Architecture portfolio - Matteo Grassetto

PORTFOLIO DI LAUREA

UNIVERSITA’ IUAV DI VENEZIA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ARCHITETTURA ANNO ACCADEMICO 2014/2015 MATTEO GRASSETTO MATRICOLA N°276403

IUAV Istituto Universitario di Architettura di Venezia Portflolio di Laurea in Scienze dell’Architettura Autore Matteo Grassetto 276403 Contatti matteo.grassetto@gmail.com Marzo 2016 Immagine di copertina Vista dal basso del Net Center di padova Note legali: Autorizzo il trattamento dei miei dati personali in base all’art. 13 del D. Lgs. 196/2003

CURRICULUM Formazione

Matteo Grassetto

Dal 2005 al 2010 Conseguimento del titolo di maturità presso l’Istituto Tecnico Statale per Geometri “G.B. Belzoni” di Padova con la votazione di 82/100; Dal 2010 al 2011 Primo anno di studi al Corso di Laurea in Ingegneria Civile all’Università di Padova; Dal 2012 a Marzo 2016 Conseguimento del titolo di Laurea in Scienze dell’Architettura presso l’Università IUAV di Venezia con la votazione di 105/110.

Esperienze Giugno - Luglio 2007 Stage presso impresa edile Global Edil srl con sede a Ponte San Nicolò (PD);

Informazioni personali Nato a: Padova

Marzo 2011 - Agosto 2012 Attività lavorativa presso impresa edile Global Edil srl con sede a Ponte San Nicolò (PD);

Data di nascita: 26/08/1991

Settembre 2014 - Novembre 2014 Tirocinio presso lo studio di ingegneria dell’Ing. Elena De Toni con sede a Rubano (PD)

Residente a: Legnaro (PD)

Conoscenze e competenze

Nazionalità: Italiana

Buona conoscenza di Windows OS e base di OS Mac; Buona conoscenza del pacchetto Microsoft Office; Buona conoscenza di programma di disegno vettoriale e grafica quali Autodesk Autocad, Adobe Photoshop, Adobe InDesign.

Buona conoscenza di programmi per la progettazione e la modellazione 3D quali Graphisoft Archicad e Trimble SketchUp. Buona conoscenza dei programmi di renderizzazione quali Artlantis Studio e Maxon Cinema 4D. Conoscenza lingua inglese livello B1

Contatti: matteo.grassetto@gmail.com

ESAMI SOSTENUTI Primo anno

Analisi matematica e geometria

prof. R. Manfrin

Valutazione estimativa del progetto

prof.ssa A. Faggiani

Elementi geometrici della rappresentazione

prof. D. Villa

Architettura del paesaggio

prof. L. Latini

Elementi costruttivi

prof.ssa E. Giacomello

Progettazione 2

prof. S. Rocchetto

Progettazione 1

prof. F. Venezia

Workshop 2

prof. P. Valle

Meccanica strutturale

prof.ssa A. Saetta Disegno digitale

prof. M. Galluzzo

Secondo anno

Terzo anno

Trasporti

prof. S. Nocera

Rilievo strumentale

prof. F. Guerra

Progettazione architettonica e urbana

prof.ssa M. Vanore

Storia dell’architettura

prof.ssa A. Bedon

Lingua Inglese

prof. J. Millerchip

Workshop 2013

prof. P. Lovero

Progettazione urbanistica

prof. S. Munarin Workshop 2015

prof. A. Aymonino

Tipologia e meccanica delle strutture

prof.ssa A. Vanin

Storia della città e del territorio

prof. R. Schofield

Rappresentazione e rilievo dell’architettura

prof. G. D’Acunto

Teoria della progettazione architettonica

prof. R. Bocchi

Istituzioni di urbanistica

prof. L. Latini

Restauro

prof.ssa A. Squassina

Fisica tecnica e tecnica del controllo ambientale

prof. L. Schibuola Storia dell’architettura contemporanea

prof.ssa M. Bonaiti

Esperienze extra-disciplinari

Tirocinio formativo

Ing. E. De Toni

INDICE Strumenti e conoscenze Elementi geometrici della rappresentazione

8

Elementi costruttivi

14

Disegno digitale

18

Rilievo strumentale

22

Rilievo dell’architettura

28

Restauro

36

Progettazione 1

44

Progettazione 2

52

Progettazione architettonica e urbana

62

Workshop 1

76

Workshop 2

80

Applicazione e progettazione

STRUMENTI E CONOSCENZE

INDICE CAPITOLO

Elementi geometrici della rappresentazione

8

Elementi costruttivi

14

Disegno digitale

18

Rilievo strumentale

22

Rilievo dell’architettura

28

ELEMENTI GEOMETRICI DELLA RAPPRESENTAZIONE Prof. Arch.

VILLA Daniele

Il corso si proponeva di trasmettere gli strumenti necessari alla rappresentazione bidimensionale e tridimensionale dell’architettura.

Il corso è iniziato con un approccio molto teorico attraverso delle lezioni in cui venivano spiegati e analizzati i vari metodi di rappresentazione; nella seconda parte invece ha assunto un approccio molto pratico per applicare le tecniche spiegate in precedenza attraverso la produzione di alcuni elaborati.

Il corso ha preso come oggetto di studio il quartiere Weissenhof a Stoccarda, costruito nel 1927 in occasione dell’esposizione organizzata dal Deutscher Werkbund; lo studio si è svolto mediante una prima analisi del quartiere e del suo funzionamento e successivamente uno studio dettagliato di uno degli edifici presenti.

Il mio edificio oggetto di studio è stata l’abitazione progettata dall’architetto belga Victor Bourgeois composto da un piano seminterrato e due fuori terra.

Gli elaborati dovevano essere realizzati a china e costituivano il materiale di discussione d’esame

9

10

Planimetria e alzati quartiere Weissenhof

11 Vista assonometrica del quartiere

Viste prospettiche dei principali edifici del quartiere

Analisi sviluppo quartiere

12

Pianta piano seminterrato e alzati

Piante piano terra e primo e sezioni

Vista assonometrica

Analisi distributiva edificio

13

Analisi sviluppo forma edificio

Vista prospettica interna

Spaccato assonometrico

ELEMENTI COSTRUTTIVI Prof.ssa Arch.

GIACOMELLO Elena

Il corso si concetrava sugli aspetti tecnici della progettazione di un edificio; era diviso in due parti, la prima puramente teorica che insegnava il funzionamento degli edifici e degli elementi di cui sono costituiti, mentre la seconda parte prevedeva l’analisi di un edificio di epoca non recente per comprenderne il funzionamento.

La seconda parte si concludeva con la realizzazione di due elaborati composti da almeno due sezioni ed uno spaccato assonometrico.

Io come edificio oggetto di studio ho scelto la chiesa di S. Michele a Pozzoveggiani in provincia di Padova, risalente al XII secolo, in particolare ho deciso di studiare il funzionamento della copertura; composta da capriate in legno che poggiano sulle murature esterne e attraverso l’utilizzo di terzere e correnti in legno sostengono l’impalcato realizzato in cotto. Esternamente la copertura è protetta da un manto in coppi poggiati su listelli.

Ho deciso di realizzare gli elaborati con la tecnica dell’inchiostro a china, studiando tre sezioni in punti importanti della struttura e di realizzare lo spaccato assonometrico prendendo in cosiderazione metà dell’edificio affinchè si potesse comprendere il funzionamento di tutta la copertura.

L’esame finale consisteva in una verifica dell’appredimento delle nozioni teoriche e nella discussione degli elaborati realizzati.

15

Legenda

16

Sezione del muro

Sezione del tetto

Sezione della capriata

17

Spaccato assonometrico

DISEGNO DIGITALE Prof. Arch.

GALLUZZO Maurizio

Il corso intendeva insegnare le basi della modellazione tridimensionale; si è svolto in due parti; la prima teorica per trasmettere le nozioni elementari riguardo l’ambiente informatico ed il funzionamento dei programmi per il disegno tridimensionale. La seconda parte ha visto lezioni pratiche per insegnare l’utilizzo basilare di alcuni dei principali software di modellazione 3D. Lo studente per l’esame finale doveva produrre un modello tridimensionale di un edificio a scelta e alcune viste tridimensionali.

Io come edificio da riprodurre ho scelto il Net Center di Padova composto da una torre alta 80 metri ad uso misto hotel ed uffici; due edifici adibiti a negozi ed uffici, un ristorante ed una piazza.

Pur trovandomi per la prima volta di fronte ad un software di modellazione tridimensionale, ho deciso di scegliere questo edificio perchè la modellazione 3D mi ha sempre affascinato e mi piaceva la sfida di iniziare da subito con la realizzazione di un modello complesso; questo mi ha anche permesso di apprendere ulteriori tecniche di lavoro non insegnate a lezione.

19

20

21

RILIEVO STRUMENTALE

Gruppo di lavoro - Destro Matteo - Garbin Mayla - Grassetto Matteo

Prof. Arch.

GUERRA Francesco

Questo corso insegnava le varie tecniche di rilievo dell’architettura, dalle più semplici come il metodo della trilaterazione a quelle più complesse e moderne come il laser-scanning e l’utilizzo della nuvola di punti.

Il corso ha affrontato le nozioni teoriche alla base di ogni tecnica, al termine di ognuna era prevista la produzione di un elaborato per mettere in pratica quanto appreso a lezione.

Alla fine del corso era prevista un’esercitazione finale che utilizzava tutte le tecniche oggetto del corso per il rilievo del Ghetto di Venezia.

23

24

hio Ve cc lle

de

lG

he tto

Vista con indicazione degli edifici

Ca

L’obiettivo dell’esercitazione era rilevare tutti gli edifici del ghetto, gli studenti sono stati divisi in gruppi a cui venivano assegnati uno o più edifici.

Al nostro gruppo sono state assegnate le facciate di tre edifici, tra cui la scuola, in Calle del Ghetto Vecchio.

Inizialmente si è resa necessaria una fase di rilievo sul posto con l’utilizzo di cordella metrica, metro laser e macchina fotografica; successivamente con l’utilizzo del software di foto raddrizzamento RDF si sono ottenuti i fotopiani delle facciate.

Sulla base dei fotopiani si sono realizzati i disegni al tratto dei vari edifici che infine sono stati sovrapposti alle ortofoto ricavate dalla nuvola di punti prodotta dal laser-scanning per verificare la congruità del rilievo.

Nuvola di punti

FACCIATA “A�

25 Fotografia e punti di controllo

Coordinate dei punti di controllo estratte dalla nuvola di punti

Fotopiano

Sovrapposizione disegno al tratto e ortofoto

FACCIATA “B�

26 Fotografia e punti di controllo

Fotopiano

Coordinate dei punti di controllo estratte dalla nuvola di punti

Sovrapposizione disegno al tratto e ortofoto

FACCIATA “C�

27 Fotografia e punti di controllo

Coordinate dei punti di controllo estratte dalla nuvola di punti

Fotopiano

Sovrapposizione disegno al tratto e ortofoto

RILIEVO DELL’ARCHITETTURA

Gruppo di lavoro - Andreatta Marco - Destro Matteo - Garbin Mayla - Grassetto Matteo - Veronesi Martina

Prof. Arch.

D’ACUNTO Giuseppe

Il corso aveva lo scopo di insegnare i principali strumenti per il rilievo ed il ridisegno dell’architettura. La lezioni teoriche e pratiche si sono affiancate durante il corso; le nozioni teoriche venivano subito applicate nell’esercitazione che costituiva il materiale di discussione d’esame.

L’oggetto dell’esercitazione era il rilievo e il ridisegno dei padiglioni dei Giardini della Biennale di Venezia; gli studenti sono stati divisi in gruppi e ad ognuno veniva assegnato un padiglione.

Al nostro gruppo è stato assegnato lo studio della storia e dello sviluppo dei giardini.

Sono state prodotte quattro tavole in cui sono esposti: la storia dei Giardini della Biennale, lo studio dello sviluppo cronologico dei padiglioni, il rilievo dei Giardini allo stato attuale, il rilievo delle alberature, lo studio delle variazioni che subiscono le alberature durante l’arco dell’anno.

I risultati del corso verranno pubblicati in un libro a cura del professore e il lavoro del nostro gruppo introdurrà lo studio degli altri gruppi che hanno analizzato i singoli padiglioni.

29

Padiglione della Grecia

Padiglione Israele

Padiglione della Svizzera

Padiglione della Finlandia

Padiglione del Brasile

I Giardini della Biennale di Venezia

Padiglione della Cecoslovacchia

La Biennale di Venezia è una mostra di arte contemporanea dalla storia complessa e ricca di cambiamenti, spesso influenzata dai profondi sconvolgimenti storici che hanno segnato il XX secolo.

Dedicata inizialmente per lo più all’arte di Europa, America Settentrionale e Giappone, la Biennale di Venezia comincia ad assumere una dimensione veramente internazionale a partire dall’edizione del 1993 recependo in maniera sempre più diretta le problematiche legate al tema della globalizzazione e del post-colonialismo.

Teatro di questa esposizione sono i Giardini di Castello che sorgono verso il margine orientale di Venezia.

Questi vantano una storia non trascurabile, precedente la nascita dell’Esposizione, ma a questa, in qualche modo, connessa.

Cronostoria padiglioni

30

Padiglione dell’Ungheria

Padiglione del Belgio

Padiglione Italia

1894 1907 1909 1912 1914 1922 1926 1930 1932 1934 1951 1952 1956 1958 1962 1964 1988 1991 1995

Italia Belgio Ungheria, Germania, Gran Bretagna Francia, Olanda Russia Spagna Cecoslovacchia Stati Uniti Danimarca, Venezia Austria, Grecia Biglietteria Israele, Svizzera Venezuela, Giappone, Finlandia Canada, Uruguay Paesi Nordici Brasile Australia Libreria Corea del Sud

31

Analisi sviluppo cronologico dei padiglioni

32

Planimetria e alzati dei Giardini della Biennale

Planimetria alberature

33

Solstizio d’estate ore 15.00

Solstizio d’estate ore 15.00

Solstizio d’estate ore 15.00

Solstizio d’inverno ore 15.00

Solstizio d’inverno ore 15.00

Solstizio d’inverno ore 15.00

APPLICAZIONE E PROGETTAZIONE

INDICE CAPITOLO

Restauro

36

Progettazione 1

44

Progettazione 2

52

Progettazione architettonica e urbana

62

Workshop 1

76

Workshop 2

80

RESTAURO Gruppo di lavoro - Destro Matteo - Garbin Mayla - Grassetto Matteo

Prof. Arch.

SQUASSINA Angela

Questo corso ha avuto come obiettivo principale quello di dare le conoscenze teoriche per comprendere un edificio antico.

Il corso è stato di carattere teorico con la presentazione di numerosi casi studio per insegnare le conoscenze indispensabili per analizzare un edificio e successivamento realizzare un progetto di restauro.

L’esercitazione consisteva in un percorso composto da un prima fase di conoscenza e analisi dell’edificio attraverso l’utilizzo di strumenti spiegati a lezione ed una seconda fase di individuazione degli obiettivi che il progetto di restauro doveva raggiungere.

L’esame consisteva nella discussione dell’esercitaizone e nella verifica degli argomenti trattati durante le lezioni.

37

38

Campo Santa Mater Domini si trova nel sestiere di Santa Croce, è uno tra i campi più caratteristici di Venezia per regolarità e proporzioni, delimitato da ben conservati edifici tardobizantini e gotici. Al centro del campo si trova il pozzo dal quale la gente attingeva l’acqua della cisterna di raccolta.

La famiglia Zane era una delle più antiche e ricche famiglie di Venezia, come tutte le ricche famiglie avevano varie discendenza infatti a San Stin e San Paternian si possono trovare altri edifici appartenuti alla fmaiglia Zane.

L’edificio è prevalentemente in mattoni a faccia vista con al centro una quadrifora, presenta decorazioni composte da patere e croci, e uno dei pochi tetti sporgenti a Venezia.

Fotopiano della facciata

A seguito dell’analisi delle murature si è potuto constatare che l’edificio ha subito notevoli modificiazioni e stratificazioni nel tempo frutto di ampliamenti dell’edificio, modifiche alla facciata o interventi di restauro parziale.

M2

M3

M4

M5

M1 M6 M7 Analisi e mappatura delle murature

Muratura n°1

Muratura n°2

Muratura in mattoni di dimensioni 24 x 5 x 14 cm, di epoca successiva alla costruzione del blocco centrale.

La tessitura non è rilevabile ma non sembra presentare una regolarità.

Muratura in altinelle di dimensioni 16 x 5 x7,5 cm.

La tessitura non è regolare.

Il giunto è di dimensioni variabili, ribadito a calce e stilato.

Muratura n°5

Tamponamento realizzato con muratura mista, probabilmente come intervento successivo alla costruzione. Sono stai utilizzati mattoni di dimensioni e colori variabili.

Abaco delle murature

Muratura n°3

Muratura n°4

Muratura in altinelle di dimensioni 17 x 5 x 8,5 cm, probabilmente poste in opera nella stessa fase della muratura M2 ma in una fase successiva.

La tessitura presenta alcuni allineamenti in diagonali delle teste.

Il giunto è ribadito a calce, non presenta segni di stilatura ma è stato lisciato a filo.

Muratura in altinelle con caratteristiche simili alla muratura M2, però con una colorazione del laterizio più chiaro.

Muratura n°6

Muratura n°7

Muratura in mattoni 23 x 5 x 12, probabilmente mattoni del XII-XIII secolo.

Muratura in mattoni 25 x 5,5 x 12,5 cm, di fattura industriale, probabilmente realizzata durante dei lavori di restauro.

Presenta giunto irregolare e mancante completamente in più punti.

Presenta un giunto regolare di spessore 1 cm in malta cementizia lisicato a filo.

La tessitura è regolare con mattoni di testa alternati a mattoni di fascia, sfalsati verticalmente.

39

40

Analisi stratigrafica delle superfici

Analisi stratigrafica dei bordi

Cronologia

Fase n°1

•

La prima fase risale al XII secolo con la costru zione della parte bassa del corpo centrale.

•

La seconda fase vede il completamento della porzione centrale dell’edificio.

•

Nella terza fase avviene la costruzione della parte destra dell’edificio, probabilmente in tempi diversi, ma di cui non risulta segni evidenti di bordi d’attesa.

Nella quarta fase (XVI secolo) viene costruita la parte sinistra dell’edificio.

Fase n°2

• • • Fase n°3

Fase n°4

Fase n°5

Fase n°6

Fase n°7

Fase n°8

Cronologia fasi costruttive

Nella quinta fase vegono realizzate le finestre nella parte destra. SI ha inoltre la modifica dei camini.

Nella sesta fase viene murata la finestra quadrata posta in alto a destra.

•

Nella settima fase viene intonacata la parte basse dell’edificio con intonaco cementizio.

•

Nell’ottava fase viene sostituita la muratura nella parte destra dell’edificio., forse in un restauro avvenuto nel XX secolo.

41

42

Analisi dei fenomeni di degrado

Il progetto di Restauro è il risultato di uno studio d’insieme del complesso di Cà Zane, di una lettura delle fasi storiche dell’edificio, di un’attenta analisi dei fenomeni di degrado presenti, oltre che dell’individuazione delle problematiche di dissesto strutturale. Al restauro non è delegato solo la funzione di conservare l’immagine, l’aspetto visivo, ma anche di conservare e trasmettere le informazioni tecniche e culturali codificate nel bene culturale oggetto di intervento. In relazione all’atteggiamento adottato rispetto alla conservazione della materia originale, gli orientamenti teorici che stanno, al giorno d’oggi, alla base della prassi del restauro in Italia confluiscono in tre tendenze: il restauro critico che propone il progetto di restauro come una “lettura” del manufatto, da conservare nella sua stratificazione storica, tra immagine e materia, nella forma in cui ci è pervenuto. L’intervento tende a conservare il massimo di informazioni contenute nel bene, operando però una scelta per identificare i valori; il restauro di ripristino che promuove il completamento di alcune parti mancanti di un manufatto o la trasformazione di alcuni elementi, allo scopo di ricostituire una forma ideale del manufatto, esistita o supposta di esser esistita, nel passato. Uno dei limiti di tale corrente di pensiero è l’arbitrarietà delle scelte progettuali in quanto le fonti iconografiche a cui si attinge sono relative e imprecise. Ad un altro livello interpretativo, si potrebbe dire che tale approccio è un tentativo di abolire il tempo trascorso e l’evoluzione dell’opera; il restauro puramente conservativo che prevede la rigorosa conservazione del manufatto nella completezza delle sue stratificazioni e le conservazione della patina, come segno della trasformazione della materia nel tempo.

Alla luce di quanto sopra esplicato, la nostra intenzione è quella di operare un restauro conservativo, che presuppone la trasmissione al futuro delle informazioni ivi codificate e implica anche la conservazione nella maggior misura possibile, del sistema costruttivo e del concetto strutturale originale, degli schemi statici originali. Il recupero conservativo, è infatti, l’insieme di tutti quegli interventi in grado di mantenere i connotati storici, simbolici, tipologici e materici di un edificio, con l’obiettivo di mantenere la funzionalità di utilizzo del medesimo. Il nostro intento è quello di mettere al centro dei criteri di scelta delle varie tecniche di intervento il raggiungimento di un equilibrio tra la necessità di innovazione e di adeguamento e la volontà di conservazione. Riteniamo, pertanto, necessario se non doveroso trasmettere e valorizzare le particolarità dell’edificio in questione in quanto sono presenti diversi ordini di finestre e di mattoni.

Ne deduciamo, quindi, che la realizzazione del manufatto è stata eseguita in epoche differenti e questa eterogeneità riteniamo vada esaltata.

Tecniche di intervento

Ipotesi edificio post-intervento di restauro

43

PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1

Questo corso permetteva di affrontare la prima esperienza di progettazione architettonica e delle problematiche che ne derivano.

Il corso prevedeva la progettazione di un’abitazione singola, ipotizzando lo spostamento della casa Muuratsalo di Alvar Aalto e la ricollocazione sopra la Grotta del Mitreo situata in Friuli Venezia Giulia.

Si doveva inoltre progettare un sistema basamentale abitabile su cui poggiare la casa, progettare un sistema di collegamento che portasse dall’abitazione all’interno della grotta e riprogettare il sistema d’ingresso all’abitazione.

Dopo alcune lezioni teoriche il corso ha assunto una forma esclusivamente pratica.

Prof. Arch.

VENEZIA Francesco

Il mio progetto consisteva nella realizzazione di un basamento composto da due stanze che dessero sensazioni opposte, una corta e alta mentre l’altra bassa e lunga; la seconda inoltre terminava in un affaccio verso il Golfo di Trieste.

Il collegamento con la grotta invece era composto da un percorso in discesa esterno che ruotava attorno alla casa.

45

46

Planimetria

47

Pianta piano terra

48

Planimetria e alzati quartiere Weissenhof

Sezione A-A

Sezione C-C

49

Dettaglio costruttivo muro esterno basamento

50

Sezione B-B

Dettaglio costruttivo fascia marcapiano

Prospetto Nord-Ovest

Dettaglio tessitura facciata e fascia marcapiano

Prospetto Sud-Est

51

Prospetto Sud-Ovest

Prospetto Nord-Est

PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2 Prof. Arch.

ROCCHETTO Stefano

Il corso della durata di un anno è stato diviso in una prima parte con lezioni teoriche in cui vengono presentati casi studio e in cui è stata richiesta la produzione di un’esercitazione di analisi di un edificio.

Nel secondo semestre invece si è affrontava la progettazione di un edificio per appartamenti.

L’area di progetto scelta è sita a Padova, in Via San fermo, di fianco alla Porta Molino, una delle porte della prima cerchia muraria della città risalente al XII secolo.

Si è presa in grande considerazione l’esposizione a nord, in quanto è l’unica che permette di creare viste sugli edifici limitrofi e sulla chiesa della Madonna del Carmine. Il progetto occupa l’intero lotto a disposizione continuando il portico degli adiacenti.

Il progetto si compone di un unico corpo di fabbrica con un grande vano scala centrale addossato alla parete cieca a est illuminato dall’alto da grande lucernario.

Gli alloggi formano in pianta una C attorno al vano scala; al piano terra si trova un bar rivolto verso Via San fermo e verso Porta Molino; ci sono alloggi di quattro dimensioni diverse 45 mq, 65 mq, 85 mq e 110 mq. Al terzo piano si trova l’alloggio di lusso, che prevede due ingressi, uno alla zona giorno e uno direttamente alla zona notte; la zona giorno è affacciata sulla vista più prestigiosa.

Per dare la possibilità di godersi al meglio la vista, si è deciso di realizzare uno sbalzo nel lato nord-est che va a formare due grandi terrazze, una al secondo e una al terzo piano; ed un aggetto ancora più evidente nel lato nord-ovest in prossimità del muro antico, con le pareti interamente vetrate.

Per il prospetto sud si è prestata particolare attenzione nel continuare il ritmo imposto dagli edifici di Via San Fermo, che prevede un portico con ai piani superiori due apertura per ogni arcata.

53

ATTACCO A TERRA

54

Pianta piano primo

55

Prospetto Nord

Pianta piano secondo

56

Prospetto Sud

Pianta piano terzo

57

Pianta copertura

+14,28

58

GSEducationalVersion

Schemi distributivi

Piano Terra

Piano Primo

Piano Secondo

Piano Terzo

59

60

Progetto alloggio di lusso, pianta e prospetti interni

Pianta primo solaio

61 61

Pianta terzo solaio Soletta in cls Struttura in acciaio

Sezione costruttiva

PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA

Gruppo di lavoro - Destro Matteo - Garbin Mayla - Grassetto Matteo

Prof. Arch.

VANORE Margherita

Il corso della durata di un anno si è svolto affiancando al lavoro pratico lezioni teoriche con la presentazioni di casi studio e argomenti di riflessione.

L’oggetto del corso riguarda la realizzazione di un progetto prima a scala urbana e poi architettonica nella città di Ostia.

Nel primo semestre si è progettato il masterplan dell’area e successivamente nel secondo semestre sono stati progettati gli edifici da inserirvi.

Il nostro masterplan propone di realizzare un collegamento tra il mare ed Ostia Antica mediante un percorso ciclo-pedonale all’interno di un parco. Il percorso incrocia i canali di bonifica che diventano parte integrante del parco per ricordare che Ostia sorge su un terreno di bonifica e richiamare le grandi opere di bonifica realizzate nel secolo scorso.

Quando il parco giunge in prossimità di Ostia fa va da mediazione tra la città ed il Tevere, il sistema di percorsi secondari si adatta alla città e ne riprende la maglia. Il percorso principale crea anche un limite allo sviluppo della città per preservare la zona naturale attorno al Tevere. Il masterplan prevede la realizzazione di un’area che svolga la funzione di mediazione e collegamento tra la città ed il parco; quest’area è divisa in tre zone: residenziale-commerciale, sportiva e culturale con una serra delle biodiversità e dei parterre esterni.

Inoltre è stata progettata anche una scuola da insediare in un lotto all’interno della città di Ostia e collegata al parco attraverso un percorso verde.

63

MASTERPLAN

64

PLANIVOLUMETRICO

65

66

Piante piani primo, secondo e terzo - Sezione A-A

Pianta piano quarto - Sezione B-B

67

Pianta piani quinto, sesto e settimo - Sezione C-C

Viste edifici residenziali

68

Tipologia n째1 45 mq

Sezione costruttiva edifici residenziali

Tipologia n째2 70 mq

Schemi funzionali e distributivi edificio a torre

Tipologia n째3 85 mq

Tipologia n째4 125 mq

69

Piante piani dal primo al sesto - Sezione A-A

Piante piani dal settimo al dodicesimo - Prospetto Est

Piante piano diciannovesimo e copertura

70

Piante piani dal tredicesimo al diciottesimo - Prospetto Nord

Viste edificio a torre

71

Sezione costruttiva edificio a torre

72

Pianta piano terra - Sezione A-A - Prospetto Ovest

Pianta piano primo - Sezione C-C - Sezione B-B - Prospetto Est

73

Sezione costruttiva edificio scolastico

74

Viste edificio scolastico

Modelli edificio scolastico

75

Modelli zona residenziale

WORKSHOP 1 Gruppo di lavoro - Destro Matteo - Garbin Mayla - Grassetto Matteo

Prof. Arch.

LOVERO Pasquale

L’oggetto del workshop era la progettazione di due edifici in un’area ad oggi abbandonata a Mestre.

L’edificio principale si affaccia su Via Fratelli Bandiera, ha pianta rettangolare e due corpi scala; è adibito a negozi al piano terra, uffici al primo piano e quattro piani di appartamenti di tipologie differenti.

Il secondo edificio presenta la possibilità insediativa per due attività artigianali in quanto è composto da laboratori al piano terra e l’abitazione per l’artigiano al primo piano.

Tra i due edifici si trova uno spazio con parcheggi e aree verdi; gli edifici sono inoltre collegati da una pista ciclabile.

Il corso di è svolto con revisioni giornaliere, i progetti di studio dovevano essere realizzati a mano, è stato concesso l’uso del computer solo per le tavole finali.

77

78

Sezioni e prospetti edificio principale

Piante edificio principale

Piante, sezioni e prospetti edificio abitazione-laboratorio artigianale

Planimetria

Vista assonometrica

79

WORKSHOP 2 Gruppo di lavoro - Boaria Elena - Boveri Federica - Destro Matteo - Ferrarin Erica

- Garbin Mayla - Grassetto Matteo - Griso Martina - Ongaro Valentina

Prof. Arch.

VALLE Pietro

- Sanvido Edoardo - Scarpa Andrea - Temellin Paolo

L’obiettivo del workshop era la progettazione di un nuovo sistema insediativo autosufficiente in un’area parzialmente abbandonata a Mestre.

L’idea alla base del progetto prevedeva di utilizzare gli scarti delle lavorazione della ditta sul sito per produrre energia e ottenere acqua potabile attraverso la depurazione e la desalinizzazione ad un costo inferiore rispetto agli attuali metodi utilizzati per ottenere l’acqua.

L’intero complesso poggiava su delle vasche che servivano al processo di ottenimento dell’acqua, sopra di queste si trova una piastra adibita a uffici che le collega e che si pone come basamento per gli edifici residenziali.

Al piano terra ci sono negozi, uffici, parcheggi e servizi.

Il corso di è svolto con revisioni giornaliere, per l’esame veniva richiesta la presentazione di una tavola e di un plastico.

81

82

Masterplan

83

Diagrammi

Viste prospettiche

Schema disposizione funzioni

PORTFOLIO DI LAUREA

UNIVERSITA’ IUAV DI VENEZIA MATTEO GRASSETTO Grazie.