; Alex Teixeira 5,5 (dal 20’ s.t. Douglas Costa 5,5), Jadson 6,5 (dal 36’ s.t. Eduardo s.v.), Willian 6; L. Adriano 5,5 (dal 30’ s.t.

Seleznyov 5,5). (Pyatov, Dentinho, Gai, Kryvtzov). All. Lucescu 5,5. APOEL (4-4-2) Chiotis 6; Poursaitides 6, P. Jorge 6, Oliveira .6, Boaventura 5,5; Morais 6, Pinto 6, Jahic 5,5 (dal 13’ s.t. Marcinho 6,5), G. Manduca s.v. (dal 6’ p.t. Charalambides 6); Ailton 5,5 (dal 33’ s.t. Solari s.v.), Trickovski 6,5. (Kissas, Kakà, Adorno, Alexandrou). All. Jovanovic 6. ARBITRO Schorgenhofer (Aut) 6. NOTE ammoniti Chyzhov (S), Rat (S), Pinto (A), Marcinho (A).

Con Ayew e Remy il Marsiglia umilia il Borussia MARSIGLIA (a.g.) Il Marsiglia di Deschamps rinasce in Europa e umilia un Borussia Dortmund impresentabile. Protagonista assoluto Remy che al 20’ serve André Ayew che trova l’angolo lontano d’istinto. Nella ripresa, il palo di Götze grazia Mandanda e Remy raddoppia su dormita della difesa (17’). Poi provoca il rigore che ancora André Ayew

trasforma (24’). Campioni di Germania bocciati senza scuse. MARSIGLIA-BORUSSIA D. 3-0 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI A. Ayew al 20’ p.t.; Remy al 17’, A. Ayew al 24’ s.t. MARSIGLIA (4-2-3-1) Mandanda 8; Azpilicueta 6, Diawara 6, N’Koulou 6, Morel 6; Diarra 6, Kaboré 6; Valbuena 6, Gonzalez 6 (dal 28’ s.t. Amalfitano 6), A. Ayew 7 (dal 44’ s.t. Sabo s.v.); Remy 8 (dal 26’ s.t., J.

Ayew 5). (Bracigliano, Omrani, Gadi). All. Deschamps 7. BORUSSIA DORTMUND (4-2-3-1) Weidenfeller 6; Schmelzer 5, Hummels 4, Subotic 5, Piszczek 4; Kehl 5, Bender 5; Grosskreutz 5 (dal 18’ s.t. Perisic 5), Kagawa 3 (dal 18’ s.t. Blaszczykowski 5), Gotze 6; Lewandowski 4 (dal 27’ s.t. Barrios 5). (Langerak, Da Silva, Gündogan, Santana). All. Klopp 5. ARBITRO Eriksson (Sve) 6. NOTE Espulso J. Ayew (M). Ammoniti Hummels (B), Morel (M).


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CHAMPIONS GRUPPO E

Soldado riacciuffa il Chelsea Blues in vantaggio con un grande Lampard, il Valencia si salva nel finale DAL NOSTRO INVIATO

FABIO BIANCHI VALENCIA (Spagna)

Le cose che non t’aspetti. Un campione un po’ in là con gli anni messo in disparte da un giovane rampante e rispolverato per l’occasione che per un soffio non diventa l’hombre del partido, anzi the man of the match. Un brutto anatroccolo di partita, noiosa, molto tattica e piena di prudenza che d’improvviso, per il lampo del vecchietto eccellente, si trasforma in un cigno di partita, piena di ritmo, bellezza e occasioni. Al Mestalla, i tifosi di Valencia e Chelsea potevano arrivare nel secondo round, non si sarebbero persi nulla. Poi sì che ne sarebbe valsa la pena. Di vedere zio Lampard che sa ancora maci-

VALENCIA CHELSEA

1 1

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Lampard (C) al 12’, Soldado (V) al 42’ s.t. VALENCIA (4-2-3-1) Diego Alves 7,5; Miguel 6, Rami 6,5, Victor Ruiz 6, Jordi Alba 6,5; Banega 5,5 (dal 27’ s.t. Jonas 6), Albelda 5,5; Pablo Hernandez 6,5 (dal 27’ s.t. Feghouli 6), Canales 7, Mathieu 5,5 (dal 14’ s.t. Piatti 6,5); Soldado 6,5. PANCHINA Guaita, Saltor, Maduro, Parejo. ALLENATORE Emery 6,5. CHELSEA (4-3-3) Cech 7; Bosingwa 6, David Luiz 6,5, Terry 6,5, A. Cole 6; Ramires 6 (dal 21’ s.t. Meireles 5,5), Mikel 6,5, Lampard 7 (dal 38’ s.t. Kalou 5); Malouda 6,5, Torres 6,5 (dal 27’ s.t. Anelka 6), Mata 6,5. PANCHINA Turnbull, Ivanovic, Romeu, Drogba. ALLENATORE Villas Boas 6,5. ARBITRO Rizzoli (Ita) 6,5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Victor Ruiz (V), Albelda (V) e Jordi Alba (V) per gioco scorretto, Kalou (V), A. Cole (C) e Malouda (C) per comp. non reg., Mata (C) per proteste. NOTE spettatori 40 mila circa. Tiri in porta 8-8. Tiri fuori 6-2. In fuorigioco 1-3. Angoli 5-4. Recuperi: 2’ p.t., 3’ s.t.

L’ALTRA GARA

Torna Ballack Il Leverkusen stende il Genk LEVERKUSEN (Ger) (m.d.i.) Michael Ballack entra a 10 minuti dal termine e al 46’ s.t. firma un gran gol con il quale il Leverkusen raddoppia contro il modesto Genk. Rete iniziale di Lars Bender. B. LEVERKUSEN-GENK 2-0 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Bender (L) al 29’

p.t., Ballack al 46’ s.t. BAYER LEVERKUSEN (4-2-3-1)

Leno 7; Castro 6, Reinartz 6, Toprak 6, Kadlec 6 (Ballack dal 35’ s.t. 7); Rolfes 5,5, L.Bender 6,5; Sam 5,5, Renato Augusto 5,5 (Balitsch dal 20’ s.t. 5,5), Schürrle 5; Kiessling 5,5 (Derdiyok al 48’ s.t. s.v.). PANCHINA Yeldell, Schwaab, Friedrich, Bellarabi. ALL. Dutt 6,5. GENK (4-4-2) Köteles 6,5; Ngcongca 5,5, Simaeys 6, Nadson 6 (Hyland dal 24’ s.t. s.v.), Pudil 5,5; Buffel 6, Hubert 6 (Nwanganga dal 33’ s.t. s.v.), De Bruyne 6, Tözser 5,5; Ogunjimi 6, Vossen 5 (Barda dal 1’ s.t. 6). PANCHINA Sandomierski, Masuero, Limbombe, Dugary. Ndabashinze, ALL. Been 5,5. ARBITRO Kelly (Irl) 7. NOTE spettatori 26 mila, ammoniti Nadson (G), Pudil (G), Kadlec, Toprak (L).

nare calcio e fare gol; di osservare un Chelsea tosto, col carattere di un duro e l’ossatura di una squadra che può andare davvero lontano. E di ammirare un Valencia che una volta in svantaggio si è spogliato della timidezza iniziale e ha mostrato come sa giocare, quando vuole. Pari prezioso Il Valencia è vivo e Soldado è il suo terminale. Agguanta il pari all’ultimo respiro, ma solo per sfortuna non ci era arrivato prima. Lo agguanta per un regalo di Kalou che tocca con la mano in area. Il buon Rizzoli lo vede: rigore che Soldado non sbaglia. Giusto così. Il Chelsea è stato più squadra, il Valencia poi ci ha messo cuore e polmoni. Un pari prezioso per gli spagnoli, perché ora c’è il Bayer

Leverkusen (vincente col Genk), dietro al Chelsea e non bisogna perdere troppo terreno. Emery alla vigilia aveva manifestato l’intenzione di far bottino pieno, per «rimediare» al pari coi belgi. Nei fatti invece si è visto bene che non voleva rischiare troppo. Adelante, ma con giudizio. A ritmi bassi, il Chelsea ha controllato sereno. Villas Boas gioca con un 4-3-3 che si trasforma sempre in centrocampo a 5, grazie alla duttilità dell’ex valenciano Mata e Malouda. Così Mikel, Lampard e Ramires possono stare belli vicini in mezzo. Non è un caso che l’unica occasione del Valencia nel primo round sia arrivata da un cross dai lati dove Pablo Hernandez ha anticipato tutti e messo di un filo fuori.

Roberto Soldado, autore del primo gol del Valencia in questa Champions AP

Ottimo Lampard Appena il Valen-

cia ha mollato un po’ la presa, è uscito alla grande il Chelsea che nei primi 12 minuti del secondo round ha avuto 4 nitide chance. Le prime tre le ha sventate un ottimo Diego Alves con prodezze su un Torres ritrovato (due volte) e Ramires. L’ispiratore è sempre stato Lampard, che evidentemente aveva una gran voglia di dimostrare di stare ancora molto bene in mezzo al campo. Tanto da pensarci poi in prima persona, sfruttando il passaggio di Malouda. Si era al 12’. Tranne un paio di contropiede, il resto è stato Valencia. Emery ha fatto entrare la cavalleria, guidata da Canales: Jonas, Feloughi, soprattutto Piatti che ha ingaggiato un duello personale con un super Cech. Da un tiro dell’argentino deviato con una prodezza in corner, arriva il mani del rigore di Kalou. Che guarda caso, era appena entrato al posto di Lampard. Come non leggerci una sorta di castigo per Villas Boas che mette spesso in disparte lo splendido vecchietto? © RIPRODUZIONE RISERVATA


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CHAMPIONS LEAGUE NUMERI E CURIOSITA’ DEL SECONDO TURNO

Tutto il bello della Cham il Film

Un colpo alla Totti Pallonetto e ciao ciao portiere Il gol di Bafetimbi Gomis, 26 anni, contro la Dinamo Zagabria: un tiro perfetto che inganna il portiere AFP

Il colpo proibito Che vuole fare Rosicky? Partita di calcio o combattimento di kung-fu? Rosicky (Arsenal) interviene in modo scomposto su Holebas (Olympiakos) AP

Il testa a testa Trabzonspor e Lilla fanno a zuccate Un duello aereo tra Rozenhal (Lilla) e Celustka (Trabzonspor). Alla fine la squadra turca ha pareggiato su calcio di rigore AP

Fantasia e precisione Gomis gioca a biliardo Il pallonetto dell’attaccante del Lione è un colpo da favola Da applausi il contropiede «a ventaglio» del Real Madrid ANDREA SCHIANCHI

«Cos’è il genio? E’ fantasia, intuizione, decisione e velocità di esecuzione». Lo diceva il Necchi, mitico personaggio del film «Amici miei». Parole che Bafetimbi Gomis, 26 an-

ni, attaccante del Lione, pare aver ascoltato e messo in pratica, neanche avesse assistito alla proiezione poco prima di scendere in campo. Succede questo: siamo al minuto 23 del primo tempo, la Dinamo Zagabria perde banalmente un pallone a metà campo, Go-

I numeri GOL REALIZZATI

TOTALE

46 GOL IN CASA

TOTALE

29 GOL IN TRASFERTA

TOTALE

17 VITTORIE IN TRASFERTA

TOTALE

3 PARTITE SENZA GOL

TOTALE

0

Nel secondo turno ci sono 14 gol in più rispetto alla prima giornata: le squadre stanno entrando in forma e lo spettacolo non manca. E’ Manchester United-Basilea la partita con più gol: ben 6 per un emozionante 3-3. Le squadre che giocano in casa fanno la parte del leone: segnano 29 dei 46 gol complessivi di questo secondo turno. Spiccano i 3-0 del Marsiglia e del Real Madrid, e il 3-1 dello Zenit San Pietroburgo. Sono 17 le reti realizzate dalle squadre che giocavano in trasferta nel secondo turno. Sono stati i 5 gol segnati dal Barcellona contro il Bate Borisov a rendere il bottino soddisfacente. Soltanto 3 le vittorie in trasferta, una in meno rispetto alla prima giornata. I successi sono dell’Inter (3-2 contro il Cska Mosca), del Barcellona (5-0 contro il Bate Borisov) e del Benfica (1-0 contro l’Otelul Galati). Il pubblico non dirà che non si è divertito: non c’è stata una partita senza gol in questo secondo turno di Champions. Nella prima giornata, invece, gli 0-0 erano stati 2: Genk-Valencia e Ajax-Lione.

mis lo riconquista e si avvia verso l’area di rigore avversaria. Correndo alza lo sguardo e vede il portiere Kelava fuori dai pali: errore imperdonabile. Gomis prepara il colpo da biliardo: quando è al limite dell’area carica il destro, finta il tiro potente e invece beffa

Kelava con un pallonetto preciso. In questo gesto c’è tutto il genio (fantasia, intuizione, decisione e velocità di esecuzione) e non siamo al cinema... Così come non siamo al cinema, ma a San Siro, quando c’è da applaudire il «cucchiaio» di Cassano imbeccato da Ibra.


GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE 2011

mpions League

Contropiede da applausi Altro cammeo da conservare, dopo la seconda giornata di Champions League, è la staffilata con la quale Mauro Zarate gela il Cska Mosca: bello il movimento d’inserimento dell’argentino, perfetto lo stop, rapida e precisa la conclusione di sinistro. E bravo, non va dimenticato, è Cambiasso a pescare il compagno con un lancio ben dosato. Ma il premio per la miglior azione va al Real Madrid in occasione dell’1-0 segnato da Cristiano Ronaldo contro l’Ajax. Bisognerebbe mostrare il video ai bambini che iniziano a giocare a calcio: un contropiede perfetto, di rara bellezza. Siamo al minuto 25 del primo tempo, gli spagnoli recuperano il pallone a metà campo e partono come razzi. Quattro giocatori del Real contro quattro dell’Ajax. L’azione è semplicemente me-

Gazzetta.it LE EMOZIONI DI CHAMPIONS SUL NOSTRO SITO Rivivete le magie delle notti di Champions League con gli audio, i video e le analisi dagli otto campi di gioco. La videorubrica «Checkpoint Champions», con Livia Taglioli e Alessandro de Calò, approfondisce gli argomenti più interessanti della seconda giornata. In collaborazione con il quotidiano spagnolo Marca c’è da seguire il tradizionale sondaggio per votare il miglior giocatore della manifestazione europea.

ravigliosa: 1) Kakà appoggia a Ronaldo; 2) Ronaldo affida il pallone a Ozil e si fionda in verticale; 3) Ozil allarga sulla destra a Benzema; 4) Benzema crossa al centro dell’area; 5) Cristiano Ronaldo arriva in corsa e, al volo, mette dentro. Cinque passaggi per un gol da incorniciare. E’ l’esempio di come si deve costruire un’azione di ripartenza (oggi si chiama così, sarebbe il vecchio contropiede). In questo caso è da notare come i quattro giocatori del Real Madrid, per allargare le maglie della difesa dell’Ajax, si dispongano «a ventaglio», cioè occupando il campo in larghezza. Ultima segnalazione: la rasoiata di sinistro che piazza Ayew del Marsiglia per timbrare l’1-0 contro il Borussia Dortmund: nel tiro ci sono tanta forza ma, soprattutto, la necessaria precisione. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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La situazione GRUPPO A

GRUPPO B

Giocate Manchester City-NAPOLI Villarreal-Bayern Monaco Bayern Monaco-Manchester C. NAPOLI-Villarreal Classifica Pt G Bayern Monaco 6 2 Napoli 4 2 Manchester City 1 2 Villarreal 0 2 Prossimi turni 18 ottobre Manchester City-Villarreal NAPOLI-Bayern Monaco

Un muro insuperabile Le prodezze di Casillas valgono quelle di Kakà e Ronaldo Straordinaria la parata di Casillas sulla botta a colpo sicuro di De Jong. Il portiere spagnolo è risultato decisivo in altre due occasioni: l’Ajax, nonostante la pesante sconfitta, ha sempre cercato di attaccare e non ha mai rinunciato al gioco AFP

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1-1 0-2 2-0 2-0 V 2 1 0 0

N 0 1 1 0

P 0 0 1 2

Gf 4 3 1 0

Gs 0 1 3 4

Giocate INTER-Trabzonspor Lilla-Cska Mosca Cska Mosca-INTER Trabzonspor-Lilla Classifica Pt G Trabzonspor 4 2 INTER 3 2 Lilla 2 2 Cska Mosca 1 2 Prossimi turni 18 ottobre Cska Mosca-Trabzonspor Lilla-INTER

2 novembre Bayern Monaco-NAPOLI Villarreal-Manchester City

2 novembre INTER-Lilla Trabzonspor-Cska Mosca

22 novembre Bayern Monaco-Villarreal NAPOLI-Manchester City

22 novembre Cska Mosca-Lilla Trabzonspor-INTER

7 dicembre Manchester City-Bayern Monaco Villarreal-NAPOLI

7 dicembre INTER-Cska Mosca Lilla-Trabzonspor

GRUPPO C

GRUPPO D

Giocate Basilea-Otelul Galati Benfica-Manchester United Manchester United-Basilea Otelul Galati-Benfica

2-1 1-1 3-3 0-1

Classifica Pt G V Basilea 4 2 1 Benfica 4 2 1 Manchester Utd 2 2 0 Otelul Galati 0 2 0 Prossimi turni 18 ottobre Basilea-Benfica Otelul Galati-Manchester United

N 1 1 2 0

P 0 0 0 2

Gf 5 2 4 1

Gs 4 1 4 3

0-1 2-2 2-3 1-1 V 1 1 0 0

Classifica Pt Real Madrid 6 Lione 4 Ajax 1 Dinamo 0 Prossimi turni 18 ottobre Dinamo Zagabria-Ajax Real Madrid-Lione

G 2 2 2 2

2 novembre Ajax-Dinamo Zagabria Lione-Real Madrid

22 novembre Manchester United-Benfica Otelul Galati-Basilea

22 novembre Lione-Ajax Real Madrid-Dinamo Zagabria

7 dicembre Basilea-Manchester United Benfica-Otelul Galati

7 dicembre Ajax-Real Madrid Dinamo Zagabria-Lione

GRUPPO E

GRUPPO F

Classifica Pt G Chelsea 4 2 Bayer Leverkusen 3 2 Valencia 2 2 Genk 1 2 Prossimi turni 19 ottobre Bayer Leverkusen-Valencia Chelsea-Genk

2-0 0-0 2-0 1-1 V 1 1 0 0

N 1 0 2 1

P 0 1 0 1

Gf 3 2 1 0

Gs 1 2 1 2

V 2 1 0 0

Classifica Pt G V Marsiglia 6 2 2 Arsenal 4 2 1 Borussia Dortmund 1 2 0 Olympiacos 0 2 0 Prossimi turni 19 ottobre Marsiglia-Arsenal Olympiacos-Borussia Dortmund

23 novembre Arsenal-Borussia Dortmund Marsiglia-Olympiacos

6 dicembre Chelsea-Valencia Genk-Bayer Leverkusen

6 dicembre Borussia Dortmund-Marsiglia Olympiacos-Arsenal

GRUPPO G

GRUPPO H

2-1 3-1 1-1

Classifica Apoel Nicosia Zenit S.Pietroburgo Porto Shakhtar Donetsk Prossimi turni 19 ottobre Porto-Apoel Shakhtar-Zenit

Pt 4 3 3 1

G 2 2 2 2

V 1 1 1 0

N 1 0 0 1

P 0 1 1 1

Gf 3 4 3 2

Gs 2 3 4 3

P 0 0 1 2

Gf 4 2 0 0

N 0 1 1 0

P 0 0 0 2

Gf 4 3 1 1

Giocate Barcellona-MILAN Viktoria Plzen-Bate Borisov Bate Borisov-Barcellona MILAN-Viktoria Plzen Classifica Pt Barcellona 4 MILAN 4 Viktoria Plzen 1 Bate Borisov 1 Prossimi turni 19 ottobre Barcellona-Viktoria Plzen MILAN-Bate Borisov

G 2 2 2 2

1 novembre Zenit-Shakhtar Apoel-Porto

1 novembre Bate Borisov-MILAN Viktoria Plzen-Barcellona

23 novembre Zenit-Apoel Shakhtar-Porto

23 novembre Bate Borisov-Viktoria Plzen MILAN-Barcellona

6 dicembre Apoel-Shakhtar Porto-Zenit

6 dicembre Barcellona-Bate Borisov Viktoria Plzen-MILAN

Gs 1 3 3 5

Gs 0 0 3 3

1-1 0-1 2-1 3-0

23 novembre Bayer Leverkusen-Chelsea Valencia-Genk

Porto-Shakhtar Zenit-Porto Shakhtar-Apoel

N 0 1 1 0

Giocate Borussia Dortmund-Arsenal Olympiacos-Marsiglia Arsenal-Olympiacos Marsiglia-Borussia Dortmund

1 novembre Arsenal-Marsiglia Borussia Dortmund-Olympiacos

2-1

Gf 2 3 3 4

0-0 0-1 2-0 3-0

1 novembre Genk-Chelsea Valencia-Bayer Leverkusen

Giocate Apoel-Zenit

P 0 1 0 1

Giocate Ajax-Lione Dinamo Zagabria-Real Madrid Lione-Dinamo Zagabria Real Madrid-Ajax

2 novembre Benfica-Basilea Manchester United-Otelul Galati

Giocate Chelsea-Bayer Leverkusen Genk-Valencia Bayer Leverkusen-Genk Valencia-Chelsea

N 1 0 2 1

Gs 0 2 4 3

2-2 1-1 0-5 2-0 V 1 1 0 0

N 1 1 1 1

P 0 0 1 1

Gf 7 4 1 1

Gs 2 2 3 6

REGOLAMENTO: Le prime due di ciascun girone passano agli ottavi; la terza scivola in Europa League. In caso di parità sono decisivi nell’ordine a) gli scontri diretti; b) la differenza reti negli scontri diretti; c) i gol in trasferta negli scontri diretti; d) la differenza reti; e) i gol segnati; f) il coefficiente Uefa di luglio 2011


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CHAMPIONS I PROTAGONISTI Rinato

Scoppiato

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Dopo oltre due anni di buio e qualche lampo, acciacchi fisici, prestazioni mosce e lunghe assenze per infortunio, martedì sera Ricky ha illuminato il Bernabeu. Una rete, un assist, la partecipazione nel primo gol e in tante altre azioni. Si è visto tutto: le sue caratteristiche galoppate, i dettagli di qualità, la forza, la voglia, la rabbia.

Il Manchester City era in svantaggio per 2-0 con il Bayern quando Tevez non ha voluto entrare in campo. Roberto Mancini aveva già effettuato un cambio e voleva dare più peso all’attacco. Ne è nata una discussione in panchina, il tecnico è stato durissimo con il giocatore: «Con me ha chiuso».

L’argentino rifiuta di entrare nel City sotto a Monaco

Il brasiliano segna e riprende in mano il Real Madrid

Kakà «Caro Mou il mio valore è questo» «Sto tornando, ho bisogno di continuità e aiuterò il Real» FILIPPO MARIA RICCI MADRID

«Finalmente Kakà!». La prima pagina di As ieri riassumeva il pensiero del madridista medio, allontanatosi dal Real-Ajax di martedì con negli occhi una prestazione di Kakà, 64 milioni di cartellino, all’altezza della sua immensa e offuscata fama. Elogi, applausi, abbracci, sorrisi, sollievo. Sensazioni raccolte tra l’apparizione di Kakà in zona mista e la lettura dei giornali. Bastonate Giornali che solo 10

Ricardo Kakà, 29 anni, terza stagione al Real Madrid

giorni fa dopo la sconfitta col Levante, questo avevano scritto: «Qualcuno deve mettere una mano sulla spalla di Kakà, farsi una lunga camminata con lui al parco del Retiro e dirgli che ormai non ha più l’età per questi strapazzi» (Marca); «Kakà può dare una mano entrando quando gli avversari sono stanchi, ma al momento schierarlo titolare è una frivolezza del tecnico» (As); «Kakà va bene per zuppette e buon vino, o per un quarto d’ora, detto in altro modo» (ancora As). Ricky aveva giocato abbastanza male. Martedì ha giocato molto bene. La vera forma del brasiliano va situata a metà strada.

Continuità «Sì, sto tornando. Il punto è che io non ho bisogno di fare una buona partita, qui a Madrid è già successo. Ho bisogno di continuità, di giocare al mio livello per una serie di gare, non una bene e una male, e ora sta succedendo. Ho sfruttato le opportunità che mi hanno dato. Io non gioco per zittire nessuno, gioco per divertirmi. E sono sicuro di poter aiutare tanto questa squadra». Kakà ha segnato il secondo gol del 3-0 all’Ajax, risultato talismano per lui: il 30 settembre 2009, 3-0 del Madrid al Marsiglia, Ricky fece il secondo, su rigore. Quello fino a martedì era il suo ultimo gol in Champions. 6 novembre 2007, 3-0 del Milan a Donetsk: per Kakà di nuovo il gol di mezzo. Non sapeva che gli sarebbero voluti quasi 4 anni per tornare in rete su azione. La rabbia «Ho festeggiato con

Tevez Si scusa ma Mancini non cede «E’ stato solo un equivoco» Sospeso per due settimane DAL NOSTRO INVIATO

Un eurogol dopo due anni: «Gioco per divertirmi, non per zittire qualcuno» forza perché questo è ciò che sento dentro». Noi quella corsa, quelle urla, quelle vene del collo in evidenza, quei muscoli tesi, quei pugni serrati, li associamo a rabbia, liberazione, a un grande macigno scrollato dalle spalle educate. «Voi non avete idea di quello che ha sofferto», ha detto Aitor Karanka, che faceva le veci di Mou. «Il cambio è stato principalmente fisico. Il ginocchio non mi fa male, la pubalgia è sparita. Nel calcio fisico di oggi uno non può avere dolori. Io sono rimasto qui perché sono sicuro di poter dare una mano. Prima delle vacanze il club e l'allenatore mi dissero di star tranquillo, che c'era posto per me. Molti mi hanno dato dell’ingenuo e invece era la verità. Io ho una buona relazione col mister, col quale non ho mai avuto problemi, e con la società. Dimostrerò il mio valore». Finalmente, per dirla con As. © RIPRODUZIONE RISERVATA

STEFANO BOLDRINI MANCHESTER

Tevez fuori rosa e senza stipendio per due settimane. Dzeko multato. Roberto Mancini fa sbollire la rabbia in bicicletta, di buon mattino. La sconfitta di Monaco in casa del Bayern ha lasciato il segno, ma lo 0-2 e il rigore gigantesco negato al City sullo 0-0 sono stati oscurati dal gesto di stizza del centravanti bosniaco al momento del cambio e dall’ammutinamento dell’argentino. Mancini è stato esplicito: «E anche Tevez non giocherà più nel City. Il suo comportamento è inaccettabile. Ha mancato di rispetto alla squadra e all'allenatore. Io rivendico il diritto di fare delle scelte e non posso tollerare che un calciatore abbia questi atteggiamenti. Quando gli avevo chiesto di entrare, mancavano trenta minuti. Potevamo riaprire la gara. Non conosco i motivi del suo rifiuto. In questi anni mi sono prodigato per lui. Carlos voleva andare via, ma è rimasto. Fino a quando stava qui, lo consideravo un giocatore del City. Quanto è successo, però, è grave. Con me ha chiuso».

L’argentino Tevez, 27 anni, è al City dal 2009

le telecamere mentre scherzava vicino al pullman che avrebbe dovuto trasportare il City all’aeroporto, ha cercato di limitare i danni con un comunicato: «Si è trattato di un equivoco, non ho rifiutato di giocare. C’era molta confusione in panchina. Mi ero riscaldato ed ero pronto ad entrare. Mi scuso con i tifosi del City, con i quali ho sempre avuto un ottimo rapporto. Sarò sempre disponibile a scendere in campo e a rispettare gli ordini». Le tv hanno però mostrato Tevez che, al momento del cambio, parlottava con uno Zabaleta alquanto perplesso dal comportamento del suo connazionale. E a Monaco l’argentino ha anche detto: «Un mese fa volevo andarmene, adesso sto bene, ma l’allenatore non ha fiducia in me». I tifosi sono furibondi: sui siti, un diluvio di insulti. E all’arrivo all’aeroporto di Manchester, la

Il tecnico è stato duro: «Basta, non può più stare qui» E Tevez deve essere scortato Polizia ha dovuto scortarlo alla sua auto per proteggerlo dai fan. E anche nel tragitto a casa.

Retromarcia Tevez L’argen-

Il pugno di Mancio Mancini è stato deluso anche dal comportamento di Dzeko, polemico al momento del cambio. Il bosniaco sarà multato. L’allenatore ha parlato a caldo — subito dopo la gara — e a freddo — nella breve seduta di ieri — con la squadra. Il richiamo alla disciplina è d’obbligo. L’esperienza lo porta a prevenire le situazioni. I giornali di ieri si sono scatenati nel criticare il City dei miliardari «battuto in una gara vera» e le scelte dello stesso Mancini. Sul caso-Tevez sono invece tutti dalla parte dell’allenatore, compresi commentatori tv come l’ex tecnico del City Mark Hughes. Il caos di queste ore fa salire le quotazioni di Balotelli: diventa la prima alternativa in attacco. A patto che, naturalmente, Mario continui a comportarsi bene.

tino è stato beccato dal-

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PROBLEMA SCOMMESSE IL PRESIDENTE UEFA IERI AL CONSIGLIO D’EUROPA

Taccuino

Platini: «Un codice penale per lo sport»

COPPA D’AFRICA 2013

SPAGNA

Non si gioca in Libia Torneo in Sudafrica

Maiorca: via Laudrup In panchina Nadal

Il Sudafrica sostituirà la Li bia come sede della Coppa d’Afri ca del 2013, come confermato dal la Confederazione Africana (Caf). La Libia, funestata dalla guerra tra i ribelli e i sostenitori del deposto leader Muammar Gheddafi, sará sede del torneo nel 2017. L’edizio ne del 2012 si terrá nella Guinea Equatoriale e in Gabon. A partire dal 2013, il torneo si disputerá ogni due anni e negli anni dispari: Maroc co 2015 e Libia 2017.

Miguel Angel Nadal, roccio so difensore del Barcellona del l’era Cruijff e della Spagna diventa allenatore, anche se ad interim, del Real Maiorca, squadra dove è cre sciuto calcisticamente. Questo gra zie alle dimissioni del tecnico Mi chael Laudrup, che ha lasciato l’in carico in polemica con il club che ha deciso di esonerare l’altro suo vice, Erik Larson. Il neo allenatore, 46 anni, è lo zio del tennista Rafa Nadal.

FABIO LICARI

La richiesta è forte, è quasi una preghiera, perché la situazione comincia a farsi drammatica: «Ci vuole un codice penale a parte per i reati sportivi». Il pericolo che minaccia il calcio sono le scommesse e le partite truccate: Michel Platini ha chiesto aiuto al Consiglio d’Europa, ieri a Strasburgo, riceven-

con il compito di vigilare sui flussi di scommesse e sugli allarmi, tenendosi in stretto contatto con l’autorità di polizia. Senza i governi, qualunque lotta non avrà risultato: l’Uefa non ha una polizia, non può agire, può soltanto denunciare. Per Platini è ormai «allarmante» la diffusione di gare truccate: «Non è stato possibile contenere questo fenomeno soltanto con sanzioni di tipo sportivo».

do subito una prima risposta. Una raccomandazione per i 47 Stati membri (tra i quali l’Italia) affinché prendano misure concrete per combattere il fenomeno delle partite truccate (in particolare attraverso le scommesse online). Interpol Mentre la Fifa si è alleata con l’Interpol, l’Uefa ha creato di recente un nuovo sistema di controllo: è nata la figura dell’integrity officer, uno per Stato,

Michel Platini, presidente Uefa AP

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l’Analisi di PAOLO CONDO’

L’anima di chi si sente in fuga dalla pensione C’è la tenerezza di un western crepuscolare, tipo «Gli spietati» di Clint Eastwood, nella resurrezione dell’Inter di Bologna e soprattutto di Mosca. Un western iper-realista e cinico, con un gruppo di pistoleri uniti da un glorioso passato e dalla certezza che soltanto spalleggiandosi l’un l’altro riusciranno a inseguire l’ultimo hurrà. Julio Cesar non vede più bene le palle che sbucano dalla barriera, Zanetti ha ridotto il raggio d’azione, Samuel indulge sempre più spesso al fallo, Chivu gioca col casco perché ha la testa fragile, quando Lucio parte lancia in resta mezza squadra gli urla «dove vai? torna qui!», Stankovic e Cordoba sono acciaccati dalla notte dei tempi, Forlan si dimentica la validità del passaporto, l’espressione di Milito è sempre più malinconica. Eppure tutte queste debolezze sommate danno una forza, creano uno spirito che il più giovane dell’ospizio, il 31enne Cambiasso (Chivu è suo coetaneo, gli altri vanno da 32 a 38), s’incarica di indirizzare lì dove la trincea è sguarnita. I «bambini», dall’esplosivo Pazzini allo sfrecciante Nagatomo, dal promettente Alvarez al risolutivo Zarate, hanno il compito di spruzzare un po’ di acqua fresca sul corpo esausto dell’Inter nei momenti delicati. Missione importantissima - è ovvio ma a rubare l’occhio (e soprattutto i sentimenti) è l’anima antica di una grande squadra in fuga dal suo pensionamento. E’ la comprensione di quest’umanissima esigenza a fare la differenza tra Gasperini e Ranieri; il mantra dell’ogni uomo al suo posto, ormai stucchevole se visto solo dal punto di vista tattico, trova il suo senso profondo nel ragionamento sull’età. Gli anziani questo hanno di tremendo, il rifiuto di cambiare le proprie abitudini; ma se si sentono giovani e intendono dimostrarlo - magari nell’arena «vinci o muori» della Champions - hanno in memoria ciò che serve per provarci.

OFFICINA RANIERI

SERIE A EFFETTO EUROPA

Sette pezzi al posto giusto Così è stato riparato il bolide Inter Prima del debutto il tecnico disse: «Riprendiamo la vecchia strada» E in una settimana i nerazzurri da Novara a Mosca hanno cambiato marcia

MATTEO DALLA VITE MILANO

E manca ancora il tassello-Sneijder. Ma diamo per incasellato anche quello, perché Ranieri l’aveva provato lì, nella zona-luce, sulla trequarti, a spingere l’interruttore che Wes non ha ancora potuto schiacciare per il ko pre-Bologna. Questa è la storia di una Rivoluzione retroattiva e semplice e logica: l’Inter perfetta giocava così? E allora mettiamola così e non cosà, come invece ha tentato di fare Gasp.

I punti fermi del nuovo tecnico: difesa a 4, Pazzini titolare e sempre un trequartista chiacchiere coi giocatori. Morale: da Pazzini in campo ad Alvarez, da Lucio che nella 3 sbanda a Cambiasso che con 4 giocatori dietro dirige coperto: ecco i correttivi, che Gasp ha sepolto chiudendosi nel guscio di una rivoluzione via via mai osteggiata ma impossibile.

Tu lì e tu là Claudio «Wolf» Ra-

nieri ha semplicemente fatto ciò che la squadra si aspettava da tempo: gli hanno dato un puzzle e lui s’è messo a comporlo secondo foglietto illustrativo dettato dal passato vincente e dalle caratteristiche dei singoli. Niente tentativi né forzature, esperimenti reiterati o cambi di ruolo. No, tu stai lì e tu stai là, tu Pazzini ridiventi titolare e dietro difendiamo a 4: ha fatto così, oltre che 6 gol e 6 punti. Riflessioni collettive Domanda: quanto ha influito la squadra su questo ritorno al passato? Ha influito nella misura in cui ha in organico gente con certe caratteristiche, e Ranieri non ha fatto altro che seguire l’onda della logicità con allegate

Nove a spasso Per dire, prendete le gare di Novara e Mosca: campo sintetico in entrambi i casi (più duro il primo del secondo, a detta dei giocatori) ma squadre stravolte. A Novara, Gasperini aveva Lucio che ondeggiava sofferente nella difesa a tre, Nagatomo quarto di sinistra a centrocampo, Forlan ala molto tornante, Sneijder in mezzo al campo assieme a Cambiasso, Pazzini in panchina, Alvarez in tribuna, Castaignos al debutto e attaccante esterno, il (pur) jolly Zanetti centrocampista esterno di destra dopo aver fatto (in altre gare) anche il terzo centrale difensivo. Sembrava una squadra assemblata da un’ora. In Russia, Ranieri ha rimesso la

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P Esteban Cambiasso, 31 anni: che fatica proteggere una difesa a 3

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Lucio, 33 anni, in grave difficoltà nelle voragini create con la difesa a 3

Giampaolo Pazzini, 27: con Gasp mai titolare in campionato

Javier Zanetti, 38: con Gasp ha anche fatto il centrale difensivo

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Ricki Alvarez, 23, in tribuna nelle ultime due gare di Gasperini

Diego Forlan, 32: ha fatto quasi il terzino, troppo decentrato

P Yuto Nagatomo, 25, sprecato se parte da centrocampo


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gente nei propri orticelli, allegando uno spirito di squadra innescato forse proprio dal puzzle più logico. «La mia ricetta? Ho solo rimesso i giocatori al loro posto, nel loro ruolo ideale» ha detto Ranieri nel dopo-Mosca: sapeva come giocavano prima, sa cosa possono dare oggi. E soprattutto dove.

FUTURO NERAZZURRO?

Moratti parla di Montali «E’ in gamba»

Forlan rivede la porta E non c’è

stato bisogno di preghiere da parte dei giocatori: Pazzini friggeva ma la sua titolarità (che ha regalato all’Inter 2 gol più un assist da rigore in quattro giorni) è stata ufficializzata con la logica. La mossa-Alvarez è stata una trovata giusta come quella di Coutinho a Bologna: l’argentino veniva da due tribune di fila (contro al Roma e a Novara), il brasiliano ha dato copertura e verticalità vivacizzando la prima parte di gara al Dall’Ara scambiandosi con Forlan. Ecco, Forlan: a Palermo, nel 3-4-3, s’è fatto tutta la fascia, ma Forlan è Forlan, uno che deve vedere la porta e che a 32 anni non può fare l’elastico da bandierina a bandierina. Ranieri chiede al biondo di fare come con l’Uruguay: assente Wes, a Bologna lo ha fatto stare qualche metro dietro a Pazzini libertà di rendersi anarchico su tutta l’ampiezza offensiva. Tutti sulla vecchia strada Morale: dove certi suggerimenti non arrivarono con Gasperini, ecco che la forza del passato ha suggerito a Ranieri di riassestare un puzzle tutt’altro che incasinato. «Riprendiamoci la vecchia strada» disse Ranieri ai giocatori prima del debutto. E la vecchia strada ha una linea a 4 e deve ancora vedere il panorama migliore: Sneijder trequartista, a illuminare la via. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Con Zarate e Alvarez l’Argentinter non ha confini A Mosca per la prima volta schierati insieme tutti e 6 gli argentini in rosa Zanetti: «Maurito decisivo come Lavezzi»

MILANO Il presidente Massimo Moratti ha ribadito anche ieri il suo ok per la scelta di Claudio Ranieri: «E’ partito molto bene, andando al di là delle aspettative. Ha saputo prendere in mano la squadra, sia sotto l’aspetto psicologico che sotto quello del gioco, e non era facile. Questi primi due risultati positivi sono importanti per noi». Il terzo potrebbe arrivare sabato contro il Napoli: «Anche ieri (Napoli Villarreal, ndr) tutti abbiamo tifato per il Napoli: squadra simpatica, nuovamente rilanciata ai vertici, con giocatori molto grintosi. E De Laurentiis è una persona di grande vivacità e di grande simpatia, gli auguro veramente di fare bene». Poi le indiscrezioni su Gian Paolo Montali presto dirigente interista: «Nessuno me ne ha parlato. Montali è molto in gamba, ma è una cosa che ho letto anch’io sui giornali». Ma ci sono voci che lo danno verso il Bologna.

LUCA TAIDELLI MILANO

«Zarate può diventare un campione, e l’avere tanti connazionali nello spogliatoio per lui è un bene. Alvarez ci ha dato tanta quantità e qualità, sacrificandosi molto». Il promo della nuova «argentinità» interista lo ha lanciato da Mosca lo stesso Ranieri. La capitale russa del resto è storicamente terreno di conquista calcistica per i gauchos nerazzurri. Negli ultimi anni le imprese nerazzurre avevano la firma di Simeone, Cruz, Samuel e Crespo. Martedì è toccato a Maurito Zarate decidere la pazza sfida contro il Cska. Tutti insieme, e bene E con l’in-

gresso dell’«hombre del partido» per la prima volta - dove, se non a Mosca? - si sono visti in campo contemporaneamente i sei argentini in rosa. A parte Samuel, che paga dazio dopo il lungo stop per la rottura del crociato, tutti hanno risposto alla grande. Milito che ha lottato e

cercato di pungere in contropiede, Cambiasso tornato professore, Zanetti che le quattro insufficienze di inizio stagione non le aveva mai prese nemmeno a scuola. Ma le vere novità sono appunto Alvarez e Zarate. Che sono grandi amici anche fuori dal campo, non solo perché unici albicelestes senza figli. Per poco, visto che Zarate ha dedicato il gol alla compagna che tra quattro mesi gli regalerà un erede. Le due novità Titolare a sorpre-

sa, Ricki ha confermato di avere grandi potenzialità. Fatica ancora quando si alza il ritmo partita, ma a 23 anni serve tempo anche per abituarsi a vita e metodologie di lavoro nuovi. Come ricordava lo stesso Zanetti. Zarate invece era già stato titolare nelle serate da incubo contro Palermo e Trabzonspor. Sostituito in entrambe le gare (in Sicilia addirittura dopo 34’) e bollato come «bidone», prassi fin troppo frequente per il tifoso interista quando la squadra non gira. Ora il gol di Mosca ne

IL SESTETTO DI MOSCA

759 CON L’INTER

Il club celebra il super record del capitano (lu.tai.) Javier Zanetti è stato festeggiato ieri sulla terrazza Martini. Per celebrare il suo record di 757 presenze in nerazzurro (ora già salite a 759) era presente la sua famiglia, lo stato maggiore interista, Ranieri e tanti compagni. Moratti ha donato al capitano il primo documento ufficiale che sancisce l’autorizzazione della Figc al tesseramento di Zanetti: era il 18 luglio 1995. GDS

farà un eroe, cosa altrettanto sbagliata. Ma i segnali sono quelli giusti. Prima della rasoiata vincente («Lui e Lavezzi potranno decidere Inter-Napoli in qualsiasi momento» ha detto ieri il capitano), Maurito aveva già impegnato due volte Gabulov. «Spero che sia l’anno giusto per vedere il vero Zarate diceva dopo la gara -. Finalmente ho l’occasione di dimostrare il mio valore». Frase che qualcuno ha letto in chiave polemica verso Reja e Lotito. Tanto che Bet1128 scommette già oggi (a 3.20) su un altro gol di Maurito, ma alla Lazio, in gennaio. Imprevisto notturno Non bancabile invece l’attesa cui tutta la comitiva nerazzurra è stata costretta una volta atterrata in piena notte a Malpensa, di rientro da Mosca. I banchi del controllo passaporti infatti erano chiusi e il gruppo è stato costretto ad aspettare venti minuti prima che due poliziotti, tra gli applausi ironici dei più, sbloccassero la situazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CAMBIO IN PANCHINA

Roberto Carlos tecnico-giocatore nell’Anzhi di Eto’o L’annuncio l’ha dato per primo Ronaldo sul suo sito internet: «Se non l’aveste capito, Roberto Carlos è il nuovo allenatore dell’Anzhi». Pochi minuti e la notizia aveva già fatto il giro d’Europa, con maggiori particolari. L’Anzhi, club in cui militano l’ex interista Samuel Eto’o e lo stesso Roberto Carlos, ha esonerato il tecnico Gadzhi Gadzhiev. A sostituirlo ci sarà Andrey Gordeyev, suo vice, ma ad affiancarlo ci sarà proprio Roberto Carlos, che ricoprirà quindi il doppio ruolo di giocatore allenatore. L’Anzhi, che attualmente si trova al 7˚ posto in classifica del campionato russo, affronterà la Lokomotiv Mosca nella prossima giornata.


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SERIE A LA SUPERSFIDA DI SABATO

Pazzini e Cavani, i dolori d’Europa QUI INTER

Caviglia «fregata» dal campo ma ci proverà fino all’ultimo

A

PRINCIPE E FORLAN

ANDREA ELEFANTE MILANO

Stankovic e Chivu verso il sì Non

preoccupa Chivu: martedì sera avvertiva fastidio alla «solita» caviglia già prima di giocare e 90’ non hanno contributo a far diminuire un dolore con il quale è comunque abituato a convivere. Per Stankovic, invece, è

Niente San Siro per l’uruguaiano E Pandev prepara il ritorno

L’EX DI TURNO

MIMMO MALFITANO NAPOLI

S Diego Milito, 32 anni, è l’alternativa più naturale a Pazzini, se l’azzurro non dovesse farcela. L’altro posto in attacco dovrebbe essere di Forlan, indisponibile in Europa Giampaolo Pazzini, 27 anni, 2a stagione all’Inter. Quest’anno ha giocato 5 partite e segnato 2 gol CANONIERO

prevista almeno una frazione di gara, prologo necessario anche in vista della convocazione in Nazionale (venerdì prossimo contro l’Italia, la Serbia si «giocherà» l’Europeo). Sneijder, tempi lunghi Solo dopo la sosta si vedranno invece Poli (ieri in gruppo per la prima volta) e Thiago Motta: potrebbero farcela entrambi per Catania. Tempi un po’ più lunghi per Cordoba, Ranocchia (si è stirato lunedì, gli serviranno 3-4 settimane) e Sneijder, visitato ieri mattina dal dottor Combi: prossimo esame fra una decina di giorni, ma con uno stiramento di secondo grado all’adduttore è difficile ipotizzare meno di un mese di stop. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Non ci sarà l’abbraccio né il confronto con l’amico e connazionale, Diego Forlan, perché dovrà starsene a casa, a curarsi la caviglia infortunata. Niente Inter, dunque, per Edinson Cavani. Il responso degli esami strumentali ha confermato la diagnosi iniziale fatta dal medico sociale, Alfonso De Nicola: distorsione tra il primo e secondo grado della caviglia del piede destro e la prognosi dovrebbe essere di almeno due settimane di stop. Il prezzo della vittoria in Champions League è abbastanza alto anche se l’entusiasmo che si vive nell’ambiente tende a mascherare le preoccupazioni per l’assenza del matador: contro il Villareal ha trasformato il rigore concesso per l’atterramento di Lavezzi che ha chiuso la partita. E con questa rete, Cavani ha scavalcato Cané e Careca nella classifica dei cannonieri europei del club: sono 9 i gol realizzati in un anno di Napoli. Soluzione Pandev Teoricamente, dovrebbe essere quella più indicata per rimediare all’assenza dell’uruguaiano. Inutile sottolineare l’importanza che potrebbe avere per Goran Pan-

S Goran Pandev, 28 anni, attaccante macedone, ha giocato con l’Inter dal gennaio 2010 ad agosto scorso: 69 partite e 8 gol. È a Napoli in prestito Edinson Cavani, 24 anni, si è infortunato nella gara di Champions contro il Villarreal CUOMO

dev la sfida con l’Inter, società con la quale ha vinto la Champions League, due anni fa, e il Mondiale per club a dicembre scorso, prima dell’addio di Rafa Benitez. Mercoledì sera, Pandev è stato impiegato nel finale di gara, contro il Villarreal. Mazzarri, tuttavia, si riserverà di scegliere soltanto nell’immediata vigilia dell’anticipo di sabato sera, a San Siro. Avrebbe in mente, l’allenatore, un’altra soluzione: Lavezzi riferimento avanzato con Hamsik e Mascara alle spalle. Non sarebbe una novità in ogni modo, perché anche nella passata stagione, il Pocho è già stato impiegato nel ruolo di attaccante centrale, in assenza di Cavani. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Genova, 1-9 Ottobre 2011

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buono sconto presentato alle casse VALE 2 EURO DI SCONTO La Gazzetta dello Sport

L’infermeria dell’Inter ieri era piena, ma entro sabato sera potrebbe svuotarsi quasi per metà: Ranieri spera di recuperarne quattro su nove, e non sarebbe male. Al momento ha due dubbi — Pazzini e Maicon — e due quasi certezze, Stankovic e Chivu. Il dubbione Pazzini, dopo gli esami di ieri: distorsione alla caviglia sinistra e dolore a tutta la fascia plantare. Lo ha fregato il terreno di gioco del Luzhniki di Mosca: calciando, in pratica ha «preso sotto» con il piede d’appoggio. La speranza è di farcela in extremis, confidando sulle terapie (iniziate già ieri) e magari stringendo i denti: verdetto fra oggi e domani, mentre già oggi si capirà qualcosa di più per Maicon, in base alla reazione al primo allenamento con la squadra di ieri. Alla fine, il brasiliano era molto soddisfatto per le sensazioni ricevute.

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Genova, 1-9 Ottobre 2011

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GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A EFFETTO EUROPA

NAPOLI PIU’ SU De Laurentiis: «Voglio un posto tra i big d’Europa» Il patron: «L’Inter? La Champions mi emoziona più dello scudetto. E se battiamo il Bayern...» MIMMO MALFITANO NAPOLI

Quante emozioni! Non le ha sapute nascondere, Aurelio De Laurentiis. Quello sguardo a metà, tra commozione e contentezza, è stato inquadrato più volte dalle telecamere. Soprattutto quando Cavani ha trasformato il rigore che ha praticamente chiuso la partita. La suggestione europea l’ha preso del tutto, dunque. Più di ogni altra cosa, cinema compreso: oggi il suo interesse primario è il Napoli, la sua creatura, che rappresenta il risultato di un progetto ricco, ambizioso e vincente. La notte di Champions League l’ha colpito dentro, nei sentimenti. L’urlo impazzito del San Paolo dopo la rete di Hamsik lo ha scosso abbastanza.

« «

Vorrei che ci stabilizzassimo nell’elite del calcio internazionale I nerazzurri con Ranieri hanno rivisto la luce, spero si spenga nuovamente...

hanno regalato all’Europa un qualcosa di unico nel giorno in cui, finalmente, ritornavano ad ospitare la Champions. La musichetta mi ha emozionato, ma mi ha emozionato di più la vittoria. Il calcio, ormai, mi ha coinvolto del tutto, guardo anche le partite di B. Prima non mi sarebbe capitato. Sono mesi, per esempio, che non vedo un film. Ormai, io mi ritengo un guerriero del Napoli». Grazie Bayern La vittoria con-

Aurelio De Laurentiis, 62 IMAGE

Zero film Un’emozione che s’è tenuto dentro nel dopo partita e che ha confessato ieri alla radio ufficiale: «Quando Galliani disse che preferiva la Champions allo scudetto, io replicai che condividevo la sua scelta: anche io ho la stessa ambizione. Negli ultimi vent’anni, il Milan ha vinto di tutto e di più, io adesso vorrei che il Napoli si stabilizzasse nell’elite del calcio internazionale», ha detto orgoglioso il presidente napoletano, rimasto estasiato dinanzi allo spettacolo coreografico che ha saputo regalare il San Paolo. «E’ stato un tripudio, i napoletani

tro il Villareal, e la contemporanea sconfitta del Manchester City, all’Allianz Arena, potrebbe essere servita per ipotecare il passaggio al turno successivo. Molto, tuttavia, dipenderà dal doppio confronto con i tedeschi. «Il Bayern Monaco ci ha dato una grossa mano, la loro vittoria sul Manchester è stata molto importante. Un risultato positivo al San Paolo ci avvicinerebbe alla qualificazione anche se dovessimo perdere in Germania», ha osservato Aurelio De Laurentiis che ha elogiato la squadra per l’eccellente prestazione contro gli spagnoli. «I ragazzi hanno giocato bene ed hanno avuto una partenza spedita, come dovrebbe fare sempre, d’altra parte. Certo, se avessimo segnato anche il terzo gol avremmo evitato il ritorno degli avversari

San Paolo in festa per la vittoria del Napoli in Coppa. E per la gara col Bayern sarà tutto esaurito REUTERS

4

I NUMERI

3

le volte in cui il Napoli ha partecipato alla Coppa più importante d’Europa: le precedenti, Coppa Campioni ’87-88 e ’90-91

3

le vittorie ottenute: prima del Villarreal aveva superato l’Ujpest Dosza nei sedicesimi ’90-91 (3-0 in casa, 2-0 fuori)

1

sconfitta, contro il Real, il 16 settembre 1987, 0-2 al Bernabeu, rigore di Michel e autorete di De Napoli

nella ripresa. Ma possiamo crescere ancora, comunque».

story

Sotto con l’Inter La Champions League, in ogni modo, deve essere archiviata per forza di cose. Il tempo dei festeggiamenti è finito già ieri mattina, quando la squadra s’è ritrovata a Castelvolturno per allenarsi. Mazzarri ha parlato di Inter, della sfida in programma sabato sera, a San Siro. «Purtroppo non ci sarà Cavani, ma Mazzarri avrà l’opportunità per far crescere gli altri giocatori che abbiamo in organico. Sarà una partita difficilissima, inutile sottolinearlo. L’Inter è arrivata seconda nella passata stagione ed esprime grandi valori», ha spiegato De Laurentiis che si è soffermato pure sulle qualità di Claudio Ranieri, neo allenatore nerazzurro. «Ha tutta la mia stima, è stato bravo a trovare il feeling giusto con i giocatori, quello che magari è mancato ai suoi predecessori. Sono contento che l’Inter sia uscita dal tunnel, speriamo però che la luce che hanno appena rivisto si spenga nuovamente contro di noi. Moratti? Non l’ho ancora sentito, ma è una persona che stimo molto, lo vedrò volentieri, sabato sera. Pandev? Sarei contento se giocasse e se si sentisse stimolato particolarmente contro la sua ex squadra. E se segnasse un gol, allora sarebbe proprio il massimo», ha concluso De Laurentiis.

Dalla tripletta al Milan al 2-0 al Villarreal Due colpacci in dieci giorni per il Napoli di Mazzarri

18 settembre 2011 Il 3-1 di Cavani ai rossoneri Terza di A, nel posticipo al San Paolo il Napoli schiaccia il Milan con un 3-1 in rimonta firmato da Cavani (nella foto il 2o). Di Aquilani il gol dello 0-1 che dura un minuto... LIVERANI

27 settembre 2011 In Europa bastano 3 minuti Hamsik al 14’ e Cavani su rigore al 17’ del primo tempo dice il tabellino di Napoli-Villarreal, esordio casalingo in Champions, prima vittoria, 2o posto e ottavi più vicini ANSA

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ENTUSIASMO A CASTELVOLTURNO SCHERZI DI SQUADRA E UN DUBBIO: IL FLESSORE DI ARONICA. A CENTROCAMPO RIENTRA MAGGIO

BIGLIETTI A RUBA

Euforia Lavezzi. E la sua Ferrari sparisce...

Tifosi in delirio Saranno almeno 4.000 a San Siro

L’auto del Pocho ricoperta di cartoni da Zuniga e Gargano. E lui non vuole fermarsi

NAPOLI (g.m.) L’onda azzurra si prepara ad invadere San Siro. La vittoria sul Villarreal ha riscaldato l’ambiente e saranno almeno in 4000 con l’Inter. I biglietti per il settore ospiti sono andati a ruba. Non faranno mancare il loro sostegno alla squadra i molti napoletani residenti al Nord. Intanto, sono stati già riempiti numerosi charter per la gara col Bayern del 2 novembre. All’andata, il 18 ottobre, al San Paolo già tutto esaurito. Infine, da segnalare un arresto per resistenza a pubblico ufficiale prima della sfida di Champions col Villarreal.

GIANLUCA MONTI NAPOLI

Entusiasmo contagioso ieri a Castelvolturno. Gargano e Zuniga hanno ricoperto di cartoni e cassette di legno la Ferrari rossa di Lavezzi. Il Pocho l’ha presa con un sorriso e poi, via Twitter, ha lanciato un messag-

gio alla squadra: «Abbiamo ottenuto una grande vittoria contro il Villarreal. Speriamo di continuare su questa strada, sempre con umiltà». Ieri per il Pocho, giudicato dalla Uefa miglior giocatore mercoledì sera, soltanto massaggi. Il calcagno gli dà ancora fastidio, ma a San Siro ci sarà: «Lui quando va in campo si dimentica di tutto ed anzi nelle difficoltà diventa ancora più forte», dice il medico sociale azzurro Alfonso De Nicola. Insieme a lui, Walter Mazzarri deciderà la formazione da mandare in campo contro l’Inter sabato sera.

L’argentino: «Speriamo di continuare su questa strada: con umiltà»

Dubbio a sinistra In difesa, il dub-

bio riguarda essenzialmente le

Ezequiel Lavezzi, 26, attaccante IPP

condizioni di Totò Aronica, che martedì nei minuti finali ha accusato un problema al flessore. La sensazione è che il difensore possa recuperare per tempo. Mazzarri spera di poterlo avere tra i disponibili, altrimenti valuterà le candidature di Fernandez e Grava (con lo spostamento di Campagnaro sulla fascia sinistra) o, in alternativa, di Fideleff. A centrocampo, il tecnico

toscano confida sul recupero di Christian Maggio, fermo per un affaticamento muscolare. Ieri, l’ex doriano ha ripreso a correre e domani dovrebbe aggregarsi al gruppo per la rifinitura. Contro l’Inter, probabilmente, ci sarà e di conseguenza Dossena e Zuniga saranno in ballottaggio per un posto sulla sinistra, almeno che il colombiano non venga schierato a sorpresa nel tridente d’attacco. Ipotesi ultima, ovviamente, perché per sostituire Cavani, Mazzarri ricorrerà a Pandev o Mascara. Chi sembra destinato alla panchina è Dzemaili, il cui piede destro, colpito duro a Verona, non è ancora del tutto guarito. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE 2011

EUROPA LEAGUE FASE A GIRONI liane considerano l'Europa League una seccatura? Eppure questa competizione fa ranking, punteggio Uefa in base a cui vengono definiti i posti in Champions. L’Udinese vive una specie di anno zero. Ceduti Sanchez e Inler bisogna gestire, far crescere altri ragazzi.

L’Udinese B manda avanti Abdi-Fabbrini in casa Celtic

Chi non c’è Turnover spinto di

In attacco sta fuori Di Natale, in mezzo Battocchio. Il tecnico: «Sono costretto» COSÌ IN CAMPO A GLASGOW, ORE 19

DARCO

DAL NOSTRO INVIATO

Sion: sì ai 6 nuovi in campionato

SEBASTIANO VERNAZZA GLASGOW (Scozia)

L’Udinese B a Celtic Park. Tre, massimo quattro titolari, e per il resto rincalzi e giovani di belle speranze. A centrocampo il 19enne argentino Cristian Battocchio. In panchina, come primo cambio d’attacco, un minorenne, il 17enne Davide Marsura. Come si fa a contraddire chi sostiene che le squadre ita-

Caso Sion: il tribunale di Martigny dà ragione al club svizzero che potrà schierare i 6 «irregolari» in campionato. Uefa e Sion sono ora in attesa del tribunale di Vaud (sull’impiego nelle coppe) tra pochi giorni e poi del Tas il 3 ottobre.

Francesco Guidolin. Il quasi 34enne Di Natale ha bisogno di rifiatare per non scoppiare o farsi male e i suoi naturali sostituti, Floro Flores e Barreto, sono infortunati perenni. Il difensore Domizzi passa da un problema muscolare all’altro. Diversi big partiranno dalla panchina. Risultato: la prima punta sarà Abdi, un centrocampista, e a suo sostegno si muoverà Fabbrini, azzurro dell’Under 21. Attacco di fortuna, condizionato anche dal fatto che il romeno Torje non è utilizzabile in Europa League perché in estate, quando stava alla Dinamo Bucarest, ha giocato i preliminari. Scelte obbligate Dall’Italia rimbalzano pensieri e parole sul presunto euro-snobismo dell’Udinese. I giornalisti scozzesi strabuzzano gli occhi: «Ci considerate avversari minori?». Francesco Guidolin risponde così a chi solleva perplessità: «Ho grande rispetto del Celtic e della sua gente, schiererei la stessa formazione se affrontassimo l'Atletico Madrid. Quello che percepiscono in Italia, però, non è importante. Io ho il dovere di fare certe scelte. Se facessi giocare Di Natale, lo esporrei a serio rischio infortunio. Ha fatto 4 partite in due settimane, deve riposare. Di Natale è l’unico attaccante integro che mi è rimasto». Sottolineatura: «L' unico». E chi deve capire capisca. «Sono stato obbligato a lasciare Totò in Friuli, lo devo preservare». E i giovani da gettare nella mischia di Celtic Park? «Battocchio non è più un Primavera, fa parte del gruppo. Marsura in effetti è un ragazzo. Sfide come queste servono per pesare i giovani». Neil Lennon, allenatore del Celtic, non si fida: «Di Natale o no, l’Udinese è pericolosa». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Klose (Cisse resta a riposo). Sessantasette anni in due, appunto. Nella bolgia dell’Alvalade toccherà a loro condurre la Lazio a un risultato positivo, indispensabile dopo il pari col Vaslui.

Cento Rocchi per la Lazio nella notte di Lisbona

Rocchi sogna 100 Il capitano ha una voglia matta di lasciare il segno, anche per tagliare il traguardo delle 100 reti in biancoceleste. Gliene manca una sola e il palcoscenico di Lisbona non sarebbe male per completare l’opera, anche se lui preferirebbe il suo Olimpico. «E’ una sfida importante non solo per me, ma per tutta la squadra. Questa è la Lazio più competitiva da quando sono qua, ma di essere forti lo dobbiamo dimostrare sul campo. In campionato e anche in coppa. In Europa vogliamo arrivare il più avanti possibile». Stasera bisognerà cercare di limitare i danni contro quello che sulla carta è l’avversario più insidioso del girone: «Un pari potrebbe anche andar bene, ma dobbiamo sempre scendere in campo per vincere». E, nel suo caso, per segnare. La serie delle 99 reti iniziò tra l’altro proprio in Coppa Uefa col Metalurg Donetsk nel 2004.

Il capitano insegue il gol numero 100 e gioca con Klose: «Un pari ci va bene» COSÌ IN CAMPO A LISBONA, ORE 21,05

Klose che grinta Il capitano gio-

DARCO

DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO CIERI LISBONA (Portogallo)

Sessantasette anni in due, più o meno l’età del loro allenatore. Ma questa di Lisbona è una serata per gente esperta, così il (quasi) sessantaseienne Edy Reja si affida ai due attaccanti più stagionati per affrontare lo Sporting: il trentaquattrenne Tommaso Rocchi e il trentatreenne Miro

cherà in coppia con Klose, con cui ha finora disputato solo i cinque minuti finali dell’andata del playoff europeo col Rabotnicki. In quei cinque minuti i due attaccanti sono andati entrambi in gol, scambiandosi gli assist. Stasera l’avversario sarà di altra caratura (lo Sporting è reduce da quattro vittorie consecutive tra campionato e coppa), ma il precedente è incoraggiante. Klose, peraltro, ha rischiato di non esserci per un risentimento ad una coscia. Reja era pronto a fermarlo, è stato il tedesco a fargli cambiare idea. Allo Sporting Klose ha già segnato due gol nel 2009 col Bayern in Champions. E’ pronto a ripetersi per spingere la Lazio in Europa e per dimostrare a tutti che, nonostante i 33 anni, di cose da fare su un campo di calcio ne ha ancora parecchie.

Tommaso Rocchi, 34 anni EPA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

la guida L’Atletico Madrid rischia a Rennes GRUPPO A

GRUPPO B

GRUPPO C

GRUPPO D

GRUPPO E

Giocate Paok S.-Tottenham Shamrock R.-Rubin K.

Giocate Hannover -Standard L. Copenhagen -Vorskla P.

Giocate Hapoel -Rapid B. Psv.-Legia V.

Giocate Zurigo -Sporting L. Lazio-Vaslui

Giocate Dinamo K.-Stoke C. Besiktas-Maccabi

0-0 0-3

0-0 1-0

classifica Pt G V N P Gf Gs Rubin Kazan 3 1 1 0 0 3 0 Tottenham 1 1 0 1 0 0 0 Paok Salonicco 1 1 0 1 0 0 0 Shamrock Rovers 0 1 0 0 0 1 0 Prossimi turni Oggi Rubin K. - Paok S.; Tottenham-Shamrock R.

classifica Pt G V N P Gf Gs Copenhagen 3 1 1 0 0 1 0 Standard Liegi 1 1 0 1 0 0 0 Hannover 1 1 0 1 0 0 0 Vorskla Poltava 0 1 0 0 1 0 1 Prossimi turni Oggi Vorskla P.- Hannover; Standard L.- Copenhagen

classifica Pt G V N P Psv Eindhoven 3 1 1 0 0 Rapid Bucarest 3 1 1 0 0 Hapoel Tel Aviv 0 1 0 0 1 Legia Varsavia 0 1 0 0 1 Prossimi turni Oggi Legia V. - Hapoel; Rapid B.-Psv.

20 ottobre Tottenham-Rubin K.; Shambrock R.-Paok S.

20 ottobre Standard L.- Vorskla P; Hannover.- Copenhagen

20 ottobre Rapid B.- Legia V; Hapoel - Psv.

3 novembre Rubin K.-Tottenham; Shamrock R.-Paok S.

3 novembre Vorskla P - Standard L.; Copenhagen - Hannover

30 novembre Rubin K.-Shamrock R., Tottenham-Paok S.

0-1 1-0

20 ottobre Sporting L.-Vaslui; Zurigo-Lazio

20 ottobre Stoke C.-Maccabi; Dinamo K.-Besiktas

20 ottobre Athletic-Salisburgo; Slovan-Psg

3 novembre Legia V -Rapid B; Psv -Hapoel

3 novembre Vaslui-Sporting L.; Lazio -Zurigo

3 novembre Maccabi-Stoke C.; Besiktas-Dinamo K.

3 novembre Salisburgo-Athletic; Psg -Slovan

30 novembre Standard L.- Hannover; Vorskla P.- Copenhagen

30 novembre Rapid B -Hapoel; Legia V - Psv.

1˚ Dicembre Sporting L.-Zurigo; Vaslui-Lazio

1˚ dicembre Stoke C.-Dinamo K.; Maccabi-Besiktas

1˚ dicembre Athletic-Slovan; Salisburgo-Psg

15 dicembre Paok S.-Rubin K.; Shamrock R.-Tottenham

15 dicembre Hannover -Vorskla P ; Copenhagen- Standard L.

15 dicembre Hapoel-Legia V; Psv -Rapid B.

14 dicembre Zurigo-Vaslui; Lazio-Sporting L.

14 dicembre Dinamo K.-Maccabi; Besiktas-Stoke C.

14 dicembre Slovan-Salisburgo; Psg -Athletic

GRUPPO G

GRUPPO H

GRUPPO I

GRUPPO J

GRUPPO K

GRUPPO L

Giocate Az.-Malmoe Austria Vienna-Metalist

Giocate Bruges-Maribor Birmingham-Braga

Giocate Udinese-Rennes Atletico-Celtic

Giocate Maccabi-Aek Steaua-Schalke

Giocate Wisla-Odense Fulham-Twente

classifica Pt G V N P Az Alkmaar 3 1 1 0 0 Metalist Kharkiv 3 1 1 0 0 Austria Vienna 0 1 0 0 1 Malmoe 0 1 0 0 1 Prossimi turni Oggi Metalist-Az.; Malmoe -Austria V.

Gf 2 4 1 1

Gs 1 1 2 4

classifica Pt G V N P Gf Sporting Braga 3 1 1 0 0 3 Bruges 3 1 1 0 0 2 Maribor 0 1 0 0 1 0 Birmingham City 0 1 0 0 1 1 Prossimi turni Oggi Braga-Bruges; Maribor-Birmingham

Gs 1 0 2 3

classifica Pt G V N P Atletico Madrid 3 1 1 0 0 Udinese 3 1 1 0 0 Rennes 0 1 0 0 1 Celtic 0 1 0 0 1 Prossimi turni Oggi Celtic-Udinese; Rennes-Atletico

2-1 2-0 Gf 2 2 1 0

Gs 0 1 2 2

classifica Pt G V N P Sporting Lisbona 3 1 1 0 0 Vaslui 1 1 0 1 0 Lazio 1 1 0 1 0 Zurigo 0 1 0 0 1 Prossimi turni Oggi Vaslui-Zurigo; Sporting L.-Lazio

classifica Pt G V N Maccabi Haifa 3 1 1 0 Schalke 04 1 1 0 1 Steaua Bucarest 1 1 0 1 Aek Larnaca 0 1 0 0 Prossimi turni Oggi Schalke-Maccabi; Aek-Steaua

Gf 2 2 2 0

Gs 0 2 2 2

Giocate Slovan -Athletic Psg -Salisburgo classifica Pt G V N P Paris Saint Germain 3 1 1 0 0 Athletic Bilbao 3 1 1 0 0 Slovan Bratislava 0 1 0 0 1 Salisburgo 0 1 0 0 1 Prossimi turni Oggi Salisburgo-Slovan; Athletic-Psg

2-0 1-3

Gs 0 0 1 1

1-1 5-1

classifica Pt G V N P Gf Gs Besiktas 3 1 1 0 0 5 1 Stoke City 1 1 0 1 0 1 1 Dinamo Kiev 1 1 0 1 0 1 1 Maccabi Tel Aviv 0 1 0 0 1 1 5 Prossimi turni Oggi Maccabi- Dinamo K.; Stoke C.-Besiktas

4-1 1-2

Gf 1 1 0 0

0-2 2-2

GRUPPO F

1-0 0-0 P 0 0 0 1

Gf 1 0 0 0

Gs 0 0 0 1

classifica Pt G V N Odense 3 1 1 0 Twente 1 1 0 1 Fulham 1 1 0 1 Wisla Cracovia 0 1 0 0 Prossimi turni Oggi Twente-Wisla; Odense-Fulham

1-3 1-1 P 0 0 1 1

Gf 3 1 1 1

Gs 1 1 1 3

1-2 3-1 Gf 3 2 1 1

Giocate Sturm-Lokomotiv Anderlecht-Aek classifica Pt G V N P Gf Anderlecht 3 1 1 0 0 4 Lokomotiv Mosca 3 1 1 0 0 2 Sturm Graz 0 1 0 0 1 1 Aek Atene 0 1 0 0 1 1 Prossimi turni Oggi Lokomotiv-Anderlecht; Aek-Sturm

20 ottobre Malmoe Metalist; Az.-Austria V.

20 ottobre Maribor-Braga; Bruges-Birmingham

20 ottobre Rennes-Celtic; Udinese-Atletico

20 ottobre Aek-Schalke; Maccabi-Steaua

20 ottobre Odense-Twente; Wisla-Fulham

20 ottobre Lokomotiv-Aek; Sturm-Anderlecht

3 novembre Metalist- Malmoe; Austria V.-Az.

3 novembre Braga-Maribor; Birmingham-Bruges

3 novembre Celtic-Rennes; Atletico-Udinese

3 novembre Schalke-Aek; Steaua-Maccabi

3 novembre Twente-Odense; Fulham-Wisla

3 novembre Aek-Lokomotiv; Anderlecht-Sturm

30 novembre Malmoe-Az.; Metalist.-Austria V.

30 novembre Maribor-Bruges; Braga-Birmingham

30 novembre Rennes-Udinese; Celtic-Atletico

1˚ Dicembre Aek-Maccabi; Schalke-Steaua

1˚ dicembre Odense-Wisla; Twente-Fulham

1˚ dicembre Lokomotiv-Sturm; Aek-Anderlecht

15 dicembre Az.-Metalist; Austria V.-Malmoe

15 dicembre Braga-Bruges; Birmingham-Maribor

15 dicembre Udinese-Celtic; Atletico-Rennes

14 dicembre Maccabi-Schalke; Steaua-Aek

14 dicembre Wisla-Twente; Fulham-Odense

14 dicembre Sturm-Aek; Anderlecht-Lokomotiv

Gs 1 1 2 3

1-2 4-1 Gs 1 1 2 4


GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A

story L’anno scorso buttò fuori i bianconeri dalla coppa

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Missione supersfida Vucinic è già carico

I NUMERI

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Il montenegrino è specialista dei grandi appuntamenti In Juve-Milan si deve rifare dopo il rosso col Bologna scorso risolse Roma-Inter con un tuffo di testa al 92’ e qualche mese dopo eliminò la Juve in Coppa Italia con un’invenzione a metà ripresa. Troppa foga A causa della squali-

Stagione 2010-2011 Contro la Juventus Nella scorsa stagione, Vucinic andò a segno nei quarti di finale di Coppa Italia: Juve-Roma 0-2

Stagione 2010-2011 Inter giustiziata 25 settembre 2010, Roma-Inter 1-0: il gol partita, in pieno recupero, è di Vucinic

Stagione 2008-2009 Contro il Milan E’ lungo il digiuno in A di Vucinic con il Milan: segnò una doppietta (2-2) nel gennaio 2009 a Roma

G.B. OLIVERO MILANO

Sabato Mirko Vucinic festeggerà il 28˚ compleanno, un’età in cui è il caso di decidere cosa fare da grande. Il campione o il buon giocatore? Che la ricorrenza cada alla vigilia di Juve-Milan è un caso, ma anche un segno del destino: sembra evidente l’invito a farsi il regalo da solo. Bersagli illustri Vucinic è l’unico attaccante bianconero sicuro di giocare contro il Milan. Scelta inevitabile: Conte lo considera tra i primissimi al mondo nel suo ruolo perché ha tecnica, corsa, fisico e senso del gol. Gli manca un po’ di testa, come ha dimostrato con la folle espulsione contro il Bologna. Ma attor-

no alla maturazione di Vucinic ruota gran parte della stagione della Juve, che fin da domenica si aspetta dal montenegrino tangibili segnali della sua crescita. In realtà non ci sarebbe da stupirsi se Mirko risolvesse la grande sfida dello Juventus Stadium. Nella sua carriera ci sono già alcuni gol pesanti segnati alle grandi squadre. Vucinic ha fatto quattro reti al Milan (uno con il Lecce, tre con la Roma realizzando tra l’altro il decisivo 1-0 di San Siro nell’ottobre 2007), altrettanti all’Inter (tutti con la Roma), due alla Juve (uno con il Lecce, uno con la Roma) e quattro nel derby contro la Lazio che nella capitale è ovviamente una partita speciale. Un’altra caratteristica è quella di colpire nel finale delle partite, quando un gol è difficilmente recuperabile. L’anno

Mirko Vucinic, 28 anni da compiere sabato, esulta dopo il gol segnato al Bologna. Lo insegue il 32enne Andrea Pirlo LAPRESSE

fica Vucinic ha saltato la trasferta di Catania, si è allenato, si è riposato e adesso può davvero provare a mettersi la Juve sulle spalle. L’assist per Matri a Siena e il gol al Bologna avevano fatto sperare Conte che il campionato di Mirko fosse davvero iniziato. Poi sono arrivati l’espulsione e lo stop che hanno fatto riflettere il montenegrino. L’allenatore difficilmente tollererà altri errori disciplinari e lo stesso Mirko non ha nessuna intenzione di commetterne. La rincorsa a Morleo e l’entrata in scivolata erano determinati soprattutto dalla voglia di eseguire le indicazioni del tecnico, che chiede costante pressione sui portatori di palla: un fallo figlio della foga agonistica, quindi, e non di una follia momentanea. Però un giocatore già ammonito deve sapersi controllare e Vucinic invece si fece cacciare fuori ingenuamente. La risposta Resta da capire chi

sarà contro il Milan il compagno di reparto di Mirko nel caso in cui Conte tornasse al 4-2-4 oppure se si troverà ad agire da unica punta centrale qualora il tecnico decidesse di riproporre il 4-2-3-1 di Catania. Ma ancor più importante per la Juve sarà scoprire quale Vucinic scenderà in campo: il campione o il buon giocatore? La risposta potrebbe incidere pesantemente sul risultato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ANALISI IL DEFICIT DI 95,4 MILIONI SEGNA IL PEGGIOR RISULTATO DELLA STORIA BIANCONERA

Ora Agnelli gioca al rischiatutto Solo la Champions sistema i conti Crollo ricavi: il 91% se ne va in stipendi Investiti 141 milioni in acquisti in 2 anni: vietato sbagliare MARCO IARIA

Antonio Giraudo si era inventato un neologismo a effetto — doping amministrativo — per attaccare la concorrenza spendacciona. Erano gli anni della Triade, controversi ma testimoni di un case history: vincere sul campo e tenere i bilanci in utile. Sette stagioni di fila col segno più, tra il 1996 e il 2003. Poi è arrivata Calciopoli e niente è stato come prima. La Juventus ha chiuso a giugno il peggior esercizio della sua storia, con un deficit di 95,4 milioni. Più di Inter e Milan, accusati in passato dai bianconeri di restare in vita solo grazie agli assegni in bianco dei mecenati Moratti e Berlusconi. Gli Agnelli, invece, erano convinti che il giocattolo dovesse autofinanziarsi. E per un bel po’ di tempo è stato così.

Con lo scandalo del 2006 quel giocattolo è andato in frantumi. Tanto che la Famiglia, dopo l’aumento di capitale da 105 milioni del 2007, ne ha messo in cantiere un altro da 120, che l’assemblea del 18 ottobre sarà chiamata a varare.

CHE CROLLO I BILANCI DEGLI ULTIMI 15 ANNI

Non più big L’uscita dall’élite eu-

ropea, il crollo dei ricavi, l’affannosa rincorsa fatta anche di errori sul mercato. I conti fotografano una Juventus che non può più essere considerata una big del Vecchio Continente. Il Real annuncia un fatturato record da 480 milioni? Quello bianconero (tolte le plusvalenze) è calato a 154, -25% rispetto al 2009-10. In Italia, Milan e Inter sono lontane, si fanno sotto Roma e Napoli. La ripartizione collettiva dei diritti tv è stata penalizzante (oltre 10 milioni di perdite nette), ma balzano agli occhi pure gli effetti di un minore appeal: -3,2 milioni di ingaggi per amichevoli, -2,4 milioni di entrate dagli sponsor di maglia. I costi, così, sono insopportabili. Basti pensare che le spese per il personale si mangiano il 91% dei ricavi. Con una precisazione. Il management ha avviato una riduzio-

FONTE BILANCI JUVENTUS FOOTBALL CLUB - D’ARCO

ne reale del montestipendi: tra retribuzioni e premi variabili, il costo dei tesserati è passato dai 117,3 milioni del 2008-09 ai 109,5 del 2010-11. Nel computo totale pesano i 12,3 milioni tirati fuori per le cosiddette incentivazioni all’esodo: le «liquidazioni» date a Camorane-

si, Trezeguet e Zebina per togliere il disturbo. Proprio i «disinvestimenti» relativi al parco giocatori sono alla base del progetto di rinnovamento. Il problema è che non tutto sta procedendo speditamente. Le operazioni in uscita segnate quest’estate, che impatteranno sul

club italiani Mirko Vucinic è arrivato in Italia giovanissimo: aveva 17 anni quando fu preso dal Lecce. In Puglia è rimasto fino al 2006, poi è passato alla Roma e dal luglio di quest’anno è alla Juve

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trofei vinti Vucinic in Italia ha conquistato quattro trofei: la Coppa Italia Primavera con il Lecce (2002), due volte la Coppa Italia con la Roma (2007 e 2008) e la Supercoppa italiana sempre con la Roma (2007)

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gol al Milan In serie A Mirko ha realizzato 4 gol al Milan: uno il 15-5-05 (Lecce-Milan 2-2), uno il 28-10-07 (Milan-Roma 0-1), uno il 15-3-08 (Roma-Milan 2-1), uno l’11-1-09 (Roma-Milan 2-2)

bilancio 2011-12, hanno prodotto appena 5,6 milioni di plusvalenze. È il segno dei fallimenti di alcune operazioni di mercato. Il portoghese Tiago, acquistato per 14 milioni, è stato lasciato andare a un anno dalla scadenza, svalutandolo come Grygera, come Amauri (da gennaio in regime di svincolo). Meglio far così e risparmiare gli stipendi. Ma un tempo la Juve si alimentava con le super-cessioni, da Zidane in giù. Prospettive Andrea Agnelli sta giocando al rischiatutto. Sa bene che soltanto il rientro in pianta stabile nell’eldorado della Champions League può garantire alla Juventus un futuro solido, uno «sviluppo sostenibile». Ecco spiegati i pesantissimi investimenti per potenziare l’organico: ai 51 milioni della scorsa stagione se ne sono aggiunti 90 in questa sessione estiva. Così facendo gli ammortamenti non fanno che crescere, con conseguente peggioramento del conto economico. Soltanto un’impennata del fatturato potrà rimettere le cose apposto. Lo stadio darà una grossa mano: da quest’anno, gli introiti saliranno notevolmente, anche se s’inizierà a ripagare il prestito del Credito sportivo. Il bilancio 2011-12 registrerà ancora una perdita «significativa». Ecco perché tutto passa dalla Champions: solo così il piano industriale in scadenza nel 2016 potrà essere un successo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CON LA PRIMAVERA

Quagliarella fa due gol Barzagli è recuperato DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO BRAMARDO VINOVO (To)

Andrea Barzagli si è allenato regolarmente con i compagni, partitella finale compresa, Fabio Quagliarella ha giocato con la Primavera e messo a segno una doppietta: meglio di così in casa Juve non può andare. Ha lavorato a parte il solo De Ceglie, ma non preoccupa. Per non arrugginire in panchina, senza ritmo partita, Quagliarella ha chiesto e ottenuto da Conte di giocare con la Primavera di Baroni. Partita senza storia, troppo debole il baby Grosseto per opporre resistenza (11-1 il risultato finale) con Quagliarella in gran spolvero: due gol, uno in mischia, il secondo con palla all’incrocio, una traversa e un rigore ottenuto e trasformato da Libertazzi. Dopo l’esordio nel finale contro il Catania, poco più di 10’, l’attaccante juventino confida in qualche chance in più nella sfida di domenica contro il Milan. Non fosse per i precedenti, come ricorda lo stesso Quagliarella, in gol un anno fa a San Siro con la Juve vittoriosa per 2-1 (Del Piero e di Ibrahimovic le altre reti). «Prima della sfida con il Milan avevo promesso ai miei compagni che avrei pagato cena se avessi segnato, quest’anno offro anche il pranzo, visto che è andata bene» sorride Quaglia, pronto a mostrare i segni dei tacchetti a fine partita. «Non sono andati per il sottile quelli del Grosseto e non mi sono tirato indietro, sto bene, per il resto decide l’allenatore, quando e quanto». Intanto, il 5 ottobre i vertici della Juve saluteranno il club juventino che ha sede in Vaticano. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PRIMA GRANA PER IL DG

Blanc al Psg: è da risolvere il caso Menez Da Torino e Parigi, ma sempre nel nome del calcio. Jean Claude Blanc, chiusa l’esperienza Juve, si rimette in gioco con il Psg. Secondo «Le Parisien» infatti, il francese dovrebbe divenire d.g. e affiancare così Leonardo nel rilancio del club della capitale. Il Psg deve affrontare la ristrutturazione del Parc des Princes in vista dell’Euro 2016 e Blanc, che ha guidato il progetto del nuovo stadio della Juve, è l’uomo giusto. Previsto uno stipendio da 1,2 milioni. Roma & Fifa Solo che la prima grana è già in agguato. Sembra paradossale ma il club di proprietà del munifico sceicco Tamim bin Hamad Al Thani non ha rispettato una scadenza. Alla Roma, infatti, non è ancora giunto il pagamento della prima tranche della vendita di Menez (4 milioni) attesa ad agosto. I giallorossi, pur pazientando, stanno ormai valutando di ricorrere alla Fifa per ottenere quanto dovuto, proprio come fecero al momento della cessione di Giuly al Psg. In quel caso, infatti, la prima tranche fu pagata regolarmente, ma per ottenere il saldo fu necessaria la Fifa. Evidentemente certe abitudini sono rimaste. Cecchini-Grandesso


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SERIE A

Osvaldo, gol e rivincite: a Roma non è un lusso La punta argentina si è sbloccata e si permette di scherzare sui 17,5 milioni per il cartellino: «Mi avete pagato poco...» ANDREA PUGLIESE ROMA

«Il gol? Lo dedico a chi mi vuole bene, di tutti gli altri non me ne frega niente». Rispetto alla sua prima esperienza italiana sarà anche cambiato, come ha assicurato a Walter Sabatini per convincerlo a prenderlo al posto di Podolski, ma il sangue è sempre quello latino. È orgoglio, istinto e sfacciataggine, un bel mix per Osvaldo, che nell’ultimo calciomercato è arrivato a Roma tra lo scetticismo e che sta provando a prendersi ciò che aveva lasciato più di un anno fa. Ed è per questo che il colpo di testa di Parma vale molto di più del gol (facile facile) contro il Siena. Per i tre punti, per la conferma e per se stesso. «Lascio che gli altri parlino, io lavoro per me e per la squadra». Scetticismo Pagato 15 milioni di euro (più 2,5 di eventuali bonus), è stato l’acquisto più caro del calciomercato italiano. «Mi avete pagato pure poco», ha detto scherzando appena arrivato a Roma. Aggiungendo: «Punto a fare 20 gol». Vedendo le prime (deludenti) prestazioni con Cagliari e Inter, la gente ci ha scherzato su. E i rimpianti

per Mirko Vucinic si sono sprecati. Così come i paragoni, subito pesanti. Così, alla prima occasione (il gol con il Siena, tutto merito di Borriello), Osvaldo si è sfogato con il gesto delle orecchie. Quello alla Delvecchio, tanto per intendersi. I tifosi hanno gradito a metà, lui ha risposto con il colpo di testa di Parma. «Un gol alla Pruzzo», ha detto Giuseppe Giannini. Che, stavolta, l’italoargentino ha festeggiato con la classica

l’incontro

Coni e Roma, patto per l’Olimpico Incontro tra Gianni Petrucci (presidente Coni) e Thomas DiBenedetto (Roma): patto per il rilancio dell’Olimpico.

mitraglia, presa in prestito da Gabriel Omar Batistuta, il suo idolo. «Magari riuscissi a fare anche solo la metà di quello che ha fatto lui». Per ora ha segnato nella stessa porta in cui Gabriel, con la Roma, siglò uno dei gol fondamentali per lo scudetto del 2001. Non male. Suggestioni A Parma, in tribu-

na c’era anche Gabriele Pin, vice di Cesare Prandelli, il c.t. che ha avuto Osvaldo a Firenze e che un giorno potrebbe anche ritrovarlo in azzurro. Così come Osvaldo, sabato, ritroverà l’Atalanta e Stefano Colantuono, il tecnico che proprio a Bergamo lo fece esordire in Serie A l’8 aprile del 2006 (Atalanta-Cremonese 2-0). Da lì Osvaldo volò a Lecce (con Zeman), poi Fiorentina, Bologna ed Espanyol. Ora c’è la Roma (ieri Perrotta si è fermato per una distorsione alla caviglia) e con Totti, nel valzer delle punte, è l’unico quasi intoccabile. «Io do sempre tutto, penso che Luis Enrique apprezzi questo». Dovesse continuare a segnare così, lo apprezzerà sempre di più anche la Roma e la gente di Roma. E questi 17,5 milioni di euro saranno solo un ricordo... © RIPRODUZIONE RISERVATA

Osvaldo, 25, prima stagione nella Roma GAETANO

PRIMAVERA

Ruzittu show: il portiere segna al 93’ Esageratissima Juve, che con Quagliarella in campo per 90 minuti ha disintegrato il Grosseto (11 1 e primo posto solitario), ma anche un grande Ruzittu, entrato di diritto nella storia, come Taibi e Rampulla prima di lui: il portiere del Cagliari al 3’ di recupero, con la sua squadra sotto di un gol a Empoli, si è buttato in attacco e ha segnato in semirovesciata, al volo, la rete del pareggio. L’Inter era impegnata invece nella Next Generation Series (terza giornata): ha battuto 1 0 il Basilea, gol di Vojtus. GIRONE A Empoli-Cagliari 1-1; Genoa-Fiorentina 1-1; JuventusGrosseto 11-1; Novara-Livorno 0-2; Parma-Torino 0-1; SassuoloModena 1-0; Siena-Sampdoria 1-3. Classifica Juventus 9; Fiorentina 8; Siena, Empoli e Sassuolo 7; Sampdoria e Grosseto 6; Genoa e Cagliari 5; Modena, Novara, Torino e Livorno 4; Parma 1. GIRONE B AlbinoLeffe-Padova (rinviata all’8 ottobre); BolognaVerona 1-1; Chievo-Milan 3-1; Cittadella-Brescia 5-1; Inter-Varese (rinviata); Udinese-Atalanta 2-1; Vicenza-Cesena 3-2. Classifica Udinese* e Cittadella 9; Chievo 8; Inter* e Varese* 7: Milan* 6; Brescia 5; AlbinoLeffe*, Bologna e Verona 4; Vicenza e Cesena 3; Padova* 1; Atalanta 0. GIRONE C Gubbio–Catania 1-1; Lazio-Crotone 3-0; Nocerina–Bari 3-2; Palermo–Lecce 2-1; Pescara–Roma 1-6; Reggina–Juve Stabia 3-1; Napoli-Ascoli 1-0. Classifica Reggina 12; Lazio e Nocerina 9; Roma 8; Lecce, Catania e Palermo 7; Ascoli 6; Napoli 4; Juve Stabia 3; Gubbio 2; Bari, Crotone e Pescara 1. © RIPRODUZIONE RISERVATA

La Classifica SQUADRE

PT

JUVENTUS UDINESE GENOA NAPOLI FIORENTINA PALERMO CAGLIARI CHIEVO SIENA LAZIO ROMA MILAN CATANIA ATALANTA* NOVARA INTER PARMA LECCE BOLOGNA CESENA

8 8 7 7 7 7 7 7 5 5 5 5 5 4 4 4 3 3 1 0

PARTITE

RETI

G

V

N

P

F

S

4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4

2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 3 1 1 1 1 0 0

2 2 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 1 1 1 0 0 1 0

0 0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0 2 2 3 3 3 4

7 5 8 6 5 7 6 6 4 5 3 5 2 7 7 7 3 3 2 2

3 1 5 3 2 6 5 5 2 5 3 6 4 4 7 8 9 7 8 7

■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) minor numero di partite disputate; 3) differenza reti; 4) numero di gol segnati; 5) ordine alfabetico. *l’Atalanta ha sei punti di penalizzazione

Prossimo turno Sabato 1 ottobre ROMA-ATALANTA (ore 18) INTER-NAPOLI (ore 20.45) Domenica 2 ottobre NOVARA-CATANIA (ore 12.30) CESENA-CHIEVO FIORENTINA-LAZIO LECCE-CAGLIARI PALERMO-SIENA PARMA-GENOA UDINESE-BOLOGNA JUVENTUS-MILAN (ore 20.45)

Marcatori 4 RETI: Palacio (Genoa) 3 RETI: Denis (1) (Atalanta); Milito (2) (Inter); Cavani (Napoli); Miccoli (Palermo); Giovinco (1) (Parma) ; Di Natale (1) (Udinese) 2 RETI: Moralez (Atalanta); Conti (Cagliari); Moscardelli e Pellissier (Chievo); Cerci e Jovetic (Fiorentina); Klose (Lazio); Rigoni (1) (Novara); Osvaldo (Roma); Calaiò (Siena)


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Montolivo: scudo alle minacce Provocato su un social network, è difeso dalla Fiorentina e rifiuta la scorta LUCA CALAMAI FIRENZE

Minacce di morte, una denuncia d’ufficio e la «difesa» della Fiorentina. La vicenda Montolivo si arricchisce di nuovi capitoli. Il primo atto è arrivato ieri mattina. La Digos di Firenze ha individuato e denunciato un tifoso viola che, attraverso un social-network, aveva inviato messaggi deliranti al centrocampista viola. Per lui è scattato subito il Daspo. E non è escluso che nei prossimi giorni ci siano altre denunce. La tensione intorno a Montolivo resta alta e, buona parte della tifoseria continuerà a fischiarlo anche durante Fiorentina-Lazio. Ma il gio-

CALCIOSCOMMESSE

Motivazioni a rate? Ritardi nella norma (ro.pe.) Il ritardo delle motivazioni del processo sul calcioscommesse da parte della Corte di giustizia federale, che le comunica «a rate», sta irritando l’Atalanta e Doni, che vorrebbero velocizzare il passaggio al Tnas. Lamentele giustificate? Un esperto di diritto sportivo come l’avvocato Mattia Grassani spiega che «siamo nella norma. Per casi molto meno complicati di questo, che ha avuto una riforma delle sentenze di primo grado del 30%, si è dovuto aspettare anche 5 6 mesi. Ricordiamoci che i giudici sono dei volontari, a rimborso spese. Non c’è paragone con i ritardi delle giustizia ordinaria. Inoltre, per la Figc le condanne sono già passate in giudicato», quindi non si parla più di innocenti fino a prova contraria, ma di colpevoli. Il Tnas, considerato un «appello improprio», adesso non vuole pronunciarsi sulla richiesta di sospensiva proprio per la mancanza delle motivazioni. Ma, secondo Grassani, «anche una volta ricevute le motivazioni, la possibilità di sospensione delle squalifiche è statisticamente molto bassa, una su 20. Il Tnas la concede se dall’esame delle motivazioni e dai contenuti dell’appello nota fondati motivi di erroneità nella sentenza, ma devono essere errori grossolani. A quel punto, se viene concessa è in pratica un’anticipazione della sentenza di assoluzione». I tempi del Tnas saranno brevi per le società (c’è un interesse generale) e più lunghi (3 4 mesi) per i tesserati.

Taccuino BOLOGNA

Riecco Ramirez «Voglio rimanere qui» (m.j.l.) Gaston Ramirez ha parla to a un club di tifosi rossoblù: «Ho voglia di stare qui a Bologna e lo dimostrerò in campo. La squadra c'è, manca soltanto la vittoria».

NOVARA

Quanti guai: Lisuzzo e Mazzarani vanno ko (g.m.) Doppia tegola per Tesser: 2 settimane di stop per Lisuzzo (fascite plantare) e Mazzarani (distorsione gi nocchio sinistro). Distorsione al gomito per Coser, anche lui salterà il Catania.

Il Presidente Carlo Tavecchio e il Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti partecipano con profondo dolore al lutto che ha colpito il Direttore de Il Corriere dello Sport-Stadio Alessandro Vocalelli per la scomparsa dell'amato padre

Luigi Vocalelli - Roma, 28 settembre 2011.

to coloro che in estate se l’erano presa con la famiglia Della Valle. Sulla vicenda Montolivo abbiamo già detto tutto. Il presidente Cognigni ha chiarito quello che c’era da chiarire. Riccardo è un bravo professionista e onorerà la maglia viola fino alla fine del campionato. Come ha sempre fatto e come ha dimostrato nell’ultima partita, a Napoli».

catore si sforza di restare tranquillo e ha rifiutato la scorta che la Digos era pronta a mettergli a disposizione. Ieri il centrocampista ha ricevuto messaggi importanti dentro lo spogliatoio. Mihajlovic gli ha garantito che non ci saranno altre esternazioni dirigenziali e i compagni lo hanno invitato a non mollare. Il club La squadra, lanciata alla riconquista dell’Europa, non vuole perdere l’ex capitano. Anche la società è intervenuta a difesa di Montolivo. L’ad Sandro Mencucci ha spiegato a Radio Blu: «La Fiorentina stigmatizza il comportamento di questo "signore" che ha minacciato il nostro giocatore come a suo tempo aveva stigmatizza-

Riccardo Montolivo, 26 anni, è alla Fiorentina dal 2005 DI CIUCCIO

Mercato Prende sempre più corpo, però, l’ipotesi di una cessione del giocatore al mercato di gennaio. Giovanni Branchini, manager di Montolivo, sta lavorando per individuare una soluzione gradita alla Fiorentina e al suo assistito. Il Milan potrebbe offrire la sponda giusta. Sia chiaro, la

società rossonera non è disposta a mettere sul piatto i soldi (dieci milioni) che la società viola continua a chiedere per il cartellino del centrocampista. Scelta comprensibile visto che tra pochi mesi il giocatore sarà libero a zero euro. Però la trattativa potrebbe decollare se il Milan trovasse la giusta contropartita tecnica. Nomi? É presto per farne ma Galliani potrebbe pescare dentro il suo spogliatoio (Emanuelson) o anche in altri club, magari nel Genoa. Veloso, a esempio, è stato a lungo seguito da Corvino. Sono ipotesi ma è chiaro che il Milan potrebbe essere interessato a inserire nella sua rosa a gennaio un elemento molto gradito a Max Allegri. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CT AZZURRO A TORINO

Oggi Prandelli si esibisce al golf per beneficenza Oggi Cesare Prandelli si dà al golf. Appuntamento alle 12 al circolo Golf Torino La Mandria. Parteciperà alla Glebb & Metzger Francesco Molinari Golf Cup 2011. La gara (in cui è atteso anche l’attore Claudio Amendola) è a sfondo benefico per la Fondazione Cecilia Gilardi Onlus. Tantissimi gli oggetti che verranno messi all’asta. Preziosi strumenti golfistici, ma anche le maglie dei campioni della Juventus. Intanto è stata definita una partita di allenamento che la Nazionale giocherà martedì alle 16 a Coverciano. Avversaria La Nazionale Under 20 di Lega Pro, guidata dal selezionatore Giorgio Veneri.


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SERIE BWIN VERSO IL BIG MATCH

Ventura torna a casa e scopre un altro ex Il tecnico del Toro, la Samp nel cuore e la nuova sfida Inseguiva Spalletti mentre Atzori vinceva in granata FILIPPO GRIMALDI GENOVA

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La stagione di Ventura sulla panchina della Sampdoria: finì quinto nel campionato di Serie B 1999-2000

Li divide una generazione: Gianluca Atzori da Collepardo, classe 1971, Giampiero Ventura da Genova, classe 1948. Ventitrè anni di differenza. Li unisce la cultura del lavoro: precisi, attenti, tatticamente molto preparati. Domani sera si ritrovano al Ferraris, da avversari alla guida di due regine della serie B.

L’analogia C’è altro ancora che

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I punti conquistati quell’anno dai blucerchiati: per un punto addio serie A, nonostante le ultime 4 vittorie consecutive

L’incrocio Corsi e ricorsi stori-

ci: curiosamente, il primo (da giocatore) aveva vinto uno scudetto proprio con la Primavera del Torino (settimo successo per i granata) nel 1991. Doppio 2-1 alla Roma, allenatore Rosario Rampanti, il successore di Vatta. Fra i compagni del tecnico blucerchiato, anche un certo Christian Vieri. La prima squadra era allenata da Mondonico, uno al quale il calcio vuole un bene grande così. In quello stesso anno Ventura era alla seconda stagione sulla panchina della Pistoiese, pronto per guidarla alla promozione in C2, dopo dieci anni di peregrinazioni liguri, da Rapallo a Chiavari alla guida dell’Entella, fino a La Spezia con gli aquilotti.

Ventura è forzatamente un’altra storia. Lui non è solo genovese autentico, ma pure un cuore sampdoriano della prima ora. Ha iniziato a giocare nei blucerchiati quando aveva 14 anni, arrivando poi persino ad allenare la prima squadra nel 1999. Anche allora, squadra in Serie B e promozione — ahilui — sfumata per un solo punto. Ma quante storie lo legano alla Liguria. Ai tempi dell’Entella, ed è storia di 25 anni fa, andò di persona a Castelfiorentino per convincere un riccioluto Luciano Spalletti, detto settepolmoni, oggi tecnico di Criscito allo Zenit, a trasferirsi a Chiavari. Una corte serrata, ma alla fine la trattativa andò a buon fine e il loro rapporto durò a lungo.

L’alchimista Ma non è tutto qui: perché Ventura è l’unico, vero innovatore del campionato di serie B di quest’anno. Un 4-2-4, con gli attaccanti che si muovono con una tempistica perfetta: modulo rischioso per lui, ma anche per chi gli sta di fronte. E, di questo, Atzori ha parlato con la squadra in questi giorni. Perché pure lui ha due ali — Foggia e Semioli — più che offensive, ma la Samp di oggi parte comunque da un 4-4-2, ed è storia ben diversa. Genova per loro Atzori ha trova-

Gian Piero Ventura, 63 anni, tecnico del Toro IANUALE

to a Genova molti estimatori. Piacciono il suo approccio al lavoro e la sua umiltà. Quella di

rende la sfida di domani sera al Ferraris come qualcosa di assolutamente speciale. Perché il lavoro svolto 22 anni fa da Ventura quando prese in mano i blucerchiati (con Domenico Arnuzzo, altro storico cuore blucerchiato, nelle vesti di d.s.), è sotto molti aspetti simile a quello che Atzori ha dovuto mettere in atto quest’anno, per smaltire lo choc della caduta in B: dovevano ricostruire l’autostima dei giocatori. Nel ’99 i casi più eclatanti furono quelli di Pesaresi, Sgrò e Jovicic. Quest’anno, oltre a un ambiente da rivitalizzare, l’uomo da ricostruire nello spogliatoio era (al passato, perché si tratta di una missione compiuta), su tutti, Maccarone. Ora tocca a voi. Con una preghiera: domani fateci divertire.

y ultime

IL RIVALE A GENOVA

Gianluca Atzori è nato Collepardo (Frosinone) il 6 marzo 1971 ed era difensore, cresciuto nella Lodigiani e nel Torino dove ha vinto lo scudetto Primavera nel 1990-91. Ha debuttato tra i pro nel 1991 con la Ternana, poi ha giocato con Perugia, Reggina, Ravenna, Empoli e Palermo. Da allenatore ha guidato Ravenna, Catania, Reggina e ora Samp

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DOMANI A MARASSI, ORE 21

La Samp lancia il Fair Play Village Domani in avanti resta Maccarone BOGLIASCO (Ge) Atzori verso la riconferma di Maccarone al fianco di Bertani: l’unico dubbio riguarda la difesa, dove Padalino e Rispoli si giocano il posto di esterno destro. Ieri, alla presenza del d.g. della Lega di B, Paolo Bedin, Vittorio Garrone ha presentato il «Fair Play Village», Un’iniziativa unica in Italia che in 13 tappe, coinvolgendo 9 società, farà incontrare il giorno della gara tifosi sampdoriani ed avversari con un occhio anche ai sapori ed alla cultura del territorio. Per tutti, focaccia e pesto.

Torino, possibile ritorno al 4-3-3 Tifosi a Marassi dopo oltre 10 anni TORINO Ci sono gli infortuni, fra Ventura e la scelta del modulo. Il tecnico deve fare i conti con le assenze sulle corsie alte e potrebbe optare per il 4-3-3 come a Nocera. Oltre a Guberti, mancheranno Verdi (problema agli addominali) e Oduamadi. Quindi, oltre al titolare sicuro Stevanovic, restano Pagano e Surraco, che potrebbero fare staffetta. Intanto Marassi domani riaprirà i battenti per i tifosi granata 10 anni e mezzo dopo gli incidenti del 25 febbraio 2001 che portarono a mille diffidati in curva Maratona.

IL CASO

Sollievo Juve Stabia: è ritornato Savio Domani sera sono tre gli anticipi CASTELLAMMARE DI STABIA (Na) Savio Nsereko è tornato. Dopo aver inviato un certificato medico lunedì, il giocatore (scomparso alla vigilia della gara con il Brescia del 10 settembre), accompagnato dalla mamma e dal procuratore Bastianelli, ha incontrato la dirigenza della Juve Stabia spiegando le ragioni del suo allontanamento. Il club si è detto disponibile a perdonarlo e concedere a Savio un permesso per risolvere i problemi familiari. LA SITUAZIONE La classifica dopo 6 giornate: Padova, Brescia e Torino p. 14; Sampdoria, Grosseto e

Sassuolo 12; Livorno 11; Reggina e Verona 10; Pescara 9; Bari 8; AlbinoLeffe e Cittadella 7; Empoli e Varese 6; Nocerina 5; Crotone ( 1) e Modena 4; Juve Stabia ( 1) 3; Vicenza e Gubbio 2; Ascoli ( 7) 0. Prossimo turno: questa settimana ci sono tre anticipi e nessun posticipo in quanto il campionato sarà di scena anche mercoledì 5 4. Domani, ore 19 Crotone Vicenza. Ore 21 Sampdoria Torino e Varese Sassuolo. Sabato, ore 15 Bari Livorno, Cittadella Nocerina, Empoli Padova, Grosseto Ascoli, Gubbio Verona, Modena Brescia, Pescara AlbinoLeffe, Reggina Juve Stabia.

PRIMA DIVISIONE

Carpi, un severo esame con la Ternana Cremonese-Spezia la gara più delicata Questa la situazione in Prima divisione dopo 4 giornate e gli arbitri di domenica: GIRONE A Carpi e Como p. 10; Taranto ( 1) 9; Ternana e Tritium 7; Sorrento, Pisa e Avellino 6; Foggia e Pro Vercelli 5; Spal ( 2), Pavia e Monza 3; Benevento ( 6) 2; Lumezzane 1; Reggiana ( 2) e Foligno ( 1) 0; Viareggio ( 1) 1. Così domenica (ore 15): Avellino Sorrento: Barbeno di Brescia; Benevento Pro Vercelli: Aloisi di Avezzano; Como Foggia (lunedì, 20.45): Intagliata di Siracusa; Monza Pavia: Taioli di Cesena; Pisa Tritium: Penno di Nichelino; Reggiana Foligno: Peretti di Verona; Spal Lumezzane: Maresca di Napoli; Taranto Viareggio: Ros di Pordenone;

Ternana Carpi: Minelli di Varese. GIRONE B Pergocrema p. 12; Lanciano ( 1) 11; Trapani 9; Barletta 7; Cremonese ( 6), Triestina, Frosinone, Portogruaro e Carrarese 6; Siracusa ( 2) e Andria 5; Latina, Alto Adige e Spezia 4; Feralpi Salò 1; Prato e Bassano 0; Piacenza ( 4) 1. Così domenica (ore 15): Alto Adige Bassano: Spinelli di Terni; Barletta Latina: Saia di Palermo; Cremonese Spezia: Aureliano di Bologna; Feralpi Salò Siracusa: Marini di Roma; Frosinone Lanciano: Bindoni di Venezia; Portogruaro Piacenza: Abbattista di Molfetta; Prato Pergocrema: Ripa di Nocera; Trapani Andria: Coccia di San Benedetto; Triestina Carrarese: Oliveri di Palermo.


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SECONDA DIVISIONE girone A

RIMINI

0

TREVISO

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CASALE

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BORGO A BUGGIANO

1

5a giornata GIUDIZIO

Il Casale in volo grazie a Taddei L’Alessandria cambia tecnico Lo storico derby di domenica tra Casale e Alessandria è stato preceduto da un turno che ha già visto protagoniste, in modo diverso, le due gloriose squadre piemontesi: i nerostellati hanno vinto a Rimini con doppietta di Riccardo Taddei e sono soli in vetta, mentre l’Alessandria, al contrario, in mattinata ha esonerato il tecnico Di Petrillo e mandato in panchina Gigi Manueli, tecnico della Berretti (dovrebbe guidare i grigi anche domenica), che ha perso in casa con il Cuneo, ora terzo. Sale bene anche il Poggibonsi, pari in rimonta per Treviso e Giacomense. Da segnalare il debutto vincente di Giuliano Pennisi, presidente del Savona in attesa di nuovi soci.

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FONDI

0

VIBONESE

0

PAGANESE

1

VIGOR LAMEZIA

0

6a giornata

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MARCATORE Taddei al 35' p.t. e al 22' s.t. RIMINI (4-1-4-1) Scotti 6; Rosini 5 (dal 29’ s.t. Gasperoni s.v.), Mastronicola 6 (dal 15’ s.t. Monac 5,5), Zanetti 5, Vittori 6; M. Brighi 6; Onescu 6,5, Valeriani 5,5, Buonocunto 5,5, Baldazzi 6,5; Zanigni 5,5 (dal 45’ p.t. Gerbino Polo 5). (Semprini, A. Brighi, Palazzi, Deluigi). All. D’Angelo 5,5. CASALE (4-2-3-1) Adornato 7; Garrone 6, Gonnella 6,5, Vignati 6,5, Naglieri 6; Iannini 6,5, Gambadori 6; Siega 6,5, Taddei 8 (dal 40’ s.t. Ciccomascolo s.v.), Lillo 5 (dal 1’ s.t. Agnesina 6); Crocetti 6,5 (dal 15’ s.t. Curcio 6). (Pomat, Napoli, Peluso, Silvestri). All. Buglio 6,5. ARBITRO Pelagatti di Arezzo 5,5. NOTE spettatori 1.500 circa, incasso di quasi 8.000 euro. Ammoniti Crocetti, Garrone, Taddei, Adornato e Onescu. Angoli 10-2. (g.b.)

girone B

GIUDIZIO MARCATORI Rocchi (BaB) al 25’, Torromino (T) al 30’ s.t. TREVISO (4-3-1-2) Zattin 5; Cernuto 7, Biagini 6,5, Di Girolamo 6, Paoli 5,5 (dal 15’ s.t. Beccia 6); Maracchi 6,5, Giorico 7, Bandiera 5 (dal 10’ s.t. Spinosa 6); Torromino 6,5; Ferretti 6, Gallon 5 (dal 31’ s.t. Madiotto s.v.). (Sartorello, Stentardo, Visintin, Malacarne). All. Zanin 6. BORGO A BUGGIANO (4-4-2) Grandi 6; Tafi 6, Lorenzini 6, Mugelli 6,5, Checchi 5,5; Settepassi 5, Stella 6,5, Corsi 5, Di Crescenzo 5; Paganelli 6, Di Martino 5 (dal 10’ s.t. Rocchi 6,5). (Strambi, Castaldo, Maretti, Conte, Di Stefano, Santini). All. Colonnello 6. ARBITRO Vallorani di San Benedetto del Tronto 5,5. NOTE spettatori 1.000 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Mugelli e Biagini. Angoli 1-0. (g.p.z.)

Trasferte felici: ben 7 le vittorie Paganese sola ma con tensione Demolito il fattore campo: 7 vittorie in trasferta e solo 2 interne. La Paganese torna da sola in vetta, vincendo a Fondi e approfittando del pareggio della Vigor Lamezia (unico 0-0, nel derby con la Vibonese) e delle sconfitte del Perugia (in casa) e del Gavorrano; ma per la capolista non è solo festa, vista la tensione causata dalla sostituzione di Scarpa che, uscendo, avrebbe rivolto un gestaccio verso i tifosi, provocando una violenza reazione. Bel balzo del duo abruzzese Giulianova-L’Aquila. Spicca il 5-1 dell’Aprilia sul campo di un Celano in crisi. Debutto negativo per Claudio Gabellini, appena nominato presidente del Fano dopo il passaggio di quote a nuovi soci.

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GIUDIZIO MARCATORE L. Orlando al 33’ p.t. FONDI (4-4-2) Gasparri 6,5; Pacini 6, Palumbo 6, Dionisio 5,5, Bennardo 5; Konate 5,5, Cucciniello 6,5, Tamasi 6 (dal 27’ s.t. Formuso 6,5), Merlonghi 5,5 (dal 12’ s.t. Vaccaro 6,5); Bernasconi 6,5, Ricciardo 5 (dal 1’ s.t. Alleruzzo 6). (Mezzacapo, Iovinella, Chiarini, Finocchiaro). All. Parisella 6. PAGANESE (4-2-4) Petrocco 6,5; Loiacono 6, Fusco 6, Rinaldi 6,5, Agresta 6 (dal 12’ s.t. Errico 6); Tricarico 7, Giglio 6,5; Neglia 5,5 (dal 12’ s.t. Galizia 6), L. Orlando 7, Fava 6,5, Scarpa 6,5 (dal 29’ s.t. Russo 6). (Robertiello, Sicignano, F. Orlando, Sicigliano). All. Malafronte 6 (Grassadonia squalificato). ARBITRO Bietolini di Firenze 6. NOTE spettatori 400 circa, incasso n.c. Espulso L. Orlando al 49’ s.t.; amm. Fusco, Merlonghi, Loiacono, Alleruzzo e Bernasconi. Angoli 5-3. (v.a.)

GIUDIZIO

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VIBONESE (4-4-2) De Filippis 6,5; Benincasa 6, Salvatori 5,5, Caridi 6, Cosentino 6,5; Mazzetto 6,5, Cosenza 7, Corapi 6 (dal 46’ s.t. Vitale s.v.), Borghetto 6 (dal 12’ s.t. Saturno 6); Doukura 6 (dal 35’ s.t. De Francesco 6), Puntoriere 5,5. (Saraò, Petrucci, Mercuri, Dominici). All. Viola 6. VIGOR LAMEZIA (4-2-3-1) Forte 6; Sinicropi 6,5, Marchetti 6,5, Gattari 6, Bonasia 6; Giuffrida 6,5, Cerchia 6; Erbini 5,5 (dal 15’ s.t. Romero 6), Mangiapane 5,5 (dal 28’ s.t. Rondinelli 6), Mancosu 5,5; De Luca 5,5 (dal 27’ s.t. Lattanzio 6,5). (Calderoni, Cane, Visone, Sbravati). All. Costantino 6. ARBITRO Soricaro di Barletta 6,5. NOTE spettatori 800 circa, incasso di quasi 3.800 euro. Ammoniti Giuffrida, Mangiapane, Mancosu, Cosentino, Salvatori, De Luca e Rondinelli. Angoli 1-2. (mi.fa.)

LECCO

2

ALESSANDRIA

1

POGGIBONSI

1

MONTICHIARI

2

NORMANNA

0

MILAZZO

0

PERUGIA

0

ISOLA LIRI

1

GIACOMENSE

2

CUNEO

2

PRO PATRIA

0

VALENZANA

1

GIULIANOVA

2

L’AQUILA

1

ARZANESE

1

GAVORRANO

0

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GIUDIZIO MARCATORI Fabbro (L) al 12’ p.t.; Paci (G) al 4’, Temelin (L) al 22’, Scaioli (G) al 35’ s.t. LECCO (4-3-1-2) Durandi 5,5; Castelnuovo 6, Ischia 5, Marietti 5, Maiese 5,5; Garzon 6 (dal 27’ s.t. Pizzuti s.v.), Rebecchi 6,5, Galli 6,5; Viviani 6 (dal 42’ s.t. Mattaboni s.v.); Temelin 6,5, Fabbro 5,5 (dal 36’ s.t. Fall s.v.). (Perucchini, Gatti, Conti, Suriano). All. Magni-Delpiano 6. GIACOMENSE (4-4-2) Poluzzi 5,5; Minardi 5,5, De March 5,5, Sirri 5 (dal 1’ s.t. Paci 6,5), Parenti 5; Mandorlini 6 (dal 35’ s.t. Ferrara s.v.), Caciagli 5,5 (dal 25’ s.t. Staffolani 5,5), Lodi 6, Tanaglia 6; Dal Rio 6, Scaioli 6,5. (Pavanello, Cenerini, Ortolan, Lamenza). All. Gadda 6,5. ARBITRO Abisso di Palermo 5. NOTE spettatori 600 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Sirri, Parenti, Ischia, Lodi, Staffolani, Rebecchi e Dal Rio. Angoli 6-3. (m.v.)

GIUDIZIO MARCATORI Degano (A) al 26’ p.t.; Cristini (C) al 16’, Fantini (C) al 37’ s.t. ALESSANDRIA (4-4-2) Servili 6; Ciancio 6, Viviani 5,5, Cammaroto 6, Barbagli 6 (dal 43’ s.t. Pandiani s.v.); Cuneaz 5,5 (dal 28’ s.t. Simeoni 5), Segarelli 6 (dal 31’ s.t. Menassi s.v.), Roselli 6, Degano 6; Artico 6, Martini 5,5. (De Marco, Procida, Miceli, Motta). All. Manueli 6. CUNEO (4-3-1-2) Pascarella 6; Donida 6, Carretto 6 (dal 23’ s.t. Sentinelli 6), Ferri 6, Cintoi 5,5; Di Quinzio 6, Longhi 6,5, Cristini 6; Lodi 6 (dal 10’ s.t. Garavelli 6; dal 32’ s.t. Gentile s.v.); Fantini 6,5, Ingari 6. (Negretti, Passerò, Galfrè, Varricchio). All. Rossi 6,5. ARBITRO Bellutti di Trento 6. NOTE spettatori 1.200 circa, incasso di 8.939 euro. Ammoniti Segarelli, Viviani, Roselli, Cintoi e Carretto. Angoli 4-3. (n.p.)

GIUDIZIO

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MARCATORE Dal Bosco al 5’ p.t. POGGIBONSI (4-4-2) Sportiello 6,5; Mugnaini 6, Dierna 6, Cirina 6,5, Bronchi 6; Boldrini 6,5, El Kamch 6, Giunchi 6, Settembrini 6 (dal 12’ s.t. Moscarino 5,5); Dal Bosco 6,5 (dal 14’ s.t. Pera 5,5), Falomi 5,5. (Gori, Malquori, Cutrupi, Zane, Bigeschi). All. Fraschetti 6,5. PRO PATRIA (4-3-1-2) Frasca 6; Bonfanti 6, Nossa 5,5, Polverini 5,5, Pantano 6; Bruccini 6, Cortesi 5,5, Mora 5,5 (dal 25’ s.t. Artaria 6); Giannone 5,5 (dal 21’ s.t. Dalla Costa 6); Cozzolino 6, Serafini 6. (Andreoletti, Botturi, Taino, Ghidoli, Siano). All. Cusatis 5,5. ARBITRO Martinelli di Roma 6. NOTE spettatori 350 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Mugnaini, El Kamch, Mora, Bruccini e Nossa. Angoli 4-6. (e.p.)

GIUDIZIO MARCATORI Murano (M) al 6’, Chiazzolino (V) al 19’, Dimas (M) al 25’ s.t. MONTICHIARI (4-4-2) Polizzi 6,5; Verdi 6,5, Antoniacci 7, Bettenzana 5,5, Filippini 7; Muchetti 7, Zanola 6,5 (dal 34' s.t. Del Padrone s.v.), Filiciotto 5,5 (dal 14' s.t. Ruta 6), Talato 6; Dimas 7,5, Florian 5 (dal 1' s.t. Murano 6,5). (Gambadella, Galeone, Sogliuzzo, Mastroianni). All. Ottoni 7. VALENZANA (3-4-3) Serena 6,5; Lorusso 6, Della Maggiora 6, Serao 7; Enrico 6 (dal 10' s.t. Capellini 6), Prandi 5,5 (dal 1' s.t. Chiazzolino 6,5), Berselli 6,5, Montanari 5; Franciosi 5,5, Miracoli 6, Righini 5,5 (dal 17' s.t. Uggeri 5,5). (Stillo, Manfredi, Crescente, Pagan). All. Rossi 6. ARBITRO Borriello di Mantova 7. NOTE spettatori 150 circa, incasso nc. Espulso Dalla Maggiora al 43' s.t.; amm. Verdi, Filippini, Bettenzana, Talato, Ruta e Lorusso. Angoli 7-2. (n.s.)

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GIUDIZIO MARCATORE Giglio al 2’ p.t. MILAZZO (4-3-1-2) Croce 6; Di Pasquale 6, Benci 6, Strumbo 6 (dal 32' p.t. Pepe 6,5), Quintoni 6; Cuomo 6,5, Bucolo 6,5, Fiore 6,5; Proietti 6; Scalzone 5 (dal 1' s.t. Spilabotte 6), Malafronte 5,5 (dal 14’ s.t. Mangiacasale 6). (Taranto, Cucinotta, N’ze, Simonetti). All. Amura 6. L’AQUILA (4-4-2) Testa 6,5; Simoncini 6, Garaffoni 6, Ruggiero 6, Blaiotta 6 (dal 41’ s.t. Campinoti s.v.); Improta 7 (dal 20’ s.t. Capparella 6), Agnello 6, Carcione 6, Piccioni 6; Giglio 6,5 (dal 42’ s.t. Pianese s.v.), Colussi 5,5. (Modesti, Prizio, Cunzi, Battistelli). All. Ianni 6. ARBITRO Fanton di Lodi 5. NOTE spettatori 300 circa, incasso non comunicato. Espulso il tecnico Ianni al 44’ s.t.; ammoniti Strumbo, Proietti, Ruggiero, Bucolo, Garaffoni e Di Pasquale. Angoli 2-2. (a.i.)

GIUDIZIO MARCATORI D’Aniello al 18’, Morga su rigore al 26’ p.t. NORMANNA (4-4-2) Gragnaniello 5,5; Letizia 5, Castaldo 5, Campanella 5, Diana 5; Petagine 6, Marano 5,5, Marzocchi 5 (dal 2’ s.t. Vecchione 5,5), Sorrentino 6 (dal 18’ s.t. Varsi 5,5); Longobardi 5,5 (dal 39’ s.t. Pisani s.v.), Varriale. (Russo, M. Carbonaro, Piccirillo, Zolfo). All. Romaniello 5,5. GIULIANOVA (4-3-3) Merletti 6; Cavasinni 6,5, Terrenzio 6, Testoni 6, Bruno 6,5; Di Michele 6 (dal 34’ s.t. Palandrani s.v.), D’Aniello 7, D’Alessandro 6,5; Giustini 6 (dal 23’ s.t. Valori 5,5), Morga 6,5, Pirelli 6 (dal 4’ s.t. P. Carbonaro 6). (Sorrentino, Della Penna, Addazii, Picone). All. De Patre 6. ARBITRO Magnani di Frosinone 6. NOTE spettatori 400 circa, incasso nc. Esplusi Castaldo al 24’ s.t. e Campanella al 39’ s.t.; ammoniti Castaldo, Di Michele, Vecchione, Campanella e Castaldo. Angoli 3-2. (g.ar.)

GIUDIZIO

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MARCATORE Imparato al 32’ s.t. PERUGIA (4-2-3-1) Giordano 6; Anania 5,5, Cacioli 6, Borghetti 6, Pupeschi 5,5; Carloto 5, Borgese 6 (dal 12’ s.t. Benedetti 6); Margarita 5 (dal 24’ s.t. Bueno 5), Clemente 6, Sansotta 5 (dal 5’ s.t. Curti 5); Gucci 5. (Despucches, Russo, Mocarelli, Rosi). All. Battistini 5. ARZANESE (4-2-3-1) Fiory 6,5; Castellano 6,5, Salvati 6,5, Imparato 7, Riccio 6,5; Gori 6,5 (dal 24’ s.t. Perna 6), Manzo 6,5; Improta 6,5, Incoronato 6,5 (dal 19’ s.t. Fragiello 6,5), Sandomenico 6,5 (dal 16’ s.t. Tarascio 6); Carotenuto 7. (Parisi, Tommasini, Esposito, Mascolo). All. Fabiano 7. ARBITRO Casaluci di Lecce 6,5. NOTE spettatori 2.500 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Salvati, Improta, Tarascio, Cacioli e Clemente. Angoli 6-5. (a.m.)

GIUDIZIO MARCATORE Martinelli su rigore al 15’ p.t. ISOLA LIRI (4-3-3) Coletti 6; Sperati 6, Di Baia 6,5, Martinelli 6,5, Tortosa 6; Falco 6,5, Costanzo 6 (dal 5’ s.t. Ventura 6,5), Lucchese 6,5; Morleo 6 (dal 35’ s.t. Conte s.v.), Caira 6,5 (dal 20’ s.t. Bianchini 6), Improta 5. (Mariosi, Ferrara, Paloni, Di Lullo). All. Nardone 6,5 (Grossi squalificato). GAVORRANO (4-3-1-2) Addario 6; Tognarelli 6,5, Dascoli 5, Miano 4,5, Menichetti 5,5; Manzo 6, Galbiati 6,5, Nicoletti 6 (dal 29’ s.t. Germani 6); Lo Sicco s.v. (dal 17’ p.t. Alderotti 6); Fioretti 5, Nocciolini 5 (dal 18’ s.t. Pulina 6). (Santandrea, Sgambato, Nencioli, Masini). All. Pagliuca 6,5. ARBITRO De Maeo di Foggia 6. NOTE spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Dascoli, Galbiati, Lucchese, Fioretti, Costanzo, Fioretti e Pulina. Angoli 0-3. (g.p.)

BELLARIA

0

SAVONA

1

MANTOVA

0

RENATE

2

FANO

1

EBOLITANA

2

CHIETI

1

CELANO

1

SANTARCANGELO

0

SAN MARINO

0

ENTELLA

0

SAMBONIFACESE

0

CATANZARO

2

CAMPOBASSO

0

NEAPOLIS

2

APRILIA

5

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GIUDIZIO BELLARIA (4-3-1-2) Venturi 6; Buda 6, Bamonte 6, Fantini 6, Sonzogni 6; Morena 5,5 (dal 30' s.t. Scarponi s.v.), Forte 6,5, Mariani 5,5; Rolandone 6 (dal 20' s.t. Briglia s.v.); De Cenco (dal 42' s.t. Fioretti s.v.), Turchetta 6,5. (Renna, Martinelli, Luppi, Alberani). All. Campedelli 6. SANTARCANGELO (4-2-3-1) Nardi 6; Bacchiocchi 5,5, Arrigoni 6,5, Gregorio 6, Locatelli 5,5; Obeng 6,5, Bazzi 6 (dal 32' s.t. Bezzi s.v.); Baldinini 6, Lodovisi 5,5 (dal 10' s.t. Tonelli 5,5), Graziani 6; Scotto 5 (dal 23' s.t. Gavoci 5). (Bicchiarelli, Fabbri, Caidi, Del Pivo). All. Angelini 6. ARBITRO Todaro di Vicenza 5. NOTE spettatori 600 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Bazzi, De Cenco e Baldinini. Angoli 4-2. (a.p.)

GIUDIZIO

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MARCATORE Cazzamalli al 17' s.t. SAVONA (4-3-3) Aresti 6; Praino 6, Antonelli 6,5, Belotti 6, Marconi 6; Cazzamalli 7, Buglio 6, Gelfusa 6 (dal 41' s.t. Terzoni s.v); Mezgour 5,5 (dal 6' s.t. Bottiglieri 6,5), Rossi 6, Pellini 6 (dal 1' s.t. De Martis 6,5). (Maragna, Materazzo, Giorgione, Cattaneo). All. Corda 6,5. SAN MARINO (4-3-2-1) Migani 6; Pelagatti 6 (dal 32' s.t. Villanova 4), Fogacci 6, Ferrero 6, Crivello 6,5; Pigini 6,5 (dal 20' s.t. Pieri 6), Loiodice 6, Amantini 6,5; Lapadula 7, Poletti 6 (dal 31' p.t Sorbera 6); D'Antoni 5,5. (Russo, Del Duca, Magnanelli, Scicchitano). All. Petrone 6. ARBITRO Reni di Pistoia 6,5. NOTE spettatori 500 circa, incasso di quasi 3.000 euro. Espulso Villanova al 36' s.t.; ammoniti Pellini, Bottiglieri, Cazzamalli, D'Antoni e Lapadula. Angoli 3-8. (o.ste.)

CLASSIFICA

RISULTATI

SQUADRE

ALESSANDRIA-CUNEO BELLARIA-SANTARCANGELO LECCO-GIACOMENSE MANTOVA-ENTELLA MONTICHIARI-VALENZANA POGGIBONSI-PRO PATRIA RENATE-SAMBONIFACESE RIMINI-CASALE SAVONA-SAN MARINO TREVISO-BORGO A BUGGIANO

PT

CASALE

PARTITE RETI G V N P F S 12 5 4 0 1 11 5

GIACOMENSE

11 5 3 2 0 11 6

TREVISO

11 5 3 2 0 8 4

CUNEO

10 5 3

1

1 10 7

POGGIBONSI

10 5 3

1

1

MONTICHIARI

9 5 3 0 2 6 4

BORGO BUGGIANO

8 5 2 2

1

8 6 8 5

SAVONA (-1)

8 5 3 0 2 5 5

ENTELLA

7 5 2

1

2 5 6

SANTARCANGELO

7 5 2

1

2 6 4

BELLARIA

7 5 2

1

2 4 6

RIMINI

6 5 2 0 3 5 5

MANTOVA

6 5

1

3

VALENZANA

4 5

1

1 3 4 5

RENATE

4 5

1

1 3 3 4

SAN MARINO

4 5

1

1 3 7 9

1

6 9

ALESSANDRIA (-2)

4 5 2 0 3 6 9

SAMBONIFACESE

3 5

LECCO

2 5 0 2 3 4 8

PRO PATRIA (-3)

1

5

1 1

0 4 5 11 1 3 4 8

U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE

+

GIUDIZIO MANTOVA (4-4-2) Bellodi 6; Bertin 6,5 (dal 22’ s.t. Girelli 5,5), Caruso 6,5, Fonte 6, Bersi 6,5; Colonetti 6 (dal 35’ s.t. Vignali s.v.), Pettarin 6, Spinale 6, Cinque 6; Nohman 5,5 (dall’11’ s.t. Del Sante 5,5), Franchi 6. (Portesi, Albanese, Burato, G. Graziani). All. A. Graziani 6,5. ENTELLA (4-5-1) Paroni 6; Falcier 6, Bertoli 6, Villagatti 6, Talignani 6; Staiti 6,5 (dal 2’ s.t. Favret 5,5), Volpe 6,5, Musso 6 (dall’11’ s.t. Ciarcià 5,5), Hamlili 5,5, Rosso 6 (dal 31’ s.t. Lenzoni s.v.); Lazzaro 5,5. (Otranto, Zampano, Russo, Dolce). All. Prina 6. ARBITRO Giovani di Grosseto 5,5. NOTE spettatori 1.800 circa, incasso di 12.339 euro. Ammoniti Hamlili e Falcier. Angoli 6-1. (m.b.)

1-2 0-0 2-2 0-0 2-1 1-0 2-0 0-2 1-0 1-1

PROSSIMO TURNO DOMENICA 2 OTTOBRE, ORE 15 CASALE-ALESSANDRIA CUNEO-LECCO ENTELLA-MONTICHIARI MANTOVA-BELLARIA POGGIBONSI-RIMINI PRO PATRIA-BORGO A BUGGIANO SAMBONIFACESE-SAVONA SAN MARINO-GIACOMENSE SANTARCANGELO-RENATE VALENZANA-TREVISO

MARCATORI 7 RETI Taddei (Casale). 3 RETI Martini (Alessandria); Paganelli (2) e Rocchi (Borgo a Buggiano); Rosso (Entella); Paci (Giacomense); Dal Bosco (Poggibonsi); Lapadula (San Marino); Perna (3, Treviso); Miracoli (Valenzana).

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GIUDIZIO MARCATORI Ghezzi al 32’ p.t.; Mazzini al 13’ s.t. RENATE (4-3-1-2) Pisseri 6,5; Adobati 6,5, Gavazzi 6, Bergamini 6, Ferrari 6 (dal 15’ s.t. Gaeta 5,5); Gualdi 6,5, Cavalli 6, Mastrototaro 6; Battaglino 6; Ghezzi 6,5 (dal 36’ s.t. Morotti s.v.), Mazzini 6,5 (dal 15’ s.t. Cerea 5,5). (Lenzi, Carminati, Valerio, Capogna). All. Magoni 6,5. SAMBONIFACESE (4-4-2) Bonato 6; Moretto 5, Dal Degan 5, Orfei 5,5, Viskovic 5,5; Marianeschi 6, Carlini 5 (dal 7’ s.t. Caldana s.v.; dal 21’ s.t. Caraceni 5,5), Creati 5,5, Montagnani 5,5; Brighenti 6, Zanetti 5,5 (dal 17’ s.t. Faccini 5,5). (Nardoni, Milani, Ruggeri, Beccaria). All. Carnovelli 6. ARBITRO Cangiano di Napoli 6. NOTE spettatori 100 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Ferrari, Gavazzi, Bergamini e Creati. Angoli 3-3. (f.c.)

REGOLAMENTO

Sei promozioni e 9 retrocessioni con nuovi playout Salgono direttamente in Prima divisione le prime due classificate dei rispettivi gironi, più le due vincenti dei playoff: sono ammessi terza, quarta, quinta sesta e lo svolgimento è il solito. Scendono in Serie D 9 squadre: direttamente le ultime tre dei due gironi (sei in totale), le altre tre dopo i nuovi playout con quattro squadre. COPPA ITALIA I sorteggi della fase finale di Coppa Italia di Lega Pro avranno luogo domani nella sede della Lega Pro a Firenze.

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GIUDIZIO MARCATORI Carboni (C) al 34’, Marolda (F) al 47’ p.t.; Masini (C) al 2’ s.t. FANO (4-4-2) Orlandi 6; Amaranti 6,5, Cossu 5,5 (dal 38’ s.t. Forabosco s.v.), Mucciarelli 6, Misin 5,5 (dal 25’ s.t. Angelelli 5,5); Colombaretti 6, Ruscio 6, Zebi 5, Piccoli 6,5; Morante 5 (dal 18’ s.t. Bartolini 5), Marolda 6,5. (Beni, Bartolucci, Raparo, Di Stefano). All. Baldassarri 6. CATANZARO (3-4-3) Mengoni 7; Narducci 6, Accursi 6, Ricciardi 6 (dal 30’ p.t. Bruzzese 6,5); Mariotti 6, Corso 6,5, Maisto 7, Squillace 6; Esposito 5,5 (dal 39’ p.t. Romeo 6), Masini 7, Carboni 6,5 (dal 25’ s.t. Basile 6). (Scerbo, Maita, Mannone, Figliomeni). All. Cozza 7. ARBITRO Colarossi di Roma 5,5. NOTE spettatori 400 circa, incasso di quasi 3.200 euro. Espulso il tecnico Cozza al 35’ s.t.; ammoniti Esposito, Maisto, Accursi e Mucciarelli. Angoli 7-4. (g.f.)

GIUDIZIO MARCATORI D’Ancona al 6’ p.t.; Sekkoum su rigore al 48’ s.t. EBOLITANA (4-4-2) Nicastro 6; Esposito 6,5, Servi 6,5, Astarita 6,5, Giudice 6,5; Capasso 6,5 (dal 27’ s.t. Corsino 6), Toscano 6,5, Sekkoum 6,5, Izzo 6,5; Broso 6 (dal 42’ s.t. Perrino s.v.), D’Ancona 6,5. (Zotti, Colella, De Pascale, Gaveglia, Venneri). All. Giacomarro 6,5. CAMPOBASSO (4-3-3) Iuliano 6,5; Modica 5,5, Altobello 6,5, Scudieri 6, Esposito 5,5; Giannattasio 5 (dal 1’ s.t. Cenciarelli 5,5), Quadri 5,5, Forgione 5 (dal 24’ s.t. Cruz 5,5); Todino 5, Balistreri 5, D’Anna 5 (dall’11’ s.t. Masullo 5). (Falcone, Capitani, Fatticcioni, Cirillo). All. Provenza 5. ARBITRO Fiore di Barletta 6,5. NOTE spettatori 500 circa, incasso di quasi 1.500 euro. Ammoniti D’Ancona, Astarita, Quadri e Iuliano. Angoli 2-0. (e.v.)

CLASSIFICA

RISULTATI

SQUADRE

CELANO-APRILIA CHIETI-NEAPOLIS EBOLITANA-CAMPOBASSO FANO-CATANZARO FONDI-PAGANESE ISOLA LIRI-GAVORRANO MILAZZO-L'AQUILA NORMANNA-GIULIANOVA PERUGIA-ARZANESE VIBONESE-VIGOR LAMEZIA ha riposato MELFI

PT

PAGANESE

PARTITE RETI G V N P F S 15 6 5 0 1 10 4

VIGOR LAMEZIA

14 6 4 2 0 6 2

GAVORRANO

12 6 4 0 2 12 7

PERUGIA

12 6 4 0 2 11 7

GIULIANOVA

12 6 4 0 2 7 4

L'AQUILA

12 6 3 3 0 5 2

CATANZARO

11 5 3 2 0 8 3

ARZANESE

11 6 3 2

1 10 8

CAMPOBASSO

10 6 3

1

2 5 4

CHIETI

7 5 2

1

2 8 7

NEAPOLIS

7 6

4

1

NORMANNA

6 5 2 0 3 3 8

ISOLA LIRI (-2)

5 5 2

1

APRILIA

5 5

1

2 2 5 4

EBOLITANA

5 6

1

2 3 5 7

FONDI

4 6

1

1

MELFI (-2)

3 5

1

2 2 2 4

VIBONESE

3 6 0 3 3 4 9

FANO (-2)

2 6

MILAZZO

2 6 0 2 4 2 7

CELANO

1

1

1

6 0

1

7 9

2 8 5

4 5 9

4 4 7

1 5 2 12

U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE

+++

GIUDIZIO MARCATORI Pellecchia (N) al 13’ p.t.; Berardino (C) al 37’, Moxedano (N) al 42’ s.t. CHIETI (4-2-3-1) Feola 5,5; Bigoni 6, Gialloreto 6, Pepe 6, Malerba 6; Amadio 6 (dal 15’ s.t. Villa 6), Cardinali 6; Rossi 5,5 (dal 25’ s.t. Gammone 6), Sabbatini 5,5 (dal 1’ s.t. Rosa 6,5), Berardino 7; Lacarra 5. (D’Ettorre, Petroni, Del Pinto, Anastasi). All. Paolucci 6. NEAPOLIS (3-4-3) Errichiello 6; Esposito 6, Bianchi 6, Allocca 6; Moscarino 6, Barone 6, Marinucci Palermo 6,5, Terracciano 6 (dal 22’ s.t. Cancelli 6); Moxedano 7, Pastore 6 (dal 28’ s.t. Bonanno 6), Pellecchia 6,5 (dal 39’ s.t. Foggia s.v.). (Ambrosio, Oliva, Monticelli, De Falco). All. Castellucci 6. ARBITRO Ferrari di Mestre 5,5. NOTE spettatori 1.000 circa, incasso nc. Espulso Lacarra al 22’ p.t.; amm. Terracciano, Bigoni, Pastore, Errichiello, Marinucci Palermo, Villa, Esposito e Gialloreto. Angoli 4-4. (g.l.)

1-5 1-2 2-0 1-2 0-1 1-0 0-1 0-2 0-1 0-0

PROSSIMO TURNO DOMENICA 2 OTTOBRE, ore 15 APRILIA-VIBONESE ARZANESE-CELANO (ad Aversa) CAMPOBASSO-FANO CATANZARO-CHIETI GAVORRANO-MILAZZO GIULIANOVA-PERUGIA L'AQUILA-FONDI MELFI-ISOLA LIRI NEAPOLIS-NORMANNA VIGOR LAMEZIA-PAGANESE riposa EBOLITANA

MARCATORI 9 RETI Fioretti (3, Gavorrano). 6 RETI L. Orlando (Paganese); Clemente (1, Perugia). 4 RETI Balistreri (2, Campobasso); Carboni (1, Catanzaro); Morga (2, Giulianova)

+++

GIUDIZIO MARCATORI Foderaro (A) al 14', Ceccarelli (A) al 18’ p.t.; Ceccarelli (A) al 15', A. Croce (C) su rigore al 16', Foderaro (A) al 22' e al 24' s.t. CELANO (4-3-3) Liverani 4; Furno 4,5, Ciolli 4,5, Bianciardi s.v. (dal 16' p.t. D'Angelo 4,5), Olivieri 4; Barbetti 4,5, Marfia 4,5, Gentile 4,5 (dal 1' s.t. Dema 5); Visciglia 4,5 (dal 1' s.t. Luzi 5), A. Croce 5, Sabatini 4,5. (Agostini, Mascioli, Granaiola, Carosone). All. Facciolo 5. APRILIA (4-3-2-1) Bifulco 6; Gomes 6, Pinna 6, Aquino 6 (dal 7' s.t. G. Esposito 5,5), Crialese 6; Criaco 6,5, M. Croce 6 (dal 29' s.t. V. Esposito s.v.), Cruciani 6,5; Foderaro 8, Di Libero 6,5; Ceccarelli 8. (Rizzardi, Salese, Siclari, Iovene, Buonaiuto). All. Vivarini 7. ARBITRO Giallanza di Catania 6. NOTE spettatori 200 circa, incasso di quasi 2.500 euro. Ammoniti Cruciani, Marfia, Barbetti e Dema. Angoli 2-3. (g.a.)

SERIE D

Teramo: 3 gare in campo neutro e a porte chiuse Il giudice sportivo della serie D ha squalificato per tre giornate (con obbligo di giocare a porte chiuse e 3.000 euro di ammenda) il campo del Teramo, per il lancio di petardi avvenuto domenica sul campo della Renato Curi, che tra l’altro hanno costretto un giocatore di casa ad essere ricoverato in ospedale. Inoltre il giudice ha preso atto dei reclami di Venezia, Tuttocuoio, Sansovino e Renato Curi. Da segnalare, tra gli allenatori squalificati per due giornate, anche Pasquale Luiso (Sora).


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BASKET LA VISITA DELLA SUPERSTAR

d

HA DETTO

S Le figlie «Hanno 8 e 5 anni e hanno già la voglia di vincere che ho io. Stanno imparando l’italiano, è molto importante. Vorrei comprare una casa qui»

S D’Antoni «Quando ero un bambino e vivevo in Italia, Mike era un mito. La cosa che mi ricordo più di lui? Facile, i moustaches, i suoi baffoni...»

S P. Gasol «All’Olimpiade di Londra? Ci sarò sicuramente. Pau mi ha subito scritto quando ha vinto l’Europeo con la Spagna, ora dobbiamo vincere noi Usa ai Giochi»

MASSIMO ORIANI MILANO

Kobe Bryant arriva in Gazzetta e l’ingresso è da rock star: maglietta gialla della Nike, pendaglio con crocifisso, occhiali da sole scuri, che però si toglie subito. E il ghiaccio si scioglie in un attimo. Forse non si sente nel mirino di tutti come quando è a casa sua, può permettersi di rilassarsi, di abbassare un po’ la guardia. Ne nasce un dialogo spontaneo, divertente, mai scontato. E, soprattutto, solo in italiano, lingua che il figlio di Jellybean, cresciuto tra Reggio Emilia, Pistoia e Reggio Calabria, maneggia ancora con grande padronanza. Il filmato con cui viene omaggiato ne ricorda le gesta, quando ancora ragazzino mise piede per la prima volta su un parquet pro’. La vittoria nella gara delle schiacciate del 1997, i cinque anelli con i Lakers, tanti momenti di una carriera leggendaria, a ritmo di rap. La notizia Da buon showman

non aspetta molto per rivelare la vera notizia della giornata: «Io alla Virtus Bologna? E’ molto probabile (in realtà dice possibile, ndr.) che venga. Giocare in Italia è un sogno e questa opportunità che mi è stata offerta può trasformarlo in realtà. Stiamo parlandoci». E’ una conferma clamorosa, che sta quindi per premiare il lavoro ai fianchi di Claudio Sabatini (dell’ultima offerta potete leggere qui accanto). La chiacchierata, perché di quello si è trattato, scivola via tra battute e sorrisi in un clima rilassato e casalingo. E i temi toccati sono davvero tanti. L’Italia «Per me rappresenta tutto. Il sogno di giocare in Nba è iniziato qui. In Italia ho imparato le basi di questo sport, quando sono arrivato negli Stati Uniti sapevo già tirare, tagliare senza la palla, conoscevo i fondamentali, ero in vantaggio su tutti i miei coetanei. Tornare qui è un onore, ho molto affetto per il vostro Paese». L’italiano «Non è facile tenerlo

S R. Artest «Prima che giocasse con noi a L.A., era il più duro da affrontare. Lo chiamerò Metta World Peace? Sicuramente, ora è il suo nome»

allenato perché non ho nessuno con cui parlarlo. A volte con mia sorella. Vujacic (sloveno ex Lakers che ha giocato a Udine, ndr.)? Non capisce niente, italiano, serbo o inglese che sia. Scherzo, è come un fratello per me».

Kobe Bryant, 33 anni, guardia dei Lakers con cui ha vinto cinque titoli Nba BOZZANI

Kobein

IN VISITA AL NOSTRO GIORNALE, LA STELLA DEI LOS ANGELES LAKERS CONFERMA LA CLAMOROSA TRATTATIVA CON LA VIRTUS DI SABATINI «GIOCARE IN ITALIA È UN SOGNO CHE POTREBBE DIVENTARE REALTÀ»

«Io a Bologna? È molto probabile» Lakers, quando avevo solo 17 anni, mi ha insegnato davvero molto».

perché non ero capace ma avevo le braccia lunghe. Chi se la cava davvero con il soccer è Steve Nash».

Tifo «Da ragazzino quan-

do vivevo in Italia facevo il tifo per la squadra dove giocava mio papà».

La sua evoluzione «Ora non sal-

to come a 20 anni. Devo pensare di più, studiare gli avversari, capire come arrivare nei punti del campo dove rendo di più».

Materazzi E, a Phil Jackson «E’ il

Maestro Zen, io sono l’opposto, sempre carico di energia, con tanta voglia di fare, di agire, mentre lui è più cerebrale. Ma ora che si è ritirato sono io a dover fare il saggio, quello che medita (e con le braccia assume la classica posizione yoga, ndr.)». Jerry West «Parla poco, ma

quando lo fa dice cose importanti. Ha un grandissimo spirito competitivo. L’ho conosciuto appena arrivato ai

proposito di tifo, Marco Materazzi, che gli siede accanto, gli regala una maglia dell’Inter con il numero 24 e la scritta Kobe sulle spalle. Ma Kobe non si nasconde, e quando qualcuno lo invita a rivelare la sua fede calcistica, confessa: «Sono milanista... Da bambino mi piacevano tantissimo Van Basten, Gullit e Rijkaard. In Italia mi facevano giocare solo in porta,

La preparazione «Sono uno stu-

dente del gioco, mi piace guardare i filmati sugli avversari. Questo non è un lavoro, è un divertimento». I compagni ideali «Non ho dubbi: come centro Hakeem Olajuwon, come play Magic Johnson. E poi Michael Jordan, mi piacerebbe sfidarlo in allenamento tutti i giorni». L’avversario più difficile «Car-

melo Anthony. E’ forte fisicamente, grosso, ha talento, pochi attaccano il canestro come lui sapendo però tirare bene an-

che in sospensione». Gli azzurri in Nba «Con loro è sicuramente cresciuta la considerazione del basket italiano. Sono tre contro cui devi preparare la partita, non puoi limitarti a dire "marcali"». Il più forte dei tre «Dipende da

come li fanno giocare. Mi sembra che Bargnani sia quello che gode di maggiore libertà». L’ultimo tiro «Perché la gente lo affiderebbe a me? Perché non ho paura di sbagliare. Se segno bene, altrimenti sarà per la prossima volta. Comunque sarebbe sempre un tiro da fuori. Se entri magari non ti fischiano fallo... E poi ne avrò presi migliaia in vita mia. Ne faccio 500 al

il Film Dalla Gazzetta al Nike Stadium e il bagno di folla al Sempione L’abbraccio Con l’amico d’infanzia Ad accogliere Kobe in Gazzetta, c’era anche Christopher Ward, amico d’infanzia dei tempi di Reggio Emilia BOZZANI

La maglia «Ma io sono milanista...» Marco Materazzi gli ha regalato la maglia n. 24 dell’Inter. Kobe ha però confessato la sua fede rossonera BOZZANI


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Gazzetta giorno solo in allenamento».

mie figlie stanno già imparando l’italiano».

La partita indimenticabile «Ga-

ra-7 delle finali 2010 contro Boston, perché sono stato capace di trovare il modo per vincerla anche se quella sera non mi entrava un tiro (chiuse con 6/24 dal campo, ndr.)». Dopo il ritiro «Io allenatore? As-

solutamente no, non ho la pazienza necessaria». La residenza «Mi piacerebbe

prendere una casa in Italia. Le

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LA TRATTATIVA

IL POMERIGGIO IN GIRO PER MILANO

Nella notte la risposta alla Virtus

Folla e maglie da autografare «L’ho toccato!»

BOLOGNA (a.to) Claudio Sabatini aspetta di scrivere il contratto di Bryant. La sua ultima offerta, 2.5 milioni di dollari lordi per 5 settimane e 10 partite, pare abbia fatto breccia nella trattativa. «Attendiamo dall’agenzia di Kobe una risposta scritta alla proposta e intanto ringrazio il giocatore per le belle parole che ha detto in Gazzetta, si è dimostrato un campione anche fuori dal campo. Stanotte (ieri) avremo la madre di tutte le conference call col suo agente Rob Pelinka. Ci sono gli aspetti extrasportivi da discutere, dobbiamo capire quali sarebbero i nostri margini di manovra per lo sfruttamento dell’immagine. L’aspetto del marketing è preponderante: un’importante azienda bolognese è pronta a diventare il title sponsor dell’operazione. Poi c’è anche l’aspetto logistico: un centralissimo albergo bolognese vuole mettere gratuitamente a disposizione di Kobe una suite da 160 metri quadri». «E’ un onore vedere Kobe in Italia — ha dichiarato Dino Meneghin, presidente Fip — Sabatini ha avuto questa splendida idea, sarebbe un colpo incredibile. Faremo il possibile per favorire questa soluzione».

il ricordo

L’avversario con cui c’è più rivalità «Una volta era Ron Artest,

ma ora gioca con me. E mi toccherà chiamarlo Metta World Peace... E’ un tipo — diciamo — divertente. I bostoniani? No, Pierce, Garnett e Allen sono amici. LeBron? Non ho paura di lui». L’eliminazione con Dallas «Non è stato Nowitzki a sorprenderci, anche se è stato durissimo da marcare. Quello che ci ha sorpreso è stato Barea! Ma sono stati bravissimi, hanno vinto di squadra».

I ragazzi lo aspettano per ore per vederlo passare: «Ha più scorta addosso di Berlusconi» PAOLO BARTEZZAGHI MILANO

La folla arriva in strada, il pur largo marciapiede di Foro Bonaparte non è sufficiente. I vigili contengono i ragazzi per lasciare spazio al tram che passa. Sono lì per lui, per Kobe. Hanno maglie dei Lakers, numero 8 o 24, da fargli firmare. Tanti aspettano dal primo pomeriggio. Lo vedono passare, è un lampo, entra nel Nike Stadium dove, dopo aver premiato i partecipanti a un concorso, uscirà dopo un’oretta. Ovazioni da stadio, passanti increduli che ci sia tutta questa gente davanti a quello che una volta era lo spazio occupato dalla galleria d’arte della Fondazione Mazzotta che un pubblico così non l’ha mai avuto. Genitori che accompagnano stancamente i figli, turisti giapponesi che non capiscono perché tutti parlino della loro città Kobe. Una selva di telefonini si alza, comincia a scattare. Sta ripassando, è un lampo, la security lo protegge con una foga talvolta eccessiva e che stona con la disponibilità del personaggio. Sempione La folla parte di corsa, da Foro Bonapar-

te segue idealmente il van con i vetri scuri fino allo storico playground del Parco Sempione. I tabelloni sono rifatti ma già un po’ piegati in avanti. Per vederlo ragazzi scalano rocce, alberi, tutto quanto possa rialzare di qualche centimetro. Lui arriva, è un lampo, entra in campo e distribuisce high five a coloro che sono arrivati prima e sono a bordo campo. Si scaldano i finalisti del torneo di tre contro tre che stanno per giocare davanti a Kobe Bryant. «Ho i brividi per loro», dice un ragazzo. «Io devo studiare storia e sono qui», dice il suo amico a fianco. In maglia nera, Kobe si siede, applaude allo spettacolare alley oop dei Semplici Conoscenti che vincono facile. E sceglie il miglior giocatore: è Giovanni Rugolo, di Reggio Calabria, la città dove Kobe ha vissuto un anno quando papà Jellybean giocava alla Viola, allora Standa. Giovanni ha qualcosa da raccontare ai nipoti, di quel pomeriggio quando Kobe lo ha indicato mvp. Ora riparte, è un lampo, altro appuntamento in un negozio di Corso Vittorio Emanuele, per le premiazioni, e dove lo aspetta Marco Belinelli. Altri high five, il van lo inghiotte e lui sparisce. Resta nell’aria, nell’emozione che svanisce piano. «Io gli ho toccato la mano», dice un ragazzo. «Io due volte», rilancia un altro. Tutti se ne portano a casa un pezzo. «Certo che Berlusconi ha meno scorta addosso», dice un altro. Scorta, non escort.

L’amico di infanzia

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Christopher Ward, amico di Kobe dai tempi di Reggio Emilia, viene invitato a fargli una domanda. «Kobe, chi era il più forte quando avevamo undici anni e giocavamo al campetto?». Lui risponde indicandolo: «Eri molto atletico. Non hai le foto vero? Lo so che tifi Iverson, perché è piccolo come te!». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Gazzetta.it A 8 ANNI

In maglia Viola Kobe Bryant a 8 anni (è il terzultimo in piedi) con la maglia della Viola Reggio Calabria dove papà Joe ha giocato nel 1986-87 segnando 32.4 punti a gara. Kobe ha vissuto in Italia dal 1984 al 1991, cioè dai 6 ai 13 anni.

Al Parco Sempione Sull’albero per vederlo Dopo un incontro al Nike Stadium di Foro Bonaparte, Kobe è andato al vicino Parco Sempione. Cosa non si fa per una foto...

SUL SITO IL VIDEO DELLA VISITA IN GAZZETTA E DEL SUO POMERIGGIO IN GIRO PER MILANO Sul sito della Gazzetta il video che racconta la visita di Kobe Bryant alla Gazzetta dello Sport e la chiacchierata con i giornalisti. E poi il video del suo pomeriggio al Nike Stadium di Foro Bonaparte, al Parco Sempione e alla House of Hoops in Corso Vittorio Emanuele.

Il torneo La sfida davanti al mito Bryant ha scelto il miglior giocatore del 3 contro 3 organizzato dalla Nike sul playground del Sempione. Oggi Kobe è a Roma.


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BASKET AMICHEVOLI E POLEMICHE

y

La Milano del Gallo è già di alto livello

TEST E NOVITÀ

Alla prima uscita al completo, l’Olimpia batte Treviso Danilo: «Le priorità sono il tiro da 3 e il contropiede» 1

DAL NOSTRO INVIATO

LUCA CHIABOTTI RINCON DE LA VICTORIA (Spagna)

Come i grandi spettacoli di Broadway, il ritorno di Danilo Gallinari con la maglia di Milano viene rodato in provincia, lontano dal grande pubblico, in un luogo dal nome promettente (anche per Treviso: Rincon de la Victoria è l’angolo della vittoria), nella frazione di Torre di Benagalbon. Veste la maglia numero 13 che non è la sua, con l’8, che viene lasciata a Filloy, parte dalla panchina: tutto sembra andare nella direzione di quello che chiama «entrare in punta di piedi» in una squadra costruita senza di lui e che non si sa quando, ma di sicuro accadrà, dovrà farne a meno. Alla fine è tra i capocannonieri, ma la prestazione è lontano dall’essere eccezionale: 12 punti, 4/8 ai liberi, 3/6 al tiro. Down L’Emporio Armani, sintetizzando, batte una buona Benetton 90-81 senza bisogno di lui. Che fa il rilassato ma si sblocca solo negli ultimi 4’: più che il down di forma post Europeo, dove s’è fermato, sembra pagare anche un po’ di emozione di tornare a casa con tante aspettative addosso. Milano finalmente al completo fa paura per stazza, nomi, coppe e trofei vinti dal quintetto, in realtà è tutto ancora da costruire e Scalabrine, con De Nicolao, Gentile e Cuccarolo, tiene davanti la Benetton. Gallo entra dopo 5’16", prende subito in faccia una tripla di Gentile a cui non pare vero di sfidarlo, poi contro Treviso con tre piccoli deve marcare Becirovic o Bulleri. Si trova in campo col secondo quintetto, segna il primo punto con Milano dopo 4 anni dalla lunetta, poi come guardia con Mancinelli ala. Insomma non si annoia. Difficile però capire dai primi minuti in biancorosso cosa Sergio Scariolo voglia esattamente da lui. Sulla carta, un riavvicinamento newyorkese, meno palla in mano da fermo, più tiro: «In questa squadra ci sono tanti giocatori di pick and roll, da me non hanno bisogno di

MilanoTreviso 90-81 (18-19, 42-38; 67-58) Milano: Nicholas, Gallinari e Bourousis 12; Hairston 11, Fotsis 9, Mancinelli 8. Treviso: Gentile 22, Becirovic 13, Bulleri 12, Adrien 11. Martedì Treviso aveva perso con Malaga 90-62 (Becirovic e Gentile 12). A Novara: Biella-Casale 74-59 (Pullen 23, Coleman 17; Temple 17, Janning 11). A Firenze: Siena-Bologna 79-65 (Aradori 21, Summers 18, Lavrinovic 14; Koponen 13, Homan 12, Gailius 11).

S

2

3

In Russia A Krasnodar (Rus): Cska Mosca-Prokom Gdynia 76-52 (Vorontsevich 14; Motiejunas 6 e 10 rimbalzi).

S Diaw in B L’ala francese di Charlotte Boris Diaw ha firmato con il Bordeaux (2a serie), di cui è presidente, fino alla fine della serrata Nba. 1. Danilo Gallinari, 23 anni, con un’inedita maglia numero 13, contro Jeff Adrien, 25 2. Drew Nicholas, 30 anni, uno scudetto a Treviso nel 2006 3. Omar Cook, 29 anni

questo — spiega Danilo —. Scariolo mi sta chiedendo soprattutto che metta il tiro da tre come priorità e che, in campo aperto, soprattutto da rimbalzo preso, spinga la palla in contropiede». Cose che non si vedono: come sempre, Gallinari non si impone mai a una nuova squadra, lascia che le cose accadano naturalmente: «Io faccio quello che l’allenatore ritiene sia più utile per far vincere la squadra», dice. Alte sfere Che quando ha assieme in campo il play americo-montenegrino Cook, Nicholas e Fotsis esprime comunque già una pallacanestro tra giocatori abituati alle sfere alte mentre Treviso mostra cose in-

teressanti ma va un po’ dove la porta Gentile, 13 punti nel primo tempo: il miglior italiano in campo è lui. Gallo finisce con 3 e un tiro in 8’. La ripresa è più vera: Danilo è subito in campo, la differenza la scavano Hairston e Bourousis. Torna a 4’ dalla fine, con uno scout da portatore d’acqua (4 punti, 1 tiro, 3 perse), decide di cambiare registro ed è qui, con la prima tripla e 8 punti rapidi che comincia davvero la sua avventura. «Milano è un gruppo super e non solo per le qualità fisiche e tecniche, l’inserimento è andato bene da subito» dice. Stasera c’è Malaga, sfida da Eurolega. La notte della prima si avvicina. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CASO FEDERAZIONE-CLUB, ORA È GUERRA

«Lega al Tar? Fine del dialogo» Meneghin tuona: «Facciano pure, ma non mi siederò mai più a parlare della convenzione» Più che arrabbiato, Dino Meneghin non ne può più. E sull’ultima presa di posizione della Lega Basket e del suo presidente, Renzi, che vuole ricorrere al Tar per la decisione presa dal Consiglio Federale di allargare la serie A a 17 squadre e di chiedere i danni per inadempienze contrattuali nei riguardi della convenzione stipulata, il presidente Fip dice poche ma sentite parole: «Se la Lega vuol ricorrere al Tar faccia pure. Ma non mi siederò più a discutere con loro della nuova convenzione e di qualsiasi altro tema fino a quando non ritireranno quella follia della citazione per danni». L’errore Lo spauracchio della

causa intentata dalla Lega (che opera solo per le deleghe ricevute dalla Fip che possono essere ritirate, cosa che il presidente del Coni, Petrucci, ha ricordato molto chiaramente) per poter trattare da una posizione di forza con la Fip, e ottenere ad esempio più stranieri, nella trattativa per la nuova convenzione viene sventata sul nascere dal presidente: «La delibera famosa, quella contestata relativa allo spostamento della data per comunicare di avvalersi o meno della cosiddetta wild card, è stata scritta dalla Lega e ricopiata di sana pianta da noi della Fip. Il motivo è semplice: era una trattativa tra le due leghe e ci sembrava giusto, una volta accettata,

Dino Meneghin, 61 anni LAPRESSE

che fosse scritta nella forma che loro avevano deciso. E anche Marco Bonamico (LegaDue), invece di scaricare le responsabilità su Fip e Lega A, bastava che dicesse subito che la volontà manifestata da tutti fosse quella di anticipare solo la data della comunicazione e non del pagamento del premio di risultato». Scenari La presa di posizione di Meneghin cambia, di molto, gli scenari: «Abbiamo già fatto un paio di incontri sulla nuova convenzione. Si stava discutendo un 5+5, avremmo dovuto rivederci a inizio ottobre per chiudere in fretta e permettere ai club di organizzarsi. Ma sono stanco di prendere sberle in faccia per decisioni di emergenza che non avevano alternative. Come l’allargamento dei campionati, che sarebbe poi stato ridiscusso nella convenzione». Ma non ci sarà nessun incontro sotto minaccia. Su questo, siamo con Meneghin. chiabo © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CASO

Serrata Nba: il dialogo sta continuando Per domani sono attesi Kobe e LeBron Proseguono a New York gli incontri tra proprietari e giocatori per la risoluzione della serrata Nba. Pare che le parti, dopo il muro contro muro, stiano cercando di trovare un punto di partenza per le trattative. Per domani sono attesi anche i big, tra cui Kobe e LeBron. Non necessariamente un segnale positivo, visto che la

decisione potrebbe anche riguardare l’annuncio di uno slittamento della stagione. REYER A TREVISO (m.c.) Per i lavori del Taliercio Venezia giocherà sino a dicembre al Palaverde di Treviso. SABONIS Sono stabili le condizioni di Arvydas Sabonis ricoverato a Kaunas martedì per una crisi cardiaca.


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MOTOMONDIALE GP GIAPPONE

Motegi Dal cibo alle tute le istruzioni anti-radiazioni Gli studi dicono che i valori sono normali ma la Ducati si porta un esperto del settore PAOLO IANIERI

Sarà il fine settimana più lungo del Motomondiale. Perché anche se alla fine il GP di Motegi si disputerà regolarmente, tutti coloro che tra ieri e oggi sono sbarcati in Giappone, in questi 4 giorni conteranno le ore fino a domenica pomeriggio per saltare in macchina verso Tokyo. Braccio di ferro Lo tsunami del-

l’11 marzo e il disastro della centrale nucleare di Fukushima, con dispersione di radioattività, in qualsiasi altro Paese avrebbe portato alla cancellazione del gran premio. Ma il braccio di ferro tra Dorna e Honda da una parte e tutto il

resto del paddock, che avrebbe di gran lunga preferito saltare la trasferta giapponese, alla fine è stato vinto dai primi, soprattutto per la volontà Honda, proprietaria della pista a circa 120 km da Fukushima, di dimostrare come tutto sia ormai rientrato nella normalità. No radioattività In effetti i con-

trolli effettuati negli scorsi mesi, ma anche ultimamente dalle varie agenzie governative e non, hanno dimostrato come nell’area la situazione sia dal punto di vista radioattivo assolutamente tranquilla, soprattutto per chi deve trattenersi nella zona solo una manciata di giorni. In luglio, per due settimane i tecnici dell’Arpa dell’Emilia Romagna si sono trat-

Lorenzo ha scelto di dormire a Utsonomya che è più lontana dal sito nucleare Il vero timore è il terremoto: quando venne la IndyCar ci fu una scossa di 6,2

SUPERBIKE

Taccuino

Biaggi salta la Francia La frattura non è saldata Max assente per la terza gara di fila. Intanto Melandri resta in bilico tra Bmw e Aprilia

Equilibri Tecnicamente l’Apri-

lia offre certezze maggiori, ma Marco verrebbe dirottato nel team satellite Pata, con trattamento da ufficiale e contratto con Noale. La coabitazione con Biaggi, anche in box diversi, potrebbe creare attriti. La Bmw garantisce un ingaggio

ECCLESTONE

«Vettel alla Ferrari? Così va più piano!» «Alonso chiama Vettel alla Ferrari? Guardando alla situazione attuale, è il modo giusto per farlo ral lentare»: così Bernie Ecclestone ha risposto in maniera scherzosa in una intervista a due voci con Chri stian Horner pubblicata su Formula 1.com. «Credo che ora Sebastian preferisca il Toro al Cavallino», ha spiegato il capo del team di Milton Keynes.

della gara di Misano, anche chi tra tecnici e meccanici della squadra bolognese aveva deciso di rinunciare alla trasferta giapponese, ha fatto marcia indietro. Dormire Molte squadre, però, cercheranno di alloggiare direttamente nell’hotel che sorge all’interno del circuito o nelle immediate vicinanze, evitando se possibile di spostarsi quotidianamente fino alla città di Mito, distante una quarantina di chilometri dalla pista, ma in direzione di Fukushima, dove nel passato si riversava la maggior parte di tecnici e meccanici. Ma c’è anche chi proverà a mettere ancor più strada tra sé e la centrale, come Jorge Lorenzo, che allogge-

Max Biaggi, 40 anni, a Imola dove non appoggiava il piede ALEX PHOTO

cospicuo — 800 mila €contro 500.000 presi in Yamaha — ma in tre anni la S1000RR non ha mai vinto e per un viceiridato è una scelta azzardata. I tedeschi, sempre più tesi per la mancata risposta, hanno preso contatto con Stefan Bradl, 21enne rivelazione della Moto2 che tempo fa è stato invitato a vedere il reparto corse, «per una semplice visita di cortesia, non vado in Superbike», puntualizzò allora Stefan. Ma il mancato passaggio in MotoGP (la squadra non ha il budget necessario) potrebbe fargli cambiare idea. Perché anche la Bmw potrebbe offrire, a medio termine, lo sbocco nella classe regina.

Rinuncia Alla festa di Checa

mancherà l’ormai ex numero 1 Max Biaggi costretto al forfait per la terza volta di fila causa la frattura al primo metatarso del piede sinistro, causata da un oggetto sparatogli contro nelle prove del Nürburgring quasi un mese fa. Per la Francia gli avevano preparato una calzatura con soletta rigida «ma è stato tutto inutile, perché la frattura non è saldata proprio nel punto dove faccio maggiore pressione per azionare la leva del cambio». Che sulla RSV4 non può essere spostata. «Spero che il piede sia a posto per il round finale di Portimao (16 ottobre, n.d.r.)». © RIPRODUZIONE RISERVATA

(d.a.) Dopo quello della E2 già vinto un mese fa dall’italo francese Antoine Meo (Husqvarna), il Mondia le Enduro assegna quattro titoli di classe sabato e domenica a Mende (Francia). Tra i favoriti nella Under 23 125 2T c’è il bergamasco Jona than Manzi (Ktm); mentre in E1 ed E3, lo sono i finlandesi Juha Salmi nen (Husqvarna) e Mika Ahola (Hon da). Nella EJ il francese Jeremy Joly (Honda) e lo spagnolo Mario Roman (Ktm) sono divisi da soli 4 punti in classifica.

TEST GP2

Filippi 2O a Jerez (ro.chi.) Fabio Leimer (Ra cing Engineering) ha ottenuto il mi glior tempo nella prima giornata di test GP2 a Jerez (Spagna). Secondo tempo per Luca Filippi (Coloni) che ha preceduto Sam Bird (Rapax).

PREMIO CASTELLOTTI

A Cerqui e Linossi Il premio Castellotti, istituito nel 1996 dal Ferrari Club Brescia, è stato assegnato ad Alberto Cerqui e Francesca Linossi. Inoltre il sodali zio bresciano organizzerà il 9 otto bre la seconda rievocazione del Cir cuito del Garda.

rà nei pressi di Utsunomiya, località a ovest del circuito. Cibo La prima idea era di porta-

re direttamente da casa cibo sicuro, ma le autorità giapponesi non ne permettono l’importazione, per cui i cuochi delle varie squadre compreranno molti dei prodotti in Giappone. Dal punto di vista del cibo in scatola non c’è nessun tipo di problema, l’unico consiglio è quello di evitare di mangiare verdure fresche e di bere acqua dal rubinetto. Vestiti Anche per il vestiario non ci sono regole da seguire: c’era chi suggeriva che in caso di pioggia sarebbe stato saggio lasciare le scarpe fuori dalla porta, ma il responsabile del-

FORMULA 1

Il futuro di Kubica Sarà novembre il mese decisivo

Boullier (Renault): «Entro quella data dobbiamo avere delle risposte. MONDIALE ENDURO Manzi insegue il titolo C’è in ballo il 2012»

PAOLO GOZZI

Con il Mondiale già virtualmente assegnato a Carlos Checa (mancano soltanto 3 punti su 100 disponibili) la Superbike freme per conoscere la destinazione di Marco Melandri, seconda forza del Mondiale. Sospeso tra Bmw e Aprilia, il ravennate tiene bloccato l’intero mercato piloti: le uniche certezze, al momento, sono lo scontato rinnovo Ducati di Checa e il biennale che assicura Biaggi in Aprilia anche per il 2012. «In questo momento sono 50-50, sto valutando i pro e contro di entrambe le soluzioni», ha fatto sapere Melandri durante il viaggio verso Magny-Cours, landa francese 300 chilometri a Sud di Parigi, che domenica ospita la penultima prova del campionato.

tenuti a Motegi per effettuare rilevazioni ambientali: in quei giorni avevano riscontrato come una parte di cesio 137 fosse ancora presente nel suolo, ma senza invece trovare altri isotopi pericolosi come iodio (dissoltosi dopo un paio di mesi) e plutonio (che essendo molto pesante non può essere trasportato dall’aria per un raggio superiore ai 2 o 3 chilometri dalle centrali). Le stesse rassicurazioni hanno ottenuto anche altre squadre che hanno fatto indagini parallele: la Ducati si farà accompagnare in Giappone dal responsabile della U-Series, società bolognese che lavora nel campo della radioattività e della radioprotezione, ma dopo il colloquio avvenuto in occasione

lacco. Del quale tutti attendono il rientro. Specialmente gli uomini della Renault. Dice il responsabile del team, Eric Boullier: «Kubica sarebbe stato vitale in questa stagione e lo aspettiamo per la prossima. Vogliamo che torni, che sia con noi. Però non ci sono certezze sul suo stato. Ci serve avere indicazioni più o meno certe su di lui ai primi di novembre, perché ci sono in ballo anche gli interessi del team». Condizioni Ma come sta Kubi-

Robert Kubica, polacco 26 anni, AP PINO ALLIEVI

È come se fosse sempre nei box, accanto al team, pronto a salire nella macchina. Robert Kubica, vittima di un grave incidente a febbraio mentre stava correndo il rally ronde di Andora nell’entroterra ligure, è un fantasma che c’è ma non si vede. Però se ne parla. «Ci fosse stato lui sulla Renault…», «Robert oggi sarebbe in pole position», «Kubica sarebbe andato sul podio». Frasi oramai abituali, che attestano la stima immensa di cui gode il pilota po-

ca? Lo spiega il suo manager Daniele Morelli: «Robert sta facendo un lavoro di flessione e tensione del gomito destro, a breve comincerà quello di torsione. La mano progredisce, i movimenti ci sono e questa è la cosa più importante. La forza invece manca ed è solo questione di tempo. Io parlo spesso con Boullier, la risposta, positiva o negativa, l’avrà ai primi di novembre, quando tutti avremo le idee più chiare. Io sono ottimista». Scenari Ipotesi concrete per

il 2012: Kubica (se correrà) con Senna. Oppure Senna-Grosjean, sempre che non risalgano le azioni di Petrov. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Area a rischio La centrale di Fukushima si trova a 120 chilometri dal tracciato della Honda

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4 Luca, 18 anni, debutta

11 MARZO IL CAOS

Il terremoto che ha sconvolto il Giappone è avvenuto l’11 marzo

«Paura? Della pista»

Il fratello di Michel Fabrizio guiderà l’Aprilia 125 di Mauriello Corti resta a casa: «Non lotto per il titolo, perché rischiare?»

S Scossa Il sisma nella regione di Miyagi (Nord Giappone) si è scatenato in pieno Oceano Pacifico, alle 14.45 a 32 km di profondità.

S Disastro Una scossa di magnitudo 9, la più potente in Giappone, la 4a di sempre. la U-Series ha rassicurato i ducatisti: se piove è meglio, non si alzano le polveri. Quanto ai piloti, dovessero cadere e finire nella polvere, la sola raccomandazione che viene fatta è quella, eventualmente, di lavare la tuta con un getto d’acqua.

S Radiazioni Lo tsunami con onde di oltre 10 m con velocità di 750 km/h ha danneggiato 2 reattori nucleari della centrale di Fukishima con fuoriuscita di sostanze radioattive.

Terremoto Alla fine, l’unico ve-

ro timore è per un possibile terremoto: il Giappone ha imparato a convivere con continue scosse, ma durante il weekend della IndyCar, la scorsa settimana, se ne sono verificati due di intensità di 6.2 (quello dell’Aquila ne fece registrare 5.8). Per questo, durante il weekend, un occhio sarà puntato ai dati della pista e l’altro a mobili e lampadari. © RIPRODUZIONE RISERVATA

S LA SITUAZIONE

Temperatura sotto i 100˚ Continuano i lavori alla centrale di Fukushima (reattore 5). Ieri la proprietà Tepco ha comunicato che la temperatura dei reattori 1-3 è scesa sotto i 100˚. Prossimo passo la riduzione della fuoriuscita di sostanze radioattive REUTERS

Vittime L’ultima stima parla di 15.500 morti e 5.000 dispersi

Sopra Claudio Corti, 24 anni, a lato Luca Fabrizio, 18, qui in partenza per il Giappone LAPRESSE

FILIPPO FALSAPERLA

Sarà una gara particolare, da qualsiasi punto la si guardi: lo schieramento di Motegi, a suo modo, sarà unico. In Moto2 non ci sarà tutta la squadra di Alex De Angelis, sostituita da tecnici giapponesi, così come mancherà Claudio Corti (sostituito dal 19enne Takaaki Nakagami) unico ad aver tenuto fede al suo no. «Non lotto per il Mondiale — racconta il pilota comasco — ma anche in quel caso non sarei andato. La squadra mi ha lasciato libero e ho mantenuto le mie convinzioni. Non c’è stata nessuna forzatura: dal prossimo GP ci sarò. Almeno così mi hanno detto».

Rinforzi La Honda per dare pe-

so alla sua idea di «normalità» ha fatto un super sforzo, dando in prestito il collaudatore Kousuke Akiyoshi al Team Cecchinello (con una delle moto di Elias) e schiererà con i suoi colori Shinishi Ito, 44 anni, tra l’altro vittima del terremoto. Poi, al posto dell’infortunato Capirossi sulla Ducati Pramac arriva l’australiano Damian Cudlin, 29 anni, «raccomandato» da Sito Pons, per cui ha corso in Moto2 l’anno scorso in Germania (7˚). Debutto Ma la sorpresa più

grande, soprattutto per lui, è quella di Luca Fabrizio, 18enne fratello minore di Michel (Suzuki Sbk) in 125. «Il team Wtr Aprilia — racconta eccita-

to da Tokio — ha chiesto a mio papà se ero disponibile visto che Mauriello, non so perché, è rimasto a casa. Sapevo dei problemi per il terremoto, ma se va tutto il Mondiale, perchè non avrei dovuto accettare? Questo è un sogno, anche se non ho mai guidato una GP (quest’anno ha corso il Civ Moto3, n.d.r.) e non conosco la pista». I pericoli del posto non lo impressionano. «Mi sono informato e credo che per 4-5 giorni non succeda nulla. Ero più in ansia per la pista, ma mi sono tranquillizzato. Sono più calmo di mio fratello, non devo strafare per centrare il mio obiettivo: qualificarmi. Potrei anche fare i GP successivi, ma questo dipende dal budget». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MOTOMONDIALE GP GIAPPONE QUINDICESIMA TAPPA IRIDATA

Certezza Stoner, rischio Simoncelli La corazzata giapponese Honda corre in casa: Stoner favorito a 2,25, Marco sorpresa a 25 LA PISTA

il programma Domenica MotoGP in diretta su Italia 1 a partire dalle 8 GLI ORARI Highlight su gazzetta.it Domenica si corre il GP del Giappone, 15ª gara del motomondiale 2011 (su 18), a Motegi (4.801 m). Per la differenza di fuso orario con l’Italia (+7 ore), prove e gara si terranno quando da noi sarà notte o mattina presto. Tutte le sessioni saranno trasmesse in diretta su Premium MotoGP e su Internet (htpp: // nettv. mediaset.premium.it). Aggiornamenti in tempo reale su www.gazzetta.it. PROGRAMMA E TV Domani — Libere ore 6.15-6.55 la 125; 7.10-7.55 MotoGP; 8.10-8.55 Moto2. Sintesi su Italia1 alle 2. Sabato — Libere ore 2.15-2.55 la 125; 3.10-3.55 la MotoGP; 4.10-4.55 la Moto2. Qualifiche: ore 6-6.40 la 125; 6.55-7.55 la MotoGP; 8.10-8.55 la Moto2. Diretta su Italia1 dalle 5.55. Domenica — Ore 5 la 125 (20 giri per 96,020 km); 6.15 la Moto2 (23 giri per 110,423 km); 8 la MotoGP (24 giri per 115,224 km). Diretta su Italia 1 dalle 4.50. Replica alle 10.20 per 125, 11.20 per Moto2 e 14 di MotoGP.

CLASSIFICHE Dovizioso è terzo

ILLUSTRAZIONE MIRCO TANGHERLINI - INFOGRAFICA LA GAZZETTA DELLO SPORT -FONTE HONDA

La gara delle polemiche, legata alla vicinanza di Motegi alla centrale nucleare di Fukushima (circa 120 km), ha un superfavorito: Casey Stoner. Il leader del campionato, che è a un passo dal secondo titolo iridato è quotato per la vittoria a 2,25, per la pole a 1,90. In sostanza se si scommettono dieci euro, se ne intascano 19 (compresa la puntata). Stoner qui ha già vinto l’anno scorso con la Ducati: uno schiaffo per la Honda che è proprietaria del circuito e che nelle ultime 4 edizioni non ha mai visto un proprio pilota salire sul gradino più alto del podio a casa

propria. Quest’anno la Honda è super (bisogna considerare anche Dani Pedrosa a 3,5) ma un pericolo Yamaha c’è con Jorge Lorenzo che non si dà mai per vinto (quota 3,5). Chi vuole restare in casa Honda può trovare interessanti le quote per gli italiani con Dovizioso a 20 e Simoncelli a 25, che ha appena rinnovato con i giapponesi. Più bassa di Dovi e Sic la quota di Valentino Rossi dato a 15! In Moto2 Marquez che sta braccando Bradl è superfavorito: la sua vittoria è data 1,75. Iannone è a 15. © RIPRODUZIONE RISERVATA

POLE MOTOGP PILOTA-TEAM CASEY STONER (HONDA) DANIEL PEDROSA (HONDA) JORGE LORENZO (YAMAHA) MARCO SIMONCELLI (HONDA) BEN SPIES (YAMAHA) ANDREA DOVIZIOSO (HONDA) VALENTINO ROSSI (DUCATI) NICKY HAYDEN (DUCATI) COLIN EDWARDS (YAMAHA) ALTRO

VINCENTE MOTOGP QUOTA 1,90 3,50 4 20 25 25 50 100 100 100

PILOTA-TEAM CASEY STONER (HONDA)

VITTORIA MOTO2 QUOTA 2,25

JORGE LORENZO (YAMAHA)

3,50

DANIEL PEDROSA (HONDA)

3,50

VALENTINO ROSSI (DUCATI)

15

ANDREA DOVIZIOSO (HONDA)

20

BEN SPIES (YAMAHA)

20

MARCO SIMONCELLI (HONDA)

25

ALVARO BAUTISTA (SUZUKI)

100

NICKY HAYDEN (DUCATI)

150

ALTRO

250

PILOTA-TEAM MARC MARQUEZ (SUTER) STEFAN BRADL (KALEX) ANDREA IANNONE (SUTER) ALEX DE ANGELIS (MOTOBI) BRADLEY SMITH (TECH 3) SIMONE CORSI (FTR) THOMAS LÜTHI (SUTER) SCOTT REDDING (SUTER) YUKI TAKAHASHI (MORIWAKI) ALEX ESPARGARO (KALEX) POL ESPARGARO (FTR) ALTRO

MotoGP: 1. Stoner (Aus-Honda) punti 284; 2. Lorenzo (Spa-Yamaha) 240; 3. Dovizioso (Ita-Honda) 185; 4. Pedrosa (Spa-Honda) 170; 5. Spies (Usa-Yamaha) 146; 6. Rossi (Ita-Ducati) 139; 8. Simoncelli (Ita-Honda) 106. Moto2: 1. Bradl (Ger-Kalex) punti 221; 2. Marquez (Spa-Suter) 215; 3. Iannone (Ita-Suter) 132; 4. De Angelis (Rsm-Motobi) 122; 5. Corsi (Ita-Ftr) 115; 6. Smith (GB-Tech3) 112. 125: 1. Terol (Spa-Aprilia) punti 241; 2. Zarco (Fra-Derbi) 205; 3. Viñales (Spa-Aprilia) 177.

VITTORIA 125 QUOTA 1,75 5 7 15 20 25 25 25 25 30 40 7

PILOTA-TEAM NICO TEROL (APRILIA) JOHANN ZARCO (DERBI) MAVERICK VINALES (APRILIA) HECTOR FAUBEL (APRILIA) SANDRO CORTESE (DERBI) EFRAN VAZQUEZ (DERBI) JONAS FOLGER (APRILIA) LUIS SALOM (APRILIA) DANNY KENT (APRILIA) ALBERTO MONCAYO (APRILIA) ALTRO

QUOTA 1,75 4 7 10 12 15 25 25 33 50 33


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MONDOMOTORI AUTO

Ferrari Spider

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Il divertimento di una moto la sicurezza della 458 Italia

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I NUMERI

3"4

Da 0 ai 100 Accelerazione da jet per tutti con il lauch control.

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Superfreni è lo spazio di arresto in metri a 100 orari.

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Anni Tanto è durato lo sviluppo della 458: dal foglio bianco alla Spider.

L’ultimo gioiello di Maranello sfiora la perfezione. Facile da guidare, è la prima al mondo con il tetto in alluminio ripiegabile DAL NOSTRO INVIATO

MARIO VICENTINI REGGIO EMILIA

Nella città del Tricolore in questi giorni c’è l’international media test drive, con 200 giornalisti di 58 Paesi per la prima prova dell’esclusiva 458 Spider, versione scoperta del coupé 458 Italia: 8 cilindri posteriore-centrale da 570 Cv a 9.000 giri, progettato e costruito a Maranello. Una prova vera, oltre 300 km su strade di

montagna nell’Appennino Tosco-Emiliano, che ripropongono il tracciato della cronoscalata Parma-Poggio di Berceto, proprio quella in cui un giovanissimo Enzo Ferrari esordì come pilota nel 1919. Il ritorno in autostrada non è meno emozionante. Che cosa lascia un test così speciale? L’aria nei capelli, il suono potente del motore nelle orecchie che diven-

ta sinfonia nelle gallerie della A15. Esperienza totale. Lo stesso piacere di pilotare una maximoto, senza però il casco che fa da tappo alle emozioni. A capo scoperto, ma fasciati da una sicurezza totale. Retorica Sulla Ferrari si leggono sempre aggettivi roboanti. Ma la 458 Spider riconcilia con quella retorica. Perché trova puntuale conferma al volante: unicità, esclusività, prestazioni esagerate eppure sempre in assoluta sicurezza, cucite addosso in un abitacolo per 2 in pelle pregiata. Senza mai

S Nella sequenza (1) la Spider con il tetto in alluminio chiuso, (2) le fasi dell’apertura, (3) la 458 scoperta

usare sciarpe, capo obbligatorio per gli spideristi, che in Europa sono al 50 per cento tedeschi e britannici. Perché la Ferrari, sulla strada della perfezione, è riuscita ad evitare reflussi d’aria sulla nuca, grazie a un lunotto posteriore verticale in cristallo che, all’apertura della capotte, si alza a 2 diversi livelli per fermare il vento o, in parcheggio, possibili ritorni di gas di scarico. Piuma Questa Spider — sviluppata dall’ingegnere Michele

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Comelli, bergamasco di Treviglio, strappato ai calcoli strutturali della F.1 — è la prima al mondo con architettura a tetto rigido in alluminio ripiegabile. La capotte Rht ha aumentato il peso di soli 50 kg e il prezzo di circa 30 mila euro. Tanto costa in più, rispetto al coupé, la Spider che, in Italia, parte da 226.800 euro. Spettacolare l’apertura del tetto, ispirato alla Superamerica: grazie ad un meccanismo brevettato bastano 14". E ruba poco spazio, 100 litri. Così può ospitare una sacca da golf o due zaini sulla panchetta posteriore,

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PROVA/1 COUPÉ HYUNDAI A 23.500 EURO

Veloster: se non ti piace, la cambi Si può restituire entro un mese. Ha sospensioni rigide, freni potenti e un 1.6 da 140 cavalli

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Estetica Così originale da dividere, è caratterizzata dalla curiosa soluzione delle tre porte: una più lunga dal lato guida e

IL NOSTRO GIUDIZIO

CORRADO CANALI

Allora è vero che i coreani fanno davvero paura. Prendiamo la Hyundai Veloster: innovativa, coraggiosa, trasversale, un coupé, ma anche un crossover. Le dimensioni (è lunga 422 cm, larga 180 e alta 158) e la funzionalità la pongono in concorrenza con la VW Golf, ma per originalità e carattere guarda a coupé come la Renault Mégane e si spinge ad insidiare piccole sportive come l’Alfa Romeo MiTo. Tante auto in una.

2

n

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Tre porte originali 1. La porta lato guidatore è più lunga; 2. Sul lato passeggero ce ne sono due per favorire chi sale dietro. 3. Il cruscotto della Veloster

due più piccole dal lato opposto. Fiancata alta, passaruota muscolosi, frontale aggressivo. Poi tetto molto inclinato e in cristallo che si fonde nel lunotto con un accenno di spoiler e una coda tronca con fanali incavati e con uno spigoloso terminale di scarico sdoppiato disposto al centro di un aggressivo, sia pure finto, estrattore d’aria.

Al volante La Veloster si dimo-

stra piacevolmente silenziosa: a 130 all’ora il 1600 benzina da 140 Cv, l’unico per ora disponibile, lavora attorno ai 3.250 giri: la velocità massima è di 201 km/h e lo scatto da 0 a 100 orari è di 9"7. Gradevole anche il comando del cambio, assecondato da una frizione morbida. La Veloster si guida bene nei percorsi stretti e tor-

tuosi, grazie anche allo sterzo piuttosto diretto e davvero preciso. Le sospensioni sono rigide sulle piccole imperfezioni del fondo ma ben smorzate sulle ampie ondulazioni. L’intervento dei freni può sembrare un po’ brusco, almeno all’inizio, ma poi il lavoro dei quattro dischi si rivela potente e progressivo.

Stile Fa discutere ma alla fine piace Praticità La terza porta posteriore facilita l’accesso Prezzo Interessante vista la dotazione

no

Motore Non è un fulmine, ma consuma poco Visibilità Serve la telecamera (optional) per parcheggiare

Garanzia È la Tripla 5, cioè 5

anni con km illimitati e un periodo altrettanto lungo per l’assistenza stradale e i controlli gratuiti. A questo si aggiunge Impegno Hyundai: prevede che se la macchina non dovesse piacere, si ha tempo un mese per riportarla dal concessionario ed essere completamente rimborsati. Prezzi Si parte da 21.900 euro

per la base che si chiama Comfort per arrivare ai 23.500 della Sport. In comune i due allestimenti hanno l’Esp, sei airbag, il climatizzatore automatico, la radio con comandi al volante e ingressi aux e usb, i fendinebbia. E ancora, i poggiatesta anteriori attivi, il sensore di pressione delle gomme, il volante regolabile in altezza e in profondità e il sistema di assistenza alla partenza in salita. Il cambio è manuale a 6 marce. Il robotizzato costa, invece, 1.490 euro. Gli optional a pagamento sono raggruppati in due pacchetti: Advanced Pack (2.300 euro), per la versione Comfort e Premium Pack (3.200 euro) solo per la Sport. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MOTO

n Ducati 1199

I NOSTRI GIUDIZI

reginetta sì Honda fuori dagli schemi

In alto il mini tachimetro digitale a sinistra del contagiri analogico giallo. A destra i comandi sul volante; sotto la consolle centrale con il launch control

qualcosa di più nel musetto. La rigidità della copertura, che appoggia su due pinne laterali con funzione anche di roll-bar, ha effetti aerodinamici più efficienti rispetto a quella in tela, pesando solo 25 kg in più. E migliora l’isolamento acustico e termico. È un’auto che esalta il patrimonio genetico Ferrari, garantendo una guida sportiva, divertente ma sicura su qualunque asfalto, per sconnesso che sia, grazie all’ottimo lavoro delle sospensioni, regolabili dal volante, e alla precisione dello sterzo. Sogno Questa 458 spider, che

sarà costruita in 2.000 esemplari l’anno, svela molto del concetto di sogno Ferrari: l’unicità. Non solo nella scelta infinita degli allestimenti, ma soprattutto nella concezione della qualità globale. Le prestazioni sono di eccellenza, ma non troppo aggressive, per-

Motore V8 4.499 cmc da 570 Cv a 9.000 giri. Arriva a 320 orari, da 0 a 100 orari in 3"4 Se ne venderanno 2.000 l’anno e in Italia costa da 226.800 e, 30 mila più del coupé ché la Spider è pensata per l’uso di tutti i giorni. Lo stupore è anche per il suono dell’8 cilindri che a cielo aperto ci guadagna, riempiendo le orecchie. E senza mai togliere il piacere della conversazione con il compagno di viaggio, nonostante il flusso d’aria possente sopra l’abitacolo. Un prodigio dell’acustica cui ha lavorato

un apposito gruppo di progettisti. Sotto il cofano c’è il V8 premiato come «Motore dell’anno», con prestazioni super: 0-100 km/h in 3"4 (c’è il launch control), 0-200 in 10"8. Strepitosa la frenata: da 100 a 0 in 33 m. Il cambio ha una doppia frizione F.1 a 7 rapporti più retro. Velocità massima di omologazione 320 km/h. I consumi non contano. Difetti? Difficile trovarne. Scarsa visibilità in retro e un tachimetro troppo piccolo per chi vede poco da vicino, nello schermo a sinistra del contagiri analogico. La situazione è aggravata dalla scelta di un navigatore che non indica i limiti di velocità, che sarebbe meglio avere sempre sotto controllo. Tutto il resto è davvero unico.

RACING COLLECTION

La 308 GTB da domani con La Gazzetta Oggi ultimo giorno in edicola del modellino della Ferrari 550. Da domani, a 12,99 e più La Gazzetta, la 308 GTB Targa Florio ’82, 4a uscita di Ferrari Racing Collection: le miniature in metallo, scala 1:43, delle rosse più titolate nelle grandi classiche.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

GUARDA il video della Ferrari Spider

www.gazzetta.it

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PROVA/2 NISSAN LANCIA UN MULTISPAZIO ECONOMICO

Evalia, 7 posti per la famiglia Deriva dai veicoli commerciali, è pensato per il tempo libero. Prezzi da 16.900 e

glienti, anche se non troppo luminosi dietro. È una piccola pecca da annotare insieme alla mancanza di finestrini apribili per i passeggeri della seconda fila (l’unico vetro a scorrimento è disponibile come optional, sul lato sinistro). In compenso l’accessibilità è buona, in particolare per il guidatore che ha un’ottima visibilità della strada grazie alla guida rialzata.

PAOLO LORENZI

Una Nissan di Nicchia per trovare clienti anche negli angoli più remoti del mercato. In tempi di vacche magre non c’è spazio per gli snob e la Casa giapponese non disdegna i veicoli di derivazione commerciale per sostenere i bilanci. Con la nuova Evalia, una famigliare pratica e funzionale, Nissan mira al primato nella categoria. La base è l’NV200, premiato come migliore van europeo del 2010. Anima L’Evalia bada decisamen-

te al sodo. Pochi orpelli, dotazioni indispensabili e una linea semplice e funzionale che rive-

Nissan Evalia ha una linea semplice che rimanda all’essenzialità dei veicoli commerciali da cui deriva. Si possono avere tre file di sedili

la però l’impronta commerciale. Il vero punto di forza è lo spazio che permette di ospitare una fila opzionale di sedili portando a 7 posti l’abitabilità della vettura. Senza sacrificare il volume di carico che in questa configurazione assicura 40 cm di distanza tra il portellone posteriore e la terza fila: quanto basta per un paio di valigie o dei trolley. L’Evalia è pensata

per le famiglie che cercano un mezzo versatile per il tempo libero, capace di caricare anche biciclette o attrezzature sportive. Robustezza d’insieme e semplicità tecnica sono evidenti: l’avantreno MacPherson è accoppiato al retrotreno a ponte rigido con molle a balestra, i freni anteriori a disco fanno coppia con quelli a tamburo posteriori. Gli interni sono acco-

Prezzi La nuova multispazio è proposta con due motorizzazioni euro 5: un benzina 1,6 litri da 110 Cv e un diesel 1.5 dCi da 90 e 110 Cv. Cambio manuale a 5 o 6 marce (solo sul diesel 110 cv). Tre gli allestimenti disponibili, molti gli optional da acquistare separatamente, tra cui gli airbag laterali, la terza fila di sedili e il controllo di stabilità. Prezzi da 16.900 a 20.750 euro con lo sconto al lancio e per sei mesi di 1.800 euro. Finanziamento con 5 anni di garanzia e assicurazione inclusi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’auto Se qualche volta avete sognato un’auto o avete pensato ad un auto da sogno, di sicuro assomigliava moltissimo a questa Ferrari 458 Spider. Equilibrio L’ingegnere Michele Comelli e Dario Benuzzi, il capo dei collaudatori del Cavallino, hanno plasmato una 458 equilibrata. I 560 Cv su 1.430 kg, un rapporto peso/potenza da auto da corsa, si guidano facili subito. Opzione race Consigliata per l’uso in pista, attenua l’aiuto dell’elettronica. Ma l’auto resta comunque docile e controllabile anche esagerando. Una sana e consapevole libidine.

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Visibilità In retromarcia la scarsa visibilità non è del tutto compensata dalle immagini video nel cruscotto. Strumenti Forse chi ha deciso la strumentazione ha scordato le prestazioni. Quando il navigatore è acceso il tachimetro si sposta su un microschermo difficile da vedere.

Yamaha ritocca la linea della R1

Al Salone di Milano la nuova rossa avrà un bicilindrico a corsa cortissima. Integra va oltre il concetto di scooter

Honda Integra: stile a metà tra moto e scooter. È spinta da un bicilindrico in linea di 700 cmc STEFANO CORDARA

Manca più di un mese prima che l’Eicma, il Salone della moto di Milano, apra i battenti al pubblico, ma l’esposizione sta già facendo parlare molto di sé perché quella del 2011 si annuncia come un’edizione record per espositori e iniziative e perché molte Case mostreranno alcuni dei modelli che guideremo nel 2012. Sportive Partendo dalle sportive sono state Hon-

da e Yamaha a scoprire le carte per prime. Il segmento non fa più i numeri di un tempo (anzi…), ma queste superbike restano le bandiere tecnologiche dei marchi che rappresentano. I due colossi giapponesi non hanno stravolto i loro modelli di punta, ma li hanno aggiornati in modo piuttosto approfondito per renderli più competitivi, in pista e sul mercato. Per la nuova R1, che mantiene l’originale quattro cilindri in linea a scoppi irregolari ed esteticamente cambia solo in qualche dettaglio, la novità più importante è l’arrivo del controllo di trazione che allinea la moto di Iwata con le più agguerrite concorrenti del momento. La Honda punta, invece, sull’affinamento della ciclistica, con sospensioni completamente nuove tra cui spicca un ammortizzatore rivoluzionario battezzato balance free rear cushion testato e vincente alla 8 Ore di Suzuka. Per quanto riguarda i nostri marchi c’è invece attesa per la nuova supersportiva Ducati che si preannuncia rivoluzionaria. Si sa che monterà un bicilindrico a corsa cortissima e una ciclistica innovativa. Per ora nulla di ufficiale, tranne una foto che svela il nome. Si chiamerà 1199 Panigale. Le altre Ma all’Eicma non ci saranno solo sportive: Triumph ha aggiornato la Tiger 1050 con un nuovo look e sospensioni riviste, e sempre Honda ha già mostrato la Integra, un mezzo innovativo a metà strada tra uno scooter e una moto, equipaggiato con un bicilindrico in linea da 700 cmc e con il cambio a doppia frizione DCT che ha già debuttato sulla VFR1200F e che qui arriva alla seconda generazione. Da questa piattaforma Honda ricaverà più di un modello: oltre all’Integra arriveranno una naked e altre proposte sempre motorizzate con il bicilindrico 700 che promette consumi record, solo 27 km/litro. Di questi tempi di sicuro un bell’incentivo all’acquisto. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Bilancio positivo, al termine della prima stagione completa nella serie della Fast Lane Promotion, per la squadra di Eduar do Aguilar (foto), che ha schierato al via ben otto piloti. Per l’ex tecnico di F.3 (negli anni Ottanta fu anche il meccanico di Ivan Capelli) uno degli sbocchi più naturali per chi vuole ten tare la strada delle monoposto nel Vecchio Continente, è sicu ramente rappresentato dalla categoria riservata alle vetture spinte dal motore 2 litri della Casa francese. Con lui quest’an no ha corso il messicano Michael Dörrbecker, salito sul gradi no più basso del podio nell’appuntamento di Zeltweg. Il costa ricano James Adams ha raccolto un sesto posto nel weekend inaugurale di Monza. Quarto tempo in qualifica al Mugello per l’altro messicano Juan Carlos Sistos. Quindi le due “lady” Valeria Vanessa Carballo (nella foto sotto con il n.16), vene zuelana, protagonista di un crescendo di prestazioni, e l’italia na Laura Polidori. Nell’ultimo round di Varano ha debuttato invece il panamense Gianni Alessandria (nella foto sotto con il n. 15). Ma nella lista figurano anche Angelo Mezzatesta e Tommaso Menchini, che sempre nell’appuntamento conclusi vo della stagione ha colto un eccellente secondo posto.

Si precisa che tutte le inserzioni relative a ricerche di personale debbono intendersi riferite a personale sia maschile sia femminile, essendo vietata ai sensi dell’ art. 1 della legge 9/12/77 n.903, qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e quale che sia il settore o ramo di attività. L’inserzionista è impegnato ad osservare tale legge.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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CICLISMO L’ANTEPRIMA

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Torna lo Stelvio

RECORD: BONETTE Le montagne più alte di Giro e Tour

S 2802 m Col de la Bonette (Tour)

S 2770 m Iseran (Tour)

S 2758 m Stelvio (Giro)

S

L’ultima volta che si arrivò in cima fu nel 1975: vinse Galdos, il Giro a Bertoglio

2744 m Colle dell’Agnello (Giro)

S 2645 m Galibier (Tour)

S 2621 m Gavia (Giro)

Lo Stelvio dal versante di Bormio FOTO REMO MOSNA

Il Giro si decide qui 4 E prima il Mortirolo

NUMERO

9

Il Giro è già transitato 9 volte sullo Stelvio. Ecco il dettaglio, con il nome di chi è passato per primo in vetta. Nel 1965, 1972, 1975 fu anche arrivo di tappa. 1953 F. Coppi 1956 A. Del Rio 1961 C. Gaul 1965 G. Battistini 1972 J. M. Fuente 1975 F. Galdos 1980 J. R. Bernadeau 1994 Vona 2005 Rujano

nord. Finora il Giro aveva raggiunto per 10 volte il Mortirolo, la prima nel 1990 dalla Valcamonica. Poi da Mazzo, in Valtellina. Stavolta si parte da Tovo di Sant’Agata, 524 m, tre chilometri prima di Mazzo. Strada asfaltata larga 3 metri (un chilometro di cemento alla fine e uno di sterrato, che sarà asfaltato), lunga 11,3 km, con pendenza media del 10,5%, micidiale se si conta che in mezzo c’è un chilometro in lieve discesa in cui si perde qualche metro di quota: le punte superano il 22%. Prima parte nel bosco al 15%, falsopiano tra prati e baite, poi di nuovo bosco, con ultimo chilometro molto duro. Non si raggiunge il passo, ma quota 1718 m. La strada, a un chilometro dal passo, si ricollega a quella che sale da Mazzo, ma, invece, si fa la discesa inau-

La penultima tappa della corsa rosa 2012 arriverà a 2.757 metri. Versante inedito per la salita di Pantani CLAUDIO GREGORI PASSO DELLO STELVIO (Sondrio)

L’ALTIMETRIA APPUNTAMENTO SABATO 26 MAGGIO

do passò a 18'38" da Rujano nel 2005. Quassù le ruote misurano la bellezza e il dolore. Battaglia Il Giro scalerà lo Stel-

vio per la decima volta. Il traguardo sarà posto proprio quassù, come nel 1975, quando Fausto Bertoglio, dopo un duello col basco Francisco Galdos, vinse il Giro. La linea d’arrivo sarà disegnata pochi metri prima del passo, a 2757 metri di quota, un metro in meno del punto più alto della strada. Il punto finale di una tappa, la penultima, che sarà teatro della battaglia campale. Novità La tappa, Caldes (Tren-

Ecco il volo maestoso del gipeto sopra le nevi del Livrio. E sulla strada il frinire delle mountain-bike elettriche, che sfiorano il monumento dedicato a Fausto Coppi e i forti diroccati della Grande Guerra. Lo Stelvio è memoria e novità. Stupendo contro il cielo blu. Le bici sembrano insetti contro l’immensa gualdrappa bianca dell’Ortles. Salgono come per levitazione. Voli Il Giro, che scatterà il 5

INFOGRAFICA GAZZETTA DELLO SPORT

maggio 2012 da Herning (Danimarca), riscoprirà lo Stelvio sabato 26 maggio. Un luogo magico, la culla di Gustav Thoeni. Lo Stelvio ha visto i voli di Coppi, Gaul, Fuente, Hinault. Ha regalato l’avventura memorabile ad un fante senza nome, Aurelio Del Rio. Ha conosciuto le lacrime di Hugo Koblet, tradito, e di Panizza, spodestato della maglia rosa a due tappe dalla fine, nel giorno del suo 35˚ compleanno. Ha visto l'agonia di Ivan Basso. Eravamo con lui, quan-

1953 IL VOLO DI COPPI Un’immagine entrata nella storia: Giro 1953, Fausto Coppi in fuga sullo Stelvio nella 20ª tappa, Bolzano-Bormio dopo aver staccato la maglia rosa Koblet. I tifosi hanno scritto «W Fausto» sulla neve. Il Campionissimo vincerà tappa e il suo 5˚ Giro

to)-Stelvio, 218 km, è di una bellezza superba e contiene elementi di novità assoluta. C’è un Mortirolo nuovo. Stelvio e Mortirolo incombono come le Forche Caudine per chiunque correrà il prossimo Giro. Ma non basta. Da Caldès, in Val di Sole, si dovranno prima superare il Tonale (1883 m), poi da Edolo l’Aprica (1173 m), e una rampa nuova che fa male a Teglio (851 m). In tutto sono 5900 metri di dislivello in salita. «C’è tutto: la difficoltà, la storia e la modernità», dice Stefano Allocchio, braccio destro di Mauro Vegni. Le novità, infatti, sono tre: la salita e la discesa del Mortirolo e la salita di Teglio. Quest’ultima, tra le viti, che producono l’Inferno e il Valgella, misura 5,5 km, con 490 metri di dislivello, pendenza media del 9,5%, con punte al 14%, e una discesa dal nome evocatore: «via dell’Inferno». Dura Ben più dura è la nuova salita del Mortirolo sul versante

Il terribile Mortirolo sarà scalato dal versante nord: una strada mai fatta gurata dal Giro femminile, che scende su Grosio. In pratica sono tre percorsi sul versante nord, che, guardando dalla Valtellina, disegnano sul fianco della montagna una «m»: la prima gamba è la nuova discesa, la seconda la via di Mazzo, la terza la nuova salita. Dopo questo antipasto si va sullo Stelvio. Aquile Lo Stelvio non è un passo

qualunque: è il tetto dell’intera storia del Giro, più alto del Colle dell’Agnello e del Gavia. Non è il più alto del mondo: in Tibet, ad esempio, si può raggiungere in auto e in bici il Semo La — «La» vuol dire passo — a 5.565 metri di quota. La sua storia, però, lo rende tangente al cielo. Qui volano, con i gipeti, le aquile reali. La strada è un ricamo tra mughi e rocce, cascate e ghiaie. Fu intagliata dal Kaiser e inaugurata nel 1825 per congiungere Lombardia e Tirolo, Milano e Vienna. Con 40 tornanti e 5 gallerie. In alto le marmotte ci hanno accolto in piedi, davanti alle tane, con curiosità. Camosci e stambecchi, invece, si sono tenuti alla larga, ma ci siamo sentiti spiati dall’alto. C’è tutta una vita preziosa che attende il Giro, intorno alle spire di serpente della salita. Dall’alto la strada sembra un filo di seta caduto dal cielo. Da vicino, invece, mostra il filo tagliente un pugnale. Da Bormio, 1217 m, sono 22,4 km, con la deviazione ai Bagni di Bormio, per un dislivello di 1548 metri. La pendenza resta tra 6,9% e 11%, accessibile ai cavalli, che facevano il servizio di posta per il Kaiser. C’erano tre stazioni per cambiare i cavalli. Non ci saranno per i girini. © RIPRODUZIONE RISERVATA

TRICOLORI SU PISTA LA MILANESE PROVENIENTE DALL’ATLETICA TRASCINA LA FRISONI NELLA VELOCITÀ A SQUADRE

SABATO A CESENATICO

Brava Grillo: al debutto è subito vincente

Memorial Pantani con Petacchi

(mar.) Tre mesi fa a Torino l’ultima volata nell’atletica: campionessa italiana della 4x100. Ieri a Montichiari il primo sprint nel ciclismo: campionessa italiana della velocità a squadre, in coppia con Elisa Frisoni. Manuela Grillo non poteva avere debutto migliore nella sua seconda vita sportiva, intrapresa in modo serio solo a luglio. E’ vero, questo tricolore vinto al primo colpo è soprattut-

Appuntamento a sabato per la prima corsa in Italia dopo il Mondiale, il Memorial Pantani. Partenza da Cesena e arrivo a Cesenatico dopo 183,7 km con un veloce circuito finale. Tra i più attesi: Basso, Nibali, Petacchi, Scarponi, Ulissi, Visconti, Belletti e Juan José Cobo, il re della Vuelta.

to simbolico, perché ottenuto in una disciplina che al femminile in Italia non raccoglie ancora grandi numeri. Ma le gare bisogna comunque vincerle. E lei lo ha fatto, lanciando la febbricitante Frisoni al 40˚ titolo, con un primo giro che il cronometro ha giudicato benaugurante in prospettiva futura. «Ah, se solo Manuela fosse arrivata un anno prima: adesso forse saremmo in corsa per i Giochi di Lon-

dra 2012 — ha commentato la leader azzurra delle prove veloci —. Ma in ogni caso il suo arrivo m’ha dato nuovi stimoli». «Sono felicissima — ha ammesso la 34enne della Forestale —: non vedevo l’ora di capire quanto valgo in un confronto vero (35"854 il tempo). Ho commesso qualche errore, ma ci può stare». Altri spunti dalla 1ª giornata: nello scratch Tatiana Guderzo ha battuto la bi-iridata su

strada Giorgia Bronzini, un po’ scarica ma mai doma; nella corsa a punti Elia Viviani ha superato Ciccone dopo una vibrante sfida; nell’inseguimento a squadre ottimi tempi per Bertazzo, De Marchi, Ermeti e Fortin (oro in 4’09"449) e Viviani, Cimolai, Scartezzini, Simion (4’09"839). A Valerio Catellini, Francesco Ceci e Luca Ceci la velocità a squadre (45"864, record italiano).

Manuela Grillo, 34 anni RODELLA


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PALLAVOLO EUROPEO FEMMINILE A MONZA SEMIFINALI SABATO A BELGRADO

Un attacco di Valentina Arrighetti, 26 anni, supera il muro olandese. Per la centrale azzurra (e di Bergamo, dove gioca da 5 anni) 5 muri all’attivo TARANTINI

Quando conta la bella Italia torna a sorridere Prova magistrale delle azzurre che piegano l’Olanda: è semifinale con Germania o R.Ceca ITALIA OLANDA

3 1

(25-21, 25-20, 21-25, 25-18) ITALIA: Lo Bianco, Del Core 19, Arrighetti 12, Costagrande 20, Piccinini 12, Gioli 20; Leonardi (L), Bosetti, Guiggi. Non entrate: Ortolani, Ferretti, Anzanello. All. Barbolini. OLANDA: Visser 19, Flier 16, Grothues 14, Huurman 6, Dijekema 4, Stam 2; Van Tianen (L), Sloetjes 8, Wensink, De Kruijf. Non entrate: Staelens K., Blom. All. Selinger ARBITRI: Vereecke (Fra) e Dudek (Pol). NOTE - Spettatori: 4500. Durata set: 26', 27', 28', 27'; totale 108'. Italia: battute sbagliate 7, vincenti 6, muri 18, 2a linea 9, errori 15; Olanda: battute sbagliate 6, vincenti 1, muri 6, 2a linea 8, errori 13.

LA SITUAZIONE

La Serbia non ha problemi con la Romania (a.a.) Impresa della Turchia con la Russia campio ne del Mondo. Ottavi: Belgrado Serbia Romania 3 0 (25 19, 25 15, 25 20), Rep.Ceca Francia 3 1 (25 21, 23 25, 25 14, 25 14). Quarti: a Monza Russia Turchia 0 3 (25 27, 21 25, 19 25), Italia Olanda 3 1. TURCHIA-RUSSIA 3-0 (27-25, 25-21, 25-19) TURCHIA: S. Kirdar, Erdem 15, C. Kirdar 2, Ozsoy 17, Tok soy 9, Darnel 13; Guresen (L), Kuzubasioglu (L), Gumus 6. N.e. Uslupehlivan, Cansu, Ka rakoyun. All. Motta. RUSSIA: Perepelkina 2, Mak hno 2, Gamova 15, Morozova 6, Goncharova 10, Ulyakina; Kabe shova (L), Fateeva 2, Borisenko 2, Startseva, Kuzyakina (L). N.e. Merkulova. All. Kuzyutkin. ARBITRI: Bjelic (Ser) e Kraft (Ger). NOTE - Durata set: 29’, 28’, 26’; totale: ’83. Turchia: b.s. 5, v. 10, m. 2, s.l. 6, e. 26. Russia: b.s. 4, v. 2, m. 7, s.l. 8, e. 15.

DAL NOSTRO INVIATO

GIAN LUCA PASINI MONZA

I fantasmi rimangono nell’albergo-residence di Concorezzo che ha fatto da base alle azzurre, l’Italia va a Belgrado a giocare la semifinale dell’Europeo. La «grande paura» di toppare proprio in casa, dopo un’estate di problemi e congiunture era concreta, soprattutto per il valore dell’avversario, l’Olanda finalista due anni fa in Polonia. Un timore reale almeno fino a quando l’Italia non è scesa in campo. Lì si è capito che questa sarebbe stata tutt’altra gara rispetto alla

«

«Abbiamo giocato da grande squadra, ma dobbiamo restare concentrate»

SIMONA GIOLI CENTRALE ITALIA

scialba sconfitta contro la Turchia, domenica sera. 4-0 Ci sono segnali che valgono più di molte dichiarazioni e le azzurre ne lanciano uno inequivocabile proprio quando comincia il match: pronti via e 4 difese azzurre fruttano altrettanti punti per Lo Bianco e compagne. Ci sono ancora parti del bolide affidato alle cure di Massimo Barbolini da scoprire (e pure da rodare), ma in una gara come quella di ieri, con tutto da perdere, all’Italia non è slittata la frizione. Anzi, mano a mano che passava il tempo, mostrava sempre più sicurezza, la sicurezza dei forti. Quella di donne che sono arrivate qui con due ori da difendere e non hanno avuto paura di scommettere su loro stesse, anche quando tutto intorno sembrava mandare segnali negativi. Barbolini aveva detto puntiamo sulla classe di queste campionesse, prendiamoci la responsabilità. E le azzurre lo hanno fatto, ognuna nel proprio ruolo, dalla pluriscudettata capitana Eleonora Lo Bianco all’ultima arrivata, il libero Giulia Leonardi lanciato fra i fenomeni che lei ammirava grazie alla catapulta del destino. Tecnica Nella pratica dei fatti

siccome nel volley si vince con la determinazione e con il cer-

RCS

vello, ma molto con la tecnica: le azzurre hanno tenuto bene in ricezione nonostante l’Olanda abbia scommesso tanto sul servizio. Poi con Lo Bianco ha giostrato le sue schiacciatrici, facendo eccellere a turno Costagrande, Gioli, Piccinini, Del Core, Arrighetti. L’Italia ha usato in difesa la tattica vincente della carta moschicida: ha raccolto tutto, perfino più delle olandesi. Così come due anni fa nella bolgia festosa di Lodz quando le azzurre vinsero il secondo Europeo consecutivo, l’Italia si ripete (per lei la 8ª semifinale continentale). Annichilisce le fonti del gioco arancione e sa essere forte nel momento in cui l’Olanda produce la pressione maggiore, nel terzo e nel quarto set. Semifinale L’Italia saprà oggi con chi dovrà giocare sabato nella semifinale di Belgrado: la Germania dell’emigrante modenese Giovanni Guidetti o la Repubblica Ceca che ha surclassato la Francia. Se fossero le tedesche (favorite per gioco e pedigree) per l’azzurro sarebbe un altro dèjà vu, questa infatti è stata anche la semifinale 2009. E visto come è andata ieri in tema di amarcord, l’Italia può sorridere. Anche perché sarà molto più leggera: i fantasmi sono rimasti a Concorezzo... © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’EUFORIA DELLE AZZURRE CHE ORA VOLANO A BELGRADO

Barbolini: «Serviva carattere e le ragazze l’hanno avuto» DAL NOSTRO INVIATO

MARISA POLI MONZA

Lo dice l’esperta Antonella Del Core: «Nelle partite da dentro o fuori l’esperienza conta. Questa è un’Italia che ci piace». Lo ripete la giovane Lucia Bosetti: «Quando giochiamo così unite, le difficoltà ci sono ma riusciamo a nasconderle». Conferma Carolina Costagrande: «Un grande lavoro di squadra». Così l’Italia (unita) festeggia la quarta semifinale di fila all’Europeo. Le azzurre festeggiano con Nella, la mascotte dell’Europeo TARANTINI Squadra Con il sospiro di sollie-

vo di Leo Lo Bianco: «Non siamo arrivate nelle migliori condizioni a questo Europeo, abbiamo cambiato formazione diverse volte. E giocare in casa ti dà una responsabilità in più, ma ci siamo. L’importante era ritrovare la squadra e contro l’Olanda ci è riuscito». E la gio-

ia di Antonella Del Core, decisiva nel quarto set: «Nelle partite da dentro o fuori conta anche l’esperienza». A spiegare che cos’è una squadra ci prova Carolina Costagrande: «Quando sono andata in difficoltà in ricezione mi ha aiutato la Leonardi, mi ha scaricato di quel-

la responsabilità e mi sono un po’ ripresa». Libera Proprio Giulia Leonar-

di, l’esordiente per caso (si è ritrovata titolare dopo gli infortuni di Cardullo e Merlo) che anche ora dall’alto di una semifinale europea confida la

sua paura: «E’ che ogni volta che comincia una partita a me tremano le gambe. Per fortuna ci sono le mie compagne ad aiutarmi, mi fanno sentire come loro, mentre io proprio non mi ci sento. Due anni fa ero riserva a Cesena, in un’estate mi è cambiata la vita. Non ci posso credere, spero che nessuno mi svegli». Sorride Massimo Barbolini, che ha scommesso su un modulo nuovo, ha rischiato e ha vinto: «La squadra ha risposto presente - dice con il sorriso aperto delle grandi occasioni Abbiamo giocato un primo set perfetto - dice con il sorriso aperto delle grandi occasioni, nel secondo siamo riusciti a rimontare con delle difese che mi hanno ricordato i bei tempi. Nel terzo siamo un po’ scesi e l’Olanda, che è una grande squadra, ne ha subito approfittato. Nel quarto è venuto fuori il nostro carattere, ha funzionato molto bene il cambio palla, ma anche a muro e in difesa queste ragazze sono state eccezionali. Adesso abbiamo qualche ora di riposo e siamo pronti per partire per Belgrado e conoscere chi sarà la nostra avversaria». © RIPRODUZIONE RISERVATA

le Pagelle di MA.PO.

LA DEL CORE E’ UNA SICUREZZA LA GIOLI HA LA FACCIA CATTIVA CUORE LEO ITALIA COSTAGRANDE 7.5 Comincia bene il 1˚ set (3 dei primi 6 punti dell’Italia, 60% in attacco), si inceppa nel 2˚, imprendibile nel 4˚. PICCININI 7.5 Quando in ricezione non è perfetta si prende la responsabilità di rimediare. Magistrale in difesa. ARRIGHETTI 7.5 Un ace (8 3 1˚ set) di quelli che s’arrampicano sul nastro e cadono dall’altra parte. Sempre presente a muro (5). LO BIANCO 8- Leo è al 7˚europeo, uno solo (2003) giù dal podio, nel suo anno più difficile. Uno spettacolo.

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IL MIGLIORE

8 DEL CORE

Un’altra marcia rispetto alla partita con la Turchia. Una sicurezza in ricezione (a parte il 3˚ set), in battuta fa male e 19 punti alla fine con un 71% nel quarto set. GIOLI 8 Faccia cattiva da grandi occasioni, ferma la Flier per ricucire la fuga olandese del 2˚ set e poi dilaga: 5 su 5 in attacco in questo parziale. Sei muri alla fine. LEONARDI (L) 7.5 Sempre più a suo agio e ormai anche dentro la ricezione. In sicurezza. Guiggi s.v., Bosetti s.v., Anzanello n.e, Ortolani n.e. , Ferretti n.e. All. BARBOLINI 8 Dopo i due ori di fila la sua Italia è ancora in semifinale. Non per caso.

OLANDA Huurman 6.5, Grotheus 5.5, Flier 5.5, Dijkema 5.5, Visser 7, Stam 6; Van Tienen (L), Sloetjes 6,Wensink s.v.. N.e. K. Staelens, De Kruijf, Blom. All. Selinger 6.

clic COME OTTO ANNI FA TURCHIA BESTIA NERA DELLA RUSSIA (a.a.) Come 8 anni fa in casa la Turchia elimina la Russia dall'Europeo. Questa volta il colpo è più grosso perché le russe sono campionesse del Mondo (seppur prive di alcune star, come Sokolova). Artefice del successo il brasiliano Marco Aurelio Motta che ha guidato l'Italdonne a metà degli anni '90.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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RUGBY MONDIALE IN NUOVA ZELANDA

chino 2008, quella del trionfo di Federica Pellegrini nei 200 stile libero. E’ l’unico stadio costruito ad hoc per il Mondiale. I lavori, contestati da una parte dei 122.000 residenti, 20.000 dei quali studenti universitari, costati circa 110 milioni di euro, sono cominciati nel maggio 2009 e si sono conclusi un paio di mesi fa, giusto in tempo per alcuni test-event prima del via della rassegna iridata (tra i quali una partita di calcio...).

ne, alla presenza del del primo ministro John Kay, risale al 5 agosto. Sin qui ha ospitato tre partite, quelle dell’Inghilterra (contro Argentina, Georgia e Romania). Capace di ospitare fino a 30.500 spettatori, è ben diverso dal predecessore, lo storico Carisbrook, la tana degli Highlanders inaugurata nel 1883, la «House of pain», la «Casa del dolore», tanto era difficile violarla. Il 22 luglio ha ospitato All Blacks-Figi, ma è ormai prossimo alla chiusura: resterà in piedi perchè considerato «edificio storico». L’Irlanda, in questi giorni, si allena lì (l’Italia sarà al Caledonian Ground). Sai mai che ai Verdi, il passaggio della tradizione alla modernità, possa costare caro. Aggrappiamoci a tutto.

Ciao Carisbrook L’inaugurazio-

© RIPRODUZIONE RISERVATA

OTAGO STADIUM A DUNEDIN E’ COSTATO 110 MILIONI DI EURO

Tetto in vetro e pareti in plastica Stadio coperto con erba naturale Ha preso il posto del Carisbrook, la «Casa del dolore» perché nessuno riusciva a violarlo DUNEDIN (Nuova Zelanda)

Tra le tante preoccupazioni verso il match di domenica, una almeno potrà essere evitata: quella relativa alle condizioni atmosferiche, a Dunedin spesso rigide in que-

sto periodo dell’anno. Il match, infatti, si giocherà al coperto. Appuntamento alle 20.30 locali (le 9.30 in Italia), nel nuovissimo Otago Stadium, avveniristico impianto polifunzionale a Nord della città, il primo al mondo completamente al chiuso a proporre un campo in erba naturale. Che impianto Tetto in vetro, pa-

reti di plastica trasparente e tribune adiacenti al campo: il materiale utilizzato per la realizzazione è lo stesso del Water Cube, la piscina olimpica di Pe-

CAPIENZA: 30.500

a.b. RCS

«Non resteremo senza birra» L’Italia ha solo 5 giorni tra gli Usa e la sfida della vita con l’Irlanda, ma non si preoccupa DOMENICA ORE 9.30

IRLANDA-ITALIA L’Italia per passare ai quarti è obbligata a vincere. Classifica: Irlanda 13, Australia e Italia 10, Stati Uniti 4, Russia 0. Sabato ore 4.30: Australia-Russia

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA BUONGIOVANNI DUNEDIN (Nuova Zelanda)

Poco più di un’ora di volo da Nelson e l’Italia sbarca a Dunedin, città a sud dell’isola del sud della Nuova Zelanda. In serata in albergo, al primo appuntamento con la stampa, anche una quindicina di giornalisti irlandesi. L’attesa per il match di domenica è già spasmodica: vale quattro anni di lavoro. Il ricordo dell’ultimo scontro diretto, quello di febbraio a Roma, vinto dai Verdi allo scadere dopo un pallone non tenuto da Geldenhuys su ricezione di un calcio d’invio e il successivo drop di Ronan O’Gara, a chi segue la Nazionale di Declan Kidney, non fa dormire sonni tranquilli. La mischia azzurra, poi, non può non incutere timore. Sul piatto della bilancia, però, anche il fatto che Parisse e compagni si presenteranno con nelle gambe la fatica del match con gli Stati Uniti. Cinque giorni tra una partita e l’altra sono proprio pochi.

Strategia «Sappiamo che sarebbe stato così sin da quando c’è il calendario — minimizza Alex Marco, il preparatore atletico della Nazionale, 34enne francese portato in Italia da Nick Mallett dopo l’esperienza comune allo Stade Français —: tutta la preparazione è stata svolta in quest’ottica. Dopo due mesi e mezzo di intenso lavoro comune, le basi ci sono, ora non si può che cercare brillantezza. E non occorre inventare nulla. Vuol dire che in situazioni come questa, è meglio allenarsi in prossimità del-

rico. Fa parte di un programma che seguiamo da mesi, di una strategia. Quel che conta è che il confronto con gli Stati Uniti non ci abbia lasciato in eredità situazioni difficili da gestire».

Capitan Parisse è lo Stakhanov degli azzurri

In salute Mallett, con anche An-

drea Masi pronto al rientro dal lieve infortunio al polpaccio sinistro e Franco Sbaraglini in rosa da ormai tre giorni, avrà tutti gli effettivi a disposizione. E oggi il gruppo ritroverà pure Philippe Doussy, il responsabile tecnico dei calci, al rientro dopo aver partecipato ai funerali del padre in Francia. E’ con lui che Marco condivide il progetto di coordinamento delle Accademie federali. «E’ una sfida affascinante - dice Alex che mi rimanda all’esperienza vissuta con Jean Luc Arnaud, oggi come nel 2007 preparatore atletico della Francia, al centro di formazione di Marcoussis». Un paio di giorni di recupero in più avrebbero giovato. Così come evitare ad alcuni giocatori di spremersi per l’intera partita di martedì. C’è anche il precedente del 2003 ad allarmare: l’Italia, quattro giorni dopo aver vinto soffrendo col Canada, nella sfida al Galles che valeva i quarti, venne spazzata via in un finale di partita disputato sulle ginocchia. «Garantisco - dice Marco - la tenuta non sarà un problema». Sotto allora, all’attacco.

Il preparatore, Alex Marco: «Garantisco che la tenuta non sarà un problema» la partita e in condizioni di freschezza, piuttosto che senza aver recuperato e appesantiti dalla stanchezza». Tradotto significa che il gruppo, prima di domenica, svolgerà una sola vera seduta, quella di domani, antipasto all’annuncio della formazione titolare. Ieri i giocatori si sono dapprima rigenerati in piscina, con mezzora di idromasaggio, poi con lunghe sedute di fisioterapia. «Al campo — spiega Marco — seguiremo moduli corti, evitando il contatto e rimanendo lontani dalla "linea rossa" del sovracca-

PIU’ IN CAMPO DI TUTTI

Sergio Parisse, 28 anni, terza centro e capitano: 1.96 cm per 104 kg REUTERS

IN TRE PARTITE GIOCATORE PARISSE BENVENUTI VAN ZYL ZANNI CASTROGIOVANNI MCLEAN CANALE GELDENHUYS GHIRALDINI MI. BERGAMASCO MA. BERGAMASCO GARCIA MASI ORQUERA SEMENZATO DERBYSHIRE TONIOLATTI PERUGINI LO CICERO BOCCHINO CITTADINI M. PRATICHETTI GORI BORTOLAMI DEL FAVA BARBIERI ONGARO D’APICE CANAVOSIO SGARBI

MINUTI 217 213 194 183 179 179 167 160 153 150 150 141 140 139 136 119 107 105 103 94 93 80 71 66 60 51 52 45 23 20

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RUGBY E CALCIO

L’IRLANDESE MURPHY

LA SITUAZIONE

Canale e l’amicizia con Materazzi «Mi ha chiamato dopo gli Stati Uniti»

«Per fermare Castrogiovanni mettiamo patatine agli angoli del campo»

Kirwan, in bilico il futuro in Giappone La Georgia travolge la Romania

Canale

Materazzi

DUNEDIN Gonzalo Canale e un’amicizia particolare. «Poco dopo la fine della partita con gli Stati Uniti — racconta il centro azzurro e del Clermont nella prima conferenza a Dunedin — ho ricevuto una telefonata da Marco Materazzi. Voleva complimentarsi per la prestazione della squadra e farmi gli "in bocca al lupo" per la sfida all’Irlanda di domenica. Ci sentiamo spesso, siamo in contatto anche via email». L’ex difensore dell’Inter e della Nazionale di calcio gli ha pure suggerito di evitare gli All Blacks nel proseguimento del torneo... Il rapporto particolare tra i due nasce da una sponsorizzazione sportiva comune, ma poi è andato ben oltre. «Non sono il solo amico di calciatori — svela —: Castrogiovanni, per esempio, è molto legato al romanista Daniele De Rossi. E’ chiaro che viviamo in due mondi diversi e che anche se battessimo l’Irlanda, la nostra popolarità, rispetto alla loro, resterà sempre poco cosa. Ma va bene così, ci mancherebbe altro...».

DUNEDIN Martin Castrogiovanni, anche grazie alla super partita contro gli Stati Uniti (indiscusso miglior giocatore in campo) fa paura a tutti. Anche all’Irlanda. «Ma io so come fermarlo — garantisce Geordan Murphy, 33enne estremo dei Verdi, amicone e compagno di squadra del pilone azzurro con gli inglesi del Leicester — basterà mettergli un po’ di patatine ai quattro angoli del campo. Goloso com’è, si distrarrà di sicuro». I due Murphy giocatori insieme, nella città inglese, sono proprietari e gestori di «Timo», due ristoranti italiani che hanno anche un buon successo. «Come ci dividiamo i compiti? Basta guardarci — racconta Murphy : lui assaggia tutto quel che c’è da mangiare, io penso all’acqua minerale... E’ da quando sappiamo che ai Mondiali ci saremmo affrontati che ci stuzzichiamo a vicenda, ma lui adesso sta esagerando: non perde occasione per mandarmi messaggi di sfottò: per telefono, via Castrogiovanni mail. E mi insulta spessissimo in italiano, come se io capissi le sue parolacce».

Gorgodze

Dumbrava

GIRONE A: All Blacks boicottano il 2015? Gli All Blacks minacciano di boicottare il Mondiale 2015 se l’Irb non modificherà la gestione dei contribu ti alle federazioni, John Kirwan, c.t. del Giappone, ha chiesto qualche giorno di tempo per decidere del suo futuro. Ma su di lui non tira una bella aria. Classifica: Nuova Zelanda 15; Francia 10; Canada 6; Tonga 5; Giappone* 2 (*una in più). Sabato: Francia Tonga. Do menica: Nuova Zelanda Canada. GIRONE B: la Georgia conquista 4 punti Georgia-Romania 25-9 (12 6). Marcatori: p.t. 9’ c.p. Kvirikashvili (G), 11’ c.p. Dumbrava (R), 24’ e 31’ c.p. Kvirikashvili (G), 33’ c.p. Dumbrava (R), 35’ c.p. Kvirikashvili (G); s.t. 15’ m. Gorgodze tr. Kvirikashvili (G), 30’ c.p. Kvirikashvili (G), 31’ s.p. Vlaicu (R), 36’ c.p. Kvirikashvili (G). Classifica: Inghilterra 14; Argentina, Scozia 10; Georgia 4; Romania* 0 (*una in più). Saba to: Inghilterra Scozia. Domenica: Argentina Georgia. GIRONE D: domani Sudafrica-Samoa Classifica: Sudafrica 14; Galles, Samoa 10; Figi 5; Namibia* 0 (*una in più). Domani (ore 9): Sudafri ca Samoa. Domenica: Galles Figi.



GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Hockey pista MONDIALI

L’Italia cede all’Argentina Nulla da fare per l’Italia nella terza gara del girone, nella prima fase del Mondiale, a San Juan, in Argentina. Contro i padroni di casa, davanti ai 7000 spettatori scatenati, gli azzurri di Massimo Mariotti hanno ceduto per 7-2. Peccato, perché nel primo tempo avevano tenuto testa ai vice-campioni del Mondo. In vantaggio 1-0 con Mirko Bertolucci, poi autore anche del 2-2 (il viareggino è così salito a 8 reti, capocannoniere del torneo), l’Italia ha poi chiuso sotto 2-3 il 1˚tempo. Ed ha ceduto nel secondo. Oggi (19.30 locali, le 0.30 in Italia) nei quarti l’Italia affronta la Spagna che ha vinto gli ultimi tre Mondiali. Quarti di finale: Portogallo-Francia; Brasile-Mozambico; Italia-Spagna; Argentina-Cile.

Pallavolo ANTICIPO A-1

Trento passa come un rullo sopra Padova MASSIMO SALMASO PADOVA

Tutto facile per Trento che passa come un rullo sulla Fidia nell’anticipo della 3ª (Trento sarà in Qatar al Mondiale per Club). La pressione in battuta e a muro della squadra di Stoychev non ha fatto respirare Padova. I bianconeri hanno fatto una fatica terribile sull'attacco in palla alta, con il

Sci RIMASE IN COMA 11 GIORNI

IN RUSSIA

Grugger sorride Torna ad allenarsi

Vermiglio vince la Supercoppa con il Kazan

Hans Grugger, 4 vittorie in Coppa

(c.r.) L’austriaco Hans Grugger, caduto rovinosamente il 20 gennaio durante le prove sulla Streif di Kitzbuehel, torna ad allenarsi. Lo hanno comunicato la federazione austriaca e la clinica universitaria di Innsbruck dove il 29enne discesista, che dopo l’incidente era stato operato al cervello per un ematoma ed era rimasto in coma 11 giorni, ha effettuato nei giorni scorsi i test decisivi. Grande la gioia di Grugger: «Ero molto nervoso prima del colloquio con i medici. Mi sono allenato duramente nelle ultime settimane, il mio corpo ha risposto in modo positivo». Rimangono sotto osservazione i punti deboli, come la carotide. Fra sei mesi sono previsti ulteriori esami per valutare il possibile ritorno in Coppa.

Boxe MONDIALI A BAKU

Fiori è già fuori Oggi c’è Creati (r.g.) Si ferma subito il cammino del mediomassimo Simone Fiori ai Mondiali di Baku (Aze), battuto dal tunisino Yahia Elmekachari. Il nordafricano, campione continentale, in svantaggio nei primi due round (5-7), ha saputo rimontare disputando una terza ripresa all’attacco, mentre l’italiano era incapace di replicare come aveva fatto in precedenza. Una sconfitta amara (11-13), perché l’avversario era alla portata. Oggi tocca al welter abruzzese Danilo Creati, campione italiano, contro il pugile di casa Emil Ahmedov, testa di serie n. 8, 19 anni a novembre, al primo anno nei senior. Nel 2010 ai Mondiali Youth a Baku, è uscito ai quarti battuto dall’uzbeko Mamadjanov, giunto all’argento. Creati dovrà compiere un piccolo miracolo per batterlo.

solo Simeonov (50% in attacco) a rimanere a galla. Meglio al centro con Semenzato imbeccato con continuità da Gonzalez. Anonima prova di Suljagic, sostituto da Cricca. Dall'altra parte la prova di Juantorena è stata da manuale: 19 punti totali, con sei ace e il 67% in attacco. Su ottimi livelli anche Kaziyski, mentre Raphael ha cercato meno del solito i suoi centrali, nonostante una ricezione eccellente, so-

stenuta da un Bari in formato nazionale. L’equilibrio arrivo solo nel terzo set. Gonzalez firma in battuta il 22-21 che illude il PalaFabris, ma poi è il servizio flottante di Raphael a fare la differenza. Contro-break e Stokr chiude sul 25-23. PADOVA-TRENTO 0-3 (16-25, 16-25, 23-25) FIDIA PADOVA: Rosso 7, Suljagic 1, Gonzalez 3, De Marchi 7, Semenzato 6, Simeonov 11; Garghella (L), Schwarz 1, Cricca 2, Giannotti. Tiberti, Zingaro. All. Montagnani. ITAS DIATEC TRENTINO: Djuric 5, Raphael 1, Juantorena 19, Birarelli 6, Stokr 16, Kaziyski 12; Bari (L), Della Lunga, Sokolov, Burgsthaler. Non entrati: Zygadlo, Colaci, Lanza. All. Stoychev. ARBITRI: Cesare e Padoan NOTE - Spettatori 2616, incasso 8630. Durata set: 23', 24',.30' tot. 77'. Fidia: battute sbagliate 7, vincenti 1, muri 3, 2a linea 8, errori 13. Itas: b,s, 13, v. 9, m. 9, s.l. 15, e. 16. Trofeo Gazzetta: 6 Juantorena, 5 Raphael, 4 Bari, 3 Kaziyski , 2 Simeonov, 1 Stokr. CLASSIFICA: Trento 6; Cuneo, Macerata, Latina, Modena, Padova 3; Vibo 2; San Giustino 1; Roma, Belluno, Ravenna, Verona, Piacenza, Monza 0.

IPPICA IL WEEK END PARIGINO

Motel coi barboni Dettori 7 corse Bulgare furenti per il GP n˚ 500

Ai Mondiali di ritmica sono state alloggiate in un motel maleodorante, tra barboni e prostitute, in condizioni «infernali». Per denunciare le pessime condizioni logistiche trovate in Francia le ginnaste bulgare hanno organizzato perfino una conferenza stampa a Sofia. Nel mirino non ci sono tanto gli organizzatori francesi quanto la stessa federazione bulgara. «Lo considero un sabotaggio — ha accusato la c.t. Iliana Raeva — le nostre camere erano puzzolenti e coperte di muffa». Questo non ha impedito comunque alle sue atlete di vincere un oro e quattro bronzi. La Raeva ha incolpato della situazione trovata a Montpellier la presidente della sua federazione, Maria Guigova, che secondo lei avrebbe fatto di tutto per far fallire la missione. La stessa Guigova dal canto suo ha detto invece che «nessuno si aspettava che i francesi potessero far alloggiare la squadra in tali condizioni». Tuttavia ha ammesso di aver chiesto agli organizzatori che «i costi non fossero esorbitanti».

LUTTO DAMILANO E’ morta ieri a Scarnafigi (Cn) all’età di 90 anni Vincenza Parola Damilano, la madre del campione olimpico della 20 km di marcia a Mosca 1980 Maurizio, del gemello Giorgio e di Sandro, il tecnico sotto la cui direzione il settore ha conquistato il massimo delle medaglie olimpiche e mondiali. I funerali si svolgeranno oggi alle ore 16.30 nella chiesa parrocchiale di Scarnafigi. PISTA ITALIA (si.g.) A Santhià (Vc). Uomini. 400: Demonte 47”70. Donne. Martello: Rossetti (a) 54.28. A Busto Arsizio (Va). Donne. 2000: N. Reina (’97) 6’12”91. A Cosenza. Donne. Peso/Disco: Cantarella (a) 13.70/45.70. TROFEO FRIGERIO La Polisportiva Villese di Villa di Serio (Bg) ha vinto la 42a edizione del Trofeo Frigerio di marcia giovanile a cui hanno preso parte 80 società. MARATONA DI VARSAVIA (d.m.) Il keniano John Sammy Kibet ha vinto in 2h08’17" la maratona di Varsavia (Pol). Uomini: 1. S. Kibet (Ken) 2h08’17”; 2. Mwanzia (Ken) 2h13’22". Donne: 1. Stanko (Ucr) 2h31’28".

(m.c.) Svanisce il sogno azzurro di Alex Liddi (martedì a 0/3 nella sconfitta per 7-0 contro Oakland), che dovrà rinunciare a partecipare ai Mondiali di Panama per la mancata autorizzazione dei Seattle Mariners. Il terza base, che ieri sera ha chiuso la stagione di Major League, rientrerà adesso per qualche giorno in Italia, poi la prossima settimana volerà in Venezuela per partecipare al torneo professionistico. La nazionale di Mazzieri prosegue intanto la preparazione sui diamanti della Florida. Nella seconda amichevole gli azzurri sono stati superati (6-3) da una selezione dei Marlins, che ha messo a segno tredici valide, compresi due fuoricampo al 6˚. Una contrattura ha intanto costretto il lanciatore Oberto a rientrare in Italia, per cui lo staff ha adesso una rosa di 24 giocatori.

Un attacco di Lele Birarelli, 30 anni, elude il muro di Semenzato ZANI

La Bulgaria durante i Mondiali EPA

CRESPI O.K. Buon 3’37”67 di Merium Crespi sui 1500 nella riunione che ha inaugurato a Milano la nuiova pista del XXV aprile. Uomini. 200 (0): Zuodar 21”82. 1500: 1. Crespi 3’37”67; 2. Nava (Ser) 3’40”07; 3. Seck 3’42”11. Marcia 3000 mt: Giupponi 11’50”14. Donne. 3000: Roffino 9’42”09. Marcia 3000 mt: 1,. Giordano 13’40”18; 2. Giorgui 13’40”67; 3. Trapletti 13’57”60; 4. Perrone 13’59”69.

Baseball Seattle dice no Liddi niente Mondiali

Valerio Vermiglio comincia bene in Russia con lo Zenit Kazan: ieri ha vinto la Supercoppa. A casa del Novo sibirsk lo Zenit si è imposto 3 0. Con Vermiglio nel Kazan (allenato dal c.t. della Russia Alekno) anche Berezhko (8), Volkov (7) e Mikhaylov (28). SARACENI IN QATAR Anche Gianluca Saraceni è all’Al Araby di Doha, in Qatar, con Davide Saitta. Giocheranno contro Trento al Mondiale Club.

Ginnastica ritmica MONDIALI

ATLETICA

Il week end parigino dell’Arc de Triomphe sarà la prima occasione utile per conquistare il 500˚ Gran Premio in carriera e Lanfranco Dettori ha già definito il proprio carnet: «Dovrei montare tre cavalli sabato, Rio de La Plata nel Wildestein (gr. 2), Modeyra nel Royalleu (gr. 2) e French Navy nel Dollar (gr. 2). E quattro domenica, a cominciare da Snow Fairy che al momento ha 90 possibilità su 100 di correre l’Arc. Poi il nostro Worthadd (allenatore Vittorio Caruso) nel La Foret (gr. 1), Dabirsim nel Lagardere (gr.1), e Antara nell’Opera (gr. 1)». A proposito di Arc, oggi è giorno di iscrizioni supplementari. Sono previste quelle di Masked Marvel, Danedream e Meandre, ciascuna al costo di 100.000 euro. La lista dei rimasti comprende al momento 14 nomi, con azioni in salita per Galikova, la sorella della supercampionessa Goldikova (che correrà contro Worthadd) ora terza forza del campo (7/1) assieme al campione in carica Workforce. Favorita sempre Sarafina (3½) davanti a So You Think (4½). Snow Fairy è scesa da 20/1 a 14/1.

2001: con Sakhee il secondo dei 3 Arc vinti da Frankie Dettori

la foto JUDO-PALLANUOTO

Azzurri a lezione da Campagna (e.d.d.) Sinergie fra allenatori azzurri per affinare strategia e tattica. Il d.t. del judo, Felice Mariani, ha invitato al Centro Olimpico di Ostia il collega della pallanuoto, fresco di titolo mondiale, Sandro Campagna, per una sessione di lavoro cui hanno preso parte i judoka in raduno per le World Cup in programma sabato e domenica a Roma (donne) e Birmingham (uomini). «È stato un interscambio molto positivo — ha detto Campagna, nella foto con lo staff del judo — anche per alcune analogie, prima di tutte il contatto fisico che richiede intelligenza tattica quando la sfida ti mette di fronte a un avversario più prestante». Campagna, che si è avvalso anche delle immagini della finale mondiale Italia-Serbia a Shanghai, ha ricambiato una visita che fece Mariani nei mesi scorsi, quando illustrò in particolare le «prese» dell’avversario.

Boxe DI SILVIO (r.g.) Il 6 ottobre a Ostia Lido torna a combattere l’ex tricolore Pasquale Di Silvio (12-3) contro Johnny Anteguera (Ven, 11-7) sugli 8 round, il piuma Salvini (13-14-1) c. Graterol (Spa, 13-8-4), superwelter: Manzoli (2) c. Cope (Spa, 2-9-1). DENTRO (r.g.) Condannato Matt Remillard (23-1), 25 anni, ottimo dilettante di Manchester (Usa), residente ad Hartford (Connecticut) e promettente piuma tra i professionisti, imbattuto per 23 incontri, con la conquista della Nabf e Nabo Wbo nel 2009 e 2010, anno in cui nel corso di una lite per questioni di ragazze procurò fratture gravi a Jordan Evans con una mazza da baseball. Ieri il giudice gli ha inflitto cinque anni di carcere. Remillard si è dichiarato colpevole e pentito e spera in un condono parziale.

Golf Open d’Italia uomini a Torino in settembre La 69ª edizione dell’Open d’Italia maschile si disputerà dal 13 al 16 settembre 2012, ancora una volta sul campo del Royal Park I Roveri di Torino. L’ha deciso il consiglio della Federazione italiana golf. La manifestazione è stata spostata all’autunno per favorire la partecipazione di un maggior numero di giocatori del ranking mondiale, più liberi in quel periodo da impegni internazionali negli Stati Uniti.

Manassero e Gagli a St. Andrews Matteo Manassero e Lorenzo Gagli sono da oggi tra i 168 partecipanti all’Alfred Dunhill Links Championship, torneo dell’European Tour in programma sui tre percorsi di St. Andrews (Old Course), Carnoustie e Kingsbarns in Scozia. Si gioca con formula pro-am, un pro e un dilettante, con classifiche separate e taglio che dopo tre giri lascerà in gara i primi 60 pro, i pari merito al 60˚ posto e le prime 20 coppie. In palio 3.670.000 euro con prima moneta di 588.140 euro. Al via i primi tre giocatori del ranking mondiale, gli inglesi Donald e Westwood e il nordirlandese McIlroy.

Hockey ghiaccio SERIE A (m.l.) Oggi si gioca la 2ª giornata: per l’Asiago tricolore c’è la trasferta contro la matricola Vipiteno. Programma. Ore 20.30: Pontebba-Bolzano; Renon-Cortina (diretta RaiSport 1); Valpellice-Alleghe; Val di Fassa-Val Pusteria; Vipiteno-Asiago. Classifica: Bolzano, Asiago, Val Pusteria, Val di Fassa 3; Vipiteno 2; Alleghe 1; Valpellice, Cortina, Pontebba, Renon 0.

Ippica Milano: 5-9-13-16-1 8ª corsa - m 1000: 1 Lucky Fantasy (M.

Demuro); 2 Jamaica Bolt; 3 Duach Dall; 4 Rosa Invicta; 5 Valibe; Tot.: 5,74; 2,41, 2,05, 5,74 (22,12). Quinté: e 17.824,60 alle 3 comb. Quarté: e 732,96 alle 55 comb. Tris: e 153,42 alle 1352 comb. OGGI QUINTÉ A MONTECATINI Al Sesana (inizio convegno alle 15) scegliamo Musa del Ronco (16), Gallo Wise (3), Itala (17), Guantanamela (12), Ikram Ferm (13) e Limpiao Stroke (15). SI CORRE ANCHE Trotto: Milano (14.35), Modena (15.25) e Napoli (15.15). Galoppo: Roma (14.30).

Nuoto Phelps verso Londra «Meno chilometri» (al.f.) Michael Phelps, che ha deciso si saltare la Coppa del Mondo di Mosca (18-19/10), dopo sei settimane di allenamento comincia a parlare dei Giochi dove vorrebbe ottenere il tris d’oro dei 200 misti. «Ai Mondiali questa gara è stata buona, ma non abbastanza per me anche se ho nuotato il mio miglior crono. Ora so cosa devo fare. Lochte ha fatto vedere di che pasta è fatto, è affamato e sa cosa vuole: riesce a farmi tirare fuori il meglio ogni volta che gareggiamo insieme. Ora faccio meno chilometri ma l'intensità è sempre alta, se riuscissi ad avvicinare la condizione fisica di Pechino riuscirò a raggiungere i miei obiettivi».

Arrestata compagna allenamenti Lochte (al.f.) Lily Ramirez, compagna di squadra di Ryan Lochte, è stata arrestata per detenzione di cocaina e cacciata dal team. Nonostante fosse già stata sospesa e arrestata per taccheggio, coach Gregg Troy le aveva offerto un’altra possibilità ma dopo questo episodio le porte dei Florida Gators si sono chiuse. AZZURRI DI COPPA (al.f.) Samuel Pizzetti (200-400-1500 sl) e Federico Colbertaldo (400-1500 sl) saranno al via della Coppa del Mondo di Dubai del 7-8 ottobre. CAVIC, BIMBI E DJOKOVIC (al.f.) Milorad Cavic, che ora si sta allenando a Belgrado con il gruppo di Andrea Di Nino, ha tenuto una giornata di lezioni di nuoto ai bambini. Proprio in occasione della sua prima uscita pubblica stagionale, il farfallista serbo ha incrociato per la prima volta Novak Djokovic che si allena a poca distanza dalla piscina: tra i due c'è grande stima reciproca.

Rugby ECCO DE JAGER (e.sp.) Nel Benetton che sabato alle 15 a Monigo ospiterà gli Scarlets potrebbero rientrare De Jager (reduce da un profondo taglio al ginocchio) e, soprattutto, Tobias Botes finora mai utilizzato in Celtic per una microfrattura allo sterno. Solo nell’ultimo allenamento il tecnico Franco Smith deciderà se includerli nella lista dei 23 che sarà comunicata domani.

Sport invernali TOUR DE SKI Tra 100 giorni esatti il Tour de Ski ritorna in Val di Fiemme. Anche per la sesta edizione del circuito europeo di Coppa del Mondo, le due tappe conclusive sono state assegnate alla vallata trentina, nei giorni 7 e 8 gennaio 2012, con la 20 km uomini e la 10 km donne in tecnica classica al sabato e la spettacolare Final Climb sull’Alpe Cermis la domenica che fungeranno anche da Premondiali. In via di ultimazione i due rinnovati stadi di Predazzo e Lago. STECHERT K.O. Stagione già finita per la 23enne tedesca Gina Stechert (in Coppa ha vinto una discesa, a Tarvisio 2009). In allenamento si è rotta il crociato e il piatto tibiale del ginocchio destro. Tra sei mesi potrà ricominciare ad allenarsi.

Tennis VAI CIPOLLA Ottimo esordio di Cipolla a Kuala Lumpur (Malaysia, 850mila e, cemento): batte l’emergente australiano Tomic. Primo turno: Istomin (Uzb) b. Matosevic (Aus) 6-3 6-2; CIPOLLA b. Tomic (Aus) 6-2 6-2; secondo turno: Baghdatis (Cip) b. Devvarman (India) 7-5 6-4; Tursunov (Rus) b. Goffin (Bel) 6-3 6-3; Melzer (Aut) b. De Voest (Saf) 6-0 6-4. UOMINI THAILANDESI Primo turno a Bangkok (Thai, 587mila e, cemento): Kamke (Ger) b. Andujar (Spa) 6-0 6-1; Soeda (Giap) b. Beck (Slk) 3-6 7-6 (0) 7-6 (4). Secondo turno : Simon (Fra) b. Lu Yen-Hsun (Taiw) 6-7 (4) 7-5 6-4; Bachinger (Ger) b. Udomchoke (Thai) 7-6 (5) 6-3; Nieminen (Fin) b. Haase (Ola) 7-6 (4) 7-6 (4). CADE WOZNIACKI Nuova deludente prestazione della numero 1 del mondo, Caroline Wozniacki nei grandi tornei. Stavolta cede 7-5 1-6 6-4 negli ottavi a Tokyo (Gia, 1.520.000e, indoor) contro la potente Kaia Kanepi (39 vincenti contro 18), sciogliendosi sul 3-0 e doppio break nel terzo set. Altri, ottavi: Sharapova (Rus) b. Goerges (Ger) 7-6 (4) 7-6 (4); Kvitova (Cec) b. King (Usa) 6-1 7-6 (4); Azarenka (Bie) b. Zakopalova (Cec) 6-3 7-5; Kirilenko (Rus) b. Ivanovic (Ser) 6-3 6-1; Bartoli (Fra) b. Peng (Cin) 6-2 6-1; Zvonareva (Rus) b. Benesova (Cec) 6-1 6-2; A. Radwanska (Pol) b. Jankovic (Ser) 2-6 6-4 6-0.

Vela EXTREME (r.ra.) E’ iniziata a Nizza la 7ª tappa dell’Extreme Sailing Series (circuito per catamarani Extreme 40). Dopo la prima giornata è in testa Red Bull, seguito da Groupe de Rothschild e da Team Extreme: 6˚ Niceforyou (Barovier) e 8˚ Luna Rossa (Sirena). Oggi regate dalle 9 alle 11 e dalle 14 alle 17.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE 2011

GAZZATRAINER LO SPORT PER CHI LO FA

Apnea, il benessere sott’acqua Esercizi per il respiro, poi la piscina e infine il mare: le immersioni fanno ritrovare l’armonia RICCARDO CRIVELLI

Recita un proverbio arabo che la vita è fatta da un esatto numero di respiri: quando se ne va uno, essa si riduce di un poco. E invece rimanere per qualche istante senza fiato molte volte cambia la vita. Lo può confermare Mike Maric, già assistente di superficie di Umberto Pelizzari e poi straordinario apneista lui stesso, con i titoli di campione del mondo dal 2004 al 2007. Oggi istruttore di fama internazionale, dal 6 al 17 ottobre sarà uno degli ospiti più attesi dei Mondiali indoor Aida di apnea a Lignano Sabbiadoro. Armonia e respiri Come a Mike

piace spesso sottolineare, l’apnea ora non è più considerata solo uno sport estremo, ma una disciplina cui ogni persona può avvicinarsi per ritrovare l’armonia con se stessa, alla ricerca del proprio benessere e del proprio equilibrio. Il primo passo, molto importante, per chi decide di lasciarsi conquistare dal fascino ma anche dalle difficoltà delle immersioni è quello di imparare le tecniche di respirazione e di rilassamento. La respirazione è ovviamente fondamentale, ma ad essa vanno associate tecniche mentali volte al relax psicofisico: training mentale, training autogeno e meditazione. Respirare e rilassarsi rappresentano il binomio vincente per «trattenere» il respiro e assaporare sensazioni davvero molto piacevoli e rilassanti. Inizialmente vengono insegna-

L’ESPERTO

ENRICO ARCELLI*

Chi fa gare di apnea, è bene che nel corso della competizione non abbia cibi nello stomaco; prima di essa, dunque, rimane digiuno per alcune o varie ore. Dopo che si è mangiato, tra l’altro, il metabolismo basale aumenta per l’azione dinamico-specifica degli alimenti, ossia per la spesa calorica dovuta alla digestione dei cibi e ai processi

ti alcuni esercizi molto semplici: si tratta di esercizi di Pranayma, una branca dello yoga, che si occupa della dinamica del respiro. Si parte dall’igiene nasale, dalle posture di corpo e volto per poi evolvere verso la respirazione completa, cioè quella che coinvolge in toto il diaframma, la gabbia toracica e la parte alta clavicolare. In acqua Quando si passa alla

parte acquatica, come ci ricorda Maric, non servono grossi investimenti: una muta, una maschera a ridotti volumi, uno snorkel, una cintura con piombi e un paio di pinne lunghe. Il percorso formativo parte dalla piscina, dove inizialmente si trasferiscono i concetti di respirazione e rilassamento: in questo percorso, tutto protratto al benessere, spesso si associano sedute di watsu, un waterbody volto all’«abbandono» del proprio corpo nell’acqua, oltre ovviamente ad esercizi in palestra per rinforzare i muscoli. Infine, l’ultima parte di un corso di apnea prevede il momento più bello e divertente, cioè l’uscita in mare. Il lavoro di piscina, svolto nell’arco di un paio di mesi, viene portato a mare, dove finalmente si inizia provare a scendere lungo un cavo e a provare a sentire le sensazione stupende che un tuffo può regalare. Pertanto è facilmente comprensibile come oggi l’apnea, vissuta come momento ludico e ricreativo, volto alla ricerca del benessere, sia davvero una disciplina rivolta a tutti, senza grossi limiti di età. © RIPRODUZIONE RISERVATA

COSA FARE I CONSIGLI PER CHI SI AVVICINA ALLA DISCIPLINA Il primo passo riguarda le tecniche di respirazione e rilassamento anche attraverso la disciplina yoga, fino al completo controllo del diaframma

Dopo aver appreso le tecniche per il respiro, si effettuano esercizi in piscina per l’acquaticità e in palestra per rinforzare i muscoli

di LINUS

Quella rivalità lombarda costruita in piscina Il momento più alto la storia dell’apnea lo raggiunse probabilmente nell'estate del ’74, in uno scenario televisivo sicuramente più naif e disponibile di quello odierno. Io ero solo un ragazzino ma ricordo distintamente la diretta (!?!) domenicale su Rai 1 all'ora di pranzo del tentativo di record di Enzo Maiorca. E ovviamente anche l’imbarazzante epilogo, con lo scontro a metà discesa con un operatore ex campione televisivo di Rischiatutto e il conseguente «rosario» snocciolato dal campione una volta riemerso. E sfido chiunque a non essere quantomeno alterato in un momento simile.

Durante la preparazione, l’apneista deve seguire una dieta sana che non lo appesantisca: consigliate caldamente frutta e verdura

Sempre in piscina, bisogna imparare a pinneggiare: per cui si intraprende il lato tecnico della disciplina, con tutta una serie di esercizi di nuoto pinnato volti al miglioramento della sensibilità e dell’acquaticità del candidato apneista. A differenza dell’attrezzatura per bombole, in piscina e poi in mare non servono grossi investimenti: una muta, uno snorkel e ovviamente le pinne.

La storia della grande rivalità fra l’apneista siracusano e il suo rivale francese Jaques Mayol fu poi raccontata, con un occhio ovviamente di parte, nel bel film di Luc Besson Le Grand Bleu.

Fruttosio per tenere «vivo» il cervello metabolici necessari per trasformare le molecole assorbite a livello intestinale. Tale aumento del metabolismo basale è massimo se si assumono proteine, mentre è assai più contenuto se si mangia la stessa quantità di calorie sotto forma di carboidrati. Notte Perciò gli apneisti non mangiano, oppure mangiano poco e con molto anticipo sulla gara. Per loro, ad ogni modo, è anche fondamentale che il cer-

L’apneista ad alto livello deve rimanere a digiuno a lungo quando affronta le gare; prima, è consigliabile che assuma proteine

Radio corsa

vello sia efficiente al massimo, la qual cosa è impossibile se, per esempio, gareggiano la mattina e hanno mangiato l'ultima volta la sera prima. Nella notte, infatti, il fegato consuma gran parte del glicogeno e avrebbe difficoltà a mantenere costante la glicemia, ossia il tasso di glucosio nel sangue; è così possibile che si riduca la funzionalità del cervello. Un problema analogo potrebbe verificarsi se l’apneista fa due gare nella stessa giornata.

Carboidrati Non va bene pren-

dere troppi carboidrati di quelli che sono digeriti e assimilati velocemente («ad alto indice glicemico»), dato che anche in questo caso c’è il rischio di una riduzione della glicemia. E' preferibile, dunque, prendere sì carboidrati, ma dei tipi che non provocano il calo glicemico e che anzi mantengono la glicemia costante a lungo. Fruttosio e isomaltulosio sono i più adatti. *medico e dietologo

Sicuramente più curioso e recente il dualismo tutto made in Busto Arsizio, che non è esattamente un posto di mare, tra Umberto Pelizzari e Gianluca Genoni. Difficile districarsi tra le varie specializzazioni, tra assetti costanti o variabili, discesa col cavo o con lo scooter, sta di fatto che (probabilmente) si può imparare a sfidare le grandi profondità anche allenandosi in una banale piscina. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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ALTRI MONDI

Il fatto del giorno

_nomina rinviata

DI GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Ma perché ora si litiga su chi sostituirà Draghi alla Banca d’Italia? Favorito era Saccomanni: una scelta di valore interna all’Istituto Ma Tremonti e Bossi puntano su Grilli. E tutto si è fermato Il Consiglio superiore della Banca d’Italia potrebbe esprimere parere negativo sul candidato governatore proposto dal presidente del consiglio...

1La fermo subito perché non ho capito niente.

Esiste la Banca d’Italia. Esiste un Consiglio superiore della Banca d’Italia, 13 membri. Questo Consiglio affianca il governatore nella gestione dell’istituto. Quando si tratta di nominare un nuovo governatore, il Consiglio riceve una lettera dal capo del governo in cui sta scritto un nome. Su questo nome, il Consiglio deve esprimere un parere non vincolante. “Non vincolante” significa che il premier può tenerne conto oppure no. La procedura continua con la preparazione di un decreto di nomina firmato dal premier che viene sottoposto alla firma del presidente della Repubblica. Non è una firma dovuta: il presidente, a differenza di quanto accade in altre situazioni, può anche non firmare. Ora: il consigliere anziano del Consiglio superiore della Banca d’Italia, Paolo Blasi, ha detto ieri all’agenzia Radiocor: «L’autonomia della banca è un bene prezioso, non si faccia l’errore di considerare il parere del Consiglio superiore come una sinecura (suppongo volesse dire: come un parere inevitabilmente positivo)». Il parere, ha continuato Blasi, «quando arriverà l’indicazione del nome del presidente del Consiglio, sarà espresso nel rigoroso rispetto dell’autonomia della banca e potrà essere positivo o negativo a seconda della candidatura che verrà presentata».

2 Sembrerebbe una dichiarazione ovvia. Com’è andata le altre volte?

Ma è la prima volta, in verità, che si adopera questo sistema. Prima, il governatore della Banca d’Italia era nominato a vita, proprio dal Consiglio superiore. Poi, nel dicembre del 2005, per metter fine alle girandole dei furbetti a cui il governatore Fazio aveva purtroppo dato una mano, si cambiò il sistema e si nominò Draghi – in quel momento in Goldman Sachs – con una nuova legge che prevedeva un mandato di sei anni rinnovabili. Adesso

A notizie

ADDIO A GREATBATCH

Tascabili Accolta proposta di un deputato Pdl

S Era il papà del peacemaker È morto a 92 anni Wilson Greatbatch, l’inventore del peacemaker. L’uomo, che è deceduto martedì a Buffalo, ha brevettato più di 150 invenzioni, tra cui il peacemaker, impiantato per la prima volta nell’uomo nel 1960. La sua società, la Wilson Greatbatch Ltd. venne fondata nel 1970 per creare le batterie per i dispositivi medici e nel 1988 il suo nome era stato inserito nella Hall of fame degli inventori di Akron, in Ohio.

Il governo e il 25 aprile «Meglio far festa il 18» Il governo ha accolto «come raccomandazione» un ordine del giorno in cui si propone di sostituire il 25 aprile, festa della Liberazione, con il 18 aprile, anniversario delle elezioni del 1948 vinte dalla Dc. È l’ultima provocazione del parlamentare Pdl Fabio Garagnani, che in passato ha denunciato il presidente delle vittime della strage di Bologna per vilipendio della Repubblica e che porta avanti da sempre una campagna contro i libri di testo da lui definiti «comunisti». Tante le polemiche, ma Garagnani risponde così: «Ho ricevuto dal servizio di controllo parlamentare la conferma scritta dell’accoglimento come raccomandazione da parte del governo del mio ordine del giorno».

Dopo l’arresto di un assessore

Bufera tangenti a Parma Lascia il sindaco Vignali: «Io una persona onesta»

Pietro Vignali, 43 anni, era stato eletto nel 2007 ANSA Il governatore di Bankitalia Mario Draghi, 64 anni, insieme al ministro del Tesoro Giulio Tremonti, 64 REUTERS

L’ACCUSA DI OBAMA

«Per la crisi i Paesi europei fanno poco» Mentre a Strasburgo Manuel Barroso non rispar miava nessuno durante il discorso sullo stato dell’Unio ne, nel quale è stato ufficializ zato l’accordo raggiunto martedì sull’introduzione della Tobin Tax, Barack Obama (nella foto Afp) ha scelto di attaccare l’Europa sul tema della recessione: «Non stanno affrontando la crisi in modo efficace, come sarebbe necessario». Nel suo discorso il presidente della Commis sione Europea aveva rassicu rato sulla Grecia: «È e resterà un membro della zona euro». Poi ne ha avute per gli Usa: «Mi sento ferito quando vedo alcuni che, con paternalismo, ci dicono cosa dobbiamo fare. Abbiamo seri problemi ma non dobbiamo scusarci con nes suno». La chiusura di Barroso: «Chiedo una scatto d’orgoglio. Siamo in grado di superare la crisi con i nostri mezzi».

Draghi sta per lasciare il vertice di Bankitalia non perché siano scaduti i sei anni ma perché è stato nominato al vertice della Banca Centrale Europea, posto che dovrà occupare dal 1˚ novembre. C’è quindi il problema di indicare il suo successore, una scelta che come abbiamo visto compete a Berlisconi, ma non in assoluta solitudine.

3 In che consiste il contrasto? Berlusconi vuole mettere a quel posto Fabrizio Saccomanni, oggi direttore generale del-

la banca, nominato a quel posto proprio dal Consiglio superiore. Sarebbe una successione interna, sarebbe l’uomo che con la vecchia legge sarebbe stato scelto come governatore. Draghi e gli altri dell’istituto di via Nazionale puntano anche loro su questo nome. Senonché Tremonti, che non è amico di Draghi, non lo vuole. Lunedì è andato a dire a Berlusconi e a Napolitano che lui a quel posto vuole il direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli. Benché nella procedura il ministro dell’Economia non abbia alcuna voce in capitolo, l’opposizione di Tremonti è bastata a bloccare il capo del governo, che aveva già pronta la lettera per il Consiglio superiore. La guerra è in atto. Figuriamoci che accadrebbe se Berlusconi, cedendo a Tremonti, nominasse Grilli dopo un parere negativo del Consiglio.

4 Come mai Berlusconi s’è bloccato se il ministro dell’Economia non ha alcun ruolo nella procedura di nomina?

Ah, saperlo. Cioè: una parte della verità la sappiamo, e si chiama Bossi. Dopo il voto su Milanese, quelli del Pdl hanno rovesciato addosso a Tremonti una quantità di contumelie, per il fatto che stava in America invece che in aula a difendere il suo uomo. Molto rumore per nulla: la Lega ha di nuovo fatto sapere che Tremonti non si tocca e la voglia di bastonare l’odiato ministro se la sono dovuta rimangiare tutti quanti. Ieri Bossi, alla richiesta se preferisse Grilli o Saccomanni, ha dato una risposta irridente: «Preferisco Grilli, perché se non altro è milanese». Lettura politica di questa battutaccia: io appoggio Tremonti. Tanto per la cronaca: Saccomanni è romano.

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Bossi preferisce Grilli alla Banca d’Italia perché è di Milano? Beh, se è così, io ho un candidato di Bettola... PIERLUIGI BERSANI SEGRETARIO DEL PD

Bettola è un paese di 3 mila abitanti, in provincia di Piacenza: qui è nato Bersani

5 Che vantaggi può ricavare Tremonti dalla nomina di un suo uomo al vertice di via Nazionale?

Ma intanto è improprio definire Grilli un “suo uomo”. Una volta tanto, i nomi tirati in ballo sono del massimo prestigio. E infatti una delle ferite provocate dal contrasto sta proprio in questo: che il nominato, dopo un iter simile, avrà inevitabilmente su di sé l’ombra di un condizionamento, mentre è essenziale che la Banca d’Italia resti indipendente dal potere politico anche nell’immagine. È possibile che, per evitare guai, si ripieghi su un terzo nome, per esempio Lorenzo Bini-Smaghi, oggi nel board Bce e tenuto a uscirne con l’arrivo di Draghi o Guido Tabellini, rettore della Bocconi. Da quello che capisco, cedere a Tremonti provocherebbe sconquassi. Il vicedirettore di Bankitalia, Ignazio Visco, ha fatto sapere che se arrivasse Grilli, lui darebbe immediatamente le dimissioni.

La bufera tangenti al Comune di Parma colpisce anche il sindaco. Ieri, con una lettera indirizzata ai «cari» concittadini, Pietro Vignali, eletto con una lista civica appoggiata dal centrodestra, si è dimesso. «Lascio da persona onesta che ha sempre lavorato per il bene della nostra città: è una scelta dolorosa, amara, ma un sindaco deve saper fare anche questo», ha scritto. La rinuncia all’incarico è arrivata dopo che il Pdl ha tolto il sostegno alla maggioranza: solo due giorni fa, l’inchiesta della Procura parmigiana su un giro di bustarelle incassate per truccare gare d’appalto ha mandato in carcere 4 persone, tra le quali l’assessore ai Servizi Educativi Giovanni Paolo Bernini.

Lo affermano fonti del Cnt

«Gheddafi è in Libia Lo difendono i tuareg» Muammar Gheddafi sarebbe ancora in Libia e l’ex leader di Tripoli sarebbe nascosto e protetto dai tuareg. La notizia arriva da un autorevole esponente militare, Hisham Buhagiar, vicino al Cnt libico: «Una tribù, i tuareg, ancora sostiene Gheddafi e si ritiene che sia nell’area di Gadames», nel sud del Paese, nel deserto che confina con l’Algeria. «Gheddafi — continua Buhagiar — una settimana fa si trovava a Samnu, sempre a Sud, ma adesso si sarebbe spostato a Gadames, dove c’è ancora chi è pronto a proteggerlo. Ci sono stati scontri tra i tuareg fedeli al Colonnello e alcuni gruppi arabi. Al momento stiamo negoziando, di certo la caccia a Gheddafi sta prendendo una piega diversa».

Al posto di Orfeo e Ruffini

Nomine Rai: Tg2 a Masi Di Bella alla terza rete Nuove nomine in Rai. Alla direzione del Tg2 e Rai 3 arrivano Marcello Masi, ex vicedirettore dello stesso telegiornale, che sostituisce Mario Orfeo (passato a «Il Messaggero») e Antonio di Bella, ex direttore del Tg3, che sostituisce Paolo Ruffini passato a La7. Ma il Cda Rai ha ratificato altre nomine: Roberto Nepote a Rai Gold, Gianni Scipione Rossi a Rai Parlamento e Giovanni Miele a Gr Parlamento. Inoltre Gianfranco D’Anna diventa condirettore del Gr3, Giorgio Giovannetti di Gr Parlamento e Simonetta Faverio di Rai Parlamento. Proprio su queste ultime nomine il Cda Rai si è spaccato a metà: i 5 di maggioranza hanno votato a favore mentre dall’opposizione sono arrivati 4 no.


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ALTRI MONDI

FISCHI DEI COSTRUTTORI

Matteoli contestato all’assemblea dell’Anci Quello che doveva essere un tranquillo intervento all’as semblea dell’Ance, l’associazione dei costruttori, si è trasformato

Romano si salva Caos alla Camera No alla sfiducia per il ministro, che è accusato di collusione con la mafia: insulti e cartelli in Aula ELISABETTA ESPOSITO

Nessuna sorpresa. La Camera ha respinto la mozione di sfiducia contro il ministro dell’Agricoltura Saverio Romano, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa: 315 no e 294 sì. Tutto previsto, ancor più della votazione che aveva salvato Milanese. Ma la giornata in Aula è stata comunque tesa. Partiamo dalla fine: a votare contro la sfiducia sono stati Pdl, Lega e Popolo e territorio, favorevoli invece Pd, Idv e Terzo polo (Udc, Fli e Api). Sei deputati radicali hanno invece deciso di non prendere parte alla votazione, scelta che ha fatto infuriare il Pd. «È stato un comportamento incomprensibile, intollerabile e non era stato nemmeno preannunciato» ha sbraitato Dario Franceschini. E oggi nel direttivo del Gruppo verrà valutata l’espulsione. Romano ovviamente gongola. Subito dopo il voto ha abbracciato stretto Berlusconi ed è volato

per il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli in uno scontro fatto di fischi e cori. Appena il ministro ha preso la parola, dalla platea si sono alzati i fischi e qualcuno ha gridato «vergogna!». Matteoli, sorpreso, ha interrotto per poi riprendere. A fare infuriare i costruttori edili sembra

ti in blocco: «Si vede che non erano malati — ironizza Romano —. Questa è la prova che c’è tanto spazio per fare le riforme e continuare la legislatura fino alla sua naturale scadenza». Ne è convinto anche Silvio Berlusconi: «Abbiamo dimostrato che la maggioranza c’è ed è molto forte». Ma Bossi ha preferito non sbilanciarsi: «Avanti fino al 2013? Non lo so. Stavolta è andata bene». A proposito del premier, intrattenendosi con alcuni parlamentari Pdl avrebbe detto: «Sono perseguitato dalla magistratura. Non ce la faccio più, presto vado in tv e esplodo». Tensioni Radicali a parte, an-

L’abbraccio tra Romano e un sorridente Berlusconi dopo il voto ANSA

via dall’Aula. Tempo di festeggiamenti? Assolutamente no, tiene a precisare che si rimetterà subito a lavoro. La maggioranza si è mostrata compatta (solo il repubblicano Francesco Nucara ha votato sì), i deputati della Lega erano presen-

Maggioranza compatta. Bossi: «Avanti fino al 2013? Non so, ora va bene così»

che i momenti che hanno preceduto il voto serale della Camera sono stati piuttosto agitati. Prima i deputati di Futuro e Libertà che espongono cartelli con scritto «Lega-lità», i leghisti che rispondono gridando «buffoni» e Fini che conclude: «Mi sembra si sia aperta la campagna elettorale». Poi un vociare di disapprovazione che accompagna la scelta di Romano di prendere parte alla votazione su se stesso («È una mozione del Pd, perché non dovrei farlo?»). Quindi il discorso durissimo di Di Pietro: «Il governo faccia attenzione. Voi siete solo il Paese formale, siete un governo pieno di soggetti politici che intendono mandare il Paese alla rivolta sociale. Dall’altra parte c’è il Paese reale che è alla disperazione e sta per arrivare alla violenza. E i mandanti siete voi». © RIPRODUZIONE RISERVATA

TRA SABATO E LUNEDÌ

Caso Meredith La sentenza va in diretta tv

sia stata la risposta data al presidente dell’Ance Paolo Buzzetti che aveva criticato il decreto per lo sviluppo. Il ministro aveva ribattuto: «Non ci sono i soldi». A quel punto, alcuni partecipanti hanno lasciato la sala, contestando: «Basta! Andate via! Le aziende stanno fallendo».

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Matteoli ha poi commentato: «È una questione di stato d’animo degli imprenditori in un momento di scarsità di risorse. C’è tutta la mia comprensione». Per il sindaco di Roma Alemanno, invece, «i contestatori erano cinque. La gran parte della gente è rimasta in sala e ha ascoltato con rispetto».

LAVITOLA SU LA7 LA DIFESA DA MENTANA

lafrase DEL GIORNO

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Valter Lavitola, 45 anni, collegato con La7 LAPRESSE

L’AVVISO YANKEE «L’ambasciata degli Stati Uniti a Riad avvisa i cittadini statunitensi nel regno di Arabia Saudita che abbiamo ricevuto informazioni secondo cui un gruppo terrorista in Arabia Saudita starebbe pianificando il rapimento di occidentali a Riad» L’AMBASCIATA USA DI RIAD

«Una telefonata mi scagiona, ma resto latitante» Valter Lavitola ha scelto Bersaglio mobile, la nuova trasmissione condotta da Enrico Mentana su La7, per dimostrare che non è «l’uomo nero». L’ex direttore dell’Avanti ha esibito dei tabulati di una telefonata a Silvio Berlusconi che lo scagionerebbe dall’accusa di essersi appropriato di parte dei 500 mila euro datigli dal premier perché li consegnasse a Gianpaolo Tarantini, e ha lanciato un appello alla procura di Napoli, della quale ha «una paura dannata». «Ho chiesto al mio avvocato di presentare istanza alla procura, per approfondire e verificare se questo tabulato che ho prodotto è vero o falso e vorrei capire perché questa telefonata non è stata intercettata o non è stata trascritta». Lavitola, in collegamento dal Sudamerica, ha aggiunto: «In quella telefonata ho detto al premier "mi ha chiamato Tarantini, lui ha notizia dei 500 mila euro, gliel’ha detto l’avvocato Perrone. Lui vuole che gli consegni questa somma: che faccio? Dice che è per un’attività imprenditoriale all’estero, gliela metto a disposizione? Calcola che lui consuma come una Ferrari..."». Domande cui il premier avrebbe risposto sottolineando che Tarantini «doveva fare un’attività e la somma è per l’attività». Lavitola ha anche fatto chiarezza sulle schede telefoniche: «Io non ho fornito nessuna scheda telefonica peruviana, ho dato una scheda italiana al presidente Berlusconi». Ha detto che ambiva a fare il parlamentare e ha detto di Tarantini: «Non è un criminale. È uno scapestrato, anche un po’ fesso». Infine: «Io resterò latitante: già lui e sua moglie si sono fatti il carcere ingiustamente». d.rom. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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le Foto Amanda Knox in aula AFP La sentenza del processo d’appello per l’omicidio di Meredith Kercher sarà trasmessa in diretta tv. Lo ha deciso il presidente della Corte di Perugia Claudio Pratillo Hellmann. «A seguito delle numerose richieste pervenute in cancelleria» si legge in un comunicato, «riprese televisive in diretta e servizi fotografici durante la lettura del dispositivo» sono autorizzati per «tutti coloro che ne faranno richiesta purché muniti dell’iniziale accreditamento». L’attesa per il processo che vede imputati Amanda Knox e Raffaele Sollecito e che dovrebbe giungere a conclusione sabato o lunedì, dunque, cresce di giorno in giorno. Martedì i principali giornali inglesi hanno dedicato pezzi di prima pagina alla requisitoria e la diretta della sentenza è stata chiesta finora da alcuni dei principali network mondiali come la Cnn.

Stambecchi in equilibrio: così si sfamano sulla diga Gli stambecchi sono anche acrobati: le due immagini qui sopra dimostrano come questi animali riescano a stare in bilico a decine di metri dal suolo: sulla diga del Cingino, a 2.230 metri di quota, in Piemonte, leccano il sale delle pietre (nelle foto Ansa)


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ALTRI MONDI

PROBLEMI DI PRESSIONE

Malore per Baudo «Ma ora sto bene» Paura per Pippo Baudo. Il popolare conduttore 75enne (nella foto Ansa) martedì sera è stato portato d’urgenza all’ospe

dale Sant’Andrea di Roma per alcuni accertamenti e potrebbe essere dimesso oggi. Si è sentito male mentre era a casa di amici, si è parlato di un sospetto ictus e di ischemia ma Baudo stesso ha precisato la natura del suo malessere: «Sto bene, è stato solo uno sbalzo di pressione». La

Star Academy La Rai lancia il suo talent anti X Factor «La musica batte sempre sul 2». Francesco Facchinetti cambia format, ma non canale e nemmeno l’argomento, la tanto amata musica. Questa sera alle 21, nella collocazione che fu di Michele Santoro, va in scena la prima puntata di Star Academy, il nuovo talent musicale, prodotto da Rai 2 in collaborazione con Endemol. Dodici puntate fino al 15 dicembre dove 16 aspiranti cantanti si sfideranno tutti i giovedì per diventare la nuova star della musica. Dal 20 ottobre Francesco Facchinetti, conduttore della nuova sfida dell’abbinata Rai-Endemol (che nel 2001 lanciò Star Academy in Francia come primo talent musicale), vivrà un derby molto speciale: partirà infatti X Factor 5 (che nelle prime 4 puntate mostrerà i provini mentre la vera gara presentata da Alessandro Cattelan inizierà dalla quinta), da quest’anno su Sky, che proprio l’ex dj Francesco ha presentato nelle prime 4 edizioni. Gemelli diversi Due talent musicali che hanno tanto in comune ma anche diverse peculiarità.

DOPO UNA SETTIMANA

La Canalis fa flop: è già eliminata da «Ballando» Usa

Elisabetta Canalis fuori da «Ballando con le Stelle» americano dopo soltanto una settimana. L’ex fidanzata di Clooney (nella foto Ansa), che non aveva troppo sfigurato nella puntata di lunedì sera in coppia con il ballerino russo Val Chmerkovskiy (il video è su Gazzetta.it), è stata eliminata dal pubblico a casa. «Qui ogni giorno è stato un regalo, una grande avventura — ha detto Elisabetta dopo l’esclusione —: ringrazio per avermi invitato a partecipare e grazie a chi mi ha votato».

Francesco Facchinetti, 31 anni, conduttore di Star Academy ANSA

Alessandro Cattelan, 31 anni, conduttore di X-Factor 5 ANSA

La prima è la figura del tutor. Se a X Factor 5 i tutor delle squadre nella serata del prime time diventano anche giudici a Star Academy questo non succederà. Il nuovo talent schiererà 4 tutor (Gianluca Grignani, Mietta, Ron e Syria) che seguiranno i concorrenti nelle 8 ore di lezioni quotidiane in accademia, e 4 giudici (Lorella Cuccarini, Roy Paci, Nicola Savino e Ornella Vanoni) che avranno il compito di giudicare, oltre al televoto, i cantanti. Altra peculiarità? Non ci saranno squadre in gara ma tutti i concorrenti si esibiranno durante le serate, anche con duetti o esibizioni di gruppo. Ma Star Academy parte da un vecchio baluardo di X Factor: «Fortunatamente ci siamo tenuti lo studio», sorride

Facchinetti. La nuova avventura andrà in onda dagli studi Rai di Milano di via Mecenate. Un altro scalpo che la Rai ha preso a Sky in vista della prima puntata è uno dei tre superospiti: «Insieme alle 16 stelle grezze che abbiamo selezionato — conferma Facchinetti — avremo tre big: Marco Mengoni che è stato lanciato da X Factor, Biagio Antonacci e Max Pezzali». Il sabato alle 15.30 su Rai 2 appuntamento con Sabato Academy condotto da Alessandra Barzaghi e Daniele Battaglia, contenitore per approfondire le dinamiche dell’accademia. La Rai è pronta alla sfida, ora tocca a Sky (che per il momento manda in onda uno spot di lancio) la risposta.

LA SCELTA PUÒ ENTRARE NELLA CINQUINA PER IL MIGLIOR FILM STRANIERO

Crialese batte Moretti L’Italia per gli Oscar candida Terraferma

Emanuele Crialese, 46 anni EPA

Meglio del Papa in crisi di Moretti. Meglio dell’eroico Risorgimento di Martone. Sarà un barcone zeppo di immigrati a tentare di approdare in America. Terraferma, il film di Emanuele Crialese Premio speciale della giuria alla Mostra di Venezia, è il candidato italiano per la corsa agli Oscar. La scelta è stata fatta ieri da una commissione di nove esperti di cinema, tra cui i registi Guadagnino e Bellocchio: Terraferma ha battuto soprattutto la concorrenza di Habemus Papam, unico reale antagonista di Crialese. Il film, intenso racconto del rapporto tra gli immigrati e gli abitanti dell’isola in cui sbarcano (che ricorda tanto Lampedusa), oltre a emozionare lo spettatore italiano è molto probabilmente il più vicino alla sensibilità, più o meno hollywoodiana, dei giurati dell’Academy

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Fiore ha poi aggiunto: «Ho visto Pippo alcune sere fa, era amareggiato per il trattamento che gli ha riservato la Rai: come per Mike dispiace molto che un’azienda ti tratti così dopo 52 anni... Pippo è per la Rai come un fidanzato trattato male dalla donna che ama da morire».

OLTRE L’EBOOK NUOVO TABLET ECONOMICO

DEMI TRADITA

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Da stasera, conduce Facchinetti Insieme a lui 4 giudici e 4 «tutor» DAVIDE ROMANI MILANO

conferma è arrivata anche dai medici: «Le condizioni di salute di Baudo sono buone, sono stati eseguiti tutti gli accertamenti con esito negativo». Il primo a fare gli auguri al conduttore è stato l’amico Fiorello: «Forza Pippo. Siamo con te e ti voglio nel mio show!», ha scritto su Twitter.

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La Moore vicina al divorzio Sarebbe in crisi il matrimonio fra Demi Moore e Ashton Kutcher. L’attore, più giovane di 15 anni della protagonista di «Ghost» (33enne lui, 48enne lei), avrebbe tradito Demi a San Diego lo scorso weekend. La Moore l’avrebbe scoperto e avrebbe già avviato le pratiche legali per il divorzio

Il nuovo Kindle Fire: ha uno schermo da 7 pollici AFP

Amazon in campo contro l’iPad: ecco Kindle Fire Al prezzo di 199 euro Amazon si lancia nel mondo dei tablet pronta a sfidare l’iPad della Apple. Jeff Bezos, amministratore delegato, ha presentato a New York il Kindle Fire, in vendita da oggi (ma le consegne partiranno il 15 novembre), a 300 dollari in meno rispetto all’iPad. Primo prodotto della famiglia Kindle a colori e multifunzionale, il nuovo tablet è grande circa la metà dell’iPad con un schermo touchscreen di 17,78 cm (7 pollici). Nella presentazione del prodotto, Bezos ha sottolineato come il Fire avrà accesso a un archivio di 11 mila film e programmi tv e di 17 mila canzoni: «La ragione per cui molti tablet non hanno avuto successo è che le società hanno realizzato un oggetto e non hanno pensato ai servizi». Il nuovo prodotto dell’Amazon, come tutti gli altri sfidanti dell’iPad (tranne il Blaybook di Blackberry), girerà con sistema operativo Android (ma si tratta di una versione modificata, meglio dire personalizzata), sviluppato da Google, e avrà anche accesso al negozio di applicazioni di Amazon. Se non bastasse il prezzo favorevole, poi, il Fire è appetibile anche per la sua praticità informatica: il nuovo «oggetto» non ha bisogno del back-up dei dati tramite connessione al Pc, grazie al salvataggio in wireless dei contenuti sui server della società di Seattle. Gli altri L’amministratore delegato della società ha anche presentato un nuovo modello di e-book reader touchscreen a 99 dollari (nella sola versione Wi Fi e 149 dollari nella versione 3G), chiamato Kindle Touch (già ordinabile, ma le consegne partiranno dal 21 novembre), e ha annunciato un taglio di prezzo per il modello più economico della gamma dei Kindle, che sarà venduto a 79 dollari.

IN SVIZZERA IL REGISTA FRANCO-POLACCO: «È VITTIMA MIA E DELLA STAMPA»

Award. Soltanto il 25 gennaio sapremo se Terraferma entrerà nella cinquina in gara per il miglior film straniero. Un riconoscimento che manca in Italia dal 2006, quando l’impresa riuscì a Cristina Comencini con La bestia nel cuore. Crialese, che aveva «passato» questa prima selezione nel 2005 con Nuovomondo, non nasconde la soddisfazione: «Sono felice e onorato. Ci speravo... In lizza c’erano film davvero belli. Il mio non è migliore dei loro, è stato scelto per un pubblico particolare. Ho studiato negli Stati Uniti e so che gli americani sono molto sensibili a tutte le storie in cui ci sono relazioni e conflitti umani. Terraferma è principalmente un film sulla solidarietà e anche l’immigrazione è un tema molto sentito». Vero. Infatti in Nuovomondo si puntava l’America: «Sono ossessionato dal movimento dell’uomo sul pianeta — continua il regista —, è qualcosa che stiamo affrontando tutti e io stesso mi sento un po’ emigrante. Sento che il mio futuro è il movimento». Verso Los Angeles?

Stuprò una minorenne Le scuse di Polanski arrivano dopo 34 anni

e.e. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Roman Polanski, 78 anni REUTERS

Si è scusato, ma soltanto trentaquattro anni dopo. Roman Polanski, per la prima volta, si è rivolto pubblicamente a Samantha Geimer, la ragazzina di 13 anni che stuprò nel 1977. Il regista di Carnage, favoritissimo ma battuto all’ultima Mostra di Venezia, ha fatto riferimento indiretto alla violenza sessuale compiuta nella villa di Jack Nicholson, sulle colline di Hollywood, in un’intervista rilasciata nel documentario Roman Polanski. A Film Memoir, di Laurent Bouzereau, presentato al festival di Zurigo. «È doppiamente vittima, mia e della stampa», ha detto Polanski. Che nella capitale svizzera, martedì sera, ha potuto ricevere il premio alla carriera che nel settembre 2009 «causò» il suo arresto. Due anni fa, infatti, Polanski, polacco di origini francesi, andò in Svizzera per ritirare quel

riconoscimento ma venne fermato dalla polizia: sulla sua testa pendeva un mandato di cattura internazionale emesso nel 1978 dal tribunale di Santa Monica, che gli dava la caccia perché accusato di «rapporti sessuali illeciti con una minorenne». Reo-confesso, il regista 77enne — che ha sempre parlato di un complotto organizzato dalla madre di Samantha — ha passato 42 giorni in carcere in America negli anni Settanta, fuggendo poi senza più mettere piede negli Usa. In Svizzera, invece, Polanski è stato in prigione per alcuni mesi, prima di essere trasferito agli arresti domiciliari (dopo aver pagato una cauzione di 3 milioni di euro) in un lussuoso chalet di Gstaad. L’America ha cercato di ottenere l’estradizione, ma il trasferimento Oltreoceano è stato respinto da Zurigo nel luglio del 2010: da allora, tolto anche il braccialetto elettronico, Polanski è nuovamente un uomo libero. Chissà se adesso, con le scuse a Samantha, la storia è destinata a riaprirsi: gli Usa, «delusi» un’estate fa dalla Svizzera, cercano ancora giustizia. c.ang. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE 2011

ALTRI MONDI Oroscopo

21/3 - 20/4

23/10 - 22/11

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

LE PAGELLE

Ariete 6

Scorpione 8

Toro 6-

Gemelli 6,5

Cancro 7

Leone 6-

DI ANTONIO CAPITANI

Incagli, spese e tortuosità stancano, oggi. E voi andreste volentieri a dormire per una settimana. Fornicando ogni tanto. Ma no se puede.

IL MIGLIORE Luna nel segno, portatrice di fascino, di soddisfazioni sugose nel lavoro, di intuito fine. Complimenti arrivano, svaghi suinocaramellosi pure!

La Luna è storta, il lavoro non appaga e chi vi sta vicino merita la canonizzazione. Non petulate, cooperate. Sudombelico disorientante.

Attenzione al dettaglio e laboriosità sono la chiave del vostro successo. Ma niente isterie, se non volete essere decapitati. Gaudio suino.

Potete stupire nel lavoro, come l’Italia del rugby. Con arguzia e charme. Denaro e sudombelico ristorano. Ma non collegati fra loro. Forse.

Il lavoro strema, la famiglia vi rema contro, la fornicazione vi esalta come una pertosse. Ecco perché siete di umore sfigopendulo. State su.

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Sagittario 6

Capricorno 6,5

Acquario 5,5

Pesci 7

Stoppate lo sfigopessimismo, producete e tutelatevi dai rivali. Tutto va bene, comunque, oggi è solo una giornata ni, pure suinally speaking.

Oggi tutto può andare in porto meno faticosamente. Dritte & notizie aiutano, il lavoro premia e l’ormone si fa i complimenti da solo. Uau.

Le cose stagnano. Non per colpa del partner, della sfiga, di Marte. Ma perché forse bisogna selezionare. Applicatevi, anche nel fare i suini.

Ogni successo è raggiungibile, oggi, grazie ai vostri talenti e alla fortuna. Ma non attaccate nessuno al muro come una litografia, be quiet.

24/8 - 22/9

23/9 - 22/10

Vergine 7+

Bilancia 6,5

Fiuto e faccia di glutei sono il vostro forte, in questa giornata che vi vede filare alla grande nel lavoro. OK viaggi e p.r., anche suine.

Il lavoro chiede concretezza, la gestione dei soldi furbizia e cautela, visti anche i malatempora che currunt. L’ormone è energico, comunque.

MILOS KRASIC

Il serbo è nato a Kosovska Mitrovica l’1 novembre 1984. Alla Juve dall’anno scorso, ha giocato anche con il Cska Mosca

alla Radio

TeleVisioni in chiaro RAIUNO 6.45 7.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 17.00 18.50 20.00 20.30 20.35 21.10 23.25 1.00 1.30 1.35 1.40

RAIDUE

UNOMATTINA TG 1 OCCHIO ALLA SPESA LA PROVA DEL CUOCO TG1 VERDETTO FINALE LA VITA IN DIRETTA TG 1 L' EREDITÀ TELEGIORNALE QUI RADIO LONDRA SOLITI IGNOTI DON MATTEO 8 Fiction PORTA A PORTA TG 1 - NOTTE CHE TEMPO FA QUI RADIO LONDRA SOTTOVOCE

7.55 8.15 9.10 10.00 11.00 13.00 14.00 16.15 17.50 18.45 19.30 20.25 20.30 21.05 0.10 0.25

1.20

L'ALBERO AZZURRO CARTONI ANIMATI ART ATTACK TG2PUNTO.IT I FATTI VOSTRI TG 2 ITALIA SUL DUE TELEFILM TG 2 NUMB3RS SQUADRA... ESTRAZIONI DEL LOTTO TG2 STAR ACADEMY Talent show TG 2 RAI 150 ANNI LA STORIA SIAMO NOI TG PARLAMENTO

RAITRE

CANALE 5

AGORÀ RAI 150 ANNI TG3 LE STORIE LA STRADA PER... TG THE LOST WORLD COSE DELL'ALTRO GEO GEO & GEO TG3 BLOB SABRINA VITA... UN POSTO AL SOLE BLU NOTTE - MISTERI ITALIANI Documenti 23.25 C'ERA UNA VOLTA 0.00 TG3 LINEA NOTTE 1.00 METEO 3 1.05 MAGAZZINI EINSTEIN

8.00 8.40

8.00 10.00 12.00 12.45 13.10 14.00 15.05 15.50 17.40 19.00 20.00 20.15 20.35 21.05

8.50 11.00 13.00 13.40 14.10 14.45 16.20 18.50 20.00 20.30 21.10 0.10 0.40 0.55 3.55 5.15

TG5 - MATTINA LA TELEFONATA DI BELPIETRO MATTINO CINQUE FORUM TG5 BEAUTIFUL CENTOVETRINE UOMINI E DONNE POMERIGGIO CINQUE AVANTI UN ALTRO TG5 STRISCIA LA NOTIZIA IO CANTO Talent show TG5 - NOTTE STRISCIA LA NOTIZIA TELEFILM UOMINI E DONNE TG5

ITALIA 1

RETE 4

CARTONI ANIMATI NINI' STRANO, MA VERO? DEADLY 60 SPOSE EXTRALARGE STUDIO APERTO CARTONI ANIMATI TELEFILM ZIG & SHARKO CARTONI ANIMATI STUDIO APERTO MR BEAN C.S.I. - SCENA... SPORTING LISBONA LAZIO Calcio 23.00 UEFA EUROPA LEAGUE - SPECIALE 23.50 DEMOLITION MAN 2.05 POKER1MANIA 2.55 STUDIO APERTO

7.00 9.55 10.50 11.30 12.00 13.50

7.05 8.55 9.55 10.55 11.55 12.25 13.40 15.00 17.25 17.30 18.30 19.30 20.05 21.05

15.10 16.15 16.35 18.55 19.35 20.30 21.10 23.55 2.05 2.32 4.40 4.45

TELEFILM R.I.S. DELITTI... FORNELLI D'ITALIA TG4 - TELEGIORNALE TELEFILM IL TRIBUNALE DI FORUM HAMBURG DISTRETTO 21 SENTIERI IL GIARDINO DI GESSO TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS RANGER BLOG - LA VERSIONE DI BANFI Attualità GONE BABY GONE TG4 NIGHT NEWS LA GUERRA SEGRETA PESTE E CORNA CASA VIANELLO

Film sul Digitale Terrestre

Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre

PREMIUM

IN DIRETTA

13.35 SOCCER GIRL UN SOGNO IN GIOCO MYA 15.25 A NATALE MI SPOSO PREMIUM CINEMA 17.10 SCOOP PREMIUM CINEMA 17.30 MATRIMONIO A SORPRESA MYA 18.55 THE EDGE OF LOVE PREMIUM CINEMA 21.15 LETTERE DA IWO JIMA STEEL 21.15 SETA PREMIUM CINEMA 23.15 UNA CASA ALLA FINE DEL MONDO PREMIUM CINEMA 1.00 JULIA PREMIUM CINEMA

CALCIO

HOCKEY GHIACCIO Serie A. Rai Sport 1

19.00 CELTIC - UDINESE Europa League. MP Calcio

19.00 RENNES - ATLETICO MADRID

Europa League Italia 1 e MP Calcio

2.00

PITTSBURGH USF

Champions League Twenty20. Da Hyderabad, India Eurosport 2

Qualificazione Mondiali. Playoff. Rai Sport 1

Da Genova Rai Sport 2

TENNIS ATP BANGKOK Sportitalia 2

10.00 WTA TOKYO

Ieri ALGHERO

15

28

ANCONA

17

25

AOSTA

13

23

BARI

18

25

BOLOGNA

14

27

Legenda

min max

CIELO

VENTI

CAGLIARI

18

26

Sole

Deboli

CAMPOBASSO

13

21

Moderati

CATANIA

17

23

FIRENZE

16

25

Nuvolo

PGA European Tour

Champions League

Champions League

Trento Aosta 13 24

Torino 15 24

13 25

Milano

Venezia

16 25

Perugia

15 25

13 25

23

MILANO

16

25

ROMA

NAPOLI

20

27

16 28

PERUGIA

15

25

POTENZA Nebbia

Agitati

14

20

REGGIO CALABRIA

18

26

ROMA

17

28

TORINO

14

24

15

25

Il sole oggi MILANO

ROMA

TRENTO

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

TRIESTE

7:18

19:07

7:04

18:55

19

25

VENEZIA

17

27

Virgin Radio

RAI SPORT 1

22.00 Virgin motel

CALCIO: BOLOGNA LECCE Serie A

12.15 TIRO A VOLO: CAMPIONATO ITALIANO SKEET

EUROSPORT 14.00 BILIARDO: BRAZILIAN MASTER Finale. Da San Paolo, Brasile

Da Montecatini

16.00 CALCIO: LAZIO - GENOA

Al Virgin Motel ospiti Blon die, Queen, Pearl Jam, Rol ling Stones, Patti Smith (nella foto) ed Eagles.

Serie A

17.45 CALCIO: INTER - ROMA Serie A

Domani

Dopodomani

Alta pressione in rinforzo su tutto il Paese con bel tempo e tanto sole da Nord a Sud. Da segnalare soltanto locali velature a carattere sparso. Clima mite e gradevole ovunque.

Non ci sono variazioni nello stato del tempo con cieli in prevalenza sereni o poco nuvolosi su tutto il territorio, salvo qualche occasionale addensamento solo sui rilievi calabresi. Clima molto mite, tardo estivo.

Ancona

Firenze

26

Mossi

Si salvi chi può

15 27

17 25

13

Neve

17.00 TENNIS: WTA TOKYO 19.00 FRECCETTE: WINMAU MASTER

9.15

7.00

Bologna Genova

21

26

Champions League

18.00 CALCIO: MILAN VIKTORIA PLZEN

Rmc

14 24

L'AQUILA

19

16.00 CALCIO: CSKA MOSCA - INTER

Fabiola e Dario Spada ospi tano Noel Gallagher (nella foto) con l’album «Noel Gal lagher’s High Flying Birds»

15 26

GENOVA

PALERMO

Champions League

Migliora ulteriormente il tempo sulle regioni meridionali salvo residui annuvolamenti tra Ovest Campania, Calabria e Sicilia ma senza piogge. Bel tempo con sole prevalente e clima mite sul resto del territorio. Trieste

Molto forti

Calmi

14.00 CALCIO: VALENCIA CHELSEA

21.00 105 Night Express

Erina Martelli, Maurizio Di Maggio e Luisella Berrino (nella foto) con Rafael Dido ni danno il buongiorno.

Champions League Donne

12.00 CALCIO: NAPOLI VILLARREAL

Oggi

Coperto

Temporali

CALCIO: VALENCIA CHELSEA

11.00 CALCIO: MILAN VIKTORIA PLZEN

Forti

MARI

Champions League

SKY SPORT 3 9.00

7.30 TG LA7 9.40 COFFEE BREAK 10.30 CHIAMATA D’EMERGENZA 11.00 G’ DAY (R) 11.30 (AH)IPIROSO 12.25 I MENÙ DI BENEDETTA 13.30 TG LA7 14.05 SUNSET 16.15 ATLANTIDE 17.30 L’ISPETTORE BARNABY 19.30 G’ DAY - TG LA7 20.30 OTTO E MEZZO 21.10 PIAZZAPULITA Attualità 24.00 TG LA7 0.10 CROSSING JORDAN 1.00 MOVIE FLASH 1.05 N.Y.P.D BLUE 2.05 OTTO E MEZZO (R)

15.45 CALCIO: STABAEK EINTRACHT FRANCOFORTE

Champions League

Rovesci

Pioggia

13.00 GOLF: AUSTRIAN GOLF OPEN

Champions League

Eurosport

A CURA DI

Coppa del Mondo. Dalla Nuova Zelanda

15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO 21.00 CALCIO: NAPOLI VILLARREAL

11.30 CALCIO: BATE BORISOV BARCELLONA

Champions League

10.00 RUGBY: SUDAFRICA NAMIBIA

Champions League

SPORT DISABILI

GazzaMeteo

Coppa del Mondo. Dalla Nuova Zelanda

12.00 CALCIO: CSKA MOSCA - INTER

10.55 ITALIA - FRANCIA

7.15

RUGBY: CANADA GIAPPONE

8.15

Champions League

14.45 GLOBAL GAMES 16.30 KOLKATA KNIGHT RIDERS - ROYAL CHALLENGERS BANGALORE

CALCIO: MILAN VIKTORIA PLZEN

11.00 CALCIO: BATE BORISOV BARCELLONA

POLO

CRICKET

SKY SPORT 2

Champions League

NCAA ESPN America

21.05 ATHLETIC BILBAO PARIS SAINT GERMAIN Europa League MP Calcio 1

9.00

FOOTBALL

Europa League MP Calcio 1

21.05 SPORTING LISBONA LAZIO

SKY SPORT 1

20.30 RENON CORTINA

Radio 105

LA 7

18 24

L’Aquila 11 23

Campobasso

Bari

13 22

18 26

Napoli

Potenza

16 27

11 20

Cagliari

Catanzaro

17 26

16 25

Palermo

Reggio Calabria 18 27

17 27

Catania 19 24

Il sole domani MILANO

La luna ROMA

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

7:19

19:05

7:05

18:53

Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto

27 set.

5 ott.

12 ott.

19 ott.


GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE 2011

TERZO TEMPO GazzaFocus

Bianco e Nero

La travagliata storia dell’ex bambina prodigio del tennis

A CURA DI ANTONIO DI ROSA Fax: 0262827917. Email: gol@rcs.it

De Laurentiis è bravo E farà grande il Napoli Il Napoli è il club più affascinante di questa serie A sempre più livellata verso il basso. E' la società che si sta adattando meglio degli altri, al turbolento mondo del calcio. Al San Paolo regna un presidente vulcanico, la figura più positiva del calcio italiano. Aurelio De Laurentiis ha soldi e mentalità per rendere grande il Napoli nel tempo. La squadra da parte sua dimostra sul campo di essere grande già oggi (vedi la bella vittoria sul Villarreal martedì sera in Champions). Il Napoli (Mazzarri e lo stesso presidente) vede se stesso piccolo se è vero (come è vero), che il presidente protesta duramente dopo l'uscita dei calendari, pensando che le milanesi non hanno paura degli azzurri.

METAMORFOSI DA BAMBINA A DONNA CON L’OMBRA DELL’ORCO 1

Matteo Poclener

2

3

VINCENZO MARTUCCI

Povera Jelena. Oggi, che, dopo addirittura 8 anni di straziante distacco, affida il suo inno alla gioia al comunicato di Tennis Australia: «Sono andata da papà con il mio fidanzato, Tin (Bikic), per mettere fine a tutto questo. Sono in un momento molto positivo e desideravo davvero farlo, perché credo sia la cosa giusta per me e per tutta la famiglia. Papà è stato molto ricettivo, credo sia molto cambiato. Ha capito che sono io a prendere le decisioni e ha accettato Tin».

4

1 Jelena Dokic, 28 anni, nata in Croazia, e naturalizzata australiana, agli ultimi Us Open. 2 Accanto, l’arresto del padre, Damir, per minacce e detenzione di armi. 3 I clamorosi quarti raggiunti agli Australian Open 2009. 4 Il successo a Roma a 18 anni battendo Mauresmo EPA/AFP/MEZZELANI

Io non credo che il presidente De Laurentiis si senta inferiore alle squadre milanesi. Nel suo intimo lo sa che il Napoli ha le capacità tecniche e la forza agonistica per mettere sotto qualsiasi squadra. I ritocchi del mercato estivo e la presenza forte del presidente hanno dato un impulso psicologico ai giocatori e al tecnico: siete bravi, dimostratelo. E chi sbaglia paga.

Cambiasso sì Alvarez no Vorrei sottolineare l'aspetto positivo della partita dell’Inter a Mosca (Cambiasso) e quello negativo (Alvarez). Allora mi chiedo: perché Cambiasso fino a due settimane fa sembrava pronto per la Major League o il Qatar mentre ora è tornato un signor giocatore? Possibile che si faccia influenzare da chi sta in panchina? Secondo: chi ha speso 12-13 milioni per Alvarez dovrebbe raccogliere le proprie cose e andarsene. Cioè Branca che in questi anni ne ha azzeccate così poche che sarebbe meglio cambiare. Andrea Leo

Alcol Povera Jelena Dokic, ex

bambina prodigio, quindi ex ritorno-prodigio, e oggi — forse, finalmente — ex fuggiasca da se stessa. Povera, con quegli occhi indecifrabili, freddi, specchio di un’anima travagliata, con quel fisico straordinariamente potente. Povera, ragazza, costretta a troppe scelte, umane e tennistiche, dall’ennesimo padre-padrone del tennis donne. Un autentico orco nell’aspetto, schiavo dell’alcol («Ma non lo era anche Eltsin?», borbotta lui), espulso di peso dal torneo di Birmingham (perché chiamava gli inglesi nazisti) come dagli Us Open (protestava per il prezzo troppo alto del salmone), e poi bandita da tutti i tornei pro dal sindacato giocatrici, per il bene della figlia. Come già l’altro papà cattivo, Jim Pierce. Cocktail I su e giù di Jelena so-

no state troppi. Sin dalla nascita, visto che è nata in Croazia, da papà (Damir), serbo, e mamma (Ljiljana) croata, e in-

sieme a loro, a 11 anni, s’è trasferita in Australia, nei sobborghi di Sydney, dov’è cresciuta tennisticamente con l’aiuto di Tony Roche, abbracciandone la bandiera. Ha stupito, da junior, vincendo, a 15 anni, gli Us Open e diventando n. 1 del mondo di categoria. Ha stupito, ancor di più, da professionista, a 16, eliminando al primo turno — promossa dalle qualificazioni e numero 129 del mondo — la numero 1, Martina Hingis. E poi, nel 2001, sbattendo la porta in faccia alla nuova patria e sposando la neonata Jugoslavia. «Avete manipolato il sorteggio di Melbourne contro la mia bambina», accusò il solito Damir. Sparizioni Nel 2002, Jelena è

salita alla classifica-record di numero 4 del mondo, s’è qualificata anche al Masters e sembrava lanciata verso una carriera fantasmagorica. Invece, manifestamente infelice, pur difendendolo pubblicamente, ha cominciato a ribellarsi al pa-

S.p.A. DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it SEGRETARIO DI REDAZIONE Daniele Redaelli dredaelli@gazzetta.it Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2011

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LETTERE

«Abbiamo fatto pace» Dopo 8 anni di strazio la Dokic ritrova papà Il nuovo capitolo della saga di Jelena, l’ultima dannata dai padri-padroni di questo sport: «Credo che lui sia molto cambiato»

LA GAZZETTA DELLO SPORT

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Piergaetano Marchetti CONSIGLIERI Giovanni Bazoli, Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Antonello Perricone, Giampiero Pesenti e Marco Tronchetti Provera DIRETTORE GENERALE SETTORE QUOTIDIANI ITALIA Giulio Lattanzi

pà, prima come coach (assoldando il croato Borna Bikic), poi come figlia (difendendo il fidanzato, Enrique Bernoldi, che Damir definiva pubblicamente «un idiota»). E, sempre più confusa, nel 2004, è tornata a Belgrado, giocando per Serbia e Montenegro. Poi è sparita per mesi e, quand’è ricom-

«Per avere successo devi avere una vita privata a posto. Ce l’ho, finalmente» parsa, nel 2005, ha chiesto di nuovo asilo in Australia. Violenze Ma i media hanno rivelato che papà aveva invocato un complotto del Vaticano, aveva minacciato ritorsioni militari, e aveva chiesto a un amico, accusato di crimini di guerra, di riportagliela indietro. E così, Jelena, terrorizzata, è sparita ancora. Per poi riesplode-

RCS Quotidiani S.p.A. Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti privacy.gasport@rcs.it - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS QUOTIDIANI S.p.A. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02.6339 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: gazzetta.it@rcsdigital.it PUBBLICITÀ RCS PUBBLICITÀ S.p.A. Via A. Rizzoli, 8 - 20132 Milano Tel. 02.50951 - Fax 02.50956848

re, clamorosamente, quand’è arrivata fino ai quarti degli Australian Open 2009. Fra singhiozzi e mezze confessioni sul terrificante rapporto col papà e su una giovane vita sconvolta da successo prima e depressione poi: «Non ho più rapporti con lui, ma lo sto ricostruendo con mamma e Savo» (il fratellino). Peccato che, fra infortuni e problemi, non sia più tornata alla ribalta. Se non quando papà è finito in prigione per un anno per aver minacciato di far saltare in aria l’ambasciata australiana a Belgrado (aveva in casa un arsenale). Poi, finalmente, questo squarcio: a 28 anni, Jelena è tornata a vivere in Serbia, s’è rappacificata con la famiglia e entro il 2012 vuole tornare fra le prime 20 del mondo (da 72). «Da australiana». Dal torneo di Linz del 10 ottobre. «In qualsiasi carriera, per aver successo devi avere una vita privata a posto, come ce l’ho finalmente io». Povera Jelena.

Mi spiace ma dissento. Cambiasso giocava male perché la squadra non aveva ordine, era messa in campo nel modo sbagliato. Alvarez non mi pare un bidone. E’ giovane, corre e si muove come Kakà pur essendo diverso. Il tempo ci dirà chi ha ragione. Branca ha sbagliato? Le faccio i nomi: Eto'o, Ibrahimovic, Snejider, Milito, Lucio, Forlan… Basta così. Si auguri, per l’Inter, che resti lì. Poi gli errori li compie chiunque.

E’ la Juve di Pirlo Più che la Juve di Conte si può definire la Juve di Pirlo. I famosi esterni che contraddistinguono il gioco del tecnico leccese sono il mediocre Krasic, Pepe e Giaccherini bravi sulla quantità non sulla qualità, gli oggetti misteriosi

Elia e Estigarribia. Anche la difesa balla: Chiellini non è più lui, De Ceglie ha molti limiti. Solo Del Piero e Quagliarella, poco impiegati, possono garantire un tasso di qualità analogo a quello di Pirlo. Antonio Tarallo

Certo, se la Juve vince è merito dei giocatori, se perde è Conte l'unico responsabile. Allora le dico due cose: Pirlo è fondamentale ma da solo non vince le partite. I cinque esterni sono buoni ma siamo alla quarta giornata: Estigarribia non ha mai giocato e non è un oggetto misterioso, Elia ha giocato maluccio a Catania per 45 minuti. Quanto alla difesa ha ragione, su Chiellini (soprattutto) e De Ceglie ho anch’io molti dubbi.

Calcio in radio che nostalgia Sono un nostalgico di Tutto il calcio minuto per minuto alla radio. Adesso tra anticipi, posticipi e lunch match non si capisce nulla. La prima giornata sarà recuperata il 21 dicembre quando su tutti i campi ci saranno zero gradi. Ma i giocatori perché non protestano visto che con quei campi sono più soggetti a infortuni? Ah già le tv decidono e tutti obbediscono. Simone Boncaldo

Cosa farebbe lei se guadagnasse i soldi che percepiscono lor signori della pelota? Obbedirebbe. Solo gli utenti possono protestare, i giocatori non lo faranno mai. E non possono permetterselo visto gli introiti che sono garantiti proprio dalle tv.

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La tiratura di mercoledì 28 settembre è stata di 414.813 copie

COLLATERALI * Con Aeronautica Militare N. 57 e 12,19 - con Storia Disney N. 32 e 9,19 - con Moto Valentino Rossi N. 21 e 12,19 - con Supereroi N. 21 e 11,19 con Soldatini d’Italia N. 17 e 11,19 - con I Miti del Calcio ai Raggi X N. 14 e 4,19 - con TT 2011 N. 10 e 12,19 - con Prima Puntata e 7,19 - con Magic Campionato card e 21,19 - con Magic Manager e 11,19 - con Magic Libro e 9,19 - con Linomania N. 5 e 11,19 - con Speak Easy N. 5 e 14,10 - con Ferrari Racing N. 3 e 11,19 - con Bandiera Ferrari e 5,19 - con Top 10 Motomondiale N. 2 e 12,19 - con DVD Zanardi e 14,19 - con I Miti del Rugby N. 1 e 12,19 PROMOZIONI ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.

PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 7,30; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 61; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 550; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 3,50.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE 2011


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