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Zampa a pagg
Lo “sharing” incivile: monopattini divelti nella giungla urbana
A Bari poca cura per i mezzi a due ruote. A settembre un cittadino segnalò il problema al sindaco, ma niente è cambiato. Nel 2021 quasi mille sanzioni
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REAZIONE A CATENA “Strike” di monopattini adagiati a un palo della pubblica illuminazione. La foto scattata di mattina, in pieno centro A Bari l’inciviltà corre su due ruote. Tra mancata cura della “cosa pubblica” e violazioni al Codice della strada, persino i monopattini elettrici non sono esenti dalle infrazioni. Nel caso di quelli a noleggio, anche dal vandalismo o, nella migliore delle ipotesi, dalla superficialità dei fruitori del servizio di sharing. Non sono pochi, infatti, i mezzi che spesso giacciono per terra. Soprattutto nelle piazze o sui marciapiedi. Costituendo, tra l’altro, un pericolo per l’incolumità dei passanti, costretti a “saltare” l’ostacolo per evitarlo. Non è raro che si sia costretti a percorrere un
Le novità Regole più severe per gli indisciplinati
Circolare più piano, niente sosta sui marciapiedi, obbligo di segnalatori luminosi e confisca dei mezzi truccati. Sono le nuove regole introdotte dal Decreto legge 121/2021 sull’uso dei monopattini elettrici. Il limite di velocità passa da 25 a 20 chilometri orari, tranne nelle aree pedonali dove resta di 6. Addio al parcheggio sui marciapiedi, a eccezione delle aree adibite dai Comuni; inoltre, non si dovrà più intralciare il traffico veicolare né l’accesso alle aree private. Da luglio saranno obbligatori gli indicatori per la svolta, il doppio freno e i segnalatori anteriori e posteriori per la fermata; i mezzi in circolazione dovranno essere adeguati entro il 1 gennaio 2024. Infine, regole più severe per chi trucca i motori dei veicoli: in tal caso è prevista non solo la confisca del mezzo, ma anche una sanzione dai 100 ai 400 euro. Invariato il limite minimo di età pari a 14 anni per guidare i monopattini, con casco obbligatorio fino alla maggiore età. (C.Z.) breve tratto di strada lungo la carreggiata. La scorsa estate, era stato un cittadino barese a sollevare la questione, segnalando il problema sui social network, in un post rilanciato da alcune testate giornalistiche locali. E lo aveva fatto sulla pagina Facebook del sindaco Antonio Decaro, descrivendo lo scempio che aveva visto nelle vicinanze del parcheggio di scambio del lungomare Vittorio Veneto. «Se scopriste che vostro figlio o figlia la sera andasse in giro a buttare i monopattini elettrici per terra, voi la mattina gli prepareste la colazione con tanto amore o uno scappellotto glielo dareste?», si legge nel post risalente a settembre dello scorso anno. Poi, l’utente in questione ha continuato: «Li ho rialzati per non far vedere ai turisti di quanta stupidaggine sta in giro». Insomma, un’amara ironia condita con uno sfogo dettato da un senso civico, purtroppo non molto diffuso. A distanza di mesi da quella segnalazione, nulla è cambiato. Ma davvero qualcuno si divertirebbe a danneggiare dei mezzi alla portata di tutti, facendoli cadere? Oppure chi vi sale a bordo, una volta terminata la corsa, li abbandona posteggiandoli in maniera scorretta, senza neanche preoccuparsi del fruitore successivo? In un caso o nell’altro, data la presenza massiccia dei mezzi a due ruote per terra, parrebbe opportuno un inasprimento dei
Il problema
controlli da parte degli enti preposti. Sembrano opportuni maggiori controlli, magari anche su sollecitazione dalle stesse società convenzionate con il Comune, che gestiscono il servizio di sharing. La noncuranza delle regole da parte dei tanti fruitori del mezzo elettrico è inoltre testimoniata dall’elevato numero di contravvenzioni elevate, in tal senso, dalla Polizia locale del capoluogo pugliese. Secondo i dati forniti a Mediaterraneo News, nel corso del 2021 sono stati 968 i verbali staccati dagli agenti. Quasi la totalità delle violazioni - ben 884 ha riguardato le disposizioni sul comportamento. A seguire, in 53 casi, a essere violate sono state le norme relative alla circolazione. Sono 17 le multe comminate ai conducenti sprovvisti del casco protettivo (imposto ai minorenni) e una dozzina quelle inflitte a chi è stato fermato mentre era sprovvisto del giubbotto ad alta visibilità (norma obbligatoria nelle ore serali e sin dalla mezz’ora antecedente il tramonto). Negli ultimi due casi sono state sanzionate altrettante irregolarità tecniche relative al motore elettrico. Cesare Zampa

MONOPATTINI CADUTI In giro per Bari se ne trovano diversi. In basso, Salvatore Palella con due Helbiz (theinnovationgroup.it)
La curiosità Helbiz, pioniere siciliano ha “elettrizza to” la mobilità
Salvatore Palella, 34 anni, originario di Arcireale. È lui, un siciliano, il fondatore della società globale di micromobilità elettrica Helbiz. Un’intuizione che nel 2016 ha impresso una svolta negli affari dell’imprenditore italo-americano. La sua è stata la prima società a introdurre, nell’ottobre 2018, lo sharing di monopattini elettrici in Italia, favorendo la diffusione della micromobilità condivisa. La Helbiz ha sede a New York, ma i suoi mezzi sono già diffusi in una decina di Paesi al mondo. Il più noto è proprio il monopattino, il mezzo protagonista del servizio “HelbizGo”, basato su un’app gratuita. Scaricabile da smartphone, questa consente di localizzare i mezzi a due ruote, sbloccandoli con la lettura di un QR code. Palella è l’amministratore delegato della Helbiz, che è presente anche a Milano, Belgrado e Singapore. Conta circa trecento dipendenti e i suoi mezzi elettrici servono 40 città a livello globale. Nel 2021, ha acquisito MiMoto, società pioniera dello sharing di motorini elettrici, facendo di Helbiz l’unico gruppo costituito da tre mezzi elettrici: monopattini, biciclette e scooter. (C.Z.)
