MC5.0-Macchine Cantieri - n. 79 novembre/dicembre 2021

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Presentata ufficialmente a fine novembre la nuova KSD Series di Kohler. Motori in grado di adattarsi a qualunque applicazione e di rispondere a ogni esigenza, in linea con le normative sulle emissioni e facili da installare e manutenere.

MACCHINE CANTIERI

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novembre/dicembre 2021, n. 79

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UNA GAMMA PRATICAMENTE PERFETTA 1403 TC

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un domani migliore dell’8% Il futuro è Super Anche se nessuno può dire con certezza cosa ci riserverà il domani, noi sappiamo già oggi che sarà radioso. Il nuovo Scania Super non solo offre la guida più fluida in assoluto, ma è anche il veicolo più efficiente da noi mai progettato. Ancora una volta, fissiamo un nuovo riferimento nella nostra industria per le catene cinematiche endotermiche, con un risparmio di carburante di almeno l’8%. Pronti oggi alle sfide di domani. Un domani migliore dell’8%.

La catena cinematica Scania Super, basata sul nuovo motore endotermico, permette un risparmio di carburante di almeno l’8% rispetto alla precedente gamma Scania 13 litri. Confronto effettuato per trasporti a lungo raggio.

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Riusciamo a conciliare lʼinconciliabile: lʼecologia e lʼeconomia. Grazie al sistema del riutilizzo MEWA. mewa.it


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TRE MOTORI, UNA GAMMA

Presentata ufficialmente a fine novembre la nuova KSD Series di Kohler. Motori in grado di adattarsi a qualunque applicazione e di rispondere a ogni esigenza, in linea con le normative sulle emissioni e facili da installare e manutenere DI EMANUELA PIROLA • FOTO DI KOHLER

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Viviamo in un periodo di forti cambiamenti sociali, innescati da una più alta sensibilità verso l'ambiente che la pandemia ha in qualche modo accelerato. Ma nel tanto parlare di elettrificazione, idrogeno e mobilità intelligente, a volte si perdono di vista situazioni tangibili nelle quali passare ad alimentazioni alternative non è fattibile, vuoi per prestazioni necessarie, vuoi per una mancanza (almeno per ora) di tecnologie adeguate. Inoltre tutti i Produttori di motori endotermici ad alimentazione tradizionale (combustibili fossili) da anni stanno investendo enormi quantità di denaro e di risorse per lo sviluppo di propulsori “green” che di fatto, dati i livelli di emissioni ampiamente ridotti, rendono quasi inutile lo spostamento verso nuove alimentazioni per molti

FOCUS

EMISSIONI La grande varietà di normative in materia di emissioni ha introdotto una serie di complessità nel mondo dei motori. Kohler ha preso queste complessità e le ha trasformate in opportunità. È successo in passato con la famiglia KDI e sta accadendo con il nuovo prodotto: un motore sotto i 19 kW conforme a tutte le normative e i combustibili del mondo e opzioni multi-fuel (diesel, benzina, propano) arricchiranno presto la gamma.

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CoverStory KOHLER Nino de Giglio, Director, Marketing Communication and Channel Manager di Kohler Engines

settori, soprattutto se si valuta il quadro dell'applicazione nel suo complesso. Per questo Kohler, pur percorrendo la strada dello sviluppo di soluzioni alternative o ibride, non ha abbandonato l'evoluzione dei motori endotermici, da cui, come ultimo risultato, nascono i propulsori della KSD Series (Kohler Small Displacement). LA NUOVA SERIE KSD La KSD Series è, come abbiamo detto, il risultato di un lavoro di anni del team R&D globale di Kohler, guidati dalla convinzione che un prodotto globale debba essere concepito e progettato con un approccio global: da questa convinzione è nata una serie di nuovi motori già pronti a tutti gli impieghi, in tutte le aree geografiche del Mondo, conforme a tutte le normative e compatibile con tutti i tipi di macchine. Risulta quindi evidente che la nuova piattaforma di motori Kohler KSD nasca fin da subito con diverse caratteristiche intrinseche: semplicità, versatilità e un avanzato livello di tecnologia, cui si affianca tutta l'esperienza di Kohler nella vendita e nell'assistenza. SEMPLICE, VERSATILE, AVANZATA Cosa si intende quando si definisce la nuova KSD Series semplice, versatile e avanzata? In primis, per semplicità si intende il fatto che i nuovi motori Kohler possono essere facilmente integrati con i sempre più complessi sistemi elettronici della macchine industriali, che sono in continua evoluzione. Dietro la versatilità si nasconde la possibilità di essere integrati senza modifiche o riprogettazioni delle macchine, mentre con l'aggettivo avanzato si intende sottolineare il fatto che i nuovi

I nuovi KSD di Kohler possono motorizzare numerose macchine anche molto diverse tra loro

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motori KSD permettono varie personalizzazioni per tutti i cicli di lavoro, oltre a offrire la possibilità di scambio dati mediante un ridotto numero di connessioni fisiche. LA NUOVA SERIE IN DETTAGLIO La KSD Series è attualmente formata da tre modelli, ma altri si aggiungeranno nei prossimi anni. Ad oggi sono disponibili i seguenti modelli: KSD 1403NA (Naturally aspirated); KSD 1403TC (Turbocharged) e KSD 1403TCA (Turbocharged con aftercooler). Come si può notare si tratta della stessa base motore con la grossa differenza del tipo di alimentazione della camera di combustione, cosa che consente performance tra loro molto diverse. In linea di massima, comunque, le performance principali possono essere riassunte in una coppia disponibile a bassi regimi motore (già 95 Nm@ 1.000 rpm), con picchi elevati sia di coppia (120 Nm @ 1.400 rpm) che di potenza (18.4 W @ 1.800 rpm). Ma la versatilità dei motori KSD va oltre le semplici performance, grazie al fatto che si possono integrare facilmente con le soluzioni telematiche esistenti. I motori KSD sono gestiti elettronicamente, ma sono semplici da utilizzare, come i motori meccanici.


La connettività è uno dei punti strategici per la versatilità dei nuovi KSD

INIEZIONE E SISTEMA DI COMBUSTIONE Il sistema di iniezione elettronica facilita il dosaggio del carburante e la gestione della risposta al carico, con conseguenti risparmi in termini di tempo e aumento della produttività. Componenti estremamente durevoli rendono il motore pronto per ogni tipo di applicazione industriale. La possibilità di avere punti service su entrambi i lati e la flessibilità della posizione della ventola, rendono il motore adatto per un vasto ventaglio di macchine. L’integrazione tra il motore e la macchina è garantita: eccellente risposta al carico, possibilità di avere una gestione elettronica dei comandi motore, regolazione della velocità, auto-stop, settaggio personalizzato dell’acceleratore e controllo della velocità della ventola. Il controllo elettronico permette, inoltre, di mantenere elevate le performance anche ad alta quota. Infine, tutte queste caratteristiche rendono possibile la riduzione dei consumi tramite l’ottimizzazione della velocità del motore e il controllo sull’idraulica della macchina. I motori KSD, poi, sono pensati per eseguire prognostica, diagnostica, geolocalizzazione, controllo da remoto e modifica della frequenza da 50Hz a 60 Hz o viceversa per i generatori, oltre a offrire intervalli di ricambio di più di 500 ore per i filtri dell’olio e del carburante. L’innovativa tecnologia del motore KSD è la sua architettura: possiede, infatti, un avanzatissimo sistema a iniezione indiretta che, però, presenta una gestione tipica dei motori a iniezione diretta, cosa che comporta diversi vantaggi.

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KOHLER RENTAL PARTNER PROGRAM

Un programma per affiancare e supportare i noleggiatori italiani ed europei Per supportare la presenza di macchine motorizzate Kohler all'interno delle grandi flotte noleggio, il Produttore ha deciso di dare avvio al Kohler Rental Partner Program, ossia una serie di servizi legati al postvendita, appositamente pensati per accompagnare e sostenere i noleggiatori nel ridurre i costi totali di gestione e mantenimento delle flotte. Il programma,

pensato appositamente per i noleggiatori che scelgono macchine con propulsori Kohler, è composto da corsi di formazione e prevede sconti riservati e un programma fedeltà. I corsi di formazione si declinano in una serie di incontri online e di persona, con approfondimenti specifici sulla manutenzione di base delle varie famiglie di motori Kohler. Per il corso sui motori KDI verrà

effettuato anche un training su KIRA, il sistema di diagnostica, manutenzione indipendente e assistenza da remoto di Kohler. Ai noleggiatori che aderiscono al programma verrà riservata una scontistica dedicata sui ricambi originali Kohler, kit di manutenzione e motori da replacement, mentre tramite un sistema di accumulo punti (programma fedeltà), si potranno ricevere strumenti

di diagnosi e manutenzione, oltre a merchandise originale Kohler. Per essere sempre più vicina al mondo del noleggio e alle sue tematiche ed esigenze Kohler è socia della European Rental Association (ERA) e di Assodimi-Assonolo, associazione nazionale del noleggio professionale.

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Massimiliano Bonanni, General Manager Product Strategy di Kohler Engines

Innanzitutto le performance restano elevatissime in qualsiasi condizione lavorativa e ambientale, sia a livello del mare che in alta quota; inoltre la risposta al carico è straordinaria, dato che il sistema limita al minimo la riduzione della velocità, oltre al controllo isocrono se richiesto, come per i motori common-rail di maggiore cilindrata; infine, un’eccezionale coppia a bassi regimi permette all’operatore di utilizzare la propria macchina a bassi giri per risparmiare carburante.A tutto questo si unisce un livello molto basso di rumore e vibrazioni, che massimizza il comfort dell’operatore. I COSTI OPERATIVI Il grande lavoro fatto sulla combustione pulita genera ridotti consumi di olio ed evita che lo stesso subisca processi di diluizione e contaminazione da fuliggine, cosa che consente intervalli di cambio dell’olio prolungati. Questo accade anche grazie a un design unico delle fasce del pistone e dell’apposito sistema di ventilazione del basamento, oltre che supportato da un processo di produzione interno, legato a un’efficace levigatura del cilindro. Grazie all’utilizzo della cinghia Poly-V e delle punterie idrauliche, il nuovo motore KSD ha 3 anni di garanzia o fino a 6.000 ore di copertura. FACILI DA INSTALLARE... I motori KSD non richiedono alcuna riprogettazione delle macchine da parte del costruttore. Di conseguenza, possono essere considerati una soluzione drop-in per applicazioni esistenti, senza la necessità di ulteriori investimenti. Questo risultato è stato raggiunto dai progettisti Kohler tramite alcune peculiarità implementate sulle unità KSD, tra cui la posizione della ventola di raffreddamento di tipo adattabile, che quindi non obbliga a riposizionare il radiatore, e l'opzione doppio lato service: il filtro dell’olio, l’asta di livello e il filtro del carburante possono

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PRESENTE MA, SOPRATTUTTO,

FUTURO

La gamma di possibili applicazioni è più ampia di quanto l’immaginazione possa concepire: i motori KSD sono pronti per essere installati nelle macchine esistenti e in quelle che devono ancora essere progettate: trattori in agricoltura, escavatori e pale nelle costruzioni, muletti nella logistica, generatori nel settore della produzione di energia, così come compressori, dumper, rasaerba, addirittura unità di refrigerazione.

essere posizionati sul lato migliore rispetto al layout della macchina. Inoltre il controllo elettronico non comporta costi addizionali per l'OEM, infatti, Kohler ha sviluppato una soluzione completa che offre lo stesso tipo di installazione degli attuali motori meccanici; il controllo elettronico permette l’integrazione di tutti gli attributi di macchine più grandi, come la comunicazione CAN BUS, il controllo TSC1, i messaggi di notifica di errore e diagnostica da remoto. … E PERSONALIZZARE I motori KSD offrono un’ampia scelta di opzioni che permettono a costruttori e distributori di realizzare una versione personalizzata del motore KSD. Terza presa di moto, posizione variabile della ventola di raffreddamento, scelta del lato per il punto service, diverse coppe e filtri dell’olio per allungare gli intervalli di ricambio, motorini di avviamento diversi per adattarsi alle diverse condizioni climatiche e numerose scelte di alternatori permettono infatti di poter adattare il motore alle proprie esigenze. ❑


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Finitrici stradali


EditorialeOn EMANUELA PIROLA

L’incertezza non è male

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LA MATURITÀ È LA CAPACITÀ DI SOPPORTARE L’INCERTEZZA. (JOHN HUSTON FINLEY)

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amponi, green pass, super green pass, varianti dai nomi anticheggianti (Delta, Omicron... ma poi chissà chi decide questi nomi!). E ancora una volta, ai primi di dicembre, in pieno richiamo vaccinale per la terza dose, parliamo di zone colorate, di chiusure, e di altre cavolate sulla stessa scia. Numeri che salgono, numeri che scendono. Non si sa più a chi dare retta, chi ascoltare, chi mandare al diavolo. Compreso il Governo. E chi scrive, sappiatelo, è una persona assolutamente favorevole ai vaccini. Ora, mi rendo conto che gestire una situazione come quella attuale è, come dire, difficoltoso. Ma dopo quasi due anni di pandemia, non siamo riusciti a raggiungere neanche una (e dico, solo una) certezza qualunque su questo virus. Non so, c’è qualcosa che non mi torna. Probabilmente, sta nel fatto che stiamo cercando una soluzione generale, omnicomprensiva, che accontenti tutti e che... non esiste. Gira su Twitter la seguente frase (ammetto di non conoscerne l’origine) che ripropongo: in condizioni di incertezza non esistono strategie definitive di gestione del rischio, perché, semplicemente, non ci sarebbe più incertezza. Ecco, forse il nocciolo del problema è proprio questo: cerchiamo di tornare alla normalità attraverso certezze che nessuno, uomo o donna che sia, su questa Terra oggi è in grado di dare. A questo punto, però, mi viene da dire: visto che nessuno può prevedere l’evoluzione futura di questa pandemia, perché non la smettiamo di stressare la gente con articoli e trasmissioni televisive a caccia di certezze (o forse solo di audience?) che non esistono, e impariamo a vivere un po’ più con i piedi per terra e, soprattutto, a gestire la nostra incapacità di vivere senza certezze? Buon Natale e Anno Nuovo a tutti. ❑


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M O T O R E

F R E E

P R E S S

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Sommario

D E L L ’ E D I L I Z I A

Presentata ufficialmente a fine novembre la nuova KSD Series di Kohler. Motori in grado di adattarsi a qualunque applicazione e di rispondere a ogni esigenza, in linea con le normative sulle emissioni e facili da installare e manutenere.

MACCHINE CANTIERI

MC 5.0 • NOVEMBRE/DICEMBRE 2021 • NUMERO 79

3 ENGINES

novembre/dicembre 2021, n. 79

Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NO/NOVARA

UNA GAMMA PRATICAMENTE PERFETTA 1403 TC

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COVER Kohler lancia la nuova generazione di motori KSD Series

04 42 LA RIVOLUZIONE

ATTUALITÀ

14/48

DEL SOTTOCARRO

NOVITÀ DAL SETTORE E MOLTO DI PIÙ

(BERCO)

46 VOCAZIONE GREEN

(FASSI)

EDITORIALI

10 Editoriale on

REPORT TECNICO

L'INCERTEZZA NON È MALE

34 PAROLA DI ESPERTO (BOMAG)

(DI EMANUELA PIROLA)

40 TRIS DI SUCCESSO

50 Editoriale off

(BOBCAT)

POLITICALLY DUMMY?

INNOVAZIONI

(DI MAURIZIO GUSSONI)

COVER STORY

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30 EN PLEIN STAGE V (DOOSAN)

04 Cover story

TESTIMONIANZE

TRE MOTORI, UNA GAMMA

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36 TUTTE LE STRADE PORTANO A MB

(KOHLER)

IL FILM DELLA COVER Abbiamo realizzato la cover di questo mese ispirandoci al film del 2015 "3 generations - Una famiglia quasi perfetta" diretto da Gaby Dellal con protagonista Elle Fanning.

(MB CRUSHER)

AZIENDE

24 LE PERSONE

ULTIMA FRONTIERA

E IL CONFRONTO

(BU POWER SYSTEMS)

Direttore Responsabile Emanuela Pirola Collaboratori Cristiano Pinotti, Claudio Guastoni, Renata Bernardini, Maurizio Gussoni

15 PODEROSA! (HYUNDAI)

Editore Asgard Edizioni Srl Sede legale Via Giotto 7, 20145 Milano (MI) Direzione e redazione Via Silvio Pellico 10/35, 20867 Caponago, MB mc@macchinecantieri.com

Art Director Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com Fotografia Archivio Macchine Cantieri 5.0

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Pubblicità e marketing Corrado Serra Direttore Commerciale Tel. 338 3926221 c.serra@orsamaggioreint.com Ufficio traffico Lucia Gatti adv@macchinecantieri.com Pre-stampa e stampa Press Grafica Gravellona Toce (VB)

Registrazioni Tribunale di Sondrio, N° 337 del 12/11/2003. Camera Commercio di Milano, R.I. N.O 11497800968 del 09/12/2020 Registro operatori di comunicazione N.O 36132 dal 15/02/2021 Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli

archivi della casa editrice “Asgard Edizioni Srl” sono utilizzati solo dalla casa editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Emanuela Pirola Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2013-2021



news ERRATA corrige/1

VEICOLI INDUSTRIALI

SONO PRONTI Scania presenta i nuovi veicoli ibridi

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a nuova gamma di veicoli ibridi Scania HEV (veicoli elettrici ibridi) e PHEV (veicoli elettrici ibridi plug-in) sono pronti. Grazie a questi Scania continua il proprio percorso verso l’elettrificazione, per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio (Science Based Targets). I nuovi ibridi Scania, infatti, costituiscono un vero e proprio passo in avanti verso la totale elettrificazione. Sia i veicoli HEV che PHEV possono essere dotati di diverse opzioni di propulsione tradizionale e di ricarica. In tal modo sono in grado di soddisfare specifiche esigenze da quelle delle betoniere a quelle della distribuzione. FONTE: SCANIA

Sul numero 77 di MC5.0 - Macchine Cantieri, l’articolo pubblicato a a pagina 66 e seguenti, intitolato “Passerelle Light” è stato erroneamente attribuito, nell’occhiello, a Elevo-Kiloutou. In realtà il telescopico Merlo Roto 40.16S oggetto dell’articolo e utilizzato per il posizionamento della passerella in acciaio è stato fornito a noleggio all’azienda Socomec da Kiloutou. Ci scusiamo con Kiloutou per l’errore.

Errata corrige/2 (Redazione)

Sul numero 78 di MC5.0 - Macchine Cantieri, nell’articolo di Eco Italia apparso alla pagina 24 e seguenti, intitolato “Una scelta “Greenmachine®” è stata pubblicata la fotografia sottostante con una didascalia sbagliata. La didascalia corretta è: nella foto, da sinistra Marco e Davide Brunacci, titolari di B.I.G. Srl. Ci scusiamo con Marco e Davide Brunacci e con Eco Italia e Panolin per l’errore.

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L’ULTIMA FRONTIERA DI HYUNDAI

PODEROSA!

Un vero gigante, a suo agio nelle situazioni più impegnative, estreme e delicate. Come le cave estrattive del marmo di zebrino, calacatta e cipollino. Stiamo parlando della pala gommata HL975A CVT di Hyundai TESTI E FOTO DI EMANUELA PIROLA

HL975A CVT

PESO OPERATIVO

POTENZA

PORTATA IDRAULICA

CAPACITÀ BENNA

FORZA DI STRAPPO

RAGGIO DI STERZO

26.500 kg

250 kW @ 1.800 giri/min

353 l/min

4,80 mc

23.435 daN

14.730 mm

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L’ULTIMA FRONTIERA DI HYUNDAI / LA TECNOLOGIA

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1. Il cambio ZF con tecnologia CVT mantiene il regime motore in una fascia bassa e assicura una accelerazione fluida ed ininterrotta. 2. Hyundai monta flessibili idraulici di alta qualità, da tre a quattro volte più resistenti di altri tubi che si trovano comunemente nel settore. 3. Gli assali sono ottimizzati per migliorare la guida in condizioni variabili di terreno. 4. La serie HL900 è stata ottimizzata per consentire agli operatori di visualizzare dati precisi della macchina e delle attrezzature in modo tempestivo e intuitivo. 5. La HL975A CVT è dotata di un termostato per il raffreddamento dell’olio del cambio che aiuta a riscaldare il liquido rapidamente e a mantenerlo costantemente alla temperatura operativa ottimale.

ROBERTO VERNAZZA SC Holding - Cave Minucciano

Ho acquistato la nuova HL975A CVT su consiglio di Gabriele Papi di Toscomeccanica, che mi ha convinto, a ragione, della bontà della nuova tecnologia CVT di Hyundai, in grado di rendere la pala non solo più produttiva ma, sopratutto, più sicura. Aspetto, questo, fondamentale nelle cave estrattive di marmo.

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yundai presenta la nuova famiglia di pale gravose; un impianto di raffreddamento dell’olio gommate HL900 come macchine in gradegli assali separato per prevenire il surriscaldado di cambiare il modo di lavorare mento durante il lavoro a carico elevato o dei clienti che le acquistano. con esigenza di frenate frequenti; un Un’affermazione che nasce termostato per il raffreddamento DETTAGLI dallo sforzo di garantire un grado dell’olio del cambio, con vantaggi DA SAPERE di soddisfazione della clientela in termini di protezione dei comTutta la progettazione, la produzione, ai massimi livelli, assicurando le ponenti ed efficienza aumentata. il controllo della qualità e qualsiasi altro più alte prestazioni e migliorati aspetto nello sviluppo dell’HL975A CVT TECNOLOGIA CVT livelli di produttività, una magsono stati pensati e realizzati all’insegna della massima durevolezza per Il cambio ZF con tecnologia gior sicurezza, convenienza e garantire ai clienti che l’investimento CVT adatta continuamente la una gestione ottimale del tempo nell’acquisto della pala garantirà conversione di energia idraulica in di operatività.Tutta la serie HL900 profitti a lungo termine. energia meccanica (in base a carico e quindi adotta numerosi accorgimenti regime) per mantenere il regime motore particolari: motori Cummins che sodin una fascia bassa e assicurare accelerazione disfano la normativa europea sulle emissioni fluida, ininterrotta. Inoltre in fase di decelerazione, il Stage V, con sistema di post-trattamento dello scarico sistema CVT agisce da freno, riducendo l’usura dei integrato, che taglia emissioni e costi operativi; assali freni di servizio e prolungando la durata dell’olio asdi qualità superiore con capacità di carico aumentata sale. Svariate modalità operative a controllo elettronico e dischi freno sinterizzati; tubi flessibili di qualità superiore con resistenza straordinaria a calore e pressione, consentono di massimizzare il rendimento per ogni specifica operazione. che offrono la massima durata, anche in condizioni


L’ULTIMA FRONTIERA DI HYUNDAI / L’UOMO E LA MACCHINA

1 GABRIELE PAPI Direttore Commerciale Toscomeccanica Srl

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La cabina della HL975A CVT è non solo confortevole, ma ricca di tecnologia. In particolare l’innovativo cruscotto centralizzato, nonché l’ampio monitor touchscreen, consentono all’operatore di interfacciarsi costantemente con la macchina in maniera semplice e veloce.

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a cabina della HL975A CVT è stata progettata per essere un ambiente ideale per l’operatore che a bordo passa svariate ore della giornata. Cosa serve a una buona cabina per essere accogliente e confortevole? Essere perfettamente adattata a ogni operatore. Per questo la cabina della HL975A CVT è spaziosa, equipaggiata con tecnologie per la riduzione del rumore e delle vibrazioni in grado di garantire un livello sonoro di appena 70 dB. Il sedile, regolabile, permette di raggiungere tutti i comandi mantenendo una posizione della schiena ergonomica, mentre una serie di sistemi assicurano il monitoraggio di tutta la macchina tramite la

1. Ampio sedile con sospensione pneumatica, riscaldato. Sedile e bracciolo sono completamente regolabili. 2. La portiera della cabina può essere aperta a distanza mediante telecomando (optional). 3. In cabina può essere montato un compressore aria per una pulizia più facile (optional).

nuova plancia strumenti con monitor touch screen. La cabina è inoltre equipaggiata con un impianto audio comprendente radio Bluetooth con ingressi USB e AUX.

COMFORT AL 100%

In particolare vi sono due ulteriori strumenti che aumentano il livello di comfort dell’operatore a bordo. Il primo è il sistema di controllo della traslazione, con accumulatore a pistone, che riduce il beccheggio del corpo della pala e dell’attrezzatura, conferendo stabilità e comfort negli spostamenti. Il secondo sistema è la funzione di arresto con smorzamento del braccio della pala, che riduce la velocità idraulica del cilindro in prossimità del finecorsa, alleviando il contraccolpo a finecorsa e aumentando il comfort a bordo.

MICHELE RICCARDI Operatore - Cave Minucciano

Salire a bordo della HL975A CVT è come entrare in un salotto: la cabina è infatti estremamente spaziosa, mentre i comandi sono tutti a portata di mano e l’impostazione dei vari parametri è intuitiva e richiede pochi minuti.

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L’ULTIMA FRONTIERA DI HYUNDAI / LA MACCHINA IN CAMPO

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CLAUDIO BACCI Titolare Toscomeccaica Srl

Toscomeccanica è importatore Hyundai per tutta la regione Toscana, e seguiamo le macchine coreane anche per quanto riguarda l’assistenza e il post vendita. La vendita della prima HL975A CVT di tutta europa è per me un grande risultato, che premia i forti investimenti che abbiamo sostenuto sia a livello di struttura che di risorse umane.

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a HL975A CVT è una macchina potente e prestazionale che, in una situazione operativa come quella delle cave di marmo di Minucciano, vede le sue caratteristiche funzionali massimizzate. È infatti in ambienti difficili come quelli estrattivi dove la capacità di carico e la sicurezza operativa diventano ancora più importanti. Per questo la scelta di Roberto Vernazza, titolare del gruppo SC Holding, proprietario delle Cave Minucciano (LU), già cliente Hyundai, è caduta proprio su questo modello, perché la presenza del cambio ZF con tecnologia CVT in tale ambito è in grado di operare al massimo e permette all’operatore di muoversi in sicurezza lungo le strade strette e tortuose della cava. Il sistema CVT infatti offre diverse modalità operative a controllo elettronico che consentono di massimizzare il rendimento per ogni specifica operazione mediante l’adattamento in base alle prestazioni. L’operatore può scegliere tra: Modalità Traction, ossia il sistema permette il controllo della trazione in maniera regolabile, per cicli di lavoro ad alto rendimento con simultanea riduzione al minimo di slittamento e usura degli pneumatici; Modalità Creep, che abilita la marcia ultra-lenta della pala quando il cambio è impostato nelle posizioni FWD/ REV. L’operatore può così manovrare la macchina con la massima precisione. Infine la Modalità Dynamic, impostando la quale il variatore continuo CVT permette di utilizzare un regime motore basso nella maggior parte delle applicazioni. In modalità Dynamic, inoltre, l’operatore può sfruttare la potenza massima del motore fino a 1.800 giri/min e velocizzare ulteriormente i cicli di lavoro. Ma non solo. La tecnologia CVT permette alla pala di effettuare movimenti fluidi e accelerazioni morbide.

SI ARRAMPICA SENZA INCERTEZZE

Ma la cosa che più conta, soprattutto in ambienti come le cave, che presentano percorsi accidentati e tortuosi, con pendenze elevate, è la funzione per cui in fase di

decelerazione il CVT agisce come un freno. È proprio per questo aspetto, tutt’altro che secondario, che la HL975A CVT ha prevalso sulle altre pale gommate. Nella foto in basso a sinistra di questa pagina si vede una delle salite della cava che portano al fronte estrattivo. Si tratta di un sentiero con una pendenza di circa 30° che la pala affronta in salita senza carico per poi scendere con blocchi di marmo che non pesano meno di 15 t sulle forche: ebbene, la HL975A CVT scende lungo tale strada (che presenta anche una curva, come si nota in foto) in retromarcia e l’operatore, grazie alla presenza del sistema CVT, non tocca mai i freni. Il CVT, infatti, è in grado di agire come freno motore e consente alla pala, al massimo carico, di scendere lentamente, in sicurezza, mantenendo sempre la massima aderenza al terreno. Grazie alla gestione intuitiva e sicura delle modalità operative della pala, inoltre, l’operatore può concentrarsi esclusivamente sulla guida e sul carico. Mediante la realizzazione di un telaio robusto, nonché l’adozione di componenti rafforzate, (vedi la scheda sulla tecnologia) oggi la HL975A CVT è una pala gommata in grado di garantire non solo prestazioni eccellenti, ma anche una robustezza, e quindi una durata, con poche analoghe sul mercato. Macchina davvero poderosa, la HL975A CVT sfoggia un propulsore Cummins X12 Stage V da 250 kW,


GABRIELE PAPI Direttore Commerciale Toscomeccanica Srl Siamo molto orgogliosi di essere stati i primi a vendere la prima pala gommata HL975A CVT di nuova generazione in Europa. Una soddisfazione sia personale che per tutta Toscomeccanica, nonché un riconoscimento importante della nostra esperienza di oltre 30 anni nella vendita e assistenza di macchine operatrici nel contesto delle cave marmifere della Toscana.

progettato per massimizzare la produttività e i risparmi di carburante. Come tutte le macchine targate Serie A, l’HL975A CVT è equipaggiata con un sistema di posttrattamento dello scarico integrato che taglia emissioni e costi operativi. Inoltre, grazie all’eliminazione della tecnologia EGR, questo sistema aumenta l’affidabilità e semplifica la manutenzione.

SICURA A TUTTO TONDO

Grazie a una serie di sistemi di sicurezza avanzata (alcuni optional) la HL975A CVT è una pala estremamente sicura. Può infatti essere equipaggiata con sistemi come il Monitoraggio avanzato a 360 gradi (AAVM)

e il Radar, grazie ai quali l’operatore ha sempre sotto controllo l’ambiente intorno alla pala. Il sistema AAVM assicura un campo visivo totale sull’ambiente di lavoro intorno alla macchina e include anche la tecnologia di Rilevamento degli oggetti in movimento intelligente (IMOD, Intelligent Moving Object Detection), che individua persone o oggetti in entrata nel campo d’azione della macchina entro un raggio di cinque metri e lo segnala all’operatore. Il sistema Radar, invece, rileva ostacoli dietro la macchina, efficace al 100% sia di giorno che di notte, anche nei punti ciechi. La distanza tra l’ostacolo e il caricatore è visualizzata sul monitor secondario in cabina.

MICHELE RICCARDI Operatore - Cave Minucciano

Sono operatore di macchine movimento terra da oltre 20 anni, molti dei quali trascorsi nel settore marmifero. Per me la HL975A CVT è la prima pala gommata Hyundai che guido e devo dire che sin dalle prime ore di utilizzo mi sono subito trovato a mio agio, sia per il comfort di bordo che per le risposte ai comandi che la macchina offre.

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L’ULTIMA FRONTIERA DI HYUNDAI / I SERVIZI

DETTAGLI DA SAPERE Grazie ai dati forniti dal sistema Hi MATE, il cliente può monitorare e migliorare la produttività della pala gommata: ore di lavoro, tempo di funzionamento a vuoto, consumo di carburante, ecc, tutti i parametri della macchina sono tracciati e possono essere analizzati ed eventualmente migliorati. Il sistema Hi MATE, inoltre, protegge la macchina da eventuali furti grazie al sistema di geofencing che invia alert automatici quando la macchina esce da un perimetro impostato.

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C

ome già accennato, la progettazione e realizzazione di tutte le pale gommate della serie H900 di Hyundai si basano su un principio filosofico molto semplice e chiaro: l’acquisto della maccchina per il cliente rappresenta un investimento che deve essere profittevole. Per raggiungere questo obiettivo, quindi, Hyundai ha lavorato in primis sulla qualità dei materiali e dei componenti e poi si è focalizzata anche su tutti quegli aspetti che giungono in fase di post vendita, tra cui l’assistenza. L’affidabilità, derivante da una manutenzione rapida e senza sforzo, è parte integrante della filosofia Hyundai.

La HL975A CVT, in tal senso, è progettata per agevolare al massimo la manutenzione. Il cofano motore può essere aperto completamente e comodamente grazie a un motorino elettrico dedicato; data l’ampiezza dell’apertura, l’accesso per effettuare la pulizia e le operazioni di routine è estremamente agevole. Con il sistema di ingrassaggio automatico (optional), il grasso è applicato automaticamente ai punti di lubrificazione quando serve, con un dosaggio corretto e in maniera uniforme, per evitare sprechi. Il sistema di filtrazione a 2 stadi dell’aria condizionata consente di sostituire agevolmente i filtri esausti, mentre i radiatori sono ad ampio nucleo e con alette per prevenire la degradazione delle prestazioni a seguito di contaminazione. Come se non bastasse, la macchina è equipaggiata con una ventola reversibile a controllo automatico. L’innovativo sistema telematico Hi MATE, per altro, consente il monitoraggio totale di attività e prestazioni della macchina, che può essere seguita da qualunque luogo mediante un sito web dedicato o app mobile, con accesso ai parametri di lavoro, come le ore totali del motore, lo stato di utilizzo della macchina, le ore lavorative effettivamente completate, il consumo di carburante e la posizione delle macchine. Il sistema ECD (Engine Connected Diagnostics), infine, fornisce consigli per la risoluzione dei guasti, assistenza personalizzata e supporto per i ricambi da Cummins QuickServe. I tecnici dell’assistenza fanno affidamento sui rapporti diagnostici remoti, che permettono di prepararsi per le visite e portare con sé i corretti strumenti.


L’ULTIMA FRONTIERA DI HYUNDAI / TCO

Cambio CVT, tre modalità di guida, pedale freno inching, Eco Report, bloccaggio differenziale idraulico e spegnimento automatico contribuiscono all’efficienza della HL975A CVT.

ECD, Hi MATE, sistema di ingrassaggio automatico, radiatore ad ampio nucleo e ventola reversibile contribuiscono alla facilità manutentiva della HL975A CVT.

CONSUMI

La motorizzazione Cummins X12 nasce per equipaggiare macchine destinate ad applicazioni gravose ed è ottimizzata non solo per rispondere agli obiettivi dello Stage V ma anche per contenere al massimo i consumi. Si tratta di un propulsore fra i più parsimoniosi sul mercato.

MANUTENZIONE E RIPARAZIONE

La scelta di Hyundai di usare materiali e componenti di alta qualità e durata, nonché lo studio del layout dei cofani che garantisce tempi di manutenzione ridotti, tutto contribuisce a ridurre all’osso i costi legati alla manutenzione e riparazione.

TECNOLOGIE DIGITALI

Grazie al sistema Hi MATE tutte le pale gommate Hyundai possono essere monitorate in remoto, tramite portale internet o app mobile. Grazie ai parametri registrati, è possibile massimizzarne uso e manutenzione, a tutto vantaggio della profittabilità.

EFFICIENZA

L’efficienza è la parola d’ordine delle pale Hyundai: interfaccia intuitiva, diverse modalità di guida a disposizione, sistema CVT che ottimizza prestazioni e sicurezza, connettività con il sistema Hi MATE innalzano in modo significativo la produttività.

COSTO D’ACQUISTO

Il costo d’acquisto della HL975A CVT rappresenta sicuramente un investimento importante, che però si ripaga in breve tempo grazie alle alte prestazioni e alla qualità dei componenti e dei materiali che assicurano l’esiguità dei tempi di fermo per manutenzione.

DEPREZZAMENTO

Avere una pala Hyundai nel proprio parco macchine è garanzia di un valore stabile anche come usato. Il valore sul mercato è infatti in linea con la media del settore e le pale gommate Hyundai sono facilmente rivendibili.

Assali ottimizzati, sistemi di raffreddamento degli assali e della trasmissione, albero cardanico ottimizzato e tubazioni idrauliche di qualità superiore contribuiscono alla durata della HL975A CVT.

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Icons - Created by ProSymbols from Noun Project

Rilevamento posteriore a radar, retrovisore laterale pieghevole, interruttore di arresto d’emergenza, sistema di telecamere AAVM e sistema IMOD contribuiscono alla sicurezza della HL975A CVT.

MA QUANTO MI COSTI?

OPERATORE

La HL975A CVT è una macchina che accoglie l’operatore in una cabina spaziosa e confortevole, dove siede su un sedile ampio e regolabile, nonché riscaldato, posto in maniera ergonomica rispetto ai vari comandi. La memorizzazione delle funzioni operative è facile e intuitiva.

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L’ULTIMA FRONTIERA DI HYUNDAI / LE CONCLUSIONI

PODEROSA!

ROBERTO VERNAZZA SC Holding - Cave Minucciano

Sono completamente soddisfatto dell’acquisto della pala gommata HL975A CVT di Hyundai. Si è rivelata un mezzo non solo perfetto per il tipo di operazioni che svolgiamo presso le Cave Minucciano, ma anche parsimoniosa nei consumi e molto confortevole per l’operatore, nonché estremamente sicura grazie alla tecnologia CVT con cui è equipaggiata.

U

na macchina decisamente imaspetto. Altra condizione da rispettare è pegnativa, ideale per quegli sicuramente quella di affidarsi a un dealer DAL VIVO Non perdere i video ambienti operativi dove non si che non solo conosca a fondo le diverse della prova. Li trovi su scherza e dove le portate e i cicli tecnologie a diposizione, per saper consimacchinecantieri.com di lavoro in gioco sono altretgliare il cliente in maniera opportuna, ma tanto impegnativi. La HL975A CVT è anche disporre di un servizio di assistenza decisamente la pala gommata ideale per all’avanguardia, per ridurre al minimo i le cave e i siti estrattivi marmiferi, dove costi legati agli aspetti manutentivi. Un i pesi in gioco nonché la delicatezza del dealer come Toscomeccanica, alla quale materiale e i percorsi mettono a dura proSC Holding si affida ormai da anni per va sia uomini che macchine. Nel contesto l’acquisto di mezzi dislocati non solo presdelle cave di Minucciano la nostra si è so le Cave Minucciano, ma anche negli mostrata a proprio agio, con una sola condizione: alla altri siti estrattivi di proprietà della holding. Solo questo guida deve esserci comunque un operatore esperto, che insieme di caratteristiche e condizioni permette all’insappia il fatto suo sia in termini di manovre che di vestimento affrontato per l’acquisto di questa poderosa abilità nella guida. Una volta soddisfatta questa condi- pala gommata di diventare redditizio in breve tempo, e zione la HL975A CVT ha tutte le carte in regola per di trasformarsi in un ritorno affidabile. Infine, merita poter affrontare al meglio ogni operazione, sia fronte una menzione il nuovo design adottato da Hyundai: licava che per la movimentazione dei blocchi o per la nee morbide accompagnano la sagoma posteriore della realizzazione e lo spianamento delle strade interne al macchina che si unisce armoniosamente alla cabina e sito produttivo. L’aggancio rapido, inoltre, permette permette un risalto maggiore dello slancio del braccio, il cambio di attrezzatura in pochissimi minuti, senza cui si aggiunge l’equilibrio del nero che occhieggia in scendere dalla cabina, cosa che rende questa pala gom- punti specifici della macchina, conferendole il giusto mata estremamente versatile e competitiva sotto ogni aspetto di robustezza e affidabilità.



AZIENDE

BU POWER SYSTEMS

LE PERSONE E IL CONFRONTO

Dieci anni di attività non si valutano solo sui numeri (che sono importanti), ma su una vera e propria evoluzione che ha portato Bu Power Systems a confrontarsi con un territorio complesso e stimolante

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a 10 anni BU Power Systems Italia è il distributore ufficiale Perkins sul nostro territorio. Tre sedi: Colverde (vicino a Como), la filiale di Monastier di Treviso (vicino a Venezia) e la succursale di Imola offrono un portafoglio completo di prestazioni per ogni motore Perkins, dalla consulenza, alla vendita, all’assistenza. Questo anniversario offre l'opportunità di stilare un bilancio che permette di tracciare l'identikit di un motorista che è stato capace di cambiare faccia per confrontarsi con un mercato composto da moltissimi costruttori, che necessitano (tutti) di attenzioni particolari.

Sales Manager di BU Power Systems Italia, parte da lontano. Dalle fiere che, sono parole di Buraschi, “certamente dovranno cambiare, così come dovrà cambiare il nostro modo di essere in fiera, ma che offrono ancora spunti interessanti come avere in diretta le sensazioni dei nostri clienti. Queste manifestazioni offrono infatti una complessità relazionale molto più ampia e gratificante rispetto agli strumenti virtuali”. Poche frasi che fanno capire come la complessità delle relazioni sia alla base dell'evoluzione che ha vissuto BU Power Systems Italia.

L'IMPORTANZA DELLE RELAZIONI

“In questi dieci anni”, commenta l'AD della società, “abbiamo avuto un'importante evoluzione che i numeri di bilancio raccontano solo in parte”. Se il top è stato raggiunto nel 2016, negli

La chiacchierata con Simone Buraschi, Managing Director di BU Power Systems Italia e con Stefano Meneghini,

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L'EVOLUZIONE DI BU POWER SYSTEMS

Il taglio del nastro durante la cerimonia di inaugurazione avvenuta del 2011

ultimi anni il fatturato si è assestato attorno ai 60 milioni di euro. “Certamente”, riprende Buraschi, “siamo un player di tutto rispetto, che in questi dieci anni ha vissuto l'evoluzione del team di lavoro che è passato da una mentalità da multinazionale, in cui Perkins si poneva come un brand elitario, a un vero e proprio cambio di pelle avvenuto quando siamo di-


ventati distributori. Questa evoluzione ha coinciso con un'apertura culturale importante fatta della volontà di scoprire l'intero mercato, di esplorarne il potenziale. E questo è proprio quello che è successo. La trentina di clienti originari oggi sono diventati circa 125 e la relazione con i clienti è completamente cambiata. Allo stesso tempo le 21 persone di dieci anni fa è diventato un team poco al di sotto delle 50 unità. E anche il nostro stock è in continua crescita. In sostanza siamo scesi in campo, ci piace stare nel mercato, incontrare i clienti e parlare con i clienti. Il tutto inserito nel contesto di una Brexit che ci ha indotto a riposizionare anche i processi amministrativi interni. In sintesi questi dieci anni hanno visto una grande evoluzione nelle persone, nel modo di lavorare di tutti i team che rappresentano l'azienda: dalla sicurezza al commerciale, dai ricambi al service, dall'IT al finance”.

Simone Buraschi, Managing Director di BU Power Systems Italia e Stefano Meneghini, Sales Manager di BU Power Systems Italia

e con Perkins per aiutare tutti i clienti che avevano gli ordini in mano. Nel complesso siamo riusciti a gestire piuttosto bene la situazione, ma i problemi legati alla componentistica permangono”. In questi ultimi due anni lo sforzo di BU Power Systems è stato incentrato nel portare tutti i clienti allo Stage V, un lavoro imponente che ha dovuto mettere insieme le necessità costruttive di ogni singolo cliente con le esigenze tecniche inerenti il motore. Il tutto in un contesto di mercato super-segmentato, che annovera miriadi di applicazioni e tantissime aziende di medio-piccole dimensioni ognuna con le proprie peculiarità e problematiche da risolvere. “Il Gruppo BU”, riprende Buraschi,“è riuscito ad affermarsi proprio perché riesce a seguire questi mercati non con l'ottica della multinazionale. La varietà e la complessità rappresentano infatti la nostra ragione di essere”.

LA DOMANDA ELETTRICA Perkins, e di conseguenza BU Power Systems, stanno valutando le potenzialità dell'evoluzione elettrica. “Riteniamo che l'ibrido sia valido solo in alcune applicazioni marginali”, afferma Meneghini,“mentre il full electric sta cominciando a crescere. Ma fino a quale potenza? A mio parere fino a 100 kW l'elettrico è possibile, sopra questa soglia il diesel continuerà la propria vita”. Conclude il ragionamento Simone Buraschi:“a mio avviso tra i 55 e i 100 kW ci sarà una spartizione del mercato attuale tra applicazioni puramente diesel e puramente elettriche. Poi ci sono aspetti importanti, che stiamo valutando, come il controllo, la gestione e la composizione delle batterie che andranno a determinare le prestazioni delle macchine. In sostanza stiamo dialogando con il mercato anche sulle nuove tecnologie che certamente porteranno nuove opportunità”. ❑

IL MERCATO “Il 2021”, si inserisce Stefano Meneghini, Sales Manager di BU Power Systems Italia,“ha visto una domanda incredibile, altissima e nella seconda metà dell'anno ha messo in luce alcune difficoltà legate alla fornitura di componenti. Abbiamo cercato di lavorare in maniera molto stretta con i clienti

IL MERCATO SI ALLARGA BU Power Systems è distributore Perkins da oltre 30 anni e continua a crescere. Oggi l’azienda dispone di centri di assistenza, officine e magazzini in Germania, Italia, Polonia, Danimarca, Croazia, Slovenia e Repubblica Ceca. Inoltre è responsabile delle vendite di motori Perkins e dell’attività di aftermarket in Bosnia-Erzegovina, Serbia, Macedonia settentrionale, Montenegro, Kosovo, Albania, Malta, Groenlandia e Isole Faroe. A questi mercati si è recentemente aggiunta anche l'area del Caucaso meridionale: BU Power Systems è infatti diventata responsabile della vendita e del servizio post-vendita dei motori diesel e gas Perkins e dei motori marini Perkins per Azerbaigian, Georgia e Armenia

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TESTIMONIANZE

(IVECO)

DEI VERI FUORI... STRADA

Iveco propone una nutrita gamma di veicoli per l’off road. Di fatto tutti i suoi modelli (o quasi) possono essere configurati e allestiti per affrontare mission gravose e impegnative

ango, sassi, polvere. È su questo terreno che lo scorso ottobre abbiamo provato i veicoli Iveco di nuovo in campo, dopo una lunga pausa forzata dovuta alla pandemia che non concedeva di poter provare i veicoli. Ovviamente si trattava di una prova off-road, su due percorsi particolarmente impegnativi, studiati per far risaltare al massimo le caratteristiche e le prestazioni dei veicoli. Presenti molte versioni dei quattro modelli che Iveco offre per

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le attività sia miste (on e off road) che per le mission completamente off-road: Daily 4x4, Eurocargo 4x4, Iveco T-Way e Iveco X-Way, che si differenziavano sia per il tipo di configurazione che, ovviamente, per l’allestimento. DAILY & EUROCARGO Non hanno certo bisogno di presentazioni questi due modelli di Iveco che, di fatto, hanno scritto un pezzo importante della storia del Costruttore torinese, e che ne scriveranno an-

SOLUZIONI DIGITALI PER l’off-road Anche per i veicoli impegnati in mission off road o miste Iveco mette a disposizione i propri sistemi digitali, nati per equipaggiare i veicoli di linea. In particolare l’Iveco Driver

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Pal, assistente vocale basato su tecnologia Amazon Web Services e Amazon Alexa, consente al conducente di portare la propria vita digitale a bordo e di interagire con il

cora molta. L’Iveco Daily era presente in configurazione 4x4, declinata sia con allestimento van che telaio con cassone. In entrambi i casi, permane la caratteristica saliente del Daily, ovvero l’estrema versatilità, rappresentata da una gamma completa di versioni all-road e fuoristrada con MTT fino a 7 t. Ogni veicolo può essere personalizzato per qualunque missione, potendo scegliere tra passi compresi tra 3.080 e 4.175 mm e versioni furgone con capacità del vano di carico che va dai 9 ai 18 m3. Passando a mo-

proprio veicolo e la comunità dei conducenti tramite comandi vocali, fornendo un’esperienza di guida confortevole, più sicura e senza stress. È progettato per aiutare il conducente a

ottimizzare il percorso e le soste, adattandosi agli eventi lungo il percorso, facendo affidamento sulle informazioni in tempo reale provenienti dalla comunità dei conducenti


tori e trasmissioni ricordiamo che il propulsore F1C da 3 litri eroga 180 CV e una coppia di 430 Nm e può essere abbinato a un cambio manuale a 6 marce oppure al cambio automatico HI-Matic che, attraverso il doppio rapporto di rinvio, offre 16 marce e 2 retro in tutti i modelli. La trasmissione è stata progettata per condizioni stradali estremamente impegnative, e affianca a motore e cambio una scatola di rinvio e assali anteriore e posteriore ad alto carico per portate fino a 5.000 kg. Gli esclusivi angoli di ingresso e di uscita fino a 38 gradi e i doppi rapporti al ponte, combinati con i tre bloccaggi differenziali dispo-

nibili (asse anteriore, posteriore più uno centrale sulla scatola di rinvio), fanno si che il Daily 4x4 sia in grado di arrampicarsi ovunque, mantenendo sempre il massimo della trazione. A livello di allestimento, ricordiamo solo che il Daily offre un telaio body-onframe e sei modelli di PTO montati su Transfer Case, programmabili tramite una ECU Expansion Module dedicata. Non è da meno l’Eurocargo, che in fatto di versatilità non ha nulla da invidiare al Daily. Anche con il medio di Iveco si può personalizzare al massimo la configurazione, potendo scegliere tra due tipi di cabine, una motorizzazione Tector 7 Euro VI da 250 a 280 HP abbinabile a tre tipi di cambi (manuale a 6 marce, automatizzato e automatico), passi tra 3.240 e 4.150 mm, sospensioni paraboliche multifoglia. Buona luce libera, angoli di ingresso e uscita ampi completano il quadro dell’Eurocargo 4x4 che offre, come per il Daily 4x4, sempre il massimo della trazione in ogni ambito. L’IVECO X-WAY Grazie alla sua natura modulare questo pesante di Iveco è la scelta giusta per coloro che affrontano mission su strada con la mobilità fuoristrada dell’ultimo miglio. Ampia scelta di caratteristiche e componenti nonché ottima robustezza del telaio consentono configurazioni per numerose ap-

Iveco, dai servizi di supporto Iveco e dal web. Iveco Driver Pal introduce anche due competenze uniche: MyIveco e MyCommunity. MyIveco consente al guidatore di

interagire con il veicolo utilizzando i comandi vocali per gestire il viaggio, attivare le funzioni in cabina, lanciare la check list del veicolo, accedere ai dati sulle prestazioni e

richiedere la prenotazione del service. MyCommunity, invece, agisce come una radio CB digitale, consentendo agli utenti di far parte di una comunità di conducenti aperta

a tutti, tramite la quale si possono scambiare messaggi vocali, condividere e ascoltare informazioni sulle condizioni del traffico o sulle code, nonché altre informazioni utili.

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TESTIMONIANZE

plicazioni, con un occhio sempre attento all’ottimizzazione dei pesi. Ogni componente della gamma Iveco X-Way, infatti, è progettato perché il veicolo sia il più leggero possibile senza comprometterne la capacità fuoristrada: un peso a vuoto ridotto significa un carico utile maggiore per i clienti, dettaglio particolarmente caro a coloro che operano su strada con limiti di carico standard. Per esempio, la versione della betoniera X-Way Super Loader, con telaio 8x4 e motore da 400 CV, offre un peso in ordine di marcia inferiore alle 9 t, tra i più contenuti del mercato. In particolare, per affrontare i tratti in off road, ricordiamo che l’Iveco X-Way è equipaggiato con il collaudato cambio automatizzato HITronix a 12 e 16 velocità, che presenta una serie di funzionalità specificamente destinate alla mobilità fuoristrada, come la modalità Rocking, per aiutare a recuperare la trazione in condizioni scivolose, e la modalità Off-road quando sono necessari regimi più elevati prima di passare a marce più veloci. La trasmissione idrostatica HI-Traction, invece, offre la massima aderenza quando necessario, migliorando la manovrabilità e la sicurezza di guida, con vantaggi signi-

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ficativi in termini di carico utile ed efficienza dei consumi rispetto ai camion a trazione integrale permanente. IVECO T-WAY: IL RE DELL’OFF ROAD Non poteva mancare, infine, il veicolo off road per eccellenza della gamma Iveco: il T-Way, nato “per essere trattato male” ossia per un uso nelle missioni davvero impegnative e gravose. Per farlo è stato equipaggiato con tutta la potenza necessaria per la trazione e la PTO: a muoverlo infatti è stato chiamato un motore Cursor 13 (da 13 litri) che sviluppa fino a

510 CV, superando di 10 cavalli le prestazioni del Trakker. Per configurazioni più leggere è disponibile anche con motore Cursor 9. Dal predecessore Trakker riprende la robustezza del telaio, con longheroni in acciaio ad alta resistenza spessi 10 mm, con un momento di flessione di 177 kNm. L’assale anteriore ha una portata massima di 9 t, mentre la riduzione del mozzo sull’asse posteriore è standard per massimizzare resistenza e prestazioni. Il nuovo sistema di sospensione posteriore per impieghi gravosi per assali tandem ottimizza il peso del veicolo e migliora le prestazioni fuoristrada con una maggiore altezza da terra e un migliore angolo di ingresso. Anche sul T-Way c’è il cambio automatizzato HI-Tronix a 12 e 16 velocità, con modalità di guida Rocking e Creep Mode (per velocità ultrabasse quando si è al minimo), nonché altre funzionalità come l’Hill Holder per aiutare a partire su pendii ripidi. Se si affrontano tratti stradali, il sistema Iveco HI-Cruise migliora ulteriormente l’efficienza della trasmissione. Inoltre il T-Way può disporre di un cambio di marcia predittivo, cruise control predittivo e funzione eco-roll che utilizza l’inerzia del veicolo durante la marcia in discesa. ❑



Innovazioni DOOSAN

Da Doosan una spettacolare sequenza di escavatori cingolati (tra le 21 e le 25 t) e gommati (tra le 16 e le 17 t) Serie 7, tutti motorizzati Stage V. E ci sono anche le pale... DI CRISTIANO PINOTTI FOTO DI DOOSAN

EN PLEIN STAGE V

T

antissima carne al fuoco per Doosan, che nel giro di poche settimane è riuscita nell’impresa di lanciare un’impressionante serie di nuovi modelli tra escavatori cingolati, escavatori gommati e pale gommate. Macchine che raccolgono il meglio della tecnologia del costruttore e che, ovviamente, rispondono alla normativa Stage V. Se lasciamo all’apposito box il compito di approfondire le novità in fatto di pale gommate, dedichiamoci agli escavatori, partendo dai cingolati. In questo settore Doosan ha immesso sul mercato tre modelli della famiglia DX210-7, cioè i primi escavatori cingolati Doosan da 21 t, il nuovo escavatore cingolato per impieghi gravosi da 25 t, DX245NHD-7, e il nuovo escavatore da 25,3 t con ingombro di rotazione posteriore ridotto DX235LCR-7, che sostituisce l’analogo modello della precedente generazione Stage IV.

I NUOVI MOTORI Tutti i nuovi modelli montano diesel a sei cilindri di ultima generazione Doosan DL06V che erogano 124 kW (166 CV) a 1.800 giri/ min, 131 kW (176 CV) a 1.800 giri/min e

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141 kW (189 CV) a 1.900 giri/min rispettivamente per DX210-7, DX245NHD-7 e DX235LCR-7. Il DL06V è stato aggiornato per soddisfare i requisiti Stage V senza ricorrere al ricircolo dei gas di scarico (EGR), che incrementa il volume di aria disponibile durante la combustione, elevando la temperatura del processo e riducendo notevolmente la quantità di particolato prodotto. Il tutto è combinato con un sistema di post-trattamento DOC/DPF+SCR. Grazie alla nuova tecnologia, le esigenze di manutenzione del filtro antiparticolato diesel (DPF) sono notevolmente inferiori, senza nessun intervento richiesto prima delle 8.000 ore di funzionamento. La maggiore efficienza energetica del motore DL06V, combinata con il nuovo distributore idraulico e il sistema di gestione elettronico della potenza di nuova generazione SPC3, riduce i consumi. Inoltre i nuovi modelli offrono ora quattro modalità di potenza (P+, P, S o E) che semplificano l’utilizzo delle macchine e possono essere impostate in modalità di lavoro a una via o bidirezionale.

CARATTERISTICHE COMUNI Tutti i nuovi modelli montano un impianto idraulico intelligente che migliora di circa il


CI SONO ANCHE LE PALE! Le nuove pale gommate DL200-7 e DL420CVT-7 completano la gamma Doosan DL-7 motorizzata Stage V La nostra scorpacciata di nuove macchine Doosan si completa con il lancio dei modelli DL200-7 e DL420CVT-7. Sulla DL200-7, la più piccola della gamma, la potenza è fornita dal 4 cilindri Stage V Perkins 1204J, da 106 kW (144 CV) a 2.200 giri/min; mentre sulla DL420CVT-7 è installato un propulsore Scania DC09 da 240 kW (326 CV) a 1.800 giri/ min. La conformità ai requisiti Stage V è ottenuta attraverso le tecnologie di post-trattamento della riduzione catalitica selettiva (SCR), il catalizzatore di ossidazione diesel (DOC) e il filtro antiparticolato diesel (DPF). La DL420CVT-7 è equipaggiata con trasmissione a variazione continua CVT che permette di passare automaticamente dalla potenza idrostatica a basso regime alla trasmissione meccanica per sfruttare regimi motore più alti. La trasmissione CVT consente, secondo i calcoli dei progettisti Doosan, una riduzione dei consumi quantificabile nel 15%. La nuova cabina offre una visuale molto più ampia, con una finestratura del 14% superiore rispetto ai precedenti modelli della serie DL-5 e meno punti ciechi. La visibilità è inoltre migliorata dalle luci di lavoro full Led (quelle sul cofano posteriore funzionano anche da segnalatori stroboscopici automatici di retromarcia). Decisamente interessante il lavoro fatto da Doosan anche per il comfort dell’operatore che beneficia di un sedile Grammer Actimo XXL con sospensione orizzontale e verticale pienamente regolabile, supporto lombare pneumatico e riscaldamento. Nuovo anche il touchscreen Doosan Smart Touch da 8”. Da segnalare il sistema antibeccheggio LIS (Load Isolation System) che rende più lineare la marcia, migliora il comfort dell’operatore e rafforza la produttività, grazie alla maggiore stabilità della macchina durante la traslazione. Le benne standard dei modelli DL200-7 e DL420CVT-7 hanno una capacità, rispettivamente, di 2 e 4,5 m3.

TUTTI I NUOVI MODELLI SONO EQUIPAGGIATI DI SERIE CON L’AVANZATO SISTEMA DI MONITORAGGIO REMOTO DOOSANCONNECT, UNO STRUMENTO TELEMATICO BASATO SU PIATTAFORMA WEB ESTREMAMENTE UTILE PER MONITORARE A DISTANZA PRESTAZIONI E SICUREZZA DELLE MACCHINE E FAVORIRE LA MANUTENZIONE PREVENTIVA. 30% l’efficienza degli accessori rispetto alle macchine della precedente generazione. Il nuovo impianto sfrutta una logica idraulica che ottimizza la distribuzione della portata idraulica nei movimenti combinati di bilanciere e accessorio, con una nuova valvola di priorità e una linea idraulica aggiuntiva che assicurano portata continua all’accessorio, anche durante il movimento del bilanciere. Un’altra nuova caratteristica di serie è la funzione di rotazione morbida che riduce al minimo lo scuotimento che il carico sollevato subisce all’inizio e all’arresto del movimento di brandeggio. Questi nuovi escavatori incorporano di serie anche un nuovo occhiello di sollevamento integrato nella biella del cinematismo benna. Il nuovo occhiello di sollevamento ha una capacità massima di 5 t ed è dotato di un inserto speciale a boccola che evita la deformazione del foro di sollevamento.

LA CABINA La cabina (e lo stesso ragionamento vale per i gommati) eccelle in termini di spazio ed ergonomia, a tutto vantaggio del comfort dell’operatore. Oltre al nuovo sedile riscaldato di alta qualità, la nuova cabina offre dotazioni di serie ancora più ricche. Eccole in rapida sintesi • Doosan Smart Touch (nuovo touchscreen da 8”) • Autoradio DAB (vivavoce e Bluetooth) • Doosan Smart Key (sistema di avviamento senza chiave, sblocco porta a distanza) • Tergicristalli con bracci paralleli e pedali ridisegnati • Flusso di aria migliorato per lo sbrinamento e la climatizzazione • 8 luci di lavoro a LED di serie • 4 ulteriori luci a LED opzionali • Sistema a visione panoramica AVM (Around View Monitor) con telecamere a 360° (opzionale)

La cabina dei nuovi escavatori Doosan eccelle in termini di spazio ed ergonomia, a tutto vantaggio del comfort dell’operatore.

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Innovazioni DOOSAN

• Rilevamento ostacoli con sistema a ultrasuoni (opzionale - non per DX235LCR-7)

I DETTAGLI I nuovi escavatori DX210-7, DX210NLC-7 e DX210LC-7 offrono la possibilità di scegliere tra configurazioni, rispettivamente, a carreggiata corta e larga, lunga e stretta o lunga e larga. Il DX210NLC-7 a carreggiata stretta è concepito in particolare per i mercati, come quello italiano, dove le normative locali e le preferenze della clientela favoriscono questa tipologia di macchine. Il DX245NHD-7 da 25 t è invece progettato per le applicazioni più impegnative, infatti prevede un sottocarro da macchina classe 30 t: catene, rulli, ruota di trazione, ruota folle e telaio sono maggiorati per migliorare robustezza e durata. La sigla della macchina spiega parecchie cose: “N” sta per “Narrow Track”, cioè carreggiata stretta (che si traduce in una larghezza di trasporto di 2,54 m), e “HD” sta per “Heavy Duty”. Decisamente compatto il nuovo escavatore DX235LCR-7 che assicura un raggio di rotazione posteriore di appena 1.724 mm e rappresenta la risposta alla crescente domanda di macchine adatte a lavorare in spazi angusti e a ridosso di edifici.

I GOMMATI I nuovi escavatori gommati rispondono ai modelli DX140W-7 e DX160W-7 e com-

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binano nuove funzioni di assistenza per l’operatore, comfort superiore e maggiore capacità di gestione degli accessori (Tool Carrier), con ulteriori innovazioni introdotte per migliorare l’efficienza dei consumi, l’affidabilità e il ritorno dell’investimento. Entrambi adottano il motore Doosan DL06, da 102 kW (138,6 CV) a 2.000 giri/min, aggiornato per soddisfare i requisiti Stage V senza EGR. Come accade per i cingolati, la maggiore efficienza energetica del motore DL06 è inoltre abbinata al nuovo distributore idraulico e al sistema di gestione elettronico della potenza di nuova generazione SPC3. Durante la traslazione, l’operatore può selezionare la modalità di marcia a due pompe tramite il comando tattile sul pannello principale. Questo riduce il regime di rotazione del motore di circa 300 giri/min., per una riduzione del 10% del consumo. Gli escavatori DX140W-7 e DX160W-7 utilizzano un nuovo impianto idraulico intelligente (Smart Hydraulic) che offre un miglioramento di circa il 30% nelle prestazioni dell’accessorio rispetto ai precedenti modelli e applica una logica che assicura una distribuzione ottimale della portata idraulica nei movimenti combinati di bilanciere e accessorio.

NUOVE FUNZIONI I gommati DX140W-7 e DX160W-7 offrono di serie la nuova funzione “freno di scavo automatico” che attiva automaticamente il freno di servizio quando la macchina si ferma, senza che l’operatore debba premere il pedale. L’operatore può attivare o disattivare la funzione premendo il relativo pulsante sul pannello dei comandi. Inoltre il freno si di-

MODALITÀ TILT ROTATOR Il pannello comandi dei modelli DX140W-7 e DX160W-7 offre una nuova modalità specifica per il Tilt Rotator che ottimizza la portata idraulica e, eliminando la contropressione, contribuisce a massimizzare la precisione di utilizzo di questo accessorio. Si tratta di una modalità speciale a portata bidirezionale che viene però gestita dall’EPOS come una modalità a una via, con ritorno diretto al serbatoio per entrambe le direzioni, per evitare la contropressione e aumentare la portata e la precisione del controllo. A tale proposito va segnalato come il DX160W-7, grazie al contrappeso opzionale del 20% più pesante, risulti particolarmente adatto per il lavoro con gli accessori più pesanti, tra i quali si annovera proprio il Tilt Rotator. Infine è molto interessante l’introduzione della funzione di rotazione fine che riduce al minimo lo scuotimento che i carichi sollevati subiscono all’inizio e all’arresto dei movimenti di rotazione, migliorando così il comfort dell’operatore grazie a movimenti più dolci, contribuendo alla sicurezza degli operai al lavoro attorno alla macchina e prevenendo i rischi di danni in caso di caduta del carico.

sattiva automaticamente premendo il pedale dell’acceleratore. Lo sterzo a joystick è invece una nuova opzione e permette di sterzare la macchina con il pollice, agendo su una rotella sul joystick (senza quindi utilizzare il volante), durante il lavoro e la traslazione in modalità di lavoro. Lo sterzo a joystick funziona solo a velocità inferiori ai 20 km/h in prima o seconda marcia. Invece il sistema Load Isolation System (LIS) è un’altra nuova opzione che rafforza ulteriormente il comfort dell’operatore durante la traslazione smorzando le sollecitazioni trasmesse al gruppo di lavoro su suoli irregolari e difficili. ❑


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REPORTTECNICO

BOMAG

ELETTRICO AD ALTE PRESTAZIONI L'

elettrificazione è definitivamente entrata in cantiere. Se fino ad alcune stagioni fa le macchine elettriche erano quasi una “curiosità”, oggi i cantieri moderni ne fanno sempre più richiesta e i costruttori più strutturati hanno inserito nei propri listini interessanti soluzioni a emissioni zero. Non fa certo eccezione Bomag. Cogliendo il trend che vede il moltiplicarsi di tecnologie e macchinari che risparmiano risorse, Bomag presenta il suo primo, performante, vibrocostipatore elettrico a batteria denominato BT 60 e. Ovviamente, trattandosi di un costruttore attento alle performance dei propri prodotti, l'elettrificazione Bomag è abbinata a prestazioni e solidità. Il nuovo tamper elettrico è quindi utilizzabile nella realizzazione di scavi e canali, nell’architettura paesaggistica, nelle operazioni di compattazione in terrapieno e fondazioni e nei lavori di ripristino. Inoltre, il BT 60 e può essere usato senza limitazioni anche nelle situazioni in cui vi siano prescrizioni di legge relative ai regolamenti sulle emissioni, ad

Parola di esperto

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esempio in scavi o sottopassi. Infatti, grazie al motore elettrico a batteria, il tamper funziona senza produrre emissioni dirette. Allo stesso tempo offre tecnologia di compattazione e forza d'urto ottimali, anche quando i ritmi di lavoro si fanno serrati. Come gli altri modelli di tamper Bomag, anche il nuovo vibrocostipatore elettrico è dotato di protezione totale del motore, caratteristica che garantisce l’affidabilità della macchina nelle difficili condizioni di lavoro quotidiano in cantiere, con costi di manutenzione e riparazione ridotti. Il tamper è dotato di una batteria da 1.000 Wh, ma su richiesta è disponibile una batteria da 1.400 Wh per una durata superiore di lavoro. Entrambi i modelli (eP 20 e eP 28) sono fles-

“Il nuovo tamper elettrico a batteria funziona proprio come quello a benzina, ma con un motore diverso. Non vi è quindi alcuna differenza in termini di prestazioni della macchina e risultato del lavoro – un aspetto

sibili nell’uso, con il tamper che si avvia semplicemente premendo un pulsante, anche in presenza di basse temperature. In aggiunta sono disponibili anche caricabatterie standard e rapidi. La sostituzione delle batterie avviene in modo semplice e rapido attraverso la leva di sblocco. Inoltre il motore elettrico riduce gli interventi di manutenzione necessari sulla macchina: il BT 60 e infatti è privo di olio motore e filtro dell’aria. ❑

molto importante per l’applicazione pratica. Un altro vantaggio per i clienti è dato dal fatto che la macchina è utilizzabile ovunque già ora, anche in presenza di norme sull’utilizzo di sistemi di propulsione

a zero emissioni. Nei prossimi anni questi requisiti aumenteranno sensibilmente, da qui l’obiettivo strategico di Bomag di ampliare l’assortimento di prodotti con macchine dotate di motori a zero

emissioni per aumentare la competitività. Non da ultimo, le macchine contribuiscono in modo decisivo alla riduzione delle emissioni di CO2 in cantiere”. Ralf Junker, Presidente del Gruppo Bomag.


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TESTIMONIANZE

(MB CRUSHER)

TUTTE LE STRADE PORTANO A MB

MB Crusher offre molte soluzioni innovative e personalizzate per ogni tipo di lavoro stradale, per rendere gli interventi più facili e redditizi e imprese impegnate in lavori stradali quali grandi arterie, strade urbane, piste ciclabili, ponti o vicoli storici, devono considerare molti fattori e altrettante difficoltà, tra cui i vincoli legati a vibrazioni, rumori e polveri, quelli legati al trasporto e movimentazione dei mezzi, alla presenza di luoghi densamente abitati o disagiati e con scarsa accessibilità, alla gestione dei materiali di risulta in uscita dal cantiere, all’acquisto del materiale di riempimento degli scavi, e a tutto ciò si aggiungono i costi del trasporto,trattamento e smaltimento dei materiali che hanno un peso sulla redditività della commessa. Insomma, per portare a termine in modo esemplare questi lavori occorre coinvolgere imprese professionali, contenere i costi e rispettare l’ambiente. Ma grazie a MB Crusher, la gestione dei materiali direttamente in cantiere è possibile, anche senza condizionare la vita degli abitanti e salvaguardando l’ambiente, ottenendo immediati benefici per il lavoro e per la collettività.

L

PRATICITÀ ED EFFICACIA Ad esempio, i frantoi mobili MB

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Crusher si trasportano con la macchina operatrice con cui lavorano, raggiungono facilmente ogni cantiere senza bisogno di mezzi speciali, e il materiale proveniente dalla realizzazione o manutenzione della rete viaria può essere frantumato alla granulometria desiderata e subito riutilizzato come sottofondo stradale, drenaggio e riempimento di scavi. Ciò rende più autonome le imprese azzerando i costi di smaltimento e riciclo dei materiali. Anche le vaglianti mobili sono un valido aiuto in cantiere in quanto recuperano il materiale pulito direttamente sul posto riducendo la quantità del materiale di risulta. Le benne vaglianti e le benne selezionatrici di MB Crusher si adattano a qualsiasi macchi-

La benna vagliante MB-S18 è perfetta nei luoghi in cui occorrono prestazioni di alto livello e grandi produzioni, e dove è necessaria una separazione volumetrica

na operatrice, e la selezione dell’inerte è regolata in base alle dimensioni richieste. Il materiale fine è riutilizzabile come rivestimento di tubazioni o per drenaggi, mentre la parte più grossa può essere frantumata e riutilizzata. Il materiale “pulito” e selezionato può quindi essere immesso nuovamente nel ciclo produttivo e diventare una fonte di reddito per l’impresa.

PRECISIONE E MANEGGEVOLEZZA Poi ci sono le frese. Compatte, precise e maneggevoli, offrono una notevole manovrabilità e precisione di taglio, e sono le uniche al mondo dotate del sistema a doppio motore a trasmissione diretta che consente la distribuzione

MB dimensione aeroporto Creazione di nuove infrastrutture, ampliamento di alcuni edifici, riqualificazione dei parcheggi. Sono solo alcuni di una lunga serie di progetti urbani riguardanti l’aeroporto francese di Bordeaux-Mérignac che si svolgeranno almeno fino al 2023. Tra questi è degno di rilievo il nuovo collegamento tranviario con il

centro città, sul cui cantiere sta operando una fresa a doppio tamburo MB Crusher MB-R700 installata su un Liebherr 914. I lavori prevedono la realizzazione, entro inizio 2022, di 5 km di binari tranviari che collegheranno la stazione “Quatre Chemins” di Mérignac all’aeroporto. Oggi infatti l’aeroporto si raggiunge solo

in auto o con autobus locali, e la nuova linea consentirà una drastica riduzione del traffico e un accesso all’aeroporto più diretto per viaggiatori e staff. La fresa MB-R700 si applica a escavatori dalle 6 alle 13 t, e come gli altri modelli è dotata del Direct Drive Twin Motor System, sistema a doppio motore


TECNOLOGIA MB: un successo anche in India! In India, costruire strade non è certo uno scherzo. In alcune aree, specie nella parte nord-orientale del paese, la presenza di terreni montuosi e collinari impedisce molto spesso l’installazione di frantoi tradizionali e rende molto difficoltoso raggiungere i frantoi statici locali, anche se vicini ai cantieri. Questo è il motivo per cui sempre più appaltatori e subappaltatori stradali indiani stanno seguendo l’esempio di Gian Singh, da tempo fedele cliente di MB

Crusher: cercano soluzioni innovative per affrontare al meglio le più difficili condizioni ambientali e geologiche del paese ed eseguire in modo efficiente queste fondamentali infrastrutture, e si affidano con successo alla tecnologia dei prodotti della nota azienda di Fara Vicentino. MB Crusher dispone di una gamma di attrezzature di frantumazione e riciclaggio inerti adatte a tutti i modelli e gamme di escavatori, che possono così migliorare le varie applicazioni e conferire

differenziata della potenza alle due teste di taglio, grande utilità per l’impresa che può operare con la massima precisione e sicurezza anche in aree delimitate, sensibili e densamente abitate.

REGINE DELLA MOVIMENTAZIONE Per sollevare,movimentare e riposizionare con precisione i materiali dei cantieri stradali, le pinze di MB Crusher sono un valido aiuto per le imprese. Precise, versatili e sicure, sono dotate di un dispositivo che impedisce il rilascio in caso di assenza di pressione, mentre il Silent Block ne consente l’uso anche in cantieri dove è necessario controllare la soglia del rumore. La gamma offre la possibilità di scegliere tra 5 accessori che si adattano alle esigenze del cantiere: kit moltiplicatore di forza rotazione, kit lame multifunzione, kit copertura contenimento chele, kit miglioramento presa interno chele, kit sollevamento basculante con profili in gomma.

enormi vantaggi. In particolare, le benne vaglianti MB-S18, e le benne frantoio BF90.3 e MB-L160 S2 si sono dimostrate un valido aiuto per le imprese, che hanno così potuto portare a termine i progetti stradali addirittura prima della scadenza prevista. Applicate su escavatori e terne, che sono mezzi facilmente movimentabili in cantiere, hanno infatti consentito di lavorare qualsiasi materiale (pietre basaltiche molto dure, pietre di fiume, ecc.) direttamente sul posto

i vincoli sulla sicurezza dei cittadini, ma le teste fresanti di MB Crusher fresano con velocità e precisione in profondità qualunque materiale, sono compatte e non disturbano i residenti limitando le vibrazioni, possono essere dotate del kit di abbattimento polveri, e consentono di eseguire i lavori nei tempi e nei modi stabiliti. Anche in montagna, la costruzione o manutenzione di sentieri, strade antincendio o piste da sci, o sgombero delle strade da tronchi e ramaglie può essere difficile per vari fattori, ma anche in questo caso MB Crusher è la soluzione. Agganciando le benne frantoio all’escavatore per frantumare

La nuova MB-R500 è la più piccola fresa della gamma MB Crusher. La sua potente testa fresante ha un diametro di 500 mm e fresa con estrema precisione

VANTAGGI E APPLICAZIONI A 360°

di questa attrezzatura: oltre a non limitare in alcun modo il traffico, va sottolineato un abbattimento dell’inquinamento acustico, una drastica riduzione delle vibrazioni durante la lavorazione (quindi assenza di eventuali crepe e minor disagi per gli abitanti delle aree limitrofe) e massima

il materiale sul posto, si evitano costosi trasporti rispettando gli equilibri naturali; per rimuovere tronchi, alberi interi o ramaglie dalle strade sono utili le pinze, mentre le benne vagliatrici raggiungono anche luoghi impervi e, sul posto, si può selezionare il materiale di scavo risparmiando tempo e denaro. Per lavori su ponti e strade trafficate, le frese MB Crusher sono ideali per precisione, dimensioni ridotte, e perché garantiscono ottime prestazioni anche nel caso di materiali di complessa lavorazione; sono macchinari versatili per abbassare e livellare strade, ponti e letti dei fiumi, dove devono poter agire anche in immersione; sono ottime per lavori di profilatura in spazi angusti per creare canalizzazioni cittadine, per profilatura di pareti di rocce in cave e miniere, demolizione di opere edili con scarificazione delle basi dei pilastri e dei plinti di fondazione in zone ad alta densità abitativa, ma anche per dissodare e dragare terreni. ❑ MECCANICA BREGANZESE S.P.A. Via Astico, 30/A, 36030 Fara Vicentino VI Tel.: 0445-308148 www.mbcrusher.com

Sistemare la rete idrica lungo strade urbane strette può rivelarsi problematico per mancanza di spazi e per

a trasmissione diretta che distribuisce la forza dei due tamburi in modo differenziato. In questo modo è possibile gestire la potenza autonomamente dalla fresa in base alla tenacità e alla resistenza del materiale. Innumerevoli i vantaggi riscontrati sul cantiere grazie all’utilizzo

per eseguire i sottofondi stradali. Le efficaci soluzioni hanno evitato alle imprese di portare il materiale all’impianto per la frantumazione e di riportarlo indietro, con un evidente risparmio sui costi di trasporto, una totale indipendenza dai fornitori di aggregati, e un aumento nel margine di profitto, e al tempo stesso, le aziende utilizzatrici sono diventate importanti ambasciatrici del marchio MB nelle varie regioni dell’immenso paese asiatico.

precisione di fresatura e riduzione degli scarti anche a livelli più profondi. Questo sistema evita all’impresa di acquistare nuovo materiale in quanto quello fresato viene riciclato in cantiere, così vengono abbattuti costi e tempi di gestione del materiale per riempire le canalizzazioni.

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AZIENDE

WACKER NEUSON

50 ANNI DI KNOW-HOW

Wacker Neuson vanta 50 anni di esperienza nello sviluppo e nella produzione di dumper gommati e cingolati: macchine compatte, potenti e super-flessibili

a sempre i dumper sono parte integrante del patrimonio di conoscenze Wacker Neuson e oggi, che queste macchine sono divenute partner indispensabili in molti cantieri, l'esperienza del costruttore diventa ancora più importante. Dal 2012, il centro

D

di competenza, di ricerca e sviluppo e di produzione Wacker Neuson per i dumper e gli escavatori si trova presso lo stabilimento di Hörsching, vicino a Linz. Wacker Neuson offre 10 modelli di dumper gommati, tre Dual View e sette cingolati. Ciò include anche le macchine DW15e e DT10e

LE NUOVE PIASTRE MONODIREZIONALI La nuova serie di piastre vibranti monodirezionali di Wacker Neuson - BPS con motore a benzina e APS con azionamento a batteria - si caratterizzano per la loro maneggevolezza e facilità d'uso e, oltre alla costipazione del terreno, sono ideali per la lavorazione di superfici in asfalto. Le forze centrifughe vanno da 10 a 13 kN e le piastre offrono una larghezza di lavoro di base da 30 a 40 cm. Da segnalare come le piastre elettriche vantino le stesse prestazioni dei modelli

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convenzionali. Le nuove piastre vibranti, disponibili con o senza serbatoio dell'acqua, sono adatte a tutti i tipici lavori di compattazione e in particolare alla compattazione dell'asfalto. Muoverle e ruotare le piastre vibranti Wacker Neuson

è un gioco da ragazzi e anche i bordi di chiusura sui cordoli sono facili da realizzare grazie al profilo laterale angolare della piastra di base. Gli operatori beneficiano anche delle basse vibrazioni mano-braccio inferiori

a 5 m/s². La struttura robusta con cuscinetti a sfera lubrificati a vita e le cinghie trapezoidali di alta qualità riducono al minimo la manutenzione delle piastre convenzionali (BPS1030, BPS1135 e BPS1340). Mentre le piastre a batteria (APS1030e, APS1135e e APS1340e) sono completamente esenti da manutenzione. Come accessori sono disponibili un set di ruote che può essere facilmente montato e un dispositivo di scorrimento per pavimentazione, che protegge le superfici sensibili.


ad azionamento elettrico della serie zero emission.

UNA RICERCA CONTINUA "Pensiamo sempre un passo avanti quando sviluppiamo i nostri dumper", spiega Stefan Kurzmann, specialista dei dumper Wacker Neuson, "da un lato, stiamo ottimizzando i nostri modelli collaudati in termini di sicurezza, ergonomia, prestazioni e maneggevolezza. D'altra parte, argomenti come la digitalizzazione e l'elettrificazione stanno giocando un ruolo sempre più importante per un successivo sviluppo”. Per fare un esempio pratico, il dumper gommato elettrico DW15e funziona senza emissioni dirette di scarico, in quanto è equipaggiato con un motore elettrico per la trazione e

per l’idraulica di lavoro, per gestire le prestazioni in base al fabbisogno e in modo indipendente e per minimizzare il consumo di energia. Rispetto al modello convenzionale, le emissioni acustiche sono state ridotte di oltre 20 decibel. Da segnalare anche i tre modelli DualView DV60, DV90 e DV100 che consentono un carico utile da 6 a 10 t. Il sistema Dual View consente di cambiare in modo rapido e confortevole la posizione del sedile tramite una rotazione di 180° dell’intera console di comando e di seduta. Cambiando la posizione del sedile, l’operatore modifica la direzione di osservazione e di marcia in avanti, quindi senza la necessità di operazioni di svolta e di manovra. Dual View mostra i suoi punti di forza nei cantieri angusti, ad esempio nelle aree urbane, nelle gallerie o nelle strade trafficate, dove l’operatore ha sempre sotto controllo l’ambiente di lavoro, con un netto aumento della sicurezza.

I DUAL VIEW PER IL TRAFORO DELLE CARAVANCHE Otto dumper Wacker Neuson Dual View sono stati recentemente utilizzati nel cantiere per il Traforo delle Caravanche eseguito da Strabag AG. I dumper sono stati utilizzati a pieno ritmo per sei mesi e hanno contribuito al ripristino del traforo ferroviario tra Austria e Slovenia. Il tunnel, che conta 115 anni di età, è stato completamente risistemato e messo in completa sicurezza. "Per l'ammodernamento del Traforo delle Caravanche, era importante per noi poter contare al cento per cento sulle macchine utilizzate sul posto", spiega il direttore del progetto di Strabag AG. "Gli otto dumper hanno svolto perfettamente il loro compito in condizioni difficili. Soprattutto il sedile girevole è stato ideale per questo cantiere, in quanto nel traforo c'è poco spazio per le manovre". I dumper sono riusciti a trasportare fuori dal tunnel un volume di quasi 40.000 m3 di materiale.

CARATTERISTICHE TECNICHE IMPORTANTI Oltre la rotazione di 180° della console di comando e di seduta, i dumper DualView beneficiano di notevoli

UN NUOVO CENTRO LOGISTICO La nuova serie di piastre vibranti monodirezionali di Wacker Neuson - BPS con motore a benzina e APS con azionamento a batteria - si caratterizzano per la loro maneggevolezza e facilità d'uso e, oltre alla costipazione del terreno, sono ideali per la lavorazione di superfici in asfalto. Le forze centrifughe vanno da 10 a 13 kN e le piastre offrono una larghezza di lavoro di base da 30 a 40 cm. Da segnalare come le piastre elettriche vantino le stesse prestazioni dei modello convenzionali. Le nuove piastre vibranti, disponibili con o senza serbatoio dell'acqua, sono adatte a tutti i tipici lavori di compattazione e in particolare alla compattazione dell'asfalto. Muoverle e ruotare le piastre vibranti Wacker Neuson è un gioco

da ragazzi e anche i bordi di chiusura sui cordoli sono facili da realizzare grazie al profilo laterale angolare della piastra di base. Gli operatori beneficiano anche delle basse vibrazioni manobraccio inferiori a 5 m/s². La struttura robusta con cuscinetti a sfera lubrificati a vita e le cinghie trapezoidali di alta qualità riducono al minimo la manutenzione delle piastre convenzionali (BPS1030, BPS1135 e BPS1340). Mentre le piastre a batteria (APS1030e, APS1135e e APS1340e) sono completamente esenti da manutenzione. Come accessori sono disponibili un set di ruote che può essere facilmente montato e un dispositivo di scorrimento per pavimentazione, che protegge le superfici sensibili.

dotazioni tecniche quali la trazione idrostatica, il freno di stazionamento a molla esente da usura e il comando mediante joystick, che consente al conducente di tenere sempre una mano sul volante. Da evidenziare anche la robusta griglia protettiva sul cassone e sulla cabina, per la quale sono inoltre disponibili come optional il riscaldamento e l'aria condizionata. I dumper gommati grazie al giunto articolato sono molto maneggevoli e adatti per tutti i tipi di terreno: anche a pieno carico mantengono sempre il contatto con il suolo e un’ottima trazione. ❑

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REPORTTECNICO

BOBCAT

TRIS DI SUCCESSO

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rocedono Espandere sempre di più, e con determinazione, la sua presenza sul mercato del sollevamento. In effetti, i sollevatori telescopici rappresentano una risorsa fondamentale della strategia commerciale Bobcat, che intende raddoppiare la produzione di pale telescopiche entro il 2025. Con questo ambizioso obiettivo, l’azienda ha partecipato al recente appuntamento GIS 2021 di Piacenza, riscuotendo il meritato successo. Il numeroso pubblico ha potuto così osservare e toccare con mano un grande trio di punta nella gamma dei sollevatori telescopi-

Tanti amici in cantiere

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ci, specifici per tre diverse applicazioni. La prima macchina degna di attenzione è la pala telescopica TL43.80HF Waste Expert dedicata al settore dello smaltimento dei rifiuti, prima della gamma di pale telescopiche Bobcat ad alta portata e produttività a essere offerta nella configurazione "Waste Expert". La robustezza è data dagli assali Dana Spicer per impieghi gravosi e dalle protezioni rinforzate aggiuntive, infatti i siti di riciclaggio e gestione dei rifiuti sono ambienti di lavoro difficili che richiedono macchine dalle elevate prestazioni.Visti gli ottimi risultati del TL43.80HF, Bob-

Sui sollevatori telescopici rotativi Bobcat, gli accessori sono importanti quasi quanto la macchina stessa, e l’ampio ventaglio di oltre 20 accessori quali forche (in dotazione di serie), falconi, verricelli o falconi con

verricello, piattaforme di lavoro aereo e benne, semplificano e rendono più sicuro il lavoro degli operatori. Grazie alla tecnologia RFID tutti gli accessori vengono riconosciuti automaticamente dalla macchina che è così

La robusta pala telescopica TL43.80HF Waste Expert, dotata di eccellente sbraccio, è adatta ai siti di riciclaggio e gestione rifiuti

La nuova pala telescopica compatta TL30.70 Agri è ideale per le esigenze particolari del settore agricolo

pronta per lavorare in sicurezza in pochi secondi, e sul touch screen è visualizzata una tabella di carico dinamica che consente all'operatore di controllare il baricentro del carico. Inoltre, la maggior parte dei nuovi

sollevatori telescopici rotativi Bobcat si affida ad un radiocomando per azionare la macchina sia dal cestello portapersone in posizione elevata che da remoto, per migliorare visibilità e precisione sul lavoro.


cat ha allargato la gamma "Waste Expert" con il TL35.70, il TL34.65HF e il TL38.70HF, con capacità di sollevamento che va da 3,4 a 4,3 t, altezza di sollevamento che va da 6,5 a 8 m, notevole sbraccio e vari accessori applicabili. La tecnologia HF/High Flow garantisce produttività di carico e capacità di sollevamento senza pari, la pompa di tipo Load Sensing e il distributore di tipo Flow Sharing consentono minor consumo di carburante e tempi di ciclo più rapidi. A tutto ciò si aggiunge una eccezionale forza di strappo della benna, un impianto di raffreddamento efficiente, baricentro basso e interasse lungo per migliorare stabilità e capacità di sollevamento e, all’occorrenza, pneumatici pieni per impieghi gravosi. Un altro protagonista nell’area espositiva Bobcat è stato il nuovo sollevatore telescopico rotativo TR60.210, fondamentale per questo settore. Dotata di tecnologia all’avanguardia, questa gamma, che comprende 10 modelli conformi alla normativa Stage V per

il mercato europeo, con altezza di sollevamento da 18 a 39 m e capacità di sollevamento da 4 a 7 t, offre prestazioni migliorate in grado di affrontare le più difficili movimentazioni in cantiere. I 4 stabilizzatori permettono di operare saldamente ancorati, mentre

La cabina del nuovo sollevatore telescopico rotativo TR60.210 è dotata di ampi finestrini per una visibilità ottimale

la rotazione a 360° della torretta consente di movimentare carichi in qualunque punto dell'area di lavoro senza bisogno di spostare la macchina, cosa molto efficace nelle aree urbane. Massimo comfort e altrettanta sicurezza sono garantiti da una cabina davvero al top, con ambiente completamente pressurizzato, ampi finestrini per una visibilità ottimale, certificazione ROPS/FOPS, piantone dello sterzo facilmente regolabile e comodo sedile anch’esso completamente regolabile. Terzo gioiello Bobcat, la nuova pala telescopica compatta TL30.70 Agri, specifica per le esigenze particolari del settore agricolo. Essa rappresenta la nuova generazione di pale telescopiche serie R per l’agricoltura, che include 7 modelli con motore Stage V, con massima capacità di sollevamento compresa tra 2,6 e 4,3 t e altezza di sollevamento da 6 a 8 m. La cabina delle pale telescopiche serie R, totalmente riprogettata, offre un alto livello di comfort, mentre il nuovo cofano motore con profilo maggiormente inclinato migliora la visibilità. La potente trasmissione e i movimenti automatizzati del braccio aumentano l’efficienza e la rapidità delle operazioni. La nuova gamma, disponibile con una scelta tra 4 diversi livelli di finitura AGRI, offre nuove funzioni collaudate che garantiscono un controllo più intelligente e maggior produttività, tra cui il Job Manager, che regola e salva le impostazioni per più accessori e lavori, e 2 modalità di marcia per soddisfare le esigenze e le abitudini dell’operatore. ❑

1200 CARATTERI PER EMANUELA

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AZIENDE

BERCO

LA RIVOLUZIONE DEL SOTTOCARRO

Il 16 e 17 novembre abbiamo partecipato all'evento stampa organizzato da Berco. Un'occasione importante per toccare con mano le tante novità che stanno caratterizzando la società italiana parte del colosso thyssenkrupp

el mondo dei sottocarri dedicati agli escavatori, ai dozer, agli skid loader e a tutte le macchine che operano nel settore minerario, Berco non ha certo bisogno di molte presentazioni. Con oltre 100 anni di esperienza, è agevole definire Berco come un autentico “produttore e fornitore leader a livello globale di componenti e sistemi sottocarro per macchinari pesanti”. Questa eccellenza italiana infatti produce soluzioni sottocarro su misura per molteplici tipologie di

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macchinari con peso compreso tra 1 e 330 t e, secondo i dati forniti dalla società di Copparo (FE), “un veicolo azionato a catena su cinque per il mondo delle costruzioni si affida ai sistemi Berco”. Se lo stabilimento principale di Berco si trova in Romagna, l'azienda opera in altre quattro strutture in Italia, in Brasile e negli Stati Uniti, con una forza lavoro di circa 1.800 dipendenti. Dal 1999, Berco fa parte del gruppo thyssenkrupp e nel 2018 è stata integrata nella divisione Forged Technologies, la più grande

Ing. Francesco Grenzi, Berco R&D Executive Director

azienda di forgiatura al mondo. Noi abbiamo avuto l'opportunità di visitare il quartier generale di Copparo e di osservare da vicino l'autentica rivoluzione in atto all'interno di questa storica realtà, che non ha paura di guardare al futuro.

IL PERCORSO DI LEAN MANUFACTURING Il mondo del sottocarro vive di tonnellate d'acciaio, di presse, di tecnologie di forgiatura che a loro volta sottendono grandi investimenti in


Ricerca e Sviluppo. Questi elementi vanno a comporre uno stabilimento fatto di innumerevoli aree anche completamente diverse tra loro, che in questi ultimi anni hanno visto (e stanno ancora vedendo) un'incredibile trasformazione che, nel solco della filosofia Lean Manufacturing, vuole migliorare tutti gli aspetti produttivi, di sicurezza e di impatto ambientale. Ogni capannone ha vissuto (o sta vivendo) la completa revisione del proprio lay-out il che comporta un enorme lavoro di ristrutturazione industriale: la demolizione di grandi volumi, il rifacimento delle pavimentazioni, lo smaltimento delle attrezzature obsolete, lo spostamento delle attrezzature ritenute ancora valide e opportunamente revisionate, l'acquisto di nuovi macchinari, robot, eccetera. Un percorso entusiasmante e impegnativo, che ha avuto come stella polare la massima sicurezza sul luogo di lavoro. I grafici che ci sono stati presentati durante la nostra visita hanno raccontato la drastica riduzione degli infortuni, che dal biennio 2017/2018 a oggi sono calati dell'87,5%.

La razionalizzazione degli spazi e il miglioramento del flusso dei materiali e dei prodotti non solo sta dando ottimi risultati in termini di qualità del lavoro, ma è ovviamente finalizzato anche a una crescita produttiva che intende incrementare i volumi. Nei prossimi anni Berco intende essere più presente in Asia e in alcuni settori specifici come quello delle gru cingolate, dei trencher, delle macchine per il settore ferroviario, e avere maggior peso anche nelle perforazioni.

Luciana Finazzi, Head of Communications Berco e leader del progetto di e-commerce

L'ATTENZIONE ALL'AMBIENTE Il nuovo lay-out va a braccetto anche con una sostanziale riduzione dell'im-

Piero Bruno, CEO di Berco

patto ambientale dello stabilimento di Copparo. Il nuovo sistema modulare per il riscaldamento consente infatti una riduzione annuale del 13% di consumo di gas, con una conseguente riduzione di 2.500 t di CO2. Mentre il completamento di altre attività porterà a una riduzione complessiva di circa 3 milioni di kW/h di energia elettrica su base annua. “Il progetto”, commenta Andrea Marigo, Head of Integrated Management System Industry Europe di Berco, “è partito da un’analisi approfondita dei consumi di energia elettrica, di acqua e di gas e sviluppato di pari passo, in quanto strettamente connesso, al percorso di Lean Manufacturing, intrapreso tre anni fa nello stabilimento di Copparo e volto all’efficienza produttiva, eliminando gli sprechi e portando valore al mercato”. Il team ha optato per la sostituzione dell’unica centrale termica da 20 MW dotata di bruciatori ormai datati con una serie di centrali termiche moderne e delocalizzate, destinate ai singoli reparti. Allo stesso tempo la società sta razionalizzando il consumo di acqua e il recupero dell'acciaio.

L'E-COMMERCE Berco ha lanciato un'innovativa piattaforma digitale per l'e-commerce dedicata alla clientela che opera nel mercato del ricambio a livello globale. Un’unica piattaforma accoglie le due pagine di Berco USA, destinata al mercato americano, e di Berco spa, per i clienti in Europa e Asia. “La nuova piattaforma di e-commerce”, ha commentato Piero Bruno, CEO di Berco, “rappresenta un passo

fondamentale per offrire alla nostra clientela servizi digitali ad alto valore aggiunto. Berco sta affrontando una profonda trasformazione digitale, nei prodotti, nei servizi e a livello produttivo, per renderci più agili, più flessibili, più in linea con le rinnovate esigenze di un mercato globale. Il lancio della nuova piattaforma di e-commerce assicurerà una customer journey eccellente ai nostri dealer in

tutto il mondo”. Berco mette a disposizione ben 5.000 articoli suddivisi in tre linee di prodotto: Service, Original e Platinum. “Questo progetto è essenziale per due motivi”, afferma Luciana Finazzi, Head of Communications di Berco e leader del progetto

di e-commerce, “da un lato ha migliorato la nostra customer journey, dall'altro ha cambiato la mentalità della nostra azienda, che si prepara sempre di più al mondo digitale”.

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AZIENDE

IL NUOVO REPARTO RICERCA&SVILUPPO La qualità dei prodotti Berco è frutto di un impegno costante in Ricerca & Sviluppo che oggi trova nuovo impulso grazie all'investimento di quasi un milione di euro per un nuovo centro dedicato a questo aspetto di fondamentale importanza. Il nuovo reparto, che abbiamo potuto visitare ambiente per ambiente, è distribuito su un'area di circa 2.000 m2 e ospita macchinari di ultima generazione. Qui lavorano 23 ricercatori, tra tecnici e ingegneri, divisi in due gruppi: l’ingegnerizzazione di prodotto e il laboratorio metallurgico, a formare il team denominato T&I (Tecnologia e Innovazione). Il T&I è il “regno” dell'Ing. Francesco Grenzi, Berco R&D Executive Director. Particolarmente orgoglioso della nuova area dedicata alla Ricerca & Sviluppo, l'ing. Grenzi non si è risparmiato nell'illustrare uno spazio che “ospita attrezzature all’avanguardia che consentono a tutti i nostri ricercatori di avere a disposizione gli strumenti più avanzati per poter

assicurare la lunga tradizione di Berco come azienda innovatrice. Lavoriamo oggi con macchine 4.0 che ci permettono di conservare tutti i dati che raccogliamo, utilizzabili poi per analisi successive. Questo si dimostra di vitale importanza in un’ottica di miglioramento continuo”. Una delle caratteristiche distintive della nuova R&D di Berco è la benchmark room, un’area dedicata ai test condotti

Il nuovo reparto di Ricerca & Sviluppo

Diego Buffoni, Head of Aftermarket Berco

dall’azienda sui propri prodotti e su quelli di aziende concorrenti o di fornitori. Nel reparto trova spazio anche il rinnovato banco prova rulli, dotato di sistemi di controllo software e hardware che assicurano una maggiore flessibilità nella definizione dei protocolli di carico. Rinnovate anche le macchine per i test sulle gomme, capaci di condurre prove criostatiche che determinano le prestazioni a temperature estremamente basse. Il laboratorio ospita anche un’innovativa macchina normata, basata sul pendolo di Charpy, per la misura molto accurata della tenacità dell’acciaio. Da non dimenticare anche il durometro universale, per i test di durezza in scale Vickers, Brinell, Rockwell, con output visivo su monitor; e il nuovo spettrometro, affiancato da due nuovi analizzatori di gas per le valutazioni chimiche sull’acciaio. In un comparto all'avanguardia non poteva mancare una stampante 3D di ultima generazione, così come le due nuove presse da 10 e 100 t per i test di fatica e i test statici sui componenti meccanici. ❑

L'AFTERMARKET Tra gli obiettivi dell'azienda, uno dei principali è il rafforzamento dell'aftermarket, settore in cui Berco fornisce catene a maglie e suole, ruote tendicingolo, ruote dentate, rulli inferiori e superiori. A tale proposito Berco ha creato un nuovo team composto da esperti dedicati. “L’obiettivo”, ha commentato Diego Buffoni, Head of Aftermarket Berco,

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“è quello di offrire a ognuno dei nostri clienti nei vari settori industriali in cui operiamo un one stop shop nell’aftermarket heavy-duty per tutte le loro esigenze”. L’offerta aftermarket di Berco è articolata su tre linee di prodotto: Original, Platinum e Service Line. Original Line fornisce componenti identici alle corrispondenti parti di primo

equipaggiamento, per geometria e processi produttivi. Platinum Line, superando il primo equipaggiamento in termini di qualità, durata e prestazioni, offre soluzioni innovative e personalizzate per i macchinari che operano in condizioni estreme. Service

Line – i cui primi prodotti sono destinati a escavatori di 13, 20 e 30 t – beneficia di una garanzia elevata (2.000 ore) e si caratterizza per una migliore resistenza alle abrasioni, agli impatti e all’umidità.



AZIENDE FASSI

VOCAZIONE GREEN A Ecomondo Fassi ha schierato i prodotti e i servizi di Marrel e Cranab, accompagnati dalla novità Fassi SHT (Smart Hybrid Technology)

resenza in grande spolvero per il Gruppo Fassi all'ultimo Ecomondo, che si è tenuto a fine ottobre in quel di Rimini. Il Gruppo ha infatti puntato molto su tutti gli aspetti delle proprie gru che possono impattare sull'ambiente, nonché su quelli legati alla loro produzione. “Fassi è attenta alle tematiche ambientali già da diversi anni” ricorda Mauro Dellacasa, responsabile commerciale Italia Fassi Gru Spa. “Le nostre gru, grazie alle loro caratteristiche e alle possibili applicazioni, sono sempre più utilizzate per la manuten-

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zione degli impianti di illuminazione pubblica, per la realizzazione e la manutenzione dei sistemi ferroviari, per il mantenimento del verde pubblico, in contesti di bonifica, dighe, raccolta e trattamento delle acque. Disponiamo di svariati accessori per la raccolta differenziata e abbiamo sviluppato una serie di funzionalità pensando proprio a questo segmento”. Nell’ultimo anno Fassi ha lanciato sul mercato molte novità che rientrano a tutti gli effetti nel mondo “green”, a partire dalla più recente F1450R-XHP Techno con l’innovativo sistema di controllo FX990 e

dal nuovo sistema SHT (Smart Hybrid Technology), di fatto la prima gru che può operare totalmente in modalità elettrica (cui Macchine Cantieri ha dedicato un ampio articolo sul numero di ottobre 2021), fino ad arrivare alle gru F175A.1, F185A.1 e F195A, macchine dotate di una sola biella, di tubazioni supplementari interne e di una nuova ergonomia dei comandi. L'azienda di Albino si è inoltre presentata sia con il marchio Marrel che Cranab, per i quali il riciclaggio e la movimentazione di legname sono fra i principali business. Una scelta dovuta

FORESTE, TRASPORTI E RICICLO Sono i settori principali in cui opera Cranab, da 60 anni fra i produttori leader di di gru e pinze per macchine forestali. Originaria della Svezia, Cranab è da qualche anno parte del Gruppo Fassi; le sue gru sono prodotte sia a Vindeln, nel cuore delle grandi foreste svedesi, sia in Italia, presso i centri produttivi di Fassi, e la sua presenza sul

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mercato nazionale sta crescendo progressivamente. “Quando si parla di silvicoltura e di legname in particolare, ma ovviamente anche di riciclo, il mercato italiano ha la necessità di tantissime varianti di prodotto. Come Cranab siamo partiti con un unico modello che era la TZ12 e poi è stata introdotta la TZ18 che ha avuto un buon successo. Il

know how di Cranab e il fatto di essere un marchio riconosciuto, ha permesso a molti dei nostri concessionari di proporre queste macchine soprattutto nel Triveneto e in Calabria dove è più forte la vocazione al settore legname” ha dichiarato Marco del Campanile, responsabile commerciale Marrel e Cranab per l’Italia. “Nel giro di pochi

mesi Cranab è entrata anche nel mondo del riciclo avendo la possibilità di partecipare a gare in cui gli Enti coinvolti erano già nostri clienti. Anche in questo caso il lavoro di squadra ha giocato un ruolo fondamentale perché Cranab ha beneficiato della rete vendita Fassi anche, e soprattutto, per rendere i propri prodotti ancora più


anche alle ottime performance che entrambi i marchi stanno registrando sul mercato italiano. “I numeri di Marrel in Italia sono positivi” afferma infatti Marco del Campanile, responsabile commerciale Marrel e Cranab per l’Italia. Una crescita che non si declina solo nella quantità di macchine e apparecchiature vendute, ma soprattutto nella stretta collaborazione e sinergia che in questi anni si è costruita tra Fassi, i concessionari italiani e le due aziende del Gruppo. La sinergia ha portato parte della rete vendita ad affacciarsi su settori nuovi (riciclo e forestale) e Marrel ha implementato alcune dotazioni tecnologiche e innovative delle proprie macchine per adeguarsi al mercato italiano. Qualità del prodotto, adattabilità sul mercato, alta specializzazione dei concessionari sul territorio e Gruppo Fassi sono gli ingredienti della crescita di Marrel nel mercato domestico. “Nel 2020, pur considerando lo stop dovuto alla pandemia, sono stati consegnati una sessantina di impianti che hanno accresciuto le potenzialità del marchio francese in Italia considerando che Marrel è presente nel nostro mercato dal 2018 ed è entrata effettivamente a regime con il totale completamento di gamma l’anno successivo” continua Del Campanile. “Per questo motivo, guardando all’andamento del 2021, chiuderemo l’anno con un ulteriore e significativo numero di impianti consegnati. Un dato positivo considerando che l’azienda si è trovata ad affrontare un mercato italiano tecnologicamente molto evoluto anche per un prodotto semplice come quello degli scarrabili. Questo ha portato a richieste di implementazioni sugli impianti Marrel che vanno dai comandi elettronici, agli

competitivi. Le ultime novità con l’implementazione delle varianti per TZ18 e RZ18, nascono da una crescente richiesta, soprattutto del mercato estero, di incrementare la capacità di sollevamento della gru e da un mercato, quello dei camion a quattro assi con caricatore, che sta trovando una propria espansione. Questo rappresenta

abbinamenti di funzioni extra dal punto di vista idraulico ed elettrico fino ad arrivare a particolari combinazioni gruscarrabili essendo i nostri dealer specializzati nelle gru. In questi primi tre anni la sfida per Marrel è stata quella di adeguarsi velocemente alle richieste, arrivando a garantire un livello tecnologico alto e rispondente alle esigenze del nostro mercato”.

MERCATO E NUMERI Marrel è fra i principali costruttori nel settore degli scarrabili a gancio e dei cilindri idraulici, con il 50% delle vendite all'estero e una presenza commerciale in 46 Paesi, in tutto il mondo. Il primo cassone ribaltabile è uscito dalla fabbrica Marrel di Saint Etienne nel 1919. Da allora è trascorso più di un secolo durante il quale Marrel si è affermata a livello internazionale per aver inventato e introdotto sul mercato importanti novità nel mondo degli scarrabili. “Il mercato degli scarrabili” prosegue Marco Del Campanile “è rivolto per circa l’80% al mondo del riciclo e ha una tipologia di clientela molto esigente per una serie di motivazioni, dagli ingombri agli accessori e all’adattabilità delle casse. In questo contesto Marrel è riuscita a trovare il giusto spazio. Il merito è duplice: da una parte i nostri concessionari sono esperti in allestimenti e hanno incontrato nel prodotto Marrel delle peculiarità eccellenti. Dall’altra, essendo questo un settore ad alta competizione, i tempi di installazione fanno la

differenza e la facilità di installazione dei prodotti Marrel, ha consentito alla nostra rete vendita di acquisire rapidamente competenza del prodotto e familiarità con il marchio”. A questo si aggiunge l’appartenenza al Gruppo Fassi che fa sentire molti concessionari più tutelati. La formula vincente è proprio la triade tra Gruppo Fassi, prodotto Marrel e l’esperienza unita all’alta specializzazione della nostra rete vendita.“L’Italia ha portato del valore aggiunto nel mondo Marrel” conclude Marco Del Campanile.“Alcune nuove dotazioni sono state un adeguamento al mercato italiano e possiamo dire che hanno avuto un buon successo. Tutto questo ha quindi portato a una serie di novità: lanceremo una nuova gamma di comandi elettronici e ci sarà un adeguamento dell’impianto idraulico frutto di richieste di implementazioni. Ma, oltre alle novità, ci teniamo a curare anche i dettagli come, per esempio, le nuove gamme di serbatoio per ottimizzare gli spazi e le performance idrauliche. Marrel ha inoltre creato una serie di strumenti per supportare i concessionari italiani per il post-vendita come, per esempio, il sito tecnico tradotto anche in italiano con il quale è possibile gestire ogni aspetto legato all’assistenza”. ❑

un’importante novità per l’Italia, che sembra fortemente orientata a richiedere questa tipologia di prodotto per il futuro. La nostra realtà è sicuramente di crescita, e l’obiettivo è arrivare in segmenti di mercato dove non siamo ancora presenti anche perché arriveremo alle Fiere del 2022 con il completamento della gamma TZ18, e non solo”.

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news STRADALI

PIASTRA OK! Bomag presenta la BR 95

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fficiente, maneggevole, leggera e di facile utilizzo, la nuova piastra vibrante unidirezionale BR 95 di Bomag è ideale nei lavori in terra e dove è necessario compattare a filo in spazi molto ristretti. Si tratta di una piastra vibrante unidirezionale compatta per costipare ghiaia, sabbia e terreni a grana mista. La velocità di lavoro di 30 m/min garantisce un’elevata efficienza. In un ciclo di lavoro, in base al materiale, l’altezza della gettata arriva a 25 cm. Ne risultano superfici piane di alta qualità. FONTE: BOMAG

NUOVO partner Nuovo distributore per i motori JCB. Si tratta di Pitteri Violini, che attualmente distribuisce marchi complementari a JCB Power Systems e gestisce la fornitura di ricambi, l’assistenza e la realizzazione di soluzioni su misura per clienti OEM. Leonardo Zappella, AD di Pitteri Violini: “Pitteri Violini era alla ricerca di un marchio prestigioso nella gamma di potenze superiori a 50 kW da rappresentare sul mercato italiano attraverso la nostra rete; JCB Power Systems è il partner perfetto”.

Amore eterno... con MAN (Veicoli industriali)

È la silhouette di un MAN TGX 18.510 total black quella che campeggia sulla copertina del nuovo singolo di Shel Shapiro “La Leggenda dell’Amore Eterno”, immortalato da Guido Harari. Il poliedrico artista ha infatti voluto caratterizzare il lancio del suo nuovo singolo scegliendo una forza e una simbologia “unconventional”.

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Politically dummy?

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IL SEGRETO DELLA VITA È L’ONESTÀ E UN COMPORTAMENTO CORRETTO. SE RIESCI A FINGERLI, CE L’HAI FATTA. (GROUCHO MARX)

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a bizzarria di chi insegue le sgangherate idee del “politically correct”, religione assoluta del mondo radical chic, ha ormai circumnavigato il ridicolo ed è approdata al grottesco. Infarcendo le nostre esistenze di nuovi episodi, da conservare nel dizionario delle fesserie. Un po’ come fece Flaubert con il suo “Dizionario dei Luoghi Comuni”. Oggi raccontiamo della schiacciante vittoria, dopo una pugna condotta all’ultimo sangue, degli asterischi nei confronti della gloriosa (ma soccombente) Lingua Italiana. Infatti, molti enti e parecchi uffici pubblici, diretti da imbecilli, pari a coloro i quali hanno inventato simili fesserie, nelle comunicazioni ufficiali (e non), quando scrivono di persone, concludono la desinenza delle parole con un sonante asterisco. Una porcheria inventata da qualche decerebrato, convinto che questo fosse il modo più corretto ed elegante di non fare intuire il sesso, giusto per non favorire il maschile nei confronti del femminile, ma pure il femminile nei confronti del maschile. Ottenendo, però, l’evidente risultato di scontentare maschi e femmine. E meno male che non scrivono in latino, in questo caso, per il neutro, simili cervelli carenti di lubrificante che cosa mai avrebbero escogitato? Certamente qualcosa come due asterischi e un suono breve di carillon, magari con la melodia della Carica dei 101? Ma, per evitare simili ameni interventi di maltrattamenti linguistici, non potevano salutare con un banale “Signore e signori “ o con un banalissimo “Gentilissime e gentilissimi”? Ma in fondo è giusto che le banalità siano le normali conseguenze che derivano da menti banali... Invece la moda dell’asterisco ormai sta prendendo piede. Piace, specialmente agli anonimi, per distinguersi. Poco comprendendo, invece, che seguire le tendenze in modo meccanico, serve solo ad annegarsi ulteriormente nella massa. Magari sarebbe meglio dare una scorsa a quanto affermato dall’Accademia della Crusca in tema di asterischi:“dobbiamo serenamente prenderne atto, consci del fatto che sesso biologico e identità di genere sono cose diverse dal genere grammaticale. Forse, un uso consapevole del maschile plurale come genere grammaticale non marcato, e non come prevaricazione del maschile inteso come sesso biologico (come finora è stato interpretato, e non certo ingiustificatamente), potrebbe risolvere molti problemi, e non soltanto sul piano linguistico. Ma alle parole andrebbero poi accompagnati i fatti”. (Paolo D’Achille). Almeno, dando retta alla Crusca, il nutrito popolo dei fessi che si accalca nel trovare soluzioni cretine raggiungerebbe l’ottimo risultato di scoprire... che esiste la Crusca! ❑


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