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Palumbo a pagg

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Nuzzaco a pagg

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DaVinci Solutions: nuova start up che aiuta la musica

Nata durante la prima pandemia, la tecnologia di Canosa di Puglia supporta i tecnici del settore attraverso nuove applicazioni

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LA START UP Il logo di DaVinci Solutions riprende l’Uomo vitruviano di Leonardo, mentre il nome deriva da quelli dei creatori “Creiamo prodotti innovativi per risolvere problemi o semplificare operazioni prive di soluzioni”. Con questa frase due ragazzi di Canosa di Puglia descrivono la loro start up, DaVinci Solutions, un progetto nato durante la prima ondata della pandemia. Sono Vincenzo Addati e Daniele Ricatti, entrambi 23enni, amici dai banchi di scuola del liceo. Vincenzo è studente all’Università di Tor Vergata, a Roma, di un master in tecnologie per la produzione musicale e dj per passione dal 2012. Daniele è un laureando in Informatica all’Università di Bari, da sempre appassionato di tecnologia e sviluppo software. L’unione delle loro passioni ha dato vita a un progetto che, in poco tempo, ha ricevuto molti riconoscimenti. Come è nata DaVinci Solutions? “È nata – spiega Vincenzo – da un’esigenza non solo mia, ma da tutto il settore dei dj. L’ho sfruttata, per così dire, per un mio esame universitario. Dovevo preparare un progetto commerciale e ho avuto l’idea di creare un sistema di compilazione automatica dei borderò, un elenco in cui i dj devono inserire i brani che suonano e gli autori. Parlandone con Daniele, abbiamo capito che era un’idea praticabile e ci siamo pian piano avviati. Durante il periodo del primo lockdown, abbiamo scoperto l’esistenza del bando Pin (Pugliesi Innovativi) promosso dalla Regione. Ci siamo candidati a maggio 2020 e, a luglio di quell’anno, siamo risultati vincitori. Una volta vinto, abbiamo aperto la start up DaVinci Solutions. In seguito abbiamo anche visionato altri bandi, vincendo quello nazionale di Invitalia, Smart Money, e vinto i concorsi di Amazon Aws Activate e Aruba Start ”. Di cosa si occupa la start up? “L’obiettivo è lo sviluppo sia di materiale software, programmi e applicazioni, che hardware, per facilitare il lavoro dei professionisti. Il programma Compilerò riguarda i professionisti nell’ambito musicale, come i dj. I prodotti che abbiamo in mente per il futuro puntano a un altro tipo di clientela, ce n’è uno in cantiere per gli agricoltori, per esempio. Ci focalizziamo per sviluppare soluzioni che facilitino il lavoro e il 15% del nostro budget è destinato alla ricerca e lo sviluppo di nuovi programmi”. L’avete già presentata a potenziali investitori? “Non ancora in realtà, ci vuole tempo. Però uno degli scopi del bando Smart Money è trovare alcuni investitori. Siamo, in questo momento, all’interno di Impact Hub, una comunità di imprenditori sensibile alle tematiche sociali. È una sorta di acceleratore d’impresa, una pista per il decollo della start up, indirizzandola attraverso fondi o contatti. Questo bando, quindi, servirà a proporci a possibili investitori per farci crescere”. Quali programmi avete sviluppato e come

La novità

funzionano? “Il primo è Compilerò, pensato per i dj. Riconosce i brani suonati, come fa per esempio Shazam, e compone la lista in tempo reale. Può essere utilizzato in due momenti, in base all’esigenza del dj. Si può usare durante la serata, durante la scelta e la riproduzione dei brani: Compilerò li ascolta e riconosce. Oppure a fine serata, il giorno dopo, con calma a casa, l’artista importa la registrazione della serata o la lista delle canzoni suonate e il programma, allo stesso modo, riconosce i brani e compone la lista”. Il secondo? “Il secondo è Compilerò x radio, che funziona in maniera simile a suo “fratello”. Le radio devono compilare, ogni due mesi, un resoconto di tutti i brani messi in onda. Inoltre, a fine anno, devono prepararne uno complessivo dei dodici mesi trascorsi. Questa web app, inserendo l’url, l’indirizzo internet della messa in onda, si mette in ascolto, elencando man mano tutti i brani, 24 ore su 24. Permette, infine, di inviare il report alla Siae oppure di scaricarlo; in quest ’ambito noi non siamo però degli innovatori. Diamo soluzioni un po’ diverse, ma soprattutto più economiche, favorendo le emittenti più piccole o le web radio con un prodotto più accessibile”. Dopo questi primi passi, quali sono i vostri progetti futuri? “La nostra intenzione è entrare nel mondo del machine learning, l’intelligenza artificiale. Vogliamo fare in modo che Compilerò x radio diventi in grado di capire, in totale autonomia, se nelle emittenti radiofoniche stanno trasmettendo musica o sta parlando lo speaker. Se quest ’ultimo parla e non c’è musica in sottofondo, non viene riconosciuto dai server, che ferma il riconoscimento fin quando non ascolta nuova musica. In questo modo sarebbe possibile risparmiare risorse informatiche, al fine di rendere Compilerò x radio più efficiente”. Emanuele Palumbo

I CREATORI Daniele Ricatti (sulla sinistra) e Vincenzo Addati sono i due giovani canosini che hanno dato vita alla start up

Il problema La Siae: come funziona e i rischi

La Società Italiana degli Autori e Editori è l’ente che gestisce e tutela il diritto d’autore. Se si pensa alla Siae nell’ambito delle feste private, si fa riferimento alla sua divisione musicale, che riscuote i diritti della riproduzione, diffusione dei brani iscritti nei suoi registri. Per eventi privati, che si svolgono in ristoranti o sale, l’organizzatore si deve preoccupare in anticipo di chiedere il permesso all’ente per la riproduzione dal vivo, che si tratti di eventi gratuiti o a pagamento. Al termine dell’evento, il dj deve compilare un borderò, ossia una lista dei brani che ha suonato, da consegnare alla Siae dopo l’evento. Anche l’omissione di una singola canzone è sanzionabile, con multe che possono superare anche i 2000 euro. Le liste delle canzoni, a volte, non vengono compilate dal dj stesso, ma da un’altra persona, che può non essere a conoscenza della precisione con cui devono essere stilate. (E.P.)

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