INVIO - maggio 2022

MAGGIO 2022

GIORNALE SCOLASTICO DEL

RICOMINCIAMO!

I nostri ragazzi di nuovo nel mondo

... o r e m u n o t s e u q In

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il DIRIGENTE

Ambasciatori a Dubai Dante, il poeta dell'Italia

Riconoscere le emozioni Quadrimestre in Germania A passo di cinema Le ninfee di Monet Un sito racconta il potere Il girone di ritorno Legalità in gioco Progetto neve Viaggio nell'oltretomba Scoprire chi diventare Una stella al Liceo Per un Pugno di blues

Stop alla mafia Speciale San Valentino Progetto astronomia

Scienza e STEM Cavani e Bernardini Ricordo di Gigi Simoni Incontro con Semplici Raise your voice Il diritto alla libertà L'ex liceale e neuroscienze L'occasione del debate Giornata della memoria Primo soccorso Festival di scienza-filosofia Matlab e Simulink Belle attività a san Marino Barducci racconta Sacchi Giornate dell'arte

Eccoci arrivati alla fine di questo anno scolastico! Lo abbiamo affrontato con la volontà di buttarci alle spalle gli eventi pandemici che hanno condizionato gli ultimi due anni, ma lo stiamo concludendo con gli orrori di una guerra che non pensavamo neanche possibile. Il mio primo saluto va ai ragazzi ucraini che hanno scelto di frequentare la nostra scuola. Voglio inoltre ringraziare di cuore tutti gli alunni che si sono impegnati e distinti nelle molteplici attività didattiche, ma non solo: dai ragazzi del Classico, che hanno affrontato la nostra Notte Nazionale del Liceo, tutta dedicata al teatro con grande eleganza e raffinatezza, agli studenti dello Scientifico protagonisti assoluti del Festival di Scienza e Filosofia con interventi di altissimo livello. Grazie alla gioiosa realtà della web radio curata dei nostri giovani del Liceo Artistico, pionieri di questa attività e oggi prodighi di consigli e suggerimenti per tutti coloro che vogliono approcciarsi a questo mondo. Fantastici gli studenti delle scienze umane, impegnati da quest’anno con la novità della metodologia del debate, e i nostri studenti dello Sportivo che hanno condotto un lavoro eccezionale sulla legalità in collaborazione con la Federazione Gioco Calcio e l’Associazione Nazionale Magistrati. Abbiamo realizzato attività importanti: il corso di giornalismo, il seminario intensivo sull’intelligenza laboratorio C Oartificiale, O R D I NilA T ORE musicale, il progetto Astronomia, Cineforum, Invio…. Che altro? Abbiamo ripreso a viaggiare in Italia e in Europa grazie ai tanti progetti Erasmus ed Erasmus plus.

Voglio ringraziare sinceramente tutti coloro, docenti e non, che si sono prodigati nel mantenere la nostra scuola ad un alto livello di qualità. Grazie, perché tutti insieme ci siamo distinti, ce l’abbiamo messa tutta nella partecipazione alle attività proposte dalla scuola, e comunque a tutte quelle iniziative che hanno richiesto un aumento di impegno e attenzione.

Grazie alla famiglie che hanno creduto in questa scuola e l’hanno sostenuta e a tutte le famiglie, ben 245, che l’hanno scelta per i propri figli… un attestato di stima e di fiducia sorprendente ma che ci onora e ci carica di una grande e bella responsabilità, che sapremo certamente affrontare al meglio! Auguro a tutti un periodo di vacanza sereno, ricco di emozioni e di esperienze “belle”.

Rivolgo un saluto particolare agli Studenti che lasceranno il Mazzatinti cui desidero sinceramente augurare un futuro ricco di entusiasmo per la vita. A tutti gli altri, come sempre, un arrivederci a settembre per proseguire il nostro comune cammino di crescita.

il

liceo

NOTTE

NAZIONALE I ragazzi del Polo Liceale Mazzatinti hanno potuto finalmente rivivere una Notte nazionale del Liceo in presenza. Venerdì 6 maggio dalle ore 18 hanno assistito a un'interessante conferenza con l'attore eugubino Fabio Vagnarelli, che ha raccontato la sua esperienza con gli Oblivion e i suoi trascorsi da alunno del Mazzatinti.

Dopo l'incontro, che ha visto anche la partecipazione di Antonella Gambacorta dell'U.S.R. Umbria e del sindaco Stirati, spazio alla musica.

Nell'atrio della scuola è stato allestito un palco per le esibizioni musicali, tutte curate nella musica e nel canto dagli stessi alunni dei vari indirizzi.

Particolarmente toccante in questo periodo di guerra l'omaggio a Fabrizio De Andrè con "La guerra di Piero".

L'intera serata è stata trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube della scuola grazie al supporto tecnico del prof. Fabio Menichini e dei tecnici della scuola e alla regia video del prof. Luigi Girlanda.

Sopra Maria Marinangeli (a dx) con gli ospiti della serata.

Finalmente una notte nazionale del Liceo di nuovo in presenza.

La dirigente Maria Marinangeli ha inaugurato la serata accogliendo i prestigiosi ospiti: il sindaco Filippo Stirati, Antonella Gambacorta dell'U.S.R. Umbria e l'attore Fabio Vagnarelli degli Oblivion.

classico

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Gli studenti del Mazzatinti diventano ambasciatori delle Nazioni Unite a Dubai LINDA BARBETTI Nel mese di marzo con alcuni ragazzi del Polo Liceale G. Mazzatinti hanno intrapreso un viaggio studio a Dubai che ha permesso a tutti di vivere in un mondo estremamente diverso dal nostro, etnicamente, culturalmente ed economicamente.

Nonostante non sia stato semplice adattarsi ed inserirsi in un tale contesto, abbiamo realizzato presto che eravamo protagonisti di un’esperienza fondamentale per il nostro bagaglio culturale e per il nostro curriculum scolastico.

Abbiamo preso parte a conferenze e sessioni, partecipando al consiglio ECOFIN responsabile dell’economia e della politica dell’UE. Rivestendo il ruolo di delegati di paesi specifici abbiamo avuto il compito di collaborare ed instaurare relazioni economiche con altri paesi per poter risollevare le personali situazioni post pandemiche in merito alla politica economica locale, questioni fiscali e mercati finanziari internazionali. Prendere parte alla carriera da diplomatico è stata una grande responsabilità gestita con il massimo impegno e che ci ha resi in grado di comprendere concretamente, non solo il nostro quadro socio-economico, ma specialmente quello che la pandemia ha portato in tutto il mondo e a livello internazionale. Abbiamo trattato, infatti, di disagi economici e sociali, di crisi, di perdite finanziare e, soprattutto, di strategie risolutive che potrebbero permettere ai singoli stati di risollevarsi da un tale situazione. Terminate le nostre sessioni e la proposta di “resolution” da proporre alle nostre “Chair”, presidenti delle nostre assemblee, abbiamo sostenuto un dibattito e poi ottenuto la maggioranza per il miglior suggerimento di ripresa post-pandemica. Nei giorni fuori conferenza abbiamo visitato varie zone di Dubai. Il quar-

Il dibattito si è concentrato sulle possibili strategie di ripresa post pandemia

tiere Suok, nonostante abbia una cultura e uno stile di vita radicato in modi di fare differenti dai nostri, facendo parte dell’area più antica, è estremamente attraente e caratterizzato da piccoli negozi di spezie e profumi tipici della zona. È stata, dunque, un’esperienza completa, non solo formativa, ma decisamente spassosa.

Dante, il poeta che inventò l’Italia Un viaggio nell’oltretomba dantesto, sotto la guida dello scrittore-giornalista Aldo Cazzullo ELENA BARBETTI Martedì 22 marzo, nella settimana in cui ricorre il Dantedì, ho avuto l’occasione insieme alla mia classe, la 4BLC, di partecipare all’incontro con Aldo Cazzullo, autore del libro A riveder le stelle.

Nell’evento online, organizzato dalla Fondazione Corriere della Sera, siamo stati introdotti in un viaggio nella seconda cantica della Commedia, accompagnati da una guida d’eccezione. Nel Purgatorio Dante si confronta con il mistero del male, che esiste, ma non investe irrimediabilmente l’uomo. Esso, grazie alla bontà infinita di Dio, ha infatti la possibilità di salvarsi, ma la bontà infinita ha sì gran braccia, che prende ciò che si rivolge a lei, perché è protagonista del proprio destino. Aldo Cazzullo ha sostenuto che Dante è stato il poeta inventore dell’Italia, non solo riguardo alla lingua, ma anche alla bellezza e alla cultura. Eppure nella Commedia è rappresentata come una donna maltrattata (di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!). Definisce, inoltre, colui che è stato condotto alla salvezza da Beatrice come il poeta delle donne, che vanno amate e rispettate, per non finire nel ghiaccio eterno della Caina. Piena di speranza è la riflessione finale, un invito ad essere orgogliosi delle nostre origini letterarie e della nostra capacità di rinascere dopo le difficoltà, fino a riveder le stelle.

Un invito a coltivare le radici letterarie del bel paese e a riveder le stelle dopo le difficoltà

scienze umane

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ANA VALERIA ORELLANA RODRIGUEZ Le emozioni non sono tutte uguali. Quelle primarie, che condividiamo con gli animali (in particolare con i mammiferi), sono istintive e semplici, come paura, gioia, rabbia, tristezza, disgusto, sorpresa. Quelle secondarie, invece, come vergogna, invidia, senso di colpa, orgoglio e rimpianto, sono molto più complesse e ci caratterizzano come esseri umani dotati di autocoscienza. Con esse, infatti, interiorizziamo l'idea del bene e del male che regola gli standard e le aspettative dei nostri comportamenti. Ed è proprio nell’ambito degli studi di Psicologia dello sviluppo che si è scoperto come, a partire già dai 2 anni, sia presente nel bambino una prima forma di autocoscienza e di introspezione. che lo pone in grado di percepirsi come possibile oggetto delle attenzioni e dell’osservazione altrui. Per esempio, se osserviamo un neonato di pochi mesi che, per errore, abbia messo in bocca qualcosa dal sapore sgradito, apparirà sul suo volto un’evidente espressione di disgusto, facilmente riconoscibile e assimilabile a quella manifestata da tutte le persone in ogni parte del mondo. Le emozioni primarie, infatti, sono istintive e universali, quindi presenti in tutti fin dalla nascita. Se osserviamo, invece, un bambino di 2-3 anni che, scoprendo di essere osservato, arrossisce e corre a nascondersi, possiamo capire che questo avviene perchè a quest’età è già consapevole di essere oggetto dello sguardo altrui. E questo provoca in lui una palese emozione di vergogna. Da adulti, infatti, come spiega bene lo psicologo Lewis, tendiamo spesso a pensare che, quando ci sentiamo in imbarazzo, tale emozione venga letta dagli altri come indizio della nostra colpevolezza e che ciò induca gli altri a giudicare negativamente il nostro valore come persone. E invece sentirsi in imbarazzo in pub-

blico è un’emozione naturale senza implicazioni morali. Secondo Lewis, infatti, lo sviluppo delle emozioni procede a partire da semplici disposizioni biologiche, innate, fino a coinvolgere l’idea e la consapevolezza che abbiamo di noi stessi e che si riflette anche nella nostra personalità, nelle nostre relazioni sociali, nella nostra autostima e nel nostro senso di autoefficacia. Giunti però a questo punto di autocoscienza, dobbiamo imparare anche a controllare il nostro universo emotivo. Non basta, infatti, saper riconoscere le proprie emozioni complesse, tipiche dell'esistenza umana, occorre anche saperle gestire! Fattori quali l’empatia, l’accettazione e la gestione delle proprie emozioni, l’attenzione alle emozioni degli altri, la corretta comunicazione interpersonale, l’assertività, la tolleranza alla frustrazione, l’ottimismo e la spinta motivazionale sono il miglior canale per arrivare ad una felicità autentica .

Nessuno però è un’isola e può essere veramente felice da solo.

Come aveva già intuito il grande filosofo greco Aristotele “l’uomo è un animale sociale” e le emozioni orientano tutta la nostra vita, personale e sociale, ma solo se guidate dalla ragione umana.

UN QUADRIMESTRE IN GERMANIA DELIA CAVALLERA Sin dai primi anni di Liceo ho sempre voluto fare un’esperienza all’estero, innanzitutto perché mi piace studiare le lingue, ma anche perché adoro scoprire culture e cose nuove. L’occasione giusta si è finalmente presentata alla fine dello scorso anno, quando nell’Agriturismo di mia madre ho conosciuto una coppia tedesca che è stata da noi per diverse volte. Dopo averci riflettuto un po’, ho chiesto loro se fossero disposti ad ospitarmi nella loro casa per alcuni mesi, mentre avrei studiato nella loro città. Ana e Michael hanno accolto la mia richiesta con entusiasmo e così è iniziata la mia avventura. A fine agosto sono partita dalla Lombardia in macchina e dopo un viaggio di quattro ore sono arrivata a Tuttlingen, la città in cui avrei passato i successivi quattro mesi. La mia famiglia ospitante era composta dalla mia Gast-Mutter Ana, dal mio Gast-Vater Michael e dal mio Gast-Bruder Lorenzo: sono stati davvero dolcissimi e mi sono sentita a casa per tutto il tempo trascorso con loro. Per quanto riguarda la scuola, ho frequentato un corso di studi equivalente al nostro Liceo delle Scienze Umane. Devo dire che il sistema scolastico tedesco è organizzato in modo diverso rispetto a quello italiano: innanzitutto la scuola è al centro della vita dei ragazzi, perché occupa quasi tutta la giornata; inoltre offre molte attività pomeridiane come corsi di lingue e musica o attività sportive. Tante scuole hanno una “Weltklasse” (classe mondiale) che frequentano i ragazzi stranieri nei primi due anni di permanenza in Germania per poter imparare al meglio il tedesco; nel frattempo però frequentano anche delle lezioni con la classe “regolare”. Io ad esempio facevo lezione di Inglese, Spa-

gnolo, Latino, Ginnastica, Storia, Etica, Gemainschaftskunde (studi sociali, una sorta di mix tra diritto e attualità) e Geografia con la classe regolare, mentre il resto delle ore le passavo nella Weltklasse per imparare il Tedesco. Mi sono trovata davvero bene da tutti i punti di vista. La mia famiglia ospitante mi ha sempre aiutata e se c’era un problema se ne parlava tranquillamente insieme per risolverlo al meglio. Mi hanno fatto visitare il Sud della Germania e mi hanno fatto assaggiare le specialità del posto. Ho inoltre stretto subito amicizia con alcune ragazze della classe con cui sono in contatto ancora adesso. Ora che sono tornata da più di un mese posso dire che è stata un’esperienza che mi ha permesso di maturare e di arricchire il mio bagaglio culturale: ho imparato una lingua nuova, conosciuto nuove culture e punti di vista diversi dal mio e sono sicura che è un’avventura che porterò sempre nel cuore.

artistico

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A PASSI DI CINEMA ELENA RIDOLFI Il 22 marzo 1895 presso una famosa industria di Parigi, uscì il primo film della storia. Da lì la situazione del mondo cambiò drasticamente e per la prima volta le persone ammirarono un cortometraggio di 46 secondi. Attualmente può sembrare una follia perché siamo cresciuti in un' epoca dove ogni persona ha un proprio “device”, ma circa 200 anni fa quella pubblicazione cambiò la sorte del cinema drasticamente. In piena rivoluzione industriale , al galoppo del progresso, tutto risultava essere così veloce , dal treno, all'auto, quel semplice cortometraggio con telecamera fissa segnò l’inizio di una nuova era. Come se non ci fosse un domani, l’industria cinematografica iniziò a crescere sempre di più, rappresentando il colosso del cinema fino ai giorni nostri. Inventarono nuove tecniche, iniziarono a sfruttare la tecnologia e l’impossibile divenne possibile. Basta pensare al 1993, quando con l’arrivo della computer grafica crearono il celebre film “Jurassic Park” di Steven Spielberg che stupì definitivamente i suoi spettatori con realistici dinosauri e attori in carne ed ossa. Non si era mai visto nulla del genere, la cura al dettaglio era maniacale e il risultato fu eccezionale. Spesso i registi prendono ispirazione dai romanzi, da biografie e persino dai fumetti per rendere l’esperienza dello spettatore sempre più reale. Il cinema non divenne solo uno strumento di svago o una nuova professione, ma una vera cultura, capace di insegnare alle persone una morale.

Ispirare gli adulti e accompagnare i giovani a guardare il mondo con occhi diversi, era l'obiettivo. Basta pensare al 1941 quando entrò nel mondo dei fumetti una donna che guidò il popolo verso la pace, la parità dei sessi, e insegnava la strada del bene. È così che la celebre Diana Prince, conosciuta come “Wonder Woman”, entrò nel mondo della fumettistica e non solo.

Questo nuovo tipo di donna, libera senza pregiudizi e stereotipi rappresentò l’emblema degli anni settanta insieme all’uscita della serie che vide protagonista Lynda Carter. Il successo di “Wonder Woman” è insormontabile; ed è proprio negli ultimi anni che superarono ogni limite con il primo film, uscito nel 2017, interpretato dalla intraprendente Gal Gadot, e l’ultimo uscito nel 2020. “Wonder Woman” rappresenta, insieme a moltissimi altri personaggi, la storia del cinema e l’emancipazione femminile. In un periodo di emergenza pandemica come quello attuale è fondamentale ricordare il passato e aggrapparsi a quei piccoli gesti che ci hanno permesso di essere la civiltà che siamo oggi, come l’invenzione della pellicola. Il cinema racchiude la storia della nostra patria, ora resta a noi valorizzarlo e amarlo

ALESSANDRA PIERANTOZZI La mostra di Claude Monet, in scena al Palazzo Reale di Milano è un'occasione imperdibile per poter ammirare una selezione di oltre cinquanta capolavori appartenenti alla più famosa raccolta di opere dell'artista francese, tra cui le celeberrime Ninfee, oltre a quadri mai esposti provenienti dalla casa dell'artista.

L'esposizione focalizza l’attenzione sullo studio maniacale rivolto al tema della riflessione della luce e dei suoi mutamenti: il dipinto, secondo Monet, Maestro dell’Impressionismo, deve catturare tutte le sfumature dei colori e i riflessi di luce propri di un paesaggio reale. Gli splendidi scenari immortalati da Monet danno la percezione diretta della realtà. Le celebri tele dedicate alle Ninfee, eseguite a partire dal 1883, anno in cui Monet decise di trasferirsi a Giverny, attratto dalla particolare luce del posto, ineguagliabile ed irripetibile secondo lo stesso autore, sono opere chiave della ricerca artistica di Monet sul tema della riflessione della luce e dei suoi cambiamenti. Alcune delle più belle versioni di Ninfee, tra le quasi 250 conservate nei principali musei di tutto il mondo, sono quelle esposte a Palazzo Reale e prestate eccezionalmente dal Musée Marmottan Monet di Parigi.

Fu proprio a Giverny, dove acquistò un casolare, che Monet Le ninfee, le rose, i tulipani, i glicini, gli iris e le campanule dipinti da Monet immersi in straordinari giochi di luce e di colori, sono proprio quelli osservati dall’artista nel giardino di Giverny.La mostra, che ripercorre le tappe salienti della ricerca e dell'evoluzione stilistica di Monet, regala una “full immersion” nella pittura en-plain-air del padre dell’impressionismo .

realizzò il sogno di allestire un giardino dal gusto orientaleggiante, ispirato alla sua collezione di stampe d’arte giapponese. Le ninfee, le rose, i tulipani, i glicini, gli iris e le campanule dipinti da Monet immersi in straordinari giochi di luce e di colori, sono proprio quelli osservati dall’artista nel giardino di Giverny. La mostra, che ripercorre le tappe salienti della ricerca e dell'evoluzione stilistica di Monet, regala una “full immersion” nella pittura en-plain-air del padre dell’impressionismo .

Le ninfee, le rose, i tulipani, i glicini, gli iris e le campanule dipinti da Monet immersi in straordinari giochi di luce e di colori, sono proprio quelli osservati dall’artista nel giardino di Giverny.La mostra, che ripercorre le tappe salienti della ricerca e dell'evoluzione stilistica di Monet, regala una “full immersion” nella pittura en-plain-air del padre dell’impressionismo .

scientifico

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UN SITO PER “RACCONTARE” IL POTERE ELISABETTA DE GENNARO “Poteri nel 1600”: è così che i ragazzi della classe 4C del Liceo Scientifico hanno intitolato il loro sito web che raccoglie il loro lavoro. Sfruttando il fatto che la struttura architettonica delle città racconta spesso le forme del potere politico e le sue forme di condivisione, gli alunni della 4CLS sono partiti da Piazza grande e dal Palazzo dei Consoli per raccontare la nascita della sua architettura da un “potere dal basso” per passare poi a narrare le forme del potere che si sono susseguite nel ‘600 in Europa, per arrivare alla “sovranità popolare” della nostra Costituzione. I ragazzi si sono serviti delle potenzialità di tre importantissimi strumenti: Nao v6, TikTok e la geolocalizzazione di Google; Nao è stato un grande aiuto per i ragazzi perché così hanno potuto addentrarsi nel mondo della robotica e del coding per la prima volta: usando una versione a lui dedicata, “Python”, sono riusciti a concatenare tra di loro le varie frasi che il robot avrebbe dovuto dire, ed attraverso la programmazione dei movimenti sono riusciti a renderlo più “umano”. TikTok invece è stato di fondamentale aiuto perché all’interno della app ci sono dei filtri animati che hanno permesso ai ragazzi di non mostrare i loro volti e quindi la loro identità su internet!

Questa attività è stata realizzata per InnovaMenti, il progetto nazionale dedicato alla diffusione delle metodologie didattiche innovative, legato al Piano Nazionale Scuola Digitale.Per i ragazzi questo progetto è stato sicuramente un momento di crescita, non soltanto dal punto di vista teorico, ma anche da quello “pratico”: sono riusciti a sfruttare tutte le conoscenze relative alla robotica e al coding oltre alle potenzialità di app utilizzate nella vita quotidiana per comunicare e divertirsi.

ANTHEA CECCARELLI - ELENA MOSCETTI A raccontarsi è Tommaso Battellini, studente universitario di scienze infermieristiche, calciatore ed ex studente del Liceo Scientifico “G. Mazzatinti”, che nei mesi scorsi ha presentato alla Biblioteca Sperelliana di Gubbio un libro dal taglio spiccatamente autobiografico, dal titolo “Girone di ritorno”. L’idea di scrivere è venuta a Tommaso circa un’anno fa, quando alla conclusione del rapporto con l’ex squadra di calcio, si è ritrovato con molto tempo libero e così ha iniziato a scrivere quello che lui stesso definisce “un diario giornaliero, un blog”, che copre il periodo del girone di ritorno della Serie A, dal 31 Gennaio al 23 Maggio 2021. Proprio nel 2021 ricorreva inoltre il centenario della morte di Dante, a cui si ispira il titolo “girone” e la suddivisione del libro in nove cerchi, ognuno dei quali ha una propria tematica: famiglia, università, calcio, cultura, musica, film e tanto altro. A rappresentare di più l’autore è il cerchio della famiglia, per via del suo forte legame affettivo con tutti i suoi componenti, ma anche quello con gli amici, che Tommaso descrive come “una seconda famiglia”. Numerosi gli estratti letti durante la presentazione, scelti tra quelli più significativi per Tommaso, tra cui quello del “Pesco”, per la volontà di inserire tutti i componenti della sua famiglia, tra cui appunto le tartarughe lì citate. Altro estratto letto riguarda il mondo del calcio, fondamentale nella vita dell’autore. La sua passione nasce quando, una sera, l’amichetto Bernardo lo invita ad allenarsi con lui; sport che verrà poi coltivato con il padre, con lo zio e con tutti i ragazzi che lo hanno accompagnato nel suo percorso.

Tra l’emozione dei suoi allenatori, della sua famiglia, di amici e collaboratori che hanno assistito alla presentazione, Tommaso ha raccontato con leggerezza e profondità la realtà che lo circonda, trattando anche tematiche importanti, come il giudizio degli altri, che condiziona molto le vite di tutti e spinge a volte a fare non volute. Nel libro Tommaso si “mette a nudo”, tra momenti difficili e divertenti disavventure, con l’umorismo e la simpatia che lo contraddistinguono da sempre.

scientifico sportivo

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LEGALITÀ METTITI IN GIOCO MICHELE POLENTA - GIULIA GAGGIOTTI Venerdì 22 Aprile, alle ore 17:00, presso la sala Auditorium di Perugia, gli studenti del 2° e del 4° Liceo Scientifico Sportivo del Polo Mazzatinti di Gubbio, tra i giovani protagonisti dell’incontro, hanno presentato i propri lavori alla presenza dei magistrati: Dott. Sergio Sottani Procuratore Generale,Dott.

Paolo Abbritti,Sostituto Procuratore Dott. Luca Marzullo Magistrato del Tribunale di Perugia promotori del progetto “Legalità:mettiti in gioco”. Hanno partecipato all’incontro anche altri Istituti scolastici. In particolare, gli studenti del nostro Liceo hanno argomentato elaborati scritti, una presentazione powerpoint sul Bullismo nello Sport e un video riguardante il Doping.

Nell’ambiente sportivo il bullismo dovrebbe verificarsi in misura minore proprio perché ci sono delle regole sociali prestabilite cui tutti devono sottostare per poter far parte del gruppo squadra e vivere così in maniera positiva l'attività fisica. Lo sport è un’”agenzia educativa”che può e deve offrire valori nobili come lo spirito di sacrificio, l’osservanza delle regole, la sportività, la tenacia, l’umiltà nel riconoscere i propri limiti e nel congratularsi con gli avversari per i risultati raggiunti, oltre a non arrendersi mai. Queste caratteristiche sono tutte qualità che educano nella vita di ogni giorno e che certamente insegnano una convivenza pacifica.

Per gli studenti del Liceo Sportivo è stata un’esperienza emozionante, di grande arricchimento formativo e culturale. Le classi avvieranno una serie di incontri sulla legalità nello sport con importanti personalità in ambito giuridico finalizzati all’acquisizione di un corretto comportamento anche nel gioco.

PROGETTO NEVE: settimana con passione FRANCESCO BALDELLI

L'11 e il 15 Gennaio 2022 gli studenti del Liceo ScientificoSportivo, con i rispettivi professori di scienze motorie e discipline sportive, si sono recati a Marilleva, altitudine 1400 metri, per svolgere il Progetto-Neve, vero Fiore all' occhiello dell' Indirizzo. Gli alunni sono partiti martedì 11 Gennaio alle prime ore del giorno con molto entusiasmo e motivazione..e paura per la ripresa dei contagi.Per fortuna nessun tipo di " blocco" era stato apportato agli impianti sciistici ,quindi con tutte le precauzioni ( greenpass e tampone preventivo) i ragazzi sono arrivati a destinazione nel pomeriggio stesso. Nei tre giorni successivi sono iniziate le lezioni di sci e gli studenti sono stati divisi in gruppi in base all'esperienza già collaudata.

Le lezioni si sono svolte la mattina, dalle 9 alle 11 e nel primo pomeriggio, dalle 13.30 alle 15.30. I ragazzi hanno avuto quindi buona parte del pomeriggio libero per svolgere attività extra sci. Gli alunni e i professori sono ripartiti sabato 15 mattina per poi ritornare a Gubbio nel tardo pomeriggio. Un'esperienza magnifica, organizzata molto bene nei minimi dettagli che ha fortificato ancora di più le relazioni di un Indirizzo che ormai ha una sua specifica peculiarità.

classico

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Dopo una prima fase, l’incontro con i ragazzi delle nazioni partecipanti

SARA MATTEI - MARIA MONACELLI “…e quindi uscimmo a riveder le stelle.” Inferno, XXXIV, 139.

Questa è una delle più celebri citazioni di Dante Alighieri, grande poeta fiorentino, del quale si studia approfonditamente la sua opera più famosa, La Divina Commedia. Il 7 gennaio 2022 le due classi terze del liceo classico si sono recate a Roma per visitare la mostra temporanea “Inferno”, presso le Scuderie del Quirinale, dedicata appunto alla prima cantica della Divina Commedia, l’Inferno. Suddivisa in due piani, la mostra inizia il percorso nell’inferno dantesco con la riproduzione della porta dell’inferno per poi proseguire con dipinti che raffigurano alcuni episodi del viaggio di Dante negli inferi, immagini di Lucifero e dei suoi diavoli e le prime trascrizioni miniate dell’opera dantesca. Dedicata al canto V è stata allestita un’intera sala su Paolo e Francesca e sulla loro storia d’amore. Il secondo piano, invece, era ambientato in un contesto più moderno. lI tema centrale era quello delle guerre mondiali e dell’Olocausto; infatti la visita era accompagnata da delle citazioni di Primo Levi tratte dal suo libro “Se questo è un uomo” di cui abbiamo potuto vedere, con grande emozione, la bozza originale. La giornata è proseguita con la visita della città e dei suoi luoghi più celebri, tra cui la fontana di Trevi, Piazza Navona, Piazza di Spagna e i fori imperiali.

Verona: per scoprire chi vuoi diventare LUCIA FIORUCCI - MADDALENA PACIOTTI

Il 26 e il 27 novembre del 2021, la classe 5B LC del Liceo Classico “G. Mazzatinti”, assieme ad alcuni professori, ha visitato la fantastica Verona, città di Romeo e Giulietta e il luogo dove progettare il proprio futuro, il JOB&Orienta. A studenti, famiglie e docenti, JOB&Orienta offre una vasta panoramica di percorsi formativi delle scuole secondarie di primo e secondo grado, accanto alla presenza di istituzioni e associazioni. JOB&Orienta offre informazioni, strumenti e preziose opportunità per il mondo dell'orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro, su temi come scelta del percorso dopo il diploma, mobilità internazionale, anno studio all'estero, turismo scolastico, alternanza scuolalavoro, inserimento lavorativo. Noi studenti, nonché visitatori, abbiamo avuto l’occasione di metterci in gioco e entrare nel mondo del lavoro grazie alle nostre abilità e ai nostri talenti. È davvero un’esperienza magnifica da provare!

Inoltre, abbiamo visitato la splendida Verona. In posizione strategica, al centro del nord Italia, Verona è stata spesso protagonista di importanti periodi e momenti storici che hanno lasciato testimonianza significative. Può essere defi-

nita come una città romana, con il suo anfiteatro, l’Arena e il suo Teatro Romano, il Museo Archeologico, le porte urbiche, il Ponte Pietra. A nostro parere, a chi visita Verona rimangono ricordi visivi e suggestioni non soltanto dell’architettura antica, del suo valore testimoniale che pervade l’intera città, ma anche dei sapori, i gusti di una cucina territoriale inimitabile che si ripete nel tempo, immutata e tradizionale.

scienze umane

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UNA STELLA AL LICEO DELLE SCIENZE UMANE

Stella Merano è una studentessa della classe 2B del Liceo di Scienze Umane Mazzatinti di Gubbio, che il 5 febbraio 2022 ha vinto, con il suo brano “Contare fino a tre”, il prestigioso talent “Sulle strade della Musica” di Rai Radio, SIAE e Ministero della Cultura. La quindicenne ha già partecipato con successo al Cantagiro a Fiuggi dove, nel 2019, ha conquistato il podio con il suo brano inedito “Beyond the Clouds” e, il 28 marzo dello stesso anno, ha pubblicato “Al tempo dei Modà”, il suo primo brano inedito in italiano.

Giulio Rapetti Mogol, il Presidente della SIAE, ha regalato a Stella anche una Borsa di studio al CET di Toscolano. In classe abbiamo pertanto intervistato Stella!

Da quanto tempo hai intrapreso la strada da cantante? E come hai capito che era la strada giusta?

Ho iniziato la strada da cantante più o meno quando avevo cinque anni e ho continuato fino ad ora. Ho capito che era la strada giusta, perché ad un certo punto non consideravo più la musica come divertimento, ma come passione. Come ti sei sentita e che emozioni hai provato quando hai vinto?

Ho provato un mix di emozioni diverse: sono stata così contenta che, quando mio padre me l’ha detto, ci siamo emozionati tantissimo entrambi! Eravamo in mezzo alla strada a Sanremo, insieme a tante altre persone che ci guardavano incuriosite. È stata veramente un’emozione unica. Come scrivi le tue canzoni? Mentre sono in camera mia inizio a comporre un giro di accordi, poi scrivo tutto quello che mi passa per la testa e ci costruisco una melodia. Cerco di immaginare le parole e le trasformo in musica, raccontando magari anche le mie esperienze personali o sentimenti, emozioni che provo al momento. È il primo evento a cui partecipi? No, Non è il primo evento a cui partecipo, infatti nel 2019 ho partecipato al Cantagiro, vincendolo. Ho fatto anche altri concorsi, per fare esperienza. Tutti sono stati percorsi di crescita, sia personale che artistica.

Ovviamente noi studenti e proff della 2BLSU, assieme a tutto il liceo di Gubbio, compresa la nostra Dirigente scolastica Maria Marinangeli, facciamo il tifo per lei e saremo per sempre suoi FAN!

PER UN PUGNO DI BLUES ELENA MINELLI - VINCENZO SILVESTRUCCI Nella giornata di venerdì 22 Ottobre 2021, noi ragazzi della classe 3A LSU e la prof.ssa di Scienze Umane Adriana Polidori abbiamo partecipato ad una video-intervista a distanza (in Meet) durante la quale il musicista eugubino Maurizio Pugno ci ha illustrato la storia del Blues e le principali caratteristiche di questo genere musicale. E così abbiamo scoperto che le radici del Blues sono da ricercare tra i canti delle comunità di schiavi afroamericani che lavoravano nelle piantagioni del sud degli Stati Uniti d’America. In seguito questo genere musicale crebbe sempre di più, fino a diventare la forma di musica popolare più diffusa al mondo, influenzando molti stili della musica popolare moderna, soprattutto a partire dagli anni Sessanta. La parola Blues nasce dall’espressione “to have the blue devils” (letteralmente: “avere i diavoli blu”), che significa “essere triste, agitato, depresso”. Inizialmente, a partire dal XVII secolo, il termine Blues si riferiva allo stato allucinatorio che segue alla crisi di astinenza da alcool. Dopo la Guerra di Secessione americana, infatti, tale termine venne usato per esprimere uno stato di sofferenza, di tristezza o malinconia, distaccandosi dall’originaria associazione con l’ubriachezza. In seguito i due significati si unirono insieme, così il Blues divenne una forma di musica per “liberarsi dei Blues”, una fusione tra il sentimento Blues e il genere musicale che lo esprimeva.

Tecnicamente il Blues è una forma di musica vocale e strumentale, caratterizzata da una struttura di dodici battute che vengono ripetute e dall'uso, nella melodia, delle cosiddette “blue note”. Questo tipo di mu-

sica si presta ad essere eseguito in qualsiasi tonalità: particolarmente frequenti sono la tonalità di Mi (chitarra) e quelle di Fa e Si bemolle (sassofono).

Grazie a questa videointervista a Maurizio Pugno, padre del nostro compagno di classe Leonardo, siamo riusciti a comprendere quali sono le caratteristiche principali di un genere musicale che per alcuni di noi ragazzi era sconosciuto, sebbene moltissima della musica che ascoltiamo e amiamo oggi continui ad esserne profondamente e decisamente influenzata.

artistico

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STOP ALLA MAFIA CON LIBERA ALESSIO PASQUINI Radio PLM, nella puntata del 21 marzo, ha affrontato un argomento molto importante e delicato, ovvero la mafia. Con il termine mafia si intende un sistema di potere esercitato attraverso l’uso della violenza e dell’intimidazione per il controllo del territorio, di commerci illegali e di attività economiche e imprenditoriali. Gli studenti e le studentesse dei vari indirizzi si sono impegnati molto nella realizzazione di questa puntata: hanno parlato di come la mafia si sia insediata nello sport, hanno deliziato i numerosi ascoltatori con una nuova ricetta in cucina insieme al prof. Angelo Trotta e, insieme alle altre rubriche, le ragazze del 5°AD hanno avuto il privilegio di intervistare Daniela Marcone su come sia arrivata al suo impiego con Libera, in che modo la sua dolorosa vicenda personale ha cambiato la sua vita e i suoi valori, come vede la scuola italiana oggi tenendo conto dei 2 anni di pandemia e della terribile situazione di guerra in Ucraina, quanto secondo lei sia significativo l’insegnamento dell’Educazione Civica nelle scuole e quanto sia stato importante il lavoro educativo con le scuole. Daniela Marcone è la vicepresidente di Libera, referente del Settore Memoria; si occupa di coordinare la rete dei familiari vittime della mafia, aderente a Libera, di promuovere attività e progetti per salvaguardare il “diritto al ricordo” di tutte le vittime innocenti delle mafie. Libera è un’associazione di promozione sociale, fondata nel 1995, con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alla criminalità organizzata e di favorire la creazione di una comunità alterna-

tiva alle mafie stesse. Questa associazione, assolutamente no profit, ha lo scopo di promuovere i diritti della cittadinanza, la cultura della legalità democratica e la giustizia sociale, valorizzare la memoria delle vittime di mafia e contrastare il dominio mafioso del territorio. Ormai da anni la nostra scuola fa parte del Presidio di Gubbio Rita Adria, partecipando a tutte le iniziative dell’associazione per incrementare negli studenti di oggi la cultura dell’impegno, della legalità e della responsabilità civili, valori fondamentali per diventare cittadini onesti

Dediche d’amore con Radio PLM. Speciale San Valentino ALESSIO PASQUINI

Radio PLM è tornata, studenti e professori sono più attivi che mai e quest’anno saranno introdotti nuovissimi contenuti, mediante l’aiuto di tanti nuovi studenti dei vari indirizzi. Nella prima puntata sono stati trattati temi sportivi, culinari, letterari e molti altri, ma durante la settimana di San Valentino, la puntata sarà dedicata all’Amore. I conduttori della trasmissione hanno preparato molti manifesti pubblicitari, distribuiti in tutta la scuola, che invitano i ragazzi e le ragazze ad esprimere i propri sentimenti alla loro anima gemella, tramite un biglietto, anonimo, da inserire all’interno di appositi contenitori collocati nelle varie zone della scuola. I biglietti verranno letti durante la puntata dai nostri speakers. Un pensiero d’amore farà sentire la persona che ami molto speciale. Vi invitiamo a far pervenire le vostre idee alla redazione, per migliorare la radio e, vi ricordiamo, che siamo attivi su qualunque piattaforma digitale, soprattutto Instagram (radioplm), Spotify e Spreaker.com.

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progetto astronomia

Il cielo con gli occhi dei bambini Gli studenti del liceo mostrano le meraviglie del cielo ai piccoli Gli alunni degli indirizzi classico e scienze umane, insieme ai docenti Luigi Girlanda, Fabio Menichini e Silvia Sagrazzini, hanno realizzato un progetto per insegnare ai bambini della scuola primaria "Aldo Moro", sezione di Mocaiana, a riconoscere le principali stelle del cielo, le costellazioni più famose e i miti che ne sono all'origine. Un percorso che si è concluso con una serata nel piazzale della scuola primaria per vedere con il telescopio quanto appreso in classe e che ha affascinato bambini, maestre e genitori.

le costellazioni e la loro storia nei miti

il robot Nao ci spiega il Cielo

in fila per guardare la luna al telescopio

all'aperto per studiare movimenti del Sole

il cielo diventa una lavagna con il laser

scientifico

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METODO SCIENTIFICO E STEM NICOLA BELLUCCI - SIMONE MATTEACCI Come esempio di applicazione del metodo scientifico, sia nella sua forma induttiva che deduttiva, mediante l’utilizzo delle tecnologie hardware e software verrà descritto il moto armonico di una molla verticale. E’ stato scelto questo esempio poiché, sfruttando la definizione di massa come inerzia, esso trova applicazione in ambito astronautico, in quanto permette di pesare corpi in assenza di gravità, condizione in cui le bilance sono inutilizzabili.

FINE DELL’ESPERIMENTO: L’obiettivo è confermare sperimentalmente i risultati matematici teorici confrontandoli coi dati rilevati: una volta messa in oscillazione la molla, il sensore ne rileva la posizione ad intervalli temporali regolari, permettendo al data logger di compilare la tabella spazio-tempo. Comparando il grafico di questa con

quello prodotto da Simulink è possibile una prima verifica della teoria fisica; dalla tabella si deriva anche il periodo d’oscillazione della molla, collegato alla costante elastica della stessa ed alla massa del pesetto, che può quindi essere ricavata e confrontata con quella nota, a ulteriore conferma delle leggi. E’ questa considerazione a far emergere l’importanza dell'esperimento, poiché si riesce così a trovare la massa di un corpo senza pesarlo.

Sfruttando MATLAB si sarebbe anche potuto ragionare in modo inverso, fornendo i dati sperimentali al programma, che avrebbe poi trovato la funzione capace di descrivere il comportamento della molla.

CAVANI E BERNARDINI, PER NON DIMENTICARE ANDREA CECCACCI - CHIARA GNAGNI In occasione della Giornata della Memoria alcune classi dell’indirizzo Scientifico hanno avuto l’occasione di assistere all'intervista con la regista Liliana Cavani e il giornalista e Massimo Bernardini. E’ stata una preziosa occasione di ascoltare voci autorevoli e testimonianze di un periodo storico da non dimenticare. Il documentario proposto durante l’intervista ci ha aiutato a capire come anche le donne siano state protagoniste ed abbiano avuto un ruolo fondamentale nell'opposizione al nazifascismo. Tra le tante testimonianze, ci hanno colpito quelle di Maria Giraldo e Adriana Locatelli. Maria Giraldo vide cadere i suoi tre figli in un'azione di rappresaglia contro i partigiani. Quel giorno davanti alla sua casa avvenne una sparatoria, e lei si trovava nella sua camera al piano di sopra quando all'improvviso sentì dei movimenti e si precipitò fuori; vide un soldato in fondo alle scale che le puntava un mitra, subito dopo udì forti colpi e le urla dei suoi figli che la chiamavano. Adriana Locatelli, a capo di alcune azioni partigiane, fu catturata dai soldati tedeschi ma non ha mai voluto svelare i luoghi dei nascondigli partigiani e i loro piani. Ha resistito a sei giorni di interrogatori. Se l’ostaggiono n rispondeva, i soldati gli percuotevano il corpo e gli puntavano degli aghi roventi alle gambe. Adriana Locatelli ha subito tante di queste torture senza mai rivelare nulla. Successivamente Liliana Cavani ha ribadito come questa esperienza ha poi influito nella

sua produzione cinematografica. Ha fatto capire l'importanza di conoscere gli avvenimenti accaduti nel passato, in quanto questi fanno parte della nostra storia e di conseguenza anche di noi stessi. Si è trattato di un incontro formativo e di fondamentale importanza, utile per ricordare ed evitare di commettere gli stessi errori in futuro, perché come disse il filosofo George Santayana “Il progresso, lungi dal consentire il cambiamento, dipende dalla capacità di ricordare… coloro che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo.”

scientifico sportivo

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Tutti insieme per celebrare Gigi Simoni ANNA CHIARA BONANNI Un prestigioso evento si è tenuto a Gubbio giovedì 16 dicembre 2021, alle ore 21, nella sala Europa del Park Hotel “Ai Cappuccini”, per ricordare un simbolo del calcio italiano: Gigi Simoni. L’iniziativa è stata guidata da Monica Fontani Simoni, moglie dell'indimenticabile mister, con la stretta collaborazione di Stefano Giammarioli, Massimo Boccucci, Giorgio Bellucci, Giacomo Marinelli Andreoli e Roberto Barbacci, con il sostegno del Comune di Gubbio e del Park Hotel “Ai Cappuccini”.

Tanti amici e persone,che hanno condiviso i più bei momenti della carriera del mister, si sono ritrovati a Gubbio e ognuno di loro ha dato il proprio contributo per ricordare Simoni, a partire dal presidente della Lega Serie B Mauro Balata, Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione italiana allenatori, con Luigi Repace presidente del Comitato regionale umbro della Lega Nazionale Dilettanti e vice commissario nazionale della stessa Lnd, gli ex calciatori Gianluca Pagliuca, Sebastiano Nela e Mauro Milanese, il responsabile degli osservatori dell'Inter Corrado Verdelli, l’ex arbitro internazionale Carlo Longhi oggi referente federale per l’impiantistica, i giornalisti Alberto Cerruti, della Gazzetta dello Sport e opinionista di Radio Rai, e Luca Tronchetti de Il Tirreno autore del libro “Simoni si nasce”. Inoltre, sono intervenuti l'ex calciatore Giuseppe Bergomi e il giornalista Matteo Marani di Sky, presidente della Fondazione Museo del Calcio, e un contributo video di Javier Zanetti, vicepresidente dell'Inter. Presenti i dirigenti del Gubbio, dal presidente Sauro Notari ai suoi più stretti collaboratori, con i presidenti rossoblù del passato, il tecnico di oggi come dell’epoca Vincenzo Torrente e diversi giocatori del biennio d'oro di Simoni in rossoblù. Sono stati coinvolti anche gli studenti dell'indirizzo Scientifico Sportivo del "Mazzatinti”, l’associazione “Insieme a Riccardo per i giovani e per Gubbio” e il gruppo Sbandieratori, oltre alla rappresentanza dei tifosi del Gubbio.

Un incontro davvero umano e... Semplici GIORGIA FINOCCHIARO Gli studenti del Liceo Sportivo hanno intervistato in videoconferenza l’allenatore del Cagliari Leonardo Semplici.

Leonardo Semplici si è rivelato subito una personalità di grande valore morale, sportivo e umano. L'allenatore ha ripercorso in breve la sua carriera sportiva dall'esperienza di calciatore fino al suo divenire allenatore. Difatti racconta di come questa sua avventura da tecnico sia iniziata quasi per caso nella panchina di un San Gimignano in balia della tempesta, di come l’abbia portato alla salvezza e l'anno dopo alla vittoria del campionato. Da quel momento grandi soddisfazioni per Semplici che nella sua carriera da allenatore vanta sei promozioni e le imprese in serie A con Spal e Cagliari. “Per me la cosa più importante è la credibilità, voglio sempre che i miei giocatori sappiano come sono e quanto il comportamento sia sincero rispetto a ciò che dico e faccio”.

Semplici ha soddisfatto la curiosità dei ragazzi, rispondendo. tutte le loro domande e incollandoli letteralmente allo schermo fino all’ultima domanda che ha riguardato strettamente i nostri studenti del Liceo Sportivo ovvero "qua-

le sia il limite massimo di età per diventare un calciatore professionista”. Molto accattivante la sua risposta che ha alimentato speranza e sogni ai nostri piccoli eroi: “Ci si deve impegnare e ci si deve credere, tutto è possibile con le qualità, il lavoro e la determinazione. Date sempre il meglio di voi stessi e i risultati si possono raggiungere”.

classico

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Raise your voice, not the sea level Una gara in lingua inglese sulle tematiche ambientali, con tanto di giuria e riconoscimenti Il 9 e il 16 dicembre 2021 la classe 3 B del liceo classico ha proposto un progetto di continuità con le classi terze medie di Gubbio, per affrontare e sensibilizzare il tema dell’impatto ambientale, precisamente riguardo al surriscaldamento del pianeta, alla gestione dei rifiuti, all’inquinamento industriale e all’uso delle energie rinnovabili. Il progetto, diretto dalla professoressa Selena Antonini, si è svolto durante l’orario scolastico, proponendo ai ragazzi delle attività in inglese sulle tematiche ambientali, sotto forma di gara. Dopo essere stati accolti al suono della canzone “My one two hands” di Jack Johnson e divisi in squadre (“wind”, “sun”, “water”, “hydrogen”, “Greta”), mantenendo le dovute distanze e la mascherina, la competizione si è aperta con un "matching exercise", il quale consisteva nell’abbinare parole riguardanti l’ambiente alle foto correlate.

Successivamente, si è proceduto con un “ crossword “, ovvero un cruciverba, per poi passare ad un “ kahoot “, un gioco online dove vengono testate le conoscenze e la velocità nel rispondere a dei quesiti in un breve tempo.

Poco dopo, alcuni studenti hanno proposto tre scenette in lingua per presentare esempi di slogan dai quali i ragazzi hanno dovuto prendere spunto per crearne dei propri. Una giuria formata da altri alunni della classe ha valutato ognuna di queste attività secondo dei criteri (competenze, velocità, creatività e spirito di squadra) e dei

punteggi che hanno poi deciso il gruppo vincitore, ovvero quello con più punti. Le squadre hanno ottenuto come riconoscimento dei loro meriti dei diplomi, differenziati però tra attestati di sola partecipazione e di vittoria. Al termine dell’incontro, durato un’ora e mezzo, i ragazzi sembravano aver partecipato attivamente ed essersi divertiti, tanto che la classe ha ricevuto notevoli e vari complimenti dagli insegnanti che avevano accompagnato i diretti interessati della gara.

Il diritto alla libertà, dal mondo romano a oggi Il 14 dicembre si è tenuto un incontro sostenuto dalla Fondazione ‘Corriere della Sera’ con Luciano Canfora, un esperto di Filologia classica presso l’Università degli Studi di Bari e studioso della storia e della letteratura latina e greca. L’evento trattava il tema della libertà come valore universale in relazione agli ultimi fatti di cronaca. Essendo questo un argomento delicato e oggetto di discussione, per renderlo più accessibile agli studenti, Canfora ha citato l’attuale situazione in Afghanistan: in questo momento, infatti, gli afghani sono stati privati della loro libertà e costretti a lasciare il loro paese. Ha mostrato, poi, come il valore della libertà risalga all’antica Roma. Infatti, il servo o il gladiatore non potevano godere di questo diritto se non attraverso il lavoro o il combattimento, mezzi necessari per ottenerlo. La sua privazione è una conseguenza portata dalla guerra che nel tempo ha determinato la conferma di questa condizione, presente ancora oggi.

Abbiamo ripercorso quella che è stata l’idea di libertà nell’evoluzione storica del suo concetto e ci ha invitati a coltivare la libertà intellettuale, l’indipendenza della ricerca e il diritto alla verità, contrastando ogni oscurantismo.

scienze umane

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L'ex liceale Federica Cacciamani e le neuroscienze HIBA FARACHE - SARA ZITOUNI Federica Cacciamani, ex studentessa del nostro Liceo, dopo la laurea in Psicologia si è specializzata nel ramo delle Neuroscienze e ci ha raccontato in un’interessante intervista la sua esperienza di giovane ricercatrice in ambito scientifico.

Che progetto sta portando avanti in questo momento?

Sto portando avanti un progetto di ricerca che riguarda le malattie neurodegenerative come l’Alzheimer; io mi occupo in particolare dei sintomi iniziali che possono condurre ad una diagnosi precoce.

Qual è stato il tuo percorso di studi?

Ho viaggiato molto e questo mi ha permesso di crescere dal punto di vista professionale. Dopo la laurea triennale all'Università di Perugia mi sono specializzata in Neuroscienze a Brescia con una tesi sperimentale, per poi approdare in Francia, a Parigi, dove ho lavorato con il professore Bruno Dubois per un periodo di 8 mesi in un centro altamente specializzato Come è nata la sua passione per le neuroscienze?

Questa passione è nata quando studiavo al Liceo, mi interessava in modo particolare l’ambito dei disturbi comportamentali infantili e il ramo della Psicologia dello sviluppo. In realtà durante gli studi universitari mi sono appassionata alla Fisiologia e allo studio del cervello.

Perché ha scelto di occuparsi di una malattia come l'Alzheimer?

Per la preparazione della tesi triennale mi sono rivolta ad una professoressa che era specializzata in malattie come l'Alzheimer e il Parkinson, e da lì mi sono appassionata a questo ambito. Mi interessano, più in generale, le malattie neurodegenerative che riguardano le persone adulte e anziane. Mi piace occuparmi dell'an-

zianità, una stagione della vita spesso erroneamente associata all’idea della malattia.

Cosa consiglierebbe a un giovane che vuole dedicarsi alla ricerca?

Questo ambito è molto bello, ma la strada per affermarsi è senza dubbio tortuosa. Io credo che se una persona è realmente appassionata possa comunque raggiungere i suoi obiettivi, anche in Italia. La ricerca è uno spazio aperto a tutti, dove non esistono confini e barriere: ecco perché è così stimolante lavorare in questo ambito.

Che ricordi ha del suo liceo?

Ho un bellissimo ricordo, ho studiato tante materie e ho fatto tesoro di tutti gli insegnamenti che ho ricevuto.

DEBATE: una grande occasione per crescere SOFIA MARIANI - CATERINA LISARELLI

Nei giorni 25 e 28 Febbraio, la nostra classe, 3ALSU, ha partecipato ad un torneo nazionale di debate online, in cui si sono tenuti dei confronti a squadre sul tema dell’obbligatorietà delle “quote rosa”. La nostra classe non ha vinto, ma ha comunque dimostrato buone capacità dialettiche, affrontando una prova che è stata sicuramente stimolante per noi ragazzi. Il debate è un metodo pedagogico, educativo e formativo che consente di sviluppare capacità di argomentazione e di strutturare competenze che formano la personalità. È un confronto di opinioni, regolato da modalità specifiche, tra interlocutori che sostengono una tesi a favore e una contro su un tema assegnato.

Gli speakers devono essere in grado di portare argomentazioni adeguate, rispettando regole di tempo e di correttezza, senza pregiudizi e prevaricazioni, dimostrando di possedere capacità di ascolto, flessibilità mentale e apertura alle altrui visioni e posizioni. Oltre che sulla questione delle “quote rosa”, la nostra classe si è esercitata, nel corso del tempo, anche su altri temi come, ad esempio, il dress code: quest’ultimo è un codice, il più delle volte tacito, relativo all'abbigliamento, che può manifestarsi in diversi contesti, quali matrimoni, funerali, colloqui o posti di lavoro. Noi abbiamo riferito il dress code per lo più all’ambito scolastico. Per un adolescente che frequenta il terzo anno, misu-

arsi su un tema come questo è stata una sfida interessante e stimolante: a quest’età pretendiamo la libertà e convincere un interlocutore a pensare che nessuno possa impedirci di vestire come vogliamo non risulta per noi così difficile. Ma con il debate abbiamo capito anche come convincere qualcuno di una tesi a cui magari noi stessi in prima persona non crediamo e questo può esserci utile a smascherare chi, nel confronto, potrebbe sostenere certe idee non per convinzione ma per pura convenienza. Il debate è sicuramente un’attività, un esercizio, capace di sviluppare l’arte del saper parlare, persuadere ed essere mentalmente flessibili, qualità che, nel dibattito reale, vanno sempre associate a libertà, convinzione ed onestà intellettuale, per un dialogo che risulti veramente costruttivo in ogni ambito della nostra vita.

a cura di Aurora Spatoloni Ryadi Soumaya

artistico

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Giornata della memoria ANNA CECCHINI Ogni cosa lascia un segno, ogni avvenimento, ogni atto buono o sbagliato che sia, lascia la propria impronta su questo mondo.

In questo caso si parla di un atto terribile, di pura pazzia e terrore, causa di molte, troppe perdite e morti, la shoah. Per questo è bene non dimenticare mai, perché esattamente come diceva Primo Levi, “è successo, perciò può succedere di nuovo”.

Ed è proprio per non dimenticare che il 27 gennaio di ogni anno ci si ferma un attimo a pensare e soprattutto a ricordare lo sterminio di migliaia e migliaia di vite innocenti. Tale giornata, come ogni anno, non tarda a mancare nell’indirizzo artistico del liceo Mazzatinti di Gubbio, il quale ha deciso di celebrarne l’importanza con la visione di un film un può fuori dai canoni e dalle aspettative, riguardanti solitamente film che affrontano un tema così delicato. “Jojo Rabbit” ,di fatto, affronta il tema della Shoah, del genocidio e del regime nazista, ma viene armonizzato da una vena di leggerezza quasi pura, portata dal protagonista stesso, un bambino di circa dieci anni che ha come amico immaginario Hitler stesso. Inizialmente è fiero di essere tedesco e nazista, ama urlare al mondo quanto sia disgustato dagli Ebrei, ma farebbe di tutto per sapere di più su di loro, tanto che, guarda caso, riesce a trovarsi a stretto contatto con uno di loro, o meglio con una ragazza di poco più grande di lui che la madre tiene nascosta in una soffitta, proteggendola dalla brutta fine che farebbe se qualcuno la trovasse. “L’amore è la cosa più potente al mondo”, gli aveva detto una volta la madre, eppure allora egli non ci aveva creduto, pensava che niente fosse più forte del metallo usato per fare le armi, ma tutto cambia quando quel sentimento che

Lascia che ogni cosa ti accada, bellezza e terrore.

Vai avanti. Nessun sentimento è definitivo Rainer Maria Rilke credeva inesistente inizia a farsi sentire sempre di più quando si trova con la ragazza, quell’ebrea che tanto pensava di disprezzare e quasi dover odiare, improvvisamente era ciò che gli faceva scoprire il significato della parola amore. Perciò questo film, oltre ad aver assunto il compito di permettere a chiunque lo guardi di non dimenticare, è anche la storia di un bambino che improvvisamente, dopo un percorso di formazione, diviene grande, mettendo in evidenza quanto forte sia il potere dell’amore, l’unico in grado di cambiare la vita dell’uomo e soprattutto l’unico capace di far nascere la speranza anche dove essa sembra ormai persa per sempre.

Studenti e primo soccorso per la sicurezza sul lavoro ELENA RIDOLFI Il settore lavorativo è in continua evoluzione e ogni esperienza può rappresentare un'opportunità; viviamo in una società che cerca di sfruttare tutti gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione per migliorarsi e per creare un prodotto sempre più all’avanguardia.

Nonostante questo, negli ambienti di lavoro si registra il tasso più alto di mortalità. Secondo le statistiche annuali pubblicate dall’INAIL ( Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) negli ultimi anni la percentuale è aumentata notevolmente. Nel 1911 avvenne un incidente all’interno di una fabbrica produttrice di camicette femminili a New York , più di cento donne persero la vita.

Tutti sperarono che quell’evento servisse come insegnamento per cambiare la situazione nelle fabbriche. Attualmente, nel 2022, si sono ottenuti molti traguardi ,ma gli incidenti sul posto di lavoro continuano a persistere. Infatti, esistono molte normative che il datore di lavoro deve attuare al fine di tutelare il lavoratore; anche il lavoratore è tenuto ad aggiornarsi continuamente per essere in grado di poter intervenire in caso di necessità. È per questo che gli studenti della classe 5°AD del Liceo Artistico, si sono dedicati ad un approfondimento sulle tecniche principali di primo soccorso. Essere pronti ad ogni situazione senza lasciarsi prendere dal panico è fondamentale. Agire con calma e sangue freddo è molto importante per salvare la propria vita e quella degli altri.Bisogna essere informati sulle possibili situazioni e prevenire alcuni errori che possono mettere

in pericolo. I ragazzi hanno analizzato alcune manovre utili,come: “la respirazione artificiale”, “il massaggio cardiaco” ,“l’arresto di un'emorragia", “metodo Heimlich”, “ metodo Silvester” e molto altro.

Tuttavia di fronte a determinate situazioni bisogna sempre chiamare i soccorsi. Il mondo del lavoro è un settore molto ampio, in continua evoluzione, tutelato dalla Costituzione italiana; nonostante le spiacevoli situazioni, anche la tecnologia che negli ultimi anni sta dominando il settore, fa lavorare l’uomo in sicurezza evitando gli errori , anche perché il lavoro garantisce un’opportunità per il futuro di ogni società.

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“Festival di Scienza e Filosofia”: la riflessione su tempo, luce e mente LEONARDO PASSERI - THOMAS GROTTOLI In seguito alle misure che sono state emanate per gestire la pandemia, la nostra scuola non ha potuto consentire alle classi di svolgere esperienze in presenza come gli anni passati.

Nonostante ciò, per ovviare a tale problema, ha deciso di aderire ad una serie di iniziative online per il liceo scientifico, in particolare il programma Ambasciatori del Festival di Scienza e Filosofia di Foligno. Tale evento, organizzato dall’Associazione Laboratorio di Scienze Sperimentali, va avanti da diversi anni e coinvolge varie scuole in tutta l’Umbria. Ciò rappresenta un’occasione per gli studenti di confrontarsi con intellettuali del mondo accademico e scientifico su tematiche inerenti a diverse discipline. Il progetto al quale gli studenti hanno partecipato prende il nome di “Il Pensiero Scientifico e Letterario”, di durata triennale, con la finalità di promuovere i temi scientifici e filosofici tra i giovani e sostenere la ricerca basata sul metodo scientifico.

Oltre a rappresentare un’opportunità di crescita educativa, il progetto fa anche parte del programma PCTO triennale del liceo scientifico. L’esperienza si è realizzata in sei incontri, tenuti tramite diretta su YouTube, e si incentrava su tre temi chiave, tempo, luce e mente, permettendo la sintesi delle tematiche scientifiche con la filosofia e la letteratura. Alcune personalità coinvolte nel Festival vantano inoltre una certa risonanza a livello nazionale, come è il caso del matematico, logico e divulgatore scientifico Piergiorgio Odifreddi, con il quale gli studenti hanno avuto il piacere di confrontarsi. Non da meno sono stati gli altri ospiti che hanno preso parte all’evento, tra cui Piero Bianucci, scrittore, autore e collaboratore Rai, Eugenio Coccia, fisico e ret-

tore del Gran Sasso Science Institute e la dott.Sa Elena Lorenzi, ricercatrice all’Università degli Studi di Trento. Terminati gli incontri proposti, gli studenti hanno dato il loro contributo, prima con dei lavori di approfondimento sui tre temi trattati e poi producendo dei video, concludendo così questa esperienza.

Gli incontri realizzati, oltre ad averci permesso di fare esperienze PCTO nel rispetto delle norme anti-covid, sono stati un’occasione per crescere e ampliare il nostro bagaglio culturale sia a livello scientifico che a livello letterario.

Matlab e Simulink, le novità informatiche LETIZIA CHIOCCI - LEONARDO FRANCESCHETTI Da quest’anno il Polo Liceale “G. Mazzatinti”, con il professore di fisica e matematica Stefano Fanucci, offre una nuova opportunità agli studenti delle classi del triennio: questi possono partecipare ad un’attività pomeridiana extrascolastica, che permette loro di aggiungere al proprio bagaglio di conoscenze l’utilizzo di software informatici professionali, dedicati alla modellizzazione e alla simulazione matematica. Un esempio sono i programmi “Matlab” e “Simulink”. Si parte da un problema reale, che si tenta di risolvere mediante una modellizzazione matematica: il problema è tradotto in un sistema di equazioni e/o disequazioni che coinvolgono le grandezze caratteristiche, che descrivono la soluzione. Questo modello matematico, a causa della quasi impossibilità di trovare un risultato esatto, diventa un modello numerico, che si basa su dati approssimati. Per risolverlo, si utilizzano determinati algoritmi, tradotti in un linguaggio informatico tramite programmi, come “Matlab/Octave”. L’algoritmo, adoperato nella risoluzione di modelli numerici, è semplicemente una sequenza di istruzioni e comandi, che si susseguono automaticamente da un “inizio” ad una “fine”; questo si può ben rappresentare attraverso un “diagramma di flusso”, in cui i comandi vengono disposti in ordine cronologico, partendo da dati di “input”, inseriti da noi, e terminando con dati di “output”, calcolati dall’algoritmo. Attraverso questi, quindi, si arriva a soluzioni appros-

simate, che dovranno essere confrontate con quelle previste dal modello e, infine, se corrette, validate. Sullo stesso principio si basa il metodo scientifico (deduttivo): dall’ipotesi iniziale si teorizza una legge fisica (modello matematico), si passa ad un'elaborazione dei dati (modello numerico), una risoluzione di quest’ultimi (algoritmo) e infine una confutazione dei risultati dell’esperimento nella realtà pratica (validazione). In maniera simile si procede utilizzando il metodo scientifico nella modalità induttiva: esperimento, dati, costruzione del modello matematico, modello numerico, elaborazione e validazione.

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Tra giornalismo e sport a San Marino ANNA CHIARA BONANNI A conclusione del progetto sulla Comunicazione tenuto dal giornalista professionista Massimo Boccucci nel triennio del Liceo Scientifico Sportivo, gli studenti di tale indirizzo hanno realizzato una due giorni tra San Marino e Rimini.Grazie a lui è stato possibile visitare l’emittente televisiva RTV, incontrare sportivi di alto livello professionale e vedere da vicino gli impianti migliori con i vertici del Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese. All’interno degli studi televisivi di RTV gli studenti sono stati coinvolti nella diretta di una trasmissione radiofonica e nei colorati studi televisivi hanno simulato la lettura delle notizie in un telegiornale. Nel pomeriggio, visitando gli impianti sportivi del Centro Nazionale Olimpico, hanno incontrato il calciatore della Juventus Massimo Bonini, mediano della Juventus di Trapattoni, Manuel Poggiali campione del mondo di motociclismo, Alessandra Perilli e Gian Marco Berti medaglie olimpiche Tokyo 2020 di tiro al piattello. I campioni hanno raccontato la loro storia, comunicando ai ragazzi entusiasmo, motivazione, perseguire i propri sogni, trasmettendo come i valori dello sport diventino valori di vita. Grande emozione inoltre stato dialogare i vertici del Centro nazionale Olimpico che hanno raccontato della perfetta organizzazione degli impianti e l’orgoglio di San Marino di avere tra i suoi abitanti tali atleti.La giornata si è conclusa con una serata danzante in cui gli studenti si sono divertiti molto. Il giorno dopo un programma culturale nella città di Rimini, regina della costa romagnola : dalle antiche vestigia romane dell’antica Ariminum, alla città medioevale dominata dal tempio malatestiano, la bella località romagnola ha mostrato un altro aspetto di sé, artistico culturale e non solo balneare. A conclusione la visita del museo di Fellini, un viaggio nel mondo visionario del famoso regista. Due giorni davvero intensi tra sport e cultura. Soddisfazione piena.

Sergio Barducci racconta Arrigo Sacchi CAROLINA MARIA D’OVIDIO Ancora una volta gli studenti del Liceo Scientifico Sportivo hanno avuto la possibilità di assistere ad un grande evento, molteplice ed educativo: la presentazione del libro “ Arrigo Sacchi: oltre il sogno” di Sergio Barducci. Testimonial dell’evento un grande del calcio italiano :Massimo Agostini, detto il Condor che con Sacchi ha vinto la Coppa Intercontinentale e la Supercoppa Uefa nel 1990. L’incontro si è tenuto presso la Sala Trecentesca del Comune di Gubbio , nella quale i ragazzi sono stati accolti dal sindaco Filippo Mario Stirati che ha presentato i diversi ospiti ( Massimo Boccucci , Massimo Agostini , Sergio Barducci , Roberto Mugavero )e che ha introdotto l’argomento di discussione : il nuovo libro di Sergio Barducci intitolato , Arrigo Sacchi oltre il sogno . Lo scrittore dopo aver passato diverso tempo insieme ad Arrigo ci racconta aneddoti ed eventi della vita di Sacchi, mettendo più e più volte in evidenza la tenacia dell’allenatore. Il libro mette in luce l’aspetto umano e familiare di un grande campione che elargisce consigli di vita pratica ai suoi calciatori. Tutto questo è stato scritto grazie all’ aiuto di Roberto Mugavero, editore di Minerva edizione.

LICEO ARTISTICO IN MOSTRA: TORNANO LE GIORNATE DELL’ARTE Dopo due anni di interruzione, tornano “Le Giornate dell’Arte”, l’evento organizzato dal Liceo Artistico “G. MAZZATINTI” dal 9 all’11 Maggio 2022.

Nei primi due giorni gli studenti hanno raccolto materiale grafico e fotografico su quattro tematiche che vedono la città di Gubbio protagonista nel rapporto con la gente, il lavoro, l’arte contemporanea, la natura.

Gli elaborati sono stati poi esposti in una galleria fotografica; con la premiazione delle tre opere migliori.

Come chiusura una tavola rotonda, con il Sindaco e gli Assessori all’Urbanistica e alla Cultura, il Presidente dell’Università dei Muratori.

Nella prima parte della mattinata, presentazione, da parte del Presidente del Comitato per la vita “Daniele Chianelli”, del progetto di decorazione ceramica di un nuovo ostello per i piccoli pazienti e i loro genitori che accedono alle cure dell’Ospedale S. Maria della Misericordia di Perugia; il progetto verrà realizzato dalle classi del Liceo Artistico.

DIRETTORE RESPONSABILE Luigi Girlanda Coordinatore Fabio Menichini staff dei docenti Adriana Polidori Tiziana Scassellati Lucia Monacelli Maddalena Fagiani Silvia Alunno Giulia Nardelli

REDAZIONE ALUNNI Lucia Antonioli Ferranti, Isabel Giannone, Giulia Stirati, Laura Anastasi, Giovanna Bertazzi, Eleonora Bianchi, Giulia Santi, Giulia Mensa, Elena Minelli, Vincenzo Silvestrucci, Matilde Cosimetti, Francesca Flussi, Caterina Lisarelli, Sofia Mariani, Giorgia Natalini, Gaia Brunetti, Irene Angeletti, Lisa Centovalli, Elisa Bellucci, Maria Ludovica Colaiacovo, Elena Cappannelli, Camilla Pettirossi, Chiara Ghirelli, Martina Bejdo, Lidia Jo D’Agostino, Matilde Brozzi, Hiba Farachè, Sara Zitouni, Miriam Paoletti, Ilaria Fumanti, Martina Cortoni, Anna Ceccarelli, Camilla Miti, Aurora Spatoloni, Anthea Ceccarelli, Letizia Chiocci, Alice Fiorucci, Elena Moscetti, Margherita Barilari, Nicola Bellucci, Diego Marchi, Simone Matteacci, Caterina Varone, Alessia Panfili, Giulia Radicchi, Teresa Sagrafena, INVIO Martina Sannipoli. Andrea Ceccacci, Chiara Gnagni, Thomas Grottoli, Leonardo Giornale scolastico del Polo Liceale "Mazzatinti" di Gubbio al Tribunale di Perugia n. 50/2000 del 14/11/2000 Passeri, Martina Mezzopera. Elisabetta De Gennaro, Michele Bozzalla, IscrizioneTel. +390759273750 - invio@polomazzatinti.net Alessandra Pierantozzi, Elena Ridolfi, Anna Cecchini, Giorgia Finocchiaro, Anna Chiara Bonanni, Elena Mercadini, Chiara Pascolini, Caterina D'Ovidio.