Massena 20 giugno 2019

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MARZO 2019 online

MASSENA20 Rivista mensile a cura dell’Ufficio Stampa dell’Ascom di Torino e Provincia

ZTL: STOP ALLE TRATTATIVE (pag. 2)

NUOVI DEHORS O NIENTE DEHORS (pag. 5)

LAVORO: QUOTA 100 E REDDITO DI CITTADINANZA (pag. 8)

NOTIZIE DAL MONDO DEL COMMERCIO (pag. 17 )

ZTL E DEHOR

LE GRANDI OMBRE SUL CENTRO DI TORINO

HACCP: PANE NUOVE NORMATIVE (pag. 37)


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MARIA LUISA COPPA: “ZTL STOP ALLE TRATTATIVE!”

prima pagina

Maria Luisa Coppa: “ZTL stop alle trattative!” Il punto sul piano di azione di Ascom Torino contro il provvedimento del Comune sulla nuova ZTL in tre domande alla presidente Maria Luisa Coppa. Presidente Maria Luisa Coppa a che punto è la trattativa fra l’Amministrazione Comunale e le associazioni di categoria? “Siamo ad un punto di forte rottura! Dopo l’ultimo tentativo di dialogo, l’assessore Lapietra ha dimostrato tutta la sua indisponibilità ad accogliere nessuno dei punti da noi più volte proposti. Con una prassi molto discutibile il Comune ha annunciato a giornali e tv le cosiddette linee guide di un progetto di revisione dell’attuale ZTL senza prima convocare un tavolo ufficiale di confronto con il mondo dell’impresa, del commercio dei professionisti e con le Associazioni che li rappresentano, per raccogliere le esigenze di un pezzo importante della Città che vive e lavora nel Centro storico. Prima ancora di contestare il contenuto non riconosciamo il metodo con il quale si è giunti alla delibera, anche se solo di indirizzo. Presidente entriamo nel merito dei punti cruciali… “A parte il metodo, credo che tutta l’impostazione del progetto sia da rivedere: mi sembra che alla base ci sia una forte motivazione ideologica che prevede la chiusura totale del Centro storico alle auto.

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ZTL STOP ALLE TRATTATIVE

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NUOVI DEHORS O NIENTE DEHORS

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REDDITO DI CITTADINANZA

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CORRISPETTIVI TELEMATICI

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ATTUALITA’

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NOTIZIE DALLE AREE

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CREDITO

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H.A.C.C.P.

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DALLA PROVINCIA

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prima pagina

MARIA LUISA COPPA: “ZTL STOP ALLE TRATTATIVE!”

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Lo chiamano “Torino Centro Aperto” ma in realtà il Centro sarà ancora meno accessibile. Avevamo chiesto di stabilire nuovi perimetri dell’area a traffico limitato, di rapportare l’ingresso alla sola regolarizzazione della sosta, di investire risorse per sostenere le imprese del Centro ma le nostre proposte, per mitigare la misura, sono puntualmente state ignorate. In extremis avevamo lanciato un ultimo appello affinché la Giunta convocasse un tavolo con le associazioni di categoria prima di votare il provvedimento. Parole vane perché invece la delibera è stata approvata. Ora dobbiamo impedire che la misura trovi attuazione danneggiando il fragile equilibrio economico dell’area centrale di Torino e non solo. Quali sono le sue preoccupazioni? “La delibera propone innanzitutto un cambiamento di orari: se la Ztl attuale prevede che tra le 7,30 e le 10,30 solo i mezzi dotati di permesso possono circolare, in futuro l’orario si estenderà dalle 7,30 alle 19,30. Ma le modalità di accesso non sono chiare. Nonostante si affermi il principio, teoricamente condivisibile, “più inquini più paghi” temiamo che l’applicazione di questo criterio avverrà senza

tenere conto delle reali difficoltà in cui si muovono le nostre imprese a causa della contrazione dei consumi, della desertificazione del Centro Storico, del caro affitti, nè delle esigenze di imprese, professionisti, clienti che si recano in Centro per lavorare, consegnare merci, svolgere attività di servizio e fare acquisti. Condividiamo le esigenze di rispetto ambientale ma crediamo che possano essere conciliate con quelle di rivitalizzazione dell’area centrale. Se a ciò aggiungiamo il nuovo regolamento sui dehors, la perdita di grandi eventi e l’assenza di importanti appuntamenti culturali, lo scenario è quello di un Centro che rischia di perdere la sua attrattività. Per queste ragioni, dopo aver cercato in tutti i modi una mediazione, nei prossimi giorni ci mobiliteremo a fianco delle nostre Associazioni di via per dare un segnale forte a questa Giunta. Noi pretendiamo un grande progetto di riqualificazione e miglioramento della qualità e vivibilità complessiva del Centro anziché un ennesimo provvedimento teso esclusivamente a fare cassa”.


attualitĂ


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dehors prima pagina

NUOVI DEHORS O NIENTE DEHORS

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Con la nuova regolamentazione annunciata dal Comune e il cui iter di approvazione è iniziato, i modelli ammessi nella città di Torino saranno solo di due tipi: il più classico composto solo da sedie, tavoli e ombrelloni, oppure il più strutturato, un padiglione chiuso su quattro lati. Questa suddivisione in due tipologie, però, porta con sé alcune conseguenze. Se da un lato, chi opterà per sedie e tavoli, che però presentano delle evidenti limitazioni stagionali e ambientali sarà agevolato, anche per quanto riguarda i prezzi; dall’altro lato, chi invece dovrà optare per i padiglioni dovrà far fronte a diversi problemi che possiamo così suddividere in due capitoli. Il primo problema riguarda la possibilità di posizionamento del dehors nella specifica area del centro storico la cosiddetta “zona aulica”. Nelle vie e nelle piazze all’interno di questo perimetro, non sarà permesso alcun tipo di dehors al di là di quelli della formula più semplice con solo sedie e tavolini. Anche i locali che già utilizzavano strutture di dehors coperti o semicoperti dovranno obbligatoriamente rinunciarvi e retrocedere

all’utilizzo di sedie e tavolini; facendo anche a meno, quindi, della possibilità di sfruttare lo spazio esterno anche d’inverno. Per l’area interclusa ai padiglioni, sembra delimitata dalla Sovrintendenza, noi abbiamo richiesto a gran voce una rivisitazione dell’area e specifiche deroghe al fine di evitare che gli operatori non abbiano alternative all’eliminazione tout court dei dehors. Tra l’altro si stanno anche individuando altre zone della città i cui vincoli urbanistici impediranno la collocazione dei padiglioni. Questo non è avvenuto e probabilmente più di 140 esercenti del Centro storico dovranno chiudere i loro spazi interni. L’unica concessione che la Soprintendenza ha fatto è stata a cinque piazze auliche che potranno, invece, utilizzare padiglioni più articolati: Solferino, IV Marzo, Paleocapa, Lagrange ed Emanuele Filiberto.


6 NUOVI DEHORS O NIENTE DEHORS?

dehors prima pagina

Siamo all’assurdo, nelle piazze già pedonalizzate dove quindi anche i dehors con solo sedie e tavoli andrebbe bene si possono mettere i padiglioni mentre sono vietati in quelle zone del centro dove invece sarebbero più essenziali.

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Noi abbiamo cercato il dialogo con l’amministrazione per farle cambiare posizione, per evitare che questi operatori non abbiano alternativa. Questo non è avvenuto e siamo al punto in cui, probabilmente, 140 o più servizi del centro storico dovranno chiudere i loro spazi esterni. Ora, dunque, si aprirà un dibattito pubblico e il regolamento farà il suo iter. Noi faremo le nostre osservazioni, ma se la Soprintendenza non si smuove i commercianti non potranno far altro che rinunciare ai dehors. Claudio Ferraro Direttore Epat Torino


formazione


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lavoro

IL DECRETO LEGGE SU REDDITO DI CITTADINANZA E QUOTA 100 carico del datore di lavoro e del lavoratore assunto per le mensilità incentivate, con esclusione dei premi e contributi dovuti all'INAIL. Nel caso di licenziamento del beneficiario di Rdc, il datore di lavoro è tenuto alla restituzione dell'incentivo fruito maggiorato delle sanzioni civili salvo che il licenziamento avvenga per giusta causa o per giustificato motivo. Ai fini del riconoscimento delle agevolazioni, il datore di lavoro deve realizzare un incremento occupazionale netto rispetto al numero di dipendenti assunti a tempo indeterminato. Ai beneficiari del Rdc, invece, che avviano un’attività lavorativa autonoma o d’impresa individuale o una società cooperativa entro i primi dodici mesi di fruizione del Rdc, è riconosciuto in un'unica soluzione un beneficio addizionale pari a sei mensilità del Rdc, nei limiti di 780 euro mensili. personalizzato individuato dai servizi competenti e finalizzato all’inclusione sociale e all’inserimento nel mercato del lavoro.

In particolare, il beneficiario dovrà sottoscrivere il Patto per il Lavoro, partecipare alle specifiche iniziative formative previste e non potrà rifiutare le offerte di lavoro proposte dai Centri per l’impiego in base a specifici requisiti di distanza e di durata del periodo di disoccupazione. Sono previsti incentivi per le imprese che assumono i beneficiari di RdC a tempo pieno e indeterminato sotto forma di esoneri contributivi; in particolare, al datore di lavoro che comunica all’apposita piattaforma digitale pubblica la disponibilità di posti vacanti e, successivamente, assuma a tempo pieno e indeterminato soggetti beneficiari del Rdc, è riconosciuto un esonero contributivo per una durata pari alla differenza fra i 18 mesi e il numero di mesi di percezione del reddito, per un importo mensile non superiore a 780 euro e per almeno 5 mesi. L'importo massimo di beneficio mensile non può comunque eccedere l'ammontare totale dei contributi previdenziali e assistenziali a


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lavoro

IL DECRETO LEGGE SU REDDITO DI CITTADINANZA E QUOTA 100

carico del datore di lavoro e del lavoratore assunto per le mensilità incentivate, con esclusione dei premi e contributi dovuti all'INAIL. Nel caso di licenziamento del beneficiario di Rdc, il datore di lavoro è tenuto alla restituzione dell'incentivo fruito maggiorato delle sanzioni civili salvo che il licenziamento avvenga per giusta causa o per giustificato motivo. Ai fini del riconoscimento delle agevolazioni, il datore di lavoro deve realizzare un incremento occupazionale netto rispetto al numero di dipendenti assunti a tempo indeterminato. Ai beneficiari del Rdc, invece, che avviano un’attività lavorativa autonoma o d’impresa individuale o una società cooperativa entro i primi dodici mesi di fruizione del Rdc, è riconosciuto in un'unica soluzione un beneficio addizionale pari a sei mensilità del Rdc, nei limiti di 780 euro mensili. Pensione Quota 100 Il provvedimento inserisce in via sperimentale per il triennio 2019/2021, in aggiunta rispetto alla normativa in essere, la possibilità di pensionamento anticipato al raggiungimento della cosiddetta “quota 100” per i lavoratori con almeno 62 anni di età e 38 di contribuzione.

Non si tengono in considerazione casi in cui si raggiunge la quota complessiva 100 ma in mancanza di uno dei due limiti minimi (62 e 38), ad esempio non si raggiunge il requisito con 61 + 39 oppure 63 + 37 ecc… Pur essendo legata al triennio in oggetto, chi conseguirà il diritto entro il 31 dicembre 2021 potrà in ogni caso esercitarlo anche successivamente alla suddetta data. I lavoratori che abbiano maturato i requisiti necessari all’accesso al pensionamento con “quota 100” entro il 31/12/2018 conseguono il diritto al relativo trattamento pensionistico dal 1° aprile 2019, mentre, coloro i quali maturino i requisiti dal 1° gennaio 2019, accederanno al trattamento decorsi tre mesi dal momento di detta maturazione. La pensione quota 100 non è cumulabile, a far data dal primo giorno di decorrenza della pensione e fino alla maturazione dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia, con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui.


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lavoro

IL DECRETO LEGGE SU REDDITO DI CITTADINANZA E QUOTA 100

Opzione donna Torna l’opzione donna che offre alle lavoratrici dipendenti e autonome la possibilità di andare in pensione anticipata prima dei canali ordinari purchè: abbiano maturato al 31 dicembre 2018 almeno 35 anni di contribuzione; siano in possesso di almeno 58 anni di età se dipendenti o 59 se autonome. Ai predetti requisiti non si applica la speranza di vita, per cui, una volta accertata la maturazione dei 35 anni di contribuzione al 31 dicembre 2018, il compimento del requisito anagrafico permetterà di fare domanda di pensione. Lavoratori precoci Viene escluso l’adeguamento alla speranza di vita, per il periodo dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2026, per i lavoratori precoci (con inizio dell’attività lavorativa prima dei 19 anni) che conseguono quindi il trattamento a tre mesi dalla maturazione dei requisiti pensionistici (41 anni di contributi).

Pensione anticipata Fino al 31 dicembre 2026 la pensione anticipata potrà essere conseguita “congelando” i requisiti in vigore sino al 31 dicembre 2018 e cioè: 41 anni e 10 mesi per le donne; 42 anni e 10 mesi per gli uomini. In pratica vengono “saltati” gli 11 mesi di incremento che si sarebbero verificati (in base alle attuali stime di crescita della speranza di vita) Facoltà di riscatto periodi non coperti da contribuzione Per il triennio 2019/2021 è introdotta la possibilità, per i lavoratori non già titolari di pensione che hanno contributi dopo il 31.12.1995, di riscattare anche parzialmente periodi contributivi non coperti in quanto non sussistente l’obbligo, compresi fra il primo e l’ultimo accredito contributivo. Possono essere al massimo riscattati 5 anni anche non continuativi. Carlo Alberto Carpignano Direttore Ascom Confcommercio Torino


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TRA POCHI MESI SCATTA L’OBBLIGO DEI CORRISPETTIVI TELEMATICI

fiscale

Cosa c’è da sapere

Abbiamo appena superato lo shock generato dall’entrata in vigore dalla Fattura Elettronica e già all’orizzonte si profila una nuova piccola rivoluzione per il commercio al dettaglio. Per effetto di quanto stabilito dal D.L. 119/2018, a partire dal 1° luglio 2019, per i contribuenti con volume di affari superiore a 400.000 euro è prevista l’entrata in vigore dell’obbligo di inviare i corrispettivi telematicamente, per gli altri contribuenti che non superano questo fatturato l’obbligo scatterà dal 1° gennaio 2020. Con riferimento alla prima ipotesi, si fa presente che è necessario verificare il volume d’affari al 31.12.2018, emergente dal modello Iva 2019 che verrà presentato nei prossimi giorni, è quindi importante che le aziende verifichino se, e quando saranno soggette a questo nuovo adempimento. Dal punto di vista soggettivo, l’articolo 17 D.L. 119/2018 rinvia alla pubblicazione di un Decreto ministeriale per le ipotesi di esonero da questo adempimento, sulla base di due parametri: 1. la tipologia di attività svolta dai soggetti passivi; 2. il luogo di esercizio dell’attività, in considerazione del fatto che in alcune zone d’Italia la rete internet potrebbe non essere disponibile.

Dal punto di vista procedurale, l’adempimento di tale obbligo presuppone la dotazione, in capo agli esercenti attività al dettaglio dei c.d. “registratori telematici”, già sottoposti a specifica regolamentazione con il Provvedimento dell’Agenzia delle entrate n. 182017 del 28.10.2016; o di nuovi strumenti, individuati successivamente dall’Agenzia delle entrate, come ad esempio un portale web dedicato. Così come previsto per la fattura elettronica, si dovrà procedere all’invio telematico dei corrispettivi in formato XML, nonché alla relativa conservazione del medesimo file XML trasmesso. In caso di scarto del file XML dei corrispettivi elettronici, l’esercente avrà 5 giorni per trasmettere nuovamente il file corretto al Sistema di Interscambio. Dal punto di vista sostanziale, a partire dall’1.1.2020 tale obbligo – con riferimento all’invio telematico dei corrispettivi - è accompagnato dall’abrogazione della tenuta del registro dei corrispettivi.


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fiscale

TRA POCHI MESI SCATTA L’OBBLIGO DEI CORRISPETTIVI TELEMATICI Cosa c’è da sapere

Per i soggetti esercenti tali attività, dall’1.7.2019 o dall’1.1.2020, le modalità di certificazione dell’operazione, salvi i casi di esonero, saranno: 1. l’emissione della fattura in formato elettronico; 2. l’emissione dello scontrino fiscale, con trasmissione del dato in modalità telematica. Tale disposizione rende perciò urgente per tutti i commercianti al dettaglio e più in generale per le aziende che registrano i corrispettivi, di attrezzarsi per tempo con registratori di cassa o altri strumenti software adeguati a mettersi in regola con le nuove normative. A questo proposito ricordiamo che l’ultima legge di bilancio ha previsto dei crediti di imposta per l’acquisto/adattamento di registratori di cassa predisposti per l’invio telematico dei corrispettivi. Il contributo, previsto per il 2019-2020, è pari al 50% della spesa sostenuta per un massimo di € 250 in caso di acquisto / € 50 in caso di adattamento,

per ogni strumento, ora è concesso sotto forma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione nel mod. F24; l’utilizzo del credito in esame è consentito a decorrere dalla prima liquidazione IVA periodica successiva al mese in cui è stata annotata la fattura d’acquisto / adattamento ed è stato pagato, con modalità tracciate, il relativo corrispettivo.


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SCADENZIARIO FISCALE MARZO 2019

Giovedì 07 marzo 2019 INVIO CU 2019 ORDINARIA termine per l’invio telematico all’Agenzia delle Entrate della CU 2019 ordinaria

fiscale

Martedì 12 marzo 2019 INVIO CORRETTIVO CU 2019 ORDINARIA a seguito di errato invio delle Certificazioni, è possibile effettuare la trasmissione delle CU correttive, senza incorrere in sanzioni Lunedì 18 marzo 2019 RITENUTE Versamento ritenute su redditi da lavoro dipendente e assimilati, lavoro autonomo, provvigioni, corrispettivi per contratti d'appalto nei confronti dei condomini nonché sull’ammontare dei canoni/corrispettivi relativi ai contratti di locazione breve (mese precedente) ADDIZIONALI Versamento addizionali regionali/comunali su redditi da lavoro dipendente del mese precedente IVA LIQUIDAZIONE MENSILE Liquidazione nonché versamento dell’imposta eventualmente a debito relativa al mese precedente IVA - saldo Versamento imposta a saldo dichiarazione anno precedente IMPOSTA SUGLI INTRATTENIMENTI Termine per il versamento dell’imposta sugli intrattenimenti del mese precedente CONTRIBUTI INPS MENSILI Versamento all'INPS da parte dei datori di lavoro dei contributi previdenziali a favore della generalità dei lavoratori dipendenti, relativi alle retribuzioni maturate nel mese precedente CONTRIBUTI INPS - GESTIONE EX ENPALS MENSILI Termine per il versamento contributi previdenziali a favore dei lavoratori dello spettacolo


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SCADENZIARIO FISCALE MARZO 2019

GESTIONE SEPARATA INPS COMMITTENTI versamento contributi relativi al mese precedente TASSA ANNUALE LIBRI CONTABILI E SOCIALI Versamento da parte delle società di capitali della tassa annuale per la tenuta dei libri contabili e sociali

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Lunedì 25 marzo 2019 ELENCHI INTRASTAT - MENSILI Presentazione contribuenti mensili Domenica 31 marzo 2019 CERTIFICAZIONI UTILI consegna ai percettori delle certificazioni relative agli utili corrisposti nel periodo d'imposta precedente CU SINTETICA consegna della certificazione dei redditi da lavoro dipendente e assimilati, delle certificazioni dei redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi nonchè delle certificazioni dei redditi da locazione breve relative al periodo d'imposta precedente


fiscale


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LE IMPRESE ALLA RICERCA DEGLI STRUMENTI PER CRESCERE

attualità

Da oltre due anni Ascom Torino pubblica un osservatorio trimestrale sul clima di fiducia delle Imprese del terziario torinese, con approfondimenti su alcuni indicatori chiave, come l’occupazione, il rapporto con le banche, i tempi di pagamento, andamento dei prezzi e dei ricavi, con un’analisi territoriale, per classe dimensionale d’impresa e per settore di riferimento. Una fotografia interessante, che è a disposizione di tutte le Imprese Associate. Gli indicatori relativi al quarto trimestre 2018 e le previsioni sul primo semestre del 2019 danno purtroppo segnali negativi, sia in merito alla fiducia nel “sistema paese”, sia in merito alla capacità di produrre ricavi e di ottenere credito, rivolgendosi alle banche. Tiene ancora l’occupazione, ma gli Imprenditori prevedono un peggioramento nel prossimo futuro anche alla luce delle nuove norme sul lavoro.


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Nel ricercare gli strumenti per crescere, abbiamo chiesto alle Imprese quale beneficio si sia ricavato da due leggi che negli ultimi anni si sono susseguite per la regolazione dei rapporti di lavoro: il Jobs act del 2015 – che prevedeva esoneri contributivi triennali per assunzioni a tempo indeterminato -, norma che oggi vede terminati gli effetti degli sgravi, ed il Decreto Dignità entrato pienamente a regime a novembre scorso, che reintroduce causali e “paletti” per le assunzioni a tempo determinato.

attualità

Il decreto dignità è stato ritenuto inadeguato per rispondere alle esigenze di flessibilità e competitività delle Imprese dall’81% degli Imprenditori intervistati, con una bocciatura secca sulle causali e sulle possibilità di fidelizzare il rapporto con il proprio personale.

Quando è entrato in vigore il decreto dignità, il 7% delle imprese intervistate aveva un contratto a termine in scadenza. Solo due su tre sono stati confermati, mentre oltre il 30% si sono risolti. Successivamente, nonostante il periodo natalizio ed i saldi, hanno assunto a termine con le nuove regole solo il 5% delle Imprese. Nel 2015 il Jobs act prevedeva forti esoneri contributivi triennali per assunzione di personale a tempo indeterminato. Alla scadenza degli incentivi il 66,7% del personale assunto con gli sgravi è ancora in forza, mentre non è più in organico il 33,3% . Le Imprese sono comunque determinate nel ritenere che strumenti per crescere si debbano ricercare nella valorizzazione del ruolo dei collaboratori, sia dal punto formativo, sia da quello motivazionale e delle gratificazioni, ricercando un nuovo equilibrio sui costi del lavoro.


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Per questo Ascom propone uno sportello di consulenza gratuito dedicato agli Associati per lavorare sul Welfare Aziendale e sullo smart working, due strumenti su cui invece si concentrano le aspettative delle Imprese.

attualità

Il 94% delle Imprese del terziario torinese considera importante il benessere del personale, oltre il 20% delle Imprese ha già sviluppato programmi di welfare con, al primo posto, l’assistenza sanitaria.

Il welfare aziendale e soluzioni organizzative di smart working, con la possibilità di “lavorare da casa” conciliando i tempi di lavoro e quelli di famiglia, sono alcune delle nuove frontiere sui cui Ascom sta progettando i nuovi servizi dell’area lavoro, per rispondere alle esigenze delle Imprese, sempre più spinte sull’innovazione e sulla flessibilità. Soluzioni costruite su misura, disponibili non solo per le società di servizi o per quelle di maggiori dimensioni, ma per tutti, con vantaggi che partono dal miglioramento del clima aziendale con la soddisfazione delle persone, per arrivare sino ai benefici che può creare alle imprese diffuse il valore di una rete di welfare. Ancora una volta è vero che il commercio è il welfare del territorio! Con Ascom di più!


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attualità

PROROGATO AL 22 MARZO PAGAMENTO SIAE PER MUSICA D’AMBIENTE Si informa che la SIAE ha comunicato di aver eccezionalmente posticipato il termine per il rinnovo degli abbonamenti annuali per musica d’ambiente, al fine di consentire agli utilizzatori di fornire a SIAE i dati necessari in ottemperanza alla nuova normativa sulla fatturazione elettronica

Il nuovo termine per il rinnovo degli abbonamenti in parola è il 22 marzo 2019 (in luogo del 28 febbraio). Si fa presente che la SIAE ha, altresì, comunicato che per l’anno in corso l’invio dei MAV sarà effettuato all’indirizzo di posta elettronica dell’utilizzatore (con priorità per l’indirizzo PEC, se presente).


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DOLCI PORTICI PER 3 GIORNI TORINO CAPITALE DELLA PASTICCERIA

attualità

Dal 22 al 24 marzo Quale modo più dolTorino diventa capitale della pasticcieria con l’edizione 2019 di Dolci Portici L’evento è organizzato da Fondazione Contrada Torino Onlus con il contributo della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino e il patrocinio del Comune di Torino. Con il sostegno di Ascom e le Associazioni di categorie. Via Roma, nel tratto compreso tra Piazza San Carlo e Piazza Castello, per un fine settimana si trasformerà in una grande pasticceria a cielo aperto con i Maestri del gusto di Torino e provincia e tanti artigiani cioccolatieri, gelatieri e pasticceri. A Palazzo Birago, Maestri pasticceri e cioccolatieri, esperti del settore e testimonial d’eccezione, insieme al giornalista e critico enogastronomico Alessandro Felis si confronteranno sulle eccellenze torinesi, sveleranno aneddoti, storie e curiosità e accompagneranno i golosi in un viaggio nei sapori grazie alle degustazioni guidate. Ci saranno poi 4 Dolci Tour che si snoderanno per le vie del centro cittadino, per far scoprire ai torinesi, ai turisti e a tutti i curiosi e appassionati di dolcezza gli angoli sconosciuti, gli artigiani d’eccellenza, mentre alcuni luoghi storici di Torino apriranno le porte al pubblico

rivelando piccoli tesori rimasti fino a oggi sconosciuti. Quale modo più dolTorino diventa capitale della pasticcieria con l’edizione 2019 di Dolci Portici L’evento è organizzato da Fondazione Contrada Torino Onlus con il contributo della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino e il patrocinio del Comune di Torino. Con il sostegno di Ascom e le Associazioni di categorie. Via Roma, nel tratto compreso tra Piazza San Carlo e Piazza Castello, per un fine settimana si trasformerà in una grande pasticceria a cielo aperto con i Maestri del gusto di Torino e provincia e tanti artigiani cioccolatieri, gelatieri e pasticceri. A Palazzo Birago, Maestri pasticceri e cioccolatieri, esperti del settore e testimonial d’eccezione, insieme al giornalista e critico enogastronomico Alessandro Felis si confronteranno sulle eccellenze torinesi, sveleranno aneddoti, storie e curiosità e accompagneranno i golosi in un viaggio nei sapori grazie alle degustazioni guidate. Ci saranno poi 4 Dolci Tour che si snoderanno per le vie del centro cittadino, per far scoprire ai torinesi, ai turisti e a tutti i curiosi e appassionati di dolcezza gli angoli sconosciuti, gli artigiani d’eccellenza, mentre alcuni luoghi storici di Torino apriranno le porte al pubblico rivelando piccoli tesori rimasti fino a oggi sconosciuti.


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attualità

CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE AL RISTORANTE USO IL RIMPIATTINO! Arriva nei ristoranti torinesi Rimpiattino, la vecchia Doggy bag diventa un colorato cartone d'autore per portare a casa gli alimenti ordinati e non consumati. L'iniziativa anti spreco è di Ascom Epat Torino, Fipe e Comieco, che distribuiscono i Rimpiattini in mille ristoranti in Italia, con altri 30.000 pronti ad aderire. A Torino la prima fornitura ha coinvolto i primi 12 ristoranti aderenti all’iniziativa. Il lancio del "Rimpiattino" è stata l'occasione per fare il punto sull'impegno e l'attenzione alla sostenibilità messa in campo dai bar e ristoranti italiani, con particolare riferimento al tema dello spreco alimentare. Secondo i dati di Fipe, illustrati dal vice direttore generale Luciano Sbraga, l'80% dei ristoratori considera il problema dello spreco di cibo rilevante. Il 55% spiega che i clienti non mangia tutto quello che ha ordinato ma raramente chiede di poter portare via gli alimenti non consumati e il vino: il motivo principale è l'imbarazzo (55%), seguito da scomodità (19,5%) o indifferenza (18,3%). Di fronte all'atteggiamento della clientela il 43% dei ristoratori propone di sua iniziativa di portare via quello che non è stato consumato, seguito da un 34% che lo fa raramente e da un restante 24% che non lo fa mai. Tuttavia il 90% dei ristoranti è già attrezzato con comuni contenitori in alluminio per consentire ai clienti di portarsi via il cibo ordinato e non consumato. Infine, nonostante solo il 30% dei ristoratori conosca l'iniziativa promossa da Fipe e Comieco, ben il 92% si dichiara favorevole mentre il 66% è pronto ad aderire. “Salutiamo con favore l’arrivo a Torino e provincia di Rimpiattino, comode e colorate “doggy bags”, una buona pratica di asporto del cibo non consumato che interessa il mondo della ristorazione.


23 CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE AL RISTORANTE USO IL RIMPIATTINO!

attualità

Si tratta di un’abitudine consolidata in molti Paesi, ma che in Italia è ancora poco diffusa, dichiara Maria Luisa Coppa presidente Ascom Confcommercio Torino e provincia. I nostri ristoratori, ancora una volta confermano la loro attenzione verso i nuovi stili di vita della clientela, sempre più sensibile ad una cultura alimentare anti spreco.” “I numeri dello spreco alimentare fanno realmente effetto se si considera che le stime del Wwf parlano di 800 milioni di persone denutrite su una popolazione mondiale di 7 miliardi di persone, conclude Claudio Ferraro direttore Epat Torino. L ’Italia occupa il nono posto nella speciale classifica del cibo perso e sprecato ma sta rapidamente migliorando. Tutto serve a creare una cultura anti spreco per i cittadini prima e per gli imprenditori a stretto giro.”

ELENCO DEI RISTORANTI CHE HANNO ADERITO A RIMPIATTINO A TORINO

IN PROVINCIA

Antica Trattoria Con Calma Strada Comunale Cartman, 59 www.concalma.it La Campana Via XX Settembre, 79/E www.hotelchelsea.it La Favola Piazza Guala, 143 www.lafavolatorino.it Gufo Bianco Corso Dante, 129/C www.gufobianco.com Ristorante Le Vitel Etonné Via San Francesco da Paola, 4

Ristorante Etable Via Medail, 82 – Bardonecchia Giachino Ristorante Via Roma, 17 – Chivasso L’Escalier Via Circonvallazione, 22 – Pecetto www.lescalier.it Ristorante Antica Società Via Principe Amedeo, 3 – Ozegna Ristorante Hotel Celestino Corso Italia, 10 – Piobesi Torinese www.hotelristorantecelestino.it Albergo Stazione Piazza Paracleto, 2 – Piobesi Torinese

la risposta della ristorazione italiana


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FIVA: PRESENTATA LA PIATTAFORMA PER IL COMMERCIO ELETTRONICO DEI MERCATI

attualità

Grande interesse per la presentazione del portale Street Market 360° che si è svolta il 27 febbraio scorso, presso il Liceo Cavour di Torino, L’incontro, organizzato da Fiva Confcommercio, in collaborazione con gli ambulanti del mercato e del Consorzio Santa Rita Reale, ha visto la partecipazione del Presidente della Commissione Commercio della Regione Piemonte, Raffaele Gallo e dell’Assessore Giuseppina De Santis, la quale ha portato anche i saluti del Presidente Chiamparino.

La piattaforma informatica, www.streetmarket360.com, è stata realizzata dalle Aziende dell’IT Archibuzz, Cedeo e Synesthesia ed è inserita nell’Agenda Strategica di Ricerca del Polo ICT, finanziata nell’ambito del POR FESR 2014-2020 del Piemonte, con il concorso di risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), dello Stato Italiano e della Regione Piemonte. «Ci auguriamo che il progetto e-commerce, finanziato con fondi regionali, possa estendersi anche agli altri mercati rionali. Si tratta di un’innovazione del settore e di un esempio di buone pratiche verso i cittadini e il mondo tradizionale del commercio» è il commento di Raffaele Gallo.


25 FIVA: PRESENTATA LA PIATTAFORMA PER IL COMMERCIO ELETTRONICO DEI MERCATI

attualità

Grazie alla piattaforma (ma è anche in preparazione una app dedicata), il consumatore ha la possibilità di collegarsi e di conoscere tutti i prodotti del mercato attraverso una fotografia a 360° navigabile che reca dei QR code: selezionando i tag viene visualizzata una scheda del prodotto con prezzo e caratteristiche; l’acquisto avviene poi digitalmente e i prodotti confezionati sono recapitati presso il domicilio del consumatore tramite una delle aziende del food delivery già presenti sul territorio. “Riteniamo importante – ha dichiarato l’Assessore De Santis, nell’intervento che ha concluso l’incontro – ricevere un feedback del lavoro svolto dalla Regione. Questa iniziativa, in termini d’innovazione del servizio, fa bene alla Categoria e pone in primissimo piano l’importanza che la logistica ormai riveste anche per le attività tradizionali”.


fiscale


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aree: servizi e trasporti

MEPA DIVENTANO 12 I MESI DI VALIDITÀ DELLE DICHIARAZIONI RESE DALLE IMPRESE ISCRITTE AL PORTALE La validità delle dichiarazioni rese dalle imprese passa da 6 a 12 mesi. È importante sapere come rinnovarla e cosa succede in mancanza di rinnovo nell’ambito dei diversi strumenti di vendita. Dal 31 gennaio 2019, è stata prolungata a 12 mesi la validità delle dichiarazioni rese dalle imprese e delle successive modifiche e rinnovi. Parliamo delle dichiarazioni effettuate: • in fase di prima abilitazione a un bando del Mercato Elettronico; • in fase di ammissione a un bando istitutivo del Sistema dinamico di acquisizione; • in fase di aggiudicazione definitiva di un Accordo quadro. In caso di dichiarazioni già rese - e al momento attive e non scadute - tutte le date di scadenza sono automaticamente estese per gli ulteriori sei mesi di differenza. Ma come si effettua il rinnovo e/o la modifica delle dichiarazioni già rese? È possibile rinnovare e/o modificare le proprie dichiarazioni tramite il link "Modifica / Rinnovo dati" presente nel menu di sinistra del Cruscotto del Legale Rappresentante. Accanto al link è sempre presente un punto esclamativo che mostra, al passaggio del cursore del mouse, la data di scadenza delle dichiarazioni. Cosa succede alla scadenza di validità delle dichiarazioni? Per il Mercato Elettronico, l’abilitazione è immediatamente sospesa fino al momento in cui le dichiarazioni dell’impresa non saranno rinnovate o modificate. Fino allora, l’impresa non è visibile alle P.A. e non può essere invitata alle Richieste di offerta e alle Trattative dirette. Sono, inoltre, sospese anche le offerte pubblicate sul catalogo. Per tornare a operare sul MePA e a essere visibile alle Amministrazioni, l’impresa dovrà eseguire la procedura di rinnovo delle dichiarazioni. Per il Sistema dinamico di acquisizione e l’Accordo quadro, l’impresa riceve comunque gli inviti agli Appalti specifici delle P.A. ma, per partecipare, deve prima effettuare il rinnovo delle dichiarazioni. In questo caso, è comunque possibile presentare la propria offerta anche se la richiesta di modifica / rinnovo delle dichiarazioni è in corso di valutazione da parte di Consip. Per saperne di più contatta il nostro Sportello in rete: 011 55 16 292


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GRANDE SUCCESSO PER LA GIORNATA DELLA GUIDA TURISTICA 24 FEBBRAIO A TORINO

aree: persona

In tutto il mondo il 21 febbraio viene celebrata la Giornata Mondiale della Guida Turistica, istituita nel 1989 dalla World Federation of Tourist Guide Associations (WFTGA) e da sempre promossa in Italia dall'Associazione Nazionale Guide Turistiche (ANGT). Ogni anno le guide turistiche di varie nazioni si mobilitano per far conoscere la loro realtà attraverso visite ed itinerari gratuiti rivolti a tutti i curiosi. L'evento da 30 anni è l'occasione per focalizzare l'attenzione su una professione spesso poco valutata e profondamente colpita da svariate forme di abusivismo, ma estremamente importante per la valorizzazione dell'immenso patrimonio artistico e culturale del nostro paese e per la divulgazione della sua conoscenza. La Giornata Internazionale della Guida vede la partecipazione ogni anno di decine di migliaia di visitatori in tutta Italia e Torino è una città che molto contribuisce a questo notevole risultato!

Quest’anno le guide turistiche della GIA Piemonte- Ascom hanno offerto ai torinesi ed ai turisti la possibilità di verificare come si svolge una vera visita guidata.


29 GRANDE SUCCESSO PER LA GIORNATA DELLA GUIDA TURISTICA 24 FEBBRAIO A TORINO

aree: persona

Le guide turistiche amano profondamente l'arte e sono rimaste molto colpite dalle gravi ferite inferte dal sisma all'arte e ai territori delle regioni del Centro Italia. Infatti nelle precedenti edizioni si sono svolte raccolte fondi che hanno consentito il restauro del tetto della Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Caso, frazione di Sant'Anatolia di Narco, provincia di Perugia, con l'intento di non dimenticare e di aiutare le vittime del sisma a non perdere la propria identità culturale.

Con poca spesa si può invece organizzare una visita guidata da una guida turistica professionale che in modo completo, esauriente e appassionato può coinvolgere i visitatori e lasciare loro un ricordo duraturo ed un’emozione coinvolgente. Per ogni ulteriore informazione rivolgersi a GIA Piemonte, via mail a info@giaturismo.it oppure al numero telefonico 320 5357874.


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aree: persona

LA TRUFFA DEI DIAMANTI “DA INVESTIMENTO” I GIOIELLIERI L’AVEVANO DETTO “L’avevamo detto”, una frase sempre spiacevole da dire e sgradevole da ascoltare. Stigmatizza generalmente eventi negativi che avrebbero potuto essere evitati. E’ stato necessario il pesante intervento da parte della Guardia di Finanza di Milano su mandato della Procura meneghina per dare finalmente il via a seri interventi nei confronti degli operatori e delle aziende coinvolti nella truffa dei diamanti da investimento, interventi che, siamo certi, porteranno in maniera definitiva e in tempi brevi a positive soluzioni per le migliaia di risparmiatori – tra cui anche nomi noti che danno ancora maggiore risalto alla notizia – i quali, malgrado gli interventi delle Associazioni e delle istituzioni preposte ai controlli, vedevano minacciata la possibilità di recuperare il denaro investito in diamanti agli sportelli bancari. Ci riferiamo ai sequestri preventivo per oltre 700 milioni di euro a carico delle persone giuridiche ritenute responsabili della presunta maxitruffa sulla vendita di diamanti cosiddetti “da investimento - Intermarket Diamond Business e Diamond Private Investment – e degli istituti di credito che ne avevano favorito l’operatività: Banco Bpm – Banca Aletti, UniCredit, Intesa San Paolo e Montepaschi.

Indagate una settantina di persone coinvolte a vario titolo per i reati di truffa, autoriciclaggio, ostacolo all’esercizio delle funzioni di vigilanza. I gioiellieri lo avevano detto. Perché, se è vero che l’allerta venne data in maniera eclatante dall’inchiesta Report del 17 ottobre 2016, è stato nel settembre di quell’anno che Federpreziosi Confcommercio ha nuovamente portato all’attenzione dei mass media anche della Consob - dopo averlo già fatto nel 2011 a seguito dei ripetuti interventi sui mass media sul tema – e degli organismi di vigilanza una problematica che rischiava di avere pesanti conseguenze per gli operatori e per il pubblico. Lo ha fatto nella sede della manifestazione fieristica più importante al livello nazionale e internazionale per il settore della gioielleria, VicenzaOro, con il convegno “Trasparente come un diamante” alla presenza dei maggiori esperti del settore, dalla produzione alla commercializzazione all’ingrosso e al dettaglio.


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aree: persona

LA TRUFFA DEI DIAMANTI “DA INVESTIMENTO” I GIOIELLIERI L’AVEVANO DETTO

In quella sede il Presidente di Federpreziosi Confcommercio Giuseppe Aquilino aveva dichiarato: “Quello dei diamanti è un “business” che, con il perdurare della crisi e gli scossoni che i mercati subiscono con una certa violenza, si affaccia sempre più spesso sulle pagine dei giornali. L’idea che più spesso passa attraverso i canali dell’informazione è che un funzionario di banca o di una società intermediatrice sia più attendibile di un gioielliere, anche se è quello di fiducia. Ora l’acquisto rischia di non essere più legato al piacere di vederlo montato su di un bel gioiello da indossare, ma, semplicemente, il diamante sembra essere annoverato fra le strategie alternative per proteggere il proprio denaro dall’altalena dei nervosi mercati finanziari. Si parla di bene rifugio, di beni da

investimento, di migliori quotazioni - ora per le pietre più grandi, ora per quelle più pure - di qualità gemmologiche, di risparmio tutelato, ma anche di rivalutazione delle somme impiegate.” Nell’ottobre 2017 l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sanzionava per oltre 15 milioni di euro le due società venditrici e le quattro banche, ritenendo ingannevoli le modalità di offerta dei diamanti come investimento. Ora il problema si è finalmente manifestato nelle sue giuste dimensioni e i danni si sono rivelati, purtroppo ancora più rilevanti del previsto. I mezzi d’informazione a livello nazionale e a livello locale hanno seguito con sempre maggiore attenzione l’evolversi della situazione e gli eventi – anche tragici, come il suicidio del titolare di una delle società


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aree: persona

LA TRUFFA DEI DIAMANTI “DA INVESTIMENTO” I GIOIELLIERI L’AVEVANO DETTO coinvolte nella vicenda e del successivo fallimento della stessa. Gli interventi delle associazioni di tutela dei consumatori e le sentenze dell’ottobre 2017 e del Tar Lazio dello scorso novembre, che si è espresso sul ricorso di tre banche Unicredit, Monte dei Paschi di Siena e Banco BPM e due società venditrici di diamanti, Intermarket Diamond Business e Diamond Private Investment, confermando la multa Antitrust, e la notizia che il Tribunale di Milano ha avviato il fallimento di IDB, hanno accelerato le procedure per consentire agli “incauti” acquirenti di rientrare in possesso del loro fallimentare investimento, ma le procedure stavano recentemente subendo rallentamenti. “Le battaglie si perdono, le guerre si vincono, è solo questione di tempo. Sono anni che diciamo che le banche non erano il posto giusto per comprare i diamanti, dopo parecchio tempo si è rivelato vero. Si sono spese troppe parole, abbiamo anche avuto promesse di denuncia ma alla fine la verità ha trionfato. Quello che è stato detto dai gioiellieri sui diamanti è tornato nei ranghi giusti, lasciando uno strascico purtroppo, il tempo ci dirà quanto veritiero; il ruolo del gioielliere si conferma come figura di fiducia per il consumatore – commenta Fulvio Pertica Presidente Associazione Orafi Torinese e Consigliere Nazionale Federpreziosi. Finito con i diamanti da investimento venduti in Banca, ci scontriamo con i Diamanti da laboratorio, la guerra continua”.


aree: alimentare

lavoro

Cresce sempre più il numero di aziende italiane che hanno deciso di adottare il sistema dello smart working consentendo così ai propri dipendenti di lavorare da remoto in qualunque posto si trovino. L’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano ha stimato che tra il 2013 e il 2017 il numero degli smart workers in Italia sia aumentato del 60% e che più di una grande impresa su due abbia in corso (o stia introducendo) iniziative mirate a incrementare la flessibilità nell’organizzazione del lavoro. Nel 2018 i dipendenti che godono di flessibilità e autonomia di orario e luogo di lavoro, aiutati da tutta una serie di strumenti digitali – sono ormai 480 mila, in crescita del 20 per cento. Ma cosa vuol dire oggi smart working in Italia? Lo stesso Osservatorio lo ha definito come un nuovo modello di organizzazione del lavoro fondato

sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati. L’obiettivo esplicito è senza dubbio quello di trovare il perfetto equilibrio tra gli obiettivi aziendali e le diverse esigenze individuali. In tal senso sono tanti i benefici che derivano dall’introduzione di tale sistema. Tra i vantaggi dello smart working vi sono sicuramente:

• • • • •

la riduzione dell’assenteismo l’abbattimento dei costi per gli spazi fisici il miglioramento della qualità del lavoro l’aumento della produttività la riduzione dei costi di trasferimento


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MENÙ D’ARGENTO EDIZIONE 2019 Il Comune di Torino in collaborazione con Ascom Epat Torino e con tutti i ristoratori che hanno dato la loro adesione, ripropone l'iniziativa Menù d'Argento, fino a dicembre 2019. I ristoranti che aderiscono all’iniziativa Menù d’Argento applicano a tutti coloro che hanno superato 60 anni una percentuale di sconto sul menù scelto.

aree: alimentare

Proposta 1+2 Da cogliere al volo per andare al ristorante in compagnia di amici e parenti. Ogni over 60 può farsi accompagnare da due persone, senza limiti di età, che potranno usufruire anch’esse dell’opportunità del Menù d’Argento.

Pass60 I ristoranti indicati con il logo “Pass60” applicheranno lo sconto del 10% al titolare della tessera PASS60 (nato nell’anno1958) in occasione del festeggiamento del suo compleanno e a tutti i suoi accompagnatori.

Da non dimenticare La prenotazione è consigliabile segnalando l’iniziativa. L’iniziativa non è valida nelle festività

INFO terzaeta@comune.torino.it

9 1 9 0 1 2 0 o 2 i a e n r n b e m e c i da g d a


attualità

lavoro

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Cresce sempre più il numero di aziende italiane che hanno deciso di adottare il sistema dello smart working consentendo così ai propri dipendenti di lavorare da remoto in qualunque posto si trovino. L’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano ha stimato che tra il 2013 e il 2017 il numero degli smart workers in Italia sia aumentato del 60% e che più di una grande impresa su due abbia in corso (o stia introducendo) iniziative mirate a incrementare la flessibilità nell’organizzazione del lavoro. Nel 2018 i dipendenti che godono di flessibilità e autonomia di orario e luogo di lavoro, aiutati da tutta una serie di strumenti digitali – sono ormai 480 mila, in crescita del 20 per cento. Ma cosa vuol dire oggi smart working in Italia? Lo stesso Osservatorio lo ha definito come un nuovo modello di organizzazione del lavoro fondato

sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati. L’obiettivo esplicito è senza dubbio quello di trovare il perfetto equilibrio tra gli obiettivi aziendali e le diverse esigenze individuali. In tal senso sono tanti i benefici che derivano dall’introduzione di tale sistema. Tra i vantaggi dello smart working vi sono sicuramente:

• • • • •

la riduzione dell’assenteismo l’abbattimento dei costi per gli spazi fisici il miglioramento della qualità del lavoro l’aumento della produttività la riduzione dei costi di trasferimento


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credito

FONDO DI GARANZIA: DAL 15 MARZO CAMBIA TUTTO Dal 15 marzo solo una cosa rimane uguale a prima: la garanzia in favore delle PMI a copertura dei finanziamenti concessi da banche, società di leasing e altri intermediari finanziari. Cambiano le modalità d’intervento articolate in garanzia diretta, riassicurazione e controgaranzia, l’applicazione del modello di valutazione basato sulla probabilità di inadempimento, le misure di copertura e di importo massimo garantito e l’introduzione delle operazioni a rischio tripartito. Cambia la valutazione dell’impresa: per l’ammissibilità ai benefici del Fondo Centrale di Garanzia le imprese saranno valutate sulla base dell’analisi degli ultimi 2 bilanci e dell’andamento del rapporto con gli istituti di credito. Ascomfidi Nord-Ovest è già pronta e mette a disposizione le proprie competenze per consentire all’impresa di verificare se può beneficiare della garanzia. Contatta la struttura per far valutare la propria ammissibilità.

Per maggiori informazioni Silvia Bertolino Cell. 3357752165 Tel. + 39 011 55 16 322 sbertolino@ascomfidinordovest.it


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PANE FRESCO: NUOVE TUTELE PER I CONSUMATORI E PER I PRODUTTTORI

h.a.c.c.p.

Negli ultimi anni i consumi di pane hanno raggiunto il minimo storico con appena 80 grammi a testa al giorno per persona. La contrazione dei consumi non riesce a scalfire l’importanza di questo prodotto per tutte le tavole delle famiglie italiane, di cui è sempre come parte integrante in ogni regione con forme e colori differenti. In questo senso arrivano le nuove norme contenute nel Decreto 1° ottobre 2018, n. 131 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 19 novembre in vigore il 19 dicembre 2018: Regolamento recante disciplina della denominazione di «panificio», di «pane fresco» e dell'adozione della dicitura «pane conservato». Il Ministero fornisce innanzitutto la definizione di panificio, ossia “l’impresa che dispone di impianti di produzione di pane ed eventualmente altri prodotti da forno e assimilati o affine e svolge l’intero ciclo di produzione dalla lavorazione delle materie prime alla cottura finale”.


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h.a.c.c.p.

PANE FRESCO: NUOVE TUTELE PER I CONSUMATORI E PER I PRODUTTORI

Inoltre il pane che ha subito processi di surgelazione e congelamento o che contiene additivi chimici e conservanti non potrà essere più venduto per fresco e dovrà obbligatoriamente avere una etichetta con la scritta “conservato” o a durabilità prolungata. La denominazione di “pane fresco” potrà essere utilizzata solo per il pane preparato secondo un processo di preparazione continuo, privo di interruzioni finalizzate al congelamento o surgelazione, ad eccezione del rallentamento del processo di lievitazione, privo di additivi conservanti e di altri trattamenti aventi effetto conservante. Per “processo di preparazione continuo” si intende un processo per il quale, dall’inizio della lavorazione alla messa in vendita al consumatore, non trascorrano più di 72 ore. Sono infatti previste norme per il “pane conservato o a durabilità prolungata”, nel caso venga utilizzato un metodo di conservazione ulteriore rispetto ai metodi già sottoposti agli obblighi informativi previsti dalla normativa (ad es. pane precotto surgelato o meno). Per questa tipologia di pane nel momento della vendita deve essere fornita una adeguata informazione, al fine di evitare che il consumatore possa essere indotto in riguardo al metodo di conservazione utilizzato nel processo produttivo nonché le modalità per la sua conservazione ed il consumo, attraverso un’apposita dicitura da riportare sul cartello negli specifici comparti in cui viene collocato, distinti rispetto a quelli in cui viene esitato il pane fresco Info: haccp@ascomtorino.it


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notizie dalla provincia

A VINOVO: GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA Per celebrare la Festa della Donna, Il comune di Vinovo tramite l’Assessorato alle Manifestazioni in collaborazione con Ascom di Vinovo organizza la prima edizione della Giornata Internazionale della Donna in programma Venerdì 8 Marzo 2019 dalle ore 19,30 presso il Salone Polifunzionale di via Parisetto 4 a Vinovo. Una serata dedicata a tutte le donne con un percorso su cui verranno proposte una serie di intrattenimenti da non perdere: dall’apericena con intrattenimenti a cura dei commercianti Vinovesi, all’angolo della Bellezza curato da un parrucchiere estetista di Vinovo, al Salotto della Lettura a cura di un gruppo di Donne, all’angolo della Cartomante e Grafologa, all’angolo della cucina a cura del gruppo “Le mani in Pasta” il tutto contornato da un sottofondo di musica live. L’iniziativa intende coinvolgere anche padri, fratelli, mariti e compagni sottolinea l’Ascom Vinovese e lo spirito è quello di promuovere la solidarietà attraverso una serata pubblica che vuol esprimere creatività, voglia di libertà e uguaglianza, perché la solidarietà non sia una scelta ma un dovere, e che l’impegno del singolo sia non solo utile ma necessario al raggiungimento del benessere di tutti

Un’occasione speciale per dare spazio e voce a preziose esperienze tutte al femminile, da una dimensione famigliare a quella comunitaria e conviviale la proposta dalla serata. La Giornata Internazionale della Donna è sempre molto partecipata da persone che hanno la possibilità di trascorrere gratuitamente una serata in piena armonia e allegria – sottolineano dall’Ascom Vinovese – come Associazione di categoria abbiamo condiviso con l’Amministrazione il programma, inoltre siamo convinti che questa serata conferma ancora una volta che il binomio pubblico e privato quando vi è collaborazione e condivisione di intenti, i risultati sono sempre ottimi, e continua ad essere una modalità vincente. La valorizzazione di certi territori funziona quando le proposte sono di livello e di conseguenza la gente risponde con partecipazione agli eventi importanti. Il buon esito dell’iniziativa sarà il preludio di ulteriori iniziative che verranno promosse per le vie e piazze della città di Vinovo.


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GRANDE SUCCESSO PER LA TERZA EDIZIONE DEL “CARNEVALE A NICHELINO

notizie dalla provincia

Un pomeriggio di grande festa che ha richiamato a Nichelino, domenica 17 febbraio oltre 30 mila persone in occasione della terza edizione di “Carri, Coriandoli, Chiacchere – Carnevale a Nichelino” organizzata da Ascom di Moncalieri in collaborazione con l’Associazione Carosello e grazie al patrocinio e contributo economico dell’Assessorato al Commercio del comune di Nichelino. Protagonisti i 15 carri allegorici provenienti dai comuni di Roletto (Giust in Temp), Peveragno (No Euro no Party), Carmagnola (Andate al Diavolo), Scalenghe (La Regina del Latte Piemontese), Borgaretto (Carnevale da Favola), Santena (Balla con i Lupi), Cambiano (Ricetta da Incubo), Racconigi (Spirito Guerriero), Luserna San Giovanni (Fall Staff Tutto Nel Mondo è Burla), Reano Val Sangone (Ijspirit Fulet) Piobesi Torinese (Oltre i Confini del Mare), Centallo (Disco Inferno), Carignano Borgo Salsasio (Fiore in Fiore) un carro di “rappresentanza” realizzato dal gruppo “Patela Vache” dell’Associazione “Stupinigi è”, e in chiusura il carro della Città di Nichelino “TEC…NO…LOGICA”,.


41 GRANDE SUCCESSO PER LA TERZA EDIZIONE DEL “CARNEVALE A NICHELINO

notizie dalla provincia

Ad aprire la sfilata il carro di Stupinigi dove vi erano anche presenti le maschere nichelinesi “Monsù Panaté” e “Madama Farina” e si è chiusa con il maestoso carro della città di Nichelino “TEC…NO…LOGICA”, un carro rappresentativo della tecnologica e illuminato da oltre 6.000 luci led, uno spettacolo nello spettacolo. Nell’esprimere la propria soddisfazione il presidente dell’Ascom moncalierese Luigi D’Alessandra ha ringraziato l’amministrazione per aver messo a disposizione degli organizzatori oltre alle risorse economiche un forte contributo di servizi e personale.

“I carri allegorici divertenti, ingegnosi, allegri, colorati e i tantissimi figuranti hanno contribuito a far crescere ulteriormente l’immagine di una arteria storicamente dedicata agli esercizi commerciali, artigianali, di servizio, come via Torino e via XXV Aprile. La manifestazione è riuscita in tutti i suoi aspetti, sia per la partecipazione del pubblico, che per i commenti positivi degli operatori soprattutto del settore food ma anche di quei esercizi commerciali che hanno saputo cogliere l’opportunità dell’apertura domenicale. Questo buon esito sarà preludio di ulteriori iniziative che promuoveranno sempre più le vie e piazze della città di Nichelino.”


notizie dalla provincia

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LA TORTA MIMOSA PER LA FESTA DELL’8 MARZO! In occasione della festa dell’8 marzo un momento di dolcezza con la ricetta della Torta Mimosa ricetta della Pasticceria Gertosio di Torino.

ASCOM TORINO E PROVINCIA Via Massena, 20 10128 Torino www.ascomtorino.it marketing@ascomtorino.it Gli ingredienti per il pandispagna: Tel.011.5516111 Fax 011.5516289 5 uova a temperatura ambientewww.youtube.com/user/AscomTo 150 gr di zucchero semolato Ascom Confcommercio Torino e provincia 75 gr di farina 00

notizie dalla provincia

Torta Mimosa

75 gr di fecola di patate.

LE NOSTRE SEDI PROVINCIALI CARMAGNOLA 335-8045842 carmagnola@ascomtorino.it

CHIERI 011-9472369 chieri@ascomtorino.it

CHIVASSO 011-9101294 chivasso@ascomtorino.it

Gli ingredienti per la Crema pasticcera: 1/2 lt di latte 100 gr di rossi 200 grOULX di zucchero semolato 0122-831664 45 gr di farina 00 oulx@ascomtorino.it una bacca di vaniglia pannaRIVAROLO montata 0124-29412

rivarolo@ascomtorino.it

Procedimento: iniziare con uno strato di pandispagna, RIVOLI unire successivamente 011-9584814la crema con la CIRIE’ 011-9210730

panna e fare uno primo strato. Si procede con un secondo strato di pandispagna e secondo strato rivoli@ascomtorino.it cirie@ascomtorino.it

di crema unita alla panna, terzo strato uguale ai precedenti cercando di dare una forma a semisfera. IVREA 0125-48455 SETTIMO 011-8984402 Tagliare dei quadretti di pandispagna scartando la partesettimo@ascomtorino.it esterna e disporli su tutta la superficie ivrea@ascomtorino.it della torta, inumiditi con del maraschino e solo con la crema pasticcera. SUSA 0122-622508 Infine 0123-28817 spolverarla con zucchero a velo. Si avrà così una meravigliosa torta Mimosa pronta per LANZO susa@ascomtorino.it essere gustata! lanzo@ascomtorino.it

MONCALIERI 011-6402218 moncalieri@ascomtorino.it

VENARIA 011-4597669 venaria@ascomtorino.it


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