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222 Guillaume le Blanc relazione capovolta con la verità. La verità della malattia è nota al medico, mentre è ignorata dal malato ed è ignorata poiché il medico se la tiene per sé, non giudicando necessario comunicargliela. Diverse sono le ragioni di questo difetto di comunicazione. Una riguarda la natura del potere medico. Il medico, padre di famiglia, conosce quel che è bene per il figlio (il paziente), quel che per il suo bene gli può essere comunicato e quel che non può esserlo. Il contratto terapeutico, all’origine del mito della clinica, si basa su un’appropriazione della verità della malattia da parte del medico, contro la quale i malati, o i collettivi di malati come soggetti delle pratiche mediche, si sono ribellati. L’altra ragione riguarda la natura cosiddetta vergognosa di questa malattia, identificata, all’inizio, con l’omosessualità, «un cancro gay, sarebbe troppo bello»15, freddura che ironizzerebbe sull’inscrizione della perversione nella natura, che assumerebbe la forma di disfunzione genetica cellulare. La realtà è che l’apparizione dell’Aids riguarda la dissimmetria paziente/medico nel rapporto con la verità. E quel che è da discutere è proprio questa appropriazione della volontà di verità da parte del medico e l’elusione del malato. I collettivi come Act Up o Aides criticarono l’esclusività di una verità non condivisa. Nella conferenza alla Société française de Philosophie nel 1978, Qu’est-ce que la critique?, Foucault scrive che «la critica è il movimento attraverso il quale il soggetto si riconosce il diritto di interrogare la verità nei suoi effetti di potere e il potere nei suoi discorsi di verità»16. Così definita, la critica è l’atto di interrogare il potere della verità e la verità del potere, circoscrivendone gli effetti in rapporto alla condotta dei soggetti che queste due economie della verità e del potere implicano. Occorre ricordare che l’importanza della critica deriva proprio dalla sua capacità di interrompere o di contestare la relazione apparentemente organica tra verità e potere. Il diritto dei malati a disporre della verità della loro malattia è stato uno degli obiettivi della creazione di Aides. Questa politicizzazione del diritto alla verità da parte dei malati si accompagna a una importante posta in gioco etica: la persona affetta da Aids non è la sua malattia. Si opera una disidentificazione di sé nel momento in cui si è esposti al rischio della potente identificazione del malato con la sua malattia. La portata critica dei collettivi come Aides proviene dal fatto che il diritto del Ivi, p. 92. M. Foucault, Qu’est-ce que la critique?, in Qu’est-ce que la critique? suivi de La culture de soi, Vrin, Paris 2015, p. 39; trad. it. Illuminismo e critica, Donzelli, Roma 1997, p. 40. 15 16


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